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INDICE Obiettivi e Metodologia..................................................................................................................................... 2 Note informative sulla società e il suo contesto................................................................................................ 2 I NOSTRI SERVIZI........................................................................................................................................... 3 A. Servizio di Assistenza Domiciliare Sociale (S.A.D.)..............................................................................................3 B. Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.)...............................................................................................................4 C. Assistenza Educativa (A.D.E.)................................................................................................................................4 D. Assistenza socio-educativa a favore di adulti diversamente abili e in condizioni di disagio sociale presso Centri Sociali...............................................................................................................................................................................5 E. Servizi di Integrazione Scolastica...........................................................................................................................5 F. Servizio di Gestione di Centri Educativi per Minori...............................................................................................6 G. Servizio di Trasporto Disabili.................................................................................................................................6 H. Gestione R.S.A........................................................................................................................................................6 La politica aziendale e il suo Contesto............................................................................................................. 6 Comprendere le esigenze e le aspettative delle parti interessate..................................................................10 Stakeholder.................................................................................................................................................... 18 1. Lavoro Infantile........................................................................................................................................... 20 2. Lavoro Forzato e Obbligatorio.................................................................................................................... 24 3. Salute e Sicurezza..................................................................................................................................... 28 4. Libertà di Associazione e Diritto alla Contrattazione Collettiva...................................................................34 5. Discriminazione.......................................................................................................................................... 38 6. Pratiche Disciplinari.................................................................................................................................... 42 7. Orario di Lavoro.......................................................................................................................................... 45 8. Retribuzione............................................................................................................................................... 47

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Obiettivi e Metodologia Il bilancio SA 8000 della Cooperativa SAN GIOVANNI di DIO risponde al bisogno di informazione e trasparenza espresso dal vertice aziendale e dagli stakeholder relativamente alle prestazioni erogate dalla suddetta società cooperativa.

A tal fine con esso l’organizzazione si propone di:  far conoscere ai vari portatori di interessi la politica di responsabilità sociale dell’azienda;  favorire la conoscenza e la comprensione da parte di tutti gli stakeholder degli impegni reali dell’azienda certificata conformemente allo standard SA8000;  fornire al management aziendale uno strumento utile per il riesame interno della politica di responsabilità sociale e la verifica del raggiungimento degli obiettivi aziendali;  evidenziare il miglioramento continuo della gestione aziendale attraverso i trend degli indicatori adottati.

La logica di base del presente documento, che viene redatto al termine di ogni anno, prevede che per ciascun requisito della norma SA8000 sia condotta una valutazione d’insieme che tenga conto dell’approccio adottato, dei risultati conseguiti, e del confronto di tali risultati con valori medi di riferimento di settore e con gli obiettivi interni aziendali.

Note informative sulla società e il suo contesto La Società Cooperativa SAN GIOVANNI DI DIO è stata costituita il 14/07/1997 e ha sede in Foggia alla Via di Iuvara snc; essa ha come oggetto:   

servizi domiciliari di assistenza, sostegno e riabilitazione effettuati tanto presso le famiglie, quanto presso strutture di assistenza; servizi e prestazioni infermieristiche presso strutture sanitarie, riabilitative ed assistenziali pubbliche, private o attivate direttamente; gestione di strutture di ospitalità per soggetti non autosufficienti o parzialmente autosufficienti e/o assistenza nelle medesime.

La “San Giovanni di Dio”, è una Cooperativa Sociale di gestione di servizi socio-sanitari-educativi ed opera in diverse attività di prevenzione, educazione, riabilitazione e cura alla persona sia a domicilio che presso asili nido, strutture diurne, residenziali nonché in strutture protette pubbliche e private che eroghino prestazioni sanitarie.

La San Giovanni di Dio è una cooperativa sociale dinamica ed efficiente, che opera in settori diversificati impiegando personale altamente qualificato.

Nel corso degli anni la Coop. Sociale “San Giovanni di Dio” è cresciuta ed ha investito nel proprio futuro, per diventare una realtà sempre più affermata ed importante nell’ attività socio-sanitaria ed educativa rivolta agli anziani, ai bambini, ai minori, ai portatori di handicap e alle persone affette da disagio psichico.

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ALL. 1 BILANCIO SOCIALE 2016 Per rispondere efficacemente alle necessità di queste categorie, la San Giovanni di Dio si avvale di una forte struttura organizzativa e di una rete di Operatori specializzati.

L'esperienza acquisita, i principi etici del pieno coinvolgimento e della formazione professionale dei lavoratori, il sentimento cooperativo e la filosofia del "condividere" e del "fare bene", rappresentano le linee guida che hanno permesso di crescere e ampliare il proprio target di inter-vento adattandosi alle esigenze di esternalizzazione dei servizi non “core” mostrate dalle pubbliche amministrazioni.

La Coop. San Giovanni di Dio, da anni operante nel mercato del Facility Management, volge la propria attenzione al raggiungimento di standards qualitativi che si collochino ai vertici del mercato, nel rispetto della normativa vigente attraverso l'investimento e la ricerca delle risorse e delle tecnologie più adeguate a rispondere alle mutevoli e crescenti esigenze dei propri Clienti.

I NOSTRI SERVIZI A. Servizio di Assistenza Domiciliare Sociale (S.A.D.) Il Servizio S.A.D. ha lo scopo di offrire assistenza ai soggetti anziani e disabili e promuovere interventi a sostegno delle famiglie e dei disabili stessi.

Pertanto, il Servizio di Assistenza domiciliare è costituito dal complesso degli interventi diretti a persone o a nuclei familiari che, in particolari contingenze o per una non completa autosufficienza, non siano in grado, anche temporaneamente, di soddisfare le esigenze personali e domestiche.

Il servizio, inoltre, è rivolto anche a quei nuclei familiari comprendenti soggetti a rischio di emarginazione, in modo da consentirne la permanenza nel normale ambiente di vita e di ridurre le esigenze di ricorso a strutture residenziali.

Gli scopi del servizio di assistenza domiciliare sono:  favorire la permanenza della persona nel suo contesto abitativo e relazionale;  conservare, sostenere e recuperare l’autonomia della persona anche al fine di evitare ricoveri impropri presso Case di Riposo/ Istituti per anziani parzialmente autosufficienti e ospedalizzazioni improprie di tipo alberghiero;  mantenere e supportare la rete delle relazioni sociali e familiari, onde evitare l’isolamento della persona.

Le prestazioni socio assistenziali e di aiuto alla persona vengono erogate dall’assistente domiciliare, sulla base della formulazione di un progetto personalizzato concordato tra gli operatori del servizio e il destinatario. Le stesse consistono principalmente in attività dirette alla:   

assistenza diretta al sostegno ed alla cura della persona (mobilizzazione, pulizia personale, aiuto per il bagno, vestizione, nutrizione, accompagnamento dal medico e consulenza ai familiari sulle corrette norme igieniche; aiuto domestico (cure delle condizioni igieniche dell’alloggio, riordino del letto e delle stanze, cambio biancheria, aiuto della preparazione dei pasti e per le spese); prestazioni di segretariato sociale (accompagnamento per la riscossione delle pensioni, ecc.); Pagina 3 di 50

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interventi tendenti a favorire la socializzazione dell'assistito a seguito di precise indicazioni dell'Assistente Sociale incaricato.

La realizzazione del servizio è offerto da assistenti socio-assistenziali altamente qualificati nel settore in modo da poter fornire risposte ai problemi della famiglia con anziani, disabili e persone non autosufficienti.

B. Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.) L’assistenza domiciliare integrata è un sistema di interventi e servizi sanitari offerti a domicilio, intendendo per domicilio sia l' abitazione del paziente, sia una struttura comunitaria, sia casa di riposo o struttura residenziale permanente; si caratterizza per l'integrazione delle prestazioni offerte, legate alla natura e ai bisogni a cui si rivolge; si basa anche sulla concordia degli interventi progettati e gestiti da figure professionali multidisciplinari.

La continuità assistenziale offerta dal concorso progettuale degli organi professionali coinvolti (sanitari, operatori del sociale, fisioterapisti, farmacisti, psicologi, ecc.) garantisce la condivisione degli obiettivi e delle responsabilità, e stabilisce i mezzi e le risorse necessarie per il raggiungimento dei risultati di salute.

L'assistenza domiciliare, componente del welfare regionale e locale, è comprensiva di diverse tipologie di assistenza che si articolano in vari livelli, diversificati in base alla loro maggiore o minore intensità assistenziale, al numero e alla competenza professionale specifica degli operatori coinvolti, al profilo della persona a cui si rivolgono, alla modalità di lavoro degli operatori, e infine al livello operativo territoriale ed integrato coinvolto.

C. Assistenza Educativa (A.D.E.) Il servizio è costituito da prestazioni di natura socio-assistenziale educativa che vengono assicurate al domicilio di famiglie in evidente situazione di disagio socio-relazionale dove sono presenti minori di diversa età, che esprimono un disagio o sono a rischio di devianza sociale e/o psicopatologica.

Tali prestazioni si caratterizzano sia in senso preventivo a favore del minore, sia in termini di sostegno diretto al minore ed alla famiglia al fine di salvaguardare la qualità del rapporto tra genitori e figli e con l'obiettivo di rafforzare il legame tra le figure parentali.

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D. Assistenza socio-educativa a favore di adulti diversamente abili e in condizioni di disagio sociale presso Centri Sociali La Cooperativa San Giovanni di Dio, con proprio personale qualificato e specializzato, provvede all’esecuzione delle seguenti prestazioni anche presso centri sociali:  Attività educative indirizzate all’autonomia, di socializzazione e animazione;  Attività espressive, psico-motorie e ludiche;  Attività formative e culturali;  Attività di laboratorio ludico-espressivo e artistico

E. Servizi di Integrazione Scolastica La Cooperativa svolge attività al fine di attuare il P.E.I. (Piano Educativo Individuale) elaborato dai committenti (Comuni, privati, ecc.), allargato ovviamente ad ogni altro interlocutore coinvolto (Famigliari, Insegnanti, ecc.).

Nello specifico l’attività del Personale, è riconducibile alle seguenti funzioni:   

  

Collaborare alla definizione e alla realizzazione del Progetto sull’Utente, osservandolo, raccogliendo osservazioni specifiche in un’ottica bio-psico-sociale, relativamente ai bisogni dell’alunno.

Contribuire alla definizione degli strumenti necessari per rispondere a specifici bisogni del minore disabile.

Contribuire fattivamente, tramite la relazione e gli strumenti insiti in essa, nonché tramite eventuali materiali didattici ed ausili, alla realizzazione degli obiettivi educativi, di socializzazione, di sostegno all’apprendimento, nonché a quelli connessi all’acquisizione di autonomie, secondo le indicazioni del PEI, ed in stretta collaborazione con gli Insegnante e con eventuali altri Operatori coinvolti.

Contribuire alla verifica dei risultati degli interventi previsti dal PEI. Svolgere attività anche di assistenza diretta al Minore, sempre nell’ottica di favorire un percorso di acquisizione di autonomie, di integrazione e di comunicazione con gli altri Alunni della Classe e della Scuola.

Favorire la diffusione di una cultura dell’inclusione e dell’aiuto a chi ne ha bisogno, dell’integrazione e del gruppo.

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F. Servizio di Gestione di Centri Educativi per Minori Il servizio di gestione è costituito da prestazioni ed interventi integrati di tipo educativo, ludicoricreativo, di socializzazione, di animazione e di aggregazione finalizzati a contrastare l’isolamento e l’emarginazione sociale dei minori esposti al rischio di dispersione scolastica e di devianza nell’ambito di un progetto formativo integrato e condiviso, per contrastare fenomeni di marginalità e disagio dei minori e supportare la famiglia.

