Settimana delle arti

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MINISTERO DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA ALTA FORMAZIONE ARTISTICA E MUSICALE

a n a m setti a n a i ital i t r e dell

ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI FOGGIA

RTI DI FOGGIA DI BELLE A IA M E D A C AC

A

MBRE 2006 22-28 NOVE

IL SOLCO DELL’ ARTE galleria provinciale d’ arte contemporanea - p a l a z z o

dogana-foggia

PROVINCIA DI FOGGIA


in copertina: Palazzo Dogana (facciata interna)


a n a settim a n a i ital i t r delle GIA E ARTI DI FOG LL E B DI IA M E ACCAD

A

MBRE 2006 22-28 NOVE

a cura di

Antonio Nasuto Floriana Mucci

IL SOLCO DELL’ ARTE galleria provinciale d’ arte contemporanea -palazzo dogana-foggia


MINISTERO DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA ALTA FORMAZIONE ARTISTICA E MUSICALE

ACCADEMIA DI BELLE ARTI FOGGIA

PROVINCIA DI FOGGIA

ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI FOGGIA Corso Garibaldi, 35 - 71100 Foggia tel. 0881 726301 - fax 0881 709072 www.abafg.it AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI FOGGIA Palazzo Dogana Piazza XX Settembre, 1 - 71100 Foggia


In qualunque modo s ia le ga ta a lla c iviltà in cui nas ce, l’ arte s pe s s o la s upe r a - fo r s e la tr as cende - come s e fa c e s s e a ppe llo a po te r i c he ignor a, a una inacce s s ibile to ta lità de ll’ uo m o . Malraux


Progetto grafico ANTONIO NASUTO - FLORIANA MUCCI Collaborazione alla realizzazione del progetto MARIANNA PELULLO - FABIO CASIERO

Galleria Provinciale d’ Arte Contemporanea-Palazzo Dogana-Foggia 22-28 novembre 2006 Progetto allestimento ANGELO CATANO

Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l’ autorizzazione degli autori.


SOMMARIO

INVESTIRE NELL’ ARTE: UNA SCELTA POLITICA ILLUMINATA

Gaetano de Perna

12

GIROTONDO

Savino Grassi

14

PROSPETTIVE E LINEE DI TENDENZA DELLA RICERCA ARTISTICA CONTEMPORANEA: GENERAZIONE DI GIOVANI ARTISTI E VALORI EMERGENTI

8

Presidente Accademia di Belle Arti Foggia

Direttore Accademia di Belle Arti Foggia

Antonella Garofalo Critico d’ Arte e Docente di Beni Culturali ed Ambientali

Le Opere

16

64

LA MOSTRA

Floriana Mucci

65

IL SOLCO DELL’ ARTE

Antonio Nasuto


INVESTIRE NELL’ARTE: UNA SCELTA POLITICA ILLUMINATA

Gaetano de Perna Presidente Accademia di Belle Arti di Foggia

8

Le Accademie di Belle Arti nonostante la riforma legislativa che riconosce loro le stesse autonomie, lo stesso valore e le stesse funzioni culturali, sociali ed economiche delle università e dei politecnici, soprattutto a causa di un’imprevidente politica culturale degli enti pubblici territoriali, che fino a poco tempo fa hanno dimostrato di ignorare che le università non sono le sole istituzioni esistenti d’alta formazione, sono state finora esiliate ai margini dei processi di sviluppo e di crescita in quei settori; con un’aggravante: quella di aver emarginato, e non fa differenza se per ignoranza o per interesse, proprio gli organismi istituzionalmente preposti a sede del sapere artistico e della sua libera elaborazione e trasmissione, del suo insegnamento e dell’attività di formazione, di ricerca e di produzione nel campo delle arti, del design, dell’urbanistica, della grafica, della comunicazione visiva, della scenografia, dello spettacolo nonchè delle tecnologie e delle scienze applicate a questi medesimi settori. L’aggravante si sostanzia nel fatto che la nostra Nazione è universalmente conosciuta proprio per le sculture, le opere architettoniche, urbanistiche, pittoriche, per tutto quanto altro riguarda l’estetica e per l’estro ed il genio artistico del suo popolo e dunque le Accademie, ben lungi dall’esserne relegate ai margini, dovrebbero essere considerate il cuore di ogni processo culturale, sociale ed economico nonché vere e proprie fucine di ricchezza e di opportunità di lavoro per i giovani. Grazie alla sensibilità al bello dei governanti del passato e dei singoli mecenati hanno vissuto d’arte ed in ogni campo innumerevoli artisti, artigiani, carpentieri, architetti ed urbanisti che, in cambio, hanno dato ai loro patrocinatori pubblici e privati ed all’intera nostra Terra innumerevoli ricchezze; Chi viene in Italia, infatti, ci giunge soprattutto per visitare le sue bellezze artistiche. Ancora oggi, dunque, le grandi opere del passato producono prestigio e abbondanza e soprattutto lavoro in ampi settori della nostra economia, come quello turistico e culturale. D’arte dunque si può vivere, l’arte è ricchezza che produce altra ricchezza


