System Integrator Magazine #26 - Mar 2020

MAGAZINE

PARTNER DI

26 MAR/APR 2020

Home&Building Automation - Audio&Video Solutions - Digital Signage - Energy Saving - Surveillance

ISSN 2384-9649

SPECIALE

ISE 2020

Spedizione in abbonamento postale - Bimestrale - € 1,90 Free copy

Oltre 50 pagine con le più interessanti novità viste ad Amsterdam

AUDIO PRO

Gli speaker smart IP di Genelec che si collegano con un solo cavo CAT

HOME THEATER

Anthem AVM60, pre-processore di riferimento 11.2 canali

www.simmagazine.it

VIDEOPROIEZIONE

Maxell ISE Press Conference 2020: in arrivo nuovi display e videoproiettori per il corporate

Colors in the air Like a Rainbow in your eyes

Adeo Group S.r.l. Distributore per l’Italia per maggiori informazioni info@adeogroup.it

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MAR/APR

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ISE 2020

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Oltre 50 pagi ne con le interessa nti novità più viste ad Amsterd am

AUDIO PRO

IP di Genelec che o con un solo cavo CAT

HOME THEA TER

Anthem AVM60,

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VIDEOPROIE

ZIONE

Maxell in arrivo nuovi ISE Press Conferen ce 2020: display e videoproiettori per il corporat

e

Come prima, anzi meglio...

C

hiudiamo questo numero di System Integrator Magazine di marzo-aprile in un momento particolarmente difficile

per il nostro paese e più in generale per l’intera umanità.

I motivi di preoccupazione per il futuro sono tanti e pienamente giustificati, ma di certo passato questo periodo di estrema

difficoltà, la nostra economia, come quella degli altri Paesi

più direttamente coinvolti, ritornerà in poco tempo a essere quella che ha caratterizzato gli ultimi mesi del 2019.

L’ultima edizione dell’ISE, quella di febbraio, a cui dedichiamo

quasi interamente questo fascicolo di marzo-aprile, ha segnato

l’inizio di questo periodo di difficoltà, ma alla prossima edizione del 2021 di Barcellona ricorderemo tutto questo come un

qualcosa di ormai superato e non più appartenente alla realtà quotidiana di ciascuno di noi, come è stato già nel 2001,

con l’attacco alle Torri Gemelle, o come è accaduto nel 2008

con lo scoppio della crisi economica a seguito del crack Lehman Brothers. Eventi nefasti che hanno segnato in modo indelebile il mondo moderno, dal quale tuttavia siamo usciti ancora

più forti e determinati di prima. Questo accadrà di nuovo,

usciremo da questa crisi sicuramente più forti e determinati,

il made in Italy tornerà a imporsi sul mercato, e tutto il grande

potenziale delle nostre aziende tornerà a riaffermarsi sui mercati internazionali. La pubblicazione di tante novità viste all’ISE

è un piccolo contributo da parte nostra che offriamo alle aziende del settore in questo momento di difficoltà, con l’augurio di ripartire come prima, anzi meglio...

Buona lettura!

l.nicolucci@homecomfort.it

è una pubblicazione Luxury Media Solutions S.r.l.

Sede legale: Via Piave, 2 - 53042 Chianciano Terme (SI) Sede operativa, redazione, direzione, amministrazione: Via di Priscilla, 57A 00199 Roma Tel/fax. 06.85.35.32.05 www.simmagazine.it

Direttore Responsabile Luigi Nicolucci l.nicolucci@homecomfort.it Segreteria di Redazione Marina Nicolucci segreteria@simmagazine.it Grafica e impaginazione Chiara Tosatti grafica@homecomfort.it Web design Michela Moccia grafica@homecomfort.it

2020

ISSN 2384-964

SPECIALE

Gli speaker smart si collegan

DI

26 9

In questo numero...

ATTUALITÀ

TECNOLOGIA

SPECIALE ISE 2020

56 Risparmio energetico

06 Sennheiser 08 Genelec 09 Vivolink 10 Crestron 11 Ecler 12 Audac 14 Biamp 16 Panasonic 18 Atlona 19 Denon Pro 20 RTI 22 Maxell 24 Arcam 25 Meridian 26 JBL 28 Caymon 29 Martin Audio 30 Lindy 31 Procab 32 Muxlab 33 QSC 34 Anthem 36 Martin Logan 37 Devialet 38 Monitor Audio 39 K-array 40 Epson 42 Zingali 43 Vivitek 44 Future Automation 45 Leon 46 Control4 48 FujiFilm 50 Trinnov 51 Wisdom 52 BenQ 53 Samsung 54 Optoma

58 Risparmio energetico

Da Amsterdam, le novità più signi cative viste in Fiera

Pubblicità segreteria@simmagazine.it Collaborano con System Integrator Magazine Nicola De bello, Marco Galloni, Vincenzo Maragoni, Paolo Neri, Sara Poletto, Paolo Radice, Marco Ventimiglia, Carlo Vincenzi

Pannelli ibridi: fotovoltaico e solare termico in un’unica soluzione Progettazione integrata in chiave eco ed e ciente

60 Risparmio energetico

Euroscreen srl, e cientamento di un polo produttivo

Testata registrata presso il Tribunale di Roma il 29/09/2014 - al numero 231 Spedizione in abbonamento postale Finito di stampare nel mese di marzo 2020 ISSN 2384-9649 La Luxury Media Solutions srl è iscritta al ROC con il n. 23846

Stampa, allestimento e confezione Arti Grafiche La Moderna Via Enrico Fermi 13/17 - 00012 Guidonia (RM) www.artigrafichelamoderna.com

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2020 – Amsterdam 11-14 febbraio Obiettivo puntato sui protagonisti della manifestazione

ISE 2020, si pensa al futuro Sullo sfondo della crisi sanitaria internazionale, ISE 2020 è riuscita a offrire in ogni caso un vivace piano espositivo e un interessante programma di formazione. La manifestazione ha concluso un capitolo importante nella storia della kermesse di Vincenzo Maragoni, Luigi Nicolucci, Paolo Radice

M

ike Blackman, amministratore delegato di Integrated Systems Events, ha commentato: “Lo spettacolo di quest’anno ci ha dimostrato quanto i nostri partecipanti fossero determinati a partecipare all’ISE. Molti dei nostri espositori hanno superato gli obiettivi di coinvolgimento dei clienti e generazione di lead. Lo spettacolo è stato realizzato su tutti i fronti: come il più grande forum annuale del settore globale, come trampolino di lancio per nuove soluzioni, come luogo per fare affari e come fonte di sviluppo professionale e formazione”.

I dati dichiarati sulle presenze giornaliere, che includono espositori e partecipanti, sono stati i seguenti: • Lunedì 10 febbraio: 11.112 • Martedì 11 febbraio (primo giorno di mostra): 27.592 • Mercoledì 12 febbraio: 34.004 • Giovedì 13 febbraio: 28.678 • Venerdì 14 febbraio: 15.213 Ciò fa un totale complessivo di 116.599 visite a ISE 2020. Considerando le visite ripetute da parte di singoli partecipanti nei giorni successivi, il totale è stato di 52.128 partecipanti unici.

Durante ISE 2020, oltre 950 espositori hanno prenotato i loro stand per ISE 2021, con 61.968 metri quadrati di spazio espositivo venduti alla chiusura dei quattro giorni. Ciò equivale all’82% dello spazio espositivo ISE 2021 disponibile e a circa il 115% dello spazio espositivo di quest’anno. Riflettendo il numero crescente di mercati verticali che ISE serve, le zone tecnologiche aggiuntive per il prossimo anno includeranno eventi live e illuminazione, trasmissione e VR / AR / XR. Nelle pagine che seguono potrete trovare approfondimenti su alcune delle novità viste in Fiera. L’appuntamento per il prossimo anno è presso la Gran Via - Fira de Barcelona dal 2 al 5 febbraio 2021.

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INFO www.

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2020 – Amsterdam 11-14 febbraio

Sennheiser, lo streaming in aula è sull’app La nuova versione del sistema di streaming audio Sennheiser MobileConnect offre agli studenti la possibilità di ascolto assistivo individuale attraverso la comodità del proprio smartphone, grazie all’app dedicata

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ra le novità viste all’ISE in materia di audioconferenze, particolarmente interessante è la nuova generazione di MobileConnect di Sennheiser, soluzione di streaming audio sviluppata per scopi didattici.

La versione 2020 di MobileConnect offre agli studenti una capacità di ascolto assistito individuale attraverso la comodità del proprio smartphone. Per via della sua semplicità costruttiva, il sistema offre agli operatori tutte

INFO www.exhibo.it

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le possibilità di implementare architetture anche complesse in modo facile e affidabile e gestirle da una posizione centrale.

“MobileConnect fornisce l’ascolto assistivo in modo estremamente semplice tramite Wi-Fi e lo smartphone personale dello studente”, ha dichiarato Jakub Kolacz, Manager Product & Commercialization presso Sennheiser Streaming Technologies. “Gli studenti non devono prendere in prestito un ricevitore speciale o sedersi in

un’area designata, ma possono scegliere il posto dove vogliono nella sala di lettura. Questa è vera integrazione”.

“Ci sono anche molti vantaggi per gli operatori del sistema”, ha continuato Kolacz.

“MobileConnect utilizza la rete Wi-Fi dell’università e può essere rapidamente integrato e controllato centralmente.

Inoltre, il principio BYOD e l’uso dell’infrastruttura Wi-Fi esistente fanno sì che i costi operativi siano significativamente più

bassi e che gli utenti siano più soddisfatti”.

UN SISTEMA - TRE ELEMENTI

MobileConnect è costituito da tre elementi. MobileConnect Station ha il compito di convertire i segnali audio in pacchetti digitali compatibili con la rete, mentre il software MobileConnect Manager consente al sistema di essere controllato centralmente; l’app MobileConnect, infine, assicura che lo stream audio possa essere personalizzato in

L’app MobileConnect trasforma uno smartphone in un ricevitore audio: è dotata di un Personal Hearing Assistant, che consente agli studenti di personalizzare il segnale audio in base alle proprie preferenze. modo ottimale e riprodotto sullo smartphone dello studente.

La MobileConnect Station è di fatto l’hardware del sistema, che ha l’incarico di raccogliere i segnali audio.

Ogni MobileConnect Station ha due canali audio, mentre il software può controllare una moltitudine di stazioni; questo significa che possono essere coperti anche centri universitari di grandi dimensioni. I dati audio possono essere immessi tramite due ingressi XLR analogici (ad esempio per un docente e per la traduzione simultanea), oppure attraverso le porte ridondanti della stazione Dante. Sono disponibili due porte LAN per il controllo, lo streaming audio e l’alimentazione PoE, il che significa che è possibile utilizzare due reti separate per il flusso audio e la gestione dei segnali.

I dati audio vanno diretti agli access point del sistema Wi-Fi tramite l’uscita audio e sono quindi accessibili ovunque nel campus.

TUTTO FACILE CON L’APP

Il software MobileConnect Manager consente di gestire comodamente l’intero sistema da una posizione centrale. Grazie a questa architettura, il team IT può accedere ed elaborare tutte le informazioni sul canale, come ad esempio, nascondere i canali,

assegnarne il numero e passare dalla riproduzione mono a quella stereo.

L’app dedicata MobileConnect

per Android o iOS trasforma uno smartphone in un vero ricevitore audio, che assolve alle funzioni di quei dispositivi normalmente usati nei musei e nelle aule didattiche. Gli studenti perciò non devono prendere confidenza con un device a loro estraneo e sono in grado da subito di iniziare l’ascolto tramite le cuffie/ auricolari. È possibile accedere allo streaming audio tramite Wi-Fi inserendo il numero del canale corrispondente o scansionando un codice QR. Poiché il sistema è basato su Wi-Fi, gli studenti non sono più esclusi da altre informazioni e possono rimanere in contatto in ogni momento.

Il Personal Hearing Assistant dell’app può regolare il segnale audio in base alle preferenze

individuali dell’ascoltatore e nell’eseguire il comando, un’animazione della forma d’onda fornisce un feedback visivo sul flusso audio.

“Con MobileConnect, forniamo la soluzione di streaming ideale per l’ascolto assistivo individuale, indipendentemente dalla dimensione o complessità del campus. Il sistema offre molti vantaggi sia per gli operatori che per gli utenti grazie al Wi-Fi e al BYOD - e questo vale anche per le applicazioni al di fuori del campo educativo”, ha dichiarato Jakub Kolacz, riassumendo i vantaggi del sistema.

Il sistema MobileConnect basato su Wi-Fi offre alta qualità audio con bassa latenza ed è disponibile da marzo.

COME FUNZIONA MOBILECONNECT: I segnali audio dal microfono del docente vengono inviati alla MobileConnect Station. Lì, i segnali vengono convertiti in pacchetti digitali compatibili con la rete. I dati audio vengono trasmessi ai punti di accesso Wi-Fi tramite l’uscita di rete dell’unità centrale, consentendo loro di accedervi ovunque nella rete Wi-Fi del campus. Gli studenti inseriscono semplicemente il numero del canale nell’app dello smartphone o eseguono la scansione di un codice QR per essere abilitati ad ascoltare il segnale audio tramite cuffie, accessori per induzione o un impianto cocleare, adattando il suono alle esigenze individuali.

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2020 – Amsterdam 11-14 febbraio

Genelec, l’audio smart su un singolo cavo Gli speaker 4420/4430 di Genelec combinano una qualità audio elevata con la comodità di un singolo cavo: potenza scalabile, configurazione audio, supervisione e calibrazione tramite un cavo CAT standard

“P

otenza all’altoparlante.

Potere all’installatore”. È il messaggio che Genelec ha voluto dare nel presentare i suoi due nuovi speaker Smart IP 4420 e 4430. I due smart speaker del costruttore finlandese abbinano di fatto la solita qualità audio cui il brand ci ha abituati, con la comodità di un singolo cavo; la loro tecnologia Smart IP integrata fornisce potenza scalabile, possibilità

di configurazione, funzionalità di supervisione e calibrazione tramite un semplice cavo CAT standard. I due nuovi diffusori capostipiti della serie Smart IP offrono quindi ai progettisti, agli integratori e agli installatori una soluzione semplice, potente ed economica per garantire un audio piacevole e di alta qualità in diverse installazioni. Presto arriveranno altri elementi a comporre la famiglia.

La tecnologia Smart IP di Genelec sviluppata con i nuovi 4420 e 4430 offre ai progettisti, system integrator e installatori una soluzione semplice, potente ed economica per garantire un audio efficace e di qualità in installazioni anche complesse.

INFO www.prase.it

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CI SONO DANTE E GLI STANDARD APERTI

I diffusori 4420 e 4430 sono compatibili sia con Dante che con gli standard IP aperti (tra cui AES67 e ST2110-30) e sono alimentati tramite PoE e PoE+ Power-over-Ethernet.

Entrambi dispongono di un unico connettore CAT sul pannello posteriore che consente anche l’accesso a Smart IP Manager di Genelec, un sofisticato strumento software che permette all’installatore di configurare un numero quasi illimitato di stanze, zone, altoparlanti e canali audio; il software include, inoltre, il rilevamento dei dispositivi, un versatile set di strumenti di equalizzazione e monitoraggio dello stato. Grazie a queste feature, l’installatore può disporre un setup di Smart IP anche su progetti estremamente complessi e difficili dal punto di vista acustico.

Mentre Smart IP Manager è progettato specificamente per l’utilizzo da parte di un professionista, i modelli 4420 e 4430 possono essere facilmente integrati nei sistemi di home automation più comuni utilizzando un set di comandi API pubblici consentendo all’utente finale l’accesso e il controllo istantaneo di molte funzioni.

SPECIFICHE FISICHE DA NON SOTTOVALUTARE Gli speaker Smart IP supportano lo streaming

audio a bassa latenza non compresso direttamente in ciascun altoparlante, con sincronizzazione dell’altoparlante al livello inferiore al microsecondo per riproduzioni senza incertezze.

Gli stream possono essere gestiti sia dal software Dante Controller sia dal software Dante Domain Manager, nonché dall’audio analogico di linea bilanciato. Questa flessibilità di connessione consente sia il controllo IP di una sorgente analogica, sia l’utilizzo di audio analogico come backup failsafe. Per quel che riguarda le specifiche tecniche, il 4420 è alto appena 226 mm ma offre una risposta in frequenza di 55Hz39kHz (-6 dB) tramite un woofer da 4 pollici e un tweeter a cupola in metallo da 3/4 di pollice, con amplificatori di classe D integrati da 50W per ciascun driver. Poco più grande il 4430, che misura 285 mm di altezza, ha una risposta in frequenza compresa tra 45Hz e 39 kHz (-6 dB) e adotta un woofer da 5”, con la stessa potenza.

Realizzati in modo sostenibile per offrire bassi consumi energetici, affidabilità totale e lunga durata, i case dei 4420 e 4430 sono realizzati in alluminio riciclato e sono disponibili nei colori RAL nero, bianco o 120 personalizzati; sono inoltre compatibili con la vasta gamma di accessori di montaggio Genelec per consentire entrambi modelli da montare a pavimento, soffitto, parete o capriata.

Vivolink, soluzioni AV professionali EET Europarts torna a ISE con uno spazio interamente dedicato al proprio marchio Vivolink, il brand che raccoglie le soluzioni AV professionali del distributore danese

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ualità, robustezza e semplicità di utilizzo: sono queste le parole che, anche quest’anno, hanno caratterizzato le soluzioni AV e non solo presentate da EET Europarts a ISE 2020.

Il distributore danese - il più grande in Europa nel settore dei prodotti per videosorveglianza, parti di ricambio e accessori per computer, stampanti e cellulari - era presente a Integrated

System Europe con uno spazio interamente dedicato al proprio marchio Vivolink.

Una presenza che, rispetto allo scorso anno, è stata ancora più focalizzata sul far sperimentare in prima persona a clienti, partner e visitatori, la semplicità di utilizzo di questi prodotti: dai nuovi cavi HDMI 2.1 in grado di supportare segnali 8K, ai cavi in fibra ottica per la trasmissione, sempre del segnale 8K, sulle lunghe distanze, fino al nuovo modello del Meeting Made Easy, il controller HDMI per meeting room che semplifica la condivisione dei contenuti dal proprio dispositivo portatile

I nuovi cavi HDMi 2.1 in grado di supportare segnali 8K. al monitor o al proiettore della sala riunioni; un catalogo flessibile, in grado di ispirare i progettisti e professionisti del mondo AV. Allo stand EET Europarts spazio inoltre a prodotti dedicati al settore retail, museale e fieristico, con il lancio del nuovo supporto da pavimento per iPad VLDISPLAY1: una soluzione elegante dedicata a quei negozi e catene che utilizzano il tablet di Cupertino (sia nella versione da 9.7” sia in quella da 12.9”), per illustrare le specifiche dei prodotti esposti in maniera interattiva, ma che può essere utilizzata anche come totem digitale in percorsi fieristici o

museali; allo stand per il tablet Apple si aggiunge la nuova gamma di supporti portatili per display professionali: prodotti robusti e maneggevoli, in grado di supportare monitor in configurazione verticale o orizzontale fino a un peso massimo di 50Kg e una compatibilità con gli standard VESA da un minimo di 75x75mm fino a un massimo di 400x400mm. Una soluzione che ben si presta a tutte quegli ambienti - dai piccoli negozi ai centri commerciali, dalle aziende ai musei - che hanno la necessità di configurare gli schermi in modo flessibile senza ricorrere a installazioni permanenti.

Numerose le novità Vivolink allo stand EET Europarts: da sinistra, il supporto da pavimento per iPad VLDISPLAY1, dedicato al tablet Apple, al centro uno scatto ravvicinato con il tablet inserito, a destra, il controller HDMI per meeting room MME. INFO https://it.eetgroup.com/b/Vivolink

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2020 – Amsterdam 11-14 febbraio

Crestron, la casa intelligente Crestron ha presentato una vasta gamma di nuove funzionalità per Crestron Home e ulteriori integrazioni di dispositivi partner a ISE 2020. Supporto di Smart TV, controllo IP di Apple TV, accesso diretto ai servizi di streaming e supporto di numerosi dispositivi di altre aziende sono il risultato del più recente aggiornamento della rivoluzionaria piattaforma per la casa intelligente

l’MC4-R-I è alimentato tramite PoE, è dotato di una serie completa di porte di controllo integrate e include un gateway wireless infiNET EX®. Può essere montato su superficie o su rack, e le sue dimensioni ridotte consentono l’installazione anche dietro un televisore. Può controllare centinaia di dispositivi e racchiude prestazioni straordinarie e una sicurezza leader del settore in un fattore di forma pratico e a un ottimo prezzo.

SUPPORTO PER I PROTOCOLLI E I PARTNER DEL SETTORE

A

ISE 2020, Crestron ha presentato una vasta gamma di nuove funzionalità e supporto per dispositivi dei produttori partner nell’ultimo aggiornamento della sua piattaforma Crestron Home™.

Crestron Home sblocca tutto il potenziale della casa intelligente di Crestron. È la

INFO www.crestron.com

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soluzione completa per progetti di qualsiasi dimensione, che offre un’esperienza utente più semplice e intelligente per i proprietari di abitazioni, una configurazione e una distribuzione estremamente rapida per gli integratori e la sicurezza che accompagna il rinomato hardware Crestron.

NUOVO SISTEMA DI CONTROLLO “STARTER”

Presentato anche il nuovo sistema di controllo della serie 4 MC4-R-I progettato per soddisfare le esigenze delle abitazioni di piccole e medie dimensioni e delle installazioni MDU. Progettato per la massima flessibilità,

Crestron Home è un esempio della potenza delle partnership, con il supporto dei protocolli di controllo standard, quali DALI® e BACnet®, e delle partnership con i principali produttori, che comprendono 2N, CoolAutomation, Jandy, Pentair, Hayward®, Sonos® e Domotz®.

Crestron Home funziona con prodotti che includono dispositivi Apple® HomeKit™, dispositivi Amazon® Alexa™, l’assistente personale virtuale Google Assistant™ e i dispositivi Sonos®.

Crestron Home offre un design ricercato, icone e controlli dinamici della stanza, potenti funzioni e supporto per più abitazioni. Si potranno realizzare e implementare progetti completi in una frazione del tempo impiegato con i metodi tradizionali, senza necessità di programmazione.

Ecler, l’audio wireless viene dalle (finte) luci WiSpeak è il nuovo diffusore plug&play di Ecler, che ricorda nelle forme un faretto “spot” ma è capace di ricevere i segnali audio in modalità totalmente wireless

F

requentatrice di questi spazi sin dal 2009 (quando i visitatori erano all’incirca 25 mila e gli espositori meno di 600), anche quest’anno la spagnola Ecler non ha mancato l’appuntamento con le novità, svelando al pubblico soluzioni audio indirizzate soprattutto al retail.

