L’importanza di vivere in una condizione di benessere
Il benessere nel cane rappresenta la migliore garanzia non solo per mantenere la sua condizione fisica in uno stato ottimale, ma altresì per favorire in lui una dimensione psichica in equilibrio. Vivere significa affrontare ogni giorno delle difficoltà di diversa natura, che mettono a repentaglio l’equilibrio interno del cane, ciò che viene definito con il termine di “omeostasi”. Stare in una condizione di benessere non significa non affrontare le difficoltà del vivere, ma essere in grado di esprimere risposte adeguate e coerenti rispetto a ciò che il mondo ci propone. Di conseguenza, il benessere si manifesta attraverso uno stile comportamentale correlato e privo di eccessi o carenze. Il contrario del benessere è il disagio, un vero e proprio parassita che, a lungo andare, va a minare le capacità del cane di trovare la condizione di equilibrio interno, esponendo il cane a problematiche derive espressive. Il disagio
è come una goccia che, giorno dopo giorno, provoca scompensi che il più delle volte trovano risposte paradossali aprendo pericolosi circoli viziosi. Già, perché il tentativo compensativo - per esempio il leccarsi ripetutamente una zampa per supplire a una condizione di noia - nel tempo può diventare un “vizio comportamentale”, potremmo dire una sorta di automatismo non più correlato al disagio e quindi assai più difficile da emendare. La condizione di disagio, infatti, sarebbe per sua natura reversibile, riportando il cane in uno stato di benessere ma, se lasciamo correre tempo, il rischio è che le risposte alterate, messe in atto dal soggetto per compensare, diventino parte integrante del suo abito espressivo. 1