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Autrice: Simona Vitali

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Una crociera al sapore di cioccolato

La speciale settimana dei 7 vizi capitali su Costa Toscana

Costa Toscana

Quante volte diciamo a noi stessi di avere bisogno di staccare e in automatico pensiamo a soluzioni estreme, assolutamente contrapposte a quello che stiamo vivendo, come la classica isola sperduta, nel senso di luogo di silenzio e pace assoluti, senza considerare però che in quelle situazioni i pensieri andrebbero con ogni probabilità amplificandosi! Avete mai pensato invece di andare in crociera, ossia calarvi in una dimensione altra rispetto a quella della terraferma? Comunque la si prenda, qualunque preferenza si abbia, il risultato è assicurato: lì si vive il qui ed ora di una vita parallela, sgravata dello zaino che quotidianamente ci portiamo appresso. Sarà che la nuova dimensione ha le sue regole che ci chiedono di imparare in fretta, saranno le non poche distrazioni a portata di mano ogni volta che lo vogliamo come pure gli spazi di intimità assoluta con il mare, fatto sta che non appena si mette piede sulla nave ci si sintonizza su quella frequenza. È una full immersion sul cioccolato di un’intera settimana, che ci ha portato sulla rotta di Costa Toscana, la nave ammiraglia di Costa Crociere, con all’attivo nemmeno un anno di vita e quindi nuovissima. Una crociera speciale, realizzata in collaborazione con Barry Callebaut, leader mondiale nella realizzazione di prodotti a base di cacao e cioccolato di alta qualità, a potenziare un’offerta talmente ampia da essere certi di non annoiarsi. Un’esperienza che fuoriesce dai canoni di vacanza tradizionale, non immaginabile finché non la si sperimenta. Per questo intendiamo darne qualche spaccato.

Iniziamo col dire che questa nave di ultima generazione, a cui sono state applicate soluzioni sostenibili e concetti di di economia circolare, è lunga 337 mt, si sviluppa su ben 17 ponti (così vengono chiamati i piani) e può arrivare a contenere fino a 6730 passeggeri. È quindi immaginabile come possa essere l’approccio per chi vi mette piede per la prima volta, pur avendo avuto già da terra la possibilità di raccogliere informazioni utili, grazie ad una app scaricabile e consultabile anticipatamente, e pur ricevendo all’arrivo indicazioni del caso e cartina illustrata per orientarsi, giusto nella fase iniziale. Individuata la propria cabina si tratta di trovare la prime coordinate: in che parte della nave ci si trova tra prua, corpo centrale e poppa e quali sono i tre ponti dove si concentrano bar, ristoranti, negozi e i due dedicati al benessere e alle attività sportive. A poco a poco si impara a

muoversi e soprattutto a individuare i propri punti fermi, continuando ogni giorno a fare nuove scoperte, in un’esplorazione che sembra non avere fine. E per fortuna, così non si conosce la parola noia! Sulla nave si sale leggeri, perché i bagagli vengono ritirati al porto all’arrivo e recapitati direttamente nella cabina assegnata, e pure ci si muove leggeri. La stessa card che dà accesso alla camera rappresenterà l’unico “documento” da portare con sé, con funzione anche di “portafoglio” dove caricare contanti o agganciare la propria carta di credito, per quegli acquisti non previsti nel pacchetto. Senza dover spostare la propria valigia, si farà tappa nelle diverse città in programma secondo l’itinerario, che in questo caso prevedeva una settimana nel Mediterraneo occidentale alla scoperta di Civitavecchia/Roma, Napoli, Ibiza, Valencia e Marsiglia. All’arrivo ad ogni porto la possibilità di aderire a tuor tematici organizzati o semplicemente di usufruire della navetta messa a disposizione per una visita in autonomia alle città toccate. Inframezzo a queste tappe la proposta di Costa Toscana di un programma ricchissimo e ogni giorno diverso, comunicato sull’informativa “Oggi a bordo” dove trovare tutte le iniziative della giornata, tra attività, spettacoli – il cui cuore è in uno spazio al centro della nuova ammiraglia, dislocato su tre ponti – e pure feste in discoteca per gli appassionati. Le distrazioni sono talmente tante che in quella “bolla in mezzo al mare con tutti i confort” i pensieri svaniscono e la testa si svuota incredibilmente.