Una decina di anni fa, Ecler era per lo più conosciuta in tutto il mondo per i mixer per DJ; eppure decise di attuare un cambio di rotta, investendo risorse e spostando il focus R&D sull’audio dedicato agli spazi commerciali.

L’amplificatore NPA era il primo frutto di tale strategia ed era controllato dal software EclerNet

WiSpeak è disponibile nelle due forme Tube (cilindrico) e Cube (cubico) ed è ideale per le applicazioni retail, posizionato sui consueti binari.

Manager; da quel momento, nonostante la crisi mondiale, Ecler ha continuato ad acquisire una solida reputazione da parte di molti system integrator, validando con un successo commerciale in continua crescita il proprio know-how. Il software ha già festeggiato i primi 10 anni (ed è ora in grado di integrarsi anche con il video), ma la novità di quest’anno sembra sia una nuova tappa fondamentale per la crescita dell’azienda: WiSpeak.

INTERFERENZE ADDIO, BENVENUTA AFFIDABILITÀ

WiSpeak è il nome del nuovo speaker, disponibile nelle due forme Tube (cilindrico) e Cube (cubico), che opera in modalità plug&play senza doversi preoccupare di alcun cablaggio di rete. Ideale per le applicazioni retail (dove sui binari posizionati in alto generalmente risiedono solamente le luci e i faretti, a cui i WiSpeak assomigliano molto), lo speaker Ecler è facile da installare in pochi minuti e può essere spostato in qualsiasi momento, proprio grazie all’assenza di cavi di rete o di segnale da dover posizionare.

Grazie al WiSpeak Core (il dispositivo trasmettitore che comunica con il resto della catena di speaker WiSpeak e di fatto il deus ex machina del sistema), è possibile disporre di una copertura fino a 500 metri quadrati, con 24 unità collegate.

Per raddoppiare la superficie, è sufficiente utilizzare l’uscita aux di

uno degli speaker Tube o Cube e il problema è risolto.

Il ruolo cardine di WiSpeak Core, infatti, è di accoppiare e inviare contenuti audio a tutti i ricevitori (Tube, Cube), mantenendo una comunicazione stabile con loro e, se lo si desidera, inviare anche singoli comandi di configurazione a ciascun ricevitore. Include 3 ingressi audio, uno dei quali Bluetooth® classe 1 (portata fino a 25 metri, massimo).

DUE FORME, UN DNA IN COMUNE

WiSpeak Tube è il modello a forma cilindrica da 3” autoalimentato e con look da faretto, con capacità di ricezione e controllo audio wireless sotto il controllo dell’unità Master, dotato di un sistema di installazione compatibile con i binari delle luci da soffitto. Può anche essere installato direttamente a parete/ soffitto grazie all’accessorio Tubesma.

WiSpeak Cube, invece, differisce nella forma (qui squadrata) e nelle dimensioni (5”), ma consente ugualmente l’installazione sui binari, così come l’installazione a parete o desktop tramite gli accessori inclusi.

ANCHE MATRICI E AMPLIFICATORI

Tra le novità introdotte in catalogo recentemente, infine, ricordiamo anche la matrice digitale MIMO4040DN, capace di processare fino a 40 input/ output (8 input analogici, 8 output digitali, 32 in/out Dante) e basata su tecnologia over IP, a cui basta un semplice cavo Ethernet per entrare in collegamento con il resto del sistema. Per ultimo, l’amplificatore stereo eHSA2-250, estremamente compatto (neanche 9 cm di altezza e poco più di 6 kg di peso) per una potenza 2x250W RMS con livello di linea 100V. Dal prossimo anno, l’ISE si sposterà come sapete a Barcellona ed Ecler giocherà in casa (l’azienda ha la sede principale proprio qui). Questo ci obbliga a credere che il numero di prodotti presentati dall’azienda sarà ancora più consistente e interessante.

INFO www.exhibo.it

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2020 – Amsterdam 11-14 febbraio

Audac, soluzioni per il commerciale Speaker a sospensione, aggiornamenti per la gestione dei sistemi proprietari e amplificatori multifunzionali economici sono le novità più rilevanti che arrivano dal Belgio

T

ra i prodotti più interessanti notati allo stand Audac (Hall 7), abbiamo scoperto prima di tutto la nuova serie di diffusori Alti. Questa è composta da altoparlanti a sospensione (pendant) a due vie, progettati per ambienti in cui la musica può essere diffusa come sottofondo ma anche in quelli con architetture aperte e soffitti alti. Le applicazioni tipiche sono quindi gli spazi retail, magazzini e altri grandi spazi aperti.

Progettati per adattarsi ad una vasta gamma di installazioni, questi nuovi speaker offrono un’esperienza di installazione semplificata per gli integratori.

INFO www.audiosales.it

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Includono, infatti, un trasformatore interno da 70/100 V con un bypass da 16 Ohm, che offre ai progettisti una flessibilità eccezionale.

L’elegante costruzione è rifinita con materiali e componenti acustici di alta qualità.

Ciò garantisce una chiara decifrazione del parlato e una riproduzione del suono calda e dettagliata. Ogni diffusore Alti garantisce una copertura ad ampio raggio che assicura di non dover essere direttamente davanti o sotto l’altoparlante per captare con le proprie orecchie un suono qualitativamente efficace.

Con l’aggiornamento Touch 2.0 si introducono numerose funzionalità avanzate, come il rilevamento automatico dei dispositivi. La compatibilità è totale.

Il montaggio dell’altoparlante viene effettuato tramite un cavo di collegamento con due anime in acciaio specifiche per la sospensione e con un’ulteriore fermo di sicurezza. Il fissaggio viene effettuato attraverso due moschettoni su un’estremità e un doppio Gripple sull’altra. La lunghezza del cavo inclusa di 3,5 metri offre maggiore libertà in fase di progettazione dei collegamenti.

Una copertura posteriore dal design innovativo dell’altoparlante può essere posizionata dopo l’installazione e nasconde la connessione e la sospensione sull’estremità dell’altoparlante. Le connessioni all’estremità del soffitto sono infine coperte da una copertura per cavi.

TOUCH, IN ARRIVO LA V. 2.0

La casa belga ha poi rilasciato l’aggiornamento 2.0 della propria app Audac Touch, quella adibita al controllo generale dell’installazione audio in un sistema Audac.

Con l’aggiornamento Touch 2.0, Audac introduce numerose nuove funzionalità avanzate, come il rilevamento automatico dei dispositivi. Grazie ad essa, l’app riconoscerà e nominerà automaticamente tutti i dispositivi Audac nel sistema in modo da poterli aggiungere facilmente a dashboard e widget. È stata anche affrontata la compatibilità con la propria gamma di prodotti. Di conseguenza, ora si possono mixare e controllare gli ingressi della matrice di punta Audac, il mixer audio digitale M2 Multimedia, direttamente dall’app. L’NMP40, il modulo SourceCon™ di streaming audio recentemente lanciato da Audac per Spotify e Soundtrack Your Brand, è

L’amplificatore MFA-208 è ideale per installazioni di piccole dimensioni che richiedono la funzionalità di un sistema audio completo.

ora supportato, permettendo all’utente di integrare e controllare facilmente entrambi i servizi di streaming dall’interno dell’applicazione.

Infine, combinando l’app Audac Touch™ 2 con le unità relè digitali multicanale ARU è possibile aggiungere e controllare dispositivi di terze parti come proiettore, luci o

tende, rendendo l’app Audac Touch una soluzione definitiva.

L’app è compatibile con i sistemi Linux, iOS, Android e Windows.

Novità anche sul fronte dell’amplificazione, con gli ampli multifunzionali MFA2xx.

L’ultimo arrivato all-in-one è la soluzione perfetta per installazioni di piccole e medie dimensioni che richiedono la funzionalità di un sistema audio completo ma hanno necessità di budget contenuti.

Grazie alla compatibilità con AUDAC Touch 2 e ad uno slot di ingresso SourceCon integrato, le possibilità operative dell’amplificatore sono notevoli. La nuova Serie MFA è disponibile con potenze di uscita di 80 o 160 Watt, che la rendono adattabile a numerose applicazioni.

Dotata della già collaudata tecnologia di elaborazione audio WaveDynamics, le configurazioni acustiche più avanzate possono essere impostate e controllate con facilità. L’amplificatore

Lo speaker Alti offre una copertura ad ampio raggio che permette di non dover essere direttamente davanti o sotto l’altoparlante per captare un suono di qualità.

MFA viene fornito con la stessa interfaccia intuitiva delle serie SMA, SMQ, PMQ e XMP: consente di eseguire impostazioni avanzate sulla parte anteriore tramite un display grafico da 2,5”, o in alternativa importare file di configurazione da un dispositivo USB esterno.

Ma non è solo la facilità di controllo che rende speciali questi nuovi amplificatori. Oltre alla connessione RS-232 e RS-485, infatti, l’MFA consente anche un’espansione Dante opzionale, che permetterebbe al dispositivo la possibilità di ricevere e inviare facilmente audio a bassa latenza e alta qualità su una rete Ethernet standard.

Durante la progettazione dell’amplificatore, è stata inclusa anche una vasta gamma di opzioni di input. tra cui un ingresso bilanciato di linea/ microfono. L’ingresso stereo non bilanciato consente il collegamento di qualsiasi tipo di sorgente audio, mentre lo stesso slot SourceCon consente di integrare servizi di streaming come Spotify o SoundtrackYourBrand, radio (internet) e altri moduli audioplayer direttamente.

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2020 – Amsterdam 11-14 febbraio

Biamp, soluzioni per i large venue Tra le novità presentate Biamp ci sono lo speaker direzionale LVH-900, diffusori a sospensione, un preampli multizone e maggiore integrazione con il protocollo Dante

M

olta carne al fuoco anche per Biamp, brand conosciuto oltreoceano (dove risiede) e specializzato nella produzione di dispositivi per il commercial audio e il rental.

Nell’edizione ISE 2020 l’azienda statunitense ha diversificato i corner espositivi, esponendo diverse new entry.

Parliamo prima di tutto del diffusore direzionale (tecnologia beamforming a tromba) Community LVH-900, che a detta della stessa azienda offre la massima potenza, la più ampia larghezza di banda e la copertura più coerente di qualsiasi altro prodotto point source di grande formato

sul mercato, garantendo una distribuzione del suono precisa, fluida, uniforme e a gamma completa.

Progettato sia per la riproduzione di musica che per il parlato e disponibile in modelli per interni ed esterni, il Community LVH-900 è stato studiato per essere utilizzato come altoparlante principale per arene, teatri, stadi, luoghi di culto e altri ambienti di tali dimensioni.

Ciascun LVH-900 è composto da quattro driver per le basse frequenze da 12 pollici, tre midrange a compressione Community M200 e quattro tweeter a compressione da

1,5 pollici. Utilizzando tecniche in attesa di brevetto, tutti gli altoparlanti si allineano su una singola guida d’onda triassiale che va a riempire l’intera facciata del mobile (36x31 pollici).

AUDIO OVERHEAD

Un altro tipo di diffusore introdotto a ISE è il P30DT, speaker a sospensione bidirezionale che condivide il design del suo fratello maggiore, il P60DT, e utilizza gli stessi driver dell’altoparlante a soffitto CM30DTD (un woofer da 4,25 pollici e un tweeter da 1 pollice), con caratteristiche acustiche e prestazioni abbinate. Ideale per ambienti di vendita al

dettaglio e di ospitalità, offre la stessa qualità di riproduzione acustica su tutto lo spettro delle frequenze rispetto al resto della famiglia “pendant” Biamp e la sua ampia area di copertura consente l’installazione di un numero inferiore di diffusori, mantenendo un’eccellente intelligibilità del parlato. Il P30DT è dotato di una porta bass reflex e di un’esclusiva funzione di protezione da sovraccarico per operazioni fail-safe 24/7. Disponibile in bianco o nero, il P30DT utilizza un trasformatore commutabile in più posizioni per il funzionamento a tensione costante, rendendolo una scelta eccellente per una vasta gamma di applicazioni audio.

Il Prezone2, tra gli ultimi arrivi in casa Biamp, è un preamplificatore stereo dual-zone abilitato alla selezione e al controllo volume della sorgente audio in due zone separate.

INFO www.exhibo.it

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UN OCCHIO ALL’HOSPITALITY

Biamp strizza l’occhio anche al mercato dell’hospitality con il Prezone2, soluzione multizona dall’interfaccia intuitiva che permette il controllo della sorgente audio. Il Prezone2 è infatti un preamplificatore stereo dual-zone abilitato alla selezione e al controllo volume della sorgente audio in due zone separate. Utilizza il design semplice dell’interfaccia utente introdotto con il precedente Prezone1, consentendo agli utenti finali senza esperienza nei sistemi audiovisivi professionali di controllare sia la sorgente audio che il volume in due aree. Gli utenti finali possono anche utilizzare facilmente funzionalità di indirizzo pubblico come chiamate e

del pannello posteriore disposti in modo intuitivo, da sinistra verso destra in ordine decrescente di livello di priorità audio, con controlli individuali per volume, guadagno ed EQ disponibili per ciascun livello.

Sono supportati entrambi i connettori RCA ed Euroblock e ogni canale di uscita è dotato di un interruttore mono/stereo indipendente sul pannello posteriore per una maggiore flessibilità.

DANTE L’IMMANCABILE

Si espande anche la linea TesiraCONNECT con l’introduzione proprio a ISE di TesiraCONNECT TC-5D. Il nuovo dispositivo a doppia rete consente ai progettisti di integrare sia AVB che Dante® nelle loro soluzioni Sopra, lo speaker P30DT, dotato di protezione da sovraccarico per operazioni fail-safe 24/7.

A sin., il TesiraConnect TC-5D, che offre maggiore integrazione con Dante.

avvisi di emergenza. Il pannello frontale di Prezone2 fornisce un riscontro immediato dello stato operativo con funzionalità a pulsante per la selezione della sorgente e manopole di volume separate per ciascuna zona.

Supporta, inoltre, ingressi per due microfoni che possono essere facilmente mixati con una delle quattro sorgenti audio in ciascuna zona, mentre sono supportate sia la modalità di suddivisione in zone che quella di tutte le chiamate.

A vantaggio degli installatori ci sono gli ingressi e le uscite

AV, sottolineando l’impegno di Biamp nel supporto multiprotocollo e fornendo agli integratori gli strumenti di cui hanno bisogno per fornire soluzioni complete.

Con il TC-5D, i progettisti e gli integratori possono facilmente collegarsi e alimentare tramite PoE+ sia i dispositivi Dante che Biamp AVB nello stesso sistema, senza necessità di configurazione.

Il nuovo TC-5D è progettato per supportare una vasta gamma di casi d’uso, dai clienti che utilizzano un backbone aziendale Dante per collegare insieme più sale conferenze Biamp, alle soluzioni che devono combinare i prodotti Biamp Tesira con i comuni dispositivi Dante come console di missaggio o microfono wireless sistemi.

Sia TC-5D che l’attuale modello

TC-5 sono dotati di cinque connessioni di rete, quattro delle quali sono porte RJ-45 con alimentazione PoE+ che supportano la connettività a cavo singolo.

Queste le disponibilità dei vari prodotti: già disponibile il Prezone 2; i Community LVH900 arriveranno nel secondo trimestre del 2020, alla pari dei P30DT; l’ultimo ad arrivare sarà il TesiraConnect (Q3/2020).

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2020 – Amsterdam 11-14 febbraio

Panasonic, nuovo partner per la collaboration Panasonic ufficializza l’accordo con WolfVision per nuovi sistemi di presentazione. Tra le new entry anche proiettori portatili a basso TCO e aggiornamento gamma Solid Shine

È

stata ufficializzata proprio all’ISE l’alleanza strategica di Panasonic con WolfVision, la factory austriaca con oltre quarant’anni di attività nel settore dei visual professional device, grazie alla quale verrà integrata la soluzione di presentazione wireless Cynap Pure BYOD nella sua ultima gamma di display SQ1 4K. Le due aziende hanno collaborato alla creazione di una versione dello Smart Display Module per la soluzione di presentazione wireless, che può essere inserita nello slot SDM Intel® degli schermi SQ1, per una soluzione completamente priva di cavi.

Questa integrazione Panasonic/ WolfVision è la soluzione perfetta e integrata per sale riunioni e aule didattiche, basata sull’assenza di cablaggio, nessuna necessità

INFO business.panasonic.it

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di applicazioni aggiuntive, download di software e driver o dongle e set-top box.

Compatibile con tutti i sistemi operativi, la soluzione offre la condivisione dello schermo con risoluzione 4K fino a 4 finestre contemporaneamente. È inoltre compatibile con i touch-screen interattivi Panasonic SQ1-IR, modelli destinati ad una vasta gamma di usi (dai piccoli spazi per riunioni alle grandi sale per conferenze), con dimensioni che vanno dai 49” ai 98”.

Cynap Pure offre funzionalità di mirroring dello schermo “Bring your own device” (BYOD), fornendo la condivisione dello schermo wireless per tutti i dispositivi iOS, Android, Windows e MacOS su uno schermo centrale. La connessione è semplice e veloce

e il supporto per i protocolli di mirroring AirPlay, Chromecast e Miracast significa che non sono necessarie app, dongle, set-top box, cavi o software aggiuntivo quando si condividono contenuti su schermo da smartphone, tablet o laptop.

Le principali funzionalità del sistema includono risoluzione 4K, visualizzazione a schermo fino a 4 finestre, compatibilità touch-

screen, oltre alla funzionalità “touch back” che consente il controllo remoto dei laptop mentre si lavora su uno schermo multi-touch condiviso.

Con l’integrazione di Cynap Pure in slot-in PC, l’installazione è più semplice e sicura che mai. L’installazione all’interno dello schermo è semplice e le unità possono essere gestite e aggiornate in remoto utilizzando

Il videoproiettore PT-TW381R è una delle new entry presentate a ISE. Fa parte della nuova famiglia di 6 modelli a basso TCO.

Il display SQ1 integra la soluzione di presentazione wireless Cynap Pure BYOD, proposta grazie alla partnership con WolfVIsion. strumenti di amministrazione basati su browser. Gli aggiornamenti del firmware sono gratuiti e sono disponibili moduli API personalizzabili e preparati che consentono una facile integrazione del sistema di controllo della sala.

PER L’UFFICIO E L’AULA

Sul fronte della videoproiezione poi, il costruttore giapponese ha annunciato l’arrivo di proiettori LCD portatili a ottica corta, Serie PT-LB426 e PT-TW381R. Le nuove serie (composte in tutto da 6 modelli) rimpiazzano le linee esistenti con immagini dal contrasto più elevato e opzioni di connettività più ampie. Entrambe offrono immagini chiare in aule e meeting room, praticamente senza manutenzione durante la loro vita.

Nell’aggiornare l’hardware, tutti i modelli hanno ora un contrasto del 25% maggiore rispetto ai loro predecessori per garantire la qualità dell’immagine in ambienti ben illuminati.

Il contrasto di 20.000: 1 è coadiuvato da una luminosità fino a 4.100 lumen e una riproduzione dettagliata delle immagini HD (modelli WXGA).

La tecnologia Daylight View Lite, invece, rileva automaticamente la luce ambientale e ottimizza la proiezione per una visione

confortevole in cui le immagini sarebbero altrimenti sbiadite.

Un aspetto fondamentale delle nuove serie è il basso costo totale (TCO) che offrono all’utente. Le lampade integrate hanno autonomia di vita di 20.000 ore in modalità ECO (10.000 ore a piena luminosità), mentre la sostituzione del filtro (effettuabile in pochi istanti anche a proiettore montato a soffitto) è consigliata dopo 10.000 ore. L’uso di queste unità riduce gli inventari dei materiali di consumo, consentendo un notevole risparmio di tempo e denaro, mentre il software Multi Monitoring & Control con funzioni di allarme rapido (disponibile sui modelli di rete) può inviare avvisi prima che si verifichi un problema, con conseguente riduzione delle chiamate di emergenza e tempi di inattività non programmati.

Arriverà a fine anno il PT-RQ35K, vpr laser DLP a 3chip della famiglia Solid Shine: 30 mila lumen quelli che può raggiungere.

SOLID SHINE, LA CARICA DEI 30MILA

Arriveranno invece a fine anno i vpr laser DLP a 3chip della famiglia Solid Shine, che si chiamano PT-RQ35K (con risoluzione 4K) e PTRZ34K (WUXGA). Specifici per le installazioni large venue (auditorium, musei, stadi, teatri), i PT-RQ35K e PT-RZ34K racchiudono elevata luminosità e colori migliorati rispetto alla serie precedente. Il modello RQ35K offre una luminosità di 30.000 lumen e dimensioni esterne pari al 60% dell’attuale proiettore PT-RQ32K, riducendo in modo significativo i problemi logistici. Per accelerare la configurazione, inoltre, la serie RQ35K include tutte le funzionalità di ottimizzazione sviluppate per il proiettore di punta RQ50K. La funzione La funzione NFC integrata consente una facile configurazione della

rete, come la configurazione dell’indirizzo IP, semplicemente tenendo un dispositivo mobile con un’applicazione installata sul touchpoint del proiettore.

Information Monitor visualizza gli errori in tempo reale per una risposta più rapida, mentre l’anteprima remota consente all’operatore di controllare il contenuto di riproduzione su un PC tramite una rete in situazioni in cui la proiezione dell’immagine effettiva è difficile, come durante la fase di preparazione all’installazione.Dotata di ottica sigillata ermeticamente e laser drive schermato, la serie RQ35K assicura un funzionamento esente da manutenzione per 20.000 ore grazie al suo design senza filtro. È progettato per musei e grandi spazi il PT-RZ790, vpr laser single chip DLP con rumorosità di appena 36dB.

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2020 – Amsterdam 11-14 febbraio

Atlona, versatile con i cavi o senza Un vero debutto quello della matrice OME-MS52W che all’ISE ha celebrato il primo anno in Panduit, società che l’ha trascinata verso la convergenza dei mondi AV e IT

N

el celebrare un anno di appartenenza alla più grande Panduit Corporation, colosso statunitense con oltre 60 anni di attività e dedito alla produzione di infrastrutture e device IT, Atlona ha presentato nel suo stand la nuova matrice audio/video della Serie Omega, AT-OME-MS52W, progettata per il collegamento a sorgenti sia via cavo che in modalità wireless.

La AT-OME-MS52W semplifica le attività di collaboration BYOD grazie a ingressi cablati versatili, ricezione/trasferimento di segnali AV wireless, estensione USB e una vasta gamma di ulteriori funzionalità per l’integrazione.

I/O IMPORTANTI

Combinando la versatilità di ingressi sia via cavo che wireless, a cui si aggiunge l’estensione USB e pratiche feature come la selezione automatica dell’ingresso e il controllo del display, la nuova matrice della Serie Omega offre una connettività trasversale e si presenta di fatto come una soluzione di commutazione ideale per le applicazioni dalle presentazioni multi-partecipante nelle videoconferenze.