e quindi nell’arte è necessario investire: come sarebbe diversa e più povera l’Italia senza il contenuto artistico delle sue opere pubbliche e private del passato. La marginalizzazione delle Accademie ha privato il sapere artistico di una sede (è come se qualcuno avesse scacciato dalle loro botteghe, dai loro laboratori e dai loro studi i pittori, gli scultori e gli artigiani del rinascimento: in quali luoghi si sarebbero allora potuti formare i Grandi?) e, soprattutto, ha permesso ad altri enti ed a privati, assai meno competenti, di appropriarsi delle sue funzioni istituzionali. Così le Accademie sono state tenute nell’ombra, difficili da vedersi e da sentirsi, ma nelle moderne società della comunicazione immediata, dalle infinite e velocissime sollecitazioni, ciò che non è facile a vedersi e a sentirsi non viene neppure cercato ed è, dunque, come se non esistesse. Davvero bizzarro che nell’era tecnologica sia stata finora tenuta in disparte proprio l’Istituzione che meglio d’ogni altra potrebbe dire sulla comunicazione visiva, la più immediata delle comunicazioni. L’attenzione che il recente Governo ha nei confronti del mondo dell’arte e le straordinarie virtù umane, politiche e culturali del Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Università delegato all’Alta Formazione Artistica e Musicale, On. Prof. Nando Dalla Chiesa, che ho la fortuna di conoscere personalmente, costituisce una nuova opportunità per le Accademie di uscire dall’impasse e dall’isolamento in cui sono state finora relegate, una opportunità che per il bene della Nazione non possono perdere. L’Accademia di Foggia non la perderà. I futuri obiettivi immediati saranno, allora, quelli di uscire dal silenzio, farci conoscere, riappropriarci delle nostre funzioni, partecipare ad ogni attività che abbia attinenza con l’arte, l’estetica, l’architettura e l’urbanistica affinché il nostro Paese diventi più bello e più vivibile, divulgare ovunque il sapere artistico e diffondere la convinzione che l’arte non è solo fine a se stessa, ma anche centro di innumerevoli interessi economici e crogiolo di tante opportunità di lavoro.


