DOSSIER PICCOLE ISOLE
Storie di ordinaria follia
Esecutivo Nazionale FIMMG Settore Continuità Assistenziale 07/12/09
Dr. Pericle Fiorentino. Coordinatore sede di C. A. di Alicudi Dr. Gaetano Nocita Coordinatore sede di C A. di Filicudi Dr. Francesco Asta. Coordinatore sede di C A. di Lipari Dr. Giusi Biondo. Coordinatore sede di C. A. di Panarea Dr. Marina Ciciulla. Coordinatore sede di C A. di Stromboli Dr. Toni Lo Surdo. Coordinatore sede di C. A. di Vulcano Dr. Vito Russo. Coordinatore sede di C. A. di Ginostra Dr. Francesco Scarnà. Coordinatore sede di C. A. di Salina Dr. Nicola Sciacca. Coordinatore sede di C A. di Marettimo Dr. Bartolo Bertolino. Coordinatore sede di C A. di Favignana Dr. Carmela Garofano. Coordinatore sede di C. A. di Levanzo Dr. Francesca Li Muli. Coordinatone sede di C. A. di Linosa Dr. Carmine Palmeri. Coordinatore sede di C. A. di Lampedusa Dr. Totò Riccobono. Coordinatore sede di C A. di Ustica
Alla Segreteria Nazionale FIMMG Continuità Assistenziale Siamo stati lieti di apprendere dal Dr. Pericle Fiorentino che al Congresso Nazionale della FIMMG di Castellaneta Marina ci è stato dedicato un momento di attenzione nel quale è stato rappresentato il nostro vivere quotidianamente la realtà della Continuità Assistenziale in luoghi particolari quali sono le piccole isole. La nostra è una realtà ai più sconosciuta e spesso abbiamo la sensazione di essere incompresi e soprattutto non considerati. Apparteniamo ad una minoranza, e come sempre le minoranze, appunto perché tali, hanno spesso faticato a trovare qualcuno che le ascoltasse, per questo cogliamo l'occasione di ringraziare Voi del Sindacato e il Dr. Fiorentino per averci dato la possibilità di essere visibili e, almeno per una volta, parlare delle nostre difficoltà ad una platea ampia. Vorremmo però non soltanto ringraziare, ma anche invitarVi a venire a trovarci, in modo da condividere con noi alcuni momenti della nostra vita personale e lavorativa. Vi mostreremo le nostre difficoltà, ma anche la nostra dedizione ad un lavoro complesso, perché noi qui non siamo soltanto medici di C. A. ma anche persone che amano il luogo in cui hanno scelto di lavorare e a cui sentono, in qualche modo, di appartenere. Quando vorrete saremo lieti di accoglierVi e, in attesa di averVi come graditi ospiti, porgiamo Distinti saluti. Filicudi, lì 19/10/2005 In rappresentanza Dr. Gaetano Nocita Presidio di C. A. di Filicudi. Via Rosa 98050 Filicudi ME
Ai Medici di Continuità Assistenziale Dr. Pericle Fiorentino. Coordinatore sede di C. A. di Alicudi Dr. Gaetano Nocita Coordinatore sede di C A. di Filicudi Dr. Francesco Asta. Coordinatore sede di C A. di Lipari Dr. Giusi Biondo. Coordinatore sede di C. A. di Panarea Dr. Marina Ciciulla. Coordinatore sede di C A. di Stromboli Dr. Toni Lo Surdo. Coordinatore sede di C. A. di Vulcano Dr. Vito Russo. Coordinatore sede di C. A. di Ginostra Dr. Francesco Scarnà. Coordinatore sede di C. A. di Salina Dr. Nicola Sciacca. Coordinatore sede di C A. di Marettimo Dr. Bartolo Bertolino. Coordinatore sede di C A. di Favignana Dr. Carmela Garofano. Coordinatore sede di C. A. di Levanzo Dr. Francesca Li Muli. Coordinatone sede di C. A. di Linosa Dr. Carmine Palmeri. Coordinatore sede di C. A. di Lampedusa Dr. Totò Riccobono. Coordinatore sede di C A. di Ustica E p.c. A tutti i Medici di Continuità Assistenziale in condizioni di disagio
