WOW - Il giornale dei ragazzi di Via Dalmazia | Dicembre 2018

Scuola Paritaria Maria Ausiliatrice Via Dalmazia, 12 Roma WOW Anno XIX Pubblicazione trimestrale Ottobre Dicembre 2018

il giornale dei ragazzi di via Dalmazia

Buone Feste www. scuolamausiliatriceroma.org

In questo numero 4

Fatti e Mis fatti Ambiente

Genova piange ancora

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Erasmus+

Conoscersi attraverso l’Europa

Premio Nobel 2018

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Castagnata 2018

S cuola S econdaria di secondo grado Educhiamo oggi con lo stile di Don Bosco

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Lettori per un giorno... e non solo!

S cuola P rimaria I primi giorni di scuola Informatica e scienze si incontrano

S cuola S econdaria di primo grado

Dublino 2018

Un’estate da... Guinness!

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Vita di Istituto

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S cuola dell'Infanzia Mese missionario: un seme per la vita Nella grotta delle emozioni

Il giornale dei ragazzi di via Dalmazia

Hanno collaborato i giornalisti e le giornaliste della Scuola di Via Dalmazia: allievi dell’Infanzia, della Primaria, della Secondaria di Primo e Secondo Grado con maestre, maestri e professori Quanto è bello questo inizio e proseguimento dell’anno scolastico 2018-2019!!!

Ma dove la troviamo questa bellezza?

Parlando di noi adulti educatori, in questo inizio ci siamo sentiti sommersi da programmi, incontri, incastro di orari, assemblee, eventi, colloqui da gestire… un’agenda non solo senza spazi liberi ma con impegni sovrapposti.

Questa bellezza la troviamo in voi bambini, ragazzi, giovani il cui irrompere quotidiano nella scuola di Via Dalmazia ci fa toccare il pulsare della vita, ci risveglia il cuore all’accoglienza, ci fa “piegare la schiena”, studiare, preparare piani, programmi, strategie per offrire il meglio alla vostra fame di ricerca, di conoscenza e di relazione.

Voi siete motivo e spinta del nostro “affaccendarci” con il volto sempre (o quasi) sorridente perché fa da signora la certezza che ci siete stati mandati e affidati da Chi vi/ci ama e ai cui occhi siamo ben più preziosi di tutte le ricchezze del mondo.

C’è in mezzo a noi una Presenza stabile e sicura perché ha conosciuto avversità e angoscia ma le ha vinte e ci ha fatto partecipi di questa vittoria offrendoci il dono di credere e sperimentarla, qui e ora e proprio nel mezzo delle fatiche di ogni giorno.

Una fede ragionevole la nostra perché fondata sulla Roccia, anche se messa continuamente alla prova da “mercanti di morte”, che attentano soprattutto la vita di voi giovani; dalle situazioni drammatiche di cui sentiamo continuamente l’eco come guerre, violenza e soprusi e da quelle che ci colpiscono direttamente come malattia e morte di persone care.

Ci accorgiamo che questa vita ricevuta in dono è al tempo stesso bella e fragile, esposta a intemperie di ogni genere, da cui però si può riemergere per ricominciare la meravigliosa avventura di vivere.

Noi ne vogliamo essere protagonisti umili, perché non ne possediamo il controllo, e coraggiosi, perché sappiamo che la nostra vita è fondata sulla Roccia.

Un Sinodo dei Vescovi, da poco terminato, si è proposto di ascoltare voi giovani, di esservi vicini, di farvi da compagni nella ricerca di senso, nel discernimento sulle scelte, specialmente quella vocazionale.

Anche noi vogliamo rispondere all’appello dei Vescovi, vogliamo ascoltare Dio per ascoltare con Lui il vostro grido, per incoraggiarvi su come possiate oggi essere felici in una società complessa e competitiva incurante spesso di rapporti autentici, per rispondere al vostro bisogno di ascolto e di ascoltare annunci belli e gioiosi.

Molti di voi si domandano riconoscenti come sia stato loro concesso di conoscere e frequentare la Scuola salesiana di via Dalmazia, accostare uno stile di vita come quello di Don Bosco e Madre Mazzarello.

Molti di voi coltivano il sogno di seguire il loro esempio per farsi testimoni verso altri giovani di come si può scoprire la direzione della propria vita e riceverne risposte all’interno della scuola, sperimentando la gioia di essere se stessi, di amare Dio e gli altri facilitando loro l’incontro con Cristo, che vuole incrociare le nostre strade.

Direttore Responsabile Graziella Boscato Autorizzazione Tribunale di Roma n. 306 del 07/06/2002

Progetto grafico e impaginazione POOYA srl www.pooya.it Stampa: Tipografia Pio XI Via Umbertide, 11 Roma

Associato all’Uspi Unione Stampa Periodica Italiana

Contatti

di Sr Franca Ridella Direttrice

A tutti voi Buon Natale dalla redazione di

Scuola Paritaria Maria Ausiliatrice Via Dalmazia, 12 Roma

Fatti & Mis fatti

Ambiente

GENOVA

L’Italia piange ancora U

n boato, un enorme boato ha riempito il silenzio della città di Genova: sono le 11:36 e il Ponte Morandi è crollato. La mattina del 14 Agosto pioveva, Genova era battuta da un violento nubifragio, ora è squarciata a metà. Una tragedia, una delle tantissime tragedie che in Italia sono il risultato di una cattiva gestione della sicurezza delle infrastrutture. Strade piene di buche, crepe e ponti che crollano. In Europa, l’Italia è su

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un triste podio: è forse l’unica, tra molti Paesi, che non ha ancora compreso il significato delle parole manutenzione, pericolo e sicurezza. Siamo nel 2018 e mi vengono i brividi: Ponte Morandi non esiste più, l’autostrada A10 non esiste più e neanche la felicità di un ferragosto che doveva essere trascorso in famiglia.

Eleonora Rhodio, Terzo Anno

Fatti e Misfatti

I ghiacci si sciolgono A

l telegiornale si sente spesso parlare dei cambiamenti climatici: una delle principali conseguenze è il riscaldamento globale, che può portare a disastrose conseguenze per l’umanità. Ad esempio, lo scioglimento dei ghiacciai ai poli e l’estinzione di alcuni animali come gli orsi polari. In Italia, ad esempio, c’è stata una forte ondata di maltempo che ha distrutto molti alberi o ha danneggiato tante persone. Tutto questo, per colpa dell’uomo che ha inquinato il pianeta. Secondo noi, la Terra va rispettata, protetta e non distrutta!

Alessio Gattamorta, Nicol Canessa e Arianna Martiniello, Prima Media A

Questione di clima Matteo Franceschini e Giuliano Mancini, Terza Media B

Integrazione

Dialogo e integrazione, una questione di Humanitas?

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l giorno d’oggi, sembra sempre più che ognuno si interessi solo a ciò che lo riguarda direttamente e anche quando si parla non si cerca una soluzione comune, ma si tenta di far prevalere la propria voce. Così nascono le guerre di cui mai si parla e le migliaia, se non milioni, di persone bloccate ai confini. Viene in mente il concetto di Humanitas, quello che per Cicerone è un valore etico alla base di ogni rapporto sociale, un’etica che aggrega e non separa, ma che mira al bene della comunità. Forse la via da battere per la soluzione di molte questioni sociali e umanitarie è quella individuata proprio dall’Arpinate?

Sara Alfieri, Terzo Anno

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egli ultimi anni la questione climatica nel mondo sta diventando un argomento molto più serio e allarmante rispetto agli anni passati; infatti, si stanno manifestando diverse catastrofi naturali, come per esempio lo scioglimento dei ghiacciai che, di conseguenza, causa l’innalzamento del livello mari. Un disastro avvenuto di recente in Florida è quello dell’uragano Irma, che è stato la perturbazione più violenta degli ultimi anni e ha costretto gli abitanti di Miami ad evacuare la città a causa dei venti che superavano i 300 km/h. Il riscaldamento globale

è un altro problema provocato dall’inquinamento: ad esempio, la Cina è una delle principali artefici del “forcing radioattivo” (misura del riscaldamento globale) con il 10% dell’inquinamento mondiale causato da questa nazione. Nel mondo si stanno sviluppando tecnologie alternative, come le macchine elettriche che inquinano molto di meno, per rendere meno grave la situazione di città, come Milano per esempio, dove lo smog e l’inquinamento sono all’ordine del giorno.

Bianco o nero: rispetto zero

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ntonio ha otto anni e mezzo, vive con sua madre nell’hinterland di Bari e ogni giorno si reca al doposcuola che dista solo cento metri dallo studio professionale dove lavora la madre. Ma un giorno, il 12 ottobre 2018, andando verso lo studio, si imbatte in un gruppo di ragazzi che, con le bombolette spray, si stava divertendo ad imbrattare le auto parcheggiate lungo la strada. Antonio, credendo di conoscerli bene, li invita a desistere.

La reazione del branco è furiosa e altamente emotiva e, prendendo in mano le diverse bombolette spray, lo cospargono di schiuma, umiliandolo e dicendogli: “Sei nero, ora ti facciamo diventare bianco”.

Un senso di inferiorità cresce dentro Antonio. La madre, sconvolta, racconta alla stampa come questo sia l’ultimo di tanti atti ostili nei confronti di suo figlio. Ricorda un altro episodio avvenuto a scuola, addirittura in prima elementare, quando alcuni compagni, a causa dei capelli

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ricci di Antonio, si divertivano a tagliare i ciuffetti. Lei, avendo ricevuto risposte sconcertanti dalla maestra, decide di fargli cambiare scuola su idea proprio del piccolo. La madre crede che non sia bullismo ma vero e proprio razzismo, riferendo come Antonio chiede il perché di tanti insulti o pregiudizi nei confronti degli immigrati. “Nonostante con suo padre siamo separati” – racconta la madre – “siamo riusciti a portare in Italia dalla Costa D’Avorio anche le sorelle e Antonio è sempre felice quando riesce ad incontrarle”. E ora Antonio, dopo aver scoperto come una bomboletta spray di schiuma possa diventare un incubo, si affida alla famiglia per tornare a vivere serenamente come ogni bambino di otto anni e mezzo dovrebbe fare.

Riccardo Carsetti, Terzo Anno

Fatti & Mis fatti I

Il mistero del quadro di Banksy

l 5 ottobre il celebre quadro “La ragazza col palloncino” è stato venduto ad un anonimo in un’asta a Sotheby alla cifra di un milione e centottantamila euro.

Tuttavia, poco dopo che il battitore ha dato il consueto colpo di martello, un meccanismo nascosto dentro la cornice ha ridotto metà del dipinto in striscioline. Non è ancora chiaro se lo street artist Banksy fosse presente in quella sala ed abbia azionato egli stesso il meccanismo, ma sta di fatto che, dopo questo colpo

di scena, il dipinto ha raddoppiato il suo valore. È certo, invece, che l’artista ha pubblicato una foto sul suo profilo instagram, scrivendo: “Sta andando, sta andando, andato…”

Forse non riflettiamo mai abbastanza sui continui colpi di scena che può pensare l’intelligenza umana.

