Il sistema della rete antiviolenza nel comune di milano

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Milano

Direzione Politiche Sociali - Casa dei Diritti IL SISTEMA DELLA RETE ANTIVIOLENZA NEL COMUNE DI MILANO

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A Milano è attiva già dal 2006 una rete interconnessa di soggetti che rappresenta uno dei possibili sistemi territoriali di intervento sui temi della violenza di genere e del maltrattamento. Questo sistema mette in relazione fra loro soggetti che condividono approcci e valori nell’operare quotidiano a fianco delle donne e che mettono in comune metodi di lavoro consolidati e strumenti operativi. I soggetti che fanno parte delle rete hanno identità e caratteristiche organizzative molto differenti. Questo fa della rete di Milano una rete ricca ed articolata che riesce ad intercettare con flessibilità bisogni diversificati e rappresenta per l’Ente Locale una grande risorsa proprio per la sua multiformità. All’interno convivono: 1.Centri antiviolenza della rete nazionale D.i.Re. (Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate di Milano e Cooperativa Sociale «Cerchi d’Acqua») 2.Centri antiviolenza pubblici c/o strutture sanitarie (Soccorso Violenza Sessuale e Domestica - SVSeD c/o Clinica Mangiagalli e Centro di Ascolto e Soccorso Donna Ospedale San Carlo Borromeo) 3.Soggetti prevalentemente orientati all’accoglienza e specializzati sui temi dell’ospitalità (Ce.A.S.; Fondazione Somaschi ONLUS; Cooperativa «Farsi Prossimo»; Cooperativa La Grande Casa) 4.Servizi gestiti da Fondazioni, Associazioni; soggetti del Terzo Settore che si occupano di violenza e maltrattamento (Se.D. Fondazione Caritas; SVS Donna Aiuta Donna e Telefono Donna ONLUS) La rete è sempre stata sostenuta da risorse dell’Amministrazione Comunale ma esisteva ed operava anche prima dell’intervento pubblico. Ad oggi sono investiti dalla D.C. Politiche Sociali 500 mila Euro all’anno; nell’anno 2016 il budget è stato incrementato ad € 700 mila. Ora il Comune di Milano vuole tornare ad avere un ruolo significativo: le politiche contro la violenza di genere devono essere politiche pubbliche, che garantiscano a tutte le donne pari opportunità di accesso alla rete dei servizi, gratuità, pari qualità nel servizio erogato.

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E’ necessario quindi consolidare la rete, definirne con chiarezza le modalità di funzionamento ed i rapporti con l’Ente Pubblico (Servizi territoriali socio assistenziali) ma anche con Forze dell’Ordine, sistema sanitario (ATS ed ASST.) e mondo della Giustizia, valorizzarla e sostenerla.


Direzione Politiche Sociali - Casa dei Diritti I RIFERIMENTI NORMATIVI: Europei, nazionali e regionali

Milano

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EUROPA: 11 Maggio 2011 - Entrata in vigore in Italia il 1° Agosto 2014 - Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica – Convenzione di Istambul

ITALIA: Decreto - Legge 14 Agosto 2013, n. 93 - Legge di conversione 15 Ottobre 2013, n. 119 recante: «Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonché in tema di protezione civile e di commissariamento delle province.» - Legge contro il femminicidio

ITALIA: “Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere”, adottato il 7 Luglio 2015 con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (registrato alla Corte dei Conti il 25 Agosto 2015)

ITALIA: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI CONFERENZA UNIFICATA INTESA 27 Novembre 2014. Intesa, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della Legge 5 Giugno 2003, n. 131, tra il Governo e le Regioni, le province autonome di Trento e di Bolzano e le autonomie locali, relativa ai requisiti minimi dei Centri Antiviolenza e delle Case Rifugio, prevista dall’articolo 3, comma 4, del D.P.C.M. del 24 luglio 2014.