Oggetto: L’affaire “piccole isole” ovvero il disagio nel disagio Nell’ambito della valutazione progettuale delle attività sindacali, la FIMMG Continuità Assistenziale ha intrapreso, a partire dalla propria partecipazione al Congresso Nazionale dell’A.N.S.P.I. (Associazione Nazionale Sanitari Piccole Isole), una azione di sensibilizzazione nazionale verso il problema del disagio funzionale e psicologico dei Medici di Continuità Assistenziale operanti nelle realtà cosiddette disagiate o disagiatissime. Il 57° Congresso Nazionale FIMMG, tenutosi a Castellaneta Marina (TA) agli inizi di Ottobre, ha rappresentato un ulteriore momento di amplificazione visto anche il tema espresso dallo stesso Congresso che sottolineava il rapporto tra “La Medicina Generale e la promozione della salute”. Questo momento si è concretizzato con un comunicato stampa associato alla presentazione del quarto rapporto sulle condizioni di lavoro dei Medici di Continuità Assistenziale proprio riferito alla situazione di disagio degli operatori nelle ” piccole isole”. Il rapporto è stato costituito in due parti una tabellare che riassume i numeri del disagio ed una forse più letteraria, nello stile di “io speriamo che me la cavo”, in cui si è riportato il disagio raccontato dagli operatori. L’insieme dei dati ottenuti ci porta la descrizione di una realtà che nel sembrare comica poi diventa grottesca e da cui si può ricavare, forse come unica certezza, l’amore che i medici che operano in queste realtà hanno per il luogo ed il lavoro che hanno scelto. Il significato di tale azione del Sindacato è da ricercare proprio nel sottolineare come nonostante condizioni precarie e di abbandono, che assumono proporzioni enormi particolarmente evidenziabili nelle aree disagiate, la funzione di Medico di Continuità Assistenziale rappresenti un presidio sanitario che molto spesso si regge esclusivamente sulla volontà e sul senso di responsabilità degli operatori, volontà e senso di responsabilità che in taluni casi diventano merito e condanna per chi ama il proprio lavoro. La FIMMG Continuità Assistenziale ed in particolare l’Esecutivo Nazionale oltre che ringraziare tutti i medici che operando in queste condizioni mantengono stretto il rapporto tra la Medicina generale e la promozione della salute, ha deciso di istituire, pertanto, una “Commissione permanente per le zone disagiate” che si occupi della valutazione del disagio e delle risposte contrattuali atte a ridurlo, la responsabilità nazionale di tale Commissione è stata affidata al dr. Pericle Fiorentino. Roma 14 novembre ’05 Segreteria Nazionale FIMMG Continuità Assistenziale Si allegano: 1) Rapporto tabellare isole 2) Lettere al Sindacato
Prestazioni 2004
Amb Dom
Medici in servizio
Medici Guardia Titolari Turistica
Mezzo di servizio
Tempo Costo medio viaggio viaggio (aliscafo A/R o nave)
EOLIE 6 6
6 4
NO NO
NO Panda
€ 44,00 € 35,00
2h 50m 2h 20m
6
5
NO
NO
€ 33,80
2h 20m
Lipari
7874 5500/2374
6
4
1
NO
€ 22,60
1h 00m
Malfa Panarea
2200 250
6 6
4 4
2 1
Panda Motorino
€ 25,60 € 26,60
1h 30m 2h 00m
Stromboli
4300
6
3
1
Motorino
€ 32,40
2h 50m
Vulcano
5523
6
4
1
€ 21,00
0h 50m
7
4
1
Ambulanza
7
2
1
NO
5 (12h)
1
SI
Panda
7
3
1
Fiat Uno
Alicudi Filicudi Ginostra
1266 4119
925/381
771
PELAGIE Lampedusa Linosa
5000
4200/800
Pantelleria
€ 100,00 € 100,00 € 100,00
8h 00m 6h 00m 6h 00m
EGADI Favignana
4435
4000/435
Marettimo Levanzo
2500 1222
7 7
5 5
1 1
5000
7
4
SI
€ 20,00 Amb. Elettr € 19,80 Punto Med. € 10,80
25m 1h 00m 45m
USTICA USTICA
NO
€ 32,00
1h 15m
EOLIE Alicudi Filicudi Ginostra Lipari Malfa Panarea Stromboli Vulcano
Presenza Carabinieri Medico Farmacia Abitanti Turisti Ospedale PTE Medico o Forza di base dispensario base Pubblica 100
500
NO
NO
SI
250
2500
NO
NO
SI
25 500 10240 25000
NO SI NO NO NO NO
NO NO SI NO NO NO
NO SI SI SI SI SI
200 450
6000 2500
Lun-Ven Mer (3h!!!) SI SI
NO SI
Si (?)
