WOW - Il giornale dei ragazzi di Via Dalmazia | Giugno 2019

Scuola Paritaria Maria Ausiliatrice Via Dalmazia, 12 Roma WOW Anno XX Pubblicazione trimestrale Aprile Giugno 2019

il giornale dei ragazzi di via Dalmazia

e n o Bu e z n a c a V www. scuolamausiliatriceroma.org

posso amarti. Tu infatti sei creatore ed io creatura; ed ho conosciuto che tu sei innamorato della bellezza della tua creatura” (cfr. Dialogo della Divina Provvidenza).

di Sr Franca Ridella Direttrice

Si legge davvero con facilità e interesse l’esortazione di Papa Francesco, che ci ha raggiunto velocemente dopo il Sinodo dei Vescovi sui giovani. Sprigiona vita e profonda passione per la vita, soprattutto per quella dei giovani.

Tra le sfide della società in cui viviamo, l’esortazione indica una strada entusiasmante, non perché facile ma perché in sintonia con il battito profondo del cuore umano nel suo insondabile e indomito grido di quell’amore che vuole ricevere e dare.

Un annuncio di gioia per te, per me, per chi vuole ascoltarlo. Una verità che ha il potere di cambiare la vita, rinnovarla, darle un senso.

Dio ti ama e te lo continua a dire in tutti i modi, in tutte le lingue, instancabile come un innamorato, pazzo d’amore per la sua creatura.

Trovi queste affermazioni d’amore nell’esortazione, che Papa Francesco attinge dalla Bibbia: “Ti traevo con vincoli d’Amore, come chi solleva un bimbo alla sua guancia” (cfr.

Os 11,4); “Ecco sulle palme delle mie mani ti ho disegnato” (cfr. Is 49,16); “Anche se i monti si spostassero, non si allontanerebbe da te il mio affetto” (cfr. Is 54,10); “Ti ho amato di amore eterno, per questo continuo a esserti fedele” (cfr. Ger 31,3); “Tu sei prezioso ai miei occhi, sei degno di stima e io ti amo” (cfr. Is 43,4); “Il Signore, tuo Dio, gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore, esulterà per te con grida di gioia” (cfr. Sof 3,17).

Quanta profusione di espressioni per convincere il tuo cuore che non sei mai lasciato solo, mai abbandonato, sempre atteso, sempre voluto e confermato da Chi, dietro il buio e le pecche della tua vita, legge e vede una bellezza indicibile.

Questa scoperta faceva gridare a Santa Caterina da Siena: “Io ho gustato e veduto nella tua luce, o Trinità eterna, la bellezza della tua creatura. Per questo, vedendo me in te, ho visto che sono tua immagine e mi hai dato la volontà con cui

Quello che ha mosso tutti i grandi santi, tra cui tanti giovani, e che li ha fatti esultare di gioia e donarsi senza riserve è stata la rivelazione che un Dio cosi amante si è fatto vicino in Cristo, un grande amico fedele, che non solo ti ha offerto la sua amicizia, ma chiede la tua, è ferito dalla tua indifferenza e continua a chiederti, come ha fatto con Simon Pietro: “Simone, figlio di Giovanni, mi ami?” (Gv 21,16).

Mentre ti dona tutto se stesso, chiede di essere riamato e ti rende capace di farlo, di mettere in gioco la tua libertà, di sceglierlo, di entrare in amicizia profonda con Lui. È ancora Santa Caterina che esclama: “E che più potevi dare a me che te medesimo? Tu sei un fuoco che arde sempre e non si consuma. Tu sei fuoco che toglie ogni freddezza, e illumini le menti con la tua luce, bellezza sopra ogni bellezza” (cfr. Dialogo della Divina Provvidenza).

C’è un prezzo da pagare di fronte a questa storia d’amore così desiderabile? L’amore vero non ha prezzo, può solo essere gratuito e non ha prezzo ciò a cui ti porta: una vita felice.

A questo proposito una piccola storia ha qualcosa da insegnarti. Eccola!

L’aquila, dal volo altissimo, solenne e maestoso, è regina tra i volatili e gode di una lunghissima vita, ma non senza intraprendere una strada faticosa per rimanere giovane e bella. Dopo quarant’anni il suo becco si incurva, i suoi artigli si afflosciano: diventa incapace di afferrare la preda; anche le sue penne si appesantiscono: la velocità del volo è per lei solo più un ricordo. Ha una possibilità di cambiare la sua situazione, se lo vuole. Può rifugiarsi nell’incavo di un’alta montagna e picchiare il suo becco contro la parete fino a farlo staccare perché lasci posto a un becco nuovo con cui estrarrà gli artigli ormai inutili per far crescere quelli nuovi e potersi infine staccare le penne indurite.

Un doloroso processo al termine del quale l’aquila riavrà tutta la sua bellezza e la sua forza.

L’amicizia così grande ed eterna di cui ci parla Papa Francesco non potrà abitarti se sei occupato in tanto altro che promette di saziarti per poi lasciarti con più fame e solitudine. Occorre far spazio, aprire il cuore a Dio e agli altri.

Il tempo delle vacanze è veramente propizio per liberarti dalla zavorra inutile e intraprendere un volo leggero, meraviglioso, unico: il tuo.

Il giornale dei ragazzi di via Dalmazia

Hanno collaborato i giornalisti e le giornaliste della Scuola di Via Dalmazia: allievi dell’Infanzia, della Primaria, della Secondaria di Primo e Secondo Grado con maestre, maestri e professori Direttore Responsabile Maria Antonia Chinello Autorizzazione Tribunale di Roma n. 306 del 07/06/2002

Progetto grafico e impaginazione POOYA srl www.pooya.it Stampa: Tipografia Pio XI Via Umbertide, 11 Roma Associato all’Uspi Unione Stampa Periodica Italiana

Contatti

Scuola Paritaria Maria Ausiliatrice Via Dalmazia, 12 Roma

In questo numero 4

Vita di Istituto In diretta da:

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La Casa di Via Dalmazia

S cuola S econdaria di secondo grado

19 S cuola S econdaria di primo grado

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TORINO 2019

S cuola dell'Infanzia

Tolone: uno scambio culturale tutto da vivere

S cuola P rimaria Una lezione cooperativa

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Quel genio di Leonardo!

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Foto di Classe 2019

Vita di Istituto

In diretta da: La Casa di Via Dalmazia L

’Associazione dei genitori “La Casa di via Dalmazia” ha proseguito, in questi mesi, le sue attività rivolte ad aiutare l’Istituto in tanti settori ma soprattutto indirizzate al suo principale scopo istituzionale consistente nel fornire risorse economiche al “Fondo di Solidarietà” della nostra scuola. La Presidente Barbara Falla, che ha preso il coordinamento del Consiglio Direttivo dall’inizio dell’anno, ha trasmesso una rinnovata forza al gruppo che sta diventando sempre più numeroso ed efficiente.

Con entusiasmo abbiamo accolto la proposta di due generosi e fattivi genitori che hanno organizzato un evento importante ed originale: la mostra delle costruzioni ideate, progettate e realizzate con i mattoncini Lego, con cui tutti noi abbiamo avuto esperienza nell’età dei giochi spensierati.

Così, attraverso un progetto mirato e curato nei minimi particolari da Stefania Ferraioli e Mario Bifano, nelle giornate del 30 e 31 gennaio scorsi si è svolta, nel salone verde della scuola, l’esposizione delle opere che ha visto una massiccia presenza di oltre 35 giovani espositori tra gli alunni delle elementari e medie;

tutti creatori originali di autentici gioielli di meccanica ispirati a personaggi epici e di fantascienza: tra astronavi motorizzate, missili, gru, escavatori, draghi con parti mobili e castelli incantati ci siamo immersi tutti in un mondo fantastico che solo la mente tecnica degli autori e la creatività concessa da questi mattoncini Lego potevano offrirci; la mostra ha avuto oltre 200 visitatori ed ha permesso una raccolta di offerte destinate al Fondo di Solidarietà.

L’attività è poi proseguita, nella serata del 12 aprile scorso, con un evento teatrale imperdibile che ha avuto luogo nel nostro bellissimo teatro grazie al genitore e socio Fondatore Raoul Sarghini che ci ha offerto questa opportunità.

