La Programmazione di una SESSIONE di allenamento

Introduzione al COACHING IL COACH… e i suoi «compiti» IL PANORAMA TECNICO LA PREPARAZIONE DI UN CICLO DI ALLENAMENTI LA PREPARAZIONE DEL SINGOLO ALLENAMENTO I PRINCIPI DELL’ ALLENAMENTO LE FASI DELL’ ALLENAMENTO LE CORREZIONI I FEEDBACK

LA FASE GIOCO

ENTUSIASMO PAZIENZA

CONSAPEVOLEZZA ABBIGLIAMENTO

DISPONIBILITA’

SICUREZZA TECNICA

PASSIONE

PROFESSIONALITA’

IL COACH

COLLABORAZIONE

CHIAREZZA ESPOSITIVA COMPETENZA

SPIRITO di AGGREGAZIONE

SENSO DI APPARTENENZA CONFRONTO

AUTOREVOLEZZA

PUNTUALITA’

COINVOLGIMENTO

GESTIONE delle CRITICITA’

MOTIVAZIONE UMILTA’

… E I SUOI COMPITI PROGRAMMARE

Sviluppare Warm up essenziali con particolare attenzione al loro stato di forma e alla corretta esecuzione.

Sviluppare esercitazioni atte all’apprendimento delle tecniche di base , delle tecniche gioco e di movimento

OSSERVARE COMUNICARE

Individuare pregi e difetti dei propri atleti/e

Gestire il rapporto di sintonia dei giocatori

Dettare i giusti tempi all’allenamento Affidarsi molto piu alla comunicazione paraverbale, ai toni entusiasti , al coinvolgimento del gruppo

VALUTARE MOTIVARE CORREGGERE

Gestire ,rafforzare e allenare le capacità di adattamento a situazioni che si modificano rapidamente e continuamente Stimolare gli atleti/e con allenamenti differenti e con obiettivi variabili Correggere gli atleti cercando di fornire feedback positivi senza dilungarsi troppo

IL PANORAMA TECNICO FLOAT P T BATTUTA

SALTO SALTO FLOAT FLOAT

ARROTATA

SALTO ARROTATA

SKYBALL

DA SOTTO

PARALLELA

PARALLELA TUFFATA

DIAGO

DIAGO TUFFATA

APERTO

SU PALLA

NO MURO

FINTA STACCO E RITORNO

AD INCROCIO

BRASILIANA

FINTA DI MURO E STACCO BREVE

NICOLAI

MURO

BASE RICEZIONE

BAGHER LATERALE

BAGHER FRONTALE BAGHER CON SPOS. LATERALE

BAGHER CON SPOS. FRONTALE

STACCO

PRINCIPIANTI PALLEGGIO

VICINO

BAGHER

APRI APRI

CHIAMATA

DIETRO

ALZATA

COPERTURA COPERTURA

INTERMEDI Light Senior

AGONISTI

ATTACCO

Da ATTACCO FORTE FRONTALE

CHECK CHECK

DIRETTO DIRETTO

PERIFERICO

CHIAMATA CHIAMATA

PARA PARA

ZERO ZERO

DIAGO DIAGO

TAGLIA

FORTE FORTE

PIAZZATO

TIPO

BAGHER

SHOTLINE SHOTLINE

CUT CUTSHOT SHOT

DINK DINK

CUT ANGLE

ANTICIPATO

RITARDATO

MANI ALTE

DIG PECK

di di SHOT SHOT

BAGHER BAGHER

BAGHER BAGHERIN IN TUFFO TUFFO

DINK

AD UNA MANO

di di CUT CUT

BAGHER BAGHER

BAGHER BAGHERIN IN TUFFO TUFFO

GEISER

AD UNA MANO

Da Da ATTACCO ATTACCO FORTE FORTE LATERALE LATERALE

BAGHER BAGHER

CHICKEN WING

AD UNA MANO

CONTROLLO CONTROLLO di di PALLA PALLA CONTRATTACCO

RAINBOW RAINBOW

MEZZO STACCO

DIFESA

SUPER

PARA RITARDATA

VISIONE CAMPO

LA PREPARAZIONE DI UN CICLO DI ALLENAMENTI OBIETTIVI del CORSO STRUTTURA DEL CORSO

Individuare gli obiettivi «pratici» del gruppo.

Quante sedute dedicare a, in base agli appuntamenti settimanali …, quanto dedicare alla tecnica di base, piuttosto che al sintetico e alle fasi più di «gioco».

