Giangiacomo Feltrinelli Editore – Evoluzione del progetto grafico di copertina

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Diploma Accademico di Secondo Livello in Graphic design – Editoria Anno Accademico 2016/17 Candidato Simone Saporita Relatore Gianni Latino Progetto grafico Simone Saporita Pubblicazione composta nei caratteri tipografici Century Schoolbook, disegnato da Morris Fuller Benton nel 1924, Adobe Garamond, disegnato da Robert Slimbach nel 1989, e Frutiger, disegnato da Adrian Frutiger nel 1977; è stampata su su OnJob da 120 g/m2 della Lecta; le segnature sono piegate a sedicesimo ed ottavo (formato rifilato 14×22 cm), cucite a filo refe e confezionate in brossura; la copertina è stampata su OnJob da 300 g/m2 della Lecta e plastificata con film opaco. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l’autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e dell’editore. © Copyright 2018 Giangiacomo Feltrinelli Editore. Evoluzione del progetto grafico di copertina Accademia di Belle Arti di Catania Simone Saporita Tutti i diritti riservati www.accademiadicatania.com


SIMONE SAPORITA

Evoluzione del progetto grafico di copertina



Indice

Premessa

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Giangiacomo Feltrinelli

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Giangiacomo Feltrinelli Editore

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Collane editoriali/ dal 1955 ad oggi

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Progettisti grafici

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Bibliografia

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Sitografia

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Iconografia

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Ringraziamenti



Premessa

Il tema analizzato all’interno del libro è l’evoluzione del progetto grafico di copertina delle collane editoriali pubblicate dalla Giangiacomo Feltrinelli Editore, a partire dal 1955 sino ad oggi. Il seguente volume vuol esser una guida tesa ad approfondire la storia progettuale dell’editoria feltrinelliana, attraverso un excursus suddiviso in quattro aree di interesse, che saranno anche le quattro macro aree del libro: la prima, tratterà la storia del suo fondatore, Giangiacomo Feltrinelli; seguita dalla seconda che racconterà la storia della casa editrice; mentre, la terza, illustrerà l’elenco delle collane editate, con il codice di riferimento della serie e gli anni di inizio-fine (non tutte) di edizione, seguito dall’analisi progettuale di alcune di esse; infine, la quarta, ci mostrerà i progettisti grafici che hanno curato sia delle copertine sia delle collane Feltrinelli. Nella terza sezione, ove si analizzeranno le collane, ci si soffermerà su quelle cartacee, coscienti della presenza all’interno del catalogo feltrinelliano di forme editoriali digitali, gli e-book, e formati diversi associati al libro, come i DVD, in quanto la tematica portante sarà il progetto grafico di copertina del libro, intesa come elemento tangibile, ideata ex novo. La selezione è determinata dalla loro influenza sul mercato editoriale ed al legame storico-culturale con la casa editrice e la loro valenza progettuale, oltre che in rapporto alla reperibilità stessa dei libri.


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Giangiacomo Feltrinelli.


Biografia

Nasce a Milano il 19 giugno 1926. Giangiacomo è figlio di Carlo Feltrinelli, personalità eminente della borghesia industriale e finanza italiana tra gli anni ’20 e ’30, e Gianna Elisa Gianzana Feltrinelli. Rimasto orfano del padre nel 1935, visse con la madre, poi risposata nel 1940 con Luigi Barzini jr, inviato del Corriere della Sera. In seguito, separati nel 1949. Nel 1942 la famiglia è costretta a lasciare la “Villa Feltrinelli” di Gargnano – prossima residenza di Benito Mussolini –, trasferendosi prima in Toscana, nella tenuta “La Cacciarella” dell’Argentario, poi a Roma. Riceve un’istruzione privata fino al 1941, crescendo così lontano dal contatto con i coetanei. L’influenza della madre che durante il conflitto porta Giangiacomo a simpatizzare per i fascisti: si iscrive alla Gil, Gioventù italiana del littorio, organizzazione giovanile fascista, ma col tempo si avvicinerà al mondo dei partiti socialista e comunista. Nell’anno successivo la morte del padre, durante dei lavori svolti nella sua dimora, entra in contatto con il mondo operaio, cominciando a conoscerne lo stato di vita, lavorativo e sociale: conoscenza approfondita poco più tardi, nel 1938–39, col fervore delle discussioni sul Conflitto mondiale. Nel 1940 conosce Augusto Sala, operaio, i cui racconti danno testimonianza della lotta popolare sostenuta da parte degli operai nel 1921 contro i fascisti e squadristi, finanziati e sostenuti dagli industriali: è qui che, per la


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prima volta, apprenderà dell’esistenza dei due partiti, comunista e socialista. Sul finire del 1942 conosce Renzo Negri, vicino alla Resistenza, da cui apprende dello sciopero del marzo del ’43. Sarà, però, la lettura di testi contemporanei al periodo che gli permisero di meglio comprendere la situazione attuale. Nel novembre del 1944, dopo il diploma ed ad un colloquio con Antonello Trombadori, si arruola nel gruppo di combattimento «Legnano», uno dei nuclei del ricostituito regio esercito italiano che cobelligerava a fianco della v Armata americana, combattento attivamente alla guerra antifascista: durante la lotta assumerà il nome di battaglia di «Osvaldo». Dopo un breve periodo di addestramento nel napoletano, risale verso nord, raggiungendo Milano durante i giorni della Liberazione. Congedato nell’agosto del 1945, per un breve periodo soggiornerà a Roma, iscrivendosi al Politecnico. Ritornato a Milano si impegna nella lotta per il referendum a favore della Repubblica e nel 1947 si iscrive al Partito comunista italiano (Pci): nella sua sezione assume il ruolo di responsabile della stampa e propaganda, in ambienti ostili al Partito. Scoperto in seguito ad una pubblicazione su «L’Unità», accompagnata dalle voci fatte arrivare dalla madre, si trasferisce in Spagna e dopo in Portogallo: la madre gli sarà sempre ostile. Evaso dalla sorveglianza dei comunisti fa ritorno a Milano, rincontrando Bianca Maria Dalle Nogare, poi sposa.


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Nel ’48 inizia a lavorare al progetto della Biblioteca, che avrebbe accolto al suo interno il materiale documentaristico inerente la storia del movimento operaio in età moderna e contemporanea. Inizialmente organizzata all’interno della sua abitazione privata. L’anno successivo Feltrinelli è tra i promotori per la nascita della Cooperativa del libro popolare (Colip), il cui fine è la promozione dell’editoria tascabile di qualità, della letteratura e della cultura a un prezzo accessibile, rivolto ai giovani e alle classi popolari. Nel 1950 entra a far parte del consiglio d’amministrazione della Colip (si dimetterà nel 1954) e l’anno seguente diventa consigliere delegato, introducendo nell’amministrazione una gestione manageriale. Nel ’51 viene costituito il Comitato di lettura della Colip, che avviò la collana Universale Economica del Canguro. In parallelo con queste attività editoriali, Giangiacomo prosegue ad occuparsi delle attività finanziarie ed economiche ereditate dalla famiglia, ricoprendo importanti cariche aziendali in varie società. Nel 1955 Feltrinelli inaugura in via Scarlatti 26 la Biblioteca Giangiacomo Feltrinelli, costruita grazie alla collaborazione di personalità dell’intellettualità e giovani storici. Coadiuvato da Giuseppe Del Bo, allievo di Antonio Banfi, si costituisce il nucleo portante della Biblioteca tramite una rete di contatti e referenti in Italia ed in Europa, come l’International Institute of Social History (Iish), di Amsterdam, e


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Interno della Biblioteca Giangiacomo Feltrinelli.


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l’Istituto per il marxismo-leninismo di Mosca. Inoltre per la presentazione e sistemazione delle collezioni, e i primi studi scientifici sui documenti presenti nel materiale raccolto verrà fondata nel 1952 la rivista «Movimento operaio». Nel 1955, invece, Feltrinelli rileva l’attività ormai in fase fallimentare della Colip, inaugurando in via Fatebenefratelli 3 la Giangiacomo Feltrinelli Editore. Nel 1956, in seguito al xx congresso del Pcus e la denuncia dello stalinismo, chiede l’apertura all’interno del Partito comunista italiano di un dibattito approfondito sull’Unione Sovietica; mentre, in seguito ai fatti d’Ungheria, firma una lettera aperta di condanna dell’intervento sovietico nel paese satellite. In questo stesso periodo, Sergio D’Angelo, presente a Mosca come redattore del Partito comunista italiano di trasmissioni radiofoniche italo–sovietiche e talent scout della casa editrice, informa Feltrinelli di un romanzo russo rivoluzionario, Il Dottor Živago di Boris Pasternak: pubblicato nel 1957, riscuote un grande consenso dalla critica ed altrettanto scandolo, sancisce così il primo successo editoriale della Casa. Nonostante le ripercussioni dovute alla pubblicazione, l’autore esporrà la sua gratitudine all’editore nelle numerose lettere spedite. Lasciato definitivamente il Partito comunista, nel 1957, Feltrinelli avvia la riorganizzazione totale della Biblioteca in vista della sua trasformazione in Istituto.


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In questo stesso anno si inaugurano le prime due Librerie Feltrinelli, a Pisa e Milano, e nel 1958 l’editore materializzerà il suo secondo successo editoriale, ovvero Il Gattopardo di Tomasi Di Lampedusa, oltre alla pubblicazione del primo numero dell’Annale dell’Istituto, dedicato alle ricerche svolte dai collaboratori interni e esterni sui materiali documentali raccolti. Inoltre, appoggierà la nascita della «Rivista storica del socialismo», diretta da Luigi Cortesi e Stefano Merli: per buona parte, sarà il risultato del lavoro di ricerca svolto dai due presso l’Istituto. Conclusa la precedente relazione, Giangiacomo conosce Inge Schoental, che sposerà in Messico nel ’59: sarà la madre di Carlo Fitzgeral, futuro (attule) presidente della casa editrice, nato il 6 febbraio 1962. Nel 1961 al Teatro del Corso a Milano organizza la presentazione del romanzo di Juan Goytisolo, La risacca, seguito dalla proiezione del documentario realizzato da Jacinto Esteva Grewe e Paolo Brunatto, Notes sur l’émigration. Espagne 1961. L’occasione segnerà il presente di Feltrinelli e dell’omonima Casa: conclusa la proiezione alcuni neofascisti lanciarono fumogeni nella sala affollata, provocando il panico. I media spagnoli si scagliarono contro la GFE, rea di aver organizzato l’evento milanese per screditare la Spagna franchista, dando avvio ad una campagna stampa spagnola, ma pure francese e italiana, contro l’editore, inasprita quando la televisione spagnola


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manda in onda alcuni spezzoni del documentario, strovolgendone la trama e il senso, accompagnati da un commento ingiurioso. Ciononostante, terminato l’iter per la trasformazione della Biblioteca in Istituto, il 25 marzo 1961 viene inaugurata in via Romagnosi 3 la nuova sede dell’Istituto Giangiacomo Feltrinelli, alla presenza di Giacinto Bosco, ministro della Pubblica Istruzione, ed un nutrito gruppo di studiosi italiani e stranieri. Giangiacomo si dinstinguerà anche per l’impegno civile, oltre all’attività di editore, mecenate e promotore di cultura. Difatti, prende attivamente parte alla campagna di solidarietà per la lotta di liberazione del popolo algerino contro le truppe francesi, che

Testo di Giangiacomo Feltrinelli per l'inaugurazione dell'Istituto Giangiacomo Feltrinelli, 1961.


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rispondono alle richieste di indipendenza del paese nordafricano praticando una repressione su vasta scala: il 1° novembre 1961 viene pubblicato su vari giornali un appello in favore della lotta del popolo algerino di cui Feltrinelli è tra i promotori insieme di Lelio Basso, Paolo Grassi, Guido Piovene ed Elio Vittorini. In più, pubblica il libro Problemi e prospettive della rivoluzione algerina di Francis Jeanson, in italiano ed in francese, non trovando in Francia un editore che fosse disposto a pubblicarlo. Nel 1962 partecipa ad Accra, in Ghana, un incontro teso alla promozione del disarmo patrocinato dai paesi non allineati e sostenuto dal presidente ghanese Kwame Nkrumah. In autunno, in seguito allo scoppio del caso del settimanale «Der Spiegel» – il ministro della Difesa, Franz Josef Strauss, accusa la rivista di aver violato dei segreti di Stato, con il conseguente arresto del direttore Rudolf Augstein –, Feltrinelli spedisce una lettera di protesta all’ambasciatore tedesco a Roma, sottoscritta, tra i vari, da Giorgio Bassani, Paolo Grassi, Eugenio Scalfari, Elio Vittorini. Nel 1963 a Palermo si costituisce il Gruppo 63, composto da scrittori, critici e studiosi, i quali negli anni ’60 pubblicheranno per Feltrinelli. Invece, nel 1964 l’Istituto Feltrinelli viene chiuso per motivi di bilancio, riaprendo poi nel 1967. Ancora, nel ’64 Giangiacomo compie il suo primo viaggio nell’isola cubana incontrando Fidel Castro, con il quale sigla


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un contratto in esclusiva mondiale per l’edizione della sua biografia: i successivi viaggi all’Avana, tra il 1965 e il 1970, però non daranno i frutti sperati al progetto, che non verrà mai concretizzato. Diretto poi in Bolivia per seguire il processo al filosofo Régis Debray, che viveva in clandestinità e che incontrerà, Feltrinelli il 18 agosto 1967 viene arrestato dai servizi segreti amenicani insieme alla compagna di viaggio Sibilla Melega. Verrà scarcerato ed espulso dal paese due giorni dopo grazie all’intervento di Giuseppe Saragat, attuale presidente della Repubblica, e di Amintore Fanfani, ministro degli Esteri. Nel 1967 dà vita e dirige l’edizione italiana di «Tricontinental», rivista bimestrale dell’Organizzazione di solidarietà dei popoli d’Asia, Africa e America Latina (OSPAAAL): fondata dopo la conferenza dell’Avana del 1966, che riunisce delegati dei governi neutrali di Africa e Asia, dei paesi comunisti, di organizzazioni comuniste internazionali, e che proclama “la necessità di una strategia rivoluzionaria globale che reagisca alla strategia globale dell’imperialismo”. Inoltre, approfondisce l’impegno politico tramite la pubblicazione delle Edizioni della Libreria, Battaglie politiche, Documenti della rivoluzione nell’America Latina, Documenti delle lotte operaie, La politica al primo posto. Nel 1968 Castro, con il quale ha stretto una forte amicizia, gli affida il testo Diario di Bolivia di Ernesto


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Che Guevara: l’edizione italiana sarà la prima traduzione mondiale, un altro successo per la casa editrice divenuto uno dei principali long seller. A Feltrinelli si deve la divulgazione della figura e dell’opera del Che al pubblico italiano, nonché la diffusione della sua più celebre effige, Che in the sky with jacket, scattata dal fotografo cubano Alberto Korda il 5 marzo del 1960, durante le esequie delle vittime dell’esplosione della fregata La Coubre. Il 1968 presenterà un nuova svolta. Giangiacomo, infatti, comincia a seguire da vicino gli avvenimenti della contestazione studentesca tedesca e del suo leader, Rudi Dutschke. Nel mese di febbraio interviene al Congresso internazionale sulla guerra in Vietnam

Che in the sky with jacket, foto di Alberto Korda, 5 marzo 1960.


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tenutosi a Berlino. Scrive Persiste la minaccia di un colpo di stato in Italia! (1.), un saggio politico in cui propone una riflessione sui fatti e preoccupazioni circa una possibile involuzione autoritaria e quindi sul pericolo di un colpo di stato in Italia, scaturite in seguito al Golpe dei colonnelli in Grecia (aprile 1967) e all’inchiesta del settimanale «L’Espresso» (maggio 1967), che aveva reso pubblico il “Piano Solo”. In luglio redige e pubblica Estate 1969 (2.), rincalzando la teoria di un prossimo colpo di stato italiano. Separato da Inge Schoental, sposa Sibilla Melega. Il 12 dicembre 1969 esplode la bomba alla Banca dell’Agricoltura di Piazza Fontana, a Milano. Giangiacomo, al momento in Austria, sentita la notizia fa ritorno in Italia, ma viene a sapere che l’esterno della casa editrice è presidiato dalle forze dell’ordine. Con il timore di fabbricazione di prove contro di lui, si rende irreperibile, passando così alla clandestinità: Feltrinelli sarà uno dei primi a discutere di “strategia della tensione”, affermando che dietro la strage vi fossero spezzoni degli apparati dello Stato, in vista dell’escalation che avrebbe dovuto, secondo le sue analisi, portare al colpo di Stato. Nel 1970 scrive Contro l’imperialismo e la coalizione delle destre. Proposte per una piattaforma politica della sinistra italiana (3.). Fonda i GAP, Gruppi d’azione partigiana – riprendendo l’acronimo dei Gruppi di

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Azione Patriottica della Resistenza italiana –, i quali tra l’aprile 1970 e il marzo 1971 compiono attentati dimostrativi presso cantieri edili a Genova e Milano, teatro di “morti bianche”. Nel genovese causarono interferenze radio sulle frequenze televisive. Dopo le prime azioni delle Brigate Rosse, Feltrinelli stabilisce rapporti con Renato Curcio ed Alberto Franceschini, al comando delle Brigate, con l’obiettivo di un comando unificato della lotta armata. Come prova della collaborazione si ha traccia nel foglio «Nuova resistenza» dell’aprile del 1971, ideale proseguimento del settimanale «Voce comunista». Nel 1971 avvia le pratiche per trasformare l’Istituto in Fondazione, ma la sua morte prematura non gli permetterà di presenziare il completamento dell’iter, concluso il 27 aprile del 1974 tramite il decreto del Presidente della Repubblica. Giangiacomo Feltrinelli muore il 14 marzo 1972 a causa di un’esplosione presso un traliccio dell’alta tensione, a Segrate. L’inchiesta giudiziaria decreterà che l’uomo sia morto in un tentativo di sabotaggio dinamitardo, in un’azione dimostrativa, ma immediatamente la versione suscitò numerose perplessità, mai smentite del tutto. I funerali si svolsero a Milano il 28 marzo 1972.


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Giangiacomo Feltrinelli, foto di Ugo Mulas.

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«Cos'è un editore?» di Giangiacomo Feltrinelli «Dunque mi devo definire: devo definire me stesso in quanto editore; o perlomeno devo presentarmi, mostrarmi, spiegarmi in rapporto col mestiere che per il novanta per cento del mio tempo faccio da quasi quindici anni. Potrei cominciare dal mestiere: per semplificare le cose, togliendo di mezzo la mia persona; oppure potrei cominciare dalla mia persona, ma in questo caso, purtroppo, non riuscirei a togliere di mezzo il mestiere… Dunque, comincio dal mestiere. Ma non voglio definire l’editore, anzi l’Editore: a mio modo di vedere si tratta di una funzione indefinibile, o meglio definibile in mille modi. Basterebbe, a questo proposito, elencare tutti coloro che, facendo l’editore, hanno costruito una fortuna, ed elencare, d’altra parte, tutti coloro che (sempre facendo l’editore) una fortuna hanno distrutto. Nell’editoria contemporanea sono numerosi i primi quanto i secondi: penso per esempio a Ernst Rowohlt o a Gaston Gallimard da una parte e a Kurt Wolff dall’altra. Ernst Rowohlt e Gaston Gallimard hanno costruito fortune, nella forma di case editrici, che sono insieme fortune economiche e fortune culturali; Kurt Wolff, l’uomo che ha “scoperto” quasi tutta la letteratura contemporanea di lingua tedesca prima ancora della Grande guerra del ’14-18, ha affossato economicamente numerose case editrici, ma sempre avendo culturalmente ragione: luminosamente ragione.


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Ed ecco che il termine “fortuna” acquista già un significato non più soltanto economico, ma più sottile, sottile e ambiguo, un significato, non molto metaforicamente, “politico”. Lasciamo perdere, dunque, l’editoria fortunata a livello di business: i mastodonti che possiedono mezzo milione di titoli, cinquanta staff redazionali, una dozzina di rivistacce per le “serve” intellettuali, o per gli intellettuali-serva, le tipografie con le supermacchine degli “aiuti” americani, gli apparati di intimidazione e gli “uffici acquisto premi letterari”. È inutile spiegarne il funzionamento perché oggi sarebbe ben difficile crearne uno; creare il super-robot del libro, e soprattutto perché la creazione di un simile mostro è lontanissima dalle mie intenzioni. Sarà un difetto, sarà un vizio: ma anche se auspico la fortuna economica della mia casa editrice, non posso fare a meno di ricordare che essa è nata soprattutto da un miraggio, no: da un’intenzione, addirittura da un bisogno e da un desiderio che esito a definire culturali soltanto perché la parola cultura, Cultura, Culture mi appare gigantesca, enorme, degna di non essere scomodata di continuo. Diciamo allora che: anche se auspico la fortuna economica della mia casa editrice, ho in mente, penso, perseguo una “Fortuna” nel secondo senso. E questa è una cosa molto difficile da spiegare; a farla breve: io cerco di fare un’editoria che magari ha torto lì per lì, nella contingenza del


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momento storico, ma che, quasi per scommessa, io ritengo abbia ragione nel senso della storia. Gli scritti di Guevara sono necessari. Cerco di spiegarmi meglio: nell’universo frastornato di libri, di comunicazioni, di valori che spesso sono pseudovalori, di informazioni (vere e false), di sciocchezze, di lampi di genio, di forsennatezze, di opache placidità, io mi rifiuto di far parte della schiera dei tappezzieri del mondo, degli imballatori, dei verniciatori, dei produttori di “mero superfluo”. Poiché la micidiale proliferazione della carta stampata rischia di togliere alla funzione di editore qualsiasi senso e destinazione, io ritengo che l’unico modo per ripristinare questa funzione sia una cosa che, contro la moda, non esito a chiamare “moralità”: esistono libri necessari, esistono pubblicazioni necessarie. Per quanto ciò possa apparire paradossale, io, come editore, sottoscrivo pienamente quella che Fidel Castro ha chiamato l’“abolizione della proprietà intellettuale”, cioè l’abolizione del copyright: questa misura serve a far sì che a Cuba possano essere disponibili i libri necessari, necessari ai cubani. Ma anche in una situazione di “proprietà intellettuale privata”, esistono libri necessari. Disgraziatamente sono qui inibito da uno scrupolo: non vorrei fare pubblicità ai miei libri; d’altra parte, sono costretto a citare. E così cito: nell’universo delle scritture occidentali esiste un genere, una cosa letteraria, che si chiama romanzo.