Presi i contatti con la Compagnia Teatrale “Chicchi d’Arte”, la macchina organizzativa si è messa in moto e ha regalato ai numerosi partecipanti, grazie ai talentuosi attori Emanuele Culotta e Valentina Petri, la rappresentazione teatrale da loro scritta e curata, ancor più attuale in occasione delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte del grande inventore artista, dal titolo “Ironicamente…nei sogni di Leonardo”: una curiosa e divertente

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lettura ironico-poetica del percorso di Leonardo da Vinci nei momenti di illuminata creatività pittorica, scultorea e ingegneristica.

La serata è stata presentata dalla nostra Vice-Presidente Chiara Mion che ha curato tutti gli aspetti tecnico-organizzativi insieme alla Presidente Barbara Falla.

Siamo appena nati come Associazione e ci stiamo dando una struttura organizzativa che dovrebbe aiutare a risolvere il nostro problema più grande: la comunicazione e la partecipazione ai nostri eventi. Per questo chiediamo l’aiuto di tutti, genitori, alunni, ex alunni e amici di ogni provenienza: se riusciamo a divenire un gruppo numeroso e operativo, i progetti per aiutare chi è meno fortunato possono diventare molti e produttivi.

Dare il proprio tempo per gli altri costa poco e poi “fa bene a chi lo fa”.

Vi aspettiamo nella vostra Casa, quella di via Dalmazia!

Gianluca Lucatelli - Presidente del Consiglio d’Istituto - Socio Fondatore de “La Casa di via Dalmazia”

Vita di istituto

Il nostro asso nella ManiKA C

osa c’entrano il canale della Manica e due lettere – KA – maiuscole con le esperienze dei docenti della scuola “Maria Ausiliatrice”? Vuoto di memoria sulle regole di scrittura? Tranquilli: nulla del genere. Continueremo a rispettare gli insegnamenti del buon Dante Alighieri, ma per farlo meglio abbiamo pensato di candidarci per un progetto europeo Erasmus Plus sullo scambio di buone pratiche fra scuole: questo tipo di progetti è qualificato dalla Commissione Europea con la sigla KA229 e le scuole con cui si è realizzata la collaborazione sono due scuole inglesi di Dover, la città delle bianche scogliere che domina, appunto, il canale della Manica. Risolto il nostro breve Giallo introduttivo, preme invece rendere pubblico, e non misterioso, il valore dell’attività realizzata. Grazie al finanziamento della Commissione Europea, che ha riconosciuto il valore formativo della nostra candidatura, abbiamo avviato una collaborazione di due anni

con le scuole cattoliche “St. Richard’s” e “St. Edmund’s” di Dover (Kent, UK) che si sta articolando in quattro fasi integrate in un ampio processo di comunicazione e formazione. La prima fase si è attuata nel mese di Ottobre 2018 con il viaggio dei nostri docenti a Dover, dove si è potuto collaborare con i dirigenti e gli insegnanti inglesi per confrontarsi sui bisogni educativi dei ragazzi, sulle strategie formative, trovando nella visita in loco e nel confronto fra diversi sistemi di istruzione un’opportunità insostituibile di apertura educativo-culturale, in controtendenza rispetto ai diffusi elementi critici che attraversano gli attuali scenari geopolitici europei. Nella seconda fase del percorso docenti e dirigenti inglesi hanno visitato la nostra scuola di Roma nel mese di Febbraio 2019: anche gli studenti della scuola “Maria Ausiliatrice” hanno così potuto sperimentare direttamente la ricchezza dello scambio culturale in lingua inglese con i docenti di Dover. Ulteriore valore

aggiunto viene poi dal fatto che le scuole partner siano scuole impegnate nell’educazione ispirata ai valori cristiani: l’esperienza si connota dunque per lo stimolo all’educazione interreligiosa come fattore di pace e sviluppo fra i popoli. Il ponte di collaborazione e amicizia è ormai saldamente costruito, e le due prossime fasi, che vedranno nel 2019-2020 la mobilità degli studenti delle scuole partner, permetteranno di avviare una fattiva collaborazione sulla didattica per ambienti, sulle tecnologie digitali applicate all’insegnamento, sullo sviluppo di competenze mediate in modo particolare attraverso la lingua inglese. L’obiettivo, fondatamente realizzabile, è che la sinergia fra le scuole coinvolte permanga oltre i due anni del progetto Erasmus in forma di buona prassi condivisibile e riproducibile per altre scuole italiane ed europee.

Prof. Aldo Antolini

Alcuni scatti della settimana in cui la nostra scuola ha accolto gli ospiti delle scuole di Dover, presidi e docenti, per il progetto Erasmus Plus.

Ogni grado di scuola ha preparato per loro un saluto, un benvenuto e alcuni saggi in Inglese delle varie attività svolte.

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Vita di Istituto

I

l progetto “Conoscersi attraverso l’Europa” è un partenariato fra tre scuole, due inglesi, St. Richard’s Primary School e St. Edmund’s Secondary School, ed una italiana, “Maria Ausiliatrice” di Roma, che ha il ruolo di scuola applicante e leader del partenariato. L’azione avrà una durata di 24 mesi. La ragione che vede la presenza di due partner della stessa nazionalità, a fronte di una scuola applicante italiana, è motivata dalla necessità di valorizzare lo scambio fra scuole in modo che il confronto sulle buone pratiche riguardi in verticale l’intero arco dell’offerta formativa della scuola italiana, per cui le due scuole inglesi, operanti in rete, consentono un pieno confronto sulle pratiche didattiche verticalizzate sia in Italia che in Inghilterra. I due partner sono stati contattati poiché già operanti in rete fra loro e con l’ente formativo “ENSO GROUP”, con cui la scuola ha collaborato nella realizzazione di precedenti progetti Erasmus+ KA1.

Per i due partner inglesi il valore aggiunto del progetto consiste nell’opportunità di far sperimentare ai propri alunni il valore della collaborazione didattica con i coetanei europei. La scuola applicante, con oltre 800 alunni distribuiti in continuità verticale dalla scuola dell’Infanzia alla Scuola Secondaria di Secondo Grado con tre Licei, Classico - Linguistico - Scientifico, intende qualificare il proprio percorso di internazionalizzazione, che la vede impegnata come scuola della rete italiana Cambridge IGCSE. La didattica d’Istituto è caratterizzata in maniera verticale dall’impiego delle seguenti metodologie: cooperative learning, flipped learning, didattica con certificazione Cambridge IGCSE. Nei precedenti anni la scuola è stata beneficiaria di due finanziamenti Erasmus Plus KA101 per la formazione dello staff in mobilità sulle suddette metodologie di insegnamento-appren-

Conoscersi attraverso l’Europa dimento. Il presente progetto è per la scuola il primo di questa azione chiave: l’obiettivo generale del partenariato è implementare una prima esperienza di scambio fra le tre scuole, al fine di sviluppare una successiva attività di collaborazione che coinvolga a pieno studenti e famiglie degli istituti partner, in maniera stabile nel tempo e indipendentemente dal finanziamento europeo richiesto per la fase iniziale della collaborazione. Le tre scuole sono accomunate dalla vision educativa e dalla mission orientata alla formazione di persone aperte a svolgere responsabilmente i propri ruoli nel mondo, in forza di una solida maturazione delle essenziali competenze di cittadinanza. In linea con le priorità europee di conseguimento di elevate capacità e competenze dello staff e degli allievi, e con l’esigenza di contrastare l’insuccesso degli alunni, la proposta persegue l’ulteriore obiettivo di potenziare le competenze didattiche dello staff, soprattutto nel senso di una didattica innovativa e incentrata su soft skills e competenze di cittadinanza europea. L’impatto atteso riguarda in particolare il potenziamento delle metodologie innovative che consentiranno alle scuole di migliorare la dimensione inclusiva della propria didattica, a vantaggio degli studenti con maggiore difficoltà nell’attività di apprendimento Il progetto è così articolato: •

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SETTEMBRE 2018: inizio dell’azione con le fasi preparatorie. Il coordinamento è curato dalla scuola applicante italiana attraverso il team di progetto.

NOVEMBRE 2018: mobilità per l’apprendimento in Inghilterra. Partecipanti: un gruppo misto dello

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staff della scuola applicante. Focus dell’attività: didattica per ambienti.

Organizzazione responsabile: scuola primaria inglese, St. Richard’s.

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DICEMBRE 2018: avvio della fase di disseminazione.

