WOW – il giornale dei ragazzi di Via Dalmazia | Dicembre 2021

Scuola Paritaria Maria Ausiliatrice Via Dalmazia, 12 Roma WOW Anno XXIV Dicembre 2021

il giornale dei ragazzi di via Dalmazia

BuoneFeste www. scuolamausiliatriceroma.org

In questo numero 4

La vita in via Dalmazia L'inaugurazione dell'anno scolastico

PSG FOLGORE: Ripartiamo con gioia!

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S cuola S econdaria di secondo grado

Buon inizio ai primi anni!

All about... outdoor

Il giornale dei ragazzi di via Dalmazia

Hanno collaborato i giornalisti e le giornaliste della Scuola di Via Dalmazia: allievi dell’Infanzia, della Primaria, della Secondaria di Primo e Secondo Grado con maestre, maestri e professori

Direttore Responsabile Maria Antonia Chinello Autorizzazione Tribunale di Roma n. 306 del 07/06/2002

Progetto grafico e impaginazione POOYA srl - www.pooya.it Fotografie e copertina Andrea Nonno Fotografia

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S cuola S econdaria di primo grado

Make the dream

Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana

Mese missionario

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S cuola P rimaria

Il primo giorno di scuola

Contatti

La nostra scuola è fantastica!

Scuola Paritaria Maria Ausiliatrice Via Dalmazia, 12 - Roma

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S cuola Infanzia Giocare con Arcimboldo

Amati e chiamati chiamata “Vieni e seguimi”, sceglie di rimanere triste, di non lasciare i beni che possiede, sebbene sappia che essi non hanno il potere di colmare il suo cuore.

Era anch’egli ricco, di famiglia potente, si libera dei beni ed è pieno di gioia per aver trovato la vera ricchezza, quella che non si corrompe. Si chiama Francesco, il poverello di Assisi.

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tavano riassettando le reti per la pesca, erano infatti pescatori Simone, Andrea, Giacomo e Giovanni, intenti al loro lavoro di ogni giorno. Si sentono chiamati: “Seguitemi!”

Era al banco delle imposte, Levi, al suo mestiere di gabelliere, e si sente chiamare: “Seguimi!”

Deciso e determinato a estirpare la “setta” dei cristiani, nemici del giudaismo, Saulo sulla via di Damasco si sente chiamare per nome e “...perché mi perseguiti?...entra nella città...annuncia la mia salvezza”.

Era ricco, forse giovane, chiede il meglio a Gesù, che “fissatolo lo amò”. Tuttavia, alla

Ha un solo sogno nel cuore, amare Dio con tutta se stessa e annunciarlo al mondo. Entra nella clausura del Carmelo a 14 anni, strappando al Papa stesso il permesso di accedervi così giovane. E in quell’ambiente angusto e povero non si sente affatto stretta, ma libera e regina, con il mondo in mano. Il suo segreto è una fiducia illimitata nell’infinita misericordia di Dio, che le fa abbracciare ogni persona con la preghiera e il dono di sé fino a raggiungerle ai confini del mondo. È Teresa di Lisieux.

Legge e medita l’autobiografia di Teresa di Lisieux una donna del nostro tempo, vi cerca avidamente istruzioni per imparare a fare i primi passi di un cammino nuovo: da una storia di peccato e di male, si sente chiamata a dare una svolta alla sua vita. È un’attrice dissoluta del cinema, si converte in appassionata credente e si dona al servizio degli ultimi. È Claudia Koll.

Quanti chiamati hanno seguito quell’intima voce, che li ha raggiunti, alcuni in una

normale vita impegnata altri immersi in situazioni di male. Hanno accettato di risvegliare quel sogno seppellito nel loro cuore e l’hanno messo in atto, giorno dopo giorno.

Non si possono contare. Molti sono stati proclamati santi, tanti lo sono stati e lo sono senza dichiarazione ufficiale.

Una di queste chiamate la conosciamo bene, risuona nella nostra scuola: “non con le percosse, ma con la mansuetudine dovrai guadagnare questi tuoi amici. Mettiti dunque immediatamente a fare loro un’istruzione sulla bruttezza del peccato e sulla preziosità della virtù... renditi umile, forte, robusto”. Sì è Don Bosco, l’amico dei giovani, per i quali vuole il massimo: la felicità nel tempo e nell’eternità. Ed è per questo che costruisce il sogno che ha nel cuore e dice anche a noi, a te: “make the dream”, non aspettare domani, comincia ora.

Sentiamo la forza e la bellezza di questa chiamata?

La risposta di ognuno di noi è insostituibile nel costruire uno stile di esserci e di incontrarci che rivela la nostra unicità. Si tratta di scoprire il tesoro nascosto in se stesso e negli altri per camminare insieme, diversi e unici, per le strade della bontà e della bellezza, riflessi di un Dio Padre che ci ama e ci chiama ad annunciare a tutti: vivere è amare. di Sr Franca Ridella Direttrice

La vita in via Dalmazia 4

La scuola non si ferma mai!

Di sabato, mentre tutto tace, i proff dell’area STEAM ne approfittano per formarsi sui temi della robotica e del coding.

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La vita in via Dalmazia

La vita in via Dalmazia 6

L'inaugurazione dell'Anno scolastico S

abato 16 ottobre abbiamo partecipato alla Cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico. Erano presenti tutti gli alunni con le loro famiglie, il Preside e i docenti. Durante la messa il sacerdote ci ha parlato del sogno che Don Bosco fece quando aveva otto anni e ci ha chiesto di riflettere su quali siano i nostri sogni, se per noi sia più importante AVERE o ESSERE. È stato bellissimo vivere per la prima volta quest’esperienza, sentendoci parte di una grande comunità.

Abbiamo capito che si deve sempre credere nei propri sogni e impegnarci per realizzarli; l’importante non è possedere qualcosa, ma diventare persone migliori seguendo sempre l’esempio di Don Bosco.

Anna Vannicelli Casoni e Giulia Gabrieli Francescato I A

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n nuovo anno è iniziato, un inizio inaugurato con la Santa Messa presso la Basilica San Giovanni Bosco; funzione che ha visto la partecipazione dell’intero Istituto: docenti, allievi e genitori. Una preziosa ed importante occasione per ritrovarsi, un’immensa opportunità in seguito alle severe e rigide restrizioni dei mesi precedenti, a causa del difficile contesto storico che funge da sfondo nelle nostre vite.

Dopo un lungo, difficile ed impegnativo periodo, la celebrazione religiosa ha rappresentato una possibilità per ricongiungersi e per tornare a respirare l’atmosfera di unione, accoglienza e condivisione, che sta alla base della nostra scuola. Abbiamo vissuto nuovamente il clima salesiano in pienezza ed unicità.

