System Integrator Magazine #20 Mar 2019

MAGAZINE

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20 Marzo 2019

Home&Building Automation - Audio&Video Solutions - Digital Signage - Energy Saving - Surveillance

ISSN 2384-9649

ISE 2019

Oltre 50 pagine di novità da Amsterdam: videoproiezione, custom installation, digital signage, audio/video, conference...

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Segnali di un mercato che cresce

S

egnali positivi dal mercato internazionale per il settore dell’integrazione, con un’edizione dell’ISE, appena conclusasi, che ha fatto registrare il classico “tutto

esaurito”, come avviene ormai da molti anni.

Un mercato in forte sviluppo, nel quale stanno cominciando a fare la propria comparsa anche costruttori tradizionalmente legati a settori conservativi, quali quello dell’hi-end. Lo abbiamo visto in Fiera, dove non sono mancate proposte decisamente interessanti nel settore della custom installation, con aziende internazionali del calibro di Sonus faber e McIntosh che proponevano delle linee di prodotti inedite dedicate al custom.

Sono i segni di un settore in rapida trasformazione, dove quello dell’integrazione è il concetto cardine di ogni sistema, sia che ci si rivolga al mercato residenziale che professionale.

Su questo numero di marzo-aprile abbiamo dedicato qualcosa come 50 pagine all’ultima edizione dell’ISE, per mettere in evidenza le numerosissime novità presenti in fiera (ma altrettante pagine avremmo potuto riempire, a giudicare dal materiale raccolto nei quattro giorni di presenza in Fiera).

La mole delle informazioni contenute all’interno del servizio sull’ISE hanno reso necessario un ampliamento delle pagine per questo fascicolo che si presenta come il più corposo numero di System Integrator Magazine mai realizzato.

Segni - positivi - di un mercato che cresce... l.nicolucci@homecomfort.it

è una pubblicazione Luxury Media Solutions S.r.l.

Sede legale: Via Piave, 2 - 53042 Chianciano Terme (SI) Sede operativa, redazione, direzione, amministrazione: Via di Priscilla, 57A 00199 Roma Tel/fax. 06.85.35.32.05 www.simmagazine.it

Direttore Responsabile Luigi Nicolucci l.nicolucci@homecomfort.it Segreteria di Redazione Marina Nicolucci segreteria@simmagazine.it Grafica e impaginazione Chiara Tosatti grafica@homecomfort.it Web design Michela Moccia grafica@homecomfort.it

DI ®

20 Marzo 2019

Saving - Survei

ISE 2019

Oltre 50 pagin e di novit custom insta à da Ams llation, digit terda al signage, m: videoproie zione audio/vide o, conferen,

PARTN ER

ISSN 2384-964

9

In questo numero...

ATTUALITÀ

04 Training/Formazione I corsi dei prossimi mesi

11 Klimahouse 2019

Bolzano - 23/26 gennaio

10 ISE 2019

Amsterdam 7-10 febbraio

PRODOTTI

60 Networking

QSC Q-SYS NS Series Network Switches

62 Networking

Xilica Solaro FR1 e QR1

64 Conference

Shure Microflex Complete Sistema integrato per conferenze

CASE STUDY

66 Data Center

A Pont-Saint-Martin la gestione dati con NEC / Hiperwall

72 Illuminazione

Con Osram la Basilica di San Pietro in una nuova luce

TECNOLOGIA

76 Videomapping

Una selezione dei migliori hardware e software

82 Risparmio Energetico I sistemi di riscaldamento radiante a pavimento

Pubblicità segreteria@simmagazine.it Collaborano con System Integrator Magazine Nicola De bello, Marco Galloni, Vincenzo Maragoni, Paolo Neri, Sara Poletto, Paolo Radice, Marco Ventimiglia, Carlo Vincenzi Stampa, allestimento e confezione STR PRESS SRL, Piazza Cola di Rienzo, 85 00192 Roma www.strpress.com

Testata registrata presso il Tribunale di Roma il 29/09/2014 - al numero 231 Spedizione in abbonamento postale Finito di stampare nel mese di marzo 2019 ISSN 2384-9649 La Luxury Media Solutions srl è iscritta al ROC con il n. 23846

03

ATTUALITÀ

TRAINING • I corsi di formazione MARZO - APRILE 2019

CORSI DI FORMAZIONE FINO AD APRILE 2019 al DEVA Experience, un focus sulla soluzione infotainment di Powersoft. Il training Armonia sarà guidato da un trainer Powersoft e interamente

ABB - www.abb.com

AUDIOSALES www.audiosales.it

Armonia Plus System Manager, dallo sviluppo

la prenotazione sul sito www.abb.it/lowvoltage

Audiosales offre regolarmente seminari sui

e gestione di grandi reti di amplificatori fino alla

nella sezione formazione.

propri prodotti, oltre a corsi di aggiornamento ed

creazione di preset a partire da zero.

approfondimento sulle nuove tecnologie.

Calendario corsi

CORSO KNX INTRODUTTIVO

L’obiettivo di Audiosales è fornire informazioni

Marzo: 12 - Scandicci (FI)

Panoramica delle soluzioni di Home&Building

teoriche seguite da prove pratiche sui prodotti,

Entrare nel mondo KNX e capire come realizzare le

per dare l’opportunità di ascoltare, provare o

DANTE CERTIFICATION TRAINING LEVEL 1 AND 2

installazioni, le programmazioni e la messa in servizio

semplicemente sperimentare le innovazioni più

Audiosales, in collaborazione con Percorsi Audio, vi

di sistemi di controllo degli edifici.

interessanti sul mercato.

aspetta il 18 Marzo e 19 Marzo presso Audiosales srl

Gratuito su richiesta. Durata: 3 ore.

Info sul sito www.audiosales.it/it-IT/Seminari.aspx

in via Ugo Bianchi, 23 a Sorbolo (PR) per il seminario

CORSI KNX ENTRY LEVEL

WORKSHOP CHAMSYS

e “Dante Certification Training Level 2: intermediate

Introduzione ai sistemi di building automation

Per scoprire ed imparare le console luci ChamSys

Dante Concepts”. Il corso sarà tenuto da un

ABB i-bus® KNX

gli studenti saranno invitati ad operare direttamente

trainer certificato Dante e permetterà di ottenere la

Fornire le conoscenze di base della tecnologia bus

sulle macchine, in un’aula dedicata che prevederà

certificazione Dante livello 1 e livello 2. Corso a cura

ABB i-bus® KNX per realizzare l’installazione,

postazioni attrezzate con ChamSys MagicQ MQ80.

di Percorsi Audio, Audiosales è sponsor tecnico.

la programmazione e la messa in servizio di sistemi

Le sessioni didattiche saranno improntate

Calendario corsi

di controllo degli edifici. Costo: 200 € (iva inclusa).

sull’operatività e l’applicabilità sul campo grazie ad

Marzo: 18-19 - Sorbolo (PR)

Durata: 2 giorni.

un approccio pratico in piena filosofia “hands on”.

Calendario corsi:

Programma:

AUDIO OVER NETWORK AND OVER IP

Aprile: 2 - Santa Palomba (RM)

Giorno 1: Nozioni generali, introduzione alle console

Audiosales, in collaborazione con Percorsi Audio,

e panoramica sull’utilizzo degli strumenti ChamSys

presenta due giornate di formazione sul tema Audio

PROGETTARE LA HOME & BUILDING AUTOMATION

Giorno 2: Hands on ChamSys, strumenti integrati,

Over Network and Over IP. Si parlerà di AES67,

Soluzioni ABB per l’efficientamento energetico

funzionalità, configurazioni

Ravenna, Dante, SMPTE ST2110, ST2022-7 e Waves

Partendo dalle norme EN 15232 e CEI 64-8,

Giorno 3: Q&A - Confronto e domande specifiche

SoundGrid dal punto di vista dell’operatore, con

sarà possibile analizzare le diverse soluzioni ABB

sulla programmazione del proprio show

un approccio pratico sotto la guida del trainer Luca

disponibili, nel campo dell’efficientamento energetico

Calendario corsi

Giaroli, Business Developer DirectOut. Corso a cura di

per l’illuminazione, la climatizzazione ed il controllo

Marzo: 5-6-7 - Sorbolo (PR)

Percorsi Audio, Audiosales è sponsor tecnico.

carico. Si accenna anche al sistema KNX e ad ABB

Marzo: 19-20 - Collegno (TO)

Calendario corsi

Ability EDCS che permettono un’ottimizzazione dei

Marzo: 26 - 27 - Poggio Picenze (AQ)

Marzo: 20-21 - Sorbolo (PR)

risultati. Inoltre si analizza il capitolo 8.1 della CEI

Aprile: 17-18 - Borgomanero (NO)

64-8 con gli effetti sulla progettazione elettrica. Si

Maggio: 22-23 - Campi Bisenzio (FI)

Dato il numero limitato di postazioni è necessaria

dedicato alle caratteristiche e funzionalità di

“Dante Certification Level 1: introduction to Dante”

presentano due casi pratici.

Durata: 3 ore

WORKSHOP ILLUMINOTECNICA

Calendario corsi:

L’obiettivo di questo percorso di 12 ore è toccare

Marzo: 5 - Genova

molti degli aspetti che ruotano intorno all’arte di

Maggio: 10 - Verona

illuminare luoghi, persone e cose: dai fondamenti

AVE

www.ave.it/it/professionisti/corsi-professionisti

fisici della luce alle tecnologie illuminanti, dalla

Per permettere a tutti i professionisti di rimanere

KNX PLUS

storia dell’illuminazione in spettacoli ed eventi alle

sempre informati sulle continue novità e soluzioni

Programmazione avanzata sui dispositivi ABB

linee guida per la creazione di un progetto, Nicola

adottate, Ave è attenta nel proporre dei corsi

a maggiore funzionalità

Spadacini farà da guida in un viaggio attraverso il

formativi dedicati a tutti gli addetti ai lavori.

Acquisire le tecniche di programmazione dei

mondo dell’illuminazione, tra teoria e tecnologia.

dispositivi KNX con funzioni Avanzate.

Audiosales è sponsor tecnico del workshop.

CORSO DOMOTICA BASE

Progettazione e messa in servizio di un impianto che

Calendario corsi

Il corso DOMOTICA BASE è gratuito ed è aperto ad

contempli le seguenti funzionalità:

Marzo: 12-13 - Sorbolo (PR)

un massimo di 8 installatori (per ogni data).

Programma:

Illuminazione: ConfortTouch 8136, PriOn 634x, DALI Gateway DG/S 1.16.1 e controllo carichi SE/S 3.16.1

POWERSOFT EXPERIENCE DAY

Il corso si propone di illustrare nel dettaglio i principi

Sicurezza: terminale di zona MT/S 4.12.2M

Audiosales e Powersoft vi aspettano il 12 Marzo

di base della tecnologia AVEBus con diversi esempi

Riscaldamento/Raffrescamento: termostato 6138 e

presso la sede di Powersoft S.p.A. in Via Enrico

pratici applicativi. Durante il corso verranno presentati

attuatore FCA/S 2.1

Conti, 5 a Scandicci (FI) per il Powersoft Experience

i vari dispositivi AVEBus (Trasmettitori, moduli

Funzioni logiche: modulo applicativo ABL/S 2.1

Day, una giornata in cui sarà possibile visitare l’HD

di uscita, attuatori dimmer, attuatori tapparelle,

Regolazione di luminosità

Powersoft, partecipare all’Armonia Plus Training,

termoregolazione, ecc...) e la loro programmazione

Costo: 300 € (iva inclusa). Durata: 2 giorni

accedere alla demo room Powersoft e partecipare

tramite software dedicato SFW-BSA. Verranno

04

www.simmagazine.it

spiegati gli scenari base e la programmazione del dispositivo di controllo carichi art. 53AB-ECO. Saranno, inoltre, fornite le istruzioni installative

professionale nel settore dell’installazione elettrica.

CAME - www.came.it

Le opportunità di crescita offerte da Comelit Training School si rivolgono sia agli installatori che

www.came.com/it/azienda/formazione

ad architetti, progettisti e professionisti del mondo

impianti alle verifiche degli stessi. Durante il corso i

Grazie a un efficace approccio didattico,

edile. Fattore basilare e caratterizzante dei corsi

partecipanti utilizzeranno dei pannelli didattici pre-

il team dedicato di formatori training@came forma

è sapere unire contenuti teorici all’applicazione

cablati per interagire con il docente. È necessario

il professionista affinché sia in grado di proporre

pratica delle conoscenze, per consentire di

che, durante il corso, ogni partecipante abbia con se

soluzioni progettate su misura per il cliente e per le

ampliare il bagaglio tecnico professionale e

il proprio PC.

sue specifiche esigenze. Le attività di training hanno

aumentare la capacità di dialogo con la clientela, il

Durata: circa 7 ore

svolgimento presso la sede di Came Service a

tutto a vantaggio di una maggiore competitività.

Calendario corsi:

Dosson di Cassier, in provincia di Treviso e presso la

Il calendario dei corsi sarà organizzato a seconda

Marzo: 26 - Campania/Napoli c/o Hotel San Mauro

sede Came-BPT a Sesto al Reghena, in provincia di

delle richieste.

Marzo: 27 - Campania/Salerno c/o sede grossista

Pordenone e hanno la durata di 1 giorno.

dei prodotti AVEBus dalla predisposizione degli

VIDEOCITOFONIA SIMPLEBUS TOP

Madonna Aprile: 9 - Umbria c/o Rematarlazzi spa

CANCELLI A BATTENTE E SCORREVOLI

Aprile: 16 - Sede AVE

Guida alla scelta del prodotto in funzione dei dati di

Aprile: 30 - Calabria c/o Agenzia LPT ENERGY

progetto e della normativa di riferimento.

VIDEOCITOFONIA VIP SYSTEM

Viene illustrata la proposta CAME per questa famiglia

Concetto base dei sistemi VIP.

Evoluzione dei sistemi citofonici e videocitofonici.

di prodotti ed i limiti di impiego.

BTICINO

Calendario corsi

VIDEOSORVEGLIANZA

Aprile: 3 - Pordenone

Introduzione alla TVCC (telecamere, ottiche,

Aprile: 5 - Torino

trasmissione, DVR, telemetria, IR); presentazione

www.bticino.it - www.bticinoacademy.it

della gamma analogica e digitale Comelit; esempi

BTicino organizza corsi di formazione di tre

CORSO AVANZATO SISTEMI IP360

di progettazione e realizzazione di impianti TVCC;

diverse tipologie, determinati da un diverso livello

VIDEOCITOFONIA

concetti sulle reti IP; telecamere analogiche

di approfondimento, dedicati ai professionisti

Corso tecnico pratico sul sistema Videocitofonico

vs telecamere IP/Megapixel; esempi pratici di

che vogliono entrare in contatto o approfondire

FULL IP (IP360) e analisi dei dispositivi ad

programmazione telecamere analogiche ed IP;

la conoscenza del mondo BTicino. Per maggiori

esso correlati. Requisiti minimi: è possibile

DVR (Digital Video Recording); NVR (Network

informazioni sul corso contattare la sede regionale di

la partecipazione al corso a chiunque abbia

Video Recording); esempi pratici configurazione

Bticino o il funzionario tecnico commerciale di zona.

conoscenze elettriche e informatiche da un

DVR/NVR; software di gestione (RasPlus & iNEX).

minimo di 5 persone ad un massimo di 15.

CORSI ONLINE

Calendario corsi

AUTOMAZIONE DOMESTICA

Per l’iscrizione al corso è necessario effettuare il

Marzo: 3 - Pordenone

Regole fisiche (estensione, assorbimento);

login tramite il pulsante in alto a destra “MyBTicino”.

regole logiche di programmazione (analisi

Qualche giorno prima dell’evento verrà inviata una

DOMOTICA INTERMEDIO

approfondita); analisi dettagliata dei dispositivi;

mail con le indicazioni e il link per partecipare al

Corso tecnico pratico sulla domotica CAME DOMOTIC

presentazione Serial Bridge e Planux Manager;

corso. Il corso viene erogato tramite una piattaforna

3.0 attraverso lo sviluppo di un progetto reale, analisi

verifica sperimentale delle conoscenze teoriche

web esterna a BTicinoAcademy che supporta i PC

dei dispositivi domotici, caratteristiche e installazione.

acquisite, con particolare riferimento alle diverse

Windows (nelle versioni Vista, 7, 8, 8.1,10) e Mac OS

Calendario corsi

tipologie di comandi inviabili sul bus (singolo

(da 10.7 a 10.11) e i tablet o smartphone Android (da

Marzo: 14 - Pordenone

modulo, zona, scenario, etc.) e alle diverse

3.0 in poi) e iOS (dalla 8.0 in poi).

tipologie di carico; realizzazione in laboratorio di DOMOTICA AVANZATO

soluzioni domotiche; semplici con integrazione

LIVING NOW SMART: PRODOTTI, CABLAGGIO E

Corso tecnico pratico sulla domotica CAME

su pannelli di comando e comando da remoto;

MESSA IN FUNZIONE

DOMOTIC 3.0 attraverso lo sviluppo di un progetto

configurazione e programmazione dei dispositivi;

In questo corso online è previsto un

reale, analisi dei dispositivi domotici a catalogo,

integrazione dei sistemi.

approfondimento relativo a Living Now Smart.

caratteristiche e installazione. Escludendo le prime

Calendario corsi

due ore, dove il partecipante deve mettere in

Marzo: 25 ore 17.00

pratica da solo le sue conoscenze, il docente del corso esegue a video tutti i passaggi in modo che i

E-MOBILITY E SOSTENIBILITÀ

partecipanti possano capirli ed eseguirli a loro volta.

In questo corso online è previsto un approfondimento

Calendario corsi

relativo all’E-mobility e sostenibilità.

Marzo: 15 - Pordenone

COMM-TEC - www.comm-tec.it

L’iscrizione ai corsi gratuiti avviene tramite il sito www.comm-tec.it fino ad esaurimento dei posti.

Calendario corsi CORSO HDL BUSPRO LIVELLO BASE

Marzo: 18 ore 17.00

Presentazione Aziende; Panoramica Prodotti EFFICIENZA ENERGETICA In questo corso online è previsto un approfondimento relativo all’efficienza energetica.

COMELIT - www.comelitgroup.com

Configurazione Impianto; Programmazione Base Integrazione RTI-BUSPRO; Integrazione

Comelit Training School è il progetto dedicato

CASATUNES-BUSPRO.

Calendario corsi

alla formazione e all’aggiornamento creato da

Calendario corsi:

Marzo: 11 ore 17.00

Comelit per lo sviluppo costante della cultura

Maggio: 2 - Sede Comm-Tec

05

ATTUALITÀ

TRAINING • I corsi di formazione

PROGRAMMATORI DI TECNOLOGIE RTI

Calendario corsi:

Marzo: 6 - Vimercate c/o Ufficio commerciale

Corso di 2 giorni completi comprendenti:

Marzo: 20 - Marostica c/o Training Center Vimar

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Calendario corsi:

CORSO AMX PROGRAMMER 1

Calendario corsi:

Aprile: 1-12 RTI APEX

Formazione tecnica sugli strumenti e le conoscenze

Maggio: 2 HDL BUSPRO BASE

indispensabili allo sviluppo e all’integrazione dei sistemi

Maggio: 30-31 RTI APEX

AMX. Verranno presentati e studiati gli ambienti di

Test di certificazione Dealer autorizzato.

sviluppo richiesti in un sistema AMX: TPDesign per la creazione delle grafiche dei touch panel, NetLinx

Il corso è destinato agli installatori che vogliano approfondire la conoscenza e la programmazione del nuovo sistema antintrusione By-alarm. Iscrizione Durata: 4 ore Marzo: 3 - Vimercate c/o Ufficio commerciale Marzo: 11 - Campodarsego c/o Training Center Elvox Marzo: 15 - Campodarsego c/o Training Center Elvox Marzo: 18 - Cuneo Cerasco Aprile: 15 - Vimercate c/o Ufficio commerciale

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Durata: 4 giorni Calendario corsi: Marzo: 19-22 - Sede Intermark Sistemi, Roma

I corsi sono conformi alle regole stabilite

CORSO BASE VIDEOCITOFONIA DUE FILI PLUS Il corso si rivolge a installatori e progettisti di impianti e/o sistemi che si affacciano per la prima volta alla videocitofonia 2 Fili. Iscrizione riservata ad aziende con partita iva.

dall’associazione internazionale KNX per

Durata: 4 ore

programma, durata e materiale consegnato. Numero

Calendario corsi:

Marzo: 18 - Vimercate c/o Ufficio commerciale

partecipanti: max 12 persone. L’iscrizione ai corsi è

Marzo: 20 - Bologna Castel Guelfo

riservata a chi ha già avuto esperienze installative,

Aprile: 8 - Vimercate c/o Ufficio commerciale

anche con altre tecnologie domotiche. Per maggiori informazioni visitate www.knx.org.

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CORSO BASE TVCC

In questa prima parte del corso per diventare KNX

territorio, quelli avanzati sono a pagamento e si

e/o sistemi che si approcciano per la prima volta ai

Partner vengono affrontati tutti gli aspetti necessari

svolgono presso le sedi Vimar di Marostica VI e

alla comprensione dei fondamenti della tecnologia

Campodarsego PD.

Durata: 4 ore

KNX. Il corso dura due giornate, dalle 9:00 alle 17:30.

Controllare su www.vimar.com/it/it/event

Calendario corsi:

Aprile: 2 - 3 - Napoli

CORSO BASE BY-ME

Marzo: 21 - Romano Canavese (TO)

CLK1 SECONDA PARTE

sistemi che si approcciano alla domotica per la prima

CORSO AVANZATO TVCC

CLK1 PRIMA PARTE

I corsi base sono gratuiti e si tengono su tutto il

Calendario corsi:

Vengono affrontati tutti gli aspetti legati al software

Il corso si rivolge a installatori e progettisti di impianti sistemi di videosorveglianza.

Marzo: 3 - Vimercate c/o Ufficio commerciale

Il corso si rivolge a installatori e progettisti di impianti e/o volta. Iscrizione riservata ad aziende con partita iva.

Programmare e gestire un impianto TVCC

per la configurazione chiamato ETS. Il corso si

Durata: 4 ore

rivolge a System integrators o installatori avanzati

Calendario corsi:

approfondire la programmazione e la gestione di un

Marzo: 4 - Vimercate c/o Ufficio commerciale

impianto di videosorveglianza. Iscrizione riservata ad

Marzo: 12 - Genova Quarto c/o CNOS-FAP

aziende con partita iva. Quota: 130€.

Marzo: 18 - Cuneo Cerasco

Durata: 6 ore

Aprile: 1 - Vimercate c/o Ufficio commerciale

Calendario corsi:

che abbiano una comprovata padronanza dei concetti di base della domotica e della building automation. È possibile iscriversi al solo esame KNX: in quel caso verrà fornita in anticipo la documentazione del corso per prepararsi in maniera autonoma all’esame finale.

Il corso dura tre giornate, dalle 9:00 alle 17:30.

Importante: durante la terza giornata si tiene l’esame

Aprile: 2 - Palermo Aprile: 11 - Campodarsego c/o Training Center Elvox Aprile: 11 - Bologna Castel Guelfo CORSO AVANZATO BY-ME

Aprile: 16-17-18 - Napoli

COMFORT, EFFICIENZA ENERGETICA Programmare un impianto Domotico

consente di iniziare con i concetti di base del bus KNX, anche se non si ha ancora familiarità con questa tecnologia. Inoltre, permette di imparare come impostare e lavorare con ETS.

06

CORSO AVANZATO CLIMA&ENERGY Programmare un impianto Domotico con Easytool Professional

Calendario corsi:

Un corso di formazione gratuito su web che

Aprile: 3 - Campodarsego c/o Sala Training (PD)

Aprile: 4 - Catania

finale per il rilascio del certificato di KNX Partner.

ETS E-CAMPUS

Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano

Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano apprendere la programmazione e la gestione di un impianto domotico By-me per quanto riguarda clima

con Easytool Professional

e gestione energia attraverso il software EasyTool

Il corso è destinato a tutti coloro che vogliano

Professional. Iscrizione riservata ad aziende con partita

apprendere la programmazione e la gestione di un

iva. Quota: 130€.

impianto domotico By-me attraverso il software

Durata: 1 giorno

EasyTool Professional. Quota: 250€.

Calendario corsi:

Durata: 2 giorni

Marzo: 27 - Marostica c/o Training Center Vimar

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ATTUALITÀ

EXPO • Klimahouse 2019 Fiera internazionale per l’efficienza energetica e il risanamento in edilizia

Costruire sostenibile: il punto di Klimahouse Edifici smart, città intelligenti, mobilità sostenibile: cosa offre ad oggi il mercato e quali sono i trend per il futuro? Su questo si sono interrogati visitatori ed esperti che hanno partecipato alla fiera Klimahouse 2019 e al congresso Klimamobility

© Marco Parisi

di Sara Poletto

O

ltre 36 mila visitatori, 450 aziende espositrici, 53 realtà candidate per il Klimahouse Trend, 25 start up in corsa per il Klimhouse award e un palco che ha ospitato ben 150 eventi (senza contare il congresso annuale sulla mobilità sostenibile); sono questi alcuni dei numeri dell’edizione 2019 di Klimahouse, la fiera internazionale per l’efficienza energetica e il risanamento in edilizia che ha avuto luogo dal 23 al 26 gennaio a fiera Bolzano. Il panarama mozzafiato altoatesino è, dunque, stato

08

luogo di incontro e di scambio tra aziende, professionisti, pubbliche amministrazioni e cittadini che hanno messo in sinergia idee, riflessioni, spunti, prodotti e realizzazioni con un unico filo conduttore: l’innovazione ambientalmente sostenibile.

“Siamo molto soddisfatti dei risultati di Klimahouse 2019, un’edizione ricchissima di eventi e di momenti di networking tra aziende, professionisti, istituti di ricerca e associazioni di categoria”, ha sottolineato il direttore di Fiera Bolzano Thomas Mur. “Inoltre è da

mettere in evidenza l’impatto sempre più internazionale che sta acquisendo Klimahouse con la presenza di delegazioni importanti dall’Olanda, dalla Grecia e dalla Baviera”. Un respisro internazionale che ha messo al centro l’uomo e la sua necessità di tornare ad essere l’unico vero protagonsita dello spazio abitativo ma anche e soprattutto della città.

“The human factor” è stato, infatti, il cuore del Klimahouse Startup Village 2019, con 25 startup provenienti da Italia, Germania, Austria e Svizzera che hanno portato una ricca molteplicità di

materiali e prodotti alla ribalta.

“L’edizione 2019 dell’award pone l’uomo, e la terra in cui abita, al centro”, ha spiegato Thomas Mur. “Abbiamo voluto prendere spunto dall’ecosistema altoatesino, che mette insieme uomo, natura e innovazione. Un mix ottimamente rappresentato dal NOI (Nature of Innovation) Techpark, il primo parco scientifico ispirato alla natura: aperto un anno fa, conta già numeri elevati di aziende e ricercatori che ci operano.

Una vera e propria cittadella dell’innovazione nel cuore delle Alpi, baricentro fra Nord

www.simmagazine.it

su una “definzione” che di condiviso ha ancora poco e di cui si è, sino ad ora, forse abusato: quella di smart city. Insomma, Klimahouse è stato pensato dai suoi organizzatori come un viaggio alla scoperta di tutti i nuovi trend del costruire in chiave ecologica: dalla presentazione dei più innovativi materiali di finitura ai tour tra le architetture sostenibili del territorio, dalle tecniche In queste pagine, alcune immagini dell’edizione 2019 di Klimahouse, che si è svolta a fiera Bolzano.

© Marco Parisi

e Sud d’Europa”. E se è giunto il momento di mettere l’uomo al centro della casa, dando ancora più valore al comfort abitativo e alla salute di chi abita e vive gli edifici (taglaindo anche i costi in bolletta), è al contempo fondamentale continuare a riflettere sul futuro delle nostre città in ottica sempre più smart. Ed è proprio per questo che noti esperti si sono riuniti a Klimahouse nel corso del congresso internazionale (promosso in collaborazione con l’Agenzia CasaClima), per fare il punto della situazione e riflettere

di costruzione più moderne e all’avanguardia sino alla progettazione di città intelligenti e alla mobilità smart.

KLIMAMOBILITY 2019 “Guidare la mobilità del futuro.

I cambiamenti di oggi per la mobilità di domani”; è stato questo il titolo dell’edizione di Klimamobility 2019 che si è svolta nel pomeriggio di mercoledì 23 gennaio. Oltre al congresso, l’evento ha proposto ai suoi visistatori anche test drive di auto e veicoli del futuro e un’area espositiva dedicata. La prima parte del convegno ha previsto un incontro moderato dal In questa pagina, alcune foto del congresso annuale Klimamobility sulle innovazioni in fatto di mobilità sostenibile.

giornalista Mauro Tedeschini: una panoramica sul cambiamento dell’industria automobilistica e sulle esigenze infrastrutturali che questo comporta. Due i relatori di eccellenza nel campo dell’automotive che sono intervenuti: Michael Macht, ex amministratore delegato di Porche Spa ed ex capo del reparto produzione in Sud America, Russia, India e Cina di Volkswagen Spa, e Johann Wohlfarter, CEO di Alperia Spa dal 2016. E poi quattro tavole rotonde: “Scenari del futuro” , “Tecnologie per il futuro”, “Mobilità e turismo”, “Flotte di veicoli oggi e domani”.

Klimamobility ha scommesso, anche quest’anno, sui nuovi scenari che la tecnologia apre alla mobilità e al ruolo chiave che quest’ultima gioca all’interno dello sviluppo delle aree urbane.

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2019 - Amsterdam Obiettivo puntato sui protagonisti della manifestazione

ISE 2019, un’edizione da record...

di Vincenzo Maragoni, Luigi Nicolucci, Marco Ventimiglia

È

già da diverso tempo che il titolo “un edizione da record” si ripete di anno in anno sulle pagine dei magazine di settore; e anche per il 2019 è stato confermato il trend positivo della manifestazione, con numeri ancora una volta da record...

L’edizione appena trascorsa sarà ricordata come la più importante di sempre in termini numerici: 56.100 metri quadrati, 1.301 espositori, di cui 225 (17%) sono state le aziende che hanno preso spazio presso ISE per la prima volta.

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Alla fine di ISE 2019, il 92% della superficie disponibile di ISE 2020 era già stato venduto. Il numero complessivo di visitatori registrati a ISE 2019 è stato di 81.268 (con picchi di oltre 20.000 visitatori giornalieri), un’altra cifra record per l’evento. Di questi, un notevole 32% ha partecipato alla manifestazione per la prima volta. Nelle pagine che seguono vi presentiamo tante novità viste in Fiera, dando appuntamento all’edizione 2020, ultima prevista nella storica location del Center RAI di Amsterdam...

Amina, invisibile è bello

Amina realizza prodotti che nella maggior parte dei casi non si vedono, sono talmente ben celati alla vista che di fatto sono invisibili. È così per i suoi peculiari altoparlanti e ora anche per un nuovo amplificatore

Installato e dimenticato: sembra essere questa la mission del compatto A100Q, 4x100 watt in Classe D, che non ha settaggi e possibilità di intervento da parte dell’utente finale.

N

uovi prodotti sui quali la stessa azienda produttrice fa trapelare pochi dati tecnici, poche informazioni sulla loro struttura e caratteristiche. In realtà i dati intorno ai prodotti di Amina non si sprecano mai, anche quando non sono delle novità, anzi delle vere e proprie anteprime come quelle viste a ISE 2019. Il messaggio sembra essere: “ i nostri prodotti si acquistano e si installano (e piacciono) per quello che fanno, non per quello che dice la loro scheda tecnica”.

di installatore che può gestire il DSP di bordo (fornito da Analogue Devices) via PC link e bloccare in via elettronica le funzioni e possibilità di utilizzo: a disposizione controlli di equalizzazione, ritardo e soft limiting così da evitare possibili stress da eccessiva potenza gli altoparlanti collegati.

L’A100Q può essere tarato in produzione, dietro specifiche richieste dell’installatore, cosi da velocizzare e semplificare la collocazione in ambiente. 4 ingressi e 2 uscite, DC trigger.

A100Q

EDGE3

Amplificatore a 4 canali in Classe D da 100 watt l’uno il compatto (1U rack) A100Q, caratterizzato dalla mancanza di controlli a portata di utente finale: il suo set-up è compito e alla portata

L’Edge3 va a completare la serie Edge che conta già i modelli 7 e 5, dove il nuovo arrivato propone dimensioni più compatte così da soddisfare esigenze di ingombro più stringenti: siamo a 300x400

La proporzione meno quadrata del solito per il nuovo Mobius1 ne permette un uso più creativo e libero. Il sistema Bass Element ottimizza ed enfatizza la gamma bassa.

Con Edge3 Amina realizza il nuovo entry-level della gamma Edge: pannello frontale da 300x400 mm con 35 mm di profondità. L’invisibilità di Amina anche per spazi ristretti. mm la dimensione del pannello frontale con 35 mm di profondità e nemmeno un chilo di peso.

Rimane quello che è l’elemento di perfetta invisibilità una volta installato, quello che è il punto di forza degli speaker Amina.

L’Edge3 prevede anche una backbox (sigla CV300), così da poter esprimere una gamma bassa di buona qualità e profondità: la scheda tecnica parla di 90 Hz mentre l’estensione sulla gamma alta raggiunge i 24k Hz. Altrettanto buona sia l’accettazione di potenza (50 watt nominali e 100 di picco) che la sensibilità di 86 dB, un valore particolarmente positivo considerate le dimensioni compatte della superficie radiante. Da notare la garanzia del produttore che vale 10 anni per usi residenziali e 5 per quelli commerciali.

MOBIUS1

Anche la serie Mobius ha il suo “baby” con il Mobius1 che sfoggia il dato di appena 200 mm di altezza (con 450 di larghezza e 78 di profondità) con i quali diventa una delle soluzioni più compatte dell’azienda britannica.

Un diffusore molto versatile, sia per la possibilità di essere installato su tante e diverse superfici che per il fattore-forma che lascia margine per varie soluzioni. Potrebbe, ad esempio, essere utilizzato come una soundbar o essere installato in spazi dove un diffusore più squadrato non troverebbe spazio. A bordo del Mobius1 la tecnologia Bass Element che permette di ottenere una gamma bassa potente e profonda, nonostante un pannello radiante compatto.

INFO www.prase.it

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2019 - Amsterdam

LG, una mare di novità nel segno dell’OLED

Debutto europeo per il progetto “LG OLED Falls”, l’installazione unica che ha già incantato il CES di Las Vegas e che ha dato il benvenuto ai visitatori dello stand LG anche a ISE

L’

installazione di Amsterdam ha previsto la messa in opera di 88 display OLED “Open Frame” di LG flessibili, in grado di avvolgere, grazie ad un ampio raggio di curvatura, superfici di varie forme e dimensioni. La soluzione ideale per installazioni Business che richiedono un alto livello di personalizzazione.

La riproduzione di immagini di foreste, ghiacciai, cascate, bufere e molto altro sui display offrono un’esperienza visiva unica dello spettacolo della natura. Oltre all’installazione “LG OLED Falls”, i visitatori hanno avuto modo di vedere l’esclusivo display OLED trasparente di LG, un prodotto all’avanguardia che sembra essere più vicino alla fantascienza che alla realtà. Progettato per adattarsi perfettamente a diversi

contesti, soprattutto negozi o spazi espositivi, consente ai prodotti reali di essere visti in modo chiaro dietro il display, mentre video e immagini vengono visualizzate davanti all’oggetto sul pannello trasparente. Il design “Open Frame” di questo tipo di display consente la creazione di strutture composite che sfruttano le trasparenze e lo straordinario effetto di visione.

La serie di display LED LAPE di LG è caratterizzata da profili ultra-sottili per installazioni semplificate, nella fase di montaggio e in quella di sospensione. Con un pixel pitch ridotto, da 1,5 a 2,5 mm, e una luminosità fino a 1.000 nit, la serie LAPE di LG offre una qualità vivida delle immagini in ogni ambiente interno, dai centri

La pellicola LED trasparente, LG Transparent LED Film, a colori, è una soluzione tecnologica che può essere applicata a qualsiasi superficie in vetro per trasformarla magicamente in uno strumento di digital signage.

INFO www.lge.com

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commerciali alle sale conferenze.

Lo schermo LED per sale riunioni da 130 pollici senza cornice della serie LAA con pixel pitch da 1,5 mm, è progettato per le esigenze di conference room di medie e grandi dimensioni. Il sistema audio incorporato consente agli utenti di comunicare e condividere immagini senza bisogno di un supporto da parte di altoparlanti esterni.

Grazie all’implementazione di un software opzionale, questo display può essere compatibile anche con le soluzioni di controllo di sistemi by Crestron.

