La Gazzetta dello Sport (02-09-12)

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www.gazzetta.it domenica 2 settembre 2012 1,20 €

REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO

ITALIA

n 35 anno LXVIII LXVI I ­ Numero Anno

IL BIG MATCH A SAN SIRO (20.45) IL BOEMO CHE RIVELA: «MORATTI MI CONTATTO’»

loZio

Inter­Roma da libro cuore Strama contro il maestro

L’UOMO CHIAVE SARA’ GUARIN

Il tecnico (per sei anni giallorosso) ammira da sempre Zeman Più Cassano che Palacio. Destro, altro ex, con Osvaldo e Totti

di BEPPE BERGOMI A PAGINA 19 Diego Milito, 33 anni e Mattia Destro, 21 FORTE­ LIVERANI

C’E’ UNA CORSIA DOVE SFONDARE di GIUSEPPE GIANNINI A PAG. 19

CECCHINI, ELEFANTE, PUGLIESE, TAIDELLI, ODDI ALLE PAGINE 10­11

LA RISPOSTA I ROSSONERI PASSANO A BOLOGNA PER 3­1 Tris di Pazzini, il Milan va Prima un rigore (inesistente) poi realizza un gol di rapina e un altro di tacco «E per chi ha creduto in me»

PAZZO PAZZO PAZZO

ilPrincipe

LE ALTRE AL FRIULI SI GIOCA ALLE ORE 18

Juve: prova Udinese Vucinic cerca spalla Guidolin vuole punti Con il montenegrino Matri o Giovinco Il mister: «Ora Muriel non è al top» GRAZIANO, VELLUZZI ALLE PAGINE 8­9

BOCCI, CERRUTI, DELLA VALLE, FALLISI, PASOTTO, ZANARINI PAG. 2­3­4­5

ilCommento

MESSAGGIO AL CAMPIONATO di LUIGI GARLANDO

Il Milan si adegua all ottimi­ per dimostrare che il mercato smo categorico di Galliani: ha potenziato la squadra e vittoria con 3 gol a Bologna, che l affare non l hanno fatto come nell anno dell ultimo gli acquirenti di Cassano. scudetto, per ribadire di esse­ re da titolo; 3 gol di Pazzini, L’ARTICOLO A PAGINA 19

16’ pt

32’ st

40’ st

Trasforma un rigore che però non c’era

Approfitta dell’errore di Agliardi e realizza

Devia in gol con il tacco un tiro di Nocerino

NAPOLI­FIORENTINA TONI RESTA A CASA

Duello Cavani­Jovetic Chi vince vola in alto GOZZINI, G. MONTI A PAGINA 12

Serie A / 2ª GIORNATA

Toro ok, Pescara travolto PARTITE Ieri BOLOGNA MILAN 1­3 TORINO PESCARA 3­0 Oggi (ore 20.45) UDINESE JUVENTUS (ore 18) CAGLIARI ATALANTA CATANIA GENOA INTER ROMA LAZIO PALERMO NAPOLI FIORENTINA PARMA CHIEVO SAMPDORIA SIENA

CLASSIFICA INTER 3 NAPOLI 3 CHIEVO 3 GENOA 3 JUVENTUS 3 FIORENTINA 3 LAZIO 3 TORINO* ( 1) 3 MILAN* 3 SAMPDORIA ( 1) 2

CATANIA 1 ROMA 1 UDINESE 0 CAGLIARI 0 PARMA 0 PALERMO 0 BOLOGNA* 0 PESCARA* 0 ATALANTA ( 2) ­2 SIENA ( 6) ­5

* Una partita in più Tra parentesi i punti di penalizzazione

SERIE B BENE IL VARESE MA POI E’ RISSA

Sassuolo solo in testa Spezia: stop al Verona

9 771120 506000

20 9 0 2>

DA PAGINA 22 A PAGINA 25

F.1 GP DEL BELGIO (14)

PARALIMPIADI NUOTO

L’INIZIATIVA TERZA USCITA

Alonso è quinto Ma vale una pole

Camellini super Secondo oro

Domani c’è l’orologio delle Frecce Tricolori

DA PAGINA 28 A PAGINA 30

BOLDRINI, MOLINARO A PAGINA 33

In edicola a 14,99 euro con la Gazzetta

IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI

w

Federica Pellegrini e Filippo Magnini cambiano allenatore. Al posto di Rossetto arriva Tinto Brass.


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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012

SERIE A GLI ANTICIPI DELLA 2a GIORNATA

D1 numeri& STATISTICHE

BOLOGNA

MILAN

3

(3-5-1-1)

(4-3-1-2)

25 Agliardi; 45 Carvalho, 5 Antonsson, 21 Cherubin; 11 Motta, 6 Taider, 30 Pazienza (dal 36' s.t. 18 Gabbiadini), 17 Guarente, 3 Morleo (dal 46' s.t. 20 Abero); 23 Diamanti; 9 Acquafresca (dal 16' s.t. 10 Gilardino). PANCHINA 1 Curci, 32 Stojanovic, 31 Radakovic, 43 Sorensen, 8 Garics, 13 Pulzetti, 77 Pasquato, 7 Gimenez. ALLENATORE Pioli. CAMBI DI SISTEMA nessuno. ESPULSI nessuno. AMMONITI Cherubin per gioco scorretto.

32 Abbiati; 2 De Sciglio, 25 Bonera, 13 Acerbi, 77 Antonini; 18 Montolivo (dal 41' p.t. 34 De Jong), 23 Ambrosini, 8 Nocerino; 10 Boateng; 11 Pazzini (dal 46' s.t. 19 Niang), 92 El Shaarawy (dal 22' s.t. 22 Bojan). PANCHINA 1 Amelia, 59 Gabriel, 17 Zapata, 76 Yepes, 15 Mesbah, 12 Traorè, 16 Flamini, 21 Constant, 28 Emanuelson. ALLENATORE Allegri CAMBI DI SISTEMA nessuno. ESPULSI nessuno. AMMONITI Montolivo, Bonera, Ambrosini, Pazzini e De Jong per gioco scorretto.

16’ primo tempo Il Pazzo apre dal dischetto Giampaolo Pazzini trasforma il calcio di rigore che lui stesso si era procurato, anche se è stato lui per primo a fare fallo PAOLUCCI

32’ secondo tempo La zampata dopo la papera di Agliardi Il portiere del Bologna Agliardi esce, prende la palla e poi la perde; in agguato c’è Pazzini, che di destro spedisce in rete PIERANUNZI

MARCATORI Pazzini (M) rigore al 16’, Diamanti (B) rigore al 42’ p.t.; Pazzini (M) al 32’ e 40’ s.t. ARBITRO Tagliavento, di Terni. ASSISTENTI Nicoletti-Grilli. ARBITRI DI PORTA Orsato-Gervasoni. NOTE paganti 9.253, incasso di 426.826 euro; abbonati 12.949, quota di 127.136,00 euro. In fuorigioco 1-1. Angoli 1-7. Recuperi; p.t. 1'; s.t. 3'. POSSESSO PALLA BOLOGNA 38%

PASSAGGI TOTALI MILAN 62%

TIRI IN PORTA

II

BOLOGNA 268

MILAN 435

TIRI FUORI

IIIIIII IIIIIIIIIII

BOLOGNA 2

MILAN 7

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 1-1 12’ Boateng su punizione, Agliardi devia in angolo. 14’ Boateng si ripete su punizione, Agliardi in angolo. GOL! 16’ Pazzini trasforma un rigore per una trattenuta in realtà commessa (e non subìta) dal centravanti a Cherubin. 25’ Diamanti tira da fuori, Abbiati blocca in due tempi. 27’ Boateng gira al volo, Agliardi si salva. GOL! 42’ Diamanti trasforma un rigore concesso per fallo di Nocerino.

BARICENTRO MEDIO 54,3 metri

BOLOGNA 11

IIIIII MILAN 6

SECONDO TEMPO 1-3 2’ Guarente con un bel diagonale impegna Abbiati. 11’ Boateng sfiora il palo da fuori. 16’ Boateng costringe Agliardi a una deviazione di piede. GOL! 32’ Pazzini riprende un pallone sfuggito ad Agliardi e infila da pochi passi. GOL! 40’ Pazzini devia di tacco un tiro di Nocerino.

BARICENTRO MEDIO 52,9 metri

PazzoMilan Tripletta dell’attaccante E Allegri finalmente decolla Contro il Bologna i rossoneri aprono la gara con un rigore che non c’è Dopo l’1-1 di Diamanti, pure dal dischetto, si scatena l’ex interista ALBERTO CERRUTI BOLOGNA

La maglia era quella di Ibrahimovic, ma i gol adesso sono quelli di Pazzini, il nuovo signor tripletta del Milan che riaccende la luce della speranza, precocemente abbandonata dopo la prima sconfitta con la Sampdoria. Un, due, tre e il Bologna è steso, calpestato e umiliato al di là dei suoi demeriti. Ma il calcio è così e alla fine anche quei tifosi rossoblù capaci di far festa con botti e petardi, soltanto teoricamente proibiti, devono riconoscere che la differenza la fa Pazzini, bravo a segnare in tutti i modi: prima con un rigore gentilmente offerto dall’arbitro, comunque trasformato con freddezza, poi con una zampata da rapinatore d’area che sfrutta un altro regalo del portiere avversario, e infine con un colpo di tacco per dimostrare che sa anche realizzare bei gol senza aiutini vari. Nuovo Milan Pazzini è la classi-

ca punta dell’iceberg di un Milan nuovo, ancora distante dai livelli di una squadra da scudetto, che però può ancora crescere, perché oltre a lui giocano per la prima volta dall’inizio il promettente Acerbi in difesa, e poi a partita in corso De Jong, Bojan e persino Niang, entrato all’ultimo minuto proprio per concedere la standing ovation al trigoleador. Quando si cambia così tanto ci vuole tempo, ma soprattutto ci vorrebbe anche più qualità, perché al di là dei meriti di Pazzini il Milan conferma di essere una squadra troppo muscolare, in cui nessuno crea gioco per liberare le punte, o la punta, con azioni vere e non con spunti improvvisati dei singoli. Come all’esordio contro la Sampdoria, il tanto atteso Montolivo gioca a ritmi blandi e stavolta senza nemmeno l’alibi di una posizione a lui non congeniale, visto che Allegri lo schiera sulla destra del solito centrocampo a tre, completato dal ritorno di capitan Ambrosini in mezzo e dalla logica conferma di Nocerino a sini-

stra. Senza spinta sulle fasce, perché De Sciglio è bravo dietro ma avanza poco, mentre Antonini fa rimpiangere persino l’ultimo Favalli, il Milan si aggrappa soltanto alle accelerazioni isolate di Boateng che prova a tirare da tutte le punizioni. E' lui il primo a impegnare Agliardi con un paio di punizioni ed è lui a innescare Pazzini nell'azione che sblocca il risultato. Doppio rigore L’ex interista è bravo a scattare sulla sinistra, contrastato da Cherubin, che in realtà subisce la trattenuta e non la commette, ma la dinamica dell’azione con Pazzini che vola in area inganna l’arbitro e con lui tutti i suoi sempre più numerosi collaboratori. E dal dischetto Pazzini non sbaglia, firmando il primo gol dei rossoneri in campionato. Sono passati 16' e per il Milan sembra mettersi bene, anche perché il Bologna conferma tutti i suoi limiti, emersi nella prima sconfitta sul campo del Chievo. Soltanto Diamanti, con la fascia di capitano, scuo-

clic MILAN IN CAMPO DAL PRIMO MINUTO CON UN SOLO STRANIERO: BOATENG MAI COSÌ ITALIANO DAL GIUGNO 1995

Nella formazione iniziale del Milan ieri c’era un solo straniero, Boateng. Per trovare un Milan più «italiano» in campionato bisogna tornare al 4 giugno 1995, in Fiorentina-Milan 1-2 (poi almeno 2 stranieri da titolari in campo dall’inizio); l’undici di quel giorno era composto da: Rossi, Tassotti, Panucci, Albertini, Galli, Maldini, Melli, Donadoni, Eranio, Lentini, Simone (entrarono poi Di Canio e Orlando). Nella foto Ansa Maldini e Capello.

te una squadra tatticamente ben disposta con tre difensori ben coperti da cinque centrocampisti, ma nemmeno lui riesce a liberare l’isolatissimo Acquafresca. E allora il trequartista fa tutto da solo, entra in area e Nocerino gli frana addosso, procurando il rigore dell'1-1, stavolta netto, trasformato dallo stesso Diamanti.

Mossa De Jong Sprecato il vantaggio, il Milan fa i conti anche con un nuovo infortunio muscolare, che riapre dubbi inquietanti sulla preparazione dei rossoneri, malgrado sia cambiato il responsabile dello staff. Montolivo si arrende senza alcun contrasto e così Allegri è costretto ad anticipare l'esordio dell’ultimo arrivato De Jong, che si piazza a destra lasciando il centro del ring ad Ambrosini. Il Milan, però, rimane senza luce, perché l'unico che ci prova è Boateng, con un paio di conclusioni. Troppo poco, perché l'isolatissimo Pazzini non ha mai un cross da girare di testa, né una sponda dell'irritante El Shaarawy, sostituito da Bojan. Con l’ultimo arrivato c’è più vivacità, ma è ancora Pazzini a risolvere da solo, infilando in rete da pochi passi un pallone sfuggito ad Agliardi. La reazione del Bologna, con Gilardino al posto di Acquafresca, è sterile e così il Milan colpisce ancora con Pazzini che devia di tacco un tiro di Nocerino. E così adesso il rischio è quello di passare da un eccesso all’altro. Perché il Milan è ripartito, ma la strada per lo scudetto è ancora lunga. © RIPRODUZIONE RISERVATA


DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012

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I NUMERI

2

40’ secondo tempo Colpo di tacco sul tiro di Nocerino Bella azione del Milan con cross di De Sciglio dalla destra per Nocerino che arriva in corsa e calcia di sinistro, Pazzini devia di tacco e fa il 3-1 ANSA

la Moviola DI MARCO FALLISI

Penalty inesistente Il milanista commette fallo su Cherubin

La tripletta di Giampaolo Pazzini farà felici i tifosi rossoneri, ma è «viziata» da un regalo iniziale dell’arbitro Tagliavento. Il pasticcio del direttore di gara va in scena al minuto 15 del primo tempo, quando, con il risultato ancora fermo sullo 0 0, concede un rigore inesistente al Milan per presunto fallo di Cherubin sullo stesso Pazzini. Fallo invertito Quando Boateng lancia verso il vertice sinistro dell’area di rigore, Cherubin va a chiudere su Pazzini. Ne nasce un corpo a corpo iniziato dallo stesso rossoblù, ma è l’attaccante rossonero a commettere fallo: aggancia e trattiene per la maglia Cherubin fino a trascinarlo a terra, poi cade anche lui. L’arbitro decide per il rigore. Eppure Tagliavento al momento del presunto fallo è in buona posizione e non dovrebbe farsi ingannare.

Ok su Nocerino Dopo il rigore trasformato dal «Pazzo», la partita rischia di incattivirsi ma l’arbitro di Terni la tiene sotto controllo (Montolivo viene giustamente ammonito per fallo tattico). Corretta la decisione sul secondo penalty, fischiato stavolta al Bologna, al 40’: Nocerino rifila un calcione a Diamanti. Manca un giallo ad Acerbi al 42’: con un tocco di mano interrompe uno scambio degli avversari e in questo caso, secondo le ultime indicazioni del designatore Braschi, l’ammonizione dovrebbe scattare in automatico. Nella ripresa Agliardi protesta per il 2 1 di Pazzini, ma il portiere non subisce alcun fallo. In precedenza il guardalinee Grilli non segnala un clamoroso fuorigioco su di un calcio piazzato del Bologna: Gilardino di testa non inquadra la porta, ma erano almeno tre i rossoblù in offside. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il personaggio GIAMPAOLO PAZZINI

GOL

Da Wembley a Bologna La regola del tre e tanti saluti all’Inter 10 «Un segnale per chi ha creduto in me»

anni fa l’ultimo successo interno del Bologna sul Milan: 2-0 il 10 marzo 2002 (gol di Fresi e Cruz); nelle successive 8 gare 2 pareggi e 6 vittorie dei rossoneri (nel torneo scorso era finita 2-2)

punti per il Bologna dopo i primi due turni, come all’inizio del campionato scorso; i rossoneri fanno meglio con 3 punti, rispetto all’unico raccolto nell’avvio del 2011-12

10

le gare consecutive di campionato del Bologna con almeno un gol realizzato; i rossoblù avevano chiuso il torneo scorso con 3 successi di fila al Dall’Ara

L’attaccante porta a casa il pallone: «Questo è uno di quei soprammobili che mi piacciono molto... La vittoria ci dà serenità ed entusiasmo. Dobbiamo credere allo scudetto»

3 TIRI

4 LANCI

1 SPONDE

6 PALLE PERSE

4 FALLI FATTI

3 FALLI SUBITI

4 TOCCHI

37 DAL NOSTRO INVIATO

MARCO PASOTTO BOLOGNA

Evidentemente ci si può arrangiare, e bene, anche se i cross non arrivano. Giampaolo Pazzini ha cambiato tattica. Una volta martellava i compagni indottrinandoli su lanci e traversoni (chiedere a Maicon e Nagatomo per conferma): al Milan il Pazzo si sta dedicando all’arte del fai da te. Tre gol, altrettanti spunti in cui - a parte il gentile omaggio di Agliardi - deve ringraziare soltanto se stesso: il rigore procurato e realizzato, la zampata in area piccola dopo l’errore del portiere rossoblù, il tiro di Nocerino trasformato con la bacchetta magica in un colpo di tacco che ha definitivamente steso il Bologna. A queste condizioni, i cross possono anche non arrivare. Uomo d’area Per la terza volta nella sua carriera Giampaolo torna a casa col pallone sotto braccio. Hat-trick, tripletta: le precedenti risalgono alla giornata eroica di Wembley con l’Under 21 (tre a tre con l’Inghilterra e primo gol lampo dopo 28 secondi il 24 marzo 2007) e a un Lecce-Sampdoria 2-3 del 21 novembre 2010. Il Pazzo si conferma anche una garanzia quando c’è di mezzo un debutto: ieri era la sua prima recita dall’inizio ed è stata festa così come lo fu a Bari con l’Inter. C’è una cosa, in particolare, che ha colpito nel tris calato ieri sera dal Pazzo: sono stati tutti gol realizzati o costruiti in area, e al Milan era un film che si

vedeva sempre più raramente. Era una squadra abituata a osservare Ibrahimovic a spasso per la trequarti, a volte anche più indietro. Adesso c’è di nuovo un centravanti che ama giocare negli ultimi sedici metri. Sotto gli occhi del c.t. A fine par-

tita Giampaolo si presenta in conferenza stampa col pallone, rigorosamente autografato dai compagni: «E’ quel tipo di soprammobili che mi piacciono molto. Questo pallone per me ha una grande importanza, veni-

clic LA TRIPLETTA PIÙ NOTA NEL NUOVO WEMBLEY CON L’ITALIA UNDER 21

La tripletta più famosa di Giampaolo Pazzini risale al 24 marzo 2007 nella gara inaugurale del nuovo Wembley. Si giocava Inghilterra-Italia Under 21 e finì 3-3. Il primo gol lo segnò dopo soli 30 secondi di gioco. A fine partita tenne per sé il pallone autografato da tutti i giocatori. NEWPRESS

3

GIAMPAOLO PAZZINI 28 ANNI ATTACCANTE

triplette in Serie A per Pazzini; la precedente in Lecce-Samp 2-3 del 21 novembre 2010; poi quella di Wembley (di cui parliamo a parte)

0

A sinistra, si vede Pazzini tira la maglia a Cherubin: il fallo è del milanista. A destra, il fallo da rigore di Nocerino su Diamanti SKY

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vo da mesi difficili, quindi è davvero una grande gioia. La tripletta è servita per vincere, ci ha fatto bene, è un risultato che ci dà serenità ed entusiasmo». Pazzini ha il privilegio di poter parlare sia a livello di gruppo che a titolo personale. Anche perché in tribuna c’era Cesare Prandelli: non poteva esserci passerella migliore per lanciare un messaggio al c.t. azzurro. «Ma ora devo pensare a convincere tutti al Milan, la Nazionale arriverà nel momento in cui continuerò a far gol, altrimenti non ci spero nemmeno». Obiettivo massimo Felice

ma realista. E con qualche fantasma del passato che si agita ancora: «Questa prestazione è un segnale per me e per quelli che hanno sempre creduto in me». Il riferimento interista è abbastanza evidente, ma dura lo spazio di un secondo: «Con le vittorie si cancellano spesso i problemi. Il Milan, con il blasone che ha, deve sempre puntare allo scudetto. Poi, ovvio ci sono altre squadre importanti, ma noi possiamo essere lì e provarci». A proposito di Inter: nelle sedici partite in cui Giampaolo aveva segnato, i nerazzurri avevano sempre vinto. Ora Allegri si augura che la tradizione continui anche dall’altra parte della città. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012

SERIE A GLI ANTICIPI DELLA 2a GIORNATA le Pagelle

di ALESSANDRA BOCCI

BOLOGNA AGLIARDI DISASTRO DIAMANTI PREZIOSO 6 7,5 h L’allenatore Pioli Il migliore Diamanti

6

Partita a tratti coraggiosa, ma troppe disattenzioni

Un buon Bologna, anche se i punti restano zero non si deve preoccupare. Non gli riesce però di ripetere l’impresa di fermare il Milan che gli era riuscita nella stagione passata.

Alino l’idolo non si smentisce: tiene in piedi tutto il Bologna, crea, tira, litiga e fa la pace con gli avversari. Novanta minuti pieni di cose, tutte buone.

MILAN BENE ACERBI, BOATENG ESPLOSIVO 6,5 8 h L’allenatore Allegri Il migliore Pazzini

6,5

vittoria acchiappata per la coda e con il tacco (di Pazzini)

Poco spettacolo, poco gioco, poco di tutto: per ora gli va bene così. L’ex capro espiatorio può dormire almeno una notte senza l’angoscia dell’Ufficio Reclami sempre aperto.

Il bello di avere un centravanti vero il Milan lo ha scoperto quando il Pazzo ha preso una palla regalata e l’ha sbattuta in rete. Prima un «finto» rigore poi un tacco raffinato. (Niang s.v.)

4

5,5

5,5

5

5,5

6,5

6

6,5

6

6,5

5,5

5,5

Agliardi

Carvalho

Antonsson

Cherubin

Motta

Taider

Abbiati

De Sciglio

Bonera

Acerbi

Antonini

Montolivo

Errore macro. «Tranquillo che la prendo io», e invece la prende Pazzini. Il balletto con Cherubin regala un gol pesante al Milan. Fino al momento del pasticciaccio, aveva rischiato poco o nulla.

Troppi buchi in difesa, e il Milan ci si infila, soprattutto Boateng che a lungo tiene in piedi l’attacco da solo. C’è più traffico nei pressi dell’area che dentro, ma lui pare sempre insicuro.

Il Milan è discontinuo e va a ondate, ma quando accelera, lui cede. El Shaarawy si ferma da solo, ma Boateng e Pazzini sono troppo fisici per lui.

Coinvolto in un rigore generosissimo (nel senso che non lo era, perché lui e Pazzini si spintonano e comincia il milanista), coinvolto nel caos del secondo gol.

Poche idee, poca incisività, poco di tutto. Il centrocampo del Milan sembra volersi fare male da solo, ma lui e i compagni di reparto non approfittano dei momenti peggiori.

Dinamico, cattivo, sempre pronto a tirare come a recuperare palloni e ripartire, pronto anche a fare muso contro muso in una partita che rischia di degenerare.

Comanda la difesa e si arrabbia nel finale, quando un pasticcio dell’ineffabile Tagliavento lo costringe a pericolosi straordinari su una punizione tirata a due passi dall’area.

Non sarà preciso, a tratti spinge e a tratti no, ma ha personalità, e la corsa dei vent'anni. Si capisce perché Allegri poche settimane fa ha ringraziato il settore giovanile.

Il giovane vecchio ha trovato un posto fisso dopo anni di precariato, e pare gli giovi. Contro la Samp era andato in bambola, si riscatta con una prova senza smagliature

Con quella coda un po’ così (alla Ibra) e quella maglia un po’ così (ha il numero di Nesta) sembra fatto apposta per attirare occhi scettici. Alla prima da titolare se la cava benissimo.

Meglio contro la Samp. Spinge poco e ogni tanto si perde l’avversario, i cross non sono la sua specialità. E’ lui con una grande chiusura a salvare il Milan dal tracollo.

Troppo anonimo per essere quello vero. Non ha ancora preso coscienza della sua importanza nella squadra, e la fase di studio è bloccata da un sospetto stiramento.

6,5

6

6

5,5

6

s.v.

6

5,5

7

5

6,5

6

Pazienza

Guarente

Morleo

Acquafresca

Gilardino

Gabbiadini

Ambrosini

Nocerino

Boateng

El Shaarawy

De Jong

Bojan

Una certezza per qualità e temperamento. Solido e continuo almeno quanto Diamanti è estemporaneo e fantasioso. Cala nel finale, dopo una gara giocata a buona velocità.

Tira in porta appena può, e gli capita una splendida occasione, recapitata sui suoi piedi da Diamanti. Spara un diagonale che semina il panico, ma esce di poco.

Meno prorompente di Taider, meno creativo di Diamanti. Si lancia di meno anche quando il momento è positivo, lasciando che siano gli altri a incidere. (Abero s.v.)

Fa tutto Alino, e lui fa proprio poco. Stoppato dai centrali del Milan, fagocitato dal moto perpetuo e dal continuo splendere di Diamanti, si accontenta di un ruolo da comprimario.

Entra per Acquafresca quando manca poco più di mezzora. Non è ancora nei meccanismi, ed è logico, ma ci mette fisico ed esperienza, e contro i vecchi compagni non sfigura.

Entra al posto di Pazienza: dieci minuti per provare a ribaltare un risultato che invece diventa ancora più pesante. Peccato, perché il Bologna meritava di più.

Ne ha viste di tutti i colori in tanti anni di Milan, e non si perde mai d’animo quando intorno tutto balla. Cerca la copertura saggia e il passaggio utile più che gli inserimenti.

Una serata molto al di sotto del livello previsto. Preso in mezzo dagli avversari, perde troppi palloni. Riscatto parziale con la palla che si traduce nel terzo gol di Pazzini.

Tiene a galla il Milan quando la notte sembra calare. Impreciso, ma esplosivo, fisicamente inarrestabile. Tira in porta più di tutti, ma non ha recuperato potenza e imprevedibilità.

L’apprendistato continua, ma in una fase così delicata è difficile per lui e per la squadra. Evanescente, sembra aver smarrito le caratteristiche che erano piaciute nelle prime prove.

Buttato nella mischia quando ancora non gli hanno cucito la divisa, si conferma acquisto intelligente. Recupera palloni e non sbaglia a rilanciare.

Leggero e veloce, si muove con grazia in un Milan che per il momento deve tirare scarpate e sgomitare per ricostruirsi. Ma si vede che con Boateng può nascere una grande intesa.

ARBITRI:

TAGLIAVENTO 5 Un rigore che non c’è e poi altre imprecisioni. Un po’ fiscale il giallo a De Jong. Nicoletti 5,5 Grilli 5,5 - Orsato 6 Gervasoni 6.


DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012

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SERIE A GLI ANTICIPI DELLA 2a GIORNATA

Esordi De Jong, Bojan e passerella per il baby Niang: c’è il nuovo Milan 41’ primo tempo L’ultimo olandese va in mezzo Nigel De Jong, 27 anni, centrocampista olandese arrivato dal Manchester City, prende il posto di Montolivo, infortunato IPP

22’ secondo tempo Il piccolo bomber catalano Bojan Krkic, 22 anni, veste per la prima volta la maglia del Milan quando sostituisce El Shaarawy sul punteggio di 1-1 ANDREOLI

46’ secondo tempo Il minorenne francese al debutto M’Baye Niang, ancora 17enne, fa il suo debutto in Serie A prendendo il posto di Giampaolo Pazzini nel finale PIERANUNZI

voluto ribadire le gerarchie: «È giusto essere ambiziosi — ha dichiarato il capitano — ma il gap non è colmato, nel senso che la Juve parte indubbiamente un gradino sopra. Poi nel calcio non si sa mai». Intanto la provocazione di Galliani («Allegri non ha più alibi, con i 4 rinforzi può solo vincere») ha funzionato, anche se Allegri sa che contro le grandi ci vorrà qualcosa in più: «Sono contento per quello che ha fatto la squadra, ma dobbiamo migliorare. Con la Samp abbiamo perso immeritatamente, oggi invece siamo andati sul 2-1 grazie a un errore del portiere. Fino all’1-0 siamo stati bravi, poi però abbiamo concesso troppi tiri da fuori. La squadra però ha chiuso in crescendo. Queste vittorie fanno sicuramente bene».

Ambrosini sta con Allegri «Juve superiore» Il capitano: «Il gap coi bianconeri non è colmato» Il tecnico: «Sintonia con Galliani». Montolivo k.o. DAL NOSTRO INVIATO

FABIANA DELLA VALLE BOLOGNA

La scena è la stessa, l’umore è agli antipodi. Domenica scorsa Adriano Galliani aveva lasciato San Siro prima della fine, ieri se n’è andato subito dopo il terzo gol di Pazzini, quando ormai il Milan era al riparo da brutti scherzi. Anche Massimiliano Allegri, tesissimo per tutta la partita, si è lasciato andare solo dopo la tripletta. Il rigore non l’ha visto per scara-

manzia (come faceva quando li tirava Ibrahimovic), e dopo il 2-1 è rimasto composto. Chissà se la prima vittoria ufficiale della stagione servirà a rasserenare gli animi e a rinsaldare il legame tra amministratore delegato e tecnico. Galliani ha punzecchiato spesso Allegri pubblicamente in quest’ultimo periodo, il tecnico però giura che la sintonia è sempre la stessa: «L’a.d. è venuto negli spogliatoi ed era contento. Però non ci sono problemi tra me e Galliani — precisa — ci sentiamo 10

volte al giorno, non ho mai avuto questioni né con lui né con il presidente. Io ho sempre detto che si lotta per arrivare tra le prime tre e quindi di conseguenza anche per lo scudetto. È una squadra nuova, che può fare bene. Però se volete un Milan che vince tutte le partite 3-0 la vedo un po’ difficile». Bianconeri sempre favoriti Allegri per la prima volta è tornato a parlare timidamente di scudetto. Massimo Ambrosini invece nonostante la vittoria ha

Infortuni, ci risiamo Fa meno bene vedere Montolivo costretto a uscire prima dell’intervallo per un problema alla parte posteriore della coscia destra (sospetto stiramento). Tre stop dopo appena due giornate di campionato (oltre ai lungodegenti Muntari, Strasser e Didac Vilà) è un dato preoccupante, soprattutto ricordando la moria di giocatori della stagione scorsa.

Massimiliano Allegri, 45 anni, terza stagione al Milan PHOTOVIEWS

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RABBIA IL BOLOGNA SE LA PRENDE CON L’ARBITRO E CON I PROPRI ERRORI

Gazzetta.it

Pioli: «Risultato bugiardo»

Gazza

Tvf

L’allenatore non commenta Tagliavento, ma applaude la squadra: «Bene Gilardino» NICOLA ZANARINI BOLOGNA

La faccia scura del presidente Albano Guaraldi e il suo seccato no comment a fine partita dicono tutto sullo stato d’animo in casa Bologna al termine di una settimana cominciata con la dura contestazione di Casteldebole, proseguita con la cessione di Ramirez e conclusa dalla sconfitta interna con il Milan. «Non abbiamo sfruttato le occasioni che abbiamo avuto nella ripresa, quando era giusto che andassimo in vantaggio noi. Dopo lo svantaggio abbiamo reagito con grande spirito spendendo tanto. Abbiamo pagato a caro prezzo un paio di disattenzioni e ci serve più cattiveria nelle due aree di rigore» analizza il tecnico emiliano Stefano Pioli, che non ha gradito il rigore dello 0-1 ma non polemizza più di tanto. Gila ok «Non meritavamo di andar sotto in quella situazione; contro un grande avversario dovevamo limitare al massimo i nostri errori ma con questo spirito si fa presto a riprendersi» assicura Pioli, che elogia Gilardino per il suo debutto in rossoblù. «Ha qualità che non scopriamo oggi ed è arrivato con grande motivazione; a Bologna sono tornati a grandi splendori altri giocatori importanti come Signori e Di Vaio e può farlo anche lui. Ci servono i suoi gol, la fisicità e la personalità, ma ab-

Il dg Zanzi: «Sarebbe finita diversamente senza l’infortunio di Agliardi»

biamo creato situazioni pericolose anche con Acquafresca» aggiunge l’allenatore. «Il 3-1 è bugiardo, la squadra meritava un altro risultato, ha lavorato molto bene per 75 minuti e un errore ci ha penalizzato oltre misura» commenta Roberto Zanzi, dg che indica la strada per risol-

levarsi. «Bisogna cominciare a fare risultato ma la squadra ha dimostrato che c’è. In difesa abbiamo sofferto ma ci mancano due giocatori di personalità come Natali e Portanova, e senza l’infortunio di Agliardi leggeremmo un risultato diverso». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Stefano Pioli, 46 anni REUTERS

L’attaccante Falcao, 26 anni AP

HIGHLIGHTS DI MILAN E TORINO E DI TUTTE LE PARTITE DI SERIE B Sul nostro sito gli highlights della vittoria del Milan a Bologna con la tripletta di Pazzini e del 3-0 del Torino sul Pescara. E inoltre gli highlights di tutte le partite della seconda giornata di serie B.