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Molti dicono che è morto, molti dicono che è vivo: lo scrivono, lo leggono, lo comprano... Io faccio l’ipotesi che non sia né tutto morto né tutto vivo, ma che certi romanzi siano morti e altri vivi: quelli vivi sono necessari. I romanzi vivi sono quelli che colgono i cambiamenti nei livelli intellettuali, estetici, morali del mondo, le nuove sensibilità, le nuove problematiche, o che propongono un modello di questi nuovi livelli, o che stravolgono la superstizione della perenne identità della natura umana, o che propongono nuovi paradossi - già ora, già qui, in questa specie di purgatorio della storia. Per questo ho pubblicato (cito a caso) Pasternak e Velso Mucci, Parise e Gombrowicz, Lombardi e Fuentes, Vargas Llosa e Sanguineti, Giangiacomo Feltrinelli a fianco Mario Spagnol all'interno della Libreria Feltrinelli di Milano.


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Balestrini e Selby, Porta e Henry Miller... persino l’eterogeneità degli accostati mi pare vitale e divertente. Per questo pubblico i giovani scrittori dell’Avanguardia. Cito un altro esempio: esistono libri politici, o meglio libri di politica. Molti sono libri “giustificativi”, cioè libri che testimoniano di mancato atto politico. Altri, non molti, sono libri pienamente politici, scritture che accompagnano un’azione politica concreta e che il pubblico vuole e deve conoscere: recentemente, in tre o quattro giorni, le librerie hanno venduto tutta un’edizione ad alta tiratura di un volumetto che raccoglie alcuni scritti di Ernesto “Che” Guevara: anche se questo libro non si fosse venduto, avrei accettato di pubblicarlo, perché gli scritti di Guevara sono scritti necessari. Infatti pubblico una collanina (Documenti della rivoluzione nell’America Latina), fatta di libri scritti da autori (soprattutto “autori della storia”) che non sono noti come Guevara e che quindi vengono venduti meno: li pubblico ugualmente perché i giovani li vogliono ed è giusto che li abbiano. Superata la barriera del seno. Faccio ancora un esempio e poi smetto di fare esempi: una volta un giornalista tedesco ha scritto che ero passato dall’impegno politico all’impegno pornografico; a parte il fatto che sono un fautore del cosiddetto disimpegno e che, d’altra parte, chiamo pornografico soltanto quello che mi pare ripugnante ma non ciò che può violare un codice


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retorico qualunque e, comunque, piccolo–borghese, non vedo soluzione di continuità: è giusto o, come dicevo prima, necessario, che il bombardamento delle riviste recenti abbia ottenuto questo mirabolante risultato: è stata superata la barriera del seno, si può pubblicare su una copertina un seno nudo. Naturalmente si tratta di una microrivoluzione, ma si devono fare appunto e soltanto le rivoluzioni che si possono fare, anche se, a mio modo di vedere, ci si deve sempre mettere nell’ordine di idee che, fatta una rivoluzione, se ne può fare un’altra più grande... Non voglio dare l’impressione di essere un uomo che concepisce l’editoria in modo pedagogico, un uomo che ritenga di avere qualche cosa da insegnare. Quindi, aggiungo: come vive un editore? Un editore vive sotto il bombardamento, che è il bombardamento della carta stampata nel mondo ormai privo di confini e di vere lontananze, ed è dedito al bombardamento: tra le bombe che gli cadono sul tavolo deve scegliere quelle da rilanciare e da far esplodere nella mente dei lettori. Quindi un editore vive circondato da collaboratori, che spesso sono, perché intelligenti e sensibili, nervosi: nelle ore di ufficio, un editore deve usare tutto se stesso e soprattutto gli occhi e il naso. I manoscritti e i libri già stampati si materializzano spesso nella forma di un uomo: dell’autore, che spesso è intelligente, nervoso e geniale: l’editore deve usare tutto se stesso.


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Un editore è un uomo che spende soldi per comprare titoli, per pagare percentuali, per pagare costi di produzione e spese generali che servono a pubblicare libri. Quindi un editore ha a che fare con persone che manovrano denaro, con le banche, con le contabilità, coi centri meccanografici: un editore deve usare tutto se stesso e non so che parte di tutto se stesso. L’editore è un veicolo di messaggi. Un editore deve pubblicare libri che poi devono essere venduti. Quindi un editore ha a che fare con un apparato commerciale, e i problemi tecnici sono molti, ma forse, anche qui, oltre a quella parte di se stesso che non so definire, un editore ha bisogno del naso che fiuta la necessità… Un editore può cambiare il mondo? Difficilmente: un editore non può nemmeno cambiare editore. Può cambiare il mondo dei libri? Può pubblicare certi libri che vengono a far parte delmondo dei libri e lo cambiano con la loro presenza. Questa affermazione può sembrare formale e non corrisponde in pieno a quello che penso: il mio miraggio, quello che io credo il maggior fattore di quella tal “Fortuna” di cui parlavo, è il libro che mette le mani addosso, il libro che sbatte per aria, il libro che “fa” qualche cosa alle persone che lo leggono, il libro che ha l’“orecchio ricettivo” e raccoglie e trasmette messaggi magari misteriosi ma sacrosanti, il libro che nel guazzabuglio della storia quotidiana ascolta l’ultima


32 / GIANGIACOMO FELTRINELLI Giangiacomo Feltrinelli.


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nota, quella che dura una volta finiti i rumori inessenziali... È bene che le donne portino la gonna lunga o è bene che portino la gonna corta? I socialdemocratici tedeschi hanno fatto bene o hanno fatto male ad aderire alla Grande coalizione? Perché il senatore Merzagora ha dato le dimissioni da presidente del Senato? La pillola antifecondativa fa bene o fa male? Qual è il senso ultimo della scienza per l’uomo? Come si presenta, in prospettiva, la situazione sindacale in Italia? Questo libro è meglio farlo in tipografia o in litografia? Possiamo pagare questo anticipo? Qual è la posizione dell’Italia nel Mercato comune? È possibile una analisi psicoanalitica della voga dei bottoni, degli slogan, dei distintivi? La nuova editoria è per caso quella delle Guardie rosse? Com’è giustificabile l’industria culturale? È questa l’industria culturale? Cosa pensano e cosa fanno gli studenti? Quali sono i minimi salariali? La legge quadro è un bene o è un male? Qual è la funzione sociale dell’oscenità? Pare che il generale Ovando voglia vendere a un editore il Diario di Che Guevara per 250.000 dollari: l’editore è ancora un editore o è un finanziatore della guerra di repressione? L’onda nera sale negli Stati Uniti? Stroncherà l’imperialismo bellicoso? Il malessere dei giovani in Italia è un malessere puramente fisiologico oppure è virtualmente politico e ragionato? C’è qualche speranza?…


UNIVERSALE ECONOMICA FELTRINELLI / 35

Che cos’è un editore? Non so che cosa sia l’Editore, l’editore in sé, ma cerco di ascoltare le ragioni per cui faccio l’editore. E ammetto: l’editore non ha niente da insegnare, non ha niente da predicare, non vuol catechizzare nessuno, in un certo senso non sa niente. E ammetto: l’editore, per non essere ridicolo, non deve prendersi eccessivamente sul serio, l’editore è una carretta, è uno che “porta carta scritta”, è un veicolo di messaggi, è tutt’al più, per parafrasare quel McLuhan di cui si parla tanto, un fautore di messaggi che siano anche massaggi. E ammetto: che l’editore è niente, puro luogo d’incontro e di smistamento, di ricezione e di trasmissione... E tuttavia: occorre incontrare e smistare i messaggi giusti, occorre ricevere e trasmettere scritture che siano all’altezza della realtà. E quindi: l’editore deve gettarsi, tuffarsi a rischio di annegare, nella realtà. Senza sapere nulla deve far sapere tutto, tutto quello che serve, e che serve ai vari livelli di coscienza. Tuffarsi nella realtà: tentare la “Fortuna”. La “Fortuna” diventa allora un significato, un orizzonte, una vita svincolata e trionfante… E allora: un editore è niente, è un veicolo che può anche autodefinirsi una carretta, ma un editore può anche affrontare il proprio lavoro sulla base di una ipotesi di lavoro molto azzardata: che tutto, ma proprio tutto, deve cambiare, e cambierà.»1

1. Giangiacomo Feltrinelli, Cos'è un editorie?, «King», 1967. Il testo è inserito anche all'interno del volume A 40 anni in ricordo di Giangiacomo Feltrinelli, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, marzo 2012.


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Enrico Filippini, fonte marinofuchs.com.


«Le pareti giallo cadmio» di Enrico Filippini «Un giorno le pareti della casa editrice cambiano colore: diventano tutte fauves, giallo cadmio, rosso segnale, verde scuro, forse con lo zampino di Inge: i libri diventano più aggressivi, più liberi, più nervosi: il giovanotto ha capito che la sovversione ora si fa altrimenti, che i gesti devono diventare più radicali e più spregiudicati. […] Economicamente parlando fare l’editore vuol dire o disporre di molto denaro e arrischiarlo, oppure non averne affatto e volerne guadagnare molto. Nel secondo caso, spesso i risultati sono nocivi per il pubblico; nel primo occorre perlomeno che uno abbia qualche buona ragione, per esempio, che ritenga la cultura una cosa molto importante, per cui valga la pena di alzarsi ogni mattina a ore micidiali, di lavorare dodici ore al giorno, di sobbarcarsi pranzi discussioni cene discussioni viaggi discussioni pranzi, di convivere coi disadattati e i nevropatici, di suscitare un po’ di mondanità, di far rumore… La cultura: i classici, la storia, la letteratura, la psicoanalisi, la psichiatria, l’economia, la politica, la storia, i classici… I beats, la pianificazione, l’avanguardia, la retroguardia, il problema razziale, la fisica dei neutroni… tutto ciò che avviene nel profondo universo… Eppure la cultura non è un mero massacro di problemi, un cimitero di concetti: la cultura è quella che ci hanno insegnato in collegio e all’università


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Enrico Filippini, fonte wojciechkarpinski.com.


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oppure è quella nuova, quella che si fa, quella che cerca di disperdere i miasmi ristagnanti della prima. La cultura rischia sempre di contenere qualche cosa di sovversivo… E, dunque, attenzione: il giovanotto potrebbe essere, è un sovversivo […]. Passa la sua giornata e talvolta anche la sua notte in un ufficio giallo cadmio pieno di libri, di portacenere, di poltrone Mies van der Rohe per le riunioni, di fotografie, guida l’automobile a velocità allarmanti, passa settimane sul suo yacht nel mare del Nord, il venerdì sera parte con moglie e figlio per un castello appollaiato sopra il villaggio di Villadeati, e lì escogita e disfa collane, progetti, contratti, tra trofei di caccia, una sauna proprio finlandese e una piscina, tra un libro di storia nazionale e un volume di sessuologia, tra i quality paperbacks e i romanzi d’avanguardia, in mezzo alle riviste in quattro lingue […]. Il giovanotto ha cominciato la sua attività nei bui anni cinquanta, guerra fredda, neorealismo, immobilità, e allora si vestiva alla neorealista, un gilè di lana e una camicia qualunque: engagement… La sua ultima edizione è francamente migliore: abiti chiari, camicie a righine, cravatte stupende… E non è questione di moda, è questione di cultura…»1

1. Enrico Filippini, Le pareti giallo cadmio, «La Repubblica», 1979. Il testo è inserito anche all'interno del volume A 40 anni in ricordo di Giangiacomo Feltrinelli, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, marzo 2012.


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Sede Giangiacomo Feltrinelli Editore in via Andegari 6, Milano.


Storia

Il 7 marzo 1949 viene fondata a Milano la Cooperativa del libro popolare (Colip) su iniziativa del Partito comunista italiano «con l’obiettivo di promuovere libri e periodici di cultura a basso costo inerenti a temi di filosofia, letteratura, scienza e politica tramite un rafforzato canale di comunicazione e promozione regionale.»1 In tale circostanza e con la condizione di accessibilità dell’«oggetto libro» a tutti viene fondata la collana Universale Economica del Canguro, nome mantenuto sino all’estinzione della cooperativa. La Colip sarà l’antisegnana della GFE, così come la UE del Canguro lo sarà per la UE Feltrinelli. Nella fase discendente Feltrinelli rileva la Colip, fondando poi la Giangiacomo Feltrinelli Editore. La sede storica sorse in via Fatebenefratelli 3, mentre, a partire dal 1957 sarà sita in via Andegari 6. Con ingresso in via Romagnosi 3, nel 1961 sarà trasferito anche l’Istituto. L’intento fondatore della casa editrice milanese sarà di creare una struttura in grado di integrare le diverse fasi del processo editoriale: dall’edizione alla distribuzione intermedia, sino alla vendita al dettaglio di libri. Ciò, con un’attenzione per il libro a larga diffusione, capace di agire sulle classi sociali

1. Storie in copertina. Protagonisti e progetti della grafica editoriale, Edizioni Santa Caterina, Pavia, 2014.


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senza curriculum scolastico. In queste circostanze, il formato tascabile si rileverà il mezzo più corretto da impiegare, penetrando in tutti i lettori in formazione. L’organico della Giangiacomo Feltrinelli Editore si compose dei redattori Luciano Bianciardi, Giampiero Brega, Luigi Diemoz, Silvio Pozzi, Adolfo Occhetto, Fabrizio Onofri, Valerio Riva, la segretaria di redazione Renata Cambiaghi, il grafico Albe Steiner, che curerà linea progettuale grafica delle collane e volumi della Feltrinelli. I primi libri vengono pubblicati nel giugno 1955 e nel corso dell’anno arriveranno a 21 titoli, tra i quali l’Autobiografia di Nehru Jawaharlal, Il flagello della svastica di Lord Russell, poi L’America giorno per giorno di Simone de Beauvoir ed Una spia del regime di Ernesto Rossi. L’uscita dei primi due volumi definisce la prospettiva promossa dall’editore: l’antifascismo e il “terzo-mondismo”. Inoltre, la Feltrinelli curerà l’edizione della rivista «Cinema nuovo», diretta da Guido Aristarco e di area dichiaratamente marxista, che incentra il dibattito critico attorno alla questione del «realismo», identificato con il cinema neorealista italiano. Al suo interno ospita interventi di intellettuali di primo piano degli anni ’50-’60, tra i quali Adorno, Arnheim, Bazin, Bo, Calvino, Chiarini, Fortini, Kracauer, Moravia, Pasternak, Quasimodo, Sadoul e Sartre e Doniol–Valcroze.


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1949

1955

anni ,70

Nel 1955 nasce la collana di riferimento della casa editrice, la Universale Economica Feltrinelli, naturale proseguimento UE del Canguro della Colip. Il primo titolo pubblicato (con il numero 201) sarà Resistenza al fascismo. Scritti e testimonianze, a cura di Maurizio Milan e Fausto Vighi e con prefazione di Giovanni Pirelli. Curata da Albe Steiner, la grafica prende, in parte, ispirazione dall’antisegnana, presentando in copertina l’illustrazione del Canguro, rivisitata. La nuova collana affermerà in seguito l’autorevolezza della Feltrinelli nel mercato editoriale, insieme alle collane Attualità, Biografie e Narrativa. Viene pubblicato il primo dépliant pubblicitario della casa editrice in cui compare per la prima volta il marchio, disegnato da Steiner. La scelta editoriale fa emergere l’impegno sia per la saggistica sia per la letteratura, le due macro aree di riferimento, e già denota le linee caratteriali della futura produzione. Gli ideali che animarono (e animeranno) Feltrinelli furono l’anticonformismo e la volontà di rinnovamento rivoluzionario, con la convinzione che «un editore è niente, è un veicolo che può anche autodefinirsi carrettam ma un editore può anche affrontare il proprio lavoro sulla base di ipotesi di lavoro molto

Illustrazioni del Canguro per «Universale Economica» del Canguro (1949) e Feltrinelli (1955, anni ,70).


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azzardata: che tutto, ma proprio tutto, deve cambiare e cambierà.»2 In parallelo, emerge la volontà di una produzione più "di consumo", quasi industriale, con tempistiche di uscita ravvicinate. Inoltre, la Feltrinelli entra a far parte degli Editori Distributori Associati (EDA), che ingloba tutti gli editori italiani, e con in quale poi si fonderà, nel 1963. Nel 1956 Sergio D’Angelo, al momento a Mosca, in qualità referente del Partito e talent scout della casa editrice, informa Feltrinelli che «uno stupefacente romanzo di un poeta russo, Boris Pasternak, stava per essere pubblicato nell’Unione Sovietica»3. L’editore richiede allora di «mettersi in contatto con l’autore per cercare di avere una copia del manoscritto e potere così iniziare la traduzione»4, spiegando che «gli autori russi, dopo la prima pubblicazione in Unione Sovietica, non hanno la protezione del copyright. Iniziando la traduzione del manoscritto avrei la possibilità di pubblicare contemporaneamente all’editore sovietico e di assicurarmi così il copyright per l’opera nell’Occidente»5. Incontrato Pasternak, e ricevuto il manoscritto, D’Angelo spedisce tutto a Feltrinelli, allora a Berlino. La traduzione verrà affidata a Pietro Zveteremich, consulente della Casa per le letterature

2-5. Carlo Feltrinelli, Senior Service, Giangiacomo Feltrinelli Editore, in «Universale Economica Feltrinelli», Milano, 2001.


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slave. Da questo momento si avvia la battaglia tra Feltrinelli e le autorità sovietiche per pubblicare in Italia il romanzo, con il testo originale – per la pubblicazione sovietica, l’URSS vincolerà Pasternak a moficare lo scritto, mentre lo stesso autore, che aveva spedito all’editore italiano il testo originale, insistè con quest’ultimo per far pubblicare quello, come avverrà in seguito. Completata la traduzione e vinta la disputa, il libro venne pubblicato nel 1957. Sarà il primo successo editoriale. L’anno dopo, a Pasternak venne assegnato il premio Nobel alla letteratura, che però non ritirò sotto minaccia dell’URSS di privargli della cittadinanza considerando il premio un atto ostile verso il proprio Paese. Nel 1956 la casa editrice pubblica 31 nuovi titoli tra i quali Storia dell’Italia moderna di Giorgio Candeloro, Algeria fuorilegge di Colette e Francis Jeanson, Thomas Mann e la tragedia dell’arte moderna di György Lukács. Emerge un ulteriore settore del libro, quello storico. Si inaugurano le Librerie Feltrinelli, a Pisa la prima, poi Milano, Genova, Firenze e Roma, dando la possibilità al lettore di scegliere in maniera diretta il libro dagli scaffali, fino ad allora impossibile. Per il decennio 1957-67 Mario Spagnol è responsabile della Universale Economica Feltrinelli. Nel 1958 viene editato Il Gattopardo di Tomaso di Lampedusa, promosso da Giorgio Bassani per la collana da lui stesso curata, Biblioteca di letteratura.


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Scartato da altre case editrici italiane, riceve nel 1959 il Premio Strega, verrà tradotto in diverse lingue, quindi pubblicato in altrettante edizioni, e nel 1962 verrà portato sullo schermo da Luchino Visconti in un film storico, con protagonista Burt Lancaster: l’immagine presente nella locandina sarà poi ripresa per la copertina di una successiva edizione del libro nella UE. Il Gattopardo sancisce il secondo successo editoriale della casa editrice milanese. Alla base delle scelte editoriali vi è la filosofia dello stesso Feltrilli, che auspicava la pubblicazione di «libri necessari», ossia il «libro che mette le mani addosso, il libro che sbatte per aria, il libro che fa qualche cosa alle persone che lo leggono, il libro che ha l’orecchio ricettivo e raccoglie e trasmette messaggi magari misteriosi ma sacrosanti, il libro che nel guazzabuglio della storia quotidiana ascolta l’ultima nota, quella dura una volta finiti i rumori inessenziali»6. Nel 1958 la produzione della casa editrice sarà di 58 nuovi titoli tra i quali Tramonto di Isaak Babel, Il principe senza scettro di Lelio Basso, Il soldato di Carlo Cassola, ma anche, Il ponte della Ghisolfa di Giovanni Testori e gli Scritti politici di Imre Nagy,

6. Storie in copertina. Protagonisti e progetti della grafica editoriale, Edizioni Santa Caterina, Pavia, 2014.


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il leader della rivolta ungherese del 1956 processato e poi ucciso dai sovietici. Vengono integrati nel catalogo feltrinelliano nuovi autori come Miguel Angel Asturias, il primo dei grandi narratori latinoamericani pubblicati e promossi dall’editore e riconosciuto con il Nobel nel 1967, gli stessi Giovanni Testori ed Oreste del Buono. Di Pasternak esce Autobiografia e nuovi versi. Tutti titoli che confermano l’attenzione e l’attinenza nella selezione per le tematiche storico– politiche contemporanee. Nel 1959, invece, i nuovi titoli pubblicati saranno 84, tra i quali Dissonanze di Theodor W. Adorno, L’Anonimo lombardo di Alberto Arbasino, oltre ad Il re della pioggia di Saul Bellow, La mia Africa di Karen Blixen, La promessa di Friedrich Dürrenmatt, Homo Faber di Max Frisch, I problemi della filosofia di Bertrand Russell, La Gilda del Mac Mahon di Giovanni Testori, Dall’antifascismo alla Resistenza di Leo Valiani, Sud e magia di Ernesto De Martino. Nasce la collana Arte e teoria dell’arte, di cui fanno parte Teoria della forma e della figurazione di Paul Klee (primo titolo della serie) e Arte e percezione visiva di Rudolf Arnheim. L’anno successivo il numero di nuovi testi rimane invariato, tra i quali testi come Milano Corea di Franco Alasia e Danilo Montaldi, Lingua letteraria e pubblico di Erich Auerbach, Pensaci, uomo! di Piero Caleffi e Albe Steiner, Filosofia e filosofia della scienza


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di Ludovico Geymonat, I sotterranei di Jack Kerouac, Il mito di Pietroburgo di Ettore Lo Gatto, Il melodramma di Verdi di Massimo Mila, Miti e coscienza del decadentismo italiano di Carlo Salinari, L’ultimo dei giusti di André Schwartz-Bart e il testo teatrale di Giovanni Testori L’Arialda, accusato di oscenità per le tematiche omosessuali subirà censure e processi. Lo stesso destino toccherà a I sotterranei di Jack Kerouac, pubblicato con la prefazione di Henry Miller scritta per l’edizione italiana e l’introduzione di Fernanda Pivano: sarà sequestrato per pubblicazione oscena. Il processo di primo grado tenuto a Varese – competente per territorio in quanto la tipografia era presente nella città – assolve Feltrinelli: l’accusa ricorre in appello, ma la Corte di Milano confermerà la sentenza di assoluzione. Quest’anno vengono installate due edicole librarie a Milano, con la volontà di aumentare il contatto con il lettore. Nonostante il largo anticipo sui tempi, il tentativo non ebbe un seguito a causa dell’assenza del «giornale». Assenza che viene debellata nel 1962 quando Feltrinelli riceve la «tessera di giornalaio», che lo autorizza alla vendita dei giornali: inaugurerà dopo un’edicola all’interno della Libreria Feltrinelli di via Manzoni a Milano, diretta per molti anni da Aureliano Casati. Per le Librerie questi sono anni di studio di mercato e definizione di un progetto di una catena libraria: iniziati già nel 1957, i primi


