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ACCADEMIA DI BELLE ARTI FOGGIA

LE ISOLE TREMITI A P P R O D O

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Galleria Provinciale d’ Arte Moderna

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ACCADEMIA DI BELLE ARTI FOGGIA

ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI FOGGIA Corso Garibaldi, 35 - 71100 Foggia tel. 0881 726301 - fax 0881 709072 www.abafg.it GEMA SpA Gestione Tributi Locali e Servizi per il Territorio Via Grecia, 16 - 71100 Foggia tel. 0881 887280 - fax 0881 664650 www.

Progetto grafico : ANTONIO NASUTO - FLORIANA MUCCI


LE ISOLE TREMITI APP PR RO O DD OO PPEERR L L’ ’ A AR R TT EE

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Galleria Provinciale d’ Arte Moderna

P A L A Z Z O

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FabioCasiero MichelaCiavarella AnnaMarisaColombo SimonaDi Benga AntoninoFoti FlorianaMucci LeonardoNapolitano AntonioNasuto AnnaPadalino Ve r o n i c a P a l e r m i n o MariannaPelullo Va l e n t i n a P o m p i l i o AdrianoSantoro PioSiliberti B a r b a r a Tr o m b e t t a


SOMMARIO 6

PRESENTAZIONE

Lanfranco Tavasci Direttore Generale di GEMA

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UNA CITTA’ PER L’ ARTE

Gaetano de Perna Presidente Accademia di Belle Arti Foggia

10 VAGANTES

Savino Grassi Direttore Accademia di Belle Arti Foggia

11 NUOVO PAESAGGIO MARINO Maria Vinella Critico d’ Arte e Docente di Didattica dell’ Arte 12

Le Opere

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Direttore Generale di GEMA SpA Gestione Tributi Locali e Servizi per il Territorio

Lanfranco Tavasci

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PRESENTAZIONE Questa mostra e questo catalogo documentano l’incontro tra l’Accademia di Belle Arti e Gema SpA - Gestione Tributi Locali e Servizi per il Territorio. E’ una consuetudine quasi decennale per Gema pubblicare ogni anno un libro dedicato a un aspetto storico o culturale del territorio dauno. I volumi costituiscono l’omaggio natalizio dell’azienda e compongono una collana, ‘Terre Foggiane’, ricca ormai di otto titoli, ognuno dei quali è illustrato da opere d’arte originali di Maestri della pittura o della grafica. Nel 2006 Gema ha deciso di conferire un valore ulteriore alla pubblicazione affidando agli allievi dell’Accademia di Belle Arti l’illustrazione del volume, destinato quest’anno alle isole Tremiti. Il Direttore dell’Accademia, professor Savino Grassi ed il Presidente, avv. Gaetano de Perna, hanno condiviso il progetto; i professori Floriana Mucci e Antonio Nasuto hanno assistito gli studenti nella creazione, hanno impostato il layout e il catalogo della mostra, e con grande disponibilità si sono misurati essi stessi sul tema. Il volume VIII di Terre Foggiane, che si intitola ‘Vademecum per le Tremiti’, accoglie quindici di questi lavori, quelli che gli autori hanno ritenuto più vicini alle proprie intenzioni. Ma l’intero corpus delle opere prodotte dagli studenti e dai docenti è sembrato troppo importante per essere disperso. Da ciò questa mostra, e il catalogo che ne documenta la qualità. Aggiungo, personalmente, l’esortazione a seguire ciò che in Accademia si produce: la creatività dei giovani, coltivata e indirizzata con sapienza, si esprime spesso con risultati in grado di sorprendere.


L’aggravante si sostanzia nel fatto che la nostra Nazione è universalmente conosciuta proprio per le sculture, le opere architettoniche, urbanistiche, pittoriche, per tutto quanto altro riguarda l’estetica e per l’estro ed il genio artistico del suo popolo e dunque le Accademie, ben lungi dall’esserne relegate ai margini, dovrebbero essere considerate il cuore di ogni processo culturale, sociale ed economico nonché vere e proprie fucine di ricchezza e di opportunità di lavoro per i giovani. Grazie alla sensibilità al bello dei governanti del passato e dei singoli mecenati hanno vissuto d’arte ed in ogni campo innumerevoli artisti, artigiani, carpentieri, architetti ed urbanisti che, in cambio, hanno dato ai loro patrocinatori pubblici e privati ed all’intera nostra Terra innumerevoli ricchezze; Chi viene in Italia, infatti, ci giunge soprattutto per visitare le sue bellezze artistiche.