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FEBBRAIO 2019: mobilità per l’apprendimento in Italia, con criteri analoghi alla precedente mobilità.

Focus dell’attività: metodologie innovative orientate al protagonismo degli alunni e all’internazionalizzazione della didattica. Organizzazione responsabile: la scuola italiana applicante, “Maria Ausiliatrice”.

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MARZO 2019 - SETTEMBRE 2019: l’azione progettuale prosegue al livello locale dei partner per sperimentare le prassi acquisite e comunicare attraverso Etwinning.

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NOVEMBRE 2019: mobilità per l’apprendimento degli alunni italiani.

Focus dell’attività: didattica per ambienti, scambio culturale. Organizzazione responsabile: la scuola secondaria inglese, St. Edmund’s.

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FEBBRAIO 2020: mobilità per l’apprendimento degli alunni inglesi.

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MARZO - AGOSTO 2020: disseminazione e conclusione del progetto.

Sul lungo termine il progetto avrà reso la didattica delle scuole: più inclusiva, più incentrata su competenze e soft skills secondo il quadro EQF, stabilmente aperta alla collaborazione europea, efficace nell’orientare gli studenti in prospettiva europea.

Vita di istituto

LA PGS FOLGORE VIA DALMAZIA

Un anno di passione sportiva, condivisione, successi, sconfitte, amicizia, nello stile salesiano S

i comincia a fare il bilancio di questo anno sportivo che sta volgendo al termine, e sono tanti i motivi per dire grazie a tutti coloro che ci hanno permesso di vivere queste esperienze bellissime di vero sport: gli allenatori, i dirigenti, i nostri compagni di squadra, i segretari e tutti coloro che in modi diversi contribuiscono a far sentire la PGS FOLGORE una grande famiglia. In questo ultimo periodo ci sono stati tanti appuntamenti che ci hanno visti protagonisti in tanti eventi

25 Aprile: la PGS è presente con uno stand di attività alla “giornata della terra”, presso Villa Borghese, insieme a tutte le associazioni della Diocesi di Roma che si occupano di sport educativo e gioco, riunite per la prima giornata diocesana dello sport.

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PGS Folgore

Forza Folgore

E infine il Basket under 18, secondo classificato ai Giochi Internazionali della Gioventù Salesiana “PGS International” tenutisi in Slovenia.

Ed avevamo sempre Tommaso con noi!

Ecco la pallavolo, che dalla categoria mini alle più grandi prosegue il suo percorso di campionato con tanto entusiamo!

La ginnastica artistica che anche quest’anno non si è fatta mancare medaglie e coppe alle manifestazioni nazionali di Lignano Sabbiadoro!

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Scuola Secondaria di Secondo Grado

Cari ragazzi Lettera della Preside ai maturandi... e non solo!

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arissimi ragazzi, desidero salutarvi a nome di tutti i docenti incontrati in questi anni facendo mie le parole di un grande filosofo giapponese: “Qualunque fiore tu sia, quando verrà il tuo tempo, sboccerai poiché non esiste fiore migliore di quello che s’apre alla pienezza di ciò che è. E quando ciò accadrà, potrai scoprire che andavi sognando di essere un fiore che aveva da fiorire.” (Disaku Ikeda) In questi anni abbiamo cercato di farvi scoprire che ognuno ha dentro di sé potenzialità illimitate, soltanto incrementando la consapevolezza e la capacità di guardarci dentro e di guardare attorno a noi possiamo far emergere e sbocciare le nostre sorprendenti doti interiori, che sono i doni ricevuti da Dio. Fin dal primo momento in cui siete entrati nella nostra scuola, abbiamo creduto,

infatti, sotto la guida di Don Bosco, che ognuno di voi aveva grandi potenzialità di bene e tante energie positive, e ogni educatore ha cercato di accompagnarvi nella loro scoperta, cercando di aiutarvi a svilupparle.

Ora ve le riconsegniamo, mettendole totalmente nelle vostre mani e affidandole alle mani di Dio perché le custodisca!

S cuola S econdaria di secondo grado

Credete dunque in ciò che siete e che potete sempre meglio diventare.

Uno dei grandi messaggi di Martin Luther King è proprio questo: Siate il meglio di qualunque cosa siate.

Cercate ardentemente di scoprire a cosa siete chiamati, e poi mettetevi a farlo appassionatamente.

Siate il fiore che siete chiamati ad essere, inondate di profumo la vostra vita e quella di chi incontrerete, purchè siate fiori portatori di speranza e gioia.

Qualunque strada intraprenderete noi continueremo a sostenervi e a credere in voi.

Buon cammino ragazzi La vostra Preside sr Paola

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S cuola S econdaria di secondo grado

Tolone: uno scambio culturale tutto da vivere!

Insieme ad altri compagni delle prime classi del Linguistico, ho partecipato allo scambio culturale a Tolone: ho conosciuto delle persone fantastiche, come il mio corrispondente Pierre-Luis, i suoi amici e i suoi compagni.

Ho molto apprezzato la loro compagnia che mi ha fatto sentire accolto e a casa, anche se non sono mancati i problemi di comunicazione,come quando mi sono ritrovato in classe a seguire alcune lezioni di cui non capivo neanche gli argomenti e dovevo chiedere spiegazioni agli insegnanti, facendomi aiutare da quelli che mi capivano. La scuola che ci ha ospitati era molto bella e aveva molti spazi in cui si poteva tranquillamente sdraiarsi a riposare, ascoltare musica o anche giocare durante l’intervallo e avevano aule e ambienti ben attrezzati, anche se devo riconoscere che il cibo della mensa era ben diverso dal nostro, e dopo l’ora di pranzo dovevano rientrare per le lezioni

pomeridiane.

La città è spettacolare, molto piccola, ma ben mantenuta, piena di colori e soprattutto di spiagge accessibili a tutti, un lungomare ricco di locali e all’interno molto elegante dal punto di vista dello stile architettonico. Consiglio lo scambio a tutti i compagni del Linguistico e a quelli che potrebbero averne occasione, ringrazio i miei compagni che hanno reso il soggiorno unico, la nostra scuola che lo ha preparato e la prof.ssa De Angelis che ci ha accompagnati.

Pietro Giovanni Guevara Colapicchioni, Primo anno

Anche per me l’esperienza in Francia è stata molto costruttiva e formativa, non solo per la lingua ma per tutto ciò che ognuno di noi ha avuto la possibilità di conoscere. Tolone è una città marittima,

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infatti con i corrispondenti francesi ci siamo spesso ritrovati a fare dei gustosi picnic vista mare. In famiglia mi sono trovato bene, i genitori erano molto socievoli e disponibili ma il mio corrispondente francese era un pò introverso, e abbiamo impiegato un pò a familiarizzare.

Mi sono trovato davvero bene e spero di rivivere ancora un esperienza di questo tipo.

Riccardo Iaconis, Primo anno

A maggio i nostri amici francesi con le loro proff. sono qui nella nostra scuola, per completare il progetto di scambio e continuare il nostro percorso di conoscenza e di amicizia!

Come ogni anno nel mese di marzo, le classi terze e quarte partono per gli stage all’estero: Leaminghton è stata la meta del terzo anno classico e scientifico e dei quarti anni, mentre per il terzo linguistico è stata la volta di Madrid!

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S cuola S econdaria di secondo grado

L

unedì 18 febbraio siamo partiti per il viaggio culturale a Napoli, tra risate e musica il viaggio di circa due ore e mezza è sembrato più breve. Arrivati a Napoli abbiamo attraversato la parte più periferica, e l’euforia si è un po’ spenta nel vedere una città trascurata, ma giunti a destinazione l’euforia si è riaccesa nel vedere il bellissimo centro storico di Napoli.