Tuttavia, l’evento si è presto rivelato un momento di profonda riflessione, in quanto il sacerdote Don Renato Butera, durante l’omelia ha sollecitato ognuno di noi, ad osservarsi nella propria interiorità, a rivolgersi verso la parte più intima della propria anima, lanciandoci quesiti essenziali: “Perché è importante sognare?”, “Qual è la differenza che si cela dietro i termini, es-

sere e avere?”, “Nella nostra vita siamo o abbiamo?”, “Aspiriamo ad essere o ad avere?”

L’adolescenza costituisce quella fase della vita tanto labile quanto significativa, nel porre le fondamenta che determinano l’adulto che diverremo nel futuro, un avvenire a volte così distante, a volte così vicino. La giovinezza è l’età dove non vi sono limiti ai sogni, quell’età in cui sognare è ciò che rende vitale ogni singolo aspetto del mondo che ci circonda, i sogni sono le ali che ci permettono di volare in alto, sono quel vento che conduce alla speranza, alla felicità, ad un obiettivo da perseguire, i sogni fortificano l’animo; sognare è una proprietà intrinseca dell’essere umano, quella parte che conserviamo dentro di noi, quella parte che talvolta dimentichiamo di interpellare. I sogni sono vita, per questa ragione non dobbiamo mai dimenticare di sognare.

Nella vita, vi è una meta designata dai tratti caratteristici della persona che scegliamo di incarnare, meta che può essere conseguita percorrendo due sentieri opposti ed antitetici: il sentiero dell’essere, la via dell’essenza e il sentiero dell’avere, la via del possesso.

Essere, ovvero possedere in profondità, indica l’essenza stessa di un individuo, la sorgente che nutre la nostra anima. Avere, possedere in superficie, limitarsi al possesso di oggetti materiali, auspicando possano condurre ad un totale senso di appagamento; due scelte, una che richiede grande coraggio, l’altra che si presenta come la scelta più immediata, più agevole. Di fronte tali strade, dobbiamo intraprendere la strada che ci porta ad essere, essere una persona consapevole di sé stessa, dei propri ideali, dei propri valori, dei propri obiettivi, della propria personalità; una persona che nel suo essere può giungere alla felicità pura ed effettiva, quella luce indelebile che permane nel nostro cuore. Possedere oggetti materiali, fondare la propria vita sull’avere, non rende l’uomo felice, contrariamente lo muta in un individuo, credendo che lì vi sia la felicità, quando in realtà si tratta di un’effimera illusione. L’ uomo è destinato ad essere, ad essere secondo il sogno di Dio. Giogia Cipullo, Quarto Anno

La vita in via Dalmazia

I sogni dei giovani di Don Bosco: essere oppure avere?

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La vita in via Dalmazia 8

Ripartiamo con gioia!

PGS FOLGORE

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n altro anno è iniziato.

Sarà l’anno del ritorno alla normalità? L’anno, come lo definiscono, della rinascita? In cui torneremo a fare tutto come lo ricordavamo? Tutti noi lo speriamo e ovviamente cerchiamo di fare tutto il possibile perché questo avvenga, a cominciare dalla nostra attività sportiva!

La PGS Folgore ha riaperto dopo la pausa estiva, ancora con qualche necessaria precauzione sì, ma con l’entusiasmo e la gioia che l’ha sempre contraddistinta.

Il settore sportivo della “Maria Ausiliatrice” da settembre ha dato il benvenuto ai suoi atleti: sia a chi abbiamo salutato prima dell’estate, che ai nuovi arrivati; a chi ha voglia di provare una nuova disciplina e a coloro che invece confermano la propria passione; a chi si avvicina per la prima volta allo sport e a chi ne fa già da qualche anno il centro del proprio divertimento e tempo libero… con una piccola sorpresa che ci farà sentire ancora di più, parte di una grande famiglia.

Quest’anno anche all’interno della società ci sono state novità e abbiamo dato il benarrivato nello staff a Damiano e Matteo che si occuperanno della segreteria e di tutti gli aspetti più formali e “noiosi” ma fondamentali.

Tutto il movimento ha finalmente ricominciato alla GRANDE. La pallavolo, che l’anno scorso per rispettare le normative era stata costretta ad essere abbandonata, finalmente è potuta tornare nella tanto sognata palestra; il basket, abituato al campo all’aperto, che quest’anno vede tanti dei ragazzi cresciuti proprio in questo cortile dare una mano con i gruppi più piccoli mettendosi in gioco anche come allenatori; la ginnastica artistica che ha potuto riprendere l’attività con le piccoline che purtroppo si erano dovute fermare completamente nella scorsa stagione… tutti sempre con la passione e la voglia di stare insieme divertendosi attraverso lo sport.

L’anno è appena iniziato e davanti abbiamo ancora tanta incertezza… ma la PGS Folgore sta facendo in modo che le cose vadano per il verso giusto: si ricomincia a parlare di divise da gioco e body da gara, di nuovo materiale da acquistare, di campionati a cui iscriversi e tutto questo sa di normalità, di vecchie abitudini che, forse dopo un periodo così difficile, ora ci piacciono ancora di più!

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La vita in via Dalmazia

Liceo

Buon inizio ai primi anni!

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S

embra sia iniziata ieri la mia esperienza scolastica da liceale. Il tempo è passato più velocemente di quanto pensassi e adesso mi ritrovo ad augurare un “buon inizio” ai ragazzi dei primi anni. Mi ricordo esattamente i miei primi giorni di liceo, le preoccupazioni e la paura miste alla felicità e al sentimento di novità; non credo di essere l’unica ad essermi sen-

tita così. Quando ho cominciato il liceo credevo che sarebbero stati cinque anni lunghi e difficili, perché non avevo alle spalle un ricordo molto felice della scuola media. Invece, un anno è già passato e non sembra vero. Nonostante io sia solo al secondo anno, mi sento in grado di poter rassicurare gli studenti dei primi anni: affrontate questo percorso, prendete un

respiro ed andate avanti! Vivrete molte esperienze! Non mancheranno occasioni per costruire nuove amicizie. Questo è il momento in cui potete essere voi stessi e dimostrare quanto valete, sia in ambito scolastico che nella vita in generale.

Maria Vittoria Giustiniani, Secondo anno

Insieme Futuriamo C

Il futuro entra in noi, per trasformarsi in noi, molto prima di essere accaduto.

Rainer Marie Rilke

arissimi ragazzi, siamo riusciti, finalmente, a vivere in presenza in questi primi mesi di scuola e sono certa che la prudenza e le giuste misure di sicurezza, vaccino incluso, ci aiuteranno a stare a lungo insieme.

Abbiamo tanto desiderato rincominciare il nostro percorso oltre la DAD ed ora sta a noi riuscire a non farci scappare questa opportunità.

Stiamo realizzando con la vostra partecipazione attività meravigliose, come il service learning e l'outdoor education, scuola vissuta oltre le mura scolastiche il sabato mattina!

