Charme - Aprile 2012

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La storia

Particolare degli interni della villa romana di Poppea a Torre Annunziata. Si notano i resti di due antiche porte pietrificate nella massa solidificata di fango vulcanico. Interior of Villa Poppea (Torre Annunziata). The remains of doors petrified in the volcano mud.

stesso figlio nelle acque di Capo Miseno. Fu invece sul litorale oplontino dell’attuale Torre Annunziata, a pochi passi dal villaggio di Pompei, che la gens Poppea, imparentata con la moglie di Nerone, si fece edificare l’omonima villa munita di un porticciolo privato: uno spettacolo nello spettacolo, formato da stanze e colonnati che si inseguono in un gioco geometrico di vuoti e di affreschi culminante in due enormi piscine laterali di cui una riportata alla luce, l’altra ancora se30

polta sotto gli spazi dell’antica Real Fabbrica d’Armi borbonica. A pochi chilometri di distanza dagli “ori di Oplonti”, sulla collina di Varano a Stabia, praticamente a picco sul mare, sorgevano altre ville nobiliari. Perché i romani avevano buon gusto nello scegliere il luogo in cui trascorrere le vacanze. E dopo averlo scelto, lo adottavano. Mettendovi radici fino alla morte. Perché lasciare una terra così splendida e ricca era praticamente impossibile.

nating in two huge pools of which one side was brought to light, the other still buried under the spaces of the old Bourbon Real Fabbrica d’Armi. A few hundred meters from the “gold Oplonti” in existing territories of Stabiae more elegant houses were built on the hill of Varano. Virtually on the sea. Because the Romans had good taste in choosing where to spend their holidays.


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