Nella piazza centrale ci aspettava la guida, che ci ha illustrato la storia di Napoli e della chiesa barocca che si trova in piazza. La giovane guida è riuscita ad attirare la nostra attenzione senza annoiarci con il racconto del miracolo di San Gennaro, che per i napoletani è di fondamentale importanza, e con la storia di questa meravigliosa chiesa. Successivamente ci siamo spostati nella cappella di San Severo dove abbiamo avuto l’opportunità di vedere il “Cristo velato”, che abbiamo visitato velocemente per evitare di intasare la piccola cappella. Finite le visite ci siamo diretti a piedi tra le stradine di Napoli per la pausa pranzo, che abbiamo utilizzato per vivere e sentire il caos e il

I primi anni alla scoperta di Napoli disordine che rende caratteristica e affascinante questa città. Ci siamo aggirati per la conosciuta via di San Gregorio Armeno, ricca di bancarelle e piccoli negozi dove è possibile comprare i tipici corni e le tipiche statuette per il presepe fatte a mano, che raccontano un po’ della cultura napoletana. Abbiamo girovagato anche per i meravigliosi “quartieri spagnoli”. Dopo vari acquisti non si poteva far a meno di assaggiare la pizza napoletana di cui si parla in tutto il mondo, e anche se molto pesante non si può negare che sia anche molto buona. Dopo passeggiate per le caratteristiche stradine, con i piedi distrutti, abbiamo raggiunto la destinazione della seguente visita, Napoli sotterranea: qui siamo entrati e la guida ci ha condotto per delle ripide e strette scale buie che portavano sempre più in profondità. Arrivati ad una profondità di 40m abbiamo raggiunto uno slargo, dove ci siamo seduti e abbiamo ascoltato ciò che aveva da dirci la guida sull’esperienza che avremmo vissuto, spiegandoci che era una rete di acquedotti: sicuro riparo durante la Seconda guerra mondiale. La parte più complicata però è stata passare in cunicoli da circa 40 cm di larghezza che portavano a slarghi con dell’acqua che richiamavano la funzione di acquedotto che aveva avuto in passato. Proprio per il fatto di essere molto stretti alcuni ragazzi hanno preferito non affrontare questa corsa per paura di sentirsi male. Oltre all’acqua c’erano anche esposti relitti appartenenti alla Seconda guerra mondiale. Terminata la visita siamo risaliti e dopo quaranta minuti di cammino abbiamo raggiunto la galleria Umberto I, qui

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la zona non era particolare come quella visitata in precedenza, ma ricordava una qualunque città metropolitana. La galleria era spettacolare e all’interno piena di negozi più commerciali dove noi ragazze abbiamo comprato qualcosa. Dopo questo giro di shopping in autonomia ci siamo riuniti nuovamente e abbiamo percorso con i piedi doloranti dopo ore di camminata il lungomare. Qui ci siamo fatti trasportare dalla bellezza del paesaggio e dalla serenità del mare e siamo rimasti per qualche minuto ad osservarlo e a scattare qualche foto. Dopo questa pausa sia per il corpo ma anche per la mente ci siamo rimessi in cammino e abbiamo raggiunto finalmente il pullman che ci ha portato a Pozzuoli, un paesino vicino a Napoli dove abbiamo alloggiato.

Il giorno seguente il programma è stato molto più leggero, infatti ci siamo diretti immediatamente a Bagnoli che ospita la Città della Scienza, che è una delle più importanti d’Europa; qui ci siamo svagati un po’ e ci siamo divertiti molto nel vedere con esempi pratici come funziona il nostro corpo. Finita questa attività che ha occupato gran parte della giornata ci siamo spostati nuovamente a Pozzuoli per mangiare e per passare due ore in autonomia. Salutato per l’ultima volta il mare di Napoli ci siamo rimessi in viaggio, in tarda serata siamo ritornati a Roma stanchi ma felici con l’immagine del mare di Napoli e del calore della gente di quella città dalle mille facce.

Matilde Mazza, Primo anno

Scuola Secondaria di Secondo Grado

Due settimane a

New York S

vegliarsi, indossare il proprio abito, prendere l’ascensore dell’hotel e andare a fare colazione non suona molto emozionante lo ammetto, ma aggiungere a questo mix il fatto di essere per la prima volta a Times Square insieme ai miei amici e compagni di classe è sicuramente meraviglioso. È questo quello che chi è partito per GCMUM (Simulazione delle Nazioni Unite organizzata da United Network in collaborazione con la nostra scuola) ha provato, due settimane in giro per le “street” ed “avenue” della griglia enorme che è la Grande Mela; tra monumenti, grattacieli e fast food, senza dimenticare la complicata, ardua ed emozionante simulazione. Certe volte mi viene da fantasticare sulla giornata tipica a New York, frenetica e stancante ma piena di vitalità, e torno a quei momenti in cui mi sono divertito insieme ai miei compagni, dove ho seguito le lezioni per

la preparazione alla simulazione e dove ho partecipato ai lavori di commissione e all’Assemblea. In particolare, la giornata conclusiva si è svolta nel Palazzo di vetro: sedersi nelle sale dove i grandi leader mondiali parlano e discutono di argomenti di fondamentale importanza è stato assolutamente fantastico. Altri momenti entusiasmanti dell’esperienza sono stati la visita di musei come il M.O.M.A., la vista di tutta la città di New York dalla vetta dell’Empire State Building e, ancora, la passeggiata a Brooklyn, personalmente la parte che preferisco ricordare meglio. Guardare i quadri degli artisti d’arte moderna, vedere i grattacieli e conoscere un’altra cultura come quella americana, mi ha aiutato a crescere e ad aprire i miei orizzonti.

Giorgio Cruciani, Terzo Anno

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Nella foto in alto, alcune ragazze del terzo e quarto liceo scientifico del nostro Istituto che hanno partecipato a “Women in Tech” , un’iniziativa di ENEL che ha l’obiettivo di creare consapevolezza nelle ragazze sulla possibilità di scelta di percorsi di studio e professionali in ambito STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics).

S cuola S econdaria di secondo grado

S

e ci si reca in Campania, una tappa alla reggia di Caserta è sicuramente d’obbligo. La reggia è la residenza reale più grande al mondo, è costituita da un complesso di cinque piani ed è alta circa 42 metri. Fu edificata da Luigi Vanvitelli su richiesta della dinastia dei Borbone tra il 1752 e il 1845. Il sovrano di Napoli, Carlo di Borbone, assetato da una competizione con i reali francesi e volendo fornire un’adeguata rappresentanza di governo alla capitale e al suo reame, commissionò la costruzione di una reggia che potesse superare in magnificenza ed imponenza quella di Versailles. Il palazzo, realizzato in stile barocco e neoclassico, venne inaugurato nel 1774 ed utilizzato come residenza reale fino al 1919, anno in cui re Vittorio Emanuele III la cedette allo Stato Italiano. Attualmente, è stata adibita a museo e dichiarata Patrimonio dell’uma-

La Reggia di Caserta: tra sontuosità e natura nità dall’UNESCO. La reggia di Caserta è un’opera monumentale di estrema bellezza ed eleganza,ricca di stanze e saloni che crea un’emozione unica. È dotata di una cappella e di un piccolo teatro di corte, di un enorme giardino con vasche decorate con statue mitologiche, delfini e piante di ogni genere e grandezza.

Questa è la dimostrazione che l’uomo è in grado di compiere opere meravigliose e che la bellezza non ha limiti. Per questo motivo, ogni anno è meta di milioni di visitatori.

Noi dei secondi anni l’abbiamo visitata durante il nostro viaggio di istruzione!

Ecco le nostre impressioni: Alessandro James Ferramondo: “La reggia di Caserta è una attrazione molto affascinante per i turisti. È piena di affreschi e statue bellissime e un giardino immenso”.

Bianca Borgomeo: “Penso sia bellissima, io sono arrivata fino alla fine del percorso e vederla dall’alto è stato qualcosa di irripetibile”.

Francesco Fradiani: “Semplicemente una villa enorme dove ci si può perdere tra

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mille stanze, facendoti viaggiare nel tempo di centinaia di anni.

Giulia Guasti: “Secondo me è da visitare assolutamente, poiché è un’opera d’arte incommensurabile, con le sue 1200 stanze sfarzosamente arredate, decorate e arredate. Oltre alla bellezza degli interni ciò che mi ha colpito maggiormente sono i giardini arricchiti da splendide fontane e cascate”.

Lorenzo Baracchini: “È stato molto bello visitare la reggia di Caserta con le sue numerosissime sale e i suoi giardini che si estendono sino ad una cascata che riempie magnificamente le vasche e le fontane del palazzo”.

Irene Vespa: “È un monumento molto bello, ricco di decorazioni per ogni singola stanza al suo interno, è composto da saloni molto ampi e luminosi, la sala del trono è magnifica ed i giardini sono conservati molto bene e curati da ogni punto di vista”.