La citazione con cui inizio queste poche righe ci esorta a guardare al futuro in modo così concreto e così pieno di speranza da trasformarlo in una parte stessa di noi e della nostra vita!

Permettetemi perciò di invitarvi a rendere concreto questo verbo: futurare.

Insieme futuriamo se avremo la capacità di rendere concreti i nostri sogni.

Insieme futuriamo se ci impegneremo a rispettare il nostro ambiente e la terra , no-

stra casa comune.

Insieme futuriamo se aboliremo le discriminazioni e sapremo fare delle grandi reti di solidarietà.

Insieme futuriamo se ci sentiremo sempre più cittadini del mondo superando le nostre paure , diffidenze e pregiudizi.

E ancora: Insieme futuriamo se ci sentiremo figli di un unico Padre che ci rende capaci di perdono e accoglienza.

La pandemia ci ha insegnato a non gettare la spugna ma a dare un nome e un senso ad ogni piccola cosa e dunque ragazzi Insieme futuriamo!

La vostra Preside Sr Maria Paola Murru

P

I

l service Learning è un progetto che si svolge durante l’anno scolastico e che coinvolge tutte le materie in modo trasversale, ma anche argomenti di attualità. Noi come quinto linguistico quest’anno abbiamo deciso di dedicarci ai diritti umani, in particolare all’Art. 25 della Costituzione, che garantisce il diritto alla Salute, ricordando che “Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione, al vestiario, all’abitazione, alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; e ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in ogni altro caso di perdita dei mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà”. Abbiamo scelto questo tema perché siamo arrivati alla conclusione che la salute non è solo un fatto riguardante la dimensione fisica, ma anche il benessere interiore. Abbiamo deciso di impegnarci per aiutare le persone che non hanno a disposizione tutte le medicine e le cure necessarie per curare malattie semplici e per avere un livello di benessere minimo. A dicembre promuo-

La scrittura non va in esilio La nostra scuola da diversi anni collabora per varie iniziative con il Centro Astalli, partner prezioso per attuare percorsi di sensibilizzazione sui temi dell'accoglienza e dell'amicizia tra i popoli e le religioni. I ragazzi del Primo Liceo classico hanno partecipato alla premiazione del concorso letterario “La scrittura non va in esilio” e la nostra Scuola ha ricevuto l'attestato di “Scuola amica dei rifugiati”.

Notte dei Licei Classici

veremo il nostro progetto attraverso un Buongiorno, proprio in occasione della Giornata dei Diritti umani, per spiegare l’attività che vogliamo svolgere: una raccolta di medicinali a cui contribuiscano tutti gli studenti della scuola. Abbiamo deciso di coinvolgere in particolare i nostri coetanei del quinto anno per sensibilizzare a questo delicato tema soprattutto chi si avvicina alle responsabilità del mondo adulto.

Elisa del Bene, Quinto Anno

er concludere al meglio un percorso durato cinque anni, attraverso il quale abbiamo avuto modo di conoscere e cogliere la bellezza della cultura classica, abbiamo aderito con piacere alla “Notte dei Licei Classici”. Durante questo evento, che si terrà ad aprile, avremo l’occasione di riportare in vita una cultura millenaria che ha gettato le basi del mondo in cui oggi viviamo, spesso inconsapevoli della loro connessione. Per questo motivo abbiamo deciso di rappresentare le usanze tipiche utilizzando gli strumenti attuali per dimostrare la validità dell’insegnamento classico, ma allo stesso tempo mettendo in evidenza le differenze tra il mondo antico e moderno. Un evento sportivo, una focaccia appena sfornata, una tunica e un’armatura: questi sono alcuni degli elementi che caratterizzeranno questa notte magica, in cui chissà magari riusciremo anche “a riveder le stelle”. Quindi, quando sarà, lasciatevi trasportare e non ve ne pentirete! Il III Classico vi aspetta!

Sofia Diacetti e Martina Maresca, Quinto Anno

Liceo

Diritti umani e salute

Service Learning

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Liceo

All about...

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outdoor T

ra le più interessanti novità di questo anno scolastico, i percorsi outdoor education. L'outdoor education include una numerosa gamma di attività didattiche che si attuano al di fuori delle mura scolastiche, normalmente di sabato mattina, per una didattica esperienziale e interattiva. Ecco alcuni scatti delle esperienze già vissute da alcune classi: la visita alla mostra di Banksy, le attività di free climb e di trekking nella zona di Subiaco, la visita al Bioparco e al Museo del Pleocene, il percorso lungo il tratto romano della Via Francigena e la visita alle bellezze di Santa Prassede, dove alcuni degli alunni dei terzi anni si sono anche cimentati nel ruolo di guide.

Cultura, aria aperta, vita di gruppo, per esperienze che permettano di arricchire il nostro bagaglio personale e di scoprire tanti tesori del nostro territorio.

Per saperne di più: http://www.scuolamausiliatriceroma.org/wp/wp-content/ uploads/2021/07/outdoor-education-2021-2022_web.pdf

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Liceo

Vis a vis con i nuovi proff. del Liceo Liceo

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rof.ssa Assogna, tenga a bada fischietto e cronometro e ci racconti un po’ di Lei. Qual è il suo sport preferito?

Il mio sport preferito è l’atletica leggera, che ho praticato per circa quindici anni.

Penso che sia una delle attività più complete in assoluto, in questa ritroviamo: salti, lanci, corsa e tantissime altre specialità, che sono fondamentali. Mi piacciono anche tanti altri sport come il calcio e il basket, ma senza dubbio l’atletica leggera è il migliore in assoluto!

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on Tiziano, Lei è “Prof.” ma anche “Don”. Si è già ambientato al clima liceale oppure preferisce quello universitario?

Di fatto sono un docente liceale, perché insegno al Liceo da diversi anni. Questo era il mio sogno da bambino. L’insegnamento universitario è subentrato dopo come servizio, ma non era tra i miei progetti, poiché pensavo fosse un impegno troppo “superiore” alle mie capacità. In ogni caso lavoro all’università molto volentieri. Nell’una e nell’altra dimensione didattica mi metto alla prova come insegnante. Questo mi permette di interagire con studenti di tutte le età e accompagnarli nel percorso di crescita che va dal liceo all’università. Credo molto nel sistema scolastico italiano. Nella mia esperienza ho visto dei veri e propri “miracoli”: ragazzi che non credevano nelle loro capacità, ma che con impegno e sofferenza hanno raggiunto livelli di autonomia e di spirito critico.

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rof.ssa Le Donne, ricorda con piacere la sua esperienza da studentessa? Ci racconti un aneddoto divertente.