G. Servizio di Trasporto Disabili Il servizio di trasporto disabili è un servizio concepito per consentire l’accesso al lavoro, alla scuola ed alle terapie a coloro che non hanno la possibilità di utilizzare mezzi pubblici ( persone in carrozzina o con problemi di deambulazione ecc.).

H.

Gestione R.S.A.

La Residenza Sanitaria Assistenziale (R.S.A.) assicura tutti i servizi prescritti dalle normative nazionali e regionali in ordine alla gestione di residenze sanitarie per anziani. La R.S.A. fa parte della rete dei servizi territoriali di primo livello e rappresenta una soluzione di cura e assistenza dell'anziano non autosufficiente quando non può essere attuata un'assistenza presso il proprio domicilio per cause di tipo sanitario e socio-ambientale.

LA Cooperativa San Giovanni di Dio ha un proprio sistema di gestione aziendale relativo agli aspetti della qualità delle prestazioni e dell’applicazione etica delle leggi e delle norme riguardanti il rispetto dei lavoratori e dell’ottemperanza delle norme e delle leggi concernenti la salute e la sicurezza degli stessi.

Tutti i settori di attività sono stati certificati da Enti accreditati, sulla base delle specifiche norme di riferimento: UNI EN ISO 9001 SA 8000

per la qualità per la gestione etica del rapporto con i lavoratori

La politica aziendale e il suo Contesto La Politica aziendale della Qualità è stata riemessa il 02 febbraio 2017, in seguito all'adeguamento della nuova normativa di riferimento SA 8000:2014.

A tal fine si procede ad un breve descrizione per individuare il CONTESTO in cui la San Giovanni di Dio svolge le sue attività di erogazione dei servizi su descritti.

Prodotto/Mercato/Clienti Come si evince da un sintetico elenco dei clienti dell’azienda, di seguito riportati, la San Giovanni di Dio eroga i propri servizi soprattutto nella Regione Puglia, con uno sguardo negli ultimi tempi anche verso le restanti regioni.

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ALL. 1 BILANCIO SOCIALE 2016 Sicuramente come fattore interno si evince una forte capacità dell’azienda di soddisfare le aspettative dei clienti con una qualità dei servizi erogati, un brand diversificato a garanzia della centralità del cliente.

Il modello assistenziale di riferimento Lo sviluppo di una specifica cultura del nursing ha portato alla elaborazione di diverse teorie assistenziali che definiscono l’approccio scientifico ai problemi degli utenti.

Alla luce delle esperienze fatte in diverse realtà socio sanitarie e degli studi condotti a livello nazionale e internazionale il modello assistenziale della Orem è comunemente considerato quello che più si adatta alle specificità dell’assistenza domiciliare Integrata.

In tale modello assistenziale, per usare le parole della stessa Dorothea Orem, “l’arte del Nursing è praticata operando nei confronti della persona disabile, aiutandola ad operare da sola o aiutandola a imparare a fare da sola”.

Ciò che spinge alla necessità del Nursing è l’incapacità di una persona di provvedere continuamente e qualitativamente rispetto alle proprie necessità di self-care.

Tale modello teorico, identifica una pratica d’eccellenza nei servizi domiciliari rivolti ad anziani e disabili, e prevede un approccio alle attività di cura modulato in funzione del grado di autosufficienza della persona, un modello di cure personalizzate che prevede un articolazione degli interventi, da quello supportivo-educativo a quello totalmente compensatorio, finalizzato a potenziare le capacità di Self-care del paziente per restituirgli ruolo e dimensione sociale.

In questo contesto teorico l’azione degli Operatori sarà sempre improntata al mantenimento ed al recupero del massimo grado di autosufficienza possibile, attuando azioni di aiuto, di compensazione e solo se indispensabile di sostituzione.

Tale caratterizzazione dell’approccio assistenziale è finalizzata a mantenere o far recuperare alla persona il massimo della autogestione, dell’inserimento sociale e dell’interiore determinazione.

In sostanza tutti gli operatori, nel fornire le prestazioni richieste, terranno in massimo conto la necessità di stimolare, incoraggiare e sostenere l’utente e il contesto sociale e familiare nella ricerca del massimo grado di autosufficienza possibile.

L’azienda mantiene buoni rapporti anche con i competitor, con i quali spesso si interfaccia in vere e proprie collaborazioni per soddisfare sempre più le aspettative dei clienti.

Di seguito un breve riepilogo dei clienti più rappresentativi

Commessa

Tipologia del servizio

Comune di Foggia

- Assistenza domiciliare intergrata - Integrazione scolastica

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Ambito di San Severo

- Servizi di assistenza domiciliare - Assistenza domiciliare integrata - Assistenza domiciliare educativa - Integrazione scolastica

Anmbito di Manfredonia

- Assistenza domiciliare educativa - Integrazione scolastica

Ambito di Triggiano

- Servizi di assistenza domiciliare - Assistenza domiciliare integrata

Ambito Putignano

Ambito di Troia.

Ambito di San Marco

- Servizi di assistenza domiciliare

- Servizi di assistenza domiciliare - Assistenza domiciliare integrata

- Assistenza domiciliare integrata

Ambito di Lucera

- Segretariato sociale

Comune di Bari

- Integrazione scolastica

Comune di Monte Sant'Angelo

- Casa di riposo per Anziani

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ALL. 1 BILANCIO SOCIALE 2016 Fattori Ambientali Pur non essendo certificata ISO 14001, la San Giovanni di Dio è molto attenta agli aspetti e conseguenti impatti ambientali che possono ripercuotersi sull’erogazione dei servizi.

Per i fornitori trasportatori si cerca di coinvolgerli nell’attenta gestione delle emissioni in atmosfera e dei fumi, per le strutture degli utenti e della case di riposo, si presta attenzione ai requisiti relativi alle condizioni ambientali, disponibilità e ottimizzazione dell’energia avvisando i clienti di eventuali sprechi, ecc.

Fattori Economici e politici La San Giovanni di Dio è una Cooperativa di persone, non ci sono investitori e con gli istituti bancari c’è la massima trasparenza e disponibilità.

Relativamente ai clienti la solvibilità è garantita dalla fidelizzazione degli stessi, e dal fatto che l’azienda lavora molto con le pubbliche amministrazioni, quasi la totalità delle commesse.

Data la tipologia dell'azienda non sono presenti molti fornitori, i pochissimi fornitori sono qualificati attraverso verifiche ispettive di II^ parte, si tratta per lo più di aziende che si occupano di fornire DPI. Risorse Umane L'efficacia e l'efficienza della Cooperativa San Giovanni di Dio sono determinate dalla qualifica e competenza del proprio personale.

Tutto il Personale della San Giovanni di Dio opererà nel rispetto di un Codice Etico e Comportamentale che detta gli indirizzi della relazione da mantenere con Utenti e Famigliari.

I criteri e i metodi impiegati sono i seguenti: a) Centralità dell’Utente – L’Utente nei cui confronti viene redatto il PAI, e la sua realtà Famigliare, sono il centro d’interesse e dell'attività dell’Operatore e dell’équipe; ogni azione viene svolta affinché essi traggano i benefici maggiori dal Servizio.

Essendo l’Utente inserito in un contesto di relazioni emotivamente e socialmente importanti, l’Operatore ha cura di dare a questo contesto la debita importanza; i Famigliari, ad esempio, rappresentano un punto di riferimento imprescindibile, e l’Operatore assegna loro la giusta importanza e considerazione. b) Prestazioni e programma di attività – Il percorso dell’Utente e l’esplicazione del suo PAI viene realizzato tramite l’esecuzione di interventi, la cui durata ed orario di esecuzione sono previsti da uno specifico programma condiviso tra differenti figure professionali, e dagli accordi tra Utente/Famiglia e Servizio.

L’Operatore osserva con scrupolo orari e durate, nonché la tipologia di intervento, le modalità attuative e relazionali, gli accorgimenti previsti; prima di eseguire ogni modifica, si consulta e ne chiede autorizzazione al Referente, e questi all’Ente. c) Etica e comportamento – L’Operatore si approccia all’Utente ed ai Famigliari guidato da principi etici e da norme comportamentali, il cui riferimento è rappresentato dal “Codice Etico e Pagina 9 di 50

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ALL. 1 BILANCIO SOCIALE 2016 comportamentale del Personale”, illustrato e consegnato prima di avvio d’appalto a tutto il Personale.

I pilastri su cui si basa il comportamento dell’Operatore verso Utente e Famigliari sono: rispetto; educazione; stimolo all’autonomia ed all’autodeterminazione; valorizzazione delle risorse, dei progressi, degli elementi positivi ed auspicati; tolleranza e comprensione; disponibilità; incorruttibilità, onestà ed assenza di interessi secondari; senso di servizio.

Il senso di servizio deve anche rappresentare una guida per i limiti che comunque all’Utente può essere necessario porre; l’Operatore ha consapevolezza che il Servizio può fare tanto per l’Utente ma non tutto, che l’attività è legata ad un PAI e ad un accordo che non è in suo potere modificare autonomamente. d) Responsabilità e titolarità – L’Operatore è responsabile di ciò che fa nei riguardi dell’Utente, e questo è sottolineato ancor più dall’assegnazione dell’Utente in via esclusiva e continua ad un singolo Operatore. Opera quindi con pieno e completo senso di responsabilità, e con la consapevolezza che una parte del benessere di Utente e Famigliari consegue direttamente dal suo operato, dai suoi modi relazionali, dal dialogo e dalla considerazione che sa trasmettere. e) Mutevolezza, osservazione, documentazione – L’Operatore ha un approccio quotidiano teso all’osservazione, e cerca di percepire i cambiamenti e le differenze soprattutto nel contesto degli obiettivi che il PAI ha individuato e ritenuto prioritari; di questi cambiamenti, che se opportuno ha cura di sottolineare allo stesso Utente, tiene costantemente informati i referenti dell’Ente, e li riporta sulla documentazione individuale dell’Utente, per quanto di propria competenza.

Infrastrutture Le attività svolte dalla Cooperativa San Giovanni di Dio avvengono presso le infrastrutture di proprietà dei clienti: 

Abitazioni private



RSA/RSSA pubbliche e private

La disponibilità degli spazi dedicati agli uffici è sufficiente per lo svolgimento delle attività di gestione delle commesse e dei sistemi di gestione aziendali di certificazione.

Comprendere le esigenze e le aspettative delle parti interessate - CLIENTI Nel sistema di gestione aziendale adottato dalla San Giovanni di Dio tutte le attività tecniche, sanitarie e gestionali sono predisposte a partire da solide basi scientifiche. Pertanto anche le attività di progettazione dei servizi oggetto dell’appalto sono state affrontate con un approccio metodologico improntato alla evidenza scientifica, in una logica incrementale che, coniugando le migliori esperienze italiane e internazionali con le specificità del territorio e dei servizi di Pagina 10 di 50

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ALL. 1 BILANCIO SOCIALE 2016 riferimento, vuole cogliere gli obiettivi di efficienza, efficacia e appropriatezza richiesti dai vari clienti.

I ruoli e le funzioni del personale di assistenza risultano definiti, comunicazione, collaborazione e sincronia tra i vari componenti del team sono facilitati dal processo stesso.