Gaetano de Perna

Le Accademie di Belle Arti nonostante la riforma legislativa che riconosce loro le stesse autonomie, lo stesso valore e le stesse funzioni culturali, sociali ed economiche delle università e dei politecnici, soprattutto a causa di un’imprevidente politica culturale degli enti pubblici territoriali, che fino a poco tempo fa hanno dimostrato di ignorare che le università non sono le sole istituzioni esistenti d’alta formazione, sono state finora esiliate ai margini dei processi di sviluppo e di crescita in quei settori; con un’aggravante: quella di aver emarginato, e non fa differenza se per ignoranza o per interesse, proprio gli organismi istituzionalmente preposti a sede del sapere artistico e della sua libera elaborazione e trasmissione, del suo insegnamento e dell’attività di formazione, di ricerca e di produzione nel campo delle arti, del design, dell’urbanistica, della grafica, della comunicazione visiva, della scenografia, dello spettacolo nonchè delle tecnologie e delle scienze applicate a questi medesimi settori.

Presidente Accademia di Belle Arti di Foggia

UNA CITTA’ PER L’ ARTE

Ancora oggi, dunque, le grandi opere del passato producono prestigio e abbondanza e soprattutto lavoro in ampi settori della nostra economia, come quello turistico e culturale. D’arte dunque si può vivere, l’arte è ricchezza che produce altra ricchezza e quindi nell’arte è necessario investire: come sarebbe diversa e più povera l’Italia senza il contenuto artistico delle sue opere pubbliche e private del passato. La marginalizzazione delle Accademie ha privato il sapere artistico di una sede (è come se qualcuno avesse scacciato dalle loro botteghe, dai loro laboratori e dai loro studi i pittori, gli scultori e gli artigiani del rinascimento: in quali luoghi si sarebbero allora potuti formare i Grandi?) e, soprattutto, ha permesso ad altri enti ed a privati, assai meno competenti, di appropriarsi delle sue funzioni istituzionali. Così le Accademie sono state tenute nell’ombra, difficili da vedersi e

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da sentirsi, ma nelle moderne società della comunicazione immediata, dalle infinite e velocissime sollecitazioni, ciò che non è facile a vedersi e a sentirsi non viene neppure cercato ed è, dunque, come se non esistesse. Davvero bizzarro che nell’era tecnologica sia stata finora tenuta in disparte proprio l’Istituzione che meglio d’ogni altra potrebbe dire sulla comunicazione visiva, la più immediata delle comunicazioni. L’attenzione che il recente Governo ha nei confronti del mondo dell’arte e le straordinarie virtù umane, politiche e culturali del Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Università delegato all’Alta Formazione Artistica e Musicale, On. Prof. Nando Dalla Chiesa, che ho la fortuna di conoscere personalmente, costituisce una nuova opportunità per le Accademie di uscire dall’impasse e dall’isolamento in cui sono state finora relegate, una opportunità che per il bene della Nazione non possono perdere. L’Accademia di Foggia non la perderà. I futuri obiettivi immediati saranno, allora, quelli di uscire dal silenzio, farci conoscere, riappropriarci delle nostre funzioni, partecipare ad ogni attività che abbia attinenza con l’arte, l’estetica, l’architettura e l’urbanistica affinché il nostro Paese diventi più bello e più vivibile, divulgare ovunque il sapere artistico e diffondere la convinzione che l’arte non è solo fine a se stessa, ma anche centro di innumerevoli interessi economici e crogiolo di tante opportunità di lavoro. La diffusione della nostra immagine nei contenuti di cui si è detto, comporterà anche un grande aumento degli allievi, con tutti i benefici connessi, tuttavia questo dato schiude la discussione intorno ad un grave problema della nostra Istituzione, vale a dire quello degli spazi. Nel più breve tempo possibile, e comunque entro l’inizio del nuovo anno accademico, dovremo ottenere dal Comune tutti i locali del palazzo della nostra sede, e l’azione di promozione dell’Accademia servirà e sarà finalizzata anche a questo. All’interesse sull’Accademia conseguirà naturalmente quello sui suoi docenti, allievi ed artisti e questo sarà il beneficio e l’obiettivo più importante. Nostri compiti principali, infatti, saranno quelli di promuovere gli artisti, docenti ed allievi, dell’Accademia, e le loro attività, ovunque, affinché diventino o si consolidino ambasciatori della cultura e dell’arte della nostra Regione in tutto il mondo, di aiutarli a vendere le loro opere, ovviamente se lo vorranno, e di inserire nel mondo del lavoro gli studenti ed i laureati. Naturalmente questo importante, allo stato unico e, quindi, sperimentale, progetto di sviluppo dell’Accademia necessita di ulteriori risorse umane, di nuove competenze e di mezzi finanziari maggiori di quelli finora utilizzati. Si tratta in ogni caso di risorse che, oltre a permetterci il raggiungimento degli obiettivi delineati, innescheranno un processo virtuoso capace di autoalimentarsi. 8