OMAGGIO A FALCAO: GUARDA LE PRODEZZE DEL COLOMBIANO Omaggio a Radamel Falcao, strepitoso protagonista della Supercoppa vinta dall’Atletico Madrid sul Chelsea: su Gazzetta.it un video con i gol più belli del colombiano fino alla tripletta realizzata contro i Blues.


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DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012


DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012

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SERIE A GLI ANTICIPI DELLA 2a GIORNATA la Moviola

laFotonotizia

di S.V.

le Pagelle di FRANCESCO BRAMARDO

Giusto il rigore Irregolare il raddoppio

RIGORE FLOP POI BIANCHI-GOL BRIGHI-GAZZI SUPER COPPIA JONATHAS MALE

Giusto il rigore concesso al Torino e parato da Perin nel primo tempo: Terlizzi abbatte Bianchi a pochi metri dalla linea di porta e interrompe una chiara occasione da rete, così oltre a fischiare il penalty l’arbitro Russo espelle il difensore. Decisione che condiziona irrimediabilmente la partita, ma che viene presa a stretto giro di regolamento. A nostro parere il vero appiglio per il Pescara è una trattenuta di maglia da parte di Bianchi, al principio del corpo a corpo. Irregolare il raddoppio granata nella ripresa: Sgrigna, autore dell’assist per Brighi, parte da posizione di fuorigioco, però l’assistente Faverani non coglie l’attimo.

TORINO 7,5 GILLET s.v. Poco da segnalare, nessun tiro dalle sue parti.

Alessandro Sgrigna scarica in rete il destro dell’1-0: debutto in Serie A con gol per il 32enne granata ANSA

UN’ALTRA SEGGIOLA

DARMIAN 6 Fa fatica.

Giampiero Ventura seduto su una sedia e non in panchina a causa del mal di schiena. Il quarto uomo ha poi ordinato all’allenatore di metterla via. C’è sempre una seggiola nel destino del Toro: ricordate quella agitata da Mondonico con l’Ajax in Uefa?

MASIELLO 6,5 In crescendo, Agostini il posto dovrà sudarlo.

Toro guarisce Ventura Pescara altra batosta

e stavolta san Perin non può farci nulla. Ed è anche la resa del Pescara: nessun tiro in porta né fuori nei successivi 45 minuti. In dieci, sì, ma neanche una scintilla, nemmeno l’entusiasmo da neo promossa. Niente. Zero assoluto.

Sgrigna & C. fanno passare il mal di schiena all’allenatore Abruzzesi in 10 per l’espulsione di Terlizzi, ma che disastro

avere in pugno la partita: già al 5’ Perin (la cui cessione al Pescara ha di fatto causato il frettoloso divorzio in casa Genoa tra Preziosi e Lo Monaco, contrario a darlo via) di piede evita la doppietta di Sgrigna, che 4 minuti dopo ci riprova da fuori area, poi tocca a Santana due volte finché Bianchi, al 14’, se ne va sulla destra, lancia Sgrigna che poi dà a Brighi un pallone che va solo accompagnato in porta. Quando riceve il pallone da Bianchi, Sgrigna è in fuorigioco ma in una giornata così questo è davvero un dettaglio. La prova? Quattro minuti e Bianchi di testa (18’) batte Capuano e Perin. La gara finisce qui.

TORINO PESCARA

3 0

PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Sgrigna al 34’ p.t.; Brighi al 14’, Bianchi al 18’ s.t.

TORINO (4-2-4) Gillet; Darmian, Glik, Ogbonna, Masiello; Brighi, Gazzi; Stevanovic (dal 27’ s.t. Cerci), Sgrigna (dal 19’ s.t. Meggiorini), Bianchi (dal 33’ Sansone s.t.), Santana. PANCHINA Gomis, Rodriguez, D’Ambrosio, Basha, Di Cesare, Vives, Verdi. ALLENATORE Ventura CAMBI DI SISTEMA nessuno BARICENTRO medio 45,3 ESPULSI nessuno. AMMONITI Darmian per gioco scorretto.

PESCARA (4-2-3-1) Perin; Zanon, Terlizzi, Capuano, Bocchetti; Blasi, Cascione (dal 30’ s.t. Colucci); Caprari (dal 29’ p.t. Romagnoli), Bjarnason, Weiss; Jonathas (dal 1’ s.t. Vukusic). PANCHINA Pelizzoli; Crescenzi, Abbruscato, Celik, Balzano, Brugman, Nielsen, Cosic, Quintero. ALLENATORE Stroppa. CAMBI DI SISTEMA 4-4-1 dopo l’espulsione di Terlizzi BARICENTRO molto basso 32,4 metri ESPULSI Terlizzi al 27’ p.t. per aver interrotto una chiara occasione da rete AMMONITI Zanon e Blasi per gioco scorretto ARBITRO Russo di Nola NOTE Paganti 5.265, incasso di 117.845,00 euro. Abbonati 8.204, quota di 109.686,00. Tiri in porta 9-0. Tiri fuori 6-0. In fuorigioco 3-0. Angoli 5-0. Recuperi: 1’ p.t.; 3’ s.t.

DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO DI CHIARA TORINO

Al Torino sono serviti tre anni per tornare al successo in casa in Serie A, a Ventura invece è bastata poco più di mezzora per dimenticare il terribile mal di schiena che lo tortura da giorni. Quasi quindicimila tifosi per il 3-0 al Pescara: all’Olimpico è festa per tutti, tranne per Ventura che piazza una sedia nell’area tecnica per assistere al match. Il quarto uomo la mette via, ma le magie di Sgrigna (debutto in A e gol) e il Toro-show sono il migliore antidolorifico per Ventura. Certo, per chi è scaramantico, e Ventura lo è, c’è un precedente da brividi: 31 agosto 2008, prima di campionato, il Torino batte 3-0 il Lecce, con terzo gol segnato da Bianchi proprio come ieri, e a fine torneo andranno in B entrambe. Ma questo Torino, in fondo, è stato costruito per ambire a qualcosa in più di una salvezza senza ansie: gol, gioco che diverte, tante azioni, Ventura sa che ha tra le mani una squadra che gioca a memoria, che sfrutta le fasce con un Santana rina-

to, in mezzo ha con Gazzi e Brighi una bella diga e tra Bianchi e Sgrigna ormai basta un’occhiata. Gli ingredienti giusti per un bel torneo. La chiave Lo zero nella casella dei tiri effettuati dal Pescara e il pomeriggio da turista di Gillet sono le due facce dello strapotere granata. Al 12’ ci prova Sgrigna con una girata su assist di Glik, poi qualche affondo e l’espulsione di Terlizzi, al 27’, che nel tentativo di frenare Bianchi, giunto a pochi metri da Perin dopo uno dei mille duetti con Sgrigna, lo affossa in modo goffo. Rigore netto e rosso per il difensore. E qui c’è il patatrac per il Pescara. Perin inizia subito a far vedere quanto è bravo e respinge il tiro di Bianchi, ma la partita in quel momento gira. Due minuti dopo già Santana sfiora l’1-0 con un colpo al volo, alto di poco. Stroppa allora tira fuori Caprari, mette Romagnoli, e ridisegna il Pescara col 4-4-1 e Weiss e Bjarnason si alternano sulle fasce con Jonathas unica punta: il nuovo modulo regge 7 minuti, il tempo per Gazzi di crossare per Bianchi che fa da sponda a Sgrigna sulla destra

DOPO PARTITA

Stroppa contesta l’espulsione TORINO Il presidente del Toro, Urbano Cairo, gongola nonostante le contestazioni della curva. Soddisfatto Giampiero Ventura: «Il pubblico si è divertito, come i giocatori, è questa la cosa più gratificante. Vogliamo salvarci ma anche proporre calcio. Questa è una squadra che può ritagliarsi uno spazio». Alessandro Sgrigna è raggiante per il primo gol in Serie A, la dedica è per la mamma Anna Rita scomparsa tre anni fa: «Un anno fa ho detto a Ventura che volevo giocare più di punta, mi ha capito e mi ha dato fiducia. Ora testa bassa e pensiamo all’Inter». Giovanni Stroppa non è d’accordo con la decisione dell’arbitro: «Il rigore poteva starci, come no, ma l’espulsione di Terlizzi è stata esagerata, c’erano ancora due giocatori tra Bianchi ed il portiere».

L’assalto Il Torino capisce di

Il Pescara che fu Meno di 4 me-

si alla promozione di maggio e il trionfo del bel gioco e di Zeman sono già in archivio. Due k.o. su due, 6 gol incassati, ieri zero tiri in 90 minuti e un manipolo di giovani e stranieri di belle speranze (Weiss il più vivace) per ripartire dopo le partenze di Insigne, Verratti e Immobile. Difficile ipotizzare un ribaltone in panchina dopo soli due turni ma non vorremmo trovarci nei panni di Stroppa, che può consolarsi con un super Perin (il migliore dei suoi) e la certezza che fare peggio di quanto si è visto all’Olimpico sarà forse impossibile. © RIPRODUZIONE RISERVATA

GLIK 6,5 Annulla Jonathas. OGBONNA 6,5 Finisce con la fascia al braccio: insuperabile.

BRIGHI 7 Primo gol in granata, gli acciacchi sono alle spalle. GAZZI 7 Prende in mano il centrocampo, serve palle gol. STEVANOVIC 5,5 Fa tanto fumo e brucia poca legna. CERCI 6 Entra nel finale: due traversoni pungenti. BIANCHI 7 Si procura ma sbaglia il rigore, si fa perdonare con un assist ed un gol (Sansone s.v.). IL MIGLIORE 7,5 SGRIGNA h Battezza con un assist ed un gol la prima partita in serie A. MEGGIORINI 6 Entra a gara finita. SANTANA 6,5 Sprazzi di classe sulla fascia. All. VENTURA 7 Svaniscono mal di schiena e mal di mercato.

PESCARA 5 IL MIGLIORE 7 PERIN h Il penalty parato è la punta dell’iceberg: tanti interventi. ZANON 5,5 Fatica a frenare la spinta di Santana. TERLIZZI 5 Regala il rigore al Toro e lascia la squadra in dieci. CAPUANO 5 Va sotto quando Bianchi cambia marcia. BOCCHETTI 5,5 Regge un tempo poi il serbo lo surclassa. BLASI 5 Partita di fatica quando dovrebbe metterci estro e qualità. CASCIONE 5,5 Con la squadra in 10 fa ciò che può (Colucci 5,5). CAPRARI 6 Inizia bene, ma deve uscire dopo meno di mezz’ora. ROMAGNOLI 5 Si perde Sgrigna al momento del gol. BJARNASON 5,5 Spreca energie alle calcagna di Brighi. WEISS 6 Manda in tilt Darmian poi la spinta si spegne. JONATHAS 4,5 La sosta lo aiuterà. VUKUSIC 5 Annaspa. All. STROPPA 5 Un passo indietro rispetto al debutto con l’Inter.

TERNA ARBITRALE: RUSSO 6,5 Vede bene sul calcio di rigore per il Toro. Posado 6-Faverani 5 Doveri 6-Gavillucci 6

ALL’ALBA DI SABATO AI MURAZZI, IL CENTRO DELLA MOVIDA TORINESE, BOTTE DA ORBI TRA TIFOSI DEL TORO, DELLA JUVE E DEL PESCARA

Maxi rissa tra ultrà: un arresto e tanti feriti TORINO

Un bicchiere di troppo, anzi, facciamo pure due o tre e ogni scusa è buona per attaccar briga, uno sguardo di troppo su una ragazza procace, apprezzamenti poco cavallereschi nei confronti delle signorine presenti, le donne o lo sport diventano l’alibi per venire alle mani ed innescare la classica rissa da bar. E’ accaduto ancora una volta ai Murazzi, in uno dei locali della movida notturna torinese, lungo il Po. Bic-

chieri che volano, poi si passa a tirarsi le bottiglie e anche i tavoli. Vetrate infrante del bar prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Una classica rissa da saloon, se non fosse che i protagonisti al momento dell’arresto come causa scatenante hanno indicato questioni calcistiche, rivalità, appartenenze a diverse bandiere. La scazzottata è andata in scena tra alcuni ultrà del Pescara, giunti nella notte in città per assistere alla partita contro i granata, e altri sostenitori del Toro e della Juventus. Tutti contro tutti,

così per «sport», per il gusto di fare danni e di combinare guai. Danni al locale La rissa ha coin-

volto all’alba di sabato, in piazza Vittorio Veneto, una ventina di tifosi, che, non contenti, hanno danneggiato anche alcune auto posteggiate in strada. Soltanto ecchimosi e qualche occhio nero, un paio dei protagonisti medicati in ospedale, ma nulla di grave al di là dei danni materiali al locale. Il bilancio finale vede un arresto e due denunciati da parte delle

forze dell’ordine. Davide Falco, 22 anni tifoso abruzzese, è stato arrestato per resistenza e minacce a pubblico ufficiale e indagato per rissa aggravata. Minorenne l’ultrà della Juventus, di 17 anni, indagato in stato di libertà per rissa aggravata. Un terzo tifoso, di 37 anni, di fede granata, è stato indagato in stato di libertà per favoreggiamento. Avrebbe dato un passaggio con la propria auto ad alcune persone coinvolte nella rissa, favorendone la fuga, ma è stato fermato e multato per guida in stato di ubriachezza. Una notte brava nel nome del calcio, usato evidentemente come pretesto. f. bram.

La rissa si è scatenata in un locale di piazza Vittorio Veneto a Torino

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SERIE A L’EX CAPITANO

Del Piero, ecco l’offerta dei Saints Ma Sidney c’è

A

LE ALTRE PUNTE

CHI LO VUOLE SIDNEY FC

PERCENTUALE 50%

SOUTHAMPTON

40%

SION

10%

DAL NOSTRO INVIATO

VINOVO (To)

Ore caldissime sul fronte Del Piero. Il Southampton ha formulato concretamente la sua offerta: biennale da un milione di euro a stagione più bonus. Il club inglese, il cui presidente è l’italo-svizzero Nicola Cortese, fa dunque sul serio e spera di avere una risposta già questa sera, al più tardi domani mattina. La Premier League ha dunque aperto le porte all’ex capitano della Juventus, che potrebbe così coronare il personale sogno di chiudere la carriera nel massimo campionato inglese. A Southampton è fra l’altro appena approdato Gaston Ramirez, l’uruguaiano ceduto dal Bologna per 14 milioni.

Bendtner Ha scelto il numero 17, ma non si allena da 10 giorni. Per lui un programma personalizzato, in attesa di togliersi l’etichetta del «bravo ma incompiuto»

S Giovinco Farà coppia lui con Vucinic, e deve scrollarsi di dosso un precampionato non brillante. La Juventus per la sua metà ha sborsato ben 11 milioni...

Australiani in partenza È co-

munque ben più ricco il contratto offerto dal Sydney FC. Gli australiani hanno infatti già messo sul tavolo un biennale da due milioni a stagione più un ruolo importante come uomo immagine del calcio di quelle parti. La stampa locale è scatenata da giorni, si dà per certo l’arrivo del campione italiano, e sale forte anche l’entusiasmo di tifosi e appassionati. Ora, però, un pizzico di apprensione c’è, proprio perché tutti conoscono la passione di Ale per il calcio inglese. In ogni modo, la delegazione del Sydney ha già in mano i biglietti aerei per raggiungere l’Italia, dove contano di chiudere l’affare entro martedì sera, nella speranza che nel frattempo non arrivino «docce gelate» da Italia e Inghilterra. Ancora viva, ma parecchio più lontana dai pensieri di Del Piero, la pista Sion. Il club svizzero è stato l’unico, finora, a essere ricevuto a Torino, mentre con gli australiani si è parlato soprattutto attraverso le videoconferenze. L’assalto del Southampton, invece, è freschissimo e determinato. m.gra. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandro Del Piero, 37 anni, rimasto svincolato dopo 19 stagioni con la Juventus REUTERS

Per il ritorno degli ex Asamoah e Quagliarella (Isla resta a Torino). E per vedere se regge la striscia Juve di 40 gare utili di fila in A. Friuli, ore 18

S IL BORSINO DI ALE

S Matri Non segna dal 25 febbraio. Da lì in poi è andato in calando, e in estate le voci di mercato su di lui non sono mai state smentite. Deve ritrovare smalto e gol

4

perché vedere UDINESE-JUVENTUS

DAL NOSTRO INVIATO

MIRKO GRAZIANO VINOVO (To)

Confermati Vucinic, Matri e Quagliarella, poi Giovinco e Bendtner per Del Piero e Borriello: così, là davanti, è cambiata la Juve. E obiettivamente, almeno sulla carta, è difficile parlare di miglioramento del reparto. Insomma, se da metà campo in giù la banda Conte non ha nulla da invidiare alle grandi d’Europa (e non è comunque poco per un progetto partito di fatto un anno fa), in attacco non mancano le incognite, con il solo Vucinic subito ad altissimi livelli. Una batteria che in Italia dà buone garanzie, ma l’impressione è che per competere adeguatamente in Champions League occorra un nuovo piccolo capolavoro tattico targato Conte, oltre a un salto di qualità immediato, anche dal punto di vista della personalità, dei vari Giovinco, Matri e Quagliarella. Bendtner? Il gigante danese è l’incognita numero uno: straordinario a livello giovanile, spesso discontinuo una volta affacciatosi in Premier League.

JuVucinic 10

I NUMERI

Le reti di Vucinic con la Juve l’anno scorso: 9 in campionato e una in Coppa Italia

5

trofei in bacheca. È il palmares di Vucinic in Italia: 2 Coppe Italia, 2 Supercoppe italiane, uno scudetto

15

milioni di euro spesi dalla Juve la scorsa estate per acquistare dalla Roma l’attaccante montenegrino

Matri, Giovinco: chi può aiutare il montenegrino? Mirko unica sicurezza in attacco: a Udine un’altra chiamata per le punte in ritardo

coppa a Pechino. Appunto, proprio il fuoriclasse montenegrino, la garanzia, l’unica per adesso. Insomma, a Udine è già tempo di esami. E il primo a presentarsi davanti alla «commissione tecnica» dovrebbe essere Sebastian Giovinco, recuperato a tempo di record, ieri provato a lungo fra i titolari. Deludente nella prima uscita in campionato, Sebastian cerca il riscatto immediato al Friuli. Il carattere non gli manca, l’ha dimostrato in settimana, assorbendo a tempo di

record la distorsione alla caviglia che lo aveva messo fuori causa nella parte finale di Juventus-Parma. Ora ha bisogno di gol e prestazioni convincenti in serie, anche per «giustificare» un riscatto del cartellino (la metà che apparteneva al Parma) costato ben 11 milioni di euro. Cifra esagerata secondo quei tifosi bianconeri (e

non sono pochi) che avrebbero preferito risparmiare sul fronte Giovinco per portare a casa il benedetto top player. Soffia sul collo del gioiellino bianconero pure un Alessandro Matri a digiuno di reti ufficiali dallo scorso 25 feb-

Più Giovinco di Matri Due gare, altrettante vittorie, sei reti fatte in questo inizio di stagione, ma solo una firmata dell’attacco, quella di Vucinic in Super-

L’AFFONDO IL SECONDO ALLENATORE BIANCONERO NON RISPARMIA NESSUNO

Carrera ora attacca Berbatov «Meglio non aver preso uno così»

Altro che ex difensore. Dopo aver preso di mira Mazzarri, il vice di Conte stavolta stuzzica S il centravanti bulgaro che ha detto no alla Juve: «Inaffidabile, mai vista una storia del genere» Quagliarella Utilizzato con il contagocce anche in amichevole, ma è il più duttile e completo di tutti. Se non molla, una chance la avrà di sicuro

DAL NOSTRO INVIATO

VINOVO (To)

A Torino hanno già dimenticato Berbatov. Massimo Carrera liquida a gambe unite l’uomo che in poche ore ha beffato il mercato di Fiorentina e Juventus. «Francamente è la prima volta che mi capita di sentire e di vedere una cosa del genere — dice —. Meglio che non sia venuto, uno così non è affidabile, nemmeno sul campo». Testa all’Udinese «e massima attenzione, perché troveremo una squadra ferita nell’orgoglio, e quindi molto pericolosa. Se non andiamo lì con l’atteggiamento giusto sono guai. Quella friulana è una grande squadra». Rientrano Buffon e Chiellini, «e anche Giovinco ha recuperato — continua il sostituto dello squalificato Conte —. Bendtner? Il suo sarà un inserimento graduale, anche perché da dieci giorni non si allena». Onesto Carrera nel dire che «i nostri obiettivi erano altri in attacco, ma la crisi ha reso irraggiungibili certi giocatori. Bendtner è un’opportunità che abbiamo colto. Lo conosciamo bene, è un giocatore d’area, buono tecnicamente. Potrebbe essere una soluzione valida, un’alternativa al nostro gioco». E il Chelsea... In generale, «cre-

«

Se davvero Mazzarri insegna difesa, perché ha mandato due spie agli allenamenti?

NAZIONALE

Chiellini recupera Ma Prandelli non lo chiamerà

10 AGOSTO Esordio e frecciata a Mazzarri

«

Il Napoli ha fatto la caccia all’uomo, noi abbiamo fatto il nostro calcio 11 AGOSTO Dopo la Supercoppa

«

A Mazzarri auguro di vincere da allenatore quanto ho vinto io da calciatore 24 AGOSTO Replica al tecnico del Napoli

do che sia stato comunque un ottimo mercato — continua Carrera —. La rosa è competitiva». Anche per la Champions? «Sì, l’importante è restare affamati e umili. Dobbiamo continuare a migliorare. Chelsea in difficoltà? Contro l’Atletico Madrid ha in effetti mostrato qualche problema, però ha appena

m.gra.

Massimo Carrera, 48 anni, difensore della Juve dal 1991 al 1996, adesso è in panchina al posto di Conte

© RIPRODUZIONE RISERVATA

FOTOPRESS

vinto la Champions, e allora qualcosa di buono ce l’ha. E’ una formazione importante, sarà difficile averci a che fare nel girone. Dobbiamo cercare di individuare i lati negativi degli inglesi, per poi affrontarli nel miglior modo possibile».

VINOVO (To) Giorgio Chiellini rientra stasera dopo il pesante k.o. muscolare subito durante la finale dell’Europeo. E proprio per azzerare i rischi ricaduta, Cesare Prandelli non dovrebbe convocare il gigante toscano per le prime due gare di qualificazione a Brasile 2014. Il c.t. privilegerà gente atleticamente rodata. Per questo non chiamerà nemmeno Thiago Motta e valuterà con attenzione le prestazioni di Cassano (indietro con la preparazione) e Giovinco (reduce da una distorsione alla caviglia) prima di completare il reparto offensivo, dove sembrano inattaccabili Destro, Osvaldo, Borini e Insigne. Balotelli fuori causa per l’operazione agli occhi: miopia. In difesa potrebbe essere precettato De Sciglio, già chiamato dall’Under 21. L’infortunio di Montolivo può rilanciare Aquilani. Stasera le convocazioni. Si gioca il 7 a Sofia con la Bulgaria, l’11 a Modena con Malta. m.gra.


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Mirko Vucinic, 28 anni, gioca in Italia dal 2000. Ha indossato le maglie di Lecce, Roma e Juventus OLYCOM

braio, quando firmò l’1-1 definitivo contro il Milan, a San Siro. Gol pesantissimo, in un certo senso il gol-scudetto, ma anche l’inizio di un periodo nero, che ha portato il 28enne bomber lombardo a perdere pian piano la fiducia di Conte, la Nazionale e di conseguenza il treno per l’Europeo. A peggiorare l’umore non hanno poi contribuito le tante voci (mai smentite durante l’intero mercato) di una possibile cessione, e l’eventuale panchina di questa sera — per fare spazio a un giocatore recuperato in extremis — potrebbe rappresentare un ulteriore duro colpo all’autostima del ragazzo. Ma forse è proprio la tattica di Conte: cercare una reazione, anche violenta, e andare poi a vedere se positiva o negativa. La Juventus è attesa da battaglie vere su ogni fronte, carattere e personalità assumono un’importanza decisiva. Quagliarella e Bendtner Chi al

momento appare davvero ai margini del progetto è Fabio Quagliarella, finora zero minuti ufficiali e spiccioli di gara pure in amichevole. Strada davvero in salita, ma per qualità fisiche e tecniche il napoletano è forse l’attaccante più completo a disposizione di Conte. Se non molla, avrà sicuramente la sua occasione. A Udine non ci sarà infine Nicklas Bendtner, senza allenamenti da dieci giorni. Ad «aiutarlo» la squalifica in Nazionale: per lui, durante la sosta, è pronto un duro programma personalizzato. Arriva fra lo scetticismo generale, non può quindi permettersi un esordio-flop. Conte lo osserva con grande attenzione, sotto tutti i punti di vista. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Guidolin a piccoli passi «Cerco punti-salvezza» Il tecnico dell’Udinese smaltisce la delusione post Champions «Conta più la gloria del denaro. Muriel? Non è più brillante» I GHANESI DEL FRIULI

«Forza Asamoah, ma oggi tifiamo per l’Udinese» UDINE I fratelli di Asamoah e Badu lottano e corrono come i più famosi connazionali. Non al Friuli o alla Juventus Stadium, ma nel campo della chiesa in via Mistruzzi. È il torneo dei ghanesi di Udine: in provincia sono più di 2 mila. A tifare dietro la rete c’è il re William, eletto un mese fa, in campo il tuttofare Jerry Amaniampong che fa il segretario e ci fa da guida: «Badu, Asa e Obodo (nigeriano, ndr) sono fratelli, spesso vengono a trovarci, frequentano la chiesa e se serve ci danno una mano. Nel weekend giochiamo qui e, credetemi, qualche altro talento c’è». Oggi molti dei fratelli ghanesi saranno allo stadio: «Ma tiferemo Udinese, anche se Asa è nel cuore. Io e altri 10 facciamo gli steward allo stadio. Perché siamo tutti ragazzi tranquilli. Lavoriamo per vivere e problemi non ne creiamo». fr.vell.

precampionato. Ora non ha più di 30-40 minuti nelle gambe, non è brillante come allora, è indietro. A Firenze l’ho buttato subito dentro perché se non volevo chiedere uno sforzo a Totò dovevo chiederlo a lui».

DAL NOSTRO INVIATO

FRANCESCO VELLUZZI UDINE

La ferita è ancora aperta. Francesco Guidolin è più sollevato ma visibilmente tirato, e lo stato d’animo è comprensibile: «Volevo portare l’Udinese nella storia. Il mio sogno era quello di essere l’allenatore che, completando un ciclo, avrebbe riportato questo club in Champions League. Non sono venuto qui per fare carriera. Nella vita conta più la storia della carriera, più la gloria del denaro. Ho sposato questa famiglia, voglio stare qui. E non è vero che mi hanno snobbato i grandi club. A me piace da morire stare qui». Tentazione forte Visto il dolore

subìto, la tentazione di lasciare è stata forte, ma Guidolin ha trovato la forza per risollevarsi: «Me l’ha data la famiglia, me l’hanno data gli amici, le persone, chi mi ha scritto, e me l’ha data pure quel che ho letto su di me. Per questo vi ringrazio». Non ci sono riferimenti espliciti alla società, con la quale qualche divergenza di vedute sulla parte mercato indubbiamente c’è. Dei giocatori desiderati soltanto uno, Laz-

Verso la Juve La sensazione è

Francesco Guidolin, 56 anni I.S.

zari, è arrivato: «Mi è sempre piaciuto. Sicuramente ci darà una mano». Muriel È realista su Luis Muriel, il gioiello che la società vorrebbe vedere in campo, ma che, evidentemente, non è al top. L’allenatore non avrebbe dubbi a schierare un fenomeno: «Premesso che il sistema che adottiamo (il 3-5-1-1, ndr) ci ha dato grandi soddisfazioni, penso sia giusto cambiare, fare degli accorgimenti, anche con la difesa a quattro, e giocare con due punte. Muriel ci dà vivacità e qualità, ma se è il Muriel che andava a mille all’ora nelle prime partite del

che possa essere utile a gara in corso. Stasera c’è la Juventus e Guidolin è obbligato a guardare avanti: «C’è la voglia di riprendere il cammino. Bisogna mettere la testa sull’obiettivo salvezza e andare a caccia di punti. Dobbiamo provare a farlo contro la prima della classe, la squadra che ho subito indicato come favorita, contro il "meraviglioso" Asamoah. Ma dobbiamo darci dentro». Il tecnico ripete ben quattro volte il concetto del «darci dentro». Un termine caro anche a chi è ogni giorno protagonista in bicicletta, la sua grande vera passione: «Un tempo mi battevano in pochi, ora sono un po’ di più». Per vincere bisogna darci dentro. L’Udinese ha campionato, Coppa Italia e un girone prestigioso di Europa League. Se i suoi ragazzi ci daranno dentro, potranno riprendere a sorridere. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SERIE A

Che notte per Strama

Andrea Stramaccioni, 36 anni, guida la prima squadra dal marzo scorso. Il tecnico romano è il più giovane dell’intero campionato LAPRESSE

«Roma, ti ringrazio Mister, ti ammiro Ma devo battervi» «Non per essere l’anti-Juve: perché siamo l’Inter. E ai tifosi dobbiamo fatti, non parole» perché vedere

INTER-ROMA L’Inter cerca di bissare la vittoria di Pescara. La Roma il primo successo. Una sfida in cui storicamente i gol non sono mai mancati Meazza, ore 20.45

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA ELEFANTE APPIANO GENTILE (Como)

L’A.S. Roma, il mister e lui. Anzi, lui e l’Inter. Tutto in una notte perché, come Andrea Stramaccioni si dice da solo, è stato inserito «in un grande frullatore» e lì dentro ti spremono emozioni, sensazioni, sentimenti. Un ragazzo semplice L’A.S. Ro-

ma — Strama la chiama così — per lui è voglia di riconoscenza, non di rivincita: «Alla Roma dovrò dire sempre e solo grazie, se oggi sono all’Inter lo devo ai sei anni lì: sono diventato un allenatore a Trigoria, mi sono messo in mostra indossando quella divisa. E quando me ne sono andato ero triste, perché sono un ragazzo semplice, che dà importanza ai legami e alle amicizie:

il retroscena

FRANCESCO ODDI ROMA

Quando Zeman venne la prima volta ad allenare la Roma, Stramaccioni era abbonato in Curva Sud. Aveva cominciato con la Roma di Mazzone, accompagnato dal padre, preside in una scuola dei Castelli Romani. Erano i tempi in cui se si batteva la Lazio era una festa. Capitò il 27 novembre 1994: Zeman sulla panchina biancoceleste, il 18enne Stramaccioni in curva, Giannini lì sotto a fare tre con le dita, Balbo, Cappioli, Fonseca. L’attuale allenatore dell’Inter il posto l’aveva da inizio campionato, verso i Distinti, vicino a dove si piazzava lo storico gruppo dei Fedayn. E quando faceva ancora il calciatore, nella Primavera del Bologna, giocava il sabato pomeriggio, la sera prendeva il treno e la domenica era all’Olimpico. Dalla curva al campo La collezio-

questa per me non potrà mai essere una partita come le altre». Se non perché, come tutte le altre, proverà a vincerla con tutte le sue forze: «Ma non perché è la Roma: perché siamo l’Inter».

è lui, è Zeman. Ciò non toglie che domani dovremo provare a batterlo: non affrontiamo Zeman ma la Roma, che è una grande squadra. Però l’Inter lo è altrettanto».

Il nome Andrea e la classe ’47 E

Anti-Juve? E deve produrre fatti, non parole: «E’ quello che dobbiamo al nostro pubblico: giovedì sera per due o tre volte Guarin ha recuperato palla assieme a 40.000 tifosi e questi sono bei segnali, da alimentare». Più della candidatura al ruolo di anti-Juve: «Contro la Roma è un test importante, ma è solo il primo scontro diretto: è presto per parlare di risultato decisivo, una partita giocata adesso non può né lanciare né ridimensionare. La Juve è la squadra con più certezze tecniche e tattiche, e noi siamo una delle squadre che hanno cambiato più di tutti».