La pellicola LED trasparente, LG Transparent LED Film, a colori, è una soluzione tecnologica che può essere applicata a qualsiasi superficie in vetro per trasformarla magicamente in uno strumento di digital signage. Con una trasparenza massima del 73%, la pellicola è davvero invisibile quando non viene utilizzata. È un supporto autoadesivo che può essere rimosso facilmente e che riproduce una vasta gamma di colori pur mantenendo un’elevata

trasparenza: una soluzione davvero unica e adattabile alla riproduzione di qualsiasi tipo di immagine, dai loghi ai video a colori.

A ISE 2019 LG ha presentato anche un rivoluzionario videowall con design ultra-slim, con cornice da 0,44 mm, per la riproduzione di immagini vivide e dinamiche, con restituzione uniforme del colore da angoli di visione sempre più ampi e senza distorsioni. Questa soluzione è l’ideale per sale di controllo e location che richiedono installazioni multi-schermo, come centri commerciali e sale conferenze.

La nuova Digital Board interattiva 4K da 86” di LG, con “active pen”, vede l’implementazione della tecnologia IPS In-cell Touch con un elegante design “sleek bazel” (a cornice sottile) da 29 mm. In questa Digital Board il tempo di risposta è davvero ridotto, offrendo così un’esperienza di scrittura davvero vicina alla realtà, perfetta per le aule universitarie e le conference room aziendali.

Epson, ad ognuno il proprio VPR

Nella presentazione dei nuovi videopriettori, Epson ha voluto accontentare una fetta molto ampia del proprio pubblico, con macchine di diverso tipo e altrettanto diversi obiettivi

L

a novità di ISE per Epson più vicina e già acquistabile è quella dell’EB-U50, videoproiettore che per le sue dimensioni compatte e i costi di gestione ridotti può essere utilizzato sia in ambiente domestico che per applicazione signage. In ambito professionale sono interessanti alcune sue caratteristiche come la possibilità di essere integrato ad un sistema di illuminazione a binario, montato a soffitto o a pavimento; inoltre può ruotare di 360° in orizzontale e 30° in verticale e proiettare le immagini in verticale. Una macchina del genere è ambita in diverse soluzioni, come la segnaletica commerciale, negli allestimenti, nella formazione o nelle presentazioni aziendali. Epson

sottolinea come l’EB-U50 per sua natura e struttura riduce al minimo gli interventi di manutenzione necessari. Da un punto di vista tecnico l’EB-U50 è un LCD a cristalli liquidi con pannello da 0.67 pollici MLA, con lampada UHE da 210 watt accreditata di 6.000 ore di durata (fino a 10.000 ore in modalità economica). La risoluzione è quella Full HD 1920x1080 in formato 16:10 con 3.400 lumen e contrasto 15.000:1; fino a 1,07 miliardi di colori. L’immagine riprodotta è di dimensioni ottimali fino a 300 pollici con una distanza di proiezione 1.8/2.17 m. Parco connessioni con USB 2.0 tipo A, USB 2.0 tipo B, VGA in, HDMI in (2x), Composite in, Cinch audio in, Wireless LAN IEEE 802.11b/g/n (optional),

I nuovi laser LCD di Epson, con risoluzione WUXGA, tecnologia 4K Enhancement, luminosità da 7.000 lumen, contrasto nativo di 2.000:1 e CLO (Colour Light Output).

EB-U50: installazione facile e veloce anche grazie al software Epson Projector Content Manager; connettività Wi-Fi integrata e ingresso USB.

MHL. Nel corso del 2019 saranno disponibili i modelli EB-L1075U, EB-L1070U ed EB-L1050U, di tipo laser 3LCD con risoluzione WUXGA con tecnologia 4K Enhancement da installazione con ottiche intercambiabili e a bassa manutenzione (fino a 20.000 ore di funzionamento senza interventi di manutenzione).

Sono accreditati di elevata luminosità (fino a 7.000 lumen) e colori brillanti anche per installazioni in grandi spazi.

La ventola a basso rumore permette di utilizzarli in qualsiasi tipo di ambiente, anche quelli silenziosi. Questi videoproiettori sono disponibili in versione solo come scocca,

quindi è possibile provvedere alla installazione dell’ottica più adatta alle proprie esigenze; in questo senso a disposizione ci sono 12 ottiche intercambiabili, tra corte e a lunga gittata. È atteso nel 2020 il modello EB-L30000U, videoproiettore laser da installazione top di gamma con luminosità di 30.000 lumen, progettato per le società di noleggio e le aziende che organizzano eventi, oltre che per il settore dell’hospitality e delle attrazioni turistiche. Tra le caratteristiche, il circuito di illuminazione e l’ottica sigillata e la videocamera integrata per l’assistenza nelle operazioni di edge-blend e auto-stacking.

Sarà disponibile solo il prossimo anno l’EB-L30000U, videoproiettore laser con luminosità di 30.000 lumen: diventerà il top di gamma dei VPR da installazione.

INFO www.epson.it

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2019 - Amsterdam

McIntosh, l’high-end che non si vede

Una linea tutta dedicata alla Custom Installation per uno dei maggiori riferimenti dell’audio ad alte prestazioni che festeggia quest’anno il settantesimo anniversario della fondazione utilizzati in questi anni da alcuni installatori per applicazioni di distribuzione audio: con questa nuova linea vogliamo offrire a loro, e a tutti gli altri, dei prodotti progettati specificatamente per questo utilizzo, in grado di semplificare il loro lavoro.”

AMPLIFICATORI MULTICANALE

MI254 e MI128 le due elettroniche del gruppo, entrambi in configurazione multicanale: siamo a 4x250 watt su 8 ohm (300 su 4) per il primo, 8x120 Il più grande della linea WS500: il suo range di applicazione ideale è quello di diffusore frontale in un impianto Home Theater a scomparsa. Come per gli altri diffusori della linea, la griglia è verniciabile.

M

cIntosh festeggia i suoi 70 anni e lo fa a modo suo: con dei prodotti hi-fi chiaramente.

Più specificatamente con la coppia di preamplificatore e amplificatore 70th Anniversary: C70 la sigla del primo, MC2152 quella del secondo. Due prodotti specificatamente sviluppati per sottolineare l’evento e realizzati in tiratura limitata e numerata. Lo stesso anno dei festeggiamenti si apre anche con la nuova linea di prodotti dedicata alla Custom Installation, proprio a sottolineare come l’azienda si possa muovere INFO www.mpielectronic.com

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con la stessa autorità e capacità in tutti i settori del grande mondo dell’audio. Cinque prodotti: due finali multicanale e tre speaker da incasso, tutti che in qualche modo prendono spunto da tecnologie e componenti utilizzati per l’audio in-room della stessa azienda. Sulla novità Charlie Randall, Presidente e CEO di McIntosh: “Siamo soddisfatti ed eccitati per il ritorno di McIntosh nel settore della Custom Installation con questi nuovi prodotti espressamente dedicati. Molti dei nostri prodotti per l’audio home sono stati

watt su 8 ohm (150 su 4) per il secondo. Numeri a parte la loro struttura in generale è abbastanza simile. Utilizzano entrambi uno stadio di uscita in Classe D, la soluzione tecnicamente più logica quando ci sono delle strette necessità: elevata potenza, ingombro il più possibile ridotto, contenuta produzione di calore sia per poter essere installati in spazi ristretti e nascosti sia per evitare di utilizzare una ventola e il suo inevitabile rumore. Altri elementi tecnici in comune sono il sistema di protezione da sovraccarico del segnale grazie al quale ai diffusori collegati non arriverà mai una potenza eccessiva per le loro caratteristiche; ingressi e uscite BUS per una facile distribuzione del segnale stereo

La coppia degli amplificatori multicanale MI254 e MI128: coppia di Vu-Meter per il primo, fila di 8 LED che segnalano lo status degli altrettanti canali per il secondo.

L’unità medio-alti del CS200 è ruotabile sull’asse: una soluzione che lascia un certo margine di intervento per ottimizzare l’emissione sonora a seconda della posizione del diffusore rispetto alla zona di ascolto.

su uscite multiple; ingressi singoli per tutti i canali; gestione del triggering 12 V; auto sensing del segnale per accensione e spegnimento automatici.

Entrambi sono caratterizzati dalla dimensione 2U rack con la possibilità di montare gli adattatori laterali. Sul pannello frontale del MI254 la coppia di VuMeter dal tipico tono di azzurro così caratteristico di

McIntosh: i due strumenti ad ago indicano il livello dei canali 1+2 e 3+4. Sul pannello frontale del MI128 invece gli 8 LED che segnalano l’attivazione e lo status dei singoli canali. Sul pannello posteriore del MI254 la doppia coppia in/out del BUS; power control in/out; ingresso linea e bilanciato selezionabile per ogni canale e relativi connettori per gli altoparlanti. Nel MI128 rimane

Il WS300 utilizza la stessa unità medio-alti dei tre diffusori della nuova linea Custom Installation e condivide il woofer con elementi in carbonio del WS500.

la doppia coppia BUS ma per i singoli canali è l’ingresso è solo in formato linea RCA ma ognuno ha la regolazione del livello e la possibilità di gestire il bridge a coppia; le uscite per gli altoparlanti sono in formato 2-pole Phoenix; sono presenti anche due ingressi digitali ognuno dei quali sdoppiato in formato ottico e coassiale.

DIFFUSORI DA INCASSO

WS500, WS300 e CS200 le sigle dei tre modelli di diffusori in-wall della nuova serie. Il più piccolo del gruppo è il CS200, sostanzialmente sviluppato per un uso in-cealing magari come canale effetti (posteriore o altezza) in un sistema Home Theatre. Struttura a tre vie con woofer da 200 mm in fibra di vetro, una coppia di midrange a cupola invertita in titanio da 50 mm e un tweeter da 19 mm con cupola in titanio. I tre altoparlanti della gamma medio-alta sono integrati in una struttura che può essere ruotata in modo da ottimizzare l’emissione in funzione della zona di ascolto.

Midrange e tweeter sono gli stessi utilizzati nei diffusori home XR50 e XR100. Stessa soluzione (coppia di midrange e singolo tweeter in titanio di derivazione home) è stata utilizzata anche per i due modelli maggiori WS500 e WS300 per uso in-wall, così da mantenere la stessa timbrica in caso di un sistema ibrido in-room/in-wall. Per la gamma bassa è stato utilizzato un woofer che utilizza anche elementi in carbonio per il cono: due unità da 165 mm per il WS500, un singolo 200 mm per il WS300. Lo stesso

I due amplificatori MI254 e MI128 conservano la stessa altezza 2U rack; possono essere utilizzati anche con gli adattatori laterali per il montaggio rack. woofer ha un disegno del cestello e del sistema magnetico che permette un ingombro posteriore molto contenuto in modo da semplificare l’installazione dei diffusori in tutte le situazioni.

Un ipotetico sistema Home Theatre a scomparsa con i nuovi diffusori potrebbe contemplare il CS200 per i canali effetti in una installazione in-wall per un surround tradizionale o in-ceiling in caso di Dolby Atmos o DTS:X. Canali principali e centrale per i due maggiori WS500 e WS300.

La vista laterale del diffusore WS500 nella sua back-box mette in evidenza la ridotta profondità: siamo a meno di 10 cm, grazie soprattutto al disegno molto compatto del cestello del woofer.

Il pannello posteriore del MI128: la differenza sostanziale con il MI254 sono gli ingressi digitali, i connettori Phoenix per gli altoparlanti e la mancanza in ingressi XLR.

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2019 - Amsterdam

Sonus faber, classe ed eleganza, anche se quasi invisibili

Sonus faber debutta a ISE con la sua prima linea di diffusori dedicati alla custom installation: soluzioni che combinano l’alto livello tecnico ed estetico con ingombri in ambiente ridotti al minimo

G

ià con il nome della nuova linea Sonus faber ha voluto sottolineare lo stretto legame tra la tecnica e il design: Palladio, proprio come Andrea Palladio colui che è stato uno dei maggiori architetti del Rinascimento italiano. E proprio il Veneto, sede di Sonus faber, è la regione che più di altre conserva la bellezza delle sue opere. Con Palladio Sonus faber trova il nome giusto da attribuire alla sua prima linea di diffusori in wall: quindi il livello assoluto dei propri altoparlanti che si integrano letteralmente con l’ambiente che li ospita.

Palladio a sua volta è divisa in due linee, definite Level 5 e Level 6

così da poter offrire due stadi di caratteristiche e quindi costo da applicare alle diverse esigenze.

Nella linea Level 5 abbiamo una coppia di prodotti in-wall e quattro in-ceiling; mentre in Level 6 due in-wall e cinque in-ceiling; a questi si affianca un subwoofer passivo sempre per uso in-wall.

I diffusori di Level 5 richiamano nel pannello frontale lo stile essenziale e lineare già visto nella serie Sonetto, mentre Level 6 si caratterizza per la combinazione di legno di noce con inserti in acero; inoltre Level 6 può essere arricchita (optional) con la griglia elastica che troviamo nei modelli in-room. Ma quello della griglia

INFO www.sonusfaber.com - www.mpielectronic.com

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Il top di gamma della Level 6 PL-664, disponibile anche nella versione in-ceiling PC-664P. In evidenza il pannello frontale in legno di noce con inserti in acero.

elastica non è il solo elemento che i Palladio riprendono dai modelli tradizionali, da questi arrivano soprattutto la tipologia di tweeter e l’innovazione di Sonus faber nelle reti di crossover. Per il tweeter ritroviamo qui il sistema DAD (Damped Apex Dome) che utilizza, proprio davanti alla cupola dell’altoparlante, una struttura che per forma e dimensioni provvede a tenere sotto controllo l’emissione dell’altoparlante per massimizzarne l’estensione in frequenza e la dispersione.

L’altro elemento tecnico è la configurazione del crossover

secondo lo schema Paracross Topology: alcuni elementi vengono collocati sul ramo negativo del circuito, una soluzione che apporta benefici in termini di minore sensibilità alle radiofrequenze con il risultato di un suono più netto e definito.

Per gli speaker utilizzati in Level 6 i cestelli sono in alluminio, fatto che aggiunge rigidità a tutta la struttura con conseguenti vantaggi in termini di pulizia del suono.

LEVEL 6

PC-662P E PC-664P sono le Il PW-562 della Level 5: il tweeter conserva la flangia in alluminio e il sistema DAD (Damped Apex Dome) ripresi direttamente dai diffusori in-room della stessa Sonus faber.

Il PC-664P è la versione in-ceiling del PL-664: è formato da una struttura quadrata, con gli altoparlanti installati su piani inclinati per regolare meccanicamente l’emissione sonora.

Il subwoofer PS-G101 per uso in-wall, con l’altoparlante da 250 mm in grado di gestire fino a 800 watt e una risposta in frequenza che parte da 25 Hz.

sigle dei due in-ceiling di Level 6, entrambi con gli speaker collocati su piani inclinati: una caratteristica che ha l’obiettivo di indirizzare in maniera più netta l’emissione sonora per privilegiare l’ascolto in una determinata zona. Pensiamo ad un utilizzo in un sistema Home Theatre di questi due prodotti, installati come canali surround generalmente nella zona posteriore rispetto agli ascoltatori: questa inclinazione permette proprio di raggiungere meglio rispetto alla classica configurazione piatta a filo di soffitto. Il PL-664 è la versione in-wall del PC-664P: stessi altoparlanti ma disposti su un pannello pianto per poter essere utilizzato come LCR o come canale frontale. PL-664 e PW- 662 possono avere o meno la back box in legno e anche quando questa è installata possiamo intervenire per fare defluire verso l’esterno da specifiche aperture previste. I primi due modelli sono simili nella dotazione di altoparlanti. PC-683, PC-682, PC-662P e PC-662 sono gli inceiling di forma circolare: il primo a tre vie, tutti a due vie gli altri.

PL-664 e PL-662 possono essere dotati (optional) della griglia ad elementi elastici, quella che ormai è diventata una vera e propria “firma” dei diffusori Sonus faber.

Woofer da 200 mm e unità medio-alti con midrange da 80 mm e tweeter da 29 mm: il PC-683 riesce ad offrire il sound Sonus faber con ingombri ridotti e bassa visibilità.

LEVEL 5

Nella serie cadetta contiamo i tre in-wall circolari PC-582 tutti a due vie: PC-582, PC-562P e PC-562.

Simili per dotazione di altoparlanti i due PC-563P e PL-563, dove il primo è un in-celing quadrato con il pannello che ospita gli altoparlanti inclinato; per uso in-wall come LCR il secondo con pannello rettangolare. In-wall il PW-562.

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2019 - Amsterdam

Sony, le immagini che emozionano Immagini grandi, con definizione altissima, elevata luminosità per utilizzi in diverse situazioni dove sono richieste doti di affidabilità, costanza nelle prestazioni e perfetta visione di un pubblico che può essere anche numeroso

I

l colpo grosso di Sony a ISE 2019 si chiama Crystal LED, il sistema di visualizzazione più grande mai realizzato: uno schermo senza cornice con risoluzione 8Kx4K con contrasto dichiarato di 1.000.000:1, elevata scalabilità, angolo di visione ottimale vicino ai 180 gradi in orizzontale e verticale. Caratteristiche che ne fanno la soluzione giusta per immagini di elevata definizione e luminosità oltre che grandi dimensioni: quindi automotive, retail, reception aziendali, showroom, ambienti di intrattenimento come parchi a tema, giochi/e-sport e sale cinematografiche. Nero profondo (più del 99%), LED dallo spessore inferiore a quello di un capello umano con

Una suite operativa, TEOS Manage, arrivata alla versione 2.0 con tante e nuove possibilità di interagire con tutti gli elementi collegati nella stessa rete.

INFO pro.sony/it_IT/home

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singolo chip della dimensione di 0,003 mmq, profondità colore di 10 bit, gamut del 140% di sRGB, 120 frame per secondo, luminosità fino a 1000 cd/m2 e prossimamente anche il supporto HDR. Il sistema è composto da unità di moduli ZRD-1 che possono essere collegati tra di loro per creare schermi di dimensioni e proporzioni che seguono perfettamente le singole esigenze. Alla gestione di un sistema Crystal LED è dedicato il controller ZRCT-100 per la parte hardware a cui si aggiunge per il software il Display Control Software per Windows; ogni ZRCT-100 può gestire fino a 72 unità di pannello ZRD-1.

VPL-FHZ75 e VPL-FHZ70 sono i due nuovi videoproiettori laser per applicazioni commerciali e corporate di media grandezza.

Entrambi sono accreditati di risoluzione WUXGA con un color light output di 6500lm per il VPL-FHZ75 e 5500lm per il VPL-FHZ70.

Pannello LCD da 0,76 pollici con compensazione ottica integrata: Tecnologia Reality Creation con Super Resolution per la elaborazione del colore che usa un ricco database di modelli di corrispondenza per ottimizzare le immagini a risoluzione inferiore,

Immagini con dimensioni e proporzioni variabili secondo le proprie esigenze, sono quelle realizzabili con il sistema Crystal LED e la composizione dei singoli pannelli ZRD-1. migliorando la definizione e la qualità in generale senza aumentare i disturbi. Sezione con quattro preset per regolare la luminosità, il sistema di raffreddamento, i colori e altre impostazioni. Fino a 20.000 ore di operatività senza interventi di manutenzione, grazie anche al sistema di pulizia automatica del filtro che rimuove la polvere ogni 100 ore. Sistema di calibrazione automatica integrata. Compatibile con sistemi con Crestron Connected e Extron XTP. Un ottimo sistema hardware non può prescindere da un software adeguato: la suite TEOS Manage arriva alla versione 2.0 e porta con sé diverse

novità. TEOS Manage è un sistema integrato che permette di identificare i problemi e le opportunità attraverso informazioni basate sui dati, creare signage con rapidità, risparmiare sui costi energetici, ottimizzare l’utilizzo delle sale riunioni e altro ancora. Invia contenuti come immagini, signage e video a singoli dispositivi, specifiche aree o in tutta la rete. Visualizza una panoramica in stile dashboard su dispositivi, posizioni, stato dell’attività, impostazioni ecocompatibili e problemi relativi ai dispositivi. Permette di creare signage con interattività touch e inviarlo immediatamente agli schermi nella rete.

La nuova coppia VPL-FHZ75 e VPL-FHZ70 di videoproiettori laser sono accreditati di 20.000 ore di operatività senza alcun intervento di manutenzione.

Sharp, alta risoluzione e interazione

In evidenza per Sharp il frutto della collaborazione con Windows, ma anche tanti nuovi display dedicati all’uso professionale e interattivo. Proprio l’interattività professionale sembra essere lo stile di Sharp del prossimo futuro

L

a recente acquisizione di Toshiba PC da parte di Sharp sembra aver permesso a quest’ultima di focalizzare maggiore attenzione al mondo del business e dei prodotti ad esso collegati: display e soluzioni integrate che soddisfano le esigenze del piccolo così come del grande office.

WINDOWS COLLABORATION DISPLAY

Un prodotto molto atteso alla prova sul campo è il Windows Collaboration Display: display interattivo da 70 pollici che si interfaccia direttamente al computer e da qui diventa una sorta di hub smart per esigenze professionali di meeting e scambio di dati e informazioni.

Interagisce con i software di Windows quali Office 365 e Microsoft Teams, porta con

sé elementi di intelligenza artificiale e IoT per diventare il riferimento dell’ufficio (fisico e virtuale) del prossimo futuro. Il Windows Collaboration Display integra diversi sensori, molto dei quali focalizzati alla qualità dell’ambiente in cui si tiene il meeting: può rilevare la qualità dell’aria, la quantità e il tipo di illuminazione, la temperatura e l’umidità. Sono dati che vengono inviati alla piattaforma cloud Azure Digital Twins (che fa capo sempre a Windows) dove vengono memorizzati e valutati per apportare le eventuali modifiche che possono essere automatiche ed autonome. Ancora integrati nel display abbiamo una videocamera 4K, microfono e speaker, connessione USB, trasmettitore e ricevitore wireless per una condivisione con altri apparecchi (computer, smartphone, tablet…)

La serie Big Pad è disponibile con display in formati da 65, 75 e 85 pollici tutti con definizione 4K UHD, ingressi USB, HDMI e wireless, Sharp Touch e scrittura Pen-on-Paper.

Più che un semplice display il Windows Collaboration Display è un vero e proprio “hub” che fa da riferimento all’ufficio smart, con l’integrazione di elementi di intelligenza artificiale e IoT. facile e veloce. Direttamente sul display si può utilizzare la Sharp Pen-on-Paper, quella che sembra a tutti gli effetti una penna con la quale si può disegnare e scrivere grazie al touch capacitivo a 30 tocchi e con 4 tasti attivi che simulano realisticamente l’uso di una vera e propria penna.

PN-HM - PN-HB - PN-HW

Nelle tre linee PN-HM, PN-HB e PN-HW arrivano un totale di 12 nuovi display 4K UHD: disponibili nei formati da 43 a 86 pollici e destinati principalmente al mercato del digital signage. In questo senso presentano delle caratteristiche peculiari: l’utilizzo in modalità portrait o landscape, la possibilità della integrazione con

applicazioni di terze parti grazie ad un SoC con Android 7.1 e uno slot con estensione Mini-OPS. La gestione dei contenuti di questi display è affidata al software Cenareo.

BIG PAD

Un display con computer integrato. I tre modelli della linea Big Pad sono disponibili in formati da 65, 75 e 85 pollici tutti con definizione 4K UHD e, appunto, un vero e proprio computer Android on-board che apre le porte per l’uso interattivo e la facile interconnessione con altri dispositivi, simili o complementari.

Ingressi USB, HDMI e wireless, tecnologia Sharp Touch e scrittura Pen-on-Paper.

Il PN-HB851, uno della dozzina di nuovi display per digital signage delle serie PN-HM, PN-HB e PN-HW: risoluzione 4K UHD e formati da 43 a 86 pollici.

INFO www.sharp.it

019

ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2019 - Amsterdam

Panasonic, luminosità e definizione a livelli superiori Panasonic Business sbarca a ISE 2019 con tanti nuovi prodotti per diversi settori; in evidenza le proposte per la videoproiezione laser 4K che segnano uno step importante per lo sviluppo tecnologico del marchio

Dopo i più grandi da 98 e 86 pollici, la linea SQ1 di Panasonic si completa con 4 unità da 43 e 65 pollici con tecnologie e soluzioni riprese dai top di gamma.

U

n elenco corposo quello delle novità di Panasonic Business per questo inizio 2019, con la videoproiezione per ambienti professionale in bella evidenza, soprattutto grazie al PT-RQ50K. Proiettore a tre chip DLP che si colloca direttamente al vertice del listino di Panasonic Business, forte del dato dei 50.000 lumen (secondo il produttore è il primo al mondo a corpo unico a far segnare questo valore) pur conservando dimensioni compatte, sempre ben apprezzate in prodotti che vengono spostati ed installati più volte nelle loro vita. Altre caratteristiche da evidenziare INFO business.panasonic.it

020

sono la risoluzione True 4K e l’utilizzo di unità a laserphosphor Solid Shine rossa e blu separate: una combinazione di elementi che punta ad ottenere immagini vivide e dettagliate, ideale per eventi live di grandi dimensioni che richiedono elevate luminosità ed immagini di grande impatto.

è integrata anche la funzionalità Colour Harmoniser completa, che espande e ottimizza la riproduzione del colore per

ottenere immagini ad elevato impatto. Luminosità di 10.000 lumen. Un’ulteriore caratteristica del PT-RQ100, sviluppata per

PT-RQ100

È dedicato all’uso in spazi immersivi il proiettore PTRQ100, un DLP laser a 1 chip dotato di “pixel shifting technology” per ottenere una risoluzione Ultra High Definition (3840x2400);

Tante le caratteristiche rilevanti del PT-RQ100, tra queste a funzione Colour Harmoniser e il blocco ottico sigillato ermeticamente e senza filtro con sistema di raffreddamento a liquido.

Sarà disponibile tra qualche mese il PT-RQ50K, proiettore che fa segnare il dato di 50.000 lumen e l’uso di ottica laser-phosphor Solid Shine rossa e blu separate.

I due display LCD TH-55VF2H e TH-55VF2 permettono di realizzare dei video wall in configurazione 2x2 con connessione in daisy-chain via Display Port e visualizzare un segnale 4K alla piena risoluzione.

le sue applicazioni heavyduty, è il blocco ottico sigillato ermeticamente e senza filtro con sistema di raffreddamento a liquido che fa segnare il dato di 20.000 ore di funzionamento senza manutenzione. PTRQ100 supporta SLOT-NX, una funzionalità condivisa con i proiettori DLP a 3 chip della stessa Panasonic. A corredo sono disponibili diversi terminali su schede di interfaccia opzionali. Powered zoom (throw ratio 1.7–2.4:1), powered focus F 1.7–1.9, f 25.6–35.7 mm.

Connessioni: SDI (BNC 3G/ HD/SD-SDI), HDMI, DVI-D, Multiprojector Sync-In e SyncOut in BNC, Serial In, Serial Out, Remote 1 in&out, Remote 2 in, LAN RJ-45, DIGITAL LINK connection (HDBaseT compliant), 100Base-TX, compatibile con Art-Net, PJLink (Class 2), Deep Color, HDCP 2.2.

Il sistema Geometric Adjustment semplifica l’allineamento delle immagini proiettate su schermi curvi e oggetti in 3D senza la necessità del computer (e relativi software dedicati) ma con un semplice passaggio di ottimizzazione post-installazione.

4K UHD, luminosità da 500 cd/ m2, la funzione 12-Axis Colour Management e il supporto per HDR (PQ e HLG), emulation mode per BT.2020. Display sviluppati per un uso intenso (24/7) in spazi pubblici come stazioni ferroviarie, centri commerciali, sale di controllo e grazie all’ampio parco connessione anche per l’uso in digital signage. Anche la serie CQ1 amplia la sua gamma e aggiunge sei nuovi modelli com formati che vanno da 43 a 86 pollici, luminosità da 400 cd/m2 e un funzionamento continuo giornaliero di 16 ore.

TH-55VF2H - TH-55VF2 TH-55LFV9

Una nuova coppia di display LCD per uso Video Wall (i TH-55VF2H e TH-55VF2) con cornice di dimensioni

ridottissime (siamo ad appena 0,88 mm), grazie alla quale è possibile configurare wall con interruzione delle immagini quasi nulla. In configurazione 2x2 con connessione in daisy-chain via Display Port è possibile visualizzare un segnale 4K alla piena risoluzione. Insieme a questi è stato presentato il modello H-55LFV9, display con cornice da 3,5 mm bezel to bezel, con garanzia di funzionamento H24.

In comune i tre componenti hanno la dimensione (55 pollici) con tecnologia InPlane Switching, che assicura una visibilità elevata anche per angoli ristretti di visione, grazie anche alla superficie del pannello trattata appositamente per eliminare i riflessi. Diverse caratteristiche di luminosità: 700 cd/m2 per il TH-55VF2H, 500 cd/m2 per TH-55VF2 e TH- 55LFV9). In dotazione l’applicazione VUK10 per l’auto-allineamento che rende il processo di installazione semplice e veloce.

SQ1 - CQ1

La gamma SQ1 registra la novità dei quattro nuovi display LCD con formati che vanno da 43 a 65 pollici che ampliano cos’ l’offerta che fino ad oggi contemplava solo la coppia top di gamma da 98 e 86 pollici.

Caratteristiche principali di questa serie sono la risoluzione

AW-UE150

Ancora numeri importanti per l’AW-UE150, quella che per Panasonic è la prima telecamera PTZ integrata predisposta per il 4K a 50p con sensore MOS di tipo 1. Angolazione di visione di 75,1° e zoom

ottico 20x; parco connessioni che conta tra le altre 12G-SDI, HDMI, fibra ottica e IP. Supporto importante con il controller remoto AW-RP150, dotato di schermo LCD e grafica sempre chiara in merito al controllo delle immagini e le varie impostazioni.

Il joystick dell’AW-RP150 è stato progettato con un disegno particolarmente ergonomico che comprende anche un comando a bilanciere per regolare lo zoom o la messa a fuoco. Un sistema particolarmente adatto ad ambienti che richiedono il forte uso dello zoom, come possono essere gli spazi per attività sportive e sale conferenze; possibilità di gestire video in 4K che HD.

L’AW-UE150, telecamera PTZ integrata predisposta per il 4K a 50p con sensore MOS di tipo 1, angolazione di visione ottimale di 75,1° e zoom ottico 2x: da utilizzare (in collaborazione con il controller remoto AWRP150) per le riprese in spazi per attività sportive e sale conferenze.

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2019 - Amsterdam

QSC, l’amplificatore che sa fare rete Elettroniche che integrano funzioni hardware e software che facilitano ed esaltano le funzioni di rete: è la serie CX-Q che QSC ha dedicato al suo Q-SYS Ecosystem: quattro modelli a otto canali e sei modelli a quattro canali

I

nuovi amplificatori della serie CX-Q sono stati progettati per focalizzare le loro prestazioni all’interno di una rete Q-SYS, quella che è la piattaforma di QSC nella quale far interagire i propri prodotti: rete aperta basata su Linux e con possibilità di integrazione e interazione con gli standard IEEE così da essere sempre facilmente aggiornabile e scalabile. Quattro modelli a otto canali e sei modelli a quattro canali: CX-Q 4K8 e CX-Qn 4K8 da 8x500 watt; CX-Q 8K8 e CX-Qn 8K8 da 8x1000 watt; CX-Q 2K4 e CX-Qn 2K4 da 4x700 watt; CX-Q 4K4 e CX-Qn 4K4 da 4x1400 watt; CX-Q 8K4 e CX-Qn 8K4 da 4x2000 watt. Le versioni Qn hanno solo ingressi di rete così da focalizzare risorse e budget quando non c’è la necessità di ulteriori e diversi input. A bordo la quinta generazione dello stadio di potenza in Classe D con alimentazione di tipo PL380 PowerLight: la soluzione

Non solo potenza, comunque abbondante, per gli amplificatori serie CX-Q: configurazione flessibile dei loro canali e facile integrazione nelle rete proprietaria Q-SYS. proprietaria di QSC per la massimizzazione della potenza in funzione degli ingombri e consumi. In evidenza anche la funzione FlexAmp Technology che permette, per questi amplificatori, di sommare due canali alla volta per ottenere un canale mono e avere quindi maggiore potenza; inoltre ogni canale può essere configurato a bassa impedenza (4/8 ohm) o su linee a 70/100V.

NV-32-H

Quello presentato è il nuovo network video endpoint nativo per la piattaforma Q-SYS. Gestisce la distribuzione video su rete, con funzioni di encoder/ decoder HDMI configurabile via software. Utilizzo primario in meeting room con supporto

per risoluzioni fino a 4K60 4:4:4 su infrastruttura Gigabit a bassa latenza. L’NV-32-H utilizza il codec di compressione Q-SYS Shift con bit-rate da 10 a 850 Mbps, protezioni HDCP 2.2 e AES-128. Tre HDMI (con 8 canali audio assegnabili Q-SYS) e un USB-B in ingresso; due HDMI (con 8 canali audio assegnabili Q-SYS) in uscita per il network video; audio analogico via mini-jack 3.5 mm in ingresso e in uscita; RS-232 con Euroblock a 3 pin; GPIO Euroblock; Gigabit LAN con PoE 802.3bt; due USB-A. La dotazione di connessioni dedicate al network video permette uno streaming a 1080p60 su due monitor in due diverse stanze da una singola sorgente.

ACOUSTICDESIGN SERIES

Con AcousticDesign QSC ha denominato la produzione di speaker per la riproduzione in ambienti, con tre gruppi di prodotti per installazioni

Il NV-32-H integra il codec di compressione video QSC Shift, grazie al quale lo streaming delle immagini, con risoluzione fino a 4K60 4:4:4, è senza latenza su rete Gigabit.

INFO www.exhibo.it

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L’AD-P.SAT, il satellite a sospensione AcousticDesign: lo stesso full-range da 70 mm è presente in tutti i satelliti della linea, così come il woofer da 165 è quello di tutti i subwoofer, di fatto cambia il tipo di installazione dei vari modelli. in room, in-ceiling e a sospensione. La coppia AD-S. SUB e AD-S.SAT è dedicata al montaggio in-room, in realtà il satellite può essere facilmente agganciato alla parete: woofer da 165 mm a doppia bobina il primo, full-range da 70 mm il secondo. Gli stessi altoparlanti che equipaggiano la coppia inceiling AD-C.SUB e AD-C.SAT e le soluzioni in sospensione AD-P.SUB e AD-P.SAT. Tutti i modelli presentano la doppia possibilità della gestione a bassa impedenza o su line 70/100V.

Genelec, l’audio passa per l’IP Gestione di contenuti audio in grandi spazi, magari con i diffusori collocati in diversi ambienti e distanti tra di loro: la soluzione via IP di Genelec che semplifica ma allo stesso tempo rende ancora più raffinato il controllo remoto

L

e soluzioni di Genelec sono, come da tradizione, mai banali, sempre con un livello tecnologico molto elevato e con una buona dose di innovazione.

Diffusori attivi che con il tempo si sono arricchiti di nuovi elementi che permettono alle diverse linee e modelli di essere sempre più focalizzati sui vari campi di utilizzo.

SMART IP AUDIO PLATFORM

La novità software di ISE 2019 per Genelec è stata la presentazione della piattaforma Smart IP Audio. Soluzione mirata principalmente al settore della installazione per poter distribuire e controllare un sistema scalabile dei propri diffusori su cavo Cat5 via IP e PoE. Il punto di forza della soluzione è la presenza a bordo, già attualmente, di un DSP e software di controllo entrambi molto avanzati: la nuova piattaforma di controllo remoto,

Arriverà soltanto nel corso del 2019 e i particolari più specifici sono ancora conoscere bene, ma la Smart IP Audio Platform di Genelec sembra avere già ben definiti i parametri di efficienza e facilità di utilizzo. quindi, va ad incontrare elementi già “ricettivi” al controllo remoto.

Alle attuali funzioni software la nuova piattaforma (previsto il lancio ufficiale più avanti nel corso dell’anno) aggiungerà strumenti specifici questo tipo di utilizzo, come il rilevamento automatico di nuovi dispositivi in rete, l’equalizzazione automatica in funzione dell’ambiente, la calibrazione e lo status monitoring. La promessa della piattaforma Smart IP Audio di Genelec è la compatibilità con il maggior numero di altri protocolli audio-over-IP più utilizzati in ambito professionale e la presenza nel sistema anche Il telaio è sostanzialmente compatto (siamo a 530x360x360 mm) in rapporto alla elevata potenza e soprattutto l’alto SPL di cui è accreditato il nuovo S360: 250+100 watt per la prima, 118 dB il secondo.