10

La diffusione della nostra immagine nei contenuti di cui si è detto, comporterà anche un grande aumento degli allievi, con tutti i benefici connessi, tuttavia questo dato schiude la discussione intorno ad un grave problema della nostra Istituzione, vale a dire quello degli spazi. Nel più breve tempo possibile, e comunque entro l’inizio del nuovo anno accademico, dovremo ottenere dal Comune tutti i locali del palazzo della nostra sede, e l’azione di promozione dell’Accademia servirà e sarà finalizzata anche a questo. All’interesse sull’Accademia conseguirà naturalmente quello sui suoi docenti, allievi ed artisti e questo sarà il beneficio e l’obiettivo più importante. Nostri compiti principali, infatti, saranno quelli di promuovere gli artisti, docenti ed allievi, dell’Accademia, e le loro attività, ovunque, affinché diventino o si consolidino ambasciatori della cultura e dell’arte della nostra Regione in tutto il mondo, di aiutarli a vendere le loro opere, ovviamente se lo vorranno, e di inserire nel mondo del lavoro gli studenti ed i laureati. Naturalmente questo importante, allo stato unico e, quindi, sperimentale, progetto di sviluppo dell’Accademia necessita di ulteriori risorse umane, di nuove competenze e di mezzi finanziari maggiori di quelli finora utilizzati. Si tratta in ogni caso di risorse che, oltre a permetterci il raggiungimento degli obiettivi delineati, innescheranno un processo virtuoso capace di autoalimentarsi. Non saremo soli perché apparrà subito evidente, agli uomini più saggi, che una accademia che si proietta nella società con i suoi giovani artisti è in ogni senso una risorsa straordinaria. Cercheremo il sostegno e l’alleanza del Governatore della Regione, On. Nichi Vendola, che conosciamo come persona illuminata e consapevole dell’importanza anche sociale ed economica della cultura e dell’arte, nonché l’aiuto, e la collaborazione, delle Amministrazioni Provinciale e Comunale di Foggia, e di tutti gli altri enti e privati attenti alle evoluzioni culturali. Un ringraziamento particolare ci sia già concesso rivolgere all’Assessore Regionale al Lavoro, Cooperazione e Formazione Professionale, Prof. Marco Barbieri, grazie al cui impegno la nostra Accademia ha attivato il suo primo Master. Per ultimo, ma non certamente per importanza, mi sia consentito esprimere la mia gratitudine al Direttore dell’Accademia di Foggia, l’Illustre Prof. Savino Grassi, al Direttore Amministrativo, il valente Dott. Natale De Cesare, agli Onorevoli membri del Senato Accademico e del Consiglio d’Amministrazione, ai bravi curatori del catalogo, Professori Floriana Mucci e Antonio Nasuto, ed a tutti i docenti per le capacità, l’impegno e la passione che spendono ogni giorno per il prestigio della nostra Istituzione.



GIROTONDO

Savino Grassi Direttore Accademia di Belle Arti di Foggia

Girotondo senza regole così gira il mondo. Hai fermato la tua corsa: pietre, campi e case hanno parlato, sole, luna e stelle hanno sorriso. Poi la tua mamma ti ha baciato ed è arrivato un pianto leggero leggero come una bimba che danza. Girotondo senza scarpe senza casa, senza inganni: dicci rabbì: «dov’è la perla?». Cerca, cerca, cerca... e nel cuore una gran festa. Girotondo, giro di testa senza vestiti vogliamo girare, come bambini baciare la terra e per compagna una folle allegria. Girotondo, giro di fuori senza affondare in sabbie profonde, ma cogliere il vento che soffia forte per camminare nell’aria e nei sogni. Girotondo, giro di ali: l’arte del volo ci è stata donata, per viaggiare senza ricordi fissando il sole e sentendo il mare. Girotondo, gira la vita e quando il giro viene a finire, con un sorriso ci prendi le mani e ci trasformi in raggi di luce. Girotondo, giro quadro, tutti i giri stanno a guardare tanti bambini che presi per mano sono vestiti di luci e colori.

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Girotondo, gira il sole gira la testa, gira il cuore, ... gira rabbì, apri le danze!


Glossa al “Girotondo” per tutti i “bambini” che amano l’arte e in particolare quelli delle Accademie di Belle Arti per tutti i bambini del mondo per quelli che non hanno smesso di esserlo per coloro che finalmente lo sono ri-diventati per i bambini di Beslan e per noi, bambini con loro, per il bambino più piccolo, vissuto in Galilea, che ci ha insegnato ad amare ed ora è il più grande nei nostri cuori.