Destro, l’Inter sempre nel destino Prima con la Roma contro l’ex squadra

Mercato con acume Se ne sono andati in 13, sono arrivati in 9, «e io trovo — dice Stramaccioni — che il nostro sia stato un mercato intelligente. C’è sfuggito qualche colpo grosso, tipo Lavezzi e Lucas, ma abbiamo gettato le basi per costruire un’Inter che vuole tornare grande. E farlo nel rispetto di certe cifre — monte ingaggi ridotto di 40

Serata speciale per Mattia Destro. Squalficato domenica scorsa contro il Catania, il 21enne attaccante marchigiano infatti oggi farà il suo esordio ufficiale con la maglia della Roma proprio contro la squadra in cui ha iniziato a farsi conoscere. Destro infatti ha giocato nella Primavera dell’Inter fino al 2010, prima di essere ceduto al Genoa in prestito con diritto di riscatto della metà del cartellino in favore del club ligure. Nel gennaio 2011 i rossoblù acquisicono tutto il cartellino di destro nell’ambito dell’affare che porta a Milano Andrea Ranocchia. Proprio il difensore umbro stasera sarà protagonista di un duello diretto con l’attaccante che aggiunge interesse a una sfida già di suo molto affascinante.

il mister — Strama lo chiama così — non gliene vorrà: «Paragoni fra me e Zeman? Non scherziamo. L’unico punto di contatto è che ha un figlio che si chiama Andrea e che è del ’47 come mio padre. Quando Zeman già allenava, io non ero ancora nato: lo ammiro, e gliel’ho anche detto. Un precursore inimitabile, anche studiandolo, per il suo modo integralista di proporre calcio, per la fede che ha nel suo credo. E’ così:

«Quando me ne sono andato dalla Roma ero triste: questa per me non potrà mai essere una gara come le altre»

milioni di euro lordi — mi sembra la dimostrazione di grande acume».

Corsi e ricorsi

Nessun ripiego E pazienza se i

nuovi arrivi sono stati 9 e non 10, perché il vice-Milito è rimasto un desiderio: «E’ vero: non abbiamo un’altra prima punta con certe caratteristiche, un attaccante centrale, da area. Ci abbiamo provato, ma una volta sfumati gli obiettivi congeniali per il nostro gioco, abbiamo preferito non ripiegare su alternative di pura occasione. Non volevamo un semplice completamento numerico, ma una punta compatibile con il nostro modo di stare in campo». E se Livaja è rimasto e Longo è andato, «è perché Longo per dare il meglio ha bisogno di un minutaggio più alto, mentre Livaja — si è visto a Spalato e a Pescara — riesce a incidere anche in un quarto d’ora. E poi Marko ha un anno in meno, potrà trovare spazio anche nella Primavera». La squadra che non fu mai sua nella Roma, la squadra grazie alla quale oggi è sua l’Inter: bel rumore, quel frullatore. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL COMMENTO di BERGOMI e GIANNINI

a pagina 19

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Quel ragazzo tifoso all’Olimpico che un giorno disse «Maestro Zdenek, lo scrive un libro di tattica?» ne di abbonamenti finisce a metà del ciclo Capello, quando si cominciava a fare sul serio con la Romulea. Quattro anni fa, all’aeroporto di Belgrado, l’ex abbonato Stramaccioni si trovò davanti Zdenek Zeman, il tecnico per cui faceva il tifo. Uno allenava la Stella Rossa, e aveva appena perso il derby col Partizan, l’altro del Partizan era stato ospite, in un torneo internazionale che gli Allievi della Roma avevano concluso alle spalle del Real Madrid. «Mister, quando lo scrive un libro di tattica per gli allenatori, visto che lei è un maestro?». E il maestro rispose che voleva tenerli per sé i suoi segreti, visto che aveva ancora voglia di allenare. Tornarono a Roma con lo stesso aereo, l’incontro si concluse con la foto di rito: Stramaccioni, il suo vice Catini e in mezzo il boemo. Saluti al terminal L’altro incon-

tro in aeroporto, stavolta a Fiumicino, è storia recente: ultima giornata della scorsa stagio-

Stramaccioni quando allenava gli Allievi della Roma

ne, Roma in partenza per Cesena, Inter in arrivo per giocare contro la Lazio, le immagini testimoniano la commozione di Stramaccioni nell’abbracciare Francesco Totti. Entrambi classe ’76, da ragazzini avevano giocato qualche partitella insieme e una anche da avversari, vent’anni fa al Carlin’s Boys di Sanremo, e Totti non segnò. Potevano essere compagni an-

Andrea Stramaccioni abbraccia Francesco Totti

che nella Roma, che aveva relazioni entusiastiche sul conto di quel difensore centrale della Romulea, che però preferì cederlo al Bologna. Senza neppure informarlo della richiesta dei giallorossi: i rossoblù offrivano più soldi, il tifo del diretto interessato avrebbe potuto intralciare l’operazione. Si sono incrociati di nuovo a Trigoria una vita dopo e Francesco

ha sempre trattato Andrea con grandissima stima e affetto. E se fosse dipeso dal loro comune amico Bruno Conti, Stramaccioni lavorerebbe ancora a Trigoria. Matrimonio e anniversario E infatti nel momento più alto della carriera giovanile del tecnico, il tricolore vinto senza perdere mai nel 2009-10, lancian-

do sei giocatori nella nazionale under 18, Stramaccioni era triste, e Bruno Conti pure: il posto di Alberto De Rossi non poteva essere messo in discussione e il divorzio si consumò allora, anche se ci fu ancora un anno in giallorosso, portando Verre, Romagnoli e C. a un passo dalla finale scudetto contro il fortissimo Milan Allievi di Cristante e Kingsley Boateng. Delusione forte, ma cancellata dagli eventi: nel giro di un mese il passaggio all’Inter e il matrimonio con Dalila, con una folta rappresentanza dei suoi ragazzi, convocati anche per l’anniversario, a giugno, in un locale di Fregene: maxischermo per Italia-Inghilterra, e davanti i vari Caprari, Bertolacci, Sini, Pettinari e Viviani. E Florenzi, che con l’infortunio di Bradley avrà la possibilità di provare a rovinare l’esordio in casa del tecnico che lo trasformò da fantasista che giocava poco in centrocampista di sicuro avvenire. © RIPRODUZIONE RISERVATA


DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012

Zdenek Zeman 65 anni, è tornato alla Roma dopo una grande promozione con il Pescara. Il boemo era già stato in giallorosso dal 1997 al 1999

Totti insegue i big goleador: al «Meazza» a -1 da Meazza nia. In quella posizione, da lui, mi aspetto di più». Francesco stasera cercherà di darglielo, giocando meno largo e provando a tagliare di più.

ANDREA PUGLIESE ROMA

All’inseguimento di Giuseppe Meazza, proprio a casa sua. È l’altro obiettivo di stasera di Francesco Totti, a un solo gol di distanza dall’ex attaccante di Inter, Milan e Juve nella classifica dei marcatori di sempre in Serie A: 215 gol, a -1 dal terzo gradino del podio, occupato proprio dal bicampione del mondo (1934 e 1938) e da Altafini. Dovesse arrivare, sorpassarlo proprio nello stadio a lui intitolato sarebbe un altro segno del destino. Movimenti diversi A meno di

scelte clamorose, Totti stasera

Zeman su tutti «Moratti mi contattò ma qui ora c’è il top» «Destro è il miglior colpo estivo. Gli arbitri non mi sono piaciuti Stramaccioni? Occorre esperienza per non avere difficoltà»

Da Boston urge spedire un sentito ringraziamento a Zdenek Zeman. A tirar fuori James Pallotta dalle malinconie della sua prima settimana da presidente — cominciata con la scoperta del dimezzamento della copertura tv in Usa del nostro campionato causa il passaggio da Fox alla neonata BeIn Sport e continuata con le critiche per la cessione di

Bojan al Milan — ci ha pensato l’allenatore boemo in una veste che negli anni Settanta si sarebbe definita «di lotta e di governo». Ovvero, al solito graffiante verso gli arbitri («non sono partiti bene») e perfetto aziendalista nel giudicare il mercato della Roma («è la squadra che si è rafforzata di più e ha fatto il miglior colpo: Destro»). Insomma, quanto basta per scaldare la sfida all’Inter in quella che per Zeman è anche un testacoda sentimentale, tra anagrafe (il tecnico più an-

ziano della A contro il più giovane) e ricordi (la sua prima partita nel massimo campionato fu contro i nerazzurri, l’1 settembre 1991: Inter-Foggia 1-1). Esperienza Strama «I ragazzi mi hanno parlato bene di Stramaccioni — spiega —, l’Inter è una squadra che gioca e lui riesce a dare qualcosa al gruppo. Certo, secondo me un allenatore deve fare delle tappe nella carriera per non avere delle difficoltà. Lui queste esperienze non le ha, ma è co-

QUI INTER NON CONVOCATO HANDANOVIC

Due ballottaggi Cassano o Palacio Più Yuto di Pereira Strama nella rifinitura ha provato Nagatomo a sinistra e il barese con Milito. «Ranocchia leader del futuro» DAL NOSTRO INVIATO

LUCA TAIDELLI APPIANO GENTILE (Como)

Samir Handanovic non è stato convocato per la sfida contro la Roma. Il portiere sloveno dopo l’intervento al menisco non si è ancora mai allenato in gruppo e Castellazzi dà buone garanzie. «Dopo l’ultimo consulto abbiamo deciso di non rischiare già alla 2ª giornata - ha spiegato Stramaccioni -, anche perché poi c’è la sosta. Una manna per lui, ma anche per accelerare certi recuperi tipo Chivu, Alvarez e Mudingayi». Alvaro Pereira, 26 anni ANSA

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RECORD FRANCESCO A UN GOL DAI 216 DEL BICAMPIONE DEL MONDO E DI ALTAFINI

MANCINI

MASSIMO CECCHINI ROMA

LA GAZZETTA SPORTIVA

Pereira si candida Chi invece scalpita è Alvaro Pereira, che

«Nessuna squadra si è rinforzata come noi. Bojan? Chiedeva minuti, non ha avuto pazienza»

La perla Partendo da lì, a sini-

Francesco Totti, 35 anni LAPRESSE

si piazzerà sull’out sinistro, nel tridente pesante studiato da Zeman. «Io l’ho detto all’inizio e certo non cambio idea — ha detto ieri l’allenatore giallorosso —. Il ruolo di Totti è quello che secondo me ha fatto 13 anni fa, ma è normale che i movimenti devono essere diversi rispetto alla gara con il Catasì anche per altri colleghi. I miei rapporti con l’Inter? Sono cose antiche. Forse qualche possibilità di guidarla c’è stata, ma io in quel momento ero impegnato moralmente con un’altra squadra». Il presente, però, è quello che chiede spazio. «L’Inter ha cambiato. Dopo tanti anni di successi non ci sono più giocatori che hanno fatto la storia, è arrivata gente nuova, bisogna vedere le motivazioni». Protagonisti In attacco, possibi-

le l’esordio di tris d’attaccanti di peso. «Se sia funzionale bisogna vederlo sul campo. Sono tutti e tre giocatori che hanno dimestichezza con la porta avversaria e quindi possono servire, anche se poi magari in certe partite è difficile utilizzarli tutti e tre. Ma dobbiamo provare a mettere in difficoltà l’Inter, non aspettare di vedere quello che fanno loro». Insomma, Zeman trasuda fiducia nel suo gruppo, tant’è che quando gli si chiede un giudizio complessivo sul mercato replica così: «Si è rinforzata di più la Roma e il miglior colpo penso sia Destro». E poi aggiunge: «Ho a disposizione una rosa di giocatori importanti, a me piace. Magari non sono i più bravi, ma spero di formare la squadra più brava. Non manca niente. Scudetto?

stra, Totti ha segnato anche quello che ha definito «il gol più bello della mia carriera». Successe proprio al «Meazza», il 26 ottobre 2005 (Inter-Roma 2-3): palla rubata a Cambiasso a metà campo, Ze Maria e Materazzi seminati per strada e «cucchiaio» dai 20 metri a Julio Cesar. Il «Meazza» venne giù, tra gli applausi unanimi di tutti. Magari, stasera Francesco si accontenterebbe anche di qualcosa di meno bello. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Non possiamo partecipare tanto per farlo, dobbiamo avere la voglia di dimostrare che possiamo competere e dobbiamo farlo sul campo. Io da allenatore reputo questa squadra in grado di lottare con tutti». Caso Bojan Allineato con la società anche sull’addio di Bojan. «Mi aspettavo le polemiche perché conosco Roma. Quando si adotta un giocatore lo si considera un figlio. Poi con quella faccia da bambino piace a tutte le mamme, ma come società dobbiamo difendere il progetto. Bojan è bravo, il problema è che già prima del ritiro il suo entourage ha chiesto tanto minutaggio, cosa che non potevo garantire. Si vede che non ha avuto pazienza». La stessa che manca a lui quando parla di arbitri. «Per la mia esperienza non sono partiti bene. Anche in altre gare ci sono stati errori, ma il calcio senza errori non esiste. Certo, con il 5˚ uomo hanno assegnato un gol che non sarebbe non sarebbe stato dato». Quello di Pirlo contro il Parma. Ovviamente che il fatto riguardi la Juve è puramente casuale. O no? © RIPRODUZIONE RISERVATA

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QUI ROMA PJANIC NON È AL MEGLIO E POTREBBE PARTIRE DALLA PANCHINA potrebbe esordire in nerazzurro già stasera. «Pereira sta bene - ha aggiunto il tecnico -, in settimana si è allenato con noi ed è pronto». Rimane il ballottaggio con Nagatomo per la casella di sinistra, con Zanetti sulla fascia opposta: ieri Strama ha provato il giapponese, ma l’uruguaiano potrebbe anche essere utilizzato a centrocampo, subito o più facilmente a gara in corso, per far rifiatare Cambiasso (finora 5 gare da 90’). Ranocchia nuovo leader La certezza al centro è Ranocchia, con Silvestre favorito su Samuel per l’altra maglia. «Alla nostra difesa manca un leader? Io sto vedendo un ottimo Ranocchia, che può diventare in prospettiva il leader di questa difesa. In cui comunque ci sono Samuel e Chivu, che qualcosina hanno vinto...».

Cambio in mediana: Florenzi è pronto, Tachtsidis si scalda De Rossi farà il jolly. Davanti spazio al tridente pesante Destro, Osvaldo e Totti; in difesa Taddei insidia Piris ROMA

Palacio o Cassano? Un dubbio

infine in attacco tra Palacio e Cassano. Ieri al fianco di Milito è stato provato il barese, ma Strama non ha bisogno di testare l’intesa dei due argentini. La variabile è che Palacio ha giocato 90’ giovedì, mentre Cassano è stato sacrificato dopo il rosso a Castellazzi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Panagiotis Tachtsidis, 20 anni EPA

Una cosa è certa: il centrocampo della Roma che sfiderà l’Inter sarà diverso da quello visto nella prima giornata contro il Catania. E forse anche in modo assai più sensibile rispetto al preventivato. Vista l’assenza di Bradley, infatti, Zeman potrebbe inserire dall’inizio l’«azzurrino» Florenzi, che così esordirebbe in Serie A dal primo minuto (spiccioli ne ha già giocati). Ma non basta. Poiché pare che la catena di sinistra vista sette giorni fa all’Olimpico (Balzaretti, Pjanic, Totti) non abbia soddisfatto troppo il boemo, è possibile che — complice

una condizione fisica non perfetta (tendine infiammato) — il bosniaco possa partire dalla panchina, consentendo così l’esordio nel massimo campionato del greco Tachtsidis. In questo caso, quest’ultimo giostrerebbe da centrale e De Rossi, come fa in Nazionale, si piazzerebbe nel ruolo di interno destro, mentre Florenzi si collocherebbe a sinistra. La variabile, eventualmente, potrebbe essere Marquinho. Esperienza Taddei Nell’allenamento di ieri, poi, c’è da segnalare l’impiego di Taddei come terzino destro al posto di Piris, anche lui poco convincente all’esordio. Il paraguaiano, però, ha più attitudini difensive e quindi alla fine dovrebbe essere preferito al brasiliano. Tridente pesante Se le indiscrezioni fossero confermate, solo cinque i giocatori presenti nella rosa della scorsa stagione sarebbero titolari (Stekelenburg, Burdisso, De Rossi, Osvaldo e Totti). Tra questi Totti e Osvaldo, che sarebbero affiancati da Destro per formare il cosiddetto tridente pesante. Lamela e Lopez, però, scaldano i motori. ma. cec. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012

SERIE A

Mazzarri: «Quanti titolari quest’anno Felice per Cavani» L’allenatore soddisfatto: «Abbiamo due giocatori per ruolo». Rilancerà Zuniga, in pole Dzemaili Perché vedere

NAPOLI-FIORENTINA Entrambe hanno cominciato il campionato con una vittoria. Cavani sarà motivatissimo, la Fiorentina è la squadra con più novità San Paolo, ore 20.45

GIANLUCA MONTI NAPOLI

Il mercato ha consegnato a Walter Mazzarri un Napoli «con più titolari rispetto agli anni scorsi e maggiore competitività nei ruoli». Ecco perché il volto del tecnico toscano appare sorprendentemente disteso, nonostante alle porte ci sia un' avversaria da prendere con le molle come la Fiorentina e Mazzarri non sia tipo da sottovalutare un impegno così probante.

4

I NUMERI

9

i milioni di euro che il Napoli ha speso per acquistare Behrami e Gamberini dalla Fiorentina

3

i gol che Christian Maggio ha segnato da ex contro la Fiorentina. Uno con la Samp e due con il Napoli

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i successi casalinghi in campionato di Mazzarri da quando allena il Napoli

S Walter Mazzarri 50 anni, toscano. Allena il Napoli dal 2009. Il 20 maggio 2012 ha vinto il primo trofeo da allenatore battendo in finale di Coppa Italia la Juventus per 2-0. Ha riportato così la Coppa nazionale a Napoli dopo venticinque anni. Un bel successo

Concorrenza leale Quello allestito dal direttore sportivo Bigon è sempre più un Napoli a immagine e somiglianza del suo allenatore. Uno che incide tanto, sia in panchina che nelle strategie societarie: «La dirigenza ha cercato di accontentarmi e, ispirandosi al fair play finanziario, ha fatto tutto quello che c'era da fare». Chiaro il riferimento ai nuovi acquisti, tutti di gradimento di Mazzarri, ma anche alla conferma di Cavani, blindato fino al 2017: «Sono contento del fatto che Edi abbia prolungato il suo contratto. E' motivatissimo. Può ripetersi e migliorarsi ancora. Lui e Hamsik, che continua a maturare di anno in anno, sono rimasti qui molto volentieri. Chi è andato via, perché magari non gli piacevano le mie scelte, l'ho salutato stringendogli la mano». Gargano, che non gradiva la concorrenza, avrà recepito il

messaggio. «Abbiamo due giocatori per ruolo, potrò ruotare gli uomini e affrontare serenamente il doppio impegno campionato-Europa League. Ci siamo attrezzati per risparmiare alcuni titolari senza dover patire troppo. L'ultimo arrivato Mesto, ad esempio, è un'alternativa di sicura affidabilità». Piccoli ritocchi Di conseguenza, anche rispetto alla vittoria di Palermo dovrebbero cambiare un paio di pedine. Mazzarri rilancerà Zuniga a sinistra, al posto di Aronica, e soprattutto sembra orientato a preferire Dzemaili al compassato Inler: «Al Barbera, grazie a Dzemaili abbiamo chiuso la partita. Lui e Vargas possono essere presi in considerazione per giocare titolari». Il cileno almeno inizialmente andrà in panchina anche perché Insigne è caricato a pallettoni dalla prospettiva della prima convocazione in Nazionale. Qualcuno lo ha paragonato a Montella, tecnico che con il Catania ha messo in grande difficoltà lo scorso anno il Napoli. «Dobbiamo stare attenti perché Montella conosce tutto di noi», afferma Mazzarri. Quando allenava gli Allievi della Roma, Montella seguì per una settimana, insieme ai colleghi del corso di primo livello di Coverciano, il lavoro di Mazzarri a Castelvolturno. Adesso la sua Fiorentina assomiglia un po' al Napoli: «Già all'esordio la squadra viola ha fatto vedere che gioca molto bene. Inoltre, è quella che forse si è mossa meglio sul mercato — ammonisce Mazzarri —. Montella ha detto che il Napoli è da scudetto? Per me questi discorsi lasciano il tempo che trovano. Non dobbiamo esaltarci perché l'equilibrio è fondamentale, però possiamo ancora crescere. Io darò tutto per il Napoli fino all'ultimo minuto di quest'anno e per il resto ci aggiorneremo a fine stagione. Ho deciso di affrontare quest'annata con il contratto in scadenza poiché servivano nuovi stimoli al sottoscritto e ai giocatori». © RIPRODUZIONE RISERVATA

FIORENTINA

NAPOLI

Prova di salto in alto

4

I NUMERI

17

gli acquisti fatti dalla Fiorentina nell'ultima campagna trasferimenti (18 se si considera il ritorno di Seferovic, in prestito al Lecce nell'ultima parte della stagione scorsa)

400

mila euro la busta paga di Luca Toni, che ha firmato per un anno: i bonus aggiuntivi sono legati al numero di presenze e ai gol

Montella: «Il nostro mercato è da 10» Jovetic ci riprova Il tecnico si affida ancora a Jo-Jo e gli affianca El Hamdaoui. Toni resta a casa e si riprende la «30» ALESSANDRA GOZZINI FIRENZE

La prima sotto le stelle non illuminerà Luca Toni, dopo il debutto del pomeriggio contro l'Udinese la Fiorentina esordirà in trasferta tra i riflettori del San Paolo: nella lista dei convocati lampeggiano quindici dei diciassette nuovi acquisti, fuori Savic per banale questione burocratica e Toni, ancora non in forma scintillante. Il rapporto del centravanti con ADV (presente anche alla rifinitura della squadra) non si è mai spento, elemento chiave per il ritorno della punta, tema su cui anche ieri è rimasto acceso l'interesse della città: in mattinata Toni ha brillantemente superato le visite mediche ("Sono davvero felice e non vedo l'ora di rifare la mia esultanza, parlerò con Andrea Della Valle prima di salutare tutta la città") poi ha ripreso la maglia numero trenta e infine rimesso piede al centro sportivo viola, costruzione che dopo cinque anni l'attaccante ha trovato completamente rinnovata; per l'esordio in un match serve un contesto particolare, Toni si rivedrà in campo contro una delle sue ex squadre, la meno probabile da immaginare: già fissata l'amichevole contro l'Al Nasr, in Toscana per un periodo di ritiro, il sette settembre al Franchi Toni ritroverà così vecchio stadio e ultimi compagni. Test di prova prima di nuove esibizioni ufficiali.

S Vincenzo Montella 38 anni, napoletano. Ha cominciato ad allenare i Giovanissimi della Roma nel 2009, nel 2011 è subentrato in A e poi è passato al Catania convincendo tutti con il suo gioco. Da questa stagione è alla guida della Fiorentina: ha un contratto biennale

Voto dieci La punta è stato il

botto viola numero diciassette, rosa rivoluzionata con operazioni ininterrotte tra entrate e uscite, e poi promossa a pieni voti da Montella: "Sono contentissimo del mercato, sono arrivati tanti giocatori di qualità, ora abbiamo bisogno di diventare squadra, spero sia un percorso veloce. Ho fatto i

complimenti al presidente e ai dirigenti per il gran bel lavoro che è stato fatto, di più non si poteva davvero fare: il mio voto è un dieci. Toni era un nostro obiettivo da tempo, può darci un grande aiuto, ha alle spalle una storia con tantissimi gol e caratteristiche che in squadra non avevamo, dunque mi hanno accontentato anche in questo". Stasera, ad accendere le giocate di Jo-Jo, è probabile che ci sia El Hamdaoui, altro nuovo acquisto, ora in vantaggio su Ljajic; per lucidare dall'inizio il nuovo centrocampo ci vorrà invece ancora un po' di tempo: Aquilani non è al top per un fastidio al tendine, probabile parta di nuovo Romulo (in panchina gli ultimi arrivi della mediana Migliaccio e Llama, "Montella mi ha chiamato e lo ringrazio di cuore per l'opportunità"). Luci anche sulla difesa, totalmente ricostruita: stasera ci sarà almeno un debutto assoluto, con uno tra Tomovic e Hegazy in corsa per un posto. Prova Per l'allenatore c'è

altra curiosità nel vedere in scena la sua squadra, prima volta in formato viaggio: "Il Napoli è attrezzato per vincere lo scudetto, è migliorato rispetto all'anno scorso e ha un anno di esperienza internazionale in più. Mazzarri ha fatto un gran lavoro e hanno giocatori spesso immarcabili. Dovremo batterci puntando sulle nostre qualità, quelle del palleggio, ma senza aprirci troppo per non concedere spazi agli avversari, che rischierebbero di diventare devastanti. Cavani e Jovetic? Sono fortissimi e complementari, ho sempre detto e pensato che JoJo sia rimasto qui convinto e contento, e ora che Cavani ha una clausola sappiamo quanto costa... (ride, ndr). Contro l'Udinese è andata meglio di quanto pensassi, ora ci aspetta un altro banco di prova importante. Per me sarà sempre un'emozione particolare: al San Paolo entravo da bambino per veder segnare Maradona". © RIPRODUZIONE RISERVATA

DONADONI CERCA LA PRIMA VITTORIA CONTRO IL CHIEVO. DI CARLO HA IL DUBBIO JOKIC

Parma senza Amauri, tocca a Pabòn-Belfodil Perché vedere

SANDRO PIOVANI

PARMA-CHIEVO

GIANCARLO TAVAN

Il Parma, dopo il passo falso della prima giornata, cerca punti a tutti i costi. Il Chievo è quadrato e determinato e vuole allungare in classifica Tardini, ore 20.45

«Quella col Chievo è indubbiamente una partita delicata, difficile. Perché loro hanno già vinto la prima, sono una squadra compatta, che concede poco»: le parole di Roberto Donadoni inquadrano al-

la perfezione le difficoltà che il Parma incontrerà questa sera. Anche perché gli emiliani arrivano a questa sfida senza Amauri e con il dubbio dell'attacco. Spostare in avanti Biabiany, come era accaduto 8 giorni fa a Torino oppure affidare la fase offensiva a due giovani come Pabòn e Belfodil? Donadoni lascia aperte tutte le possibilità, ma l'idea è di lan-

ciare i due giovanotti. Anche per riportare Biabiany sulla fascia. Donadoni vuole attenzione sin dalla fase difensiva, con il Parma che dovrà «giocare alto, aggressivo e puntare sempre a riconquistare palla, cosa che loro fanno molto bene». Di Carlo Dopo il successo con-

tro il Bologna il Chievo cerca conferme su un campo tradi-

Roberto Donadoni, 48 anni LAPRESSE

zionalmente non molto favorevole come il Tardini. L’allenatore Di Carlo invita i suoi a dimenticare in fretta la gara di domenica: «Non culliamoci sugli allori, ma mettiamo in campo subito compattezza e determinazione altrimenti rischiamo grosso. La squadra, comunque, sta bene e puntiamo alla vittoria». Il tecnico dovrebbe confermare la stessa squadra con il dubbio Jokic che ha recuperato e si candida a riprendere la fascia sinistra. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SERIE A

La Lazio extra-large preoccupa Petkovic ma cerca il poker Col Palermo insegue il 4˚ successo in 4 gare. Il tecnico: «Non posso allenare più di 30 giocatori» Perché vedere

LAZIO-PALERMO Petkovic va a caccia della quarta vittoria consecutiva in gare ufficiali. Sannino invece necessita di una svolta per raddrizzare l’avvio negativo. Stadio Olimpico, ore 20.45

DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO CIERI FORMELLO (Roma)

Alla ricerca del poker. Per continuare a crescere, per brindare con una vittoria all’ennesimo esordio (stavolta è quello di campionato all’Olimpico) e per arrivare al primo pit stop stagionale (la sosta della prossima settimana) nelle condizioni ideali. Dopo le tre vittorie nelle prime tre partite ufficiali affrontate Vladimir Petkovic chiede al Palermo di prolungare il magic moment. Il tecnico di Sarajevo, accolto con diffidenza e scarsa fiducia, è riuscito in poco tempo a far ricredere tutti gli scettici.

Vladimir Petkovic, 49 anni, ha firmato in estate con la Lazio INSIDE Attenti e coraggiosi Certo, siamo ancora alle battute iniziali e servono conferme prima di emettere verdetti. La sfida di stasera col Palermo diventa così un banco di prova fondamentale per verificare la consistenza della Petko-Lazio. «Sia-

Dubbio Klose, ma il tedesco dovrebbe farcela. Ederson e Ciani vanno in panchina

mo partiti bene, ma mi aspetto un’ulteriore crescita da parte della squadra. Soprattutto a livello mentale. Voglio una squadra che sia attenta e coraggiosa, che sappia proporre il suo gioco e che al tempo stesso conceda poco agli avversari». Un programma ambizioso per la cui attuazione ci vorrà tempo. E l’allenatore biancoceleste è il primo a saperlo: «Il Palermo è un avversario difficile. E’ reduce da una sconfitta pesante alla prima di campionato con il Napoli. Questo potrebbe condizionare il suo atteggiamento in campo. Si gioca però all’Olimpico e noi dovremo essere padroni in casa nostra». Rosa extra large Quella di stasera è anche la prima partita stagionale a mercato chiuso. Per la Lazio non c’è stato alcun colpo finale e neppure le dismissioni necessarie. «La rosa era competitiva, non c’era bisogno di altri innesti — ancora Petkovic —. In quanto alle mancate uscite, effettivamente si è creata una situazione poco piacevole. Non posso allenare più di 30 giocatori, dovrò dividerli in gruppi, le singole partite si possono preparare al massimo con 23-24 elementi». E possibilmente sempre gli stessi. Una scelta che il tecnico conferma per la partita di stasera col Palermo. La formazione sarà la stessa di Bergamo. C’è un po’ di apprensione per Klose che non è al meglio, ma dovrebbe farcela (l’alternativa è Kozak). Le uniche novità ci saranno in panchina con la presenza dei due nuovi acquisti Ederson e Ciani. Quest’ultimo sembrava potesse debuttare subito, Petkovic preferisce invece attendere: «E’ con noi da pochi giorni, deve ancora integrarsi nel gruppo».

A

HA DETTO

S Giuseppe Sannino, 55 anni, allenatore del Palermo: «Ho sempre vissuto nella precarietà, mi sento maggiormente responsabilizzato a Palermo»

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QUI PALERMO

Sannino: «Sarà un anno bellissimo Altro che deriva» FABRIZIO VITALE PALERMO

Giuseppe Sannino è l’espressione dell’ottimismo, nonostante il mercato non abbia regalato colpi, nonostante il presidente Zamparini non gli abbia preso un sostituto di Balzaretti. Il tecnico va in controtendenza in una piazza delusa e scuote l’ambiente: «Sarà un anno bellissimo — afferma — perché è nelle difficoltà che si creano quegli input in più. Ci sono ragazzi che pensavano di essere seconde linee e adesso saranno titolari, un’occasione per loro irripetibile. Sapevo già che sarebbe stato un mercato difficile, oggi attorno al Palermo c’è scetticismo, si pensa che sia alla deriva. È uno stimolo per i ragazzi e l’allenatore. Sto conoscendo dei tifosi straordinari e per questo ci siamo ripromessi di dare a questa gente qualcosa in cui nessuno crede». Sannino insomma ha già indossato l’elmetto per scendere in trincea, anche perché Zamparini ha detto a più riprese che il valore aggiunto del Palermo è proprio l’ex tecnico del Siena. Precario Una bella responsabilità che però San-

nino è felice di assumersi. «Il presidente ha riposto fiducia in me, io ho accettato senza pensarci su, pur sapendo quanto sia difficile per gli allenatori a Palermo — continua — ma perché ci credo. Ho sempre vissuto nella precarietà, dovendo dimostrare il lavoro che so fare, per cui non ho paura, anzi mi sento maggiormente responsabilizzato». Contro la Lazio sarà un Palermo diverso nel modulo e in alcuni suoi interpreti. Sannino recupera Ilicic e potrebbe gettare nella mischia Kurtic. Il tecnico vuole cancellare la batosta presa col Napoli. «La Lazio è costruita per centrare l’Europa — conclude —, noi siamo all’anno zero e dobbiamo partire da un calcio fatto di valori morali e che si basi sulla cultura del lavoro, voglio iniziare a vedere una squadra, quella che col Napoli non si è vista». © RIPRODUZIONE RISERVATA

PRIMAVERA SECONDA GIORNATA DI CAMPIONATO

L’Inter va già in fuga Milan, che rimonta Garritano-gol, nerazzurri soli in vetta I rossoneri da 0-2 a 3-2 con il Verona Juve ok nel recupero con Magnusson GIRONE A Cagliari-Grosseto (13 settembre, Assemini); Empoli-Sampdoria 2-1; Genoa-Fiorentina 2-0; Parma-Siena 0-1; Pro Vercelli-Novara 1-4; Spezia-Juventus 0-1; Torino-Livorno 3-0. Classifica Genoa, Juventus ed Empoli pt 6; Torino*, Spezia, Novara, Cagliari*, Siena e Fiorentina 3; Sampdoria*, Grosseto*, Parma, Livorno e Pro Vercelli 0. GIRONE B Atalanta-Cesena 2-1; Brescia-Modena 0-1; Chievo-Inter 0-1; Milan-Verona 3-2; Sassuolo-Padova 0-3; Udinese-Cittadella 0-2; Varese-Bologna 2-1. Classifica Inter pt 6; Padova 4; Chjevo, Cesena, Cittadella, Atalanta, Verona, Varese, Sassuolo, Milan e Modena 3; Brescia, Bologna e Udinese 1. GIRONE C Ascoli-Vicenza 0-0; Bari-Catania 1-1; Crotone-Napoli 1-2; Juve Stabia-Ternana 4-2; Palermo-Lazio 0-3; Pescara-Lanciano 3-0; Roma-Reggina 4-1. Classifica Lazio e Napoli pt 6; Juve Stabia 4; Roma, Pescara, Reggina, Ternana e Crotone 3; Catania 2; Ascoli Bari e Vicenza* 1; Palermo* e Lanciano 0. * Una partita in meno.