Un sistema con S360 e il subwoofer 7382 può contare su una risposta in frequenza che parte da 15 Hz e pressione sonora con picchi a 130 dB. di un ingresso analogico, così da offrire all’installatore flessibilità e facilità di utilizzo.

S360 – 7382

All’interno della linea SAM Master Studio Monitor Genelec ha introdotto due nuovi diffusori che hanno l’obiettivo di aggiungere, a quelle che sono le specifiche e caratteristiche già note, anche un livello di SPL moto elevato soprattutto se si tiene conto delle dimensioni compatte di entrambi.

S30 è la sigla del monitor a due vie, con woofer da 10 pollici e tweeter a compressione in titanio da 1.7 pollici con carico del tipo Directivity Control Waveguide DCW. Una soluzione, quella del carico del tweeter, che massimizza l’emissione sonora con una dispersione ideale di 95 gradi in orizzontale e 75 gradi in verticale. A bordo dell’S360 un

doppio amplificatore in Classe D (con stadio di alimentazione proprietario SMSP ad alta efficienza) da 250 watt sul woofer e 100 watt per il tweeter, grazie al quale il diffusore è accreditato di un output di ben 118 dB. L’S360 utilizza la piattaforma software GLM, quella che permette al diffusore completa integrazione con sistemi configurabili che vanno dal semplice stereo a soluzioni di audio immersivo da 40 canali. Possibilità di gestione software (via PC o Mac) per la configurazione dei vari parametri elettroacustici in funzione dell’ambiente.

Partner naturale dell’S360 è il subwoofer 7382 che utilizza tre woofer da 15 pollici abbinati ad un amplificatore integrato in Classe D da 2500 watt: 119 dB come livello sonoro e la risposta in frequenza che parte da 15 Hz.

INFO www.prase.it

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2019 - Amsterdam

Atlona, si riparte da Omega Una nuova vita quella di Atlona che entra a far parte del Gruppo Panduit, uno dei maggiori riferimenti mondiali per quanto riguarda materiali e infrastrutture elettriche per telecomunicazioni, trasporti e medicina Il sistema AT-OME-EX-KIT (extender 4K UHD HDBaseT), composto dal trasmettitore OME-EX-TX e il ricevitore OME-EX-RX: una delle tre novità entrate nelle serie Omega.

P

roprio a ridosso di ISE 2019 arriva il comunicato ufficiale che conferma l’acquisizione di Atlona da parte di Panduit, con sede in Illinois, uno dei grandi nomi del settore che inizia la sua storia nel 1955 e ora conta un fatturato di circa 1 miliardo di dollari e la presenza in 112 Paesi con poco meno di 5.000 impiegati.

OMEGA

Una della novità più recenti di Atlona è la serie Omega e ad ISE questa si è arricchita con la presentazione di: AT-OME-EXKIT, AT-OME-SR21 e AT-OMEST31A. AT-OME-EX-KIT è un extender 4K UHD HDBaseT progettato per piccole meeting room per la gestione del segnale HDMI audio e video, controllo, Ethernet e USB su distanze fino a 100 metri. Il sistema è realizzato dal trasmettitore OME-EX-TX, che integra un

interfaccia YSB 2.0 per PC ed è alimentato via PoE dal ricevitore (l’altro elemento del sistema) OME-EX-RX. AT-OME-SR21 è un ricevitore HDBaseT e scaler 4K UHD con ingresso HDMI locale. Riceve segnale video 4K UHD 4:2:0 @ 60 Hz insieme ad audio e controllo fino a 100 metri su cavo Cat. Può anche ricevere dati USB su HDBaseT da trasmettitori compatibili con USB 2.0 per realizzare una soluzione integrata per periferiche come videcamere, soundbar e display touch screen. Il down-scaling e up-scaling in alta qualità che conserva il colore e i dettagli nella fase di conversione tra 4K e 1080p rende l’AT-OMESR21 lo strumento perfetto per le presentazioni che combina display ad alta e altissima risoluzione. Selezione automatica degli ingressi e doppia porta LAN. L’AT-OME-ST31A è uno switcher 3x1 4K UHD e

Uno delle rare (forse addirittura l’unica) possibilità di veicolare il segnale Dolby Vision sulla rete IP in formato 12 bit, 4K, contenuti HDR @ 60Hz con 4:2:2 sembra essere quella di OmniStream di Atlona. trasmettitore HDBaseT che presenta due ingressi HDMI insieme ad un ingresso AV USB-C. Le uscite mirrored 18 Gbps HDMI e 10 Gbps HDBaseT lasciano spazio a diverse possibilità di realizzare sistemi AV. Possibilità di down-scaling a 1080p di sorgenti 4K. Estrazione audio stereo su uscite bilanciate da sorgenti video. L’AT-OMEST31A può essere alimentato Da sinistra a destra: Marc Naese (Panduit SVP Network Infrastructure Business), Dennis Renaud (Panduit CEO), Ilya Khayn (Atlona CEO) e Michael Khayn (Atlona VP Product Development/Engineering) ufficializzano l’acquisizione di Atlona da parte di Panduit.

INFO www.prase.it

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via PoE da un altro dispositivo Atlona di tipo HDBaseT o può esso stesso alimentare via PoE un ricevitore compatibile con alimentatore opzionale.

DOLBY VISION SU OMNISTREAM

Atlona annuncia la possibilità di veicolare il segnale Dolby Vision sulla rete OmniStream, con supporto per 12 bit, 4K, contenuti HDR @ 60Hz con 4:2:2.

Al momento la distribuzione di materiale AV su IP offre HDR10 o HLG ma non Dolby Digital, allo stesso modo alcuni sistemi HDBaseT gestiscono 4K HDR compatibile con Dolby Vision ma limitati a 24 o 30 Hz: la soluzione di Atlona a questo punto sembra essere l’unica in grado di riunire tutti gli elementi @60Hz.

Wisdom Audio, qualità nascosta Alcuni del tutto incassati, altri con ingombro in ambiente minimo, altri ancora ben visibili ma con forme e colori che mitigano le dimensioni.

Wisdom Audio e i suoi diffusori che giocano con le dimensioni e il design per offrire diverse possibilità di installazione

L’

ingombro in ambiente è uno dei primi problemi che un installatore professionista si trova di fronte nella progettazione di un sistema audio, sia esso multiroom che Home Cinema.

In soccorso arrivano i produttori di diffusori da incasso, di quelli che letteralmente fai sparire nella parete o nel soffitto.

Poi c’è Wisdom Audio che offre diverse linee di prodotti che proprio sull’ingombro in ambiente provano a diversificare l’approccio, per essere più vicino alle diverse esigenze.

INSIGHT P4M - P2M - S10

Una coppia di diffusori onwall per la serie Insight: il più piccolo P2m e il grande P4m.

La differenza tra i due è la presenza di un solo midwoofer nel primo e di due unità nel secondo, rimane identico il tweeter, uno degli elementi di

forte caratterizzazione della produzione di Wisdom Audio, tra le poche aziende ad utilizzare un driver magneto-planare. Quello sviluppato da Wisdom Audio ha la membrana in Poliimmide, un polimero con elevate prestazioni in termini di resistenza alle alte temperature: un altoparlante che mette insieme diverse caratteristiche come la massa molto ridotta, l’elevata rigidità, la mancanza di fenomeni di risonanza, elevata resistenza meccanica, in grado di realizzare ampie escursioni, dispersione sonora uniforme, carico molto semplice visto dall’amplificatore.

Tweeter che può essere rimosso dalla sua sede e ruotato di 90 gradi, per seguire facilmente installazioni orizzontali o verticali del diffusore. Sia il P4m che il P2m sono caratterizzati da una profondità di soli 105 mm.

A completare la gamma audio nella stessa linea il subwoofer I tre diffusori disponibili in finitura laccata bianca o nera.

I due full-range condividono il tweteer e il midwoofer da 130 mm, doppio nel P4m; woofer da 250 mm per il subwoofer.

Per P4m, P2m e S10 la strada scelta è quella della installazione on-wall con poco più di 10 cm di profondità richiesta. Disponibili delle griglie di protezione con disegni e temi personalizzabili.

L’imponente LS4 che utilizza un unico grande trasduttore magneto-planare da 80 pollici in grado di generare una pressione sonora nell’ordine dei 130 dB. S10, con altoparlante da 250 mm in un box da appena 116 mm di profondità. Il subwoofer è passivo e può essere alimentato dall’amplificatore SW-1 DSP.

LS4

Il prodotto di riferimento per Wisdom Audio, un diffusore realizzato senza risparmio anzi ampliando al massimo delle possibilità tecniche quanto l’azienda ha imparato in tema di driver magneto-planari.

Con questa tecnologia infatti è realizzata tutta la superficie radiante dell’LS4, un enorme trasduttore a nastro da 80 pollici che copre tutta la gamma audio

utile con una pressione sonora riproducibile che supera i 130 dB: numeri che si abbinano bene alle sale cinema ad alte prestazioni ed elevato budget.

La presenza di un trasduttore magneto-planare di così grandi dimensioni sposta ancora più in alto le caratteristiche di bassa distorsione, dettaglio, gamma dinamica, trasparenza, dispersione orizzontale e perfetta riproduzione dello stage. Le grandi dimensioni del diffusore possono essere minimizzate nascondendolo dietro un telo acusticamente trasparente, magari lo stesso che riceve le immagini dal videoproiettore.

INFO www.gammalta.it

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2019 - Amsterdam

AMX, la collaborazione nella sua forma migliore Il lavoro a distanza tra persone e team, sempre più facile e sempre più alla portata di tanti grazie ad una semplificazione delle procedure che in qualche caso si abbina alla riduzione dei costi. Le distanze si accorciano e il lavoro remoto è sempre più una solida realtà

A

MX, tra le sue proposte di ISE 2019, ha riservato uno spazio importante per i dispositivi, le tecnologie e le soluzioni integrate focalizzate allo smart remote working.

MODERO G5

Una nuova linea con cinque display touch panel con misure che vanno da 7 a 20 pollici, derivati dall’esperienza che AMX ha fatto nel recente passato con le serie S e X: di questo rappresentano una versione che riprende componenti e tecnologie per offrire prodotti di prezzo più contenuto. Alla base dell’offerta la coppia MT-702 e MD-702, sostanzialmente si tratta della stessa macchina disponibile rispettivamente in versione tabletop (quindi da appoggiare su qualsiasi

I due MT-1002 e MD-1002, con display da 10.1 pollici e risoluzione 1280x800. Insieme ai due più piccoli MT-702 e MD-702 sono disponibili per installazione sia ad incasso che in modalità tabletop.

INFO www.intermark.it

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superficie grazie a supporti integrati) e da incasso: display a matrice attiva TFT LCD da 7 pollici con risoluzione 1280x800.

La coppia MT-1002 e MD-1002 rispetta la stessa regola, con identico display da 10.1 pollici con risoluzione 1280x800, anche questi disponibili in versione tabletop il primo e da incasso il secondo. È disponibile solo per uso tabletop invece il top di gamma MT-2002, con il suo ampio display da 20 pollici con risoluzione 1920x800. Dimensione display e relativa risoluzione a parte questi prodotti hanno molto in comune, sono evidentemente il frutto di un progetto unico che ha differenziato le dimensioni per soddisfare un pubblico il più ampio possibile. A cominciare dal potente processore quadcore, grazie al quale animazioni, immagini, video e transizioni vengono riprodotti con una elevata qualità, velocità e definizione nei dettagli. Il display è di tipo multi-touch che permette di gestire diversi documenti e applicazioni con una navigazione diretta e semplificata. Sempre molto apprezzata in ambiente

La linea importante dell’MT-2002, l’unico modello di Modero G5 disponibile sono in versione tabletop: display a matrice attiva TFT LCD da 20 pollici con risoluzione 1920x800.

Il pannello connessioni del trasmettitore del sistema CTC-1402: numero e tipologia lo rendono una macchina completa e in grado di gestire un numero elevato di standard e formati. enterprise è la funzione di aggiornamento firmware semplificata, con accesso diretto ad un link da condividere nella rete locale. Integrato nel software di controllo il webbrower, il visualizzatore e condivisore di documenti che permettono di utilizzare file e documenti (da USB o cloud storage) in tempo reale durante i meeting. Software specifico per la sicurezza che lascia ampio margine agli amministratori di configurare i display in modo da assegnare i permessi giusti alle persone autorizzate. In situazioni in cui è probabile che il display non sia nella posizione migliore, soprattutto quando è condiviso da più persone, il pannello IPS ad ampio raggio di visualizzazione ottimale è sicuramente un punto positivo.

Per queste, e tante altre ancora, caratteristiche la serie Modero G5 è particolarmente indicata per meeting, sale riunioni, educational, auditorium e

tutto quello che è ambito professionale e entreprise.

SERIE CT CONNECTIVITY & TRANSPORT

Kit dedicati alle sale riunioni, per la gestione e switching di segnali 4K HDMI e USB: composti da trasmettitore (da installare nel tavolo) e ricevitore connessi tra di loro in DXLINK (HDBaseT + controllo AMX). Basta collegare un nuovo dispositivo al trasmettitore per far partire automaticamente il display/ proiettore, con il segnale che viene scalato e inviato per la visione ottimale. CTC-1402 e CTP1301 le sigle dei due kit all’interno di questa serie. Dispongono di ingressi HDMI, DisplayPort, USB-C, RS-232, ingresso e pass-through audio, HDBaseT RJ45, Phoenix block. Supporto per 4K60 4:4:4. Utilizzo diretto e semplificato con i prodotti per la collaborazione Acendo Core e con la soundbar con telecamera integrata Acendo Vibe.

Monitor Audio, in casa e fuori Oltre alle recenti introduzioni nel catalogo Home, tra le quali la nuova serie Gold, Monitor Audio pensa anche alla diffusione sonora multiroom indoor e outdoor, con proposte indirizzate alla sonorizzazione a 360 gradi senza distinzione della presenza di pareti o meno

M

onitor Audio ha voluto e saputo far crescere in maniera lenta, ma con contenuti non banali, la propria linea dedicata alla custom installation.

Quella che si è sviluppata all’ombra delle produzione home tradizionale e da questa ha saputo trarre tecnologie ed esperienza per proporre soluzioni di spessore, da azienda matura.

VECTA V240-LV

La linea Vecta si è arricchita del modello V240-LV, quello che aggiunge la possibilità di utilizzo con reti a 70/100 V rispetto al V240 a bassa impedenza. Rimane l’idea vincente di un tealio sagomato per poter essere installato ad angolo, sia tra due pareti che tra parete e soffitto. Per ampliare

Il subwoofer CLG-W10 può essere installato interrato o esterno con supporti dedicati.

Il suo ruolo è di completare in basso la risposta in frequenza dei satelliti CLG140 e CLG160.

ulteriormente le possibilità d’utilizzo Monitor Audio ha affiancato al nuovo V240-LV anche l’accessorio V-Cluster che aggiunge alle due possibilità di installazione citate anche quella di riunire quattro unità per arrivare ad una copertura sonora di 360 gradi in orizzontale mentre quella verticale rimane ampia grazie alla naturale curvatura del pannello frontale del diffusore. Il V-Cluster inoltre permette una inclinazione di ogni singolo diffusore fino a 25 gradi. A bordo del V240-LV la coppia di midwoofer da 100 mm con cono in C-CAM (membrana in materiale ceramico con rivestimento in alluminio e magnesio) e tweeter da 25 mm in Gold C-CAM (come il primo con l’aggiunta del rivestimento esterno in oro anodizzato).

Il diffusore ha il telaio in ABS a tenuta ermetica e connettori dorati resistente alle condizioni ambientali con certificazione IP55 e resistenza ad una temperatura fino a 65 gradi.

Telaio e griglia sono verniciabili.

CLG-W10

La linea Climate Garden System registra l’arrivo in listino del subwoofer da esterno CLG-W10, quello che è il naturale complemento dei

La diversa possibilità di installazione (con supporto o angolo) e la certificazione IP55 rende il Vecta V240 molto versatile; il nuovo V240-LV aggiunge anche la possibilità di uso in rete 70/100V.

In rilievo nella serie degli amplificatori da custom installation di Monitor Audio lo stadio di uscita fornito da Hypex, uno degli interpreti della Classe D con maggiori apprezzamenti mondiali. due satelliti CLG140 e CLG160 per completare in basso la loro risposta in frequenza. Il subwoofer può essere utilizzato parzialmente interrato o in esterno (in questo caso con il supporto di elementi che fanno da base). Il telaio è a tenuta ermetica senza elementi di giunzione, con un valore IP54. L’altoparlante utilizzato misura 250 mm di diametro, di tipo a lunga corsa e con il profilo del cono convesso: una soluzione che permette all’acqua, eventualmente filtrata nelle aperture necessarie alla diffusione del suono, di essere espulsa grazie agli stessi movimenti dell’altoparlante. Per il cono è stata utilizzata una soluzione che una evoluzione del C-CAM rivisto per essere a tenuta massima degli agenti

atmosferici. Utilizzo doppio a 4 ohm o 70/100V.

AMPLIFICATORI IA

Cinque i finali della serie IA, disponibili in configurazione da 2 a 12 canali, utilizzabili a ponte e dotati di uno stadio di uscita

by Hypex, uno dei produttori di dispositivi in Classe D con le maggiori caratteristiche tecniche e soniche. IA150-2 da 2x100/150 @8/4 ohm; IA60-12 da 12x45/60 @8/4 ohm; IA200-2C da 2x150/200 @8/4 ohm; IA150-8C da 8x140/150 @8/4 ohm; IA8002C da 2x500/800 @8/4 ohm.

Tutti con impedenza in ingresso di 20.000 ohm e in uscita di 600 ohm; DSP con regolazione di alcuni parametri (EQ, guadagno, crossover). I tre maggiori hanno comunicazione IP con TCP/IP (RJ-45 10/100 Base T).

INFO www.mpielectronic.com

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2019 - Amsterdam

Kramer, punta forte sulla versatilità

La sola potenza a volte può non essere sufficiente, le aziende più reattive sanno che per risolvere le esigenze delle tecnologie che cambiano devono essere più smart dei loro stessi prodotti. Kramer ci presenta le proprie soluzioni

A

ISE 2019 Kramer ha presentato, tra gli altri prodotti, una coppia di matrici e una piattaforma di gestione delle risorse legate al meeting management e room booking.

Le prime due integrano il plus della possibilità di variare il tipo di connessioni: una soluzione che lascia più margine di flessibilità nella progettazione e gestione del sistema che gira intorno ad esse.

AFM-20DSP

Macchina versatile e ricca di funzioni la nuova AFM-20DSP, matrice audio con 20 porte e DSP integrato dalla particolare caratteristica di avere ingressi e uscite intercambiabili. Presenti

inoltre 8 canali AEC, sistema di eliminazione auto feedback, supporto per il protocollo Dante, sezione di potenza da 120 watt e gestione Hi-Z. Il DSP utilizzato è powered

by Xilica, uno dei nomi di riferimento del settore. HDMI embedding e de-embedding a 4K 60 Hz 4:2:0. Per le sue caratteristiche e l’elevata versatilità, l’AFM-20DSP può essere facilmente utilizzato in installazioni AV così come in strutture tipo auditorium, eventi dal vivo, broadcast e studi di registrazione.

VS-34FD

Ancora ingressi e uscite intercambiabili anche per

L’ingombro è contenuto ma le features della matrice audio AFM-20DSP sono tante: 20 porte intercambiali, DSP e sezione di potenza da 120 watt integrati, supporto al protocollo Dante.

Il profilo del VS-34FD, matrice switcher a 34 porte di tipo modulare e multiformato, 8K-ready, HDMI, HDBaseT, DGkat, fibra ottica, DVI, VGA HD-SDI, audio analogico e digitale.

Più in alto la matrice AFM20DSP. il VS-34FD, un importante matrice switcher a 34 porte di tipo modulare e multiformato, 8K-ready. La macchina supporta HDMI, HDBaseT, DGkat, fibra ottica, DVI, VGA HD-SDI, ingressi e uscite audio sia analogiche che digitali.

Inoltre è compatibile con tutte le schede attuali e quelle prossime in arrivo compatibili con il formato 8K. Switch Ethernet integrato per poter utilizzare tutte le schede che a loro volta hanno una porta Ethernet. Il cambio di scheda è di tipo hot-swap, viene riconosciuta immediatamente senza bisogno di configurazione. Formato 4U.

KRONOS Kronos è un servizio di meeting management e room booking da utilizzare con servizi di collaborazione professionale come Microsoft Exchange, Office 365 e G Suite.

INFO www.kramerav.com/IT

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Piattaforma cloud-based di meeting management e room booking facilmente integrabile con servizi di collaborazione

professionale come Microsoft Exchange, Office 365 e G Suite.

Kronos si integra con Kramer Control per cui semplifica il lavoro degli amministratori per le gestione delle disponibilità delle sale. Ancora via Kramer Control è possibile la regolazione automatica della illuminazione della singola sala, in relazione al fatto che questa sia prenotata per un meeting o libera.

Soluzione di illuminazione che può essere pienamente personalizzata via software.

Tutte le informazioni da e verso i touch panel viaggiano su 802.1x con sistema di sicurezza dati Transport Layer Security, così come è sicuro il flusso di dati verso il cloud server di Kronos.

Il sistema offre un’ampia libreria di schemi di interfacce utente così da poter personalizzare con ampio margine di scelta.

Apart, l’audio distribuito Musica, da diverse fonti e in diversi formati, pronta e facile da distribuire in ambiente, sia quello di casa che ancora meglio per le grandi superfici commerciali e professionali: le novità di Apart hanno l’obiettivo proprio quello di avere un buon audio in ogni ambiente

T

ante stanze o ambienti da sonorizzare, magari con la necessità di avere un controllo centralizzato e che non faccia perdere il sonno per la gestione completa del sistema.

Apart focalizza le proprie novità più recenti proprio nella distribuzione di musica e audio in reti anche di grandi dimensioni, con forte attenzione alla qualità e caratteristiche tecniche.

PMR4000R MKII

Player audio multisorgente con sezione sinto FM/DAB/DAB+

integrata, web-radio, streaming Spotify Connect, ingresso USB e connettività UPnP per poter attingere alle librerie musicali sulla rete locale da computer e NAS. Il PMR4000R MKII dispone della DOK app specifica per il controllo diretto da smartphone e tablet per iOS e Android: da questi è possibile gestire l’ingresso e la riproduzione delle tracce audio. Inoltre è possibile gestire il PMR4000R MKII via webbrowser, da telecomando e dai comandi sul pannello frontale Compatibile con file di tipo MP3, WMA, FLAC, WAV; l’ingresso USB accetta pen-drive con FAT32 file system e fino a 256 GB di capienza.

Uscite digitali e analogiche, rispettivamente informato ottico e RCA; porta Ethernet e WiFi doppia banda 2.4/5 GHz.

Linea elegante e le buone prestazioni caratterizzano il P60DT, sistema di diffusione sonora da sospensione a due vie, disponibile con telaio in ABS con finitura nera o bianca.

Con il PMR4000R MKII possiamo gestire lo streaming Spotify Connect, le radio web oltre a FM e DAB+, una memoria USB e soprattutto la rete locale UPnp cablata e wireless.

Il Prezone2 offre la possibilità di gestire 2 microfoni, 4 sorgenti e 2 zone stereo: la disposizione dei comandi e delle connessioni semplifica il lavoro di installazione e utilizzo.

PREZONE2

Le funzioni principali del Prezone2 sono in realtà già definite nella sua stessa sigla: un pre-amplificatore che può gestire 2 zone stereo distinte.

Il pannello frontale non è solo elegante nelle forme e colori, ma soprattutto ha la disposizione dei comandi fatta in modo da semplificare le operazioni, anche per chi non ha esperienza in merito.

Sul pannello frontale le connessioni: i 4 ingressi con RCA e relativo controllo del guadagno (input 1 aggiunge il Phoenix 3-poli); controlli alti e bassi per Zona 1 e 2; uscitein formato RCA e Phoenix 3-poli; RS-232 e Priority; Emergency In; Paging Mic con controllo separato per le due zone; doppio ingresso microfonico con guadagno e controllo dei

toni. Risposta in frequenza HiFi da 20 a 25k Hz.

P60DT

Facile da installare, bello da vedere e non per ultimo con buona caratteristiche tecniche, soprattutto per quanto riguarda la dispersione sonora: è la estrema sintesi del sistema di diffusione da sospensione P60DT. Disponibile con finitura bianca o nera del suo telaio in ABS con griglia in acciaio.

La copertura superiore cela il sistema di bloccaggio “dual Gripple”, il connettore euroblock in/out e il trasformatore 70/100 V con regolazione 60/30/15/7.5/3.75 watt. Il telaio a cono ospita il coassiale con woofer da 165 mm e tweeter da 25 mm: il sistema è accreditato di una dispersione, a 1000 Hz, di 180 gradi.

INFO www.prase.it

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2019 - Amsterdam

Lindy, l’attenzione per i professionisti Prodotti indirizzati al mercato pro, a risolvere le problematiche degli installatori e dei system integrator che si ritrovano quotidianamente a combinare tecnologie ed esigenze diverse. A loro Lindy dedica le novità di Amsterdam

U

n catalogo molto ampio, dove poter trovare dal singolo cavo o connettore di primo prezzo alle soluzioni della linea Pro che esibiscono numeri e caratteristiche tecniche rilevanti. La mission aziendale di Lindy è quella di accontentare un pubblico il più possibile ampio e diversificato. Le novità di ISE 2019 sono, invece, ben mirate ai sistemi e le installazioni che richiedono e offrono prestazioni elevate.

selezione di ingressi e uscite.

Controllo disponibile anche via telecomando, con cavi di estensione compresi per poter collocare la matrice lontano o non a portata di mano; controllo ulteriore via RS-232 o via computer grazie alla porta RJ45.

Le quattro uscite SPDIF, una per ogni output, sono utilizzate per indirizzare l’audio da una qualsiasi delle sorgenti ad un amplificatore o diffusori attivi.

EDID management.

4X4 HDMI 2.0 18G

50 M CAT6 HDMI 2.0 18G

Matrice switch con 4 ingressi e 4 uscite con ampiezza di banda a 18 Gbps, supporto a risoluzioni fino a 4096x2160 @ 60 Hz 4:4:4 8bit HDR; supporto per audio fino a 7.1 canali LPCM, Dolby TrueHD e DTS-HD Master Audio; HDMI 2.0 e HDCP 2.2.

Sul pannello frontale i pulsanti per il controllo manuale della

Sistema di extender con interfaccia HDMI 2.0 con ampiezza di banda 18 Gbps.

Utilizzabile per l’estensione di segnali HDMI 4K con supporto per HDR senza compressione per distanze fino a 50 metri su cavo di rete standard Cat5e/6.

Compatibile con la codifica HDCP 2.2, supporto per audio multicanale senza perdite in formato DolbyTrueHD e DTS-HD. Soluzione ideale per collegare sorgenti HDMI con TV, monitor o proiettore a distanza fino a 50 metri senza perdere qualità sul segnale trasmesso. La funzione PoC (Power over Cable) fornisce anche l’alimentazione necessaria grazie all’alimentatore collegato al trasmettitore e solleva dalla esigenza di avere prese di corrente nelle vicinanze anche del ricevitore. Supporto IR bidirezionale che permette il controllo di sorgente e monitor in entrambi i sensi; supporto CEC che semplifica l’uso di telecomandi; funzione EDID integrata per una più ampia compatibilità con monitor o proiettori.

300 M FIBRE OPTIC HDMI 2.0 18G Con TV, monitor o proiettore fino a 50 metri dalla sorgente il sistema 50 M CAT6 HDMI 2.0 18G permette di estendere il segnale HDMI 4K HDR senza compressione.

INFO www.lindy.it

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Quando le distanze da coprire per la trasmissione di segnale in alta qualità sono eccessive per il cavo Cat, è il momento di

Per il 4X4 HDMI 2.0 18G Matrix Switch Pro risoluzione supportata 4096x2160 @ 6 0Hz 4:4:4 8bit con HDCP 2.2; 4 ingressi e 4 uscite HDMI con ampiezza di banda a 18 Gbps. mettere in gioco la fibra ottica e di conseguenza un sistema di extender adeguato. Lindy propone il suo 300m Fibre Optic HDMI 2.0 18G, un extender in grado di gestire il segnale video con risoluzione fino a 4K 60 Hz con HDR su una distanza fino a 300 metri su fibra ottica LC Duplex, conservando HDMI 2.0 e con una banda passante di 18 Gbps. Supporta anche IR bidirezionale e RS-232 con codifica HDCP 2.2. Questo extender può essere usato anche per distanze superiori ai 300 metri, sostituendo i moduli SFP+ multimodali con la versione singlemode.

4 PORT HDMI 4K QUAD VIEW

Switch di tipo KVM con funzione Quad View, in grado di visualizzare fino a 4 sorgenti con risoluzione Full HD su schermo o proiettore 4K con possibilità di upscaling del segnale in tempo reale e commutazione seamless fra le sorgenti. Supporta

Oltre una certa distanza occorre utilizzare la fibra e un prodotto come il 300 m Fibre Optic HDMI 2.0 18G in grado di gestire il segnale video 4K 60 Hz HDR fino a 300 metri.

Con il 4 Port HDMI 4K Quad View possiamo visualizzare 4 sorgenti Full HD su schermo/proiettore 4K e permette di interagire con i monitor collegati direttamente con il mouse.

Supporto audio 7.1 canali LPCM, Dolby TrueHD e DTS-HD Master Audio. Supporto HDCP 2.2.

Il controllo della matrice può avvenire con diverse modalità: via telecomando IR (cavo di prolunga per ricevitore incluso), via RS-232, via software per PC oppure dai controlli fisici presenti sul pannello frontale dell’apparecchio. Qui troviamo, infatti dei LED che segnalano la combinazione tra sorgente e monitor associato in maniera diretta e facile da interpretare.

Le uscite SPDIF sono utilizzate per indirizzare l’audio da una qualsiasi delle sorgenti ad un amplificatore o diffusori attivi.

HDMI 2.0 AUDIO EXTRACTOR Il 4 Port HDMI 1.4 10.2G Video Wall Scaler gestisce un singolo ingresso HDMI 4K verso 4 display con diverse configurazioni (2x2, 1x2, 1x4). Supporta fino a 3840x2160 @ 30 Hz. risoluzioni HDMI 2.0 4K @ 60 Hz 4:4:4 8bit e HDCP 1.4 sulla porta di uscita. Si può interagire con i monitor collegati direttamente dal mouse, scorrendo tra i quadranti, con la possibilità di attivare la funzione fullscreen semplicemente con un doppio click. È inoltre possibile aumentare il numero di dispositivi collegati installando più switch in cascata. Supporto audio stereo LPCM e multicanale Dolby Digital, DTS, Dolby TrueHD, DTSHD (inclusi nel segnale HDMI).

4 PORT HDMI 1.4 10.2G VIDEO WALL SCALER

Video wall scaler con il quale è possibile gestire un singolo ingresso HDMI 4K verso 4 display con diverse configurazioni (2x2, 1x2, 1x4).

L’ingresso 4K è suddiviso in quattro e inviato ad ogni display in formato 1080p: soluzione utile per usi di digital signage e entertainment. Supporta risoluzioni fino a 3840x2160 @ 30 Hz. Ingresso HDMI e DVI selezionabile: in questo modo è possibile collegare due sorgenti con questi due formati.

Estrazione e conversione audio digitale in analogico. Ogni uscita può essere regolata in termini di contrasto, luminosità, nitidezza, luminanza e colore così da poter ottimizzare con precisione la visione su video wall.

8X8 HDMI 2.0 18G MATRIX SWITCH PRO

Matrice switch HDMI 2.0 con banda passante a 18 Gbps, supporto per risoluzioni fino

Estrazione dell’audio (stereo o multi-canale, analogico o digitale) in tempo reale da una sorgente HDMI mentre

Su un lato dell’HDMI 2.0 Audio Extractor l’alimentazione, HDMI out, audio ottico e analogico; sull’altro HDMI in e il selettore dei canali. a 4096x2160 @ 60 Hz 4:4:4 8 bit. Permette di collegare 8 sorgenti 4K a 8 monitor 4K in qualsiasi combinazione, la commutazione tra ingressi e uscite è assolutamente libera e si possono fare tutte le associazioni che servono.

È una matrice switch l’8x8 HDMI 2.0 18G con supporto a risoluzioni fino a 4096x2160: permette di collegare 8 sorgenti 4K a 8 monitor 4K in qualsiasi combinazione a commutazione libera.

il segnale video viene inviato e trasmesso su un display o proiettore in formato 4K. Da utilizzare in presenza di un sintoamplificatore AV privo di collegamenti HDMI, oppure in caso di un display e diffusori separati. L’HDMI 2.0 Audio Extractor supporta la banda 18 Gbps, con risoluzione 4096x2160 @ 60 Hz e spazio colore REC.2020 e HDR. Connettori: HDMI in e out, audio Toslink e 3.5 mm. CEC Bypass e selettore EDID Audio. HDMI pass-through LPCM 2/5.1/7.1, DTS-HD Master Audio, Dolby Atmos, DTS:X.

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2019 - Amsterdam

Anthem, i muscoli dell’home theater Una gamma di elettroniche dalle prestazioni elevate, sia in termini di pura potenza che di flessibilità d’uso: strumenti diversi per realizzare sistemi Home Theatre non banali, con il plus della correzione ambientale

D

al Canada Anthem fa sentire la sua voce, forte di una gamma prodotti che si muove tra il classico stereo e il multicanale con autorità in entrambi i casi.

Prodotti dal design per nulla eccessivo, che anzi tende a nascondere prestazioni e potenza. Ma basta inserire uno di questi in in sistema HT ad alte prestazioni per capire di che pasta sono fatti.

ARC GENESIS

Ancora prima delle novità hardware è bene notare quella che è la nuova versione di ARC (Anthem Room Correction) definita Genesis, ovvero il sistema sviluppato dalla stessa

La grafica del software di controllo di ARC è sempre chiara e ben comprensibile, anche in versione per tablet e smartphone: il sistema è utilizzato anche da Paradigm e Martin Logan.

INFO www.audiogamma.it

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azienda per la correzione acustica ambientale, sia in ambito due che multicanale.

Quello che si sta dimostrando un forte alleato per ottenere un importante boost di prestazioni da qualsiasi prodotto/sistema Home Theatre. Terza generazione per ARC che presenta il supporto per Mac e Windows e adesso anche la release per l’uso con dispositivi mobili iOS e Android. Progressi in termini di velocità delle elaborazioni del suono e maggiore definizione degli algoritmi utilizzati per il rilevamento dell’acustica ambientale. Migliori prestazioni anche per quanto riguarda il rilevamento e la correzione dei parametri legati al punto di intervento dei crossover elettronici e della correzione della curva di risposta in frequenza dei singoli diffusori; inoltre migliore allineamento delle fase tra diffusori full-range e subwoofer.

Oltre alle prestazioni più elevate il sistema ARC Genesis fa segnare dei sensibili miglioramenti anche in termini di grafica, ancora più semplice e chiara grazie alla implementazione di help in-line e workflow che mostrano lo stato attuale del processo e quelli

Microfono e stand per l’utilizzo del sistema ARC (Anthem Room Correction) ora arrivato alla terza generazione denominata Genesis: ancora più potenza di calcolo e più precisione nella correzione dell’acustica ambientale.

che possono essere gli step successivi. La possibilità, nel prossimo futuro, di una versione dedicata ai dispositivi mobili rende ancora più user-friendly l’uso di un potente e raffinato sistema di correzione ambientale come questo.

AVM 60

Pre/processore di riferimento, che integra tutte le maggiori decodifiche multicanale a cominciare da Dolby Atmos e DTS:X in configurazione a 11.2 canali. Un lungo elenco quello delle features che caratterizzano la dotazione dell’AVM 60: in estrema sintesi possiamo citare il DSP Quad Core; streaming WiFi con tecnologia DTS Play-Fi con il supporto dell’assistente vocale Amazon Alexa; uscite HDMI 2.0a, HDCP 2.2, 4.4.4 Color, HDR, BT2020, CEC, Dolby Vision, HLG, MHL e ARC; le uscite audio sono sdoppiate in formato RCA e XLR; sezione di conversione D/A audio compatibili con formati in alta risoluzione fino a 32bit/768kHz. Chiaramente è integrato il sistema di correzione ambientale ARC, in dotazione co l’AVM 60 ci sono microfono e stand professionali dedicati.