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esperimenti servono da prova generale per ottenere più informazioni sull’andamento di vendite e mercato. Facendo del mestiere del libraio un’esperienza diretta, esaminando il modo di proporre e vendere il libro in libreria, Feltrinelli introduce novità da lui stesso testimoniate: «In Italia in questi ultimi anni si sono fatte molte cose nuove (e alcune novità, mi perdoni, le ho introdotte anch’io). Ho pensato che si dovesse soprattutto rivoluzionare il modo di esposizione dei libri, e la scelta degli “stock”. Nella mia libreria di Milano, in via Manzoni, non ho paura di esporre due o tre volte in due o tre punti diversi lo stesso libro, di mettere libri di facciata invece che di costa, di far spuntare sopra ognuno di essi il cartellino del prezzo, o addirittura di presentarli dentro i cestini di ferro che i fruttivendoli adoperano per presentare ai loro clienti la verdura e la frutta.»7 Inoltre, impiegherà metodi spesso bizzarri al fine di attrarre il pubblico, come, per esempio, a Firenze si offrono caldarroste, a Milano capita Joan Baez a piedi nudi, a Bologna si organizzano i primi grandi incontri con gli autori, a Roma installa un flipper e un juke box. Sono luoghi d’incontro e aggregazione per giovani, in cui entrare in contatto con la cultura in maniera leggera

7. Ibidem.


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Lord Russell, Il flagello della svastica. Breve storia dei delitti di guerra nazisti, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1955, Collana «Attualità», Progetto grafico Albe Steiner, Archivio Albe e Lica Steiner, Politecnico di Milano, Foto di Gaetano Vrenna


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Nerhu Jawaharlal, Autobiografia, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1955, Collana ÂŤBiografieÂť, Progetto grafico Albe Steiner, Archivio Albe e Lica Steiner, Politecnico di Milano, Foto di Gaetano Vrenna


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Simone de Beauvoir, L'America giorno per giorno, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1955, Collana «Attualità», Progetto grafico Albe Steiner, Archivio Albe e Lica Steiner, Politecnico di Milano, Foto di Gaetano Vrenna


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Claude Roy, Introduzione alla Cina, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1956, Collana «Attualità», Progetto grafico Albe Steiner, Archivio Albe e Lica Steiner, Politecnico di Milano, Foto di Gaetano Vrenna


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Boris Pasternak, Il Dottor Živago, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1957, Collana «Biografie», Progetto grafico Albe Steiner

Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1958, Collana Biblioteca di letteratura/ I Contemporanei, Progetto grafico di Albe Steiner


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André Schwarz-Bart, L'ultimo dei Giusti, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1960, Collana «Narrativa», Progetto grafico Albe Steiner


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Paul Johnson, La guerra di Suez, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1957, Collana «Attualità», Progetto grafico di Albe Steiner, Archivio Albe e Lica Steiner, Politecnico di Milano, Foto di Gaetano Vrenna

Anderson Sherwood, Ritratto di Kit Brandon, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano 1959, Collana «I Narratori di Feltrinelli», Progetto grafico Albe e Lica Steiner, Archivio Albe e Lica Steiner, Politecnico di Milano, Foto di Gaetano Vrenna


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Selig J. Seligman, Miele sulla collina, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1957, Collana ÂŤNarrativaÂť, Progetto grafico Albe Steiner, Archivio Albe e Lica Steiner, Politecnico di Milano, Foto di Gaetano Vrenna


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Louis Guilloux, Sangue Nero, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1957, Collana «Narrativa», Progetto grafico Albe Steiner, Archivio Albe e Lica Steiner, Politecnico di Milano, Foto di Gaetano Vrenna


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Fred Hoyle, La nuvola nera, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1958, Collana ÂŤNarrativaÂť, Progetto grafico Albe Steiner, Archivio Albe e Lica Steiner, Politecnico di Milano, Foto di Gaetano Vrenna


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Cowboy. Antologia di scritti e documenti dell'epoca dei grandi tratturi del West, (a cura di) Ramon F. Adams, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1958, Collana ÂŤFuori collanaÂť, Progetto grafico Albe Steiner, Archivio Albe e Lica Steiner, Politecnico di Milano, Foto di Gaetano Vrenna


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Dalla presa coscienza, conseguita con l’esperienza diretta del mestiere di libraio e portata avanti con la volontà di migliorare il sistema sviluppato attorno all’oggetto libro, Feltrinelli dà avvio al dibattito sulla formazione professionale proprio del libraio, mettendo al centro di tutto il bisogno dell’istituzione di una Scuola del libraio. Fra il 1960 e il 1970 entreranno nell’organico della Casa Daniela Bacchiega, Giampiera Betti, Simona Manneschi, Marta Nava, Alida Ricci, Assunta Russi e Cristina Tenace. Nel 1961, in seguito ai fatti accaduti al Teatro del Corso durante la presentazione del libro La risacca di Juan Goytisolo e la proiezione del documentario Notes sur l’émigration. Espagne 1961 di Jacinto Esteva Grewe e Paolo Brunatto, sia la stampa sia la televisione spagnola, ma anche italiana e francese, si scaglieranno contro Feltrinelli e la casa editrice colpevoli, dal loro punto di vista, di aver organizzato l’evento per denigrare la Spagna franchista. Nonostante ciò, questo stesso anno i nuovi titoli pubblicati saranno ben 113, tra cui Un mondo di stranieri di Nadine Gordimer, Il buon soldato Sc’vèik di Jaroslav Hašek, Il passato e i pensieri di Aleksandr I. Herzen, Il capitale finanziario di Rudolf Hilferding, Congetture su Jakob di Uwe Johnson, Sotto il vulcano di Malcom Lowry, La voce delle onde di Yukio Mishima. Oltre ad essi, curate da Enzo Tagliacozzo ed


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Ernesto Rossi vengono pubblicate i testi delle Opere di Gaetano Salvemini, Scritti sul Risorgimento e Scritti sul fascismo saranno i primi editi. Mentre a Luciano Bianciardi viene affidata la traduzione di Tropico del Cancro di Henry Miller. Volendosi tutelare nei confronti processo per oscenità in fase di svolgimento negli Stati Uniti ed evitare quindi il possibile sequestro del libro in Italia, Feltrinelli farà sì che il volume risulti stampato in Francia, precisamente ad Étampes, utilizzando il marchio prestato da un editore svizzero ed inserendo nella terza di copertina la dicitura “Avvertenza importante. Questa edizione è destinata al mercato estero; l’Editore ne vieta l’importazione e la vendita in Italia”. In realtà, il libro sarà stampato a Varese e venduto sottobanco in Italia, entrando ufficialmente nel mercato italiano solo nel 1967, rispetto all’iniziale previsione nel 1962. Alla fine del ’61 Feltrinelli, in un primo incontro con la stampa a Berlino Ovest, risponderà a domande su Pasternak, L’Arialda e sullo stesso Henry Miller; Un secondo incontro si terrà a Parigi. In più, sempre in quest’anno, inizia la pubblicazione della rivista bimestrale di letteratura «Il Verri», fondata e diretta da Luciano Anceschi nel 1956. Nel 1962 un caso particolare riguarderà il volume Il lungo viaggio attraverso il fascismo. Contributo alla storia di una generazione di Ruggero Zangrandi che, editato in aprile all’interno de I fatti e le idee (n. 36),


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riscosse un enorme successo, confermato da quattro ristampe tra aprile-ottobre, e dalla sua riedizione nella Universale Economica Feltrinelli (marzo 1963), come volume triplo (n. 427–9). Diretta di Nanni Balestrini, viene inaugurata nel 1963 la collana Materiali, presentata al pubblico con le edizioni di Certi romanzi di Alberto Arbasino ed Avanguardia e sperimentalismo di Angelo Guglielmi. Inoltre, si costituisce il famoso Gruppo 63, comprendente una trentina di scrittori, che dal 3 all’8 ottobre si riuniranno a Palermo per imprimere una svolta decisa al dibattito letterario in Italia. In questi stessi anni la Feltrinelli edita numerosi autori aderenti, tra i quali Alberto Arbasino, Nanni Balestrini, Oreste del Buono, Germano Lombardi, Franco Lucentini, Giorgio Manganelli, Giancarlo Marmori, Edoardo Sanguineti, Gillo Dorfles. I testi verrano inseriti nella nuova collana e, dal 1967, nella rivista «Quindici». In maniera implicita, la Feltrinelli diventerà il riferimento editoriale del Gruppo. In questo stesso anno, dopo la disdetta del proprio contratto da parte dell’editore, Albe Steiner terminò la collaborazione con la casa editrice. Silvio Coppola divenne il nuovo responsabile grafico. In questo frangente, è importante sottolineare la presa coscienza del mondo editoriale della competenza specifica sugli aspetti esteriori del libro, del grafico, soprattutto, della progettazione delle copertine.


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Saranno 104 i nuovi titoli editi nel 1963 tra i quali Fratelli d’Italia di Alberto Arbasino, Un altro mondo di James Baldwin, Altre inquisizioni di Jorge L. Borges, La rivoluzione sessuale di Wilhelm Reich, Capriccio italiano di Edoardo Sanguineti, Libera nos a malo di Luigi Meneghello. Nel 1965 Il Dottor Živago sbarca al cinema grazie al regista David Lean, e l’interpretazione di Omar Sharif e Julie Christie: confermerà anche qui il suo successo, vincitore di cinque premi Oscar, cinque Golden Globe e tre David di Donatello. Sarà riedito anche nella collana Gli Astri. La Feltrinelli compie dieci anni dalla fondazione e viene pubblicato il primo Catalogo storico. Nel trienno 1964-1967 la casa editrice Feltrinelli pubblica ben 421 nuovi titoli tra i quali La banalità del male di Hannah Arendt, Guida alla scienza per l’uomo moderno di Isaac Asimov, L’armata a cavallo di Isaak Babel, Herzog di Saul Bellow, Uomini, tecniche, economie di Carlo M. Cipolla, Le avanguardie artistiche del Novecento di Mario De Micheli – storia dei movimenti d’avanguardia europei, con documenti, manifesti, programmi –, Poesie per chi non sa leggere poesia di Hans Magnus Enzensberger, Psicoanalisi della guerra di Franco Fornari, L’immigrazione meridionale a Torino di Goffredo Fofi, Pio xii e il Terzo Reich di Saul Friedländer, Il romanzo sperimentale del Gruppo 63, La guerra di guerriglia di Ernesto Che


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Guevara, Il vicario di Rolf Hochhuth, La letteratura come menzogna di Giorgio Manganelli, Citazioni del presidente Mao Tse-Tung di Mao Tse-Tung, Saggi di linguistica generale di Roman Jakobson, Sopra eroi e tombe di Ernesto Sabato, Il marxismo e la persona umana di Adam Schaff, Le due culture di Charles P. Snow, La città e i cani di Mario Vargas Llosa. La pubblicazione de Il vicario – testo che accusa Pio xii di “silenzio” sull’Olocausto – suscita forte scandalo: verrà sequestrato ed impedita la messa in scena. La prima rappresentazione pubblica autorizzata della pièce teatrale avverrà solo nel 2008. Nel 1966 viene varata la collana di saggistica, Serie Cultura sc/10, con grafica di copertina originale ed innovativa ideata dallo studio Unimark International, con riferimento Bob Noorda e Massimo Vignelli. La Serie Cultura introduce una nuova concezione editoriale, ovvero high quality paperback: testi di rilievo con un costo di copertina alla portata di tutte le classi sociali. Tra i primi titoli compaiono Copernico, Keplero, Borrelli di Alexander Koyré e Psicologia della Gestalt di Wolfgang Köhler. Dopo Il brivido e l’avventura, collana di libri gialli durata dal 1959 al 1970, esce una serie di gialli tascabili venduti anche in edicola, i Feltrinellik. Mentre, l’anno successivo esce Storia Universale Feltrinelli, la cui veste grafica sarà curata da Silvio Coppola, e gli opuscoli delle Edizioni della Libreria con le diverse


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serie Documenti della rivoluzione nell’America Latina, Battaglie politiche, Documenti delle lotte operaie e La politica al primo posto. Nel 1968 si registra un rinnovamento nell’assetto redazionale: Gian Piero Brega è direttore editoriale, Valerio Riva, Enrico Filippini e Libera Venturini lasciano la Feltrinelli, al loro posto Aldo Tagliaferri, assegnato alla narrativa, Vittorio Fagone assegnato alle pubblicazioni scientifiche, Silvana De Vidovich, Alberto Aiello, Marisa Bassi; nella redazione romana entra Cesare Milanese, dal 1970. Giorgio Catalano, Roberto Aldrovandi, Liliana Landi sono i grafici, mentre Maria Luisa Rotondi, già in Feltrinelli dal 1958, la segretaria di redazione. Silvio Pozzi, presente in casa editrice sin dalla fondazione, nella figura di direttore amministrativo. Infine, anche Mario Spagnol lasciò, ed entrano Carlo Mainoldi, che dal 1968 al 1982 sostituirà Spagnol nella direzione della collana Universale Economica Feltrinelli, e Maria Gregorio. Nella primavera del 1968 Fidel Castro affida a Feltrinelli il Diario in Bolivia del Che, trafugato dopo la sua morte nell’ottobre 1967. Attraverso l’editore il testo verrà pubblicato da diversi editori europei, ma

Riedizione integrale di Ernesto Che Guevara, Diario in Bolivia, in «Universale Economica Feltrinelli», Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1969.


70 / GIANGIACOMO FELTRINELLI EDITORE Giangiacomo Feltrinelli con Inge Schoental, L’Avana, 1959.


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l’edizione italiana risulterà essere la prima traduzione mondiale. I proventi della vendita verranno devoluti a favore dei movimenti di liberazione latinoamericani. A lui si deve anche la diffusione dell’effigge più nota del Che, Che in the sky with jacket di Alberto Korda. È il momento di Gabriel García Márquez con Cent’anni di solitudine, anch’essa prima traduzione mondiale. Permane la filosofia editoriale feltrinelliana. Gli eventi e i movimenti di questi anni si riflettono nelle pubblicazioni della casa editrice: La ribellione degli studenti in Germania, Citazioni del Presidente Mao. Di Herbert Marcuse si traduce Critica della società repressiva e di R.D. Laing, esponente dell’“antipsichiatria”, La politica dell’esperienza. Sulla scia del Diario in Bolivia vengono pubblicati tre volumi delle Opere celebrative la vita e la morte del Che. Nel modello delle scelte di Ernesto Che Guevara sono altri due titoli editati quest’anno, ovvero Rivoluzione nella rivoluzione? di Régis Debray e Liberazione o morte. Antologia degli scritti di Padre Camilo Torres. Nell’aprile 1968 Giangiacomo Feltrinelli scrive il suo primo libro, Persiste la minaccia di un colpo di stato in Italia!, in cui espone le sue analisi e preoccupazioni su un possibile colpo di Stato italiano, dopo che il «Golpe dei colonnelli» in Grecia (aprile 1967) e l’inchiesta su «L’Espresso» (maggio 1967). La tesi viene rincalzata nel successivo volume dello stesso editore, Estate 1969.


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Viene varata la collana economica I Nuovi Testi, che affronta le tematiche attuali attraverso la raccolta di voci e contributi sulle nuove realtà, dall’economia alla psicoanalisi, dall’arte alla pedagogia, alla politica, alle scienze; sarà articola in sezioni affidate ad Emilio Battisti, Giorgio Best, Marcello Cini, Stefano Merli, Giovanni Jervis, Vincenzo Accattatis. Da quest’anno entra a far parte della forza vendita della casa editrice Sergio Mattoni. Tra il 1968 e il 1969 la Feltrinelli pubblicherà ben 197 nuovi titoli tra i quali Leggere il Capitale di Louis Althusser ed Étienne Balibar, Metodi e fantasmi di Maria Corti, Il marxismo di Iring Fetscher, Il libro dei Dodici di Castro di Carlos Franqui, Il discorso della Guerra di André Glucksmann, Bacacay di Witold Gombrowicz, Le strutture elementari della parentela di Claude Lévi-Strauss, Critica della società repressiva di Herbert Marcuse, L’Opera al nero di Marguerite Yourcenar, Z di Vassilis Vassilikos. Nel 1970 Inge Feltrinelli diviene presidente della casa editrice, mentre Gian Piero Brega e Silvio Pozzi sono nominati amministratori delegati. Tra il 1970 e il 1980 entrano a far parte dell’organico della casa editrice Laura Arosio, Cristina Pacella, Mariantonia Rota e Giovanna Viganò. L’organico della Feltrinelli si completerrà, quindi, con Inge Feltrinelli presidente; Gian Piero Brega, direttore editoriale; Maria Luisa Mainoldi, segreteria editoriale; Silvio Pozzi, direttore


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amministrativo; Girolamo Marasà, direttore tecnico; mentre, Vittorio Fagone, responsabile delle pubblicazioni scientifiche; Carlo Mainoldi, redattore della collana Universale Economica; Alba Morino, ufficio stampa; Aldo Tagliaferri, responsabile della narrativa italiana; infine, Giorgio Catalano, grafico. Vengono intraprese nuove iniziative, su cui spicca la collana Franchi Narratori, che ospita una serie di testi «irregolari» rispetto ai consueti criteri editoriali: testi riguardanti l’omosessualità e la psichiatria, testi diretti. In particolare, si faranno notare le copertine di Silvio Coppola, che identificarono fortemente il contenuto dei testi e la collana stessa. Con Antologia dell’Asino di Podrecca e Galantara, invece, si dà avvio a una serie di testi dedicati ai grandi giornali satirici del passato. Inoltre, un giovane talento della satira politica, Alfredo Chiàppori, verrà lanciato nella UE. Nel 1971 il volume di Camilla Caderna, Pinelli. Una finestra sulla strage, analizzerà uno dei più foschi episodi che segnarono gli anni della “strategia della tensione”. Di tutt’altro genere, invece, Il Bauhaus. Weimar, Dessau, Berlino 1919-1933 di Hans M. Wingler e Tutti gli scritti (1973) di Wassily Kandinsky, pubblicati nella collana Arte e teoria dell’arte. Il 14 marzo 1972 muore a Milano il fondatore della casa editrice, Giangiacomo Feltrinelli: quest’ultima e l’Istituto (in seguito Fondazione) con la Biblioteca, insieme alle librerie porteranno con sé il suo nome a


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testimonianza della sua vita. Inoltre, verrà realizzato un manifesto nel quale la stessa casa editrice ricorda con la forza delle cifre la portata dell’attività svolta sino a quel momento. Prima proposta e poi diretta dallo stesso Giulio A. Maccacaro, viene varata la collana Medicina e potere. L’ideale di mettere a conoscenza degli avvenimenti storici mondiali fanno dell’America Latina uno degli interessi centrali della Feltrinelli. Difatti, verrà pubblicata nel 1970 l’antologia curata da Marcelo Ravoni e Antonio Porta, Poeti ispano-americani contemporanei, mentre, nel 1973 la drammatica fine della democrazia in Cile e la morte di Salvador Allende trovarono eco ne La via cilena. Conversazioni con Régis Debray del presidente cileno. Due importanti titoli segnalano, invece, l’apertura della casa editrice verso le tematiche femministe: Dalla parte delle bambine di Elena Gianini Belotti ed Una donna di Sibilla Aleramo. Infine, Giorgio Forattini nel 1974 si oppone alla campagna antidivorzista attraverso le vignette di Referendum– Reverendum. Nel 1975 la Feltrinelli festeggia il ventesimo anniversario dalla fondazione. In questo stesso anno la nuova collana, Al vertice, viene dedicata ai protagonisti della politica italiana nell’analisi di giornalisti e politologi. Diversa, ma editorialmente importante, sarà la prima traduzione di Charles Bukowski, con Storia di ordinaria follia.


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Viene pubblicato Padre padrone di Gavino Ledda, in cui racconta i propri anni in Sardegna: il passaggio da pastore a docente universitario, con un padre violento e autoritario ed il figlio che vuole emanciparsi, studiare. Testo di successo, sarà tradotto in quaranta lingue e portato al cinema, in un film premiato con il Palma d’Oro al Festival di Cannes nel 1977, con attore uno sconosciuto Nanni Moretti. Nel 1976 s’inaugura la Libreria Feltrinelli romana in via Vittorio Emanuele Orlando e, in conseguenza ai falliti attentati alla libreria situata in via del Babuino (sempre a Roma) ed a Padova, vengono pubblicati due manifesti di solidarietà. Entra a far parte dell’organico Feltrinelli Grazia Cassarà nel ruolo di redattrice scientifica. Viene pubblicato nella collana Gli Astri il testo L’armata a Cavallo di Isaac Babel: l’autore, accusato dai sovietici di “denigrazione dell’Armata Rossa”, verrà arrestato e fucilato nel campo di concentramento in cui venne rinchiuso, nel 1941. Di Tomás Maldonado viene pubblicato nei Nuovi Testi il testo Disegno industriale: un riesame, il primo con la Giangiacomo Feltrinelli Editore. Nel 1978 viene edito Giovanni Leone. La carriera di un presidente di Camilla Cederna. La pubblicazione contribuì al declino della carriera politica di Leone, vendendo oltre 600.000 copie, non consueto per un libro di saggistica: sequestrato, si darà avvio ad una causa giudiziaria che penalizzerà l’attività della Casa.


