SIT 013 SPECIALE 100T - 2019

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SIT N.Zero 0.13 2019 Ceramica

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THE GUSTO CORAZZA.SPACE

Inge Morath

Altre geometrie

il dono di parole e immagini

ceramIca queSTIoNe dI ProgeTTI maSSImo ISoLa

Ant ep r i me

100 T Cento Teiere a Göteborg EMPORI di Natale

0.13

SIT N.Zero Lo Zero STavoLTa

SITNewSfeeL@gmaIL.com TuTTI I dIrITTI rIServaTI © 2019

‘NA FOJETTA La biscotteria


Na Fojetta - Ristorante a Frascati via Risorgimento 4 - 06 972 45420 www.facebook.com/nafojetta/


Tempo di progetti

Indubbiamente Ilaria Giardini con il suo spirito e bellezza ha dato all’evento THE GUSTO di Corazza. Space un plus significativo per la promozione di una attività che non solo vanta decenni di storia, ma che si è portata avanti con delle scelte precise di made in Italy e artigianale e un marketing legato a vere e proprie performance d’Arte. Come una Galleria dell’Accessorio in pelle, di scarpe e borse, ben oltre il concetto di negozio e vendita commerciale. Uno Store . Tutto dipende dall’intuito e dalle abilità comunicative di Andrea Basili di “Eredi Corazza”. Lui non vende, traferisce stile, oltre la griffe consiglia, spiega, racconta una tomaia con l’attenzione e la cura intima di una poesia. Per questo ogni evento diventa un raduno trend, l’espressione di una filosofia di vita, con la scarpa giusta al piede. E a comunicare collezioni, sconti, con gusto, in questo caso legato a tre vini italiani il Pithos di Ragusa, Wines of Anarchy di Atri e il Nu di Alba, è la sommelier Ilaria, musa dei calici di carattere, fotografata da Ferdinando Gatta di Pill Pics, che racconta le vinificazioni e invita a degustare. In questo 0.13, dodici più uno i numeri usciti da settembre 2018 a oggi, la mostra a Roma di Inge Morath “La vita. La fotografia”: la retrospettiva, inaugurata il 30 novembre al Museo di Roma in Trastevere, della prima fotoreporter donna entrata a far parte della famosa agenzia fotografica Magnum Photos di Parigi. La vocazione ceramica di Karin Lindström e il suo fare Comunità attorno all’argilla è l’argomento centrale di Sit n.Zero, la sua pubblicazione “100T Cento teiere” gode della prefazione di Massimo Isola, presidente dell’Associazione Italiana Città della Ceramica di Faenza. Il libro sarà presentato in anteprima internazionale il 7 marzo 2020 al Röhsska Museet di Göteborg, Svezia. Tendenza 2019 e futura, invece, a nostro avviso, la riscoperta dell’Emporio. Bottega dove acquistare prodotti merceologicamente diversi ma frutto di lavorazioni artigianali, produzioni proprie e accurate. Col clima natalizio ne spuntano in diverse località. Atteso a Nemi “Cacciafumo”: Azienda agricola con vendita di Olio, vino, sapone, candele, marmellate, uova fresche, miele, aceto, spezie, drogheria, fiori, ceramiche e sale aromatico. E nel campo delle delizie, la rinomata linea dolci‘Na fojetta si arricchisce per le feste di Biscotteria secca, dolcetti e panpepati ricchi di cioccolato e frutta secca di produzione propria, accanto ad Orzi, Tè, Spezie e Caffè di qualità. Buona lettura (DZ)

SOMMARIO0.13 Ceramica 0.13 2019

Lo zero stavolta

inCopertina

Ilaria Giardini THE GUSTO

PH Ferdinando Gatta

inSeconda CENONE DI SAN SILVESTRO

‘Na Fojetta

4.5

PAG THE (Daniela Zannetti) PAG

GUSTO Corazza Store

6 eveNTI INge moraTh

La Retrospettiva a Roma (Sitnewsfeel)

7.8 Ceramica

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QueSTIoNe dI ProgeTTI (Massimo Isola)

ANTEPRIME

9.14 100 T Cento Teiere a Göteborg (Karin Lindström)