M1

Un possibile partner del pre/processore AVM 60 è l’amplificatore M1: monoblock in Classe D con stadio di uscita a Mosfet (8 dispositivi) da 1000 watt su 8 ohm che diventano 2000 su 4 per arrivare fino a 2400 su 3 (e ancora oltre i 2000 watt su soli 2 ohm) e 260 A di picco. Un dato che non è fine a sé stesso ma dimostra come in Anthem sono riusciti a lavorare su una Classe D che non ha problematiche con i carichi bassi, come non di rado succede. L’altezza molto ridotta di questo amplificatore (siamo

a 1 unità rack) deriva sia dalla compattezza congenita della configurazione in Classe D, sia dall’adozione di un circuito di raffreddamento a liquido che provvede a smaltire velocemente la temperatura generata negli stadi di potenza. Da sottolineare il dato del rapporto segnale/ rumore di ben 113 dB e il fattore di smorzamento che oscilla, a seconda della frequenza presa in considerazione, tra 800 e 1400. L’altezza ridotta, la possibilità di essere montato in rack e la temperatura sempre

Il numero e la varietà delle connessioni dice molto di un apparecchio: questo il pannello posteriore del pre/processore top di gamma AVM 60, in evidenza le uscite in formato XLR.

Una vista dell’interno del finale mono M1: il tubo di rame è parte del sistema di raffreddamento a liquido con meccanismo di recupero della condensa che lascia tutto asciutto. sotto controllo permettono di utilizzare uno stack di diverse unità di M1 in rapporto al numero di canali del sistema in cui viene inserito. L’ingresso XLR, oltre al classico RCA, ne permettono il collegamento anche a distanza con il pre/processore AVM 60.

MCA 525

Per budget inferiori o per avere in un solo dispositivo tutta la sezione di potenza, Anthem propone l’MCA 525: amplificatore multicanale al vertice della sua gamma.

Cinque canali da 225 watt su 8 ohm (400/600 su 4/2 ohm), con una scheda separata per ognuno di loro e una coppia di ben dimensionati trasformatori toroidali. In soluzioni simili i due

trasformatori vengono separati per alimentare ognuno di loro un certo numero di canali: nella soluzione di Anthem invece la coppia è dedicata al totale dei cinque canali. Il sistema Advanced Load Monitoring tiene sotto controllo i parametri di temperatura degli stadi finali, corrente e tensione in modo da far intervenire le protezioni in caso di problemi. Il sistema non è presente sulla linea del segnale audio, così da non interferire con la qualità dell’ascolto. Ingressi RCA e XLR.

MRX 1120

Anche in prodotto mono-telaio come il sintoamplificatore MRX 1120 Anthem ha saputo integrare tecnologie e numeri da

Le dimensioni contano quando si tratta di potenza: grandi i due trasformatori toroidali e grandi le cinque schede dedicate agli altrettanti canali (da 225 watt su 8 ohm) del finale MCA 525.

Un solo prodotto, se ben realizzato, può gestire un sistema multicanale anche molto complesso ed articolato: in questo senso Anthem propone l’MRX 1120 da 11x140 watt. campione, in grado da solo di gestire un sistema multicanale HT moderno, potente e in grado di interfacciarsi con le più recenti decodifiche. A cominciare dalla coppia “ad oggetti” Dolby Atmos e DTS:X, grazie alla configurazione a 11.2

canali con potenza di 11x140 watt. Compatibilità con 4K UltraHD, 3D e HDR, HDMI 2.0a, HDCP 2.2, 4.4.4 Color, HDR, BT2020, CEC, supporto MHL e ARC. Controllo via IP, RS232 e IR. Sistema di correzione della risposta ambientale ARC.

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2019 - Amsterdam

Sennheiser, il meeting sempre più smart Riunioni di lavoro nella stessa stanza o tra componenti del team che si trovano a distanza di chilometri: l’ufficio smart ideale non ha problemi a mettere insieme persone ed elementi che non possono condividere lo stesso spazio fisico. Sono sufficienti gli strumenti giusti, come quelli di Sennheiser

L

a collaborazione remota, un elemento ormai presente in pianta stabile negli uffici e nelle zone di lavoro in genere.

Un nuovo modo di gestire un team anche se i componenti sono collocati fisicamente lontani tra di loro. Aziende come Sennheiser realizzano strumenti (sia hardware che software) per rendere tutto questo sempre più facile ed efficace.

TEAMCONNECT CEILING 2

Direttamente dalla sigla possiamo comprendere la natura di questo prodotto: un sistema microfonico di connessione tra team di lavoro, con struttura da integrare al soffitto per cui diventa visivamente invisibile. È arrivato alla seconda generazione il TeamConnect Ceiling 2 e

porta con sé nuove funzionalità e caratteristiche: in modo particolare il protocollo Dante e Power over Ethernet. Il sistema dei microfoni di TeamConnect Ceiling 2 è realizzato con un array di 28 capsule Sennheiser KE10, gestibili dal software Control Cockpit. I microfoni possono essere inseriti in un pannello da controsoffitto e da qui di fatto sparire alla vista: non ci sono microfoni e cavi sul tavolo. Il sistema utilizza la tecnologia beamforming per focalizzare sulla voce dello speaker (da qualsiasi parte e da qualsiasi posizione egli parli), in questo modo si ottimizza la riproduzione del parlato e si perdono una buona parte dei rumori ambientali. Connessioni: 3-pin Phoenix e una coppia di RJ-45 per la rete Dante, una

RJ-45 per PoE. Risposta in frequenza da 160 a 18.000 Hz, rapporto segnale-rumore 83 dB, latenza 4 ms, massima pressione sonora 104 dB.

CONTROL COCKPIT 3.0.0

Tante soluzioni di microfoni in catalogo ma anche il software adeguato per la loro gestione: Control Cockpit arriva alla versione 3.0.0. Oltre alla gestione completa del sistema TeamConnect Ceiling 2, il software supporta i nuovi trasmettitori G3 e G4 e nuove funzionalità ai microfoni della stessa serie. In evidenza la rinnovata sezione del controllo e gestione delle batterie con la segnalazione, via allarme sul telefono, di possibili problemi in questo senso per livelli troppo bassi di carica.

SK 6212

Una schermata del software Control Cockpit: la più recente versione 3.3.0 punta molto l’attenzione alla gestione e controllo della carica delle batterie dei microfoni controllati.

INFO www.exhibo.it

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Sempre più piccolo e maneggevole ma, allo stesso tempo, versatile e potente. Il nuovo SK 6212, trasmettitore microfonico della serie 6000 sviluppato per usi live (teatri, live audio, broadcasting) in applicazioni audio multicanali ma facilmente utilizzabile anche in ambito corporate, presentazioni e education. L’SK 6212 è compatto e leggero

L’array dei 28 microfoni che compongono il sistema TeamConnect Ceiling 2: una volta inserito in un modulo in-celing e incassato di fatto sparisce completamente alla vista.

(63x47x20 m per poco oltre i 100 grammi di peso compresa la batteria), inoltre i bordi e gli angoli fortemente stondati e l’antenna removibile non creano problemi quando va indossato. Utilizza la batteria BA 62 a polimeri di litio, con una autonomia di circa 12 ore, ricaricabile con il charger dedicato LM 6062. L’SK 6212 è compatibile con tutta la serie 6000 e i ricevitori della serie 9000.

Stondato e di piccole dimensioni: è facile indossare l’SK 6212, anche in situazioni di musica live e rappresentazioni teatrali dove il confort è fondamentale.

Vivitek, grandi immagini condivise

L’esperienza di un produttore importante con un catalogo ben diversificato, sia per tecnologie utilizzate che per tipologia di applicazione dei propri prodotti. In questo modo ogni esigenza, consumer o professionale che sia, ha una specifica risposta da Vivitek

I

mmagini grandi e di qualità, Vivitek si rivolge contemporaneamente al mercato consumer e professionale per le novità di questo inizio anno, con VPR e display in prima battuta, ma anche strumenti per la condivisione ambiente lavorativo.

DH3665ZN

Per Vivitek il primo proiettore laser wireless per uso collaborativo, si inserisce nella gamma NovoConnect destinata ad accogliere strumenti e sistemi per la collaborazione wireless. Il DH3665ZN permette di interfacciarsi ed interagire con gli altri prodotti della serie (anche da remoto su rete locale) con i moduli Launcher, quelli che

permettono un collegamento diretto e senza fili a computer e dispositivi mobili per poter proiettare facilmente le immagini contenute in essi con funzione mirroring. Compatibile con Windows, MacOS, Ubuntu, Android, Chromebook e iOS: quelli che sono i sistemi operativi che rappresentano la quasi totalità del mercato. Il DH3665ZN è accreditato di una risoluzione di 1080p e 4.000 lumen, con sorgente laser con una vita media stimata di 20.000 ore. Un prodotto destinato a sale meeting di medie dimensioni.

NOVOTOUCH

La linea NovoTouch conta quattro display di tipo Flat Panel Displays (iFPD) con

Quattro display interattivi della linea NovoTouch, con dimensioni che vanno da 65 a 98 pollici: UHD 4K con retroilluminazione LED, duplicazione nativa dello schermo via AirPlay e Google Cast, touch a 20 punti di reazione.

All’interno della gamma NovoConnect il DH3665ZN è il primo proiettore laser wireless per uso collaborativo. Si interfaccia direttamente con la maggior parte dei sistemi operativi, fissi e mobili, utilizzati. dimensioni tra 65 e 98 pollici: LK6530i, LK7530i, LK8630i e LK9830i. Risoluzione UHD 4K con retroilluminazione LED, trattamento anti riflesso e vetro di protezione da 4 mm.

Sono display di tipo BYOD particolarmente indicati per uso didattico e corporate, con touch a 20 punti di reazione utilizzando le dita, lo stilo dedicato con tre penne interattive incluse è possibile annotare sullo schermo. Possibilità di connettere fino a 64 utenti e di visualizzare fino a 4 schermi contemporaneamente.

Duplicazione nativa dello schermo tramite AirPlay e Google Cast.

NovoConnect Solution a bordo.

Collegamenti wireless, ma anche HDMI 2.0 e altoparlanti integrati. Funzione LiveScreen per portare il contenuto in visione su un altro dispositivo Novo sulla stessa rete locale.

DH4661Z

Proiettore a laser stato solido per grandi immagini in spazi dalle dimensioni contenute, dove è difficile collocare altri

prodotti simili. Il DH4661Z promette bassi costi di gestione (20.000 ore dichiarate senza manutenzione) ideale per soluzioni educational dove spesso i budget sono ridotti. I principali dato tecnici: risoluzione 1080p, luminosità 5000 ANSI lumen, contrasto 20.000:1, zoom 1.65x, interfaccia HDBaseT. Compatibile con la piattaforma NovoConnect Solution.

I bassi costi di gestione sono uno dei punti di forza del DH4661Z, grazie alla illumunazione a laser a stato solido e 20.000 ore senza manutenzione. Risoluzione 1080p, luminosità 5000 ANSI lumen, contrasto 20.000:1.

INFO www.audiogamma.it

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2019 - Amsterdam

BrightSign, il player dalle mille risorse

Un catalogo che è quasi mono-prodotto, il media player in grado di interfacciarsi con sorgenti e formati di diverso tipo e gestire il flusso del segnale con la massima qualità. In un mondo di produttori ad ampia copertura BrithSign spicca per la sua forte specializzazione

L’

evoluzione del media player è andato di pari passo con l’espansione del numero e la tipologia di formati che possiamo gestire in un moderno sistema multimediale: risoluzioni standard, alte e altissime per audio e video per non avere nessuna problema di incompatibilità e di poter veicolare questi segnali in ogni situazione. Il media player moderno è una macchina potente e versatile, come presenti in gran numero nel catalogo di BrightSign.

HD4 - LS4

Per la serie HD4 i prodotti sono HD224 e HD1024, con prezzi allineato alle precedenti versioni ma con upgrade

sensibili, a partire dal software proprietario più aggiornato. La serie HD4 supporta in modo nativo il formato 4K via HDMI 2.1 e HDR10. Migliorata anche l’efficienza energetica di questi apparecchi. Le principali caratteristiche comuni ai due sono: decoding H.265, rendering HTML5, BrightWall e Mosaic Mode, la possibilità di fare streaming video da sorgenti locali e in rete, porta Gigabit Ethernet, GPIO e connessioni audio analogiche e digitali. L’HD1024 aggiungere una connessione USB 2.0 e una porta seriale. L’LS424 rappresenta l’entry-level della serie e nella sostanza rinuncia alla compatibilità con il 4K per fermarsi a 1080p.

L’HD224 è l’entry level della serie HD4, supporta in modo nativo il formato 4K via HDMI 2.1 e HDR10. Colori e forme sono quelli peculiari della maggior parte dei prodotti di BrightSign.

XD4 - XT4

Ad un livello superiore la doppia coppia della serie XD4 e XTA: XD234 e XD1034 per la prima, XT244 e XT1144 per la seconda.

Le prime due supportano video in 4K e Dolby Vision, HDCP, HTML5, audio digitale; la seconda coppia aggiunge PoE+, video 4K e grafica 4K, HDMI-in, porta seriale, doppia USB (tipo A e C).

Una curiosità: negli Stati Uniti esiste una versione dell’XT144 realizzata per le specifiche del Governo Federale secondo le norme Trade Agreements Act (TAA).

BrigthAuthor è l’interfaccia grafica che permette di accedere alle funzioni della piattaforma BNS.cloud, quello che è lo strumento software per gestire i prodotti in rete di BrightSign e le loro caratteristiche.

INFO www.comm-tec.it

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BNS.CLOUD

Oltre alle sue macchine disponibili con diversi livelli di caratteristiche e prestazioni, BrightSign aggiunge al tutto anche una piattaforma software che permette una gestione remota dell’hardware. Il sistema BNS.cloud è realizzato, in maniera molto sintetica, di tre livelli di cloud ai quali accedere, denominati: Control Cloud, Management Cloud e Content Cloud. Soprattutto gli ultimi due, oltre al controllo degli elementi presenti nella rete, permettono anche di conservare i dati legati alla performance, di ricevere delle notifiche in merito allo status della rete e dei singoli prodotti presenti in essa, di distribuire contenuti.

Per esigenze più contenute l’LS424 è una buona soluzione che ottimizza costi e ingombri, anche se “baby” è in grado di gestire comunque segnale video a 1080p.

Optoma, soluzioni per il mondo pro

Nuovi dispositivi per la riproduzione delle immagini di alta qualità ed elevate dimensioni, ma soprattutto un back-ground di tecnologie per ottimizzare le prestazioni e l’affidabilità di questi strumenti, sia per l’uso consumer che professionale

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na coppia di proiettori dalle caratteristiche tecniche e modalità d’utilizzo peculiari e un display di grandi dimensioni da utilizzare facilmente in rete per la condivisione di contenuti video. Questo e molto altro ha rappresentato la dinamicità e la “potenza di fuoco” di Optoma a ISE 2019.

FHDQ130

Il primo colpo d’occhio che riserva il display a LED FHDQ130 sono i suoi 130 pollici (2.88x1.62 m), solo 40 mm di spessore, con risoluzione 1080p e angolo di visione ottimale di 170 gradi, anche se in realtà le importanti caratteristiche sono tante altre. Un prodotto che fa della semplicità e velocità di installazione un punto fermo: grazie ad un processo di calibrazione realizzato sulla

linea di produzione, il tempo e le modalità di installazione sono molto ridotte. Parco connessioni che conta HDMI, USB, RS232 e HDBaseT, in aggiunta l’app Control Q dedicata che permette di ampliare i controlli e la gestione da dispositivi mobili.

Media player integrato che evita di aggiungere un ulteriore prodotto/sistema per leggere file esterni. La struttura del pixel SMD 4-in-1 ha il vantaggio di una superficie più uniforme e compatta nella riproduzione dei colori. Modalità eco con un consumo di appena 0.5 watt in stand by. Premiato a ISE 2019 come Best of Show in ambito installazione.

4K550ST

Proiettore pro con tecnologia DLP a chip singolo e obiettivo short throw (0.782:1), risoluzione

130 pollici di diagonale, con solo 40 mm di spessore per l’imponente FHDQ130, display a LED con risoluzione 1080p e un angolo di visione di 170 gradi. App Control Q per la gestione da mobile.

È dedicato al mercato dei VPR con ottica short throw il 4K550ST, con risoluzione nativa UHD 4K e una buona dotazione di connessioni che ne permette un utilizzo in diverse situazioni ed esigenze. nativa UHD (3840x2160) con un livello di luminosità di 4.500 lumen e rapporto di contrasto 10.000:1, lampada da 300 watt con durata stimata tra 3000 e 5000 ore a seconda del tipo di utilizzo. Lens shift verticale 10%. No keystone.

Ingressi: HDMI, MHL, VGA, microfono 3.5 mm, audio 3.5 mm, USB-A, RJ-45, 12 V trigger, RS-232; uscite audio analogico e digitale.

ZH420UST La certificazione di protezione alla polvere IP5X conferma come lo ZH420UST sia una macchina destinata principalmente ad utilizzo corporate. Ottica laser a lunga durata e bassa manutenzione.

L’ambiente naturale del ZH420UST sono le sale riunioni, gli ambienti di lavoro in genere e la protezione contro

la polvere (IP5X) ne è una evidente conferma. Proiettore con ottica ultra short throw laser di tipo DuraCore a lunga durata (20.000 ore dichiarate) e bassa manutenzione: l’assenza della lampada riduce i costi di gestione anche per un utilizzo 24/7. Risoluzione 1080p con luminosità di 4.000 lumen.

Può essere installato a meno di un metro dallo schermo e realizzare una immagine di oltre 100 pollici. HDBaseT, comandi audio, di rete e controllo, tutti tramite un singolo cavo CAT in grado di raggiungere 100 metri senza perdita di segnale, per un’installazione senza problemi.

INFO www.optoma.it

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2019 - Amsterdam

RTI, distribuzione e collaborazione al top

La tecnologia non crea barriere, le elimina. RTI caratterizza sempre di più i suoi prodotti in maniera trasversale, facendo in modo che possano gestire tanti formati e in maniera più possibile semplice ed efficace

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e immagini di altissima qualità e la possibilità di interazione diretta e semplificata sulla stessa rete locale: buona parte delle novità di RTI presentate a ISE 2019 puntano proprio a massimizzare le sinergie ed avere a disposizione diversi formati e standard con le massime prestazioni possibili.

AV OVER HDBASET

Una nuova serie di prodotti e sistemi per massimizzare le prestazioni della trasmissione AV over HDBaseT per ottenere una elevata qualità video (4K HDR) su singolo cavo di categoria per distanze fino a 100 metri. A questa caratteristica di partenza RTI aggiunge altri elementi al suo sistema ideale: colore 4:4:4; nessuna compressione;

zero latenza; banda a 18 Gbps; gestione di audio, video, controllo, Ethernet e alimentazione sempre sullo stesso singolo cavo. Facile configurazione con interfaccia web e integrazione senza problemi con altri prodotti di RTI. In questa piattaforma contiamo le due matrici/ switcher VHD-4X e VHD-8X (rispettivamente 4x4 e 8x10); la matrice/switcher audio-video VHU-8X (8x10); la coppia di trasmettitore e ricevitore VHT1X e VHR-1X; il video extender VXT-Ux; lo splitter (1x4) VDX14x; il downscaler HDMI VDS1X. Prodotti che rappresentano allo stesso tempo un punto di

Il sistema VXU-SC: in alto il ricevitore VXU-SCR, in basso il trasmettitore VXU-SCT, con i quali realizzare un collegamento che gestisce funzioni di videoconferenza e di trasmissioni multi-formato.

INFO www.comm-tec.it

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Il gruppo dei prodotti che RTI ha messo insieme per realizzare un sistema dedicato alla trasmissione AV over HDBaseT: VHD-4X, VHD-8X, VHU-8X, VHT-1X, VHR-1X, VXT-Ux, VDX-14x, VDS-1X. arrivo del know-how di RTI e il punto di partenza per le nuove realizzazioni a prestazioni e funzionalità ancora più elevate.

KA11 - KA8

Coppia di display touchscreen da 11.6 (1920x1080) e 8 (1280x800) pollici, di tipo capacitivo con supporto per multi-touch e gesture. Doppia possibilità di installazione: da appoggio, utilizzando l’accessorio dedicato, oppure da incasso potendo contare su una ridotta profondità dei due apparecchi. Utilizzabili sia in modalità portrait che landscape.

Sensori di prossimità e di rilevamento di luce ambientale integrati. Ethernet Gigabit con PoE e Wi-Fi 802.11 b/g/n a doppia banda, videocamera (CMOS 5 Mp), microfono (con sistema di cancellazione dell’eco e soppressione del rumore) e doppio speaker integrati, collegamento diretto e semplificato con videocamere di sicurezza di tipo IP e funzioni di intercom. Porta USB per la programmazione con la disponibilità di 8 GB di memoria di tipo eMMC Flash.

Il display KA11 e KA8 permette di interagire con un sistema RTI. Tra le altre funzioni il collegamento diretto e semplificato con videocamere di sicurezza di tipo IP e funzioni di intercom.

VXU-SC

Sistema di videoconferenza e collaborazione che punta alla semplicità d’uso, grazie anche alla interoperatività con Skype, Cisco WebEx e Citrix GoToMeetings.

Il sistema VXU-SC è composto da un trasmettitore (VXU-SCT) e ricevitore (VXU-SCR) con i quali è possibile creare un collegamento su singolo HDBaseT fino per segnali audio, video (fino a 100 metri per 1080p o 90 metri per 4K @ 60 Hz HDMI 2.0 4:2:0 e HDCP 2.2 ), dati, controllo, USB e Ethernet.

Wyrestorm, le prestazioni spinte

La distribuzione e il controllo di contenuti AV di alta e altissima qualità, l’obiettivo principale dell’azienda americana che si materializza in dispositivi legati a filo doppio al video in 4K e all’audio multicanale hi-res Con l’EX-SW-0301-H2 possiamo gestire trasmissioni su HDBaseT fino a 35 metri in formato 4K e fino a 70 metri in 1080p. Alimentazione con 12V DC 3A o PoH IEEE 802.3af.

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istribuzione a 18 Gbps su HDMI in prima battuta ma anche matrici ad alta flessibilità e strumenti per la gestione di file in ambito corporate: ISE 2019 per Wyrestorm è stata la vetrina per presentare diversi nuovi prodotti e per confermare lo sviluppo di tecnologie e piattaforme ad alte prestazioni.

EX-SW-0301-H2

Sistema con switcher a 3 ingressi ed extender di tipo HDBaseT per trasmissioni fino a 35 metri @ 4K e 70 metri @ 1080p che mette insieme RS232 e POH 2-way su ricevitore (relay, audio stereo embed/de-embed, scaler, HDMI IN locale), HDMI/ VGA/DP con HDCP 2.2 su singolo cavo di tipo Cat6/7

fino a 100m @ 1080P o 70m @ 4K. Uscita audio linea sul ricevitore. PoH tra ricevitore e trasmettitore. Compatibile con le sorgenti 4K/60 4:2:0.

HDCP 2.2 compliant. Controllo via Ethernet port (TELNET) su RX, RS-232 o dai pulsanti sul pannello frontale. Alimentazione con 12V DC 3A o PoH IEEE 802.3af. L’ingresso secondario del ricevitore risulta molto comodo nei casi in cui la sala principale è inattiva e il ricevitore può fare lo switch per essere utilizzato in qualsiasi modo sia da signage player che da un ricevitore satellitare mantenendo lo schermo attivo e visualizzando il contenuto.

Questo ingresso può essere attivato anche manualmente in qualsiasi momento per

I due chassis MX-1616-H2XC e MX-1010-H2XC possono ospitare 16 e 10 moduli della serie TX-H2X, schede con funzioni personalizzate da scegliere ed abbinare a seconda delle esigenze del sistema.

visualizzare il contenuto di un Chromecast o una Apple TV. Il ricevitore scala automaticamente il contenuto per ottimizzare la combinazione con la TV o il proiettore connesso.

TS-280-EU

È il primo touchscreen di Wyrestorm, con schermo da 2.8 pollici retroilluminato (disponibile anche in versione US 2-Gang) ed è compatibile con tutti gli switcher di presentazione della stessa azienda. Apparecchio di facile installazione: una volta scaricata l’interfaccia grafica dal sito e caricato il file nella memoria della macchina (via MicroSD) in 30 secondi il TS280-EU è pronto per essere utilizzato. Grazie alla interfaccia RS-422 è possibile utilizzare un cavo di collegamento tra il control point e lo switcher lungo fino a 100 metri, l’alimentazione viene ricavata da uno switcher compatibile o via alimentatore 12 V collegato.

H2XC

È una linea di prodotti molto varia e dinamica la H2XC,

Il primo touchscreen di Wyrestorm porta la sigla TS-280 (il suffisso EU indica la versione per il mercato europeo, US quello americano), con schermo da 2.8 pollici retroilluminato con interfaccia RS-422. progettata con il punto ferma della massima modularità così da lasciare all’installatore il numero più alto di combinazioni possibili. Al centro dell’offerta i due chassis MX-1616H2XC e MX-1010-H2XC, quelli in grado di raccogliere rispettivamente 16 e 10 moduli della serie TX-H2X. Queste sono caratterizzate da specifiche funzioni e con esse connessioni: in linea di massima troviamo schede HDBaseT con uscite che supportano 4K/60 4:4:4, schede in fibra ottica OM3 che supportano 4K/60 4:4:4; supporto per HDMI 2.0 a 18Gb/s; supporto HDR-10, HLG e Dolby Vision HDR.

INFO www.pixelengineering.it

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2019 - Amsterdam

Sonance, arriva il professionale Alla sezione per applicazioni residenziali e quelle commerciali, Sonance affianca un primo gruppo di prodotti denominati “professional”: caratteristiche tecniche e strutturali ancora più stringenti delle prime per diverse linee di prodotti: diffusori in-ceiling, da sospensione, da superficie a 70/100 V

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na vetrina di richiamo mondiale, l’ISE edizione 2019, quella che Sonance ha voluto sfruttare per far conoscere la nuova linea di prodotti che provano ad aggiornare e migliorare gli elementi strutturali ed estetici dei propri prodotti per rivolgersi al mercato professionale.

La nuova serie comprende diffusori per uso in-ceiling, da sospensione e da superficie con collegamento a 70/100 V e 8 ohm.

IN-CEILING

La linea in-ceiling è composta da cinque sistemi a due vie e un subwoofer. Tweeter a cupola morbida da 25 mm in comune a tutti; woofer da 100 mm per il PS-C43RT e la versione a ridotta profondità PS-C43RTLP; da 165 mm per il PS-C63R e la versione a ridotta profondità PS-C63RTLP; woofer da 200 mm per il modello PS-C83RT. Stessa misura per il subwoofer PS-C83RWT. I woofer hanno la membrana in polipropilene con sospensione in gomma. Griglia magnetica bezel-less, verniciabile e con basso impatto visivo una volta installata; opzionale la versione quadrata. Certificazioni: UL 1480, UL 2043, NFPA90 & NFPA70, S7232. Il tweteer ha un margine di mobilità così da poter essere indirizzato verso la zona di ascolto. Telaio posteriore in metallo a tenuta stagna, connettore Euroblock removibile.

SOSPENSIONE

La forma affusolata ed elegante dei diffusori da sospensione della serie Professional: anche per loro tre full-range, con woofer di diverso diametro, e il subwoofer dedicato.

INFO www.audioclub.it

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Quattro modelli nella linea da sospensione: i tre modelli a due vie che condividono il tweeter a cupola morbida da 25 mm, con il woofer da 100 mm per il PS-P43T, da 165 mm per il PS-P63T e da 200 mm per il PS-P83T; anche in questa linea è riproposto il subwoofer con altoparlante da 200 mm PSP83WT. Il design del cabinet

Il top di gamma della linea in-ceiling, PS-C83RT: woofer da 200 mm e tweeter da 25 mm, il primo è condiviso con il subwoofer PS-C83RWT, il secondo con tutti gli altri full-range.

Nel PS-S83T, come tutti gli altri diffusori della linea, in evidenza la doppia porta reflex e il tappo che sigilla la zona connessioni collocata in basso sul pannello anteriore. avvicina il profilo di questi speaker a quelli di alcuni sistemi di illuminazione; disponibili in finitura nera o bianca, comunque verniciabile a piacere. Il blocco posteriore va a coprire elegantemente la connessione cablata e il meccanismo di bloccaggio meccanico con dispositivo Gripple Hangers.

Certificazione UL 1480 e UL 2239. Tweeter con possibilità di angolazione meccanica.

SUPERFICIE

Cinque i modelli in box per l’installazione su superficie, che siano pareti o soffitti.

Anche in questo caso abbiamo quattro soluzioni full-range e il subwoofer dedicato: stesso tweeter a cupola morbida da 25 mm regolabile in angolazione per i primi, con woofer da 100 mm per il PS-S43T, da 130 mm per il PS-S53T, da

165 mm per il PS-S63T e da 200 mm per il PS-S83T; altoparlante da 200 mm per il subwoofer PS-S83WT. Il tweeter utilizza una camera posteriore di decompressione; doppia porta reflex sul pannello frontale di questi diffusori.

Sistema di aggancio posteriore Fast-Mount, che semplifica e assicura l’installazione; blocco di connessione cavi sul pannello frontale con elemento di protezione.

ScreenInt , eleganza certificata ®

Tra i prodotti presentati all’ISE da ScreenInt® il neonato Leonardo, uno schermo con cornice di soli 15 mm in alluminio e finitura in velluto nero. È disponibile nei formati 4:3, 16:9 e 16:10

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n buon proiettore senza un adeguato schermo diventa un prodotto limitato nelle sue prestazioni. Aziende specializzate, come ScreenInt®, fanno ricerca per ottimizzare materiali e tecniche per massimizzare i risultati e assicurarci immagini grandi e ben definite.

LEONARDO

Nella ricca e specializzata offerta di schermi fissi per videoproiezione il nuovo arrivato Leonardo si presenta con il plus della cornice molto ridotta: siamo ad un’altezza di soli 15 mm, con finitura in velluto nero che aiuta a delimitare il bordo dell’immagine proiettata e rendere in generale il design dello schermo migliore.

HD Performer: doppia foglia di PVC opaca liscia, grazie alla quale è possibile realizzare schermi senza saldature fino a 310 cm di altezza luce di proiezione in risoluzione HD, 4K e 3D attivo.

Anche Leonardo utilizza il sistema di aggancio esclusivo di ScreenInt® con aste ed elastici così da essere sempre ben teso e stabile. L’interno della cornice è in alluminio, con staffe di ancoraggio che non sono percepibili alla vista in quanto rimangono nascoste collocate dietro la cornice. Il sistema Leonardo è certificato ignifugo in Classe M1, M2 e B1. È disponibile in formato 4:3, 16:9, 16:10 e fino a proporzioni su misura. Disponibile nelle misure da 160x120 a 400x300 per il formato 4:3; da 160x90 a 400x225 per il 16.9; da 160x100 a 400x250 per il 16:10, con un peso netto che oscilla tra i 17 e i 39 chili.

OYSTER

Un nuovo telo di proiezione, realizzato con un foglio multistrato di PET, caratterizzato dalla superficie liscia e scura con caratteristiche di alto contrasto dell’immagine, con particolare attenzione alla luce ambientale e per i suoi effetti negativi. La principale caratteristica di Oyster è infatti proprio quella di deviare la luce ambientale così da permettere la visione ottimale di immagini anche in stanze molto illuminate da luce artificiale soprattutto con luci posizionate

La cornice di appena 15 mm di spessore è la prima cosa che notiamo in Leonardo, ma c’è anche altro, a cominciare dal sistema di aggancio di ScreenInt® con aste ed elastici.

La comparazione diretta dice tutto sulle caratteristiche del prodotto: il campione piccolo è una tela generica Ultra HD a confronto con la proiezione più grande su Oyster. lateralmente allo schermo, conservando intatti i valori di luminosità e contrasto; inoltre scherma completamente da luci posteriori. Una caratteristica che oltre ad interessare le sale home theater, è un elemento da prendere in considerazione per le applicazioni professionali in caso di punti vendita commerciali o comunque di situazioni di informazioni al pubblico.

Soluzione adatta a schermi con altezza massima di 150 cm.

Gli altri elementi tecnici che contraddistinguono Oyster sono il guadagno di 0,8, l’angolo di visione ottimale di 150 gradi, lo spessore di 0,25 mm, il peso di 490 gr/mq e la certificazione al fuoco.

HD PERFOMER

Una nuova tela per schermi a cornice, grazie alla quale è possibile realizzare schermi senza saldature fino a 310 cm di altezza luce di proiezione. HD Performer è realizzato in doppia foglia di PVC opaca liscia, con il lato frontale bianco ed il retro nero, particolarmente indicata per proiezioni in risoluzione HD, 4K e 3D attivo con il risultato di immagini uniformi, brillanti e definite. È adatta per essere utilizzata solo sugli schermi a cornice. Guadagno di 1,2, l’angolo di visione ottimale di 150 gradi, lo spessore di 0,35 mm, il peso di 330 gr/mq, certificazione ignifuga in Classe 1.

INFO www.screenint.com - www.prase.it

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2019 - Amsterdam

NEC, grandi formati e interazione La sezione di NEC dedicata ai display mette insieme un numero molto alto di proiettori e monitor focalizzati all’uso commerciale e professionale: grandi numeri, sia in termini di dimensioni che di qualità e caratteristiche espresse

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acili da utilizzare, magari anche con il minimo impegno per la loro manutenzione e dalle prestazioni elevate: NEC mette insieme queste e altre caratteristiche per le novità di ISE 2019. Un ventaglio prodotti ampio e ben diversificato.

PH3501QL

Il laser è di casa in NEC, con diversi proiettori di questo tipo con immagini di grandi dimensioni e con costi di gestione ridotti: grazie anche alla presenza del gruppo ottico sigillato e l’assenza di filtri così da arrivare a 20.000 ore di operatività senza manutenzione.

Prodotto di riferimento è il PH3501QL, laser (con luce rossa e blu) con 40.000 centre lumen e risoluzione 4K reale, con tecnologia che combina RB laser fosforo con laser RGB, gamma cromatica rec709. La lente è caratterizzata dalla possibilità di movimento verticale +/-50% e verticale +/-17%, un certo numero di lenti con attacco a baionetta a zoom ampio, possibilità di proiezione in modalità verticale, installazione ribaltabile di 360 gradi: il tutto lascia la possibilità di installazioni semplificate e senza problemi. Proiettore ben

utilizzabile in installazioni fisse in sale eventi e attività sportive multifunzionali o per teatri, musei e parchi divertimenti.

PX1005QL

Proiettore laser al fosforo, con risoluzione nativa 3840x2160, tecnologia d’elaborazione immagine basata sul più recente scaler chip di NEC. Rapporto di contrasto 10.000:1 e con 10.000 ANSI lumen. Anche questo proiettore è a bassi costi di manutenzione (20.000 ore di durata della lampada) e conforme al gruppo di rischio 2. Lenti baionetta con elevata messa a fuoco e supporto di lenti di altri produttori per installazioni personalizzate ed una facile sostituzione di proiettori d’installazione esistenti. Connessioni: HDBase, 2x DisplayPort con supporto HDCP 2x HDMI con HDCP, 4x 3G-SDI, D-Sub 9 pin per sistemi di controllo esterno, slot per moduli OPS opzionali, LAN RJ45, USB-A 2.0 per mouse.

P525WL - P525UL

Coppia di proiettori laser, simili nella struttura con differenza sostanziale nella risoluzione: 1920x1200 per il P525UL, 1280x800 per il P525WL.

INFO www.nec-display-solutions.com

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Le forme importanti del PH3501QL, tra i proiettori laser di NEC con le migliori caratteristiche e funzionalità. In evidenza il laser con luce rossa e blu, con 40.000 centre lumen e risoluzione 4K reale.

Il proiettore laser al fosforo PX1005QL sfoggia il dato di risoluzione nativa di 3840x2160 ma anche un basso costo di manutenzione grazie alle 20.000 ore di durata della lampada.

Punto di forza è il basso rumore emesso, appena 22 dB in modalità Eco (24 dB in modalità Normale), che li pone come soluzione preferita in installazioni professionali dove è fondamentale non avere disturbi di sottofondo. Oltre i dB i due P525 hanno altro da mettere sul piatto: fino a 20.000 ore di uso senza manutenzione, grazie all’ottica laser LCD sigillata, connettività Wi-Fi (opzionale) e la funzione integrata MultiPresenter che permette la condivisione dello schermo con il collegamento fino a 16 proiettori simultaneamente. Basso

consumo energetico, pari a solo 330 W in modalità normale.

MULTISYNC P754Q

È il modello top della serie MultiSync P, destinata alle applicazioni con maggiori richieste di prestazioni e affidabilità. Display IPS con retroilluminazione Edge LED da 75 pollici, superficie anti-riflesso, con risoluzione 3840x2160 e supporto fino a 4096x2160, luminosità di 650 cdmq, contrasto di 1200:1 e angolo di visualizzazione di 178 gradi. A bordo del MultiSync P754Q il software Spectraview Engine con

Al vertice della serie MultiSync P il modello MultiSync P754Q: risoluzione 3840x2160 e supporto fino a 4096x2160, software Spectraview Engine per la regolazione avanzata dei parametri.

il quale si può intervenire nella regolazione avanzata dei vari parametri tra i quali luminosità, colore, gamma ed uniformità.