Sì ricordo molto bene la mia esperienza da studentessa. Non so se sono stata molto fortunata, forse sì, ad incontrare maestri, professori e compagni di classe con cui mi sono trovata sempre molto bene, questo non significa che sia andato sempre tutto liscio … ho vissuto anch’io momenti di pianto, di crisi, di ansia, interrogazioni che mi sembravano carichi insormontabili, questo mi ha permesso di crescere in tutto. A proposito di aneddoto divertente: io e mia sorella abbiamo frequentato lo stesso liceo scientifico, e complice la nostra somiglianza spesso ci scambiavano l’una per l’altra, quindi, onde evitare fraintesi di mancati saluti ai proff., avevamo fatto un patto: salutare qualsiasi proff. sia i miei che i suoi. Una volta mi propose di scambiarci per un compito in classe, ma non accettai la proposta …

P

rofessor Picchio, ci spieghi l’equazione che ha come il risultato il suo prototipo di studente ideale.

In realtà potrei darvi una risposta basata su una formula matematica, ma preferisco darvi un consiglio pratico: un bravo studente è anche una brava persona, cioè una persona ben inserita nel suo contesto sociale. Per spiegarvi questo uso una proporzione tra due rapporti  il tempo di studio : il rendimento scolastico = il tempo extra-studio : il rendimento sociale. Quindi lo “studente ideale” non toglie troppo tempo allo studio per dedicarsi agli amici, allo stesso tempo non toglie troppo tempo agli amici per farsi assorbire totalmente dallo studio. Ogni studente deve saper equilibrare questi due rapporti!

P

rof.ssa Spinella, ci riveli la massima latina che più Le piace. ‹‹Exegi monumentum aere perennius›› di Orazio. Non è né una massima né rappresenta me come persona, ma il mio modo di apprezzare i classici della letteratura latina e della letteratura in generale.

Questa citazione significa: ‹‹Ho eretto un monumento eterno››. Penso sia importante apprezzare la bellezza dei nostri classici, che sono come dei monumenti da conoscere e da ammirare, ma anche ricordare lo sforzo dei poeti che, in un passato più o meno remoto, ci hanno fatto questo regalo eterno.

P

rof.ssa Poldi, è vero che ha lavorato presso il Museo zoologico di Roma?

Secondo Lei qual è l’animale più curioso e interessante da vedere oppure da conoscere?

Sì, è vero ho lavorato molti anni al Museo di Zoologia. Per quanto riguarda gli animali più curiosi e interessanti sono molti sul nostro Pianeta. Tra questi metterei al primo posto: l’ornitorinco, un animale buffo da vedere, perché ha un becco, ha delle zampe palmate, che sono tutte caratteristiche che di solito ci aspettiamo di vedere negli uccelli. L’ornitorinco è un mammifero un po’ particolare, perché depone le uova prima di allattare i piccoli, e poi è velenoso. Inoltre uno studio recente ha scoperto che la sua pelliccia si può illuminare sotto la luce ultravioletta.

Non credo esista un animale più curioso dell’ornitorinco.

P

rof. Valvo, in classe ha rivelato ad alcuni di noi la sua dedizione per il giardinaggio. Ci racconti un po’… Ha altri hobby?

“Dedizione” è un parolone. Quando ho tempo libero mi dedico ai lavori agresti, che mi danno una certa soddisfazione, in due contesti: la seconda casa dei miei genitori, che si trova fuori città ed ha un giardino molto grande, oppure talvolta partecipo ai campi di attività all’aperto organizzati da diverse associazioni. Mi piace dedicarmi a questo genere di attività perché mi permette di abbandonare temporaneamente l’attività sedentaria per dedicarmi all’ambiente. Ho altri hobby: suono la chitarra, mi piace cucinare e amo la lettura.

La Redazione Radio S.M.A.

Liceo 15

La biodiversità a Villa Borghese S

abato 2 ottobre noi alunni dei primi anni abbiamo svolto un’attività outdoor presso il Museo Zoologico di Villa Borghese. Qui i nostri proff. di Scienze hanno avviato un modulo didattico sulla “biodiversità”, cioè la differenza biologica fra piante e animali. Durante l’attività ci è stato consegnato un elenco, corredato dalle foto e dai nomi di tutte le specie animali e vegetali, presenti a Villa Borghese. Poi siamo stati suddivisi in gruppi, ogni gruppo doveva riconoscere gli alberi e gli animali segnalati sulla scheda.

Questa esperienza didattica è stata utile.

Ci siamo resi conto dell’importanza della biodiversità.

Lorenzo Saraceno, Primo anno

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Liceo

L’eredità di Augusto L

o scorso 25 ottobre, noi alunni del III Classico abbiamo avuto la fortuna di visitare due dei monumenti che si ergono ad emblema della gloria e della potenza raggiunta dal primo imperatore di Roma: Ottaviano Augusto. Osservando l’Ara Pacis, siamo rimasti immediatamente folgorati dal candore del marmo dei rilievi (un tempo vivacemente colorati) e catturati dal gioco di contraddizioni su cui si fondava la propaganda augustea.

Le effigi dei grandi cives, simbolo della potenza romana si alternano a scene di vita rurale, raffiguranti il decorum e l’umiltà della vita quotidiana. L’obiettivo era quello di veicolare un messaggio di pace perpetua e durevole tentando di sanare quelle profonde lacerazioni interne causate dalla guerra civile. Ultimo ma non per importanza e prestigio tra le opere architettoniche volute dall’imperatore è il Mausoleo di Augusto, un monumento per molto tempo rimasto nascosto, custodito gelosamente dagli edifici circostanti che l’hanno protetto dall’azione

distruttrice del tempo. Si tratta di un sepolcro monumentale che ospitò molti dei defunti appartenenti alla famiglia imperiale. Anch’esso simbolo del prestigio e della memoria di quel giovane ragazzo che nella sua fragilità fisica ha trovato la forza morale che l’ha portato a divenire primus inter pares e princeps del più grande e prospero impero dell’antichità che sia mai esistito in occidente. La sua grandezza rappresenta senz’altro un monito per i posteri come esempio di eccezionale carisma ed intuito politico che vede nella pax, nella pietas e nella concordia la concretizzazione di un periodo di prosperità e di abbondanza. Questi monumenti rappresentano, dunque, la concretizzazione di un percorso capace di intrecciare la vita e la carriera del princeps con il formarsi di una nuova cultura e di un nuovo linguaggio artistico, di cui ancora oggi raccogliamo l’eredità.

Giulia Piselli, Quinto Anno

I

n data 6 novembre, noi ragazzi del quarto anno di liceo, per concludere il percorso di Religione, intrapreso in questa prima parte dell’anno insieme alla professoressa Quaresima, abbiamo partecipato ad una breve escursione, in cui abbiamo percorso una parte della via Francigena: cominciata dalla stazione ferroviaria di Monte Mario e terminata sotto il magnifico colonnato di piazza San Pietro.

