Portfolio

PORTFOLIO Selezione di progetti

Simone Mirko Severgnini 2020

Simone Mirko Severgnini

PORTFOLIO | selezione di progetti

SIMONE MIRKO SEVERGNINI architetto data di nascita: 05.06.1997

Con la tesi per la riqualificazione del “Sant’Ambrogio I” a Milano, che mira ad evidenziare l’importanza di operare sui quartieri periferici, i quali nella stragrande maggioranza dei casi risultano essere vittime di marginalizzazione e degrado, ho conseguito la Laurea Magistrale in Progettazione dell’Architettura, presso il Politecnico di Milano nel luglio 2022 con il massimo dei voti.

La mia formazione si basa su esercizi progettuali universitari incrementati da studi sugli aspetti sociali.

via Redefossi 14, Caravaggio (BG) +39 3349359657 simone.severgnini@virgilio.it

Il mio percorso di studi mi ha dato la possibilità di studiare l’architettura non solo dal punto di vista della produzione progettuale ex novo, ma anche in merito a tematiche legate a interventi di riuso e riqualificazione di manufatti esistenti.

Questo portfolio contiene una selezione di alcuni progetti prodotti durante il mio percorso di studi presso il Politecnico di Milano.

I progetti scelti mettono in luce diverse scale e approcci progettuali adottati durante la mia carriera universitaria.

CONTENUTI 01

IMPARANDO DALLE CATASTROFI

p. 3-14

02

SOCIAL SEW UP

p. 15-28

03

GREEN SHIFT

p. 29-4O

04

COSTRUIRE NEL COSTRUITO

p. 41-48

05

ARCHITETTURA CHE UNISCE

p. 49-60

06

SEAB HEADQUARTERS

p. 61-72

07

PROGETTO RIAPERTURA NAVIGLI

p. 73-82

01 Progetto Accademico

IMPARANDO DALLE CATASTROFI Sett. 2020 - Gen. 2021

Laboratorio Tematico Professori: Andrea Gritti Valeria Natalina Pracchi

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Astraendo l’incredibile eterogeneità di temi ed aspetti entro cui pare doveroso muoversi per avvicinarsi alla comprensione di Castelsantangelo sul Nera, risulta evidente il naturale confluire delle questioni in un’unica parola: TERRA. Centrale rispetto ad una rete di piccole frazioni, Capoluogo domina le valli che vanno ad aprirsi a raggera nel paesaggio montano.

Il progetto mira alla creazione di una scuola d’eccellenza che possa unire conoscenza e competenza, in grado di formare persone capaci di reinterpretare con strumenti moderni le antiche tecniche tradizionali del luogo.

La centralità rispetto al Parco dei Monti Sibillini, la particolare conformazione morfologica e idrografica e l’essere parte di una rete di comuni che ha dovuto confrontarsi con i danni del terremoto possono portare il nuovo polo di ricerca a diventare un punto di riferimento fondamentale a livello nazionale ed internazionale; un’istituzione non solo di

Località: Castelsantangelo sul Nera, Italia

Sala conferenze Studentato Bar/spazio agorà Aule Biblioteca/Materioteca

Botteghe

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Planimetria

alto profilo ma anche strettamente legata al territorio e basata sul confronto diretto tra teoria e pratica, tra sperimentazione e applicazione sul campo, tra ricerca e prove di collaudo.

Si tratta di una strategia pensata per fasi, il primo passo fondamentale è legato alla riattivazione del territorio, alla sua attrattività.

E’ dunque necessario un segno forte, un atto fondativo. Solo in seguito potrà col tempo avvenire la ripopolazione di questi luoghi.

Il risultato è un sistema rizomatico,

poroso del costruito, dove il vuoto un pò come le radici degli alberi va ad ancorarsi ad esso connettendo tutto.

Un impianto che riqulifica i vuoti, dandogli una nuova vita, soprattutto i nuovi vuoti lasciati dal sisma.

Il progetto offre nuovi servizi e spazi pubblici che si integrano a quelli preesistenti.

La parte centrale del borgo diviene così un sistema integrato che prova a rispondere sia alle necessità degli abitanti di Capoluogo, sia a quelle dei nuovi utenti e dell’intero organismo scolastico.