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Nel 1980 in occasione del venticinquesimo anno dalla fondazione della casa editrice tutto l’organico si riunisce a Gargano per i festeggiamenti e viene pubblicato un manifesto con tutti i collaboratori, progettato da Alba Morino. La struttura della Feltrinelli muta: Giuseppe Antonini diventa il nuovo amministratore delegato, compito che rivestirà per oltre un vent’ennio; Romano Montroni, direttore delle Librerie Feltrinelli; Alba Morino, responsabile dell’ufficio stampa. Inoltre, fa il suo esordio tra gli autori del catalogo Feltrinelli Pier Vittorio Tondelli con Altri libertini, che verrà anch’esso sequestrato per reato di oscenità: sia l’autore che l’editore saranno assolti in aula di tribunale. Gli anni ’80 decretano una nuova stagione per il romanzo italiano. Nel 1981 Gian Piero Brega si dimette dai propri incarichi, e dal settembre 1982 Franco Occhetto gli subbentrerà nella direzione editoriale della casa editrice, mentre dal 1986 Renato Milan sarà il direttore amministrativo. Nonostante la varietà di proposte editoriali, per la Felrinelli questi saranno anni duri, dal quale scaturisce il bisogno di riorganizzare le politiche editoriali, riducendo sia l’organico che le collane. Da ciò, su proposta di Inge Schoental, presidente, «Franco Occhetto chiamò lui – Salvatore Gregorietti – e Bob Noorda per il progetto grafico che era parte del rilancio della casa editrice, dopo anni tumultuosi


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e di grave crisi. Franco aveva le idee chiare: bisognava ridurre le collane da 52 a 7, si doveva riprendere a pubblicare narrativa dopo un decennio di assoluto predominio della produzione saggistica, ci voleva una nuova grafica che desse il segno di una nuova fase di rilancio.»8 Alla collana letteraria Narratori si affiancano L’avventura ed Impronte. Alla biografia è dedicata la serie Tempo ritrovato. In Campi del sapere confluiscono le scienze umane e sociali. Alla saggistica si aprono anche Saggi ed Idee, mentre Presenze ospita tematiche contemporanee. Noorda disegnerà il marchio, mentre Gregorietti la gabbia d’impaginazione, che diverranno gli elementi unificatori di tutte le nuove collane. Nelle diverse vesti grafiche spiccherà il nuovo marchio, che si pensa possa essere ispirato dalla grafica della collana Serie cultura sc/10. Come affermerà in seguiro lo stesso Carlo Feltrinelli (attuale presidente), verrà commesso un solo errore, grafico, nella scelta cromatica per le copertine per la Narratori: nata con l’idea iniziale di un fondo nero – probabilmente in opposizione al «bianco» Einaudi –, non funzionò, stancava gli occhi, e si passò quindi ad una gamma più vasta di colori, così che si potessero meglio adattare alle future possibili scelte.

8. Salvatore Gregorietti, Un progetto lungo cinquant'anni. A fifty–year project, (a cura di) A. Bassi, F. Bulegato, Skira editore, Milano, 2017.


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Successivamente, la collaborazione si articolò solo con Gregorietti, progettista di numerose copertine, mentre Giorgio Catalano è a capo dell’ufficio tecnico. A Gregorietti sarà affidata la definizione dell’immagine coordinata del Gruppo Feltrinelli, insieme alle pubblicazioni speciali. Inoltre, con gli inizi degli anni 2000, diviene referente per la comunicazione visiva della Fondazione, di cui realizzerà il marchio, la cui construzione prende ispirazione da quello progettato per la casa editrice insieme a Noorda. Viene annunciato un nuovo settore di letture stranieri per le Librerie Feltrinelli: l’agenda Passatempo, nata da un’idea di Paola Borgonzoni e Luigi Ghirri. La Fuori Collana verrà curata da Hermann Kern. In Arte e teoria dell’arte vengono pubblicati gli Scritti sul teatro di Oskar Schlemmer. Infine, nel 1983 termina la collaborazione con il grafico Silvio Coppola. Il 1985 segna il 30° anno di vita della casa editrice, e viene edito il Catalogo storico, il cui aspetto visivo sarà curato ancora da Salvatore Gregorietti. Dopo la morte prematura di Franco Occhetto, nel 1986 Sandro D’Alessandro subentra nella figura di direttore editoriale. Nello stesso anno viene pubblicato il volume L’amico ritrovato di Fred Uhlman: racconta l’amicizia tra due compagni di scuola nella Germania del 1933 con le leggi razziali. Sarà un altro successo editoriale per la Feltrinelli, che ancora oggi lo registra tra i più venduti del proprio catalogo.


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A partire dal 1988 il nuovo responsabile dell’Ufficio tecnico (grafico) diviene Martino Gasparini. Romano Montroni è il direttore del settore Librerie. Inoltre, Monica Randi, sarà responsabile dell’Ufficio esteri e della narrativa straniera, e Silvia Meucci, nella figura di redattrice dell’area spagnola e latinoamericana. Francesco M. Cataluccio, oltre ad occuparsi delle edizioni economiche, curerà la riedizione critica delle opere di Gombrowicz. Giuseppe Antonini è amministratore delegato, Gabriella D’Ina direttore editoriale. Entrano in casa editrice anche Bettina Cristiani, nella veste di caporedattore; Carolina Valmarana prima, e Giulia Maldifassi poi, come responsabile dell’Ufficio stampa; infine, Giulio Sapelli con il ruolo di direttore scientifico della Fondazione. Viene avviata una “singolare” iniziativa di vendita delle Librerie Feltrinelli, ovvero: “uno sconto su ogni chilo di libri acquistati”, che incontrerà largo favore nel pubblico dei lettori. Viene pubblicato il testo La forma della scrittura. Tipologia e storia degli alfabeti dai Sumeri ai nostri giorni di Salvatore Gregorietti ed Emilia Vassale, in un grande formato. Il numero delle Librerie cresce in maniera costante con cadenza annuale: Palermo (1985), Napoli (1986), Bari (1987), Milano, in corso Buenos Aires (1988), Roma, Torre Argentina (1989, alla presenza di Michele Serra, autore della Feltrinelli e fondatore del periodico «Cuore»), Bologna, Zanichelli (1990).


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Ruggero Zangrandi, Il lungo viaggio attraverso il fascismo. Contributo alla storia di una generazione, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1963, Collana «Universale Economica», Progetto grafico Albe Steiner

Carlo Castellaneta, Una lunga rabbia, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1961, Collana «Universale Economica/ Scrittori d'oggi», Progetto grafico Albe Steiner


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Rudolf Hilferding, Il capitale finanziario, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1961, Collana ÂŤIl pensiero socialistaÂť, Progetto grafico Albe Steiner, Archivio Albe e Lica Steiner, Politecnico di Milano, Foto di Gaetano Vrenna


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In dissenso. 19 nuovi scrittori tedeschi, (a cura di) Hans Bender, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1962, Collana «Le Comete», Progetto grafico Albe Steiner

Juan Goytisolo, La risacca, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1961, Collana «Le Comete», Progetto grafico Albe Steiner


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Marcello Venturi, Bandiera bianca a Cefalonia, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1963, Collana ÂŤFuori collanaÂť, Progetto grafico Albe Steiner, Archivio Albe e Lica Steiner, Politecnico di Milano, Foto di Gaetano Vrenna


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Altri 13 racconti del terrore, (a cura di) Alfred Hitchcock, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1963, Collana Universale Economica/ Gialli Feltrinelli», Progetto grafico Silvio Coppola, Centro di Documentazione del Progetto Grafico, Aiap

Boileau-Narcejac, Sepolcro d'acqua, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1963, Collana «Universale Economica/ Gialli Feltrinelli», Progetto grafico Silvio Coppola, Centro di Documentazione del Progetto Grafico, Aiap


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Victor Leduc, Sepolcro d'acqua, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1963, Collana «Universale Economica Feltrinelli/Gialli Feltrinelli» Progetto grafico di Silvio Coppola, Archivio Albe e Lica Steiner, Politecnico di Milano, Foto di Gaetano Vrenna

Henry Miller, Il Tropico del cancro. Tropico del capricorno, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1967 Collana «I Narratori di Feltrinelli» Progetto grafico Albe Steiner Dedica autografa di Henry Miller all'interno della copia posseduta da Giuseppe del Bo, firmata a Parigi


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Nicola Badaloni, Introduzione a G.B, Vico, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1985, Collana «Saggi», Progetto grafico Albe Steiner, Archivio Albe e Lica Steiner, Politecnico di Milano, Foto di Gaetano Vrenna


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Jean Baudrillard, La sinistra divina, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1986 Collana «Presenze» Progetto grafico di Salvatore Gregorietti Collezione Salvatore Gregorietti

Giulio Pietranera, La teoria del valore e dello sviluppo capitalistico in Adam Smith, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1963, Collana «I fatti e le idee, Saggi e Biografie» Progetto grafico Albe Steiner Archivio Albe e Lica Steiner, Politecnico di Milano, Foto di Gaetano Vrenna


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Giangiacomo Feltrinelli Editore. Catalogo storico 1955-85, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1985, Progetto grafico Salvatore Gregorietti


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Cline Sinclair, Cuori d'oro, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1983, Collana «L'Avventura», Progetto grafico Salvatore Gregorietti

Jean-Marie Pelt, La medicina con le piante, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1985, Collana «Manuali di medicina pratica», Progetto grafico Salvatore Gregorietti, Collezione Salvatore Gregorietti


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Nel 1990 viene inaugurata la collana di narrativa I Canguri, riservata ai nuovi scrittori, il più delle volte esordienti: il nome rievoca l’animale-simbolo della serie Universale Economica del Canguro della Colip, già ripreso, con l’illustrazione, negli anni ’60-’70 per i tascabili Feltrinelli. Nel 1991 due saranno i casi letterari: Kitchen di Banana Yashimoto, prima traduzione mondiale, che con «un linguaggio fresco e originale»9 racconta di «un Giappone a noi sconosciuto»10, ed Il paradiso degli occhi di Daniel Pennac, «primo titolo della fortunata serie dedicata alla tribù Malaussène.»1 Saranno pubblicati altri testi di entrambi. Inoltre, vengono varate I Classici dell’Universale Economica ed Anni Novanta. Sono questi gli anni degli attentati di mafia, ed in quest’ultima collana, Anni Novanta, viene pubblicato Racconto rosso di Enrico Deaglio ed una tragedia della storia italiana è ricostruita da Giorgio Boatti in Piazza Fontana. 12 dicembre 1969: il giorno dell’innocenza perduta: si conferma il sostegno al racconto e vicinanza degli eventi attuali. Viene, inoltre, editato Latinoamericana, un libro che mostra il giovane Che prima delle esperienze politico–rivoluzionarie, di cui la Feltrinelli detiene i diritti mondiali e da cui Walter Salles si ispira per il film I diari della motocicletta.

9-11. Ibidem.


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La Libreria di Pescara sarà la 25° inaugurata (1993). Entrano in redazione Feltrinelli Patrizia Nanz, come responsabile della saggistica, Alessandra Mascaretti e Maddalena Ceretti. Mentre, tra i nuovi narratori si registra Silvia Ballestra, Ermanno Cavazzoni, Enrico Franceschini e Paolo Di Stefano. Nel 1994 nella narrativa viene pubblicato Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi, riconosciuto con i Premi Campiello e Viareggio–Rèpaci e dal Prix Européen Jean Monnet: Roberto Faenza si ispirerà per un film, con attore uno sconosciuto Marcello Mastroianni. Sulla stessa scia la pellicola cinematografica Il pianista sull’oceano di Giuseppe Tornatore, tratto dal libro best seller, Novecento, di Alessandro Baricco. L’anno successivo, la Feltrinelli curerà l’edizione italiana dell’autobiografia di Nelson Mandela, Lungo cammino verso la libertà, scritta durante gli anni passati in prigione: in occasione del primo anniversario dell’elezione a presidente della Repubblica Sudafricana, il 25 aprile 1995, il presidente, Carlo Feltrinelli, si recherà a Johannesburg per presentarla a Mandela. In parallelo, il romanzo Passaggio in ombra di Mariateresa Di Lascia viene accolto con favore da critica e pubblico, confermato anche dal conseguimento del Premio Strega, ed Il coraggio del pettirosso di Maurizio Maggiani otterrà il Premio Viareggio e il Campiello. Viene inaugurata la collana di fumetti tascabili, Per cominciare, mentre, sul tema di contemporaneità


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vengono avviate: InterZone, con la consulenza di E. “Gomma” Guarneri e Raf “Valvola” Scelsi, collana di frontiera, del tutto diversa, aperta alla rivoluzione culturale e tecnologica in atto; l’anno seguente, Serie Bianca, con interventi ad ampio raggio e spesso di forte attualità, e l’almanacco Il Semplice, con letture, riflessioni sul tema della vocalità e incontri periodici di reciproco ascolto. Inoltre, Alberto Rollo, entrato in casa editrice, assumerà il ruolo di editor della UE. Nel 1996 ancora un successo editoriale per la Casa, ovvero Daniel Pennac con il suo Il signor Malaussène (1995) si aggiudica il Premio Internazionale Flaiano. Nella collana Serie Bianca esce Il vizio della memoria di Gherardo Colombo, il magistrato dell’inchiesta “Mani Pulite”. A cent’anni dalla sua uscita si ricorda Il Gattopardo di Tomaso di Lampedusa, che ha avuto 165 edizioni in Italia e 60 all’estero. In Campi del Sapere/Filosofia ha inizio la pubblicazione delle Carte dell’Archivio Foucault, una vasta scelta di scritti inediti, articolati in tre volumi, di cui l’ultimo uscirà nel 1998. In Interzone viene edito L’intelligenza collettiva. Per un’antropologia del cyberspazio, di Pierre Lévy e Contro il capitale globale di Jeremy Brecher e Tim Costello, il primo testo sul nascente movimento “noglobal” edito in Italia. Christoph Ransmayr con Il morbo Kitahara, vince il Premio Aristeion. Nella narrativa italiana, Claudio Piersanti con Luisa e il silenzio vince i Premi Viareggio–Rèpaci e Vittorini–


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Siracura, e Cesare De Marchi con il libro Il talento vince i Premi Campiello e Comisso. L’anno seguente, 1997, in Campi del Sapere vengono pubblicati il saggio Dell’incertezza di Salvatore Veca e Critica della ragione informatica di Tomás Maldonado discute le questioni sociali, economiche, politiche sollevate dall’avvento delle reti telematiche. Di Jerome Bruner, professore di psicologia alla New York University, è il testo La cultura dell’educazione, una proposta di psicologia culturale. Nella UE esce la biografia di Martin Luther King, Non mi piegherete, scritta da Arnulf Zitelmann. Infine, si celebrano i quarant’anni de Il dottor Živago di Boris Pasternak. Nel 1998, tra i primi editori in Europa, la Feltrinelli apre un sito web, Feltrinelli.it. Progettato con software Open Source e su piattaforma Linux, una scelta sia in campo tecnologico sia etica, in coerenza alla volontà di condivisione dei saperi. Tramite essa si potè sia ascoltare sia visualizzare contenuti speciali degli autori in catalogo. In questo stesso anno, Occhiacci di legno di Carlo Ginzburg dà avvio alla serie Culture, da lui diretta. La collana intenderà presentare opere di ricerca e di riflessione sul tema delle convivenze, degli intrecci, dei conflitti tra culture. Al libro sono assegnati il Premio Viareggio-Rèpaci e il Premio Internazionale Mondello città di Palermo. Viene edito il volume, poi best seller, Il Grande Boh! di Jovanotti, ne I Canguri.


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José Saramago, che pubblicò da Feltrinelli nel 1984 Il memoriale del convento, ottiene il Premio Nobel per la letteratura. La polvere dei sogni del sudafricano André Brink è il 1500° titolo della UE. Nell’ottobre 1998 la Giangiacomo Feltrinelli Editore e Librerie Feltrinelli si configurano come due società separate. Sullo sfondo dei conflitti nei paesi balcani e l’intervento della Nato tramite raid missilistici contro il governo di Miloševic, in Italia scaturiscono proteste nelle piazze e presso le basi della Nato. Tra i fondatori di Emergency, il chirurgo Gino Strada pubblica in Serie Bianca il libro Pappagalli verdi, raccontando la propria esperienza. Tra le nuove iniziative editoriali la collana per bambini, Feltrinelli Kids. Inoltre, Carlo Feltrinelli, scrive il testo Senior Service, dove racconta la vita del padre Giangiacomo. Infine, nasce Živago il primo sito italiano per scegliere ed acquistare libri e musica on line, è un’iniziativa promossa dal Gruppo Editoriale l’Espresso e dalle Librerie Feltrinelli. Nel 2000 nella nuova collana Senior Service Books esce Inge Fotoreporter, di Inge Feltrinelli. Viene edito il testo Via Gemito di Domenico Starnone, vincitore di Premio Strega, Speciale della giuria il Molinello 2001, Corrado Alvaro, Campiello, Napoli. Nel 2001 si dà avvio alla SuperUE e alla sezione Saggi della UE, con titoli ed autori per un catalogo tascabile di grande prestigio e di lunga durata. Viene varata anche la nuova versione di Le Comete.


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La Giangiacomo Feltrinelli Editore acquista una partecipazione strategica nella casa editrice Apogeo. Ancora successi per la Casa nel 2002: Nobel per la Letteratura a Imre Kertész; il best seller, La banda dei brocchi, di Jonathan Coe; l’esordio di Simonetta Agnello Hornby con La mennulara, premiato con i premi Alassio 100 libri, Fort Village e Stresa. Nasce la collana Nuova Serie Feltrinelli. Nel 2004 si inaugura Home Cinema/ Real Cinema, diretta al pubblico appassionato di cinema. I temi trattati sono i documentari ed i film politici. Il primo titolo è Fahrenheit 9/11 di Michael Moore. Fabio Di Pietro, assumerà il ruolo editor della UE e, a partire dal 2007, a Cristiano Guerri è affidata la direzione artistica della Feltrinelli, sarà art director. Attualmente gestita da Carlo Feltrinelli, dalla morte del padre, nonché fondatore della casa editrice milanese, Giangiacomo, la Feltrinelli non ha mai smesso di crescere diversificando ed ampliando la propria offerta editoriale-commerciale.


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Ernesto Che Guevara, America Latina. Il risveglio di un continente, (a cura di) Maria del Carmen Ariet GarcÍa, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2005, Collana «Fuori collana»

Oliviero Toscani, Sant'Anna di Stazzema 12 agosto 1944, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2003, Collana «Fuori collana», Libro fotografico


STORIA / 97

Angelo D'Orsi, Gramsci. Una nuova biografia, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2017, Collana «Storie»

Jon Lee Anderson, Che. Una vita rivoluzionaria, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2017, Collana «Storie»


98 / GIANGIACOMO FELTRINELLI EDITORE

Michele Serra, La sinistra e altre parole strane, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2017, Collana «Varia»

Nelson Mandela, Mandla Langa, La sfida della libertà, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2018, Collana «Varia»


STORIA / 99

aa vv, A German Life, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2018, Collana «Home Cinema/Real Cinema»

Raoul Peck, I'm not your negro, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2017, Collana «Home Cinema/Real Cinema»


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Antonio Ferrara Con una rosa in mano, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2016, Collana «Feltrinelli»

Alessandra Montrucchio, Forever Young, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2017, Collana «Feltrinelli Up»


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Giovanni Greco, L'ultima madre, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2014, Collana «INDIES»

Dulce Maria Cardoso, Il ritorno, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2014, Collana «INDIES»


102 / GIANGIACOMO FELTRINELLI EDITORE

Lelio Bonaccorso, Marco Rizzo, Salvezza, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2018, Collana «Feltrinelli Comics»

Daniel Pennac, Florence Cestac, Un amore esemplare, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2018, Collana «Feltrinelli Comics»


STORIA / 103

Simone Weil, Senza partito. Obbligo e diritto per una nuova pratica politica, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2013, Collana «VITA/Feltrinelli»

Aldo Bonomi, Giuseppe De Rita, Dialogo sull'Italia. L'eclissi della società di mezzo, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2014, Collana «VITA/Feltrinelli»


104 / GIANGIACOMO FELTRINELLI EDITORE

Amos Oz, D'un tratto nel folto del bosco, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2011, Collana «Grandi Letture Feltrinelli»

Banana Yoshimoto, Kitchen, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2011, Collana «Grandi Letture Feltrinelli»


STORIA / 105

Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2013, Collana «Grandi Letture Feltrinelli»

Harper Lee, Il buio oltre la siepe, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2011, Collana «Grandi Letture Feltrinelli»



Marchio

1.

2.

La Giangiacomo Feltrinelli Editore nasce nel 1955 a Milano. Il suo fondatore è Giangiacomo Feltrinelli. Le attività al suo interno si sviluppano in tutte le fasi del processo editoriale, dall’edizione tramite la casa editrice fino alla vendita al dettaglio di libri presso le Librerie Feltrinelli: già nel 1957 inizia a prender forma l’ampia rete di distribuzione tramite l’apertura della prima libreria a Pisa, a cui seguiranno Milano, Genova, Firenze, Roma. Il primo marchio (1.) della Feltrinelli prederà ispirazione dai sigilli presenti nei dipinti del pittore di Qi Baishi visti da Inge Schoental, promotrice. In seguito verrà perfezionato graficamente da Albe Steiner: il monogramma “GFE” viene inserito in una forma quadrangolare, accompagnato dal logotipo “Feltrinelli Editore” composto in Garamond, disegnato nel 1530 da Claude Garamond, ed impiegato anche per i testi interni ed esterni dei volumi. Diverso è l’aspetto visivo del marchio prodotto nel 1981 (2.), quando i dirigenti della Feltrinelli decisero di avviare una riorganizzazione totale della casa editrice, includendo la riprogettazione sia del marchio, con gli aspetti ad esso collegato, sia delle collane editoriali, ridotte da 52 a 7. Ancora, su proposta di Inge Schoental, Franco Occhetto commissionerà il progetto a Bob Noorda e Salvatore Gregorietti: il primo si occuperà principalmente del marchio, mentre il secondo delle collane editoriali, definendo la gabbia


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di impaginazione. Con la volontà di integrare i due aspetti e l’obiettivo di posizionare il simbolo al margine destro della prima copertina, Noorda disegna geometricamente la lettera “F”, poi ruotata di 45° e tagliata verticalmente. La soluzione si rileverà estremamente duttile per le varie future applicazioni. Per il logotipo “Feltrinelli” impiegò il c.t. Century Schoolbook, disegnato nel 1924 da Morris Fuller Benton per la fonderia American Type Founders (ATF). Ad oggi, il marchio rimane invariato. Nel maggio 1989 nasce la Feltrinelli International S.r.l. (5.), diretta al mercato delle vendite al pubblico di libri principalmente in lingua straniera e perciò in città a forte affluenza universitaria e/o turistica come Roma, Bologna, Firenze, Milano. Nel dicembre 1995 il Gruppo compra quella che, oggi, è la catena italiana di negozi per la distribuzione più importante, la RicordiMediaStores (6.). Un’acquisizione questa che permetterà al Gruppo Feltrinelli di sviluppare una linea di prodotto complementare a quella del libro, sfruttando l’esperienza già assimilata nel mondo editoriale. Lasciata l’attività di distribuzione intermedia, il 1° ottobre 1998, vengono scisse l’attività editoriale e la rete di vendita al dettaglio e, con una visione di razionalizzazione e focalizzazione dei due settori, vengono fondate due diverse società: Giangiacomo Feltrinelli Editore e Librerie Feltrinelli (7.).

5.

6.

7.


MARCHIO / 109

8.

9.

10.