Le fasi del processo sono così sintetizzabili:  Osservazione e identificazione dei bisogni di assistenza espressi e o potenziali dell’utente (fase di anamnesi e di diagnosi)  Pianificazione delle attività: determinare come aiutare l’utente, stabilire delle priorità, stabilire le azioni assistenziali e tutelari da mettere in atto per le specifiche problematiche di ogni singolo ospite  Attuazione degli interventi: attuare e documentare gli interventi svolti da ogni componente dell’equipe, documentare le risposte agli interventi  Valutazione: la valutazione è un processo sistematico e continuo di comparazione delle risposte dell’ospite con gli obiettivi e i risultati attesi, consente di rivalutare periodicamente i piani di assistenza.

In questo contesto metodologico appare evidente come il PAI è il documento fondamentale cui è incentrato tutto il processo di erogazione del servizio.

Gli obiettivi dell’adozione del Programma degli interventi sono:  Focalizzare l’attenzione sul paziente e sui suoi bisogni  Identificare e coordinare le attività di tutti gli operatori che interagiscono con l’utente  Organizzare in modo logico e consequenziale tutte le attività previste  Monitorare costantemente la corrispondenza tra obiettivi identificati nel piano individualizzato, risultati attesi e le risposte realmente ottenute  Valutare l’appropriatezza e l efficacia degli interventi  Documentare tutte le attività.

Il processo di nursing, fin qui sinteticamente descritto, è un contenitore metodologico che aiuta a pianificare, coordinare, documentare e valutare al meglio le attività assistenziali poste in essere.

Tale contenitore però, per ottenere risultati realmente efficaci, va riempito di contenuti, teorici e pratici, specifici e adatti alle varie tipologie di erogazione dei servizi.

Tali contenuti sono:  un modello teorico e concettuale di riferimento a cui orientare le attività assistenziali  protocolli, procedure e pratiche operative per l’erogazione delle singole prestazioni che siano di documentata e sicura efficacia.

I protocolli e le istruzioni operative Il modello assistenziale che la San Giovanni di Dio intende applicare, utilizza protocolli e istruzioni operative rispetto ai quali renderà formazione e aggiornamento permanente cui sottoporre i propri operatori.

Da quanto fin qui esposto, appare evidente che l’impostazione metodologica, nella logica della revisione e del miglioramento continuo della qualità, considera i processi, i protocolli e le istruzioni operative come strumenti in continua evoluzione. In particolare i protocolli, elaborati secondo i Pagina 11 di 50

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ALL. 1 BILANCIO SOCIALE 2016 principi sopra descritti, sono: orientati all’EVIDENCE BASED NURSING, inseriti nel manuale della qualità con l’indicazione della letteratura scientifica di riferimento, codificati e revisionati secondo quando stabilito nelle norme UNI EN ISO 9001 e UNI 10881.

La corretta esposizione ed applicazione dei protocolli e delle istruzioni operative da parte del personale di assistenza fa parte dei criteri di valutazione del personale e viene effettuata attraverso una apposita procedura valutativa.

MODALITA’ PER FAVORIRE L’AUTONOMIA INDIVIDUALI

O IL MANTENIMENTO DELLE ABILITA’

Le metodologie d’intervento e i connessi protocolli operativi descritti al punto precedente, basati su basi scientifiche, improntano la tecnica organizzativa sul rafforzamento delle capacità residue dell’utente, coinvolgendolo attivamente nel processo d’aiuto e quindi nell’erogazione delle prestazioni stabilite dal PAI, prevedendo il consenso, la condivisione e la partecipazione attiva da parte di questi o dei familiari.

Il progetto generale del servizio, attraverso l’attivazione di percorsi individualizzati e mai standardizzati, costruiti su dati osservativi e conoscitivi, propone lo scopo di incentivare, potenziare e mantenere uno sviluppo individuale in autonomia inteso come insieme di cambiamenti che possono riguardare tutte le aree di personalità delle persone seguite. Per autonomia si intende un processo che vede interagire contemporaneamente e in modo interdipendente l’utente, il Servizio, la famiglia e il territorio. In questo processo il “saper essere” e il “saper fare” sono in un rapporto circolare.

L’autonomia è intesa in almeno quattro ambiti centrali:  autonomia individuale vista come coscienza di sé, dignità personale e accettazione dei propri limiti, cura della propria persona, capacità di superare le diverse forme di dipendenza, capacità di scelta 

autonomia relazionale intesa come capacità di differenziare gli ambienti, i contesti di vita, e muoversi in essi nel rispetto del proprio benessere e della propria dignità



autonomia sociale come capacità di stare in contesti gruppali rispettandone e tollerandone le regole e i vincoli



autonomia nella gestione della casa e dei propri interessi intesa come capacità di gestire in modo



equilibrato il rapporto tra obblighi e interessi personali (lavoro, hobby, ecc…)

Occuparsi di persone con disagio significa quindi abituarsi a sollecitare e monitorare cambiamenti anche piccoli, che si realizzano nell’arco di tempi molto lunghi; significa anche lavorare nella direzione del miglioramento della qualità della vita della persona, nell’ottica del rispetto delle caratteristiche della stessa, delle sue potenzialità ma anche dei suoi limiti.

L’équipe operativa della nostra cooperativa determina tre obiettivi specifici come risposta ai bisogni espressi:  incentivazione dell’autonomia personale 

miglioramento della qualità della vita



aumento e mantenimento delle conoscenze e delle competenze e loro ricaduta funzionale

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ALL. 1 BILANCIO SOCIALE 2016 E’ evidente che tali obiettivi si declinano in maniera differente a seconda delle specifiche caratteristiche di ogni singolo individuo (patologia, storia pregressa, capacità di adattamento, contesto familiare, ecc…).

La modalità d’intervento, da parte degli operatori, consiste nel ritenere che la persona con disagio esprime sia bisogni evolutivi sia bisogni esistenziali, bisogni di apprendimento ma anche di benessere, e ciò indipendentemente dalla specifica patologia e modalità di funzionamento individuali.

Gli operatori, dopo aver monitorato le abilità di base del singolo individuo, lavoreranno sul potenziamento delle stesse e delle abilità sociali, strutturando l’intervento, laddove è possibile, non sulla “sostituzione” (l’operatore effettua attività che l’utente è capace di fare da solo) ma sul “supporto”, “assistenza” e “addestramento” di determinate abilità (insegnamento di modalità alternative per poter svolgere una funzione autonomamente o comunque in collaborazione con gli operatori), affinché acquisiscano maggiore consapevolezza della propria persona e degli strumenti che possono migliorare autonomia e qualità della vita.

FLESSIBILITA’ E ADATTABILITA’ NELLA GESTIONE DEL PAI I Servizi Domiciliari per propria natura devono essere caratterizzati da flessibilità organizzativa, e da un elevato grado di adattabilità alle esigenze dei propri Utenti e delle Famiglie; se loro obiettivo è anche quello di favorire la permanenza a domicilio, ciò è reso possibile anche nella misura in cui vi è un’aderenza ai bisogni della famiglia, ad esempio per quanto concerne orari di esecuzione e frequenza degli interventi, oltre che alla tipologia degli interventi stessi.

I servizi domiciliari si strutturano necessariamente su di un impianto organizzativo di base (ad es.: orari e giorni di funzionamento; organizzazione del Personale; ecc.), ma nei confronti del singolo Utente non possono che calarsi sulla/nella sua realtà e rispondere alle sue specifiche esigenze.

All’interno di una organizzazione di base, ed entro i confini delle prestazioni e degli interventi previsti dal mansionario del Personale, il Servizio deve comunque adattarsi e modificarsi in base alla condizione dell’Utente e del suo nucleo famigliare, appunto per perseguire il suo primo scopo: quello di consentire la permanenza nell’abitazione.

Intento della San Giovanni di Dio è dunque quello di prevedere ed attuare una serie di aspetti e caratteri organizzativi che agevolino appunto tale aderenza tra bisogno e risposta.

Tempestività nella presa in carico Al verificarsi di una situazione critica, che richieda una presa in carico celere diviene importante il come ed il quando il Servizio riesce a dare una risposta, vale a dire a concretizzare la presa in carico.

Impegno della San Giovanni di Dio è di rispondere alla presa in carico, e di attivare i relativi interventi, nell’arco del tempo minimo indispensabile alla sua organizzazione.

D’intesa con i clienti, potrà essere anche valutata una prassi immediata di fronteggiamento, che preveda ad es. che il Piano individualizzato venga compilato dopo, successivamente ad avere effettuato i primi interventi assistenziali urgenti.

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ALL. 1 BILANCIO SOCIALE 2016 La prassi sarà, ovviamente, da definire e condividere con il cliente; preme sottolineare la disponibilità della San Giovanni di Dio a porre in essere prassi che consentano l’immediatezza della presa in carico, il superamento di procedure che, pur necessarie, possono rallentare il fronteggiamento di situazioni di urgenza.

Modificazione interventi Lo stesso discorso è valevole per quelle situazioni in cui, ad esempio nel corso dell’intervento assistenziale, viene rilevato dal Personale un significativo cambiamento nelle condizioni dell’Utente, da cui sia chiara l’urgenza di un intervento differente.

In tali situazioni, si può prevedere una fase di contenimento dell’emergenza arrecando quindi l’assistenza necessaria subito all’Anziano, per poi procedere alle conseguenti segnalazioni.

Se i tempi invece lo consentono, sarà attivata una procedura precedente di condivisione, che prevederà: valutazione della situazione da parte dell’Operatore e tempestiva comunicazione all’Assistente sociale; condivisione immediata tra le Assistenti sociali del cliente e della San Giovanni di Dio; decisione in merito alla modifica dell’intervento.

L'intento della San Giovanni di Dio è quello di considerare sempre prima la situazione concreta ed immediata di bisogno dell’Utente, rispondendo a questa, anche forzando i passaggi formali, ovviamente in tutte le situazioni in cui la celerità nella presa in carico del bisogno sia ritenuta essenziale ed importante.

Modificazione piani di lavoro del Personale Conseguentemente a quanto esposto ai due precedenti punti, saranno modificati i piani di lavoro del Personale.

Quest’ultimo, a tale riguardo, sarà preventivamente informato in merito alle esigenze di adattabilità e flessibilità che il Servizio deve possedere, e quindi addestrato a farsi carico delle modifiche tempestive ai piani di lavoro che potranno verificarsi. In ogni caso in cui le procedure vengano modificare in condizione di urgenza, ed attuati o modificati interventi nei confronti di Utenti, la San Giovanni di Dio prevede un meccanismo compensativo, che si concretizzerà in una tempestiva comunicazione di ogni informazione a tutti i soggetti interessati.

Per coprire una maggiore fascia di possibile bisogno, la San Giovanni di Dio è disponibile a valutare insieme al cliente l’estensione dell’operatività del Servizio, vale a dire l’estensione sia della fascia oraria che dei giorni di attività (anche le domeniche ed i giorni festivi).

Tale estensione potrebbe essere utile per situazioni episodiche e d’emergenza.

Internet – La San Giovanni di Dio realizza alcune iniziative tramite il proprio sito istituzionale (www.sangiovannididio.it), e che vanno nella direzione di favorire una vicinanza con i Cittadini e con gli Utenti dei Servizi presso cui opera:  da una parte la illustrazione delle caratteristiche dei singoli Servizi, con la pubblicazione di brevi “monografie” illustrative; il Cittadino ed i clienti possono così avere un’idea dei caratteri dei Servizi, compresi quelli domiciliari.  Dall’altra parte, il sito prevede la possibilità di un giudizio sui Servizi prestati, semplicemente accedendo al sito e indicando la propria valutazione.

