1952), Two Bagatelles (Due bagatelle, 1952), Twirligig (1952), A Phantasy (Una fantasia, 1953) e soprattutto il già menzionato Synchromy (Sincromia, 1971 [Fig. 5.6]). John Whitney Sr. e suo fratello James concepirono a loro volta un sistema di produzione sonora davvero originale, fondato sulle oscillazioni di un pendolo [Fig. 5.7]. Le oscillazioni, sinusoidali per natura, erano registrate sulla traccia ottica, che una volta riprodotta generava dei suoni. I fratelli Whitney fecero molti esperimenti e misero a punto la loro tecnica fino ad arrivare a realizzare un continuum fra ritmo, altezza e timbro: un concetto fondamentale nella musica contemporanea. Altri artisti continuarono a generare suoni con l’ausilio di mezzi ottici. Kurt Kren nel 1957 creò Versuch mit synthetischem Ton(Test) (Esperimento di suono sintetico [Test]), realizzato grattando la traccia ottica della pellicola. Nel 1958 Evgenij Murzin sviluppò un sintetizzatore, chiamato ANS [Fig. 5.8], basato su cinque dischi ottici. Ogni disco conteneva centoquarantaquattro tracce, per cui era possibile ottenere suoni formati da settecentoventi componenti sinusoidali. Successivamente anche Barry Spinello si cimentò nella sperimentazione con suoni “ottici”. Seguendo e ampliando le tecniche dei suoi predecessori, fra il 1967 e il 1971 creò alcuni film senza cinepresa e senza tecnologia per il sonoro: Sonata For Pen, Brush, and Ruler (Sonata per penna, pennello e righello), Soundtrack (Colonna sonora [Fig. 5.9]) e Six Loop-Painting (Dipinto a sei anelli). Le tecniche utilizzate da Spinello erano sia il disegno sulla pellicola sia l’uso di nastri e acetati autoadesivi
Fig. 5.6 - Norman McLaren, Synchromy (Sincromia), 1971
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