Taccuino UNDER 20

I 22 di Di Biagio per il test turco Sono 22 i giocatori convocati da Di Biagio per il primo impegno sta gionale dell’Under 20, l’amichevole con la Turchia in programma il 5 set tembre alle 18 (diretta RaiSport1) a Jesolo. La squadra, che si radunerà domani, dal 12 settembre sarà impe gnata nel Torneo «Quattro Nazioni», con gli Azzurrini opposti a Germania, Svizzera e Polonia. Ecco la lista. Por

tieri: Leali (Juventus), Pigliacelli (Sas suolo), Piscitelli (Carrarese). Difen sori: Almici (Lanciano), Bacchetti (Lanciano), Barba (Grosseto), Blon dett (Portogruaro), Liviero (Peru gia), Sabelli (Bari), Zampano (Virtus Entella). Centrocampisti: Battoc chio (Udinese), Casiraghi (Tritium), Crisetig (Spezia), Capece (Ascoli), Schiavone (Juventus), Valoti (Milan). Attaccanti: Belotti (Albinoleffe), De Silvestro (Pro Vercelli), Falcone (Lanciano), Improta (Juve Stabia), Pi scitella (Genoa), Politano (Perugia).

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*GLI ARTICOLI NELLA FOTO NON SONO INCLUSI

I minuti di recupero sono un buon alleato della Primavera della Juventus, che dopo il pareggio in extremis nella NextGen contro il Fenerbahce, in campionato batte lo Spezia grazie a un gol di Magnusson al terzo minuto di recupero. A punteggio pieno (e solitaria in vetta) anche l’Inter, che passa sul campo del Chievo grazie a un guizzo di Garritano. Prime vittorie per Roma (4-1, doppietta di Ferrante) e Milan: i rossoneri, sotto di due gol contro il Verona alla fine del primo tempo. Nella ripresa ribaltano il risultato grazie ai gol di Ganz, Petagna e De Feo all’ultimo minuto. Volano Lazio e Napoli. Dopo due giornate nel girone B non ci sono squadre a quota 0.

DA SEMPRE IL MENSILE PIÙ VICINO AL CAMIONISTA


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DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012


DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012

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SERIE A

Genoa-Borriello 5 anni dopo «Ho seguito le emozioni...» L’attaccante partirà dalla panchina. Davanti De Canio si affiderà ancora al tridente Jankovic-Immobile-Jorquera Perché vedere

CATANIA-GENOA Il Genoa ha perso 4 volte a Catania negli ultimi 4 anni: va in cerca di riscatto e punta a rovinare la festa di Maran, all’esordio in casa. Angelo Massimino, ore 20.45

tridente con Jankovic e Jorquera, «Perché - dice il tecnico - i nuovi arrivati non hanno disputato amichevoli e non possono avere il ritmo partita. Sul mercato abbiamo centrato i nostri obiettivi: avevamo un attaccante come Gilardino, e andava bene, ora abbiamo Borriello e va benissimo»

ALLA CACCIA DEL BIS Dopo l’esordio vincente in campionato e l’entusiasmo ritrovato rossoblù e blucerchiati ci riprovano. Così una città intera spera di vivere finalmente una partenza indimenticabile. Nonostante il punto di penalizzazione del club di Garrone

a v o n e G NA G SO

La vittoria sul Milan, il mercato e quasi 20 mila abbonati. Oggi a Marassi Ferrara cerca la spinta dall’euforia

Marco Borriello, 30 anni ed Enzo Maresca, 32 anni TANOPRESS

Invenzione Sul lato destro della ALESSIO DA RONCH GENOVA

Una salita è sempre anche un discesa, dipende da dove la guardi e, soprattutto, come la prendi. Cinque anni fa Marco Borriello vide nel Genoa una salita verso la gloria, aveva segnato un solo gol nel Milan nella stagione precedente e sognava una consacrazione. Realizzò 22 reti. Oggi Borriello potrebbe prendere il Genoa come una strada che scende, viene dai 2 gol messi a segno con la Juventus e da alcune grandi sfide perse. Non è così. Lui vede ancora i rossoblù come la rampa che riporta in alto: «Sono felice - ha spiegato prima di sottoporsi alle visite mediche e di correre al primo allenamento agli ordini di De Canio - ho seguito le mie emozioni». Stasera a Catania probabilmente partirà dalla panchina, come gli altri nuovi acquisti, ma sembra vedere positivo. Osserverà Immobile nel

Effetto San Siro carica Maresca La Samp non vuole fermarsi

difesa del Genoa qualcuno potrebbe vedere una salita impervia. Non ci sono più Tomovic e Mesto, Rossi è infortunato, Bovo convalescente, Velazquez non ha il transfer. C’è il giovane Sampirisi: «In grande crescita» assicura De Canio. Da quella parte per di più Maran può piazzare il Papu Gomez, il pericolo pubblico numero uno. Anche qui tutto sta a come vedi la pendenza. Appena arrivato a Genoa il tecnico si ritrovò a San Siro contro il Milan senza terzini. Chiese a Roger Carvalho, che rifiutò. Allora piazzò su quella corsia Sculli. I rossoblù persero, ma da quella parte il Milan trovò un ostacolo durissimo. Quel giorno De Canio non conquistò punti ma la fiducia della società, che gli ha rinnovato il contratto. Ora serve una nuova invenzione: un difensore a sorpresa che faccia correre in salita Gomez e voli in discesa per aiutare i centrocampisti. Con la fantasia si può sempre cambiare tutto.

RATTINI

Perché vedere

SAMPDORIA-SIENA Per scoprire i cambi di Ferrara rispetto alla Samp che ha battuto il Milan. Il Siena si batte per ridurre la penalizzazione Luigi Ferraris, ore 20.45

FILIPPO GRIMALDI GENOVA

Il Maresca blucerchiato (che stasera potrebbe fare il suo esordio davanti al pubblico del Ferraris: il transfer è arrivato ieri, per Ferrara è abile e arruolato) rappresenta solo il fuoco d’artificio finale di un mercato estivo importante, ma servito (oltre che a potenziare la squadra) ad alimentare ulteriore entusiasmo in una piazza già galvanizzata dalla vincente rincorsa verso la serie A del giugno scorso. Presidente... tifoso I meriti? Equamente divisi, direbbero a Corte Lambruschini. In realtà, dopo i successi al Camp Nou nel Gamper e il vittorioso debutto in campionato a San Siro, la mossa fondamentale (vista a posteriori) risale ad oltre un anno fa, quando Riccardo Garrone decise di farsi affiancare sul ponte di comando dal figlio

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Edoardo (oggi vicepresidente vicario). A quest’ultimo va il merito di avere saputo ricostruire (o, per meglio dire, rialimentare) l’entusiasmo di una piazza che prima del via del campionato cadetto decise di credere in quest’uomo che ci stava mettendo la faccia: «Dateci fiducia, vi sapremo ripagare». E così è stato. Una storia incredibile, se si pensa alla pazza rincorsa (merito dello specialista Iachini, anche Ferrara lo ha ammesso) che portò Pozzi e compagni a riagganciare ed a vincere i playoff. Un presidente-tifoso: realismo, ma anche sogni, perchè no?. Fidelizzazione La promessa di Edoardo era stata questa: abbonatevi in B, pagherete la stessa cifra anche in A, fra un anno. Detto e fatto: stasera a Marassi ci saranno quasi 19.500 abbonati (la Samp come quinta forza della A), e forse non finisce qui. Del resto la famiglia Garrone ha investito molto in estate, chiudendo quelle operazioni già avviate nella stagione passata e puntellando la rosa con le pedin ritenute ideali (Maxi Lopez, Estigarribia, De Silvestri). Il concetto del gruppo Inoltre, è cambiato il concetto di Samp: prima identificata con le sue stelle (Palombo, Pazzini, Cassano), ed oggi amata come gruppo. Ed è solo l’inizio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

QUI CATANIA L’ALLENATORE DEBUTTA AL MASSIMINO

QUI SIENA I DUE NUOVI IN PANCHINA. IL TECNICO: «MERCATO DESTABILIZZANTE»

La sfida di Maran è in mezzo: tocca ancora a Biagianti

Cosmi scalda Zé Eduardo e Rosina: «Daranno qualità»

CATANIA Scelte apparentemente definitive, per Maran, allenatore esordiente allo stadio Massimino, dopo la prima in A sul campo della Roma. Il difensore Spolli sta male (caviglia in disordine, ma andrà in panchina lo stesso), Izco ha recuperato ma la maglia da titolare, a centrocampo sulla destra, toccherà ancora a capitan

Biagianti. Proprio il toscano ha rilanciato la sfida: «Devo ringraziare la società per avermi aspettato, adesso voglio giocare più partite possibili per vincere e per riprendermi il tempo perduto per le cure al ginocchio». Allo stadio non ci sarà il pienone (13 mila tra abbonati e vendita al dettaglio), tuttavia la città ha risposto positivamente al

pareggio ottenuto all’Olimpico e alla conferma dei giocatori più in vista e potenzialmente titolari, richiestissimi per l’intera estate. L’amministratore delegato Sergio Gasparin ha ribadito: «Campagna acquisti oculata e pensata in prospettiva futura. Speriamo che la città possa rispondere a tono». g.fin. © RIPRODUZIONE RISERVATA

SIENA Un sorriso in più per Serse Cosmi, già felice per l’arrivo di Rosina e Zé Eduardo. «Finalmente — ha detto il tecnico del Siena — è finito il mercato, destabilizzante per lo spogliatoio. Zé Eduardo è arrivato in Italia con ottime credenziali. Lo scorso anno ha avuto un impatto complicato con il nostro calcio ma è un ottimo giocatore. Lui e

Rosina ci daranno qualità». Oggi partiranno dalla panchina, in una sfida che il Siena, secondo Cosmi, dovrà affrontare con grande carattere. «Marassi è uno stadio che ti dà tanto, ma sa anche toglierti. Bisogna avere la giusta determinazione. Il tridente della Samp? Qualche accorgimento in più lo avremo, ma non cambieremo identità di squadra».

Sulla Samp: «Mi piace — ha detto Cosmi — non solo come struttura societaria, ma anche come costruzione di squadra. Ferrara si è disintossicato con la Under dopo la Juventus e farà bene. Del resto non considero la Samp una diretta concorrente del Siena per la salvezza». a.lo. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SERIE A GIOCHIAMO A TAVOLINO LA

2

a

ORE 18 UDINESE (3-5-1-1)-JUVENTUS (3-5-2)

INTER 3 NAPOLI 3 CHIEVO 3 GENOA 3 JUVENTUS 3 FIORENTINA 3 LAZIO 3 TORINO * 3 MILAN 3 SAMPDORIA * 2 CATANIA 1 ROMA 1 UDINESE 0 CAGLIARI 0 PARMA 0 PALERMO 0 BOLOGNA 0 PESCARA 0 ATALANTA ** -2 SIENA *** -5

ARMERO

21

23

DOMIZZI

Classifica PT

26 LICHTSTEINER

11

GIORNATA SQUADRE

27

PARTITE

RETI

G

V

N

P

F

S

1 1 1 1 1 1 1 2 2 1 1 1 1 1 1 1 2 2 1 1

1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 1

0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 1 1 1 1 2 2 1 0

3 3 2 2 2 2 1 3 3 1 2 2 1 0 0 0 1 0 0 0

0 0 0 0 0 1 0 0 2 0 2 2 2 2 2 3 5 6 1 0

LAZZARI

5

BRKIC

DANILO

17

19 BONUCCI

31

8

VUCINIC

BUFFON

7

6

SCHELOTTO

BELLINI

1 AGAZZI

ASTORI

15 ROSSETTINI

3

MARCHISIO

8 AVELAR

13 1

21 PIRLO

9

PEREYRA FABBRINI

BENATIA

CHIELLINI

14

8

22

BASTA

ASAMOAH

4

7

NAINGGOLAN

COSSU

11

21

MORALEZ CIGARINI

5

9

CONTI

LARRIVEY

19 21

19

DESSENA

THIAGO RIBEIRO

DENIS

PISANO

2 STENDARDO

88

5

MANFREDINI

10

28

BONAVENTURA

BRIVIO

ARBITRO PERUZZO Assistenti Meli Stefani IV Dobosz Add Velotto (1) Mariani (2) PREZZI a porte chiuse TV Sky Calcio 6 HD; Premium Calcio 5

UDINESE p. 0

JUVENTUS p. 3

CAGLIARI p. 0

ATALANTA p. -2

PANCHINA 25 Padelli, 4 Angella, 16 Coda, 75 Heurtaux, 6 Faraoni, 26 Pasquale, 34 Gabriel Silva, 8 Willians, 3 Allan, 77 Maicosuel, 24 Muriel, 9 Barreto. ALLENATORE Guidolin. BALLOTTAGGI Fabbrini-Muriel 80-20%, Lazzari-Willians 60-40%, Armero-Pasqual 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Badu (10 giorni). ALTRI Pawlowski.

PANCHINA 30 Storari, 31 Branescu, 4 Caceres, 39 Marrone, 11 De Ceglie, 6 Pogba, 24, Giaccherini, 27 Quagliarella, 32 Matri. ALL. Carrera. BALLOTTAGGI Chiellini-Marrone 60-40%, Giovinco-Matri 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Lucio (45 giorni), Padoin (25), Pepe (15). ALTRI Isla, Martinez, Iaquinta, Rubinho, Bendtner, Ziegler.

PANCHINA 25 Avramov, 24 Perico, 3 Ariaudo, 16 Eriksson, 20 Ekdal, 51 Pinilla, 23 Ibarbo, 18 Nené. ALLENATORE Ficcadenti. BALLOTTAGGI Avelar-Perico 70-30%, Larrivey-Pinilla 80-20%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Sau (5 giorni), Camilleri (20). ALTRI Anedda, Murru, Del Fabro, Piredda, Casarini.

PANCHINA 78 Frezzolini, 16 Polito, 3 Lucchini, 25 Matheu, 32 Ferri, 13 Peluso, 77 Raimondi, 44 Cazzola, 9 Troisi, 99 Parra, 91 De Luca. ALLENATORE Colantuno. BALLOTTAGGI Brivio-Peluso 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Capelli (90 giorni), Carmona (15), Ferreira Pinto (30), Marilungo (30), Radovanovic (60), Scozzarella (7). ALTRI nessuno.

QUOTE 1 4,50

X 3,40

19

2 1,80

QUOTE

le reti subite da Buffon nelle 27 partite giocate contro l'Udinese, 9 nei 17 precedenti in maglia Juve

1 2,15

X 3,20

2 3,40

2

47

CONSIGLI

BIONDINI

ARBITRO VALERI Assistenti Giallatini Padovan IV Cariolato Add Rizzoli (1) Pinzani (2) PREZZI da 25 a 120 euro TV Sky Sport 1 HD, Cal. 1 HD e SuperCal. HD; Premium Calcio e Cal. HD

***Siena 6 punti; **Atalanta 2 punti; *Sampdoria, Torino 1 punto di penalizzazione La classif ca tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, differenza reti; 3) gol segnati

i cartellini rossi visti in Serie A da Dessena del Cagliari, entrambi in incontri giocati contro l'Atalanta

ORE 20.45 LAZIO (4-5-1)-PALERMO (4-4-2) 6

IL NUMERO

MAURI

19

31

i gol realizzati dalla Juventus nelle ultime 12 partite di campionato dopo l’ultima gara nella quale i bianconeri erano rimasti all’asciutto, contro il Genoa a Marassi nello 0-0 dell’11 marzo 2012

GIOVINCO

PINZI

37

15 BARZAGLI

VIDAL

12

DI NATALE

66

1

■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE

4

10

ORE 20.45 CAGLIARI (4-3-3)-ATALANTA (4-4-1-1)

8

LULIC

HERNANES

3 22

11

LEDESMA

KLOSE

20

15

10

GONZALEZ

MICCOLI

BIAVA

29

87

KONKO

31 PISANO

5

25

BARRETO VON BERGEN

ILICIC

24

DIAS

MARCHETTI

27

17 GIORGI

CANDREVA

1 UJKANI

28

4

KURTIC

CETTO

14

29

BERTOLO

GARCIA

4 Prima a Quartu

ARBITRO CELI Assistenti Galloni Altomare IV Manganelli Add Guida (1) Irrati (2) PREZZI da 16 a 120 euro TV Sky Calcio 3 HD; Premium Calcio 3

LAZIO p. 3

PALERMO p. 0

PANCHINA 1 Bizzarri, 5 Scaloni, 2 Ciani, 39 Cavanda, 23 Onazi, 7 Ederson, 10 Zarate, 18 Kozak, 9 Rocchi, 99 Floccari. ALLENATORE Petkovic. BALLOTTAGGI Klose-Kozak 60-40 %, Biava-Ciani 70-30 %. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Brocchi (15 giorni), Cana (3), Radu (3), Stankevicius (15). ALTRI Alfaro, Carrizo, Diakite, Foggia, Matuzalem, Sculli, Zauri.

PANCHINA 99 Benussi, 89 Morganella, 6 Munoz, 15 Milanovic, 23 Donati, 20 Rios, 7 Viola, 50 Sanseverino, 11 Hernandez, 9 Dybala, 19 Budan. ALLENATORE Sannino. BALLOTTAGGI Kurtic-Donati 60-40 %. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Zahavi (25 giorni), Mantovani (da valutare), Brienza (20). ALTRI Brichetto, Labrin.

QUOTE 1 1,70

MARCATORI 3 RETI: Pazzini (1) (Milan) 2 RETI: Jovetic (Fiorentina) 1 RETE: Diamanti (1) (Bologna); Gomez e Marchese (Catania); Cruzado e Pellissier (Chievo); Immobile e Merkel (Genoa); Coutinho, Milito e Sneijder (Inter); Lichtsteiner e Pirlo (Juventus); Hernanes (Lazio); Cavani, Hamsik e Maggio (Napoli); Lopez e Osvaldo (Roma); Costa (Sampdoria); Bianchi, Brighi e Sgrigna (Torino); Maicosuel (Udinese)

X 3,65

189

2 4,75

IL NUMERO

4 Così il Cagliari

le sconfitte consecutive dell'Atalanta in campionato. Il k.o. con la Lazio alla prima segue le tre della fine del 2011-12

i giorni trascorsi dall'ultima rete in campionato di Klose, il 26 febbraio scorso in casa con la Fiorentina

I sardi debuttano in casa a Is Arenas a porte chiuse: ecco un’altra città non capoluogo tra le sedi in massima serie

ORE 20.45 PARMA (3-5-2)-CHIEVO (4-3-1-2) 7

20

BIABIANY

6 LUCARELLI MIRANTE

83

29 PALETTA

5 ZACCARDO

10

8 GALLOPPA

10 VALDES

16 PAROLO

9

SARDO

LUCIANO

17

BELFODIL DI MICHELE

77

16

31

PABON

PELLISSIER

2

56 HETEMAJ

87

MARIO FRONGIA CAGLIARI

DAINELLI

THEREAU L.RIGONI

88

SORRENTINO

12

54

CESAR

13 JOKIC

ROSI

ARBITRO MASSA Assistenti Paganessi Niccolai IV Maggiani Add Banti (1) Manganiello (2) PREZZI da 15 a 100 euro TV Sky Calcio 7 HD

Stevan Jovetic, 22 anni, IMAGE SPORT

PROSSIMO TURNO 3a GIORNATA ore 15 (15-16 settembre) CHIEVO-LAZIO FIORENTINA-CATANIA GENOA-JUVENTUS MILAN-ATALANTA NAPOLI-PARMA PALERMO-CAGLIARI PESCARA-SAMPDORIA ROMA-BOLOGNA SIENA-UDINESE TORINO-INTER ancora da definire anticipi e posticipi

PARMA p. 0

CHIEVO p. 3

PANCHINA 1 Pavarini, 91 Bajza, 18 Gobbi, 28 Benalouane, 39 Fideleff, 4 Morrone, 19 Musacci, 20 Acquah, 77 Ninis, 17 Palladino. ALLENATORE Donadoni. BALLOTTAGGI Rosi-Gobbi 55-45%, Belfodil-Gobbi 55-45%, Parolo-Acquah 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Amauri (7 giorni), Santacroce (5), Sansone (da valutare). ALTRI Maceachen.

PANCHINA 18 Squizzi, 23 Viotti, 33 Papp, 21 Frey, 26 Farkas, 8 Cruzado, 25 Vacek, 5 Guana, 6 M. Rigoni, 14 Cofie, 39 Stoian, 9 Moscardelli. ALLENATORE Di Carlo. BALL. Hetemaj-M. Rigoni 55-45%, Jokic-Frey 51-49%, Thereau-Cruzado 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Dramè (15 giorni), Paloschi (55). ALTRI Puggioni, Andreolli, Samassa, Dettori.

QUOTE 1 2,10

X 3,20

2 3,50

43

riporta la A nella provincia

le gare giocate di fila da Biabiany. È il giocatore del Parma che non salta una partita da più tempo

Dopo 150 giorni e cinque partite a 800 chilometri da casa, il Cagliari torna in Sardegna. Per debuttare a Quartu Sant’Elena: settantamila abitanti, regno dei dolci e del pane tipico, buon feeling con i colori rossoblù. La terza città sarda è la settima non capoluogo a ospitare match di Serie A dopo Casale, Empoli, Legnano, Busto Arsizio (Pro Patria), Novi Ligure (Novese), Cesena e Lecco. Casa dolce casa Cossu e soci ripartono dall’Is Arenas Stadium, «bomboniera» con gli spettatori a sei metri dal fallo laterale, confinante con le Saline e l’area protetta di Molentargius, oasi di fenicotteri e decine di specie rare. I rossoblù, dopo una settimana di dubbi e tensione, evitano Trieste. Stasera trovano l’Ata-

4

IL NUMERO

283

i minuti trascorsi dall'ultima rete realizzata in Serie A dal Cagliari: l’ha segnata Ariaudo al 13' di Cagliari-Genoa 2-1 del 2 maggio scorso

Lo stadio Is Arenas a Quartu

lanta. A porte chiuse. In un impianto da 16.700 seggiolini ancora incompleto, tirato su in appena tre mesi: le duecentomila piantine di gramigna sono state impiantate l’ultima settimana di maggio. Insomma, il club di Cellino – stranamente in ombra nelle ultime convulse giornate di cantiere, sopralluoghi, permessi, commissioni di vigilanza, prefetti, sindaci e Lega – riparte da zero. Il Cagliari è al «suo» settimo campo: Stallaggio Meloni, via Pola, Amsicora e Sant’Elia a Cagliari, Manconi a Tempio Pausania, Nereo Rocco a Trieste. In breve, alla vigilia di una gara che segna la storia sportiva, e non solo, del club e della comunità locale, i motivi per gioire non mancano. Eppure, Ficcadenti non parla. Silenzio Il tecnico evita la seconda conferenza in tre gare: anche prima dello Spezia (Coppa Italia) si era defilato. Complicato capire quanto ci sia di suo e quanto faccia capo al club. I tifo-


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DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012

ORE 20.45 CATANIA (4-3-3)-GENOA (4-3-3)

ORE 20.45 INTER (4-3-1-2)-ROMA (4-3-3)

14 21

BELLUSCI

ANDUJAR

6

LEGROTTAGLIE

22

4

17

ALMIRON

GOMEZ

10

9

LODI

BERGESSIO

27

28

BIAGIANTI BARRIENTOS

11

33

JANKOVIC

KUCKA

17

14

IMMOBILE

SEYMOUR

19

10

JORQUERA

MERKEL

55

23

SAMPIRISI

NAGATOMO

PIRIS

21

6

CANINI

5

1 FREY

19

CAMBIASSO

10

SILVESTRE

12

SNEIJDER

21

CASTELLAZZI

GARGANO

14

RANOCCHIA

13

22

16

DESTRO

DE ROSSI

22 MILITO

9

77

OSVALDO

TACHTSIDIS

24

STEKELENBURG

CASSANO

CASTAN

10

48

TOTTI

FLORENZI

42

ZANETTI

BALZARETTI

ARBITRO GIANNOCCARO Assistenti Vivenzi Musolino IV De Luca Add Calvarese (1) Nasca (2) PREZZI da 15 a 120 euro TV Sky Calcio 4 HD; Premium Calcio 4

ARBITRO BERGONZI Assistenti Preti Marzaloni IV Di Fiore Add Mazzoleni (1) Romeo (2) PREZZI da 14 a 385 euro TV Sky Sport 3 HD e Calcio 1 HD; Premium Calcio 1, Calcio HD

CATANIA p. 1

GENOA p. 3

INTER p. 3

ROMA p. 1

PANCHINA 29 Terracciano, 1 Frison, 3 Spolli, 5 Rolin, 33 Capuano, 13 Izco, 30 Salifu, 8 Sciacca, 19 Castro, 15 Morimoto, 24 Ricchiuti, 35 Doukara. ALLENATORE Maran SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI nessuno. BALLOTTAGGI Biagianti-Izco 70-30%, Bellusci-Spolli 70-30%. ALTRI Messina, Keko, Augustyn, Potenza, Lanzafame.

PANCHINA 33 Tzorvas, 63 Stillo, 3 Bovo, 24 Moretti, 4 Ferronetti, 89 Anselmo, 28 Tozser, 91 Bertolacci, 8 Vargas, 18 Piscitella, 22 Borriello. ALL. De Canio. BALLOTTAGGI Merkel-Bertolacci 60-40%, Sampirisi-Moretti 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Rossi (3 giorni). ALTRI Zima, Marchiori, Velazquez, Melazzi.

PANCHINA 27 Belec, 32 Cincilla, 25 Samuel, 40 Juan Jesus, 42 Jonathan, 31 Pereira, 7 Coutinho, 41 Duncan, 8 Palacio, 88 Livaja. ALL. Stramaccioni BALLOTTAGGI Silvestre-Samuel 60-40%, Cambiasso-Pereira 60-40%, Cassano-Palacio 60-40%. SQUAL. nessuno. INDISP. Chivu e Handanovic (15 giorni), Stankovic, Obi, Alvarez e Mudingayi (25), Mariga (50). ALTRI Mbaye, Benassi, Bianchetti.

PANCHINA 1 Lobont, 3 Marquinhos, 46 Romagnoli, 11 Taddei, 15 Pjanic, 7 Marquinho, 8 Lamela, 26 Tallo, 17 Lopez. ALLENATORE Zeman. BALLOTTAGGI Piris-Taddei 60-40%, Tachtsidis-Pjanic 60-40%, Florenzi-Pjanic 60-40%, Totti-Lamela 80-20%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Dodò (21 giorni), Bradley (21), Perrotta (14). ALTRI Lucca, Julio Sergio, Goicoechea.

QUOTE 1 2,00

X 3,25

2 3,75

4

QUOTE

le presenze in serie A per Sampirisi che oggi dovrebbe partire titolare contro il Catania

3,50

29

5

GUARIN

4

ZEMAN E IL COLPO IN CASA DELL’INTER

BURDISSO

99

23

GRANQVIST

ANTONELLI

ALVAREZ

Le quote

31

12 MARCHESE

1 2,00

X 3,50

31

2 3,50

«Noi siamo la Roma e non possiamo giocare tanto per farlo, non possiamo solo partecipare ma dobbiamo provare a vincere». Zdenek Zeman, Roma. Il colpo contro l’Inter è a 3,50.

SANNINO E LA FIDUCIA NEL SUO PALERMO

1,53 «Sarà una stagione bellissima: faremo ricredere i tifosi, perché è nelle difficoltà che si dà di più». Giuseppe Sannino, Palermo. Almeno un gol contro la Lazio vale 1,53.

i precedenti in campionato di Zanetti con la Roma con 2 gol fatti: 13 vittorie, 6 sconfitte e 12 pareggi

4

ORE 20.45 NAPOLI (3-5-1-1)-FIORENTINA (3-5-2) 16

18

HAMSIK

TUTTI I CASI

u (Ca), nuova casa del Cagliari GIORGIO CANNAS

si avrebbero meritato più attenzione. Con addosso le tossine della sconfitta di Genova, il Cagliari è al nono anno di fila in A. Pinilla al 90 per cento out, Casarini in rosa ma non convocato, Nené e Larrivey ancora in rossoblù, le news. Di fatto, i temi non sarebbero mancati. Ficcadenti chiede pazienza e gioco di squadra. Si parte senza pubblico e sotto gli occhi delle forze dell’ordine: il sindaco di Quartu, Mauro Contini, ci ha messo la faccia. Con la Roma, tra venti giorni, l’appuntamento clou: lo stadio dovrebbe essere a posto. Is Arenas, una scommessa vinta pur con tante contrarietà, è il sogno rossoblù che si realizza. Di fatto, il match con i bergamaschi vale doppio. Soprattutto per aspetto mentale. Per il resto, squadra fatta, con Conti in regia dopo il turno di squalifica. E la voglia – dopo aver ringraziato il presidente Percassi per la sportività – di conquistare i primi punti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Nella storia della Serie A 7 club giocavano in città non capoluoghi di provincia: Casale (Alessandria) Cesena (era provincia di Forlì) Empoli (Firenze) Lecco (era provincia di Como) Legnano (Milano) Pro Patria (Busto Arsizio, Varese) Novese (Novi Ligure, Alessandria) Queste le gare giocate in città non capoluogo di provincia: 1929-30 Livorno-Roma 1-0 a Viareggio 1930-31 Lazio-Legnano 4-0 a Foligno 1952-53 Novara-Palermo 3-4 a Lodi e Pro PatriaNovara 2-3 a Seregno 1989-90 CremoneseNapoli 1-1 a Monza 1991-92 Atalanta-Ascoli 1-1 a Monza

4

QUI ATALANTA

Colantuono: «Sarà strano senza tifosi» «La squadra si allena bene e sa cosa deve fare: il lavoro ci premierà». Colantuono si affida alle sue sicurezze dopo la partenza falsa con la Lazio. Il tecnico romano cerca i primi punti nel giorno in cui taglia il traguardo delle 100 panchine in Serie A con un bilancio in perfetto equilibrio (32 vittorie e altrettante sconfitte). Ma la trasferta è tra le più insidiose. «A Cagliari ho anche vinto, ma ho sempre avuto grosse difficoltà. Si gioca a Quartu a porte chiuse? Senza pubblico sarà una partita strana, ma il Cagliari ci ha chiesto la disponibilità ed è stato giusto dargliela». Resta qualche dubbio di formazione, con Colantuono che non ha svelato se e quanti cambi farà rispetto all’ultima partita. Il mercato intanto ha portato in dono un diamante grezzo come De Luca ma ha anche lasciato in cassaforte i gioielli di famiglia. «De Luca è furbo, rapido, si muove molto bene negli spazi, attacca la profondità: sarà molto utile. E poi sono molto soddisfatto che siano rimasti Peluso e Schelotto. Sono due titolari della scorsa stagione e sono sicuro che non avranno ripercussioni a livello motivazionale. Anzi, avranno ancora più motivazioni per restare nel giro della nazionale».

IL NUMERO

4

le vittorie casalinghe con le quali l'Inter ha chiuso la scorsa stagione, contro Genoa, Siena, Cesena e Milan

20

9

INSIGNE

DZEMAILI

CAMPAGNARO

4

24

20

14

26 PIZARRO

BEHRAMI

CANNAVARO

8

7

2

BORJA EL HAMDAOUI VALERO

11

23

MAGGIO

PASQUAL

40 TOMOVIC

ARBITRO DAMATO Assistenti Barbirati Tonolini IV Di Liberatore Add De Marco (1) Ciampi (2) PREZZI da 18 a 150 euro TV Sky Calcio 2 HD; Premium Calcio 2

NAPOLI p. 3

FIORENTINA p. 3

PANCHINA 22 Rosati, 15 Colombo, 2 Grava, 3 Uvini, 55 Gamberini, 21 Fernandez, 6 Aronica, 16 Mesto, 88 Inler, 4 Donadel, 13 El Kaddouri, 9 Vargas. ALLENATORE Mazzarri. BALLOTTAGGI Dzemaili-Inler 60-40%, Insigne-Vargas 60-40%. SQUALIFICATI Dossena (1), Pandev (1). INDISPONIBILI nessuno. ALTRI Rinaudo.

PANCHINA 89 Neto, 12 Lupatelli, 31 Camporese, 3 Hegazy, 11 Cuadrado, 5 Olivera, 14 Fernandez, 21 Migliaccio, 19 Llama, 10 Aquilani, 22 Ljajic, 17 Seferovic ALL. Montella. BALLOTTAGGI Tomovic-Hegazy 60-40%, Romulo-Aquilani 60-40%, El Hamdaoui-Ljajic 60-40%, SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Della Rocca (10 giorni) ALTRI nessuno.