REGIONE LOMBARDIA: Legge Regionale n. 11 del 3 Luglio 2012 “Interventi di prevenzione, contrasto e sostegno a favore di donne vittime di violenza”

REGIONE LOMBARDIA: Deliberazione di Consiglio Regionale n. X/894 del 10 Novembre 2015 “Determinazione in ordine alla proposta del piano quadriennale regionale per le politiche di parità e di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne”


Direzione Politiche Sociali - Casa dei Diritti IL RUOLO DEL COMUNE PRIMA FASE: IL PROTOCOLLO DI INTESA

Milano

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APPROVAZIONE DEL PROTOCOLLO DI INTESA FRA IL COMUNE DI MILANO E LA RETE DEI CENTRI ANTIVIOLENZA FINALIZZATO A RAFFORZARE LE AZIONI DI PREVENZIONE E CONTRASTO AL FENOMENO DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE Delibera di Giunta comunale n. 1240 dell’8 Giugno 2012 - Delibera di Giunta comunale n. 1173 del 14 Giugno 2013 Soggetti sottoscrittori: SVS Donna Aiuta Donna ONLUS; Associazione Telefono Donna ONLUS; Cooperativa Sociale Cerchi d’Acqua ONLUS; Fondazione Caritas Ambrosiana; Centro Ambrosiano di Solidarietà ONLUS; Soccorso Violenza Sessuale e Domestica della Fondazione IRCSS Cà Granda Policlinico Ospedale Maggiore; Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate ONLUS; Fondazione Somaschi ONLUS; Ospedale San Carlo – Centro di Ascolto e Soccorso Donna Obiettivi condivisi:

Sostegno alle donne, loro protezione sulla base della valutazione del rischio, costruzione di progetti volti ad affermare il loro diritto a vivere una vita lontane dalla violenza in piena autonomia e in situazione di ben-essere psico fisico e sociale; Sviluppo di un percorso condiviso di uscita dalla situazioni di violenza attraverso la valorizzazione delle risorse personali delle donne; Disponibilità al sostegno tramite affiancamento, informazione, orientamento, cura, protezione, elaborazione del trauma, consulenza legale ed accompagnamento all’eventuale denuncia, costante monitoraggio del fenomeno, individuazione di nuove e più efficaci strategie di intervento politico e sociale; Attivazione di percorsi formativi per gli operatori del sistema socio sanitario e della giustizia e promozione di iniziative di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza ed ai giovani sui temi della violenza degli uomini sulle donne.

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IL RUOLO DEL COMUNE – SECONDA FASE TAVOLO INTERISTITUZIONALE VIOLENZA DI GENERE

Milano 

Assessorato Politiche Sociali e Cultura delle Salute - Assessorato alla Sicurezza e Coesione Sociale

Presidenza Commissione Pari Opportunità

Delegata del Sindaco alle Politiche di Pari Opportunità

Consigli di Zona

Provincia di Milano – Assessora alle Pari Opportunità

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INCONTRI PLENARI DEL TAVOLO: 19 Luglio 2012 (Sala Commissioni) e 12 Settembre 2012 (Urban Center) – 16 Luglio 2014 (Casa dei Diritti) Sottogruppi tematici di lavoro:

Prevenzione: 17 Ottobre 2012 Servizi e strumenti operativi: 18 Ottobre 2012 Il patto cittadino contro la violenza: 22 Ottobre 2012

2° Forum Politiche Sociali – 15 Gennaio 2013 Sala Vitman 3° Forum Politiche Sociali – 31 Gennaio 2014 Casa dei Diritti 4° Forum Politiche Sociali – 6 Marzo 2015 Casa dei Diritti 5° Forum Politiche Sociali – 7 Aprile 2016 Casa dei Diritti Finalità condivise ed obiettivi operativi del Tavolo:

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1.

Concertazione di protocolli di azione comuni;

2.

Implementazione del confronto fra istituzioni nel rispetto dei differenti ruoli/funzioni;

3.

Monitoraggio del fenomeno; scambio di dati ed informazioni;

4.

Intensificazione del rapporto con Forze dell’Ordine e con Magistratura per definire modalità concertate e maggiormente efficaci di intervento sulla violenza.


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© Comune di Milano IL RUOLO DEL COMUNE – TERZA FASE: IL PATTO “MILANO CON LE DONNE CONTRO LA VIOLENZA. UN PIANO DI AZIONI CONCRETE. UN PATTO PER LA CITTÀ”

Forze dell’Ordine: Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Carabinieri - Comune di Milano – Provincia di Milano Mondo della Giustizia (Tribunale e Procura e Tribunale e Procura per i Minorenni) Ordine dei Medici ed Ordine degli Avvocati – Forum del Terzo Settore della città di Milano Organizzazioni sindacali: CGIL/CISL/UIL – ATS Città metropolitana di Milano – Soggetti della rete antiviolenza milanese – Associazioni della rete che lavora sui sex offenders – Associazioni di volontariato, culturali e di promozione sociale Concordano di:

Collaborare al fine di indirizzare, programmare ed individuare le risorse finanziarie atte a potenziare le azioni di prevenzione della violenza di genere e la costruzione di risposte sinergiche per il sostegno alle donne in condizioni di fragilità per la violenza subita; Mettere in rete informazioni affinché lo scambio continuo di esperienze conduca al monitoraggio qualitativo e quantitativo del fenomeno; Promuovere percorsi formativi per il personale e gli operatori dell’area psicosociale, sanitaria, di giustizia, gli agenti della Polizia Locale …… per accrescere competenze e saperi sul fenomeno; Programmare campagne di sensibilizzazione della cittadinanza, eventi, iniziative; Realizzare incontri periodici per confronto sulle attività intraprese e sulle possibili sinergie da attivare; Costituire gruppi di lavoro tematici ed interdisciplinari per affrontare criticità ed individuare percorsi operativi condivisi. Il patto appare una carta d’intenti politico istituzionale che richiama i differenti soggetti alle necessità di coordinamento ed impegno sui temi della violenza di genere. - Delibera di Giunta Comunale n. 1812 del 20 Settembre 2013 5

Oggi obiettivo è riaggiornare il Patto, indicare nuovi obiettivi e definire gruppi di lavoro tematici.


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SERVIZI ED INTERVENTI TERRITORIALI DEI CENTRI E DEI SERVIZI ANTIVIOLENZA MILANESI

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UN CENTRO O UN SERVIZIO ANTIVIOLENZA:

1.

Accoglie la donna (centralino telefonico e colloqui preliminari vis a vis)

2.

Ascolta in modo competente valorizzando la relazione empatica e non giudicante fra donne

3.

Agisce con riservatezza (qualche soggetto della rete accetta l’anonimato)

4.

Rispetta la volontà ed il desiderio della donna di scegliere per la propria vita

5.

Elabora con lei un progetto individuale di fuoriuscita dalla violenza

6.

Si avvale di consulenze (interne/o esterne) offerte alle donne in condizioni di disagio a causa della violenza subita in campo: 1.

Legale (civile o penale)

2.

Psicologico e Psicoterapeutico (anche con gruppi di auto mutuo aiuto per l’elaborazione del trauma)

3.

Educativo

4.

Di assistenza sociale

5.

Con operatrici di accoglienza

7. Utilizza, nel suo operato, strumenti di valutazione del rischio per le donne 8. Svolge riunioni periodiche di équipe multidisciplinare per la gestione del caso 9. E’ in grado di “fare rete”:

radicandosi sul territorio;

avvalendosi di diverse competenze specialistiche professionali e attingendo ad altri enti e/o soggetti con cui collabora;

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a livello nazionale con altri Centri per uno scambio di esperienze, buone prassi e pratiche politiche.


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LA RETE DELL’OSPITALITA’ 1

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PRONTO INTERVENTO (DA 1 GIORNO A 2 MESI) Retta giornaliera: € 50,00 per donne sole - € 105,00 per donne con minori + € 25,00 per ogni figlio oltre il primo

Ospitano donne sole o con figli in situazioni d’urgenza ed a scopo di protezione. Rappresentano un luogo (spazio) ed un momento (tempo) di “sollievo” e riflessione per pensare e progettare con le operatrici il percorso individualizzato e personalizzato di fuoriuscita dalla violenza.

Possibilità di accesso immediato 7 giorni su 7

Alta protezione

Strutture ad indirizzo segreto o riservato

Forte affiancamento e supporto della donna PRIMA ACCOGLIENZA (DAL 3° MESE AD 1 ANNO) – Retta giornaliera donne sole € 45,00

A.

CASA RIFUGIO

Supporto/affiancamento educativo finalizzato alla valorizzazione delle risorse individuali delle donne Accompagnamento e sostegno da parte delle operatrici di ospitalità ed accoglienza Ad indirizzo segreto o comunicato con estrema riservatezza

B.

COMUNITA’

Supporto/affiancamento educativo finalizzato alla valorizzazione delle risorse individuali delle donne Condivisione di un progetto emancipativo orientato all’empowerment Accompagnamento e sostegno da parte delle operatrici di ospitalità ed accoglienza 7

Si caratterizza per uno stile di vita comunitario, con condivisione di spazi e tempi e definizione di regole di coabitazione


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LA RETE DELL’OSPITALITA’ 2

Milano

STRUTTURE DI SECONDA ACCOGLIENZA O APPARTAMENTI PER AUTONOMIA (DA 1 ANNO a 2 ANNI) - Retta giornaliera donne sole € 35,00 Servono per consolidare l’indipendenza economica, cercare casa, lavoro, rafforzare la donna nel suo progetto di vita e nella sua autostima personale. Sono strutture che possono prevedere anche la condivisione di spazi con altre donne.