Edoardo Latini, Terzo Anno

Festa a sorpresa al supermercato per Fedez I

l 23 ottobre Chiara Ferragni per festeggiare il compleanno del marito Fedez ha affittato un supermercato. La festa ha destato non solo scalpore ma, soprattutto, indignazione da parte dei loro follower. Questo perché gli invitati, e lo stesso Fedez, durante la festa si sono divertiti a lanciarsi prodotti alimentari incuranti di tutte quelle persone che non hanno nè cibo nè possibilità economiche come loro.

A seguito delle molte critiche “the Ferragnez” hanno chiesto scusa del loro comportamento sul web, ma il giorno dopo, come se nulla fosse accaduto, postavano la loro foto vestiti da Batman per la festa di Halloween e Fedez presentava il suo ultimo singolo musicale.

Tempo fa ho letto di un papà che aveva perso il lavoro ed era stato denunciato perché aveva rubato il latte al supermercato per nutrire il figlio piccolo: Fedez e Chiara avrebbero dovuto chiedere scusa a quel padre e a tutte le persone che oggi purtroppo si trovano in questa tragica situazione.

Beatrice Bifano, Seconda Media A

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Fatti e Misfatti

Giornata mondiale degli insegnanti 2018

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gni anno, dal 1994, il 5 ottobre si celebra la “Giornata internazionale degli insegnanti”, nata per ricordare le organizzazioni di insegnanti presenti in tutto il mondo. Il suo obiettivo è quello di mobilitare il sostegno della collettività al corpo docenti, che ha il difficile compito di formare lo studente in modo tale che sia pronto ad assumere un ruolo attivo all’interno della società in cui vive. Perciò è assolutamente necessario che lo studente venga educato ad applicare nella vita di tutti i giorni quello che ha imparato. È giusto, quindi, che gli studenti chiedano di avere un insegnante che si faccia carico delle loro necessità ma anche che il professore sia una figura autorevole alla quale portare rispetto, che sappia appassionare allo studio cosicchè non risulti difficile impegnarsi per apprendere ciò che un giorno sarà necessario per trasformare tutti i ragazzi negli adulti di domani.

Giulia Piselli, Primo Anno

Un mentore come prof

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’immagine di un insegnante varia a seconda del punto di vista dell’alunno.

Se lo studente è talentuoso e desideroso di imparare vedrà l’insegnante come un punto di riferimento a cui confidare eventuali problematiche di studio e personali, e di conseguenza il docente guiderà lo studente verso la via più giusta da seguire. Al contrario invece se lo studente non è interessato alle attività scolastiche non sarà mai in grado di apprezzare a pieno questa importante figura per il semplice fatto che non si ritrova nell’ambiente scolastico. Ho sempre considerato gli insegnanti dei “mentori” tramite i quali si possono ricavare informazioni utili alla conoscenza, su cui contare in caso di bisogno, con i quali confidarsi in caso di problematiche, ma allo stesso tempo è necessario rispettarli poiché ricoprono un ruolo superiore a quello dello studente. Il ruolo di un insegnante, secondo me, è un ruolo molto difficile ed impegnativo! L’insegnante deve tenere a bada il gruppo classe cercando di attirare l’interesse e allo stesso tempo assicurarsi che l’argomento spiegato sia chiaro a tutti i componenti della classe. Negli ultimi

tempi, il numero di studenti non interessati alla conoscenza è in forte e continuo aumento a causa dei, sempre maggiori, passatempi forniti dalla tecnologia e dalle nuove scoperte scientifiche, ma anche dal desiderio dei ragazzi di diventare subito adulti, assumendo comportamenti che il più delle volte non appartengono alla loro giovinezza, tralasciando sempre di più lo studio. Specialmente in queste situazioni il lavoro degli insegnanti diventa più arduo, e quindi diventa complicato attirare l’attenzione degli studenti. Il ruolo di un insegnante nella nostra società è, infatti, proprio quello di una persona colta e altruista, che trasmette la propria cultura alle nuove generazioni. Per questi motivi, se in futuro dovessi desiderare di diventare una professoressa mi piacerebbe essere considerata dai miei studenti una persona responsabile, rispettabile e colta, capace di invogliare le nuove generazioni allo studio senza bisogno di troppa severità.

non ha bisogno di parole, è in grado, con semplici sguardi, di capire stati d’animo, un vero insegnante sa come raggiungere il cuore di uno studente, anche quando quest’ultimo per caparbietà nasconde i propri sentimenti dietro delle maschere.

Non penso esista al mondo un insegnante perfetto che non commette errori; anche loro sono esseri umani come tutti, ed in fondo, chi non sbaglia? Queste però, sono le caratteristiche che dovrebbe avere il mio insegnante ideale. Se in futuro dovessi diventare insegnante, penso che prima di tutto ci metterei impegno e cercherei di dare ogni giorno il mio meglio, e di migliorarmi sempre di più. Sono dell’opinione che questo lavoro richieda molto impegno e grande responsabilità, poiché gli insegnanti unitamente alle no-

stre famiglie sono coloro che ogni giorno ci aiutano a crescere, a comprendere chi siamo e chi vogliamo diventare, con la consapevolezza di quelle che sono le nostre capacità ed inclinazioni. Sono figure in grado di farci accettare le nostre fragilità e di aiutarci a superare quei limiti, che la maggior parte delle volte ci poniamo da soli e che ai nostri occhi appaiono insormontabili; ci aiutano, inoltre, a saper trarre insegnamenti dagli errori, e ci sostengono nella risalita. Per questo stimo coloro che lo fanno, coloro che ogni giorno, si dedicano all’educazione di noi ragazzi, che a volte dovremmo essere più riconoscenti nei loro confronti.

Alice Giannelli Savastano, Primo Anno

Il mio prof ideale

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li insegnanti rivestono un ruolo fondamentale, in quanto educatori dei giovani, che rappresentano il futuro. Un bravo insegnante, a mio parere, dovrebbe mettere il cuore in ciò che fa, dovrebbe lavorare con amore e dedizione, con la consapevolezza della sua responsabilità: educare gli uomini del futuro. Un vero insegnante si riconosce dalla passione, che ogni giorno dimostra da dietro la cattedra, si riconosce dal modo di coinvolgere la classe e dall’attenzione che riserva ad ogni alunno. Un buon insegnante è una persona che riesce a trasmetterti messaggi durante le lezioni, una figura che stimi, ma anche una persona che riesce a vedere il punto di vista dei ragazzi, per comprenderli e se necessario, per aiutarli nel bisogno. Un vero insegnante

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Giorgia Cipullo, Primo Anno

Fatti & Mis fatti Premio Nobel 2018

I Nobel della scienza

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l premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina 2018 quest’anno va a James P. Allisone ed a Tasuku Honjo per la scoperta dell’immunoterapia anticancro.

“Stimolando la capacità del nostro sistema immunitario di attaccare le cellule tumorali, i vincitori del premio Nobel di quest’anno hanno stabilito un principio completamente nuovo per la terapia del cancro”, in particolare, si legge nelle motivazioni dell’Accademia, “hanno capito che si può stimolare il sistema immunitario per attaccare le cellule tumorali, un meccanismo di terapia assolutamente nuovo nella lotta a un tipo di malattia che uccide ogni anno milioni di persone e che costituisce una delle più gravi minacce alla salute dell’umanità”. Il premio Nobel per la Chimica 2018 è stato assegnato a Frances H. Arnold, George P. Smith e Gregory P. Winter. Grazie alle loro ricerche i tre scienziati sono riusciti a sfruttare i principi dell’evoluzione e della genetica riuscendo a produrre soluzioni che hanno portato a un miglioramento della vita, dai biocarburanti a farmaci di nuova generazione contro malattie au-

Scandalo ai Premi Nobel

toimmuni e tumori. L’americano Arthur Ashkin, il francese Gérard Mourou e la canadese Donna Strickland, prima donna a distanza di oltre mezzo secolo, sono i vincitori del Nobel per la Fisica 2018. Si sono distinti “per invenzioni fondamentali nel campo della fisica dei laser”. Di Ashkin sono stati apprezzati in particolare i lavori sulle “pinze ottiche e la loro applicazione ai sistemi biologici”, mentre l’altra metà del premio è andata a Mourou e Strickland per “il sistema di generazione di impulsi ottici ad alta intensità”.

Quest’ultima è la prima donna ad ottenere il massimo riconoscimento scientifico nel campo della fisica dal 1963, quando a vincere fu Maria Goeppert-Mayer. Prima di lei, 60 anni prima, l’unico altro Nobel per la fisica assegnato ad una donna era stato quello conferito a Maria Curie. Chi sarà la prossima? Forza ragazze!

Francesco Fontana e Sara Sebastiano, Quarto anno

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l Premio Nobel è uno dei riconoscimenti più importanti e prestigiosi del mondo.

Viene assegnato annualmente a persone viventi che si sono distinte nei campi della conoscenza umana e hanno portato considerevoli benefici all’umanità, grazie a scoperte, invenzioni o opere letterarie.

Quest’anno, però, uno scandalo ha impedito l’assegnazione del Premio Nobel per la letteratura. La decisione di rinviare l’assegnazione del premio è dell’Accademia svedese stessa, poiché ritiene questa situazione “così grave da rendere il conferimento del Premio inappropriato”. Infatti al centro dello scandalo è Jean-Claude Arnault, marito di una giurata, accusato di molestie da 18 donne. Fortunatamente questo fatto sconcertante non ha influito sulla consegna dei Premi Nobel 2018 nelle altre categorie: fisica, chimica, fisiologia e medicina, pace. Pare che l’assegnazione dei Premi Nobel nell’ultimo periodo sia stata accompagnata da scandali e provocazioni; cosa dovremo aspettarci per le future edizioni?