QUOTE 1 1,70

X 3,50

2 5,00

2 MANNINI

18

23

POLI

EDER

6

10

MARESCA

MAXI LOPEZ

35 ROSSINI

28

GASTALDELLO

13

14

2

8 81 BOGDANI

11 CALAIÒ

OBIANG ESTIGARRIBIA

BERARDI

il punteggio finale delle ultime tre partite giocate in campionato dal Genoa: una sconfitta ad Udine il 6 maggio scorso, poi le vittorie su Palermo in chiusura di campionato e sul Cagliari domenica scorsa

il numero ricorrente di Aquilani con il Napoli: tante sono le vittorie, i pari, i k.o. e le reti segnate

dall’archivio

70

3 COSTA

ROMERO

1

RODRIGUEZ VIVIANO

ORE 20.45 SAMPDORIA (4-3-3)-SIENA (3-5-2)

22

2-0

4

ROMULO RONCAGLIA

CAVANI JOVETIC

85

28

1

92

17

BRITOS DE SANCTIS

IL NUMERO

CASSANI

ZUNIGA

5

17

VERGASSOLA

10

A SAN SIRO

NETO

22

D'AGOSTINO CONTINI

7 VALIANI

3

Con Strama e Zeman l’Over è a 1,50

13

25 PEGOLO

18 FELIPE

DEL GROSSO

ARBITRO ROCCHI Assistenti Ranghetti De Pinto IV Giachero Add Giacomelli (1) Ostinelli (2) PREZZI da 15 a 60 euro TV Sky Calcio 5 HD

Negli ultimi 5 incontri tra Inter e Roma solo 2 match su 5 sono finiti con almeno 3 reti. Stavolta, complici gli approcci offensivi di Stramaccioni e Zeman, una partita da Over è a 1,50; per l’Over 3,5 (dai 4 gol in su) si sale a 2,25. UNDER A 1,77

C’è Udinese-Juve: niente pioggia di gol I quotisti lanciano l’Under (a 1,77); per un punteggio «abbondante» si sale a 1,90. DALL’AGOSTO 2010

SAMPDORIA p. 2

SIENA p. -5

PANCHINA 32 Berni, 21 Soriano, 11 Munari, 8 Mustafi, 7 Castellini, 25 Krsticic, 12 Tissone, 19 De Silvestri, 5 Renan, 9 Pozzi, 98 Icardi. ALLENATORE Ferrara. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI Da Costa (01/10/2012). INDISPONIBILI Juan Antonio (4 giorni). ALTRI Poulsen, Laczko, Semioli, Padalino, Foti, Grieco, Palombo.

PANCHINA 12 Farelli, 23 Campagnolo, 15 Dellafiore, 24 Paci, 33 Rubin, 6 Angelo, 16 Verre, 5 Coppola, 77 Sestu, 9 Paolucci, 57 Ze Eduardo, 27 Rosina. ALL. Cosmi BALLOTTAGGI Valiani-Verre 70-30%, Contini-Paci 60-40%. SQUALIF. Larrondo (3 mesi), Vitiello (4 anni), Terzi (3 anni), Belmonte (5 mesi), INDISPONIBILI Bolzoni (operazione ernia, 20 giorni) ALTRI Rodriguez, Martinez, Campos Toro.

QUOTE

Guido Maconi 1 1,85

X 3,40

2 4,25

2

le reti realizzate in Serie A da Costa, al Catania con la Reggina nel 2008 e al Milan alla 1a giornata

Fiorentina, che fatica segnare al Napoli La Fiorentina non riesce a segnare contro il Napoli da agosto 2010. Sfatare il tabù nel match di oggi al San Paolo pagherebbe 1,55. DA MAGGIO 2010

Catania e Genoa, alternanza perfetta Da maggio 2010 c’è una perfetta alternanza nei risultati degli incontri tra Catania e Genoa: in 5 partite hanno vinto a turno (3 volte i siciliani, 2 i rossoblù) e la doppia chance 1-2 stavolta è data a 1,30.


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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012


DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012

l’Avventuroso di REINHOLD MESSNER

non è soltanto Irkel,nil Germania cancelliere, Angela Mea credere nell’Italia guidata da Mario Monti. Anche il mondo dell'economia ha fiducia nelle potenzialità del nostro Paese. Il debito pubblico, per quanto alto, non preoccupa. Al contrario della mancanza di competitività. È su di essa, e non sui sacrifici, che si chiede all'Italia di puntare decisamente. Il fatto che non ci siano pregiudizi anti-italiani nel mondo imprenditoriale tedesco l'ho constatato direttamente in questi giorni. Non a un convegno.

visto dallo Zio

di BEPPE BERGOMI

opo aver provato il 4-2-3-1 durante il ritiD ro estivo ed avere poi capito, anche in base agli sviluppi del mercato, che era meglio dare più sostanza in mezzo, Andrea Stramaccioni ha dato un indirizzo ben preciso alla sua Inter. Difesa a quattro, tre centrocampisti e tre uomini offensivi che non danno mai punti di riferimento all’avversario. Visto che la Roma di Zeman tende a stare molto alta e a concedere spazi dietro alla linea difensiva, saranno decisivi i movimenti dei tre attaccanti nerazzurri. Con Sneijder più portato al lancio che all’aggressione degli spazi, Milito sarà utilissimo con il gioco di sponda, soprattutto per Palacio, molto pe-

Andrea Stramaccioni, 36 anni, nato a Roma ANSA

ricoloso quando parte da sinistra. L’argentino è intelligente, sa svariare e vede la porta. Anche per questo ritengo che vada preferito a Cassano. Antonio è appena arrivato, ha un’autonomia ancora limitata ed è ideale per dare la scossa a partita in corso. Quella che è una prerogativa anche di Coutinho, che pure ha caratteristiche diverse dall’azzurro. Credo che Stramaccioni stia facendo un ottimo lavoro nel compattare i sette uomini davanti al portiere, anche se vista la velocità dei giallorossi mai come questa volta anche gli attaccanti dovranno dare una mano in copertura. Per sfruttare gli spazi che può concedere la difesa romanista, saranno invece importantissimi gli inserimenti dei centrocampisti, in special modo di Guarin, e dei terzini. Penso a Zanetti, ma anche a Nagatomo. Infatti non rischierei di alterare i delicatissimi equilibri difensivi per inserire Alvaro Pereira. Tra l’altro ho avuto modo di seguire più volte l’uruguaiano in Coppa America e non l’ho mai visto giocare in una difesa a quattro. O faceva l’esterno di sinistra nel 3-5-2 o giocava alto, davanti a Caceres nel 4-4-2. La certezza in mezzo alla difesa deve essere Andrea Ranocchia. Il ragazzo aveva soltanto bisogno di sentire fiducia dopo un’annata in cui soltanto a lui non veniva perdonato il minimo errore. Al suo fianco vedo Silvestre, visto che Samuel non mi sembra ancora al meglio. Servirà una retroguardia compatta, visto che Zeman punterà sul tridente pesante, che si può permettere perché agli esterni chiede di accentrarsi spesso per favorire gli inserimenti da dietro. Sono comunque curioso di vedere chi farà il riferimento centrale. Io vedo più Destro che Osvaldo o Totti. Di sicuro ci sarà da divertirsi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Camminando in montagna. Sulle nostre Alpi, anche se il meteo, dopo tanto sole, non è stato favorevole e la neve in quota ha costretto a un cambio di programma. Niente Similaun, la montagna al confine con l'Austria sulla quale 20 anni fa, per la prima volta, si era cimentato il gruppo di importanti manager e industriali che hanno o hanno avuto in mano le leve dell'economia tedesca. Dirigenti di aziende come Adidas, Basf, Mercedes. L'idea venne a Herbert Henzler, che guidava l'agenzia McKinsey, mentre eravamo bloccati dal maltempo sul Chimborazo, nelle Ande. Lui riunì questi uomini di affari tedeschi con la passione dell’alpinismo. Ogni anno, da allora, li accompa-

di ROBERTO PELUCCHI

f Per poter giocare nello stadio Is Arenas manca ancora l'autorizzazione della Lego.

on cambierà la sua Roma. Zeman resta ZeN man, contro qualsiasi avversario. Così, sono convinto che non modellerà la squadra in funzione delle caratteristiche e della qualità dei singoli giocatori dell’Inter. Nel campionato nel quale forse solo Guidolin e Colantuono sono sempre integralisti, fedeli, come il boemo, al proprio modulo di gioco — sì, perché Mazzarri, talvolta, cambia in corsa il Napoli —, la Roma proverà a sprigionare anche contro i nerazzurri la propria forza. Ritmo altissimo e rapidità di esecuzione nelle ripartenze: mi aspetto

Zdenek Zeman, 65 anni. Nato a Praga INSIDE

© RIPRODUZIONE RISERVATA

dallaPrima

Milan, da Bologna un messaggio al campionato

di LORENZO CASTELLANI

Francesco Totti, spettatore a Trigoria alla partita della Primavera MANCINI

TwitTwit

di LUIGI GARLANDO

IL CINGUETTIO DEL GIORNO

l Milan si adegua all’ottimiIvittoria smo categorico di Galliani: con 3 gol a Bologna, co-

SIMONA VENTURA Stella della tv

Sempre e solo Alé Toro!!! Forza vecchio cuore granata!!! @Simo_Ventura Pilota Ferrari

che Zeman cerchi di infilare l’Inter in velocità. Personalmente, punterei a mettermi quasi a specchio, con un 4-2-3-1, alla formazione di Stramaccioni, con Tachtsidis e De Rossi piazzati davanti alla difesa. Ma è inutile soffermarmi sulle mie idee, perché tanto Zeman se ne «fregherà» dell’adattamento della Roma a seconda dello schieramento dell’Inter. Eppure, tento ugualmente di inventarmi qualche mossa per creare difficoltà agli avversari. Stimo tantissimo Zanetti, ma costruirei la manovra offensiva della Roma proprio sulla corsia di competenza del capitano nerazzurro. Alla sua età, dovrà pur risentire della fatica per aver disputato tutti e tre gli ultimi incontri, risultando peraltro straordinario nel match di Europa League. Nel 4-3-3, con Florenzi a destra, sposterei De Rossi a sinistra, per contrastare Guarin e, allo stesso tempo, coprire le incursioni di Balzaretti. Su quella fascia, poi, in attacco metterei Osvaldo, accentrando stavolta Totti: perché Zanetti potrebbe soffrire di più se fosse puntato dall’attaccante palla al piede. Quanto a Destro, credo tanto nelle sue qualità e so bene che, da ex interista «inespresso», il ragazzo ci terrebbe a stupire al Meazza. Non mi sorprenderei, però, se Zeman concedesse ancora fiducia a Lamela. Poi, magari, dalla panchina tirerà fuori qualche magia di Lopez e, appunto, un colpo da goleador di Destro. La Roma dovrà proteggere la propria difesa già a metà campo, inaridendo le fonti di gioco: Sneijder e Palacio, ma lo stesso Cassano se giocasse subito, devono ricevere pochi palloni. Solo così Milito potrebbe scoprirsi un po’ isolato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

laVignetta

STIMO ZANETTI MA SULLA SUA CORSIA LA ROMA PUÒ PROVARE A SFONDARE di GIUSEPPE GIANNINI

gno a scalare una montagna: Civetta, Pelmo, Ortles... Stavolta ci siamo dovuti accontentare di raggiungere una malga a quota 2200, sopra Castel Juval, e di lì andare poi a un antico maso, ora abbandonato. Anche in Alto Adige l'agricoltura di montagna ha grandi problemi. Questi «Similauner» — così hanno deciso, scherzosamente, di chiamarsi —, dopo aver camminato e scalato, passano le serate in libere discussioni, in cui si dicono apertamente quello che pensano della situazione economica e politica. Senza la pretesa di tirare delle conclusioni, di estrapolare delle tesi. A sentir loro, l'Italia ce la farà.

Oggi si sgomita per il ruolo di anti-Juve. Esame San Siro per Zdenek

FERNANDO ALONSO

visto dal Principe

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IN QUOTA CON I MANAGER TEDESCHI HO CAPITO CHE L’ITALIA CE LA FARÀ

laPuntura

INTER, GLI INSERIMENTI DI GUARIN DECISIVI PER METTERE IN CRISI ZEMAN

LA GAZZETTA SPORTIVA

3m dopo la riunione, giusto per il finale della Vuelta! Grande spettacolo! @alo_oficial

SIMONE PONZI Corridore professionista

NOI SIAMO COLPEVOLI! E’ colpa nostra se dal 2009 chi è chiamato a giudicarci non lo fa e chi non dovrebbe farlo ci giudica colpevoli? @SimonePonzi

VALENTINO ROSSI Pilota MotoGP

Consiglio: se fate una partita di calcio con @iomatrix23 cercate di giocare nella stessa squadra. @ValeYellow46

MICHELE SANTUCCI Nuotatore azzurro

Sopratutto ci mancherà il Filippo fuori vasca, quello vero che pochi conoscono. Ti ringrazio di cuore amico mio per tutto. @Mitch_89one

me nell’anno dell’ultimo scudetto, per ribadire di essere da titolo; 3 gol di Pazzini, per dimostrare che il mercato ha potenziato la squadra e che l’affare non l’hanno fatto gli acquirenti di Cassano. Dire ora che Allegri era un pazzo ad avere tanti dubbi è ingeneroso e sbagliato, però. L’arbitro ha regalato il primo rigore, il Bologna il secondo gol. I tanti cartellini dimostrano affanni tattici. Grandi pause di gioco. Altro infortunio muscolare: Montolivo. I problemi ci sono. Ma la vittoria, importantissima, regala morale e due settimane di lavoro sereno. Alla ripresa sarà un altro Milan, con acquisti più integrati e rodati. Oggi ci aspetta una domenica lussuosa. Da San Siro si attendono le risposte più ghiotte. Inter e Roma hanno punti in comune, dall’ambizioso entusiasmo a certe riserve tattiche da risolvere. Zeman, con impeto da aziendalista, ha incensato la campagna di rafforzamento della Roma ed eletto Destro a colpo dell’estate. In realtà l’affannosa ricerca di esterni nelle ultime ore di mercato segnala una crepa, evidenziata dal sofferto esordio con il Catania. Che il calcio di Zeman, disegnato per punte che attaccano la fascia e incrociano, possa riprodursi anche con gente dal passo e dalla caratteristiche di Totti e Lamela è teorema tutto da dimostrare. Stasera ci prova Destro. Si sa, ogni gruppo rivoluzionato e giovane ha bisogna di prestazioni importanti in notti importanti per irrobustirsi le ossa. San Siro sembra il catino giusto per l’ambiziosa Roma del Boemo. Le tre prepotenti vittorie esterne in Europa League e campionato hanno raccontato un’Inter estremamente solida e dal po-

tenziale offensivo imponente. Le due maldestre prestazioni casalinghe di coppa potrebbero non essere solo figlie di cali di tensione e della sfiga del sintetico (le milanesi non hanno ancora vinto sul nuovo terreno artificiale). Che l’Inter sappia ripartire e diventare bella quando scatena i suo assaltatori offensivi è un dato acquisito. La frontiera di conquista di Stramaccioni è quella degli equilibri: un centrocampo che sappia accorciare la squadra, che lavori meglio nel recupero del pallone e non si faccia sorprendere dalle ripartenze. Dimostrare di potersi permettere un’autorevole partita di possesso, in casa, contro una Roma che ha tanta qualità di palleggio e coraggio tattico, sarebbe un indizio importante per le credenziali dell’Inter. Napoli-Fiorentina è anche il derby tra due bandiere che avrebbero potuto volare via e che invece proprietà ambiziose e popoli innamorati hanno piantato a terra: Cavani e Jovetic. Mazzarri promette turnover, mai troppo felice nelle stagioni scorse. Se il Napoli impara a gestire meglio le proprie energie, con l’esperienza maturata e un organico arricchito, ragionerà di scudetto. Un Napoli del genere rende più che attendibile il test di maturità della Fiorentina di Montella, rifondata con qualità e la legittima pretesa di sorprendere. La Juve favorita, anche senza top-player davanti, stasera avrà idee più chiare sulla concorrenza, ma in campo meglio concentrarsi solo sull’Udinese, passata da una notte di Champions ai ragionamenti salvezza di Guidolin. Una frustrazione che incendierà l’orgoglio dei friulani. Ieri un bel Torino ha riassaporato il gusto della vittoria in serie A dopo 3 anni. Secondo 3-0 consecutivo per un Pescara avvilito e avvilente che sembra troppo piccolo per la nuova casa che abita. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012

MONDO INGHILTERRA

Mancini, festa centenaria aspettando gli ultimi arrivi Il City supera il Qpr con Tourè, Dzeko e Tevez. Il tecnico al successo numero 63 su 100 gare e presto avrà Maicon, Javi Garcia e Sinclair MANCHESTER CITY QPR

so, con Maicon e Garcia titolari, Aguero recuperato dopo l’infortunio al ginocchio di 15 giorni fa e il solito enigma Balotelli, per ora fuori dalla gara del Bernabeu in vista dell’operazione agli occhi. Mou avrà sicuramente preso nota dello stato di forma di Tevez, dell’importanza di Yaya Touré (terzo gol stagionale), della maturazione di Nasri e della crescita di forma di Silva. La maggiore novità è però il cambio di modulo, al quale Mancini sta lavorando da qualche tempo: un 3-4-3 in stile Barcellona, che diventa 4-4-2 nei momenti più critici. La difesa, più scoperta, però balla ed è questo il vero limite del City attuale, eterna cicala che spreca troppo nei suoi momenti migliori.

3 1

PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Y. Touré (MC) al 15’ p.t.; Zamora (Q) al 14’, Dzeko (MC) al 16’, Tevez (MC) al 47’ s.t.

MANCHESTER CITY (3-4-3) Hart 6; Kompany 6, Lescott 5,5, Kolarov 6; Zabaleta 6 (dal 29’ s.t. K. Touré 6), Y. Touré 6,5, Rodwell 6, Nasri 6,5 (dal 44’ s.t. Razak s.v.); Silva 6 (dal 36’ s.t. Milner s.v.), Dzeko 6,5, Tevez 6,5. PANCHINA Pantilimon, Clichy, Sinclair, Balotelli. ALLENATORE Mancini 6,5. AMMONITI Kolarov e Rodwell per gioco scorretto.

QPR (4-4-2) Green 5; Bosingwa 5, A. Ferdinand 5 (dal 22’ s.t. Onuoha 5,5), Nelsen 5, Fabio 5; Wright-Phillips 6, Granero 6 (dal 40’ s.t. Cissé s.v.), Faurlìn 5,5 (dal 27’ s.t. Dyer 5,5), Park Ji-Sung 6; Zamora 6, Johnson 6. PANCHINA Murphy, Derry, Hoillet, Mackie. ALLENATORE Hughes 5,5. AMMONITI Zamora per gioco scorretto.

Il film Nel primo tempo, si è gio-

ARBITRO Foy 5,5. NOTE spettatori 45.579. Tiri in porta 7 (1 traversa)-5. Tiri fuori 4-2. Angoli 9-3. In fuorigioco: 3-0. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 1-0 GOL! 15’ Tiro di Tevez rimpallato, entra Yaya Touré, botta da 8 metri: 1-0. SECONDO TEMPO 3-1 5’ Assist di Silva, Zabaleta cerca l’angolino alto con il sinistro: traversa. GOL! 14’ Johnson salta due uomini e tira, Hart respinge, Zamora riprende di testa: 1-1. GOL! 16’ Cross di Tevez, zuccata di Dzeko: 2-1. GOL! 47’ Tiro-cross di Dzeko, deviazione di Tevez: 3-1.

DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO BOLDRINI MANCHESTER (Inghilterra)

Incroci e suggestioni. Sotto gli occhi di José Mourinho, Roberto Mancini festeggia la sua gara numero 100 in Premier, battendo 3-1 il Queen’s Park Rangers dell’ex Hughes e ottenendo il successo numero 63. Il tecnico italiano eguaglia il primato di Ferguson, che taglierà proprio oggi il traguardo delle 1000 gare in campionato con lo United: anche lo scozze-

il record

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

LONDRA

Mille e fare finta di non sentirle. La galleria dei record di Alex Ferguson aggiunge un pezzo alla collezione: mille panchine in campionato alla guida del Manchester United. Da Oxford, 8 novembre 1986, First Division, a Southampton oggi, 2 settembre 2012, Premier League: in mezzo, 25 anni, 9 mesi, 25 giorni e una storia incredibile. Trionfi, primati, onorificenze, gioie, dolori, grandi intuizioni, tonfi clamorosi, come il derby perso il 23 ottobre 2011 all’Old Trafford. «La peggiore sconfitta della mia vita», il commento dello scozzese. C’era Margaret Thatcher al timone della Gran Bretagna in quell’8 novembre 1986 in cui lo United, affidato a Ferguson appena due giorni prima, perse 2-0. Oggi c’è un altro conservatore a comandare, David Cameron, ma il Re-

se vinse 63 gare nelle sue prime 100. Una coincidenza diabolica. Mancini si gode successo e record senza squilli di tromba: si concede per obblighi contrattuali solo a Sky, poi manda David Platt a parlare con i cronisti. I giornali britannici hanno enfatizzato le dichiarazioni della vigilia, in cui Mancio aveva lasciato trapelare l’insoddisfazione per un mercato che ha portato Javi Garcia, Maicon, Scott Sinclair e Rodwell, ma non Van Persie, Hazard e De Rossi, i tre nomi nella lista originaria. Per

come si era messa, gli è andata persino bene. Mancini elogia i nuovi: «Maicon farà due stagioni alla grande in vista del Mondiale in Brasile. Javi Garcia era l’alternativa a De Rossi. Sinclair ha talento». Mou Mourinho è calato al-

l’Etihad per prendere appunti per la sfida di Champions Real-City del 18 settembre. La solita aria corrucciata, una polo blu, concentrazione massima, ma poca polpa. Il City del Bernabeu potrebbe essere ben diver-

Edin Dzeko, 26 anni, e Carlos Tevez, 28, entrambi a segno ieri ACTION IMAGES

cato a una porta. Il City è passato al quarto d’ora con Yaya Touré, ma ha divorato un paio di occasioni con Dzeko e Silva. La traversa di Zabaleta a inizio ripresa è stata un presagio: cinque minuti dopo, da copione, è arrivato il pareggio del Qpr. Cavalcata di Johnson, botta respinta da Hart e zuccata facile di Zamora. Il City ha avuto il merito di trovare il 2-1 dopo appena 2’: controllo e cross in acrobazia di Tevez e capocciata imperiale di Dzeko, bravo a rubare il tempo allo stordito Anton Ferdinand, travolto poco prima da Kolarov. L’ultima mezz’ora è stata calcio coast to coast, in cui il Qpr ha fatto capire che quando i 12 acquisti si saranno inseriti, i londinesi potrebbero evitare di soffrire come un anno fa. Mancini ha rinforzato la diga con Kolo Touré, Milner e Razak. Il Qpr ha messo un paio di volte alle corde il City, ma nel recupero, su cross di Dzeko, è arrivato il piattone di Tevez: 3-1 e missione compiuta. Ora c’è la sosta: il 15 settembre sarà tutto un altro City.

4

COSÌ LE ALTRE

Questi gli altri risultati della terza giornata di Premier.

S 3A GIORNATA Ieri SwanseaSunderland 2-2 TottenhamNorwich 1-1 West BromEverton 2-0 West HamFulham 3-0 Wigan-Stoke 2-2 Manchester City-Qpr 3-1 Oggi LiverpoolArsenal; NewcastleAston Villa; SouthamptonManchester United

S CLASSIFICA Chelsea 9; Swansea, West Brom, Man. City 7; Everton, West Ham 6; Wigan 4; Fulham, Man. United, Stoke, Newcastle 3; Sunderland, Arsenal, Tottenham, Norwich 2; Reading, Liverpool, Qpr 1; Southampton, Aston Villa 0.

MERCATO

Lo Zenit tenta il colpaccio: caccia a Nani e a Hulk C’è ancora un po’ di tempo. Per quelle che devono cedere, e per qualche big che deve mettere qualche stella in rosa. La deadline del mercato è fissata per la mezzanotte di martedì in Francia, un giorno dopo in Turchia e due in Russia. Quindi il Psg ha perfezionato ieri l’acquisto di Van der Wiel (6 milioni all’Ajax): accompagnato dal suo agente Mino Raiola, il terzino olandese ha firmato ieri un quadriennale. Lo Zenit tenterà fino alla fine il colpaccio: per Nani pare più dura, potrebbe ancora arrivare un’offertona per Hulk. Lo Spartak Mosca invece ha nel mirino il mediano del West Bromwich Mulumbu, il besiktas sta per chiudere con il mediano Romeu (Lorient) mentre il Fenerbahçe medita il colpo grosso: Raul Meireles dal Chelsea. Gli affari last minute La trattati-

va scoppiata per eccellenza è quella che avrebbe dovuto riportare Joao Moutinho, perno della mediana del Porto, da Villas Boas. L’accordo era stato trovato nel pomeriggio, poi si è perso tempo per perfezionarlo e nel frattempo è suonato il gong. Il Chelsea intanto ha bloccato l’esterno Wallace (Fluminense): era nel mirino di Inter e Napoli, arriverà ai Blues l’anno prossimo. In Inghilterra ha rinforzato parecchio la mediana lo Stoke City, che ha preso N’Zonzi dal Blackburn. Il Twente prende l’esterno Boyata, in prestito dal Manchester City. Il Parma ha spedito in prestito al Malmöe l’esterno Lofquist. In Spagna colpo del Racing Santander, che in Segunda si rinforza dietro con Carlos Bocanegra (Rangers). Tra gli svincolati eccellenti, poi, c’è Michael Owen: sicuri che nessuno vuole un ex Pallone d’oro? © RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Infinito Ferguson, ecco un altro traguardo: mille panchine in campionato con lo United gno Unito è un Paese diverso da quello di 26 anni fa, soprattutto nel calcio. Dagli hooligans e dalla squalifica continentale per cinque stagioni agli stadi migliori d’Europa e al campionato più ricco del mondo: Ferguson ha partecipato a questa lunga traversata e, nonostante i 70 anni e il contratto in scadenza nel 2013, non ha voglia di andare in pensione «perché altrimenti dovrei stare a casa tutto il giorno e con mia moglie Cathy staremmo sempre a litigare». Le cifre Il bilancio è ai limiti

del mostruoso: 598 vittorie, 233 pareggi, 168 sconfitte, 1.863 gol fatti e 890 subiti. Media punti: 2,03. I successi: 12 titoli, in pratica uno ogni due anni. La stagione migliore: 1999-2000, 91 punti e 28 gare vinte su 38. Solo in tre hanno fatto meglio, ma si tratta di personaggi figli del calcio ottocentesco. George Ramsey, 1.327 gare alla guida del-

l’Aston Villa dal 1884 al 1926, è il primatista assoluto, poi Frank Watt – altro scozzese – al Newcastle dal 1895 al 1935 e John Nicholson, dal 1899 al 1932 allo Sheffield. Ferguson è questo, poi c’è il lato B, che è quello che spinge i giornalisti a definirlo «autocratico», modo elegante per dire «autoritario», se non «dittatore». L’ultima lite eccellente è stata con Wayne Rooney, sbattuto in panchina otto giorni fa, mentre con i giornalisti continuano gioie e, soprattutto, dolori: un free lance è stato recentemente invitato a non presentarsi all’Old Trafford. Oggi, a Southampton, non suonerà la fanfara per lui: lo United ha sulla coscienza la retrocessione dei Saints nel 2005. La tradizione personale non è delle migliori: qui rimediò un giorno una scoppola memorabile. Con incredibile flemma, diede la colpa del k.o. al colore delle maglie indossate nel primo tempo dallo United, il grigio:

«I giocatori si confondevano». I SUCCESSI DI ALEX FERGUSON ALLO UNITED

campionati

12 F.A. Cup

5 Champions

2 Intercontinentali

2 Coppa Coppe

1 Supercoppa

1 Sir Alex Ferguson, 70 anni, da 26 al Manchester United

Villas Boas in crisi Confuso è an-

che André Villas Boas: il Tottenham ha solo 2 punti e ieri si è fatto raggiungere all’85’ dal Norwich. L’1-0 era stato firmato dal nuovo acquisto Dembelé, partito dalla panchina, ma gli Spurs, protagonisti dell’ultimo giorno di mercato, hanno deluso. «Capisco la frustrazione dei tifosi, anche io sono deluso», il commento di Villas Boas. Il Tottenham ha chiuso in 10: rosso per Huddlestone, che aveva sostituito Defoe all’81’. Il pareggio di Snodgrass è arrivato a cinque minuti dal termine. Il portiere Friedel, alla faccia dei 41 anni, ha salvato più volte gli Spurs, prima grande in crisi della nuova stagione. Villas Boas deve cambiare registro: i tifosi sono in fermento. Basteranno i nuovi acquisti (Dempsey e Lloris) a salvare il portoghese? bold © RIPRODUZIONE RISERVATA


DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012

LA GAZZETTA SPORTIVA

21 #

MONDO SPAGNA E’ UN FEDELISSIMO DI JOSE’ IL CENTROCAMPISTA CHE ARRIVA DAL CHELSEA

LA SITUAZIONE

Essien: «Daddy mi ha chiamato, eccomi» Mou a Manchester a spiare il City. Oggi il Real con il Granada, filiale della famiglia Pozzo DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

FILIPPO MARIA RICCI Twitter @filippomricci MADRID

Autodefinitosi prima «Special» e poi, recentemente, «Unico», José Mourinho da ieri è anche «Daddy». Paparino.

Così lo chiama Michael Essien, secondo e ultimo acquisto estivo del Real Madrid. Il ghanese è stato preso al volo per tappare il buco lasciato da Lass Diarra, allettato dall’offertona dell’Anzhi, e ieri è atterrato a Madrid. All’aeroporto si è salutato velocemente con Mou, in partenza per Manchester per vedere il City, primo rivale di Champions del Madrid, poi visite mediche, firma del contratto e conferenza stampa. Essien si è presentato al Bernabeu con un sorriso grande come lo stadio, la maschera della felicità.

Daddy Mou E ha subito cominciato a citare e a ringraziare il Daddy. «Stai bene fisicamente?», gli hanno chiesto: «Benissimo: non tradirei mai il mio daddy né un grande club come il Madrid». E poi: «Daddy mi ha chiamato, ed eccomi qua». «Fare il terzino? Io gioco dove decide Daddy. A parte in porta, per lui gioco ovunque». Scusa, ma perché lo chiami daddy? «Perché è così che lo considero. Mi ha portato al Chelsea, ci capiamo al volo, quello è il termine più appropriato». Mou ha saltato la seconda conferenza stampa di fila ma sta-

sera sarà in panchina per la sfida con il Granada, la filiale spagnola della famiglia Pozzo. Il Madrid cerca la prima vittoria in questa Liga per recuperare o non perdere altro terreno sul Barça (è già a meno cinque dopo due giornate): i blaugrana sono impegnati subito dopo in casa contro il Valencia. Ieri in campo il Malaga, rivale del Milan in Champions: vittoria 1-0 a Saragozza (e fanno due su due in trasferta) grazie a un gol di Camacho. Nella ripresa debutto di Saviola, uno dei quattro acquisti dell’ultimo minuto, con Iturra, Santa Cruz e l’ex milanista Onyewu. Primi punti per il Celta, che batte 2-0 l’Osasuna.

Michael Essien, 29 anni AP

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA TRIPLETTA AL CHELSEA GUARDALA SU GAZZETTA.IT

Vince il Malaga C’è il Valencia a Barcellona 3ª GIORNATA Ieri: Celta Osasuna 2 0; Saragozza Malaga 0 1; Deportivo Getafe 1 1, Maiorca Real Sociedad 1 0. Oggi: Athletic Bilbao Valladolid, Rayo Siviglia, Levante Espanyol, Real Madrid Granada, Barcellona Valencia. Mercoledì: Betis Atletico Madrid. CLASSIFICA Malaga*, Maiorca* 7, Barcellona, Valladolid, Rayo 6; Deportivo* 5; Atletico Madrid, Siviglia, Getafe* 4; Betis, Celta*, Saragozza*, Real Sociedad* 3; Valencia 2; Real Madrid, Granada, Levante 1; Espanyol, Osasuna*, Athletic Bilbao 0.