La valenza del cibo nella scelta di una crociera

È tuttavia innegabile che, oggi come oggi, l’esperienza gastronomica rappresenti un momento estremamente importante per migliaia di ospiti in vacanza. E qui vogliamo soffermare il nostro sguardo, per comprendere l’organizzazione di cucine che devono lavorare sulla quantità (dicevamo che la massima capienza è di 6730 passeggeri) e che riescono a standardizzare la qualità dei propri piatti, come abbiamo sperimentato noi stessi. Ne parliamo con Marco Refrigeri, Food & Beverage director - che ha il compito - in sintonia con l’Hotel director - di armonizzare, meglio, eliminare i gap che emergono nel comparto, il quale ci informa che sono 245 le persone che lavorano per tutte le cucine della nave (incluso ristoranti a pagamento e per l’equipaggio). La valorizzazione delle migliori tradizioni d’Italia nei menù e il privilegiare il rifornimento del cibo fresco (frutta, verdura, pesce) acquistandolo dove possibile nei porti di scalo, rappresenta certamente la scelta prioritaria di Costa Crociere, che è pure attenta a valorizzare sapori e gusti internazionali delle terre che incontra. C’è un altro aspetto che ci ha fatto piacere conoscere ed è un progetto antispreco, piuttosto strutturato e attivo già da anni, che passa attraverso la quantificazione della produzione degli scarti in tutte le fasi di preparazione per attivare azioni di miglioramento, la sensibilizzazione dei passeggeri al consumo responsabile e il recupero e la gestione delle eccedenze alimentari, ossia dei pasti non serviti a bordo, in accordo con il Banco Alimentare. Azioni concrete, non indifferenti, che hanno visto nel corso del tempo il coinvolgimento di più partner. Insieme a Marco Refrigeri abbiamo visitato le cucine immense, per molti aspetti all’avanguardia e strabilianti per l’organizzazione. Qui le ricette sono tutte codificate, per garantire una qualità costante, e pure l’estetica dei piatti deve rispettare un modello ben preciso, con tanto di prove campione. Per riuscire in tutto questo si lavora, a turni, 24 ore al giorno.

La Pizzeria Pummid’Oro

Il risultato è che i piatti arrivano in tavola caldi, ben presentati e ben cucinati. Tutto questo su una nave in mezzo al mare, con un carico di persone equivalente a un paese. La prova del nove è il piatto più semplice (perché gli altri hanno il coraggio di essere più elaborati): gli spaghetti al pomodoro con bottarga. Cottura perfetta, pomodoro senza punte di acidità, quindi ottima scelta di prodotto, calibrato nella giusta quantità per avvolgervi bene la pasta. Un tuffo al cuore inaspettato. C’è poi la possibilità di sperimentare, fuori dal pacchetto, ristoranti tematici, se si vuole fare altre esperienze, dalla pizzeria Pummid’Oro, al Sushino al Teppanyaki fino al ristorante per eccellenza, Archipelago, concepito sotto la guida esperta di tre chef stellati di calibro mondiale: Bruno Barbieri, Hélène Darroz e Ángel León. Tre i menù proposti, uno per chef, che contemplano ciascuno cinque piatti pensati per esplorare quella parte di mare che si sta navigando e una diversa storia di sostenibilità, motivo ispiratore di questo luogo che per ambientazione, servizio e particolarità dei piatti ha tutti i crismi di uno stellato. La punta di diamante: Riccardo Bellaera e la sua concezione di Alta Pasticceria

Entrato in Costa Crociere nel 2012, Riccardo Bellaera, in qualità di Corporate Chef Pastry & Baker di Costa Crociere, ossia di colui che detta la linea di pasticceria, pane e pizza non solo su Costa Toscana ma sull’intera flotta della compagnia, ha letteralmente rivoluzionato il mondo della pasticceria di bordo, che per molti anni è stato basico. Un progetto ambiziosissimo - partito una decina di anni fa e oggi riuscito - supportato da Iginio Massari, suo mentore - di innestare la qualità, l’estremo rigore, in un certo senso il perfezionismo dell’Alta Pasticceria, sulla quantità, in direzione di una specializzazione: il dessert al piatto. Già allievo del Maestro nella prima fase del suo percorso lavorativo, lo ha ritrovato in occasione delle collaborazioni di Costa con CAST Alimenti, e ne ha seguito le orme introducendo materie prime di assoluta qualità (e quindi ricercando aziende fornitrici di primissimo livello), chiedendo di investire in alta tecnologia (nel laboratorio di pasticceria di Costa Toscana sono presenti 2Qbo, dressatrici, temperatrici e due macchine per il taglio ad