Giulia Nobili Benedetti, Terzo anno

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Vita di istituto

Conoscersi attraverso l’Europa Il progetto “Conoscersi attraverso l’Europa” è un partenariato fra tre scuole, di cui due inglesi, St. Richard’s Primary School e St. Edmund’s Secondary School, e la nostra scuola italiana, “Maria Ausiliatrice” di Roma, che ha il ruolo di scuola applicante e leader del partenariato. L’azione avrà una durata di 24 mesi. I due partner sono stati contattati poiché già operanti in rete fra loro e con l’ente formativo “ENSO GROUP”, con cui la scuola ha collaborato nella realizzazione di precedenti progetti Erasmus+ KA1. L’Istituto “Maria Ausiliatrice”, con oltre 800 alunni distribuiti in continuità verticale dalla scuola dell’Infanzia alla Scuola Secondaria di Secondo Grado con tre Licei, Classico - Linguistico - Scientifico, intende qualificare il proprio percorso di internazionalizzazione, che la vede impegnata come scuola della rete italiana Cambridge IGCSE. La didattica d’Istituto è caratterizzata in maniera verticale dall’impiego delle seguenti metodologie: cooperative learning,

flipped learning, didattica con certificazione Cambridge IGCSE. Nei precedenti anni la scuola è stata beneficiaria di due finanziamenti Erasmus Plus KA101 per la formazione dello staff in mobilità sulle suddette metodologie di insegnamentoapprendimento. Il presente progetto è per la scuola il primo di questa azione chiave: l’obiettivo generale del partenariato è implementare una prima esperienza di scambio fra le tre scuole, al fine di sviluppare una successiva attività di collaborazione che coinvolga a pieno studenti e famiglie degli istituti partner, in maniera stabile nel tempo e indipendentemente dal finanziamento europeo richiesto per la fase iniziale della collaborazione.

Le tre scuole sono accomunate dalla vision educativa e dalla mission orientata alla formazione di persone aperte a svolgere responsabilmente i propri ruoli nel mondo, in forza di una solida maturazione delle essenziali competenze di cittadinanza. In linea con le priorità euro-

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pee di conseguimento di elevate capacità e competenze dello staff e degli allievi, e con l’esigenza di contrastare l’insuccesso degli alunni, la proposta persegue l’ulteriore obiettivo di potenziare le competenze didattiche dello staff, soprattutto nel senso di una didattica innovativa e incentrata su soft skills e competenze di cittadinanza europea.

L’impatto atteso riguarda in particolare il potenziamento delle metodologie innovative che consentiranno alle scuole di migliorare la dimensione inclusiva della propria didattica, a vantaggio degli studenti con maggiore difficoltà nell’attività di apprendimento.

Ricomponiamo le stelle!!!

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a nostra scuola si caratterizza sempre di più per avere n o n dei collegi docenti settoriali, ma un gruppo di professionisti dell’educazione che condividono e assumono insieme un’avventura di vita e di lavoro nell’educazione. Possiamo dire sia questo il risultato più prezioso che la formazione Erasmus Plus ha permesso di acquisire al corpo insegnante dell’Istituto, ora che si è giunti al terzo anno consecutivo di progetti finanziati dal programma Erasmus. Il cammino è andato in progressione crescente: dal primo anno, in cui si è fatto Job shadowing in un college inglese, al secondo, in cui è iniziata la sperimentazione della classe capovolta attraverso laboratori didattici in Finlandia, fino all’inizio dello scambio di buone pratiche avviatosi nel presente anno scolastico

2018/2019. Il gruppo di 12 docenti impegnati nella nuova formazione, composto ormai da veterani dell’Erasmus, e da una nutrita pattuglia di docenti new comers - per dirla all’Inglese! – ha avviato un’esperienza di scambio di buone pratiche con una rete di scuole cattoliche del Kent. La durata del progetto è biennale, e prevede un primo anno di confronto fra docenti per conoscere l’assetto dei diversi sistemi scolastici e confrontarsi su metodologie e scelte educative. Il secondo anno riproporrà uno scambio simile, ma stavolta rivolto agli studenti. Nel progetto sono coinvolti in verticale tutti i gradi di scuola del nostro Istituto. Il primo passo dello scambio ha già visto i nostri docenti presenti a Dover, dal 14 al 19 Ottobre, presso le scuole St. Edmund’s e St. Richard’s. L’accoglienza riservataci è stata a dir poco calorosa; il terreno di confronto più fruttuoso ha riguardato la personalizzazione delle strategie di insegnamento, la creatività come strategia di insegnamento/apprendimento, la costante ricerca di un’efficace, quanto aggiornata, integrazione fede-cultura nell’educazione cristiana. Nel mese di Febbraio i docenti italiani ricambieranno l’accoglienza ospitando

Messa di inaugurazione

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il gruppo di docenti inglesi a Roma, in visita presso la nostra scuola “Maria Ausiliatrice”.

L’esperienza formativa non è consistita solo in conferenze e progettazione, ma ha permesso di conoscere e apprezzare la bellezza artistica e naturalistica del Kent, con i suoi castelli e “le bianche scogliere di Dover”. La natura portuale della città di Dover, affacciata sul Canale della Manica, ha fatto riflettere tutti i docenti coinvolti, Italiani ed Inglesi, sul valore del dialogo, della conoscenza e della fiducia reciproca tra i popoli.

Sul porto di Dover troneggia ormai la celebre immagine di Banksy, raffigurante un operaio che smonta la stella britannica dalla bandiera europea: lo scambio che stiamo vivendo ci fa sentire non solo insegnanti, ma veri operai di umanità, coinvolti nell’appassionante avventura di accendere le stelle dell’amicizia e della comunione fra i popoli, stelle che renderanno più azzurro il cielo d’Europa e del mondo, al di là delle questioni politiche contingenti.

Aldo Antolini

Vita di istituto

C

ome ogni anno, il 14 ottobre abbiamo iniziato l’anno scolastico con una celebrazione eucaristica che ci ha riuniti insieme, quest’anno nella Parrocchia di San Roberto Bellarmino, per affidarci al Padre e chiedere benedizione e protezione perché il cammino sia sempre nuovo ed entusiasmante!

Pronti?

Si riparte! È

iniziato un nuovo anno scolastico, la scuola ha riaperto i battenti, i cortili si sono di nuovo riempiti di luci e colori, i corridoi si sono addobbati di giacche colorate e zaini luccicanti mentre dalle aule risuonano nuovamente voci e risate. In palestra gli sport della Pgs sono ricominciati con tutta la loro grinta. Tutto l’Istituto ha ripreso vita! Anche l’attività dei Salesiani Cooperatori è ripartita con sempre nuovo entusiasmo e con tanti progetti e obiettivi: dai momenti di formazione, alle iniziative di solidarietà, all’impegno di animazione della messa mensile, cui partecipa un numero sempre crescente di ragazzi e famiglie della scuola. Quest’anno la celebrazione eucaristica è preceduta da un momento di meditazione guidato da Don Wim Collins sul tema “Discernere e agire nello Spirito”.

Inoltre sono in programma due giornate di ritiro spirituale, durante i momenti forti dell’Avvento e della Quaresima, aperti a tutti coloro che desiderano ritagliarsi un momento di riflessione e confronto. Tutto è pronto per vivere un nuovo anno intenso e ricco, nello stile dell’allegria salesiana!

Un ringraziamento particolare va ai membri uscenti del consiglio dei cooperatori, Maria Luisa, Barbara e Michele, per la passione e l’entusiasmo mostrato in questi anni nel loro operato. Resteranno sempre un punto di riferimento fondamentale!

Formazione neodocenti 2.0 A

lle porte dell’anno scolastico la Scuola “Maria Ausiliatrice” ha programmato per i neodocenti un percorso di preparazione didattica e spirituale ben definito e strutturato nei dettagli e a misura degli studenti. Per quanto riguarda la formazione spirituale, la Direttrice Sr Franca Ridella, i Presidi, l’intera comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice e i docenti “storici” hanno avviato i nuovi insegnanti-animatori alla conoscenza del metodo salesiano attraverso la spiritualità di Don Bosco. Sul piano delle competenze inerenti la didattica digitale, interattiva

Elena Ciccarello Porcasi, Salesiana Cooperatrice

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e inclusiva, i docenti sono stati adeguatamente formati sull’importanza di porre al centro della quotidianità didattica il singolo studente. Così agendo, il processo di integrazione dei nuovi docenti nella scuola è stato naturale ed empatico. I neodocenti nell’arco dell’anno scolastico terranno a mente i capisaldi salesiani: ottimismo, amorevolezza, ascolto e cooperazione.

Proff. Roberta Latella e Antonello Marziantonio

PS G

Dal basket, una grande amicizia.

Grazie Tommaso!

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esidero dare la voce anche ad uno dei nostri atleti, Giulio Valenti, che nonostante la grande commozione è riuscito a leggere questo saluto a Tommaso, durante il suo funerale:

È difficile credere che sia veramente successo.

Proprio tu che nella vita non hai mai mollato, tu che lottavi su ogni centimetro, tu che dovevi avere sempre l’ultima parola. Non voglio credere che quando mi alzerò dal letto domani tu non ci sarai più. E mi mancherà tornare a casa con te e raccontarti tutto quello che solo a te ho raccontato, mi mancheranno le tue osservazioni e le tue lezioni di vita; mi mancherà tutto di te.

Grazie per tutto quello che hai fatto per me e per avermi insegnato come da un campetto da basket possano uscire grandi amicizie.

Buon viaggio amico mio, da oggi quando guarderò il cielo penserò a te.

A Tommaso che continua a sorriderci dal cielo

È

difficile trovarsi qui a tentare di scrivere qualche parola quando il tema di cui trattare è quello della morte, ma in modo particolare della morte di un giovane che 10 giorni dopo avrebbe compiuto 18 anni.

Eppure la nostra PGS Folgore, e quindi la nostra comunità educante, ha vissuto una esperienza che mai avrebbe voluto vivere: la “perdita” di un amico, di un compagno di squadra, di un giovane, strappato alla spensieratezza dei suoi giovani anni, da un incidente mortale. “Non può essere, non è giusto, perché, che male aveva fatto ? perché Dio ha permesso questo?” Da quel drammatico 3 ottobre, giorno dell’incidente fino al 7 novembre, giorno della morte di Tommaso, fino ancora ad oggi, i ragazzi suoi compagni di squadra, ma anche tutti i giovani della scuola che hanno partecipato a questo dolore, si pongono questa domanda; cercano una risposta, si interrogano sul senso della vita e della loro in particolare.

Ho visto Tommaso crescere da quando aveva 10 anni ed è entrato in questo cortile con entusiasmo e con la gioia di divertirsi e di giocare. È cresciuto insieme alla sua voglia di vivere e di realizzarsi come uomo. Era un bel ragazzo, con una risata dirompente ed un sorriso carico di dolcezza. E mi sono

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trovata anche io impreparata di fronte alle domande dei ragazzi, della famiglia e di tutti coloro che gli hanno voluto bene. Si può cercare qualunque risposta ma Tommaso non c’è più. E quindi ho necessariamente ripercorso il mio cammino di fede, insieme agli allenatori, ai dirigenti, agli amici; grazie a Tommaso ho condiviso con altri giovani come lui la misteriosa presenza di un Dio che non dona un ragionamento che spieghi tutto, ma ci offre una presenza che accompagna, forse nei modi che non riteniamo siano i nostri, ma certamente presentandoci una storia di bene magari proprio là dove proviamo tanta sofferenza ed incomprensione di fronte a ciò che accade. Tommaso ci manca molto ma sono certa aiuterà tutti i giovani come a lui a non “sciupare” in modo superficiale e banale neanche un momento della loro esistenza, perchè la vita non è nelle nostre mani e vale la pena ad ogni età, viverla nella pienezza. Ciao Tommaso... continua a sorridere ed a giocare a Basket in cielo... Dio ama l’allegria intorno a sè. Non ti dimenticheremo mai, ma anche tu sii sempre il nostro Angelo Custode.