FRANCIA QUARTA GIORNATA

Il Psg va a Lilla: lo sceicco si fida di Ancelotti MONTECARLO

Il capolavoro Secondo gol al 19’ Un capolavoro per il 2-0: sinistro a giro all’incrocio, replica di uno dei 2 gol nell’ultima finale di Europa League REUTERS

Falcao, il bomber da 50 milioni che in finale non sbaglia In Europa League un gol al Braga e 2 al Bilbao e venerdì ha devastato il Chelsea con 3 reti DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO CONDO’ MONTECARLO

Il primo Falcao visto dal vivo risale a cinque anni fa, superclasico di Buenos Aires fra River Plate e Boca Juniors - in Argentina è la partita dell’anno - ultima stagione in panchina di Daniel Passarella. Il River è in crisi e il grande stadio Monumental, sulle rive del Rio de la Plata, accoglie con un respiro ansioso e trattenuto la visita degli eterni rivali. Nelle dichiarazioni della vigilia il traballante Daniel affida la propria salvezza all’imprevedibile talento del Burrito Ortega, che malgrado l’età e i problemi di alcol è ancora capace di estrarre dal cilindro sgualcito qualche occasionale coniglio, e alla freschezza realizzativa del 21enne Radamel Falcao, arrivato dalla Colombia che era un ragazzino e ormai centravanti titolare del River. Beh, se ogni superclasico vissuto al Monumental o alla Bombonera è comunque uno spettacolo di forte emotività, l’impatto di quel pomeriggio - si gioca sempre di pomeriggio, troppo pericolosa una notturna nel dedalo di strade del quartiere Nunez - è ancora ben presente in memoria. Falcao segna l’1-0 con un gran sinistro al volo appena dentro l’area, Ortega raddoppia su rigore, e sui milioni di coriandoli di giornale che volano negli stadi argentini quando ci sono le grandi partite

è perfino scontato leggere il radioso avvenire del bomber colombiano. La stagione successiva, quando Diego Simeone succede a Passarella e vince il campionato, Radamel è il suo braccio armato. Così, quando il Porto nel 2009 gli consegna il biglietto intercontinentale pagando al River una somma di poco superiore ai 10 milioni, il pensiero dell’epoca è che a quelle cifre i grandi club italiani avrebbero potuto competere. Uomo da finali Se quello di

Buenos Aires è un ricordo esclusivo, il resto Radamel Falcao Garcia, 26 anni, e il segno del tre, come i gol al Chelsea BOZZANI

Il tris di forza Terzo gol al 44’ Con lo stop supera in corsa Ramires e di forza, con il sinistro, infila Cech sotto le gambe: tripletta DI CIUCCIO

avviene sotto gli occhi di tutti: in tre stagioni Falcao vince due Europa League corredate da entrambi i titoli di capocannoniere (17 gol con il Porto, 12 con l’Atletico Madrid) e l’altra sera a Montecarlo devasta in soli 45’ la difesa del Chelsea, la cui eroica resistenza era stata pochi mesi fa l’architrave della rocambolesca vittoria in Champions. Ma la circostanza che meglio di altre descrive la stoffa di cui è fatto questo centravanti è la sua regolarità nelle finali: Falcao ha firmato l’1-0 di Porto-Braga, le prime due reti del 3-0 all’Athletic Bilbao di maggio e le prime tre del 4-1 di venerdì. Quando l’occasione conta nessuno pare in grado di fermarlo, perché Radamel è la punta antica della quale si sono perse le tracce, i difensori hanno perso il know-how necessario come i giovani scassinatori abituati alle casseforti elettroniche non sanno più aprire una combinazione meccanica; Falcao partecipa poco al gioco, e sempre per trarre un beneficio personale da un triangolo o una sovrapposizione. Il suo stile è l’attesa sulla linea del fuorigioco, l’agguato in area, il colpo terminale preferibilmente di sinistro, e da quando Eto’o è diventato un racconto di terre lontane, la migliore punta pura del mondo è certamente lui. Il senso dell’Atletico Madrid per i centravanti fa impressione: da Vieri a Torres, dal Kun Aguero al Tigre Falcao, nessuno può esibire una simile collezione di figurine letali. Il prezzo Quanto ci resterà,

ancora? Un anno, non di più, e già mancherà tanto alla Champions di questa stagione. Succederà poi che uno sceicco o un oligarca stacchi un assegno superiore ai 50 milioni - impensabile prenderlo per meno - e l’Atletico dovrà inventarsi una nuova scoperta. Manchester, Londra o Parigi; e sì che un tempo se ti chiamavi Falcao erano Roma e Milano a battersi per averti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

D numeri& STATISTICHE

L’ouverture in pallonetto Primo gol al 6’ Falcao apre la serata al 6’: supera Cech in uscita con un pallonetto che sbatte sul palo e si infila in rete DI CIUCCIO

La buona notizia per Carlo Ancelotti è contenuta nell’intervista che il presidente del Paris St. Germain, Nasser Al-Khelaifi, ha rilasciato a Le Parisien. Con parole decise e atteggiamento rilassato, l’uomo del Qatar si è sì detto deluso dall’inizio di campionato della squadra, ma ha anche escluso di farsi prendere dalla fretta. «Ancelotti è uno dei migliori tecnici del mondo se non il migliore in assoluto, ma anche lui ha bisogno di tempo per allestire la formazione vincente che vogliamo; fin qui non è mai riuscito a schierare gli stessi undici... Tranquilli, resterà a lungo il nostro allenatore, e un’eventuale sconfitta a Lilla non cambierebbe niente». Ibra c’è, Thiago no Malgrado il rinnovo di fidu-

cia, però, Ancelotti è il primo a rendersi conto che è arrivata l’ora di vincere. Il problema è che stasera il Psg chiuderà il programma della quarta giornata sul campo del Lilla, che pur avendo perso Hazard rimane una delle poche alternative credibili alla potenza della rosa parigina. La disponibilità di Ibrahimovic, che non ha patito troppi danni dal tackle sulla caviglia di Nene che ha innescato la litigata dell’altro giorno, è la notizia fondamentale di una vigilia in cui restano indisponibili l’acciaccato Thiago Silva, lo squalificato Lavezzi e il nuovo acquisto Van der Wiel, il terzino che ha firmato per quattro anni e si unirà ai nuovi compagni da domani. Gira e rigira, dunque, per la prima vittoria dopo tre pareggi si torna a Ibra, a Pastore, Menez e Thiago Motta, e magari a Marco Verratti, che potrebbe tornare titolare. p.c. 4A GIORNATA Ieri: Lione-Valenciennes 3-2; Ajaccio-Evian 2-0; Lorient-Nancy 3-0; Sochaux-Montpellier 1-3; Bastia-St Etienne 0-3; Brest-Troyes 2-1; Tolosa-Reims 1-1. Oggi: Bordeaux-Nizza; Marsiglia-Rennes; Lilla-Psg. CLASSIFICA Lione 10; Marsiglia 9; Lorient, Tolosa 8; Valenciennes, Bordeaux 7; St Etienne, Bastia, Brest 6; Lilla, Ajaccio 5; Montpellier, Reims, Nancy 4; Psg, Rennes 3; Nizza 2; Evian, Troyes 1; Sochaux 0.

Taccuino GERMANIA

L’Eintracht a punteggio pieno Secondo successo per l’Eintracht, che prose gue a punteggio pieno, rallentano i due Borussia, oggi il Bayern. 2a giornata Ieri: Norimberga Borussia Do. 1 1; Leverkusen Friburgo 2 0; Hoffenheim Eintracht 0 4; Schalke Augsburg 3 1; Werder Amburgo 2 0; Fortuna Borussia Mo. 0 0. Venerdì: Mainz Greuther Furth 0 1. Oggi: Wolfsburg Hannover; Bayern Stoc carda. Classifica Eintracht 6; Schalke, Fortuna, Bo russia Do., Norimberga, Borussia Mo. 4; Bayern, Leve rkusen, Werder, Wolfsburg, Greuther 3; Hannover, Mainz, Friburgo, 1; Stoccarda, Amburgo, Augsburg, Hoffenheim 0.

RUSSIA

Rubin Kazan k.o. in casa Brutto stop per il Rubin Kazan, prossimo avver sario dell’Inter in Europa League e sconfitto in casa 1 2 dal Terek Grozny, che così resta in vetta con lo Zenit (vittorioso venerdì a Saransk), entrambe a 16 punti dopo 7 partite. Oggi l’Anzhi, che in Euroleague sfida l’Udinese, gioca in casa del Krylya.


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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012

SERIE BWIN 2a GIORNATA

d Verona-Spezia

l’Analisi

HANNO DETTO

di NICOLA BINDA twitter@Nickbinda

Il Sassuolo un esempio da seguire

S

Forse un giorno Giorgio Squinzi si siederà al tavolo di Confindustria e citerà il Sassuolo come esempio. In un’Italia in crisi, il signor Mapei ha deciso di tagliare i costi della sua squadra. Una scelta — a dire il vero — dettata anche dalla delusione per com’è andata a finire la stagione scorsa. In ogni caso, una decisione saggia: il bello è che si sta rivelando anche vincente. Sassuolo da solo in vetta, smagliante e già ben organizzato, dopo aver cambiato fisionomia passando da Pea a Di Francesco. Un Sassuolo capace anche di far diventare protagonista un ragazzino di 18 anni e un mese come Berardi, in gol alla seconda partita di B e autore di due prestazioni eccellenti. Bisogna tornare al 1982-83 per trovare in B marcatori così giovani: Luca Mattei (Varese) era a 20 giorni dai 18 anni, Marco Macina (Bologna) aveva 18 anni e 3 giorni. Berardi e anche Pavoletti: cresciuto nel vivaio, mandato a maturare in giro per l’Italia e ora protagonista con due gol in due partite. Dunque Sassuolo primo da solo a punteggio pieno, ma due vittorie anche per Varese e Bari, partiti però con l’handicap: bravi entrambi dunque, ma soprattutto la squadra di Torrente per la quale il -5 è già un ricordo. Penalizzazione superata anche per Modena e Reggina, in attesa del Padova di domani. Sì, siamo nel vivo, forse un po’ delusi dal big match Verona-Spezia, ma in attesa delle conseguenze del mercato. Che ha già regalato una chicca: il Cesena sbologna Malonga? Lui gli spara una doppietta. E’ il calcio, signori. Nulla a che vedere con certe risse viste su alcuni campi: quello di Pescara soprattutto, ma anche Brescia. Troppa tensione, ragazzi: siamo solo alla seconda giornata...

Mandorlini (allenatore del Verona) Quando ci siamo trovati in doppia superiorità numerica abbiamo mancato il colpo del k.o. Lo Spezia è rimasto molto chiuso

VERONA SPEZIA

1 1

VERONA (4-3-3) Rafael; Crespo, Mo-

S Serena (allenatore dello Spezia) Siamo stati bravi a tenere sia in dieci che in nove. Ho chiesto a Di Gennaro di abbassarsi e ha fatto un ottimo lavoro

S Ricci (d.s. dello Spezia) Sono convinto che siamo un buon gruppo: la nostra organizzazione ci ha permesso di giocare ad armi pari col Verona

ras, Maietta, Martinho; Jorginho, Bacinovic (dal 39’ s.t. Verdun), Hallfredsson (dal 35’ s.t. Laner); Grossi (dal 15’ s.t. Cacia), Gomez, Rivas. PANCHINA Nicolas, Abbate, Fatic, Ceccarelli. ALLENATORE A. Mandorlini.

SPEZIA (4-3-1-2) Russo; Madonna, Schiavi, Goian, Garofalo; Bovo, Porcari, Sammarco; Di Gennaro (dal 20’ s.t. M. Mandorlini); Okaka (dal 45’ s.t. Pichlmann), Sansovini (dal 26’ s.t. Benedetti). PANCHINA Iacobucci, Mario Rui, Crisetig, Piccinni. ALLENATORE Serena. ARBITRO Giancola di Vasto. ESPULSI Porcari (S) al 2’ s.t. per doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto), Goian (S) al 23’ s.t. per gioco scorretto. AMMONTI Maietta (V) e Sansovini (S) per proteste; Moras (V), Sammarco (S) e Schiavi (S) per gioco scorretto. NOTE paganti 4.428, incasso di 64.443 euro; abbonati 11.339, quota non comunicata. Tiri in porta 6-1. Tiri fuori 6-3. In fuorigioco 1-2. Angoli 5-2. Recuperi: p.t. 0, s.t. 3’.

bisogno di tempo. Che si limitano al minimo indispensabile. Tanto, troppo possesso palla, che è un modo elegante per nascondere la povertà di idee. Prima e dopo l’1-0 (Crespo tocca Okaka), l’Hellas fatica moltissimo a costruire, perché Hallfredsson sembra la fotocopia sbiadita del trascinatore che fu e il tridente gira a vuoto: Gomez è un centravanti adattato, tanto è vero che dopo la mezz’ora Mandorlini gli cambia la posizione con Grossi. Meglio Rivas: dalla sua parte, cioè a sinistra, nasce e si sviluppa gran parte del gioco del Verona. Il problema è che davanti all’area l’azione si blocca. Chiariamo subito che lo Spezia, fino al primo rosso, non si limita a difendersi, anzi aspetta, fa pressing e riparte, con Porcari bravo a rompere e ricostruire l’azione, Di Gennaro che sfrutta gli spazi che gli lascia Bacinovic, il debuttante Okaka che arretra molto e fa un prezioso lavoro di sponda.

DAL NOSTRO INVIATO

GUGLIELMO LONGHI VERONA

L’assalto Perso il punto di rife-

Com’è povera di emozioni la sfida tra le più ricche del campionato. Che si scontrano e s’incartano a lungo, poi la doppia inferiorità numerica stravolge gli equilibri, ma lo Spezia incassa, in nove, un prezioso pari che sa di investitura precoce. Il Verona ha invece tanto da rimproverarsi, a cominciare dal primo tempo buttato via, per finire agli errori dei giocatori chiave. Chiude con rabbia, merita di non perdere, ma deve capire che cosa non va. Non gioco Decidono due rigori

(giusti), e forse non poteva essere altrimenti visto la stagnazione del gioco. La multinazionale Verona (solo un italiano: il capitano Maietta), contro lo Spezia semiautarchico (solo due stranieri: Okaka e Goian): squadre rinnovate, che hanno

rimento, e cioè Porcari, Serena interviene per fare la mossa che tutti si aspettano (fuori una punta dentro un mediano)? No, non si cambia: Di Gennaro e Sansovini arretrano sulla linea dei centrocampisti. È un 4-4-1 emergenziale, che però resiste. Il Verona comincia a spingere, ma con poca lucidità. Rivas è sempre il più attivo: alza di testa un cross di Hallfredsson da sinistra, poi tira da fuori, Russo blocca. Entra Cacia, mentre Serena capisce che coprisi non è una colpa, toglie Di Gennaro e mette Mandorlini junior. Il rigore di Goian su Gomez è ineccepibile, come non fa una piega il rosso perché il difensore interrompe una chiara occasione da gol. Lo Spezia finisce in 9: Serena ricostruisce subito la difesa con Benedetti per Sansovini. Il muro regge, il Verona non sfonda.

1-3

BRESCIA-JUVE STABIA

2-0

CITTADELLA-GROSSETO

2-1

LANCIANO-VARESE

1-2 domani, ore 20.45

PUNTI

IN CASA V N P

FUORI V N P

RETI G

TOTALE V N

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IN CASA F S

FUORI F S

TOTALI F S

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VARESE (-1)

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NOVARA-EMPOLI

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REGGINA-PRO VERCELLI

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PROSSIMO TURNO 3ª giornata Sabato 8 settembre, ore 18 MODENA-VARESE ore 20.45 VERONA-REGGINA Domenica 9 settembre, ore 15 BARI-TERNANA CROTONE-CITTADELLA EMPOLI-SASSUOLO JUVE STABIA-VICENZA LANCIANO-ASCOLI PADOVA-GROSSETO PRO VERCELLI-LIVORNO ore 18 SPEZIA-BRESCIA ore 20.45 CESENA-NOVARA

PADOVA: C’E’ CUFFA Il programma della giornata sarà completato domani sera da Livorno-Padova (ore 20.45): arbitra Di Bello di Brindisi

S LIVORNO Allenamento sotto la pioggia con Belingheri, che però è difficile che giochi. Nicola dovrebbe confermare la squadra con Emerson centrale di centrocampo PADOVA Clamoroso ritorno: il Padova trova in casa il centrocampista che mancava, ossia Cuffa che si era svincolato dopo tre stagioni e ora ha firmato un biennale. Presentati il portiere Anania e il difensore Cionek, pronti per Livorno. Rientrano in difesa Piccioni e Trevisan, sono in nazionale Feltscher, Nwankwo e Viviani

le Pagelle

JUVE STABIA

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CESENA

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PADOVA (-2)

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NOVARA (-4)

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GROSSETO (-6)

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U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE

di G.LO.

HALLFREDSSON NON È IN FORMA OKAKA LOTTA, BOVO SI SACRIFICA VERONA 6,5

SPEZIA 7

RAFAEL 6 Festeggia senza colpe o rimorsi le 200 partite con la maglia del Verona. CRESPO 5 Il fallo da rigore è evidente quanto inutile: la palla stava uscendo sul fondo.

SCHIAVI 6 Salva una brutta situazione per la difesa spezzina al 20’ del secondo tempo.

MAIETTA 6 Secondo tempo tranquillo, pochi problemi nel primo. MARTINHO 6,5 Preferito a Fatic. Apprezzabile il tentativo di appoggiare Rivas sulla sinistra. JORGINHO 5,5 Qualche sbaglio non da lui. BACINOVIC 5,5 Decisivo a Modena, stavolta resta ai margini: troppo riflessivo. Il Bentegodi ha già nostalgia di Tachtsidis? (Verdun s.v.) HALLFREDSSON 5 Non è a posto, e si vede. Prova a reagire, ma i risultati sono modesti. (Laner s.v.) GROSSI 5 Male anche quando si sposta al centro.

GOIAN 5,5 Qualche incertezza, calcola male i tempi sul rigore. GAROFALO 6 Come Madonna. Freno a mano tirato. BOVO 6 Grande sacrificio in mezzo al campo. Dà una mano a Porcari. PORCARI 6 Prezioso davanti alla difesa, ma si fa buttare fuori. SAMMARCO 6 Bene il primo tempo, cala nel secondo.

h 6,5 DIIL MIGLIORE GENNARO Molte delle idee dello Spezia sono sue. Va a fare il mediano con la squadra in inferiorità numerica.

CACIA 6 Debutta in una partita complicata: tocca pochi palloni. GOMEZ 6 Centravanti atipico, meglio quando viene spostati sulla fascia. Bravo in occasione del rigore.

h

RUSSO 6,5 Un paio di ottime parate quando il Verona sta spingendo al massimo. MADONNA 6 Tiene la fascia con diligenza e non cerca rischi. Prudente.

MORAS 6 Impiega un po’ a prendere le misure a Okaka.

IL MIGLIORE

7 RIVAS

Tutto, o quasi, nasce dai suoi piedi. Nel primo tempo sostiene da solo il peso dell’attacco. ALL. MANDORLINI 6,5 Avrà da lavorare per mettere a posto una squadra forte, ma stravolta rispetto a un anno fa. E non ha colpe se qualcuno è fuori condizione.

MANDORLINI 6 Entra nel momento critico e non sfigura davanti a papà. OKAKA 6 Lotta, corre, sgomita, si procura il rigore. Isolatissimo per tutto il secondo tempo, non poteva fare di più. (Pichlmann s.v.) SANSOVINI 6,5 Gran movimento, poi finisce anche lui in trincea. (Benedetti s.v.) ALL. SERENA 6,5 La sua squadra è solida e organizzata. E con due uomini in meno, dimostra grande personalità.

TERNA ARBITRALE GIANCOLA 6,5 Bene sui due rigori, dubbio su un mani di Schiavi in area a inizio partita. Iori 6-Avellano 6

MARCATORI PARTITE

SQUADRE

4

Il rigore dell’1-1 del Verona segnato da Juanito Gomez, 27 anni LIVERANI

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CLASSIFICA

ASCOLI-BARI

LIVORNO-PADOVA

Prima Di Gennaro, poi Gomez: giusto La squadra di Serena resiste in nove

PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Di Gennaro (S) su rigore al 41’ p.t.; Gomez (V) su rigore al 24’ s.t.

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RISULTATI

Pari di rigore Ma serve di più

0 -1

2 RETI Ceppitelli (Bari); Saponara (Empoli); Gonzalez (Novara); Pavoletti (Sassuolo); Sansovini (Spezia); Neto Pereira (Varese); Malonga (Vicenza). 1 RETE Faisca (Ascoli); Caputo, Dos Santos e Galano (Bari); Daprelà e Zambelli (Brescia); Graffiedi (1, Cesena); Ciancio e Di Roberto (Cittadella); Maiello (Crotone); Pucciarelli (1, Empoli); Curiale e Sforzini (Grosseto); Murolo (Juve Stabia); Di Cecco e Mammarella (Lanciano); Dionisi, Salviato e Siligardi (Livorno); Signori e Stanco (Modena); Ghiringhelli (Novara); Renzetti (Padova); Di Piazza (Pro Vercelli); Ceravolo e Fischnaller (Reggina); Berardi, Terranova (1) e Troiano (1, Sassuolo); Di Gennaro (1, Spezia); Kone e Zecchin (Varese); Bacinovic e Gomez (1, Verona); Giacomelli e Misuraca (Vicenza).

3

domande a... GIUSEPPE PILLON ALLENATORE

«Sono due squadre da A Ma attenti al Sassuolo» Giuseppe Pillon, 56 anni, ha guidato molte squadre di B: l’ultima è stata l’Empoli. Pillon, che partita ha visto? «Verona-Spezia. Mi ha colpito la squadra di Serena, anche in 9 ha retto bene. Il Verona è partito senza una vera punta centrale e ha faticato: deve attendere l’inserimento dei nuovi». Sono queste due le squadre più forti? «Sì, sono le più accreditate per la A, quelle con gli organici più forti. Però attenti al Sassuolo, che è partito molto bene e ha ottimi giocatori». Classifica a parte, quali sono le squadre partite meglio e quali hanno più difficoltà? «Anche il Varese mi piace: ha vinto una partita difficile, conosce la categoria. E bravo Bari, che in due partite ha cancellato la penalizzazione. Mi aspettavo una partenza migliore dal Novara, ma ha buon allenatore e si riprenderà».


DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012

LA GAZZETTA SPORTIVA

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SERIE BWIN 2a GIORNATA

Il Sassuolo è in vetta con i prodotti locali Berardi, 18 anni e un mese, segna e piega il Crotone Il bis è di un altro ragazzo cresciuto in casa: Pavoletti SASSUOLO CROTONE

2 1

PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Berardi (S) al 17’, Pavoletti (S) al 41’ p.t.; autorete di Missiroli (S) al 46’ s.t.

SASSUOLO (4-3-3) Pomini 7; Gazzola 6, Bianco 6, Terranova 6,5, Longhi 6; Bianchi 6,5 (dal 30’ s.t. Chibsah s.v.), Magnanelli 6, Missiroli 6; Troianiello 6, Pavoletti 6,5 (dal 37’ s.t. Catellani s.v.), Berardi 7,5 (dal 23’ s.t. Troiano 6). PANCHINA Pigliacelli, Frascatore, Marzorati, Laverone. ALLENATORE Di Francesco 6,5.

CROTONE (4-2-3-1) Concetti 6; Correia 6, Checcucci 5 (dal 46’ s.t. Falconieri s.v.), Abruzzese 5,5, Migliore 6; Galardo 6, Eramo 5,5 (dal 17’ s.t. Addae 6); Ciano 6, Maiello 6,5, De Giorgio 6 (dal 1’ s.t. Pettinari 6); Caetano 6. PANCHINA Caglioni, Ligi, Krcic, Matute. ALLENATORE Drago 6. ARBITRO Di Paolo di Avezzano, 5,5. GUARDALINEE Paiusco 5,5 - Di Iorio 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Ciano (C), Bianco (S), Eramo (C), Gazzola (S) e Checcucci (C) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.125, incasso di 4.051 euro; abbonati 1.255, quota di 3.242 euro. Tiri in porta 8 (con due pali)-8 (con un palo). Tiri fuori 5-12. In fuorigioco 3-4. Angoli 6-3. Recuperi: p.t. 0, s.t. 2’.

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA TOSI MODENA

Tre sassate al Cesena lunedì, due al Crotone sotto il diluvio fanno due vittorie ineccepibili nel contesto di un gioco convincente e spesso travolgente come dimostrano i due legni colpiti ed un altro paio di occasioni da rete non concretizzate. Ma al netto di tante cifre positive e del primo posto in classifica in solitudine (in attesa del posticipo di Livorno), il Sassuolo vola sulle ali dei suoi giovani attaccanti. Stavolta è Domenico Berardi a stupire e a colpire. Diciotto anni compiuti da un mese, cresciuto nel settore giovanile neroverde dopo essere

stato scoperto su un campo di calcetto, nativo della provincia di Cosenza, l’attaccante mancino interpreta la gara come un derby personale sul quale mette il proprio sigillo. Dapprima col gol che procura il vantaggio interno e poi con l’assist che ispira il raddoppio di Leonardo Pavoletti, un altro under da seguire e da coltivare nell’orticello del patròn Squinzi, rientrato alla base dopo un’ottima stagione a Lanciano e al secondo bersaglio consecutivo.

3

2

BERARDI (Sassuolo) Match winner: apre con un gol di precisione e chiude con un assist delizioso

Domenico Berardi, 18 anni, riceve l’abbraccio di Emanuele Terranova dopo aver segnato il gol dell’1-0 per il Sassuolo

bra un cross per Pavoletti che può lanciarsi per colpire di testa il raddoppio. Nella ripresa Troianiello e Pavoletti sprecano il tris mentre Pomini compie un paio di parate importanti. Crotone improduttivo Venti con-

clusioni con otto tiri nello specchio e un incrocio dei pali colpito da Maiello non schiodano l’attacco del Crotone che produce tanto ma passa solo nel recupero complice la deviazione aerea di Missiroli che converte nella propria porta una punizione di Ciano. Così gli ospiti cadono in piedi, giocando anche bene dalla cintola in su ma dietro la difesa si fa spesso prendere in velocità.

LAPRESSE

0 1

PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Stanco al 7' s.t.

TERNANA (3-4-3) Brignoli 6; Meccariello 5, Pisacane 5,5, Ferraro 5; Dianda 5,5, Miglietta 6 (dal 29' s.t. Di Deo 5,5), Botta 6, Vitale 6,5; Nolè 6 (dal 22' s.t. Alfageme 5), Litteri 5,5, Dumitru 5. PANCHINA Ambrosi, Gotti, Carcuro, Brosco. ALLENATORE Toscano 6.

MODENA (3-4-3) Colombi 6; Zoboli 5, Andjelkovic 6, Perna 5,5; Nardini 6, Dalla Bona 6, Signori 6, Carini 6 (dal 33' s.t. Gozzi s.v.); Greco 5,5 (dal 17' s.t. Pagano 6), Stanco 6,5, Surraco 6 (dal 38' s.t. Lazarevic s.v.). PANCHINA Manfredini, Minarini, William, Spezzani. ALLENATORE Marcolin 6,5. ARBITRO Tommasi di Bassano 6. GUARDALINEE Manzini 6 – Peretti 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Miglietta (T), Carini (M), Stanco (M) e Ferraro (T) per gioco scorretto NOTE paganti 2.331, incasso di 10.320 euro; abbonati e quota non comunicati. Tiri in porta 2-2. Tiri fuori 4-6. In fuorigioco 3-0. Angoli 3-2. Recuperi: p.t. 0, s.t. 5'.

ALESSANDRO LAURETI GUBBIO

Il Modena suona la carica. La squadra di Marcolin dopo il pareggio all'esordio contro il Verona centra la vittoria alla prima in trasferta. Si gioca a Gubbio e non a Terni perché il campo non è pronto. Poco importa per il Modena che parte forte con Nardini al quale sono bastati 50'' per calciare a lato. La squadra di Marcolin sembra giocare in casa vista la facilità che ha nel far girare il pallone e presentarsi al tiro, come al 6' quando Dalla Bona spara alto. Sei minuti di sofferenza che vengono spezzati da Colombi: il portiere sbagliando il rinvio serve Nolè che però non sfrutta a dovere consentendo all’estremo difensore di correre ai ripari. Tante occasioni L’errore del Mo-

dena dà coraggio e convinzione alla Ternana tanto che Litte-

doppiette: prima Saponara (Empoli), poi Malonga (Vicenza). Alla prima giornata una soltanto

5

i giocatori in rete nelle due giornate: Ceppitelli, Dos Santos, Gonzalez, Neto Pereira e Pavoletti

NOVARA EMPOLI

2 2

PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Ghiringhelli (N) al 30’ p.t.; Saponara (E) al 3’ e al 25’, Gonzalez (N) al 36’ s.t.

NOVARA (4-3-1-2) Bardi 6; Ghiringhelli 6, Lisuzzo 5,5, Bastrini 6, Del Prete 6; Marianini 6, Pesce 6, Parravicini 6 (dal 7’ s.t. Alhassan 5,5); Motta 5,5 (dal 13’ s.t. Lazzari 5,5); Gonzalez 6,5, Piovaccari 5,5 (dal 19’ s.t. Mehmeti 6). PANCHINA Kosicky, Alborno, Faragò, Baclet. ALLENATORE Tesser 6.

EMPOLI (4-4-1-1) Dossena 6; Laurini 6, Romeo 6, Tonelli 6, Regini 5,5; Saponara 7 (dal 34’ s.t. Camillucci s.v.), Moro 6, Valdifiori 6 (dal 38’ s.t. Mchedlidze s.v.), Cristiano 5,5 (dal 16’ s.t. Spinazzola 6,5); Pucciarelli 5,5; Cori 5,5. PANCHINA Pelagotti, Ferreira, Shekiladze, Signorelli. ALLENATORE Sarri 6. ARBITRO Palazzini di Ciampino 6. GUARDALINEE Tasso 6 - Fiorito 6. AMMONITI Saponara (E) per gioco scorretto; Piovaccari (N) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 995, incasso di 15.278 euro; abbonati 3.329, quota di 24.080 euro. Tiri in porta 5-5. Tiri fuori 3-3. In fuorigioco 4-0. Angoli 5-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.

DAL NOSTRO INVIATO

VINCENZO D’ANGELO NOVARA

Quattro gol, ma poche emozioni. Sembra un paradosso, eppure per lunghi tratti Novara ed Empoli giocano a nascondino in attesa di un errore dell’avversario. Vien da sé che la partita si sblocchi grazie a una palla da fermo (angolo di Gonzalez e spizzata di testa di Ghiringhelli, al primo gol da professionista) e che il momentaneo pareggio dell’Empoli esalti solo lo straordinario bagaglio tecnico di Saponara, che beffa Bardi direttamente su calcio di punizione, a inizio ripresa, al primo tiro nello specchio della squadra di Sarri. Novara da registrare Una volta

sbloccato il risultato, il Novara ha dato l’impressione di poter

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LA GARA DI GUBBIO LA TERNANA NON DEMERITA MA PERDE

TERNANA MODENA

le reti nelle dieci partite di ieri: il bottino è già superiore all'intera prima giornata quando sono state 25

le reti dalla panchina: ininfluenti quelle di Galano e Curiale, decisiva quella di Kone

h 7,5 il migliore

Stanco decisivo Blitz del Modena

Saponara show 27 Il Novara si salva con Gonzalez

0

sco conferma la squadra titolare che aveva dilagato in Romagna. La spinta degli esterni e le sterzate di Missiroli aprono il campo per gli inserimenti a tur-

CHE ALTALENA L’EMPOLI DA 1-0 A 1-2, POI E’ PARI

I NUMERI DELLA B

le partite senza reti: da quando la B è a 22 (2004-05) non è mai successo che nelle prime due giornate non ci siano stati 0-0

Sassuolo arrembante Di France-

no dei centrocampisti e gli incroci degli attaccanti. Il gol arriva all’improvviso: Berardi controlla una palla sul limite dell’area e senza pensarci troppo scaglia un rasoterra di destro che non è propriamente il suo piede nell’angolino più lontano dove Concetti, reagendo un po’ in ritardo, non riesce ad arrivare. Qui il Sassuolo si ritrae mentre la pioggia battente comincia ad appesantire il terreno lasciando campo agli avanti avversari. In questo frangente è Pomini a rivelarsi sicuro ed efficente bloccando a terra quattro tentativi del Crotone. Ma appena Missiroli recupera il baricentro innescando le giocate di Berardi il Sassuolo riprende a correre. Così lo stesso Berardi cali-

4

dilagare, grazie a un palleggio rapido incentrato sulla ricerca del passaggio verticale alle spalle delle linee di difesa e centrocampo dell’Empoli. Ma questa fase è durata appena dieci minuti. Troppo poco se si punta a un campionato da vertice. Tesser ha però due alibi: oltre alle assenze, infatti, è giusto ricordare dal mercato sono arrivati molti giocatori soltanto dopo Ferragosto e che quindi ci sarà bisogno di qualche altra settimana prima di vedere un Novara a immagine e somiglianza del proprio tecnico. Rispetto a due stagioni fa, è rimasto il fattore G: Gonzalez, anonimo in A col Siena, anche ieri ha dimostrato di essere un valore aggiunto in B, mettendo la firma sul pari con un gol (sinistro al volo su assist di Mehmeti) e un assist. La mano di Sarri La doppia fac-

cia dell’Empoli è stata una vera sorpresa. Timido e impacciato nel primo tempo, autoritario e cinico nella ripresa. La mano di Sarri già si vede e il tecnico dei toscani ha il merito di azzeccare il cambio giusto: fuori Cristiano e dentro Spinazzola, che si piazza sulla fascia destra spedendo sul fronte opposto Saponara. Il 2-1 nasce proprio da una ripartenza di Spinazzola sulla destra rifinita dalla volee di Saponara che finisce all’incrocio. Ma il k.o. sarebbe stata una punizione troppo dura per il Novara, che alla fine, col cuore, riesce muovere la classifica. © RIPRODUZIONE RISERVATA

h 7 il migliore SAPONARA (Empoli) Con due magie firma il momentaneo sorpasso. Ha qualità da vendere

VITTORIA IN RIMONTA L’ASCOLI VA IN VANTAGGIO, POI CROLLA NELLA RIPRESA

ri manda alto dopo che Dianda aveva tagliato in diagonale mezzo campo. Il primo tempo è veloce e divertente. La conferma arriva al 13' quando Pisacane si scontra con Meccariello. I due lasciano, involontariamente, il pallone a Stanco che solo davanti a Brignoli fallisce l'occasione più nitida per i suoi. La Ternana è messa meglio meglio in campo. La squadra di Toscano riesce a sfondare su entrambe le fasce. Da un cross di Vitale arriva il pallone che Miglietta al volo di destro spedisce sulla traversa a Colombi battuto. Se la Ternana di occasioni ne spreca molte questo non vale per il Modena che al 7' della ripresa si porta in vantaggio. Greco da il via all'azione, Surraco rifinisce servendo sulla corsa Stanco che di sinistro batte Brignoli sul secondo palo. Gol che taglia le energie ai rossoverdi dando la possibilità al Modena di gestire il gioco e mettere al sicuro il risultato. © RIPRODUZIONE RISERVATA

h 6,5 il migliore STANCO (Modena) Ha due occasioni in tutto: La prima la fallisce, ma la seconda non la spreca

Il Bari cala il tris Cancellato il -5 ASCOLI BARI

1 3

PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Faisca (A) al 15’ p.t.; Dos Santos (B) al 19’, Ceppitelli (B) al 41’, Galano (B) al 44’ s.t.