PAG

15 Empori di Natale La biscotteria

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inQuarta Karin Lindström

SIT N.Zero

(0.13) di Daniela Zannetti con Andra Basili, Ilaria Giardini, Ferdinando Gatta Massimo Isola Karin Lindström Barbara Augenti, Francesca Colaluca Fabio Camilli, Sandro Fracasso ph Simone Pezzè

sitnewsfeel@gmail.com

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CORAZZA.space

lo Store 3.0 Q uando non è di scena la musica, moda, fotografia e arte regnano nei locali di via

Cesare Battisti 2- Frascati (Rm) - per un’esperienza di acquisto personalizzata. La musica è “anima e carattere dello store” tanto che in Corazza.space online è attivo uno spazio Sound e una selezione connessa alla community di SoundCloud, e sovente offline musicisti intrattengono dal vivo ospiti e clienti. “L’approccio Human to human nel mondo retail sposta l’attenzione dal prodotto al consumatore, inteso come persona e non già come carta di credito, proponendo informazioni e incentivi sulla base di abitudini e gusti, non sempre derivanti da acquisti”

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Questioni di PASSO

Marchi come Bonfanti, A.S. 98, Camper, Trippen, Ixos, Marta Ray, Campomaggi, Cult, Majo per citare alcuni brand selezionati sono esposti nel contenitore fluido di Corazza (attività di quarta generazione), tra le opere permanenti di Paolo Romani Photographer rigorosamente in bianco/nero di atmosfere mediorientali, e Ferruccio Maierna Metal Sculpture e Design Furniture.

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THE GUSTO

“Edoardo Corazza inaugurò nel 1930 un emporio generico dedicato alla vendita di occhiali, apparecchiature fotografiche, strumenti musicali, bigiotteria, accessori. Oggi l’attività prospera grazie alla “devozione a prodotti realizzati in Italia” e marchi artigianali selezionati” www.corazza.space/lastoria

Con l’evento THE GUSTO Corazza rimarca il piacere dei sensi. Questi sono sollecitati visivamente dalla galleria fotografica degli step di comunicazione con Ilaria Giardini testimonial , immortalata dall’occhio creativo di Ferdinando Gatta ph; olfattivamente: la degustazione dei vini, e della biscotteria di Fabio Camilli - proveniente dall’Emporio di ‘Na Fojetta Ristorante - che ha letteralmente incantato i palati degli ospiti con dolcetti artigianali, equilibrati e saporiti all’assaggio, e a portare via in sacchetto, omaggiati dal giovanissimo Duo, Andrea Basili per Corazza e Fabio Camilli, ‘Na Fojetta. Tattilmente, i pellami di scarpe, borse e accessori promossi durante la kermesse percettiva a tutto calice. Sconti, e fino al 50% su tutti i prodotti del negozio al fortunato/a che vincerà la “Lotteria di Natale”. “Questi vini offerti - spiega Ilaria Giardini giovane ed esuberante sommelier ricca di argomentazioni sul vino - hanno delle caratteristiche uniche e inconfondibili, proprio come il carattere di questa attività. Assaggio dopo assaggio, biologico non filtrato, il bollicine di apertura, irriverente, diverso e provocatorio “Wines of Anarchy” Cirelli (Atri, Abruzzo); vinficato in anfora e senza lieviti aggiunti il “Pithos” di Cos (Ragusa, Sicilia), come la ricerca delle radici lontano dalle strada battute; #OFFLINE baloon di rosso finale il “Nu di Alba” di Gianluca Colombo (Piemonte), senza esposizioni curate compromessi per creare qualcosa di sempre più vero”. prodotti particolari #ONLINE Chiusura evento con Musiche di Brian Eno. Vale a dire, musica d'ambiente e design generazioni nuove, quelle alle prese con il commercio 3.0, ma saldamente visivo legate ai fenomeni culturali che hanno intrattenuto a lungo generazioni - verbale precedenti, ovvero tradizione, è il caso, anche musicale. (DZ) originale

Passo - Sequenza digitale Daniela Zannetti

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#EVENTI Una

Inge Morath

giornalista che ha posseduto sia il dono per le parole che per le immagini.

Inge Morath, fino al 19 gennaio 2020, Museo di Roma in Trastevere. Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla crescita culturale, Sovraintendenza Capitolina ai Beni culturali.