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ALL. 1 BILANCIO SOCIALE 2016 Numero Verde Utenti – La San Giovanni di Dio è infine disponibile a porre a disposizione dell’Utenza un Numero Verde, al quale Anziani e Famigliari possano rivolgersi per ottenere informazioni, segnalare situazioni di bisogno, avere un momento di conforto o di sfogo, ecc.

Al numero Verde, attivo nell’arco delle 24 ore ed in tutti i giorni dell’anno, risponderebbe il Personale attivo presso la sede operativa negli orari abituali di apertura della stessa. Tale iniziativa sarà attuata nella misura in cui esiste un accordo ed una condivisione preventiva con il cliente.

Coinvolgimento nella definizione dei PAI La letteratura in materia afferma sempre che il Famigliare, o se possibile l’Utente stesso, debbano essere coinvolti nella definizione del PAI. La San Giovanni di Dio propone un coinvolgimento che preveda azioni concrete e tangibili, come ad esempio:  Incontro con Utente o Famigliare per illustrare il PAI chiedendone la condivisione o dove invece sia ritenuto non pienamente condivisibile.  Verifiche mensili (anche telefoniche), svolte dall’Assistente sociale nei confronti di Utenti/Famigliari, tese a verificare che ciò che il PAI prevede, e ciò che il Servizio fa nei confronti dell’Anziano, siano effettivamente consonanti ai bisogni ed alla situazione. Nel caso si evinca una discrepanza, sarà poi compito dell’Assistente sociale promuovere un approfondimento, ed una eventuale ridefinizione del PAI.  Incontri o contatti a cadenza almeno bimestrale di verifica del PAI, nei quali Utente e/o Famigliare abbiano la possibilità di suggerire ridefinizioni e proposte, aggiustamenti del PAI. Promozione del Servizio domiciliare Al fine di promuovere una diffusione della conoscenza del Servizio, la San Giovanni di Dio ritiene utile organizzare alcune iniziative (previo consenso ed in accordo con il cliente), come ad esempio: 

Incontri destinati alla popolazione: in cui sia illustrato il Servizio, i suoi caratteri, ciò che può fare per le famiglie, le modalità di accesso, la eventuale compartecipazione economica, questi incontri prevedranno la diffusione della CARTA dei SERVIZI, che verrà quindi consegnata al cliente e alle famiglie coinvolte nel servizio, la suddetta Carta dei Servizi riporterà tutte le specificità del servizio incluse le strategie e i metodi.



Campagna informativa: da realizzare anche con articoli sui giornali locali, sulle emittenti TV e radio.



Social Network: La Cooperativa sfrutterà le possibilità oggi consentite dall’informatica, prevedendo gruppi su social quali Facebook e simili. I gruppi avrebbero il senso di aggregare soggetti in qualche misura coinvolti nel Servizio (familiari, utenti, associazioni, ecc.), e favorire una socializzazione di conoscenze, considerazioni, proposte, ecc.



Mappatura delle realtà aggregative e associative del territorio, per verificare il livello di conoscenza e di sensibilità rispetto ai temi della diversabilità e creare una rete stabile di collaborazione con i vari partner territoriali.



Incontri formativi/conoscitivi sul rapporto anziano/famiglia, saranno organizzati degli incontri periodici a scuola prevedendo il coinvolgimento delle famiglie degli utenti seguiti, unitamente agli Operatori impiegati nelle attività. Gli incontri saranno tenuti da uno Pagina 15 di 50

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

   

Psicologo esperto in diversabilità. I presenti incontri nascono dalla volontà di illustrare, analizzare e sensibilizzare .

Iniziativa “sportello d’ascolto ” la San Giovanni di Dio predisporrà uno sportello di ascolto e consulenza per gli utenti e i familiari. Lo sportello sarà gestito da personale qualificato, secondo un cronoprogramma specifico e concordato con il cliente, fornendo consulenza, informazioni e supporto per favorire: un clima di maggiore collaborazione tra i vari attori in campo; l’implementazione di protocolli operativi specifici per l’assistenza agli anziani e ai disabili; la creazione di un punto di presa in carico e smistamento nei vari snodi territoriali che si occupano di disabilità (ASL, Associazioni, centri); un coordinamento territoriale capillare.

Il raggiungimento di tali obiettivi, per far fronte alle esigenze e aspettative dei clienti, è sostenuto attraverso diverse azioni convergenti verso il miglioramento delle informazioni, dell’accessibilità ai servizi e della partecipazione degli utenti e delle loro famiglie come:  

Accessibilità on line al servizio Attività di animazione sociale

La San Giovanni di Dio promuove la diffusione, l’immagine e l’accessibilità dei servizi che gestisce, tale attività di promozione si sostanzia in diverse attività concordate con il Committente.

Nello specifico del servizio offerto si intende favorire l’accessibilità e la trasparenza pubblicando sul sito della San Giovanni di Dio tutte le informazioni utili al servizio ivi compresi moduli per inoltrare domande, reclami e questionari e per valutare il livello di gradimento del servizio.

Delle risultanze statistiche di tale pubblicazione produrrà dei report dettagliati per i servizi sociali comunali comprendenti: numero di contatti, analisi statistica delle risposte ai questionari, resoconto delle attività poste in essere a seguito di reclami ed ogni altra informazione che il cliente ritenesse utile.

Per migliorare l’accessibilità al servizio è indispensabile realizzare una campagna di informazione e di promozione del servizio che non si limiti a far sapere che esiste un servizio come le cure domiciliari integrate e non, ma a creare interesse ed aspettativa intorno allo stesso.

Si pensa ad una vera e propria campagna di comunicazione finalizzata alla promozione del servizio, che sarà resa in forma accattivante ed attenta soprattutto all’aspetto alla semplicità dei contenuti.

La tendenza sarà quella di raggiungere figli, nipoti, parenti in genere dei clienti, che sono indirettamente beneficiari del servizio, traendo da questo sicurezza e serenità.

- PERSONALE E SINDACATI Come verrà ampiamente descritto i seguito, nel presente documento di bilancio sociale, la San Giovanni di Dio cura in maniera eccellente sia il rapporto con il proprio personale che con i sindacati a cui aderiscono.

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ALL. 1 BILANCIO SOCIALE 2016 La certificazione SA 8000 ha favorito questi rapporti favorendo la gestione delle tematiche relative al lavoro e alla remunerazione.

La “SAN GIOVANNI di DIO” si è dotata di un sistema di gestione della responsabilità sociale conforme alla norma SA8000.

La direzione aziendale, credendo nell’importanza di vedere riconosciuta e certificata la propria responsabilità sociale, ha definito il percorso di adeguamento allo standard SA8000 coinvolgendo i lavoratori nella creazione del nuovo sistema di gestione; successivamente alla sua implementazione l’azienda si impegna a diffondere il tutto alle altre parti interessate.

Con l’adozione del suddetto sistema, l’azienda si impegna a rispettare tutti i requisiti di responsabilità sociale previsti dallo standard SA8000, le leggi nazionali vigenti e applicabili al proprio settore di attività e alla propria realtà operativa e le disposizioni degli strumenti internazionali espressamente richiamati dallo standard.

Si impegna inoltre a considerare il miglioramento continuo quale principio guida delle attività di programmazione e di gestione aziendale relative ai requisiti della norma SA8000.

Durante la fase di pianificazione del sistema sono stati definiti i ruoli delle persone aventi l’autorità necessaria a svolgere le attività previste dalla norma SA8000 nell’organigramma aziendale.

I lavoratori hanno eletto i propri rappresentanti SA8000 affinché mediassero fra le esigenze di tutti i lavoratori e quelle della direzione aziendale; quest’ultima poi ha nominato il proprio rappresentante SA8000, con il compito di assicurare il rispetto dei requisiti della norma.

L’implementazione del sistema di responsabilità sociale è così continuata, caratterizzandosi con l’adeguamento allo standard rispetto ai requisiti SA8000.   

   

Lavoro infantile: nell’organizzazione aziendale sono impiegati solo lavoratori che hanno compiuto 18 anni e non sono soggetti all’obbligo scolastico; la Cooperativa San Giovanni di Dio non utilizza e non ammette l’utilizzo di lavoro infantile.

Lavoro forzato e obbligatorio: tutte le persone che l’azienda impiega prestano il loro lavoro volontariamente.

Salute e sicurezza: la sicurezza è posta con forza al centro dell’attività aziendale, al fine di garantire un luogo di lavoro sicuro e salubre ai lavoratori o a chiunque altro possa essere coinvolto nelle attività aziendali; risorse adeguate sono allocate affinché sia favorita la prevenzione di incidenti o altre cause di pericolo.

Libertà di associazione e diritto alla contrattazione collettiva: sono rispettate la libertà di ciascun lavoratore di formare o aderire a sindacati di sua scelta e il diritto alla contrattazione collettiva.

Discriminazione: sono garantite pari opportunità alle persone che lavorano in azienda e non è ammessa alcuna forma di discriminazione.

Pratiche disciplinari: il regolamento interno che fa parte integrante dello statuto sociale descrive le pratiche disciplinari esistenti e che si propongono, nel rispetto dell’integrità personale, favorendo il rispetto e lo spirito di collaborazione fra i lavoratori.

Orario di lavoro: la settimana lavorativa ordinaria è di 40 ore, in linea con quanto previsto nei Contratti Collettivi Nazionali; il lavoro straordinario è effettuato solo in circostanze economiche eccezionali di breve periodo.

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ALL. 1 BILANCIO SOCIALE 2016 

Retribuzione: ciascun lavoratore riceve una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del proprio lavoro ed è in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla propria famiglia un’esistenza dignitosa.

Tale documento è redatto per rendere evidenti gli impegni della direzione nei confronti dei referenti interni ed esterni, verso la gestione etica della cooperativa.

Il documento fornisce informazioni qualitative e quantitative che evidenziano il rispetto dei singoli requisiti alla norma nel tempo e li confronta con obiettivi interni.

Oltre a fornire alla direzione aziendale uno strumento utile per il riesame interno, facilita quindi la conoscenza dei vari portatori d’interesse della politica aziendale per la responsabilità sociale e, in particolare, della natura degli impegni reali che l’azienda ha assunto, volendo certificare il proprio sistema in conformità allo standard SA8000.

Il sistema di gestione integrato Qualità/Responsabilità Sociale prevede, inoltre, una procedura di gestione di qualifica e controllo dei fornitori, onde verificare la loro capacità di soddisfare i requisiti dello standard.

L’azienda definisce le modalità di realizzazione del riesame interno, quale strumento della direzione per verificare periodicamente l’efficacia del sistema implementato ai requisiti della norma, valutarne l’adeguatezza e l’appropriatezza.

Vengono, garantite le modalità di comunicazione esterna per rendere noto alle parti interessate regolarmente i dati relativi alla performance aziendale riguardanti i requisiti della norma.

Infine, un apposita procedura di gestione relativa all’autocontrollo e miglioramento del sistema prevede la possibilità, da parte di ciascun lavoratore, di presentare reclamo all’organismo di certificazione, nel caso venissero rilevate azioni o comportamenti dell’azienda non conformi alla norma SA8000.

Stakeholder 

Stakeholders interni

o Soci lavoratori o Dipendenti o Management In relazione a questi le aspettative attese come risultato della adozione della norma SA8000 possono così essere sintetizzate:  

Preservare la credibilità e la reputazione dell’Azienda, allo scopo di dare evidenza oggettiva al rispetto dei diritti umani dei lavoratori, mediante un sistema di gestione della responsabilità sociale, con il fine di confermare la rispettabilità della Azienda; Generare maggiore fiducia da parte degli utenti e delle organizzazioni sociali, dimostrando il rispetto di principi etici e sociali; Pagina 18 di 50

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ALL. 1 BILANCIO SOCIALE 2016   

Migliorare i rapporti con le istituzioni facilitando le relazioni con gli Enti deputati al controllo di specifici adempimenti (previdenza, assistenza, controllo della sicurezza); Migliorare il clima aziendale tramite maggiore tutela dei lavoratori e coinvolgimento degli stessi nel raggiungimento degli obiettivi di miglioramento delle condizioni di lavoro.