ASCOLI (3-5-2) Guarna 6; Prestia 5,5 (dal 45’ s.t. Gragnoli s.v.), Ricci 6, Faisca 6; Scalise 6, Russo 6,5 (dal 35’ s.t. Capece s.v.), Di Donato 6, Fossati 6,5 (dal 1’ s.t. Hanine 5), Pasqualini 5,5; Soncin 6, Zaza 6. PANCHINA Maurantonio, Giallombardo, Conocchioli, Colomba. ALLENATORE Aloisi 6 (Silva squalificato).

BARI (3-4-3) Lamanna 6,5; Dos Santos 6,5, Borghese 5,5 (dal 1’ s.t. Sabelli 6), Ceppitelli 6; Defendi 6, Romizi 5,5, Bellomo 7, Polenta 5,5; Albadoro 6,5 (dal 34’ s.t. Grandolfo s.v.), Caputo 6, Iunco 6,5 (dal 24’ s.t. Galano 6). PANCHINA Pena, Altobello, Filkor, Sciaudone. ALLENATORE Torrente 6. ARBITRO Merchiori di Ferrara 5,5. GUARDALINEE Argiento 5,5–Carbone 5,5. ESPULSI nessuno. AMMONITI Dos Santos (B), Scalise (A) e Albadoro (B) per gioco scorretto; Sciaudone (B) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 1.731, incasso di 18.177 euro; abbonati 1.275, quota di 9.686,12 euro. Tiri in porta 4-7. Tiri fuori 3-5. In fuorigioco 7-3. Angoli 4-7. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.

PEPPE ERCOLI ASCOLI PICENO

Vittoria di rimonta del Bari che, sotto di un gol all’intervallo, nella ripresa dilaga, punendo l’Ascoli oltre i propri demeriti. Pugliesi a punteggio pieno e con la penalizzazione già cancellata, mentre i bianconeri sono ancora a -1 in attesa di vedere i nuovi acquisti, soprattutto Feczesin e Loviso. Ascoli, partenza ok Meglio l’Ascoli nel primo tempo, al di là del gol di Faisca: il difensore portoghese al 16’ sugli sviluppi di un angolo è di destro che insacca un pallone servito da sinistra da Pasqualini. I biancorossi erano partiti bene lamentando un rigore per un presunto contatto fra Albadoro e il portiere Guarna in uscita. Ma è a centrocampo che pian piano l’Ascoli ha conquistato metri con Russo, Di Donato e Fossati. Scheggia il palo una punizio-

ne di Albadoro al 20’, mentre al 23’ Guarna mette in angolo un destro di Caputo. Due volte si oppone dalla parte opposta Lamanna a tiri dal limite di Zaza (27’) e Scalise (29’). Allo scadere finisce sul fondo un colpo di testa di Dos Santos. Recupero Bari Ripresa col Bari che accelera e costringe l’Ascoli ad arretrare. Torrente mette Sabelli sulla corsia di destra. Pugliesi pericolosi al 13’; cross di Bellomo, Iunco tocca di punta e miracolo di Guarna che alza sulla traversa. Non può nulla il portiere bianconero al 19’. Angolo da destra, Iunco mette dentro e Dos Santos sulla linea insacca suscitando qualche protesta ascolana sulla sua posizione. Nel finale il Bari fa sua la partita. Al 41’ Ceppitelli firma il vantaggio girando in rete di destro una punizione (contestata) di Bellomo e al 44’ è Galano a sorprendere dalla distanza Guarna per il 3-1 finale. © RIPRODUZIONE RISERVATA

h 7 il migliore BELLOMO (Bari) Parte piano ma cresce e dà un peso decisivo alla riscossa del Bari


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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012

SERIE BWIN 2a GIORNATA

E’ già la Reggina di Fischnaller L’attaccante giunto dall’Alto Adige stende la Pro Vercelli: via la penalizzazione REGGINA PRO VERCELLI

DAL NOSTRO INVIATO

FRANCESCO CARUSO REGGIO CALABRIA

Annullato il segno meno in classifica. La Reggina saluta nel migliore dei modi il suo pubblico, vincendo la prima partita del campionato che le permette di portarsi a quota 1. Successo doppiamente importante dunque che consente al tecnico Dionigi di prendersi una parziale rivincita sulla squadra che nella passata stagione aveva eliminato il suo Taranto nei play off per la B. La Reggina che si è rifatta il look schiera 7 undicesimi dello scorso campionato ma appare più sbarazzina e anche più concreta. Insomma, parte col piede giusto la creatura di Dionigi, indimenticato centravanti amaranto dei tempi d’oro. E la squadra che ha messo su, ricorda molto il giocatore Dionigi, quanto meno nel temperamento indomito. Pressing e corsa so-

1 0

PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORE Fischnaller al 25’ p.t.

REGGINA (3-4-1-2) Baiocco 6; Adejo 6, Freddi 6,5, Di Bari 6,5; Melara 6,5 (dal 26’ s.t. D’Alessandro 6), Rizzo 6,5, Barillà 6, Rizzato 6,5; Bombagi 6 (dal 19’ s.t. Armellino 6); Ceravolo 6 (dal 37’ s.t. Viola s.v.), Fischnaller 7. PANCHINA Facchin, Ely, Hetemaj, Comi. ALLENATORE Dionigi 7.

PRO VERCELLI (4-3-1-2) Valentini 5,5; Bencivenga 5,5, Ranellucci 5, Cosenza 5,5, Scaglia 6 (dal 28’ s.t. De Silvestro s.v.); Germano 6, Calvi 5 (dal 14’ s.t. Rosso 5,5), Espinal 6; Caridi 5,5; Iemmello 5,5 (dal 7’ s.t. Zigoni 5,5), Di Piazza 6. PANCHINA Miranda, Cancellotti, Casoli, Sini. ALLENATORE Romairone 5,5 (Braghin squalificato). ARBITRO Abbattista di Molfetta 5,5. GUARDALINEE Ciancaleoni 6 - Valeriani 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Ranellucci (P), Rizzo (R), Adejo (R) e De Silvestro (P) per gioco scorretto; Barillà (R) e Calvi (P) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 858, incasso di 12.205 euro; abbonati 2.711, quota di 16.828 euro. Tiri in porta 4-3. Tiri fuori 8-5. In fuorigioco 3-0. Angoli 5-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.

no le attitudini per le quali la squadra calabrese riesce a farsi apprezzare. Ed essendo solo 4 le pedine differenti rispetto all’anno scorso, Baiocco, Di Bari, Bombagi e Fischnaller, non può che essere la mano dell’allenatore ad avere impresso il nuovo volto alla formazione dello Stretto. Dionigi sostituisce l’unico indisponibile, Sarno, con un altro trequartista, Bombagi confermando così il tridente d’attacco, sebbene con le 2 punte più avanzate rispetto al rifinitore. E a proposito, Fischnaller (preferito a Comi) 21 anni appena compiuti mostra di essere un terminale offensivo di buone prospettive. Pro Vercelli da rivedere La squadra messa in campo da Braghin (squalificato e sostituito in panchina da Romairone) è apparsa decisamente sotto tono rispetto a quella che solo una settimana fa aveva liquidato la Ternana. Soprattutto in avanti

IL PROTAGONISTA LA PUNTA E’ APPENA STATA CEDUTA DAL CESENA

Vendetta Malonga Il Vicenza fa festa VICENZA CESENA

3 1

PRIMO TEMPO 2-1 MARCATORI Misuraca (V) al 14’, Malonga (V) al 30’, Graffiedi (C) su rigore al 47’ p.t.; Malonga (V) al 48’ s.t.

VICENZA (3-5-2) Pinsoglio 6,5; D. Martinelli 5, Pisano 6,5, Brighenti 6; Gavazzi 6 (dal 26’ p.t. Pinardi 6), Mustacchio 6, Castiglia 6, Misuraca 6,5, Di Matteo 6 (dal 19' s.t. Giani 6); Malonga 7, Minesso 5 (dal 24' s.t. Giandonato 6). PANCHINA Coser, Maiorino, Plasmati, Giacomelli. ALLENATORE Breda 6,5. CESENA (3-4-3) Ravaglia 5; Tonucci 5,5 (dal 12' s.t. Bamonte 6), Brandao 5,5 (dal 41' s.t. Turchetta s.v.), Caldirola 6; Gessa 6,5, Tabanelli 5,5, Iori 6, Favalli 6 (dal 33' s.t. Defrel s.v.); Graffiedi 6, Succi 4,5, D'Alessandro 6,5. PANCHINA Melgrati, R. Martinelli, Meza Colli, Parfait. ALLENATORE Campedelli 5. ARBITRO Baracani di Firenze 6. GUARDALINEE Manna 6 – Del Giovane 6. ESPULSI Succi (C) al 42' p.t. per gioco scorretto. AMMONITI Tonucci (C), D. Martinelli (V) e Brandao (C) per gioco scorretto; Malonga (V) per proteste. NOTE paganti 1.337, incasso di 13.207 euro; abbonati 4.072, quota di 17.001 euro. Tiri in porta 5-5. Tiri fuori 3-3. In fuorigioco 4-0. Angoli 3-6. Recuperi: p.t. 4', s.t. 3'.

ALBERTA MANTOVANI VICENZA

Era del Cesena fino a pochi giorni fa, poi il club romagnolo l'ha ceduto in prestito al Vicenza e Breda l'ha subito mandato in campo, poche ore dopo il suo arrivo: sono bastate a Dominique Malonga per diventare protagonista. E' lui a segnare al 30' del primo tempo il gol del 2-0 in un avvio di gara tutto di marca biancorossa, girando in rete un pallone crossato da Pinardi. Ed è sempre Malonga a chiudere il conto al 48' della ripresa sigillando il 3-1 del Vicenza, andato in difficoltà nella ripresa malgrado l'uomo in più per l'espulsione al 42' del primo tempo di Succi (gomitata a Brighenti). ca di testa al 14' su cross di Gavazzi. Breda pesca bene con Pinardi, che offre l'assist del 2-0 a Malonga e con due gol di vantaggio e l'uomo in più il Vicenza

7

FISCHNALLER (Reggina) Ha il merito di realizzare il gol che vale il primo successo in campionato, ma non si limita a questo: intraprendenza e agilità non gli fan difetto. Forse è il migliore acquisto

Pari annullato La reazione degli ospiti è appena flebile e un po’ tardiva. Giusto nei minuti finali i piemontesi provano ad affondare i colpi. E il pari in effetti lo raggiungono proprio allo scadere su punizione di Germano deviata in rete da De Silvestro: rete annullata dall’arbitro per una trattenuta di Cosenza (un ex) ai danni di Adejo dalla parte opposta dell’area. Decisione giusta, come il verdetto finale che premia la squadra più meritevole.

Manuel Fischnaller, 21 anni, esulta dopo il gol MEMEDIA

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GARA DECISA NEL PRIMO TEMPO IL GROSSETO E’ ANCORA A MENO 5

pare in una botte di ferro. Ma al secondo minuto di recupero un intervento ingenuo e maldestro di Martinelli su D'Alessandro provoca il rigore che Graffiedi realizza al 47' riportando a galla un Cesena fino a quel punto con tutti i problemi già evidenziati contro il Sassuolo e schierato inizialmente con un 3-4-3 un po' cervellotico e inconcludente. Eppure, dopo quella volata di Malonga spezzata dall'intervento di Tonucci, si vede il Cesena migliore, capace di sfruttare il netto calo fisico e di fiducia del Vicenza che peraltro Breda sta ancora assemblando. Ed è proprio di ieri la notizia della cessione al Chievo a titolo definitivo di Nicola Rigoni, che però rimarrà a Vicenza per il resto della stagione. Certo il secondo tempo titubante in difesa e affannoso malgrado il vantaggio di un gol e la superiorità numerica dice che Breda ha lavoro da svolgere.

La partita Vantaggio di Misura-

h

MIGLIORE

si sente la mancanza di un uomo di peso, in questo senso sarà utile l’ultimo acquisto, Tiribocchi che Braghin non ha potuto utilizzare perché infortunato. La prima palla pericolosa è degli ospiti: Di Piazza fa fuori Adejo e si fa ribattere in angolo la conclusione da distanza ravvicinata da Baiocco che ci arriva in extremis col piede. Il gol che sblocca la gara giunge a metà del tempo e scaturisce da una bella conclusione dalla distanza di Rizzo che Valentini respinge in tuffo ma la palla torna sui piedi della Reggina: Barillà la rimette in mezzo dove Bombagi fa velo a vantaggio di Fischnaller appostato in posizione favorevole per la comoda deviazione in rete.

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h 7 il migliore MALONGA (Vicenza) Appena arrivato, segna due reti e punisce la sua ex squadra

Grande Bellazzini E’ gioia Cittadella CITTADELLA GROSSETO

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PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Ciancio (C) al 16’, Di Roberto (C) al 35’ p.t.; Curiale (G) al 14’ s.t.

CITTADELLA (3-4-3) Cordaz 6; Sosa 6, Coly 6,5, Pellizzer 6,5; Ciancio 6,5, Paolucci 6 (dal 27’ p.t. Schiavon s.v.), Baselli 6,5 (dal 36’ s.t. De Vito s.v.), Biraghi 6; Di Roberto 6,5, Di Carmine 6, Bellazzini 7 (dal 31’ s.t. Vitofrancesco s.v.). PANCHINA Pierobon, Martignago, Perna, Gasparetto. ALLENATORE Foscarini 6,5.

GROSSETO (3-5-2) Bremec 6; Padella 5, Olivi 6, Iorio 6; Donati 5,5, Crimi 6 (dal 36’ s.t. Esposito s.v.), Obodo 6, Asante 5,5 (dal 42’ p.t. Delvecchio 5,5), Som 6; Quadrini 5,5 (dal 1’ s.t. Curiale 6,5), Sforzini 5. PANCHINA Lanni, Lupoli, Barba, Calderoni. ALLENATORE Moriero 6. ARBITRO Roca di Foggia 6. GUARDALINEE Melloni 6 - Lo Cicero 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Schiavon (C), Biraghi (C), Sosa (C), Iorio (G) e Sforzini (C) per gioco scorretto; Quadrini (G) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 319, incasso di 1.733 euro; abbonati 1.293, quota di 5.057 euro. Tiri in porta 5 (con un palo)-3. Tiri fuori 7-1. In fuorigioco 3-2. Angoli 2-1. Recuperi: p.t. 2', s.t. 5'.

SIMONE PRAI CITTADELLA (Pd)

Il Cittadella si rifà del passo falso di Bari e centra la prima vittoria stagionale. Più netto il predominio della squadra di Foscarini nel primo tempo, nella seconda parte di gara il Grosseto, specie dopo aver accorciato le distanze, riesce a mettere una certa pressione ai padovani che finiscono in affanno. La squadra di Moriero è ancora a -5 in classifica, ma può «aggiustare» la rosa nell’appendice di calciomercato, magari puntando proprio su Bellazzini, cercato in estate, ed autentico mattatore dell'incontro con le sue discese sulla fascia sinistra. Dominio veneto Nel primo tempo della partita si vede solo il Cittadella, Bellazzini fa capire subito che è la sua serata, al 4' pesca in area l'accorrente Di Roberto, conclusione al volo

che centra in pieno Di Carmine, peraltro in fuorigioco. Qualche minuto più tardi Di Carmine entra in area e punta il portiere, ma invece di calciare mette in mezzo il pallone, deviato da un difensore. Al 16' Cittadella in vantaggio: corta respinta della difesa, e pallone a Ciancio, conclusione deviata e sfera in rete. Il Grosseto non riesce a reagire e la squadra di Foscarini colpisce di rimessa. Al 35' il raddoppio: Baselli invita allo scatto Bellazzini, assist d'oro per Di Carmine che spizzica di testa sul secondo palo dove arriva Di Roberto, facile il tocco vincente da due passi. Moriero inserisce Curiale per irrobustire l'attacco, ed è lui ad accorciare le distanze al 14' con un gran gol. Il Cittadella non ci sta e nel giro di un paio di minuti sfiora due volte il 3-1, prima con Pellizzer di testa da due passi, quindi con un sinistro al volo di Di Roberto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

h 7 il migliore BELLAZZINI (Cittadella) Irresistibile sulla sinistra, sforna assist a ripetizione per gli attaccanti

SERIE D 1a GIORNATA (ore 15)

Si parte con 3 stelle Foggia, Taranto e Spal: su la testa (r.c.) Inizia la Serie D, aperta da sei anticipi: 166 squadre in 9 gironi, due dei quali (B e C) a 20 squadre e quindi con 4 giornate infrasettimanali (la prima il 12). Solo due le pause: il 30 dicembre e il 10 marzo. Le squadre più attese sono Foggia, Spal e Taranto, le sole tra le 8 escluse dalla Lega Pro che ripartono da qui: in panchina hanno rispettivamente Pasquale Padalino, David Sassarini e Tommaso Napoli. Sono 4 gli juniores da avere sempre in campo: uno nato dopo l’1 gennaio 1992, due dopo l’1 gennaio 1993, uno dopo l’1 gennaio 1994. Una promozione per girone: le vincenti giocano anche per lo scudetto Dilettanti; le squadre tra la seconda e la quinta disputano i playoff: nessuna promozione ma - come la scorsa stagione - un premio in denaro alle finaliste. Le retrocessioni saranno 36, 4 per girone: le ultime due più le due perdenti dei playout che si disputano tra le quattro che arrivano appena sopra. Due le squadre penalizzate, entrambe nel girone B. Darfo (-1) e Lecco (-2). © RIPRODUZIONE RISERVATA

Pasquale Padalino, 40 anni, allenatore del Foggia

GIRONE A

GIRONE B

GIRONE C

GIRONE D

ASTI-SESTRI LEVANTE Provesi di Treviglio BOGLIASCO-VERBANIA Zingarelli di Siena CHIERI-CHIAVARI Vingo di Pisa DERTHONA-PRO IMPERIA Monterenzi di Brescia F. CARATESE-GOZZANO Frosini di Pistoia LAVAGNESE-TORTONA Pietropaolo di Modena NAVIGLIO TREZZANO-BORGOSESIA Menguzzo di Arezzo NOVESE-BRA Pisicoli di Nichelino SANTHIA’-VERBANO Acquapendente di Genova

CASTELLANA-ALZANOCENE Volpato di Merano DARFO-VOGHERA Molinaroli di Verona LECCO-SAN GIORGIO Vitulano di Livorno MAPELLOBONATE-CARONNESE Zuliani di Vicenza MEZZOCORONA-OLGINATESE Pirriatore di Bologna PONTISOLA-CARAVAGGIO Colosimo di Torino SANT'ANGELO-FERSINA PERGINESE Varola di Olbia SEREGNO-MONTICHIARI Saggese di Rovereto SERIATE-PERGOLETTESE Cavallina di Parma TRENTO-PRO SESTO Moraglia di Verona

BELLUNO-VIRTUS VECOMP Mantelli di Brescia CEREA-ESTE Cesaroni di Pesaro GIORGIONE-SACILESE Cataldo di Bergamo SAMBONIFACESE-MONTEBELLUNA Meleleo di Casarano SAN PAOLO-PORDENONE Bercigli di San Giovanni Valdarno SANDONÀ JESOLO-LEGNAGO Candeo di Este SANVITESE-REAL VICENZA Zingrillo di Seregno TAMAI-KRAS REPEN Gosetto di Schio TRISSINO VALDAGNO-PORTO TOLLE Del Toso di Maniago UNION QUINTO-CLODIENSE Sartori di Padova

CAMAIORE-BAGNOLESE Giocata ieri CASTELFRANCO-PAVULLESE Prontera di Bologna FIDENZA-FORCOLI Campana di Seregno FORMIGINE-LUCCHESE Detta di Mantova (a Pavullo) FORTIS JUVENTUS-ROSIGNANO Scarpini di Arezzo MEZZOLARA-SPAL Sommese di Nola PISTOIESE-MASSESE Bertani di Pisa PRO PIACENZA-CASTENASO Annaloro di Collegno TUTTOCUOIO-RICCIONE Ibrahim di Torino

1-1

GIRONE E

GIRONE F

GIRONE G

GIRONE H

GIRONE I

CASACASTALDA-TODI De Luca di Ercolano (a Gualdo Tadino) LANCIOTTO-FLAMINIA Amabile di Vincenza PIERANTONIO-AREZZO 2-1 Giocata ieri PONTEVECCHIO-FIESOLECALDINE Ortuso di Ciampino SANSEPOLCRO-CASTEL RIGONE 1-0 Giocata ieri SCANDICCI-BASTIA Patrignani di Roma SPOLETO-DERUTA Giua di Pisa TRESTINA-PIANESE Chiavaroli di Pescara VITERBESE-SPORTING TERNI Doronzo di Barletta

AMITERNINA-RECANATESE Di Gioia di Nola ASTREA-TERMOLI Guida di Salerno ISERNIA-VIS PESARO Capraro di Cassino JESINA-CELANO Serani di Monza MACERATESE-ANCONA Alfaré di Mestre OLYMPIA AGNONESE-CIVITANOVESE Conforti di Salerno RENATO CURI-FIDENE Valiante di Nocera Inferiore SAN CESAREO-MARINO Lopreiato di Perugia SAN NICOLÒ-SAMBENEDETTESE D'Apice di Arezzo

ANZIOLAVINIO-LUPA FRASCATI Corona di Oristano BUDONI-PORTOTORRES 0-4 Giocata ieri CASERTANA-ISOLA LIRI Guddo di Palermo CYNTHIA-SARNESE Colinucci di Cesena OSTIAMARE-SORA 0-2 Giocata ieri PALESTRINA-HYRIA NOLA Moretti di Foligno (Salaria S.V. di Roma) SANT'ELIA-ARZACHENA Dalla Palma di Milano TORRE NEAPOLIS-CIVITAVECCHIA Mastrodonato di Molfetta TORRES-SELARGIUS 4-1 Giocata ieri

BRINDISI-BISCEGLIE Mangino di Tivoli FORTIS TRANI-TARANTO Castello di Potenza FRANCAVILLA-BATTIPAGLIESE Sassanelli di Bari GLADIATOR-FOGGIA Mancini di Fermo GROTTAGLIE-CTL CAMPANIA Balice di Termoli ISCHIA-SANT'ANTONIO ABATE Pasqua di Acqui (ore 16) MONOSPOLIS-PUTEOLANA Perrotti di Campobasso (ore 18.30) NARDÒ-MATERA Minotti di Roma (ore 16) POMIGLIANO-POTENZA Viola di Bari

COSENZA-NISSA Pirone di Ercolano GELBISON-CITTA’ DI MESSINA Urselli di Taranto LICATA-NOTO Pillitteri di Palermo (ore 17) MESSINA-ACIREALE Guarino di Caltanissetta PALAZZOLO-COMPRENSORIO NORMANNO Campo di Trapani PRO CAVESE-AGROPOLI Di Stefano di Brindisi RAGUSA-SAVOIA Catona di Reggio Calabria SAMBIASE-RIBERA Parrella di Battipaglia VIBONESE-COMPRENSORIO MONTALTO Naccari di Messina


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SERIE BWIN 2a GIORNATA

Varese, vittoria prima delle botte Il Lanciano segna, poi Neto Pereira lo ribalta Proteste sul gol di Kone: rissa ed espulsioni LANCIANO VARESE

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PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Di Cecco (L) al 7’, Neto Pereira (V) al 26’, Kone (V) al 41’ s.t.

LANCIANO (4-3-3) Casadei 5,5; Aquilanti 6, Rosania 5,5, Scrosta 5,5, Mammarella 6; Di Cecco 6,5 (dal 37’ s.t. Minotti s.v.), D’Aversa 5,5, Volpe 6; Pepe 6 (dal 32’ s.t. Marceta 5,5), Testardi 5,5 (dal 14’ s.t. Fofana 5,5), Turchi 5,5. PANCHINA Leali, Bacchetti, Paghera, Almici. ALLENATORE Gautieri 6.

VARESE (4-4-2) Bastianoni 6; Pucino 5,5, Rea 6, Troest 6, Grillo 6; Zecchin 6,5, Damonte 6 (dal 32’ s.t. Kone 6,5), Filipe 5 (dall’11’ s.t. Corti 6), Nadarevic 6,5; Neto Pereira 7, Momentè 5 (dal 25’ s.t. Eusepi 6). PANCHINA Milan, Fiammozzi, Kink, Lazaar. ALLENATORE Castori 6,5. ARBITRO Pasqua di Tivoli 6. GUARDALINEE Bolano 6 - Liberti 6. ESPULSI Turchi (L) e Pucino (V) al 45’ s.t. per gioco scorretto. AMMONITI Damonte (V), Rosania (L) e Filipe (V) per gioco scorretto; Momentè (V) e Fofana (L) per comp. non regolamentare. NOTE paganti 1.272, incasso non comunicato; abbonati 732, quota non comunicata. Tiri in porta 5 (con una traversa)-6. Tiri fuori 2-3. In fuorigioco 3-4. Angoli 4-8. Recuperi: p.t. 0, s.t. 5’.

DAL NOSTRO INVIATO

NICOLA BERARDINO PESCARA

Finale incandescente. Con rissa compresa. Passa il Varese con un gol di Kone che scatena il putiferio. È il 41’ dela ripresa, risultato sull’1-1, quan-

Un momento di tensione: il difensore Rea a contatto con Gautieri LAPRESSE

do il traversone di Neto Pereira dalla destra viene capitalizzato da Kone. Il Lanciano è al tappeto, ma urla di rabbia perché Mammarella era a terra a limiti dell’area (fallo nell’azione precedente da parte di Neto Pereira) e reclama la mancata sospensione del gioco. La gara è un focolaio: quattro minuti dopo, quando D’Aversa finisce sotto la panchina del Varese, si scatena la rissa. Il d.s. lombardo Milanese strattona il capitano del Lanciano e l’arbitro Pasqua lo allontana dal campo. Nasce un parapiglia tra i giocatori: cartellino rosso anche per Turchi e

h 7 il migliore NETO PEREIRA (Varese) Trascina la squadra, firma il gol del pareggio e l’assist per la rete di Kone

Pucino. Nel frattempo Mammarella (distorsione alla caviglia sinistra) viene portato via in ambulanza ma poi rientra negli spogliatoi. I cinque minuti di recupero sono carboni ardenti su una gara che fino a quel punto era stata corretta.

La chiave Si gioca a Pescara per l’indisponibilità del Biondi (lavori di adeguamento). Abruzzesi senza gli infortunati Aridità e Falcone: tra i pali c’è Casadei (in panchina l’ultimo arrivo Leali), mentre tocca a Pepe completare il tridente d’attacco. In cabina di regia rientra capitan D’Aversa. Nel Varese, l’ex Castori (due promozioni con gli abruzzesi) lancia Nadarevic a metà campo. In avanti Momentè colma la casella vuota lasciata dalla partenza di De Luca. Le due squadre cercano subito l’acuto. Il Varese con una botta di Neto Pereira deviata in angolo da Casadei. Risponde il Lanciano con la traversa timbrata su incornata di Di Cecco. I lombardi puntano a prendere subito il sopravvento a centrocampo. Zecchin e Nadarevic si scambiano di fascia con frequenza salvo poi tornare a metà tempo nelle corsie di partenza. Gli abruzzesi si muovono senza fronzoli nel rodato 4-3-3 di Gautieri. Si crea un grande equilibrio. In parità anche i rigori reclamati: al 28’ un mani di D’Aversa, al 43’ un atterramento di Turchi da parte di Pucino. La rincorsa In avvio di ripresa, il

Varese prova a serrare i tempi, ma è il Lanciano ad andare in vantaggio. Al 7’ Di Cecco inventa una parabola vincente dai limiti dell’area. Il Varese accusa il colpo ma sente la forza di reagire. Il pareggio arriva al 26’: traversone dalla sinistra di Nadarevic, toccato da Damonte per Neto Pereira che fa secco Casadei. La squadra di Castori insiste: entra Kone, appena acquistato. L’anno scorso era qui a Pescara, si ricorda di quei giorni felici e segna la rete della seconda vittoria di fila del Varese. Il Lanciano è a picco. E sui titoli di coda gli crollano anche i nervi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA SVOLTA NELLA RIPRESA JUVE STABIA BATTUTA

Il Brescia low cost vince con il cuore BRESCIA JUVE STABIA

2 0

PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Daprelà al 24’, Zambelli al 45’ s.t.

BRESCIA (3-5-2) Arcari 7; De Maio 5,5, Salamon 6,5, Ant. Caracciolo 6,5; Zambelli 7, Lasik 6 (dal 23’ s.t. Bouy 6), Budel 6,5, Scaglia 6 (dal 13’ s.t. Rossi 6,5), Daprelà 6,5; And. Caracciolo 7, Mitrovic 6 (dal 33’ s.t. Saba s.v.). PANCHINA Cragno, Rosso, Picci, Nana. ALLENATORE Calori 6,5. JUVE STABIA (4-4-1-1) Seculin 6,5; Baldanzeddu 5,5, Maury 5,5, Scognamiglio 6, Dicuonzo 6; Acosty 6 (dal 19’ s.t. Erpen 5,5), Jidayi 5,5 (dal 26’ s.t. Improta 5,5), Mezavilla 6, Mbakogu 6; Genevier 6; Bruno 5,5 (dal 23’ s.t. Danilevicius 5,5). PANCHINA Nocchi, Agyei, Doninelli, Murolo. ALLENATORE Braglia 5,5. ARBITRO Pairetto di Nichelino 5,5. GUARDALINEE Bagnoli 6-Di Francesco 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Lasik (B), Mbakogu (J) e Di Cuonzo (J) per gioco scorretto; Budel (B) ed Erpen (J) per comportamento non regolamentare. NOTE spettatori 1.500 circa; paganti, incasso, abbonati e quota non comunicati. Tiri in porta 3-1. Tiri fuori 12-4. In fuorigioco 4-1. Angoli 9-4. Recuperi: p.t. 0, s.t. 4’.

VINCENZO CORBETTA BRESCIA

Il Brescia rinasce dalle ceneri di un mercato a zero euro, con pochi acquisti e una rosa con molte scommesse. È più forte della contestazione dei tifosi, rivolta alla famiglia Corioni e non ai giocatori, e contro la Juve Stabia bagna il debutto casalingo con una vittoria che, quantomeno, riporta tranquillità all’interno del gruppo. Il simbolo della rinascita non può

che essere che il capitano, Marco Zambelli, 180 presenze in biancazzurro. È lui a firmare il 2-0 al 90’ (rete numero 5 in carriera), è lui a incarnare lo spirito di una squadra risicata in difesa e in attacco ma con carattere da vendere. E pensare che, venerdì all’ora di pranzo, la sua partenza sembrava certa. Corioni lo aveva offerto al Napoli e al Genoa ma l’affare era saltato per questione di soldi. Zambelli si mette alle spalle tutto e guida il Brescia al successo. Tutto nella ripresa Braglia parte

con il 4-4-1-1, con l’ex Bruno unica punta assistito da Genevier, che con il passare dei mi-

h 7 il migliore ZAMBELLI (Brescia) Sembrava in partenza (Napoli e Genoa), invece resta e trascina il Brescia

nuti arretra. Calori, invece, è fedele al 3-5-2, con Andrea Caracciolo e Mitrovic. La partita si decide nel secondo tempo. Al 24’ Daprelà interviene al volo su un centro di Rossi, e segna con la collaborazione di Maury, la cui deviazione spiazza Sculin. Arcari al 35’ salva il Brescia con una paratona su sinistro dal limite di Genevier e allo scadere Zambelli corona una splendida azione di Andrea Caracciolo («sombrero» a Baldanzeddu) per firmare il 2-0. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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PRIMA DIVISIONE 1a GIORNATA (ore 15) il regolamento

i giovani

le penalizzazioni

Anche se in Prima divisione ci sono rispettivamente 17 e 16 squadre per girone, il regolamento per le 4 promozioni e le 6 retrocessioni non cambia (quello di Seconda invece lo spieghiamo qui sotto): PROMOZIONI In ogni girone salgono in Serie B direttamente la prima classificata, più la vincente dei playoff ai quali partecipano seconda, terza, quarta e quinta classificata. RETROCESSIONI In ogni girone retrocede diretta in Seconda l’ultima di ogni girone: le quattro che la precedono fanno i playout che dovranno determinare altre due retrocessioni a girone.