acqua) e nella formazione del personale. Nel 2019 è stato selezionato dallo stesso Iginio Massari tra i primi 20 chef di avanguardia nel mondo della pasticceria internazionale. Questo è Riccardo Bellaera, perspicace, puntuale, rigoroso nel suo mestiere, instancabile ricercatore di equilibrio fra croccantezza, morbidezza e acidità nei suoi dessert, eccelsi, che finiscono per restituire una bella immagine della sua stessa persona. Provate a pensare di avere, lungo tutta la durata del viaggio, l’opportunità di concedervi simili dessert che non vi capita così spesso di assaggiare, se non quando andate in un certo ristorante o in una certa pasticceria, e di poter scegliere quale ogni giorno. Se vi state chiedendo se questo sia il paradiso dei golosi la risposta è sì. Difficile trattenersi a fronte di certe tentazioni!

La settimana del cioccolato. Tema: i sette vizi capitali

Ci mancava solo che nell’arco di quest’anno venissero programmate quattro crociere speciali dedicate all’Alta Pasticceria, come la settimana del cioccolato, che ha avuto luogo a inizio ottobre in collaborazione con Barry Callebaut, leader mondiale nella realizzazione di prodotti a base di cacao e cioccolato di alta qualità e partner di Costa Crociere da tempo che, forte delle sue 24 Chocolate Academy distribuite in tutto il mondo, ha potuto dispiegare le proprie carte migliori. Dalla stretta collaborazione fra Riccardo Bellaera e Alberto Simionato, direttore della Chocolate Academy di Milano, sono emersi infatti i nomi di 7 protagonisti di fama mondiale per questo viaggio nel gusto, provenienti da diversi Paesi (Philippe Bertrand , Carmelo Sciampagna, Antonia Mayunke., Loretta Fanella, Ramon Morato e naturalmente Riccardo Bellaera e Alberto Simionato), che hanno incontrato i passeggeri, svelato qualche segreto e presentato il dessert, dedicato a ciascuno dei vizi capitali, da loro appositamente studiato per la cena. Notevole scoperta di un nuovo cioccolato con il cremoso presentato da Antonia Mayunke, direttrice dell’Academy di Colonia, realizzato con Ruby - il cioccolato rosa con sentori di frutti di bosco - ribes nero e meringa al lampone. Ad ogni incontro, abilmente condotto dalla professionalissima Irene Colombo, l’assaggio di un gusto di gelato diverso, a tema cioccolato, preparato per l’occorrenza dalla gelateria della nave, la gelateria Amarillo. Il più sorprendente quello realizzato con la polpa del frutto del cacao, un sorbetto molto fresco e delicato, con una

leggera e piacevole acidità, tipico dei frutti esotici

(come il cacao), nato proprio nella Chocolate Academy di Milano. Le stesse cucine della nave, nell’intento di onorare il cioccolato, si sono allineate al tema ispiratore - sotto la guida di Antonio Brizzi – Corporate Executive Chef della flotta Costa Crociere - proponendo, sempre ogni giorno, un primo o un secondo a base di cioccolato da scegliere nel già ampio menù, come pure i bar (e sono ben 19 sulla nave!) hanno studiato un cocktail a tema. A completare l’offerta una serie di attività (degustazioni di cioccolato fuso e pure trattamenti al cioccolato nella SPA...) studiate per l’occorrenza. Sentirsi viziati e felici di esserlo, senza nemmeno fare lo sforzo di mettersi alla ricerca di qualcosa di buono, come di solito accade, rappresenterà, se viene il caso, anche l’ottavo dei vizi capitali, ma se tutto si circoscrive all’arco temporale di una settimana non vale neanche la pena farsi problemi! Gli studi dicono che il cioccolato, quello fondente in particolare, infonda buonumore. La settimana del cioccolato ha fatto di più, ha regalato a tutti i passeggeri conoscenza, professionisti veri a portata di parola e raffinatezze difficili da dimenticare. Ora sapete che, volendo, ci sono anche le crociere speciali e avete qualche elemento in più per scegliere e valutare se questa è l’esperienza che può fare per voi!