Le connessioni cablate della matrice OME-MS52W includono ingressi HDMI, DisplayPort e USB-C insieme alle uscite HDBaseT e HDMI con mirroring.

La porta USB-C consente un ingresso AV senza adattatore per tablet e laptop di ultima INFO www.prase.it

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generazione, oltre alla ricarica del dispositivo. L’interfaccia USB-C si combina, inoltre, con l’hub USB 2.0 integrato dello switch per fornire connettività dati per due periferiche; commutazione simultanea AV e USB per un massimo di tre computer host; estensione USB ad un ricevitore Atlona HDBaseT compatibile.

Ciò fornisce una soluzione di integrazione USB ideale per i software di videoconferenze e i display interattivi.

Per l’interfacciamento wireless, la OME-MS52W offre il mirroring nativo dello schermo per dispositivi iOS, Android, MacOS, Chromebook e Windows senza la necessità di un’app separata.

La funzionalità di moderatore integrata – disponibile tramite l’interfaccia web – consente a un utente autorizzato (come ad esempio un istruttore o un amministratore di riunione) di visualizzare in anteprima il

contenuto di un massimo di 16 dispositivi connessi in modalità wireless e di permettere o bloccare la presentazione sullo schermo di qualsiasi altro dispositivo.

CAMPIONAMENTO FINO A 4:4:4

La nuova matrice Atlona supporta la trasmissione HDBaseT di video fino a 4K/60 con campionamento cromatico 4:2:0 insieme a audio embedded, controllo, Ethernet e, se abbinato a un ricevitore Omega Series compatibile USB come AT-OME-EX- RX o AT-OMESR21, anche dati via USB. Tutti gli ingressi AV cablati e l’uscita HDMI locale supportano, invece, il 4K/60 4:4:4 con velocità dati HDMI fino a 18 Gbps.

La selezione automatica degli ingressi commuta in modo intelligente l’input quando le sorgenti sono collegate o rimosse, mentre il controllo automatico del display accende o spegne

i videoproiettori e i monitor compatibili senza intervento manuale. Ulteriori funzionalità di integrazione includono il de-embedding dell’audio; porte di chiusura dei contatti per il controllo di uno schermo motorizzato o di un ascensore per display; porte trigger I/O per accendere o spegnere il sistema in base al rilevamento della porta stessa. Infine, la nuova OMEMS52W può essere gestita da remoto tramite il software Atlona Management System (AMS 2.0) o la piattaforma di controllo AV Velocity recentemente potenziata di Atlona, mentre il supporto TCP/IP e RS-232 consentono l’integrazione con sistemi di controllo di terze parti.

Come per tutti i prodotti della Serie Omega, anche la OMEMS52W godrà della garanzia di 10 anni sul prodotti e coperta per lo stesso periodo dai servizi di assistenza clienti Atlona.

La matrice OME-MS52W offre video fino a 4K/60 e campionamento 4:2:0 (via HDBaseT) o 4K/60 4:4:4 (cavo e HDMI). In alto, l’extender AT-HDVS-150-WP.

Denon Pro, novità in formato compatto Le due più recenti novità di Denon Pro sono accomunate dalle dimensioni compatte, dove queste però non vanno ad influenzare prestazioni e flessibilità d’uso, inversamente proporzionate ai centimetri

I

l DN-280 è un amplificatore di zona con ingresso microfonico, caratterizzato da dimensioni di soli 200x273x43 mm (quindi mezza unità rack e se ne possono montare due unità in un solo spazio rack), adatto ad installazioni remote e dove lo spazio a disposizione è risicato. Elevata potenza da utilizzare per sommare i segnali stereo in ingresso in una uscita mono da dedicare ad applicazioni di paging, P.A., annunci e musica di sottofondo in ambienti professionali e commerciali. Ingresso per microfono paging in formato TRS/XLR e ingresso Aux in formato mini jack 3,5 mm sul

pannello frontale, ingressi stereo RCA sul pannello posteriore, uscita per gli altoparlanti con Euroblock. Controlli sul frontale per regolare il livello master, i toni alti e bassi con una escursione di +/-12 dB, il livello microfono. Ancora sul pannello frontale i tre LED che indicano la presenza di segnale, il clipping e l’intervento della protezione termica. La sezione di potenza integrata in Classe D eroga fino a 100 watt con una distorsione inferiore allo 0,1% e una rapporto segnalerumore superiore ai 95 dB. Oltre alla bassa impedenza il DN-280 gestisce anche linee di diffusori a 70/100 V. Si

chiama semplicemente Flash Start Remote, quello che è un controllo remoto in formato RS232C, particolarmente dedicato ai media player e registratori della serie 500 e 700.

L’utilizzo Flash Start Remote è immediato e semplice, comunque il pannello inferiore riporta lo schema dei comandi con alcuni player.

Un prodotto dedicato a chi ha bisogno di controllare più unità, magari in situazioni live, eventi sportivi, stazioni radio e TV dove le richieste sono elevate ed è fondamentale avere sempre sotto controllo le sorgenti a disposizione. In questa situazioni è possibile controllare direttamente dal Flash Start Remote i comandi delle unità collegate per gestire i file audio

Le tre file di pulsanti fisici sul pannello superiore del Flash Start Remote: quella in basso per i controlli, le due superiori per le sorgenti collegate.

Il pannello frontale del DN-280, con i controlli generali, i LED di segnalazione dello status, l’ingresso mini-jack e quello microfonico TRS/XLR.

direttamente a portata di mano, dai tasti fisici presenti sul pannello superiore del dispositivo. Sopra di questi ulteriori 20 tasti con i

quali accedere e richiamare le altrettante unità collegate: una striscia sotto di essi permette di annotare nome o sigla di quello che è appunto collegato.

Alimentazione su singolo cavo: via RS-232 (da altri dispositivi Denon) o da Micro-USB. Dalla stessa porta Micro-USB è possibile ricevere, dal computer collegato, gli aggiornamenti del firmware: il funzionamento del Flash Start Remote non richiede un software specifico vero e proprio. Il pannello inferiore del dispositivo riporta lo schema dei comandi utilizzabili con alcuni player, quelli integrati in Windows Groove Music, Windows Media Player, iTunes e YouTube, semplificando le operazioni di apprendimento dell’utente.

INFO www.prase.it

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ATTUALITÀ

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RTI, soluzioni custom per più mercati Tra le nuove soluzioni proposte da RTI troviamo sistemi aggiornati per le presentazioni e per i mondi collaboration e AV distribution, tutte controllate da eleganti dispositivi portatili, molto più di semplici “remote controller”

N

ella Hall 1, la mission dell’azienda americana di quest’anno è stata essenzialmente mostrare i vantaggi che i suoi dealer e partner commerciali hanno grazie a soluzioni custom che consentono loro di competere attraverso i differenti mercati e progetti di ogni dimensione.

RTI ha presentato al contempo nuove soluzioni di distribuzione e collaborazione per spazi commerciali, tra cui l’all-in-one VXP-82 e il VXU-SC. “Quest’anno a ISE abbiamo confermato la nostra intenzione di ampliare il raggio di competenze con una gamma di prodotti per i system integrator che desiderano cimentarsi in progetti commerciali”, ha affermato Brett Stokke, Direttore Marketing di RTI. “Con prodotti come il VXP-82, le nostre ultime soluzioni di distribuzione AV e nuovi controller come T4x e U3, abbiamo mostrato ai visitatori come possono far crescere il loro business, fino alla sala conferenze”.

INFO www.comm-tec.it

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PRESENTAZIONE FACILE CON L’ALL-IN-ONE

Il VXP-82 è una soluzione considerabile definitiva per le meeting room di grandi dimensioni e aule didattiche importanti. Il dispositivo all-inone (che funge da processore e presentation switcher allo stesso tempo) è munito di uno switch video multiformato 8x2 e di una potente elaborazione per il controllo di tutti i sistemi nella stanza.

Offre ridimensionamento e commutazione video, missaggio audio, controllo e

funzionalità KVM in un’unità montabile su rack 2U. Dotato di supporto per più ingressi e uscite AV, controllo integrato e comunicazione HDBaseT, il VXP-82 consente presentazioni simultanee in due sale.

VIDEOCONFERENZE SU PIÙ PIATTAFORME

È destinato invece all’utilizzo nelle videoconferenze il sistema VXU-SC, device professionale che garantisce una condivisione dei media semplice e conveniente e la collaborazione in aule e spazi

per riunioni. La coppia formata da trasmettitore e ricevitore fornisce commutazione AV, estensione video e USB, consentendo a più utenti di interagire facilmente con soluzioni di conferenza basate su software come Microsoft Skype®, Cisco WebEx® e Citrix GoToMeeting®.

Oltre al supporto per contenuti video da una vasta gamma di dispositivi, la condivisione USB consente anche il controllo da qualsiasi PC collegato o display interattivo e consente l’utilizzo di webcam e microfoni

Qui sopra, visuale fronte e retro del multi-viewer 4K VMS-741, che presenta sette ingressi video e un’uscita video 4K e può essere configurato per visualizzare fino a quattro fonti contemporaneamente su un display, progettato per auditorium, bar.

economici. Il trasmettitore VXU-SC è dotato di ingressi HDMI, Display Port, VGA e USB-C, permettendo a una vasta gamma di dispositivi di condividere contenuti.

Gli ingressi USB integrati consentono il controllo condiviso di mouse e tastiera da tutti i dispositivi collegati inclusi PC, laptop e display interattivi. Il kit estende anche l’USB, consentendo l’utilizzo di webcam e microfoni USB economici. Per eliminare il

L’accoppiata di trasmettitore e ricevitore VXU-SC: fornisce commutazione AV, estensione video e USB.

disordine dei cavi, infine, tutta la trasmissione audio, video, dati, controllo, USB ed Ethernet tra il trasmettitore e il ricevitore VXU-SC viene trasportata su un singolo collegamento HDBaseT fino a 100 metri.

A ISE spazio anche per le matrici VHD-4x e VHD-8x HDBaseT e il multi-viewer 4K VMS-741, che presenta sette ingressi video e un’uscita video 4K e può essere configurato per visualizzare fino a quattro fonti contemporaneamente su un display. Quest’ultimo dispositivo è progettato per spazi per riunioni, auditorium, bar e altre installazioni che richiedono una vasta gamma di sorgenti video con risoluzioni e formati diversi. Per affrontare le sfide tipiche di questi ambienti, l’unità combina la commutazione AV con un circuito di ridimensionamento/

Il VXP-82 è pensato per le meeting room: funge da processore e presentation switcher allo stesso tempo ed è munito di uno switch video multiformato 8x2. adattamento avanzato, per visualizzare il contenuto di un massimo di sette fonti tra cui HDMI, DisplayPort, VGA e un ingresso HDBaseT. La potente funzione multiviewer consente di visualizzare contemporaneamente fino a quattro sorgenti video su un display, con combinazioni di layout della finestra selezionabili dall’utente.

L’innovativo VMS-741 offre anche incorporamento audio e uscite audio de-embedded.

Tra i controller portatili, infine, ricordiamo il T4x, caratterizzato da un design elegante e sofisticato che

offre un’ergonomia raffinata, dotato di un touch-screen capacitivo da 4 pollici ad alta risoluzione (con risoluzione 480x800 pixel) e pulsanti soft-touch completamente programmabili. Il T4x definisce lo standard nel controllo wireless con funzionalità avanzate, tra cui sensori per il grip e accelerometro, Wi-Fi, 802.11 b/g/n, circuito dual RF (433MHz e 2,4GHz con tecnologia ZigBee) per controllo fino a 30 metri di distanza. L’autonomia dichiarata è fino a 6 ore per un utilizzo continuo, che secondo l’azienda diventano fino a 7 giorni per l’utilizzo considerato “normale”.

Il VMS-741 combina la commutazione AV con un circuito di ridimensionamento/adattamento avanzato, per visualizzare il contenuto di un massimo di sette fonti tra cui HDMI, DisplayPort, VGA e un ingresso HDBaseT. La funzione multiviewer consente di visualizzare contemporaneamente fino a quattro sorgenti video su un display, con combinazioni di layout della finestra selezionabili dall’utente.

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2020 – Amsterdam 11-14 febbraio

Maxell, nuovi display e vpr per il corporate Dopo l’accordo di commercializzazione sul mercato europeo di videoproiettori a marchio Maxell e Hitachi (aprile 2019), Maxell Ltd. è tornata a ISE con un’ampia offerta tecnologica che spazia dal settore aziendale fino a quello museale

C

on un lungo percorso alle spalle che in Europa è stato acclamato nei decenni passati e a distanza di un anno dalla prima apparizione sul palcoscenico dell’Integrated Systems Europe, Maxell ha presenziato nuovamente la fiera esponendo un’offerta che spazia dai sistemi di videoproiezione per il mondo educational, fino ai nuovi display professionali progettati per i settori del retail, delle mostre e dei musei.

Una presenza che, paragonata a quella del 2019, è stata caratterizzata dalla recente acquisizione da parte della consociata europea di Maxell Ltd di tutte le operazioni di diffusione sul mercato europeo INFO www.adeogroup.it

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dei proiettori a marchio Maxell e Hitachi e di tutti i relativi accessori. L’evoluzione è iniziata con l’acquisizione di tutti i progetti, delle strutture di sviluppo e produzione dei proiettori Hitachi Consumer Electronics da parte di Maxell nel 2013 e che è stata completata e ufficialmente definita l’1 aprile 2019. Questo processo non ha alterato o modificato le policy precedenti relative alla garanzia sui prodotti in alcun modo; quindi i servizi di supporto e assistenza del marchio nei confronti di utenti finali, partner e distributori sono rimasti invariati e tutti questi possono continuare a fare affidamento sui soliti riferimenti del marchio.

In alto, un momento della press conference tenuta nel corso di ISE. Qui sopra, il vpr MP-JW4001 visto dall’alto, con il pannello dei comandi manuali.

Intanto, nello stand Maxell era visibile l’intera gamma di proiettori con sorgente di luce laser a bassa manutenzione, accompagnata dal lancio in anteprima di due nuovissime famiglie di modelli portatili dedicati al settore aziendale da 3500 e 4000 lumen.

3LCD: PORTATILI E CON IL LASER

Parliamo proprio di questi ultimi, caratterizzati dalla presenza di una sorgente luminosa laser e con tecnologia 3LCD. I Maxell MP-JU4001, MPJW4011, MP-JW3511, MPJW4001 e MP-JE3501 sono vpr portatili con risoluzioni WXGA e WUXGA e capaci di raggiungere luminosità elevate (3500/4000 ANSI lumen) con spettri di colore molto ampi, costituendo una scelta intelligente per gli utilizzi aziendali corporate e nelle occasioni sporadiche in sale conferenze, dove la portabilità è un fattore chiave e di successo.

Tutti i modelli hanno un rapporto di contrasto di 2.000.000: 1 e i diversi rapporti di proiezione consentono una vasta gamma di esigenze di installazione: i modelli WXGA hanno TR compreso tra 1.3 e 1.8, mentre i modelli WUXGA hanno TR 1.3 - 2.1. Tutti i modelli abbinano la semplice usabilità e performance elevate a un livello di rumore ridotto contenuto nel minimo ingombro in questa categoria di prodotti, grazie al nuovo concept design senza ruota al fosforo; un vantaggio che suona come un bonus finale è anche la garanzia di 5 anni / 20.000 ore.

I nuovi display interattivi 4K hanno dimensioni da 65” fino a 86” e sono in grado di garantire l’usabilità 16/7 con una luminosità fino a 410 nit. Il rapporto di contrasto è di 4000:1 (65”) e 1200:1 (86”). rispettivamente di 350, 400 e 410 nit. Il rapporto di contrasto è di 4000:1 per la versione più piccola, 1400:1 per la versione intermedia e 1200:1 per la versione più grande.

Questi display sono dotati di sistema operativo Android 8.0 e dispongono di ingressi MicroSD, USB 2.0 ed Ethernet per l’integrazione di contenuti da supporti di memoria esterni. Sul pannello di input troviamo anche un ingresso Display Port, due ingressi USB-A, un ingresso VGA analogico e un ingresso audio RCA (L + R).

Lo schermo a infrarossi consente un massimo di 10 touch-point ed è disponibile in tre versioni, con finitura bianca o nera opaca, tutte con vetro temperato antiriflesso. I tre formati sono

disponibili con o senza PC integrato, pesano da un minimo di 45 kg per la versione da 65” fino a un massimo di 91 kg per la versione da 86” e possono lavorare a temperature comprese tra 0 e 40 gradi centigradi. Due altoparlanti da 8 W integrati completano l’equipaggiamento di serie ed aumentano la versatilità complessiva.

AULE DEL FUTURO

Basandosi su decenni di esperienza nel mercato dell’istruzione, Maxell ha infine lanciato la sua prima Lecture Capture Station MA-XL1, progettata appositamente per soddisfare le esigenze dell’aula del futuro. Studiata per le università e istituti didattici, la MA-XL1 è facile da usare e

collega tutti i tuoi strumenti di e-learning in un unico punto di controllo, che consente di passare istantaneamente tra un’ampia varietà di risorse.

Con MA-XL1, gli utenti possono registrare e caricare contenuti interattivi, collaborando con le classi in più sedi remote, mantenendo la piena interattività con tutti gli studenti. Il controllo completo è facilmente gestibile da un semplice menu visualizzato sullo schermo della lezione (o da un dispositivo intelligente) mentre il personale tecnico può connettersi perfettamente a una vasta gamma di hardware e software, inclusi i principali sistemi di gestione dell’apprendimento (LMS) e sistemi di gestione video (VMS).

4K INTERATTIVI FINO A 86”

Visibile in anteprima e per la prima volta, inoltre, anche la nuova gamma di display a schermo piatto 4K Ultra HD. Fanno parte di questa famiglia tre nuovi display, con dimensioni da 65”, 75” e 86”, tutti in grado di garantire l’usabilità 16/7 con un segnale UHD 4K e una luminosità

L’estetica dei nuovi videoproiettori portatili Maxell con sorgente luminosa laser 3LCD è di tipo slim e uguale per tutti i sei modelli.

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2020 – Amsterdam 11-14 febbraio

Arcam, l’Home Theater raffinato

Nei suoi più recenti prodotti Arcam combina perfettamente potenza e dinamica con prestazioni timbriche da prodotti audio high-end. L’Home Theater dal gran suono!

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gli elementi descritti sopra se ne aggiunge un ulteriore, di non minore importanza in una casa moderna: la possibilità di gestire la rete locale per molti di questi componenti. In questo senso spicca l’integrato SA30, stereo in Glasse G da 2x120 watt con ingressi analogici (tra i quali anche un phono MM/MC) e digitali con supporto per MQA e sezione di conversione D/A con Sabre ESS9038K2M a 32 bit, ma anche una porta di rete uPnP e un HDMI ARC. Possibilità di gestire flussi audio in streaming, sia cablato che wireless: GoogleCast, AirPlay2, Roon endpoint.

Inoltre funzioni full control I/P verso Control4 e Crestron che permettono di utilizzare il

prodotto con elementi e sistemi domotici e di home automation.

Pre-processore HT di riferimento l’AV40 con decodifiche per Dolby Atmos e DTS:X su 9.1.6 canali; IMAX Enhanced; gestione del 4K via HDMI 2.0b con HDCP2.2; 7 ingressi HDMI e 3 uscite HDMI compatibili con eARC; Dirac Live integrato; DAC di livello audiophile con processore ESS 9026PRO dedicato agli ingressi digitali in formato ottico, coassiale, rete locale in formato cablato e WiFi; RS232 e IR; Google Cast, Apple AirPlay2 e UPnP; Bluetooth. I 16 canali in uscita sono disponibili sia nel classico formato RCA che in XLR. In evidenza la presenza del software Dirac Live: sistema di correzione ambientale,

L’AV40 è l’unico pre-processore della gamma: macchina di riferimento che integra in un solo telaio le migliori caratteristiche per realizzare un sistema Home Theater e multiroom di elevato livello.

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con rilevazione dell’acustica della stanza via microfono e rielaborazione della risposta in frequenza. Partner dell’AV40 sono i finali PA720 (7x100 watt) e PA240 (2x225 watt), con stadio di potenza in Classe G e ingressi in formato XLR, a questi si aggiunge il più piccolo PA410 (4x50 watt in Classe AB), soluzione ideale per i canali altezza in un sistema Atmos. Tre sintoamplificatori: AVR10, AVR20 e AVR30 tutti con Dolby Atmos e DTS:X, gestione del 4K, Dirac Live e sezione di conversione audio audiophile. L’AVR30 con 9.1.6 canali; DAC con processore ESS 9026PRO per gli ingressi digitali in formato ottico, coassiale,

Il design per nulla eccessivo e le dimensioni compatte tradiscono quelle che sono le caratteristiche tecniche e di utilizzo dell’amplificatore stereo SA30: tra i prodotti più versatili della sua categoria. rete locale e wireless; la sezione di potenza in Classe G (quella che Arcam utilizza nelle sue macchine di livello più elevato con trasformatore toroidale (9x100 watt): WiFi, Ethernet, RS232 e IR; Google Cast, Apple AirPlay2 e UPnP; Bluetooth.

Caratteristiche e dotazione tecnologica molto vicina a quelle del pre-processore AV40.

Il pannello posteriore dell’AVR30 è un chiaro indicatore delle tante possibilità di utilizzo e le diverse sorgenti che possono essere gestite dal top di gamma della serie dei sintoamplificatori.

Meridian, l’in-wall delle meraviglie Arriva il top di gamma della serie dei diffusori in-wall di Meridian: seguono lo stile degli speaker tradizionali dell’azienda, ovvero amplificazione integrata con DSP ad alte prestazioni, per un Home Cinema di fatto invisibile ma emozionante

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SP750 la sigla del nuovo arrivato, quello che va a completare la linea in-wall dove abbiamo già il compatto e quadrato DSP320.2, i due più grandi DSP520.2 e DSP640.2.

Con un ingombro pari a quello del DSP640.2 il nuovo DSP750 riesce a concentrare un numero maggiore di altoparlanti e sezione di amplificazione di conseguenza più sostanziosa.