Nel 2001 il Gruppo Feltrinelli inaugurerà a Napoli, in Piazza dei Martiri, il primo negozio Feltrinelli Libri e Musica (8.) proponendo una nuova una concezione di formato multiprodotto, dove si integrano le pagine, le immagini e le note: un innovativo store di libri, musica, home video, giochi in Italia. Varie sedute per la tranquilla lettura dei libri; punti di ascolto all’interno dei settori musica in cui poter fruire di estratti dei dischi in assortimento; bar come punto ristoro; incontri quotidiani con autori, presentazioni di libri e film, show–case musicali. Successivamente ne verranno aperti altri in tutta Italia, perseguendo sempre la stessa filosofia, ma con due diversi “tagli”, in rapporto alla dimensione della città: per le grandi metropoli (come Milano, Roma, Torino) vengono istituiti dei megastore, mentre per le città più modeste (come Alessandria, Perugia, Udine) vengono aperti negozi più raccolti. In agosto Librerie Feltrinelli acquista la catena di librerie gestita da RCS Libri, una rete di store dislocati in tutta Italia, cui si unisce, dal 2002, la Feltrinelli Village (9.), che propone un ulteriore format teso alla vendita dentro i grandi centri commerciali. Il primo negozio di questo genere verrà inaugurato al Lingotto di Torino nel 2002, poi seguito da molti altri in tutta Italia. Le novità però non si concludono qui. Nei primi anni 2000 nasce la Feltrinelli Express (10.), un punto


110 / GIANGIACOMO FELTRINELLI EDITORE

vendita all’interno delle stazioni ferroviarie. L’idea si sviluppa tramite il coinvolgimento nell’operazione “Grandi Stazioni” delle Ferrovie italiane, diretta alla riqualificazione delle stazioni ferroviarie italiane, per renderle più moderne e confortevoli, dopo divenute nella realtà dei centri commerciali e culturali rivolti al pubblico di viaggiatori. Ancora in fase sperimentale, nel 2006 si inaugura la prima, piccola Feltinelli Express a Milano, nella stazione di Porta Garibaldi. Intanto, nell’anno del 50° anniversario del Gruppo Feltrinelli (2005) viene fondata la Holding Effe 2005 che ingloba la casa editrice e le Librerie Feltrinelli. L’unione permetterà al Gruppo di sfruttare meglio le possibilità fornite dal mercato, amministrandole e armonizzandole attraverso le risorse e le strategie comuni per la crescita di entrambi i fattori, che ad oggi si è rivelata fruttuosa. Nel 2007, infine, si dà vita ad un ulteriore nuovo formato feltrinelliano, un unico grande punto vendita. Mentre, con lo sviluppo del mondo digitale, del web in particolare, e l’ampia visione manageriale del Gruppo apre la piattaforma digitale Feltrinelli.it (11.), che permette di entrare, di fatto, nel mondo della fruizione ed acquisto dei prodotti in assortimento sul web. Inoltre, il Gruppo è attivo nel mondo editoriale spagnolo, possedendo il 10% di Editorial Anagrama, c. editrice di Barcellona fondata da Jorge Herralde, ed il 16% di La Central, catena di librerie.

11.


MARCHIO / 111

Nel 2008 Feltrinelli acquista la maggioranza della società Promozione Distribuzione Editoria (PDE) SpA, la seconda realtà distributiva italiana, presente sul territorio italiano con più di 5000 punti vendita. Dal 2013 la casa editrice diventa azionista della Scuola Holden, scuola di scrittura e storytelling nata da Alessandro Baricco a Torino, assieme al gruppo Eataly di Oscar Farinetti ed al manager Andrea Guerra. In questo stesso anno viene fondato LaEffe, il canale televisivo che permetterà alla Feltrinelli di essere presente anche sul “piccolo schermo”. Nel 2014 la coalizione con il gruppo Messaggerie darà vita ad un gigante della distribuzione libraria. La joint venture verrà gestita al 70% da Messaggerie Italiane e per il 30% da Giangiacomo Feltrinelli Editore: in essa sono state integrate le società di distribuzione intermedia dei due gruppi: Messaggerie Libri, Fastbook, Opportunity e PDE con il relativo ramo logistico. La configurazione attuale della casa editrice, in continua evoluzione, attenta ai cambiamenti della società, visionaria, le ha permesso di stare al passo di un mercato editoriale, quello italiano, in cui il mutamento è perpetuo, e talvolta di precorrerlo.


112 / GIANGIACOMO FELTRINELLI


BIOGRAFIA / 113


114 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

Collezione Salvatore Gregorietti


Elenco delle collane editoriali

A AM AN AS ATA ATT ATTS AU AV B BA BCI BI BM BNF BPP BS C

L'avventura Arti e mestieri Anni Novanta Gli Astri Arte e teoria dell'arte Attualità Attualità scientifica L'avventura umana Al vertice Biografie Il brivido e l'avventura Biblioteca di classici italiani La biblioteca ideale Biblioteca di musica Biblioteca di Narratori Feltrinelli Biblioteca di Psichiatria e Psicologia clinica Biblioteca scientifica Feltrinelli Le Comete

CAD CAN CF CI I CLASSICI CLV CM CPIS CS CS/C CS/QJG DD E EDLIBRFELTRI

Collana di aggiornamento e didassi I Canguri Critica e Filologia Cose Italiane Universale Economica Feltrinelli/Classici Clessidra verde Collana di matematica Collana di periodici italiani e stranieri Campi di sapere Campi di sapere/Culture Campi di sapere/Quaderni Jura Gentium Documenti e discussioni Epistolari Edizioni Librerie Feltrinelli

1983–89 1980–81 1991–94 1965–74 1959–82 1955–83 1957–60 1979–82 1975–76 1955–62 1959–70 1960–67 1962–64 1979–95 1982–83 1961–94 1961–70 1959–67 2001–18 1963–77 1990–18 1963–79 1976–82 1991–18 1965–67 1963–82 1959–62 1983–18 1998–18 2008–18 1957–61 1961–62 1999–05


116 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

EFF EL EREDI ES FB FB/FLF FB/SPS FC FEC FETR FETR/OS FFC FI FISB SK/BABÙ FN FNO FS FT FUOCHI G GLF GM GOI KIDS KIDS/GATTO I IM IN INDIES INEA

Enciclopedia Feltrinelli Fischer Elementi Eredi Edizioni scolastiche Feltrinelli Bocca Feltrinelli Bocca/ Logica e filosofia del lingaggio Feltrinelli Bocca/ Semiotica e pratica sociale Fuori collana Feltrinelli Comics Feltrinelli Traveller Feltrinelli Traveller/Ossigeno Feltrinelli Fox Crime I fatti e le idee I fatti e le idee. Saggi e biografie Feltrinelli Kids/Babù Franchi Narratori Feltrinelli Nova Filosofia della scienza Feltrinelli Teatro Feltrinelli Fuochi Gialli Feltrinelli K 350 Grandi Letture Feltrinelli Guide e manuali Grandi opere illustrate Feltrinelli Kids Feltrinelli Kids/Il Gatto Nero Idee Impronte InterZone Indies Istituto nazionale di Economia agraria

1965–76 1995–03 2015–18 1967–70 1974–80 1978–81 1975–79 1956–18 2018 1993–18 1998–99 2012–14 1957–63 1963–83 1999–03 1970–83 1968–69 1960–82 1968 2013–18 1966–67 2001–13 1982–83 1968–82 1999–18 2003–18 1983–95 1983–95 1995–04 2013–15 1960–62


ELENCO DELLE COLLANE EDITORIALI / 117

LFF LFT LIB LR MAPS MAT MD MF MMP MP N NB NF NFT NM NSF NSS NT NUV O OC OGCA OM OS P PO PS PSES Q RC S SB SC

LaEffe Film Festival Libri Fotografici Libelli Libri per ragazzi Manuali di autodifesa e pratica sociale Materiali Media Il mondo della figura Manuale di medicina pratica Medicina e potere Narrativa Nuova Biblioteca I Narratori di Feltrinelli I Narratori di Feltrinelli Teatro Nuovi materiali Nuova Serie Feltrinelli Nuovi saggi scientifici Nuovi Testi Home Cinema/Le Nuvole Opuscoli Opere di Ernesto Che Guevara Opere di Giulio Carlo Argan Opuscoli marxisti Opere di Gaetano Salvimini Presenze Poesia Il pensiero socialista Problemi di sessuologia Il Quadrifoglio Home Cinema/Real Cinema Saggi Saggi brevi Serie Cultura, SC/10

2013–14 1956–60 1971–75 1957–58 1976–78 1964–82 1978–81 1960–73 1970–86 1972–84 1955–60 1963 1960–18 1962–67 1982–83 2002–18 1971–83 1969–81 2006–18 1980–81 1968–69 1983–86 1974–80 1961–78 1983–89 1958–82 1958–79 1967–83 1961–62 2004–18 1956–63 1980–81 1966–83


118 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

SDF SEBI SESS SF SIMC SIPH SL SM SMEMO SMM SN SNS SOSUM SP SS SSB ST STO SUE ST TAS TR TU UE NOIR ONDE ORIENTE PER COMINCIARE SAGGI ST TRA

Storia della filosofia Serie Bianca Saggi di economia e scienze sociali Saggi Feltrinelli Storia dell'Italia moderna di Giorgio Candeloro La scultura italiana di John Pope–Hennessy Scritture Letture Storia della musica Storici e memorialisti moderni Storia del mondo moderno Scienza nuova Strumenti per una nuova scuola SOS Umanità Satira politica Saggi scientifici Senior Service Books Storia Feltrinelli Storie Feltrinelli Super UE Storia Universale Feltrinelli Together for culture/Amici della Scala Tempo ritrovato Testi universitari Universale Feltrinelli Universale Feltrinelli/Noir Universale Feltrinelli/Onde Universale Feltrinelli/Oriente Universale Feltrinelli/Per cominciare Universale Feltrinelli/Saggi Universale Feltrinelli/Storia Universale Feltrinelli/Traveller

1961–65 1995–18 1959–62 1983–94 1956–86 – 1963–66 – 1980–81 1962–91 1959–62 1962–63 1959–66 1978–84 1968 1970–81 1958–68 2000–02 1966–80 – 2001–18 1967–83 – 1983–94 1958–63 1955–18 – 1996–98 – 1994–97 2001–18 – –


ELENCO DELLE COLLANE EDITORIALI / 119

VITE UP URRA V VITA VIN

Universale Feltrinelli/Vite Narrate Feltrinelli Up Urra Feltrinelli Varia/Feltrinelli VITA/Feltrinelli Vintage

– 2014–18 2016–18 1998–18 2012–14 2005–18

Le collane editoriali evidenziate in rosso si riferiscono a quelle attualmente presenti all'interno del catalogo della casa editrice.


Universale Economica Feltrinelli

/1955–2018


UNIVERSALE ECONOMICA FELTRINELLI / 121

È una collana economica, la prima edita dalla Feltrinelli, il naturale proseguimento della precedente collana Universale Economica del Canguro, edita dalla Cooperativa del libro popolare (Colip). La gabbia grafica è progettata da Albe Steiner, collaboratore della Feltrinelli dalla sua fondazione, fino agli anni '60. Rispetto alla prima, quest'ultima ne riprende alcuni aspetti visivi. L'illustrazione del Canguro, mantenuta come richiamo, viene rivisitata, privato dei libri contenuti nel marsupio. Il formato 11×18 cm, non varia, mentre la divisione per colore delle serie muterà: giallo per la letteratura; arancio per i saggi; rosso per la storia e la filosofia; azzurro per la narrativa; grigio per gli scrittori d'oggi; nero per l'arte; verde – in precedenza per i ragazzi – per il teatro, abolendo quindi il viola per il teatro. Per le proposte iniziali non muta la gabbia di copertina: due fasce, sopra e sotto; il Canguro posto nella parte bassa della prima di copertina, al centro o ai lati; il numero di collana in alto a destra; nessuna illustrazioni.

In seguito Steiner la riprogrettarà. Impiegherà il fondo a campitura con un box, centrato rispetto al piatto superiore, contente le paternità editoriale e testuale ed il Canguro; inoltre, integra l'uso delle immagine, al centro. Il carattere tipografico prescelto è il Garamond, di C. Garamond. Sul dorso sono riportati il titolo, la sigla UE, all'interno una forma circolare – tringolare per la UE/ Biblioteca di classici italiani, mentre quadrangolare indica la UE/Scrittori d'oggi –, numero di collana, in una delle tre forme precedenti. Nel piatto superiore, quest'ultimo, verrà posizionato in alto a destra, con l'animale in basso, e la sinossi nel piatto inferiore: nella variante definitiva, saranno gli unici aspetti variati, invertendo Canguro e numero di collana, con la sinossi posta nella bandella, e la quarta di copertina vuota, con la sola presenta della firma, posta verticalmente, nell'angolo in basso a destra. Alcune copertine saranno ideate da Heiri Steiner e Liliana Landi, con Albe Steiner che mantiene la sua posizione di referente interno della casa editrice milanese.


122 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

La copertina morbida è pensata con la presenza delle alette, su una carta patinata bianca con film prima lucido, in seguito opaco, e legatura in brossura. Le innovazioni progettuali sono riprese anche da Gillo Dorfles: «La novità dell'impaginazione della copertina, l'utilizzazione della fotografia alternata con la semplice scritta, la disposizione eterodossa dei titoli, fanno di questa serie una delle pietre miliari nella storia dell'editoria nostrana». Il primo titolo esce con il numero 201 – l'ultimo titolo della Colip uscì con il numero 200 –: la serie UE sancirà l'autorevolezza della Feltrinelli, che integrerà anche sottocollane collegate ad autori specifici, come Charles Bukowski. Concluso il rapporto con Steiner, la cura grafica delle collane sarà affidata a Silvio Coppola, il cui estro creativo varierà la struttura delle copertine, ma mantenendo alcuni aspetti, quali la posizione della paternità editoriale. Diverso è l'approccio apportato da Unimark International, con i grafici Bob Noorda e Salvatore Gregorietti: rigore e flessibilità

progettuale. Il nuovo marchio viene posizionato al margine destro, al taglio, della copertina, parzialmente reiterato, divenendo aspetto caratteristico della UE, sancendo il cambio d'immagine voluto dalla stessa casa editrice. In questi anni si consolidò la collaborazione con progettisti esterni per il disegno delle copertine – una consuetudine del mondo editoriale attuale – alternate a quelle dell'Ufficio tecnico della Feltrinelli, le quali modificarono in alcune occasioni le linee guida tracciate. Attraverso Cristiano Guerri, art director, si è mantenuta la gabbia grafica tracciata da Noorda e Gregorietti, rivista. La texture è estesa su tutta la superficie della copertina, rimuovendo il marchio posto al taglio, che adesso vaga in prima, accompagnato dal logotipo, in rapporto all'immagine che agisce da fondo di copertina.


UNIVERSALE ECONOMICA FELTRINELLI / 123

Varianti cromatiche e di gabbia grafica (in grigio) che suddivisero le serie, Progetto grafico Albe Steiner, Archivio Albe e Lica Steiner, Politecnico di Milano, Foto di Gaetano Vrenna


124 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

La resistenza al fascismo. Scritti e testimonianze, (a cura di) Maurizio Milan, Fauso Vighi, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano 1955, Progetto grafico Albe Steiner, Archivio Albe e Lica Steiner, Politecnico di Milano, Foto di Gaetano Vrenna


UNIVERSALE ECONOMICA FELTRINELLI / 125

Georgene H. Seward, Il sesso e l'organizzazione sociale, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano 1959, Progetto grafico Albe Steiner


126 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

Robert Broom, Alla ricerca dell'anello mancante, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1960, Progetto grafico Albe Steiner, Archivio Centro di Documentazione del Progetto Grafico, Aiap


UNIVERSALE ECONOMICA FELTRINELLI / 127

Lord Russell, Il flagello della svastica. Breve storia dei delitti di guerra nazisti, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1960, Progetto grafico Albe Steiner, Archivio Centro di Documentazione del Progetto Grafico, Aiap

John J. Dukes, Il sole fatto dall'uomo, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1960, Progetto grafico Albe Steiner, Collezione Gianni Latino, Foto di Enza Maria Leonardi


128 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

Film 1961, (a cura di) Vittorio Spinazzola, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano 1961, Progetto grafico Albe Steiner Collezione Enza Maria Leonardi


UNIVERSALE ECONOMICA FELTRINELLI / 129

Film 1962, (a cura di) Vittorio Spinazzola, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1962, Progetto grafico Albe Steiner Collezione Enza Maria Leonardi

Film 1963, (a cura di) Vittorio Spinazzola, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1963, Progetto grafico Albe Steiner Collezione Enza Maria Leonardi


130 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

Millar Burrows, Prima di Cristo. La scoperta dei rotoli nel Mar Morto, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1961, Progetto grafico Albe Steiner

Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1963, Progetto grafico Ufficio Grafico, Collezione Enza Maria Leonardi


UNIVERSALE ECONOMICA FELTRINELLI / 131

David Thomson, Storia dell'Europa moderna. Dalla Rivoluzione Francese al 1871, vol. i, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1965, Progetto grafico Albe Steiner, Archivio Albe e Lica Steiner, Politecnico di Milano, Foto di Gaetano Vrenna

David Thomson, Storia dell'Europa moderna. Dal 1871 al 1923, vol. ii, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1965, Progetto grafico Albe Steiner Archivio Albe e Lica Steiner, Politecnico di Milano, Foto di Gaetano Vrenna


132 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

Robert Musil, Il giovane Tรถrless, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1965, Progetto grafico Silvio Coppola, Archivio Centro di Documentazione del Progetto Grafico, Aiap

Harper Lee, Il buio oltre la siepe, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1964, Progetto grafico Silvio Coppola, Collezione Gianni Latino, Foto di Enza Maria Leonardi


UNIVERSALE ECONOMICA FELTRINELLI / 133

AndrĂŠ Gide, I sotterranei del Vaticano "sotie", Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1965, Progetto grafico Silvio Coppola, Collezione Gianni Latino, Foto di Enza Maria Leonardi

Isaac Babel, L'armata a cavallo, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1965, Progetto grafico Silvio Coppola, Archivio Centro di Documentazione del Progetto Grafico, Aiap, Foto di Enza Maria Leonardi


134 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

Romeo e Giuliana Forleo Figlio figlia. Guida a una gravidanza e a un parto felice, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1987, Progetto grafico di Ufficio Grafico

Rossana Rossanda, Le altre. Conversazione sulle parole della politica, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1989, Progetto grafico Ufficio grafico


UNIVERSALE ECONOMICA FELTRINELLI / 135

JosĂŠ Saramago, L'uomo duplicato, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2010, Progetto grafico Ufficio Grafico

Pensaci, uomo!, (a cura di) Piero Caleffi, Albe Steiner, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2012, Progetto grafico Ufficio Grafico, Collezione Gianni Latino


136 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

Charles Bukowski, Compagno di sbronze, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2013, Art director Cristiano Guerri, Progetto grafico di Ufficio Grafico, Illustrazione Emiliano Ponzi

Charles Bukowski, Scrivo poesie solo per portarmi a letto le ragazze, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2014, Art director Cristiano Guerri, Progetto grafico di Ufficio Grafico, Illustrazione Emiliano Ponzi


UNIVERSALE ECONOMICA FELTRINELLI / 137

Alessandro Baricco, Senza sangue, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2009, Art director Cristiano Guerri, Progetto grafico di Ufficio Grafico

Gabriele Romagnoli, Solo bagnaglio a mano, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2017, Art director Cristiano Guerri, Progetto grafico di Ufficio Grafico


Biografie È la prima collana editoriale di saggistica edita da Feltrinelli. Albe Steiner disegnò la gabbia d'impaginazione dei volumi. In copertina, attraverso la netta scansione dello spazio, utilizza le fasce, orizzontali o verticali, variando posizione e corpo del testo, utilizzando la tecnica della sovrastampa. Il numero di collana è posizionato sul piatto inferiore o superiore. L'usa del carattere tipografico Garamond e delle immagini manipolate gli permise di variare l'aspetto di ogni uscita, pur matenendo la continuità visiva, d'identità, della serie.

/1956–1962


BIOGRAFIE / 139

Leopold Infeld, 13 ore per l'immortalitĂ . La vita del matematico Galois, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1957, Progetto grafico Albe Steiner, Archivio Albe e Lica Steiner, Politecnico di Milano, Foto di Gaetano Vrenna


140 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

Arthur Keith, Darwin, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1959, Progetto grafico Albe Steiner, Archivio Albe e Lica Steiner, Politecnico di Milano, Foto di Gaetano Vrenna


BIOGRAFIE / 141

Roger Manvell, Heinrich Fraenkel, Vita e morte del dottor Goebbel, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1961, Progetto grafico Albe Steiner, Archivio Albe e Lica Steiner, Politecnico di Milano, Foto di Gaetano Vrenna


Saggi Fa parte del filone di saggistica della casa editrice milanese. Anche in questo caso la grafica verrà affidata ad Albe Steiner. Questa serie presenta una sovraccoperta che merita maggiore attenzione rispetto alla copertina, che si presenta in maniera essenziala, su fondo a campitura ed il paratesto. La spazion della sovraccoperta presenta una scansione netta dello spazio , Steiner posiziona nella parte superiore del piatto superiore di copertina una fascia biancia con all'interno la paternità del testo, mentre nella restante area posiziona la fotografia, in bianco–nero, insieme al nome della casa editrice appoggiato al margine destro, in positivo/negativo. In quarta, invece, è presenta un brano ripreso dal testo interno.

/1956–1962


SAGGI / 143

Boris Pasternak, Il Dottor Živago, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1957, Progetto grafico Albe Steiner, Archivio Albe e Lica Steiner, Politecnico di Milano, Foto di Gaetano Vrenna


Documenti e discussioni Fa parte del filone di saggistica. Graficamente è una delle piÚ caratteristiche della Feltrinelli, curata da Albe Steiner. Il progetto pensa alla copertina in tutta la sua estensione. I fattori costanti sono il carattere tipografico bastoni, il colore e la definizione delle diverse aree; invece, non sono sempre presenti il nome ed il numero di collana. Prescindendo da questi elementi la disposizione varia, adattando la grafica al contenuto del testo.

/1957–1961


DOCUMENTI E DISCUSSIONI / 145

Sergio D'Angelo, Leo Paladini, La sfida di Krusciov. Problemi economici e politici dell'URSS dopo Stalin, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1960, Progetto grafico Albe Steiner, Archivio Centro di Documentazione del Progetto Grafico, Aiap


146 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

Theodosius Dobzhanski, Le basi biologiche della libertĂ umana, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1960, Progetto grafico Albe Steiner, Archivio Centro di Documentazione del Progetto Grafico, Aiap


DOCUMENTI E DISCUSSIONI / 147

Raimondo Craveri, La disgregazione della proprietĂ , Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1958, Progetto grafico Albe Steiner, Archivio Centro di Documentazione del Progetto Grafico, Aiap

Sergio D'Angelo, Leo Paladini, La sfida di Krusciov. Problemi economici e politici dell'URSS dopo Stalin, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1960, Progetto grafico Albe Steiner, Archivio Centro di Documentazione del Progetto Grafico, Aiap


Le Comete

/1959–1967 /2001–2005


LE COMETE / 149

È la prima collana di letteratura della casa editrice milanese. Al suo interno vengono presentati romanzi e scritti del periodo. Nasce nel 1959, ma nel 1964 viene confluità ne I Narratori di Feltrinelli, in seguito ripresa nel 2001 ed ancora editata. La prima edizione della collana viene affidata ad Albe Steiner. Il formato è 12,5×20,5 cm. Gli elementi sempre presenti saranno i rettangoli appoggiati sugli angoli in basso del piatto superiore contenenti il genere di appartenenza del testo ed il nome della casa editrice; con immagine o testo figurativo posti al centro, verticalmente. Spicca l'uso della sovrastampa, con pochi colori oltre al nero. La prima versione presenta nel piatto inferiore di copertina diverse fasce che suddividono sinossi, biografia dell'autore e recensioni del libro ripresi dai quotidiani. Variano con il testo. Non sono presenti le bandelle, diversamente dalla versione successiva: verranno impiegate per integrare sinossi e immagini che introduce al libro. La carta impiegata è di tipo usomano.