L’obiettivo dell’attività è stato “ricreare”, per quanto possibile, l’atmosfera di un pellegrinaggio e crescere insieme nel viaggio; siamo riusciti a fare molto di più, al punto che, nonostante la stanchezza fisica e i dolori abbiano permeato i giorni seguenti al nostro “viaggio”, le uniche cose che ci sono rimaste nel cuore sono la bellezza di quest’esperienza e la gioia che abbiamo provato.

Pietro Giovanni Guevara Colapicchioni, Quarto anno

Liceo

Alle origini della Pellegrini sulla via Roma Imperiale Francigena

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Scuola secondaria di 1° grado

MAKE THE DREAM

Renditi umile, forte e robusto

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Tomorrowland

A

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l tema pastorale di quest’anno è “Make the dream”, costruisci il sogno.

Alla base ci sono tre parole chiave: umile, forte e robusto. mile: Renditi umile perché l’amore di Dio è umile come ha detto Papa Francesco. Anche in una società come la nostra, l’umiltà è una virtù importante. Imparare ad essere umili è fondamentale anche in molte altre tradizioni religiose e può aiutarti a sviluppare relazioni migliori e più ricche con altre persone. Ammetti di non essere sempre il migliore in tutto, perché per quanto talento e capacità tu abbia, ci sarà sempre qualcuno più bravo di te.

Osserva queste persone e considerale uno stimolo per migliorare. Riconoscere i tuoi limiti non significa abbandonare i tuoi sogni , ma essere sempre pronto a migliorarti, anche mettendoti al servizio degli altri.

U

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orte: Tante persone nella vita cercheranno di prevaricarti e tu dovrai essere forte e andare avanti. Anche quando penserai di non farcela devi essere forte e continuare finché non sarai soddisfatto di quello che farai, e in tal modo sarai anche stimolo ed esempio per gli altri. obusto: renditi come una quercia e non farti spostare da nessuno che pensa di essere migliore di te. Renditi robusto come un albero che si tiene stretto alle sue radici quando c’è un forte vento, se hai ben presente il sogno, davanti a te non vi sarà nulla che possa impedirti di realizzarlo. Come ha detto anche Don Tiziano alla Messa di apertura dell’anno scolastico, il nostro sogno coincide con il progetto di Dio su di noi.

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Paolo Tumminia e Lorenzo Leofreddi, II B

t the beginning of the school year, the middle school classes watched the movie "Tomorrowland". This film tells the story of a girl named Casey who discovers a city that shows what the future could be like. At first the city was beautiful, then it becomes a place in a state of disuse due to a bad governor. Casey meets the scientist Frank Walker with the help of Athena, a robot with human features. After many adventures, the film ends with Athena's sacrifice to save humanity.

Although Athena is a machine, she demonstrates that she has human feelings too, and knows the values of friendship.

The screening of the film was very interesting and allowed us to reflect on the modern world.

The use of technology leads to an unpredictable and for this reason scary future, but robotics will be useful for the development of modern civilization.

Francesca Orsetti e Mauro Cannata III A

Scuola secondaria di 1° grado 19

Campo scuola a Subiaco L

a regione Lazio ci ha dato la possibilità di partecipare, nel mese di settembre, ad una gita extrascolastica; tra le varie opzioni, la scuola ha scelto Subiaco, perché è un luogo ricco di storia, di monumenti e paesaggi bellissimi da visitare. Il campo scuola è durato tre giorni; tutto è iniziato con molto entusiasmo, in un pullman, tra risate

e divertimento, verso la nostra prima attività: la visita ai monasteri di San Benedetto e di Santa Scolastica. Poi ci siamo recati in hotel. Il giorno dopo, con il turbo, siamo partiti verso una lezione di Orienteering e Soft Survival.

Con grande dispiacere è arrivato il terzo e ultimo giorno; così, con i bagagli pronti, ci siamo preparati per le attività

finali: Rafting ed Arrampicata. È’ stata un ‘esperienza unica perché, dopo essere stati frenati tanto tempo dalla Pandemia, eravamo tutti entusiasti di poter vivere di nuovo giornate felici e spensierate all’aperto.

Benedetta Golasi e Carolina Alessandri, II A

I nostri mosaici

C

on il professor Pieretti, docente di arte e tecnologia, abbiamo sperimentato la tecnica del mosaico, usato fin dall’ antichità, per abbellire case e luoghi di culto.

Abbiamo rappresentato i simboli dell’arte paleocristiana, che hanno un valore simbolico-didascalico, con l’intento cioè di diffondere il messaggio di Cristo utilizzando segni da decifrare.

Ecco come li abbiamo realizzati: ci siamo procurati il materiale necessario, cartoncini di vari colori, colla, forbici e squadre e durante l’ora di Arte, abbiamo disegnato su un foglio bianco la figura da rappresentare. Abbiamo poi tagliato i cartoncini in tante piccole tessere delle stesse dimensioni per incollarle infine sull’iniziale disegno È stato un lavoro di precisione, ma anche molto creativo, per la scelta del soggetto e dei colori utilizzati Ci è piaciuto davvero moltissimo !

Emma Guglielmi e Giulia Battaglini, II A

Scuola secondaria di 1° grado 20

Educazione alla teatralità

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na delle novità di quest’anno scolastico è l’ora di teatro, a cura di un esperto, in compresenza con le docenti di italiano.

Durante questa attività, l’insegnante, Francesco Zinchiri, ci fa svolgere degli esercizi come scioglilingua, ripetere alcune frasi con diverse intonazioni, improvvisare sul palco. Lo scopo è quello di aiutarci ad acquisire maggiore consapevolezza, migliorare il nostro linguaggio e l’espressività; far trasparire

i nostri sentimenti. Alla fine del corso, ci sarà la realizzazione di uno spettacolo teatrale: rappresenteremo alcune scene tratte dai “Promessi Sposi”, di Alessandro Manzoni. Sarà sicuramente utile per comprendere meglio e approfondire questo importante autore della Letteratura italiana.

Siamo molto curiosi di conoscere a fondo tutti i personaggi del Romanzo!

L’esperienza sul palco ci sta anche aiutando a valorizzare le nostre potenzia-

lità, superando la timidezza e partecipando attivamente a tutte le lezioni.

Allestire uno spettacolo teatrale richiede un grande lavoro, da parte degli attori e di tutta l’equipe e noi ci impegneremo a fondo per procedere al meglio. “Comunque vada, sarà un successo”!

Lavinia Geronimo III B e Francesca Orsetti III A

Mese missionario I

Siamo tutti invitati ad uscire come “discepoli missionari”, ciascuno mettendo a servizio i propri talenti, la propria creatività, la propria saggezza ed

esperienza nel portare il messaggio della tenerezza e della compassione di Dio all'intera famiglia umana.

Papa Francesco

n occasione del mese missionario, la Scuola Maria Ausiliatrice avrà l’opportunità di concretizzare le parole di Papa Francesco, che ci invita a mettere la nostra persona al servizio del prossimo.

