Travel Quotidiano 19/10/2012

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Quotidiano

19 ottobre 2012

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Mondo L’Egitto a Ttg Incontri per dare un messaggio di fiducia

Gli italiani tornano sul mar Rosso IL CAIRO - L’ente del turismo egiziano partecipa anche quest’anno a Ttg Incontri per testimoniare la ripresa e il ritorno dell’Egitto tra le mete preferite dagli italiani. La fiera è un importante momento d’incontro e di confronto tra gli operatori italiani e l’Egitto, che costantemente li supporta in questa delicata fase di cambiamento. Passata la paura per i disordini politici, la destinazione Egitto richiama nuovamente i turisti italiani e riparte grazie soprattutto al mar Rosso. Per l’Egitto infatti, questa è stata l’estate del grande ritorno degli italiani, che hanno ripreso a prenotare i

L’estate ha evidenziato il ritorno degli italiani, che si sono concentrati sul mar Rosso

villaggi lungo le coste del mar Rosso. Una stagione di scoperta anche per altre località come Marsa Matrouh (nella foto), meta meno conosciuta ma che ha preso piede negli ultimi tempi. D’altra parte, a sostegno di questa sensibile ripresa, ci sono gli ultimi dati confortanti che danno il turismo italiano verso l’Egitto decisamente in crescita rispetto all’anno scorso. Questo trend contribuisce a ri-

pristinare la fiducia nel Paese dopo un lungo periodo di incertezze. La recente nomina del nuovo ministro del turismo, Mohamed Hisham Abbas Zaazou, sta sicuramente aiutando il settore a ritrovare una stabilità che, insieme all’impegno del governo e alle nuove strategie per incoraggiare il turismo, permetteranno all’Egitto di raggiungere nuovamente una posizione di primo piano nell’ambito delle

Sharm Meta trainante dell’inverno

Novità Tante destinazioni

ancora da sfruttare destinazioni più richieste dai turisti italiani. L’Egitto, d’altra parte, sta dimostrando la sua capacità di recupero e di come il turismo rimarrà parte integrale dell’evoluzione del “nuovo Egitto”, grazie non solo alla sua infinita varietà di attrazioni, dalle piramidi di Giza ai templi di Luxor e alle spiagge del mar Rosso, ma anche alle sue potenzialità ancora inespresse, come il deserto, le oasi e la costa mediterranea.

Nuovi sviluppi per la promozione del Paese

L’Austria fra cultura, architettura e design

Michael Strasser

testo e foto di GABRIELE DI TERLIZZI

VIENNA - L’Austria accusa il colpo inferto dal periodo negativo vissuto dal turismo italiano. A confermarlo è Michael Strasser, nuovo direttore per l’Italia di Austria Turismo. «Abbiamo registrato una flessione contenuta, del 2% rispetto al 2011 – commenta Strasser –, ma abbiamo annullato il segno negativo in agosto». Il mercato italiano, nonostante il periodo difficile, si è mosso bene. L’Italia è il bacino di riferimento più importante per l’Austria in Europa. E’ al quarto posto nella classifica dei paesi europei per arrivi e pernottamenti in territorio austriaco. Da gennaio ad agosto 2012 sono stati 740 mila gli arrivi dall’Italia. Rispetto al 2011 c'è stato un calo dell’1,9%. Invece i pernottamenti sono stati due milioni 192 mila, con un leggero calo (-2,9%). Strasser però non si demoralizza: «La stagione invernale ci permetterà di recuperare quello che abbiamo perso nella prima parte del 2012». Il direttore indica una strada da seguire: «Sicuramente una forte promozione per la città di Vienna, ma vorremmo cambiare la strada “classica”». Strasser vuole inseguire la via di uno «sviluppo della cultura e del design». Non a caso, è stato presentato il concorso promosso dall'ente del turismo austriaco per trovare un souvenir contemporaneo e particolare per Vienna. Durante la serata sono stati presentati i progetti dei designer provenienti da tutta Europa, tra cui gli italiani dello studio Formafantasma. Il tema della prossima stagione sarà l’architettura. Per il pubblico, più che a un pacchetto, Strasser pensa a «proposte di viaggio che mettano al centro dell’attenzione il Barocco».

Ampiezza delle proposte e costi contenuti ne fanno una meta appetibile

Trend positivo per il Nepal di CAMILLA MADERNA

KATHMANDU - Il Nepal non solo tiene, ma cresce. «Nel 2012 gli arrivi internazionali hanno segnato un +16% e nel dettaglio sono stati 42,5% in più gli italiani a recarsi nel Paese rispetto al 2011 - dichiara Paolo Nugari, responsabile Nepal Tourism Board in Italia -. Il trend positivo si spiega nel fatto che il Nepal è stato una destinazione per lungo tempo non pienamente apprezzata nelle sue potenzialità. Si tratta di un Paese che ben concilia differenti tipologie di turismo, anche se il 40% dei visitatori nostrani pratica escursionismo. A ciò si aggiunge il fatto che il Nepal si conferma una destinazione economica, quindi in un periodo di crisi questo è un plus non trascurabile, cui va aggiunta la ritrovata stabilità sociale e politica che ne fanno una destinazione scura». I to che hanno scommesso sul Nepal mantengono e incrementano le aspettative «e molti tornano a programmare il Paese spingendo anche sul fattore “monodestinazione” e non solo come appendice di altri viaggi. I mercati di riferimento sono Cina e India, che si

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“stanno Molti to tornando a programmare il Paese

Paolo Nugari

+16%

Arrivi totali 2012

+42,5%

Crescita italiani nel 2012 sul 2011

aggiudicano il 35% dello share. L’Europa nel primo semestre 2012 ha raggiunto quota 30%, spartita tra Inghilterra, Germania, Francia e Italia». Organizzare un viaggio in Nepal è inoltre piuttosto semplice, «infatti, la tradizione del turismo fai da te, cui hanno dato il via gli hippy negli anni ‘70, ha confermato una tendenza attuale. Ciò che manca è il collegamento diretto dall’Europa, tuttavia è possibile che in futuro la compagnia di bandiera ripristini il volo. Per quanto riguarda il canale agenziale, il 30,35% dei turisti passa dalle adv». Tra le novità del 2012, «Visit Lumbini, per un itinerario riguardante la componente buddista dell’offerta turistica e il “turismo remoto”, con una proposta del Nepal più autentico, che prevede sistemazione presso le famiglie nei villaggi locali. Infine, una nuova iniziativa riguarda la presentazione del “guerrilla trek”, un itinerario di trekking che ripercorre le tappe e i luoghi della rivoluzione maoista. Come già promosso in paesi come il Vietnam o Cuba, i visitatori-trekker si possono confrontare con la recente storia del Paese».


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