VAT E LE
PR
OGETT
O
il gracidio la voce delle rane
Riqualificazioni e dintorni: un pensiero più ampio sul nostro futuro Ormai da tempo, circa un decennio, si parla di opere infrastrutturali che potrebbero radicalmente cambiare volto al nostro paese. Alcune di queste in modo profondo, altre in modo più “leggero” ma comunque chiaramente visibile. I progetti sono tornati attualissimi visto che nel corso degli ultimi mesi pare abbiano iniziato a svilupparsi ragionamenti sempre più pratici e meno teorici che potrebbero portare alla realizzazione delle diverse opere in tempi brevi. Queste opere, sostanzialmente, trasformeranno parti del nostro territorio sostituendo zone agricole (o comunque zone attualmente non edificate) in zone dal fortissimo impatto di catrame, smog e cemento.
talmente fitta che possiamo trovare qualsiasi prodotto di cui necessitiamo nel raggio di meno di 10km (anche meno); E allora torna attualissima l’originaria idea di sviluppare questa zona affinché sia davvero utile gli abitanti del nostro comune, cercando il minimo impatto ambientale e al tempo stesso favorendo la piccola distribuzione, quella che una volta chiamavamo “a conduzione famigliare” o “la bottega”: fornai, pasticceri, calzolai, ferramenta. Perché quindi non chiedere agli investitori di sviluppare l’area AT2 con un mix di negozi al dettaglio integrato in una più ampia possibile area verde?
Ora i temi sono due: l’utilità di queste opere e l’impatto ambientale che le stesse portano. Del tema IPB (Autostrada Bergamo-Treviglio) se ne è parlato molto e, se per esso pare esserci un parere fortemente contrario all’opera da parte di tutte le forze politiche e non di Levate, per la realizzazione di un Polo Commerciale nella zona AT2 non è ancora ben chiaro quale sia il progetto e di conseguenza la sua effettiva utilità per la comunità. Il dubbio che spontaneamente sorge è: tale realizzazione sarà davvero a favore dei levatesi o sarà la solita e ormai scontata opera che porterà beneficio solo a pochi grandi distributori di beni e servizi? Lo sviluppo commerciale dell’area in cui viviamo ha già portato ad un carico piuttosto elevato di attività commerciali e quindi siamo convinti che un nuovo ed ulteriore centro commerciale (inteso come polo di negozi e di servizi) non sia assolutamente di strategica importanza per i cittadini del nostro paese e, più in generale, per i cittadini dei comuni limitrofi. La rete commerciale (fisica e dell’e-commerce) è ormai
La terza opera, purtroppo già in corso di realizzazione, è quella che riguarda la “riqualificazione” di Viale Rimembranze. Vogliamo davvero fingere di credere che l’abbattimento di una trentina di alberi vecchi di oltre 50 anni ma che godono di ottima salute sia riconducibile alla parola “riqualificazione”? Certo, i problemi che hanno negli anni creato le loro radici al manto stradale e ad alcune abitazioni private vanno risolti, ma tra gli estremi del “non fare nulla” e “abbattimento degli alberi” siamo davvero sicuri che nel mezzo non ci siano