“Maschere “ Saul Steinberg PH Inge Morath

“La fotografia è essenzialmente una questione personale: la ricerca di una verità interiore” Inge Morath Il museo di Roma in Trastevere - Piazza S. Egidio - noto per la collezione della famosa serie Roma pittoresca di Ettore Roesler Franz, La stanza di Trilussa e l’Archivio, oltre collezioni fotografiche che focalizzano la Roma degli anni 50 – 90 e una vasta documentazione delle tradizioni romane, diventa la sede ideale della retrospettiva di Inge Morath in Italia. Per lo più conosciuta al grande pubblico per il celebre ritratto di Marilyn Monroe che prova passi di danza durante una pausa set, gli scatti memorabili al lama nel taxi di New York, o le maschere del disegnatore Saul Steinberg, inizia la sua carriera alla Magnum Photos come redattrice e ricercatrice nel 1953. L’incontro con il fotografo Henri Cartier Bresson, e poi lo scrittore Arthur Miller che sposerà nel 1962, rappresentano un elemento chiave dello sviluppo della sua arte fotografica, combinato alla sua profonda cultura, poliglotta, e poliedrica nonché di viaggiatrice instancabile. Il percorso espositivo di 140 immagini, curato da Marco Minuz Brigitte Blümi- Kaindl e Kurt Kaindl, accompagna lo spettatore al cospetto quasi improvviso di personaggi celebri: Igor Stravinsky, Alberto Giacometti, Doris Lessing, Pablo Picasso, Philip Roth, Luise Bourgeois, Pablo Neruda o Erica Jong, per citarne alcuni, resi profondi dal preciso scatto che coniuga tecnica, costruzione del tempo e presenza intuitiva. Inge Morath ci lascia lascia sentire una vicinanza di contenuto delle pietre miliari dell’intellettualismo del XX secolo. Ogni luogo – New York, l’Europa, la Russia e fino in Cina e Iran – attraversato dal suo obiettivo ci fa avventurare in precisi contesti culturali e forse oggi, riconoscerli di nuovo dal bianco e nero della classica reflex, è un modo per riflettere non solo sull’evoluzione e la diffusione dell’arte del fotografare quanto proprio sulla presenza, inevitabile, in progetti tali, così esclusivi, anche della fortuna dei tempi, di un costume e una società caratterizzanti. Di fatto, l’unico movente di questo immortalare quasi magico, in cui Inge si prodiga per coglierne l’attimo, è Storia, e con ciò un bagaglio non solo mentale che la penna può narrare ma quasi puri, momenti di gioia nell’essere parte, in qualche modo, di una memoria. Come l’ultimo scatto, e come ogni mostra, non possono essere solo letti ma veduti.(SITNEWSFEEL)

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Questioni di PROGETTI

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L’idea di confrontarsi con l’archetipo della teiera è affascinante.

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Chi ama la storia della ceramica sa quante suggestioni e quante stratificazioni ci siano dietro un modello che da secoli accompagna la vita dell’uomo, ad oriente come ad occidente. Non era facile questa sfida. Credo che Karin la abbia affrontata nel migliore dei modi. Tra la narrazione e l’ironia, la citazione e l’originalità: le teiere che sono uscite dai forni ricordano gli “Esercizi di stile” di R. Queneau, l’opera nella quale il maestro interpreta un singolo tema in cento diverse declinazioni, facendoci ridere, sorridere, commuovere e riflettere. Il compito del ceramista di oggi è questo, costruire progetti. Non serve una produzione indistinta anche se di qualità. Con orgoglio e capacità la Lindström da tempo ha trovato un dialogo costruttivo con la comunità e accompagna il suo pubblico alla scoperta di sorprese e di bellezze nuove. Incontrando la progettualità concreta di Karin Lindström si pensa al senso del fare ceramica e i suoi lavori ci trasmettono energia e aderenza rispetto al tempo storico che stiamo vivendo. Come sempre la ceramica riesce ad intrecciare le questioni materiali e quelle immateriali, risponde alle esigenze della vita quotidiana e alle richieste dello spirito, questa è la nostra forza. Una forza della quale c’è bisogno. Non ci sono dubbi, la sapienza tecnica non è più sufficiente, la ricerca della quantità produttiva non da frutti e la corsa verso prodotti standardizzati nemmeno. Quello che il mondo chiede ai nostri produttori e alle nostre comunità ceramiche è di stupire, appassionare. La produzione ceramica italiana sta attraversando una fase interessante. Dopo la grande crisi del 2008 nel sistema paese abbiamo assistito ad una trasformazione del paradigma di riferimento di tutto il comparto produttivo e questo è valso anche per il mondo dell’artigianato. La produzione ceramica ha vissuto da protagonista questo cambiamento e ne è uscita diversa. Oggi assistiamo ad un vivace fermento che si diffonde e si espande per la penisola. Nuove idee, nuovi codici. La ceramica c’è, è viva, e continua ad invadere spazi pubblici e privati. Le ceramica cambia. Le botteghe sono sempre officine dove rispetto al passato si è però rafforzata la coscienza di dovere cercare nuovi equilibri tra il saper fare e il saper pensare. MASSIMO ISOLA Presidente AiCC Associazione Italiana Città della Ceramica