Stakeholders esterni

o Fornitori o Clienti o Consumatori e loro associazioni o Istituzioni pubbliche o Gruppi ambientalisti e umanitari o Associazioni non governative Le aspettative degli Stakeholder esterni, seppur variegate e dipendenti dai ruoli specifici che ognuno di essi assume nei confronti della cooperativa San Giovanni di Dio, possono essere sintetizzate nella consapevolezza di interagire con un’azienda la cui attenzione alla Responsabilità Sociale è manifesta, certificata da organismi indipendenti e continuamente dimostrata.

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1. Lavoro Infantile Introduzione La Cooperativa San Giovanni di Dio non utilizza ne intende utilizzare e favorire l’utilizzo di lavoro minorile.

Un apposito piano di rimedio (All. 2) è stato elaborato per garantire il supporto dei minori che si dovessero trovare in situazioni che ricadono nella definizione di lavoro infantile.

Tale piano fornisce sostegno principalmente alla frequenza scolastica dei minori e prevede che questi non vengano esposti a situazioni pericolose, insicure o nocive alla salute o tali da pregiudicare il loro sviluppo armonico.

Allo stato attuale, nella Cooperativa San Giovanni di Dio non sono presenti lavoratori che abbiano un’età inferiore ai 18 anni.

Composizione dell’organico Su un totale di 494 soci/lavoratori la composizione dell’organico aziendale per fasce d’età è la seguente:

Composizione Organico Aziendale per Fasce d'Età Fascia/Età <18 18-29 30-40 41-49 50-60 >60 Totale

Percentuale Addetti

Numero di Addetti 0% 17% 39% 22% 20% 3% 100,00%

0 82 192 109 97 14 494,00

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ALL. 1 BILANCIO SOCIALE 2016 Dai grafici si evince che il 78% della forza lavoro della Cooperativa San Giovanni di Dio è compresa tra i 18 e i 49 anni, in linea con i dati 2015 la cui percentuale era del 79%.

La San Giovanni di Dio è una azienda molto giovane dal punto di vista organico, con idee e prospettive manageriali tese al miglioramento continuo delle condizioni sociali e di sicurezza dei lavoratori.

Programma di Rimedio per i minori Come precedentemente descritto non sono presenti nella Cooperativa SAN GIOVANNI di DIO lavoratori al di sotto dei 18 anni di età, tuttavia è presente in azienda un piano di rimedio per i minori.

Tale programma, anche se attualmente non attivo, rappresenta una garanzia sulle eventuali situazioni e problemi futuri come richiesto dalla norma di riferimento.

Atteso che l’assunzione di minori non è prevista in alcun atto o documento della Cooperativa, laddove si presentasse il caso di dover assumere un minore è fatto obbligo alle funzioni coinvolte di definire in accordo con le autorità locali e con gli altri organismi preposti, anche non governativi, i criteri per garantire al minore le migliori condizioni applicabili e tali da consentire la frequenza scolastica, la migliore tipologia di lavoro, ecc.

Obiettivi - Miglioramento anno 2017 OBIETTIVO

Sensibilizzazione dei Fornitori sul lavoro minorile

TEMPI PREVISTI

AZIONE

Campagna di informazione presso i fornitori contro lo sfruttamento del lavoro minorile

Dicembre 2017

RESPONSABILE

Rappresentante Aziendale SA8000

INDICATORE

Numero di risposte >= 20%

Ogni anno riproponiamo il suddetto indicatore, che riteniamo di fondamentale importanza per un'azienda che affronta le tematiche di carattere sociale.

Per l’anno 2017 abbiamo aumentato la percentuale dell'indicatore al 20% la sensibilizzazione su queste tematiche contestualmente all’inoltro degli ordini di acquisto, coinvolgendo l’ufficio acquisti.

E', tuttavia, da considerare che per le caratteristiche delle attività svolte dalla Cooperativa San Giovanni di Dio, non sono molti i fornitori presenti.

Formazione Le aziende, per essere competitive, devono saper migliorare la propria efficienza organizzativa, saper gestire le nuove opportunità, sviluppare le strategie che consentono di crescere in un mercato sempre più difficile.

E queste non sempre sono conoscenze innate, ma anzi spesso sono abilità che si imparano attraverso determinati corsi di formazione.

Un lavoratore nell’arco della propria vita è in grado di crescere professionalmente e socialmente, migliorando il proprio modo di lavorare sia singolarmente sia in gruppo.

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ALL. 1 BILANCIO SOCIALE 2016 L’attività formativa svolge oggi una funzione essenziale sia nella sfera privata, sia all’interno della realtà lavorativa.

Partendo dalla consapevolezza che le risorse umane occupano un ruolo centrale nella gestione delle aziende moderne, la Cooperativa San Giovanni di Dio ha la capacità di affermare per ogni lavoratore l’importanza delle competenze, delle conoscenze, delle capacità e dell’apprendimento continuo.

Pertanto, il successo di un'azienda viene determinato in modo sempre più evidente dalla capacità di investire sulle risorse umane, ovvero sulle attività di formazione.

Tutti i lavoratori stranieri attualmente impiegati nella San Giovanni di Dio (al momento 3 unità lavorative) conoscono bene la lingua italiana. Qualora si ravveda (per nuove assunzioni) l’esigenza di integrare la formazione con corsi di lingua italiana la Cooperativa San Giovanni di Dio si attiverà immediatamente in merito.

La Cooperativa San Giovanni di Dio ha sempre creduto e investito sulla formazione come mezzo di apprendimento e miglioramento professionale, come si può evincere dai grafici sottostanti:

I neo assunti ricevono una regolare formazione ed informazione su tutte le modalità di esplicazione delle loro mansioni relativamente ai criteri e metodologie per il corretto svolgimento delle attività, istruzioni operative e procedure, sui principi ambientali, etici e di salute e sicurezza.

La media delle ore formative erogate per dipendente dalla Cooperativa è rappresentata dai seguenti grafici:

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ALL. 1 BILANCIO SOCIALE 2016

In conformità al D.Lgs. 81/08 e ss.mm.ii., e all'Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011, la Cooperativa San Giovanni di Dio, eroga i momenti formativi relativi alla salute e sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro; la media di tali ore per dipendente è rappresentata dai seguenti grafici:

Infine, sempre in ottemperanza al suddetto Decreto Legislativo, la Cooperativa prevede tutti i corsi di formazione, sorveglianza ed aggiornamento relativi alle seguenti funzioni aziendali:  RLS  Preposti  Squadra di emergenza e primo soccorso

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2. Lavoro Forzato e Obbligatorio Introduzione Tutte le persone che la Cooperativa San Giovanni di Dio impiega, prestano il loro lavoro volontariamente.

La Società non ammette che il lavoro prestato dalle persone che impiega sia ottenuto dietro minaccia di una qualsiasi penale.

Per assicurare la piena volontarietà di qualsiasi prestazione, l’azienda si impegna a garantire che tutti i lavoratori siano pienamente consapevoli dei diritti e doveri derivanti dal loro contratto di lavoro.

Depositi Nessun lavoratore ha mai lasciato denaro alla Società quale deposito; al momento dell’assunzione, il lavoratore provvede a fornire all’ufficio del personale tutti i documenti previsti dalla legge italiana, oltre ad una copia di un documento di riconoscimento.

Guida all’impiego Tutti i lavoratori ricevono e firmano, all’atto dell’assunzione, per accettazione, la lettera - contratto, prendendo visione dei regolamenti espressi nello statuto societario.

Inoltre, viene consegnato il vestiario ed i Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) previsti per il settore aziendale di cui il nuovo lavoratore farà parte.

Infine, tutti i nuovi assunti, vengono inseriti in un programma di formazione, addestramento ed informazione secondo quanto previsto sia dalle normative cogenti che dalle procedure del sistema di gestione per la qualità aziendale.

Tutti i nuovi assunti vengono affiancati nelle prime fasi di lavoro a lavoratori più esperti (tutor) che ne curano l’addestramento sul campo, al termine del quale lo stesso tutor provvede alla compilazione di apposita modulistica nella quale vengono racchiusi tutti i parametri di apprendimento del nuovo lavoratore.

Tali moduli vengono visionati e valutati dai vari responsabili di settore che, in accordo con il vertice aziendale, provvedono alla più appropriata collocazione del nuovo assunto.

Attualmente in azienda non vi è nessuna presenza di guardie di sicurezza negli ambienti di lavoro; la presenza di un servizio di vigilanza esterno con regolare contratto di lavoro, è affidato ad un fornitore esterno e qualificato ed è relativo solo alle ore serali e notturne a tutela del patrimonio aziendale al di fuori del normale orario di lavoro.

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ALL. 1 BILANCIO SOCIALE 2016 Indagine di clima interno Al fine di approfondire la conoscenza della percezione dei lavoratori della volontarietà del loro lavoro, annualmente, viene eseguita un’indagine di clima interno.

L’indagine è finalizzata ad evidenziare i seguenti aspetti del clima aziendale:     

sicurezza sui luoghi di lavoro, rapporti con i superiori, orario di lavoro, pratiche disciplinari, ecc.

L’indagine è condotta attraverso la compilazione di un questionario con l’indicazione della consegna in forma anonima, e raccolto attraverso apposite cassette.

Monitoraggio anno 2016 Durante l’anno 2016 la Cooperativa San Giovanni di Dio non ha ricevuto reclami da parte dei propri soci/lavoratori.

Il clima aziendale monitorato attraverso i questionari a disposizione dei lavoratori, raccolti in forma anonima, hanno evidenziato nel summenzionato periodo i seguenti risultati: Nell'arco dell'anno 2016 sono stati raccolti n°186 questionari relativi al clima aziendale, nei grafici di seguito, i risultati ottenuti:

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Dall'analisi dei dati si evincono i seguenti risultati: Quesito Sicurezza sui luoghi di lavoro Rapporto con i Colleghi Rapporto con i Superiori Rispetto dell’orario di lavoro Corretta applicazione delle pratiche disciplinari Discriminazioni

Obiettivo prefissato anno 2016 Sufficiente <= 10% Sufficiente <= 10% Sufficiente <= 10% SI >= 80%

Obiettivo raggiunto

Obiettivo 2017

SI SI SI SI

Sufficiente <= 6% Sufficiente <= 6% Sufficiente <= 6% SI >= 90%

SI >= 90%

SI

SI >= 95%

NO =100%

SI

NO =100% Pagina 26 di 50

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ALL. 1 BILANCIO SOCIALE 2016 Informazione certificazione etica Partecipazione elezione Rappresentate SA8000 Informativa reclami

SI>=90%

SI

SI>=95%

SI>=85%

SI

SI>=90%

SI>=90%

SI

SI>=95%

Il clima aziendale è molto positivo ed incoraggiante per il miglioramento continuo ed il raggiungimento di obiettivi futuri.

Tuttavia, un dato da evidenziare è l'1% alla voce "scarso" della domanda "Rapporto con i colleghi"; a tal proposito, la Cooperativa ha intenzione di intensificare incontri periodici tra gli operatori e i propri responsabili di commessa, al fine di ottimizzare la gestione delle attività lavorative.