Assonometria

6

stazione di servizio

il capannaccio

autolavaggio

via

rom

a

sala conferenze

banca

municipio

poste

DA

RA

ST E AL

CI

IN

OV

PR 6

13

atelier

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Pianta piano terra

chiesa di Santo Spirito

sa pia nt zz o sp a irit o

palestra

studentato

lavanderia

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olf

via

i

a

caffetteria

studentato

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via bo nanni

ristorante

via

vitta

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materioteca

via de

l parc

o

dipartimento di ricerca

foyer

via vitta

zzi

segreteria

Pianta piano terra

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REALIZZATO CON UN PRODOTTO AUTODESK VERSIONE PER STUDENTI

REALIZZATO CON UN PRODOTTO AUTODESK VERSIONE PER S

REALIZZATO CON UN PRODOTTO AUTODESK VERSIONE PER STUDENTI

Entriamo dunque nel cuore del borgo, dove si attestano la maggior parte degli edifici legati alla scuola.

Una reinterpretazione del sistema delle connessioni verticali tra i diversi livelli del suolo e del costruito che caratterizzano il borgo ha permesso non solo di creare nuove relazioni e passaggi pubblici, ma anche di ridurre e ottimizzare le superfici destinate agli spazi distributivi.

Questo ha generato un’interconnessione tra funzioni ed edifici diversi che dà vita ad un unico organismo integrato, dove ogni parte dipende dalle altre.

In quest’ottica, lo spazio centrale (spazio agorà) funge da fulcro, generando un sistema che si insinua anche negli spazi residui di passaggio, trasformandoli in spazi dello stare.

In questo modo studentato, spazio agorà e aule costituiscono un unicum, frammentato al piano terra ma caratterizzato da uno spazio in totale continuità al piano superiore.

Per quanto riguarda il trattamento dei prospetti si è cercato un linguaggio unico.

Tutte le facciate sono caratterizzate da una dialettica tra una parte inferiore basamentale, riconoscibile per la sua matericità, e una parte superiore più leggera, caratterizzata da elementi lignei verticali.

REALIZZATO CON UN PRODOTTO AUTODESK VERSIONE PER STUDENTI

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Organismo scuola

Organismo scuola

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REALIZZATO CON UN PRODOTTO AUTODESK VERSIONE PER STUDENTI

STUDENTI

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Organismo scuola

REALIZZATO CON UN PRODOTTO AUTODESK VERSIONE PER STUDENTI

REALIZZATO CON UN PRODOTTO AUTODESK VERSIONE PER STUDENTI

Per quanto riguarda la materioteca, essa si carica di un forte simbolismo, esalta il connubio tra costruito e fragilità. L’edifico è composto da due elementi in rapporto tra loro. Una parte solida, estremamente compatta ancorata al terreno, e un involucro leggero sollevato da terra.

Per quanto riguarda gli spazi l’edificio è costituito da una materioteca al piano terra, una biblioteca al piano superiore e UN PRODOTTO AUTODESK VERSIONE PER STUDENTI un tetto praticabile conREALIZZATO funzioneCON di terrazzo panoramico. I tre spazi sono messi in collegamento da una rampa esterna che avvolge il volume concretizzando il metaforico percorso del progetto dalla materia alla conoscenza.

Per quanto riguarda la materioteca non si limita alla consultazione dei diversi materiali ma si configura come un vero e proprio percorso espositivo.

REALIZZATO CON UN PRODOTTO AUTODESK VERSIONE PER STUDENTI

Biblioteca/Materioteca

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REALIZZATO CON UN PRODOTTO AUTODESK VERSIONE PER STUDENTI

L’ultimo edificio si colloca in piazza Santo parlando, il mani­ festo dell’intero Spirito. organismo scolastico.