Sofia Diacetti e Giulia Piselli, Secondo anno

Scuola Secondaria di Secondo Grado

Una Pasqua attesa

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ome ogni anno, non sono mancate le giornate in preparazione alla Pasqua, che le classi hanno vissuto in modo diverso, con i propri coordinatori.

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ragazzi del quinto anno sono stati nella comunità Nuovi Orizzonti, dedita al recupero da qualunque tipo di disagio sociale, la cui fondatrice é Chiara Amirante, testimone del nostro tempo che come regola di vita delle Comunità, ha proposto il Vangelo, ma sopratutto la Gioia del Cristo Risorto. I ragazzi hanno potuto conoscere la storia della comunità e ascoltare la testimonianza di ragazzi che sono passati dal tunnel della droga e del carcere, alla vita di Comunità nella quale hanno scelto di rimanere come operatori o volontari.

Ma soprattutto, hanno avuto la gioia di incontrare proprio Chiara, che ha rivolto loro parole di fede, di gioia e di speranza.

I ragazzi del quarto anno sono stati alla Caritas. Il tema per loro è stato la scala dell’amore per arrivare a Cristo, mentre i ragazzi del terzo anno sono stati dai Frati Francescani del Palatino per affrontare il tema “Quaresima e Pasqua: Riscoprire la bellezza”. I secondi anni hanno avuto un incontro di forte impatto con un testimone che ha raccontato la sua esperienza di guarigione e di conversione seguita aldramma della tossicodipendenza. Ecco alcune testimonianze:

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oi ragazzi dei primi anni abbiamo vissuto una giornata formativa presso la parrocchia di San Frumenzio. Abbiamo avuto l’opportunità di poter incontrare un gruppo di volontari che impiegano un po’ del loro tempo per aiutare le ragazze, che per diverse ragioni sono costrette a prostituirsi. È stata una giornata in cui abbia-

mo affrontato una tematica molto forte e di estrema delicatezza. La prostituzione è purtroppo un problema che persiste e che coinvolge anche ragazze minorenni, magari della nostra età: è stato un tema che ci ha toccato molto e ha destato in noi particolare interesse. La prostituzione c’è, esiste, è anche essa una realtà, brutta ma comunque una realtà del mondo, che non si può ignorare, bisogna avere il coraggio di dire no, di dire basta, bisogna avere il coraggio di agire. Da quest’incontro abbiamo capito realmente quanto un piccolo gesto possa valere molto. Anche in ciò che si reputa impossibile, una piccola azione può cambiare le cose. Questi volontari non hanno superpoteri, sono persone comuni come tutti noi che aiutano queste ragazze meno fortunate, dando loro speranza, forza e coraggio, coraggio di denunciare i loro protettori, coraggio di andare avanti, ma soprattutto le aiutano a riscoprire la bellezza della vita, l’importanza di un sorriso e la gioia, quella pura, quella vera, che viene da gesti apparentemente banali, ma proprio quei gesti sono quelli che lasciano più di tutti un segno.

Sono molte le volte in cui qualcosa ci sembra ingiusto, sbagliato o vogliamo mutare le cose, ma abbiamo paura di agire, ci sentiamo impotenti ed ai nostri occhi qualsiasi atto appare inutile, anche se nulla che è giusto lo è, e soprattutto è fondamentale comprendere che non siamo soli, da un gesto ne possono derivarne altri. Ognuno di noi è una goccia che va comporre il mare, una goccia è poco, non è indispensabile, ma se non ci fosse proprio quella goccia il mare non sarebbe più lo stesso.

Questo ci fa capire quanto sia vero che ognuno di noi può dare qualcosa, può fare qualcosa, può portare un miglioramento,

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anche se piccolo, perché una buona azione, nonostante ci voglia molta tenacia, porterà sempre dei buoni frutti.

Giorgia Cipullo, Primo anno

N

oi dei terzi anni, con le nostre coordinatrici, siamo stati accolti con grande ospitalità dai Frati Minori e, in particolare, da Fra’ Federico. Il loro Convento si erge sul Palatino, al centro di Roma e ci si arriva percorrendo una antica salita, il cui cammino è segnato dalle stazioni della via Crucis.

Una volta accolti nella piccola chiesa del Convento, Fra’ Federico ci ha parlato e ci ha indotto a riflettere su temi riguardanti i sentimenti dell’amore, dell’amicizia e sul modo in cui noi giovani ci rapportiamo alla vita. Il confronto che ne è scaturito è stato un pacifico ed interessante dibattito che – almeno secondo il mio personale punto di vista – ha arricchito ognuno di noi, consentendoci anche di conoscerci un po’ di più. Credo, dunque, che questa esperienza del cosiddetto “ritiro” pre-pasquale sia un’occasione particolare, da non perdere e non un semplice pretesto per saltare le lezioni a scuola (come forse qualcuno di noi aveva inizialmente pensato). Essa ci offre - in un contesto straordinario, una sorta di angolo di paradiso, - la possibilità di fermarci a pensare ai reali valori della vita e di dialogare con i nostri compagni ed amici, (almeno per qualche ora) lontani dal resto del mondo, dai nostri cellulari e da ogni altra realtà virtuale.

Mario Rago, Terzo Anno

S cuola S econdaria di secondo grado

I nostri latinisti raccontano…

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l 21 marzo, L’Istituto “Gesù-Maria” di Roma ha indetto il IV Certamen Flaminium, competizione sulla lingua latina riservata agli studenti del terzo e del quarto anno dei licei classici e scientifici di Roma e provincia. La prova consisteva nella traduzione di un passo in prosa di un autore latino. Il tema era “L’intellettuale e le derive del potere”. La nostra Preside sr Paola e la nostra docente di latino, la prof.ssa Colonna, ci hanno proposto di partecipare e, anche se preoccupate per il nostro primo Certamen, abbiamo deciso di provarci. Il passo da tradurre che è stato sorteggiato era tratto dall’opera “De clementia” di Seneca: l’ampiezza del testo e il fatto che non conoscessimo l’autore ci hanno un po’ spaventato, ma dopo esserci guardate un po’ intorno ed aver visto sguardi confusi come i nostri, ci siamo rimboccate le maniche. È stata una gara molto combattuta: il grado di competenza dei concorrenti era molto alto e forse anche questo ci rende ora entusiaste della possibilità di aver vissuto questa esperienza. In fin dei conti, quel che rimarrà con noi è sicuramente l’importanza di un momento come questo: occasione di incontro e di confronto con diverse realtà e livelli.

Nel numero precedente, vi abbiamo presentato Lucrezia, Sara e Gabriele che hanno partecipato ad un concorso di traduzione.

Ecco il loro racconto!

Sara Alfieri e Lucrezia Valletta, Terzo Anno

Dante e Virgilio tra i fast-food di Los Angeles U

no Indossa Jeans e sneakers e tiene in mano uno skateboard, l’altro ha un mantello morbido con delle scritte rosse; sono davanti ad uno stand di fast food greco, decorato da un grosso Minotauro, sullo sfondo le luci della città accese dalla notte. Questo è il paesaggio in cui Sandow Birk, pittore americano, rappresenta Dante e Virgilio che scendono verso il settimo cerchio dell’ inferno, i cui dannati diventano gli abitanti di Los Angeles, ed il cui guardiano, che nel testo dantesco è appunto il Minotauro, diventa l’ insegna di una bancarella di cibi greci. Vedevo questa rappresentazione, che a primo impatto non ha nulla a che vedere con la Divina commedia, sulle pagine di introduzione di ogni Canto dell’ Inferno sul mio libro di italiano, ed incuriosito dai soggetti, di cui non riuscivo a capire il nesso con il testo dantesco, ho provato a fare qualche ricerca, ed ho scoperto un progetto iconologico davvero interessante.

Il pittore infatti, in un ciclo di opere esibite al “San Jose Museum of Art”, ha dato una linfa del tutto nuova al viaggio ultraterreno compiuto da Dante, raffigurando momenti dell’ Inferno, Purgatorio e Paradiso rispettivamente a Los Angeles, San Francisco e New York. Un tentativo di tradurre i paesaggi danteschi nella lingua delle grandi metropoli, che seppure desta svariate critiche da parte degli osservatori, dimostra certamente un tentativo nuovo ed affascinante di lettura della Divina Commedia.