La condivisione ed il coinvolgimento di tutto il personale circa l'andamento dell'erogazione dei servizi assistenziali, porteranno ad un sicuro miglioramento nei rapporti tra i colleghi.

Anche per l’anno 2017, il valore degli obiettivi vengono confermati e leggermente aumentati.

Obiettivi - Miglioramento anno 2017 OBIETTIVO

AZIONE

Monitoraggio Reclami Lavoratori

Verifica della presenza del modulo relativo alla registrazione dei reclami

TEMPI PREVISTI

Annualmente, in occasione del Riesame

RESPONSABILE

Rappresentante Aziendale SA8000

INDICATORE

Numero di reclami tendente allo 0 - Sicurezza sui luoghi di lavoro (Sufficiente <= 6%) - Rapporto con i Colleghi (Sufficiente <= 6%) - Rapporto con i Superiori (Sufficiente <= 6%) - Rispetto dell’orario di lavoro (SI >= 90%)

Monitoraggio Clima Aziendale

Stratificazione dei dati derivanti da clima aziendale.

Annualmente, in occasione del Riesame

Rappresentante Aziendale SA8000

- Corretta applicazione delle pratiche disciplinari (SI >= 95%) - Discriminazioni (NO =100%) - Informazione certificazione etica (SI>=90%) - Partecipazione elezione Rappresentate SA8000 (SI>=95%) - Informativa reclami (SI>=95%) Pagina 27 di 50

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3. Salute e Sicurezza Introduzione Premesso che la Cooperativa San Giovanni di Dio ottempera alle disposizioni legislative del D.Lgs.81/08 successive modifiche e integrazioni, la questione della sicurezza è stata posta con forza al centro dell’attenzione dell’attività di organizzazione del lavoro, al fine di garantire ai lavoratori, e a chiunque altro possa essere coinvolto nelle attività aziendali, un luogo di lavoro sicuro e salubre.

Iniziative e misure diverse sono state adottate per prevenire incidenti, danni alla salute e altre cause di pericolo, le principali: i rappresentanti dei lavoratori sono stati coinvolti in tutte le fasi della gestione della sicurezza (monitoraggio dei rischi, identificazione delle misure, formazione del personale); è stato nominato un responsabile della salute e sicurezza dei lavoratori; è stato definito un piano di evacuazione, con l’individuazione di squadre di emergenza; è stato elaborato un piano di sorveglianza sanitaria, in collaborazione con il medico competente, per ciascun dipendente che prevede un protocollo di base di accertamenti sanitari (esami strumentali e di laboratorio) per singola mansione; ogni anno vengono organizzati momenti di formazione per tutti i lavoratori su temi di salute e sicurezza.

Relativamente alle sollecitazioni, espresse dai lavoratori, sulle possibilità di punture da aghi e traumi vari per le mani, sono stati individuati dei nuovi ed adeguati Dispositivi di Protezione Individuali.

     

La Cooperativa San Giovanni di Dio è dotata di attrezzature di pronto soccorso e di personale formato all’utilizzo delle stesse.

Al momento dell’assunzione, i nuovi lavoratori vengono formati ed informati sull’utilizzo, ove necessario per le mansioni che andranno a svolgere, dei dispositivi di protezione individuale; l’evidenza formale di tale attività è data dai verbali di formazione.

Oltre a una formazione a tutti i lavoratori sui rischi generali e sulle misure di prevenzione, sono state pianificate e realizzate azioni specifiche quali:   

Formazione prevista per legge al RLS; Formazione per addetti alle squadre di emergenza su antincendio e pronto soccorso; Formazione per lavoratori esposti a rischi specifici (agenti chimici, agenti biologici, rischio elettrico, ecc.).

Attività di prevenzione e formazione Le attività di formazione e prevenzione sono definite da tutte le figure responsabili coinvolte, in collaborazione con il vertice aziendale.

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La formazione relativa alla salute e sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro riveste sempre più uno degli aspetti più importanti e rilevanti.

Salute e sicurezza nelle aree produttive La Cooperativa San Giovanni di Dio ha elaborato un piano di evacuazione per la sede di Foggia.

Opportuna cartellonistica collocata in più punti sui luoghi di lavoro indica le uscite di sicurezza, le vie di fuga libere e disponibili e i punti di raccolta per l’evacuazione.

In azienda sono presenti in vari punti, secondo una dislocazione ben precisa e registrata, dispositivi antincendio; una ditta esterna specializzata e qualificata provvede semestralmente al ripristino delle cariche ed alla verifica del corretto funzionamento.

Tutte le macchine aziendali sono dotate di interruttori di sicurezza ubicati in posizioni di facile accesso, una specifica formazione ed addestramento in campo, tenuta dai manutentori, permette, a tutte quelle figure aziendali addette alla conduzione delle macchine, di azionare in maniera corretta i dispositivi stessi.

In tutta l’azienda sono presenti, in numero sufficiente, servizi igienici a norma, puliti, adeguati, accessibili e dotati di acqua potabile.

Apposite procedure ed istruzioni operative, che fanno parte integrante del Sistema di gestione aziendale integrato, prevedono il rispetto delle buone norme di prassi igienica per ottemperare al sistema di analisi del rischio.

Le condizioni generali dei luoghi di lavoro sono più che soddisfacenti: l’illuminazione è adeguata per tutto l’arco delle ore lavorative, la ventilazione è idonea, pur considerando l’attività più critica aziendale dove sono previsti piani di stiro in prossimità dei quali, inevitabilmente, si raggiungono certe temperature.

Salute e sicurezza nelle aree aziendali non produttive La salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro viene garantita anche nelle aree aziendali non produttive; infatti il piano dedicato agli uffici amministrativi, gare, personale, qualità, è molto confortevole.

Tutti gli ambienti sono dotati di ottima illuminazione e climatizzati, appositi servizi igienici sono esclusivi di questo piano.

Tutte le postazioni di lavoro sono ergonomiche e dotate di monitor di ultima generazione a bassa emissione di radiazioni.

Il programma delle verifiche ispettive interne, redatto annualmente durante il Riesame della Direzione, prevede tutte le attività di controllo per la verifica del sistema integrato alla conformità delle norme di riferimento (UNI EN ISO 9001:2008 - SA8000:2008).

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ALL. 1 BILANCIO SOCIALE 2016 Infortuni e malattie Grazie ad una strategia tesa alla salvaguardia della salute e della sicurezza dei lavoratori, e di chiunque venga coinvolto nelle attività aziendali, e nell’ottica di prevenzione e riduzione dei rischi di incidente, le assenze per infortuni e malattie sono costantemente monitorate.

L’azienda, oltre ad avere appositi registri, ha cominciato il monitoraggio dei suddetti eventi, in forma statistica.

Tali informazioni hanno cruciale importanza al fine di individuarne le possibili cause ed eventualmente porre in essere gli opportuni rimedi.

I dati nelle seguenti tabelle, mostrano l’andamento nell’anno 2016 LEGENDA: frequenza relativa infortuni:

n° infortuni indennizzati x 1.000.000 / n°ore lavorate

valori di riferimento:

dato elaborato dall’INAIL per il settore “industria e sevizi” nella Regione Puglia riferito all’ultimo triennio.

rapporto di gravita’:

numero di giornate perse per infortunio

Indice di Gravità:

n°giorni totali infortuni x 1000 / n°ore lavorate

FREQUENZA INFORTUNI FREQUENZA INFORTUNI

Anno N. Infortuni Indennizzati 2013 2014 2015 2016

2 3 3 7

N. di lavoratori 160 201 283 494

FREQUENZA RELATIVA ANNO 2013 2014 2015 2016

EFFETTIVA

ATTESA 3,20 4,20 16,25 2,94

5 7 7 7

Frequenza relativa INAIL 28,24 28,24 38,85 38,85

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INDICE GRAVITA’ INFORTUNI GRAVITA' INFORTUNI SGDD

Anno Totale Giornate Perse 2013 2014 2015 2016

95 24 38 106

Valore N. di Medio lavoratori INAIL 160 2,30 201 2,30 283 4,81 494 4,81

GRAVITA' Anno 2013 2014 2015 2016

EFFETTIVA

ATTESA 0,59 0,12 0,21 0,04

1,0 1,0 1,0 1,0

Valore Medio INAIL 2,30 2,30 4,81 4,81

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I nostri obiettivi restano sempre quelli di tenere un livello di guardia e di attenzione tale da minimizzare gli eventi infortunistici gravi.

La Cooperativa San Giovanni di Dio ha predisposto apposita modulistica al fine di analizzare i dati, anche relativi alla tipologia, degli eventuali infortuni sul lavoro (in itinere, domestici, ecc.).

Malattie professionali Nella Cooperativa San Giovanni di Dio non si sono mai verificati casi di lavoratori che hanno contratto malattie professionali, dall’analisi, infatti, non si sono riscontrati casi di patologie legate a scarse condizioni di sicurezza o di salubrità degli ambienti di lavoro.

Miglioramento – anno 2017 La Cooperativa San Giovanni di Dio prevede un piano di miglioramento continuo delle prestazioni aziendali in materia di salute e sicurezza.

Annualmente, durante la fase di Riesame della Direzione, vengono definiti obiettivi di miglioramento ed interventi da realizzare, nel contempo vengono definiti anche i momenti di monitoraggio di tali obiettivi.

Di seguito viene riportata una tabella nella quale vengono definiti gli obiettivi di miglioramento, le attività/opere da realizzare, la scadenza, il Responsabile della fase di attuazione, le risorse messe a disposizione, eventuali note.

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Miglioramento – obiettivi anno 2017

OBIETTIVO

AZIONE

TEMPI PREVISTI

RESPONSABILE

INDICATORE

Miglioramento dei luoghi di lavoro

Individuazione di una sede operativa per le riunioni, formative.

Entro giugno 2017

Rappresentante Aziendale SA8000

Diminuzione della frequenza relativa all’accadimento di infortuni

Al momento non si sono verificati infortuni

Tutto il 2017

Rappresentante Aziendale SA8000

Valutazione Rischi D.Lgs. 81/08

Revisione – aggiornamento documenti D.Lgs. 81/08 relativi alla formazione così come prevista dal nuovo accordo Stato/Regioni

Entro giugno 2017

Rappresentante Aziendale SA8000 RSPP

Redazione di nuovi DVR e relativi protocolli sanitari

Formazione Impiegati, AS, OSS, Educatrici, Settore Qualità, Settore Sicurezza

Formazione, informazione ed addestramento presso associazioni di categoria

Entro giugno 2017

Rappresentante Aziendale SA8000

Verifica effettuazione corso

Individuazione di locali

Rapporto tra formazione 2016 e 2017

Tutti i documenti di valutazione dei rischi sono stati redatti sulla base del D.Lgs. 81/08.

L’organizzazione prevede di Revisionare il DVR a breve in concomitanza dell’acquisizione di nuovi appalti che prevedono oltre al Servizio di Assistenza Domiciliare, anche il Servizio di Integrazione scolastica, Assistenza Domiciliare Integrata, Assistenza Domiciliare Educativa, Attività Infermieristiche.