Per la sua posizione perimetrale rispetto alla L’edificio comunale e la Chiesa porzione di borgo compatto extra-moenia, di Santo Spirito già rendono la si configu­ ra come la porta d’ingresso piazza un nodo importante per al paese stesso, facendone da soglia. il suo ruolo civico e religioso: Il progetto si pone l’obiettivo di è insediando un luogo di incontro, di ricostituire una schiena alla piazza scambio, come la sala conferenze REALIZZATO CON si UN PRODOTTO VERSIONE PER STUDENTI prima citata, mettendo in campo diversi che cerca diAUTODESK dare una completezza espedienti compositivi che rileggono non solo formale ma anche puntualmente la pre-esistenza, dagli funzionale alla porta ovest al paese. interventi di reintegrazione delle murature È dunque attraverso il dialogo tra i tre danneggiate al progetto ex novo, andando attori della piazza che si sono gettate le a rappresentare, architettonicamente basi del progetto di questo edificio.

CASA DEL

COMUNE

Sala conferenze

REALIZZATO CON UN PRODOTTO AUTODESK VERSIONE PER STUDENTI

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REALIZZATO CON UN PRODOTTO AUTODESK VERSIONE PER STUDENTI

REALIZZATO CON UN PRODOTTO AUTODESK VERSIONE PER STUDENTI

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Sala conferenze REALIZZATO CON UN PRODOTTO AUTODESK VERSIONE PER STUDENTI

02 Progetto Accademico

SOCIAL SEW UP La rinascita del quartiere Marz. 2020 - Giu. 2020

Laboratorio di Architettura degli Interni Professori: Roberto Rizzi Luca Sarto

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Il tema di progetto prevedeva l’intervento su un manufatto esistente.

L’edificio preso in esame si trova a Milano nel quartiere San Siro.

L’azione di riqualificazione non si è limitata all’organismo architettonico ma si è diffusa comprendendo lo spazio circostante.

La rimozione delle recinzioni, la permeabilità del lotto, l’attenzione per lo spazio pubblico interno ed esterno e la comunità del quartiere sono stati i punti cardine dell’opera.

“Sew up” significa “ricucire” azione che riassume perfettamente la volontà dell’intervento, la quale partendo da una riqualifica dell’organismo architettonico ricerca una riqualificazione urbana e sociale.

Località: Milano San Siro, Italia

Il progetto prevede di eliminare alcune recinzioni presenti nello stato di fatto, garantendo maggiore permeabilità e libero accesso agli spazi pubblici che vengono inseriti nel piano interrato e rialziato.

Affinchè fosse possibile rendere agibile lo spazio interrato e destinarlo a spazio pubblico, si è deciso di compiere uno scavo

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Planimetria

adiacente ai due corpi di fabbrica, scendendo fino a quota -2.20 m.

L’accesso a questi spazi avviene da una piazza ribassata, raggiungibile da Via Ricciarelli, tramite un sistema di gradinate e rampe che permettono di superare il dislivello. La scelta di scendere con lo scavo fino a questa quota è data dalla volontà di

mantenere i solai esistenti degli edifici, garantendo l’altezza minima richiesta dalle normative.

La piazza ribassata si sviluppa lungo l’edificio parallelo a Viale Aretusa e permette di raggiungere delle piccole aule lettura.

Per ognuno di questi spazi è stato scelto un colore caratteristico in base alla loro

funzione.

Al piano interrato dell’edifico che si affaccia su Via Ricciareli è presente uno spazio multifunzionale e flessibile, il quale può assumere varie conformazioni durante le ore del giorno, grazie alla presenza di pannelli mobili, a seconda delle necessità degli abitanti del quartiere.

Planimetria

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GIALLO: SPAZIO LETTURA PER BAMBINI Il giallo è il colore dell’intelligenza e del sapere in quanto stimola l’attività celebrale e la memoria visiva.

BLU: SPAZIO LETTURA PER ADULTI Il blu è il colore della calma e dell’armonia. Rappresenta la riflessione e la meditazione, fa dimenticare i problemi di tutti i giorni.

ROSSO: MEDIATECA È un colore brillante e gioioso che favorisce il buon umore e la spensieratezza.

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Pianta piano interrato e dettaglio pianta spazio biblioteca

I piani superiori si è scelto si destinarli a un Social Housing temporaneo, con una permanenza fino a sei mesi. Si tratta di un Social Housing destinato principalmente a un’utenza giovane, come studenti e giovani coppie, i quali possono usufruire dei costi ridotti legati all’economie di spazi di questa tipologia abitativa.