Accompagnamento /Affiancamento finalizzato alla valorizzazione delle risorse individuali della donna (colloqui, visite e verifiche periodiche da parte di operatrici di ospitalità ed accoglienza) Supporto nella ricerca attiva del lavoro e della casa (se necessario) Consulenza legale e/o accompagnamento alla denuncia (se richiesto dalla donna). L’OFFERTA DELLA STRUTTURA DI OSPITALITA’ PRENDE IN CONSIDERAZIONE:

IL GRADO DI AUTONOMIA DELLA DONNA IL LIVELLO DI AUTODETERMINAZIONE LA CAPACITA’ DI AUTOPROTEZIONE L’ENTITA’E LA MULTIFATTORIALITA’ DEL DISAGIO DELLA DONNA INTERESSATA IL RISCHIO DI RECIDIVA IL TERRITORIO GEOGRAFICO LA CONDIZIONE DI PERICOLO PER LA DONNA 8

LA PRESENZA O MENO DI RETI RELAZIONALI (AMICALI E PARENTALI) DI SUPPORTO


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IL BANDO DI COPROGETTAZIONE OTTOBRE 2015 – DICEMBRE 2016

Milano

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Con Deliberazione di Giunta nr. 1395 del 30 Luglio 2015 avente oggetto “Approvazione linee di indirizzo per la pubblicazione di un avviso di coprogettazione per la realizzazione del progetto “Contrasto al Maltrattamento e alla Violenza di Genere” del Comune di Milano finalizzato a rafforzare le azioni di prevenzione e lotta al fenomeno della violenza di genere. Periodo 01 Ottobre 2015 – 31 Dicembre 2016.” l’Amministrazione Comunale ha definito le finalità, gli obiettivi e gli strumenti per l’individuazione dei migliori potenziali soggetti disponibili alla coprogettazione e cogestione del servizio di contrasto al maltrattamento ed alla violenza di genere;

Con Determinazione Dirigenziale n. 872 del 27 Agosto 2015 è stata approvata una istruttoria pubblica finalizzata all’individuazione di soggetti del Terzo Settore disponibili alla coprogettazione e cogestione del progetto “Contrasto al maltrattamento e alla violenza di genere” del Comune di Milano al fine di rafforzare le azioni di prevenzione e lotta al fenomeno della violenza di genere;

Con Determinazione Dirigenziale n. 914 del 15 Settembre 2015 è stata costituita la Commissione Tecnico – Valutativa per l’individuazione di soggetti del terzo Settore disponibili alla coprogettazione e cogestione del progetto “Contrasto al maltrattamento e alla violenza di genere” del Comune di Milano al fine di rafforzare le azioni di prevenzione e lotta al fenomeno della violenza di genere e con Determinazione Dirigenziale n. 1021 del 15 Ottobre 2015, la stessa è stata rettificata per l’infortunio di uno dei componenti della Commissione costituita;

Con Determinazione Dirigenziale n. 1040 del 22 Ottobre 2015, dopo numerose sedute di Commissione, sono stati approvati i verbali della Commissione Tecnica e la graduatoria degli Enti del Terzo Settore che hanno partecipato all’avviso pubblico di coprogettazione;

In data 26 Ottobre, 27 Ottobre, 28 Ottobre e 5 Novembre 2015 si sono svolte le riunioni di coprogettazione ripartite per Area di Intervento previste nel bando: sono stati esaminati i progetti, si sono definiti i costi standard delle differenti prestazioni, sono stati esplicitati i criteri di ripartizione delle risorse in base al fabbisogno dell’Amministrazione, all’offerta degli Enti del Terzo Settore ed alle caratteristiche della stessa; sono stati illustrati gli elementi di innovatività e sperimentalità che contraddistingueranno il progetto con l’obiettivo di consolidare una rete integrata di servizi ed interventi multiforme e differenziata.


Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute © Comune di Milano Casa dei Diritti IL SISTEMA DELLA RETE ANTIVIOLENZA DEL COMUNE DI MILANO IL LAVORO CONDIVISO

Milano

AREE DI INTERVENTO DEL BANDO DI COPROGETTAZIONE: 1. Centri Antiviolenza: ascolto, accoglienza, consulenza ed orientamento legale, supporto psicologico 2. Case Rifugio: messa in protezione delle donne in condizioni di fragilità dopo una valutazione del rischio 3. Area della prevenzione e sensibilizzazione rivolti alle scuole ed alla città 4. Area tecnica del monitoraggio e del coordinamento degli interventi (Assistente Sociale a disposizione della rete) LA RETE SI E’ AMPLIATA CON NUOVI PARTNER: Cooperativa Sociale «Farsi Prossimo»; Cooperativa Sociale «La Grande Casa»; Ala Milano ONLUS sulla parte di prevenzione e sensibilizzazione con interventi sugli stereotipi di genere nelle scuole RISORSE DA REGIONE LOMBARDIA:  Progetto 2014/2015: € 100.000,00 «Milano con le donne contro la violenza»  Progetto 2016: € 162.522,17 «Rete antiviolenza Milano: per potenziare il contrasto al maltrattamento di genere.» OBIETTIVI:  Stesura Protocollo operativo di azione condiviso da tutta la rete con la declinazione delle prestazioni, dei contenuti degli interventi e delle metodologie utilizzate  Protocollo per presa in carico condivisa con definizione di compiti e tempi certi, (con FFOO e Sistema Sanitario), modalità di comunicazione tra i soggetti della rete e di accompagnamento delle donne fra le diverse offerte di supporto e sostegno  Formazione assistenti sociali Comune di Milano (Servizi territoriali di base) e codifica modalità di collaborazione sui casi  Municipi e decentramento: sportelli zonali; lo sportello di orientamento giuridico in Casa Diritti in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati e le operatrici d’accoglienza dei Centri Antiviolenza operativo dal Marzo 2015: OFFERTA DI ASCOLTO COMPETENTE ED ORIENTAMENTO ALLA RETE

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Gli 11 soggetti della rete sono coordinati in un Tavolo Tecnico operativo di lavoro che si riunisce con regolarità circa una volta al mese al fine di favorire il confronto ed agevolare collaborazioni e sinergie, far emergere punti di forza e di debolezza (bisogni non soddisfatti) del sistema, mettere a punto le modalità operative concrete;

Partecipazione ai bandi delle assegnazioni dei beni confiscati alla mafia al fine di incrementare il numero delle case rifugio e degli appartamenti protetti a disposizione dell’intera rete milanese. Telefono Donna e CeAS si sono aggiudicati un appartamento a testa che diverrà o è già divenuto una Casa Rifugio incrementando l’offerta di unità abitative;


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Milano

FORMAZIONE, CULTURA, PREVENZIONE, SENSIBILIZZAZIONE Tutti i Centri e Servizi antiviolenza e le strutture che offrono ospitalità dalla rete di Milano sono molto impegnati anche in attività di prevenzione del fenomeno e di sensibilizzazione:

Promuovono progetti di prevenzione, momenti di confronto, convegni, occasioni di dibattito e riflessione; Organizzano iniziative di sensibilizzazione/divulgazione e prevenzione anche nelle scuole di ogni ordine e grado; Elaborano percorsi ed occasioni di formazione per operatori delle Forze dell’Ordine, operatori sanitari, operatori di Giustizia al fine di condividere procedure e protocolli operativi. 1.I soggetti sottoscrittori del patto e non solo i Centri e servizi della rete hanno messo in campo risorse ed energie proprie. L’Amministrazione ha collaborato offrendo spazi, visibilità, promozione/pubblicizzazione degli eventi. 2.La ricchezza e l’articolazione del Tavolo ha potenziato gli interventi di sensibilizzazione nella città, moltiplicando occasioni di riflessione e di confronto, iniziative, eventi, mostre, presentazione di libri, spettacoli teatrali e coinvolgendo anche pezzi di società milanese spesso lontani da questo tema. Restano alcune utenze difficilmente “agganciabili” dai servizi: GIOVANISSIME; ANZIANE; MIGRANTI; CON DISABILITA’ FISICHE, SENSORIALI E RITARDO MENTALE

Progetti: “Amore non è violenza” e «La violenza è un labirinto» Più di 30 mila contatti con studenti/studentesse e giovani nei progetti di sensibilizzazione Elaborazione del logo della Rete Milanese Antiviolenza 11

Percorso di incontro/confronto con il Gruppo Aisha del CAIM Milano


Direzione Politiche Sociali - Casa dei Diritti ALCUNE CONSIDERAZIONI METODOLOGICHE

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1.