Alessandro Andreucci, Terzo Anno

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Scuola Secondaria di Secondo Grado

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La Fabbrica delle Meraviglie di Sharon Cameron

n una notte di nebbia Katherine, una ragazza di 17 anni, che vive con gli zii perché morti entrambi i genitori, arriva in una misteriosa e inquietante casa vittoriana con l’incarico da parte della zia di controllare che il suo eccentrico zio George non metta a rischio il patrimonio di famiglia. Giunta alla tenuta, viene subito vista come un’estranea e una potenziale traditrice, nemica degli abitanti della grande dimora. Qui è tutto molto diverso da Londra: molte persone lavorano per lo zio Tully (come lo chiamavano tutti con affetto)e la ragazza scopre che suo zio non è pazzo, come molti pensano, ma un geniale inventore; ha costruito degli oggetti straordinari, aiutato da un gruppo di persone fidate tra cui il giovane e affascinate Lane: pesci meccanici, bambole che suonano il pianoforte e orologi da mille ingranaggi, che vengono ogni giorno caricati dalle centrali che producono gas, acqua e vapore. Katherine rimarrà affascinata da questa fantastica invenzione fuori dal tempo e fuori dal mondo che lei conosce; essendo una ragazza curiosa e sveglia cerca di trovare risposte a molte domande, ma il suo mondo meraviglioso è minacciato da interessi oscuri che segneranno la sorte di Londra e di tutta l’Inghilterra.

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uesto libro nei primi capitoli non mi convinceva molto a causa delle lunghissime descrizioni che non permettevano alla storia di progredire. Andando avanti con la lettura sono rimasta molto colpita soprattutto negli ultimi capitoli, dove la storia è ricca di suspence e colpi di scena che lo rendono avvincente.

Il finale si può definire aperto, perché non abbiamo tutti i dubbi e i misteri risolti. Questo libro ha infatti un seguito

che si chiama “L’invenzione dei desideri’’.

Tra tutti i personaggi quello che più mi è piaciuta è Kate, perché è una ragazza semplice e determinata che sa come farsi valere, rimanendo sempre educata e rispettosa. Anche la figura del piccolo Davy mi interessa perché, anche se muto, riesce a comunicare con Kate e questo è bello, perché ci fa capire quanto possa dire un semplice sguardo o un sorriso. Il personaggio che meno mi piace è Ben Aldridge, perché anche se cattivo, quanto la zia Alice, è falso e questo lo rende molto fastidioso. Questo libro è sicuramente molto bello perché ha una trama che è molto più profonda di quanto possa sembrare, e trasporta il lettore in questo mondo apparentemente perfetto che in realtà nasconde tutto un giro di interessi che minacciano la pace dello zio George.

Consiglierei questo libro a chi piace un po’ di mistero ma anche un po’ di romanticismo e a chi sa aspettare… dato che i colpi di scena sono solo alla fine.

Matilde Mazza, Primo anno

A

doro quando la fantasia entra in contatto con il racconto. Questo romanzo è affascinate perché ci descrive i luoghi e il tempo in modo ampio… Il tempo sembra scorrere più lentamente. Katherine è una ragazza coraggiosa, perché lascia il suo paese per recarsi Stranwyne dallo zio ritenuto pazzo ma che alla fine le apre un mondo, che non avrebbe mai immaginato e che cambia del tutto le sue future prospettive.

Florence Maurantonio, Primo anno

L’occhio del lupo di Daniel Pennac

L

’intreccio narra l’ amicizia tra un lupo ed un ragazzino il cui incontro avviene allo zoo, davanti alla gabbia di lupo azzurro dove, dopo essersi entrambi fissati e studiati per giorni e in silenzio, cominciano, come per magia, a narrarsi le loro lunghe e avventurose storie che li hanno condotti fino a quel punto, attraverso lo sguardo, ma solo dopo aver capito di potersi fidare l’uno dell’altro.

Entrambi hanno un passato fatto di dolore e di abbandono, vissuto dal lupo con grande tristezza ed invece dal ragazzo in modo costruttivo e ricco di incontri e di periodi vissuti anche con gioia e attraverso l’affetto, l’aiuto ed il sostegno di persone ed animali incontrati nel corso di

un lungo viaggio attraverso l’Africa. Alla fine della storia e dopo essersi aperti reciprocamente, le loro vite sono forse un po’ meno tristi, perché adesso c’è la loro grande amicizia a rendere meno doloroso il passato, che hanno avuto il coraggio di confidarsi l’un l’altro. Solo dopo aver trovato nel ragazzo un sincero amico, il lupo, dopo una vita di tanta tristezza ed isolamento vissuta guardando gli altri ed il mondo con un solo occhio, allora finalmente decide che la vita è uno spettacolo talmente bello che vale la pena vivere e guardare con tutti e due gli occhi, così come fa il bambino, che riapre l’occhio che aveva tenuto chiuso per rendersi simile al lupo e spingerlo ad avvicinarsi a

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lui. La frase che mi ha fatto riflettere sul significato del libro è il momento in cui entrambi, consapevoli del forte legame che si è creato decidono di aprirsi anche al resto del mondo: “Bah” s’era detto il lupo, “Un solo occhio basta e avanza per uno spettacolo simile!” “Capisco, Lupo Azzurro, ma ora ci sono io!” gli dice il ragazzo. “Già, la cosa mi tenta: questo è uno spettacolo che merita di essere ammirato con tutt’e due gli occhi!” “Clic!” fa, aprendosi, la palpebra del lupo. “Clic!” fa la palpebra del ragazzo”.

Lavinia Albero, Primo anno

Lab days L

’8, il 9 e il 10 Aprile abbiamo intrapreso il cammino di Alternanza “Lab Days” ideato dall’associazione AdamaScienza.

Questa associazione, guidata dagli exricercatori Rossana e Tommaso, si occupa di portare gli studenti all’interno del mondo della scienza. Attraverso il sistema del “learn by doing”, questa organizzazione no profit permette ai ragazzi dai 15 ai 18 anni di approcciarsi alla realtà di un laboratorio scientifico approfondendo le conoscenze sulle metodologie innovative delle Scienze della Vita.

Il mio percorso, e di alcuni miei compagni di classe, si è svolto all’interno degli ambienti del CNR (Centro Nazionale di

Ricerca) e dell’EMBL (European Molecular Biology Laboratory) a Monterotondo dove, fin dal primo giorno siamo stati accolti con enorme calore e entusiasmo da Rossana e Tommaso. Questi tre giorni ci hanno permesso di rapportarci al mondo della biologia mettendo in pratica tutti gli studi teorici che abbia affrontato a scuola. È stato molto interessante avere a che fare con il DNA in un laboratorio reale! Per iniziare a familiarizzare con l’ambiente ci siamo avvicinati al mondo della Metagenomica (ovvero un’approccio rivoluzionare alla Scienza della Vita in quanto ci permette di studiare le comunità macrobiotiche direttamente nel loro ambiente naturale) osservando i microbi presenti nella nostra cavità orale.

Nei giorni successivi abbiamo iniziato a concentrarci sul macro esperimento che ci avrebbe guidato per tutti i giorni dell’e-

sperienza ovvero comprendere le tipologie di batteri che si celassero nelle nostre bocche e in vari habitat naturali diversi.

Per far ciò abbiamo ideato delle reazioni e le abbiamo analizzate utilizzando la tecnica della PCR, ovvero una tecnica che permette di ottenere numerosi segmenti di DNA, e l’elettroforesi, ovvero un procedimento che attraverso il passaggio di corrente nelle soluzione ottenute in precedenza permette di osservare i vari risultati ottenuti ad occhio nudo. È stata una esperienza che consiglio a chiunque: permette di comprendere veramente la vita di laboratorio e, oltre a dare la possibilità di mettere in pratica gli studi, ti fa scoprire un mondo che è sempre nascosto all’occhio nudo.

Edoardo Maria Bisignano, Quinto Anno

Giornata dello Studente I

l salotto letterario. Questa è stata la nostra proposta per la giornata dello studente 2019, svoltasi il 12 aprile. Lo scopo di questa giornata è di dare spazio a corsi proposti e organizzati da studenti per gli studenti, permettere ai membri di diverse classi di conoscersi, magari con la nascita di nuove amicizie, e favorire lo scambio di idee. Per la nostra terza giornata dello studente abbiamo deciso, invece di frequentare un corso, di tenerne uno. Dopo tanto lavoro e passione, il nostro corso ha cominciato a prendere forma. Selezionata una lunga serie di libri di ogni genere, così da incontrare i gusti di tutti gli iscritti, abbiamo pensato al nostro salotto letterario in ogni singolo dettaglio, dal PowerPoint con le copertine dei libri e delle loro trasposizioni cinema-

tografiche e le citazioni, alle magliette a tema da indossare.