L’affidabilità operativa 24/7 e l’assenza di manutenzione fanno del MultiSync P754Q lo strumento ideale in ambito control-room. Connessioni: 2x DisplayPort (HDCP); 3x HDMI (HDCP); audio analogico in/out 3.5 mm; LAN 100Mbit; Remote Control (3.5 mm jack); RS232; microSD; USB 2.0 (downstream); USB 2.0 (MediaPlayer); USB Type-B (Upstream); 2x USB 2.0; output video digitale con DisplaPort (loop through OPS slot-in PC).

MULTISYNC C751Q SST

75 pollici anche per il MultiSync C751Q in versione SST ShadowSense, da utilizzare anche in pieno giorno con la luce che entra nella stanza.

L’interfaccia touch (a 10 punti) è funzionale pienamente anche senza i ghost touch grazie al rivestimento antiriflesso della superficie che riduce al minino i riflessi e le impronte sulla superficie. Il software Mosaic Canvas offre funzioni per uso come lavagna e schizzi; inoltre con un pc OPS Slot-in, un sistema NEC Soundbar e una telecamera Huddly Go a grande formato si

Quando non è possibile avere buio in stanza arriva il MultiSync C751Q in versione SST, che può essere utilizzato anche in pieno giorno senza problemi di falsi touch per la sua interfaccia a 10 punti.

raggiungono i massimi risultati per un meeting interattivo e multimediale. Windows Ink supporta il riconoscimento automatico delle interazioni nelle applicazioni MS Office. Il

software NaViSet Administrator 2 permette di gestire tutti i dispositivi NEC collegati al MultiSync C751Q.

NAVISET ADMINISTRATOR 2

Arriva alla versione 2.0.61 il software NaViSet Administrator 2, disponibile per PC e Mac, con supporto remoto via LAN per monitor, desktop, schermi di grande formato e proiettori; inoltre consente un’analisi dettagliata dei dispositivi utilizzati e riduce costi e tempi per l’amministrazione della rete.

Funzioni semplificate per la regolazione delle impostazioni dello schermo, utilizzando il protocollo DDC/CI, e il monitoraggio e raccolta di dati avanzati. I risultati dei rapporti vengono salvati nel database interno o inviati agli appunti, un foglio di calcolo excel o a un file di testo delimitato; tutti i rapporti possono essere gestiti in una libreria all’interno del software.

Solo la diversa risoluzione differenzia i due proiettori laser P525WL e P525UL, in comune tutto il resto a cominciare da un rumore di funzionamento molto ridotto che tocca i 22 dB in modalità Eco.

Tanti prodotti ad alte prestazioni ma anche un altrettanto valido software nel catalogo di NEC: NaViSet Administrator 2 con il quale gestire in modo centralizzato una rete di prodotti compatibili.

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2019 - Amsterdam

Meridian, high-res a tutto campo Audio in alta risoluzione su tutta la catena: dalla sorgente, ai media player per finire naturalmente con i diffusori. Un ipotetico sistema tutto Meridian che può gestire l’audio nella sua forma migliore, con prodotti multiformato, multifunzione e che non invadono l’ambiente

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ante le novità di Meridian portate ad Amsterdam, novità di prodotto ma anche un adeguamento delle tecnologie giù in uso per poter affrontare meglio le sfide che arrivano dalla concorrenza e dalle esigenze sempre più raffinate dell’audio in alta risoluzione applicato alla custom installation.

DSP640.2 - DSP520.2

Il .2 della sigla non lascia dubbi sul fatto che siamo di fronte alla seconda generazione dei tanto apprezzati DSP640 e DSP520, ovvero i due diffusori in-wall top di gamma dell’azienda britannica. Entrambi a due vie, anche se il numero degli altoparlanti è esattamente il doppio uno dell’altro. Nel più grande DSP640.2 contiamo una coppia di woofer da 140 mm e una di full-range da 85 mm; gli stessi che in singola unità equipaggiano il più compatto DSP520.2. In effetti i due diffusori continuano a scambiarsi molto, anzi quasi tutto, della tecnologia che si nasconde dietro i loro pannelli. È infatti simile il sistema di amplificazione, che poi è la sostanziale differenza tra la prima versione e questa nuova, di tipo Class M con DSP integrato e funzione Dynamic Hi-Res: l’obiettivo di queste tecnologie combinate è di ottenere un più alto livello di pressione sonora senza distorsione, gestire facilmente segnali audio in alta e altissima INFO www.adeogroup.it

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risoluzione, migliorare la qualità in generale di prodotti per uso custom-installation per portare le loro prestazioni il al pari dei diffusori tradizionali in-room.

Per ottenere maggiore potenza, e maggiore livello sonoro, lo stadio finale che equipaggia i due diffusori utilizza una configurazione bridge di due canali in mono così da ottenere 100 watt per ogni altoparlante e oltre 105 dB di pressione sonora a 4 metri. Grazie al sistema integrato Enhanced Bass Alignment i due diffusori sono accreditati di una risposta in frequenza che parte da 50 Hz; a questo si affianca la tecnologia proprietaria denominata Centre Elevation che va ad intervenire sullo stage riprodotto per ampliare al massimo l’immagine sonora. Da sottolineare la profondità di installazione di soli 100 mm per i due nuovi diffusori.

210 STREAMER

Un possibile partner di una coppia di DSP640.2 o DSP520.2 è il 210 Streamer: compatto lettore audio che può gestire streaming da smartphone, tablet e altri dispositivi, con supporto per Bluetooth (con il pairing di più dispositivi), WiFi, Spotify Connect, AirPlay e Roon Ready. Il 210 Streamer gestisce anche collegamenti sulla rete locale di tipo DLNA/ UPnP e quindi tutti i dispositivi che condividono la stessa piattaforma. Il controllo del volume e della gestione delle

Nel DSP520.2 gli stessi altoparlanti del top di gamma, ma è utilizzato solo uno per via; ancora 100 watt per ognuno di essi ma soprattutto è la stessa tecnologia di amplificazione.

Il maggiore delle due nuove versione di in-wall, il DSP640.2, con la doppia coppia di woofer da 140 mm e di full-range da 85 mm, ognuno degli altoparlanti è amplificato con 100 watt.

tracce avviene direttamente dall’app dedicata allo streaming. 210 Streamer è compatibile con tutti i maggiori formati audio con una risoluzione fino a 24bit/96kHz, compreso l’MQA (sviluppato del resto dalla stessa Meridian) via I2S. Connessioni: USB, Speaker Link, Network, audio digitale coassiale out.

UHD722

È il processore video ideale che possiamo collocare tra un sistema Meridian e una qualsiasi sorgente con uscita HDMI: da questa l’UHD722 riesce a separare il segnale audio da quello video per poterli gestirli separatamente (nei formati PCM, MQA e DSD) così da evitare possibili degradi. Allo stesso segnale audio, inoltre, viene applicato un re-clocking e il FIFO buffering per rimuovere possibili errori temporali e abbattere il problema del jitter.

258

Tanto compatto (altezza 1U) quanto versatile e potente: è il finale multicanale 258, in grado di erogare 8x70 watt su 8 ohm e 7x100 watt su 4 ohm. Configurazione in Classe D, con una efficienza di oltre il 95% che permette di non utilizzare nessun sistema di ventilazione e con essa i possibili problemi di rumore e malfunzionamento: il 258 è un dispositivo che installie-dimentichi visto l’assenza di manutenzione e di gestione ordinaria. Raffreddamento ottimale che deriva sia dalla naturale “freddezza” della Classe D ma anche da tutta la struttura del finale in allumino che provvede ad un immediato smaltimento del poco calore creato. Connessioni per gli altoparlanti in formato Phoenix, ingresso nel classico RCA. Sbirciando all’interno del 258

Lettore di rete compatto e versatile: il 210 Streamer tra le altre cose gestisce una rete locale di tipo DLNA/UPnP e quindi tutte le sorgenti che questa supporta, anche in alta risoluzione.

Macchina destinata al management di segnali video in alta qualità (fino a UHD) con 7 ingressi HDMI da inviare a 2 sorgenti.

L’UHD722 inoltre separa il segnale audio da quello video per una gestione separata.

251

RJ-45, Trigger out e IR in. Sul pannello frontale i piccoli LED che segnalano gli ingressi, l’uso della porta di rete e lo streaming di file MQA. Oltre a questi il 251 può gestire anche tutti gli altri tipi di file audio più utilizzati, anche in versione Hi-Res grazie ad una coppia di DAC a 24bit/192kHz. Controllo IP, Meridian Comms, Meridian Sooloos Control, app per iPad e IR. Upsampling in digitale dell’audio analogico. Sistema di riduzione del jitter proprietario con sistema FIFO (first-in firstout). Supporto per Roon.

Il finale multicanale 258 visto nella sua parte migliore: il grande trasformatore toroidale, le singole schede degli otto canali e il rispettivo banco di pregiati condensatori by Nichicon.

Piccole dimensioni anche per il 251, quello che un controller di zona con amplificazione integrata stereo da 2x65 watt su 8 ohm e 2x100 su 4 ohm. Sezione di potenza naturalmente in Classe D, in modo da poter tenere ridotte sia le dimensioni che la temperatura di esercizio. L’elenco delle connessioni vede la coppia di Phoenix per i diffusori, ingresso e uscita analogico in RCA, la porta RJ-45 SpeakerLink In, ingresso digitale in formato ottico e coassiale, porta di rete

Per la sezione video l’UHD722 mette a disposizione 7 ingressi (compatibili HDCP 2.2 e CEC) che possono essere indirizzati su 2 uscite (compatibili HDCP 2.2 e ARC) con possibilità di gestione di risoluzioni fino al 4K. Inoltre sono presenti le connessioni di tipo RS-232, SpeakerLink, MMHR output, SmartLink 1/2, 3/4, 5/6, 7/8.

Il pannello posteriore del controller di zona 251, con sezione di potenza a due canali integrata. Ingressi audio in analogico e digitale: per i primi automaticamente parte l’upsampling in digitale hi-res.

gli elementi che si fanno notare sono in prima battuta il diametro abbondante del trasformatore di alimentazione toroidale (l’alimentazione è di tipo lineare) e la batteria di pregiati condensatori pregiati Nichicon: una combinazione di elementi che permette al piccolo 258 di ottenere prestazioni elevate sia in termini di pura potenza che di qualità di riproduzione.

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2019 - Amsterdam

BenQ, due nuovi vpr 4k per l’home theater Rinnovo sostanziale per la gamma home di BenQ, con l’entrata in listino di due nuovi modelli, il W2700 e il W5700 della linea CinePrime, i primi vpr home theater DLP 4K con gamma colori DCI-P3

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a BenQ arrivano due importanti novità nel settore dei vpr 4K. I modelli W5700 e W2700 CinePrime sono i primi vpr home theater DLP 4K al mondo con gamma colori DCI-P3 e sono dotati di tecnologia CinematicColor di lunga durata, con supporto HDR-PRO™ ottimizzato per videoproiettori e calibrazione personalizzata del colore in sede di produzione. Entrambi i modelli CinePrime offrono una risoluzione di 3840x2160 e 8,3 milioni di pixel distinti per ciascun frame. Utilizzano inoltre un sistema ottico ottimizzato 4K reali con sei gruppi strutturati di lenti interamente in vetro che consentono

una perfetta trasmissione della luce. Distinguendosi dalla concorrenza, i nuovi vpr uniscono la risoluzione 4K all’elevato standard cromatico DCI-P3 del cinema digitale, creando l’assetto ideale per visualizzare i colori autentici degli ultimi Blu-ray 4K, così come concepiti in origine dai registi. Sfruttando la tecnologia CinematicColor esclusiva BenQ, il W5700 offre una copertura del 100% dello spazio colore DCI-P3 super-wide e del 100% del Rec. 709, mentre il W2700 copre il 94% del DCI-P3 e il 100% del Rec. 709. Il realismo

Sopra, il nuovo W5700 offre una copertura del 100% dello spazio colore DCI-P3 Super-wide e del 100% del Rec. 709. Inoltre, come il W2700, supporta i formati HDR10 e HLG.

delle immagini è assicurato dalla tecnologia proprietaria HDR-PRO, specificatamente ottimizzata per la proiezione.

I due vpr supportano i formati HDR10 e HLG, mentre l’HDRPRO incorpora le tecniche di auto color e di tone mapping,

Il W2700 è il nuovo vpr BenQ della gamma CinePrime; si tratta di un modello specificamente studiato per l’home theater con gamma colori DCI-P3 e tecnologia CinematicColor.

In alto il pannello collegamenti.

INFO www.benq.it - www.mpielectronic.com

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per livelli superiori di luminosità e contrasto. Caratterizzati da un design compatto e leggero, i proiettori BenQ CinePrime ampliano le possibilità di personalizzare gli ambienti home cinema grazie alla versatilità dell’ottica corta, all’ampio zoom, alla lente regolabile. Ideale per piccole sale di proiezione dedicate, il BenQ W5700 offre uno zoom da 1,6X e lente 2D regolabile in orizzontale e verticale.

Specificamente studiato per l’home cinema, il BenQ W2700 dispone di zoom 1,3X, di lente regolabile e audio +2 CinemaMaster.

Il BenQ CinePrime W2700 è già disponibile, mentre il W5700 verrà lanciato nel corso di questi mesi.

Legrand, integrazione a 360° Interessanti novità per il gruppo Legrand, la cui presenza a quest’ultima edizione dell’ISE ha ruotato intorno a quattro temi principali: interoperabilità, smart home, home automation e audio/video

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ono stati quattro i temi su cui ha ruotato la presenza del Gruppo Legrand e di BTicino all’ISE 2019: interoperabilità, smart home, home automation, soluzioni audio/video.

Una prima area è stata dedicata al programma internazionale “Works with Legrand”, il progetto che sviluppa l’interoperabilità tra prodotti connessi del gruppo e soluzioni e servizi di terze parti, permettendo all’ecosistema Legrand di essere compatibile con i principali player globali del settore dell’IoT, come Google, Apple, Samsung e Amazon.

La seconda area tutta per Living Now with Netatmo, la linea che si installa come un’infrastruttura elettrica tradizionale ma che è concepita per nuove esperienze d’uso.

Living Now, la linea civile che esprime i valori riconosciuti del design italiano, ha segnato di recente il mercato elettrico nazionale e ora è pronta a presentarsi al vasto pubblico internazionale. Nella sua versione Smart, realizzata in collaborazione con Netatmo, consente di realizzare scenari e di gestire l’impianto, in locale o da remoto tramite smartphone attraverso l’App Home +

Control, o tramite comandi vocali basati su assistenti vocali su tecnologia Alexa, Google o Apple.

Ecco quindi il nuovissimo comando con assistente vocale integrato Living Now di BTicino, il primo al mondo nella sua categoria, presentato, in anteprima mondiale, al CES 2019 di Las Vegas e premiato con il prestigioso CES Innovation Award 2019 per la categoria Smart Home.

Equipaggiato con tecnologia Alexa, è parte integrante dell’infrastruttura elettrica della casa.

La terza area è stata dedicata

alla Home Automation e alla domotica. La consolidata affidabilità del sistema BUS BTicino si rinnova oggi con l’Hometouch da 7” in grado di gestire contemporaneamente tutte le funzioni di automazione domestica e la videocitofonia, e con nuove funzionalità integrate, fisiche e vocali, del sistema domotico MyHOME_Up e del gateway MyHOMEServer1.

Infine, una quarta area per una panoramica generale di tutte le applicazioni audio/video del mondo Legrand e BTicino, con particolare accento sulla videocitofonia connessa.

Living Now di BTicino è il nuovo comando con assistente vocale integrato, primo al mondo della sua categoria, presentato in anteprima mondiale al CES 2019 e premiato con il CES Innovation Awards.

INFO www.bticino.it

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2019 - Amsterdam

Canon apre al DLP! All’ISE Canon presentava alcune novità che segnano un’apertura importante del marchio nel settore della videoproiezione. Parliamo dei nuovi modelli DLP, tecnologia utilizzata per la prima volta dall’azienda, da sempre indirizzata verso modelli LCOS e LCD

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nuovi vpr DLP Canon sono per il momento due e si pongono in segmenti di mercato molto diversi tra loro. L’LXMH502Z è un vpr compatto, con tecnologia Laser e risoluzione nativa di 1920x1080 che diventa 3840x2160 con funzione di spostamento 4K attivata. Si tratta di un’unità che offre un’alta luminosità (5.000 Lumen) in un corpo macchina molto compatto, con un basso costo totale di proprietà. Offre connettività HDBaseT e tecnologia di spostamento dei pixel in 4 direzioni. Compatto e leggero (soli 9,3 kg), l’LX-MH502Z è estremamente versatile e facile da usare grazie a due porte HDMI e HDBaseT per una rete flessibile ed efficiente. La luce al fosforo laser con tecnologia

cromatica offre una luminosità di 5.000 lumen e una riproduzione accurata dei colori con più impostazioni dell’immagine, inclusa la modalità DICOM sim. Il proiettore utilizza una sorgente luminosa a diodo laser blu e fosforo giallo e incorpora un’ottica F 14.3:22.9 mm f = 1,812,10. Il controllo dello zoom 1,6x è manuale ed è presente il lens shift pari a +/-60% in verticale e +/-23% in orizzontale.

in spazi dalle grandi dimensioni.

Riproduce colori intensi e realistici e, grazie al processore d’immagine a 10 bit integrato, può riprodurre oltre 1 miliardo di gradazioni nello spazio colore DCI-P3, senza la necessitа di ulteriori filtri. Grazie alle due sorgenti laser e al fosforo giallo, LX-4K3500Z è in grado di offrire

LX-4K3500Z

Con questo modello il produttore entra invece in un settore a lui nuovo, quello dei vpr “large venue” ad altissima luminosità con risoluzione 4K nativa.

Questo proiettore laser 4K a elevata luminositа è compatibile con una vasta gamma di

INFO www.canon.it/projectors/4k-projectors/

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obiettivi intercambiabili ed è pensato per installazioni versatili e complesse: è la soluzione perfetta per il mercato del rental e delle installazioni scenografiche. L’LX-4K3500Z può proiettare immagini in alta definizione in 4K nativo, offrendo la possibilità di creare un’esperienza immersiva anche

L’LX-MH502Z è il primo vpr DLP firmato Canon; di dimensioni compatte, offre una risoluzione di 3840x2160.

Tra le ottiche, novità assoluta il modello RS-SL07RST, con zoom motorizzato e shift (+/-73% V.) un’ampia gamma cromatica, regalando un’esperienza realistica e immersiva. Grazie alla tecnologia DLP a 3 chip, all’HDR e al rapporto di contrasto dinamico 30.000:1, questo dispositivo riproduce tinte più nitide e neri più intensi, garantendo una riproduzione fedele. Per una flessibilità e qualità ottica sempre migliore,

LX-4K3500Z è compatibile con sette obiettivi, i quali consentono una proiezione su schermi da 100’’ a 1000”, con distanze da 2 m fino a 176 m. LX-4K3500Z è dotato di due sorgenti luminose laser in grado di generare fino a 40.000 lumen al centro, diventando così il proiettore Canon con la luminositа più elevata realizzato finora. Il proiettore offre quattro differenti modalitа di proiezione, inclusa quella a luminosità costante e a regolazione manuale, che può essere calibrata con incrementi dell’1% nel range tra il 30% e il 100%, in modo da allungare il ciclo di vita del proiettore e avere un maggiore controllo della sorgente luminosa per il blending. Con una proiezione estremamente precisa e curata nei dettagli, l’LX-4K3500Z utilizza tre pannelli DLP da 1,38” per una risoluzione 4K nativa pari a 4.096 x 2.160 pixel: soluzione perfetta per eventi pubblici o sportivi, per il noleggio e le installazioni scenografiche. L’LX-4K3500Z garantisce una proiezione fedele dei contenuti con risoluzione 4K e offre la possibilitа di selezionare diverse modalitа di riproduzione delle immagini.

Tra queste è inclusa la modalità simulazione DICOM con una riproduzione nitida della scala di grigi, utilizzata nel campo della formazione medica e ideale per grandi conferenze.

XEED 4K5020Z

Altra novità vista all’ISE, sempre nel settore 4K, è il modello Xeed 4K 4K5020Z, un vpr LCOS compatto, ad alta luminosità, facile da installare con possibilità di orientamento a 360°, sia in posizione orizzontale che verticale. Il nuovo proiettore è in grado di produrre immagini di qualitа, senza aberrazioni cromatiche o distorsioni grazie all’innesto semplice e compatibile con sette obiettivi Canon, incluso il nuovo obiettivo

Un nuovo vpr “large venue” per Canon, siglato LX-4K3500; si tratta di un DLP a tre chip 4K nativo destinato al mercato del rental e adatto per le sue caratteristiche alle installazioni più scenografiche.

Nel settore LCOS 4K arriva il modello Xeed 4K5020Z, vpr compatto ad alta luminosità, con risoluzione nativa di 4.096x2.160, facile da installare e con possibilità di orientamente a 360°.

RS-SL07RST 4K. Quest’ultimo integra zoom motorizzato 1.76x e shift nell’obiettivo +/- 73% in verticale, con una curvatura di campo e flare minimi. Il modello XEED 4K5020Z garantisce una risoluzione 4K nativa di 4.096 x 2.160, per un investimento destinato a durare nel tempo.

Come ulteriore miglioramento rispetto al modello esistente, il proiettore in fase di sviluppo sarà dotato di due DisplayPort

per video 4K 60p 10-bit RGB (4:4:4) non compressi: la soluzione ideale per installazioni creative, progettazioni CAD e aule magne.

Il doppio sistema di elaborazione d’immagine Canon, di cui è dotato il recente modello XEED 4K5020Z, offre molteplici funzioni come: la messa a fuoco su superfici curve, installazioni creative e funzioni di edge-blending.

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2019 - Amsterdam

Christie, uno sguardo al futuro Christie porta i suoi clienti nel futuro con MicroTiles LED, dal cubo al passo pixel LED senza interruzioni, ecco la prossima evoluzione della piattaforma tecnologica trasformativa

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uasi un decennio dopo il lancio del rivoluzionario Christie MicroTiles, Christie ora fa un passo avanti nel futuro con Christie MicroTiles LED. Il LED Christie MicroTiles più piccolo, luminoso, potente e flessibile ha fatto il suo debutto mondiale a ISE 2019.

Fornendo spazio colore P3, pienamente in conformità HDR10 e con un software brevettato che mantiene l’uniformità

INFO www.christiedigital.com

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della parete calibrata al 97% e oltre, Christie MicroTiles LED sono adatti per trasmissioni televisive, sedi di società, musei, negozi, stadi, arene e per l’istruzione superiore. Include un sistema QuickMount™ compatibile con ADA a basso profilo in modo che i display possano essere creati in qualsiasi forma e dimensione, inclusi angoli interni/esterni di 90 gradi e curve sia concave che convesse.

“Christie ha avuto molto successo con il marchio MicroTiles - i clienti finali e i nostri integratori lo adorano perché è una soluzione facile e creativa. Con questo presupposto, Christie ha preso tutto il meglio di MicroTiles e lo ha portato su LED a passo stretto”, ha dichiarato Ted Romanowitz, senior product manager, Christie.

“I mercati internazionali per LED indoor con pixel a passo stretto hanno registrato una crescita notevole a quasi il 60% da un anno all’altro”, ha aggiunto Chris McIntyreBrown, direttore associato di Professional Equipment and

Displays presso FutureSource Consulting. “Stiamo iniziando a vedere il mercato evolversi dalla progettazione meccanica per concentrarsi maggiormente sull’elaborazione del segnale e sull’introduzione di funzionalità avanzate come AV over IP. Vedremo i principali produttori di AV introdurre sul mercato prodotti che rispondono alle reali sfide dei clienti, che a loro volta stimoleranno l’adozione più ampia della tecnologia LED a passo stretto nei mercati internazionali”.

Potenti funzionalità, tra cui il 4K a 12 bit con sorgenti di ingresso da 120Hz con conformità HDR10, elaborazione delle immagini integrata, scalabilità e commutazione semplice, che si combinano per offrire prestazioni di immagine ineguagliate.

Il sistema QuickMount™ brevettato da Christie MicroTiles LED elimina le problematiche di allineamento tipicamente associate all’installazione LED utilizzando fogli di montaggio e ancoraggi a muro con precisione che possono essere facilmente installati su quasi

tutte le superfici. Una volta montato il foglio tagliato al laser, le dimensioni ridotte e il peso leggero dei moduli senza cabinet riducono la complessità dell’installazione, risparmiando spazio e aumentando la flessibilità. Un singolo cavo Ethernet PoE Cat6 è tutto ciò che è necessario per collegare ciascun modulo all’intero display per una soluzione di cablaggio semplice e pulita, riducendo drasticamente i punti di guasto tipici del design dei cabinet a LED. Con le tessere magnetiche click-n-go, il popolamento del display con le tessere LED è incredibilmente veloce. I moduli sostituibili a caldo consentono ai tecnici di avere accesso completo a tutte le parti, mentre le spie luminose forniscono ai tecnici una conferma immediata dello stato.

Christie MicroTiles LED viene fornito con una garanzia su parti e manodopera triennale, estendibile a cinque anni, pronto per la consegna nella tarda primavera del 2019.

Con le tessere magnetiche “click-n-go”, il popolamento del display con le tessere LED è incredibilmente veloce.

I moduli sono sostituibili a caldo.

JVC, proiezione ai massimi livelli Nella Fiera olandese una prova di forza del marchio nipponico che ha mostrato la sua rinnovata gamma di videoproiettori con una presenza senza paragoni di modelli 8K e 4K

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ome storico nell’ambito della videoproiezione, JVC ha voluto ribadire il suo ruolo anche ad Amsterdam presentando una serie di modelli con caratteristiche tecniche allo stato dell’arte, pronti a soddisfare ogni esigenza nell’ambito business e professionale senza disdegnare l’utilizzo per l’entertainment al massimo livello. Uno degli aspetti che ha

operazione compiuta con una velocità inavvertibile dall’occhio umano. Ma al vertice del nuovo catalogo JVC si colloca un modello, il DLAVS8000 non presente in fiera ma i cui dettagli tecnici sono stati svelati ad Amsterdam, che è addirittura 8K nativo, con le tre matrici D-ILA che hanno una risoluzione di 7680x4320 pixels. Fra le altre caratteristiche di questo top Lo stand di JVC all’ISE 2019 con la saletta dedicata alle proiezioni di immagini con risoluzione 8K.

Il nuovo videoproiettore DLA-RS3000, indicato per l’utilizzo homecinema, ha tre matrici D-ILA 4K ma può raggiungere l’8K grazie alla tecnologia e-shift.

in grandi ambienti con i suoi 6.000 lumens mentre il secondo offre un maggior rapporto di contrasto (superiore a 12.000:1), ad accomunarli invece la sorgente laser. I nuovi proiettori ammirati in fiera e indicati per l’utilizzo nell’home-cinema sono quelli appartenenti alla famiglia DLA-RS, in questo caso dotati della tradizionale illuminazione a lampada. La risoluzione 4K e la capacità di riprodurre immagini con HDR (acronimo di High Dynamic Range) rappresentano il biglietto da visita del modello

impressionato maggiormente è la risoluzione, con i proiettori Full HD che ormai recitano quasi il ruolo di “comparse” di fronte al proliferare di modelli 4K ed ora anche 8K. In quest’ultimo caso il marchio giapponese ha presentato più proiettori in grado di generare immagini da 34 milioni di pixels (!) grazie alla tecnologia proprietaria “e-shift”, capace per ogni singola immagine di traslare quattro volte i pixels generati dalla matrice,

Il proiettore JVC DLA-VS8000, annunciato ad Amsterdam, è un modello 8K nativo con matrici D-ILA che hanno una risoluzione di 7680x4320 pixels.

di gamma, la sorgente laser con sistema di illuminazione ibrido “BLU-Escent” che garantisce 20.000 ore di durata esprimendo un contrasto nativo di 10.000:1 e 5.000 lumens.

Vari, come detto, i proiettori 4K nativi che raggiungono anch’essi la risoluzione 8K tramite l’eshift. Fra questi i modelli DLA-VS4810 e DLAVS4700 dedicati al mercato business e professionale, il primo indicato per l’utilizzo

DLA-RS2000. Fra le sue altre caratteristiche l’elevato rapporto di contrasto, ben 80.000:1, la compatibilità con l’HLG (la declinazione dell’HDR utilizzata, ad esempio, da Sky nelle sue trasmissioni), e l’ingresso di ultima generazione HDMI/HDCP 2.2.

Tutte peculiarità comuni al fratello maggiore DLA-RS3000 (con il contrasto che sale a 100.000:1) che però aggiunge una caratteristica non da poco, ovvero la già menzionata capacità di raggiungere la risoluzione 8K attraverso la tecnologia e-shift.

INFO it.jvc.com

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2019 - Amsterdam

Leon, quando il suono è anche bello

Quelli di Leon da sempre non amano gli altoparlanti dallo stile “industriale”, quelli che si presentano con un design molto tecnico e soprattutto con poca anima: l’obiettivo è proprio quello di dare il miglior vestito possibile ad un buon altoparlante o diffusore in modo da facilitarne l’inserimento in ambiente

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he sia nel pieno comfort dell’abitazione che all’esterno di questa, le soluzioni di Leon portate a ISE 2019 rispondono alle esigenze di una casa moderna, dove l’elemento “suono” è importante e non deve essere sacrificato neanche davanti alla necessità di non avere troppi elementi in vista.

ENTE SOUND

Leon ha inaugurato la serie Ente Sound con un obiettivo ben chiaro: offrire la migliore combinazione possibile tra un elemento di arredo e un sistema per la diffusione sonora.

Soprattutto in abitazioni piccole andare ad inserire una coppia di diffusori, o ancora peggio un sistema multicanale, può essere un limite difficilmente superabile. Leon ha progettato in stretta collaborazione con Sonos (in realtà tra le due aziende la partnership è già rodata e ben avviata da tempo) questi INFO www.gammalta.it

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Molto elemento di arredo, altrettanto valido come soluzione per avere buona musica in casa senza il profilo “noioso” dei diffusori tradizionali: è una delle possibili forme del sistema Ente Sound Sculpture. prodotti e altri che arriveranno proprio per combinare design e sound. Con l’Ente Sound Sculpture quello che è bene in evidenza è una vera e propria “scultura”, come suggerisce il nome del sistema: una serie di listelli di betulla del Baltico opportunamente sagomati per creare un motivo estetico che ben si addice ad abbinamenti con arredamenti sia classici che moderni. Dietro questi pannelli Leon ha inserito una serie di speaker full-range e amplificatori

by Sonos e un sistema di illuminazione a LED colorati.

Chiaramente le dimensioni del sistema, il numero e la forma

dei listelli e la configurazione dei driver utilizzati sono ampiamente personalizzabili secondo le singole esigenze e la evoluzione commerciale del prodotto.

Ancora all’interno del progetto Ente Sound rientra il modello Tile, che arriva anche questo dalla combinazione di forti elementi estetici e sonori.

In questo caso quello in bella vista è un pannello quadrato che presenta un motivo grafico stampato su tela acustica, dietro la quale scopriamo un doppio sistema a due vie con amplificatore Sonos dedicato. Il Tile risulta più discreto e meno di impatto, una scelta alternativa altrettanto valida per chi cerca il “vedo-e-non-vedo” ma non vuole rinunciare ad un buon ascolto in casa, sia esso un sistema con un solo diffusore che, grazie alla modularità dell’elettronica Sonos integrata (in questo senso vale lo stesso per Sculpture), anche in versione multicanale e multiroom.

Ancora design per Ente Sound Tile: qui la soluzione, meno estrema e onerosa rispetto a Sculpture, è di nascondere altoparlanti ed elettronica dietro un motivo grafico stampato su tela acustica.

DENZA

Una variazione sul tema di Ente Sound è anche il nuovo progetto denominato Denza: anche in questo caso l’esigenza primaria è quella di avere un minimo impatto visivo in combinazione con un buon sistema audio. In questo caso in Leon più che nascondere hanno scelto la strada di ottimizzare quello che si vede: Denza di fatto è un sistema di mobile-soundbar che integra al suo interno non solo lo spazio per un doppio sistema a due vie e relativo amplificatore Sonos, ma anche ulteriore spazio a disposizione per collocare Bluray, piccole game-console e altro.

Potrebbe essere un normale mobile, di quelli che utilizziamo nelle abitazioni dallo stile moderno, invece il Denza cela dietro il pannello anteriore la sua dotazione tecnologica per ascoltare al meglio l’audio della TV. Il mobile è realizzato in pannelli di betulla del Baltico e si aggancia alla parete.

AXIS PRO DESIGN

Una serie di diffusori da installazione in-ceiling che combinano driver di alta qualità e l’invisibilità che una soluzione del genere garantisce strutturalmente. Tre modelli nella gamma, utilizzabili a bassa impedenza o su linee a 70/100 V: il più piccolo AXPD-UT con woofer da 100 mm in fibra di vetro e tweeter da 19 mm in Tetron; il modello centrale AXPD-60 con woofer da 165 mm e tweeter da 25 mm; top di gamma AXPD-80 che porta con sé il woofer più grande da 200 mm di diametro. Fronte di copertura del segnale audio di 120 gradi. Disponibili griglie circolari o quadrate, facilmente verniciabili.

ACS10-UT

Sono tante le soluzioni di subwoofer da installazione nel catalogo Leon, con diverse possibilità di utilizzo in base alle

Terra LuminSound, come portare in giardino un elemento che riesce a combinare arredo, illuminazione e diffusione sonora: LS10, LS10 Halo, LS32, LS32 Path e LS 32 Halo i modelli della serie. esigenze del sistema in cui sono inseriti. Uno dei partner ideali della serie Axis Pro Design è l’ACS10-UT della serie Aaros che utilizza un woofer da 250 mm con membrana in alluminio e sezione di potenza esterna (L3-

1K) da ben 1000 watt in Classe A/B che porta la pressione sonora riproducibile dal sistema a ben 112 dB. Nonostante le prestazioni dinamiche elevate il l’ACS10-UT si presenta con dimensioni molto compatte, soprattutto per quanto riguarda la profondità di appena 115 mm.

In questo modo modo è possibile collocare il subwoofer in qualsiasi spazio ristretto dell’abitazione: il supporto fornito permette inoltre di collocarlo anche in orizzontale per sfruttare meglio l’ingombro (come potrebbe essere sotto un divano ad esempio).

TERRA LUMINSOUND Subwoofer ad alte prestazioni dinamiche inversamente proporzionali alle dimensioni che, invece, sono decisamente ridotte: è l’ACS10-UT della serie Aaros con woofer da 250 mm e sezione di potenza esterna da 1000 watt.

Da qualche tempo il marchio Terra è parte integrante di Leon: va di fatto ad occupare la sezione dedicata maggiormente alle installazioni outdoor.

Simbolo di questo è la serie

LuminSound, quelle che conta elementi di sonorizzazione per spazi aperti e giardini di tipo bollard. Cinque modelli,divisi in soluzioni da interramento e da esterno, con o senza luce che illumina il percorso o l’ambiente, in tutti i casi è integrato un sistema audio coassiale a due vie: da interrare i due LS10 e LS10 Halo (questo aggiunge una illuminazione a LED a 360 gradi); fuori terra i tre LS32, LS32 Path e LS 32 Halo dove gli ultimi due hanno illuminazione integrata a LED per il percorso e a 360 gradi. In tutti i casi è integrato un sistema a due vie coassiale con woofer da 130 mm con membrana in mix di alluminio anodizzato e ceramica weatherproof e tweeter da 19 mm ancora con cupola in alluminio e magnete al neodimio. Prodotti certificati IP67.

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2019 - Amsterdam

Control4, espansione strategica Cresce il numero e la tipologia dei prodotti di Control4 ma, allo stesso tempo, l’azienda plasma la propria struttura per gestire al meglio nuove e maggiori piattaforme.

Alleanze importanti e collaborazioni costruttive: la casa smart si costruisce anche così

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uovi prodotti messi quasi in secondo piano da due importanti novità: Control4 acquisisce Neeo e amplia la compatibilità con il mondo KNX. Si sta delineando un prossimo futuro dell’azienda molto dinamico, a tutto vantaggio della migliore gestione di prodotti e tecnologie.

NEEO

Ancora più che il lancio di un prodotto una delle novità più importanti di Control4 a ISE 2019 è stata l’annuncio dell’acquisizione di Neeo, azienda svizzera nota per i suoi smart home remote che vanno ad integrare e supportare l’ampia gamma di prodotti di Control4 creando così una sinergia importante e strategica.