Faenza

Le prime teiere KL


Upcoming publication 100 Teapots

Quando all’esposizione di “100 Teiere” alle Scuderie Aldobrandini per l’Arte mi è stato suggerito che la bellezza dei 100 manufatti meritava di essere raccontata in una monografia che contemplasse anche la storia del mio percorso di ceramista tra gli anni della mia formazione in Svezia e l’Italia, dove vivo ormai da oltre venti anni, ho realizzato che la mostra “100 teiere” non era solo il punto di arrivo della mia carriera, di un progetto nato dall’influenza del maestro svedese Gösta Grähs, ma una ripartenza per strutturare al meglio il mio desiderio di creare una Comunità attorno alla ceramica, e trasmettere arte Anteprima e bellezza sempre più apprezzate e richieste nel quotidiano. Ora la pubblicazione “100 T” Cento Teiere si sta realizzando. Con la prefazione di Massimo Isola presidente di AiCC Faenza Associazione nazionale Città della Ceramica, la Lectio magistralis Gösta Grähs con i testi curati dalla critica d’arte Mailis Stensmen, e innumerevoli capitoli e aneddoti sul mondo della teiera. Tratterà la storia della ceramica, della porcellana e del Raku, fino a scoprire le prime teiere; della ricerca di argilla tuscolana in un capitolo condiviso con le esperienze del maestro artigiano Pino Pulitani, profondo conoscitore di questa arte. Il primo release ufficiale si terrà a Göteborg al Röhsska Museet –Museum of Design and Craft il 7 marzo 2020. Museo che ospita una collezione permanente del Maestro Grähs, e illustre sito di design svedese. Proprio lì dove nel 1995 sono state esposte le prime “cento teiere” del ceramista, parlerò della mia avventura nel campo ceramico, dagli anni della mia formazione in Svezia ad oggi, sino alla consegna del diploma di Maestro ceramista dall’Ambasciatore Robert Rydberg dell’Istituto Svedese nonché attuale Vice Ministro degli Esteri Svedese; dell’Italia che porto con me con una serie di interviste inserite nel volume. Vecchio Podere, Officine 51, Nikal, ‘Na Fojetta, Forni de Marco, Merumalia Wine Resort, sponsor e sostenitori tutti del progetto “100 T”.

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Vini bio e Vivi Eco: Ama, Rispetta e Bevi

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Vecchio Podere Tuscolano, esotico, profumato Le promesse di Matrimonio

Il Vecchio Podere è un antico casale rurale ristrutturato per ospitare eventi e cerimonie. Una location ideale per banqueting collocata a ridosso del Tuscolo, tra Grottaferrata e Frascati. Va percorso un ampio viale alberato di pini secolari prima di giungere al cuore della struttura, che dall'85, è anche B&B arredato con maestria. Sono due sorelle a gestirlo, Simona e Monica Merelli con l'istinto dell'arte dell'accoglienza maturato dai tempi della “Pineta”, il ristorante creato dal papà Alfredo Merelli. L’atmosfera del casale è naturalmente tuscolana, si notano tuttavia l’influenza delle origini familiari, marchigiane, tipiche ed esemplari, notoriamente laboriose, e creative e un pizzico di esotico, influenzato dall’uomo di fiducia dell’azienda, di origini filippine. Per loro è un maestro e quasi figura paterna, operoso e tuttofare, crea mobilio di arredo, tavoli e chaise longue di chiaro gusto etnico che nei giardini dei ricevimenti offrono soste deliziose sotto alberi profumati di Tiglio e Roseti. La manualità contraddistingue anche Simona, che in uno dei due silos antichi presenti al Podere ha realizzato il suo studio e laboratorio di ceramica, mentre Monica preferisce occuparsi di dolcetti. L’atmosfera è ricca anche all’interno dei saloni arredati con mobili di legno bianco decapato arricchiti da inserti ceramici e ferrosi di recupero. Alcune installazioni del giardino sono di questa fattura, grazie allo spirito conservativo delle titolari che espongono anche tanti manufatti d’epoca. Il casale è da cinque edizioni consecutive la sede del “The Pottery Show” evento espositivo e percorso di benessere che Karin Lindström ha ideato e realizzato con loro.