In realtà per quanto riguarda gli altoparlanti non è solo una questione di numeri: quelli del nuovo arrivato sono diversi e ne fanno un diffusore in-wall di riferimento assoluto per la sua categoria. Come ci aspettiamo da un diffusore Meridian, e come già succede per gli altri in-wall, anche il DSP750 non rinuncia alla configurazione “sistema attivo con DSP”. Tre

vie con cinque altoparlanti, ognuno dei quali alimentato con una sezione di potenza dedicata doppia, configurata in bridge, per erogare 100 watt: sono 120 i decibel di picco che ogni DSP750 può generare in ambiente, su una risposta in frequenza che va da 30 a 40.000 Hz. Tutti nuovi questi altoparlanti, a cominciare dal tweeter in berillio (ripreso dalle versioni speciali dei diffusori in-room) da 28 mm; doppio midrange da 100 mm in polipropilene e doppio woofer da 160 mm con bobina mobile in titanio. La struttura del diffusore è a doppia camera, così da svincolare il più possibile il pannello e il volume di carico degli altoparlanti con il telaio a contatto della parete in cui è installato: una soluzione

Il pannello posteriore del 210 Streamer: porta USB per diventare un server UPnP, Wi-Fi e Ethernet, connessione SpeakerLink, inoltre Bluetooth aptX HD.

I cinque altoparlanti del DSP750: ognuno di loro è amplificato con 100 watt e un potente DSP opera da filtro attivo e opera altre correzioni acustiche. che blocca la diffusione delle vibrazioni verso proprio la parete in cui il diffusore è installato. Anche a bordo del DSP750 le migliori tecnologie riprese dalla lunga esperienza di Meridian in tema di diffusori attivi con DSP: tra gli altri in evidenza il sistema di gestione della gamma bassa EBA (Enhanced Bass Alignment) che evita ritardi temporali tra questa e la gamma medioalta e il Centre Elevation che va ad ottimizzare l’emissione del diffusore in funzione della sua collocazione fisica. In evidenza il dato di dispersione orizzontale (sempre importante in un diffusore e ancora di più per uno da incasso): con 120 gradi di copertura nella gamma 20-10.000 Hz e 70 a 18.000

Hz. Anche il DSP750 utilizza le connessioni proprietarie Meridian SpeakerLink che semplificano l’interazione nella stessa rete locale con altri prodotti Meridian. Uno di questi è il piccolo 210 Streamer: frontale semplice e lineare, con solo quattro piccoli LED, mentre il pannello posteriore è molto più “tecnico” con in e out. Il 210 Streamer integra il ricevitore Bluetooth aptX HD, gestisce segnali audio high-res compreso MQA, è controllabile da app per iOS e Android, conta un’uscita digitale per l’abbinamento diretto ad un DAC esterno, è Roon ready, è presente una porta USB per diventare un server UPnP, Wi-Fi e Ethernet, connessione SpeakerLink.

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JBL, l’Home Cinema in tutte le sue forme Nuovi prodotti che vanno a realizzare sistemi di Home Cinema tutti con lo “stile JBL” bene in evidenza: forti emozioni che arrivano da un suono potente e dinamico, timbrica precisa, caratteristiche tecniche ai vertici della categoria

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iffusori ed elettroniche che portano ben impresso il DNA JBL, quello riconoscibile ad un primo sguardo e che è sicurezza di prestazioni dinamiche di livello assoluto, proprio ciò che serve ad un buon sistema Home Cinema. In questo rientra anche la nuova serie HDI, quella che

si colloca subito sotto i grandi monitor della serie S per offrire ingombri e costi ridotti ma senza scendere a compromessi con qualità e prestazioni. Di fatto i nuovi HDI sono caratterizzati da dimensioni e design più facilmente accettabili in una normale stanza condivisa da tutta la famiglia,

Le tre finiture disponibili per la serie HDI: Black Gloss, Walnut e Grey Oak. In foto il bookshelf HDI-1600 con il suo stand dedicato.

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pur con elementi tecnici che riprendono molto dalla esperienza di JBL per l’audio professionale.

In questo senso spicca il tweeter utilizzato in tutti i modelli HDI: un sistema driver a compressione con tromba di carico a profilo HDI High-Definition Imaging (da qui il nome di tutta la serie). Un profilo che deriva direttamente da quanto JBL ha già realizzato per la serie da incasso SCL, a loro volta di ispirati dal profilo Image Control Waveguide presente nel diffusore

Il top di gamma della serie HDI, il modello HDI-3800 con driver a compressione caricato a tromba e triplo woofer da 200 mm in configurazione 2.5 vie.

M2 Master Reference Monitor.

Quello del profilo della tromba è un tema tecnico molto importante che coinvolge direttamente l’angolo di emissione delle alte frequenze e, di conseguenza, l’aspetto timbrico delle stesse.

Richiamo estetico agli anni ‘70 anche per la griglia di protezione dell’L82 Classic: trama a grandi blocchi disponibile in tre colori.

Dietro questo profilo, studiato combinando software dedicati e una lunga esperienza dell’azienda in studi di registrazione e musica live, è stato collocato il driver a compressione 2410H2 con diaframma in Teonex, anche questo derivato da quanto realizzato nella serie dei componenti JBL Professional D2.

A questo, comune a tutti i modelli HDI, è stato affiancato un woofer dal cono in alluminio (Advanced Aluminum Matrix la definizione di JBL) con caratteristiche di spiccata leggerezza e rigidità allo stesso tempo, con un comportamento meccanico da pistone rigido come è richiesto al woofer ideale. Woofer da 165 mm utilizzato nel bookshelf HDI-1600, lo stesso in 3 unità nel tower HDI3600 mentre sono ancora 3 ma da 200 mm di diametro nel tower top di gamma HDI-3800. Nei due tower la configurazione è quella a 2.5 vie, con il woofer più in alto

nasce per chi ha una stanza dedicata all’ascolto di dimensioni contenute: bookshelf a due vie, con tweeter a cupola da 1 pollice in titanio con guida d’onda (lo stesso montato su L100 Classic) e woofer in polpa di cellulosa dal tipico colore bianco con nervature radiali che assicurano maggiore rigidità alla membrana.

Sul frontale del diffusore il grosso condotto reflex e un attenuatore L-pad per la regolazione del livello della gamma alta. Un elemento di design che l’82 Classic riprende dall’L100 Classic (e questo a sua volta dall’omonimo originale) è la griglia di protezione, realizzata con foam a grossi cubi (Quadrex) disponibile nei colori nero, arancio e azzurro. Torniamo all’Home Cinema per una nota sulle più recenti elettroniche di JBL dedicate ai sistemi di riferimento, quelli che portano in casa emozioni molto simili a quelle dei grandi cinema. In prima

L82 Classic: il design è quello di L100 Classic, con una riduzione degli ingombri e il passaggio dalla configurazione a tre vie a quella a due vie. con controllo centralizzato remoto. Per l’SDA-7120 7 canali da 100 watt l’uno su 8 ohm (140 su 4 ohm), mentre per l’SDA-2200 configurazione stereo da 225 watt per canale 8 ohm (380 su 4 ohm). I partner ideali per utilizzare i due finali in un sistema Home Cinema sono i pre-processori SDP-55 e SDP-75 che gestiscono audio immersivo (fino a 16 canali per il primo e fino a 32 per il secondo), con Dolby Atmos, DTS:X, Auro 3D, Imax Enhanced, Dirac Live, Logic16, Network Streaming e Dante; video 4K con Dolby Vision, HLG, HDR10, HDR10+, HDMI2.0b con HDCP2.2 e 3D.

A fianco, in evidenza sul pannello posteriore del finale SDA-7120 le connessioni RCA e XLR, le porta di rete per il network e la connessione Dante.

Sotto, il profilo della tromba di carico della serie HDI: la sua forma e le dimensioni hanno una influenza determinante sulla gamma alta.

che copre sia la gamma bassa che quella media. Per realizzare un sistema Home Cinema con la serie HDI arriva il canale centrale HDI-4500, stesso tweeter e 4 woofer dalla stessa struttura ma di diametro di 135 mm, e il subwoofer attivo HDI-1200P con woofer in Poly-plas da 300 mm e sezione di potenza da 1000 watt RMS. Destinato invece ad un ascolto stereo è il modello L82 Classic, fratello appena più compatto dell’L100 Classic, quello nato dall’omonimo best-seller degli anni ‘70. L’L82 Classic

fila la coppia di finali SDA-7120 e SDA-2200: potenze e numero di canali a parte i due quasi tutto il resto in comune. A cominciare dalla configurazione in Classe G, quella che a bassa potenza è simile alla Classe A per poi passare ad una erogazione più efficiente per le alte potenze. In comune anche i controlli RS232 e IP ma soprattutto la gestione del protocollo Dante via Cat5e o Cat 6 in formato digitale 24bit/192kHz: un mix di elementi che permettono di gestire i due finali all’interno di una rete locale

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Caymon, l’importanza dei complementi Ci sono una lunga serie di prodotti che vanno a finire, molto spesso, nella grande classificazione di “complementi”. Spesso questi sono importanti, se non determinanti in molti casi, alla perfetta definizione di un sistema di home integration.

L’esempio eccellente di Caymon

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i amplia la famiglia degli armadi rack serie SPR con i nuovi modelli SPR612, SPR8842 e SPR8842GG: struttura tecnica simile, differente le misure così da combinare le diverse esigenze di installazione. I prodotti SPR sono conformi agli standard ANSI/EIA RS-310D, DIN41491

Il modulo CP45PUSB, compatibile con il pannello Caymon Casy 303, integra una porta USB-A e una USB-C. INFO www.audiosales.it

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e IEC60297; sono realizzati con pannelli di acciaio da 2 e 1,2 mm con colorazione a polvere in nero (RAL9004). Pannelli laterali removibili, profili da 19 pollici regolabili in profondità, piedi e ruote da 50 mm livellanti. Porta anteriore e posteriore con serratura standard; apertura anteriore reversibile. Griglia superiore di ventilazione.

Dimensioni dell’SPR612: 600 x 636 (722 incluso ruote) x 600 mm; può ospitare fino a 12 componenti da 19 pollici.

Dimensioni dei due SPR8842 e SPR8842GG: 800 x 1985 (2055 incluso ruote) x 800 mm; il primo ha il pannello anteriore in vetro e il posteriore in acciaio mentre il secondo ha fronte e retro in acciaio perforato con una griglia esagonale che permette un efficace scambio termico degli elementi installati (che possono essere fino a 42 unità da 19 pollici).

Ancora argomento rack, ma con soluzioni per l’utilizzo in versione desktop per i due nuovi TPR306A e TPR309A: conformi agli standard ANSI/ EIA RS-310D, DIN41491 e IEC60297; possono supportare

rispettivamente fino a 6 e 9 unità da 19 pollici. É possibile intervenire per la regolazione dell’angolazione verticale del pannello anteriore tra 0 e 15 gradi, così da assicurare la massima stabilità a tutto il rack completato con tutte le unità alloggiate e per ottimizzare anche l’angolo di visione degli eventuali display presenti.

La struttura è in acciaio da 2 mm, verniciata a polveri in nero (RAL9004); gli elementi laterali sono realizzati in modo da offrire un facile aggancio e gestione dei cavi e degli accessori utilizzati. I due modelli sono confezionati in una struttura piatta, facile da spostare e immagazzinare; l’assemblaggio è semplice e facile da realizzare da una sola

L’armadio rack SPR8842GG con pannello anteriore posteriore in acciaio perforato con una griglia esagonale per lo smaltimento del calore. persona in pochissimi tempo.

Anche la linea CASY Modular Solutions si arricchisce di nuove soluzioni che vanno a semplificare il lavoro quotidiano del system integrator e installatore. I nuovi quattro moduli più recenti portano la sigla di CP45PUSB, CP45PUK, CP45PG e CP45PF, tutti da 45x45 mm compatibili con il pannello Caymon Casy 303. Il CP45PUSB integra una porta USB-A e una USB-C, ingresso 100-240VAC e uscita in DC 5 V 4200mA. I tre CP45PUK, CP45PG e CP45PF sono prese di alimentazione rispettivamente nei formati per UK, Germania e Francia.

Altre novità nella stessa linea CASY Modular Solutions sono i quattro CP45S: CP45SM e CP45SP singoli, CP45SM2 e CP45SP2 doppi.

Il rack desktop TPR309A che supporta fino a 9 unità da 19 pollici, con regolazione dell’angolazione verticale del pannello anteriore tra 0 e 15 gradi. Disponibile anche il modello TPR306A che ospita fino a 6 unità. Per tutti la struttura è in acciaio da 2 mm.

Martin Audio, il suono pro in ogni situazione Che sia un palco, un qualsiasi spazio per l’ascolto della musica ma anche una installazione commerciale multi-spazio, il carattere di Martin Audio è sempre ben riconoscibile: elevata dinamica, costanza delle prestazioni e timbrica ben definita

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-Line è il sistema modulare di speaker array che si basa su un modulo decisamente compatto (246x155x198 mm), equipaggiato con una coppia di woofer a profilo piatto da 87 mm e ben 5 tweeter a cupola da 14 mm, collocati in verticale al centro dei due woofer.

Una geometria che ha come obiettivo primario di ottenere una copertura dell’emissione sonora ben definita e netta e dispersione verticale senza lobi secondari della gamma alta.

Un allineamento meccanico del focus che richiede interventi correttivi di equalizzazione abbastanza blandi, così da non intervenire elettronicamente in modo eccessivo su pressione sonora e acustica. L’O-Line

I due lati del subwoofer SXC118 con il woofer principale da 18” su un lato del box e quello da 14” sul lato opposto.

è facilmente modulabile per multipli di 4 unità, fino a 32: grazie alle staffe integrate è facile articolare il sistema fisicamente per curvare l’array realizzato e quindi ottimizzare la dispersione sonora. Supporto importante è il software dedicato Display 2.3 e l’amplificatore iK81 (oppure la combinazione tra amplificatore VIA2004 e controller DX4.0). Un array di 32 moduli può gestire fino a 3200 watt di picco per riprodurre una pressione sonora massima di 134 dB. SX112, SX212 e SX118 sono i subwoofer indicati come i partner ideali per estendere la risposta in frequenza. A proposito di subwoofer arriva l’altra importante novità di Martin Audio per le basse frequenze per il settore Live Sound: la sigla è SXC118, subwoofer cardioide a profilo cardioide con woofer principale da 18 pollici su un lato del box e quello da 14 pollici sul lato opposto. I due altoparlanti sono amplificati ed equalizzati separatamente

dall’unità iKON iK42 che, oltre a fornire fino a 20.000 watt, integra la connessione Dante e la sezione DSP. Tra le caratteristiche tecniche in evidenza l’SPL fino a 140 dB e la risposta in frequenza che parte da 34 Hz. Dimensioni, in proporzione alle prestazioni molto elevate, decisamente compatte: 635x603x824 mm. Si amplia la serie Adorn che ora aggiunge quattro modelli da incasso e pendente agli on-wall già noti: ACS-40TS, ACS-55TS, ACS-55T e ACP-55T le loro sigle. I primi tre sono inceiling a due vie, con woofer da 100 e 135 mm, tweeter da 19 mm. Ampia angolo di copertura che tocca i 180 gradi nell’ACS-40TS e 150 negli altri due. Stessa dotazione di altoparlanti per i due ACS55TS e ACS-55T dove il primo è in version shallow con soli 118 mm di profondità, rispetto ai 209 del secondo. Il primo pendente della serie porta la sigla ACP-55T e riprende

Il modulo O-Line senza la griglia di protezione: in evidenza la coppia di woofer dal profilo piatto e la struttura verticale con i cinque tweeter.

Il pendente ACP-55T: riprende la dotazione dei due in-ceiling ACS-55TS e ACS-55T per aggiungere la nuova possibilità di installazione. la dotazione altoparlanti dei due ACS-55TS e ACS-55T, gestisce una pressione sonora fino a 109 dB a 1 metro.

Tutti gli speaker Adorn sono verniciabili e lavorano su linea di trasformatore a 70/100 V o su bassa impedenza a 16 ohm.

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Lindy, il network al centro Tra le novità Lindy in arrivo diverse soluzioni per poter gestire la rete locale dalle elevate prestazioni: strumenti raffinati, versatili e sempre conformi agli standard e tecnologie più recenti, quelli che servono in un sistema di home automation moderno e funzionale

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odice 38350 secondo la definizione da catalogo o molto più comprensibilmente “Chassis Matrice Modulare Seamless a 12 Slot”, il prodotto che permette di gestire più sorgenti su più display, con supporto a risoluzioni fino a 4096x2160@60Hz 4:2:0 8Bit o 4096x2160@30Hz 4:4:4 8Bit via HDBaseT fino a 100 m con cavi di rete 6A, con supporto a HDMI 18G, con commutazione seamless e ritardo inferiore a 0.1ms, supporto HDCP 2.2.

Matrice modulare con 12 slot per aggiungere le schede HDMI e HDBaseT necessarie al sistema per cui fa da hub. Ogni scheda ha funzioni di embedding o de-embedding audio per poter collegare sorgenti audio diverse o amplificatori e diffusori separate. Gestione dei segnali IR e RS-232 bidirezionale, quindi sia in locale che in remoto con extender HDBsseT. Controllo delle funzioni e

delle impostazioni sia via web GUI che dai pulsanti (con il supporto del display LCD) sul frontale dell’apparecchio.

38260 o “Matrice HDMI 18G 8x8 con Scaler Video Wall Seamless”: chiaramente una matrice per gestire fino a 8 sorgenti e 8 display HDMI per poter realizzare singoli video wall con layout singolo (fino a 4x2) o doppio (fino a 2x2) con commutazione seamless con latenza inferiore e 0.1 ms e scaling in uscita per la gestione della risoluzione. Supporto fino a 4K@60Hz, tutte le risoluzioni possono essere scalate e gestite facilmente. Controllo delle funzioni via telecomando IR, LAN e RS-232, gestione EDID. Il software dedicato permette, tra le altre funzioni, la definizione della funzione di Bezel Correction secondo il tipo di display utilizzato.

Tutti i segnali audio possono essere abbinato o separati da

ogni ingresso o uscita; anche i controlli IR possono essere abbinati separatamente per ogni ingresso e uscita. Con il codice 38288 Lindy introduce il “Presentation System HDBaseT”: un sistema multi-funzione per presentazioni multimediali in ambienti collaborativi composto da un pannello di controllo, il trasmettitore HDBaseT multiAV e il ricevitore HDBaseT. Il sistema permette di collegare tre sorgenti ad un display remoto con connessione fino a 70 m con PoH; breakout audio analogico per connessione a diffusori e amplificatore. Il trasmettitore dispone di interfacce in formato HDMI, VGA con audio e USB; il ricevitore HDBaseT dispone di ingresso per microfono,

La matrice Matrice HDMI 18G 8x8 con Scaler Video Wall Seamless con la quale è possibile abbinare fino a 8 sorgenti a 8 display HDMI. RS232 e USB controllabile da una lavagna interattiva; con il pannello di controllo si gestisce la commutazione tra le sorgenti, la regolazione del volume e on/ off del display. Sia il trasmettitore multi-AV che il pannello di controllo sono PoH così da poter essere alimentati direttamente via cavo di rete Cat.6. Segnali video 4K UHD, audio multicanale in DTS-X e Dolby Atmos possono essere trasferiti fino a 40m via HDBaseT, mentre segnali video 1080p possono essere inviati fino a 70m.

Le connessioni del ricevitore del Presentation System HDBaseT, sistema composto da un pannello di controllo, il trasmettitore HDBaseT multi-AV e il ricevitore HDBaseT.

Il pannello delle connessioni dello Chassis Matrice Modulare Seamless per installare fino a 12 schede HDMI e HDBaseT. INFO www.lindy.it

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Procab, il cavo giusto per ogni esigenza Cavi, di ogni tipo e per ogni applicazione.

Procab ha saputo focalizzare su una sola tipologia di prodotto per diventare uno dei maggiori riferimenti del settore: cavi, prodotti in Europa, adatti ad ogni sistema e conformi ad ogni tecnologia e standard

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l CLV210A è un cavo ottico attivo HDMI 2.0, in grado di sostenere trasmissioni con risoluzioni video fino a HD 4K 2160p (3840 x 2160) 4:4:4 @ 60 Hz per una ampiezza di banda di 18 Gbps su fibra ottica OM3. Supporto per HDCP 2.2, CEC, HDR e ARC. Anche questo caso utilizza il sistema proprietario SemiLock per evitare possibili sganciamenti del connettore e quindi interruzioni del flusso del segnale. 12 conduttori interni da 0.08 mm; schermatura con alluminio e mylar. Cavo Ethernet integrato. Disponibile in misure da 10 a 20 metri.

Il PAC151 è un cavo ibrido alimentazione/audio bilanciato DMX-AES & 3G1.5 formato

da 3 cavi da 1.5 mmq per l’alimentazione e 2 cavi da 0.22 mmq per segnale da 110 ohm. Questi ultimi possono essere utilizzati per audio analogico,digitale o DMX. Le due tipologie di cavi hanno ognuna rivestimenti separati per cui è facile identificarli e separarli per il loro diverso impiego. Tra gli isolanti utilizzati: treccia di rame stagnato, spirale in rame nudo, foglio di alluminio. Disponibile anche la versione PAC251 con il conduttore dedicato all’alimentazione che passa da una sezione di 1.5 mmq a 2.5 mmq. La versione PAC252 invece va a raddoppiare il numero dei conduttori dedicati alla sezione audio. Il PNC047

è un cavo multi-rete che comprende 4 cavi Cat7, da utilizzare nelle applicazioni in cui c’è la necessità di collegare contemporaneamente più dispositivi sulla stessa rete LAN o dove serve un collegamento ridondante. Ognuno di questo 4 cavi ha un rivestimento dedicato e separato così da rendere facile la loro individuazione e spellatura.

Tra gli isolanti utilizzati: treccia di rame stagnato, spirale in rame nudo, foglio di alluminio.

Sezione del conduttore di 0.13 mmq, con rivestimento interno ed esterno in PVC; resistenza

Il PAC251: cavo ibrido alimentazione/ audio bilanciato DMX-AES & 3G1.5, con 3x2.5 mmq per l’alimentazione e 2x0.22 mmq per segnale da 110 ohm.

Sotto, uno dei cavi più complessi di Procab, il PHC2522, che mette insieme alimentazione (3x2.5 mmq), segnale (4x0.13 mmq) e rete con 2xCat7.

Il CLV210A: cavo ottico attivo HDMI 2.0, HD 4K 2160p (3840 x 2160) 4:4:4 @ 60 Hz, banda di 18 Gbps su fibra ottica OM3 e cavo Ethernet integrato. massima di 148 ohm/km.

Ancora un cavo ibrido, il PNC2517, che mette insieme una sezione composta da 3x2.5 mmq dedicata all’alimentazione e un cavo Cat7 per la LAN: una soluzione adatta ai tanti prodotti network-based. Le due sezioni hanno rivestimento separato e distinto, facile da riconoscere; isolanti in treccia di rame stagnato, spirale in rame nudo, foglio di alluminio.