Sono soluzioni, quelle di Neeo,

efficaci ma soprattutto di immediato utilizzo, out-of-box, per cui destinati ad un pubblico anche non esperto. Raphael Oberholzer, il fondatore di Neeo, avrà un ruolo importante nella implementazione completa dei prodotti all’interno del grande catalogo di Control4. Neeo Pro è il canale per i professionisti di Neeo, una architettura che amplia e raffina ulteriormente gli strumenti dedicati agli installatori e amministratori di sistema. Neeo Pro è compatibile con oltre 60.000 dispositivi, un elenco che è destinato a crescere grazie anche alla nuova sinergia con Control4.

Già annunciata l’espansione della piattaforma anche verso il settore consumer. Neeo ha recentemente annunciato la release 0.53.8 del software di

Con la versione 0.53.8 del software di gestione dei telecomandi smart Neeo arriva, tra gli altri, una nuova interfaccia grafica e la funzione Multibrain Driver per poter gestire più unità di Brain. gestione dei suoi telecomandi smart. Caratteristica principale è la possibilità di avere una maggiore customizzazione, una personalizzazione dell’interfaccia grafica ancora più raffinata e specifica per il singolo utente per avere icone e nomi specifici. È stato aggiunto il Multibrain Driver, grazie al quale è possibile far dialogare più unità di Brain: una soluzione utile quando ci sono dispositivi da gestire in diverse situazioni così da trasferire facilmente le informazioni da un dispositivo all’altro senza la necessità di una ri-programmazione dedicata.

KNX

Control4 e KNX, un nuovo legame e tante soluzioni per una casa smart sempre più efficiente e completa.

INFO www.adeoproav.it

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Altra novità importante da un punto di vista strategico e tecnico è quella dell’annuncio che Control4 aggiorna la linea di prodotti KNX importabili nativamente su Composer Pro per un totale di oltre 200 prodotti che possono essere supportati al momento.

Questo upgrade segue quanto

L’annuncio dell’acquisizione di Neeo da parte di Control4 crea nuove importanti sinergie tra i prodotti delle due aziende. A sinistra Raphael Oberholzer, il fondatore di Neeo, a destra Charlie Kindel, vicepresidente di Control4. successo pochi mesi fa, con un primo gruppo di prodotti con i quali era possibile importare direttamente sul proprio software di programmazione il progetto KNX di ETS. Questa funzionalità ora è estesa anche alle tastiere di diversi marchi: Basalte, CJC Systems, Ekinex, Gira, Jung, Tense e Vitrum.

Questa integrazione consente agli integratori di domotica KNX di aggiungere rapidamente le tastiere e creare una programmazione personalizzata per una Smart Home Control4 sempre più efficace, funzionale e completa. Da evidenziare che anche Adeo Group (il distributore in Italia di Control4) ad essere stata inserita nell’elenco di KNX Italia.

K-array, ingombri zero Il rapporto tra dimensioni compatte e prestazioni elevate è il simbolo stesso della produzione K-array, sia per esigenze residenziali che per spazi commerciale o professionali

N

uovi sistemi completi oppure satelliti standalone, con l’aggiunta di un paio di earbud per l’ascolto personale in mobilità: le novità di K-array si muovono all’interno di scenari ampi, con un pubblico diversificato ma dalle esigenze ben specifiche. Il punto di forza di K-array è la capacità di offrire soluzioni tecnicamente valide sia per il settore della PA che quello della installazione, sempre con il punto fermo della ottimizzazione degli ingombri. Anche le novità di ISE 2019 sono state così caratterizzate.

AZIMUT KAMUT2L1 E KAMUT2L14

All’interno della linea Azimut arrivano i due nuovi sistemi KAMUT2L1 e KAMUT2L14, ognuno di essi composto da un amplificatore con telecomando, coppia di satelliti e subwoofer.

L’elettronica è l’elemento

Sopra, il sistema Azimut KAMUT2L1, con la microscopica coppia di satelliti. Dimensioni compatte anche per l’amplificatore Kommander-KA02 e il subwoofer dedicati. in comune ad entrambi: Kommander-KA02 la sigla, in grado di erogare 4x50 watt in Classe D (con due canali dedicati ai satelliti e due per il subwoofer), con connessioni analogiche bilanciate (MC 1.5/3-ST-3.81 BK Phoenix) e mini-jack, digitale ottico, 4x USB data, Ethernet, Wi-Fi IEEE 802.11 b/g/n e Bluetooth 4.1. Facile da interfacciare con diverse sorgenti e facile da collocare ed utilizzare anche in versione multiroom grazie alla connessione di rete.

Nel KAMUT2L1 i satelliti sono realizzati con Lyzard-KZ1 dal peso di appena 23 grammi che utilizzano un minuscolo speaker

Duetto KD6T e KD6B utilizzano entrambi il driver da 6 mm, nel secondo è stato aggiunto il microfono direttamente sul cavo di segnale per essere abbinato anche a smartphone.

Il Lyzard-KZ1 in tutta la sua…. piccolezza: 22x37x10.5 mm il telaio per un peso che supera di poco i 20 grammi, a bordo l’altrettanto piccolo driver da appena 13 mm di diametro. da appena 13 mm di diametro. Il subwoofer del sistema porta la sigla Truffle-KTR24, con doppio altoparlante da 100 mm, con i due altoparlanti collocati agli estremi del box. Nel KAMUT2L14 i satelliti sono i Lyzard-KZ14 con quattro driver da 13 mm; il subwofer Truffle-KTR25 utilizza una coppia di woofer da 165 mm.

LYZARD KZ1 - VYPER KV25

Lyzard-KZ1, oltre che in bundle con i nuovi Azimut Kamut, è disponibile anche come singolo satellite: uno dei diffusori più compatti di K-array e di tutto il mercato di riferimento. Il telaio misura 22x37x10.5 mm per un peso che supera di poco i 20 grammi, con un driver da appena 13 mm di diametro.

Di fatto invisibile e per questo adatto a tutte le installazioni in cui il design pulito dell’ambiente, sia esso residenziale che professionale, è fondamentale.

Nel Vyper KV25 le dimensioni del telaio arrivano a 25 cm (comunque ancora contenute per facilitare l’installazione in

qualsiasi ambiente e situazione), i driver sono 4 da 25 mm, per una pressione sonora che può raggiungere i 100 dB di picco, un valore molto elevato se teniamo conto della dimensioni dei driver.

Il diffusore è certificato IP54 e può essere configurato a 8 o 32 ohm così da poter essere interfacciato nella maniera più idonea all’amplificatore quando vengono utilizzati in configurazione multipla. I due LYZARD KZ1 e VYPER KV25 sono disponibili in diverse finiture.

DUETTO KD6T – DUETTO KD6B Ancora alluminio e ancora driver di piccole dimensioni, questa volta è la coppia di earbud della serie Duetto KD6T e KD6B. Entrambi utilizzano il driver da 6 mm con risposta in frequenza che va da 5 a 23k Hz; in dotazione cavo rinforzato in kevlar e telaio in alluminio.

Il modello KD6B aggiunge il microfono integrato nel cavo di collegamento, per questo adatto ad usi in combinazione con smartphone.

INFO www.exhibo.it

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2019 - Amsterdam

Vivolink, la distribuzione professionale

Dai cavi professionali agli splitter, dai sistemi per videoconferenze ai distributori di segnale, EET Europarts ha portato all’ISE tutta la filiera dei prodotti Vivolink

E

ET Group raccoglie sotto di sé famiglie vastissime di prodotti: ISE 2019 ha rappresentato un’ottima occasione per visionare le ultime novità nella distribuzione del segnale e nel mondo Conference.

In particolare sono stati presentati il sistema VIVOLINK Meeting HUB 4K 2x1 per video conferenza, lo splitter/scaler VIVOLINK VLHDMISP1X4 HDMI 2.0 1x4, l’anello adattatore VIVOLINK PROADRING 3C, Pro HDMI + USB-C/B e la linea VIVOLINK Premium Cable Management Per le video conferenze EET propone il sistema VIVOLINK Meeting HUB 4K 2x1, che semplifica ulteriormente le riunioni via web.

Meeting HUB consente a chiunque di partecipare alla riunione utilizzando il proprio PC: è sufficiente un collegamento via cavo HDMI o USB. Attorno a Meeting HUB si raccoglie un piccolo, agile sistema che può comprendere PC o altri device di condivisione, un monitor, una telecamera USB e un microfono/altoparlante da tavolo USB. Il sistema si attiva automaticamente non appena i device vengono connessi, e si spegne quando vengono scollegati, a riunione terminata.

Per VIVOLINK, però, la videoconferenza è un punto di approdo, più che di partenza.

La prima esigenza, infatti, è il networking aziendale, la distribuzione dei segnali, e qui entra in gioco VLHDMISP1X4 HDMI 2.0 1x4, splitter/scaler INFO www.vivolink.net

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in grado di lavorare il segnale da 4K a 1080p. Ideale per splittare e distribuire il segnale AV in punti vendita, showroom o manifestazioni fieristiche, questo prodotto supporta l’HDMI 2.0 e la risoluzione video fino a 4K@60Hz 4: 4: 4. Scendendo nella “catena” dei prodotti necessari alla realizzazione di un networking funzionale ed efficace, troviamo PROADRING 3C, anello adattatore VIVOLINK Pro HDMI + USB-C/B, un vero “must” per ogni sala riunioni che si rispetti. PROADRING è il classico prodotto semplice la cui mancanza può farsi terribilmente sentire. Infatti, questo anello adattatore collegato al cavo HDMI nella

sala riunioni offre la garanzia che tutti i partecipanti possano collegare il loro computer al monitor o al proiettore, per inserirsi a tutti gli effetti nella riunione, partecipare e condividere materiale.

E per concludere, non può mancare un cenno alla elegante e pratica VIVOLINK Premium Cable Management, guaina per la gestione dei cavi che può risolvere situazioni… intricate!

Quante volte, infatti, il groviglio di cavi rende necessario sistemare periodicamente la sala riunioni o l’ufficio?

VIVOLINK Premium Cable Management è pensato per

accorpare i cavi necessari ai sistemi AV e conferire agli ambienti un aspetto ordinato e gradevole.

PROADRING è un anello adattatore che permette ai partecipanti di una riunione di collegare il proprio computer al monitor o al vpr per inserirsi a tutti gli effetti nel contesto della riunione.

Crestron, a disposizione per casa e lavoro Tanti prodotti in catalogo in grado di coprire tutte le esigenze di un’abitazione e di uno spazio professionale (di qualunque tipo esso sia) sempre più smart e attivo

D

ecine le novità di Crestron alla edizione 2019 di ISE, con un ventaglio prodotti molto ampio che passa dal telecomando smart, alle piattaforme software, ai prodotti per la distribuzione di contenuti multimediali di alta qualità.

DM-NVX-E30

Encoder AV over IP in grado di veicolare segnale video 4K60 4:4:4, senza perdita di qualità e senza percettibile latenza su cablaggio CAT5e UTP, supporto per HDR10 e HDCP 2.2.

Compatibile con tutti i prodotti DM NVX e i sistemi Crestron fino alla serie 3. Un dispositivo semplice ma affidabile e ben preciso, grazie al quale è possibile collegare un computer, una videocamera o altre sorgenti via HDMI per la trasmissione del segnale sulla rete locale verso uno o più decoder. Il DMNVX-E30 supporta l’audio a 7.1 canali, incluso il DTS:X

e il Dolby Atmos. Connessioni: HDMI CEC, analog audio, RJ45 1000Base-T conforme PoE+, RS-232 e IR. Il set-up del DM-NVX-E30 è realizzabile direttamente da web-browser.

Il dispositivo rientra nella piattaforma Crestron XiO Cloud, grazie alla quale l’installatore e l’amministratore possono gestire funzioni del singolo prodotto e del sistema in totale via remoto.

Nonostante un ingombro molto contenuto (altezza 1 RU) i due AMP-2800 e AMP-4600 fanno registrare potenze molto elevate: fino a 2x800 watt il primo e 4x600 il secondo.

AMP-2800 - AMP-4600

Nuova coppia di amplificatori con AMP-2800 e AMP-4600, rispettivamente da 2x800 watt e 4x600 watt, potenza raggiunta sia su 8 che 4 ohm. Dimensione 1RU così da poter far parte di sistemi integrati a basso impatto in ambiente. Utilizzabili a bassa e alta impedenza, facilmente abbinabili per questo motivo con i diffusori Vector o Saros della stessa Crestron. In realtà i due rientrano in maniera più ampia e raffinata in un sistema Crestron grazie alla compatibilità con la piattaforma Avia e i suoi

Alle caratteristiche tipicamente smart dei telecomandi evoluti di Crestron il nuovo TSR-310 aggiunge la possibilità di attivare vocalmente (tramite Siri) prodotti e sistemi collegati.

Le misure compatte, soprattutto l’altezza, ne semplificano l’installazione e le prestazioni elevate fanno del DM-NVX-E30 un prodotto valido in diverse situazioni e sistemi. tool, con Crestron XiO Cloud e Crestron Fusion. Ogni canale degli amplificatori può essere limitato nella erogazione di potenza su valori che scendono fino a 50 watt. Presenti ulteriori protezioni per temperatura, sovraccarico, elevato segnale in ingresso e tensione. Le protezioni hanno intervento e riattivazioni automatiche, con messaggi di allarme all’amministratore di sistema.

TSR-310

Crestron accoglie Apple nella sua grande famiglia di prodotti, in modo specifico introduce HomeKit e da qui si apre la

possibilità di gestire prodotti e sistemi con il supporto vocale di Siri. Il media perfetto per fare questo è il telecomando TSR310, con display capacitivo touch-screen da 3 pollici di tipo TFT LCD con risoluzione 320x480. Wi-Fi integrato con portata di 50 metri con protocollo 802.11 a, b, g, n e possibilità di accedere a più access point.

Accelerometro integrato, così da avere l’unità sempre pronta all’uso appena viene toccata.

Docking station dedicata che funziona, oltre che da base statica, anche da ricarica per oltre 5 ore di funzionamento accreditate.

INFO www.crestron.com

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2019 - Amsterdam

DVDO Tile, moltiplica i contenuti video

L’azienda americana, pioniera del mercato video professionale e consumer di alto livello, ha mostrato ad Amsterdam l’ultima versione della sua versatile soluzione per la condivisione video. In vetrina a quest’ultima edizione dell’ISE anche Air, il dispositivo wireless HDMI aggiornato ora al 4K

S

ono ormai vent’anni che DVDO propone soluzioni all’avanguardia per l’elaborazione e la condivisione di contenuti video e audio, indirizzate tanto al mercato professionale che a quello consumer. Una vocazione che è stata confermata appieno nell’edizione 2019 dell’ISE dove l’azienda americana, rappresentata per l’occasione dal suo amministratore delegato Doug Fealtman, ha mostrato le versioni aggiornate di due dei suoi prodotti di maggior successo, “Tile” e “Air”.

DVDO Tile è un sistema di condivisione di contenuti video che coniuga un’estrema flessibilità d’utilizzo alla qualità della riproduzione. In particolare, con Tile è possibile visualizzare contemporaneamente nella stessa immagine in uscita fino a 5 finestre diverse, facilitando al massimo la condivisione da parte

degli utenti collegati al sistema di contenuti, applicazioni e file.

Una soluzione ideale anche per le lezioni e le presentazioni, con la possibilità di confrontare immagini e file nonché contenuti presenti sul Web. La connettività fisica di Tile consta di ben 5 ingressi HDMI, 2 ingressi USB e 2 uscite HDMI oltre alla presa Ethernet per il collegamento di rete. Ma a rendere DVDO Tile ancor più al passo con l’evoluzione tecnologica è la sua capacità di lavorare in Wi-Fi, il che lo “apre” completamente all’impiego con smartphone e tablet oltre che con il tradizionale pc. Il dispositivo viene infatti gestito attraverso la App Tile, scaricabile gratuitamente sia in versione Android che iOS. Un’applicazione che è inoltre disponibile per l’installazione su computer Windows e Apple. Fra le novità introdotte dall’ultimo

Con il sistema di condivisione DVDO Tile è possibile visualizzare contemporaneamente fino a 5 sorgenti video.

INFO www.audiogamma.it

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L’amministratore delegato di DVDO, Doug Fealtman (a destra), durante la presentazione del sistema di condivisione Tile all’ISE 2019. Sotto DVDO Air, ora anche 4K. upgrade di Tile c’è poi da segnalare la modalità moderatore, utile in ambiente scolastico ed educativo perché permette di valutare ed approvare il contenuto video prima che venga mostrato sullo schermo agli utenti collegati.

DVDO Air è un dispositivo molto apprezzato in ambito consumer e negli uffici, poiché permette di risolvere l’annoso problema del collegamento con filo su distanze di vari metri. La soluzione consiste in un dispositivo emittente, al quale collegare via HDMI la sorgente audio-video, che invia il segnale in wireless al

dispositivo ricevitore, a sua volta collegato in HDMI al display o proiettore incaricato della riproduzione. Ebbene, alla capacità di Air di lavorare sulla frequenza di 60GHz, immune da eventuali interferenze presenti nell’ambiente domestico e lavorativo, si abbina adesso la sua compatibilità estesa anche ai contenuti video in 4K.

La condivisione di contenuti video su Tile attraverso pc e dispositivi mobili avviene installando le apposite App.

Polycom, gli strumenti per la collaborazione

Con il marchio Polycom, Plantronics sta creando lo spazio giusto per proporre strumenti e sistemi indirizzati al mondo office e corporate. Una scelta ben precisa che porta il brand Polycom sempre più all’attenzione dei professionisti

L

e huddle room, le stanze di piccole dimensioni che sono sempre più utilizzate dalle aziende come forma di collaborazione verso l’esterno.

Strutture piccole, agili e facili da configurare grazie anche alle novità di Plantronics-Polycom.

STUDIO

Soluzione integrata, di dimensioni ancora contenute, di tipo plug-and-play per poter gestire una riunione in remoto.

Chi utilizza Zoom, Microsoft Teams, Skype for Business, Google Meet, Cisco Webex o Amazon Chime (ma l’elenco è in continua evoluzione) può collegare lo Studio al proprio computer (Mac o PC) via USB (di tipo C 3.0) e iniziare una connessione audio e video in alta qualità in remoto. Lo Studio utilizza due importanti tecnologie, Acoustic Fence e NoiseBlock che riducono o eliminano del tutto il rumore di fondo; a queste si aggiunge la funzione Automatick Speaker Tracking che indirizza i microfoni

(un array di 6 unità beamforming con risposta i frequenza 120-16k Hz) verso la persona che sta parlando all’interno di un campo visivo di 120 gradi. Risoluzione 4K e zoom elettronico 5x permettono di focalizzare l’attenzione con una qualità video molto elevata. Lo Studio, al pari di altri dispositivi Polycom, può accedere attraverso all’interfaccia cloud, attraverso Polycom Device Management Service for Enterprise oppure grazie a Polycom RealPresence Resource Manager.

Il design moderno ed essenziale di Polycom Studio: in evidenza l’obiettivo per riprese in 4K, meno visibili invece i 6 microfoni beamforming con funzione Automatick Speaker Tracking.

REALCONNECT

RealConnect è il primo servizio di video interoperabilità certificato Microsoft di tipo Cloud Video Interoperability dedicato a quelle strutture che si affidano a Microsoft Teams e Skype for Business come piattaforme di comunicazione. Il servizio RealConnect è operato, gestito e

RealConnect è operato, gestito e supportato da un team Polycom specifico e dedicato; il servizio è dedicato a quelle strutture che si affidano a Microsoft Teams e Skype for Business. supportato da un team Polycom dedicato. La registrazione a RealConnect include l’accesso a One Touch Dial, un servizio cloud che permette di aggiungere facilmente conference room ad un meeting con un semplice click direttamente dal calendario di Outlook: una soluzione che riduce i tempi e con essi i costi.

Il sistema HP SRS Bundle in versione per grandi sale riunioni, con HP Elite Slice G2 Audio Ready, Polycom 8500 in questo caso con espansione microfoni e Polycom EagleEye IV USB camera.

HP SRS BUNDLE

Ancora dedicato al mondo professionale Microsoft l’HP SRS Bundle, sistema che mette insieme Microsoft Teams e Skype for Business con HP Skype Room System con l’aggiunta della qualità elevata audio e video by Polycom. Il sistema è disponibile in versione per grandi o medie sale: per il primo contiamo HP Elite Slice G2 Audio Ready, Polycom 8500 con espansione microfoni e Polycom EagleEye IV USB camera; nel secondo caso si perde la sola espansione microfoni.

INFO www.polycom.co.it

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PRODOTTI

NETWORKING • QSC Q-SYS NS Series Network Switches COSTRUTTORE QSC - USA • DISTRIBUTORE Exhibo S.p.A. - Tel. 039/4984.1 - www.exhibo.it

Condivisione di obiettivi QSC e Dell uniti per realizzare una piccola serie di network switcher perfettamente allineati alle esigenze hardware e software della piattaforma Q-SYS. La conferma che l’unione fa (molta) forza di Vincenzo Maragoni

L’

infrastruttura di QSC alle spalle di un prodotto by DELL: il risultato è quello di una serie di network switcher preconfigurati che sanno combinare l’efficienza, la potenza e la semplicità di utilizzo per arrivare direttamente al cuore del loro obiettivo, ovvero diventare un riferimento sicuro per i system integrator nelle loro realizzazioni di impianti networked audio, video e controllo basati sulla piattaforma Q-SYS. Tre network switcher che compongono la serie N1100 che presentano contemporaneamente la compatibilità con Q-SYS AV&C, AES67 e Dante audio, con struttura hardware diversificata tra di loro con un numero diverso di porte PoE+ per poter soddisfare facilmente impianti di diverso taglio e grandezza. In comune quelle che sono le funzionalità di base, a cominciare dalla preconfigurazione mirata per divenire il più possibile plugand-play quando inseriti nel loro “ambiente naturale”, ovvero i sistemi Q-SYS audio, video e control (AV&C). Un abbinamento

che esiste non solo sulla carta ma anche effettivamente testato e garantito dai controllo realizzati e certificati University of New Hampshire Interoperability Labs (UNH-IOL).

Q-SYS NS-1108P, Q-SYS NS-1124P e Q-SYS NS-1148P le sigle dei tre prodotti della serie, tutti con supporto a Q-LAN, AES67 e Dante audio, in aggiunta alle funzioni di streaming e distribuzione di video su Q-LAN senza la necessità di effettuare settaggi o configurazioni manuali sugli switch o sui dispositivi end point. Quindi efficienza e precisione con il minimo sforzo da parte del system integrator.

Prodotti facili da gestire nella installazione ma che rimangono facili anche successivamente, riducendo tempi e costi legati all’intervento di tecnici per la risoluzione dei problemi di funzionamento. I tre network switcher della serie N1100 permettono di utilizzare una soluzione Gigabit Ethernet di tipo 1GbE e 10GbE, con un’architettura non-blocking per poter gestire un elevato traffico di dati con gestione

e scalabilità a 1Gbps (fullduplex) per poter gestire fino a quattro switch da un solo indirizzo IP. Elevata efficienza energetica con sistema EnergyEfficient Ethernet (che taglia l’alimentazione alle porte non attive) e gestione attiva della ventola per massimizzare consumi di corrente e costi di raffreddamento. Architettura di tipo PoE/PoE+ fino a 24 porte per gestire wireless access points (APs), chiamate Voiceover-IP (VoIP), sistemi di video-conferenze e videocamere di sicurezza. A bordo dei tre network switcher il sistema Dell EMC Networking OS 6, con interfaccia a linea di comando e interfaccia grafica dalla facile gestione e che permette di essere subito operativo. I tre N1100 supportano anche Open Network Install Environment (ONIE) grazie al quale è possibile installare sistemi operativi di altri network. In situazioni di elevato traffico multicast i tre network switcher N1100 assicurano la compatibilità IGMP Querier e IGMP Snooping così da poter gestire facilmente situazioni anche complesse.

CARATTERISTICHE DICHIARATE NS-1108P Porte: 8x 10/100/1000 Mbps (4x PoE/PoE+ da 75 watt), 2x 1GbE, 2 SFP (GbE) Alimentazione: 24-80 watt Dim.: 44,5x21,6x25 mm Peso: 2 kg NS-1124P Porte: 24x 10/100/1000 Mbps (12x PoE/PoE+ da 190 watt), 1x 1/10GbE, 4 SFP/SFP+ (10GbE) Alimentazione: 250 watt Dim.: 44,5x43,2x25 mm Peso: 3,8 kg NS-1148P Porte: 48x 10/100/1000 Mbps (24x PoE/PoE+ da 190 watt), 1x 1/10GbE, 4 SFP/SFP+ (10GbE) Alimentazione: 250 watt Dim.: 44,5x43,2x25 mm Peso: 4,2 kg

Il midrange NS-1124P e le sue 24 porte (12 PoE/PoE+ da 190 watt) con cui è facile gestire sistemi Q-SYS con access points (APs), chiamate Voiceover-IP (VoIP), sistemi di video-conferenze e videocamere di sicurezza.

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www.simmagazine.it

Ancora di supporto al lavoro del system integrator va segnalato il sistema di monitoraggio e gestione delle possibili problematiche sia direttamente dal dispositivo locale che da cloud dedicato HiveManager.

Auto-configurazione da USB che evita la gestione del dispositivo via TFTP o, con un elevato uso delle risorse, da personale specializzato in loco.

Supporto Private VLAN Edge e Private VLAN extensions. Il più piccolo dei tre network switcher della serie N1100 Q-SYS NS1108P è caratterizzato da 8 porte 10/100/1000 Mbps (4x PoE/PoE+ da 75 watt), 2x 1GbE, 2 SFP (GbE). Il modello centrale della gamma NS-1124P ha in dotazione 24 porte 10/100/1000 Mbps (12x PoE/PoE+ da 190 watt), 1x 1/10GbE, 4 SFP/ SFP+ (10GbE). Il top di gamma NS-1148P presenta 48 porte 10/100/1000 Mbps (24x PoE/

Il piccolo della serie, NS-1108P, con le sue 8 porte e le dimensioni molto compatte che ne fanno il prodotto ideale per sistemi entry-level ma con forte attenzione alle prestazioni e possibilità d’uso.

PoE+ da 375 watt), 1x 1/10GbE, 4 SFP/SFP+ (10GbE). Un ventaglio di disponibilità di porte (8, 24 o 48) grazie al quale viene coperta una ampia possibilità di utilizzo ed esigenze in ambito distribuzione A/V. Oltre alla porta primaria di tipo 1 GbE i tre N1100 offrono la possibilità di utilizzare moduli 1GbE e/o 10GbE via optional SFP (Small Form-factor Pluggable). Inoltre sono tutti compatibili PSEs (Power Sourcing Equipment) e IEEE 802.3af e IEEE 802.3at

PoE and PoE+ (Power over Ethernet). Macchine dalla dotazione hardware completa, che permette loro di gestire impianti e soluzioni di varie tipologie e dimensioni. Un ulteriore boost alle loro funzioni arriva dal pacchetto software e compatibilità che lasciano spazio sia a possibili interazioni con macchine e sistemi operativi esterni che, sopratutto, ad una rete proprietaria. Proprio l’uso dei tre network switcher a

supporto della piattaforma Q-SYS porta prestazioni e e caratteristiche alla loro massima espressione. Il tutto con la sicurezza di una configurazione e gestione sempre molto facili e con il pieno supporto di tutta la piattaforma con la quale interagiscono in modo preferenziale. Una collaborazione, quella tra QSC e Dell, che ha saputo combinare il meglio delle due aziende per arrivare ad un risultato comune di eccellenza nel proprio settore.

Il top di gamma NS-1148P: come per gli altri modelli, la doppia cifra dopo l’11 che caratterizza la serie, indica il numero delle porte: in questo caso ben 48, 24 PoE/PoE+ da 375 watt.

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PRODOTTI

NETWORKED AUDIO & CONTROL SOLUTIONS • Xilica Solaro FR1 e QR1 COSTRUTTORE Xilica - Canada • DISTRIBUTORE Audiosales S.r.l. - Tel. 0521/690290 - www.audiosales.it

Omeopatia modulare Gli Xilica Solaro FR1 e QR1 sono processori modulari dotati di potenti motori di calcolo a 40 bit e di convertitori ad alte prestazioni. La loro struttura a moduli costituisce anche un efficace rimedio contro un mondo tecnologico sempre più complicato. Un rimedio che utilizza lo stesso principio del problema da risolvere di Marco Galloni

I

l concetto di modularità può essere visto come rimedio omeopatico alla crescente complessità del mondo tecnologico, al proliferare di standard di connessione, formati digitali e protocolli di trasmissione. Di fronte a questa complessità un produttore di apparecchiature elettroniche può fare due cose, essenzialmente: tentare di contrastarla proponendo dispositivi il più possibile scarni e semplici, con un numero limitato e rigidamente determinato di funzioni e possibilità, ed è questa la via dell’allopatia; oppure “assecondarla”, combatterla mediante il suo stesso principio base, come per l’appunto fa la medicina omeopatica.

La canadese Xilica, che dal 2002 produce DSP per audio

professionale configurabili, ha scelto la via della modularità, o se preferite dell’omeopatia: la soluzione alle mille richieste di una tecnologia viepiù complessa sta nel cercare di offrire altrettante risposte, un modulo per ogni esigenza. I fondatori dell’azienda di Toronto sono sempre stati convinti che «i processori audio ottimizzati di fascia alta sarebbero stati essenziali per realizzare il potenziale delle prossime generazioni di sistemi audio».

DSP A 40 BIT CON VIRGOLA MOBILE

Di Xilica presentiamo l’FR1 e il QR1 della serie Solaro, due processori “multipurpose” entrambi equipaggiati con potenti motori dual core a 40 bit con virgola mobile, architettura aperta e sistema

operativo Linux. Grazie a un sistema di schede modulari, i progettisti e i system integrator che utilizzano i Solaro possono creare in tutta libertà qualsivoglia configurazione I/O, senza essere vincolati a schemi predefiniti. Questo garantisce anche notevoli risparmi di tempo e danaro: man mano che le esigenze mutano o che sul mercato si presentano nuovi standard è possibile aggiornare il sistema sostituendo schede, aggiungendone di nuove o utilizzando espansioni I/O.

I 16 SLOT DEL SOLARO FR1

L’FR1, modello di punta della famiglia Solaro, è dotato di ben 16 slot che gli permettono di accogliere altrettante schede modulari; il telaio rack 19” sviluppa una sola unità in altezza (44 mm). Le schede

Qui sopra, il processore modulare Solaro FR1: equipaggiato con un motore dual core a 40 bit a virgola mobile e con convertitori a 32 bit, è predisposto per ricevere fino a 16 schede I/O. sono disponibili in numerose versioni: ingressi analogici mic/ line con phantom a +48V e pre microfonici premium grade, AES/EBU, GPIO a 4 canali, AEC a 8 e 16 canali con latenze di 250 e 100 mS (rispettivamente), audio Dante a 64 x 64 canali per oltre 1500 dispositivi Dante-compatibili di 400 marchi diversi.

Se i 16 slot non dovessero bastare è possibile aggiungere altre schede tramite l’espansione Solaro XIO. Tra le funzioni fornite dal DSP

Il pannello posteriore dell’FR1: sono ben visibili i 16 slot che ricevono le schede I/O modulari. Se i 16 slot non fossero sufficienti è possibile aggiungere altre card tramite l’espansione Solaro XIO.

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XILICA DESIGNER, L’UNIVERSALE

Alcune card I/O per i processori Xilica Solaro: sono disponibili nei formati e negli standard più diversi, dalla scheda ingressi mic/linea con phantom a +48V alla AES/EBU, passando per la card Dante a 64 x 64 canali.

Con il suo telaio da 1/4 rack, il Solaro QR1 è la versione pocket dell’FR1, con il quale condivide molte funzioni e caratteristiche tecniche: le differenze riguardano solo il numero degli slot I/O e dei canali Dante, la frequenza di campionamento e la tensione di alimentazione; quest’ultima può essere fornita da un alimentatore a +12V o via PoE. dell’FR1 ricordiamo il mixer, l’equalizzazione, il crossover, il controllo dinamico e del guadagno, il routing del segnale e la combinazione delle room, il delay e il controllo remoto.

Il Solaro FR1 è inoltre dotato di convertitori a 32 bit ad alte prestazioni con frequenza di campionamento a 48/96 kHz selezionabile. Le funzioni DSP, le configurazioni I/O e i controlli remoti dell’FR1 possono essere gestiti mediante il software Xilica Designer (vedi box).

L’FR1 può inoltre essere gestito via Ethernet, attraverso gli slot GPIO, per mezzo dei controller XTouch50 e XTouch80, tramite dispositivi iOS e Android (con applicazione XTouchApp) o mediante controller di terze parti come Crestron, AMX, Extron e altri.

QR1, POTENZA OPERATIVA IN FORMATO POCKET

Il QR1 è in pratica la versione ridotta dell’FR1. In un telaio da 1/4 rack (altezza 1U) sono contenute gran parte delle caratteristiche e delle funzioni dell’FR1: le differenze riguardano soltanto il numero degli slot per le schede I/O, 8 invece di 16, il numero dei canali Dante (4 x 4), la frequenza di campionamento (48 kHz, senza possibilità di selezione) e la tensione di alimentazione, che può essere fornita da un power supply a +12V o via PoE. Privo di ventole di raffreddamento e quindi silenziosissimo, il QR1 può essere installato dietro a monitor, sotto i banchi di sale conferenze, all’interno di cassetti... Dai quali potrà sviluppare indisturbato tutta la sua potenza di routing e di processo del segnale.

Le funzioni DSP, le configurazioni I/O e i controlli remoti dei processori Solaro FR1 e QR1 si possono gestire mediante Xilica Designer. I punti di forza di questo software sono l’universalità della piattaforma operativa (PC e Mac), la configurazione Dante integrata e il controllo dei dispositivi di terze parti. La programmazione di dispositivi Dante è semplificata grazie all’integrazione nativa dei prodotti di numerosi marchi, tra i quali Bose, Yamaha, Powersoft, NEC, Adamson, RCF, Sanyo; altri marchi e prodotti possono essere aggiunti inserendo il modulo Generic Dante Device. Per gestire i dispositivi non è necessario utilizzare Dante Controller, dal momento che Xilica Designer comprende molte funzioni di questo software. Il controllo avanzato consente ai system integrator più esperti di gestire qualsiasi funzione tramite una stringa di controllo.

CARATTERISTICHE DICHIARATE SOLARO FR1 Processore: 40 bit a virgola mobile Frequenza di campionamento: 48/96 kHz (selezionabile) Ritardo di propagazione: 4/2 mS (48/96 kHz) Risposta in frequenza: 20 Hz – 20 kHz a +/- 0,15 dB (scheda audio analogico) Massimo livello del segnale: +20 dBu (scheda audio analogico) Guadagno ingresso microfonico: +42 dB (a passi di 6 dB) Dimensioni/Peso: 483 x 44 x 305 mm/5 kg Prezzo di listino IVA inclusa: € 2.621,78 SOLARO QR1 Processore: 40 bit a virgola mobile Frequenza di campionamento: 48 kHz Ritardo di propagazione: 4,5 mS Risposta in frequenza: 20 Hz – 20 kHz a +/- 0,15 dB (scheda audio analogico) Massimo livello del segnale: +20 dBu (scheda audio analogico) Guadagno ingresso microfonico: +42 dB (a passi di 6 dB) Dimensioni/Peso: 108 x 44 x 152 mm/1 kg Prezzo di listino IVA inclusa: € 1.433,50

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PRODOTTI

CONFERENCE • Shure Microflex Complete Sistema integrato per conferenze COSTRUTTORE Shure – USA • DISTRIBUTORE Prase Media Technologies S.p.A. – Tel. 0421/571411 – www.prase.it

Ritorno al wired I sistemi per conferenze cablati non sono un nostalgico ripiegamento sul passato. Il wired è ancora la scelta migliore quando la privacy e la sicurezza sono prioritarie.

Per questo il sistema Microflex Complete di Shure è così apprezzato in ambito governativo, legislativo, aziendale. E poi la possibilità di aprirlo al wireless non manca di Marco Galloni

C

on il sistema per conferenze Shure Microflex Complete occorre superare il concetto di modularità per abbracciarne uno più ampio e dinamico: quello di interazione. Mentre il primo è essenzialmente statico, nel senso che i moduli che costituiscono un determinato sistema si limitano a svolgere ciascuno il proprio compito ma rimangono identici a se stessi, senz’altro scambio che non sia quello funzionale, nell’interazione i diversi elementi dell’insieme, siano essi persone, dispositivi, fenomeni, sostanze, particelle o altro, si influenzano reciprocamente, modificano il proprio stato e la propria quantità di energia. Ne consegue un insieme più flessibile, adattabile, efficiente, intelligente.

