Alphega Farmacia Magazine n°3 Settembre-Novembre 2008

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Di sana pianta

Un lassativo da usare con qualche precauzione

La cascara sagrada è un arbusto che può raggiungere i 18 metri di altezza. Il tronco è ricoperto da una corteccia rugosa, mentre i rami sono lisci. Le foglie, ovate, hanno il margine dentato; i fiori sono bianco-verdastri, il frutto è una drupa nerastra.

Intestino regolare con la cascara In spagnolo il nome significa corteccia sacra: e sacra la cascara sagrada era agli indiani d’America, ma gli esploratori spagnoli, quando la scoprirono nel XVI secolo, ne apprezzarono soprattutto le proprietà lassative. A metà del 1800 la pianta era ampiamente utilizzata dai pionieri cercatori d’oro, che la chiamavano, con accezione più laica e prosaica, corteccia cagona, alludendo proprio a quell’uso contro la stipsi: ma solo a fine XIX secolo la cascara fu inserita nelle farmacopee. Utilizzata a lungo come rimedio per i disturbi di digestione, come protettore del fegato e contro i calcoli biliari, la corteccia di cascara sagrada è oggi usata

La carta d’identità NOME BOTANICO: . FAMIGLIA: . DOVE CRESCE: originaria delle coste di California e Cile, è oggi diffusa in tutto il mondo e coltivata in maniera particolare sulla costa occidentale del Canada e degli Stati Uniti e su quella orientale dell'Africa. QUALI PARTI SI USANO: la corteccia del tronco e dei rami, invecchiata di un anno o trattata con il calore per permettere l’ossidazione di alcuni composti che, presenti nella corteccia fresca, possono causare irritazione gastrointestinale con vomito e coliche; i lembi di corteccia vengono arrotolati in tubi, e così si presentano spesso sul mercato erboristico. CHE COSA CONTIENE: ( , , , , ed ), che sono glucosidi antrachinonici.

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principalmente per il trattamento per brevi periodi della stipsi occasionale, indicazione questa che è anche l’unica a essere stata verificata clinicamente. I cascarosidi contenuti nella corteccia della pianta stimolano la mucosa del colon, eccitando in questo modo la motilità intestinale: il risultato è il ristabilimento della normale funzionalità dell’intestino. Come avviene per tutti i lassativi, l’uso deve essere accorto. Occorre evitare gli abusi e i trattamenti prolungati, e bisogna inoltre tenere presente che la cascara può provocare crampi intestinali. Prima di assumerla dovrebbe essere consultato il proprio medico in ognuna di queste condizioni: • durante il ciclo mestruale (è possibile una stimolazione dell’utero); • se si è affetti da malattia di Crohn; • se si è affetti da colite ulcerosa; • se si è affetti da appendicite; • se si è affetti da qualsiasi malattia infiammatoria intestinale; • se si accusano dolori addominali (soprattutto se di origine sconosciuta); • se si stanno assumendo digitale o farmaci antiaritmici (la cascara può causare perdita di potassio); • se si stanno assumendo diuretici tiazidici, liquirizia o corticosteroidi (la perdita di potassio può essere aumentata da queste sostanze).

In ogni caso la cascara è da evitare nelle seguenti condizioni: • durante la gravidanza o nei periodi in cui la si programma; • durante l'allattamento; • sotto i due anni di età; nei bambini oltre i due anni occorre l’approvazione del medico; • se si è affetti da malattie del fegato.

Come si utilizza Sono disponibili capsule o compresse, da ingerire assieme a quantità abbondanti di acqua. E’ possibile preparare un decotto ponendo 2 grammi di corteccia tagliata in piccoli pezzettini in acqua bollente per 10 minuti. La dose di estratti di cascara sagrada da assumere giornalmente è 20-30 mg di derivati idrossiantracenici; la somministrazione non va protratta per più di una-due settimane.


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