Miglioramento – obiettivi anno 2017

OBIETTIVO

Pianificazione di incontri con gli Assistenti sociali al fine di valutare gli eventuali nuovi rischi in materia di sicurezza Formazione specifica aspetti produttivimanagerialiorganizzativi

AZIONE

TEMPI PREVISTI

RESPONSABILE

Aumento della formazione del 2%

Tutto il 2017

Rappresentante Aziendale SA8000

Formazione, informazione ed addestramento con ausilio anche di docenti esterni

Entro dicembre 2017

Rappresentante Aziendale SA8000

INDICATORE

Tre incontri entro dicembre 2016

Verifica effettuazione corso

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4. Libertà di Associazione e Diritto alla Contrattazione Collettiva Introduzione La Cooperativa San Giovanni di Dio rispetta il diritto di tutto il personale di formare e aderire ai sindacati di loro scelta e il diritto dei lavoratori alla contrattazione collettiva, l’attività sindacale interna è piuttosto limitata.

Ciò scaturisce da un buon clima aziendale, merito del vertice e dei buoni rapporti che da anni intercorrono tra la l’alta direzione aziendale e tutti i lavoratori.

Lo spirito cooperativistico della Società, che è stato ed è un punto di forza per la competizione ed il consolidamento negli anni, di importanti quote di mercato di riferimento, fa sì che ogni lavoratore abbia un rapporto familiare e personale con la presidenza.

D’altro canto la disponibilità e la chiarezza di intavolare tali rapporti da parte del vertice, ha facilitato, in tutti questi anni, l’instaurarsi del buon clima aziendale.

Tipologia dei contratti aziendali Tutti i contratti di lavoro della cooperativa, richiamano i contratti collettivi di categoria assicurando in questo modo una maggiore uniformazione della tipologia degli stessi in azienda.

Essi sono, inoltre, regolamentati dallo Statuto della Cooperativa e dal Regolamento interno.

I dati relativi alla tipologia dei contratti sono riportati in seguito al punto 8 del presente documento relativo alla voce “Retribuzione”.

Composizione dell’organico La composizione dell’organico aziendale è la seguente:

2013 2014 2015 2016

soci % non soci % 100 0 98,01 1,99 68,90 31,10 88,34 11,66

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Dal grafico si evince un aumento dei lavoratori non soci, in quanto la Cooperativa, nell'ultimo biennio, ha acquisito nuove commesse, dove per legge ha dovuto assorbire i lavoratori provenienti dalle organizzazioni uscenti.

Pertanto, tali lavoratori, al momento, non hanno ritenuto opportuno accettare l'ammissione a socio; sarà obiettivo della cooperativa incentivare l'organico in questa direzione.

Tutti i lavoratori sono attualmente inquadrati come lavoratori subordinati secondo le mansioni e qualifiche del CCNL di categoria.

I lavoratori sono stati coinvolti nei vari processi aziendali, in particolare sulla SA8000.

Non si sono verificati nell’anno 2016 giorni di sciopero e/o contenziosi.

Miglioramento – Obiettivi anno 2017 OBIETTIVO

Passaggio dei lavoratori a soci

AZIONE

verbalizzazione

TEMPI PREVISTI

Ottobre 2017

Coinvolgimento soci

Continuare divulgare i principi e gli strumenti della normativa SA 8000

Ottobre 2017

Miglioramento rapporti tra Azienda e Lavoratori

Monitoraggio giorni di sciopero e contenziosi

Ottobre 2017

RESPONSABILE

INDICATORE

Amministratore Delegato/DG

Passaggio di lavoratori almeno 80%

Rappresentante Aziendale SA8000

Ore formative – verbali di incontro anno 2017

Rappresentante Aziendale SA8000

Giorni di sciopero = 0 Contenziosi = 0

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Lavoratori e sindacati Presso alcune commesse, sono presenti organizzazioni sindacali che raccolgono iscritti tra i lavoratori.

Commesse

Sigle Presenti

N° iscritti

Rapp. sindacale

FESICA ANPA

29

/

CGIL FP

19

Casamassa Piancone

UIL TUCS

1

/

CISL FISASCAT

1

Gigante

N° iscritti

Rapp. sindacale

Foggia e Provincia

Commesse

N° dipendenti

228

Sigle Presenti

N° dipendenti

CGIL FP BARI e Provincia

UIL FP CISL FISASCAT

6 55

2 6

Appare evidente come la Cooperativa non ponga alcun ostacolo alla presenza di sindacati all’interno della propria struttura organizzativa e di come sia chiaro il fenomeno dei sindacati per le sedi più decentrate; in relazione al contesto socio-economico-culturale su cui incide la propria attività è di difficile approccio la ricerca ovvero la sollecitazione alla individuazione di forme di associazionismo alternativo a quanto presente e/o disponibile sul territorio.

I rappresentanti sindacali eletti dai lavoratori non sono soggetti ad alcun tipo di discriminazione e comunicano liberamente con i lavoratori sui luoghi di lavoro.

A tali rappresentanti la Cooperativa non applica alcuna forma di deterrenza con lo scopo di scoraggiare l’attivismo sindacale, né attua azioni a scopo punitivo, né vi sono stati, in questi anni provvedimenti disciplinari o licenziamenti a carico di essi in relazione all’attività sindacale svolta.

La Cooperativa consente l’effettuazione di incontri sindacali che si svolgono direttamente sul luogo di lavoro, previa comunicazione da parte dei sindacati e dei loro rappresentanti.

Nel rispetto delle distinte responsabilità, l’attenzione al dialogo con le organizzazioni sindacali, ove presenti, ha favorito l’affermarsi di una mentalità orientata alla risoluzione dei problemi attraverso il coinvolgimento delle parti.

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ALL. 1 BILANCIO SOCIALE 2016 Al momento non si sono mai verificati casi di protesta e relative azioni che prevedevano una traccia scritta di essa; tutti le eventuali divergenze di vedute, opinioni, vengono tranquillamente e serenamente discusse con i rispettivi responsabili di settore.

Ad oggi, non si sono mai verificati problemi rappresentativi o di vertenze sindacali; dalla nascita della Cooperativa, inoltre, non vi sono mai stati scioperi o altre manifestazioni di protesta.

La Cooperativa SAN GIOVANNI DI DIO, incentiva ai soci lavoratori di nominare, con libere votazioni, rappresentanti per la SA 8000, con i quali interfacciarsi per la definizione degli obiettivi di miglioramento e di tutte le problematiche relativa alla suddetta norma di riferimento.

I rappresentanti per la SA8000 hanno il compito, inoltre, di controllare, in collaborazione con il Responsabile qualità/SA8000 della direzione, che tutte le prescrizioni scritte nel presente documento siano rispettate, di evidenziare eventuali non conformità, di collaborare al trattamento delle stesse e di verificarne l’efficacia.

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5. Discriminazione Introduzione La Cooperativa San Giovanni di Dio garantisce pari opportunità a tutte le persone che vi lavorano e non ammette alcuna forma di discriminazione.

Il nuovo personale è assunto sulla base di parametri oggettivi in termini di formazione, esperienze e abilità in relazione alle funzioni da ricoprire.

L’uguaglianza del trattamento dei lavoratori è sempre garantita in tutte le fasi dell’attività lavorativa: dal momento della ricerca del personale, all’assunzione, all’attribuzione delle mansioni e relativa retribuzione, all’avanzamento di carriera, alle opportunità di sviluppare le competenze tramite attività formative, ecc.

La Cooperativa San Giovanni di Dio non ha implementato metodologie o strumenti manageriali, che forniscono evidenza della non applicazione di criteri discriminatori delle varie fasi lavorative; in quanto a partire dalla fase di assunzione, per esempio, il momento del colloquio è seguito direttamente da un addetto all’ufficio del personale e dal Responsabile del settore o dall’Amministratore Delegato stesso.

Così come la vicinanza quotidiana tra il personale operativo ed i responsabili, vertice aziendale in prima persona, consente delle valutazioni dirette delle prestazioni e delle attitudini di ciascun lavoratore.

Il lavoro è remunerato secondo le indicazioni contenute nei Contratti Collettivi Nazionali dei settori di appartenenza. Le stesse fonti normative disciplinano promozioni, licenziamenti e pensionamenti.

L’accesso alla formazione è garantito tenendo conto delle necessità aziendali.

Per tutti i lavoratori, indipendentemente dalle mansioni loro attribuite, sono organizzati corsi di formazione specifici sui temi salute e sicurezza e responsabilità sociale secondo quanto previsto dall’apposita procedura sulla formazione ed addestramento del sistema qualità integrato aziendale.

Non vi è alcuna interferenza con la libertà di ciascun lavoratore di seguire i propri principi.

Pur contemperando le esigenze dell’azienda, la Cooperativa San Giovanni di Dio dà la possibilità a tutti i lavoratori di rispettare le festività religiose e le pratiche quotidiane.

L’integrità dei lavoratori è salvaguardata e non sono ammessi comportamenti offensivi della loro sfera personale.

La Cooperativa San Giovanni di Dio rispetta tutta la normativa afferente la maternità ivi compreso il pagamento delle indennità.

L’azienda ha predisposto un documento di valutazione dei rischi specifico per le lavoratrici gestanti, puerpere ed in periodo di allattamento ai sensi del decreto legislativo n° 151/2001.

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ALL. 1 BILANCIO SOCIALE 2016 Con le stesse modalità di raccolta previste per i questionari dei precedenti punti, viene garantita ai lavoratori la possibilità di effettuare reclami in forma anonima.

I cambi di mansione, “scatti” e/o avanzamenti, sono gestiti direttamente dall’Amministratore Delegato (consiglio di amministrazione), e la loro registrazione viene archiviata dall’ufficio personale.

La Cooperativa San Giovanni di Dio, per le assunzioni, non ha ancora mai fatto ricorso ad annunci, qualora se ne verificasse la necessità, in essi non saranno specificate differenze di razza, sesso, caratteristiche fisiche.

La presenza femminile in Azienda Anno 2014 2015 2016

UOMINI DONNE TOTALI 27 174 201 45 238 283 74 420 494

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Composizione % della presenza femminile confrontato con il dato della Regione Puglia

Dal grafico si evince che la presenza femminile all'interno della Cooperativa, comunque, è sensibilmente superiore rispetto alla medesima media della Regione Puglia (i dati della Regione Puglia sono riferite al settore Sanità-Socio Assistenziale relativi all'anno 2013).

Lavoratori stranieri in Azienda UOMINI DONNE

2014 0 1

2015 0 3

2016 0 0

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ALL. 1 BILANCIO SOCIALE 2016 Monitoraggio obiettivi 20176 OBIETTIVO Presenza Lavoratori Stranieri Lavoratori diversamente abili e categorie protette Presenza femminile

AZIONE Monitoraggio della presenza dei Lavoratori Stranieri all’interno dell’Azienda Monitoraggio della presenza dei Lavoratori diversamente abili e categorie protette all’interno dell’Azienda Monitoraggio della presenza delle Lavoratrici all’interno dell’Azienda

TEMPI PREVISTI Annualmente, in occasione del Riesame

RESPONSABILE Rappresentante Aziendale SA8000

Annualmente, in occasione del Riesame

Rappresentante Aziendale SA8000

Annualmente, in occasione del Riesame

Rappresentante Aziendale SA8000

INDICATORE Rapporto presenza Lavoratori Stranieri 2017 >= 1% Rapporto presenza Lavoratori diversamente abili e categorie protette Presenza Lavoratrici anno 2017 >= 75% del totale dei lavoratori

Nonostante la Società sia collocata in una Regione con forte presenza di immigrati, la spiegazione di questa bassa presenza di stranieri in Azienda è dovuta principalmente al fatto che gli immigrati trovano una maggior occupazione nel settore agricolo.

Allo stato attuale, non vi è presenza all’interno della Società di lavoratori diversamente abili e categorie protette.

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6. Pratiche Disciplinari Introduzione La Cooperativa San Giovanni di Dio rispetta tutte le leggi internazionali e nazionali relative alle pratiche disciplinari.