Ecco cosa faremo: 1. Merenda Solidale: ogni classe preparerà delle merende da condividere con gli altri studenti 2. Orto in Pagella: le classi seconde confezioneranno alcune spezie che saranno vendute durante lo spettacolo di Natale 3. Film Missionario: verrà proiettato un film e verrà richiesto un contributo simbolico agli spettatori 4. Tornei Sportivi, Elettronici e biliardino: ci metteremo tutti in “gioco" ,anche qui con un piccolo contributo.

Insomma: cucina, natura, cinema e sport, quattro parole magiche per fare – come diceva Madre Teresa – “piccole cose con grande amore".

Anna Natali, Elena Zappelli II B

on la Prof.ssa Brozzetti, nuova docente di matematica e scienze, abbiamo avuto la possibilità di scendere in laboratorio e vivere un’esperienza unica: capire come nascono gli oli essenziali. Si potrebbero definire come composti naturali di origine vegetale, costituiti da miscele di sostanze volatili a temperatura ambiente. In altre parole, un olio essenziale non è costituito da una singola molecola, bensì da una miscela di diverse molecole, generalmente aventi natura terpenica. Le caratteristiche e proprietà di ciascun olio essenziale possono variare in funzione della miscela che lo costituisce; vengono prodotti da numerosissime piante !

Una volta sintetizzati, questi composti possono essere riversati all'esterno, oppure segregati in strutture specializzate all'interno della pianta. Ad esempio, in alcune piante, l'olio essenziale è concentrato nelle foglie; in altre nei frutti o nelle bucce; in altre ancora potrebbe trovarsi all'interno dei fiori; in taluni casi addirittura nelle radici. In laboratorio l’insegnante ci ha dato dei piccoli bicchieri di plastica con dentro delle striscioline di carta, ognuna con un aroma diverso. Il nostro obbiettivo era quello di capire quale fosse l’odore che emanava; ad esempio una odorava di lavanda. La professoressa ci ha anche spiegato che gli oli essenziali erano conosciuti e utilizzati fin dall’antichità e avevano un valore simbolico.

Daniel Carlos Travaglini III A

L’ora di educazione civica L

’Educazione civica ha un ruolo fondamentale per tutti noi, poichè spiega che le diverse religioni e i caratteri distintivi degli uomini non devono essere considerati come fratture sociali o politiche, ma come prova da superare accettando che abbiamo tutti gli stessi diritti e doveri. Non si deve discriminare una persona per il colore della pelle: ciò che conta è l’anima.

Quest’anno l’ora di Educazione civica viene svolta in compresenza dall’insegnante di religione, suor Ariela e dalla professoressa Barbanera, di Storia e Geografia. Ringrazio a nome di tutta la classe sia i docenti che il Preside di aver fatto questa scelta, perché sarà per noi un insegnamento proficuo che ci aiuterà a diventare alunni più maturi e cittadini più consapevoli.

Ivano Spadavecchia II A

Scuola secondaria di 1° grado

Gli oli essenziali

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Festival delle scienze Canale Monterano D

urante lo scorso anno scolastico a causa del Covid non abbiamo potuto fare molte uscite didattiche finchè, finalmente, abbiamo avuto la possibilità di trascorrere una giornata all’aria aperta. Così siamo andati, nel mese di luglio, nella riserva naturale di Canale Monterano. É stata un’esperienza indimenticabile: abbiamo percorso dei sentieri da cui potevamo ammirare la natura circostante. Nell’aria si sentiva uno strano odore di zolfo e questo rendeva l’atmosfera ancora più particolare, abbiamo infatti scoperto che, vicino al nostro sentiero, c’erano delle zolfatare: piccoli geiser naturali. Il momento più bello è stato quando, dopo essere arrivati nel borgo medievale e aver pranzato tutti insieme immersi nel verde, i professori ci hanno divisi in gruppi per gareggiare attraverso dei giochi a squadre. Ogni gioco era presentato da un docente: a “Ruba bandiera” c’era il prof. Angelico e al tiro alla fune c’era la prof. Dionisi. Prima di rientrare abbiamo visitato il borgo medievale con il castello e le mura ancora intatte. Infine abbiamo ripercorso il sentiero e ci siamo diretti al pullman. È stato bello poter finalmente trascorrere una giornata all’aperto e in buona compagnia.

Francesca Romana Lentini e Matteo Micheli, III B

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artedì 26 Ottobre, nella nostra scuola si è svolto il Festival delle scienze. Questa iniziativa è in collaborazione con ”Le Muse di Archimede”, con lo scopo di farci conoscere nel dettaglio i diversi ambiti delle scienze. Hanno partecipato le classi 4^e 5^della Primaria e tutte le classi della secondaria. Abbiamo svolto diversi laboratori, tra i quali la chimica e la criminologia. Nella lezione di chimica abbiamo svolto un esperimento, in cui il prof ha inserito in una bottiglia tre strisce di alluminio, poi acqua e acido cloridrico. Successivamente abbiamo

messo un palloncino nella parte superiore della bottiglia e quest’ultimo ha iniziato a gonfiarsi. Quindi il professore ha preso un bastoncino, ha appiccato la scintilla e il palloncino a contatto con esso è scoppiato. Dopo, il prof ci ha fatto notare come il palloncino fosse bagnato a causa dell’idrogeno in esso contenuto. In criminologia, invece, abbiamo imparato a riconoscere le impronte digitali. Una giornata piena di esperienze divertenti e interessanti!

Jacopo Franciosini, I B

Scuola secondaria di 1° grado

Le nostre merende missionarie

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Piccoli elettricisti al lavoro

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Primo giorno alle medie

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ra arrivata la fatidica data, quella che tutti aspettavamo: il primo giorno di scuola. Ci siamo riuniti davanti al portone delle medie, impazienti di entrare, ma anche di iniziare un nuovo ciclo con nuovi professori, tanti amici e molte aspettative. Una volta entrati, le nostre famiglie ci hanno accompagnati nel Salone verde, dove abbiamo trovato tutte le porte aperte. Abbiamo così conosciuto il Preside e i nuovi insegnanti.

Poi abbiamo visto un video che gli alunni della scuola media più grandi ci hanno preparato per aiutarci in questa nuova esperienza. Il Preside ci ha divisi in due sezioni, dopodiché i nostri coordinatori ci hanno accompagnati nelle rispettive classi. I professori ci hanno chiesto di presentarci agli altri, facendoci svolgere varie attività che si sono protratte per tutta la settimana. Il quarto giorno il Preside ci ha convocati nel Salone

teatro, dove abbiamo assistito al primo Buongiorno salesiano dell’anno. È stata una settimana di accoglienza davvero stupenda, grazie alla quale ci siamo ambientati e abituati alla scuola secondaria, divertendoci e conoscendoci.

Emma De Matthaeis, Ludovica Mazza IB

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Intervista alla nuova prof

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ara Prof.ssa Brozzetti, con il suo modo di fare lei ci ha subito conquistati. Si è sentita altrettanto accolta dalla Scuola e dagli alunni o il primo impatto è stato difficile?