Diversamente la gabbia grafica del 2001, e successiva, si avvicina maggiormente a quelle attuali. La prima, ideata da Gregorietti, presenta un fondo a campitura ed un box nella parte alta del piatto superiore: a sua volta suddiviso, contiene la paternità testuale ed editoriale, con foto dell'autore trattato. La variante successiva, attuale, invece, presenta la fotografia dell'autore del testo a tutta pagina su fondo a campitura, con il paratesto posizionato in alto a sinistra, a bandiera, mentre il nome di collana – adesso solo Comete – ed il marchio editoriale posizionato nella parte bassa.


150 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

J. P. Donleavy, Zenzero, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1959, Progetto grafico Albe Steiner


LE COMETE / 151

Osamu Dazai, Il sole si spegne, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1959, Progetto grafico Albe Steiner


152 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

Yaakov Shabtai, Inventario, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2006, Progetto grafico Salvatore Gregorietti

Giosue Carducci, Annie Vivanti, Addio caro Orco. Lettere e ricordi (1889-1906), Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2004, Progetto grafico Salvatore Gregorietti


LE COMETE / 153

Clarice Lispector, Le passioni e i legami, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2013, Art director Cristiano Guerri, Progetto grafico Ufficio grafico

Mahmud Darwish, Una trilogia palestinese, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2014, Art director Cristiano Guerri, Progetto grafico Ufficio grafico


Scienza nuova

È la prima collana di edizioni scientifiche edita della Feltrinelli. La grafica viene affidata prima, ad Albe Steiner e in seguito, ad Unimark International, cui riferimenti saranno Bob Noorda e Massimo Vignelli. Il piatto superiore di copertina viene suddiviso in due macro aree: la prima, contenente il paratesto, a bandiera; mentre, la seconda, riporta l'illustrazione del Nautilus che, stilizzata, riprende il colore assegnato al nome dell'autore, con tonalità più scure del fondo a campitura. Dalla grafica emerge il titolo, in positivo, con il nome di collana e dalla casa editrice, che variano tra positivo e negativo. Il carattere tipografico impiegato è anche qui il Garamond.

/1959–1966


SCIENZA NUOVA / 155

Elizabeth K. Cooper, Alla scoperta della chimica, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1960, Progetto grafico Unimark International, Bob Noorda, Massimo Vignelli, Archivio Centro di Documentazione del Progetto Grafico, Aiap

Leo Schneider, M. Ames, Dall'aquilone all'astronale, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1960, Progetto grafico Unimark International, Bob Noorda, Massimo Vignelli, Archivio Centro di Documentazione del Progetto Grafico, Aiap


I Narratori di Feltrinelli

/1960–2018


I NARRATORI DI FELTRINELLI / 157

Fa parte del filone di letteratura. Diviene la sola serie di narrativa della Feltrinelli, in cui confluirono le collane Narrativa e Le Comete: tanti gli autori stranieri, pochi quelli italiani: il primo titolo sarà Il dottor Živago di B. Pasternak. Nel corso degli anni, la grafica venne curata da più "mani": prima Albe Steiner, poi Silvio Coppola, seguito da Unimark International, infine, Salvatore Gregorietti, che traccia le linee guida ancora presenti, seppur con qualche modifica apportata dall'Ufficio tecnico feltrinelliano: inoltre, vengondo interpellati progettisti esterni alla Casa per il disegno della copertina, usanza ormai nota nel mondo editoriale. Ognuno di loro rispecchierà le influenze grafiche del periodo, difatti avremo: Steiner rapporta tipografia ed immagine, insieme ad alcuni fattori costanti, quali il posizionamento dei testi, una banda bianca ed il paratesto al suo interno, l'immagine posta in bianco/nero; Coppola, invece, è mutevole, adattando la grafica di copertina al contenuto del volume; Unimark International, cui fanno riferimento B. Noorda

e M. Vignelli, pone al centro del progetto tipografia e colore, con il fondo a campitura e l'uso del Garamond. Il titolo è posto nella parte superiore della prima di copertina; in quella inferiore sono disposti – da sinistra – la dicitura "Romanzo di", la marca editoriale e l'autore: in seguito alla riorganizzazione della Casa sarà omessa dal nome di collana la dicitura "di Feltrinelli". Gregorietti, a cui venne affidato il progetto, in collaborazione con Noorda, attuerà in futuro un ulteriore restyling, nel 1998. Nel primo caso si sofferma sul disegno della gabbia grafica per le nuove collane feltrinelliane, tra cui I Narratori. La proposta guarda alla copertina in tutta la sua estensione, concependo una struttura che ne ingloba le sue parti, dalla prima alla quarta, e pensata per essere applicata anche alle altre collane: permette di collocare in maniera ordinata e riconoscibile gli elementi che creano l'immagine editoriale delle collane. Gregorietti esalta il connubio testo-immagine, e l'utilizzo dei filetti. Due, ampi in rapporto alla giustezza della


158 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

pagina, nell'area superiore della prima di copertina, suddividono le aree della pagina, creando un ordine di lettura degli elementi definito: la paternità editoriale è isolata dal primo filetto; invece, il secondo separa quella testuale, dall'autore e dal titolo, ovvero: «È un segno che allo stesso tempo divide e unisce: rende inscindibile quell'autore da quel titolo e viceversa; un sottile gioco di richiamo che funziona e dà grande impatto alla copertina, pur tenendo a "scomparire"»1. È un intervento in cui Gregorietti lavorerà sulle copertine e non sul layout interno del volume. La seconda proposta (1998) mutò lievemente queste dinamiche: il filetto superiore viene eliminato, mentre quello inferiore adattato alla giustezza di titolo o autore, in base alla maggiore larghezza di uno dei due. Nella variante attuale, i filetti sono impiegati in modo saltuario. Il carattere tipografico introdotto nel 1983 da Gregorietti e Noorda, Century Schoolbook, diverrà da quel momento istituzionale della Feltrinelli. Oggi la cura grafica è affidata all'Ufficio tecnico intero.

Sin dall'inizio il formato rimarrà invariato, ovvero 12,5×20,5 cm. Diverso, invece, la struttura fisica del libro: inizialmente la copertina sarà cartonata, con sovraccoperta dalla finitura lucida; in seguito, quest'ultima viene rimossa, ma non il tipo di finitura applicata alla copertina (lucida); infine, viene adottata una copertina morbida, anche qui con film lucido.

1. Feltrinelli 1955/2005. 50 anni di storia culturale attraverso le immagini, (a cura di) Gabriella D'Ina, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2006


I NARRATORI DI FELTRINELLI / 159

Alfred Kern, L'amore profano, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1960, Progetto grafico Albe Steiner, Collezione Tommaso Russo

Hurbert Selby jr., Ultima fermana a Brooklyn, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1966, Progetto grafico Unimark International, Bob Noorda, Massimo Vignelli


160 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

John Hawkes, Seconda pelle, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1967, Progetto grafico Unimark International, Bob Noorda, Massimo Vignelli, Collezione Enza Maria Leonardi

Saul Bellow, Herzog, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1965, Progetto grafico Unimark International, Bob Noorda, Massimo Vignelli, Collezione Gianni Latino, Foto di Enza Maria Leonardi


I NARRATORI DI FELTRINELLI / 161

Augusto Roa Bastos, Io il Supremo, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1978, Progetto grafico Silvio Coppola, Archivio Centro di Documentazione del Progetto Grafico, Aiap

Carlo Alianello, L'ereditĂ della Priora, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1960, Progetto grafico Silvio Coppola, Archivio Centro di Documentazione del Progetto Grafico, Aiap


162 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

Claudio Piersanti, L'amore degli adulti, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1989, Progetto grafico Unimark International, Bob Noorda, Salvatore Gregorietti, Collezione Salvatore Gregorietti

Francesco Guccini, Cròniche epafåniche, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1989, Progetto grafico Unimark International, Bob Noorda, Salvatore Gregorietti, Collezione Salvatore Gregorietti


I NARRATORI DI FELTRINELLI / 163

Paolo Nori, Pancetta, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2004, Progetto grafico Salvatore Gregorietti, Collezione Salvatore Gregorietti

Imre KertĂŠsz, Fiasco, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2003, Progetto grafico Salvatore Gregorietti, Collezione Salvatore Gregorietti


Biblioteca di classici italiani Fa parte del filone di letteratura. Diretta da Carlo Muscetta, venne curata da autorevoli specialisti e condotta con rigore filologico sui migliori testi critici, mentre i testi integrali furono corredati da ampie introduzioni, precisi commenti, pratici glossari. Ăˆ una sottocollana della UE, da cui riprende la veste grafica, ideata da Albe Steiner, ma con il solo uso di fondi colorati e tipografia: il nome dell'autore, in negativo, posizionato in alto, seguito dal titolo del testo e, al piede del piatto superiore della copertina, la paternitĂ editoriale. Si distingue attraverso la sola tipografia e la forma triangolare in costa, contenente la sigla UE.

/1960–1967


BIBLIOTECA DI CLASSICI ITALIANI / 165

Francesco De Sanctis, Storia della letteratura italiana, volume I, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1975, Progetto grafico Albe Steiner Archivio Centro di Documentazione del Progetto Grafico, Aiap

Francesco De Sanctis, Storia della letteratura italiana, volume II, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1975, Progetto grafico di Albe Steiner, Archivio Centro di Documentazione del Progetto Grafico, Aiap


I Narratori di Feltrinelli /Teatro

/1962–1967


I NARRATORI DI FELTRINELLI TEATRO / 167

Fa parte del filone di letteratura. Propone opere teatrali, seguita dal copione originale messo in scena a teatro. Viene, inoltre, accompagnato da un segnalibro contenente la descrizione dell'opera teatrale proposta. La gabbia grafica è progettata da Albe Steiner e definisce sia la copertina sia la sovraccoperta, con alette; il formato dei volumi sarà 12,5×19,5 cm. In prima di copertina sono posti nella parte superiore, la firma dell'autore, come immagine, mentre, in quella inferiore, la paternità testuale ed editoriale: presenti pure sul dorso. Lo stesso sarà anche per la sovraccoperta. Quest'ultima è suddivisa a metà: nella prima, è posta la paternità testuale ed editoriale; mentre, nella seconda, quadrangolare, è inserita l'immagine e il nome della casa editrice, in negativo o positivo, posto verticalmente al margine destro. In quarta di sovraccoperta Steiner riprende una parte del copione del testo e nelle alette riporta prezzo e credenziali, poi sostituiti dai titoli di collana. Sono presenti anche le bandelle.

La successiva gabbia grafica è progettata dallo studio Unimark International, con riferimento Bob Noorda e Massimo Vignelli. Sarà rivista sono la sovraccoperta. Impiegato inizialmente da Albe Steiner, il carattere tipografico Helvetica Neue, disegnato da Max Miedinger nel 1957, viene sostituito con il Garamond. Il paratesto è posto verticalmente ed appoggiato al margine destro. La paternità editoriale viene distinta cromaticamente da quella testuale. L'immagine, invece, fotografica o illustrata, in base del contenuto del testo, si estende su tutta la superficie della prima di sovraccoperta.


168 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

Max Frisch, Andorra, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1962, Progetto grafico Albe Steiner

James Baldwin, Blues per l'uomo bianco, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1965, Progetto grafico Unimark International, Bob Noorda, Massimo Vignelli


I NARRATORI DI FELTRINELLI TEATRO / 169

Saul Bellow, C'è speranza nel sesso?, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1967, Progetto grafico Unimark International, Bob Noorda, Massimo Vignelli


La Biblioteca ideale

/1962–1964


LA BIBLIOTECA IDEALE / 171

Fa parte del filone letteratura. La collana venne prodotta in collaborazione con l'editore francese Gallimard, di Parigi. Saranno pubblicati, però, solo tre titoli. Propone con «un piglio giornalistico e un taglio cinematografico, ma con un vigore assoluto d'informazione»1 l'opera e la personalità dei più autorevoli autori contempanei al periodo, dando al lettore un rapido riferimento per la conoscenza di essi, magari con «frasi da citare». Questi concetti vengono promosse graficamente da Albe Steiner. Nella prima di copertina il fondo a campitura viene spezzato da una fascia e due filetti, secondo la giustezza. In testa ed in piede, è riportata la paternità editoriale, con il monogramma "BI"; la fascia bianca definisce lo spazio per titolo e foto dell'autore; al dì sotto viene riportata la cura editoriale, scissa dal primo filetto dall'area dedicata agli strilli, con il secondo filetto, che lo divide dalla parternità editoriale presente al piede del piatto superiore dicopertina: riportata in negativo.

Il fondo a campitura è ripreso pure nel piatto inferiore di copertina, nel quale sono inseriti i titoli di opere dello stesso autore, accompagnato dal valore di copertina. I colori utilizzati da Steiner sono blu, rosso e verde. Il paratesto è con il carattere tipografico Helvetica Neue, disegnato da Max Miedinger, ma nell'area degli strilli sono presenti anche Garamond, Bodoni e Clarendon, in diversi corpi e pesi, in nero.

1. Moravia, (a cura di) Oreste del Buono, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1962


172 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

Moravia, (a cura di) Oreste del Buono, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1962, Progetto grafico Albe Steiner, Archivio Centro di Documentazione del Progetto Grafico, Aiap


LA BIBLIOTECA IDEALE / 173

Hemingway, (a cura di) John Brown, Livia Livi, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1964, Progetto grafico Albe Steiner


Enciclopedia Feltrinelli Fischer

/1962–1976


ENCICLOPEDIA FELTRINELLI FISCHER / 175

Diversamente dalle altre, nasce come un'enciclopedia: si basa sulla creazione di un compedio di dati sulle ricerche effettuate sino ad allora, con l'intento di porre in luce le problematiche delle discipline scientifiche e umanistiche, limitando l'aspetto storico, importante a chiarire l'origine ed il divenire dell'attuale della disciplina presa in esame. All'interno, la materia viene suddivisa in articoli che rappresentano spesso dei saggi fondamentali sulle tematiche essenziali dell'argomento: fu anche presente una bibliografia di libri e articoli, per un possibile approfondimento della tematica. Attraverso il formato tascabile, 11×18 cm, la serie risultò essere un'enciclopedia da leggere più che da consultare. Fino al 1976 verranno pubblicati in totale 37 titoli, con altrettanti volumi. Albe Steiner, progettò una grafica chiara e distinguibile, tipografica, accompagnata dal colore. La copertina è concepita in tutta la sua estensione, dalla prima alla quarta, suddivisa in tre fasce: quella superiore, ingloba il nome dell'enciclopedia ed il numero

di collana; mentre, quella centrale, che proseguirà fino alla quarta, riporta le due "FF" in negativo, appoggiate sul fondo a due colori, che variano secondo la serie di riferimento; infine, quella inferiore contiene titolo del testo, nonché tematica trattata, e la cura editoriale. Uno dei due colori presenti al centro viene impiegato anche per il nome di collana, mentre il restante paratesto è in nero. Steiner, anche qui, impiegherà il Garamond, molto spesso usato nel mondo editoriale.


176 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

Arte 1, (a cura di) Carlo Volpe, Werner Hormann, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1968, Progetto grafico Albe Steiner

Arte 2/1, (a cura di) Giovanni Previtali, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1971, Progetto grafico Albe Steiner


ENCICLOPEDIA FELTRINELLI FISCHER / 177

Psicologia, (a cura di) Peter R. Hofstätter, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1964, Progetto grafico Albe Steiner


Materiali Fa parte del filone di saggistica del catalogo della Feltrinel, diretta da Nanni Balestrini. Per le copertine della colanna viene abolita l'immagine, a favore della pura tipografia. Autore, titolo e casa editrice sono riportati in un carattere stencil, dai tratti sporco, come a richiamare i graffiti sui muri o quelli nati dalla macchina da scrivere, mentre l'estrapolato del testo interno, è ripotato in Garamond. Il nero è accompagnato da un colore dalle tonalità calde. L'aspetto tipografico, appunto, «materico», della veste grafica risulta in coerenza con il contenuto dei libri.

/1964–1982


MATERIALI / 179

Alfredo Giuliani, Immagini e maniere, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1965, Progetto grafico Albe Steiner, Archivio Centro di Documentazione del Progetto Grafico, Aiap


SC/10 Serie Cultura

/1966–1982


SC/10 SERIE CULTURA / 181

Fa parte del filone di saggistica. Introduce nuova concezione editoriale del libro, high quality paperback: denominazione anglosassone, indica l'edizione economica del libro (tascabile) di opere con un alto valore culturale e scientifico, frutto di un'alta tiratura di copie. Il successo della collana sarà dovuto anche al prezzo basso. Serie Cultura si rivolse oltre che al lettore consuale, anche alle scuole ed agli studenti, quale mezzo di studio, non solamente di evasione. Il formato è 12,5×19,5 cm. Sarà graficamente rivoluzionaria. Il progetto viene affidato allo studo Unimark International, con riferimento Bob Noorda e Massimo Vignelli. Il paratesto è inserito all'interno di tre fasce: oblique, si estendono lungo tutta l'estensione della copertina, cromaticamente bilanciate; si pensa, possano essere ispirate alle opere del pittore Kenneth Nolland. I colori utilizzati saranno verde, azzurro, giallo, marrone e rosa. Il film lucida, inizialmente impiegato, viene poi abolito,

mantenendo la copertina con la carta usomano, che non comprometterà l'aspetto visivo e la lucentezza dei colori. È un segno grafico forte che le garantisce distinzione. La collana avrà un'eccezione, Teoria e pratica del disegno industriale. Elementi per una manualistica critica (1975) di Gui Bonsiepe, edito con un grande formato quadrangolare, 20,3×21,5 cm.


182 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

Gunnar Myrdal, Teoria economica e paesi sottosviluppati, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1966, Progetto grafico Unimark International, Bob Noorda, MassimoVignelli


SC/10 SERIE CULTURA / 183

Piero Martinetti, Kant, (a cura di) Mario Del Pra, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1967, Progetto grafico Unimark International, Bob Noorda, Massimo Vignelli

Gui Bonsiepe, Teoria e pratica del disegno industriale. Elementi per una manualistica critica, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1975, Progetto grafico Unimark International, Bob Noorda, Massimo Vignelli, Collezione Francesco Dondina


Storia Universale Feltrinelli

/1967–1982


STORIA UNIVERSALE FELTRINELLI / 185

Fa parte del filone delle edizioni economiche della casa editrice. Complessivamente la collana comprenderà 36 volumi. La veste grafica sarà curata da Silvio Coppola. La soluzione prescelta suddivise l'intera copertina in due macro aree: in quella superiore, sono inserite la paternità editoriale, il numero di collana ed il titolo del volume, nonchè l'argomento trattato all'interno dal testo, sostituito dal prezzo in quarta di copertina; in quella inferiore, quadrangolare, con fondo a campitura nera, l'immagine (fotografica o illustrativa) viene inserita in una forma circolare. La maggiore dimensione di nome e numero di collana, nella fascia superiore, trasmette la volontà di evidenziare l'appartenenza ad essa. Il titolo verrà allineato ad "Universale" e "Feltrinelli", appoggiato in basso; il prezzo, al margine sinistro. I fattori che mutano sono quelli cromatici: il fondo della fascia superiore e, in rapporto ad esso, quello dei testi. La prima riga, "Storia Universale" ed il titolo, avranno le stesse tonalità,

mentre la seconda riga opposta a quest'ultimi. Sul dorso il numero di collana viene posto al margine basso, in negativo. Il carattere tipografico impiegato da Coppola sarà un lineare, probabilmente l'Helvetica Neue di Max Miedinger. La Storia Universale Feltrinelli rientrerà tra le collane più affascinanti e contemporanee realizzate dalla casa editrice.


186 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

Gli imperi dell'Antico Oriente. Dalla preistoria alla metà del ii millennio, (a cura di) Elena Cassin, Jean Botéro, Jean Vercoutter, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1968, Progetto grafico Silvio Coppola, Archivio Centro di Documentazione del Progetto Grafico, Aiap Preistoria, (a cura di) Marie-Herniette Alimen, Marie-Joseph Steve, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1967, Progetto grafico Silvio Coppola, Archivio Centro di Documentazione del Progetto Grafico, Aiap

India. Dalla civiltà dell'Indo fino all'inizio del dominio inglese, (a cura di) Ainslie T. Embree, Friedrich Wilhelm, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1968, Progetto grafico Silvio Coppola, Archivio Centro di Documentazione del Progetto Grafico, Aiap


STORIA UNIVERSALE FELTRINELLI / 187

Asia moderna, (a cura di) Lucien Bianco, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1971, Progetto grafico Silvio Coppola, Archivio Centro di Documentazione del Progetto Grafico, Aiap

Piero Martinetti, Kant, (a cura di) Mario Del Pra, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1967 Progetto grafico di Unimark International, B. Noorda/M. Vignelli


Franchi Narratori

/1970–1982


FRANCHI NARRATORI / 189

Fa parte del filone di letteratura. La collana prende forma quando nella redazione romana della Feltrinelli Editore di arrivano dei manoscritti che Nanni Balestrini, responsabile della redazione, e Aldo Tagliaferri, responsabile della narrativa, in futuro direttori della stessa collana, decidono di accoglierli nei Franchi Narratori. Sono gli anni «caldi» dell'impegno ideologico e politico della casa editrice. La voce, la forma, i temi riassumono il senso della collana e rappresentano il forte carattere di novità che questa possiede nel mondo editoriale italiano del periodo. «La collana [...] accoglie quei testi, irregolari rispetto ai parametri sia della letteratura pura sia del semplice documentarismo, in cui si raccontano esperienze direttamente vissute dagli autori stessi, e che rappresentano spaccati di problematiche profondamente vincolate alla realtà storico–sociale della situazione culturale di oggi; testi quindi esemplari, che spesso, costituiscono, in senso lato, della testimonianza di una antropologia in fieri, di una

realtà troppo viva, attuale, complessa, per essere ingabbiata in già scontati moduli editoriali»1. La voce che narra è autobiografica, del tutto particolare, perché a scrivere è l'uomo comune. Il testo non è rielaborato né dal punto di vista stilistico delle storie né della ricerca del termine letterario. L'autore arriva al lettore senza filtri, in modo diretto. Per questo, il registro usato è quasi sempre medio-basso, con un tono colloquiale. Il racconto arriva da chi la strada la vive, si sente: è un rafforzamento della forma autobiografica o diaristica. Diretti, schietti, sinceri e senza timori reverenziali o scrupoli di scandalo. Quest'ultimo sarà presente già nei titoli, oltre che in conseguenza alle tematiche trattare, scabrose. Negli anni '60 questi argomenti non erano presi in considerazione. «Averli portati alla luce non è stata solo un'azzeccata operazione editoriale, capace in molti casi di solleticare le curiosità pruriginose di lettori timidi. Il suo valore può essere considerato quello di un'operazione verità, di uno

1. M. Marcone, Analisi di famiglia. Feltrinelli, in «Franchi Narratori», Milano 1977


190 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

stimolo politico, magari brusco e avventato, ad aprire gli occhi sulla realtà che fa più male e che, spesso, è proprio dietro l'angolo»2. Sarà un simbolo di protesta. Oltre per l'aspetto editoriale, si distinguerà anche per la veste grafica di copertina. Ideata da Silvio Coppola, sarà pensata come percorso unico, integrando novità. Il nome della collana, con una dimensione maggiore rispetto al restante paratesto, si estende per tutta la larghezza della copertina, appogiato al piede della copertina, leggermente rifilato, ponendo l'accento sull'appartenenza stessa alla collana in quanto messaggio ideologico, e politico. L'immagine è in collegamento con il contenuto: può estendersi dalla prima alla quarta di copertina, integrando l'alette. Tipografia e manopolazione delle fotografie con il binomio cromatico nero–rosso, fattori che Coppola usa per generare un'impianto tanto rigido quanto d'impatto visivo. La copertina sarà inizialmente rifinita lucida, poi mantenuta

grezza, carta usomano, richiama appunto la natura dei testi. Sarà, in assoluto, tra le collane meglio concepite graficamente.