Una versione di questo cavo è il PNC2527 che raddoppia i conduttori CAT7. Il PHC2522 è un cavo ibrido che mette insieme conduttori e quindi funzionalità per alimentazione (3x2.5 mmq), segnale (4x0.13 mmq) e rete con 2xCat7: una delle soluzioni più flessibili del catalogo Procab. Anche in questo le diverse sezioni e conduttori hanno rivestimenti dedicati e ben distinti. Tutti questi cavi, inoltre, utilizzano il sistema Highflex che grazie al rivestimento in PVC favorisce lo scorrimento del cavo nella canalina e in qualsiasi spazio ristretto a disposizione per l’installazione.

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Muxlab, la rete ad alte prestazioni La LAN in tutte le sue forme e in tutte le sue sfumature è il punto focale delle più recenti novità di MuxLab. Una serie di nuovi prodotti che risolvono molti problemi di ogni system integrator e ampliano le funzioni del sistema in cui vengono inseriti

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l 4x2 HDMI 2.0 Quad-View Processor (codice 500446) della linea Pro-Digital permette di gestire 4 input e 2 output in formato HDMI 2.0, con uscita loop per monitor locale, con supporto per il formato 4K/60 4:4:4. Invia contenuti multifinestra da 1 a 4 input sulla coppia di uscite nello stesso momento e supporta PiP e fino a 5 preset multi-finestra e fino a 8 layout custom memorizzabili e richiamabili; supporta transizioni seamless/ fade. Estrazione audio da 2 canali PCM a 2 canali analogici, supporto per pass-through LPCM 7.1, Dolby True HD, Dolby Digital Plus, Dolby Atmos, DTS-HD Master Audio e DTS:X. Dotazione connessioni: 6 HDMI (4 ingressi e 2 uscite), 2 RCA per l’estrazione audio, RJ45S, DB9 per l’RS-232, mini jack per IR, micro-USB per l’aggiornamento

firmware e jack 2.1 mm per l’alimentazione. L’unità può essere gestita localmente dai comandi sul pannello frontale o via telecomando IR, RS-232 e da rete Ethernet. I sui campi di azione principali sono quelli del digital signage, sistemi di sicurezza e sorveglianza, sale conferenze, education e sale di presentazione. L’HDMI 2.0 Over IP PoE Extender (codice 500779) è un ricetrasmettitore configurabile come Tx o Rx con supporto HDMI 2.0 fino a 4k/60 4:4:4 con latenza tipica di 16 ms (1 fps@60 Hz). Supporta applicazioni punto-punto, punto-multipunto e multipuntomultipunto. Trasmissione fino a 100 m su cavi Cat5e/6; rete Ethernet da 1 Gbps. RS232 e IR direzionale per il controllo remoto dei dispositivi terminali.

Embedding o de-embedding audio 2 canali. Dotazione

Il Network Controller realizza un controllo centralizzato dei dispositivi MuxLab AV over IP via interfaccia web, dall’app MuxControl e dal pannello di controllo PoE IP 500816-IP. INFO www.prase.it

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connessioni: HDMI-in (Tx mode); HDMI-out (loop-out Tx mode o HDMI-out Rx mode); RJ45S per LAN 5e/6; jack 3,5 mm (Audio-in Tx mode o Audioout Rx mode); jack 3,5 mm per IR direzionale; terminal block 3 pin per RS-232; jack 2.1 mm per l’alimentazione. Il Prodigital Network Controller (codice 500812) permette un controllo centralizzato dei dispositivi MuxLab AV over IP tramite interfaccia web. Può essere gestito dall’app MuxControl e dal pannello di controllo PoE IP a 8 pulsanti 500816-IP. Grazie all’unità è possibile la gestione centralizzata degli aggiornamenti firmware del dispositivo AV over IP. Supporto API per l’integrazione di app di terze parti. Driver di terze parti disponibili sul sito di MuxLab.

Il 4x2 HDMI 2.0 Quad-View Processor, grazie al quale è possibile gestire 4 input e 2 output in formato HDMI 2.0, con supporto per 4K/60 4:4:4.

Quando è installato in una rete locale il Network Controller va a cercare i prodotti MuxLab AV over IP presenti nella LAN così l’utente può configurarli e controllare il collegamento via interfaccia web. A bordo è presente il processore Intel Celeron J1800 4 core a 2.41GHz con 2GB memoria DDR3; sistema operativo Ubuntu 18.04 LTS. Dotazione connessioni: 3 porte USB 2.0; 1 porta USB 3.0; 2 interfaccia network Gigabit; 1 VGA video out; 1 HDMI video out; 1 ingresso audio mini-jack 3,5 mm; 1 uscita audio mini-jack 3,5 mm; 1 porta RS-232.

L’HDMI 2.0 Over IP PoE Extender configurabile come Tx o Rx, HDMI 2.0 a 4k/60 4:4:4, latenza tipica di 16 ms. Supporta applicazioni punto-punto, punto-multipunto e multipunto-multipunto.

QSC, a tutto campo Un software semplice da utilizzare ma dalle grandi possibilità di interfaccia e potente gestione, diffusori per i grandi ambienti commerciali e interfacce audio di rete multicanale per audio HD: le capacità di QSC essere un big in diversi settori sono sotto i nostri occhi

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-SYS Reflect Enterprise Manager è la più recente versione della piattaforma software che permette il controllo e la gestione centralizzata di sistemi AV Enterprise, con audio, video e controllo inclusi dispositivi di terze parti. Una soluzione fortemente centralizzata che riduce i costi del supporto tecnico, permette di valutare le informazioni e i dati del sistema AV, offre ai system integrator nuovi strumenti di analisi e controllo. Q-SYS Reflect Enterprise Manager è un servizio sviluppato in funzione del sistema Q-SYS Reflect Cloud: la soluzione cloud-based scalabile e di semplice approccio che permette all’installatore, all’amministratore di sistema e al system integrator di controllare

e gestire da remoto un numero anche molto elevato di impianti, sistemi e periferiche installati.

L’Enterprise Manager API può essere utilizzato per avere a portata di mano in tempo reale lo stato e i log degli eventi di un determinato dispositivo, il tutto facilmente consultabile all’interno del software installato. Con la sigla AD-P. HALO QSC ha presentato un sistema di diffusori pendenti che integrano, nello stesso telaio, un suwoofer da 165 mm e quattro speaker full range da 70 mm. Il subwoofer è installato proprio al centro del diffusore, in configurazione down-firing, mentre i quattro full range sono collocati sulla circonferenza e quindi vanno a coprire l’emissione ad ampio raggio: una soluzione che permette

La vista di AD-P.HALO da sotto e senza griglia di protezione: il subwoofer da 165 mm centrale e i 4 full range da 70 mm sulla sua circonferenza.

Il Synapse DM1, una delle interfacce audio di rete che l’acquisizione di Atterotech ha portato in dote alla lista dei prodotti QSC. di avere un’ampia risposta in frequenza e un buon campo sonoro, quello che serve in spazi commerciali e professionali.

La presenza in un solo telaio di tutti gli speaker semplifica l’installazione, considerando anche che AD-P.HALO è di fatto plug-and-play e non ha bisogno di particolari procedure di calibrazione. Il sistema AD-P. HALO si inserisce nella linea

Perfect AcousticDesign che mette insieme nei suoi diffusori elementi tecnici ma anche soluzioni di design ricercato, così da diventare un riferimento anche in quelle situazioni in cui il diffusore installato è bene in vista e deve contribuire al design dell’ambiente. Telaio in ABS, risposta in frequenza da 40 a 20.000 Hz, utilizzabile a bassa impedenza o su linea a 70/100 V con trasformatore integrato. Atterotech è già da qualche tempo parte integrante di QSC, portando in dote la sua ampia gamma di prodotti, tra i quali la interfacce audio di rete della serie Synapse che gestiscono fino a 32 canali mic/ line ora anche con supporto per Dante e quindi la gestione di audio in alta risoluzione sulla rete locale, con possibilità di utilizzo di porte SFP su fibra per collegamenti su distanza molto lunghe. Dimensioni in 1U rack.

La nuova versione Q-SYS Reflect Enterprise Manager ottimizza la gestione cloud di sistemi e componenti AV Enterprise.

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Anthem, l’acustica su misura Elettroniche che mettono insieme potenza sempre elevata, ma anche tutti gli strumenti per poter gestire al meglio fino all’ultimo watt: per Anthem la forza bruta non è fine a sé stessa ma è in funzione delle singole esigenze

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re-processore Home Cinema di riferimento l’AVM 60, con i suoi 11.2 canali e le decodifiche per Dolby Atmos e DTS:X, con 7 HDMI 2.0a in ingresso e 2 in uscita (1 anche ARC), HDCP 2.2, 4.4.4 Color, HDR, BT2020, CEC, supporto MHL e ARC. In evidenza il sistema proprietario ARC (Anthem Room Correction) per la correzione della risposta in frequenza in base all’acustica dell’ambiente di ascolto: il INFO www.audiogamma.it

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microfono in dotazione e il software provvedono a misurare la stanza, con toni di prova, per verificare la presenza di risonanze o altri tipi di problematiche acustiche.

Grazie al potente DSP integrato (di tipo Quad-Core a32-bit) viene applicata una curva che modifica risposta in frequenza e ritardi temporali per ottenere una situazione ideale. Gestione dell’audio wireless, con ricezione Wi-Fi (ma anche da rete locale cablata via

Ethernet) e compatibilità con la piattaforma DTS Play-Fi per la gestione del segnale senza fili anche in modalità multiroom e in HD. L’AVM 60 supporta i comandi vocali via Amazon Alexa. Disponibile l’app per iOS e Android per il controllo di alcune funzioni via smartphone e tablet. Molte possibilità di utilizzare il processore in un sistema domotico grazie alle connessioni RS-232, IR configurabile, 12V Trigger Out e la disponibilità di driver

Il frontale estremamente semplice e lineare nel design dell’STR nasconde, invece, funzioni e caratteristiche tecniche da amplificatore di riferimento della sua categoria. per control system. La serie di finali multicanale MDX utilizza stadi di amplificazione, connessioni, correzione ambientale ARC Genesis e interfaccia di controllo web indipendenti per ogni zona.

L’AVM 60, l’unico pre-processore di Anthem: 11.2 canali e le decodifiche per Dolby Atmos e DTS:X, DSP integrato, gestione dell’audio wireless e sistema ARC con microfono in dotazione e software per la rilevazione e correzione dell’acustica ambientale.

Due modelli, MDX8 e MDX16, con rispettivamente 8 e 16 canali in Classe D da 60 watt su 8 ohm e 120 su 4 (200 watt in bridge); convertitore digitale/ analogico 24bit/192kHz; bass management per ogni zona con integrazione del subwoofer in modo passivo (RCA) o attivo. È possibile collegare l’uscita digitale all’ingresso digitale di un’altra zona MDX; il collegamento analogico pass-through, permette di mettere in cascata più sistemi MDX. É invece dedicato alla riproduzione a due canali l’integrato STR ma, grazie ai controlli IP e RS-232, può essere facilmente inserito in una reta locale in funzione di un sistema audio centralizzato.

Sistema ARC (Anthem Room Correction) integrato con

la possibilità di gestire via software la presenza di uno o due subwoofer attivi. Doppia sezione di preamplificazione analogica e digitale, completamene separata, con possibilità di gestire file audio in alta risoluzione fino a 32bit/384kHz per il PCM e 5.6MHz per il DSD; ma anche un ingresso phono MM e MC (con connettori separati per i due) sempre ben accettato da vecchi e nuovi appassionati di vinile. Sezione di potenza con tecnologia Advanced Load Monitoring (ALM) per il controllo del segnale in uscita con sistema di protezioni su diversi livelli; trasformatore toroidale di elevate dimensioni grazie anche al quale la potenza arriva fino a 2x550 watt su 2 ohm.

Il pannello posteriore del finale multiroom MDX16, con 16 canali in Classe D da 60 watt su 8 ohm e 120 su 4 (200 watt in bridge).

Disponibile anche il modello minore MDX8, a 8 canali (ancora da 60 watt) con identica tecnologia e caratteristiche tecniche.

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Martin Logan, il nastro invisibile Anche la linea in-wall di Martin Logan mantiene il tweeter Folded Motion XT, proprio quello che caratterizza molti modelli “in-room”. In questo modo anche un sistema audio a scomparsa conserva la stessa impronta sonora ben nota agli appassionati INFO www.audiogamma.it

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fin troppo facile riconoscere nello Statement 40XW il nuovo riferimento della linea Masterpiece CI, quella che raccoglie i diversi modelli che Martin Logan dedica alla installazione in-wall e in-ceiling.

Imponente per le dimensioni (oltre due metri l’altezza) e per il numero degli altoparlanti che contano ben 16 tweeter, 16 midrange e 8 woofer per ogni diffusore. Un sistema che porta anche celata nel muro tutta la dinamica, l’equilibrio timbrico e le prestazioni in generale di un diffusore firmato Martin Logan.

Tweeter di tipo Folded Motion XT a nastro caratterizzato da una elevata superficie radiante con minore distorsione rispetto ad un tweeter a cupola tradizionale. Midrange da 89 mm in fibra di carbonio e Nomex, cestello in alluminio, la stessa tipologia di cono del woofer (da 165 mm): i due altoparlanti lavorano in camere acustiche chiuse e separate.

Componenti e tecnologie allo stato dell’arte anche per quello che notoriamente in un diffusore non si vede: il crossover. Qui i progettisti di Martin Logan hanno utilizzato condensatori in polipropilene e poliestere, bobine con avvolgimento a mano e basso DCR, il tutto su scheda madre di spessore doppio; configurazione Vojtko (dal nome del suo progettista) già utilizzata nei modelli top di gamma. Il telaio dello Statement 40XW è realizzato combinando uno strato di alluminio e uno di polimeri in resina fenolica: il risultato è un materiale estremamente inerte e con una elevata capacità di smorzare risonanze e vibrazioni. In termini di dimensioni e imponenza dall’altra parte del catalogo Martin Logan ha presentato l’IC3, il più piccolo speaker della linea in-wall e in-ceiling.

Woofer da appena 89 mm, in polipropilene con elementi minerali; tweteer concentrico

da 19 mm con cupola in titanio. Con l’IC3 Martin Logan propone un prodotto ideale per sonorizzare ambienti di piccole dimensioni o per diventare un discreto quanto efficace canale altezza in sistemi Dolby Atmos.

Ancora serie Masterpiece CI, con l’unico speaker in-ceiling della serie con la sigla Sistine 4XC dove il 4 indica il numero degli altoparlanti: tweeter Folded Motion XT a nastro, doppio midrange da 89 mm e woofer da 203 mm. Controllo sulla emissione della gamma alta (+2/0/-2 dB) e selettore per definire la collocazione del Sistine 4XC all’interno del sistema Home Cinema, se speaker principale, centrale o surround. Sistema di aggancio al soffitto in alluminio. Tutti altoparlanti che ricalcano quelli utilizzati nel top di gamma Statement 40XW: in questo modo è possibile realizzare un intero sistema Home Cinema a scomparsa con la sicurezza di una timbrica coerente e compatta in tutti i diffusori.

In apertura, gli oltre due metri di altezza e la presenza a bordo di ben 40 altoparlanti per lo Statement 40XW ne fanno un diffusore da collocare con attenzione in ambiente.

Le dimensioni dell’IC3 sono estremamente compatte, in modo inversamente proporzionale alle prestazioni che risultano invece elevate.

Devialet, nel segno di Dante In ascolto il sistema Devialet che abolisce il cavo di collegamento, per realizzare un Home Theater wireless con un tocco importante di design. Nel piccolo e più recente Reactor una perfetta combinazione di funzioni di rete locale, prestazioni e dimensioni compatte

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elli e dedicati alla casa elegante e moderna: dal modello originale dei suoi diffusori Phantom Premier, Devialet ha saputo trarre spunto per i nuovi Phantom Reactor Custom dedicati al mondo della installazione e per questo inseriti nella sezione “Professional” del listino.

Diffusore decisamente più compatto del modello originale, con un ingombro di appena 3 litri, ma con identico design ed eleganza. Il Phantom Reactor Custom nasce per l’utilizzo in un ambiente professionale o commerciale come ristoranti, negozi, palestre, uffici, centro commerciali e tutte le altre

situazioni dove è necessaria la certificazione IP44. A bordo del diffusore il processore ARM Cortex-A9 a 1.25 GHz con 512MB DDR3-1600. Sul pannello posteriore la porta Ethernet RJ45 e l’Euroblock, configurabile in ingresso digitale AES/EBU bilanciato 110 ohm o in analogico mono.

L’Ethernet questo può gestire sia il controllo via IP che lo streaming audio Dante, quella che si sta affermando come la piattaforma più utilizzata per la gestione dell’audio di alta qualità in rete locale.

Configurabile da una pagina dedicata accessibile via IP da qualsiasi browser. Ancora per

Le piccole dimensioni del Reactor Custom permettono di utilizzarlo facilmente anche in un sistema residenziale, sia in multi-room che come surround in Home Theater.

Un sistema Home Theater tutto senza fili, si può con i Phantom di Devialet: prestazioni timbriche e dinamiche al vertice ma anche design ed eleganza. l’uso in rete: Phantom Reactor Custom è compatibile con i prodotti e i sistemi di Crestron e Control4, ma l’elenco è destinato a crescere. Sezione di potenza da 800 watt, con la pressione sonora riproducibile di 96 dB., che utilizza uno stadio di amplificazione proprietario denominato ADH (Analog Digital Hybrid) arrivato ora alla sua terza generazione: una configurazione ibrida con la sezione di preamplificazione in Classe A e quella di potenza in Class D. In simbiosi con ADH lavora il sistema SAM (Speaker Active Matching) che provvede a modellare, in dominio digitale e con il supporto di un processore dedicato, il segnale audio in modo da ottimizzarlo e massimizzare il risultato finale.

Simile per dimensioni e design il Phantom Reactor Hotel Mode: diffusore ancora dedicato all’utilizzo pro, con una forte indicazione per l’installazione nelle stanze di albergo. In dotazione ingressi mini-jack analogico/digitale e Bluetooth, così da lasciare le possibilità al cliente della stanza di collegare il proprio smartphone/tablet o lettore audio portatile. Dal menù di configurazione, accessibile via IP dall’amministratore del

Il pannello posteriore del Reactor Custom con la porta Ethernet e l’Euroblock configurabile in ingresso digitale AES/EBU bilanciato 110 ohm o in analogico mono. sistema, è possibile stabilire un limite nella erogazione di potenza così da poter definire un livello sonoro che non crei disturbo alle stanze adiacenti.

Per Phantom Reactor Hotel Mode lo stadio di potenza è limitato a 600 watt con 95 dB di SPL riproducibile. La definizione di “professionale” dei due nuovi diffusori di Devialet non impedisce di utilizzarli anche in ambito domestico, magari utilizzati in rete locale o per un HT senza fili.

INFO www.devialet.com

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Monitor Audio, obiettivo multicanale Tutti i diffusori della nuova generazione Bronze: i modelli ricalcano quelli della serie attuale, salvo l’aggiunta del modello dedicato al Dolby Atmos.

Le novità più recenti dell’azienda britannica riguardano l’audio multicanale, anche se i prodotti in questione hanno applicazioni diverse tra di loro. In arrivo la nuova generazione della serie Bronze e l’amplificatore da installazione IA40-3

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a Monitor Audio la serie Bronze ha sempre avuto, da un punto di vista commerciale, un ruolo fondamentale: rappresentano la “classe media” e per questo sono di traino alle vendite, portano il nome dell’azienda anche fuori dai circuiti audiophile classici per avvicinarsi al grande pubblico. La sesta generazione annunciata interviene sula tecnologia “sotto pelle” per migliorare le prestazioni e in qualche modo alzare il livello qualitativo di tutti i componenti.

I nuovi modelli sono: i due tower 500 e 200, altrettanti bookshelf 50 e 100, il canale centrale C150, il subwoofer attivo W10, il surround FX e il diffusore per Dolby Atmos AMS. Sostanzialmente è questa la novità, almeno come tipologia, delle serie Bronze sesta generazione: Monitor Audio presenta per la prima INFO www.mpielectronic.com

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volta un diffusore dedicato al Dolby Atmos, da collocare direttamente sui modelli 50 e 200: ne ricalca le dimensioni in pianta e diventa con questo un elemento quasi unico. La presenza di questo diffusore spinge ancora di più tutta la serie verso un Home Theater di prezzo contenuto ma di buone prestazioni. Già ad un primo sguardo si nota la griglia di protezione del tweeter ripresa direttamente dalle serie superiori in listino: più che un elemento estetico, questa soluzione (denominata da Monitor Audio Uniform Dispersion Waveguide) ha l’obiettivo di migliorare la dispersione acustica della gamma alta e con essa la riproduzione di una scena sonora migliore. Il tweeter è il ben noto C-CAM Gold Dome, con cupola che combina una lega di magnesio e alluminio con rivestimento ceramico per

poi ricevere un trattamento di anodizzazione in oro che aggiunge ulteriormente rigidità e smorzamento a tutta la struttura. I woofer mostrano un profilo nuovo: vicino alla forma del cono, a differenza di quello semi-sferico dell’attuale serie Bronze. Monitor Audio definisce questa soluzione come Damped Concentric Mode (DCM), che va ad ottimizzare lo smorzamento di tutta la membrana dell’altoparlante.

Dietro di questi la bobina mobile di dimensioni maggiori rispetto all’attuale, cosi da

poter gestire potenze più elevate e di conseguenza riprodurre una pressione sonora maggiore con una minore distorsione. Tutti i nuovi Bronze saranno disponibili nelle nuove finiture White, Walnut, Urban Grey e Black, con griglia di protezione ad attacco magnetico con pannello frontale senza gli antiestetici fori. L’IA40-3 fa parte della linea Custom Install: amplificatore dalle dimensioni compatte (siamo a 32.6x196x182.5 mm comprese le staffe), con elementi strutturali integrati che permettono di installarlo in tante situazioni: a muro, su supporto, agganciato sul retro di un televisore o di un box come potrebbe essere anche una soundbar o un diffusore passivo qualsiasi.

Configurazione a tre canali da 40 watt oppure un più classico stereo da 60 watt. Uscita dedicata ad un subwoofer attivo. Ingressi analogici e digitale ottico ma anche un Bluetooth aptX che lascia tutta la libertà di un collegamento wireless.

Per l’IA40-3 la porta per l’IR, l’uscita per il subwoofer, la connessione per RS-232 e il blocchetto per la connessione agli altoparlanti.

K-array, lo spazio e il suono Tutti i prodotti di K-array hanno una caratteristica comune: la forte compressione dello spazio occupato in rapporto alle elevate prestazioni.