PROSPETTIVE E LINEE DI TENDENZA DELLA RICERCA ARTISTICA CONTEMPORANEA: GENERAZIONE DI GIOVANI ARTISTI E VALORI EMERGENTI

Antonella Garofalo Critico d’Arte e Docente di Beni Culturali ed Ambientali

14

L’odierno panorama artistico del mezzogiorno, ha assunto una sua vasta e vitale presenza, sviluppata intorno ad un modello culturale che, ha da tempo abbandonato l’immagine dell’emarginazione artistica sul piano nazionale. In tale contesto, in un progetto di ampio respiro che si muove nella realtà per promuovere una continua comunicazione creativa, si colloca l’iniziativa della mostra “Il solco dell’arte”, presentata nell’ambito del programma nazionale della Settimana delle Arti. Progettata quale occasione ideale per dare spazio, al di là delle specifiche differenze operative, ad artisti e opere della contemporaneità, il cui percorso è espressione di un proprio codice creativo, fatto di molteplici rimandi culturali, attraverso media che spaziano dalla pittura, scultura, video e installazione. L’esposizione tenta quindi una rilettura attenta della cultura della sua totalità, allo scopo di mettere in evidenza l’importanza che attualmente viene assegnata all’arte, quale importante risorsa per il territorio di appartenenza. L’attenzione e la valorizzazione del patrimonio culturale ed artistico nazionale e locale, sono fra gli obbiettivi primari che il governo e le istituzioni, perseguono ormai da anni. La vitalità dell’arte giovanile si palesa, in grande e autonoma libertà espressiva, nelle ricerche di questi giovani artisti allievi dell’Accademia di Belle Arti di Foggia. Le loro ricerche vanno lette nella giusta angolazione, in un clima di fermento, in cui mutano i rapporti con metodologie e tecniche e dove la sensibilità sperimentale si apre a non facili dialettiche per formare un tessuto connettivo fra arte e realtà. Mostrano attraverso espressioni differenti, articolate secondo attitudini diverse, l’urgenza di riconquista di una realtà volta a strutturare nuove configurazioni. Il lavoro di questi artisti emergenti, sempre frutto di indagine, conduce ad un continuo dialogo con la realtà lungo un percorso teso in costante verifica, approdando a spazi di riflessione in cui si colgono meditazioni di interesse essenziale. L’occasione espositiva , diventa dunque una registrazione, un confronto in


cui esperienze e motivazione di ricerca personale, sono estrinsecate in un gran numero di opere connotative di una molteplicità linguistica del tutto singolare. Volutamente non si è provveduto alla scelta di un tema, quale filo conduttore dell’evento, ma si è puntato sulla stimolante compresenza dei diversi percorsi creativi che, assicura alle opere la giustapposizione, e al fruitore una pluralità di punti di vista nella percezione dell’opera d’arte. L’idea dell’arte come “linguaggio della forma” strutturato all’interno della prassi ed avulso da retorici indirizzi mentali autoreferenziali, unitamente al particolare connubio tra concezione speculativa ed equilibrio creativo, sono sicuramente i nodi che unificano le intuizioni più diverse. In un certo senso la non-coincidenza linguistica, rappresenta il comune denominatore. Così attraverso ampie stesure di colore, ispessimenti materici, fermenti informali, figurazioni astratte, destrutturando e connotando diversamente oggetti di uso comune, si evince il rifiuto della realtà così com’è. La negazione dello stereotipo dell’uomo massificato e omologato, del multiplo, del replicante osservato e spiato un po’ morbosamente dall’occhio del Grande Fratello, diventa così oggetto di demistificazione. Attraverso peculiari realizzazioni questi giovani talenti percorrono il tempo, il loro presente, con riflessioni che delineano efficacemente la volontà di interpretare in dinamiche trame, le problematiche dell’uomo contemporaneo.


GAETANO ACCETTULLI LEONARDO AVEZZANO DOMENICO CARELLA FABIO CASIERO ALESSIA COLACICCO MIRKO CUSMAI SIMONA DI BENGA OSVALDO DI LORENZO ELSA FLORIO ANTONINO FOTI ROSAMARIA IOZZI TERESA MASTRANGELO ALFREDO MAZZARDO FLORIANA MUCCI ANTONIO NASUTO ANNA PADALINO VERONICA PALERMINO MARIANNA PELULLO ADRIANO SANTORO PIO SILIBERTI VITO LIVIO SQUEO ADAMO STRANGES BARBARA TROMBETTA 16





Gaetano Accettulli Vito Livio Squeo inESistente Video 2005-2006

20


“Il paradosso in cui vivono persone e cose è che esse sono composte di nulla e d’essere: tale condizione (retaggio di una specialissima nascita) le confonde negli stati dello spazio e le fa vivere nell’attimo fuggente del tempo, nell’ insidiosa inquietudine del nulla che le attanaglia dal di dentro.” Non sappiamo di chi sia questa frase (l’articolo che la riportava non citava l’autore), ma la voglia di metterla in scena era fortissima. Il corto, infatti, risulta come la fedele trasposizione delle parole di questo pensiero in immagini, è un viaggio nell’ ESistente ma anche nell’ inESistente, nel corpo come nell’anima, attraversa le labili e inafferrabili coordinate del tempo e dello spazio che a stento trattengono la porta affacciata sulla grande incognita che da sempre assilla l’uomo: cosa c’e dietro il trucco della dicotomia esistenziale? A noi è rimasto un foglio bianco in mano... .