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Anteprima

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Karin Llndström, Monica e Simona Merelli Vecchio Podere

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Nikal

IL “WELLNESS” DELL'ARGILLA Tu sai cosa sei mentre lo fai

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Anche alcune aziende si preoccupano del capitale sociale secondo la “somatica del vissuto”, coinvolgendo gli orientamenti individuali verso attività non alienanti e propedeutiche al benessere e al rendimento dei lavoratori stessi in azienda. E’ il caso NIKAL. Nicole Muratori e Athanasios Zacharelis, sposi da un anno e imprenditori della “Nikal” Azienda di Servizi di Facility Management di Frascati, hanno previsto per i loro dipendenti, un corso di tornio con la ceramista Karin Lindström, offerto, sostenuto da loro. Insomma, pagato dai capi. È la necessità di fruire della creatività, e di un benessere emotivo, e perché no fisico, nel manipolare e dare forma alla materia in una pratica percepita come divertente, e benefica. Perciò wellness, come un fitness teso a massimizzare il valore della vita. Non è la prima esperienza in tal senso, spiegano: “la nostra concezione più contemporanea della vecchia azienda di famiglia contempla, nella sua missione di seconda generazione, non solo il fatturato, ma l'equilibrio e la soddisfazione di ognuno, qualunque sia il suo ruolo all'interno di essa”. Per una filosofia del giusto.

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Athanasios Zacharelis Nicole Muratori

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Anteprima

Alina Pawlowska. Officina 51 “Ceramica Raku”

Officine 51 è un vecchio tinello frascatano conservato con il pavimento in sanpietrini, in piena continuità con le stradine dei vicoli dell'antico e fascinoso Borgo San Rocco, sede dello storico Palazzo vescovile e terrazzo naturale su Roma. All'interno scaffali espositivi in tondelli di ferro, una vecchia cassaforte per blindare alcuni servizi in una cornice ricercata; la tavolata di accoglienza al centro della sala arredata con altri pezzi di antiquariato.La maglia del cemento armato. Si respira l'accattivante tendenza post industriale. Alina Pawlowska dopo aver apprezzato le opere di Karin è divenuta sua allieva per lungo tempo, dal 2001 al 2006, considerandola una “guru” della ceramica.

Ha modo di apprezzare anche il lavoro dal ceramista Christian Schöning da cui apprende la tecnica Raku, e realizza un suo nuovo strumento espressivo. L'uso di forni all'aperto per le cotture Raku, che necessitano di rituali metodici e prestanti, rispondono al suo carattere artistico come le coreografie di una danza antica al suo impeto di danzatrice. Vivacità e prontezza che Alina declina nell'insegnamento della danza, e che poi, infine, superati i timori della riuscita nella ceramica, orienta nella produzione della sua linea raku presso la caratteristica Officina 51 con annesso laboratorio ceramico.

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Alina Pawlowska

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Forni De Marco L’ideatore di “Ceramics...and More”

Luigi De Marco ha ideato “Ceramics...and More”, rassegna romana di ceramisti, decoratori, orafi, scultori, unica nel suo genere, giunta alla quinta edizione, che da tre anni si svolge al MUCIV Museo delle civiltà, quest'ultima con la presenza della campionessa “Tornianti” Bente Brosbøl Hansen, la partecipazione di CNA Lazio.