Mi siete piaciuti subito e mi sono sentita accolta fin dal primo momento.

Quando frequentava la scuola come alunna, quali erano le sue materie preferite ?

Prediligevo scienze e antologia. Al contrario c’erano due materie che mi piacevano poco: latino scritto e filosofia. Però, nel tempo, ho capito quanto queste materie siano utili per aprire le menti.

Quali scuole ha frequentato?

Ho frequentato il liceo scientifico sperimentale in lingua tedesca. All’Uni-

versità ho scelto le facoltà di scienze naturali ed ecobiologia.

Ha esercitato altre professioni, oltre all’insegnamento?

Sì, da dieci anni sono guida naturalistica al WWF; inoltre sono impegnata al teatro Olimpico sempre per conto del WWF, nel campo della botanica e dell’ambiente marino.

Tra le tante possibilità che la sua preparazione le offriva, perché ha scelto l’insegnamento?

Mi è sempre piaciuto l’insegnamento, l’ho deciso dopo la triennale perché desidero trasmettere a tutti voi, giovani, le mie conoscenze; amo divulgare le mie esperienze. Per diventare insegnante ho dovuto superare molti esami.

In quale grado di scuole ha insegnato fino ad ora?

Fino ad ora ho insegnato nei licei. Con voi sto vivendo la mia prima esperienza nella scuola media.

Da quanti anni insegna?

Da tre anni.

Quali progetti di attività ha pensato di proporci quest’anno?

Ho in mente di fare molte cose per guidarvi all’osservazione della realtà, perché questa porta alla conoscenza e la conoscenza porta al rispetto e all’amore. La natura che ci circonda merita di essere conosciuta, rispettata, amata, salvata.

Luca Maria Ramondino, Ludovica di Lazzaro III A

grazie anche a te!

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Grazie sr Margherita Pinna!!!

Carissima sr Margherita, con queste poche parole cariche di affetto, bambini, genitori ed insegnanti della Scuola Primaria "Maria Ausiliatrice" vogliono salutarti e dirti: "Grazie". Il tuo esempio, i tuoi "buongiorni", le tue "paroline all'orecchio" sono state per noi, piccoli e grandi, una enorme ricchezza.

Affidiamo a Maria il tuo nuovo cammino. Conservaci nel tuo cuore e nella tua preghiera, ricordati di noi!

Il primo giorno di scuola I

l primo giorno di scuola è forse il momento più atteso dell’intero anno scolastico, sia dai grandi che dai piccini. I primi, perché possono affidarsi a una comunità come quella Salesiana delle Figlie di Maria Ausiliatrice per lasciare i propri figli, sicuri che questi verranno seguiti, istruiti, accuditi e, perché no, anche coccolati. I bambini, da sempre curiosi e vivaci, aspettano con trepidazione questa giornata, perché possono ritrovare i propri compagni di classe, conoscerne di nuovi e soprattutto le nuove maestre, e un ambiente accogliente e allegro, dove imparare divertendosi. Sicuramente, tutti guardano con un po’ di nostalgia alle lunghe vacanze appena trascorse, ma la malinconia passa non appena si incontra l’amichetto del cuore e diventa subito una grande festa.

Arriva l’ora di entrare nel salone del Teatro e di seguire ognuno i propri genitori, per assistere al discorso della Direttrice Sr Franca Ridella e della Referente Francesca Focarile e per pregare tutti insieme. L’emozione è tanta per chi si affaccia per la prima volta alla scuola primaria, incontrando nuovi vol-

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ti, di alunni e maestri. La maestra Cinzia Costa e la maestra Chiara Tarquinio accolgono con affetto e un grande sorriso i nuovi piccoli allevi, invitandoli a seguirli e a conoscere quelli che diventeranno i loro compagni per almeno cinque anni. I bambini, si sa, si distinguono dagli adulti perché non hanno filtri, non si pongono troppi problemi nel socializzare e subito si trovano a loro agio anche in mezzo a tante nuove facce. C’è, poi, anche chi si conosce dai tempi della scuola dell’infanzia e si ritrova con gioia ed entusiasmo.

Gli abbracci e le raccomandazioni dei genitori sono solo un piccolo sottofondo alle risa dei bambini, ormai totalmente catturati dalla presenza gli uni degli altri. Si sentono le tipiche frasi: “Ricorda che la merenda è nella tasca davanti dello zainetto”, oppure “Mi raccomando ascolta la maestra!”, che aleggiano nell’aria, ma i nuovi arrivati a malapena ci fanno caso.

E’ ufficialmente iniziato l’anno scolastico, le classi prime entrano una ad una nell’edificio, passando attraverso una fila di pon pon colorati, agitati dagli alunni delle altre classi: dalla seconda alla quinta primaria. E’ ora per i genitori, loro malgrado, di allontanarsi e lasciare i propri amati figli alle cure degli insegnanti. I bimbi della I A trovano in classe un palloncino giallo su ciascun banco e una lettera scritta dalle mae-

stre Cinzia e Chiara. Certo, loro ancora non sanno leggere, ma la promessa delle insegnanti è proprio questa: tra qualche mese la leggeremo insieme.

Inizia, così, la prima lezione, tra chiacchiere e tante risate. La maestra Cinzia invita ciascuno a presentarsi, spiegando agli altri anche cosa piace loro fare nel tempo libero, poi consegna un diploma da colorare: uno splendido ricordo del primo giorno di scuola primaria.

La mattinata scorre tranquilla e presto arriva l’ora di salutarsi, ma la maestra

ha in serbo un’ultima sorpresa: consegna a ognuno un fiore speciale, i cui petali sono di carta colorata e il gambo è una matita, simbolo delle tante attività che svolgeranno insieme in questa nuova avventura! Poi, i bambini vengono accompagnati in cortile, dove ritrovano i genitori. Non vorrebbero ancora separarsi dai compagni, ma sanno che presto li ritroveranno … E poi c’è così tanto da raccontare a mamma e papà!

Gli alunni delle classi prima A e B

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Un sacchetto pieno d’amore

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’arte, secondo numerosi studi, contribuisce a migliorare le abilità comunicative del bambino, favorendo l’apprendimento logico-matematico e linguistico e rafforzando la consapevolezza di sé. È dunque caratteristico per l’evoluzione completa dell’individuo.

Il fare e l’agire costituiscono la manifestazione esterna del pensiero. Quindi, l’esperienza sensoriale e manipolativa specifica dell’attività artistica, riveste un ruolo importante nell’evoluzione intellettiva del bambino. Riteniamo inoltre che l’arte fosse una forma di ragionamento e che l’espressione artistica e il pensiero fossero connessi, poiché il lavoro creativo coinvolge numerose capacità cognitive.