Leonardo Avezzano Occhio con mosca Olio su tela 62 x 156 2005

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SGUARDO Olio su tela 80 x 120 2006

RETROSCENA Olio su tela 140 x 150 2006

GOCCIA Olio su stoffa stuccata 50 x 35 2005


Domenico Carella Stratificazioni Ruggine su carta 24 x 198 x 0,5 (25 pezzi) 2003

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“Questo tempo che va e non ritorna piĂš, lo rivedo dietro le mie ruggini. Ruggine, che scandisce il tempo, che affiora giorno dopo giorno... ed io che aspetto inesorabile il grande miracolo... vita...â€?


Fabio Casiero Adamo ed Eva Ferro, gesso e das 97 x 100 x 20 (2 pezzi) 2006

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Nessuna quiete in loro liscia e fredda. Non colonne di Dio ma solo effigi. No a tali statue di virtù ostili ora in contrade selvagge e non più in templi.

STUDIO PREPARATORIO SKY SLED 2005

GRAN MASTICATORE # 1 Gesso e das 55 x 45 X 45 2006


Alessia Colacicco Alice che spara al coniglio acrilico su tela 100 x 100 2006

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“Scrive con i pennelli parole e versi, frasi di getto, come flussi della coscienza, inserisce figure, conigli, facendo ironia sulla sorte del Bianconiglio tanto cercato da Alice e poi finalmente “acchiappato”. I colori li stropiccia sulla tela, grumi di blu, giallo, grigio e rosso che lascia colare. Nella sua arte c’è una comunicazione forte, delirante, istintiva, le immagini e i disegni apparentemente infantili, sono il risultato di composizioni che somigliano a sofferte e inventive cicatrici sulla tela.”

BOOM Acrilico su tela 90 x 100 2006

SCARPETTE VIOLA Acrilico su tela 120 x 100 2006


Mirko Cusmai AEIOUY Acrilico su stoffa 130 x 130 2006

30


Giocando si impara,e spesso non impariamo perché abbiamo paura di metterci in gioco,di cadere, e “quando si cade l’importante è rialzarsi!”

MONUMENTO AI CADUTI IN GIOCO -perchè il gioco è una cosa seriaInstallazione 2005


Simona di Benga Oltre ... Olio su cotone su tavola 69 x 44 2003

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“... E se mi avvicino ancora potrò sentire bisbigliare il loro monito, la melodia che canta della libertà che esiste oltre l’apparenza che conosciamo delle cose, quella sfera di vita che è pure parte reale di noi, ma che esiste, che troviamo, ....nella possibilità del sogno...”

LUCE Olio su cotone su tavola 43 x 70 2001

NON DIMENTICARE... Olio su cotone su tavola 78 x 46 2003


Osvaldo di Lorenzo Declinazione zero

(plastico in scala 1:10) Tecnica mista Diametro base m 8,00 - altezza m 6,00 2002-2005

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“Spiritual awakening is the most essential thing in man’s life and it is the sole purpose of being.”

RIFLESSI plexiglass 30 x 30 (2 pezzi) 2004

“Il risveglio spirituale è la cosa più importante nella vita di un uomo ed è l’unico scopo dell’essere.” Michael Meegan “All will be well”

FIORE DI UO TO Specchio e filo di ferro zincato 2003


Elsa Florio Promemoria Smalto su tela 120 x 120 2001

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BANALMENTE PARLANDO Acrilico su tela 50 x 40 (3 pz) 2006

SELF PORTRAIT 1 Tecnica mista su carta 20 x 20 2003

SELF PORTRAIT 2 Tecnica mista su carta 20 x 20 2003

“Mi diverto a giocare con la parola

“banale”.

È

curioso

notare come la gente ne rifugga dall’attribuzione. non

vuole

invito

al

Ma

essere

un

suicidio

il

mio

cinico morale.

Essa sta ad indicare una linea oltre

la

quale

e,

sotto

la

quale, si generano le nostre frustrazioni.