Sono presenti tre tipologie di spazi: spazi comuni, spazi semi-privati (zone condivise all’interno dell’appartamento) e spazi privati.

L’ingresso si trova al livello della piazza ribassata (-2.20 m) .

La distribuzione è stata ripensata, la scala esistente è stata rimossa in quanto non rispettava i vincoli normativi.

La nuova scala presenta una rampa esterna e una interna all’edificio in modo da evidenziare l’intervento.

Le tipologie di appartamenti variano in base alle persone che possono ospitare, da due fino a otto persone.

Il piano del corpo di fabbrica che si affaccia su via Ricciarelli è occupato da un unico appartamento. Questo è composto da uno spazio semi-privato (cucina e salotto) e due spazi privati.

Lo spazio privato è composto da un solo ambiente, dotato di un piccolo disimpegno e un bagno. Al centro di questa grande stanza è presente una pedana alta 50 cm al di sopra della quale sono presenti due mobili che scorrono su dei binari. Il mobile ospita al suo interno un divano incavato da un lato e un letto singolo estraibile dall’altro.

Gli elementi di arredo garantiscono alla stanza una flessibilià istantanea. È possibile creare conformazioni diverse all’interno dell’ambiente in base agli orari della giornata, creando una zona giorno o una zona notte.

Per quanto riguarda l’altro corpo, è presente un monolocale dotato della stessa tipologia di arredo flessibile e uno spazio condiviso dall’intero piano.

Pianta piano interrato

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Pianta piano tipo

Pianta piano tipo

22

Caso notte

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Dettaglio pianta piano tipo e assonometrie

Caso giorno

Viste degli interni

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Per quanto riguarda i prospetti l’intervento principale è legato alla realizzazione di una struttura aggiunta autoportante sorretta da una doppia fila di pilastri.

Nei prospetti est e ovest viene usata per ottenere dei balconi mentre nel prospetto sud va a creare delle loggie.

La profondità delle loggie è tale da fornire un primo oscuramento.

Un ulteriore oscuramento è dato dalla presenza di lamiere forate fisse, le quali hanno prevalente funzione compositiva, e tendaggi bianchi scorrevoli fissati alla struttura aggiunta.

Prospetto Sud

Sezione - Prospetto Est

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Prospetti e sezione

Sezione

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Sezione prospettica

Sezione prospettica

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03 Progetto Accademico

GREEN SHIFT

Un nuovo volto per la Comasina Sett. 2019 - Gen. 2020

Laboratorio di Progettazione Architettonica Professori: Marco Lucchini Francesca Danesi Viviana Di Martino

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L’edificio progettato, destinato a funzione residenziale, si trova in un’area in disuso nel quartiere della Comasina. La sua forma è quindi dettata dalle inclinazioni degli edifici esistenti con i quali si allinea. Il contesto appare frammentato e mancante di identità.

Lo scopo del progetto è quello di creare uno spazio che possa essere utilizzato da tutti gli abitanti, non solo dai residenti di questi alloggi, in modo tale da poter diventare un luogo d’interazione e socializzazione.

La tipologia scelta è quella a corpo doppio, la quale determina la formazione di una corte interna, elemento fondamentale del progetto.

I due volumi sono strettamente interconnessi tra loro, ma allo stesso tempo sviluppano al loro interno temi differenti a seconda della porzione di contesto con cui si relazionano.

Località: Milano Comasina, Italia

CONNESSIONE COL VERDE L’edificio è collocato accanto a un’area boschiva nella quale si inserisce progressivamente

DISPERSIONE NEL VERDE L’edificio si diffonde nel verde progressivamente tramite una scompisizione del volume in elementi minori

DIFFUSIONE NEL VERDE Gli spazi comuni rivolti verso l’area boschiva vengono organizzati in giardini d’inverno

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Strategie d’intervento

L’edificio è collocato tra una biblioteca e una corte residenziale. Il progetto vuole incentivare i flussi verso lo spazio compreso tra i due volumi mediante delle aperture al piano terra. In questo modo la corte centrale diventa un elemento attrattore e ciò avviene mediante la disposizione di funzioni pubbliche al piano terra.

Un’altra componente fondamentale per il progetto è l’area boschiva adiacente che si è voluta preservare.