Le procedure adottate dalla cooperativa nella gestione dei provvedimenti disciplinari prevedono:     

Richiamo verbale; Ammonizione scritta; Multa; Sospensione dal lavoro; Licenziamento disciplinare.

Nel regolamento della Cooperativa, inoltre, è presente l’art. 10 che regolamenta il “codice disciplinare, i provvedimenti disciplinari e la risoluzione del rapporto di lavoro”.

Il socio/lavoratore prende conoscenza di tali notizie all’atto dell’assunzione e firma il contratto; a detto socio/lavoratore viene consegnata una copia dello stesso.

In questi anni il ricorso, da parte della Cooperativa, alle suddette pratiche disciplinari è sempre stato molto limitato, a dimostrazione dell’effettivo clima di rispetto esistente.

Nella procedura PO9-01 “responsabilità sociale” viene dettagliata la gestione dei provvedimenti disciplinari adottati, chiarendo che la Cooperativa non adotta alcun provvedimento disciplinare nei confronti del lavoratore senza avergli preventivamente contestato l’addebito e senza averlo sentito a sua difesa. La contestazione viene effettuata per iscritto ed i provvedimenti disciplinari non sono comminati prima che siano trascorsi 5 giorni, nel corso dei quali il lavoratore potrà presentare le sue giustificazioni.

A tale scopo è stato introdotto un allegato 3 per definire le procedure che la Cooperativa adotta nel caso in cui si applicano delle procedure disciplinari a carico di lavoratori.

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Nell’anno 2016 non sono stati adottati provvedimenti disciplinari:

Contestazioni Rimprovero scritto Ore multe disciplinari Licenziamenti Ore sospensione

2014 4 1

SGDD 2015 4 3

2016 0 0

0

1

0

0 5

0 0

0 0

La tabella mostra che non si sono verificati episodi gravi di addebiti disciplinari anche in considerazione della costante formazione/informazione impartita ai lavoratori.

A ciò si aggiunga che il grado di formazione dei lavoratori e medio alto in quanto gli stessi sono in possesso di titoli abilitanti alla professione di assistenti sociali, operatori socio sanitari ed educatori.

Licenziamenti

Fine appalto Dimissioni Fine contr a termine Giusta causa Mancato sup periodo prova Superam. periodo malattia

2014 20 9 107 0 0 0

SGDD 2015 39 14 78 0 0 0

2016 0 2 0 0 0 0

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Dai grafici appare evidente che la maggiore causa di licenziamenti è “fine contratto a termine” e “fine appalto”.

Reclami Con le stesse modalità di raccolta previste per i questionari dei precedenti punti, deve essere garantita ai lavoratori la possibilità di effettuare reclami in forma anonima, qualora si dovessero verificare episodi di violenza fisica o psicologica (PG10 “Gestione dei reclami SA8000).

La Cooperativa San Giovanni di Dio ha previsto un’apposita procedura operativa del sistema di gestione aziendale (PG8“Autocontrollo e miglioramento”) relativa ai reclami esposti da parte dei lavoratori.

Tuttavia da quando è nata la Cooperativa, a conferma del buon clima aziendale, non si sono mai verificati episodi di reclami né verbali, né scritti (che possono essere presentati anche in modo anonimo) da parte di nessun socio/lavoratore.

Miglioramento - Obbiettivi Anno 2017 OBIETTIVO Sensibilizzazione del Personale

AZIONE Informare il personale riguardo alla normativa/legislazione sull’applicazione delle pratiche disciplinari e sul codice disciplinare interno.

TEMPI PREVISTI Annualmente, in occasione del Riesame

RESPONSABILE

INDICATORE

Rappresentante Aziendale SA8000

Raggiungimento di un valore >= 90% dei “sì” della voce inerente alla conoscenza della Norma SA8000.

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Stratificazione dei dati del clima aziendale

Annualmente, in occasione del Riesame

Rappresentante Aziendale SA8000

Raggiungimento di un valore >= 90% dei “sì” della voce inerente alla corretta applicazione delle pratiche disciplinari.

7. Orario di Lavoro Introduzione La Cooperativa San Giovanni di Dio rispetta i CCNL dei settori lavorativi di riferimento.

Per motivi organizzativi e tecnico, l’orario di lavoro viene distribuito su 6 giornate settimanali per lavoratore, l’orario stabilito è di 38 ore settimanali.

L’azienda prevede, per motivi tecnici o di quantità, del lavoro supplementare, come previsto dal suddetto CCNL, ed è assolutamente volontario e concordato con il lavoratore nei limiti e nelle modalità sancite dal CCNL di categoria.

Nello specifico, il lavoro supplementare è ammesso nel limite di 100 ore annue per dipendente. Il lavoro supplementare oltre il tetto annuo di 100 ore e fino a 150 (limiti e maggiorazioni) ore sarà utilizzato, d’intesa con la RSA e le RSU, per comprovate e motivate esigenze di servizio.

Eventuali modifiche della distribuzione delle ore nell’arco della settimana sono concordate con i lavoratori, così come la pianificazione delle ferie, dei congedi e dei permessi.

Tutte le ore normali e supplementari, sono evidenziate dalle buste paga, nei settori operativi da schede firmate.

Andamento delle ore lavorate Anno 2014-2015-2016 ORE totale ordinarie supplementari Totale

2014 138.687 0 138.687

2015 178.645 5.941 184.586

2016 2.358.876 20.182 2.379.058

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Il lavoro Supplementare è davvero straordinario come ben evidente dai dati su riportati e come già più volte detto è sempre concordato con i lavoratori.

Miglioramento – Obiettivi anno 2017

OBIETTIVO Monitoraggio ore straordinario

AZIONE Tramite cartellini marcatempo, monitoraggio delle ore lavorative straordinarie

TEMPI PREVISTI Annualmente, in occasione del Riesame

RESPONSABILE Rappresentante Aziendale SA8000

INDICATORE Ore straordinarie <= 6% del totale delle ore lavorative

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8. Retribuzione Introduzione La Cooperativa San Giovanni di Dio relativamente alla retribuzione rispetta i Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro di categoria applicati, pur tuttavia, corrisponde ad alcune figure altamente professionali, specializzate e qualificate, una retribuzione che può risultare superiore ai minimi contrattuali.

Le retribuzioni così percepite sono in grado, quindi, di soddisfare i bisogni fondamentali dei lavoratori e di fornire loro un qualche guadagno discrezionale.

A tutti i lavoratori, l’azienda esplicita i meccanismi per far comprendere la composizione della busta paga; essa, infatti, risulta dettagliata in tutte le sue voci.

L’ufficio del personale è sempre disponibile a dare spiegazioni in caso di richiesta dei lavoratori su eventuali chiarimenti relativi alla busta paga.

I pochi lavoratori stranieri presenti in azienda, sono in grado di comprendere e tradurre tutte le voci della busta paga.

La Cooperativa SAN GIOVANNI DI DIO non stipula contratti di tipo apprendistato, ciò a dimostrazione che tali contratti non siano utilizzati per evitare di pagare salari regolari.

Nel Cooperativa SAN GIOVANNI DI DIO ogni lavoratore e la relativa retribuzione sono registrati a dimostrazione dell’assenza di lavoro nero.

La Cooperativa SAN GIOVANNI DI DIO prevede che le modalità di elargizione della busta paga devono concretizzarsi in assegno, bonifico bancario, accredito c/c o comunque in modo conveniente e approvato dal lavoratore; in ogni caso esso non deve essere costretto a incorrere in costi aggiuntivi per riceverla Tipologia delle forme contrattuali TOTALI

2014 2015 2016

TIPOLOGIA CONTRATTUALE part time determinato indeterminato 62 138 69 210 241 240

full time determinato 0

indeterminato

TOTALE

1

201

1

3

283

5

5

491

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Dai grafici si evidenzia che, il contratto di lavoro a tempo indeterminato è la forma contrattuale più utilizzata, mentre è limitato il ricorso al contratto a tempo determinato (la cui durata media è un anno).

Si evidenza, in totale, un numero maggiore di contratti part-time rispetto a quelli full-time, ciò è dovuto alla natura del servizio socio assistenziale.

Inoltre la notevole presenza di donne in azienda, come precedentemente descritto nel capitolo 5 del presente documento, proprio nel settore socio assistenziale, favorisce la tipologia del su indicato contratto.

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ALL. 1 BILANCIO SOCIALE 2016 La necessità, per le donne lavoratrici, di conciliare il lavoro in azienda con gli impegni familiari, ha indotto l’azienda a cercare un equilibrio sotto entrambi i profili ricorrendo, appunto, ai contratti di tipo part-time.

Retribuzioni medie per gruppi professionali

Le retribuzioni medie pagate ai lavoratori sono in linea con quanto previsto dai contratti nazionali e superiori rispetto alla soglia di povertà prevista a livello nazionale base ISTAT, sebbene in misura diversa a seconda della funzione svolta. Le retribuzioni sono in grado, quindi, di soddisfare le necessità fondamentali dei lavoratori e di garantire una parte di reddito aggiuntiva per fini discrezionali.

Premi Produzione La Cooperativa SAN GIOVANNI DI DIO sta studiando forme di incentivazione per i dipendenti che hanno mostrato maggiore assiduità, diligenza ed l’educazione mostrata con i clienti sul proprio posto di lavoro.

Tali riconoscimenti, si tradurranno in premi di tipo finanziario e/o con inquadramenti a livelli superiori.

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Rev. 0 del 19/01/12

ALL. 1 BILANCIO SOCIALE 2016

Anticipi stipendi La Cooperativa SAN GIOVANNI DI DIO non ha mai concesso prestiti ai propri dipendenti, poiché questo non rientra nella mission aziendale. Può tuttavia concedere, quando richiesto dai lavoratori, anticipi sugli stipendi fino ad un massimo del 60% dell’ammontare dovuto.

Fino ad ora non sono stati richiesti anticipi di stipendi.

La tipologia di tali prestiti deve comunque essere prevista dalla legislazione e/o dai contratti collettivi che avrebbero consentito al lavoratore di chiedere un anticipo su denaro accantonato (esempio: dal trattamento di fine rapporto).

I lavoratori sono a conoscenza delle modalità di recesso del rapporto di lavoro, in particolare per quanto riguarda la libertà di dimettersi quando lo desiderano e delle modalità per ricevere l’ultima retribuzione prima di andarsene.

All’interno dell’organizzazione è presente un ufficio del personale composto da 2 unità, che è sempre a disposizione dei lavoratori per qualsiasi chiarimento relativo ai regolamenti statutari del contratto di lavoro e buste paga.

Miglioramento OBIETTIVI – Anno 2017 OBIETTIVO

AZIONE

Incentivare il Personale

Monitoraggio dei premi produzione

Monitoraggio buste paga

Controllare i livelli di adeguamento del salario alle mansioni e agli anni lavorativi

TEMPI PREVISTI Annualmente, in occasione dell’Assemblea di chiusura anno dei Soci Mensilmente

RESPONSABILE

INDICATORE

Rappresentante Aziendale SA8000

Dato base di riferimento anno in corso

Ufficio del Personale

Scatti di livello

Il nuovo software di gestione per il settore paga prevede una funzione attraverso la quale è possibile verificare in tempo reale la posizione retributiva di ogni lavoratore (gestione degli scatti di livelli), per cui mensilmente gli operatori addetti all’ufficio del personale provvedono alla consultazione del SW attraverso la consultazione della funzione appena descritta.

Foggia 02/02/2017 Pagina 50 di 50