Se questo è un plus in applicazioni residenziali lo è ancora di più in quelle professionali e commerciali, dove ingombri e peso sono da calibrare perfettamente

I

diffusori e i prodotti in genere di K-array si riconoscono al primo sguardo: compatti e quindi leggeri, ma soprattutto tendono alla configurazione array così da tenere fede al nome stesso dell’azienda. In realtà K-array ha saputo sviluppare anche una linea di microfoni con gli stessi principi di base, quella denominata Capture lanciata nel 2007, che ora vede l’ingresso del nuovo prodotto top di gamma: il KMC50 di tipo cardioide che affianca i KMC20, KMC20V, KMC20H. Da questi riprende molto della tecnologia di base e della struttura, variando alcuni

Il KMC50 con uno degli accessori dedicati: in questo caso la staffa che ne permette una facile installazione sia in orizzontale che verticale.

elementi tecnici, primo tra tutti il numero dei microfoni che passa da 8x4 mm dei modelli inferiori ai 16x6 mm del nuovo modello. Alla base del progetto il PAT (Pure Array Technology) con l’allineamento dei trasduttori collocati a distanza ravvicinata tra di loro. Può essere utilizzato in orizzontale o verticale, può essere agganciato fino a quattro unità per realizzare, quindi, due metri di superficie grazie ai tanti accessori dedicati disponibili; in questo caso è richiesto un preamplificatore esterno con alimentazione da 500 mA.. La struttura del KMC50 è ricavata da una barra di alluminio pieno da 10x10 mm, finitura opaca con bagno galvanico in rutenio ultra-black. Risposta in frequenza dichiarata da 55 a 22.000 Hz, con una sensibilità di -32 dB (1kHz @ 94 dB SPL), massimo SPL gestibile di 110 dB, rapporto segnale rumore di 57 dB, alimentazione phantom 36-52 Vdc. Considerate le prestazioni e le caratteristiche tecniche abbinate alle dimensioni particolarmente ridotte, il campo di utilizzo del KMC50 è particolarmente ampio e diversificato: studi di registrazione, emittenti radio e TV, impianti sportivi, meeting room, chiese e luoghi di preghiera, teatri, auditori e sale da concerto. Dimensioni compatte, con larghezza

Per il KMC50 le applicazioni possibili sono tante e diversificate, grazie alle sue prestazioni elevate e la particolare struttura fisica. ridottissima e lunghezza più sviluppata: le stesse proporzioni dei diffusori come, tra gli altri, Vyper e Cobra. Il primo è disponibile in versione KV-52 e KV-25, ancora telaio molto stretto e lungo realizzato con una barra di alluminio un cui sono installati piccoli full-range da 25 mm: nel modello maggiore sono 8 per ogni diffusore, 4 nel secondo, con un SPL massimo rispettivamente di 114 e 108 dB.

Poco più corposo il telaio dei Kobra, ma ancora ampiamente poco invasivi visivamente e nello spazio occupato. Anche qui due modelli nella linea e anche qui la differenza tra i due è il numero dello stesso driver utilizzato. Nel più grande KK102 sono 16 gli speaker da 50 mm inseriti nel telaio, in alluminio da 1 metro di altezza e 59 mm di larghezza, per un SPL di picco di 126 dB. Nel più piccolo KK52 gli altoparlanti sono 8, il telaio misura mezzo metro di altezza, per un SPL di picco di 120 dB.

Kobra: i due modelli usano lo stesso full range da 50 mm: 16 unità nel più grande KK102 (un metro di lunghezza), 8 nel KK102 (mezzo metro).

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Epson, le grandi immagini Le immagini, quelle grandi per dimensioni in senso assoluto o per la loro elevata risoluzione: un settore dove Epson con i suoi videoproiettori è sempre in vetrina con soluzioni convincenti sia per il settore domestico che per le applicazioni professionali

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n VPR destinato alle installazioni su grandi superfici, magari con esigenze di utilizzo “pesante” con tante ore di lavoro ininterrotte e allo stesso tempo di non avere fermi macchina lunghi e costosi. È l’EB-L30000U, laser/fosfori da 30.000 lumen per il mercato installazione INFO www.exhibo.it

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di fascia alta: utilizza matrici LCD WUXGA (1920x1200) con profondità colore 8 bit.

Epson lo ha presentato in stacking così da ottenere una risoluzione 4K enhanced (ottenuta traslando di mezzo pixel le matrici in diagonale) da 60.000 lumen. Un prodotto pensato per le esigenze

delle società di noleggio e le aziende che organizzano eventi, oltre che per il settore dell’hospitality e delle attrazioni turistiche. Più compatto ma allo stesso modo destinato alle installazioni professionali, signage e commerciali in modo particolare, il modello EB-U50. É utilizzabile montato a soffitto

o a pavimento, può ruotare di 360 gradi in orizzontale e 30 in verticale e proiettare le immagini in verticale. LCD a EB-L30000U, laser/fosfori da 30.000 lumen per il mercato installazione di fascia alta: Epson lo presenta anche in stacking da 60.000 lumen.

L’EB-1485Fi, vpr laser interattivo per immagini fino a 155 pollici con due immagini interattive affiancate grazie alla tecnologia Edge Blending integrata. stereo mini jack audio in (2x).

VPR laser interattivo l’EB1485Fi, in grado di riprodurre immagini fino a 100 pollici (16:9 stand alone), 120 pollici (16:6 stand alone) o 155 pollici utilizzando la funzione DuoLink di che affianca due immagini interattive grazie alla tecnologia Edge Blending integrata.

Interfaccia con un nuovo menu che semplifica la configurazione e la navigazione tra le funzioni; penna multi-touch e funzionalità Finger Touch; connettività BYOD wireless e Screen Mirroring (Miracast).

La modalità Split Screen consente di proiettare i contenuti provenienti da massimo quattro sorgenti

cristalli liquidi con pannello da 0.67 pollici MLA; lampada UHE da 200 watt accreditata di 10.000 ore di durata (fino a 17.000 ore in modalità economica); risoluzione Full HD 1920x1200 in formato 16:10 con 3.700 lumen e contrasto 16.000:1; fino a 1,07 miliardi di colori. L’immagine riprodotta

in dimensioni ottimali fino a 300 pollici con una distanza di proiezione di 0.9/9 m in formato Wide e 1.1/11 m in formato Tele. Parco connessioni con USB 2.0 Type A, USB 2.0 Type B (service only), RS232C, wireless network, VGA in (2x), VGA out, HDMI in (2x), stereo mini jack audio out,

video diverse. Utilizzando l’app Epson iProjection si può sfruttare meglio la connettività wireless e le funzioni per il controllo della condivisione dei contenuti da più piattaforme e dispositivi. L’applicazione è compatibile con i sistemi operativi Windows/iOS, oltre che con la suite Office 365.

I programmi Office possono quindi essere utilizzati tramite PC e tablet. L’EB-1485Fi è accreditato di 20.000 ore di funzionamento senza interventi di manutenzione.

L’EB-U50 è utilizzabile a soffitto o a pavimento, può ruotare di 360 gradi in orizzontale e 30 gradi in verticale e proiettare le immagini in verticale.

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Zingali, il suono tra high-end e pro Un’ampia produzione di diffusori home, caratterizzati dalla tromba in legno Ominiray a profilo circolare sviluppata direttamente dall’azienda: un elemento così caratterizzante del “suono Zingali”, quasi una firma.

A questa gamma prodotti si affiancano diffusori per il settore pro, con altrettanto stile e qualità sonore

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ello Z82C già la tromba in legno massello con la gola circolare collega questo diffusore alla produzione home/ high-end di Zingali. Satellite a due vie e tre altoparlanti, tutti con magnete al neodimio per ridurre ingombri e peso, argomenti sempre molto sentiti in ambito pro. Driver da 75 mm per la gamma alta, coppia di woofer da 200 mm ad alta escursione con bobina mobile da 75 mm.

Box in multistrato fenolico di betulla con trattamento marino; finitura antigraffio disponibile in vari colori RAL. Su richiesta il diffusore può essere equipaggiato con varie soluzioni di connettori; possibilità di avere anche i

Il corposo subwoofer ZW410H che utilizza quattro woofer da 250 mm; nel modello top di gamma ZW810i il numero di questi altoparlanti sale a otto.

INFO www.zingaliacoustics.com

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doppi connettori per realizzare la doppia amplificazione separata. Gli altoparlanti sono allineati meccanicamente in modo da avere un centro di emissione sonora in fase e coerente, a tutto vantaggio sia della ricostruzione dello stage che della completezza dalla risposta in frequenza.

Tra le caratteristiche tecniche dello Z82C la tenuta in potenza di 4000 watt di picco, la sensibilità di 105 dB e l’SPL di 130 dB. Nella stessa serie il modello Z56V: in questo caso gli altoparlanti utilizzati sono lo stesso driver dello Z82C con la tromba in legno, per la gamma medio-bassa ci sono tre midwoofer da 130 mm con bobina mobile da 38 mm. Altoparlanti di diametro più piccolo hanno permesso di realizzare uno chassis più stretto di quello dello Z82C: 400 mm in questo caso, mentre sono appena 260 per lo Z56V. Per completare la gamma bassa dei due satelliti della serie Z sono disponibili cinque subwoofer, tra i quali lo ZW410H che utilizza quattro woofer da 250 mm sviluppati con il metodo FEA per l’ottimizzazione del sistema magnetico, le sospensioni e le caratteristiche elettroacustiche con l’obiettivo di combinare elevata tenuta in potenza e massimo SPL riproducibile senza distorsione.

2000 watt RMS e ben 8000 di picco, con una sensibilità di 104 dB e una pressione sonora massima che tocca i 143 dB di picco. Anche in questo caso connessioni personalizzabili come tipologia; anche il colore di finitura è un optional che il cliente può selezionare.

I sistemi Obelisk sono dedicati alle situazioni dove lo spazio a disposizione è particolarmente ridotto, i piccoli club dove si suona dal vivo ad esempio. In questi caso Zingali propone il

Lo Z82C e il profilo della tromba in legno, una vera e propria firma dei diffusori Zingali: una soluzione progettata e realizzata in casa. subwoofer ZW206, con doppio woofer da 165 mm in grado di gestire fino a 1600 watt con un SPL massimo di 123 dB. Subwoofer che può essere abbinato ai tre satelliti Z42, Z44 e Z48: tutti abbinano al driver caricato a tromba (1.4 o 1.7 pollici a seconda del modello) woofer da 100 mm (2, 4 o 8 unità a seconda dei modelli).

Quello che si ottiene è uno chassis che sia nel subwoofer che nei satelliti è largo poco più di 200 mm e i moduli possono essere abbinati e agganciati facilmente tra di loro per numero e posizione così da realizzare degli array in base alle singole esigenze.

Due delle possibili combinazioni all’interno della serie Obelisk: satelliti e subwoofer hanno la stessa larghezza di appena 211 mm.

Vivitek, focus sulla collaborazione Nella linea Novo sono tanti i prodotti presentati da Vivitek che completano ed espandono mezzi e tecnologie per la collaborazione in ambito professionale.

Display interattivi in evidenza, ma anche sistemi per connettere e condividere informazioni e documenti

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ella linea NovoDisplay troviamo i pannelli NovoDisplay DK750, NovoDisplay DK650, NovoDisplay DK550 e NovoDisplay DK430 rispettivamente da 75, 65, 55 e 43 pollici, tutti con risoluzione 4K UHD, con tecnologia IPS e backlit LED, con contrasto di 1300:1 e angolo di visione ottimale che arriva a 178 gradi sia in orizzontale che verticale.

A bordo i processori RK3399 ARM Cortex A72 e Quad Core ARM Cortex A53 con sistema operativo Android e supporto BYOD per dispositivi Windows, macOS, iOS, Android e Chromebook. Ingressi in formato HDMI, DisplayPort, DVI-D, VGA, audio mini-jack, USB, slot micro-SD, RS-232;

uscite DVI-D, audio mini-jack e RS-232. Oltre alle ottime caratteristiche tecniche di base i NovoDisplay si fanno notare per la facilità con cui diventano un hub all’interno di un circuito di collaborazione e condivisione documenti e file interattivi anche da remoto, grazie al supporto BYOD. Software integrato NovoDS che gestisce funzioni di digital signage in maniera semplice, anche direttamente con drag-and-drop con messaggi che possono essere gestiti in maniera dinamica con testo, foto, audio e video da pagine web, twitter, RSS, Google calendar, previsioni del tempo e altre piattaforme. All’interno della linea NovoConnect in evidenza l’NC-X900: sistema

I NovoDisplay sono disponibili in tagli da 75, 65, 55 e 43 pollici, tutti con risoluzione 4K UHD, con tecnologia IPS e backlit LED.

di visualizzazione wireless con funzioni Miracast, digital signage e network. Tra le varie possibilità di utilizzo segnaliamo la two-way duplication (NT emettitore e ricevitore), connessione dual-monitor, dual WiFi di cui uno dedicato al Miracast e uno al normale WiFi. Al Miracast è dedicato un canale, specificatamente per Windows 10 Miracast per gestire nel migliore dei modi la latenza per ridurla significativamente e permettere lo streaming di contenuti mutimediali in maniera più fluida possibile.

Con l’NC-X900 è possibile fare mirroring wireless in 4K 30 fps verso diversi display contemporaneamente, con funzione di duplicazione di schermo in real-time. Supporto per PoE. Risoluzioni gestite in uscita: da 720p a 4K-UHD. Connessioni in uscita: HDMI e audio mini-jack. Connessioni in ingresso: Ethernet RJ45 (PoE), USB-A, USB-C, slot microSD, HDMI, audio mini jack, RS-232. A bordo processore ARM six-core. L’NC-X300 taglia su alcune prestazioni e caratteristiche, rispetto al top di gamma NC-X900, per offrire un prodotto destinato ad esigenze più contenute e quindi budget più ridotti. Il suo punto di forza è quello di essere praticamente plug-and-

Il NovoConnect NC-X900, sistema di visualizzazione wireless con funzioni Miracast, digital signage e network. play: facile da integrare in una rete di display già esistente, un sistema per le esigenze di lavoro in collaborazione per piccole e medie imprese. É già integrato nel prodotto il bundle LauncherPlus con il quale è immediata la connessione wireless con qualsiasi dispositivo delle serie NovoConnect e quindi poter iniziare immediatamente il lavoro in collaborazione. Con la NovoConnect app si può condividere il contenuto del proprio computer o dispositivo mobile direttamente sul display al quale è collegato l’NC-X300.

Il compatto NC-X300, sistema di visualizzazione wireless perfetto per esigenze ridotte e sistemi più compatti.

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Future Automation, il movimento è hi-tech Nella visione dei nuovi display, lo sguardo viene catturato più facilmente dalle immagini con risoluzioni sempre più elevate e coinvolgenti. Per questo, quasi sempre, ignoriamo quanto c’è intorno a loro. Future Automation mette invece in primo piano gli accessori e i complementi per Tv, vpr e display...

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oluzioni automatizzate legate al mondo dell’AV: questo il focus della produzione di Future Automation, azienda che si divide tra le due sponde dell’Atlantico con basi in UK e USA. Dal 1998 l’azienda progetta e produce sistemi automatizzati che permettono di movimentare TV, videoproiettori e display anche di grandi dimensioni in ambito residenziale e professionale, commerciale, per l’ospitalità, marino e outdoor.

In molti casi i loro prodotti sono dei piccoli capolavori di ingegneria meccanica che risolvono problemi ed esigenze di installazioni, con pieno supporto del lavoro dei system

integrator. In evidenza il sistema SRV-HU (Servo-Driven Hinge Up): la soluzione per muovere un grande display ad alta velocità, magari collocato ai bordi di una piscina, a bordo di uno yacht o comunque in situazioni outdoor. Meccanismo di movimento della struttura estremamente fluido e rapido che ha richiesto agli sviluppatori di Future Automation un lungo lavoro di oltre due anni. SRV-HU è adatto a muovere TV e display di grandi dimensioni, e quindi peso, che pesca nell’esperienza dell’azienda nello stesso settore di movimentazione per dispositivi più compatti. Come è il modello SRV-LS (Servo TV Lift & Swivel), che riesce a muovere

L’SRV-HU (Servo-Driven Hinge Up) può muovere un grande display o un TV ad alta velocità, anche di grandi dimensioni.

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verticalmente e ruotare di 180 gradi un display fino a 90 pollici (versione custom fino a 130 pollici) in poco più di 4 secondi!

Il cuore del sistema è composto da motori servo-guidati, quelli che sono utilizzati per muovere i carichi più pesanti a bassa velocità mentre nel caso della soluzione sviluppata da Future Automation il peso da spostare è più ridotto ma in compenso sale la velocità del movimento.

Anche il sistema SRV-SBL (Servo Split Box TV Lift) è dedicato alla movimentazione del TV: in questo caso la dimensione di serie è da 85 pollici, che possono arrivare fino a 110 per le versioni customizzate su richiesta. In questo caso abbiamo un lift verticale che porta il TV fuori dalla sua sede in 8 secondi.

Alla base di queste più recenti soluzioni c’è il prodotto che ha fatto il successo e la fama di Future Automation, QA2: sistema motorizzato da muro per TV, in grado di gestire pesi fino a 45 kg con un’ampiezza di rotazione massima di 150 gradi e movimento bi-direzionale. É possibile richiamare fino a 3 angolazioni memorizzate.

Sistema di occultazione del cablaggio, opzione per controllo RS-232 e IR. Il sistema

Il sistema SRV-LS muove verticalmente e ruota di 180 gradi un display fino a 90 pollici in poco più di 4 secondi. è di facile assemblaggio, con tempi veloci e senza particolare attrezzatura per la sua messa in opera. Tutta la struttura in alluminio e acciaio e l’integrazione con i motori di questi prodotti è progettata e realizzata a mano direttamente nelle sedi dell’azienda.

Il QA2, sistema motorizzato da muro per TV fino a 45 kg con un’ampiezza di rotazione massima di 150 gradi e movimento bi-direzionale.

Leon, il design dell’invisibile I prodotti Leon giocano le loro carte in un segmento molto particolare, con soluzioni che abbinano l’eleganza, lo stile e il design ricercato con un basso impatto in ambiente: in pratica far vedere il meno possibile, ma quello che si vede deve essere bello!

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a linea delle soundbar Horizon, disponibili in diverse lunghezze così da poter essere abbinate facilmente al TV di riferimento. Sono soundbar solo per comodità di definizione: in realtà queste possono integrare i tre canali frontali di un sistema HT (front, center, left), lasciando ad una coppia esterna (magari in-ceiling) il ruolo di surround. Se non possiamo far sparire la soundbar almeno rendiamolo il più possibile allineata geometricamente e come dimensioni al TV al quale è abbinata. Di fatto la soundbar in questione può essere letteralmente costruita su misura, sia in termini di ingombro che di personalizzazione estetica che di funzionalità aggiuntive, con la possibilità di integrare all’interno del telaio che supporta la soundbar anche altre

elettroniche: in modo particolare Apple TV, Amazon Echo Dot, videocamere per uso in ambienti professionali fino a streaming player compatti e amplificatori di piccole dimensioni. La versione di Horizon presentata a ISE 2020 ha puntato proprio sulla integrazione degli speaker con una videocamera. Per questa Leon lascia la possibilità di scegliere diverse diverse soluzioni, tra le quali prodotti di Logitech, Polycom e Huddly.

Il risultato è quello di avere nello stesso strumento della soundbar quello che occorre per una videoconferenza: la sezione di ascolto in alta qualità (utilizzando gli altoparlanti presenti), la ripresa video (con la videcamera integrata) e naturalmente il televisore al quale la soundbar stessa è collegata. Per quanto riguarda gli speaker è ben nota la

La linea Edge Media Frame, con le possibilità di scegliere tipo e colore del legno ma anche il colore del tessuto utilizzato per la griglia della soundbar.

collaborazione tra Leon e Morel, uno dei più noti progettisti e produttori di trasduttori a livello mondiale. La linea Edge Media Frame propone delle soluzioni estetiche per abbinare la soundbar al televisore: in estrema sintesi una cornice in legno massello che circonda il perimetro del televisore e crea un secondo spazio dedicato alla soundbar. Leon ci dice che lo stile è quello ripreso dai mobili e arredamento degli anni ‘60. Edge Media Frame è personalizzabile nelle dimensioni, così come anche per il legno c’è la possibilità di scelta tra ciliegio, quercia, acero, noce,

Le soundbar Horizon nella versione con la videocamera integrata al centro del telaio: soluzione compatta ed efficace per videoconferenze. nero e bianco. Anche la griglia di copertura della soundbar può essere scelta in un piccolo campionario di tipologie e colori della stoffa. La struttura è realizzata in due parti: il pannello di montaggio agganciato alla parete e la cornice in legno vera e propria che al primo è bloccata con un sistema di magneti cosi rimane facile l’accesso al cablaggio e al retro del televisore e soundbar installati.

Stile essenziale ma elegante allo stesso tempo per la linea Edge Media Frame, quella per la quale Leon ha preso spunto da alcuni elementi stilistici degli anni ‘60.

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Control4, controllo totale È il telecomando smart Neeo la star di Control4, il modo più semplice per controllare la casa smart costruita sulla piattaforma Control4 Smart Home OS 3, per avere a portata di mano dispositivi e software sempre più potenti e flessibili nelle loro funzioni

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uello che sembra un semplice telecomando è, invece, l’interfaccia per poter gestire un intero sistema Control4 Smart Home OS 3 in maniera semplice e intuitiva anche da parte di chi non ha esperienza in sistemi di home automation. Un prodotto che, proprio per questa sua caratteristica, può diventare l’elemento di coinvolgimento di tanti nuovi utenti. Design raffinato: corpo in alluminio INFO www.adeogroup.it

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e touchscreen da 3 pollici con copertura in vetro, di tipo multi-touch con tecnologia IPS, risoluzione 480x800 pixel con densità di 291 ppi. All’interno processore ARM Cortex M4 single-core a 168 MHz con 64 MB di RAM. Dal display possiamo gestire i pulsanti virtuali, con feedback tattile, per organizzare i preferiti e avere le funzioni più utilizzate sempre a portata di mano; più in basso la pulsantiera

fisica con la quale assegnare e richiamare altre funzioni.

Lavora su rete wireless WiFi (802.11b / g / n) a 2.4 GHz. In dotazione la docking station per la ricarica della batteria interna agli ioni di litio da 1270 mAh (in dotazione anche il caricatore da presa da 10 watt).

Control4 ha presentato anche i diffusori da incasso Episode linea Signature: questi fanno parte di Snap AV che qualche mese fa si è fusa proprio con

Control4. Una linea molto articolata, con tanti diffusori che vanno a coprire un po’ tutte le esigenze di diffusione audio in-wall e in-ceiling.

Sono suddivisi in tre serie, denominate semplicemente 3, 5 e 7, con elementi tecnici e caratteristiche tecniche di livello crescente. Per gli entrylevel della serie 3 gli elementi in comune sono il woofer in polipropilene e il tweeter in seta.