LA PREPARAZIONE DEL SINGOLO ALLENAMENTO SCOPO

STRUTTURA TEMPI METODI

Lo scopo dell’allenamento, su cosa vogliamo porre l’attenzione Cosa e Quanto: Warm up, Super Analitico , Analitico, Sintetico, Globale , Gioco I tempi dell’allenamento, delle singole fasi, dove soffermarsi di piu.

Cartaceo, Elettronico purchè si abbia una traccia, purchè si abbia il «gobbo» della progressione.

Per spiegare gli esercizi da fare o chiarire meglio alcune situazioni è preferibile utilizzare i tempi morti, mentre mandiamo i ragazzi a bere o mentre recuperano, come fossero dei time out, con una durata massima di un minuto ciascuno.

I principi DELL’ALLENAMENTO FOCUS RIPETIZIONI RITMO

TRASFORMAZIONE CORREZIONE FEEDBACK

La scelta di cosa il gruppo deve migliorare, le priorità, lo scopo dell’esercizio

Il numero di ripetizioni o tempo da dedicare al singolo esercizio.

L'intensità dell’ esercitazione in base al rapporto esecuzione/pausa Trasformazione del lavoro come reale situazione gioco

Intervento dell'allenatore per ripetere più correttamente una situazione o gesto tecnico.

Valutazione qualitativa risultante da una determinata azione rispetto ai target prefissati di tipo tecnico tattico fisico e mentale.

Le Fasi dell’ALLENAMENTO ANALITICO FOCUS

RIPETIZIONI RITMO TRASFORMAZIONE

CORREZIONE FEEDBACK

alto, specifico sulle priorità del gesto alte con l'utilizzo di più palle contemporaneamente in campo divise tra i giocatori. medio, da riscaldamento basso, solo messa a fuoco del gesto alta, (sia dai compagni) che dall'allenatore medio, target raggiungibile in un contesto simile al gioco

SINTETICO FOCUS RIPETIZIONI RITMO

TRASFORMAZIONE CORREZIONE FEEDBACK

medio/alto, sulle diverse priorità

medie, per l'alternanza e l'utilizzo di una sola palla alla volta per campo, ma sempre disponibili.

Alto, per tutta la durata del lavoro. medio, ogni esercizio è una parte «controllata» di una certa transizione di gioco. media, con la sola ripetizione dell'errore. medio, target raggiungibile in buona percentuale di analogia col gioco.

GLOBALE basso, dovendo eseguire più fondamentali come nel gioco effettivo.

FOCUS

medio/basso grazie al sovraccarico di break o side out.

RIPETIZIONI

medio/basso grazie all'utilizzo di una seconda o terza palla dopo una prima azione

RITMO

alto, equivale al gioco anche se pilotato.

TRASFORMAZIONE

medio/bassa l'allenatore interviene sulle priorità dei singoli e sugli errori piu gravi.

CORREZIONE

alto, condiviso con i compagni nelle diverse situazioni.

… aspetti mentali globali per ATLETA

FEEDBACK

Un giocatore da solo non vince Il rapporto con il compagno è un aspetto fondamentale È indispensabile il rispetto per il compagno

È indispensabile l’umiltà e lo spirito di sacrificio Il leader non è il giocatore più forte, bensì quello in grado di far giocare meglio il compagno e condurlo alla vittoria Durante lo svolgimento di una azione non esiste un momento in cui il giocatore osserva in maniera passiva lo svolgimento dell’azione stessa

Le CORREZIONI La correzione nelle diverse fasi dell'allenamento.

1) Fase analitica 2) Fase sintetica 3) Fase globale 4) Fase di gioco 1) Nella fase analitica I palloni in campo sono molti causa ripetizioni elevate. L'allenatore in questa fase deve muoversi all'interno del campo, sia per promuovere l'esercizio, sia per correggerne le esecuzioni. In questa fase, la correzione può essere affidata anche ai giocatori stessi che, valutando l'esecuzione dei compagni, manderanno un feedback per chiarire quanto quello che si sta facendo sia in linea con l'esecuzione richiesta. La correzione durante la fase analitica accompagna e non interrompe gli esercizi, se non per fare un passo indietro qualora il lavoro proposto non si riesca a svolgere.

2) Nella fase sintetica invece, visto che si alza il ritmo di esecuzione rispetto al lavoro analitico e al successivo globale, si cercherà di ripetere tutti gli errori che interrompono le azioni soprattutto quelli legati al tipo di esecuzione richiesta. In questa fase di ritmo elevato si sacrifica il servizio, e sarà compito dell’allenatore far proseguire le azioni guidate con delle freeball laddove si è interrotto l’esercizio favorendo un rapido input all’atleta e al gruppo.