L’AFFIDABILITÀ DEL WIRED

Microflex Complete di Shure rientra esattamente in questa categoria di sistemi. Nella sua capacità di interazione il sistema Shure parte dai fondamentali, vale a dire da quella tecnologia wired sulla quale i più avanzati

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Una sala riunioni equipaggiata con Microflex Complete: si tratta essenzialmente di un sistema wired, ma grazie a dispositivi come l’access point MXCWAPT e l’unità MXCW640 può anche lavorare in wireless. standard wireless non sono ancora riusciti a far calare il timbro “obsolete”, e forse mai vi riusciranno. Soprattutto nel settore delle conferenze, dove privacy e sicurezza sono irrinunciabili, i sistemi su cavo sono ancora affidabilissimi, forse i più affidabili. Microflex Complete, dunque, è essenzialmente un sistema wired, operante su cavo. Essenzialmente ma non esclusivamente: grazie a dispositivi come l’access point MXCWAPT e l’unità conferenze MXCW640, il sistema Shure è anche aperto al wireless: in questo caso la sicurezza operativa e la stabilità di trasmissione sono garantite da una protezione digitale crittografica e da una tecnologia RF sui 2,4 e 5 GHz antiinterferenza.

PREZZI MXCW640 MXCMIU-FL MXC630-F MXC620-F

€ 1.622,60 € 317,20 € 1.128,50 € 1.012,60

MXC649 MXCIC MXC416/C

€ 1.457,90 € 2.067,90 € 280,60

Alcuni elementi del sistema Shure Microflex Complete: procedendo da sinistra verso destra si riconoscono le interfacce MXCMIU-FS, MXCMIU e MXCMIU-FL, l’unità per votazioni MXC630 e l’unità conferenze MXC640, queste ultime due dotate di microfoni a collo d’oca.

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CONFERENZE CON 3800 PARTECIPANTI E 31 CANALI INTERPRETI

Queste caratteristiche fanno di Microflex Complete un sistema particolarmente indicato per le riunioni di consiglio, le conferenze aziendali e governative, i procedimenti legislativi e gli eventi formativi. Il sistema ruota attorno all’hub DIS-CCU, che di base supporta fino a 250 unità di discussione e due canali per traduzione simultanea; grazie a funzioni opzionali e a dispositivi di espansione, le sue possibilità possono essere estese fino ad abbracciare 3800 conferenzieri, 31 canali interpreti e 200 traduttori.

L’hub DIS-CCU coordina tutti gli elementi che costituiscono il Microflex Complete, vale a dire le varie unità per conferenze e votazioni MXC615, MXC620, MXC630 e MXC640, le interfacce MXCMIU, MXCMIU-FS e MXCMIU-FL, la console interpreti MXCIC, i microfoni a collo d’oca MXC416/420 e tutto il resto.

UN MICROCOSMO IN CONTINUA ESPANSIONE

Vediamo alcuni di questi componenti, a cominciare dall’unità MXC640. Dotata di touchscreen multi-lingue da 4,3”, quest’unità conferenze può essere configurata per l’uso da parte del presidente, di un delegato o, in condivisione, di una coppia di delegati. Il presidente può visualizzare l’elenco degli speaker attivi e di quelli in attesa, controllare da remoto i microfoni, avviare una sessione di votazione e, utilizzando il software opzionale SW6000 (vedi box), visualizzare l’agenda della conferenza e selezionarne elementi specifici. Un lettore di ID card integrato permette di utilizzare schede NFC per l’identificazione dei partecipanti.

Attraverso il software SW6000 è altresì possibile limitare l’accesso al sistema, il tempo di intervento dei delegati e altri parametri.

La già menzionata MXCW640,

L’unità DIS-CCU è un po’ il centro gravitazionale attorno cui orbita il sistema Microflex Complete: nella configurazione base può gestire fino a 250 unità di discussione e due canali per traduzione simultanea, ma grazie a funzioni opzionali e a dispositivi di espansione può arrivare a controllare conferenze con 3800 partecipanti, 31 canali interpreti e 200 traduttori. che è la versione wireless della MXC640, dispone in più di microfono ambientale e di miniUSB per ricarica esterna.

Un altro importante componente del sistema è la console interpreti MXCIC, concepita specificamente per impieghi wired e dotata di 8 pulsanti a relè, uscite multiple per auricolari e cuffie, lettore di card NFC e porta USB per salvare e richiamare i setting; la MXCIC dispone di etichette in Braille e di segnali acustici come supporto per interpreti non vedenti.

Montata sotto il tavolo o all’interno di mobili o scatole da pavimento, l’interfaccia multipla MXCMIU – ecco un altro componente del sistema – fornisce alle basi per microfoni MXCMIU-FS e MXCMIU-FL o a sorgenti audio esterne tutte le connessioni per dialogare

con l’unità centrale DIS-CCU attraverso una rete DCS-LAN. Le basi MXCMIU-FS/FL possono così essere montate a filo su tavoli, podi e leggii. La MXCMIU può servire una o due basi ed è dotata di porte in/out LAN, due connettori HDMI, un ingresso microfonico XLR e uno switch ground/lift che interrompe gli anelli di massa. La forza di interazione su cui si basa il sistema Microflex Complete,

lo si sarà intuito, è di gran lunga più potente ed efficace della semplice modularità, tant’è vero che la troviamo nell’universo, a livello di fisica delle particelle. In questo senso il sistema Shure può essere visto come un microcosmo in continua espansione e complessificazione, quindi capace di adattarsi benissimo alle esigenze di chi lavora nel settore delle conferenze.

L’unità per conferenze MXC640: il touchscreen da 4,3” consente di effettuare votazioni, di visualizzare l’agenda della conferenza, di avere informazioni sui delegati e altro ancora.

CONFERENCE MANAGEMENT SW6000, POTENTE COME UN MICROSCOPIO L’SW6000 costituisce un altro e importante passo lungo la strada dell’interazione. Questo software consente di controllare le funzioni del Microflex Complete con l’accuratezza, la precisione e la potenza analitica di un microscopio. Per praticità, le funzioni sono suddivise in cinque categorie: 1) – gestione dell’incontro e dell’agenda; 2) – gestione dei dialoghi; 3) – informazioni sui partecipanti e loro ruoli; 4) – controlli e interfacce; 5) – applicazioni a uso dell’amministratore, del presidente e dei delegati. Per dare un’idea della potenza operativa di questo software diciamo solo che la categoria 2 (“gestione dei dialoghi”) comprende funzioni come il controllo dei microfoni da PC, la visualizzazione dei risultati delle votazioni (mimic/synoptic), il controllo del tempo di intervento per ciascun partecipante e l’assegnazione dei microfoni secondo il nome dei conferenzieri.

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CASE STUDY

DATA CENTER • Engineering D-HUB: a Pont-Saint-Martin la gestione dati con NEC / Hiperwall Engineering D.HUB Spa - Gruppo Engineering - www.eng.it • NEC Italia, Display Solutions Division - www.nec-display-solutions.it

Bunker del terzo millennio

Viaggio all’interno di uno dei più complessi Data Center alloggiati in Italia: controllato e gestito da Engineering D.HUB, vanta misure di sicurezza avanzate e si affida alla tecnologia NEC/Hiperwall per il monitoraggio e l’analisi dei dati di Paolo Radice

L

addove nessuno sarebbe portato a ipotizzarne l’esistenza, ai piedi delle Alpi Graie (quelle che arrivano ad insidiare le alte pianure piemontesi), ha sede una delle più grandi e longeve server farm presenti in Italia, che oggi assolve principalmente alla funzione di vero e proprio data center.

Siamo a Pont-Saint-Martin, esattamente a metà strada tra Ivrea e Saint-Vincent, in Val d’Aosta, e quello di cui stiamo parlando è uno stabilimento nato già vent’anni fa e che,

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nel tempo - grazie anche a degli accordi strategici con l’amministrazione regionale - si è progressivamente trasformato nella location più importante tra quelle del gruppo cui appartiene, Engineering D.HUB. Tale affermazione ha trovato un definitivo riscontro grazie soprattutto al recente lavoro di upgrade tecnologico che è stato effettuato nelle control room della struttura. Qui, infatti, due ampie sale hanno visto l’integrazione di videowall con display NEC e software Hiperwall per il monitoraggio dei

flussi di informazioni in costante aggiornamento. Un progetto, questo, che ha attirato la nostra attenzione, complice se non altro il fatto che avevamo già sentito parlare in un recente passato del software Hiperwall, senza riuscire ad apprenderne pienamente sul piano pratico tutti i vantaggi.

Dopo un primo contatto con il management, siamo quindi andati a vedere da vicino la struttura e abbiamo visitato i vari ambienti, fino ad esplorare le sale e i sotterranei del centro (eccezion fatta per alcuni

server, davvero off-limits), scoprendo una realtà a dir poco affascinante e sbalorditiva.

SERVER FARM DI MASSIMA SICUREZZA

Forse anche in virtù della riservatezza dell’argomento, c’è un’alquanto promiscua commistione tra i concetti “CED” (Centro Elaborazione Dati), Server Farm (talvolta detta anche Web Farm) e Data Center.

Stando alle informazioni recuperabili da più fonti, un Centro Elaborazione Dati è quell’apparato (controllato da

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una o più persone) che ha in carico le apparecchiature ed i servizi di gestione dei dati; in sostanza, è l’infrastruttura informatica al servizio di una o più aziende. Se un’azienda “esternalizza” il servizio, domiciliando i propri server presso uno spazio fisicamente distante, starà ricorrendo ad una delle cosiddette server farm, ovvero location contenenti centinaia di macchine fisiche (e non virtuali) appositamente dedicate, riuscendo di conseguenza ad abbattere costi di realizzazione, connettività e gestione.

Quando poi le server farm vengono realizzate non solo con l’esplicito obiettivo di affittarne lo spazio, ma - come nel caso di Pont-Saint-Martin - come un’impresa del settore ICT che eroga ai suoi clienti i servizi ad alto valore aggiunto basati su tutte le più nuove tecnologie abilitanti per l’evoluzione dei modelli di business, si parla di Data Center con Network Operating Center (NOC).

BUSINESS CONTINUITY

Il Data Center così strutturato, quindi, ospita tutte le apparecchiature necessarie In apertura, una foto della sala NOC (Network Operations Center), dove è installato il videowall 5x2 NEC. Sopra e sotto, gli esterni della struttura.

a governare il sistema informativo delle aziende clienti, tra cui server, storage, sistemi di monitoraggio, controllo e gestione delle apparecchiature, router e switch progettati per instradare e direzionare il traffico dati, applicazioni, infrastrutture di telecomunicazione e tutto ciò che serve per garantire la continuità operativa, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Annoveriamo in questo elenco anche i gruppi di continuità (UPS), generatori di corrente grandi come trattori, oltre che sistemi di sicurezza avanzati che comprendono impianti di climatizzazione e di sicurezza specifici, come sistemi di raffreddamento e antincendio.

Un Data Center rappresenta perciò l’elemento indispensabile

per la crescita di un’azienda e sopperisce a tutta una serie di attività di consulenza tecnica per quanto riguarda la digitalizzazione dei processi, l’elaborazione elettronica dei dati, la definizione delle reti di calcolo, la progettazione e l’implementazione dei sistemi informativi e l’integrazione con i sistemi esterni all’organizzazione.

In poche parole, sono proprio i Data Center come quelli di Engineering D.HUB a garantire la business continuity a livello internazionale.

Perché, come ci ha spiegato Germano Perronet, Facility Manager Engineering D.HUB a Pont-Saint-Martin, qui i clienti (attraverso contratti che mediamente durano tre anni) possono mettere al

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DATA CENTER • Engineering D-HUB: a Pont-Saint-Martin la gestione dati con NEC / Hiperwall

sicuro i propri dati, grazie non soltanto alla protezione della struttura da calamità naturali (oltre a non essere considerato suscettibile ad eventi sismici, il territorio circostante neppure è a rischio per le alluvioni) ma anche ai 6 differenti livelli di security access sviluppati appositamente.

PIATTAFORME INDISPENSABILI

Qui sopra, una delle sale dedicate ai server in cui ci è stato possibile accedere (molte sono off-limits per questioni di sicurezza) nei piani interrati.

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Quello di Pont-Saint-Martin è dunque il centro più “anziano” dei quattro gestiti da Engineering D.HUB, nonché il più grande per numero di server e dispositivi alloggiati all’interno, che nei sotterranei arriva verosimilmente ad assomigliare a un bunker di moderna concezione.

E l’importanza che Engineering (e nello specifico, della

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SOC E NOC, IL CERVELLO DI PONT-SAINT-MARTIN L’intera infrastruttura in Val d’Aosta è gestita da Engineering D.HUB - una delle società controllate di Engineering Group - che controlla in totale 4 Data Center in Italia, allineati ai migliori standard tecnologici, qualitativi e di sicurezza oggi necessari per conservare adeguatamente i dati informatici.

I numeri complessivi (dei 4 siti, quindi), sono: • 21.000 server gestiti; • 6.000 mq di spazio; • 260.000 postazioni di lavoro gestite; • 10 petabyte gestiti; • 10 gbps di velocita di connessione; • portfolio di circa 330 clienti (il 43% in area Industry);

controllata D.HUB) attribuisce a questo così come agli altri Data Center controllati dal proprio personale è facilmente deducibile dalla stessa vision dell’azienda: mettere a disposizione dei clienti piattaforme di servizi per il pieno supporto della cosiddetta Digital Transformation.

Francesco Bonfiglio, Amministratore Delegato di Engineering D.HUB dal 2017, ha voluto il cambiamento del nome da quello precedente Engineering.MO proprio per sottolineare la trasformazione dal portfolio da outsourcing tecnologico a piattaforma di servizi digitali, appunto.

Bonfiglio, sempre in merito alla questione ha anche dichiarato: “Oggi i clienti hanno la piena consapevolezza del potenziale che il Cloud può abilitare, ma

Mente e cuore vibranti del data center di Pont-SaintMartin sono rappresentati dalle due principali sale di controllo. Tecnicamente vengono definite NOC (Network Operations Center) e SOC (Software Operations Center) ed è qui che Project Informatica ha installato hardware e soluzioni bespoke per gli analisti che ogni giorno occupano le postazioni di lavoro.

Nella sala grande (NOC), lo scenografico maxi-wall è costituito da 10 monitor NEC UN551S (5x2), display da 55” di diagonale ciascuno che grazie ad un’interruzione dell’immagine di appena 0,9mm sui bordi - rendono il videowall davvero come una parete senza soluzione di continuità. Forti di risoluzione Full HD e operatività 24/7, questi maxischermi garantiscono ottime prestazioni e

affidabilità nel tempo, grazie anche al pannello S-IPS che offre una qualità dell’immagine superiore e una riproduzione dei colori eccellente.

Infatti, assicurano una visibilità perfetta anche con angoli di visualizzazione estremi che cambiano continuamente quando lo spettatore passa accanto allo schermo.

Con un livello di luminosità di 700 cd/m², il messaggio visualizzato è di facile leggibilità anche nelle condizioni di illuminazione ambientale più luminose.

La stessa scelta di monitor è stata fatta anche per la sala SOC, ma in questo caso con una configurazione 2x2. In entrambi i casi, poi, la struttura che li sostiene è stata realizzata ad hoc sempre da Project Informatica, con uno zoccolo autoportante.

HIPERWALL, UNO STRUMENTO AFFIDABILE E VERSATILE

Hiperwall è il software a capo di tutte le operazioni a PontSaint-Martin ed è la scelta ideale per tutte quelle situazioni in cui sia fondamentale avere la possibilità di controllo real time, in modo semplice, su che cosa sta accadendo. Ecco quindi che nelle sale di controllo, o per il monitoraggio di dati e prognosi, per visualizzare informazioni provenienti da molteplici fonti di dati su pareti videowall, soluzioni di proiezione, schermi di grande formato e pareti LED, in tempo reale, Hiperwall un alleato

versatile ed efficiente su cui contare.

Con Hiperwall, la gestione di grandi quantità di informazioni in combinazione consente all’operatore di visualizzare i contenuti rilevanti in tempo reale ed in modo efficiente. L’operatore può zoomare e posizionare ogni contenuto come richiesto, utilizzando la risoluzione massima di ogni schermo, e mantenere allo stesso tempo il pieno controllo su tutte le fonti di dati.

Alcune altre tecnologie per pareti videowall disponibili sono restrittive, in quanto è necessario predefinire un numero limitato di ingressi e

I monitor NEC utilizzati nel videowall sono FHD da 55” e bordi da 0,9 mm.

uscite. L’architettura flessibile di Hiperwall, invece, è scalabile: è possibile aggiungere schermi singoli aggiuntivi, pareti videowall, proiettori o pareti LED sia vicino allo schermo principale sia come schermi satellitari in altre stanze.

La base di tutti i sistemi Hiperwall è una rete definita e gestita che fornisce un’infrastruttura sicura, nonché la flessibilità per migliorare la larghezza di banda all’occorrenza. Con Hiperwall è possibile integrare le fonti e le uscite fino a qualsiasi numero necessario, aggiungendo licenze software su Uno degli switch CISCO Catalyst 2960 utilizzati per la sala NOC. richiesta.

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DATA CENTER • Engineering D-HUB: a Pont-Saint-Martin la gestione dati con NEC / Hiperwall

ENGINEERING, LA GUIDA VERSO LA DIGITAL TRANSFORMATION Engineering, nata a Padova nel 1980 col nome di Engineering Ingegneria Informatica, è oggi tra le principali realtà a livello internazionale specializzate in servizi, sviluppo software e piattaforme digitali atti ad accompagnare aziende, pubbliche e private, verso la “trasformazione digitale”. Con circa 11.000 professionisti in 50 sedi (in Italia, Belgio, Spagna, Germania, Repubblica di Serbia, Brasile, Argentina e USA), il Gruppo Engineering progetta, sviluppa e implementa soluzioni innovative per le aree di business in cui la digitalizzazione genera i maggiori cambiamenti, tra cui Digital Finance, Smart Government&E-Health, Augmented City, Digital Industry, Smart Energy&Utilities, Digital Media&Communication. Il Gruppo ha l’obiettivo di contribuire a cambiare il modo in cui il mondo vive e lavora, combinando competenze specialistiche nelle tecnologie di ultima frontiera e un’infrastruttura proprietaria di eccellenza nel Cloud Computing, che conta 4 Data Center allineati ai migliori standard tecnologici, qualitativi e di sicurezza. Con importanti investimenti in R&D, Engineering svolge un ruolo di primo piano nella ricerca, coordinando progetti nazionali e internazionali attraverso un team di 420 ricercatori e una rete di partner scientifici e universitari in tutta Europa. Asset strategico del Gruppo è l’attenta politica di formazione del personale, a cui ha dedicato una Scuola di IT & Management.

ENGINEERING D.HUB Engineering D.HUB, la nuova piattaforma dei servizi digitali di Engineering offre soluzioni innovative come cloud, automazione robotizzata dei processi, service desk di nuova generazione con chatbot e agenti digitali, soluzioni IoT, riconoscimento biometrico, soluzioni in modalità “as a service” per applicazioni verticali proprietarie, di clienti e partner, sostenendo l’innovazione che rivoluziona i processi aziendali e supporta nuovi modelli di busi-

anche che questo è un mezzo e non un fine. Le aziende che, come Engineering, hanno deciso anni fa di sviluppare i Data Center, sono oggi le uniche in grado di unire alla strategia gli elementi di concretezza e velocità di realizzazione, necessari per la trasformazione digitale richiesta da tutti i clienti.”

Noi che abbiamo avuto la fortuna di annusare, seppure per

ness digitali. La società già punto di riferimento per i servizi di outsourcing e di IT facility, grazie al connubio tra competenza, esperienza ed elevati standard tecnologici, offre ai clienti la garanzia di gestione dell’IT di “Modo1”, supportando in parallelo l’evoluzione dell’ IT di “Modo2”, con una metodologia non intrusiva e affiancando visione a capacità di esecuzione.

Engineering D.HUB attualmente conta più di 850 professionisti e opera attraverso un network integrato di 4 Data Center dislocati a Pont-Saint-Martin, Torino, Milano e Vicenza (quest’ultimo TIER IV) , con un sistema di servizi e un’infrastruttura che garantiscono i migliori standard tecnologici, qualitativi e di sicurezza agli oltre 400 clienti nazionali e internazionali. Sulla rete integrata dei Data Center sono attestati servizi di Information Technology, servizi di outsourcing e servizi innovativi secondo il modello Cloud Computing, mentre il perimetro complessivo dei servizi offerti include la gestione di 21.000 server, i servizi di desktop management per 230.000 posti di lavoro, una rete di 18.000 apparati di rete, uno spazio su disco di 10 milioni di Gigabyte, oltre 400 istanze SAP, 2 milioni di ticket all’anno (richieste di servizio provenienti dagli utenti) e più di 1.200 linee di Wide Area Network.

Inoltre, il data center di Pont-Saint-Martin utilizza per il sistema di raffreddamento un impianto geotermico di ultima generazione che sfrutta l’acqua a 13 gradi della falda acquifera sottostante.

Tale sistema consente un risparmio del 20% di energia elettrica e un aumento della capacità refrigerante. Il progetto così definito ha consentito di ottenere il PUE (Power Usage Effectiveness, il parametro che misura la sostenibilità energetica) di 1,52; una cifra da riferimento, visto che, per un data center, tale valore deve essere inferiore a 3 per dimostrare un livello efficiente di consumi (ndr: un valore di 2 rappresenta un ottimo livello di efficienza, mentre valori intorno al 1,5 sono considerati eccellenti).

poche ore, l’aria che si respira all’interno di uno di questi centri di massima sicurezza, per molti versi assimilabili ai bunker di una volta, siamo i comodi testimoni dell’efficacia e dell’affidabilità di questo passaggio, che diventa irreversibilmente necessario per stare al passo con i tempi.

A fianco, lo showroom utilizzato per le presentazioni ai clienti.

PROJECT INFORMATICA, UN NETWORK DI AZIENDE ESSENZIALE PER LA TRASFORMAZIONE Project Informatica, con il Gruppo Project, è tra i primi Corporate Dealer Italiani in termini di volumi d’affari, con la ragguardevole cifra di 150 milioni di euro di fatturato per l’anno 2018.

Grazie a tecnologie IT innovative e competenze sempre all’avanguardia, Project Informatica accompagna le aziende pubbliche e private nel percorso strategico di trasformazione dei processi aziendali e organizzativi. L’elevato numero di certificazioni su prodotti hardware/software, unite ai 28 anni di esperienza sul campo, consentono all’azienda lombarda - dopo un’accurata analisi delle peculiari complessità tecnologiche di ogni azienda - di progettare soluzioni personalizzate, abilitando un risparmio a livello di tempi e costi a vantaggio del partner. Sono oltre 260 gli addetti distribuiti tra le varie sedi del Gruppo Project, che così sono capaci di offrire servizi di system integration, soluzioni cloud, business e technical consulting, formazione professionale, con presidio e assistenza da remoto e onsite 24/7.

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A COLLOQUIO CON MICHELA GREGGIO E DAVIDE AGOSTINELLI Nella nostra visita in loco, siamo stati in compagnia di Michela Greggio, Responsabile Monitoring e Operations Center di Engineering D.HUB, e di Davide Agostinelli, Sales Manager di Project Informatica. A loro sono state indirizzate le nostre domande inerenti all’installazione e al suo ipotetico sviluppo nel tempo.

System Integrator Magazine - Inizierei andando dritto al punto con una domanda di carattere logistico: quando è nata l’esigenza di una control room e quando è stata concepita in questo spazio?

Michela Greggio - La Control Room nasce anni fa in risposta ad una necessità di presidio H24: Engineering D.HUB gestisce i servizi di outsourcing di circa 400 clienti e ospita nel Data Center primario di PontSaint-Martin la maggior parte della tecnologia dedicata ai clienti.

Annessa e collegata al Data Center è stata creata la Control Room con le stesse caratteristiche e peculiarità dei bunker del Data Center. Essa stessa un bunker, a garanzia della sicurezza e dell’affidabilità dei servizi erogati.

S.I.M. - Come siete arrivati a scegliere Project Informatica come partner?

M.G. - Cercavamo una soluzione innovativa a supporto del Monitoring e dell’Operation Center e un partner che avesse il nostro stesso passo rispetto all’innovazione.

Tra le varie soluzioni e partner che abbiamo incontrato, Project ci è sembrato quello più simile a noi per l’orientamento e l’approccio alle sfide nell’erogazione dei servizi ai nostri clienti.

S.I.M. - Che cosa vi ha convinti di più del sistema Hiperwall? In che cosa lo trovate efficace e insostituibile?

M.G. - Il sistema Hiperwall ci ha convinti perché è una soluzione software che si adatta a qualsiasi tecnologia display, sistemi e reti esistenti. È modulare, scalabile e garantisce l’alta affidabilità della soluzione.

L’attivazione in produzione è stata veloce e semplice ed è incredibile la facilità con cui possiamo attivare o disattivare nuove visualizzazioni. È un sistema che è in grado di valorizzare al meglio le potenzialità dei tool di monitoraggio sia che siano nostri o remoti di clienti, sia che siano statici o dinamici, come i tool di Data Analytics e Big data.

In ultimo, poiché poniamo attenzione per la qualità degli ambienti di lavoro e il benessere di chi vi opera, le nuove attrezzature sono in sintonia con la necessità di lavorare

in un ambiente gradevole e funzionale, aspetto fondamentale per un servizio che include anche presidi notturni ed extra-time.

S.I.M. - Può farmi un esempio pratico di come Hiperwall vi faciliti nelle attività di controllo/supervisione quotidiane?

M.G. - Glielo spiego con un concetto: “Colpo d’occhio e correlazione” Con Hiperwall, avere contemporaneamente “sott’occhio” un numero elevato di sistemi di monitoraggio - dallo stato degli impianti del Data Center, ai collegamenti internet, al monitoraggio E2E delle applicazioni, alle dashboard di machine learning - ci permette di avere anche un monitoraggio visivo a 360 gradi e in real-time sullo stato dei servizi.

S.I.M. - Quante persone operano in questa sala? E a quante di queste è stata fatta la formazione per operare con il software Hiperwall?

M.G. - In queste due sale si danno il cambio circa 50 colleghi, con turnazioni H24 per 365 giorni all’anno. Tutti sono stati formati sulle funzionalità di base, alcuni sulle opzioni.

S.I.M. - Per un progetto di questa levatura, che cosa vi ha portato a scegliere le soluzioni NEC Display Division?

Davide Agostinelli - Per l’esperienza e la gamma di soluzioni di visualizzazioni offerte da NEC e nello specifico per le caratteristiche principali della soluzione Hiperwall. Tra queste sicuramente includo la visualizzazione dei contenuti flessibile e rapida anche a fronte di accelerazioni dei dati (big data); semplicità di gestione di contenuti e sorgenti; l’architettura modulare ba-

sata su software; la scalabilità praticamente illimitata, adatta a gestire fonti di contenuti e dispositivi di visualizzazione distribuiti (IoT); in ultimo l’alta disponibilità e affidabilità.

S.I.M. - Quali sono state le criticità da affrontare nello sviluppo del progetto?

D.A. - L’unica vera criticità affrontata ha riguardato la scelta e progettazione dell’infrastruttura di supporto dei display; in particolare, per il nuovo layout della sala che Engineering D.HUB ha pensato come biglietto da visita per i clienti in visita al Data Center, oltre che per creare un ambiente ideale di lavoro ai propri operatori NOC/SOC. S.I.M. - In che misura Hiperwall soddisfa le esigenze di Engineering D.HUB in questa installazione?

D.A. - Per i motivi già accennati in precedenza ed in particolare per la scalabilità e l’alta affidabilità visto l’ambiente in cui la soluzione è stata proposta.

S.I.M. - È possibile pensare ad eventuali espandibilità del sistema? Quali altri sviluppi si possono prevedere in questo contesto operativo?

D.A. - Certamente la digital transformation applicata a queste specifiche tecnologie può consentire, ad esempio, una gestione più flessibile della delocalizzazione del servizio, che non dipendono da altre tecnologie hardware in loco.

Nello specifico, infatti, questo sistema Hiperwall è stato ampliato poco dopo l’installazione del sistema principale (dedicato al NOC), andando ad ospitare nella sala adiacente il SOC di Engineering D.HUB.

Michela Greggio e Davide Agostinelli a colloquio con il nostro Paolo Radice (a destra).

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CASE STUDY

ILLUMINAZIONE • Con Osram la Basilica di San Pietro in una nuova luce INFO OSRAM S.p.A. - Tel. 02/4249-1 - www.osram.it

Tradizione e innovazione

La più grande Basilica al mondo mostra i suoi tesori grazie all’innovativa illuminazione digitale di Osram. Quasi due anni di lavoro e 100.000 LED installati per un risultato magnificente di Nicola De bello

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lavori di progettazione e installazione dei nuovi apparecchi LED sono durati quasi due anni: ora la Basilica di San Pietro può mostrarsi in tutta la sua magnificenza.

Osram ha lavorato a un progetto personalizzato per mettere in luce tutte le peculiarità della Basilica più importante del mondo, utilizzando oltre 780 apparecchi speciali e circa 100.000 LED. A tutto questo si aggiunge un sistema di controllo della luce digitale attraverso il quale è possibile adattare in maniera rapida e mirata l’illuminazione della superficie di quasi 22.000 metri quadrati complessivi della Basilica, in base a scenari predefiniti.

Grazie al nuovo sistema integrato a LED, è possibile ammirare i mosaici delle cupole negli ottagoni delle navate laterali, nei minimi dettagli.

Molte opere d’arte che prima erano al buio, ora appaiono in pieno splendore.

«La tecnologia di illuminazione della basilica di San Pietro è un capolavoro di cui siamo orgogliosi. Il progetto dimostra che far convivere storia e tecnologia è possibile, se si possiedono le conoscenze giuste. Se 500 anni di storia sono visibili in tutto il loro splendore, è merito della luce LED digitale», ha commentato Olaf Berlien,

In alto, tutta la bellezza di uno scorcio romano con la cupola di San Pietro sullo sfondo; qui sopra, un particolare dei sistemi di illuminazione a LED installati alla base delle volte della Basilica.

Lo stesso scatto realizzato prima e dopo l’intervento; è evidente il risultato raggiunto nella uniformità e intensità dell’illuminazione

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CASE STUDY

ILLUMINAZIONE • Con Osram la Basilica di San Pietro in una nuova luce

L’intera Basilica ha beneficiato del nuovo sistema di illuminazione digitale OSRAM. CEO di OSRAM Licht AG. “Questo progetto rende un grande servizio sia ai cultori dell’arte, che alla gente che viene in pellegrinaggio nell’emblema del cattolicesimo. Siamo lieti che a questo importante luogo

sia stata data una luce speciale grazie alla nuova illuminazione”, dice S.E. il Cardinale Giuseppe Bertello, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.

“La nuova illuminazione risponde perfettamente alle esigenze di culto, preghiera e celebrazione, in particolare quando è presente il Santo Padre. Ma abbiamo

Uno scatto realizzato durante i lavori durati due anni ma che non hanno ostacolato il regolare accesso dei visitatori nella Basilica.

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raggiunto anche un altro scopo grazie a questa illuminazione “intelligente”: la possibilità di ammirare la bellezza architettonica della Basilica”, dice S.E. il Cardinale Angelo Comastri, Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano.

«Questo progetto ha portato con sé una collaborazione tra i Servizi Tecnici del Governatorato

e la OSRAM, che hanno creato una squadra unica che, grazie all’esperienza, ha realizzato un progetto enorme e unico», così si è espresso Mons. Rafael Garcia De La Serrana Villalobos, Direttore dei Servizi Tecnici del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.

La bonifica delle superfici marcapiano, l’installazione

Una vista dall’alto lascia intravedere le file dei sistemi di illuminazione, circa 100.000 LED utilizzati per i quasi 22.000 mq di superficie.

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e il posizionamento degli apparecchi, l’esecuzione di tutti gli impianti elettrici dei sistemi di controllo, sono stati eseguiti con grande competenza e professionalità dalla Direzione dei Servizi Tecnici del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, che tra l’altro, ha fornito importanti suggerimenti al progetto originale, in sinergica collaborazione con la Reverenda Fabbrica di San Pietro.

Le luci a LED permettono ora di leggere molto bene - mettendoli in risalto - i capolavori per eccellenza all’interno dell’edificio sacro: i mosaici che ricoprono più di 10.000 metri quadrati di superficie della Basilica. Finora, le aree degli ottagoni e delle Cupolette nelle navatelle laterali non erano illuminate, mentre ora la nuova illuminazione LED li pone in scena con fine maestria, svelando dettagli mai visti in 500 anni di storia - sconosciuti anche ai maestri d’arte - senza creare fastidiosi riflessi.

“L’innovativa illuminazione a LED con una elevata qualità spettrale e una efficace distribuzione fotometrica su piani asimmetrici, ottenuta con opportuni riflettori, ha significativamente ridotto l’abbagliamento e incrementato la percezione dei profili architettonici sopra e sotto la trabeazione. Considerando poi la particolare geometria e le ridottissime dimensioni meccaniche, tutti gli apparecchi risultano ora mimetizzati e integrati negli elementi architettonici. L’efficienza dei dispositivi ha consentito una sostanziale riduzione del numero degli apparecchi, che insieme al sistema di controllo digitale, ha consentito così una sensibile riduzione del consumo energetico fino al 90% rispetto alla soluzione “ante operam”, sottolinea Carlo Maria Bogani, Direttore Esecutivo del progetto per OSRAM Italia.

Grazie poi, al sistema integrato di controllo digitale dei parametri di illuminazione, è possibile creare, modificare e selezionare

A PROPOSITO DI OSRAM OSRAM, la cui sede è a Monaco (Germania), è un’azienda globale high-tech con una storia di oltre 110 anni. I nostri prodotti, principalmente focalizzati sulle tecnologie a semiconduttori, sono utilizzati in svariate applicazioni che spaziano dalla realtà virtuale alla guida autonoma, dagli smartphone alle soluzioni di illuminazione connesse per la gestione degli edifici e delle smart cities. OSRAM propone le infinite possibilità della luce nel miglioramento della qualità della vita per ogni individuo e per la società. Le innovazioni di OSRAM permettono a tutte le persone nel mondo, non solo di vedere meglio, ma anche di comunicare, viaggiare, lavorare e vivere meglio. OSRAM conta circa 27.400 dipendenti in tutto il mondo con un fatturato di quasi 4,1 miliardi di euro (dati al 30 settembre 2018). La società è quotata alla Borsa di Francoforte e Monaco (ISIN: DE000LED4000; WKN: LED400; codice: OSR). Ulteriori informazioni si possono trovare all’indirizzo www.osram.it OSRAM in Italia è oggi una realtà commerciale e industriale con sede a Milano e con un sito produttivo e un centro di R&S a Treviso. L’attenzione all’ambiente di OSRAM si concretizza non solo nella produzione di prodotti e processi di produzione ecocompatibili. La nostra responsabilità sociale va oltre e ci trova impegnati in progetti culturali quali l’illuminazione della Cappella Sistina, della Basilica di San Pietro, Piazza San Pietro, le Stanze di Raffaello nei musei Vaticani, Piazza dei Miracoli a Pisa, la Cappella Teodolinda del Duomo di Monza, i teleri del Tintoretto nella Sala Terrena della Scuola Grande di San Rocco a Venezia, oltre a 14 basiliche milanesi.

scenari specifici dettati dalle esigenze della liturgia. Inoltre, la disponibilità di un ampio light budget insieme a un alto profilo di CRI e una diffusa intensità radiante, hanno migliorato la qualità delle immagini televisive permettendo di effettuare riprese ad alta e altissima risoluzione

rispettivamente UHD 4K e VUHD 8K. La Basilica di San Pietro, che ogni giorno apre le sue porte a 27.000 visitatori, è lunga circa 190 metri. La larghezza delle tre navate è di 58 metri ciascuna, la navata centrale ha un’altezza di quasi 46 metri nel

punto più alto della volta e la cupola raggiunge un’altezza di circa 137 metri. Adesso, per la prima volta dall’inizio dei lavori di costruzione nel 1506, ogni dettaglio di questo capolavoro architettonico è illuminato per mostrare la sua bellezza e magnificenza.

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TECNOLOGIA

VIDEOMAPPING • Una selezione dei migliori hardware e software Modificare l’aspetto degli edifici mediante la videoproiezione

Il potere trasformativo del videomapping

Con la tecnica del videomapping è possibile modificare e decorare palazzi, chiese e monumenti, illuminare o arredare ambienti indoor, diffondere contenuti multimediali e comunicati commerciali, allestire mostre virtuali ed eventi live, realizzare cartografie 3D e animazioni per musei, planetari e parchi a tema…

Insomma, le applicazioni di questa vivacissima branca dell’AV sono praticamente infinite di Marco Galloni

A

l di là dell’aspetto puramente tecnologico, il videomapping rappresenta il punto di incontro tra due elementi naturali che sono un po’ uno l’opposto dell’altro: da una parte la luce, incorporea, cangiante, rapidissima; dall’altra la pietra, solida, pesante, immobile.