Tre modelli in-wall su pannello

Il profilo elegante del Neeo: il touchscreen è da 3 pollici multi-touch con tecnologia IPS, risoluzione 480x800 pixel con densità di 291 ppi. diffusore; woofer da 6 e 8 pollici. Otto modelli dedicati alla installazione in-ceiling, con woofer da 4, 6 e 8 pollici; tweeter da 0.75 e 1 pollice.

Nella serie 7 i woofer sono in fibra di vetro con struttura a nido d’ape e i tweeter in titanio: elementi che fanno salire le prestazioni di questi speaker per poter realizzare un sistema Home Theater ad elevate caratteristiche tecniche e timbriche.

Quattro modelli in-wall, tra i quali il SIG-76-IWLCR per applicazioni LCR; cinque modelli in-ceiling con woofer da 6 e 8 pollici.

Sotto, il doppio tweeter del SIG-36-IWDVC, il top di gamma della serie 3, che permette di gestire un segnale stereo in un solo diffusore. modello SIG-38-IC che utilizza un trasduttore per la gamma alta da 1 pollice, abbinato ad un corposo woofer da 8 pollici. Anche la serie 5 utilizza tweeter in seta e woofer in polipropilene, ma in questo caso gli altoparlanti presentano un rivestimento superficiale in titanio che contribuisce

ad irrigidire la superficie di entrambi e quindi migliorare alcuni parametri legati alla rigidità della membrana.

Cinque modelli da installazione in-wall, con i tre SIG-56-IW, SIG-56-IWSURR e SIG-56IWDVC con il doppio tweeter (da 0.75 pollici) per riprodurre un segnale stereo con un solo

rettangolare, con woofer da 6 e 8 pollici, tweeter da 1 e 0.75 pollici. Sono sette quelli della serie 3 che vanno installati a soffitto, su pannello rotondo: woofer che vanno da 4 a 8 pollici, con tweeter da 0.75 pollici con l’eccezione del A destra, i diffusori Episode Signature serie 7, i top di gamma, con woofer in fibra di vetro con struttura a nido d’ape e tweeter in titanio.

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Fujifilm, immagini a 360 gradi Il Fujifilm FP-Z5000 è il primo videoproiettore al mondo a ottica ultra corta orientabile su due assi che può essere installato in spazi ristretti; è in grado di proiettare immagini fino a 100 pollici da una distanza ravvicinata di soli 75 cm!

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ujifilm Projector Z5000 (FP-Z5000) , è un proiettore a focale ultra corta dotato del primo “obiettivo ruotabile biassiale ripiegato” al mondo per consentire la proiezione di immagini omnidirezionale senza spostare l’unità principale del proiettore. Una macchina innovativa che può essere installata e utilizzata in luoghi in cui un prodotto convenzionale non può essere posizionato a causa di evidenti limiti di spazio.

Il nuovo vpr Fujifilm è in grado di proiettare immagini in direzioni che altri videoproiettori non sono in grado di gestire. Oggi i

proiettori vengono utilizzati in un’ampia varietà di situazioni, inclusi teatri, uffici e istituti scolastici. Più recentemente, la domanda di proiettori è aumentata in seguito alle loro applicazioni per la segnaletica digitale in strutture commerciali, le PR dei prodotti negli showroom aziendali o la proiezione di design in gallerie / musei d’arte. Ciò ha aumentato la necessità di utilizzare proiettori per una pubblicità efficace in spazi limitati utilizzando pareti e L’FP-Z5000 è dotato di obiettivo pieghevole a due assi ruotabile, sviluppato con la tecnologia ottica Fujifilm.

INFO https://optics.fujifilm.com/projector/en/

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immagini su uno schermo da 100 pollici dalla distanza ravvicinata di soli 75 cm.

La funzione Lens Shift fino all’82% in verticale e al 35% in orizzontale semplifica la regolazione della posizione delle immagini proiettate su un’ampia gamma.

L’FP-Z5000 utilizza elementi sferici e asferici di grande diametro, basati sul knowhow avanzato di Fujifilm nella progettazione ottica, e una sorgente di luce laser con una durata eccezionale. Ciò riduce la distorsione e l’aberrazione da bordo a bordo per una proiezione stabile di immagini luminose e vivide.

Fujifilm ha lavorato alla ricerca e sviluppo, produzione e commercializzazione di dispositivi ottici industriali, inclusi componenti ottici di apparecchiature per ufficio e proiettori, oltre a una vasta gamma di obiettivi di trasmissione e obiettivi

cinematografici. È possibile cambiare l’orientamento delle immagini proiettate tra ritratto e paesaggio semplicemente ruotando l’obiettivo, abilitando la “proiezione verticale”.

Il proiettore ha un corpo

compatto che misura solo 108 mm di spessore.

Il suo approccio progettuale consente all’obiettivo e all’unità di proiezione principale di piegarsi a forma di scatola per una maggiore portabilità.

La funzione Lens Shift fino all’82% in verticale e al 35% in orizzontale semplifica enormemente la regolazione della posizione delle immagini proiettate.

soffitti. L’FP-Z5000 è dotato di obiettivo pieghevole a due assi ruotabile, sviluppato con la tecnologia ottica Fujifilm alimentata dallo sviluppo dell’obiettivo Fujinon. Tale configurazione permette di orientare l’obiettivo per proiettare le immagini in varie direzioni senza dover spostare l’unità principale.

Ciò significa che è possibile proiettare immagini non solo su una parete o uno schermo, ma anche sul soffitto e sul pavimento e passare facilmente dalla visualizzazione verticale a quella orizzontale. L’uso dell’obiettivo a focale ultra corta consente di proiettare

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Trinnov, l’Home Cinema dei sogni Quello esposto a ISE 2020 era un sistema Home Cinema di riferimento, quello che tutti gli appassionati dovrebbero ascoltare almeno una volta per capire dove si può arrivare con prodotti (e budget!) ai vertici della categoria

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rinnov ha chiamato a raccolta altre aziende per allestire un sistema di assoluto riferimento, dove ogni elemento potesse contribuire con prestazioni e caratteristiche da manuale. Il sistema in questione conta, oltre Trinnov, i diffusori di Procella Audio, il server video Kaleidescape Strato e il videoproiettore Sony VPLW5000ES. La novità di Trinnov non era nelle sue elettroniche ma per una delle prime presentazioni al pubblico della integrazione con DTS:X Pro, quello utilizzato dal processore Altitude 32 utilizzato nel sistema.

A questo Trinnov ha affiancato una serie di finali Amplitude 8 che hanno alimentato i 28 diffusori di Procella Audio: il sistema, infatti, era sviluppato su una configurazione a 15.3.10 canali dedicati alla platea di soli 15 spettatori per ogni turno

di ascolto. Amplitude 8, 8 canali da 225 watt in classe D Hypex Ncore; configurazione duale ogni 4 canali, con doppi stadi di alimentazione, doppio trasformatore toroidale e doppio cavo di alimentazione.

Ingresso bilanciato XLR per ogni canale. L’upgrade software a DTS:X Pro è ora disponibile senza costo ulteriore per tutti i possessori di Altitude 32 e Altitude 16: è sufficiente il download del pacchetto in 15 minuti. Prima della versione DTS:X Pro, la versione DTS:X era limitata a 11 canali fullrange più l’LFE, tipicamente la configurazione 7.1.4, mentre ora si rende possibile una eventuale configurazione fino a 30.2 canali. Il punto di forza della macchina è la sua struttura scalare ed espandibile che permette di adattare il processore alle esigenze e

Il pannello posteriore del Trinnov Amplitude 8 con i suoi 8 canali da 225 watt in classe D Hypex Ncore e configurazione duale ogni 4 canali.

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alle nuove tecnologie; una piattaforma basata su un processore multi-core Intel i7 a 64 bit con virgola mobile e 24 bit/192 kHz di risoluzione nativa. Tecnologia di correzione ambientale proprietaria Optimizer, con analisi in tempo reale a terzi di ottava cn segnali MLS per misurare la risposta all’impulso dei diffusori, con filtri IIR per la gamma bassa e FIR per la banda intera. Processing digitale su 32 canali, 118 tra ingressi digitali e analogici, 80 uscite audio, 8 ingressi e 2 uscite HDMI, 18 ingressi AES/ EBU su connettori DB-25 e XLR, crossover a 4 vie, equalizzatori grafici a 31 bande con controlli di gain, fase e delay per ciascun canale, possibilità di pilotare fino a 32 subwoofer.

Gestione via controllo remoto

L’Altitude 32 di Trinnov è uno dei primi processori Home Cinema a ricevere l’aggiornamento software del DTS:X Pro. VNC, tramite interfaccia Web, Telnet e RS-232. Il server video Kaleidescape Strato del sistema utilizza un archivio interno da 10 TB, riproduce immagini in 4K fino a 100 Mbps e 60 fps con supporto per HDR; oltre a riprodurre quanto memorizzato nello storage interno può gestire immagini che arrivano dai server Terra e dai player Strato e Alto, oltre a poter attingere al database del Kaleidescape Movie Store. Lo Strato è controllabile da Crestron, AMX, Control4, Savant, Kaleidescape App per iPad e Kaleidescape Remote.

Il profilo slim del server video Kaleidescape Strato che nasconde l’ampio storage interno da 10 TB: riproduce immagini in 4K fino a 100 Mbps @ 60 fps HDR.

Wisdom, prestazioni nascoste Il destino dei prodotti di Wisdom Audio è quello di essere “invisibili”, nascosti in un muro o dietro un supporto. Nonostante questo, l’azienda caratterizza i propri prodotti con design non banale, oltre alle prestazioni e caratteristiche tecniche di riferimento

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l formato in doppia unità rack non rende merito alla elevata potenza del finale multicanale SA-8 DSP, accreditato di 8x200 watt su 8 ohm che diventano 8x400 su 4 ohm, fino a 4x600 watt in utilizzo bridge. Tanti watt che possono essere utilizzati per sistemi Home Theater e multiroom ad elevate prestazioni dinamiche e per sale di grandi dimensioni.

Stadi finali in Classe D ad elevata efficienza, così da non essere necessaria nessuna ventola per lo smaltimento del calore: questo vuol dire che è possibile installare l’amplificatore anche in spazi ristretti e/o in prossimità della zona di ascolto. Le connessioni

XLR permettono, inoltre, un collegamento con il resto dell’impianto anche utilizzando cavi di segnale di elevate lunghezza: anche questo è un elemento tecnico che lascia libertà nella installazione.

A bordo dell’SA-8 DSP, come suggerisce la sua stessa sigla, la sezione DSP grazie alla quale poter gestire in dominio digitale sui tagli del crossover e sulla equalizzazione: ulteriori funzioni saranno svelate nelle prossime settimane, quando il finale arriverà formalmente in distribuzione. Esiste una versione senza la sezione DSP, denominata semplicemente SA-8 con il resto delle caratteristiche tecniche assolutamente identiche. Belli e mai banali, tecnicamente all’avanguardia e disponibili in diverse soluzioni per soddisfare tutte le esigenze di installazione: sono le caratteristiche comuni a tutti i diffusori di Wisdom Audio,

Il diffusore in-ceiling ICS3 della serie Sage che combina un trasduttore di tipo Spiral Planar Magnetic Driver con un woofer tradizionale da 108 mm.

le stesse che accomunano in qualche modo la coppia ICS3 e SUB1. Quello che sembra ad un primo sguardo un diffusore in-ceiling di piccole dimensione, come ce ne sono tanti altri, in realtà è un piccolo capolavoro di elettroacustica di Wisdom Audio. Tutto parte dalla forte esperienza dell’azienda per quanto riguarda gli altoparlanti planari, utilizzati in molto dei suoi diffusori da incasso. Nell’ICS3 della linea Sage fa il debutto il sistema Spiral Planar Magnetic Driver, grazie al quale un solo trasduttore (planare) riesce a riprodurre tutta la gamma audio da 900 a 20.000 Hz; sotto questa frequenza entra in gioco il woofer da 108 mm che fa parte del sistema. La presenza di un trasduttore planare porta con sé alcuni vantaggi: l’elevato dettaglio nella riproduzione della gamma audio di competenza, migliore tenuta in potenza e distorsione più bassa, carico facile per l’amplificatore, elevato controllo nella dispersione acustica.

Inoltre Wisdom Audio da tempo realizza i suoi trasduttori con polimeri, invece del più noto Mylar, a tutto vantaggio di una maggiore tenuta alla temperatura e di conseguenza tenuta in potenza. L’ICS3 può

Dietro il design particolarmente curato e poco appariscente allo stesso tempo dell’SA-8 DSP, si nascondono 8 canali da 200 watt ciascuno.

L’unità centrale del subwoofer SUB1, con il condotto flessibile che permette di portare l’emissione della gamma bassa a distanza. essere utilizzato negli spazi da 3 o 4 pollici, con la possibilità di avere la griglia rotonda o quadrata. Per estendere la risposta in frequenza ancora più in basso arriva il subwoofer SUB1 di tipo passa-banda: nel telaio principale è contenuto il woofer da 200 mm, da questo parte il tubo flessibile (da 60 cm) con condotto da 75 mm per portare l’emissione della gamma bassa dove possibile, utilizzando gli spazi standard da 3 o 4 pollici.

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EXPO | ISE 2020 – Amsterdam 11-14 febbraio

BenQ, nuovi strumenti per il proAV Novità fortemente indirizzate al mondo professionale in generale, education, corporate, proAV e retail nello specifico per BenQ in questo inizio 2020. Immagini sempre più grandi e definite ma soprattutto ben indirizzate al lavoro dei professionisti

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P8601K DuoBoard, il display dedicato alle sale meeting, per la condivisione di informazioni, progetti e documenti in team di lavoro.

Dimensioni di 86 pollici, con risoluzione 4K UHD con illuminazione DLED, contrasto di 1200:1 e livello di luminosità di 350 nits, angolo di visione ottimale di 178x178 gradi, tempo di risposta di 8 ms, gamut colore NTSC 72%, accreditato di una vita di 30.000 ore. Il display che permette ad ogni partecipante al meeting di intervenire direttamente con il proprio computer o dispositivi mobili. La presenza di input di

diverso formato mette al riparo da problemi di incompatibilità: OPS, HDMI, VGA, USB flash drive (ben 7 in formato 2.0 e 3.0), audio con mini-jack, controllo con RS-232 e RJ-45.

Elementi ancora importanti sono la videocamera (full HD) e l’array di sei microfoni integrati che permettono di gestire direttamente delle videoconferenze senza la necessità di hardware e software esterni. Sensore per l’illuminazione e per la qualità dell’aria integrati con allarme software nel caso di parametri superati. Sensore NFC e sensore di movimento.

Il pannello utilizzato permette l’uso della penna dedicata e il

tocco capacitivo a 20 punti: in questo senso va evidenziato che il rivestimento è di tipo resistente ai germi, a tutto vantaggio dell’igiene e della sicurezza. InstaShow WDC20 è il sistema che permette di attivare un presentazione wireless in maniera veloce e semplice, di fatto un dispositivo plug-and-play. Fino a quattro utenti possono condividere documenti, contenuti e presentazioni sui loro display, computer e dispositivi mobili in modalità wireless, con un solo pulsante che attiva tutto il processo senza nessun altro intervento. Il tutto con sistema di sicurezza AES 128bit con autenticazione WPA2; supporto per HDCP per poter gestire senza problemi

Il display BH3801D in formato 16:5: a bordo Android e la porta USB integrata, grazie alla quale attingere direttamente a librerie multimediali esterne.

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CP8601K DuoBoard, il display dedicato alle sale meeting, per la condivisione di informazioni, progetti e documenti in team di lavoro. contenuti con diritti digitali.

L’app InstaShare, disponibile per Android e iOS, permette di gestire stream Full HD da smartphone/tablet verso display fissi. É dedicato al settore del retail il BH3801D, display di tipo stretch da 38 pollici con risoluzione 1920x600, con contrasto di 1000:1, luminosità di 700 nits e vita stimata di 55.000 ore, utilizzabile con orientamento landscape che portrait. Il formato 16:5 del BH3801D ne permette una facile installazione tra gli scaffali e in vetrina. Parte integrante del display è il pacchetto software X-Sign con il quale gestire le funzioni di digital signage: contenuti dinamici, video, testi in movimento. La porta USB integrata permette di attingere direttamente a librerie multimediali esterne. La presenza a bordo di Android da una parte lascia ampio margine per ulteriori sviluppi, dall’altra semplifica l’approccio informatico vero e proprio.

Samsung, le immagini in tutte le forme È focalizzata sulle immagini, grandi e di altissima risoluzione, l’offerta di Samsung rivolta ai professionisti: tante e diverse soluzioni da utilizzare in sistemi di digital signage e comunicazione digitale in senso più ampio

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ollaborazione tra Samsung e Cisco per il progetto “Reinvent the Professional Meeting Space”. Da una parte Samsung con i suoi display UHD, con software per la gestione della sicurezza dei dati e il collegamento remoto con computer e dispositivi mobili; dall’altra Cisco con la sua piattaforma Webex Room con la quale organizzare e gestire collegamenti tra postazioni di lavoro lontane in modo semplice grazie soprattutto alle funzionalità cloud in cui l’azienda è un riferimento importante.

Samsung interviene in questa joint-venture con i display nei formati da 43 a 75 pollici con risoluzione 4K, mentre Cisco mette a disposizione

due ambienti di lavoro adatti a meeting con un numero di partecipanti fino a 7 persone (Room Kit) oppure fino a 14 (Room Plus). QPT-8K è la sigla della serie di display di Samsung più noti come QLED 8K Smart, il primo dell’azienda coreana a proporre la risoluzione 8K 7680x4320 con operatività 24/7 per il mondo del signage. Tra le varie caratteristiche e funzioni l’HDR10+, la riproduzione del 100% della gamma colore, la luminosità fino a 4000 nit di picco, contrasto di 3500:1 statico e Mega dinamico. Disponibile nei formati da 82 e 98 pollici. A bordo dei due pannelli il processore AI Quantum che può scalare a 8K tutti i formati in ingresso.

Alle applicazioni in campo

The Wall for Business, versione per applicazioni pro di The Wall Luxury: sistema modulare a micro-led bezel-free fino a 292 pollici.

medico è riservato il sistema di simulazione DICOM per la visione di immagini di raggi X e risonanza magnetica in scala di grigi.

Sistema operativo Tizen 5.5 che permette, tra gli altri, la gestione fino a quattro differenti sorgenti con diverse risoluzioni e tutte riprodotte simultaneamente in 4K. I pannelli QLED 8K Smart sono compatibili con la piattaforma MagicINFO 8 dedicata proprio al mondo del signage e per il mondo delle applicazioni professionali. Compatibilità con HTML5 per poter riprodurre contenuti video direttamente dal web. The Wall for Business è la versione specifica per il mondo professionale del progetto The Wall Luxury: sistema modulare a microled bezel-free componibile per forma e dimensioni, ora disponibile fino a 292 pollici.

Trattamento con sistema Black Seal Technology che ha il doppio vantaggio di rendere i neri ancora più profondi e intensi e allo stesso tempo di offrire una protezione dalla polvere e i piccolo urti.

Quantum HDR Technology supporta HDR, HDR10+ e

Ambiente di lavoro misto grazie alla collaborazione tra Samsung e Cisco per il progetto “Reinvent the Professional Meeting Space”.

Multi-link HDR per ottimizzare luminosità e contrasto.

Processore Quantum Processor Flex. Anche per The Wall for Business è disponibile il sistema Ambient Mode per riprodurre template e temi personalizzati, immagini artistiche riprese sia dalla propria libreria che da collezioni storiche importanti, private e pubbliche.

Due display da 82 e 98 pollici della serie QLED 8K Smart con risoluzione 8K 7680x4320 con operatività 24/7 dedicati alle applicazioni signage.

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ATTUALITÀ

EXPO | ISE 2020 – Amsterdam 11-14 febbraio

Optoma, video per professionisti Le novità di Optoma sono dedicate a chi delle grandi immagini ne fa un uso professionale: vpr ma anche display da utilizzare in tutti i casi in cui è richiesto l’uso intenso e con prestazioni sempre certe e affidabili

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K1050 è la sigla del VPR laser con risoluzione 4K UHD da 10.000 lumen ad ottiche intercambiabili. Utilizza la tecnologia Multicolor (MCL) che aggiunge un secondo laser rosso ulteriormente al comune laser blu, con il risultato di colori più definiti e precisi. Ancora su questo tema lo ZK1050 presenta HDR10 e DCI-P3 con una copertura del 100% dello spazio colore REC709. L’uso L’FHDQ163 da 163 pollici della serie Quad: un display destinato a fare da hub per la condivisione di contenuti multimediali in ambiente professionale.

INFO www.optoma.it

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dello ZK1050 è quello da 24/7, grazie anche al gruppo ottico con certificazione IP6X che ne permetto l’uso senza manutenzione in ambienti difficili. Tecnologia PureMotion con interpolazione di fotogrammi e l’elaborazione avanzata delle immagini in movimento che ha come obiettivo di rendere le immagini in movimento più stabili e dettagliate. Conforme HDBaseT, sia il video Full HD non compresso che i comandi audi, di rete e controllo sono veicolati su un unico cavo CAT fino a 100 metri senza perdita di qualità. Sistema di corrispondenza di luminosità: quando vengono installati più unità contemporaneamente è possibile avere lo stesso livello di luminosità per tutti.

Il sistema True AV mute permette di spegnere e riaccendere immediatamente la sorgente luminosa del proiettore semplicemente con un pulsante: a differenza della funzionalità mute AV standard, il proiettore non

emette nessuna luce per cui si ottiene il 100% di nero sullo schermo. Connessioni: HDMI 2.0, DisplayPort 1.2a, HDBaseT, 3G-SDI, LAN e RS232 per controllo tramite Crestron, Extron, AMX o Telnet; protocollo PJLink.

Ancora al nero è dedicato il sistema Extreme Black che spegne i diodi laser quando viene rilevata un’immagine completamente nera.

Possibilità di proiezione verticale e a 360 gradi. Grandi immagini questa volta da un pannello LED, il modello FHDQ163 da 163 pollici della serie Quad. In questi prodotti vengono raggruppati quattro pixel sotto ogni lente con l’obiettivo di avere un colore con maggiore uniformità e affidabilità. Un display che diventa facilmente l’hub per la condivisione di contenuti multimediali in ambiente professionale: l’app Optoma TapCast Pro permette di collegare dispositivi mobili oppure è possibile condividere i contenuti in modalità wireless con un massimo di 4 dispositivi contemporaneamente. Si può abilitare BYOD con dispositivi Windows, Android, iOS e Chromebook. Una caratteristica molto apprezzata

in ambito pro è l’installazione semplificata dell’FHDQ163 che si sviluppa su tre semplici passaggi, riducendo in maniera significativa i tempi di attivazione del prodotto grazie a profili precalibrati in produzione e immediatamente richiamabili. OP651RKe, OP751RKe e OP861RKe sono le sigle dei tre monitor professionali interattivi multitouch (fino a 20 tocchi) 4K UHD della linea Creative Touch, rispettivamente da 65, 75 e 86 pollici. Integrazione con software Oktopus per

Lo ZK1050, vpr laser ad ottiche intercambiabili, 4K UHD da 10.000 lumen; HDR10 e DCI-P3 con una copertura del 100% dello spazio colore REC709. creare lezioni, annotazioni, sondaggi e attivare collaborazioni anche con il supporto di funzioni cloud.