Non saremo soli perché apparrà subito evidente, agli uomini più saggi, che una accademia che si proietta nella società con i suoi giovani artisti è in ogni senso una risorsa straordinaria. Cercheremo il sostegno e l’alleanza del Governatore della Regione, On. Nichi Vendola, che conosciamo come persona illuminata e consapevole dell’importanza anche sociale ed economica della cultura e dell’arte, nonché l’aiuto, e la collaborazione, delle Amministrazioni Provinciale e Comunale di Foggia, e di tutti gli altri enti e privati attenti alle evoluzioni culturali. Un ringraziamento particolare ci sia già concesso rivolgere all’Assessore Regionale al Lavoro, Cooperazione e Formazione Professionale, Prof. Marco Barbieri, grazie al cui impegno la nostra Accademia potrà attivare il suo primo Master ed al dott. Lanfranco Tavasci, Direttore Generale della GEMA SpA, una delle persone più virtuose, intelligenti, colte e sagge che abbia mai conosciuto, che ha fatto tanto per la nostra Terra e che, infine, ha dimostrato anche con questa pubblicazione di saper precedere i tempi. Per ultimo, ma non certamente per importanza, mi sia consentito esprimere la mia gratitudine al Direttore dell’Accademia di Foggia, l’Illustre Prof. Savino Grassi, al Direttore Amministrativo, il valente Dott. Natale De Cesare, agli Onorevoli membri del Senato Accademico e del Consiglio d’Amministrazione, ai bravi curatori del catalogo, Professori Floriana Mucci e Antonio Nasuto, ed a tutti i docenti per le capacità, l’impegno e la passione che spendono ogni giorno per il prestigio della nostra Istituzione.

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VAGANTES

Savino Grassi

Direttore Accademia di Belle Arti di Foggia

Note vaganti nell’anima a comporre una lieve, lontana melodia che si accenna e ripete senza sosta. Seguire quelle note ci fa girare e girare…, fino a che si stringe il cuore per l’emozione e le punte dei piedi si baciano per l’attesa. Dove approderemo infine? Ci sembra di volare sulla linea dell’orizzonte, dove il mare bagna il cielo, senza più tempo e spazio, né ricordi o paure, ma solo grida e sussurri. Perché quel frastuono nel mare? Onde che si innalzano sbeffeggiando il cielo per poi precipitare fragorosamente, chiedendo perdono per l’audacia mostrata. Il rituale si ripete continuamente, non appena soffia il vento liberatore. E tutt’intorno il suono di quel continuo ribollire di onde e schiuma… E poi ci sono loro, gli austeri signori con le ali, onnipresenti gabbiani, che urlano la loro libertà e signoria sul mare, deridendo le nostre catene… Mare…, culla della vita, continui a chiamare, a cantare melodie con meravigliose sirene vaganti nelle città tristi. Loro, gli artisti, hanno sempre guardato il mare, cantandone la meravigliosa consistenza, la poesia, il mistero, la tentazione. Ma qui, sulla linea dell’orizzonte, dove il cielo bacia il mare, alla fine rimane solo la tentazione. Quella di un tuffo tra i flutti accoglienti, tra umide braccia che hanno soffiato la vita, per cercarla ancora la nostra vita…! L’arte è rimasta abbagliata dal mare, dal mutare continuo dei suoi paesaggi, dalla scomparsa dei punti di riferimento evidenti, talmente precisi da fermare il respiro, dal moto continuo, la vita che balza sempre nuova e sorprendente. Paradigma di quel che davvero siamo, eterni fanciulli in giro per il mondo, sorpresi e meravigliati da sole e mare, andati a cercare…, vedere visioni, ascoltare melodie, toccare colori , camminare sulle acque… E se pure approdo ci sarà, che sia su un’isola, lontano dal resto, ordinario mondo, vuoto, convenzionale e programmato; su un’isola…, là dove è possibile ascoltare il mare che continua a sussurrare la sua antica tentazione.