2. Flavia Vadrucci, Qaundo la penna esplode di vita. La collana Franchi Narratori. Feltrinelli 1970–1983, Oblique Studio, 2010


FRANCHI NARRATORI / 191

Lucia Rosselli, Gli altri. Un figlio subnormale, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1976, Progetto grafico Silvio Coppola, Archivio Centro di Documentazione del Progetto Grafico, Aiap

Tommaso Di Ciaula, Tuta blu. Ire, ricordi e sogni di un operaio del Sud, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1978, Progetto grafico Silvio Coppola, Archivio Centro di Documentazione del Progetto Grafico, Aiap


192 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

Lucia Rosselli, Gli altri. Un figlio subnormale, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1976, Progetto grafico Silvio Coppola, Archivio Centro di Documentazione del Progetto Grafico, Aiap

Angela Zago, Qui non è sucesso niente. Una ragazza nella guerriglia, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1973, Progetto grafico Silvio Coppola, Archivio Centro di Documentazione del Progetto Grafico, Aiap


FRANCHI NARRATORI / 193

Matteo Mureddu, Il Quirinale del re, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1977, Progetto grafico Silvio Coppola, Archivio Centro di Documentazione del Progetto Grafico, Aiap


Al vertice Fa parte del filone di saggistica del catalogo feltrinelliano. La collana è dedita ai protagonisti della politica italiana attuale. Il profilo in negativo dalla forma rettangolare racchiude autore e titolo, in minuscolo; il fondo a campitura; un quadrangolo definisce l'area della foto; ed una piccola fascia al piede della copertina che integra, a sinistra, il nome della casa editrice; infine, una forma triangolare gialla (che si estromette da qualsiasi dialogo cromatico con il resto della copertina), posto ad angolo in alto a destra, quasi fosse un "tagliando", ingloba il nome della collana. Sarà questa la veste semplice ma non certo austera della collana

/1975–1976


AL VERTICE / 195

Ruggero Orfei, Andreotti, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1975

Miriam Mafai, Lombardi, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1976


Nuovi Materiali Fa parte del filone di saggistica. La struttura grafica viene ideata dallo studio Unimark International, con riferimento ai progettisti Bob Noorda e Massimo Vignelli. Riprende l'idea promossa per la Serie Cultura SC/10, ma con due bande oblique, con le stesse tonalità di colore, una più chiara l'altra più scura. Al cenro di esse viene inserita una forma rombodiale, che ingloba autore (avente lo stesso colore di fondo della copertina) e titolo (in bianco). Al piede del piatto superiore, al centro, invece, viene inserita la paternità editoriale del volume. I colori utilizzato saranno gli stessi scelti per la collana Serie cultura. sc/10.

/1982–1983


NUOVI MATERIALI / 197

Mario Pernolia, Dopo Heidegger. Filosofia e organizzazione della cultura, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1982, Progetto grafico Unimark International, Bob Noorda, Massimo Vignelli Collezione di Gianni Latino Giovanni Pascoli, Il fanciullo, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1982, Progetto grafico Unimark International, Bob Noorda, Massimo Vignelli Collezione di Gianni Latino


Campi del sapere

/1983–2018


CAMPI DEL SAPERE / 199

Nasce con la riorganizzazione della Feltrinelli, divenendo il riferimento della saggistica. Il progetto grafico è condotto da Noorda e Gregorietti. La paternità testuale viene posta sul fondo a campitura, circoscritta da una cornice, con il nuovo marchio appoggiato al margine destro, come fosse un tagliando. All'opposto si trova la parternità editoriale. L'immagine, quando presente, invece, sdrammatizza il contenuto senza mortificarlo. Un primo restyling è realizzato nel 1987. La tipografia non varia, così come il fondo a campitura, ma viene inserita una banda appoggiata sul margine destro di copertina, che integra nome di collana e marchio, che punta autore e titolo, appoggiati e sbandierati, sul lato opposto. Verticalmente, viene aggiunta anche la serie di riferimento, invece, dentro un quadrangolo, l'immagine. Verticalmente, è posizionato anche il nome della casa editrice, Feltrinelli. Nel 2001, lo stesso Gregorietti disegna un nuova gabbia grafica per la collana.

La prima di copertina viene suddivisa in due aree: quella inferiore, destinata all'immagine; quella superiore, a sua volta suddivisa in due fasce orizzontali: sopra, monocromatica (poi campitura di fondo in quarta), mentre sotto, posizionata a filo con il dorso una banda nera (pari ad un sesto della larghezza del piatto), bucata di bianco dalla paternità editoriale, a bandiera, e dal marchio, appoggiato sul margine destro, creando un effetto di ambiguità di bianco/ nero. La restante parte bianca è dedicata alla paternità testuale, in Century Schoolbook, sbandierata: autore e titolo sono realizzati in rapporto con l'«uscita» del marchio dalla banda. Il nero prosegue anche nel dorso.


200 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

Rudolf Otto, Il sacro. L'irrazionale nella idea del divino e la sua relazione con il razionale, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1966, Progetto grafico Unimark International, Bob Noorda, Salvatore Gregorietti, Collezione Salvatore Gregorietti

Ernst H. Bombrich, Aby Warburg. Una biografia intellettuale, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1983, Progetto grafico Unimark International, Bob Noorda, Salvatore Gregorietti, Collezione Salvatore Gregorietti


CAMPI DEL SAPERE / 201

Danilo Zolo, Cosmopolis. La prospettiva del governo, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1995, Progetto grafico Salvatore Gregorietti, Collezione Salvatore Gregorietti

Michel Foucault, "Bisogna difendere la societĂ ", Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1998, Progetto grafico Salvatore Gregorietti, Collezione Salvatore Gregorietti


202 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

Davide Sparti, L'importanza di essere umani. Etica del riconoscimento, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2003, Progetto grafico Salvatore Gregorietti

Claude Hagège, Morte e rinascita delle lingue, Diversità linguistica come patrimonio dell'umanità, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2002, Progetto grafico Salvatore Gregorietti


CAMPI DEL SAPERE / 203

Salvatore Veca, Il senso della possibilitĂ , Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2018, Art director Cristiano Guerri, Progetto grafico Ufficio grafico

Anselm Kiefer, L'arte sopravvivrĂ alle sue rovine, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2018, Art director Cristiano Guerri, Progetto grafico Ufficio grafico


Saggi Feltrinelli È una collana di saggistica e rientra nella serie di sette collane edite dalla Feltrinelli in seguito alla riorganizzazione del 1983, graficamente curate da Noorda e Gregorietti. Anche qui, è adottato il formato 12,5×19,5 cm. Si presenta in maniera similare ad alle altre collane progettate in questa occasione, come Idee, Campi del sapere, Presenze – , nel progetto rientrano Tempo ritrovato, Impronte, I Narratori, L'Avverntura – sia nella prima versione sia nella seconda. Variranno principalmente i colori e le associazione cromatiche tra gli elementi presenti sul piatto superiore di copertina, con la presenza saltuaria di immagini.

/1983–1994


SAGGI FELTRINELLI / 205

Alexander Lowen, Il narcisismo. L'identitĂ rinnegata, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1985, Progetto grafico Unimark International, Bob Noorda, Salvatore Gregorietti, Collezione Salvatore Gregorietti

Georges Devereux, Donna e mito, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1984, Progetto grafico Unimark International, Bob Noorda, Salvatore Gregorietti, Collezione Salvatore Gregorietti


Tempo ritrovato Fa parte del filone di saggistica, anch'essa nata in seguito alla riorganizzazione editoriale. La collana propone carteggi di carattere biografico, saggi e testimonianze. La cui gabbia grafica è ideata da Noorda e Gregorietti. Quest'ultima è vicina alla serie di Impronte, con le fasce che arrivano fino al piatto inferiore, mentre l'immagine rimane all'interno del quadrangolo in prima di copertina. Intorno al 1987, Gregorietti realizza un restyling, abolendo i filetti e lasciando liberi autore e titolo e inserendo all'interno di un rettangolo la paternità editoriale: sarà adottato anche per altre collane. Il formato rimarrà invariato.

/1983–1994


TEMPO RITROVATO / 207

Cardinale DeBernis, Memorie, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1984, Progetto grafico Unimark International, Bob Noorda, Salvatore Gregorietti, Collezione Salvatore Gregorietti

Emile Guikovaty, Le stravaganti sorelle Mitford, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1983, Progetto grafico Unimark International, Bob Noorda, Salvatore Gregorietti, Collezione Salvatore Gregorietti


Impronte

1. Feltrinelli 1955/2005. 50 anni di storia culturale attraverso le immagini, (a cura di) Gabriella D'Ina, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2006

È una collana di letteratura. «Propone opere nuove, dimenticate o riscoperte di grandi autori del Novecento»1. Rientra tra le collane disegnate in conseguenza al progetto di riorganizzazione editoriale. B. Noorda e S. Gregorietti riprendolo la gabbia grafica de I Narratori, rivisitandola, mantenendo però il formato tascabile, 12,5×19,5 cm. Lo spazio ottenuto attraveso l'uso dei filetti, è messo in evidenza dai tre rettangoli o fasce orizzontali – quasi fosse il negativo dell'altra collana –; mentre in basso, all'interno di un quadrangolo, è inserita un'immagine ad effetto. Il fondo e la cornice essendo della stessa campitura, lega le scansioni orizzontali, con il posizionamento del paratesto rimasto invariato: lo stesso sarà per il carattere tipografico, Century Schoolbook.

/1983–1995


IMPRONTE / 209

Madame de la Fayette, Storia di Enrichetta d'Inghilterra, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1983, Progetto grafico Unimark International, Bob Noorda, Salvatore Gregorietti


Idee

1. Feltrinelli 1955/2005. 50 anni di storia culturale attraverso le immagini, (a cura di) Gabriella D'Ina, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2006

Fa parte del filone di saggistica. Anch'essa rintra nelle collana editoriali disegnate in seguito alla volontà della direzione della Feltrinelli di riorganizzarla editorialmente. «È un'agile collana di attualità sul pensiero politico e filosofico. Curata graficamente da Bob Noorda e Salvatore Gregorietti, riprende la gabbia grafica di Campi del sapere.»1, insieme al suo formato di 12,5×19,5 cm. Anche qui, l'uso della figurazione in copertina è saltuario; si ha più un approccio tipografico.

/1983–1995


IDEE / 211

Ervin Laszlo, Evoluzione, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1986, Progetto grafico Unimark International, Bob Noorda, Salvatore Gregorietti


I Canguri

/1990–2018


I CANGURI / 213

Fa parte del filone di lettetura. Rappresenta la versione più pop del catalogo. Sono ospitati nuovi scrittori, spesso esordienti. L'aspetto grafico viene curato dal progettista Salvatore Gregorietti: disegnerà una gabbia grafica che permette di avere una soluzione dinamica e vicina alle visioni contemporanee. Un box, spesso grigio, definito da un'ombreggiatura nera, si «muove» sul piatto superiore di copertina in rapporto alla foto o illustrazione utilizzata, che agisce da fondo. Al suo interno viene inserito paratesto e marchio editoriale, posto in basso a destra. Il box, riesce ad assecondare le immagini grazie anche al colore spento che richiama tonalità più forti e fluorescenti, in coerenza con la tendenze estetiche attuali. Alla copertina viene applicata una finitura lucida che influisce sia livello visivo che tattile, che aumenta di luminescenza scaturita della copertina. Nel 2001 l'Ufficio tecnico realizza un restyling. Una fascia superiore integra la paternità editoriale, mentre sul

resto della superficie del piatto superiore si estende l'immagine, con al margine sinistro vengono riportati il nome autore e titolo. Quest'ultima, dal 2004 si vede alternare con una proposta, o meglio, rivisitazione, della prima versione di Gregorietti. Ridimensionato, viene ripreso il contenitore, ma senza la presenza dell'ombreggiatura, con all'interno solo il marchio editoriale, mentre la paternità del testo viene posizionata all'esterno, in alto a sinistra, a bandiera. L'immagine occupa l'intera superficie della prima di copertina, agendo quindi da fondo: a volte illustrata, a volte fotografica.


214 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

Jovanotti, Il Grande Boh!, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1998, Progetto grafico Salvatore Gregorietti, Collezione Salvatore Gregorietti

Cornell Woolrich, New York blues, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2006, Progetto grafico Ufficio grafico


I CANGURI / 215

John Wray, Lowboy, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2009, Art director Cristiano Guerri, Progetto grafico Ufficio grafico

Charles Bukowki, Azzeccare i cavalli vincenti, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2009, Art director Cristiano Guerri, Progetto grafico Ufficio grafico


Universale Economica Feltrinelli /I Classici Ăˆ una sottocollana della UE, e da essa riprende la veste grafica, ma con una variante: il marchio posto al centro e la texture che termina con esso ed il nome di collana centrato, poi sbandierato a sinistra, con la texture estesa su tutta la copertina. Sono utilizzate la fotografia e l'illustrazioni. Nel tempo, il marchio muterĂ la sua posizione e dicitura: prima, I Classici dell'Universale Economica poi Universale Economica Feltrinelli/I Classici, infine, Universale Economica Feltrinelli/Classici.

/1991–2018


UNIVERSALE ECONOMICA FELTRINELLI I CLASSICI / 217

Fëdor Dostoevskij, Lettere sulla creatività, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1991, Progetto grafico Ufficio grafico

Voltaire, Pot-pourri, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2003, Progetto grafico Ufficio grafico


218 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

Voltaire, La principessa di Babilonia. Le lettere di Amabed, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2000, Progetto grafico Ufficio grafico

Guido Gozzano, Poesie e prose, (a cura di) Luca Lenzini, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2008, Progetto grafico Ufficio grafico


UNIVERSALE ECONOMICA FELTRINELLI I CLASSICI / 219

Friedrich Nietzsche, L'anticristo, (a cura di) Susanna Mati, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2018, Progetto grafico Ufficio grafico

Carlo Collodi, Pinocchio, (a cura di) Fernando Tempesti, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2008, Progetto grafico Ufficio grafico, Illustrazione Igort


Anni Novanta È una collana di saggistica la cui tematica saranno gli eventi contemporanei italiani. Il carattere austero, serioso, degli argomenti si rispecchia nella prima di copertina, nella quale una cornice rossa definisce il profilo, con al suo interno, nella parte alta, è inserita la parternità editoriale, a sinistra il nome della casa, a destra il marchio. Il fondo dello spazio interno alla cornice è definito dall'immagine, principalmente fotografica. La paternità del testo, in Century Schoolbook, sbandierata a sinistra, è posta al margine alto–sinistro della prima di copertina. L'autore viene distinto cromaticamente dal titolo e sottotitolo.

/1991–1994


ANNI NOVANTA / 221

Giorgio Boatti, Piazza Fontana. 12 dicembre 1969: il giorno dell'innocenza perduta, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1993, Progetto grafico Ufficio grafico

Enrico Deaglio, Racconto rosso. La mafia, l'Italia. E poi viene giĂš tutto, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1993, Progetto grafico Ufficio grafico


Traveller È una collana di letteratura. La grafica fu di S. Gregorietti. Due fasce orizzontali: quella superiore, integra la paternità del testo; quella inferiore, a campitura, riporta la paternità editoriale. Nell'area sottostante sono posti l'immagine e un bollino (novità!), contenente un commento sul testo. Il c.t. impiegato è sans serif, lineare, fresco, vicino alle generazioni contemporanee: il target. Nel 2001 la veste grafica muta. L'immagine agisce da fondo. Una fascia, neutra, varia nella forma, con dentro il paratesto: richiama il viaggio. Il marchiosigillo è posto all'interno di una forma circolare insieme al nome di collana, che varia cromaticamente. Nel 2004 un altro progetto. L'immagine agisce da fondo, sovrastata da una fascia, neutra, con all'interno un filetto spezzato dalla dicitura "Luoghi d'autore Feltrinelli.

/1993–2018


TRAVELLER / 223

Saran Thornton, Il giro del mondo dell'arte in sette giorni, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2009, Progetto grafico Salvatore Gregorietti

Elena Loewenthal, Tel Aviv, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2009, Progetto grafico Salvatore Gregorietti


224 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

Marc Cooper, Io e Pinochet, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2002, Progetto grafico Ufficio grafico

Clare De Vries, Io e Claudio. Attraverso gli Stati Uniti con mio gatto, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2004, Progetto grafico Ufficio grafico


TRAVELLER / 225

Anna Quindlen, Londra immaginata, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2006, Progetto grafico Ufficio grafico

Peter Carey, Manga, fast food & samurai. Un Giappone tutto sbagliato, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2006, Progetto grafico Ufficio grafico


InterZone

1. Feltrinelli 1955/2005. 50 anni di storia culturale attraverso le immagini, (a cura di) Gabriella D'Ina, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2006

È una collana di saggistica. Nasce con l'avvento di Internet. Ha un «approccio trasversale verso le discipline. Tra i temi trattati non solo il digitale, la realtà virtuale, Internet e la cultura dei videogiochi, ma anche le trasformazioni del corpo e del lavoro, le modifiche dell'arte della guerra e le prime analisi di resistenza teorica alla globalizzazione neoliberista. […] "Offrire un'interpretazione alternativa della rivoluzione in atto, facendo propri i principi irrinunciabili del diritto all'informazione per tutti i soggetti sociali"»1. La grafica dell'Ufficio tecnico, divide la prima di copertina in due fasce verticali: a sinistra, su un fondo a campitura, è posto il paratesto, insieme al marchio della casa editrice, a bandiera; a destra, quasi fosse un segnalibro, è inserita l'immagine ad effetto.

/1995–2004


INTERZONE / 227

Pierre LĂŠvy, L'intelligenza collettiva. Per un'antopologia del cyberspazio, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1996, Progetto grafico Ufficio grafico

Tim Bernens-Lee, L'architettura del nuovo web. Dall'inventore della rete il progetto di una comunicazione democratica, interattiva e intercreativa, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2001, Progetto grafico Ufficio grafico


Serie Bianca È una collana di attualità. La grafica viene realizzata dall'Ufficio tecnico interno. Il piatto superiore di copertina viene suddiviso, su un piano percettivo, sia orizzontalmente sia verticamente. Le due forme rettangolari, rossa e/o nera, contenenti la paternità editoriale, sono centrali in rapporto alla testa e al piede della pagina, dividendo lo spazio verticalmente. Mentre, in rapporto alla loro altezza, orizzontalmente, tracciano tre fasce. In quella centrale sono posizionati l'immagine, illustrazione o fotografia, ed il paratesto, a bandiera, che, appoggiato centralmente sull'asse y, si «muove» su essa. Il fondo varia, mentre autore o titolo mutano le loro caratteristiche cromatiche. Nelle scelte grafiche successive la paternità editoriale viene inserita tra due filetti, ma successivamente rimossi.

/1996–2018


SERIE BIANCA / 229

Giorgio Bocca, Piccolo Cesare, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2002, Progetto grafico Salvatore Gregorietti, Collezione Salvatore Gregorietti

Marina Forti, La signora di Narmanda. Le lotte degli sfollati ambientali nel Sud del mondo, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2004, Progetto grafico Salvatore Gregorietti, Collezione Salvatore Gregorietti


230 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

Salvatore Natoli, Stare al mondo. Escursioni nel tempo presente, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2002, Progetto grafico Ufficio grafico

Giorgio Bocca, Annus Horribilis, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2010, Art director Cristiano Guerri, Progetto grafico Ufficio grafico


SERIE BIANCA / 231

Juan Carlos Monedero, Corso urgente di politica per gente decente, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2015, Art director Cristiano Guerri, Progetto grafico Ufficio grafico

FrĂŠdĂŠric Martel, Smart, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2015, Art director Cristiano Guerri, Progetto grafico Ufficio grafico


Campi del sapere /Culture Diretta da Carlo Ginzburg. Graficamente riprende la versione dell'impostazione grafica impiegata per la collana Campi del sapere, con l'aggiunta della dicitura Culture, in corsivo, allineata alla paternitĂ del testo e posto al margine basso del rettagolo, contenente, invece, la paternitĂ editoriale.

/1998–2018


CAMPI DEL SAPERE CULTURE / 233

Adriano Prosperi, L'eresia del Libro Grande. Storia di Giorgio Siculo e la sua setta, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2000, Progetto grafico Salvatore Gregorietti, Collezione Salvatore Gregorietti

IstvĂĄn RĂŠv, Giustizia retroattiva. Preistoria del postconsumismo, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2007, Progetto grafico Salvatore Gregorietti, Collezione Salvatore Gregorietti


Feltrinelli Kids

Appartiene al ramo letterario del catalogo feltrinelliano. La nuova collana è diretta ad un pubblico lettore giovane. L'intento è di offrire narrativa di qualità ai bambini ed una produzione pensata per i più giovani scritta dagli autori del catalogo feltrinelliano. Tutto ciò ricercando, in modo trasversale tra i diversi generi e paesi, storie che stiano dalla parte dei giovani, per contenuti e stile. Inizialmente suddivisa in due sottocollane, Babù e Sbuk, fino al 2000, nel 2003 Feltrinelli Kids ingloba la produzione narrativa con il nome Il gatto nero, mentre i libri illustrati e i progetti speciali mantengono la dicitura Feltrinelli Kids. Le copertine sono illustrate e colorate, con testi che variano posizione, colore, tratto.