Sr. Francesca Barbanera referente PGS Folgore

Vita di istituto

Quartetto Elsa in concerto a via Dalmazia Q

uando a maggio scorso l’Associazione dei Genitori “La Casa di via Dalmazia”, dopo lo splendido concerto del coro Gospel di febbraio, si è messa alla ricerca di un nuovo evento da organizzare per “nutrire” il Fondo di Solidarietà della Scuola, è iniziato il lavoro per tutti noi.

Questo Fondo finanziario, a cui spesso la struttura si rivolge per avere un sostegno concreto alle famiglie che intendano percorrere un percorso di formazione salesiana per i propri figli, è come un fiume con cento ruscelli in uscita…. noi tutti, come Associazione dei Genitori, ci siamo posti l’obiettivo di esserne un valido affluente che lo possa alimentare con continuità: per questo ci siamo costituiti esattamente un anno fa.

La scelta dell’evento da organizzare, dopo tante proposte, è caduta su un valido e promettente Quartetto di musica da Camera, il “Quartetto ELSA”, formato da 4 giovani che

ne danno la denominazione con le iniziali dei loro nomi e conosciuto, ormai, dal grande pubblico per essersi esibito in diverse occasioni artistiche ed istituzionali, a partire dal Premio Strega di letteratura a Villa Giulia fino all’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede di Villa Bonaparte e alla Camera dei Deputati.

Emanuele Ruggero, Leonardo Notarangelo, Sofia Bandini, Alice Notarangelo, ovvero i 4 giovani professionisti diplomati all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia hanno suonato per noi e con noi.

Tutta la Comunità Educante della Scuola Maria Ausiliatrice è loro riconoscente.

Dopo i sopralluoghi, effettuati a luglio, per la verifica tecnica di luci ed acustica del nostro Teatro, è partita la complessa organizzazione della stampa e consegna degli inviti, delle locandine da affiggere nei vari punti strategici della Scuola, dei Comunicati Stampa ai media locali, della ricerca dello

Coro SMA

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l coro dell’istituto Maria Ausiliatrice (SMA 2.0) svolge da qualche anno un’intensa attività musicale all’interno dei momenti di festa e di condivisione della scuola. Durante gli incontri settimanali, caratterizzati da un clima gioioso e di intenso scambio, i ragazzi che hanno scelto questa attività (tra gli studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado) preparano un repertorio liturgico che ha lo scopo di animare le celebrazioni che si svolgono durante l’anno scolastico, ma si cimenta anche in brani dagli stili molto diversi tra loro (gospel, polifonia classica, gregoriano, popolare, ecc.) per esibirsi in concerti organizzati dalla scuola per il periodo Natalizio, per la festa di primavera e per fine anno.

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sponsor e del rinfresco: tutto svolto da chi, come noi, di organizzare eventi non sapeva proprio da dove si dovesse partire.

Eppure la macchina ha funzionato alla perfezione: come guidati da un filo invisibile tenuto da Don Bosco, ognuno di noi si è trovato un ruolo e lo ha portato avanti con tenacia e, come in un gioco, ogni tassello alla fine è andato al suo posto; nel convincere gli indecisi genitori con sofisticate tecniche di vendita dei biglietti è uscito il meglio di alcuni di noi.

La ditta Casale del Giglio, Azienda Agricola di fama internazionale, ci ha offerto la degustazione dei vini nell’intervallo e la serata si è svolta venerdi 26 ottobre in un clima sereno e cordiale; l’ottima musica di J.Haydn ed E.Grieg, eseguita in modo impeccabile dai validi professionisti nella nobile armonia di violini e violoncelli, ha fatto il resto.

La regia artistica della serata è stata curata con estrema professionalità dal genitore Paolo Bonini, ormai Socio Onorario, come anche il nostro amato Ryan, conosciuto da tutti, che si è occupato di logistica e controllo accessi.

Al termine la Direttrice d’Istituto Suor Franca Ridella ha voluto consegnare una targa ricordo a coloro che, con la preziosa opera artistica, ci hanno regalato una serata armoniosa, indietro nel tempo della datazione musicale ma sempre attuale e gradita dalla totalità dei sensibili partecipanti che ci hanno onorato della presenza, contribuendo ad un fine benefico e che noi tutti dell’Associazione intendiamo, per questo, ringraziare.

Naturalmente ognuno di voi che senta la necessità di donare il suo tempo e la sua opera per questa causa è accolto con la semplice iscrizione nel nostro gruppo.

Gianluca Lucatelli, Presidente del Consiglio d’Istituto, Socio Fondatore de “La Casa di via Dalmazia”

Castagnata 2018 Vita di Istituto

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Vita di istituto

S aluti e partenze C

ome ogni anno, la grande famiglia di Via Dalmazia accoglie nuove sorelle e ne saluta alcune: il nostro benvenuto a sr Ariela Ligato e sr Flavia Zuccoli, impegnate rispettivamente nella Secondaria di primo grado e nella Primaria. Vi auguriamo di sentirvi presto… a casa!

Eccoci alle partenze: il nostro grazie e il nostro saluto a sr Annunziata Piseddu, che per tanti anni ha lavorato con gioia e tanta disponibilità in questa casa come infermiera e che a settembre è tornata nella sua terra, la Sardegna! A lei il nostro saluto più affettuoso! Un viaggio più breve, ma ugualmente impegnativo, quello di sr Silvana Bastianelli, di cui abbiamo già nostalgia, col suo volto sempre sorridente noto soprattutto ai piccoli della nostra scuola e alle loro famiglie, che da settembre lavora nella nostra opera di Torbellamonaca. Anche a lei auguriamo un buon cammino tra i bambini e i giovani di quell’opera.

Un saluto a sr Maria Luisa Nicastro che, attraverso Wow, ha desiderato raggiungere ragazzi e famiglie.

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’Associazione “La Casa di Via Dalmazia” saluta Suor Maria Luisa che ha lasciato la Scuola per assumere un diverso incarico all’interno dell’Ispettoria. In questo momento come genitori ci piace ricordare la costante dedizione di Suor Maria Luisa alla Scuola e ai tanti ragazzi che con Lei sono cresciuti permeati dallo spirito e dal carisma salesiano vissuti sempre con gioia e serenità. A Lei siamo grati anche per il sostegno che, insieme alle altre consorelle, ha dato al progetto di realizzazione dell’Associazione quale strumento per rafforzare la coesione delle diverse componenti della Comunità di Via Dalmazia nell’ottica di perseguire i migliori risultati educativi per i ragazzi.Grazie Suor Maria Luisa per il suo impegno e per tutto quello che lascerà alla Scuola e al suo successore, Prof. Aldo Antolini, cui diamo il benvenuto nel nuovo incarico dove continuerà a diffondere i valori di Don Bosco che laicamente incarna da tanti anni quale colonna portante della Comunità Educante di Via Dalmazia.

Pio Silvestri

Carissimi ragazzi, Carissimi genitori, Carissimi insegnanti e collaboratori, “Qui con voi mi trovo bene! È proprio la mia gioia stare con voi”.

Faccio mia questa espressione di Don Bosco, che ben riassume l’esperienza vissuta in questi sette anni nella comunità educante di via Dalmazia, come preside della scuola secondaria di primo grado. Sono stata chiamata a svolgere un altro incarico presso la sede ispettoriale e, perciò, vi scrivo per salutarvi e ringraziarvi per la stima e la fiducia che avete manifestato a me e, soprattutto, alla nostra Scuola Cattolica Salesiana, esperienza nata e accompagnata dal cuore di Don Bosco per i ragazzi di ieri e di oggi. Lo avete colto in molte occasioni: per le suore, gli insegnanti e tutti i collaboratori, per me, occuparsi della crescita umana, culturale e spirituale dei nostri ragazzi è una missione a cui con passione e gioia ci dedichiamo, non un mestiere o un impiego.

Insieme a docenti e collaboratori, sempre abbiamo cercato il meglio per i ragazzi.

Ora, mentre vi saluto, affido ciascuno di voi e tutto quanto è stato realizzato a Maria Ausiliatrice, perché Lei porti a compimento il bene e aggiusti ciò che, mio malgrado, può aver fatto soffrire qualcuno.

Ringrazio tutti coloro che hanno offerto collaborazione, mettendo a disposizione tempo, risorse e competenze, quelli che hanno manifestato appoggio e gratitudine, ma anche quelli che hanno espresso perplessità e lamentele, perché mi / ci hanno aiutato a migliorare.

Con dispiacere lascio ciascuno di voi, ma sono certa che la Provvidenza si serve di ogni situazione per il nostro bene. Inoltre, il prof. Aldo Antolini, il nuovo preside, saprà continuare e fare anche meglio per rendere la scuola secondaria di primo grado un ambiente di crescita serena e integrale.

Sì, il nostro Dio vuol donarci vita e vita in abbondanza.

Con questa certezza, vi ringrazio, vi saluto, vi assicuro la mia preghiera e vi auguro felice anno scolastico.

Vi dedico un testo semplice di San Francesco d’Assisi di cui ho anche la versione musicale. La ascolto spesso e, ascoltandola, prego per ciascuno di voi.

Benedicat tibi Dominus et custodiat te, ostendat faciem suam tibi et misereatur tui convertat vultum suum ad te et det tibi pacem Dominus benedicat, te et custodiat te.

Il Signore ti benedica e ti custodisca.

Mostri a te il suo volto e abbia misericordia di te.

Volga a te il suo sguardo e ti dia pace.

Il Signore ti benedica e ti custodisca.

Sr Maria Luisa Nicastro, FMA

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Educhiamo oggi con lo stile di

S cuola S econdaria di secondo grado

Sr M. Paola Murru, Preside

Don Bosco

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ari ragazzi, siamo ancora nel primo periodo del nostro anno scolastico. Noi educatori siamo, come all’inizio di ogni anno, pronti ad iniziare con voi la bellissima e appassionante avventura dell’aiutarvi a crescere, dell’incoraggiarvi a scoprire la bellezza della cultura che si rivela nella letteratura, nell’arte, nella scienza e ancora: nel confronto con le altre culture e lingue. Siamo pronti a starvi accanto nell’indicarvi quei valori che vi renderanno uomini e donne adulti responsabili e consapevoli, capaci di fare scelte libere.

Avremo modo in questo anno di realizzare insieme tante iniziative, progetti e attività in cui vogliamo rendervi dei veri protagonisti.