NO SI SI SI SI SI
Si (?) NO SI SI SI SI SI
PELAGIE Lampedusa Linosa Pantelleria
5000 15000 470 1500 7500 30000
NO NO SI
SI NO NO
SI SI SI
SI 2h/die SI
SI SI SI
SI SI SI
EGADI Favignana Marettimo Levanzo
4600 15000 160 1000 100 600
NO NO NO
SI NO NO
SI SI NO
Lun-Ven 2gg/sett: -
SI SI SI
SI SI NO
NO
NO
SI
SI
SI
SI
USTICA USTICA
900
4500
Lettere al Sindacato
“Il Problema isole”
Cara FIMMG C.A., sono un medico di Continuità Assistenziale che presta servizio in un’isola cosiddetta minore (oltretutto già dichiarata disagiatissima!!!!!) ti scrivo perché, spesso vengo, mio malgrado, come altri colleghi nelle medesime condizioni, coinvolto in compiti sia sanitari che non. Infatti, i colleghi che prestano servizio in un presidio di C. A. della “terra ferma” vengono coinvolti nella gestione degli interventi propri del Servizio potendo contare sul supporto delle altre componenti assistenziali (Medicina di Famiglia, Emergenza Sanitaria Territoriale, Ospedale etc.) presenti sul territorio. Nelle isole, soprattutto se minori(!), il medico di C. A. rappresenta l’unico presidio sanitario: • spesso sulle isole non esiste il Medico di A. P. o quando esiste la sua presenza è saltuaria, pertanto lo integra o lo sostituisce; • spesso in considerazione dei lunghi tempi di attesa dell'arrivo del 118 connessi al disagio dell’area amplifica le sue competenze nelle funzioni proprie dell’Urgenza‐ Emergenza; • per non parlare dell’assenza di un servizio di igiene pubblica per cui sulle singole isole si funge anche da medico necroscopo!!!. E non solo, sé c'è una ferita il Medico di C. A. funge da chirurgo, per un dolore intercostale è un cardiologo, per un blocco urinario mette il catetere come un urologo, per i bambini sotto i 14 anni fa il pediatra, siamo psicologi per coloro che desiderano solo “parlare”, quando il collega del 118 telefonicamente non ci chiede persino di intubare un soggetto con melena vigile ed attento!!!! E giusto che sia così? Firmato: “un medico isolano o isolato”
“Medico di guardia o medico di bordo?”
Cara FIMMG C.A., sono un medico di Continuità Assistenziale che presta servizio in un’isola cosiddetta minore (oltretutto già dichiarata disagiatissima!!!!!) ti scrivo perché: Spesso veniamo chiamati a visitare pazienti, a loro dire non trasportabili(!), residenti su yacth ancorati in rada. Per raggiungere il paziente siamo costretti a salire su barchette (rollo), per poi scoprire, a volte, che trattasi del benestante di turno che ha preteso il “servizio a domicilio” e magari in caso di applicazione della giusta “resistenza professionale” relativa all’appropriatezza dell’intervento, rischi di essere denunciato ed inquisito per non essere andato al “particolare” domicilio. E giusto che sia così? Firmato: “un medico isolano o isolato”
“Medico di guardia o medico di frontiera?”