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Con il termine videomapping, lo ricordiamo brevemente, si intende quella tecnica che consente di proiettare immagini, video, testi e figure su palazzi storici o moderni, chiese, monumenti, muri e pareti allo scopo di decorarli e modificarne l’aspetto. Da questa prima e parziale definizione si potrebbe

dedurre che il videomapping non sia altro che un trattamento da parati in versione hi-tech, un modo rapido e inodore per fare il maquillage a un edificio o a una casa. Non è così. Il videomapping produce risultati che vanno ben al di là di quelli ottenibili con semplici trattamenti di superficie. Forse è

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proprio la grande diversità e distanza tra luce e pietra a produrre un’interazione materica che genera cambiamenti sorprendenti sia nell’uno sia nell’altro elemento: la luce acquista parte della consistenza e della solidità della pietra, mentre quest’ultima guadagna in leggerezza, mutevolezza e varietà cromatica. Uno spettacolare esempio di luce che si trasforma in pietra, se così si può dire, è rappresentato dal videomapping realizzato dalla francese Cosmo AV al Bolshoi di Mosca, dove colonne a torciglione e fasce intrecciate si materializzano sulla facciata dello storico teatro modificandone l’aspetto in modo sorprendente.

Ma il videomapping non è solo illuminare e decorare monumenti e facciate di palazzi.

Questa tecnica, come vedremo nel servizio, può anche essere applicata in ambienti indoor e su piccole superfici per arredare e illuminare interni domestici o pubblici, proiettare grafiche fisse o in movimento, realizzare plastici virtuali in mostre ed esposizioni, eccetera.

M-FRAME, QUANDO IL SOFTWARE DIVENTA SISTEMA

Videomapping, dunque, è un termine e un concetto che presenta una rosa di significati molto ampia. Quanto possa essere ampia lo dimostra m-frame (scritto rigorosamente con la “m” minuscola), un software creato da Media&tech, azienda veronese specializzata nello sviluppo di programmi e di hardware per applicazioni multimediali e interattive.

Media&tech installa m-frame su diversi dispositivi hardware, ciò che le consente di offrire prodotti estremamente versatili.

Questi dispositivi sono dotati di numerosi in/out HDMI che permettono di pilotare in simultanea più dispositivi di visualizzazione, come proiettori, video wall e LED wall.

I device Media&tech dispongono inoltre di

cabinet di differenti formati e dimensioni (dal mini al rack 19”), così da offrire ampia scelta a system integrator e progettisti.

All’hardware occorre poi aggiungere alcuni plug-in software che espandono le possibilità di m-frame.

Talvolta Media&tech parla di m-frame come di un sistema, nel senso che più software possono lavorare insieme per controllare artwall o impianti di videoproiezione complessi; in questi casi il sistema è costituito dai diversi m-frame, da un computer/consolle (in ambiente Windows), da uno switch di rete wired/wireless e dalle app iOS per iPod touch/iPhone.

M-frame si basa su un motore software proprietario di grande potenza che utilizza le API DirectX, le librerie grafiche di Microsoft.

Ciò consente di utilizzare a fondo le capacità di calcolo delle GPU installate sulle schede grafiche, il che garantisce immagini e video ad alta risoluzione e rendering estremamente veloci. A dispetto della potenza operativa e delle prestazioni, m-frame è anche facile da usare: «Anche un utilizzatore non esperto può realizzare la propria comunicazione in modo semplice e ottenere risultati professionali», ci ha detto Moreno Stornelli, amministratore delegato di Media&tech. Il merito è anche di alcune caratteristiche del software denominate Easyplay, Smartplay, Multidisplay e Multi HD: Easyplay permette di comporre contenuti video e audio, immagini, testi e playlist richiamabili dalla libreria in ogni momento; Smartplay consente di modificare l’ordine delle composizioni e delle playlist senza dover ricaricare o far ripartire nulla; grazie a Multidisplay si possono pilotare insieme più display sui quali visualizzare contenuti perfettamente sincronizzati; Multi HD, infine, permette di realizzare composizioni e layout con risoluzioni 4K, 8K o superiori e con qualsiasi

M-frame è un software, ma il produttore Media&tech ne parla talvolta come di un sistema, nel senso che più m-frame possono lavorare insieme per controllare artwall o impianti di videoproiezione complessi. In figura vediamo uno di questi sistemi, costituito da due multimedia server a più uscite, un computer/consolle in ambiente Windows, uno switch di rete e un dispositivo iOS per il controllo remoto, più i dispositivi per la visualizzazione.

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TECNOLOGIA

VIDEO MAPPING • Una selezione dei migliori hardware e software

Un’altra opera creata con Watchout: si tratta della mappatura della chiesa di San Juan Bautista a Coyoacan realizzata in occasione del Latin American Projection Mapping Challenge del 2017; insieme al software Dataton sono stati utilizzati sette videoproiettori Epson L25000U. rapporto di immagine (25:3, 4:9, eccetera).

Accanto a queste caratteristiche fondamentali ci sono tre funzioni che migliorano la qualità delle immagini e facilitano la gestione dei contenuti: la Flexible

Pixel garantisce la piena coerenza dei contenuti nel passaggio tra schermi diversi, mantenendo costanti le dimensioni delle immagini a prescindere dal formato e dalla risoluzione dei display; la funzione Geometry

Control permette di spostare, ruotare, tagliare e ridimensionare i contenuti e gli output indirizzati agli schermi; la Color Control consente di regolare contrasto, luminosità, gamma, tonalità, saturazione, chroma e trasparenza dei contenuti e delle scene.

Non resta che descrivere i plug-in software cui poc’anzi si accennava. L’m-light permette di sincronizzare immagini e luci RGB per illuminare in modo diverso, più intenso e coinvolgente qualsivoglia ambiente indoor, dal salone domestico alla cabina dello yacht.

M-space è il plug-in specifico per la più classica delle applicazioni videomapping, la proiezione sulle facciate dei palazzi: i diversi contenuti (immagini, video, testi, disegni) possono essere disposti nello spazio tridimensionale come fossero fogli sospesi in aria; questi “fogli” si possono sovrapporre l’uno all’altro, creando scenari che si sviluppano in profondità, oppure affiancare, così da ampliare l’apertura e la spazialità.

WATCHOUT, DA BOLLYWOOD AI MAPPING CHALLENGE DELL’AMERICA LATINA Tutti i software e i sistemi per videomapping sono per loro natura orientati verso la spettacolarità e i

WATCHOUT CORREGGE LA GEOMETRIA DELLE IMMAGINI

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Il software Watchout è dotato di una funzione per la correzione della geometria delle immagini che permette di compensare gli errori dovuti alla proiezione fuori asse o su superfici curve.

Dal menu Correction è possibile selezionare le seguenti modalità di inter-

vento: None, nessuna correzione; Perspective, da utilizzare nelle proiezioni fuori asse su schermi piatti; Horizontal, per correggere le distorsioni causate da schermi con curvatura orizzontale; Vertical, da usare nella proiezione su schermi con curvatura verticale; Full, correzione specifica per le

proiezioni su superfici sferiche o irregolari; Corner Shape, compensa le distorsioni agli angoli associate agli obiettivi grandangolari; Smooth, evita i bruschi punti di incontro mantenendo diritte le tangenti. Sotto, le tre schermate generate dalla funzione Correction.

È qui selezionata la modalità di correzione Full: le “handle” (maniglie) a forma di diamante spostano i punti di intervento, quelle circolari controllano la curvatura, le rettangolari regolano la distribuzione tra i punti di correzione.

Per compensare l’effetto “chiave di volta” dovuto alla proiezione fuori asse occorre selezionare Perspective e trascinare gli angoli della griglia finché l’immagine non appare perfettamente rettangolare; per correggere la distorsione ottica si deve abilitare Corner Shapes.

Nella modalità di correzione orizzontale o verticale sono aggiunte delle maniglie Bézier alla sommità e alla base della figura o lungo i fianchi: queste maniglie (“handle”) permettono di compensare le deformazioni dovute alla proiezione su superfici curve.

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grandi eventi, su questo non c’è dubbio.

Nel Watchout della svedese Dataton, tuttavia, questa inclinazione naturale è particolarmente spiccata. Basta dare un’occhiata anche solo ad alcune delle creazioni presentate sul sito della casa madre (www.dataton.com) per rendersene conto: allestimenti teatrali su palcoscenici giganteschi, concerti live, matrimoni sontuosi tra star di Bollywood come quello organizzato presso l’Umaid Bhawan Palace di Jodhpur (India), cerimonie di apertura di giochi olimpici, né mancano i mapping challenge, tornei internazionali tra aziende di settore; ricordiamo per esempio i challenge dell’ottobre 2017 in Cile, dell’agosto 2017 in Messico e del gennaio 2018 a Rio de Janeiro. Questo non significa che Watchout non possa essere utilizzato anche in ambienti indoor di piccole dimensioni, dove tutta la sua potenza operativa può concentrarsi sulla qualità dei colori, sul dettaglio, sulla precisione delle immagini.

Frutto di oltre 15 anni di ricerca e sviluppo - il software è giunto oggi alla versione 6.3.1 - Watchout permette di realizzare animazioni, video, sequenze di immagini fisse, musiche e suoni, di integrarli con contributi live (“feed”) e di riprodurre il

tutto su un numero illimitato di canali e di display. I campi applicativi del software Dataton sono i più disparati: oltre agli esempi sopra citati ci sono il broadcasting e gli eventi live, la cartografia 3D, i parchi a tema, il digital signage, le animazioni per musei o planetari e altro ancora.

Watchout supporta la riproduzione di video non compressi e di immagini a piena risoluzione, ciò che garantisce un’elevatissima resa qualitativa. Non ci sono praticamente limiti al numero di dispositivi di visualizzazione che è possibile pilotare con questo software, e lo stesso si può dire per la risoluzione delle immagini: Dataton garantisce piena compatibilità con i formati 4K, 8K e 16K. Il software dell’azienda svedese dispone di una funzione di visualizzazione virtuale che permette di mappare i pixel su geometrie 3D o led-wall attraverso un processore dedicato; questa funzione può essere applicata a qualsiasi tipo di materiale e di programma, come video, immagini fisse, interpolazioni e contenuti dinamici. Watchout è concepito per la massima facilità d’impiego: con la tecnica del “drag and drop” è possibile operare su un numero infinito di timeline e di layer; ogni layer può essere assegnato a

media di qualsiasi tipo, il che permette di integrare protocolli di controllo esterni quali TCP/IP, MIDI, Art-Net per DMX-512 e altri. La funzione 3D Mapping consente di proiettare modelli tridimensionali su qualsiasi forma, superficie, struttura o edificio; utilizzando interfacce NDI (Network Device Interface) è possibile acquisire contenuti multipli tramite schede di cattura a bassa latenza, schede USB, flussi di rete, Virtual Network Computing (VNC) e flussi IP. Le NDI permettono di acquisire flussi video multipli su connessioni condivise, il che riduce i costi e i tempi di implementazione della rete; nel contempo rimangono garantite alta qualità di immagine, bassa latenza e un’accurata ricostruzione dei frame. Tra le caratteristiche salienti di Watchout sono inoltre da ricordare gli effetti e le transizioni in tempo reale (niente rendering), la funzione di pre-visualizzazione da posizioni multiple, il video stereoscopico e il posizionamento 3D dei contenuti, la possibilità di integrare social media quali Twitter e Instagram nonché la funzione di correzione della geometria delle immagini (vedi box nella pagina precedente).

Le versioni Watchout 6.3 e superiori supportano il protocollo RTTrPM, che

Nel Watchout della svedese Dataton l’inclinazione naturale per la spettacolarità e i grandi eventi, tipica di tutti i software e i sistemi per videomapping, è particolarmente spiccata. Qui vediamo un mapping realizzato con Watchout sull’Umaid Bhawan Palace di Jodhpur (India) in occasione di un matrimonio tra star di Bollywood.

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TECNOLOGIA

VIDEO MAPPING • Una selezione dei migliori hardware e software

BRIGHTSIGN E IL CUORE RUBATO DI BERLINO Tra i case study BrightSign merita menzione particolare quello di “Stolen Heart: The Theft of Jewish Property in Berlin’s Historic Center, 1933 – 1945”, una esposizione multimediale realizzata nel 2016 presso il Leo Baeck Institute di New York. Progettata dallo studio C&G Partners, la mostra consisteva in una serie di videomappe 3D che illustravano l’esproprio di abitazioni e attività economiche ebraiche operato dai nazisti fra il 1933 e il 1945. “Stolen Heart” ha seguito l’ascesa dei proprietari e dei commercianti ebrei di Berlino nel corso del XIX secolo, le loro fiorenti attività economiche, culturali, scientifiche e filantropiche, fino agli anni Trenta del ‘900, quando il Terzo Reich confiscò tutto per finanziare le sue campagne di guerra.

Per l’impianto di proiezione di “Stolen Heart” si è fatto uso di diversi lettori BrightSign, tra i quali spiccava il 4K1142 con Live TV e controllo interattivo, utilizzato per proiettare in scala 1:1500 le viste aeree di Mitte, il centro storico di Berlino. Immagini d’archivio, topografie in time-lapse, auto d’epoca in movimento e Una delle mappe proiettate nell’ambito di “Stolen Heart: altri particolari accuratamente riprodotti: tutto questo ha contriThe Theft of Jewish Property in Berlin’s Historic Center, 1933 buito a realizzare «un’esposizione interattiva ad alto impatto – 1945”: l’immagine riproduce il centralissimo quartiere Mitte che illumina nel dettaglio questo periodo storico doloroso ma di Berlino fra gli anni ’30 e ’40 del secolo scorso. importante», ha dichiarato Jonathan Alger, managing partner di C&G Partners. Gli fa eco Jeff Hastings, Ceo di BrightSign: «Siamo onorati di aver contribuito a questa importante mostra, mantenendo in vita una narrativa che aiuterà le generazioni future a comprendere questo punto critico della storia». Il 4K1142 e gli altri player BrightSign sono stati scelti in virtù della loro natura “imposta e dimentica”, della semplicità di installazione e uso, dei ridotti consumi di energia e delle dimensioni contenute, della precisione di sincronismo e della «stellare» qualità di immagine.

Almeno fino al 2016, “Stolen Heart” è stata l’esposizione hi-tech più ambiziosa mai realizzata nel Leo Baeck Institute.

facilita l’integrazione di sistemi di tracking in tempo reale come BlackTrax. Watchout può essere utilizzato sia come master di sistemi complessi sia come slave; in quest’ultimo caso può essere gestito da postazioni remote tramite il software Watchnet.

IL VIDEOMAPPING ETICO DI BRIGHTSIGN BrightSign, prodotto dall’omonima azienda californiana fondata nel 2002 da Anthony Wood, l’inventore del videoregistratore digitale (DVR), è un sistema per digital signage capace di visualizzare contenuti grafici, multimediali e testuali di ogni tipo, e quindi utilizzabile anche in applicazioni di videomapping. Si tratta di un sistema dalla forte inclinazione etica, inclinazione che si riconosce già dagli eleganti e compatti cabinet dei componenti, studiati per produrre il minor impatto estetico sull’ambiente, passa per i bassissimi consumi energetici e arriva a “Stolen Heart: The Theft of Jewish Property in Berlin’s Historic Center, 1933 - 1945”, un’opera sul tema delle espropriazioni naziste ai danni degli ebrei berlinesi esposta presso il Leo Baeck Institute di New York (vedi box).

L’offerta BrightSign comprende numerosi lettori (player) suddivisi in quattro linee denominate Entry-Level, Mainstream,

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I player BrightSign sono suddivisi in quattro linee denominate Entry-Level, Mainstream, Advanced, Enterprise. In questa immagine vediamo i rappresentanti di ciascuna delle quattro linee: il primo a sinistra è l’XT1144, modello di punta della Enterprise, mentre l’ultimo a destra è il piccolo LS424 della linea Entry-Level.

Advanced ed Enterprise. Tutti i modelli offrono decodifica H.265, rendering HTML5, piena interattività e connettività di rete (networking). I player BrightSign garantiscono una qualità video che il produttore definisce «stellare»: i lettori della fascia Entry-Level, contrassegnati dalla sigla LS4, sono Full HD, mentre quelli delle linee Mainstream, Advanced,

Enterprise - rispettivamente siglati HD, XD, XT - assicurano anche il True 4K/60p via HDMI 2.0a e l’upscaling 4K. I player XD e XT (linee Advanced ed Enterprise) supportano il Dolby Vision e, a partire dal 2019, l’HDR10+ 4K. Vediamo adesso più nel dettaglio le caratteristiche di alcuni player, cominciando da quell’LS424 che è il più piccolo e

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accessibile del catalogo, la porta d’ingresso nel mondo BrightSign. L’LS424, che condivide con i modelli di gamma più alta importanti funzioni e dotazioni, quali l’H.265, il playback video 1080p/60, l’HTML5 e l’interattività via USB, è il player ideale per quelle applicazioni in cui il contenimento dei costi e degli ingombri è prioritario.

Nella linea Mainstream troviamo il lettore I/O standard HD224 e la sua versione estesa HD1024. L’HD224 offre la piena decodifica video 4K/Full HD e consente la riproduzione simultanea da sorgenti locali, di rete e streaming. Dotato di porta Gigabit Ethernet, di interfaccia GPIO (General Purpose Input/ Output) e di audio analogico e digitale, questo player dispone anche di funzioni BrightWall e Mosaic Mode: la prima fa parte del software BrightAuthor e permette di creare, mediante la tecnica del drag-anddrop, video wall con perfetto sincronismo di frame, grazie all’uso di un clock comune; la funzione Mosaic Mode consente di riprodurre, all’interno di una singola zona del display, contributi video multipli (“feed HTML”) a risoluzione più bassa. La versione estesa HD1024 ha tutte le caratteristiche della HD224, con in più delle opzioni interattive accessibili via USB 2.0 e porta

XD234 - dotato di porta Gigabit Ethernet, interfaccia GPIO, controllo IR, audio analogico/digitale e interfaccia M.2 SSD PCIe - e la sua versione estesa XD1034, che a queste caratteristiche e dotazioni affianca una porta seriale e due porte USB (A e C) per display interattivi.

Arriviamo così al vertice, a quella linea Enterprise i cui player offrono «prestazioni insuperabili» grazie al motore video 4K e alla CPU più potenti di cui il produttore BrightSign disponga. A molte delle caratteristiche già viste nelle linee precedenti, come la decodifica H.264/H.265, il Dolby Vision, l’HDR10+ e la modalità Mosaic, la Enterprise aggiunge un rendering HTML5 ad alta velocità che permette la riproduzione di molteplici risorse, tra le quali JavaScript, animazioni CSS, la libreria grafica WebGL e varie forme di interattività. Anche nella linea Enterprise troviamo un player con I/O standard, l’XT244, e la sua versione estesa, denominata XT1144: la prima è dotata di porta Gigabit Ethernet con PoE+ (i lettori Enterprise sono gli unici, tra quelli qui presentati, ad avere l’alimentazione via Ethernet), di doppia decodifica video 4K e di grafica 4K a piena risoluzione, di

I player BrigtSign fin qui elencati, distribuiti in Italia da Comm-Tec S.r.l., sono dispositivi autonomi, capaci di operare senza il controllo di un computer: è tuttavia possibile gestirli anche attraverso BrightAuthor, un software (gratuito) per PC che offre l’accesso completo a tutte le funzioni dei player e semplifica le procedure di creazione/pubblicazione delle presentazioni. Oltre a questo software è disponibile BrightSign Network Manager, un servizio gestionale che permette di controllare lo status operativo e i contenuti dei player. Il catalogo CommTec comprende anche le licenze a 1, 2 o 3 anni per BrightPlates Cloud, un servizio cloud per la creazione di “template” personalizzabili.

CONCLUSIONI

Per una sorta di paradosso metafisico, l’infinita distanza e differenza tra la luce e la pietra di cui parlavamo all’inizio, lungi dal risolversi in un conflitto o in uno scontro tra i due elementi, dà vita a una relazione fruttuosa che fa del videomapping una delle branche più vivaci e creative dell’audio video, forse la più vivace e creativa in assoluto.

Il videomapping, lo abbiamo visto nel servizio, abbraccia e comprende una moltitudine di settori e attività, dall’arte all’arredamento di interni, dal marketing alla cultura, dall’architettura alla diffusione di contenuti multimediali, dall’illuminazione indoor e outdoor alla didattica museale. È proprio vero che le differenze possono essere una grande risorsa.

COSTRUTTORI E DISTRIBUTORI

Il player BrightSign Advanced XD1034 è dotato di tutte le tecnologie standard dell’ecosistema True 4K: codifica H.265/H.264 4K a 60 fps, Dolby Vision, HDR10+, HDMI 2.0a. L’XD1034 dispone inoltre di porta Gigabit Ethernet, interfaccia GPIO, controllo IR, audio A/D, interfaccia M.2 SSD PCIe, porta seriale e di due USB per display interattivi. seriale.

La linea Advanced offre tutte le tecnologie standard dell’ecosistema True 4K: codifica H.265/H.264 nativa 4K a 60 fps, Dolby Vision, HDR10+ e HDMI 2.0a. I lettori della linea Advanced sono anche in grado di effettuare l’upscaling 4K e la decodifica 1080p/60 di due video alla volta. Fanno parte di questa linea il player I/O standard

interfaccia GPIO, di controllo IR, di audio analogico/digitale e di interfaccia M.2 SSD PCIe; la versione XT1144 include anche una porta seriale, due USB (A, C) e la funzione di riproduzione Live TV via HDMI 2.0a per i contenuti dei canali broadcast (anche con protezione HDCP). Da ricordare infine l’H0523 della Serie 3, un player OPS (Open Pluggable Specifications) in formato 19”.

BrightSign Produttore: BrightSign, LLC - USA Distributore: Comm-Tec S.r.l.

Tel. 0546/622080 www.comm-tec.it m-frame Produttore: Media&tech S.r.l. - Italia Distributore: Adeo Group S.p.A. Tel. 0461/248211 www.adeoproav.it Watchout Produttore: Dataton AB - Svezia Distributore: Mectech S.r.l.

Tel. 0546/620798 www.mectech.it

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TECNOLOGIA

RISPARMIO ENERGETICO • Riscaldamento radiante a pavimento Sistemi, funzionamento, installazione, detrazioni fiscali

Calore dal basso: tecnologia radiante Cosa sono i sistemi di riscaldamento radiante a pavimento e come funzionano? Ecco un approfondimento sul tema con una piccola rassegna di prodotti e la voce di un esperto di Sara Poletto

S

i stima che, installando un sistema di riscaldamento radiante a pavimento, sia possibile raggiungere un risparmio energetico che va dall’8 al 30% a seconda, ovviamente, delle caratteristiche dell’immobile e del prodotto installato. I sistemi radianti, oltre a riscaldare in inverno, possono in genere essere utilizzati anche per il raffrescamento estivo: in questo modo la fonte che li alimenta (pompa di calore, caldaia, teleriscaldamneto ecc... ) può diventare l’unica al servizio del clima indoor, con un interessante risparmio in termini di bolletta e con tempi ridotti di ammortamento per le spese iniziali (che sono, in genere, più elevate rispetto a sistemi tradizionali). Fondamentale è, ad ogni modo, un’accurata progettazione dell’impianto; perché sia davvero adeguato alle caratteristiche dell’edificio e alle esigenze di chi lo abita; perché il sistema scelto si adatti perfettamente alle necessità tecniche e impiantistiche contestuali; perché, infine, l’impianto abbia una vita il più lunga possibile.

Ma cosa contribuisce a rendere questi

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ECOFLOOR TECH BY ROSSATO Un sistema per la realizzazione di pavimenti radianti a bassissimo spessore: con Ecofloor Tech il sistema può essere realizzato a partire da soli 30 mm (sono sufficienti solo 10 mm di massetto sopra la bugna). Questo ne fa la soluzione ideale negli interventi di ristrutturazione con poca quota disponibile o nelle applicazioni su pavimenti esistenti. La bassa inerzia termica derivante dallo spessore ridotto aumenta il comfort abitativo e l’efficienza dell’impianto. www.rossatogroup.com

ZEROMAX BY EUROTHERM Sistema di riscaldamento a pavimento ottenuto fresando il supporto alla pavimentazione in modo da poter inserire la tubazione a cinque strati, MidiX Plus 15x1,5 mm, nelle zone di fresatura. Si adatta a particolari esigenze progettuali, dove un impianto tradizionale ad alto spessore potrebbe portare con sé problemi d’installazione come, ad esempio, strutture prefabbricate o edifici storici. www.eurotherm.info

sistemi meno energivori? “L’impianto radiante funziona a basse temperature, questo garantisce minore dispersione di calore nella distribuzione e un maggior rendimento dei generatori di calore, inoltre sfruttando l’irraggiamento di grandi superfici garantisce un comfort ottimale con temperature dell’aria inferiori, tutto ciò porta ad un notevole risparmio energetico rispetto ad altri sistemi.

Abbinando agli impianti radianti sistemi di termoregolazione che regolano in maniera automatica la temperatura di mandata all’impianto in funzione della temperatura esterna, viene sempre garantita la migliore prestazione in termini di comfort e risparmio.

Negli impianti radianti, inoltre, la dispersione termica è decisamente inferiore grazie ad un migliore isolamento degli elementi portanti.

Gli impianti di riscaldamento a pavimento idronici (cioè costituiti da un sistema tubolare al cui interno circola l’acqua) sono, oggi, disponibili anche con spessori ridotti, andando così incontro a diverse esigenze, tecniche, estetiche, progettuali o di ristrutturazione.

LOEX HOME THREE Un sistema di riscaldamento e raffrescamento radiante a basso spessore, studiato per le ristrutturazioni e le nuove abitazioni. I vantaggi? Spessore totale di soli 5,3 cm; bassa inerzia termica; isolamento termico che rispetta la norma UNI EN 1264-4; certificazione per sovraccarichi nel residenziale; certificato DIN CERTCO; estrema rapidità di posa (calpestabile in 18 ore; prima accensione dopo 7 giorni). www.loex.it

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TECNOLOGIA

RISPARMIO ENERGETICO • Riscaldamento radiante a pavimento

A COLLOQUIO CON GIANNI LUNGARINI Al Direttore Tecnico di Loex, azienda specializzata in impianti radianti di riscaldamento e raffrescamento e di ventilazione decentralizzata, abbiamo chiesto di guidarci alla scoperta di questi sistemi System Integrator Magazine - Come funziona, in sintesi, un impianto di riscaldamento radiante a pavimento? Ne esistono diverse tipologie?

Gianni Lungarini - I sistemi di riscaldamento e raffrescamento radiante rappresentano un grande progresso nella storia dell’impiantistica. Sono, infatti, in grado di coprire il fabbisogno di calore delle più diverse tipologie di edifici, offrendo allo stesso tempo un comfort ideale, un miglior sfruttamento dello spazio, salubrità e sicurezza degli ambienti, risparmio energetico e possibilità di raffrescare in estate con lo stesso impianto. Il concetto alla base di un sistema radiante è l’innalzamento della temperatura media di un ambiente grazie alla trasmissione di calore per irraggiamento, attraverso un’ampia superficie che corrisponde al pavimento, al soffitto o alle pareti. I sistemi radianti funzionano con temperature superficiali prossime a quelle dell’ambiente e quindi utilizzano molto poco l’aria come vettore.

S.I.M. - È possibile installarlo in tutti i tipi di abitazioni, sia nuove che ristrutturazioni, oppure no?

G. L. - L’estrema versatilità degli impianti radianti li rende un vero e proprio camaleonte tecnologico in grado di adattarsi con facilità a qualsiasi tipologia di costruzione. La crescente sensibilità ambientale e l’attenzione per le prestazioni energetiche degli immobili hanno fatto sì che, oggi, il sistema radiante sia diventato la prima scelta di molti progettisti, soprattutto in caso di nuove costruzioni. I sistemi LOEX per le nuove costruzioni (home X14-X17, home Classic e home Flat) sono, ad esempio, studiati per rispettare i requisisti minimi di isolamento termico e acustico previsti dalla norma UNI EN 1264 verso i locali sottostanti. Le soluzioni proposte presentano diversità in termini di tubazione e di posizionamento nel massetto, per rispondere a differenti necessità di resa termica e installazione in cantiere. LOEX propone, inoltre, una vasta gamma di soluzioni dedicate alle ristrutturazioni (home Three, home Plain, home Renotech), sviluppate per rispondere a esigenze specifiche come la mancanza di spessore, il contenimento del sovraccarico nel solaio, la possibilità di utilizzare massetti a secco e la bassa inerzia termica. I sistemi LOEX a basso spessore possono essere montati sopra la pavimentazione esistente evitando lavori di demolizione, mentre

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la posa a secco facilita l’installazione rendendo il pavimento immediatamente calpestabile. Inoltre, nel caso si volessero preservare pavimenti storici o di particolare pregio, oppure semplicemente ridurre al minimo le opere murarie, è possibile optare per una soluzione a soffitto come BLife, innovativo sistema per uso residenziale con struttura a sandwich, che sfrutta la capacità di scambiare caldo e freddo per irraggiamento dall’alto, assicurando un’omogenea distribuzione delle temperature e un notevole risparmio sui costi di gestione.

S.I.M. - Questi sistemi sono adattabili anche a contesti non abitativi?

G. L. - Gli impianti a pannelli radianti sono in grado di adattarsi con facilità a qualsiasi tipologia di costruzione. Oltre a soluzioni ad hoc per uso industriale (come LOEX Space), studiato e progettato appositamente per l’ottenimento del massimo comfort in stabilimenti produttivi, capannoni e magazzini, e LOEX Sportboden, ideale per nuove costruzioni o ristrutturazioni di ambienti sportivi, tutti i sistemi LOEX sono integrabili in contesti diversi da quelli abitativi. Il sistema LOEX X17, ad esempio, da una primaria azienda di abbigliamento per l’ampliamento dell’Headquarters del Gruppo, così come LOEX home Three è stato protagonista della ristrutturazione di Cascina Gàmbara, edificio storico polifunzionale sito a Travagliato (BS), ora sede di un’azienda.

S.I.M. - Quali sono i vantaggi e quali gli svantaggi dell’installazione di un sistema radiante a pavimento?

G. L.- Innanzitutto i sistemi radianti assicurano benefici per la salute e il benessere abitativo che vanno dal comfort termico che riescono a garantire ovunque in modo uniforme fino alla salubrità dell’aria. Permettono, infatti, di eliminare le fastidiose correnti, tipiche di altre forme di condizionamento, ed evitano la circolazione delle polveri, fondamentale per chi soffre di allergie. Da segnalare anche l’assenza di qualsiasi rumore che li contraddistingue e contribuisce a ridurre l’inquinamento acusti-

co domestico. A livello economico, contribuiscono in maniera sostanziale non solo alla riduzione dei consumi e al risparmio in bolletta, ma si traducono in una vasta serie di benefici che vanno dalla possibilità di installare un unico impianto sia per il riscaldamento sia per il raffrescamento, al miglioramento della classe energetica dell’immobile e all’assenza di manutenzione. Inoltre, i sistemi radianti strizzano l’occhio anche al design e facilitano il compito di arredatori e architetti, poiché consentono di avere comfort diffuso in tutte le stanze senza nessun tipo di ingombro o impianto a vista.

Questo si traduce in ambienti privi di vincoli architettonici e sfruttabili al 100%. Un valore aggiunto non solo estetico ma anche economico, soprattutto nelle grandi metropoli dove il prezzo al mq arriva spesso alle stelle e diventa fondamentale poter sfruttare ogni centimetro.

Per quanto riguarda gli “svantaggi”, possiamo dire che i sistemi radianti tradizionali possono essere mediamente più lenti rispetto ad un sistema a radiatori o fan coil nel portare l’ambiente alla temperatura desiderata. Inoltre richiedendo uno “spazio” nella stratigrafia del solaio è a volte è necessario ricorrere a sistemi “speciali” (a basso spessore) che inevitabilmente hanno un costo più elevato.

S.I.M. - Sono previste detrazioni fiscali per il 2019?

G. L. - Le spese per l’installazione dei sistemi radianti, a pavimento o a soffitto, sono detraibili al 50%. Se contestuali ad una riqualificazione energetica dell’edificio, di cui fanno parte integrante per il raggiungimento della classe energetica prevista, sono detraibili al 65%, così come se sono abbinati alla sostituzione del generatore di calore con uno avente le caratteristiche previste dalla normativa.

NEWS

Le novità dalle aziende

www.simmagazine.it

INVERTER

Interfaccia doc Il nuovo Sunny Boy 3.0–6.0, un’interfaccia web che garantisce massimi rendimenti energetici per le abitazioni private; e la gestione dell’inverter è ancora più semplice!

Con l’interfaccia web integrata per una facile messa in servizio tramite smartphone o tablet e il servizio integrato SMA Smart Connected, l’inverter Sunny Boy di Sma Italia garantisce il massimo comfort per gestori di impianti e installatori. Con un peso ridotto, può essere installato rapidamente e occupa pochissimo spazio. Oltre alle funzioni OpticTrac Global Peak e SMA Smart Connected, si aggiunge ora la comunicazione integrata TS4-R per l’ottimizzazione dei moduli. L’ombra non è quindi più un problema. In caso di ombreggiamento lieve è il sistema di gestione integrato OptiTrac Global Peak ad assicurare la massima resa. In caso di ombreggiamento più pronunciato o di tetti dalla struttura complessa, sono invece gli ottimizzatori TS4-R, installati solo dove serve, a garantire elevati rendimenti. Per aumentare l’autoconsumo, gli impianti con Sunny Boy possono essere ampliati, in qualsiasi momento, su base modulare, con sistemi intelligenti di gestione energetica e soluzioni di accumulo SMA. www.sma-italia.com

RIQUALIFICAZIONE URBANA

Sharing Cities Milano Un distretto smart a energia zero, questo è l’obiettivo di Sharing Cities, progetto europeo che nei prossimi 5 anni vedrà la collaborazione tra Milano, Londra e Lisbona.

Il quartiere efficiente in divenire di Milano Porta Romana Vettabbia, attraverso una serie di interventi su 25 mila mq di unità residenziali, sarà laboratorio in questo senso, per comprendere come adattare successivamente il modello a una più vasta area urbana. Sono stati ad oggi completati i primi due condomini, cantieri di edifici residenziali avviati da Teicos UE, la PMI partner del consorzio Sharing Cities. www.futureenergy.it www.teicosgroup.com

FOTOVOLTAICO

L’inverter in un’App L’attivazione e la configurazione di un inverter SolarEdge può essere fatta direttamente attraverso lo smartphone, utilizzando l’applicazione SetApp. Tutte le informazioni di cui hanno bisogno gli installatori sono disponibili nel palmo di una mano. Per questo motivo lo schermo LCD non è più necessario ed è stato rimosso dagli inverter SolarEdge. Dato che lo smartphone o il tablet comunicano direttamente con l’inverter tramite il Wi-Fi locale integrato, non è necessaria una connessione internet in loco. Ciò significa che gli aggiornamenti futuri saranno più semplici in quanto SetApp aggiorna automaticamente il firmware dell’inverter quando l’installatore si reca sul posto. www.solaredge.com/it

ING SMART BUILD Trend Control Systems - produttore e fornitore internazionale di sistemi per la gestione energetica degli edifici (BEMS) che fa parte di Honeywell Home and Building Technologies ha ampliato la sua gamma di controllori IQ®4 introduecendo un modulo IO con funzionalità di override, disponibile sia in versione analogica sia digitale. I moduli IQ®4 Hand / Off / Auto (HOA) consentono di bypassare l’impianto quando il controllore non raggiunge i risultati richiesti per qualsiasi motivo. I moduli possono anche essere utilizzati per verificare se l’impianto funziona correttamente, ad esempio per controllare che le caldaie siano completamente operative prima di essere accese dopo l’estate. Inoltre, i moduli HOA possono essere utilizzati per una messa in opera immediata, poiché funzionano subito, senza la necessità di indirizzare il modulo o collegarlo a un ulteriore controllore IQ®4. www.honeywell.com

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TECNOLOGIA DI PROCESSAMENTO PROPRIETARIA Sistema di ottimizzazione della stanza esclusivo con possibilità illimitata di remapping dei canali

PIATTAFORMA HARDWARE DEDICATA Potente e completamente scalabile, senza limiti di aggiornabilità

IMPLEMENTAZIONE ILLIMITATA DI DECODIFICHE In grado di processare fino a 32 canali discreti per gestire qualsiasi stream digitale, presente e futuro

www.audiogamma.it