Riceveremo a scuola degli ospiti di scuole amiche inglesi e francesi… viaggeremo insieme, apprenderemo contenuti nuovi e vi aiuteremo a sviluppare nuove competenze.

Siamo convinti infatti che questo significa oggi educare come se D. Bosco fosse ancora tra noi, e in realtà lui lo è… perché lì dove un educatore continua a credere che in ogni giovane c’è un potenziale di bene, D. Bosco di certo cammina con noi!

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La nostra carta d’identità:

La Gioia Salesiana • La pedagogia d’ambiente • A scuola come in famiglia • Un cortile per incontrarsi • Una comunità che evangelizza • Una scuola che avvia alla vita • Il protagonismo giovanile

Scuola Secondaria di Secondo Grado

Un’estate… da Guinness!

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uest’estate un gruppo di ragazzi delle Medie e del Liceo guidati da Sr. Paola e Sr Francesca, sono partiti alla volta di Dublino per trascorrere una straordinaria vacanza studio. Abbiamo soggiornato presso l’UCD (University College of Dublin) per due settimane, dal 17 fino al 31 luglio. Durante questi giorni tutti noi abbiamo potuto avere l’opportunità di migliorare il nostro english e di conoscere la cultura irlandese che, ahimè, presenta numerose pecche, specialmente, dal punto di vista culinario. Non sono mancate le escursioni, che facevamo quotidianamente. Abbiamo visitato posti fantastici sia a Dublino, tra cui il museo della Guiness, ma anche in giro per l’Irlanda, come le strabilianti Scogliere di Moher. Inoltre siamo andati, per un’intera giornata, anche nell’Irlanda del Nord, dove siamo rimasti tutti affascinati dai murales della capitale Belfast. Però, cosa che accomuna tutte le esperienze belle, è la fine. A malincuore, al termine di questa vacanza siamo ritornati a Roma, consci del fatto che abbiamo potuto conoscere e fare amicizia con persone che certamente avranno arricchito il nostro bagaglio culturale.

Francesco Lanzafame, Quarto Anno

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Un caloroso benvenuto ai nuovi compagni!

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bbiamo intervistato i nostri nuovi compagni di classe Elisa Cometto, Karen Ciaurro e Leonardo Iaconis, e abbiamo chiesto loro come si trovino nella nuova scuola.

Elisa ci ha detto: “Sono appena arrivata e per ora mi sento a mio agio. La mia nuova classe è eterogenea ma molto unita.”

“Mi sono subito ambientata nella nuova scuola, - afferma invece Karen - gli insegnanti mi offrono gli stimoli giusti per impegnarmi a studiare sempre di più.

Ho trovato una classe molto disponibile e socievole, che mi ha accolto a braccia aperte.” Infine Leonardo sottolinea: “Ho instaurato con i docenti un rapporto umano e di stima reciproca e non mi era mai capitato prima d’ora.” Noi ragazzi del Primo Liceo Classico siamo contenti di accogliere i nuovi compagni, con i quali ci auguriamo di vivere i prossimi anni di liceo con gioia e spirito di fratellanza.

Inoltre ringraziamo di cuore il nostro protettore Don Bosco, che ha preparato per noi giovani una scuola all’avanguardia e sempre aperta al prossimo.

Livia De Amicis e Giulia Satolli, Terzo Anno

S cuola S econdaria di secondo grado

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icordate il Service Learning? Ve ne abbiamo parlato lo scorso anno proprio sulle pagine di Wow! Il nostro percorso per unire didattica e impegno solidale continua, con una serie di progetti che coinvolgeranno tutte le classi e che vi racconteremo presto! Per ripartire, abbiamo avuto un incontro con il prof. Simone Consegnati, dell’Università LUMSA di Roma, che ci supporta nel monitoraggio dei progetti, durante il quale alcuni dei nostri amici del quinto scientifico ci hanno raccontato le esperienze già realizzate.

Ecco i rappresentati, largo ai terzi anni!

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no della settimana di accoglienza dedicata alle nostre matricole, che hanno concluso i primi giorni di scuola, scortati dai “fratelli maggiori” del secondo anno, nella nostra chiesa, condividendo gli impegni del percorso appena iniziato!

l giorno 24 ottobre 2018, si sono tenuti all’interno del teatro della scuola le presentazioni dei candidati rappresentanti di istituto. Numerosi i candidati, sorprendente il fatto che ci fossero molti tra i terzi anni e che proprio due di loro abbiano vinto. Tra i candidati del classico si sono presentati: Matteo Amata, Andrea Gionta e Giorgio Cruciani del primo classico; Gabriele Dell’Anno e Alessandro Santoboni del secondo, vincitori i primi due. Per quanto riguarda lo scientifico invece Francesco Lanzafame del quarto mentre Edoardo Bisignani, Antonio Rossi e Leonardo Paiella del quinto, eletti Francesco Lanzafame ed Edoardo Bisignani, che ormai è un veterano. Nel linguistico invece, Costanza Bernabei del terzo anno, Francesca Falconi del quarto,

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Simone Leoni e Giovanna Bova del quinto: ha avuto la meglio Costanza Bernabei insieme a Simone Leoni. Le elezioni sono state molto partecipate ma, soprattutto, oltre alla vasta scelta dei candidati che si sono presentati con grandi proposte e prospettive, va detto che ognuno di questi ha avuto idee innovative, come ad esempio quelle dei vincitori del classico di promuovere il più possibile le esperienze all’estero, così come l’idea di accogliere le proposte altrui attraverso bigliettini anonimi aperti a tutta la scuola. È stata condivisa da più persone l’idea di più gite didattiche e un rapporto migliore tra docenti e alunni.

Benedetta Dallatomasina, Terzo Anno

Scuola Secondaria di Secondo Grado

La notte dei ricercatori

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ella serata del 28 Settembre 2018 si è svolta contemporaneamente in 116 città italiane la Notte europea dei ricercatori. Anche Roma è stata sede di questo grande evento dedicato alla divulgazione della cultura scientifica. L’istituto Superiore di Sanità ha infatti ospitato tale manifestazione: erano presenti al suo interno diverse sezioni, ognuna delle quali era caratterizzata da una tematica differente. Ad esempio nel cortile della struttura era possibile sia informarsi sulle corrette abitudini alimentari sia sulla pratica dello yoga. Ho avuto l’opportunità, insieme ad altre classi del triennio, di partecipare a questo raduno in un contesto informale ed allettante. Sarebbe stimolante poter prendere parte ad un’esperienza simile anche in altre città italiane, diffondendo il modello sempre più.

Costanza Bernabei, Terzo Anno

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in da bambini ci è stata posta la fatidica domanda: “cosa vuoi fare da grande?”; le risposte sono state le più disparate, chi l’astronauta, chi la ballerina o la cantante e chi il pompiere. Oggi siamo cresciuti ed è ora per noi di trovare un posto nel mondo. Un ruolo essenziale per la GRANDE SCELTA lo svolge l’alternanza scuola lavoro, che ha anche l’obiettivo di indirizzarci verso le opportunità che il futuro ci offre. Il 28 settembre a noi ragazzi del triennio è stata data la possibilità di partecipare alla notte dei ricercatori, un’iniziativa promossa dall’Istituto Superiore di Sanità valida come attività di alternanza. A seguito dell’arrivo alle ore 20.00 siamo stati radunati nella sala centrale per ritirare le iscrizioni ad i vari corsi e come delle furie ci siamo subito diretti in massa verso le esposizioni esterne. Nel cortile principale ci attendevano una serie di stand interattivi per tutte le fasce di età, dai bambini delle elementari fino a

noi ragazzi del liceo; noi, un pò eccitati ed un po’ incuriositi, li abbiamo visitati tutti, prendendo parte alle attività interattive proposte. L’aspetto più interessante di tutta l’esperienza è arrivato allo scoccare delle nove quando ad aspettarci vi era un corso sul trattamento delle cellule tumorali. A seguito di una esaustiva spiegazione ci è stato mostrato il laboratorio di sviluppo e ricerca. Oltre ad aver imparato come saper allestire delle colture batteriche ed aver osservato gli effetti di alcune sostanze naturali nel distruggere le cellule tumorali, credo che da questa esperienza rimarrà in tutti noi l’amore e la passione che i ricercatori da noi conosciuti mettono nella loro GRANDE SCELTA.

Come ogni anno, nel mese di ottobre e non solo, tutte le classi si sono mobilitate con tante iniziative di solidarietà per il Mese missionario: dalle vendite delle merende ormai immancabili al karaoke, dalla vendite delle torte al salone di bellezza!

Come sempre, alla raccolta fondi, si uniscono momenti di riflessione e di formazione, come l’incontro con Milena, giovane del MGS che ha raccontato la sua esperienza di volontaria in Egitto alle classi. Pronti a partire?

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Federica Tarozzi, Quarto Anno

S cuola S econdaria di secondo grado

L’isola di Arturo Elsa Morante L

’isola di Arturo” è un romanzo di formazione scritto da Elsa Morante e pubblicato nel 1957.

La trama vede come protagonista Arturo, un adolescente che abita sull’isola di Procida, in una realtà immersa nella solitudine e nel vibrante desiderio di un ritorno del padre, Whilem Gerace, il quale nel suo continuo viaggiare per il mondo, passa con il figlio solo il breve tempo che intercorre tra una trasferta e l’altra. Nonostante la sua presenza intermittente, Whilem resta comunque il perno attorno al quale ruotano la realtà e la fantasia di Arturo. Lo svolgersi degli eventi e la sovrapposizione dei sentimenti magici che attraversano il protagonista vedono un brusco cambiamento nel momento in cui il padre, dopo un lungo periodo trascorso lontano dall’isola, al ritorno porta con

sé una donna, colei che è divenuta sua moglie, prendendo il posto della madre di Arturo, morta di parto. Nonostante l’età avanzata di Whilem, la moglie ha solo qualche anno più di Arturo, tanto che il protagonista nel corso delle vicende si innamorerà di lei scoprendo un’emozione mai provata prima. Tra i temi principali di questo libro possiamo dunque trovare l’eco della solitudine, ma allo stesso tempo una vivace immaginazione, la curiosità, il viaggio, ed infine la grammatica di un amore sospeso nell’incanto. Tema conclusivo è l’addio: infatti il protagonista, al termine della narrazione, abbandonerà l’isola ed i suoi affetti per arruolarsi come soldato.

Alessandro Andreucci, Terzo Anno

Flipped classroom e mondo classico?

Non è stata una fatica di Sisifo!

