SkierzMag #4

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Gaspari Di Luca

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a c c h i? c s a re a c S a p e t e g io ia n a, il ic S ra u rt e t it o d i a p n e s i a m e t Av e l d e i t a li a t e t n a ri a v di e n f e ld ? n ru G a s e if o di d

l massimo io so disporre le pedine e spostarle correttamente, ma ne capisco poco e men che meno di

Grunenfeld. Ma conosco la variante Mazarei: apertura minima, ma telemark di lusso. Si perchè se negli scacchi sembrano esserci molte varianti, diverse aperture, difese, attacchi e partite memorabili e di tutto questo conosco poco (causa mia ignoranza) io scio a telemark e così conosco la variante Bob, Arnie, Carlo, Morten, Nano e dozzine d’altre. La pedina più libera negli scacchi è la Regina. Può muoversi in tutte le direzioni. Lo stesso è il “passo a telemark”. Puoi spingere avanti un piede, o tirare indietro l’altro o aprirli tutti e due contemporaneamente. Puoi sciare alto, basso, aprendo il passo tra i piedi molto o poco. Il busto ruotare, rimanere bloccato verso valle. Insomma uno scacchista rimarrebbe colpito dalla ricchezza della variabilità di questa tecnica sciatoria. Se non gioco ancora a scacchi – lo tengo per quando sarò più vecchio – mi sto già allenando sciardo a telemark. L’arte scivolatoria della variabilità.

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