La

normalità

anche se non lo ammettiamo, rimane grande.”

il

nostro

sogno

più


Antonino Foti Trash Tecnica mista su tavola 100 x 130 2004

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La società, con tutte le sue distorsioni ed aberrazioni, con le sue iniquità e le sue ipocrisie, è il fulcro di una personale azione incessante che trova sfogo nell’ unico medium naturale a mia disposizione, l’ arte...Trash è una presa in giro del fatuo eretto a verità inconfutabile e allo stesso tempo un’ occasione per riflettere attraverso lo sguardo delle tre scimmie, scevre da quella patina di ipocrita serietà che l’ essere umano s’ infila addosso per legittimare l’ idiozia che lo domina. ELEVAZIONE E CADUTA Tecnica mista su tavola 107 x 35,50 (2 pezzi) 2004

FIGURA CHE PENSA Tecnica mista 50 x 30 X 50 2003

PAHATOS Tecnica mista 70 x 50 X 50 2004


Rosamaria Iozzi Magica storia di una passeggiata acrobatica Tecnica mista 210 x 145

40


“E se un giorno mi parlasse??... Geppetto ha atteso tre giorni per ascoltare la voce di Pinocchio... io ho atteso forse troppo per dar voce alla mia.�


Teresa Mastrangelo Anima

Aerografia 100 x 100 2003 42


ESSERE Aerografia 100 x 100 2003

“Rappresenta l’ arte figurativa in cui i corpi si elevano dalla materia innalzandosi verso l’alto e vivono di aria. I suoi lavori pertanto si liberano dalle impurità terrene passando dal buio alla luminosità l’ anima si astrae dal corpo.”


Alfredo Mazzardo Passaggio

Tecnica mista 175 x 30 x 29,5 2006 44


“Perché c’è ancora una favola da raccontare, un mondo da salvare, un cuore in bilico tra il bene ed il male ed ancora un amore, un dolore, un sogno ed un bambino da aspettare. Il Tempo, sua sposa la Vita, sa sempre cosa fare, scorre via e noi lì a prendere appunti, pezzi di memoria biologica che il vento sussurrerà all’artista che avrà avuto la pazienza e l’umiltà di aspettare.”


Floriana Mucci Golgota Mosaico Diam. 65 2006

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ZOLLE DI COLORE Mosaico 35 x 50 2005

LAGO Mosaico 35 x 50 2005

...Ma poichè tu non puoi non stare al libero gioco, anche tu sei un Dio in pena, e noi il tuo dramma di essere Dio... David Maria Turoldo


Antonio Nasuto NodositĂ Olio su tela 80 x 40 2006

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STUDI VARI Oio su tela 2004

Q ua n do s i dip inge è opportuno la sc ia re l a f re tta , la luc e c he c i c i r c o n da c a m b ia con tinuamente e c on e ssa c a m b ia n o le s ensazi oni verso c i ò c h e vog l ia mo r a p presentare. E’ nec essa rio r a l l e n ta r e . E’ nec essari o sa p e r as p e tta r e .


Anna Padalino Gli spari sopra Mosaico 175 x 50 2006

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“Io cerco di fare quello che mi piace, in fondo è l’unico sistema che per me va bene. L’arte la vivo come un gioco! Il gioco non è solo quello dei bambini... è tutto un gioco, no?”


Veronica Palermino Fra cielo e mare Morsura aperta puntasecca acquaforte 23 x 17 2005

52


UNO SGUARDO SULL’ ISOLA Acquaforte acquatinta 17 x 23 2004

PESAGGIO DAUNO N° 1 Acquaforte acquatinta 32 x 23 2005


Marianna Pelullo AtemporalitĂ sussurrate polimaterico su carta 87 x 84 2006

54


“La luce è una cosa che non può essere riprodotta ma deve essere rappresentata attraverso un’altra cosa, attraverso il colore.” Paul Cézanne


Adriano Santoro Dettagli anatomici video 2006

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Pio Siliberti Vagito di una cittĂ nuova Olio su tela 150 x 100 2004

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E’ la sinergia tra i pieni e tra i vuoti che da’ vita al movimento, in un perpetuo rimando ad equilibri universali.