Forni De Marco di Luigi De Marco è una storica ditta del Lazio, da oltre 60 annni sul mercato. Nasce come la prima azienda artigianale che produce forni elettrici per la cottura di ceramiche dall’idea del pioniere Vincenzo De Marco, in un momento in cui la distribuzione di energia elettrica si fa capillare sul territorio nazionale, quando con i forni a legna occorrevano 5 giorni per un’infornata. Alcuni dei nomi più noti tra artisti, scultori e ceramisti italiani come Enzo Assenza, Giacomo Manzù frequentano ngli anni ‘50 la fucina di cottura romana, detta poi la “Ferrari” dei forni. Oggi, artisti come Andrea Spadini, Roberto Dottorini, una miriade di appassionati, hobbisti dell’arte ceramica e maestri ceramisti si riforniscono di argille e smalti dosati a mano “come in una vecchia farmacia d’epoca” da Luigi De Marco, figlio del fondatore e attuale responsabile dell'azienda familiare. Grazie a prodotti personalizzati, su misura e al rapporto di fiducia instaurato con i clienti, “Forni de Marco” si è rafforzato in un mercato esclusivo e di garanzia nel panorama delle imprese artigianali d'Italia. E' il fornitore ufficiale di Karin Lindström, dei materiali argillosi, e di smalti; set di attrezzi, mirette, spatole per la modellatura, e persona di fiducia nella manutenzione dei forni elettrici. Partecipa ogni anno come Sponsor tecnico di The Pottery Show, evento ceramico organizzato da Karin Lindström al Vecchio Podere di Grottaferrata - Roma.

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Luigi De Marco

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Anteprima

‘Na Fojetta “Non potevamo lasciare andare via Karin Lindström” . ‘Na Fojetta completa la sua missione di Ristorazione con l’amore per la Cultura, l’Arte, il Design, la Fotografia, la Musica e la Scrittura. Per questo organizza periodicamente “ExpoSit” Vernissage e mostre con Artisti e sta per lanciare il “Premio Na Fojetta per l’Arte”. Per dare continuità ad una magia accaduta già alle Scuderie Aldobrandini di Frascati dove le 100 teiere di Karin Lindström hanno affabulato gli spettatori, ‘Na Fojetta ha realizzato l’ExpoSit “Prendere forma” e ospitato 20 teiere della collezione in una mostra nel locale. Le teiere di Karin riescono con le loro forme e colori, i richiami naturali agli elementi naturali Terra, Acqua, Aria, Fuoco, a trasmettere una ventata di energia creativa dalla quale è difficile sottrarsi.

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‘Na Fojetta

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Na Fojetta Ristorante

Emporio con la Biscotteria

Collocato nell'antico tinello di Via Risorgimento 4 nel cuore di Frascati, tra le bellezze architettoniche, archeologiche e naturali dei Castelli romani e l’avanguardia del polo scientifico Enea, Infn, Esa di Frascati, ‘Na Fojetta è lieta di accogliere e deliziare i suoi ospiti in caratteristici ambienti arredati con Acqueforti del Seicento e una Dispensa di Cucina attenta al gusto, alle tendenze, al piatto genuino e stagionale. Oltre l’executive Chef Farmer e produttore di Malvasia bianca del Lazio Carlo Camilli, nella brigata Fabio Camilli Architetto e Chef pâtissier. I piatti e i dolci sono frutto di una cucina espressa elaborata con materie prime fresche, non industriali, e ricercate, come la Pasta Gragnanesi. Infine l’uso di spezie e caffè esclusivamente acquistati dal noto torrefattore veronese Gianni Frasi, Pepe del Nepal e Caffè Guatemala. Tra i suoi piatti la rinomata Cacio e Pepe, Rigatoni al sugo di coda, Strudel di abbacchio, animelle e carciofi; paste all’uovo e ripiene tirate a mano, pani saporiti con diverse farine e aromi. Completano il menu i dolci della linea fojetta, Torta fojetta, Tubbo, Sospiro, biscottini al vino e i digestivi alle erbe fatti in casa, tutto servito con la massima professionalità da Rossana Zannetti ideatrice de ‘Na Fojetta,e il suo staff di Sala. A questi per le festività natalizie si aggiungono nell’Emporio Biscottini al vino Frascati, e Sesamo, Rose del deserto, Classiche e al Cacao, Brutti ma buoni, Tozzetti fojetta.



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