Per creare un’interazione tra costruito e spazio aperto l’edificio si inserisce progressivamente all’interno del verde.

Ciò avviene tramite una scomposizione del volume in elementi minori. Il primo è un pergolato che si affaccia verso il verde, mentre gli altri due sono scatole di vetro adibite a aule coworking. Un’ ulteriore connessione col verde avviene attraverso la disposizioni di giardini d’inverno all’interno dell’edificio.

Pianta piano terra

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Pianta piano tipo e assonometrie

Gli spazi comuni all’interno dell’edificio rivolti verso la biblioteca sono pensati come un’estensione della stessa, intesa come “biblioteca diffusa”. Sono presenti diverse

aule, ciasuna caratterizzata da un arredo e materiale differente. I colori della pavimentazione sono relazionati alla funzione specifica dell’aula.

Pianta piano tipo e assonometrie

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Dettagli piante e assonometria duplex

Viste degli interni - duplex

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Prospetti e sezione

Prospetto Sud interno

Prospetto Sud

Prospetti e sezione

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Dettaglio prospetto e sezione

Viste spazio esterno

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04 Progetto Accademico

COSTRUIRE NEL COSTRUITO Progettare un edificio accanto a un altro

Sett. 2018 - Gen. 2019

Laboratorio di Progettazione Architettonica 3 Professori: Valerio Tolve Luisa Ferro

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Il tema di progetto prevede la realizzazione di un nuovo edificio pubblico, all’interno del quale collocare l’esposizione di monete e anfore rinvenute nei recenti scavi sulla vicina area dell’ex-Teatro Cressoni nella città di Como.

L’area di progetto è piazza Martinelli, situata all’interno della cittadella murata.

L’obiettivo è quello di progettare un edificio che, oltre a svolgere una funzione pubblica museale, riesca a conferire a questo “vuoto” della città una nuova identità legata ad una riqualifica urbana e sociale.

L’idea progettuale si lega fortemente al concetto di “corte”, tipologia largamente presente nell’impianto urbano della città di Como.

Località: Como, Italia

-1,00

-1,00

0,00

0,00

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Pianta piano terra

+3,80

-1,00

+3,80

La corte è determinata da un edificio di forma semichiusa a “C” e si trova interamente ad una quota di -1.00 m rispetto al piano di calpestio della strada. Il motivo di tale cambio di quota è quello di portare la “piazza” ad un livello più “intimo” e di tornare concettualmente al piano di calpestio dell’insediamento romano proprio nel punto in cui, secondo le ricostruzioni del castrum, si trovava il foro originale.

L’edificio è composto da due corpi collegati in quota al piano primo: un volume con pianta a “C” che ospita il museo e un corpo più contenuto destinato agli uffici e alla gestione amministrativa. L’ingresso al museo avviene alla quota della strada.

L’allestimento museale è collocato interamente al piano superiore ed è suddiviso in collezione permanente e mostra temporanea.

Pianta piano primo

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Prospetto su strada e sezioni

Prospetto su strada e sezioni

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Dettaglio prospetto e sezione

Viste spazio esterno

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05 Progetto Accademico

ARCHITETTURA CHE UNISCE Dalla riqualifica alla rigenerazione

Sett. 2018 - Gen. 2019

Laboratorio di Progettazione dell’Architettura degli Interni Professori: Immacolata Concezione Forino Francesca Rapisarda

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Il focus del progetto è concentrato sulla riqualificazione del “Quartiere Satellite” di Pioltello (MI), in particolare del “Lotto Venere”.

Si tratta di un quartiere sovrappopolato, abitato da quasi un centinaio di etnie con lingue e culture differenti, tali da rendere rari e complessi i momenti di incontro e scambio culturale tra le persone.

“Architettura che unisce” non è un titolo casuale, l’intero intervento è finalizzato ad intensificare e favorire i rapporti tra le persone del lotto.

Il fatto di destinare tutti i piani terra degli edifici a funzioni pubbliche aperte alla popolazione evidenzia questa ricerca di unità.

I quattro edifici centrali, un tempo motivo principale delle sgradevoli condizioni di vita, diventano ora il fulcro di questo spazio.