Optoma Marketplace dedicato a dove è possibile scaricare in modo sicuro determinate app verificate da utilizzare in aula.

I tre pannelli della serie Creative Touch sono disponibili in formati da 65, 75 e 86 pollici: interattivi multi-touch (fino a 20 tocchi) 4K UHD, integrazione con software Oktopus.

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TECNOLOGIA

RISPARMIO ENERGETICO • Pannelli Ibridi Fotovoltaico e solare termico in un’unica soluzione

Un solo pannello per due energie Energia termica o elettrica? Questo è il dilemma di chi ha spazio per installare un solo impianto. Ma i pannelli ibridi consentono la cogenerazione sfruttando anche il raffreddamento del modulo per recuperare energia altrimenti dispersa in atmosfera di Sara Poletto

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otovoltaico e solare termico in un’unica soluzione integrata, al servizio della sostenibilità ambientale, del risparmio energetico e dell’autoproduzione domestica e non solo: i pannelli ibridi sfruttano l’energia del sole con una duplice, contemporanea finalità: ottenere da un unico impianto, con una superficie d’installazione minore, la produzione di energia termica (acqua calda sanitaria e acqua per riscaldamento e raffrescamento) e di energia elettrica. Ma cosa differenzia la tecnologia ibrida dai pannelli fv o solari in termini di potenza

e rendimento? La tecnologia ibrida è prima di tutto una tecnologia cogenerativa; questo significa, in estrema sintesi, che da un unico pannello si ricavano due energie contemporaneamente, elettrica e termica, che possono essere utilizzate in qualsiasi tipo di impianto per aumentarne l’efficienza e l’autoconsumo. I pannelli solari ibridi sono, infatti, costituiti da moduli fotovoltaici collocati sulla superficie assorbente di un collettore solare termico, il quale ha la funzione di raffreddare i moduli fotovoltaici per incrementarne il rendimento elettrico, pari a circa il 15-16% in più rispetto ad un pannello tradizionale.

Si riesce, in sostanza, a recuperare, tramite il raffreddamento dei In apertura il pannello solare ibrido multi energia DualSun Spring: a destra, in evidenza una porzione non isolata.

pannelli, parte di quel calore che invece verrebbe dissipato. Prezzi competitivi, efficienza sempre più elevata e ridotto spazio per l’installazione rendono le proposte ibride una soluzione interessante per chi desidera investire nelle rinnovabili e nell’efficientamento di un edifiicio. Inoltre questo tipo di pannello può essere installato ovunque ci sia un reale di bisogno di acqua calda, oltre che di energia elettrica; un impianto ibrido risulterebbe particolarmente vantaggioso laddove sia necessaria l’integrazione con pompe di calore, ma anche in quelle zone del mondo dove il raffreddamento dei pannelli è fondamentale, perché il clima eccessivamente caldo non ne comprometta il rendimento.

Da notare, infine, che la tecnologia ibrida è collegabile a sistemi di storage e quindi potenzialmente accumulabile come negli impianti tradizionali.

LA TECNOLOGIA DUAL SUN SPRING Ma quando nasce la tecologia ibrida?

“Siamo stati i primi ad aver sviluppato e commercializzato nel 2010 una soluzione

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TIPOLOGIE DI PANNELLI IBRIDI Possono essere in silicio sia mono che poli cristallino: - pannelli solari ibridi ad aria; - pannelli solari ibridi ad acqua; - pannelli solari ibridi vetrati e non; - pannelli solari ibridi a collettori piani e a concentrazione; - pannelli solari ibridi sotto vuoto; - pannelli solari ibridi a idrogeno. (fonte ExpoClima.net)

solare ibrida - ci ha spiegato Jérôme Mouterde, co-fondatore di DualSun, azienda francese nata nel 2008. “Ad oggi possiamo contare 4 a 5 aziende in tutto il mondo impegnate in questo mercato”.

DualSun Spring è un pannello solare ibrido multi energia Made in France, che permette di soddisfare il fabbisognio di acqua calda e energia degli edifici riducendo al minimo la superficie di tetto occupata dall’impianto.

“In funzionamento, un pannello fv standard produce l’80% di calore e soltanto il 20% di elettricità - continua Mouterde - Questo calore, oltre ad andare perduto, influisce negativamente sulla resa del pannello.

Grazie al suo scambiatore di calore, Spring si raffredda costantemente consentendo una maggiore produzione di elettricità

I VANTAGGI DEI SISTEMI IBRIDI - Cogenerazione di energia elettrica e ternica in un unico prodotto; - ridotto impatto ambientale: con un solo pannello è possibile ottenere la produzione di energia e il calore necessario per riscaldare e l’acqua; - minore superficie di installazione; - costi di acquisto e installazione inferiori rispetto a due ipianti; - interventi di manutenzione ridotti; - assenza di stagnazione termica; - flessibilità e integrazione con qualsiasi altro sistema energetico; - minore accumulo di neve sui pannelli nel periodo invernale grazie alla temperatura dell’acqua calda che ne riduc≠e il deposito che solitamente neutralizza la produzione di energia elettrica dei pannelli fotovoltaici.

rispetto ad un pannello fv standard: l’acqua, circolando nello scambiatore, recupera il calore emesso dalle celle fotovoltaiche e si riscalda. L’acqua così riscaldata può essere subito utilizzata per soddisfare i diversi fabbisogni termici dell’edificio (ad esempio anche la piscina o un sistema combinato)”.

DualSun Spring permette una doppia produzione di energia contemporaneamente sotto forma di elettricità e calore, senza aumentare le dimensioni del pannello rispetto ad uno fv standard. Grazie al suo scambiatore di calore si raffredda costantemente, il che consente una maggiore produzione di elettricità rispetto ad un pannello fotovoltaico standard.

PANNELLI IBRIDI: GLI INCENTIVI DEL CONTO TERMICO Il D.M. 16.02.16 (Conto Termico) incentiva gli interventi di installazione di collettori solari termici conformi ai requisiti della categoria 2.C lì definita. L’installazione di collettori solari ibridi termo-fotovoltaici, ovvero di sistemi solari termici comunque integrati con altre tecnologie, può rientrare nella categoria 2.C solo nel caso in cui il collettore o l’impianto termico prefabbricato (factory made) rispetti tutti i requisiti prestazionali unicamente mediante trasformazione diretta dell’energia rinnovabile solare in calore.

Gli incentivi possono essere richiesti sia da Pubbliche Amministrazioni che da Soggetti Privati, direttamente o indirettamente tramite una ESCo. I collettori/sistemi solari ibridi possono essere incentivati solo se rispettano tutti i requisiti tecnici previsti all’allegato I del Decreto Conto Termico e riportati al paragrafo 5.10.2 delle corrispondenti Regole Applicative, in particolare la producibilità specifica annua deve superare valori minimi specifici per ogni tipologia (collettore piano, sottovuoto, a tubi evacuati, a concentrazione, sistema factory made) sulla base delle prestazioni attestate nella relativa certificazione Solar Keymark e raggiunte unicamente mediante l’effetto termico diretto sopra citato (Fonte GSE). www.gse.it

Il pannello DualSun Spring è composto da celle fv monocristalline: lo scambiatore di colore ha 165 canali di 5mm di diametro che ottimizzano il trasferimento di calore con le celle (https://dualsun.com/it).

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TECNOLOGIA

RISPARMIO ENERGETICO • Architettura sostenibile Progettazione integrata in chiave eco ed efficiente

La nuova casa smart di A2A Un edificio polifunzionale al servizio di dipendenti e collaboratori: lo Smart Space di Brescia sarà un edificio NZEB (ad energia quasi zero), con teleriscaldamento, impianto fotovoltaico e sistema integrato di Building Automation. Una palazzina che racchiude una visione di futuro, nel segno dell’integrazione tra ambiente e architettura di Sara Poletto

I

conico, naturale, flessibile: sono queste le tre parole chiave che accompagno il progetto del nuovo Smart Space di A2A, multiutility italiana dell’energia con sede e a Brescia: 2.700 mq per un edificio NZEB (Nearly Zero Energy Building) che vedrà la luce tra circa 2 anni; una visione di futuro che mette in gioco nuove energie, sostenibilità ambientale, economia circolare, comfort lavorativo. La nuova sede verrà realizzata all’interno del perimetro aziendale

di A2A, in via Lamarmora, e sarà destinata a svolgere diverse funzioni: ristorazione aziendale, coworking, organizzazione di eventi interni. Insomma sarà uno spazio al servizio dell’azienda e dei suoi dipendenti, come ha spiegato il Presidente Giovanni Valotti: “La nuova sede incarna i valori che alimentano l’azione di A2A e che trovano il loro fondamento nella centralità della persona: qualità dell’ambiente lavorativo, sostenibilità ambientale, partecipazione.

Un luogo attento al benessere delle persone che la vivranno e vi lavoreranno, chiamato a favorire e a sviluppare il senso di appartenenza e di coesione di una comunità”. Il progetto porta la firma dello studio Progetto CMR il cui Amministratore Delegato, Massimo Roj, ha così commentato la posa della prima pietra, avvenuta lo scorso dicembre. “Abbiamo messo a disposizione dell’azienda la nostra profonda expertise in tema di sostenibilità con l’intento di costruire un vero e proprio nido, che potesse essere bello e confortevole come una casa per chi ci lavora e di impatto positivo nei confronti dell’ambiente circostante. Il verde rampicante ne costituirà un elemento fondamentale, che avvolgerà e proteggerà l’edificio come se fosse un organismo naturale”.

In queste pagine, alcuni rendering relativi allo Smart Space di Brescia, l’edificio polifunzionale dell’azienda A2A, la cui realizzazione è prevista per la fine del 2021.

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EFFICIENZA ENERGETICA DI SMART SPACE: LE SCELTE IMPIANTISTICHE La riduzione dei consumi energetica ed il controllo degli stessi avverrà attraverso l’installazione di un impianto di teleriscaldamento, uno dei servizi di punta del Gruppo A2A, e l’impiego di generatori ad elevata efficienza. Sulla copertura

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saranno collocati i pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, la cui potenza si dovrebbe attestare a 46 kWp. La configurazione impiantistica è stata sviluppata tenendo conto delle diverse funzioni per ogni livello: la hall da cui si accede ai diversi piani, la mensa con funzione di sala convegni o sala training al piano terra, gli spazi meeting e co-working al piano primo, gli ambienti tecnici e di servizio al piano interrato. Ogni ambiente è dotato di ventilazione meccanica controllata gestita da unità di trattamento dell’aria (UTA) o da recuperatori di calore a seconda delle necessità. La climatizzazione di ciascuno spazio sarà gestita attraverso un impianto idronico a ventilconvettori canalizzati o a pavimento radiante. Sarà così garantita la corretta estrazione dell’aria negli ambienti che lo richiedono; inoltre, la disposizione dei canali di mandata e ripresa delle UTA permetterà un corretto bilanciamento per il controllo degli odori in uscita dalla cucina o dalla mensa. Il progette prevede anche dei punti di erogazione acqua potabile ai piani per agevolare una gestione “plastic free” da parte degli utilizzatori dell’edificio.

Per quanto riguarda l’illuminazione indoor, è

prevista l’installazione di apparecchi a LED, la cui accensione sarà controllata mediante sensori di presenza. L’intero sistema-edificio sarà quindi sotto l’attento controllo della tecnologia integrata Building Automation (BMS) che consentirà la gestione intelligente delle principali funzioni impiantistiche (climatizzazione, antincendio) e di sicurezza (controllo accessi, illuminazione di emergenza, UPS).

Ampie vetrate e piante rampicanti ne caratterizzano la verticalità.

COME UN ORGANISMO NATURALE: IL PROGETTO Lo Smart Space vuole essere, nelle intenzioni della committenza e del progettista, un esempio di sostenibilità e integrazione tra architettura e ambiente. L’edificio è stato concepito come un grande “pergolato” costituito da ampi portali in acciaio bianco che racchiudono un involucro minimale e scuro; questo è a sua volta caratterizzato da ampie vetrate, che consentono alla luce naturale di entrare all’interno. Le piante rampicanti che cresceranno lungo i montanti assumono il valore simbolico del nido protettivo dell’involucro edilizio, schermando gli interni dall’esposizione solare diretta. Saranno, quindi, gli elementi verticali a scansione regolare che slanciano l’immobile verso l’alto a regalargli unicità e carattere. Il nuovo edificio è nZEB (Nearly Zero Energy Building) energicamente molto performante, nel rispetto della normativa vigente in tema di sostenibilità e contenimento dei consumi energetici.

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TECNOLOGIA

RISPARMIO ENERGETICO • Impianto Pannelli Ibridi fotovoltaico xxxxxx Efficientamento di un polo produttivo

Il sole sui grandi schermi Screenint

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Perché investire nell’efficientamento di un polo industriale e perché scegliere il fotovoltaico? Lo abbiamo chiesto al CEO dell’azienda di schermi per videoproiezione Euroscreen Srl, che nel 2008 ha installato sul tetto del suo capannone di produzione un impianto fv da 70 kWh di potenza di Sara Poletto

C

osa accomuna un’azienda che produce schermi per la videoproiezione di ultima generazione con la tecnologia fotovoltaica e l’economia circolare? Più di quello che potrebbe sembrare se a supportare il modello di business subentra la sostenibilità ambientale come idea e, al tempo stesso, come risorsa. È quello che è avvenuto in casa Euroscreen srl, azienda friulana specializzata nella realizzazione di schermi per videoproiezione su misura e di accessori motorizzati e fissi per videoproiettori. Un investimento in energie rinnovabili destinato a coprire, con energia pulita, il fabbisogno energetico diurno, unito alla ricerca di materie prime 100% riciclabili per la realizzazione dei suoi prodotti. “Nel 2008 abbiamo deciso di investire in un impianto fotovoltaico che è stato installato sul tetto del nostro capannone principale ed è entrato in funzione all’inizio del 2009” - ha spiegato Marco Schiffo, CEO dell’azienda. “I macchinari utilizzati nelle fasi produttive, così come la climatizzazione e l’illuminazione, necessitano infatti esclusivamente di energia elettrica.

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Dunque, per noi è stata una scelta direi ovvia quella di investire in una fonte rinnovabile.

Per valutare l‘impatto dell’investimento, abbiamo elaborato un dettagliato business plan con il raffronto dei costi tra le diverse

fonti di approvvigionamento e con un’attenta analisi delle tipologie presenti sul mercato, del posizionamento e del direzionamento dei pannelli, così da ottenere il miglior rendimento possibile. La posizione del nostro edificio ci

In apertura e in queste pagine, alcune immagini della sede dell’azienda Euroscreen Srl e dell’impianto fotovoltaico installato sulla copertura.

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L’impianto fotovoltaico, realizzato sul tetto del capannone produttivo nel 2008, ha una potenza di 70 kW/h che copre il fabbisogno di energia diurno destinato alla produzione. in altre scelte aziendali: tutti gli scarti delle nostre lavorazioni produttive sono riciclabili al 100%; inoltre l’illuminazione è a LED e sono presenti sistemi elettronici per il controllo della qualità e dell’efficienza dell’energia elettrica immessa nello stabilimento”. Quali opportunità avete colto nel fotovoltaico?

Quali invece si sono dimostrati i limiti?

“Innanzitutto, l’utilizzo di energia elettrica anziché di altre forme energetiche per il riscaldamento del capannone e degli uffici ci consente una maggiore efficienza degli impianti”. - ha concluso il CEO di Euroscreen - “Il fotovoltaico copre tali consumi, è stata di grande aiuto in quanto il tetto, oltre ad avere un ampio spazio per l’installazione, era orientato in modo estremamente favorevole. Inoltre, nel 2008, gli impianti fotovoltaici venivano premiati con gli incentivi del Conto Energia che, durante il periodo di ammortamento, avrebbero coperto quasi del tutto l’investimento”. L’impianto fotovoltaico installato ha una potenza di 70 kW/h, il cui costo è stato di 350.000 euro, con un periodo di ammortamento di 10 anni; questo consente all’azienda di soddisfare completamente il suo fabbisogno energetico (di circa 100.000 kW/h l’anno) per l’attività produttiva svolta durante la giornata, rimanendo scoperti solo durante la notte. Ma è stata, a suo parere, una scelta vincente?

“Il bilancio complessivo è positivo su due fronti:” - ha spiegato Schiffo - “risparmio di circa il 50% sul costo dell’energia elettrica e bassi costi di gestione. Senza contare la consapevolezza di aver ridotto considerevolmente l’impatto ambientale dell’azienda e le emissioni di CO2; benefici difficilmente calcolabili ma presenti. Ma la nostra vocazione green si manifesta anche

ad eccezione delle giornate nuvolose.

Limiti importanti, in realtà, non ne abbiamo riscontrati sino ad ora; è opportuna, comunque, una corretta manutenzione dei pannelli e degli inverter così da garantire l’efficienza dell’impianto nel tempo. Negli anni, ci è capitato spesso di dover modificare parti elettroniche del sistema di produzione a causa di mutamenti normativi imprevisti.

Ciò potrebbe comportare extra costi non preventivati e non prevedibili, che potrebbero modificare in parte il rapporto costi/benefici dell’impianto stesso. Ma questo rientra nel campo dell’imponderabile”.

I PRODOTTI A MARCHIO SCREENINT®

Schermi elettrici, a cornice, elevatori e accessori per videoproiezione: l’azienda italiana Euroscreen srl, con il suo marchio registrato Screenint, mette in campo il suo knowhow e assidui investimenti in ricerca e sviluppo. Specializzata nell’ingegnerizzazione di soluzioni su misura di elevato standard qualitativo, l’azienda si impegna nella realizzazione di prodotti innovativi, in linea con le tendenze di mercato e con la veloce evoluzione del segmento delle videoproiezioni. www.screenint.com

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NEWS

Le novità del mercato

ROSSATO GROUP

Clima smart

La termoregolazione indoor è tra gli aspetti fondamentali di un buon impianto di climatizzazione: Caleon di Rossato è semplice da installare e gestire, anche da remoto, parola di installatore Un sistema intelligente di termoregolazione consente di adeguare il funzionamento degli impianti di climatizzazione alle reali esigenze degli utenti, così da garantire il massimo livello di comfort evitando allo stesso tempo inutili sprechi di energia. La termoregolazione più efficace è quella realizzata per singolo ambiente. Il termostato ambiente Caleon di Rossato è in grado di individuare i livelli di temperatura e umidità di ogni stanza e di regolare l’impianto in base alle esigenze dell’utilizzatore.

Ne risulta quindi una gestione ottimizzata sia in riscaldamento che in raffrescamento, senza fenomeni di condensa. Inoltre, in base alla temperatura esterna rilevata attraverso la sonda, la centralina modula la temperatura di mandata nell’impianto. La gestione con Caleon è

possibile anche da remoto attraverso PC, tablet e smartphone. Questo semplifica anche eventuali interventi di assistenza sull’impianto. “La termoregolazione è tra gli aspetti più importanti nell’esecuzione di un buon impianto di climatizzazione,” spiega l’installatore Mauro De Stefanis, titolare della C.E.M.I. di Latina, che ha utilizzato questo prodotto in diverse occasioni. “Molti colleghi sottovalutano questo aspetto, non rendendosi conto che invece spesso vale più dei componenti stessi”. www.rossatogroup.com

BOSCH

SOLAREDGE

Condens 5000 WR è una caldaia Bosch a condensazione murale combinata ideale per la prima installazione o per la sostituzione di sistemi con scarico fumi in sagoma. Infatti, grazie alla fumisteria integrata nello schienale, è facile da installare e garantisce massima pulizia sulla parete, senza tubi a vista. Con soli 45db(A) di potenza sonora, assicura un notevole risparmio energetico con accesso alle detrazioni fiscali. Si può gestire Condens 5000 WR da remoto attraverso l’App: con il termostato ambiente Easycontrol è possibile adattare la temperatura di casa in maniera tempestiva. www.bosch.com

E’ un gioco di parole il suo nome, una crasi tra la sua fondamentale funzione di storage e il nome dell’azienda: l’inverter StorEdge di SolarEdge è la soluzione ideale per gli impianti trifase con accumulo in batteria. L’installazione è semplice per gestire con un solo inverter sia l’impianto fotovoltaico che l’accumulo in batteria. Garantisce maggiore energia sfruttando l’architettura delle soluzioni accoppiate in CC, che accumulano potenza direttamente nella batteria senza perdite dovute alla conversione in CA. La messa in funzione è rapida grazie all’app dedicata; permette inoltre di collegare batterie da 48 V a bassa tensione di diversi fornitori per offrire una maggiore flessibilità. www.solaredge.com

L’estetica del caldo

StorEdge trifase

4.0 CONDOMINI + Un software gratuito per smartphone e tablet capace di analizzare la vulnerabilità energetica e strutturale dei condomini; si chiama Condomini + 4.0 l’applicazione per smartphone e tablet (scaricabile da Apple Store e Google Play) messa a punto dall’Enea e presentata a novembre 2019 alla Fiera internazionale Key Energy/Ecomondo come uno tra gli strumenti ideati dall’ente per promuovere l’efficienza energetica.

Condomini + 4.0 misura in modo semplice i consumi energetici e le caratteristiche strutturali degli edifici condominiali. Realizzata da ENEA in collaborazione con Logical Soft, è rivolta solo ed esclusivamente a professionisti e tecnici abilitati per una prima valutazione degli interventi di messa in sicurezza, riqualificazione ed efficientamento previo inserimento di una serie di dati specifici. L’app mette a confronto i consumi reali dell’immobile con il fabbisogno energetico di riferimento per gli edifici di tipo condominiale, assegnando ad ogni fabbricato una classe di merito (buono/sufficiente/insufficiente) sia per i consumi da riscaldamento che per quelli elettrici. http://www.enea.it/it/efficienza-energetica/condomini-4.0/

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Media&tech uti perfett tte are, ciò versati possono itivi hardw amente perme zzare conten dispos ti estrem numerosi quali visuali Multi HD, infine, con prodot dotati di in e layout izzati; di offrire si itivi sono sizioni pilotare sincron qualsia dispos ttono di ne, are compo ori e con Questi che perme di visualizzazio di realizz 8K o superi itivi ioni 4K, in/out HDMI dispos wall. risoluz nea più wall e LED di simulta ori, video gono inoltre come proiett &tech dispon Media I device

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