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vete mai sentito parlare di “Flipped Classroom”? No?! Ve lo spieghiamo noi…Si tratta di un nuovo metodo scolastico in cui il tempo in classe viene usato per progetti e laboratori e nella realizzazione di un compito autentico. Noi abbiamo realizzato un podcast, una trasmissione radiofonica. Con le indicazioni della Prof.ssa Colonna abbiamo realizzato una trasmissione su Internet in cui abbiamo raccontato a modo nostro il mito di Sisifo e abbiamo provato ad attualizzarne il messaggio, affinché questo mito possa

dire qualcosa a noi ragazzi di oggi. Questa esperienza ci ha permesso di lavorare come una squadra: ci siamo occupati dell’audio, della scelta delle musiche, delle immagini, del videomaking, della scrittura dei testi e tre di noi hanno fatto gli speaker. Insomma un bell’esperimento che potrete trovare, ascoltare e scaricare nella versione digitale del giornale.

Eleonora Rhodio e Benedetta Dallatomasina, Terzo Anno

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Scuola Secondaria di Secondo Grado

Benvenuti ai nuovi proff!

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rof.ssa Ciervo, da piccola sognava di diventare una docente di italiano e latino?

Sì, fin da bambina sognavo di diventare una maestra o una professoressa. Nella mia cameretta la scrivania diventava la cattedra e davanti a me avevo studenti immaginari.

La passione per le materie umanistiche è nata durante gli anni del liceo, ho frequentato l’indirizzo scientifico, ma non ero affatto portata per la matematica; poi grazie ai miei insegnanti ho iniziato ad amare la letteratura e la storia”.

(Prof.ssa Eleonora Ciervo) Prof.ssa Gattoni perché ha deciso di insegnare in questa scuola? L’inglese è sempre stata la sua materia preferita?

Ci racconti un particolare del suo percorso di studi.

“Ho deciso di lavorare in una scuola salesiana, poiché ho già prestato servizio in una scuola cattolica e ne condivido i valori e il metodo educativo. Sì, l’inglese è stata, fin dalla scuola elementare, la mia materia preferita. Ero curiosa di scoprire nuove parole o espressioni, chiedevo sempre a mia sorella (più grande di quattro anni) di insegnarmi qualcosa in più.

Nel corso degli anni ho studiato anche altre lingue (francese,spagnolo,russo), ma l’inglese è sempre stata la mia più grande passione. Ho completato i miei studi universitari in Italia, ma dopo la laurea ho lavorato e approfondito le mie competenze linguistiche in Galles”.

(Prof.ssa Gloria Gattoni) Se tornasse indietro, Prof.ssa Latella, sceglierebbe nuovamente questo lavoro? Ci racconti un po’ come nasce la sua passione per le materie umanistiche.

“Sì, se tornassi indietro sceglierei lo stesso percorso lavorativo, è quello che ho

sempre sognato! Infatti la mia passione per l’insegnamento nasce in tenera età, quando all’età di 7/8 anni giocavo immaginando di essere una professoressa, utilizzando una piccola lavagna e dei gessi colorati, spiegavo ai miei peluche la lezione del giorno. Complice del mio amore per le civiltà antiche: mio nonno collezionista di monete antiche e appassionato di storia romana”.

(Prof.ssa Roberta Latella)

loro. Tuttavia al Liceo Maria Ausiliatrice si respira un’aria completamente nuova. La scuola si presenta come un edificio imponente e propone ai suoi studenti un’ampia offerta formativa. I nuovi colleghi, tutti molto preparati, mi hanno accolto benissimo, come se già mi conoscessero da una vita. Insomma, credo proprio che questa sia la scuola giusta per realizzare la mia missione”.

(Professor Antonello Marziantonio)

Professor Lella come nasce la sua passione per l’arte? Immaginava di insegnare in una scuola salesiana?

“L’arte ha sempre fatto parte della mia vita. Ho cominciato ad appassionarmi, fin da piccolo, alla musica e poi nel corso degli anni ho capito che tutte le forme d’arte sono collegate fra loro e sono un bisogno primario dell’uomo. Sono arrivato in questa scuola in modo assolutamente casuale ed è la mia prima esperienza in ambiente salesiano. Per ora l’impressione è positiva”.

(Prof. Massimo Lella)

Un cambio di settore con lei Prof.ssa Pasciuto, la sua passione per le materie scientifiche nasce negli ultimi anni di studi o in tempi più remoti?

“Le materie scientifiche mi hanno sempre affascinato. Ho approfondito matematica e fisica sia per l’amore che ho provato nelle materie ma anche per il piacere di insegnarle agli altri”.

(Prof.ssa Giulia Pasciuto)

Professor Marziantonio come nasce la sua passione per l’insegnamento e per le materie umanistiche? Come si trova in questa scuola?

“La mia passione per l’insegnamento risale agli anni delle scuole medie, durante i quali ho iniziato a nutrire un forte interesse per le materie letterarie, poi mi sono iscritto al liceo e ho subito capito che la mia “missione” era fare l’insegnante di lettere classiche e moderne.

Ho quindi frequentato la facoltà di Lettere laureandomi in filologia greca e in breve tempo sono riuscito a coronare il mio sogno. Nelle varie scuole d’Italia in cui ho insegnato, ho avuto la fortuna di maturare una ricca esperienza in contesti socio-culturali molto diversificati fra

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Rimaniamo nel settore delle materie scientifiche con la Prof.ssa Santucci, come nasce la sua passione e perché ha scelto di insegnare in questa scuola? “È una passione che ho sin dai primi anni di scuola (già alle elementari aiutavo mia sorella più piccola a risolvere i primi problemi di matematica). Negli anni, poi, questa passione è stata alimentata da professori “innamorati” della loro materia. In particolare ricordo con gratitudine il mio professore di matematica e fisica del liceo scientifico, che con la sua simpatia e passione ci spronava costantemente a ragionare sulle cose. È la scuola che ha scelto me ed io, affidandomi al Signore, ho accettato con gioia!”.

(Prof.ssa Elisa Santucci) Ginevra Cenci Mazzola e Giulia Guasti, Secondo Anno

S cuola S econdaria di P rimo G rado

Bentrovati in allegria!

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ari ragazzi e ragazze, che piacere e che emozione per me salutarvi la prima volta dalle pagine di WOW, il giornale della nostra famiglia di via Dalmazia! Ed è proprio da una foto “di famiglia” che questo saluto vuole partire: l’immagine di D. Bosco attorniata dagli alunni della scuola media e dai loro oggetti.

Come ben sapete non si tratta di un bizzarro mercatino degli oggetti personali, ma è il simbolo con cui abbiamo voluto sottolineare la festa di “Tutti i Santi”. Già! Nella mattinata del 30 Ottobre abbiamo celebrato i Santi come cristiani che hanno messo a frutto le proprie capacità con gioia, anche nei momenti di vita più faticosi: la nostra foto vuole dire che, con D. Bosco, anche noi proviamo ogni giorno a mettere a frutto ciò che siamo e sappiamo fare, i nostri “talenti”, per esprimersi con un termine del Vangelo.

All’inizio di questa prima conversazione è bello rivolgere qualche ulteriore saluto e anche dei “Grazie”. La prima amica da salutare è sr. Maria Luisa Nicastro, che ha iniziato un nuovo impegno presso l’Ispettoria delle suore salesiane, ma continua ad accompagnarci con il suo affetto e la sua preghiera. I nostri saluti, ricchi di simpatia e calore, vanno anche alle professoresse Di Castro, Neri e Triglia che iniziano nuove esperienze lavorative, ma soprattutto diamo il benvenuto alle nuove insegnanti, che ormai ben conosciamo: le professoresse Battista, Franco e Schina, che ormai hanno pienamente assunto con entusiasmo e

serietà il loro impegno di docenza. Anche grazie a loro la nostra famiglia educativa di via Dalmazia si arricchisce e si rinnova.

Nel mese di Ottobre, un’iniziativa molto apprezzata ha riguardato il “Festival della Scienza in classe”, realizzatosi per il secondo anno consecutivo: l’esperienza scientifica è uno stimolo in più a ricordare che non solo le ore scolastiche, ma tutta la nostra vita può essere un laboratorio in cui, collaborando con chi ci è vicino, cerchiamo continuamente il modo per far stare meglio noi stessi e gli altri. Dalla predetta esperienza occorre cogliere un ulteriore insegnamento: quando ci si impegna per il bene si può incorrere nell’insuccesso o nell’errore, come capita allo scienziato che prova e riprova, ma grazie a quegli insuccessi ed errori si impara ciò che serve per arrivare alla meta desiderata. In fondo il lavoro scolastico richiede lo stesso atteggiamento: impegnarsi, insieme ai compagni di scuola, per raggiungere i risultati sperati, senza paura dell’insuccesso o dell’errore che, pur essendo sempre possibili, sono le migliori occasioni per imparare meglio e diventare più bravi.

Certo al momento dell’uscita del presente numero di WOW saremo all’inizio di un periodo unico e sempre atteso nell’anno: l’inizio del tempo liturgico dell’Avvento, preceduto nella nostra scuola dalla tradizionale Castagnata. Il tempo dell’Avvento è un tempo di novità e lavoro. La novità di questo periodo è legata alla speranza del Natale e, per gli studenti, alla bellezza delle proposte formative in costante aggiornamento:

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pensate a quanti progetti, uscite didattiche, incontri sono stati realizzati e a quanti ve ne sono stati presentati fra le attività future. L’impegno da ricordare è, da una parte, quello già profuso nei due mesi di scuola trascorsi, dall’altra è l’impegno a realizzare bene il proprio dovere nel tempo scolastico che resta prima delle vacanze di Natale.

Parlando di novità è importante ricordare anche a voi, ragazzi e ragazze, una grande novità che il mondo della Chiesa, cui tutti apparteniamo, ha vissuto negli ultimi tempi: il Sinodo dei Giovani.

Si tratta di un grande lavoro di studio, incontri, dibattiti e infine pubblicazione di documenti, con cui papa Francesco e la Chiesa tutta hanno voluto riprendere il filo del dialogo e della fiducia reciproca fra giovani e adulti. Invito tutti voi e i vostri genitori, qualora non lo abbiate già fatto, a consultare il sito “www. synod2018.va” per saperne di più. Ma qui tengo a condividere la testimonianza più bella che ci arriva dai lavori del Sinodo voluto da Papa Francesco: il mondo ha un futuro felice se giovani e adulti sanno reciprocamente ascoltarsi, con affetto e rispetto. Ed io, e con me tutti i vostri insegnanti della scuola di via Dalmazia, crediamo che questo sia anche il segreto per stare bene e fare bene nella nostra scuola.

Con simpatia, Il vostro Preside, prof. Aldo Antolini

Auronzo 2018 Scuola Secondaria di Primo Grado

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uronzo è stata un’esperienza molto interessante ed entusiasmante.

Quest’anno abbiamo soggiornato dal 7 al 14 luglio in una casa salesiana ad Auronzo di Cadore, in Trentino. Il primo giorno, quando siamo arrivati,abbiamo svolto varie prove per suddividerci in squadre.