Località: Pioltello, Italia

Via Francesco Cilea

Via Bellini

B

A

Via Wagner

A

Via Domenico Cimarosa

Sezione A-A

Sezione B-B

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Planimetria e sezioni urbane

B

D

C

C

C

D

L’intervento prevede la rimozione dei cancelli dei lotti per favorire una maggiore comunicazione fra di essi, rendendo il suolo esclusivamente pedonale.

Dal punto di vista residenziale, gli edifici perimetrali accolgono alloggi permanenti con distribuzione tradizionale e a ballatoio.

Questi ultimi si suddividono in bilocali e trilocali di tipologia duplex.

Il blocco centrale è adibito a cohousing e sono previste stanze singole, doppie o appartamenti condivisi per permanenze brevi, da alcuni mesi a pochi anni.

I quattro edifici centrali sono collegati tramite passerelle coperte, concepite come estensioni degli spazi e dei servizi comuni, a cui tutti gli ospiti del cohousing possono accedere.

Pianta piano terra

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D

C

C

D

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Pianta piano tipo

E

E

Dettaglio pianta spazi condivisi cohousing

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Sezioni

Sezione C-C

Sezione D-D

Sezioni

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Sezione cohousing

Sezione E-E

Sezione cohousing

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Foto modello

Foto modello

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05 Progetto Accademico

SEAB HEADQUARTERS Office building for the Seab company Sett. 2017 - Giu. 2018

Laboratorio di Progettazione Architettonica 2 Professori: Carlo Alberto Maggiore Patrizia Buzzi Giulia Fava

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La sede del progetto si trova a Bolzano, città che presenta una forte attitudine alla trasformazione, come si evince dalla sua vicenda storica e dalle molteplici sperimentazioni in campo urbanistico e ambientale.

Il lotto affidato dalla committenza è situato nella zona industriale, all’incrocio tra via Galileo Galilei (una delle strade più trafficate della città) e via Lancia.

Considerando l’elevata importanza dell’incrocio in cui l’area è collocata, è stato deciso di frammentare il lotto così da renderlo più permeabile e determinare una tipologia di spazio differente da quello industriale, soprattutto dal punto di vista visivo.

Il tema prevedeva la realizzazione di un edificio che ospitasse gli uffici dell’azienda SEAB, la quale gestisce i servizi pubblici della città di Bolzano.

Il progetto ha vinto un concorso organizzato dalla stessa SEAB a cui hanno partecipato 23 progetti del Politecnico di Milano e dell’università di Dessau.

Località: Bolzano, Italia

FASE 1 Sviluppo di un volume distributivo permeabile al pubblico

FASE 2 Sviluppo dei volumi funzionali, attraverso la distribuzione trasversale dell’elemento centrale

FASE 3 Estrusione dei volumi funzionali

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Strategia d’intervento

FASE 4 Tagli dei volumi generati dalla giacitura di via Galilei e dall’inclinazione dell’edificio affacciato su via Lancia

FASE 5 Scavo dei volumi al fine di ottenere delle logge

FASE 6 Creazione di un volume contenente una sala mostre seminterrata che permette la separazione fisica della piazza dal traffico di via Galilei

Strategie d’intervento

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Planimetria

Il progetto prevede la presenza di due accessi differenziati a seconda dell’utenza: il corpo centrale svolge la funzione di entrata principale, destinata in particolar modo ai clienti, mentre nell’edificio a torre, a quota +1.50 m, è presente un accesso privato che gestisce l’ingresso dei dipendenti.

Per quanto riguarda l’interno, gli spazi sono stati organizzati secondo fasce che si differenziano in base alla funzione e al piano in cui si trovano.

Il fine secondario nell’organizzazione degli interni è stato quello di creare dei volumi a sé stanti, inseriti e organizzati all’interno dell’involucro e attorno a cui è possibile muoversi. Questa soluzione, non solo garantisce grande libertà per quanto riguarda la fruibilità dello spazio ma soprattutto permette di sfruttare le pareti di questi volumi come spazi espositivi, in cui la società può mostrare i suoi prodotti e le sue proposte.