Quando è il grande giorno è finalmente arrivato abbiamo presentato trame e sviluppato confronti e dibattiti con i nostri partecipanti, con nostra grande sorpresa tutti maschi nella prima fascia oraria, raccontando certamente le trame, ma anche noi stesse attraverso i nostri libri preferiti. Dai classici all’horror passando per l’avventura e il romantico fino ad arrivare allo storico, il tempo è volato in un clima rilassante e pieno di nuovi libri interessanti da scoprire, un vero e proprio salotto letterario. Un’esperienza speciale per noi e speriamo anche per tutti i nostri partecipanti, un’esperienza meravigliosa che vorremmo ripetere. Ci vediamo l’anno prossimo?

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Giulia Nobili Benedetti, Carolina Mango, Maria Caterina Di Blasi, Terzo Anno

Non poteva mancare anche quest’anno la Giornata dello studente, promossa dai Rappresentanti di Istituto, durante la quale gli studenti hanno seguito corsi autogestiti, anche con l’intervento di ospiti ed esperti. Due interventi magistrali hanno aperto i lavori: quello di Emilia Garito, TedX Organizer, e quello dell’onorevole Annagrazia Calabria.

Due donne impegnate nell’ambito della cultura e della politica che hanno parlato di sfide e futuro. Nell’articolo, l’esperienza di alcune di noi.

TORINO 2019

Q

uest’anno noi studenti delle terze medie ci siamo recati a Torino, città storica e piena di cultura, nota in particolare per un Santo, punto di riferimento per la nostra scuola, don Bosco. Il primo giorno, dopo il lungo viaggio, siamo andati in visita all’oratorio di Valdocco, dove don Bosco ha accolto e cresciuto i suoi ragazzi. Quello che ci ha colpito di più è stata la cappella Pinardi e la basilica di Maria Ausiliatrice. Successivamente abbiamo visitato Palazzo Reale, situato nel centro della città, che rappresenta la corte sabauda ed è il simbolo di questa dinastia. Siamo rimasti stupiti nel vedere le numerose stanze ricche di dipinti e le imponenti armature dei cavalieri e dei loro destrieri. Il giorno seguente siamo andati al Museo dell’Automobile: erano esposte auto di ogni tipo, dalle Ferrari alle prime macchine fabbricate. Dopo la visita, abbiamo svolto un’attività divertentissima: abbiamo programmato il percorso di un robot, facendolo muovere in tutte le direzioni alla velocità che preferivamo. Nel pomeriggio ci siamo recati al Museo Egizio che, tra mummie e sarcofagi, è il più antico museo a livello mondiale e il più importante dopo quello del Cairo, ed è stato davvero molto interessante!

Il terzo giorno, nonché l’ultimo, abbiamo visitato il Museo del Cinema, che ci è piaciuto moltissimo perché abbiamo scoperto la storia del cinema e gli effetti speciali utilizzati dai registi. Il resto della giornata l’abbiamo impiegato per lo shopping e poi siamo ripartiti per Roma.

Durante questo camposcuola ci siamo divertiti molto, abbiamo visitato molti luoghi interessanti e ci siamo rafforzati come gruppo classe.

Chiara Maria Micheli, Terza Media B

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S cuola S econdaria di primo grado

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S cuola S econdaria di primo grado

oi ragazzi della II A, quest’anno, come viaggio d’istruzione, abbiamo avuto il piacere di essere accolti dalla splendida capitale della cultura 2019: Matera. Siamo riusciti a camminare per le splendide vie edificate con i suoi famosi sassi, e non solo ci siamo goduti Matera, ma anche la famosa città italiana che ospita i trulli: Alberobello. Dopo alcune ore di pullman, siamo finalmente arrivati ad Alberobello.

Abbiamo visitato l’interno di un vero e proprio trullo, ritornando indietro nella storia di molti anni fa, che ci ha affascinato e dato delle notizie in più sulla vita di coloro che vivevano all’interno di essi.

Successivo allo scalo ad Alberobello, è stato l’arrivo alla tanto aspettata Mate-

ra. In questa magnifica città abbiamo visitato le chiese rupestri del territorio di Matera, fondate principalmente nell’Alto Medioevo, ovvero edifici scavati nella roccia. Dopo aver visitato varie chiese molto simili tra loro ed una cena abbondante, si è concluso il nostro giorno di visita. Il terzo e, purtroppo ultimo giorno, lo abbiamo passato in uno dei parchi nazionali della Puglia, famoso per le sue bellezze naturalistiche ed i suoi numerosi animali. Si conclude così il nostro viaggio speciale d’ istruzione a Matera che porteremo sempre nel cuore.

Beatrice Bifano e Margherita Poiani Landi, Seconda Media A

Matera forever

1,2,3,… CIAK!... AZIONE! Q

uest’anno, il martedì pomeriggio a settimane alterne, con suor Ilaria e l’animatrice Chiara, le nostre insegnanti, abbiamo iniziato una nuova avventura insieme... nel fantastico mondo del teatro.

All’inizio del corso nabbiamo fatto varie scenette tra le quali molte inventate da noi: il sindaco malato, i soldati, alcune scene di classici Disney. Per farvi capire meglio abbiamo fatto un’intervista: Chiara: Ciao Vale!

Valerio: Ciao Chiara!

Chiara: So che partecipi al gruppo di teatro, mi puoi descrivere quello che hai provato nei primi incontri?

Valerio: Ero molto emozionato perché

fare l’attore mi piace!

Chiara: Mi puoi descrivere con una parola le caratteristiche di questa attività extrascolastica?

Valerio: Bellissima!

Chiara: Cosa farete nello spettacolo di fine anno?

Valerio: È una sorpresa ma sarà bello!

Adesso vi lascio più dettagli sullo spettacolo.

Proseguendo con le lezioni, siamo riusciti a preparare lo spettacolo teatrale “Il Piccolo Principe”. E per tutti noi è stata una gioia immensa, perché era da tanto che avevamo chiesto di recitare seriamente, con un vero copione! Ogni volta che andiamo a teatro ci divertiamo molto

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e non vediamo l’ora di recitare. Ci sono stati affidati i personaggi da recitare per lo spettacolo che stiamo preparando, e ogni volta proviamo tante volte e piano piano sappiamo le nostre parti sempre di più. Siamo contenti di partecipare a questa attività extrascolastica, e non vediamo l’ora, dopo un duro lavoro, riuscire ad andare in scena!

Chiara: Grazie tante Vale.

Valerio: Grazie a te!

Chiara Bregni, Matteo Consorti, Matteo Crisciotti, Alessio Gattamorta, Lorenzo Saraceno, Prima Media Valerio Bregni, Seconda Media

Scuola Secondaria di Primo Grado

MGS per veri Leader!

Caravaggio da Un concerto indimenticabile vicino

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G

uest’anno la nostra scuola ha dato l’opportunità ad alcuni ragazzi di partecipare a Frascati al percorso del Movimento Giovanile Salesiano del “Gr Leader”. Grazie a questa iniziativa, noi, ragazzi provenienti da alcune scuole e case salesiane di età diverse, ci siamo potuti divertire tutti insieme. Ad accompagnarci in questa esperienza è stata suor Ilaria ma, per sua fortuna, non era sola, infatti, lì, abbiamo conosciuto gli animatori: Benedetta, Alessandro, Angelo, Carol, Luka, Don Aldo, Sr Mimoza e il nostro carissimo Sathià (chiamato affettuosamente Nocciolino). Il nostro percorso prevedeva un incontro al mese, in tutto cinque incontri, da sabato pomeriggio a domenica.

Le attività proposte erano varie e molto interessanti: momenti di riflessione, di condivisione, celebrazioni in chiesa e del tempo libero in cui si poteva giocare a diversi sport come il calcio, basket, pallavolo.Questa esperienza ci ha insegnato a essere santi, leader e a lavorare tutti in un unico gruppo unito.