Durante il campo scuola abbiamo percorso la galleria del Lagazuoi, vicino a Cortina d’Ampezzo. Prima di entrare la guida ci ha spiegato vari avvenimenti storici accaduti durante la Prima Guerra Mondiale tra italiani e austriaci. Un’altra escursione molto interessante è stata quella con le jeep, con le quali siamo andati fino in cima alla montagna e,

arrivati a destinazione, abbiamo visitato le trincee dove i nostri soldati e quelli austriaci si sono fronteggiati, lì abbiamo pregato per tutte le persone che hanno perso la vita cento anni fa in quei luoghi.

Tra le varie attività siamo stati sulfunbob,un carrellino montato su delle rotaie, con il quale si scende giù dalla montagna. Auronzo è un’esperienza che consigliamo a tutti perché è molto divertente, si fa amicizia con tante persone e si sta all’aperto in un ambiente diverso dalla città.

Giulia Bocci e Lucrezia Mori, Terza Media B

Dublino 2018

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uest’anno per la prima volta la scuola media ha organizzato, insieme ai ragazzi del liceo, una vacanza studio fuori dall’Italia, esattamente a Dublino, in Irlanda. Siamo partiti il 17 luglio verso le otto di sera arrivando così a mezzanotte al college UCD, uno dei college più prestigiosi della città. I primi giorni non è stato semplice socializzare con i ragazzi più grandi, ma nell’ultima

settimana siamo riusciti a condividere dei bei momenti insieme. Il primo giorno gli insegnanti ci hanno somministrato un test per valutare il nostro livello di inglese; dopo essere stati divisi nelle varie classi abbiamo conosciuto l’insegnante madrelingua e durante le lezioni non abbiamo soltanto imparato la grammatica della lingua, ma anche la cultura e le tradizioni irlandesi. Abbiamo

avuto anche la possibilità di vedere vari monumenti e piazze importanti di Dublino e dell’Irlanda e abbiamo visitato uno degli zoo più grandi del mondo.

Questa vacanza studio a Dublino è stata una delle esperienze migliori tra quelle proposte dalla scuola, noi ragazzi che abbiamo partecipato ci siamo divertiti molto e scoperto nuove culture diverse dalla nostra.

Chiara Micheli e Vittoria Nicolella, Terza Media B

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Intervista alla prof.ssa Schina

S cuola S econdaria di P rimo G rado

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ome le è sembrata la scuola al primo impatto?

La scuola mi è apparsa ricca di opportunità non solo dal punto di vista della didattica, ma anche a livello pastorale.

Sono molto curiosa di scoprire tutto ciò che questa scuola ha in serbo per alunni e professori per avere un cammino sereno.

Lei si è trovata bene al livello didattico dato che la sua materia per alcuni di noi può incontrare degli ostacoli e ha trovato dei metodi?

Ad ogni lezione sto cercando di far

arrivare ai ragazzi la mia passione per questa disciplina, che mi ha portato alla scoperta di nuove persone e alla conoscenza di ciò che ci circonda.

Le piacerebbe proporre lezioni interattive?

Si ho avuto delle esperienze simili e penso che sia giusto coinvolgere i ragazzi attraverso la lavagna multimediale e tutto ciò che può essere utile per lavorare in sintonia.

Intervista Doppia: Leonardo e Caterina De Donatis

Intervista a Martina Testa, S Intervista alla new entry prof.ssa Franco Q C uest’anno nella classe 2A è arrivata una nuova compagna, lei si chiama Martina Testa.

ome si è trovata in questa scuola?

“Molto bene, sono stata accolta subito da tutti quanti e gli aluni si sono presentati in modo molto caloroso.

Con i colleghi si è subito formato un gruppo molto affiatato e concreto.”

Che impressione le ha dato questa scuola?

“Mi piace molto l’importanza che la scuola dedica al prossimo e gli insegnamenti che dà a tutti i suoi ragazzi.

La scuola parla da sola: è da più di cent’anni che questa scuola opera per il bene degli alunni che vi studiano” Come si trova ad essere coordinatrice di classe? “È una grande responsabilità, che però da molte soddisfazioni a livello formativo e personale.

Molto bella anche la disponibilità dei genitori degli alunni, molto gentili e collaborativi, proprio un bel gruppo!”

Cosa pensa degli alunni?

“L’impressione che mi hanno dato è ottima.

Mi hanno accolta veramente bene tutte le classi, ci sono andata subito d’accordo ed abbiamo iniziato subito a lavorare.

Gli alunni si aiutano a vicenda e sono molto collaborativi ma, c’è ancora qualcosa che si può migliorare in tutti i campi (soprattutto quello dell’attenzione).”

Chiara Manzi e Luca Erwin Lamberti, Seconda Media B

Martina com’è stato il primo impatto con la nuova scuola?

A primo impatto la scuola mi è sembrata molto bella e soprattutto un posto dove ci si sente a proprio agio.

Che cosa ti è piaciuto di più della nuova scuola?

Tra le cose che mi sono piaciute di più c’è lo slogan della scuola “#iosonounamissione” e la pulizia degli ambienti.

Quali sono le tue materie preferite?

Le mie materie preferite sono: grammatica, storia e scienze.

Con i nuovi compagni come ti trovi?

I miei compagni di classe mi hanno accolta e hanno subito stretto amicizia con me.

I professori come ti sono sembrati?

I professori mi sono sembrati subito persone molto gentili e comprensive, mi hanno fatto appassionare a materie che prima non mi piacevano.

Non ci resta che ringraziare Martina e augurarle buon anno.

Noi compagni siamo molto felici di avere Martina nella nostra classe e siamo contenti di aiutarla nel momento del bisogno. Cara Martina benvenuta nella nostra scuola e nella nostra classe.

Sofia Coglitore, Seconda Media A

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iete arrivati quest’anno in 2B, come vi state trovando?

Caterina: Mi sto trovando bene, mi sono ambientata abbastanza facilmente ed i compagni sono stati piuttosto accoglienti nei miei confronti.

Leonardo: Anch’io mi sono trovato bene.

Ho subito trovato molti amici simpatici e aperti. Inoltre gli ambienti sono molto curati.

Cosa pensate della scuola dal punto di vista didattico?

Caterina: I professori sono stati molto comprensivi nei miei confronti, facendomi recuperare ciò che nella vecchia scuola non avevo studiato.

Leonardo: I professori sono molto preparati e spiegano bene, cosa che mi è molto utile per lo studio.

Partecipate entrambi al corso di Cambridge, cosa ne pensate?

Caterina: Penso che il Cambridge sia un corso veramente utile per l’ apprendimento dell’inglese, inoltre ci propone una professoressa madrelingua che offre un insegnamento in più.

Leonardo: Il Cambridge mi sta aiutando molto a potenziare la mia esperienza didattica di lingua inglese, mi sta piacendo particolarmente.

Consigliereste questa scuola a dei vostri ex-compagni?

Caterina: Si perché gli studenti sono simpatici ed i docenti molto preparati.

Inoltre la scuola è ampia e curata con grandi spazi aperti dove passare le ricreazioni ed una grande palestra dove svolgere attività fisica.

Leonardo: Si dato che è una bella scuola accogliente e pulita, con ampi spazi ricreativi e aule ben illuminate e grandi.

Ginevra Di Chio, Seconda Media B

Scuola Secondaria di Primo Grado

Lettori per un giorno… La Giornata del Creato e non solo!

N

oi della classe I B il giorno 23 ottobre scorso siamo stati alla libreria “Elledici” per partecipare al progetto “Io leggo perché”. Siamo stati accompagnati dalle professoresse Salerno e Barbanera.

Siamo arrivati in libreria, con l’autobus, alle 11:45 e, appena saliti al piano di sopra, ci hanno accolto calorosamente la proprietaria della libreria e Don Dino.

Abbiamo iniziato costruendo con colla, forbici e carta un libretto pop up e

successivamente abbiamo creato una lampada fantastica. Dopo aver finito di lavorare abbiamo girato per la libreria e comprato dei libri per noi e la nostra famiglia e siamo andati a visitare la chiesa del Sacro Cuore. Infine siamo tornati, sempre con l’autobus, e siamo rientratia scuola alle 13:45 circa. Da questa meravigliosa esperienza abbiamo capito che anche leggere o costruire libri oltre che istruttivo è un formidabile e divertente passatempo!

Agostino Guasina e Lavinia Mazza, Prima Media B

I

l 6 Ottobre, noi bambini della classe 1A, abbiamo preparato un PowerPoint, con la nostra coordinatrice di classe, per la “Giornata del Creato”. Tutti hanno collaborato portando delle immagini da inserire nel PowerPoint, da esporre successivamente a tutte le classi in salone verde. Il nostro PowerPoint aveva lo scopo di far comprendere a tutte le persone, che la terra va rispettata, amata e salvaguardata, come Dio ce l’ha donata, e non deve essere alterata dall’inquinamento prodotto dall’uomo. Per concludere, con la nostra coordinatrice, abbiamo creato un cartellone, per iniziare il “Progetto di Classe”. #iosonounamissioneperlaterra!

Matteo Consorti e Alessio Gattamorta, Prima Media A

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S cuola S econdaria di P rimo G rado

La vendita delle merende L

a vendita delle merende è un momento in cui le classi si impegnano a raccogliere i fondi per fare della beneficenza. I soldi guadagnati saranno utilizzati per comprare delle cose importanti, utili per la sopravvivenza delle persone che vivono in paesi lontani dal nostro, in condizioni disagiate.

Ognuno di noi si è impegnato nel proprio piccolo per una buona causa.

Grazie alle nostre merende, come panini, pizzette, ciambelloni, patatine, crepes… potremo far avere il cibo per un anno ad un bambino e un cuscino per dormire.

Quindi, noi possiamo dire che ci siamo divertiti molto a stare tutti insieme, che è stata una bella esperienza e che abbiamo fatto una buona azione. Ci auguriamo di poterla ripetere anche il prossimo anno.

Edoardo Spagnuolo, De Rosa Valerio, Andrea Greco, Prima Media A

Milena ci racconta…

D

urante un buongiorno di ottobre, il mese missionario, abbiamo ascoltato la testimonianza di Milena, una ragazza che ci ha raccontato la sua esperienza in Egitto e Sudan, luogo tormentato dalla guerra.

Milena ha svolto il suo volontariato con i bambini in un oratorio. Milena e i suoi “colleghi” avevano una vita molto dura, specialmente uno, colui con cui la nostra testimone ha legato di più. Lui dopo una giornata passata in oratorio con i bambini, andava a lavorare in un bar fino a notte fonda, dopo tornava a casa per riposare poche ore e successivamente

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andava a scuola. Un’altra cosa che ci ha colpito molto è stata la “ vacanza “ che hanno fatto in una struttura salesiana che aveva a disposizione letti per tutti, cibo assicurato almeno due volte al giorno e calde coperte. I bambini qui si sentivano in un hotel a 5 stelle.