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Un tempo, il mare era stupore per i marinai che incerti vi si accostavano; luogo divino pieno di presenze misteriose; inquieta realtà assieme vitale e mortale; tesoro sommerso carico di promesse. All’incostante distesa marina si affidavano gli eroi omerici, capaci di resistere alle tentazioni delle ammalianti sirene; da essa cercavano di fuggire gli annegati e i naufraghi che alle onde abbandonavano paure e rimpianti. Ieri come oggi. Al mare, luogo della storia e della memoria, luogo del mito e del sacro, luogo dell’avventura e del viaggio, l’arte ha – da sempre – dedicato importanti e bellissime opere. La voce maestosa della natura marina è diventata, innumerevoli volte, suggestione percettiva e visione poetica. Negli audaci paesaggi marini, gli artisti hanno spesso nascosto malinconie e nostalgie, dipingendo e disegnando spazialità sfuggenti e bagliori fluidi, forme disciolte e vortici di colore, orizzonti bianchi e manti di smeraldo. L’enigmatico mondo marino fatto di luci mobili e di ombre liquide ha offerto mille occasioni per intrecciare esperienza e ricordo, immaginazione e invenzione, testimoniando con grande efficacia la fragilità vulnerabile e la forza immensa della natura. Pensiamo ai dipinti di Canaletto o di Turner, di Géricault o di Monet, di Morisot o di Renoir, alle installazioni di Pino Pascali o a quelle di Fabrizio Plessi. Dedicato ai Mari della Puglia, paradigmi dei Mari del Mondo, questo progetto d’arte ha affidato al paesaggio marino le raffigurazioni e le visioni dei giovani artisti e dei docenti dell’Accademia di Belle Arti di Foggia invitati a dedicare alle azzurrità cristalline le proprie riflessioni creative.

Critico d’ Arte e Docente di Didattica dell’ Arte - Accademia di Belle Arti di Foggia

Da tempo immemore le emozioni, i sentimenti, le storie degli uomini e delle donne si giocano sulla sottile ed evanescente fascia di confine che separa l’acqua dalla terra, il vicino dal lontano, l’estraneo dal familiare.

Maria Vinella

NUOVO PAESAGGIO MARINO

Così, in una ricerca delicata e a volte ribelle, accurata e a volte incerta, quindici autori si sono confrontati con il tema del mare. Nelle opere, l’immagine marina si rivela come spazialità dilatata e osservata alla lente d’ingrandimento (Fabio Casiero) o coraggiosa e ludica proposta materica (Simona Di Benga), come volumetria scultorea sinuosa (Anna Paladino) o pennellata vigorosa (Leonardo Napolitano). In alcuni casi, il mare diventa lieve e rosato paesaggio (Anna Marisa Colombo) oppure forza suggestiva di un colore profondo e assoluto (Barbara Trombetta). In altri, si cela in grafie nervose e segni vibranti (Marianna Pelullo e Pio Siliberti), o in arcane figurazioni in controluce (Veronica Palermino e Valentina Pompilio). Spesso, il mare è un paesaggio invisibile che fronteggia la costa (Antonino Foti) o figurazione ironica (Michela Ciavarella) o elaborazione digitale dal valore simbolico (Adriano Santoro). Se, a volte, assume le sembianze di una accuratissima visione dove ritroviamo la certezza rassicurante del reale, come nel dipinto a olio di Antonio Nasuto, altre volte è astratta e vivace sperimentazione cromatica animata da bagliori preziosi: gocce di schiuma marina che catturano la luce solare esplodendo in mille colori, come nell’opera di Floriana Mucci.