Emanuele Scanzani, Massimo Salvati, Luca Erwin, Sofia Coglitore, Elena Benedetti

iovedì 28 marzo abbiamo avuto la possibilità di osservare le opere di uno dei più grandi artisti italiani del ‘600: CARAVAGGIO. Accompagnati dalla professoressa Battista, docente di Arte e Immagine, ci siamo recati con l’autobus a Piazza del Popolo e da li ci siamo incamminati lungo le vie del centro visitando numerose chiese barocche tra cui Sant’Ignazio, dove abbiamo potuto osservare numerosi esempi di pittura illusionistica, affrescati sulla volta dal maestro di questo genere Andrea Pozzo, che è riuscito a impressionarci attraverso i virtuosi effetti da lui utilizzati per rappresentare l’ascensione dei santi. Invece a San luigi dei Francesi abbiamo potuto ammirare le straordinarie opere di Caravaggio: una raffigurante “La vocazione di San Matteo’’ e le altre due rappresentanti “San Matteo e l’angelo’’ e “Il Martirio di San Matteo’’, che con il loro realismo e i loro stupefacenti effetti di luce ci hanno lasciato senza fiato.

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l 28 febbraio noi della scuola secondaria di primo grado abbiamo assistito a un concerto molto ispirato alle “Nozze di Figaro”. L’orchestra era formata da un oboe, un fagotto, un corno inglese e un flauto traverso.

Insieme formavano una melodia leggiadra e divina. Naturalmente non potevano mancare le voci: un tenore interpretava Figaro, mentre il soprano interpretava la donna che Figaro corteggiava. Il brano più famoso dell’opera, intitolato “Largo al factotum” è meraviglioso e appassionante, e l’orchestra lo ha suonato benissimo. In questa occasione i musicisti ci hanno spiegato anche le caratteristiche degli strumenti. Questa esperienza è stata eccezionale, oltre che istruttiva, farne altre sarebbe una bella opportunità.

Agostino Guasina, Prima Media B

Giorgio Papa, Seconda Media A

Ecco le nostre classi prime nella verde Umbria, con immancabile sosta ad Assisi!

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S cuola P rimaria

Una lezione cooperativa D

urante il mese di marzo noi, alunni delle due prime, ci siamo messi in gioco partecipando ad alcune attività di “apprendimento cooperativo”. Le nostre maestre ci hanno diviso in piccoli gruppi di lavoro e ad ognuno di noi hanno assegnato un ruolo ben preciso spiegandoci che, solo lavorando insieme e rispettandoci, avremmo potuto raggiungere pienamente l’obiettivo: riprodurre con i 7 pezzi del Tangram le diverse immagini assegnate entro un certo tempo. Alla fine di questo lavoro ogni gruppo ha presentato agli altri le immagini realizzate, le difficoltà incontrate nel realizzarle insieme ma anche i vantaggi. Da questo momento di verifica è emerso che questa attività ci ha aiutato a capire quanto sia importante che ognuno svolga in modo responsabile il proprio compito e quanto sia bello e ricco poter collaborare tra noi!

I bambini della Scuola Primaria Prima A e Prima B

Cooperative in cortile

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Fumetto in cooperative D

Le terze hanno lavorato in cooperative learning e a classi aperte per costruire insieme un loro fumetto. Partendo dal riassunto e della divisione in sequenze di una fiaba presente sul libro di testo, i bambini sono stati divisi in otto gruppi, tanti quante le sequenze, e ogni componente del gruppo ha avuto assegnato un preciso ruolo ( didascalie, personaggi, sfondo, arredi, nuvolette).

Il lavoro individuale è diventato parte

di una tavola di gruppo sulla quale ogni componente ha inserito, proprio come in un collage, il lavoro che gli competeva. Un collage in tutti i sensi quelli che hanno dovuto costruire, sia didattico che relazionale, mettendosi alla prova e confrontandosi a vicenda.

I bambini della scuola primaria delle classi terza A e terza B

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uesta volta l’attività in cooperative learning l’abbiamo svolta a classi aperte nel nostro coloratissimo cortile.

Mischiati in piccoli gruppi abbiamo lavorato, cercando un finale, più simpatico possibile, alla storia di una piccola gatta chiamata Violetta. Sebbene le idee che sono emerse siano state le più diverse e disparate, ci siamo divertiti tantissimo a tirarle fuori e a combinarle. È sempre bello lavorare insieme per un comune obiettivo: ci si aiuta, ci si diverte e qualche volta ci può essere una piccola discussione, da cui però si può comunque imparare molto. Perché l’apprendimento passa anche e soprattutto dal dialogo e dal confronto I bambini della scuola primaria delle classi Seconda A e Seconda B

Scuola Primaria

Cooperando Indagine in nella storia! classe S

apete cosa vuol dire lavorare in webquest??? Ora ve lo spieghiamo noi come solo i bambini sanno fare. Noi delle due classi quarte abbiamo deciso di studiare insieme una civiltà davvero affascinante: i Fenici. Dopo aver letto diversi testi storici e analizzato le informazioni principali, ci siamo divisi in gruppi ciascuno dei quali aveva un compito ben preciso, quello di approfondire attraverso una ricerca più dettagliata gli aspetti più curiosi e interessanti. Una volta portato a scuola tutto il materiale raccolto, testi vari e illustrazioni, abbiamo realizzato dei cartelloni e verbalizzato tutto il lavoro fatto insieme. E’ stato molto impegnativo e faticoso, ma il risultato ottenuto ha ripagato tutto il nostro sforzo e ci ha tanto gratificato. Lavorare insieme fa la differenza!!!

I bambini della scuola primaria delle classi quarta A e quarta B

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el mese di aprile noi ragazzi di quinta abbiamo svolto un Cooperative Learning di matematica a classi aperte.

Si trattava di un’indagine statistica per comprendere meglio i concetti di frequenza e moda.

Le maestre ci hanno divisi in sei gruppi ed hanno assegnato un ruolo ad ognuno.

L’intervistatore ha registrato le risposte di ogni alunno riguardo lo sport, i dolci, le vacanze, i frutti e le attività preferite nel tempo libero.

Il rilevatore ha eseguito i conteggi delle informazioni raccolte, il grafico ha riportato le risposte su un disegno colorato; infine il reporter ha presentato i risultati del proprio gruppo alla classe.

Ci siamo impegnati con serietà , lavorando bene insieme , supportandoci reciprocamente senza prevaricare sugli altri.

Dal confronto tra le due quinte è emerso che abbiamo molti gusti in comune e ci somigliamo più di quanto pensiamo.

Questo lavoro è stato utile per conoscerci meglio, andare d’accordo con tutti, valorizzare le nostre abilità e metterle a disposizione degli altri per il successo del gruppo.

Un’altra esperienza entusiasmante che abbiamo voluto condividere con tutti voi!

I bambini della scuola primaria delle classi quinta A e quinta B

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Quel genio di Leonardo

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ancano pochi giorni alla nostra fantastica gita alle Scuderie del Quirinale.

Noi bambini di cinque anni, accompagnati dalle maestre su un fantastico bus andremo alla mostra di Leonardo Da Vinci. A scuola lo abbiamo conosciuto bene questo straordinario personaggio‌ chi non vorrebbe avere delle idee geniali come le sue?

Intanto andremo a vedere con i nostri occhi come viveva, cosa studiava, come disegnava e soprattutto come creava tutte le sue strambe invenzioni!!

Speriamo di diventare anche noi dei “piccoli Leonardo�!

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i d o t o F lass e c 9 1 8 201

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Scuola dell’Infanzia

Scuola dell’Infanzia

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Scuola Primaria 1° A

Scuola Primaria 1° B

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Scuola Primaria 2° A

Scuola Primaria 2° B

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Scuola Primaria 3° A

Scuola Primaria 3° B

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Scuola Primaria 4° A

Scuola Primaria 4° B

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Scuola Primaria 5° A

Scuola Primaria 5° B

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Scuola Secondaria I Grado Classi prime

Scuola Secondaria I Grado Classi seconde

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Scuola Secondaria I Grado Classi terze

Liceo classico linguistico scientifico Classi Prime

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Liceo classico linguistico scientifico Classi Seconde

Liceo classico linguistico scientifico Classi Terze

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Liceo classico linguistico scientifico Classi Quarte

Liceo linguistico scientifico Classi Quinte

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