Quest’ultima cosa in particolare ci ha fatto capire quanto siamo fortunati e che non dovremmo lamentarci per le cose stupide.

Flavia Gentile, Seconda Media B

Scuola Secondaria di Primo Grado

Ogni anno il Liceo offre il pranzo agli amici bisognosi del quartiere.

Grazie a tutti coloro che, in vari modi, contribuiscono ogni anno a rendere piĂš bello questo momento di famiglia!

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I primi giorni di scuola C

ari compagni come ogni anno i primi giorni di scuola sono i più emozionanti di tutto l’anno, sia per chi incontra di nuovo vecchi amici sia per chi inizia una nuova avventura, come noi bambini della prima.

Arrivati in prima abbiamo incontrano tanti compagni nuovi, quindi i primi giorni di scuola sono stati dedicati alla conoscenza di chi sarà accanto a noi tutto l’anno e per i prossimi cinque anni.

Noi bambini di prima A e B abbiamo cercato di conoscerci meglio attraverso un semplice gioco, in cui ognuno di noi ha detto ai compagni il suo nome e quali erano: l’ animale, il colore , lo sport e il cibo preferito.

E’ stato divertente ed abbiamo completato, con l’aiuto delle maestre, un bellissimo cartellone su cui sono segnate tutte le cose che ci piacciono. Speriamo nel corso dell’anno di conoscerci ancora meglio scoprendo di ciascuno di noi gli aspetti più belli!

S cuola P rimaria

I bambini delle classi Prima A e Prima B

N Progetto di cittadinanza e costituzione

ell’anno scolastico 2018/2019, le classi seconde si incontreranno per alcune lezioni a classi aperte, per affrontare tematiche relative al progetto di cittadinanza e costituzione.

Sulla base di questo progetto si cercherà di promuovere nei bambini la consapevolezza di appartenenza ad un “gruppo”, dotato di ambiente “proprio”.

Un ambiente dove, attraverso le conoscenze, le esperienze e il rapporto

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con gli altri, si apprende a diventare futuri cittadini. Imparare a comportarsi secondo le principali regole del buon vivere, del rispetto degli altri, degli spazi e degli ambienti in cui si è immersi è fondamentale per far comprendere ai bambini che il bene civile deve essere considerato come bene comune.

I bambini delle classi Seconda A e Seconda B

Scuola Primaria

La nascita della Terra: Piccoli storici crescono

I

bambini di terza si sono cimentati anche quest’ anno in un lavoro a classi aperte, stavolta sul Big Bang.

Ogni classe è stata divisa in sei gruppi, composti da alunni di entrambe le sezioni. Ad ogni gruppo è stata affidata l’elaborazione su di un cartellone di una delle fasi della nascita della terra.

Ogni componente ha dato il proprio contributo, con disegni e spiegazioni, e questa interdipendenza positiva ha permesso di realizzare un lavoro dove riconoscere la personalità di ogni bambino.

I bambini delle classi Terza A e Terza B

Informatica e Scienze si incontrano

A

ll’inizio di quest’anno scolastico il maestro Pietro, in collaborazione con le maestre di classe: Mila e Valentina, ha creato dei gruppi d’informatica che parlano di scienze.

Ogni gruppo è formato da 4-5 bambini ed ha il compito di ricercare e approfondire un argomento, come ad esempio: l’energia, i colori, il Sole…

Al mio gruppo è stato assegnato il suono; abbiamo scoperto che è prodotto dalla vibrazione di un corpo elastico, e che la sorgente sonora ha bisogno di un mezzo per essere propagata che può essere l’aria o un’altra sostanza.

Alla fine ogni gruppo dovrà presentare il lavoro alla classe alla lim, attraverso un PowerPoint.

Giornalisti per caso A

l ritorno dalle vacanze estive, noi bimbi di quarta ci siamo divertiti a calarci nei panni dei giornalisti!

A classi aperte, ci siamo intervistati reciprocamente per curiosare sulle vacanze estive che erano appena trascorse.

E’ stato divertente… un modo per ricordare i giorni passati in relax e a prendere il sole.

I bambini delle classi Quarta A e Quarta B

Giornata tra scienza ed esprimenti

C

on tanto entusiasmo, curiosità e partecipazione abbiamo trascorso un’intera giornata scolastica all’ insegna della scienza!

Dei “veri scienziati” hanno realizzato degli esperimenti, per spiegare a noi piccoli curiosi ad esempio come si propaga il suono.

Sono riusciti, con semplici laboratori, a illustrarci dei “grandi misteri “scientifici.

I bambini delle classi Quarta A e Quarta B

I bambini delle classi Quinta A e Quinta B

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Ora siamo in Quinta D

alla prima sembra passato poco tempo, invece siamo arrivati in quinta!

Questo sarà l’ultimo anno della Primaria, quello in cui cercheremo di impegnarci di più, anche perché siamo i più grandi e dobbiamo dare il buon esempio a tutti con il nostro comportamento.

Siamo un po’ preoccupati di dover affrontare argomenti complessi e compiti più difficili e numerosi.

Ma con la buona volontà tutto è possibile!

Cercheremo quindi di non arrenderci e migliorare, trascorrendo il nuovo anno col sorriso e in armonia con tutti.

C’è anche una bella novità, è arrivato un nuovo compagno; si chiama Carlo ed è molto carino e simpatico.

Speriamo di diventare grandi amici e di farlo sentire sempre accolto e sereno in questa nuova fantastica avventura.

I bambini della classe Quinta A

Intelligenza Ottobre The Science creativa missionario Festival

U

n giorno, durante una lezione di educazione fisica ho mandato un bambino nello spogliatoio perché era agitato. Conoscendolo ormai da cinque anni dopo 2 minuti sono andata a controllare cosa facesse e l’ho trovato che saltava ad una ad una quelle coppie di scarpe che aveva allineato perfettamente. Ebbene sì, aveva fatto un piccolo percorso nello spogliatoio. Alla mia domanda:<<che cosa stai facendo?>>, lui mi ha risposto:<<maestra, tu lo sai che non riesco a stare fermo e allora ho pensato di fare un po’ di ginnastica>>. Ci siamo guardati negli occhi e non ho potuto trattenere una risata. Questo per dire che ci sono dei bambini con un’ intelligenza brillante e creativa, capace di inventare qualsiasi cosa in qualsiasi posto, come quei piccoli geni, magari più vivaci, che io adoro. E’ proprio il caso di dire che l’intelligenza creativa non va fermata e l’insegnante deve farsi da parte e osservare.

Maestra Chiara

P

er tutti i cristiani il mese di ottobre è il mese dedicato ad aiutare le popolazioni povere del mondo. Martedi 23 e giovedi 25 anche noi alunni della scuola primaria Maria Ausiliatrice abbiamo festeggiato e ricordato le missioni e i missionari e il loro fondamentale contributo.

Durante queste mattine, ognuno di noi ha portato a scuola qualche soldino per donarlo ai missionari che aiutano i bambini che hanno più bisogno.

Suor Margherita e le maestre ci hanno offerto un pezzo di pizza bianca così, tutti insieme, come un’unica famiglia abbiamo condiviso una semplice merenda.

Successivamente siamo andati in teatro dove Suor Margherita ci ha dato molti spunti di riflessione sul significato di missione, solidarietà e condivisione. Queste due giornate sono state molto belle ed intense, abbiamo capito sempre di più l’importanza delle missioni.

Ricordiamoci… facciamo sempre il bene e usiamo il cuore forse solo così il mondo sarà migliore.

I bambini delle classi Quinta A e Quinta B

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T

he Science Festival took place in six classrooms at the secondary school on October 25th. The participating classes were 4 and 5 from primary school and all classes from secondary school.

We all learnt new things about different topics, like Chemistry, Maths, Sound and Acoustics, electricity, plants and animals.

The lesson about plastic and pollution was really shocking!

The funniest lab was the “One thousand bubbles”, where we enjoyed the magical atmosphere of soap bubbles.

The insiders who lectured explained clearly and they made everything very interisting, involving us for hours, and we all had the opportunity to do a large variety of experiments.

We also went to the theatre, were we saw very exciting experiments with electricity, and in the courtyard we ate some pizza for the “Missionary snack”!

We hope to repeat this wonderful experience next year.

I bambini delle classi Quinta A e Quinta B

Scuola Primaria

La messa di inizio anno I

l 13 ottobre, nella chiesa di S. Bellarmino, è stata celebrata la messa di apertura del nuovo anno scolastico.

Era presente tutto l’Istituto, dalla materna al liceo, ed è stato bellissimo vedere tutti riuniti, ragazzi, genitori, insegnanti e suore come una grande famiglia.

Il sacerdote, con frasi semplici e significative, ci ha augurato di percorrere questo nuovo anno dando sempre il meglio e vivendo in armonia con tutti.

Alla fine della messa, alcuni ragazzi del liceo ci hanno consegnato una pergamena colorata che contiene parole importantissime e preziose, come “ Rispetto, Fiducia, Empatia, Generosità, Collaborazione, Fiducia…”.

Sono questi i valori su cui si fonda la nostra scuola e noi cercheremo di farne sempre tesoro.

Buon anno a tutti !

Ginnastica: un piccolo percorso

I bambini delle classi Quinta A e Quinta B

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Nella grotta delle emozioni

S cuola dell ' Infanzia

C

on Ulisse siamo sbarcati sulla terra dei Ciclopi dove abbiamo raggiunto la grotta del terribile Polifemo e quante emozioni abbiamo provato. Ci siamo divertiti tantissimo a mungere la mucca e a schiacciare gli acini per fare il vero “vino di Ulisse”.

Mese missionario: un seme per la vita

Tutti a bordo... inizia il viaggio!

L

a programmazione di quest’ anno ha come filo conduttore il viaggio. Il nostro nuovo eroe Ulisse si trova ad affrontare mille peripezie, dovrà confrontarsi con paure ed emozioni e deve fare appello alla sua intelligenza, coraggio e astuzia per arrivare alla fine del suo viaggio. Tutti a bordo allora, pronti ad affrontare nuove avventure che ci porteranno ad incontrare fantastici personaggi e ad imparare nuove cose!

Buon anno scolastico a tutti!

N

oi bambini della scuola dell’infanzia abbiamo deciso di partecipare al mese missionario allestendo un mercatino di piantine. Anche se siamo piccolini abbiamo molto a cuore chi è meno fortunato di noi e acquistando una piccola piantina abbiamo contribuito ad aiutare chi è in difficoltà, come ci ha sempre insegnato a fare il nostro San Giovanni Bosco.

I Bambini Dell’ Infanzia

I Bambini Dell’ Infanzia

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