/1999–2018


FELTRINELLI KIDS / 235

Madonna, Pier de' Soldi, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2005, Progetto grafico Ufficio grafico, Collezione Salvatore Gregorietti

Madonna, Yakov e i sette ladroni, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2004, Progetto grafico Ufficio grafico, Collezione Salvatore Gregorietti


Universale Economica Feltrinelli /Saggi Appartiene al ramo saggistico del catalogo feltrinelliano. Al suo interno vengono ripresi titoli importanti giĂ pubblicati in altre edizioni. La grafica riprende la versione contemporanea al periodo della Universale Economica Classici dall'Ufficio tecnico della casa.

/2001–2018


UNIVERSALE ECONOMICA FELTRINELLI SAGGI / 237

Michel Foucault, "Bisogna difendere la societĂ ", Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2009, Art director Cristiano Guerri, Progetto grafico Ufficio grafico

David Harvey, L'enigma del capitale, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2018, Art director Cristiano Guerri, Progetto grafico Ufficio grafico


Super UE È una collana di letteratura. Nasce nel nuovo millennio. La tematica letteraria tratta la contemporaneità. Il carattere contemporaneo viene espresso anche nelle copertine dai colori accessi, acidi, dalle immagini ad effetto ed una variazione dei caratteri tipografici stessi che dei loro corpi e pesi. Gli elementi fissi, in termini di posizione, sono: il riquadro appoggiato al margine in alto a sinistra del piatto superiore della copertina, che racchiude la paternità editoriale, come fosse un «tagliando»; il nome della casa editrice, appoggiato anch'esso al margine sinistro, in basso, posto verticalmente. Sia il fondo del riquadro che il testo variano il colore. È una collana fortemente visiva, vicina alle nuove generazioni e all'attualita dei movimenti stilistici.

/2001–2018


SUPER UE / 239

Francesco Gungui, Nel catalogo c'è tutto. Per chi va e torna a vivere da solo, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2008, Progetto grafico Ufficio grafico

Anonimo, Confessioni di un maturo consumatore di ecstasy, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2002, Progetto grafico Ufficio grafico


240 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

Alberto Arbasino, Rap!, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2001, Progetto grafico Ufficio grafico

Giorgio Amitrano, Il mondo di Banana Yoshimoto, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2007, Progetto grafico Ufficio grafico


SUPER UE / 241

Manuel Vรกzquez Montalbรกn, Ho ammazzato J.F.Kennedy, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2001, Progetto grafico Ufficio grafico

Daniel Pennac, Grazie, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2004, Progetto grafico Ufficio grafico


Nuova Serie Feltrinelli

/2002–2018


NUOVA SERIE FELTRINELLI / 243

Fa parte del filone di saggistica. Diretta da Carlo Ginzburg, tratta tematiche attuali. Salvatore Gregorietti disegna la gabbia grafica. Inserisce le paternità testuale ed editoriale all'interno di una forma rettangolare posta al margine superiore sinistro, a fondo nero. Autore, titolo e possibile cura editoriale sono posti nell'angolo in alto a sinistra, a bandiera, mentre il nome della casa editrice appoggiato in basso a sinistra, all'opposto del marchio: si nota l'utilizzo di una font sans serif. La cura editoriale ed il nome della casa editrice sono composti in Century Schoolbook. L'elemento di maggiore impatto è la texture circolare ideata che, muovendosi sulla superificie o duplicandosi, accompagnata da un colore vivace per ogni uscita, trasmette alla copertina dinamicità e brio. Una seconda proposta, varia il colore del contenitore e l'utilizzo di immagini di fondo al posto della texture. Mentre, la terza proposta si distacca del tutto. Una cornice percorre il profilo del piatto

superiore di copertina e lo divide al centro in maniera orizzontale. Al suo interno, appoggiato al margine destro, al centro, è loco il marchio Feltrinelli, simula un «tagliando». Centrale alla pagina, all'interno della cornice, è riportato il nome della collana. Nelle aree create dal profilo vengono inseriti in modo alternato le paternità testuale ed editoriale, con le immagini, spesso fotografiche. Per la collana è stato impiegato il carattere tipografico Frutiger, disegnato nel 1976 da Adrian Frutiger, tipografo svizzero.


244 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

Vandana Shiva, Il mondo sotto brevetto, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2002, Progetto grafico Salvatore Gregorietti

Giulietto Chiesa, La guerra infinita, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2002, Progetto grafico Salvatore Gregorietti


NUOVA SERIE FELTRINELLI / 245

Francesco Gesualdi, SobrietĂ . Dallo spreco di pochi ai diritti di tutti, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2005, Progetto grafico Salvatore Gregorietti

Antonio Negri, Goodbye Mr Socialism, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2006, Progetto grafico Ufficio grafico


Vintage Fa parte del filodi letteratura. Nasce in concomitanza con il cinquantesimo anniversario della fondazione della casa editrice, nel 2005. Lo scopo di questa collana è la ripresa, un omaggio, ai quei volumi divenuti «icona» della letteratura/saggistica feltrinelliana e che presentano ormai una vendita costante, long seller, facendo memoria dei successi editoriali ottenuti sino ad allora. Il concetto è ripreso anche in copertina, applicando la veste grafica originale della prima edizione di ogni singolo libro, con l'aggiunta del marchio simbolo della ricorrenza, posto nell'angolo in basso a sinistra del piatto superiore di copertina.

/2005–2018


VINTAGE / 247

Max Frisch, Homo Faber. Resoconto, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2005

Ernesto Che Guevara, Diario in Bolivia, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2005


Feltrinelli Fuochi

Fa parte del filone di saggistica del catalogo feltrinelliano. La gabbia grafica si esprime attraverso il connubio tipografia e illustrazione, o fotografia. Ăˆ utilizzato un carattere graziato fortemente caratterizzante, accompagnato dal colore: autore in nero, mentre il titolo varia cromaticamente, il marchio della collana riprende questo binomio. Quest'ultimo posto al dĂŹ sotto del titolo. Il paratesto, a bandiera, varia in dimensioni e posizione in rapporto all'immagine utilizzata come fondo del piatto superiore di copertina.

/2013–2018


FELTRINELLI FUOCHI / 249

Giovanni Floris, Il confine di Bonetti, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2014, Progetto grafico Ufficio grafico

Giovanni Floris, La prima regola degli Shardana, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2016, Progetto grafico Ufficio grafico


Eredi

1. Feltrinelli, una collana dedicata agli “Eredi”, <IlLibraio,it>, 2015

Diretta da Massimo Recalcati. Come affermato da Mattia De Bernardis, editor della saggistica, la collana «Rappresenta il tentativo di pensare in modo nuovo ai grandi autori, pensatori, intellettuali e artisti, su cui spesso si fanno lunghe biografie o studi accademici. […] Ogni intellettuale ha fra questi uno o più maestri, ‘padri simbolici’, di cui si sente erede. Questa eredità non è tanto e solo nelle teorie e nei concetti, ma è un nucleo di vita intellettuale che pulsa e parla oltre le distanze di tempo, spazio e culture.»1. L'illustrazione è al centro del progetto grafico di copertina: il ritratto dell'autore privo dei tratti caratteristici del viso sostituiti da "parole chiavi". Colorate, accattivanti, briose. Vicina alle nuove generazioni.

/2015–2018


EREDI / 251

Claudio Paolucci, Umberto Eco, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2017, Art director Cristiano Guerri, Progetto grafico Ufficio grafico

Carlo Sini, Enzo Paci, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2015, Art director Cristiano Guerri, Progetto grafico Ufficio grafico


252 / COLLANE EDITORIALI DAL 1955 AD OGGI

Giorgio La Malfa, John Maynard Keynes, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2015, Art director Cristiano Guerri, Progetto grafico Ufficio grafico

Susanna Mati, Friedrich Nietzsche, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2017, Art director Cristiano Guerri, Progetto grafico Ufficio grafico


EREDI / 253

Giorgio La Malfa, John Maynard Keynes, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2015, Art director Cristiano Guerri, Progetto grafico Ufficio grafico

Luca Bagetto, San Paolo, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2018, Art director Cristiano Guerri, Progetto grafico Ufficio grafico


Urra Feltrinelli Fa parte del filone di saggistica. Di recente edizione, è la collana più giovane del catalogo. Il marchio della collana è posto in alto a sinistra della prima di copertina, mentre la paternità testuale, a bandiera, si muove in rapporto alla sottostante immagine, che agisce da fondo: illustrazione o fotografia. Quest'ultima ha forte rilevanza nel progetto grafico. Il carattere tipografico lineare varia cromaticamente creando una distinzione tra autore, titolo e sottotitolo o strillo.

/2016–2018


URRA FELTRINELLI / 255

Giorgio La Malfa, Non ci sono problemi, solo soluzioni. Cambiare il punto di vista ti cambia la vita Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2017, Art director Cristiano Guerri, Progetto grafico Ufficio grafico

Sharon Begley, Non riesco a farne a meno, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2017, Art director Cristiano Guerri, Progetto grafico Ufficio grafico


256 / PROGETTISTI GRAFICI


UNIVERSALE ECONOMICA FELTRINELLI / 257


Silvio Coppola

/1920–1985


SILVIO COPPOLA / 259

Nasce a Brindisi nel 1920. Laureato in anchitettura al Politecnico diMilano, lavora in vari ambiti dall'architettura all'arredamento, all'industrial design, alla comunicazione visiva. In veste di architetto progetta edifici sia in Italia che all'estero, divenendo nel 1965 architetto progettista del Fondo Europeo di Sviluppo della Cee. Mentre, nel settore del design d'interni, industrial design e della comunicazione visiva, Coppola sarà consulente e collaboratore di importanti aziende italiane e straniere, come Zucchi, Cinzano, Alessi, Cassina, Feltrinelli. Nel 1967 con Giulio Confalonieri, Franco Grignani, Bruno Munari, Pino Tovaglia e Mario Bellini il gruppo di ricerca Exhibition design, attivo nel settore del pre-design. È stato docente di design alla Gesamthochschule di Essen e all'Università di Wuppertal. È stato socio ADI, AIGA, AGI, ricoprendo anche la carica di vicepresidente. Nel 1962 riceve la Palma d'oro della pubblicità, mentre nel 1966 il Premio Rizzoli.

A fronte, Due dimensioni, (a cura di) Studio Sironi, Edizioni grafiche A. Nava, Milano, 1973

Alcuni suoi lavori sono esposti in musei europei e americani. Muore nel 1985 a Milano.


Lica Covo Steiner

/1914–2008


LICA COVO STEINER / 261

Nasce a Milano nel 1914. Il nome completo è Matilde Maria Covo Steiner. Conosciuto prima, sposato dopo, il grafico Albe Steiner, nel 1939 fondano lo studio foto–grafico L.A.S., entrando a contatto con il mondo della grafica ed alla sua affermazione in quanto professione. Prende parte alla Resistenza e alla lotta antifascista. La famiglia era antifascista ed il padre di origine ebraica, in seguito sparito per mano delle SS. Collabora con il marito alla redazione de <Il Politecnico>, oltre che ad altre testate come <Il Contemporaneo> e <L'Unità>. Nel 1946, volano in Messico, collaborando con Hannes Meyer, ex direttore della Bauhaus, e con i muralisti Rivera, Siqueiros e Mendez al Talle de grafica popular. Ritornata in Italia inizia la sua attività didattica come docente di grafica. Nel 1975 per <L'Unità> cura l'aspetto redazionale di Pagina della Donna, uscita settimanale e prima esperienza del genere.

Dopo la morte del marito Albe, prosegue a dirigere lo studio di grafica ed insegnare fino agli anni '90 alla Scuola del Libro dell'Umanitaria. Muore nel 2008 a Milano, la città che l'ha vista lavorare e lottare per l'affermazione della cultura grafica e del/la progettista grafico in Italia.


Salvatore Gregorietti

/1941


SALVATORE GREGORIETTI / 263

Nasce a Palermo nel 1941. Dopo essersi diplomato alla Kunstgewerbeschule di Zurigo (qui conoscerà Antonio Tabet e Oliviero Toscani, con il quale collaborerà in futuro in vari progetti per La Rinascente, Benetton e Prénatal), inizia a lavorare nello studio di Massimo Vignelli. Nel 1965 entra a far parte di Unimark International, divenendone socio e, in seguito, terminata l'esperienza, fonda il proprio studio Gregorietti Associati: in entrambe le circostanze sarà consulente de La Rinascente. Le collaborazioni con i grandi magazzini, anche all'estero, gli valgono l'appellativo di «uomo dei grandi magazzini». Progetta l'identità visiva e cura l'immagine di varie aziende, come Ariston, Lanerossi, Agip, Pirelli, Benetton. Art director di case editrici, come Sylvestre Bonnard, Feltrinelli, e riviste, quali <Linus> e <Ottagono>: quest'ultimo riconosciuto con il Compasso d'Oro nel 1979. Dai primi anni '00 progetta l'immagine della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, di

cui realizza anche il marchio. È stato docente all'Accademia di Carrara (chiamato da Silvio Coppola, ex direttore), allo IED e al Politecnico di Milano. È stato autore di pubblicazioni, tra cui La forma della scrittura. Tipologia e storia degli alfabeti dai Sumeri ai nostri giorni, con Emilia Vassale, ed Un progetto lungo cinquant'anni. A fifty-year project, insieme ad Alberto Bassi, Fiorella Bulegato. Continua la sua attività nel mondo della comunicazione visiva.


Cristiano Guerri

/1966


CRISTIANO GUERRI / 265

Nasce a La Spezia nel 1966. Laureato in Belle Arti, inizia la carriera disegnando diverse copertine di dischi pirata nella propria città natale. Ha lavorato come grafico alla Arnoldo Mondadori Editore. Dal 2007 è art director della casa editrice Giangiacomo Feltrinelli Editore. Dal Dottor Zivago di Boris Pasternak, primo volume a cui lavorerà, ad Hanno tutti ragione di Paolo Sorrentino, passando per la narrativa di Charles Bukowski, lo scopo prefissato è che l'opera riesca a raggiungere il suo lettore già solo con un colpo d'occhio agli scaffali delle librerie, trasformare l'essenza del libro in una figurazione in copertina.


Bob Noorda

/1927–2010


BOB NOORDA / 267

Nasce ad Amsterdam nel 1927. Si trasferisce a Milano dove inizia a lavorare nel campo del visual design. Realizza il sistema segnaletico della metropolitana di Milano. È co–fondatore, con Massimo Vignelli, dello studio grafico Unimark International, specializzato nell'elaborazione di programmi di corporate identity. Insieme a Vignelli progetta il sistema segnaletico della subway di New York e di São Paulo du Brazil. Con Roberto Sambonet e Pino Tovaglia disegna il simbolo della Regione Lombardia. Introduce in Italia la pratica della progettazione e l'uso del manuale dell'immagine coordinata: Birra Dreher, Agip, Fusital (riceverà il Compasso d'Oro), Enel, Caffé Moak, Arnaldo Mondadori Editore. Cura l'immagine della xviii e xix Triennale di Milano e della 33a Biennale di Venezia. In editoria si distingue tramite il suo metodo anti–iconico, definendo il libro in quanto oggetto tipografico. Conclusa l'esperienza Unimark International, nel 1985 fonda con la moglie Ornella lo studio Noorda Design.

A fronte, Foto di Carla Carati, Archivio Bob Noorda

Membro di ADI, AGI, ICSID e Socio Onorario AIAP. Docente alla Scuola del libro della Società Umanitaria guidata da Steiner, all'ISIA di Urbino, all'Istituto europeo di design e Politecnico di Milano. Nel 2002, quest'ultimo, lo onorerà con la laurea honoris causa in Design Industriale. Riceve quattro Compasso d'Oro, una medaglia d'oro per l'attività in campo del design, due Premi Bodoni per l'editoria ed una medaglia d'oro alla Biennale di Milano. Autore del libro Bob Noorda Design, con Mario Piazza. Muore nel gennaio del 2010, nella sua città adottiva, Milano.


Albe Steiner

/1913–1974


ALBE STEINER / 269

Nasce a Milano nel 1913. Inizia con operare nel settore della comunicazione visiva a partire dai primi anni '30, e dal 1939, con la moglie Lica Covo, fonda lo studio foto– grafico L.A.S. Prende parte alla Resistenza e alla lotta contro il fascismo. Nel 1945 allestisce insieme a Gabriele Mucchi le mostre della Liberazione e Resistenza, e chiamato da Elio Vittorini lavora con Lica nella redazione de <Il Politecnico>. Nel 1946, volati in Messico, collabora con Hannes Meyer, ex direttore della Bauhaus, e con i muralisti Mendez, Rivera e Siqueiros al Talle de grafica popular. Progetta la grafica delle collane e riviste degli editori Einaudi, Feltrinelli, Zanichelli, Vangelista; impagina riviste di politica, fotografia, design ed architettura, tra le quali <Note Fotografiche>, <Casabella>, <Domus>; cura l'immagine visiva per le aziende Olivetti, Pierrel, Pirelli, ed altre ancora. Ampia è stata la produzione di manifesti politici e culturali, tra cui Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, Partito

A fronte, Foto di Ugo Mulas

Comunista Italiano, Biennale di Venezia, Triennale di Milano. Promuove incontri, dibattiti, e strutture organizzative per il riconoscimento della grafica e del design come professione. Autore di varie pubblicazioni, come Il mestiere di grafico. Muore a Raffadali, vicino la città di Agrigento; la lapide della sua tomba riporterà le seguenti parole: «Albe Steiner, partigiano».


Massimo Vignelli

/1931–2014


MASSIMO VIGNELLI / 271

Nasce a Milano nel 1931. Finiti gli studi di architettura a Milano ed a Venezia, inizia a lavorare nel settore del visual e product design insieme alla moglie Lella, con cui fonderà poi lo studio Vignelli Design. Nel 1964 progetta l'immagine del Piccolo Teatro di Milano. Si occuperà anche degli allestimenti per Olivetti, Pirelli, Rank Xerox e dell'immagine coordinata di Zanussi, Lancia. È stato socio fondatore dello studio Unimark International. Con Bob Noorda progetterà la segnaletica della metropolitana newyorkese e di São Paulo du Brazil, mentre con Van Delft il sistema coordinato della metro di Washington. Progetta la grafica per varie collane editoriali di case editrici, Feltrinelli, Sansoni. Trasferitosi negli Stati Uniti, disegna il marchio di American Airlines, le testate <The Herald> e <The European Journal>. Riceverà il Compasso d'Oro ed il Gran Premio Triennale di Milano, la medaglia per le arti industriali dell'American Istitute of Architects e quella d'oro AIGA. È stato presidente di AGI.

Autore di pubblicazioni, come Design: Vignelli, Vignelli. The Vignelli Canon From A to Z. Muore nel 2014 nella sua città di adozione, New York.


Bibliografia

272 / PROGETTISTI GRAFICI

Cesena , Roberta , Le edizioni letterarie Feltrinelli (1955-1965), Edizioni Unicopli, Milano, 2010 Dondina , Francesco, Bob Noorda. Una vita nel segno della grafica. Dialogo con Francesco Dondina, Editrice San Raffaele, Milano, 2009 Feltrinelli, C arlo, Senior Service, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2001 Fioravanti, Giorgio, Il dizionario del grafico, Zanichelli, Bologna, 1993 Gregorietti, Salvatore, Un progetto lungo inquant'anni. A fifty-year project, (a cura di) Bassi, Alberto, Bulegato, Fiorella, Skira editore, Milano, 2017 Noorda , Bob, Bob Noorda Design, (a cura di) Piazza, Mario, 24 ORE Cultura, Milano, 2015 R auch, Andrea , Il racconto della grafica. Storie e immagini del graphic design italiano e internazionale dal 1890 a oggi, La casaUsher, Firenze–Lucca, 2017 Steiner, Anna , Albe Steiner, Corraini Edizioni, Mantova, 2006


Steiner, Anna , Lica Covo Steiner, Corraini Edizioni, Mantova, 2015

UNIVERSALE ECONOMICA FELTRINELLI / 273 Storie in copertina. Protagonisti e

Vadrucci, Flavia , Qaundo la penna esplode di vita. La collana Franchi Narratori. Feltrinelli 1970-1983, Oblique Studio, 2010 zanantoni, marzio,

Albe Steiner. Cambiare il libro per cambiare il mondo. Dalla Repubblica dell'Ossola alle edizioni Feltrinelli, Edizioni Unicopli, Milano, 2013 Disegnare il libro. Grafica editorialie in Italia dal 1945 ad oggi, (a cura di) Colonetti, Aldo, Rauch, Andrea, Tortorelli, Gianfranco, Vezzali, Sergio, Libri Scheiweller, Bologna, 1988 Feltrinelli 1955/2005. 50 anni di storia culturale attraverso le immagini, (a cura di) D'Ina, Gabriella, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2006 La grafica del made in Italy. (a cura di) Mario Piazza, Aiap edizioni, Milano, 2012 Letteratura in copertina. Collane di narrativa in biblioteca tra il 1950 e il 1980, (a cura di) Zaganelli, Giovanna, Fausto Lupetti Editore, Milano, 2013

progetti della grafica editoriale, (a cura di) Borsani, Ambrogio, Edizioni Santa Caterina, Pavia, 2014 TDM 5: Grafica italiana, (a cura di) Camuffo, Giorgio, Piazza, Mario, Vinti, Carlo, Corraini Edizioni, Mantova, 2012 Giangiacomo Feltrinelli Editore. Catalogo storico 1955-1985, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 1985 Feltrinelli 1955-2005. Catalogo storico, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2005 Feltrinelli 1955-2015. Catalogo storico, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2015 federiconovaro.eu, Federico Novaro, Oblique. Franchi Narratori Feltrinelli, 2011


Sitografia

274 / PROGETTISTI GRAFICI

feltrinelli.com feltrinellieditore.it fondazionefeltrinelli.it lafeltrinelli.it mattatoio5.com ilLibraio.com aiap.it


Iconografia

archivio

Centro di Documentazione sul Progetto grafico, Aiap, Milano archivio

Albe e Lica Steiner, Politecnico di Milano, Milano collezione

Gregorietti, Salvatore, Milano collezione

Dondina, Francesco, Milano collezione

Latino, Gianni, Catania collezione

Leonardi, Enza Maria, Catania collezione

Russo, Tommaso, Catania


Collezione Salvatore Gregorietti



Finito di stampare nel mese di giugno 2018 presso Arti Grafiche Leonardi, Catania




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