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... Mormoravano le onde assonnate. Ai loro giochi le nubi erano andate. Il sorriso era dei cieli... Shelly “Poesie”

Fabio Casiero CIELO E TERRA

50 x 35,5 OLIO SU ROSA SPINA GRAFFIATA

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... e stai fra le onde ove il gabbiano sulle vuote isole vola come un tempo. ... Shelly “Poesie”

Michela Ciavarella TREMITI DI PAROLE IMPOSSIBILI

50 x 60 OLIO SU TELA

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... il gruppo principale di quell’ unico arcipelago della costa italiana in Adriatico, si offrono allo sguardo unite e raccolte attorno al seno d’ acqua... Riccardo Bacchelli “Le isole dalle acque verdi”

Anna Marisa Colombo CREPUSCOLO 50 X 70 PASTELLI SU CARTONCINO

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... Lamenti ... presi dalle nottate che gli esuli hanno passato sugli scogli, forse desiderosi di tentare la sostanza dell’ aria e l’ abbraccio materno delle acque marine ? ... “Terre foggiane. Spigolando in Capitanata”

Simona Di Benga SOGNO D’ INFINITO

19 X 11 X 6 OLIO, POLYPORUS, FOMES FOMENTARIUS

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... ora che il vento sibila tra i ruderi di San Nicola e nelle cale il pescatore riascolta l’ urlo saraceno. ... Cristanziano Serricchio “Isole Tremiti”

Antonino Foti FORTIFICAZIONI DELL’ ABAZIA BENEDETTINA 35 x 49 ACQUERELLO SU CARTONCINO

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... E, quando muoiono le vecchie parole sulla lingua, ecco nuove melodie figlie del cuore; dove le piste usate sono smarrite, ecco che appare un luogo colmo di meraviglie. Rabindranath Tagure “Gitanjali�

Floriana Mucci TRA-MARE IL CIELO

41 x 61 TECNICA MISTA

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... Il mare si increspa di mille sorrisi e la spiaggia risuona del dolce rumore ... Rabindranath Tagore “Gitanjali”

Leonardo Napolitano LE TREMITI LAGGIU’ 70 x 100 OLIO SU TELA

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... Quando il sole tramonta, all’ occhio di chi naviga, le acque davanti le Tremiti appaiono verdi ... , d’ un verde, che par venuto dal fondo... Riccardo Bacchelli “Le isole dalle acque verdi”

Antonio Nasuto E-TERREO ISOLAMENTO

80 X 60 OLIO SU TELA

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... la sera è scesa sulla riva e nella luce che a poco a poco si affievolisce gli uccelli in volo tornano al loro nido ... Rabindranath Tagore “Gitanjali”

Anna Padalino LEZIONI DI VOLO 73 X 93 X 27 GESSO

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... La luna era nel suo pieno splendore e illuminava il mare e i pescatori di un tenue chiarore ... . Questo scenario era avvolto da un silenzio profondo interrotto solo dal richiamo di qualche uccello notturno... Masterbee “Mendicante di luce�

Veronica Palermino DISCESA AL MARE

17 x 23 ACQUAFORTE E ACQUATINTA

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... e un fremito nasce dalle grotte e scuote le cime... Cristanziano Serricchio “Isole Tremiti”

Marianna Pelullo LA LEGGEREZZA DEL PIANTO 21 X 25 CHINA SU CARTONCINO

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... La luna col suo strascico d’ argento e le luci della riva che disegnano tremule scie sull’ acqua nella notte, così calma e tranquilla... Richard Bach “Il gabbiano Jonathan Livingston”

Valentina Pompilio ALBA A SAN DOMINO 32,6 X 50 CERE SU CARTONCINO

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... Le rondini, quando giunge il momento, si lasciano morire su un’ onda del mare che attraversano, lontano dai nostri occhi, per compiacere al nostro desiderio di volerle immortali. ... Beno Fignon “Capaci di intendersi e di volare”

Adriano Santoro IL VOLO, IL CANTO, IL PIANTO IMMAGINI DIGITALI

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... Sono i compagni di Diomede che lo seppellirono in queste isole, e furono mutati ... in gabbiani, che le amano e che non le abbandoneranno più... Riccardo Bacchelli “Le isole dalle acque verdi”

Pio Siliberti DIOMEDEE

34 X 23 PENNARELLO SU CARTA

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Uomo…il tuo cuore si distrae qualche volta dal suo stesso rumore al suono di quel lamento selvaggio ed indomabile. Charles Boudlair L’homme et la mer da “Les fleurs du mal”

Barbara Trombetta SILENZI A SAN DOMINO 100 x 100 TECNICA MISTA SU TELA

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FOTOGRAFIE ED ELABORAZIONI DIGITALI Antonio Nasuto Floriana Mucci

Finito di stampare nel mese di novembre 2006 presso XXXXXXXXXX di Foggia in 500 copie


Le città di mare affacciate alle stelle come donne al balcone quando l’ onda ricama sottili collane quando la tempesta le fa ancora piÚ belle. Eugenio Bennato


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