LA DONNA PUO’ ENTRARE NELLA RETE DA UNA QUALSIASI DELLE PORTE DI ACCESSO.

2.

VIENE APERTA LA PRESA IN CARICO CON UN CODICE, CHE SEGUE POI LA DONNA NEL SUO PERCORSO.

3.

IL SOGGETTO CHE INTERCETTA LA DONNA IN CONDIZIONI DI FRAGILITA’ PER LA VIOLENZA SUBITA ATTIVA PER GLI SPECIFICI BISOGNI DELLA DONNA GLI ALTRI SOGGETTI/ENTI DELLA RETE (CONSULENZA LEGALE, SUPPORTO PSICOLOGICO, ACCOGLIENZA ED OSPITALITA’).

4.

ATTIVA ANCHE I SERVIZI TERRITORIALI DI BASE: SE CI SONO MINORI IL PRONTO INTERVENTO ED I SERVIZI FAMIGLIA E MINORI; SE E’ DONNA SOLA I SERVIZI DI BASE TERRRITORALI PER COMPETENZA. IN CASO DI MINORI SPESSO INTERVIENE IL TRIBUNALE INCARICANDO I SERVIZI TERRITORIALI DELL’INDAGINE PSICOSOCIALE SUL NUCLEO.

5.

IMPORTANTE E’ CHE ANCHE I SERVIZI ABBIANO UNO SGUARDO SULLA DONNA MALTRATTATA E NON SOLO SULLA TUTELA DEL MINORE E DELLA GENITORIALITA’ E MIGLIORINO LE MODALITA’ DI COLLABORAZIONE CON LA RETE DEI SERVIZI MALTRATTAMENTO. IL CENTRO ANTIVIOLENZA RESTA IL SOGGETTO CHE FA REGIA SUL PERCORSO DELLA DONNA DI FUORIUSCITA DALLA VIOLENZA

6.

MOLTE DONNE CON MINORI (ANCHE SE HANNO SUBITO MALTRATTAMENTI E VIOLENZE) VENGONO INTERCETTATI DALLA RETE DEI SERVIZI MAMMA/BAMBINO MA NON DALLA RETE MALTRATTAMENTO: E’ NECESSARIO SPERIMENTARE ANCHE NELLE COMUNITA’ DELLA TUTELA MINORI SERVIZI E PRESTAZIONI SPECIFICHE PER LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA

COSA RIMBORSA L’AMMINISTRAZIONE AI CENTRI ANTIVIOLENZA:

PERSONALE: PISCOLOGA € 40,00 ALL’ORA; LEGALE: CIVILISTA O PENALISTA € 50,00 ALL’ORA; OPERATRICE D’ACCOGLIENZA € 10,00 ALL’ORA; ASSISTENTE SOCIALE € 25,00 ALL’ORA; EDUCATRICE PROFESSIONALE € 22,00 ALL’ORA; MEDIATRICE LINGUISTICO CULTURALE; PERSONALE AMMINISTRATIVO E COORDINAMENTO DEI PROGETTI E DEI SERVIZI INOLTRE SPESE LEGATE ALLA STRUTTURA (CANONI DI LOCAZIONE/UTENZE); SPESE DI TRASPORTO; RIMBORSI SPESE VIVE PER DONNE VITTIME (BENI DI PRIMA NECESSITA’…..)


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LE EVOLUZIONI FUTURE

Milano

 Verso un sistema di accreditamento milanese, regionale, nazionale: gli standard ed i requisiti per Centri Antiviolenza e Case Rifugio  Le politiche antiviolenza: sono servizi socio assistenziali o politiche di empowerment? Come evitare di valutare i Centri Antiviolenza e le Case Rifugio solo in relazioni alle «prestazioni» erogate e favorire, invece, l’autorganizzazione delle donne?  Le risorse economiche per sostenere le reti  La connessione con

Forze dell’Ordine

Magistratura Servizi Sociali del/i Comune/i Il ruolo degli Enti Locali quali soggetto di «regia» delle reti territoriali interistituzionali La valorizzazione dell’esistente sui territori Potenziamento delle azioni di comunicazione, sensibilizzazione, prevenzione per intercettare precocemente il bisogno e favorire l’emersione del fenomeno. 13


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