3) Nella fase globale, dove scende inevitabilmente il numero di ripetizioni per atleta, gia solo con l’inserimento del servizio, occorrerà cercare di correggere fermando il gioco laddove certe situazioni hanno generato gli errori piu gravi. La correzione, durante la fase globale, ovviamente deve essere il più possibile simile alla situazione che ha innescato l'errore. Non andrei oltre le 2/3 ripetizioni.

Durante la fase globale, il tecnico si trova a ridosso della riga di fondo o fuori campo.

4) Nella fase di gioco, che onestamente per esperienza tendo a lasciare come spazio piu di sfogo soprattutto dopo un globale molto importante può essere gestito senza Free Ball successive alla battuta.

L'allenatore dovrà stare a distanza dal campo come un Drone per lasciare più liberi i giocatori, senza intervenire se non con osservazioni verbali.

Eventuali correzioni o sermoni vanno fatte alla fine del lavoro, tempo permettendo, o rimandate alla successiva sessione, senza interrompere il gioco.

IL FEEDBACK Il feedback non è altro che il conoscere la differenza tra il target e l’output, per dirla in parole povere la differenza tra quello che dovrei fare e quello che sto facendo.

IDENTIFICAZIONE DEGLI STIMOLI SELEZIONE DELLA RISPOSTA

Feedback TECNICO

Feedback ERRORE

PROGRAMMAZIONE DELLA RISPOSTA

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E’ importante avere sempre chiari gli obiettivi da raggiungere per ogni fondamentale (Target)

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E’ importante imparare a valutare le azioni dei nostri corsisti dando un valore oggettivo (Output)

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E’ importante saper identificare lo scostamento tra il target, tarato in partenza, e quello ottenuto.

A questo punto dovremo avere ben chiaro se siamo stati ottimisti, pessimisti o se avremo assegnato dei target sfidanti ma raggiungibili.

Il target, deve essere motivante, ma non impossibile, per poter generare nell’atleta la giusta soddisfazione.

MUSCOLI MOVIMENTO CAMBIAMENTI NELL’AMBIENTE

Feedback sensazioni Muscolari

L’atleta deve sapere esattamente il valore di quello che sta facendo per capire quanto ancora gli manca per raggiungere un certo target ed ottenere così dei feedback corretti, che valgono più di mille urla.

Feedback sensazioni Motorie

L’allenatore deve essere bravo nel dispensare feedback postivi o negativi per dare all’atleta la corretta gestione emotiva dei propri feedback. Per quanto il giocatore impari progressivamente a riconoscere di ogni singolo fondamentale la qualità della sua esecuzione, deve essere rinforzato sulle sue priorità e sugli errori gravi dal coach.

Feedback sensazioni Ambientali

Il rinforzo, verbale e tecnico (ripetizioni), è lo strumento attraverso il quale l’allenatore può far crescere un giocatore, per renderlo sempre piu indipendente, per renderli piu sicuri e consapevoli dei loro mezzi.

La FASE GIOCO La fase gioco che a me piace vedere sempre come un prolungamento della fase Globale utilizza principalmente queste metodologie: ▪

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Gioco ad Obiettivo, ad esempio tot SideOUT , tot Break Point o un tot di punti o un tot di palloni o solo certi colpi (magari quelli che sanno fare peggio) o direzioni o con palle di conferma. Sono lavori che possono essere gestiti singolarmente o di coppia.

Gioco a Rimonta, per riuscire a vincere un certo esercizio di gioco, partendo sotto col punteggio in una situazione specifica, magari con bonus al servizio se giochiamo sul break.

Gioco a Sopravvivenza , dove abbiamo a disposizione un tot di errori, o numero limitate di vite per completare la missione, magari inserendo qualceh bonus per tenere alta la concentrazione del giocatore.

Gioco a Stress, decido di mettere sottopressione la coppia o il giocatore per evidenziarne e correggerne i limiti. Può essere stress mentale, tecnico o semplicemente fisico.

La prima finalità da raggiungere è certamente il miglioramento di quelle coordinazioni che magari abbiamo messo a fuoco nella fase analitica, rinforzato nella fase sintetica, aumentando il ritmo nel globale per giungere alla fase che chiamo “ NON SIAMO PIU’ AMICI” o “ORA CI POSSIAMO SCANNARE” Oltre ai BONUS possiamo utilizzare i MALUS tipo penalizzazioni su servizi errati o errori ingiustificati o alzate che finiscono nel campo avversario. Insomma credo che ci sia da sbizzarrirsi nell’inventare situazioni stimolanti.

In altri casi, se invece voglio mettere l’accento proprio sul rischio da correre in battuta, opto per il doppio servizio come nel tennis, allenando così sia il servizio più tirato, sia quello intermedio “di sicurezza”