+1.50

+1.50 - 3.50

+0.00

Pianta piano terra

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Per quanto concerne l’organizzazione degli uffici, sviluppati all’interno del corpo più alto, è stata utilizzata una scansione in fasce che consente di dividere l’edificio in: - Spazio informale, destinato al relax e al ristoro (1) - Blocco servizi igienici (2) - Spazio aperto co-working (3) - Blocco distribuzione verticale (4) - Spazio destinato agli uffici privati (5) - Spazio comune esterno e sala riunioni (6)

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Pianta piano tipo

Viste

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Prospetti

Prospetto Nord

Prospetto Sud

Prospetti

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Considerando la funzione ospitante, il progetto dei prospetti ha cercato di ridurre al minimo i vincoli per l’organizzazione interna (pensando anche ad un possibile riuso futuro). Per garantire questi fattori, la

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Sezione

maggior parte della superficie risulta vetrata e caratterizzata all’esterno da elementi di schermatura fissi in alluminio, posizionati secondo determinati studi compositivi e in base alla disposizione degli spazi interni.

Lo spazio esterno è caratterizzato dalla presenza di un volume rialzato di 1.50 m che lo separa da via Galilei. Questo corpo racchiude al suo interno uno spazio espositivo, i cui ambienti sono illuminati naturalmente mediante dei vetri bassi sul fronte stradale

e una bocca di lupo sul fronte opposto che aiuta a valorizzare e ad attirare l’attenzione verso l’interno.

Tale spazio risulta accessibile sia dall’interno che dall’esterno dell’edificio mediante una scala situata nella bocca di lupo.

Sezione

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06 Progetto Accademico

PROGETTO RIAPERTURA NAVIGLI Feb. 2019 - Giu. 2019

Laboratorio di Progettazione Finale Professori: Valentina Dessì Lavinia Dondi Ilaria Mariotti

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Il tema cardine del progetto è legato alla riapertura dei Navigli milanesi.

Questione approfondita sotto molteplici aspetti che hanno interessato non solo l’ambito architettonico, urbanistico e ambientale, ma anche e soprattutto quello economico.

La strategia d’intervento, sfruttando la presenza di alcuni parchi pubblici attrezzati e manufatti in disuso, mira a creare un percorso ciclo-pedonale che metta in collegamento l’area del giardino “Cassina de Pom”, via Sammartini, la zona della stazione Centrale e quella della fermata metropolitana di Gioia.

La pista ciclo-pedonale costituisce una sorta di anello che, agganciandosi alla già esistente pista del Naviglio-Martesana, si ricongiunge alla ciclabile del Naviglio.

Questo tratto ha lo scopo di offrire agli utenti un percorso attrezzato e sicuro, senza interruzioni e caratterizzato da diversi elementi a seconda dei punti in cui ci si trova.

Si vengono così a delineare degli interventi puntuali, volti a rendere il percorso attrattivo e funzionale.

Località: Milano, Italia

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Planimetria e assonometrie

Planimetria e assonometrie

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Gli interventi sono stati concentrati prevalentemente in due aree.

La prima è l’area di via Giovanni Battista Sammartini dove è stato riprogettato uno spazio aperto esistente e realizzata una “promenade” (dotata di sedute e alberature)

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Pianta area via G. B. Sammartini

in corrispondenza dei, ormai in disuso, magazzini raccordati.

Quest’ultimi sono stati riaperti con il fine di ospitare funzioni commerciali in modo da ravvivare la zona trasformandola in un polo attrattivo.

La seconda area si attesta in corrispondenza della fermata metropolitana di Gioia.

Visto il progetto di riapertura dei navigli è stata realizzata una piazza ribassata dotata di rampe e gradoni così da colmare il dislivello e garantire continuità di piano con l’area di

accesso al sistema dei navigli.

Anche in questo spazio sono state allocatie una serie di attività commerciali.

Alla quota della strada continua la “promenade”, prima citata, dotata di spazi verdi e sedute.

Pianta area via M. Gioia

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Sezioni

Sezioni

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Dettaglio pianta via G. B. Sammartini

Dettaglio pianta via M. Gioia

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via Redefossi 14, Caravaggio (BG) +39 3349359657 simone.severgnini@virgilio.it

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Simone Mirko Severgnini