La creatività e l’arte possono avere vera attuazione in un clima di scambio e valorizzazione, in cui si ha la possibilità di apprendere attraverso esperienze dirette e tangibili.

Il bambino, nella scuola primaria, si trova in una fascia di età in cui è sensibile agli stimoli artistici, per questo motivo è fondamentale che l’ambiente in cui trascorre le proprie giornate scolastiche e opera sia esteticamente piacevole, ricco e avvincente per risvegliare i veri interessi.

Affrontando il tema della festa dei nonni e della festa degli angeli custodi, abbiamo creato un atelier con le due seconde A e B in modo da favorire nel bambino il legame con il suo lato artistico, attingendo dall’importanza di questa festa importante.

La poesia, l’acrostico e il disegno per i nonni e l’angelo custode hanno creato una grande soddisfazione e partecipazione da parte di tutti.

In maniera particolare, il ”sacchetto pieno d’amore” (realizzato con una bustina colorata all’interno della quale ogni bambino ha potuto scrivere delle dediche affettuose e dolcissime ai propri nonni) ha emozionato in maniera esponenziale tutti i piccoli, in quanto questo regalino è stato realizzato unicamente con le loro mani e poi portato ai loro meravigliosi nonni.

Il fare da sé e donare un proprio prodotto è una delle attività preferite di ogni bambino, in quanto in questa vi è il segno del loro folle amore, come quello che ciascuno di noi prova per i propri nonni, che siano ancora con noi o che ci proteggano dall’alto.

Gli alunni delle classi seconde AeB

L'acqua è una fonte di vita imprescindibile

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17 obiettivi di sviluppo sostenibile OSS (Sustainable Development GoalsSDGs) e i 169 sotto-obiettivi ad essi associati costituiscono il nucleo vitale dell’Agenda 2030. Tengono conto in maniera equilibrata delle tre dimensioni dello sviluppo sostenibile, ossia economica, sociale ed ecologica. Per la prima volta, un solo documento programmatico riunisce lo sviluppo sostenibile e la lotta alla povertà. L'obiettivo 6 si ripropone di garantire acqua pulita e sistemi igienico-sanitari per tutti. Attraverso la gestione sostenibile di acqua e sistemi igienico-sanitari, insieme possiamo far sì che a nessuno venga negato l'accesso alla fonte di vita più importante. La risorsa “Acqua”, è stato il nostro tema che attraverso

un percorso strutturato: circle time, video alla LIM e cartelloni, ha guidato gli alunni delle classi terze verso una conoscenza più consapevole ed una maggiore comprensione del legame esistente tra acqua e natura ed acqua e uomo, attraverso rilevanti esempi, di come le esigenze umane e gli equilibri della natura possano essere resi compatibili in una logica dello sviluppo sociale e di governo delle risorse, trovando un intelligente punto di equilibrio.

L'acqua è una fonte di vita imprescindibile e deve essere un diritto che tutti gli uomini dovrebbero avere.

Gli alunni delle classi terze A e B

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La nostra scuola è…

fantastica!

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on la maestra Flaviana e le maestre di Italiano questo mese abbiamo lavorato sull’impegno che ci è stato dato nel Buongiorno: Agenda 2030 Goal n°4 “Istruzione di qualità”. È stato un lavoro di cooperative nel quale, divisi per gruppi, abbiamo inventato una storia, seguendo le regole del racconto, su una scuola fantastica aperta a tutti nello stile di Don Bosco.

Dopo aver corretto insieme il lavoro, abbiamo creato le storie nell’app di

Codespark, che usiamo per fare le nostre lezioni di Coding e che ci da anche la possibilità di creare i personaggi, le ambientazioni, gli oggetti di scena e quindi alla fine programmare movimenti e fumetti dei personaggi per animarli. È stato molto divertente poter creare e animare la storia inventata da noi!

Gli alunni delle classi quarte A e B

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Musica/ movimento promuove con successo le lesson learned!!

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ttobre: Mese Missionario e… San Francesco! (Come da calendario secondo la proposta pastorale). I nostri bambini sviluppano e realizzano in tre lezioni una piccola performance teatrale ispirata dai canti ascoltati e interpretati tratti dal famoso Musical “FORZA venite gente!”. Brainstorming, proposte individuali, organizzazione e perfino il materiale scenico allestiti da loro!!! Morale della storia:

nell’unione c’è la forza, l’affermazione delle proprie idee e il sicuro sostegno a chi si trova in difficoltà. La povertà come ricchezza. GRANDI i nostri piccoli studenti!!!! E noi insegnanti, con loro, diciamo un Grande GRAZIE alla nostra Scuola per darci opportunità, spazi e ambienti per crescere in armonia!

Le maestre Amina e Chiara

D Riflettiamo insieme sulle regole della classe

opo una lunga estate passata in vacanza, finalmente si torna a scuola!

I primi giorni sono pieni di emozioni, siamo contenti di rivedere i nostri compagni e incontrare di nuovo le maestre. Dobbiamo però anche abituarci nuovamente al ritmo e alle regole della scuola. E così, durante le prime lezioni di inglese, abbiamo parlato delle regole della classe. Dopo aver selezionato alcune regole importanti da rispettare e dopo aver riflettuto sul loro significato, abbiamo creato un cartellone da affiggere in classe. Abbiamo inoltre lavorato in piccoli gruppi per creare una Top 10 delle regole più importanti: ci siamo confrontati e ci siamo scambiati idee e opinioni sui comportamenti migliori da tenere all’interno della classe e con i nostri compagni. Alla fine, ascoltando il lavoro svolto da ogni gruppo, ci siamo resi conto che le due regole maggiormente scelte e posizionate ai primi posti delle Top 10 erano “We listen to each other” e “We respect each other”!

Gli alunni delle classi quinte A e B

A

bbiamo osservato delle stampe di ritratti dell'artista Arcimboldo il "pittore fruttivendolo".

Aahahaha! Ci siamo divertiti a creare delle facce utilizzando frutta e verdura e poi alle fine l’abbiamo anche mangiata... È stata proprio una bella lezione di arte ed educazione alimentare!

Canguri

Scuola dell’Infanzia

Giocare con Arcimboldo

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Scuola dell’Infanzia 34

Piccole mani... per grandi scoperte!

A

ttraverso i 5 sensi, abbiamo osservato, toccato, odorato e assaggiato i chicchi di melagrana, li abbiamo leccati "bleah”, “che dolce”, “come sono aspri”, “buonissimi". Infine li abbiamo seminati. Chissà se crescerà un melograno nel nostro orto. Ciao, a presto!

Pulcini

Tempo di vendemmia A

bbiamo assaggiato i chicchi di uva, poi l’ abbiamo pigiata con i piedi "è stato puro divertimento". Dopo abbiamo travasato e degustato il mosto con grande golosità ed infine abbiamo brindato con entusiasmo per la felice esperienza.

Orsetti

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