ARMONIE NEL DINAMISMO 1 Olio su tela 100 x 80 2004

ARMONIE NEL DINAMISMO 2 Olio su tela 100 x 80 2004

ARMONIE NEL DINAMISMO 3 Olio su tela 100 x 80 2004


Adamo Stranges Scarabeo Tecnica mista 100 x 100 2005

60


CREAZIONE 2 Olio su tela 100 x 80 2004

CREAZIONE 1 Olio su tela 100 x 90 2004


Barbara Trombetta Mi contraddico contengo moltitudini Tecnica mista su tela 170 x 200 2005

62


...l’arte mi ha indicato un mondo da creare non da rappresentare, dal momento che si rappresenta già bene da sé... e così ho capito che: ...”l’immagine nuoce ai miei quadri” V. Kandinsky

NOTTE SUL MONASTERO Tecnica mista su tela 100 x 180 2006


La mostra Floriana Mucci

Docente di tecniche del mosaico Accademia di Belle Arti di Foggia

64 62

C’è tutto,,, uno spazio da riempire, le opere da sistemare, i giovani artisti orgogliosi e pronti a collaborare. Ci guardiamo intorno e cominciamo a pensare... come un compositore sistema le note su un pentagramma e cerca di dare un senso al suo pensiero musicale così noi cerchiamo di trovare una sorta di armonia tra gli elementi di base a nostra disposizione, le opere; diverranno parole che andranno immancabilmente a comporre un discorso che sarà letto sempre e in maniera diversa da ogni fruitore. Una speciale complicità farà da collante tra noi e i ragazzi. Con direttive precise, ma soprattutto con la responsabilità e la serietà che contraddistingue i passaggi educativi così importanti, si dà vita ad una prima parola, ad un concetto, ad una frase e poi via via il discorso si compone. Il silenzio bianco delle pareti viene colmato dal frastuono cromatico, che come una marcia incalza e gioiosamente ci avvolge in un turbinio di colori e nuove parole. Il tempo viene scandito da un ritmo irreale... ci si scontra e ci si incontra in un clima di festa e allegria. Tutto si trasforma... non ci sono più ruoli; ci ritroviamo complici di piccoli gesti e parole, gli allievi come i professori, per raggiungere quel limite tra realtà e fantasia per cogliere quelle estreme realtà non dette. È un momento magico, pieno di aspettative e carico di energie, un momento dove artisti e giovani artisti si confrontano e crescendo danno corpo ad un nuovo linguaggio.


Il solco dell’ arte Antonio Nasuto

Docente di laboratorio di progettazione grafica al computer Accademia di Belle Arti di Foggia

Il tema assunto come riferimento per tutta la Settimana Italiana delle Arti, “il solco dell’ arte”, conferisce alla mostra un ambito tematico aperto a molteplici possibilità di contenuti e di espressione in quanto consente di spaziare dal dipinto tradizionale ai media narrativi, come ad esempio i video, fino ai mezzi di comunicazione elettronici. È comunque fondamentale ribadire che il tema assume un riferimento in sé e non rimane subordinato alla tecnica o ai media utilizzati. Nella mostra il protagonista centrale rimane sempre l’ uomo con tutte le sue mille sfaccettature ed il tema stesso vuole riportare l’ attenzione sulla possibilità di incidere, solcare la società, con l’ intento di auspicare trasformazioni. Sempre meno sono gli strumenti che possono incidere l’ animo umano ed è per questo che l’ arte assume un’ importanza vitale perché ha la facoltà di scavare, di penetrare nei sentimenti... e non solo, spesso riesce a seminare qualcosa. L’ arte quindi che crea un solco, che getta un seme e il terreno fertile può trovarsi ovunque; difatti è una mostra non solo per gli addetti ai lavori, ma per tutti quelli che amano l’arte, con entusiasmo e partecipazione, attenti alle trasformazioni. Una mostra come punto di riferimento, che spinge a capire il mondo contemporaneo, ma soprattutto a proporre soluzioni future. L’ unione di opere solo formalmente diverse ci concede l’ occasione di celebrare la forza della diversità nella cultura visuale contemporanea. Il dialogo tra opere diverse tra loro diventa così il filo conduttore dell’ allestimento.


Finito di stampare nel mese di gennaio 2007 presso le Grafiche GERCAP - Foggia in 1000 copie



Ciò che desidero, è che tutto sia circolare e che non ci sia, per così dire, nè inizio nè fine della forma, ma che essa dia, invece, l’ idea di un insieme armonioso, quello della vita.

Vincent Van Gogh


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