Cara FIMMG C.A., sono un medico di Continuità Assistenziale che presta servizio in un’isola cosiddetta minore (oltretutto già dichiarata disagiatissima!!!!!) ti scrivo perché: la mia è una di quelle isole meta di sbarco delle tristemente famose “carrette del mare” cariche di extracomunitari alla disperata ricerca di una vita migliore. Sono costretto pertanto come unico riferimento sanitario e umano alla valutazione dello stato di salute spesso precario, al solo scopo di redigere un certificato di presunta assenza di malattia. Tutto questo senza quei mezzi che permettano una seppur minima possibilità di valutazione e sostegno dei casi che si presentano E giusto che sia così? Firmato: “un medico isolano o isolato”
“Medico di guardia, medico necroscopo o medico necrofilo?”
Cara FIMMG C.A., sono un medico di Continuità Assistenziale che presta servizio in un’isola cosiddetta minore (oltretutto già dichiarata disagiatissima!!!!!) ti scrivo perché: Mi è capitato di dormire con il morto!!!! succede anche questo nel presidio della mia isola. Il Magistrato di turno, tramite la locale Autorità Giudiziaria, ha disposto verbalmente il ricovero di una salma presso il locale presidio di C. A. dove ivi è rimasto per circa un giorno e mezzo creando notevole disagio alla normale attività del presidio stesso che è stata svolta in presenza di un insolito “ospite”. E giusto che sia così? Firmato: “un medico isolano o isolato”
“Medico di guardia: controlla te stesso!”
Cara FIMMG C.A., sono un medico di Continuità Assistenziale che presta servizio in un’isola cosiddetta minore (oltretutto già dichiarata disagiatissima!!!!!) ti scrivo perché: E’ possibile fiscalizzare se stessi!?! Accade che sulla mia isola, nel caso vengano rilasciati certificati di malattia per assenza da lavoro ad utenti temporaneamente presenti in loco, di ricevere la telefonata dalla medicina Fiscale che ci chiede di sottoporre a visita fiscale l'utente a cui abbiamo rilasciato il certificato!!! E giusto che sia così? Firmato: “un medico isolano o isolato”
“Medico di guardia o guardiano della farmacia?”
Cara FIMMG C.A., sono un medico di Continuità Assistenziale che presta servizio in un’isola cosiddetta minore (oltretutto già dichiarata disagiatissima!!!!!) ti scrivo perché: E’ compatibile la Guardia con l’attività di Farmacista!?! Nella mia isola è prevista solo la presenza di un dispensario farmaceutico che apre al pubblico uno o due volte la settimana “condizioni meteo‐marine permettendo”. I Medici di C. A. del presidio hanno in consegna la chiave della farmacia per ottemperare ad eventuali ed urgenti richieste. In questo modo si sostituiscono al “garzone” di farmacia per venire incontro alle esigenze sanitarie nonché umane della popolazione stessa. Esigenze sanitarie ed umane che vanno dal farmaco salvavita, al condom, alla tintura per capelli. Assumendosi contestualmente responsabilità anche di carattere economico! E giusto che sia così? Firmato: “un medico isolano o isolato”
“Medico di guardia o solo guardia?”
Cara FIMMG C.A., sono un medico di Continuità Assistenziale che presta servizio in un’isola cosiddetta minore (oltretutto già dichiarata disagiatissima!!!!!) ti scrivo perché: Sulla mia isola non è presente, in alcuna sua istituzione, l'Autorità Giudiziaria (Carabinieri e/o Polizia e/o Finanza e/o Guardia Costiera e/o Polizia Municipale, etc.) per cui la vita si svolge all'insegna del libero arbitrio fidando sulla maturità e sul buon senso dei singoli isolani. Cosa che naturalmente non sempre avviene, per cui spesso ci si trova coinvolti a sedare delle risse, magari con i partecipanti un po' alticci rischiando la propria incolumità. Accade anche che il Medico di C. A. contattato telefonicamente venga investito, dal Maresciallo dei CC della vicina isola competente per territorio, di Autorità investigativa per la quale deve relazionare per iscritto, ad es., sul furto con scasso subito dal locale dispensario, sul controllo dell'abusiva occupazione della elipista, sul controllo della funzionalità delle luci della elipista stessa in quanto imminente una esercitazione rilevando, tra l'altro, che la consegna delle chiavi del quadro di controllo è avvenuta verbalmente e senza mai essere seguita da specifico ordine di servizio!!! Nomina assunta tramite il fax del negozio di alimentari sottostante il presidio visto che, nonostante le continue richieste, il presidio stesso è da sempre sprovvisto di fax.!!! E giusto che sia così? Firmato: “un medico isolano o isolato”
“Medico di guardia o veterinario di guardia?”
Cara FIMMG C.A., sono un medico di Continuità Assistenziale che presta servizio in un’isola cosiddetta minore (oltretutto già dichiarata disagiatissima!!!!!) ti scrivo perché: Sulla mia isola, oltre ad assicurare la salute della popolazione dei primati superiori, il Medico di C. A. assicura la salute della intera popolazione vivente dell'isola compresi i gatti a cui pratica le iniezioni disintossicanti, le ipodermoclisi ai cani e cura le bronchiti e le ferite dei muli addetti al trasporto pesante. E giusto che sia così? Firmato: “un medico isolano o isolato”
“Uno, NESSUNO o Centomila”
Cara FIMMG C.A., siamo i medici di Continuità Assistenziale che prestano servizio nelle isole cosiddette minori (oltretutto già dichiarate disagiatissime!!!!!) ti abbiamo scritto perché: Quante volte per darci il cambio affrontiano viaggi in condizioni estreme di disagio con il mare forza 4/5, spesso non riuscendo nemmeno ad arrivare a destinazione, per cui si torna indietro pagando un ulteriore biglietto per ritentare il viaggio con il successivo aliscafo, sperando in cuor nostro o che il tempo migliori definitivamente (così si ha la certezza di arrivare) o peggiori (così l'aliscafo non parte e non fa un viaggio a vuoto con relative spese). Spese che, per le caratteristiche parasubordinate del nostro impiego, non sono nemmeno detraibili. Si racconta anche di Colleghi che non sono riusciti ad arrivare al capezzale del proprio genitore morente o che sono stati costretti a far rimandare i funerali perchè bloccati sull'isola per le avverse condizioni del mare. MA OLTRE IL DANNO LA BEFFA!!!! Dopo aver svolto i propri compiti contrattuali ed essere andato oltre, facendo il Chirurgo, il Pediatra, lo Psicologo, l'Urologo, il Necroscopo, il Medico Fiscale, il Medico dell’Emergenza etc.; dopo aver fatto il Farmacista, il Carabiniere, il Veterinario, l'Inserviente delle pulizie; dopo aver subito enormi disagi abbandonando la famiglia per giorni, affrontando viaggi di ore senza la certezza di poter arrivare a destinazione perchè le condizioni meteo‐marine non lo permettono; dopo aver speso cifre esorbitanti per i trasporti e per il vitto su isole care per la loro vocazione turistica senza possibilità di rimborso o agevolazione; dopo tutto questo....... per ringraziamento non ci viene riconosciuta alcuna indennità professionale od economica che invece è riconosciuta ad altri operatori sanitari (medici di A.P., specialisti amb., etc.) e non (Insegnanti, Forze di Polizia, etc.) con l'aggravante che ci vengono contestate le ore di lavoro effettuate oltre il monte orario previsto per il presidio, per recuperi dei turni persi indipendentemente dalla nostra volontà. Alla luce di quanto sopra non può non essere evidente “la pazzia” di prestare servizio in queste condizioni in tali presidi, ma l'amore verso queste zone e verso il nostro lavoro giustifica questa “pazzia”. Anche l'attivazione della “telemedicina” nel ricercare un miglioramento delle prestazioni assistenziali potrebbe portare, conseguentemente al nostro isolamento e senza una corretta organizzazione del servizio, solo ad un ulteriore disagio professionale arrivando dall’uno ai centomila essendo forse nessuno. E giusto che sia così? Firmato: “medici isolani e isolati”