Le società di Lega Pro possono ottenere importanti contributi economici grazie all’utilizzo dei giovani, seguendo alcune regole: IN CAMPO Bisogna tesserare almeno 8 giocatori nati dal 1990 in poi (10 in Seconda); in tutte le gare (play esclusi, più le ultime tre gare) devono giocare due giocatori nati dal 1992 in poi (tre in Seconda). CRITERI Sono esclusi i giovani arrivati in prestito da A e B per i quali non ci sia un premio di valorizzazione almeno pari al lordo del loro ingaggio. Perdono i contributi le società penalizzate e quelle che rinunciano a una gara (anche di Berretti, Allievi e Giovanissimi).

Prima dell’inizio del campionato, ci sono quattro squadre che si presentano con una penalizzazione dovuta al calcioscommesse: PRIMA DIVISIONE Girone A: 10 punti AlbinoLeffe, 1 punto Cremonese. Girone B: 1 punto Frosinone. SECONDA DIVISIONE Girone A: 4 punti Monza. Ricordiamo che sono già arrivati alcuni deferimenti per quelle squadre che al momento dell’iscrizione non erano in regola e hanno ottenuto la Licenza soltanto dopo aver fatto (e vinto) il ricorso: queste squadre prossimamente saranno tutte penalizzate.

SI COMINCIA «Cara Serie A se vuoi talenti vieni da noi» Macalli presenta il nuovo campionato «In Italia ci sono sempre troppi stranieri Invece con loro si guadagna e si vince»

girone A girone B Lecce-Cremonese va in diretta tv Il grande ritorno del Catanzaro L’AlbinoLeffe ricomincia da -10 Frosinone, è il debutto di Stellone ALBINOLEFFE-ALTO ADIGE ALBINOLEFFE (4-3-1-2) Offredi; Salvi, Ondei, M. Belotti, Pirovano; Maietti, Taugourdeau, Girasole; Corradi; Pesenti, A. Belotti. (Amadori, Ambra, Allievi, Di Cesare, Pontiggia, Diakitè, Personè). All. Pala. ALTO ADIGE (4-3-3) Grandi; Iacoponi, Tagliani, Kiem, Martin; Furlan, Bontà, Branca; Thiam, Bocalon, Pasi. (Marcone, Cappelletti, Rubin, Uliano, Fink, Candido, Campo). All. Vecchi. ARBITRO D’Angelo di Ascoli Piceno (Regazzo-Viello).

COMO-SAN MARINO COMO (4-3-3) Perucchini; Benvenga, Del Pivo, Schiavino, Marchi; Giampà, Ardito, Tremolada; Gammone, A. Donnarumma, Lisi. (Twardzik, Ambrosini, D. Donnarumma, Velardi, Scialpi, Cia, Torregrossa). All. Paolucci. SAN MARINO (4-4-2) Migani; Farina, Pelagatti, Ferrero, Crivello; Doumbia, Lunardini, Pacciardi, Poletti; Chiaretti, Defendi. (Vivan, Galuppo, Mannini, Coda, Del Sole, Pigini, Villanova). All. Petrone. ARBITRO Aureliano di Bologna (D’Apice-Bonafede).

LECCE-CREMONESE LECCE (4-2-3-1) Benassi; Vanin, Diniz, Esposito, Legittimo; Giacomazzi, Memushaj; Chiricò, Jeda, Pià; Corvia. (Petrachi, Romeo, Mazzotta, Bogliacino, Palumbo, Falco, Malcore). All. Lerda. CREMONESE (4-3-3) Alfonso; Cangi, Tedeschi, Visconti, Sales; Fietta, Previtali, Magallanes; Marotta, Djuric, Le Noci. (Grillo, Armenise, Sambugaro, Buchel, Martinez, Carlini, Filippini). All. Brevi. ARBITRO Marini di Roma (AmatoCuratoli). TV Diretta su Sportitalia 1.

Mario Macalli, 75 anni, presidente di Lega Pro dal 1997 SPORT IMAGE VALERIO PICCIONI

Si ricomincia. Tre club in meno in Prima divisione, cinque in Seconda. Presidente Mario Macalli, la sensazione a un certo punto era che potesse andare molto peggio.

«Siamo riusciti a tenere anche se con grandi difficoltà. Ora si tratta di dare un senso al nostro futuro. La nostra parola d’ordine è: mai più un format ballerino». Quindi?

«Quindi confermare il numero delle 69 squadre nel 2013-14 eventualmente anche con i ripescaggi, per poi arrivare alle 60 e alla divisione unica con tre gironi da 20, a partire dal 2014-15. Il Consiglio federale ha tempo fino al 30 settembre per la riforma». Intanto la parola d’ordine è: largo ai giovani. Meglio: soldi a chi investe sui giovani.

«E’ stata una necessità, deve diventare una convinzione. Abbiamo fatto un passo avanti grandissimo nell’assemblea del 28 agosto, votando all’unanimità una decisione che stanzia il 50 per cento della quota del 6 per cento dei diritti tv che spetta alla Lega Pro in base alla legge Melandri, per premiare chi schiera più giovani dalla classe ’92». Eppure tanti suoi presidenti spesso preferiscono il ventottenne-ventinovenne, l’usato sicuro...

«Ma puntare sui giovani significa vincere. Chi avrebbe scommesso su Lanciano o Pro Vercelli? Il problema è prenderne atto, noi e quelli che dovrebbero investire su di noi».

Cioè la Serie A. Qui sul mercato ha notato segni di cambiamento verso il vostro mondo?

«Pochi. Si continuano a prendere illustri sconosciuti stranieri che non si sa dove mettere, tanto che ora hanno fatto pure la panchina lunga. S’ignora quello che è successo di recente, la storia dei Masi, dei Verratti, degli Insigne... Il vero vivaio siamo noi, non le squadre Primavera». Perché?

«Perché i nostri giovani hanno più fame» Però l’estero tira di più?

«Forse perché quando compri non c’è l’obbligo delle garanzie bancarie? Ma il discorso è più generale: mancano per esempio i grandi osservatori di una volta». Intanto si parte. Con l’inno.

«La nostra canzone, si chiama così. È qualcosa di meraviglioso e dico grazie a Mogol e a quelli che hanno lavorato con lui. Mi ha fatto commuovere. Ma sarà apprezzato ovunque, ne sono sicuro: giocatori, tecnici, presidenti. A proposito, in bocca al lupo, di cuore, a tutti per il campionato che comincia». C’è l’inno, ma manca la Rai. Una specie di ritorsione per il contratto che ancora non si firma tanto che le prime dirette andranno su Sportitalia con l’Usigrai che parla di «paletti inaccettabili»?

«Assolutamente no. Sono due cose distinte e separate. La trattativa in corso non c’entra nulla, fra l’altro ci rivedremo proprio martedì. La Rai, invece, non ha ottemperato alla normativa sul diritto di cronaca per i quattro minuti. Solo per questo resterà fuori dagli stadi». © RIPRODUZIONE RISERVATA

PAVIA-FERALPI SALÒ PAVIA (4-4-2) Kovacsik; Ferrini, D’Orsi, Fasano, Di Chiara; Statella, La Camera, Scampini, Lussardi; Cesca, Beretta. (Teodorani, Reato, Zanini, Redaelli, Turi, Pompilio, Mangiarotti). All. Roselli. FERALPI SALÒ (4-3-3) Gallinetta; Caputo, Leonarduzzi, Malgrati, Cortellini; Castagnetti, Milani, Finocchio; Bracaletti, Miracoli, Montella. (Chimini, Tantardini, Falasco, Ilari, Pedrinelli, Fabris, Bentoglio). All. Remondina. ARBITRO Minelli di Varese (Ponzeveroni-Perissinotto).

REGGIANA-LUMEZZANE REGGIANA (4-4-1-1) Tomasig; Bani, Cossentino, Mei, Scappi; Antonelli, Viapiana, Parola, Matteini; Alessi; Rossi. (Bellucci, Zini, Panizzi, Iraci, Ardizzone, Sprocati, De Cenco). All. Zauli. LUMEZZANE (4-3-1-2) Vigorito;

D’Ambrosio, Dametto, Mandelli, Possenti; Giorico, Sevieri, Marcolini; Baraye; Torri, Inglese. (Coletta, Carlini, Guagnetti, Sabatucci, Dadson, Galuppini, Kirilov). All. Festa. ARBITRO Ghersini di Genova (HagerToniato).

TRAPANI-CARPI TRAPANI (3-4-3) Nordi; Priola, Filippi, Pagliarulo; Tedesco, Caccetta, Pirone, Spinelli; Gambino, Abate, Madonia. (Dolenti, Lo Monaco, Ficarrotta, Lo Bue, Rizzi, Basso, Romeo). All. Boscaglia. CARPI (4-4-2) Sportiello; Letizia, De Bode, Lollini, Fusar Bassini; Potenza, Papini, Bianco, Di Gaudio; Ferretti, Arma. (Guerci, Poli, Sperotto, Gagliolo, Perini, Cortesi, Kabine). All. Tacchini-Cioffi. ARBITRO Soricaro di Barletta (Tudisco-Santoro).

TREVISO-CUNEO TREVISO (3-4-3) Campironi; Cernuto, Di Girolamo, Toppan; Salvi, Bianchetti, Spinosa, Siano; N. Tarantino, Sy, Esposito. (Merlano, Beccia, Brunetti, Videtta, Rosaia, Rizzo, Picone). All. Maurizi. CUNEO (5-3-2) F. Rossi; Passerò, Carretto, Ferri, Arcari, Donida; Cristini, Longhi, Lodi; Fantini, Martini. (Negretti, Quitadamo, Scaglia, Carfora, Di Quinzio, Ferrario, Oddenino). All. E. Rossi. ARBITRO Fiore di Barletta (Leali-Maspero).

PROSSIMO TURNO Seconda giornata Queste le partite della seconda giornata del girone A di Prima divisione, in programma domenica 9 (ore 15): Alto Adige-Pavia; CarpiReggiana; Cremonese-AlbinoLeffe; Cuneo-Lecce; Entella-Treviso; Feralpi Salò-Trapani; Lumezzane-Portogruaro; San Marino-Tritium. Riposa Como.

AVELLINO-PRATO AVELLINO (4-4-2) Fumagalli; Zappacosta, Giosa, Fabbro, Pezzella; Catania, Angiulli, Massimo, Millesi; De Angelis, Castaldo. (Di Masi, Bianco, Bittante, D’Angelo, Panatti, Herrera, Biancolino). All. Rastelli. PRATO (4-3-1-2) Brunelli; Saitta, Beduschi, Ghinassi, De Agostini; Corvesi, Cavagna, Cristofari; Disabato; Napoli, Silva Reis. (Cassarà, Malomo, Bisoli, Casini, Carminati, Papini, Benedetti). All. Esposito. ARBITRO Tardino di Milano (Raimondi-Garito).

CATANZARO-BARLETTA CATANZARO (3-4-2-1) Faraon; Mariotti, Sirignano, Papasidero; Fiore, Quadri, Maisto, Squillace; Masini, Carboni; Fioretti. (Pisseri, Narducci, Orchi, Ulloa, D’Alessandro, D’Agostino, Cruz). All. Cozza. BARLETTA (4-3-3) Pane; Calapai, De Leidi, Di Bella, Angeletti; Dall'Oglio, Meucci, Dezi; Carretta, Ferreira, Barbuti. (Liverani, Mazzarani, Petterini, Burzigotti, Zappacosta, Molina, Castellani). All. Novelli. ARBITRO Intagliata di Siracusa (Serpilli-Croce).

FROSINONE-CARRARESE FROSINONE (4-3-3) Zappino; Guidi, Bertoncini, Biasi, Vitale; Bottone, Carrus, Frara; Aurelio, Ganci, Cesaretti. (Vaccarecci, Catacchini, Blanchard, Gori, Gucher, De Onofre, Paganini). All. Stellone. CARRARESE (4-3-1-2) Piscitelli; Bagnai, Benassi, Alcibiade, Pedrelli; Corrent, Venitucci, Juan Cruz; Ciciretti; Malatesta, Merini. (Cicioni, Lanzoni, Bregliano, Corticchia, Belcastro, Mancuso, Margiotta). All. Sabatini. ARBITRO Ros di Pordenone (Gori-Cecconi).

NOCERINA-ANDRIA

clic DEBUTTA L’INNO SCRITTO DA MOGOL Debutta su tutti i campi il nuovo inno di Lega Pro intitolato «La nostra canzone» e scritto da Mogol. Che oggi sarà in tribuna per assistere ad Avellino-Prato.

NOCERINA (3-4-3) Ragni; Baldan, Andelkovic, Chiosa; Garufo, Bruno, De Liguori, Sabatino; Merino, Mazzeo, Schetter. (Russo, Di Maio, Crescenzi, Corapi, Lettieri, Negro, Gavilan). All. Auteri. ANDRIA (4-4-2) Rossi; Scrugli, Migliaccio, Zaffagnini, Contessa; Comini, Arini, Giorgino, Taormina; Mascolo, Innocenti. (Sansonna, Nocerino, Tartaglia, Perfetti, Larosa, Maccan, Lanteri). All. Cosco. ABRITRO Giovani di Grosseto (Stazi-Cipolloni).

PISA-LATINA PISA (3-5-2) Sepe; Suagher, Colombini, Sabato; Rizzo, Buscé,

Mingazzini, Favasuli, Benedetti; Perez, Tulli. (Pugliesi, Sbragia, Carroccio, Fondi, Barberis, Gatto, Scappini). All. Pane. LATINA (4-2-3-1) Bindi; Milani, Cottafava, De Giosa, Giacomini; Gerbo, Cejas; Ricciardi, Montalto, Tortolano; Jefferson. (Forzati, Agius, Bruscagin, Angelilli, Tulli, Barraco, Pagliaroli). All. Pecchia. ARBITRO Abisso di Palermo (Grillo-Calò).

SORRENTO-GUBBIO SORRENTO (4-3-3) Polizzi; Balzano, Nocentini, Di Nunzio, Bonomi; A. Esposito, Beati, Arcuri; Schenetti, Zantu, Cesarini. (Lombardo, Ciampi, Terminiello, Ansalone, Guitto, Juliano, Corsetti). All. Bucaro. GUBBIO (5-3-2) Venturi; Grea, Briganti, Radi, Bartolucci, Regno; Sandreani, Boisfer, Baccolo; Scardina, Galabinov. (Farabbi, Galimberti, Guerri, Nappello, Semeraro, Manzoni, Malaccari). All. Sottil. ARBITRO Paolini di Ascoli Piceno (Villa-Colì).

VIAREGGIO-PAGANESE VIAREGGIO (3-5-2) Gazzoli; Carnesalini, Fiale, Sorbo; Pellegrini, Pizza, Maltese, Calamai, Guerra; De Vena, Magnaghi. (Furlan, Conson, Mannini, Gerevini, Sandrini, Gemignani, Veronese). All. Cuoghi. PAGANESE (4-4-2) Robertiello; Calvarese, Pepe, Fernandez, Agresta; Neglia, Soligo, Franco, Scarpa; Fava, Orlando. (Pergamena, Pastore, Puglisi, Tortori, Romondini, Caturano, Girardi). All. Grassadonia. ARBITRO Bindoni di Venezia (De Troia-Favia).

IL POSTICIPO Perugia-Benevento Il programma della prima giornata si completa con il posticipo di domani sera tra Perugia e Benevento (ore 20.30, con diretta su Sportitalia 2). Si tratta del primo, vero big match della stagione essendo le due squadre tra le principali favorite per la promozione in Serie B. Arbitra Saia di Palermo (Barbetta-Atta Alla).

PROSSIMO TURNO Seconda giornata Queste la partite della seconda giornata del girone B di Prima divisione, in programma domenica 9 (ore 15). Andria-Pisa; Barletta-Perugia; Benevento-Viareggio; Carrarese-Avellino; Gubbio-Frosinone; Latina-Catanzaro (venerdì 7, ore 20.30); Paganese-Sorrento; Prato-Nocerina.

L’ANTICIPO NEL GIRONE A

Seconda divisione

Vannucchi e Rosso ok Entella tris alla Tritium

1a giornata (ore 15)

TRITIUM-ENTELLA 2-3 MARCATORI R. Bortolotto (T) al

29', Guerra (E) al 30’, A. Arrigoni (T) al 42’ p.t.; Rosso (E) al 6’ e al 38’ s.t. TRITIUM (4-3-3) Nodari 5,5; Martinelli 6,5 (dal 42’ s.t. Monacizzo s.v.), Teso 6,5, Cusaro 6, Teoldi 6; Corti 7, T. Arrigoni 5,5 (dal 17’ s.t. Cogliati 6), A. Arrigoni 6,5; E. Bortolotto 6,5, R. Bortolotto 6,5 (dal 20’ s.t. Spampatti 5,5), Casiraghi 6,5. (Paleari, Brandi, Nardiello, Fioretti). All. Bertani 6. ENTELLA (4-3-1-2) Paroni 6,5; Zampano 6,5, Russo 6, Bianchi 6, Fantoni 5,5 (dal 1’ s.t. De Col 6,5); Staiti 7, Wagner 7 (dal 32’ s.t. Argeri 6), Garin 6 (dal 22’ s.t. Falcier 6); Vannucchi 7; Rosso 7,5, Guerra 6,5. (Conti, Cecchini, Marino, Chiarabini). All. Prina 7. ARBITRO Chiffi di Padova 5,5. NOTE spettatori 500 circa, paganti, abbonanti e incasso non comunicati. Ammoniti A. Arrigoni, Vannucchi, Rosso e Monacizzo. Angoli 3 3.

MONZA L’Entella ha una sforbiciata in più e con un po’ di fortuna nel finale supera al Brianteo una Tritium abbonata alla sconfitta nella prima di campionato. L’Entella, appena ripescata, all’8’ e all’11’ va vicina al vantaggio con Russo e con Rosso che solo davanti a Nodari di testa conclude alto. Il gioco passa nelle mani dei padroni di casa che con i fratelli Bortolotto passano in vantaggio: al 29’ Enrico tocca al centro per Roberto che in spaccata mette in rete. Palla al centro, scende Staiti che tenta la conclusione dai 30 metri: Nodari non trattiene, arriva Guerra ed è pareggio. Al 40’ la punizione dal limite di A. Arrigoni si infila nell’angolo destro della porta di Paroni. Nella ripresa sale in cattedra Ighli Vannucchi che al 6’ pesca Rosso per il 2 2. Al 31’ Chiffi grazia Vannucchi evitandogli il rosso e al 38’ si decide la gara arriva la precisa sforbiciata di Rosso: l’Entella va. Pierfranco Redaelli

Venezia e Salernitana superstar Monza, 100 anni e... Gasbarroni Comincia oggi anche la Seconda divisione, tornata a 18 squadre per girone ma con lo stesso regolamento della passata stagione, dovendo garantire 6 promozioni e 9 retrocessioni. Dunque salgono in Prima divisione le prime due di ogni girone, più le due vincenti dei playoff, ai quali partecipano terza, quarta, quinta e sesta di ogni raggruppamento. Scendono in Serie D invece le ultime tre di ogni girone: quartultima e quintultima si affrontano nel playout e le due perdenti retrocedono, mentre le due vincenti fanno una finale che vedrà salvarsi la squadra vincente. Tra le novità, il Venezia nel girone A e la Salernitana nel B: sono salite dalla D e, dopo una sontuosa campagna acquisti, sono le favoritissime. Ma non sono le sole: nel girone A piacciono anche Alessandria, Bassano, Mantova, il Monza che festeggia in questi giorni i 100 anni (e ieri ha ingaggiato Gasbarroni, ex Torino), e poi Pro Patria e Rimini; nel B occhio soprattutto a L’Aquila, poi Chieti, Foligno, Fondi, Gavorrano, Teramo e Vigor Lamezia.

GIRONE A

GIRONE B

CASALE-MILAZZO Rasia di Bassano (a porte chiuse) CASTIGLIONE-BELLARIA Ferrari di Mestre (a Mantova) FANO-ALESSANDRIA Ripa di Nocera Inferiore FORLI'-MANTOVA Lanza di Nichelino MONZA-GIACOMENSE Brodo di Viterbo PRO PATRIA-SAVONA Rapuano di Rimini RENATE-RIMINI Lazzeri di Arezzo (a Meda) SANTARCANGELO-BASSANO Baldicchi di Città di Castello VALLE D'AOSTA-VENEZIA Morreale di Roma (a San Giusto Canavese)

APRILIA-ARZANESE Marchesini di Legnago BORGO A BUGGIANO-NORMANNA Casaluci di Lecce (a Lucca) CAMPOBASSO-HINTERREGGIO Di Martino di Teramo FONDI-POGGIBONSI Melidoni di Frattamaggiore GAVORRANO-VIGOR LAMEZIA Ceccarelli di Rimini MARTINA-FOLIGNO Pierro di Nola MELFI-TERAMO Rocca di Vibo Valentia PONTEDERA-CHIETI Guccini di Albano Laziale (a Empoli) SALERNITANA-L'AQUILA Martinelli di Roma


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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012

FORMULA 1 GP BELGIO LA GARA ALLE 14 IN DIRETTA SU RAI 1

METEO: POCO NUVOLOSO. TEMPERATURA SUI 18˚

I TEMPI QUALIFICHE 1 1. MALDONADO 2. BUTTON 3. HÜLKENBERG 4. ALONSO 5. RAIKKONEN 6. RICCIARDO 7. MASSA 8. HAMILTON 9. PEREZ 10. KOBAYASHI 11. VETTEL 12. SCHUMACHER 13. VERGNE 14. WEBBER 15. SENNA 16. DI RESTA 17. GROSJEAN ELIMINATI 18. ROSBERG 19. KOVALAINEN 20. PETROV 21. GLOCK 22. DE LA ROSA 23. PIC 24. KARTHIKEYAN QUALIFICHE 2 1. BUTTON 2. PEREZ 3. RAIKKONEN 4. WEBBER 5. HAMILTON 6. KOBAYASHI 7. ALONSO 8. GROSJEAN 9. DI RESTA 10. MALDONADO ELIMINATI 11. VETTEL 12. HÜLKENBERG 13. SCHUMACHER 14. MASSA 15. VERGNE 16. RICCIARDO 17. SENNA QUALIFICHE 3 1. BUTTON 2. KOBAYASHI 3. MALDONADO 4. RAIKKONEN 5. PEREZ 6. ALONSO 7. WEBBER 8. HAMILTON 9. GROSJEAN 10. DI RESTA

1’48"993 1’49"250 1’49"362 1’49"401 1’49"546 1’49"572 1’49"588 1’49"605 1’49"642 1’49"686 1’49"722 1’49"742 1’49"763 1’49"859 1’49"958 1’50"033 1’50"126 1’50"181 1’51"739 1’51"967 1’52"336 1’53"030 1’53"493 1’54"989 1’47"654 1’47"980 1’48"414 1’48"546 1’48"563 1’48"569 1’48"598 1’48"714 1’48"729 1’48"780 1’48"792 1’48"855 1’49"081 1’49"147 1’49"354 1’49"543 1’50"088 1’47"573 1’47"871 1’47"893 1’48"205 1’48"219 1’48"313 1’48"392 1’48"394 1’48"538 1’48"890

MIGLIOR QUALIFICA

Pazzesco Kimi Retrocesso? No, promosso SPA — Anche Raikkonen ha rischiato di fare la fine degli altri avversari diretti di Alonso, ovvero di essere costretto a partirgli alle spalle. Kimi è stato chiamato dai commissari per un «taglio» al Raidillon, ma l’esame della telemetria lo ha scagionato perché si è potuto verificare che non ha tratto alcun vantaggio. E così Kimi ha potuto beneficiare anche della penalizzazione di Maldonado, che gli consentirà di scattare 3˚, miglior qualifica stagionale.

4

I NUMERI

8

Pole per Button Jenson è alla prima con la McLaren. L’inglese ne ha ottenute anche 2 con la Bar, 1 con la Honda e 4 con la Brawn GP

151

Partenze in testa per la McLaren È seconda dietro alla Ferrari, che comanda con 207. Con 4 pole stagionali la McLaren eguaglia la Red Bull. La casa di Woking non ne otteneva così tante dal 2009

13

Anni dall’ultima prima fila Sauber I soli 2 precedenti per la casa svizzera sono legati a Jean Alesi, che si qualificò 2˚ in Austria 1998 e Francia 1999 a cura di Giovanni Cortinovis

QUASI UNA POLE DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA CREMONESI SPA (Belgio)

Può una terza fila avere la stessa importanza di una pole position? Sì, se ci si chiama Fernando Alonso, si è in testa al campionato e circondati da avversari che continuano a farti dei regali. E’ la fotografia delle qualifiche del GP del Belgio, disputate sotto un sole assai tiepido, dopo il diluvio del venerdì. Entriamo nel dettaglio: Webber, ovvero il più immediato inseguitore del ferrarista (è staccato di 40 punti) scatterà solo 12˚ perché dopo aver dovuto sostituire il cambio, danneggiato dal guaio al differenziale in Ungheria, ha ottenuto un mediocre settimo tempo. Davanti a lui, in quinta fila, Sebastian Vettel (3˚ a -42 da Alonso nel Mondiale), che per la seconda volta quest’anno ha mancato la qualifica tra i primi dieci. Identica e disarmante la motivazione offerta dai due piloti Red Bull. «La macchina era a posto ma non aveva abbastanza velocità», ha detto il tedesco.

Alonso parte quinto con tutti i rivali dietro Button fa il tempone Male le Red Bull: Vettel 10˚ e Webber, penalizzato,12˚ Hamilton sceglie l’ala posteriore vecchia ed è solo 7˚ Kobayashi scatta 2˚ eguagliando Sato (2004). Gioia Sauber completa con Perez quarto

Errore Ed Hamilton? Il vincito-

Maldonado, terzo, blocca Hulkenberg e finisce sesto Rosberg da 18˚ a 23˚ per il cambio

re del GP d’Ungheria, che è il rivale che Alonso teme di più anche se è ancora a 47 lunghezze di distanza, ha ammesso candidamente di aver commesso un errore, abbandonando dopo le libere l’ala posteriore che la McLaren aveva preparato per Spa e Monza, preferendo quella usata in Ungheria. Risultato?

Partirà in quarta fila! «Un disastro perché sarò ulteriormente penalizzato in gara», ha riconosciuto Lewis. Il quale deve mangiarsi le mani perché con l’ala che ha scartato Jenson Button ha invece ottenuto la prima pole da quando è alla McLaren, la

prima da Montecarlo 2009, anno in cui centrò il Mondiale con la BrawnGP. Pole L’inglese è stato il più rapi-

do già in Q2 (1’47"652) ed è riuscito a migliorarsi due volte in Q3 (1’47"686 e poi 1’47"573), ottenendo oltretutto le prestazioni migliori nel primo e terzo settore dove occorre velocità di punta. Storia Subito dietro l’inglese Ka-

mui Kobayashi che ha riportato la Sauber in prima fila dopo 13 anni (unici precedenti con Jean Alesi in Austria ’98 e Francia ’99) ed eguagliato il connazionale Takuma Sato che aveva affiancato il poleman Michael Schumacher al Nurburgring nel 2004. Terzo sarebbe dovuto partire Pastor Maldonado, ma il venezuelano è stato retro-

GP2 INCIDENTE PER MELKER

Ericsson trionfa in gara-1 Valsecchi 3˚aggancia Razia SPA — (ro.chi.) Vittoria di Marcus Ericsson (iSport) nella gara di ieri della GP2. Lo svedese ha battuto il britannico James Calado (Lotus GP) e Davide Valsecchi (Dams). L’italiano ha così raggiunto il brasiliano Luiz Razia (Arden), 6˚, in vetta alla classifica a quota 204 punti. La gara è stata interrotta dopo 7 giri a causa di una violenta uscita di pista di Nigel Melker (foto IPP da tv). L’olandese del team Ocean è stato trasportato all’ospedale di Liegi ma non desta preoccupazioni. Nella seconda gara alle 10.30 (diretta TV Rai2) in pole il brasiliano Felipe Nasr davanti a Leal e Razia.


DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012

la guida

LA GAZZETTA SPORTIVA

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ISTANTANEE DA SPA

Tutta la corsa in tempo reale su Gazzetta.it

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Oggi sul circuito di Spa (7.004 m) si corre il GP Belgio, 12a gara (su 20) del Mondiale di Formula 1. In programma 44 giri per 308,052 km. PROGRAMMA Gara alle 14 su Rai 1. Tempo reale su www.gazzetta.it. CLASSIFICHE Piloti: 1. Alonso (Spa-Ferrari) 164; 2. Webber (Aus-Red Bull) 124; 3. Vettel (Ger-Red Bull) 122; 4. Hamilton (GB-McLaren) 117; 5. Raikkonen (Fin-Lotus) 116; 14. Massa (Bra-Ferrari) 25. Costruttori: 1. Red Bull 246; 2. McLaren 193; 3. Lotus 192; 4. Ferrari 189.

1. Nel Q3 Hamilton trova la Sauber di Perez lenta in fondo alla corsia box e la sorpassa spaventando un commissario IPP DA TV 2. Grosjean manda a quel paese Karthikeyan IPP DA TV 3. Il responsabile Ferrari Stefano Domenicali parla fitto con Sebastian Vettel COLOMBO 4. Bruno Senna in testacoda a Pouhon con la Williams IPP DA TV 5. Davanti a Ecclestone, Michael Schumacher riceve dal vicepresidente Mercedes Norbert Haug un musetto celebrativo per i suoi 300 GP REUTERS

cesso di tre posizioni per aver ostacolato Hulkenberg nella prima fase della qualifica. A trarne vantaggio Kimi Raikkonen (quarto in pista) unico tra i rivali di Fernando a partirgli davanti; Sergio Perez, che grazie al quinto tempo (poi quarto) ha contribuito a regalare alla Sauber la miglior prestazione complessiva dell’anno in qualifica; e appunto Alonso. Gara Dove può arrivare a questo punto Fernando? La gara è carica di incertezze perché la pioggia delle libere ha impedito di valutare a fondo consistenza e consumo degli pneumatici (le medie dovrebbero resistere 7 giri, le dure qualcuno in più) ma il podio è obiettivo realistico. Come Button, la Ferrari ha privilegiato la velocità di punta a discapito del carico aerodinamico: di conseguenza la F2012 è risultata velocissima nel primo settore — dove grazie all’ala mobile si può superare — e in quello finale, sacrificando un po’ la parte guidata. Una scelta resa possibile dall’introduzione di due nuove ali che hanno finalmente funzionato, consentendo ad Alonso di ottenere la terza migliore velocità di punta dietro Vettel e Webber. Sicuramente una buona notizia in vista di Monza. Unico neo di questa giornata il deludente 14˚ posto ottenuto di Felipe Massa, che con lo stesso assetto di Fernando è andato in crisi nel settore centrale: una brutta botta in chiave rinnovo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

S Spagnolo Fernando Alonso, 31 anni, nel 2012 ha vinto in Malesia, a Valencia e in Germania LAPRESSE

Fernando ha il pallottoliere «Vittoria? Basta il podio» Lo spagnolo: «Di certo non prenderò a ruotate la Sauber all’Eau Rouge... Gli avversari continuano ad aiutarmi» DAL NOSTRO INVIATO

LUIGI PERNA SPA

A volte pensa da filosofo, con frasi che sembrano pescate in un manuale di Paulo Coelho. Come questa, dall’aria autobiografica: «Il guerriero non dice, neanche per scherzo, parole che mostrino debolezza d’animo. La profondità del cuore si rivela anche nelle cose insignificanti». In altri momenti, invece, Fernando Alonso calcola tutto con la mania di un ragioniere, sparando numeri degni di un computer. «Il sesto posto in qualifica qui a Spa rispecchia la media della stagione, che è 6,08». Ma soprattutto è geloso della propria vita privata, tanto da rifiutare la domanda del giornalista di una testata spagnola che aveva calcato troppo la mano. Quando e come far conoscere se stesso, la sua intimità e i suoi amori, Fernando lo decide da solo. Pubblicando, sempre più spesso, le foto su twitter. Ottimista Niente ormai riesce a

turbarlo. Affronta le gare con la grinta di un leone e analizza i problemi con calma da asce-

ta. È uno spagnolo atipico, molto poco latino, come solo la gente delle Asturie sa essere. Questa strana stagione, con i rivali che spariscono a turno e la sua Ferrari che rimane in testa al Mondiale con 40 punti di vantaggio sul più vicino, gli dà motivi per sorridere. «Se avessero fatto la pole Hamilton o Vettel, i principali avversari per il titolo, allora questo sarebbe stato un sabato negativo. Così, invece, il sesto posto è un buon risultato. Tra i pretendenti solo Kimi (Raikkonen; n.d.r.) è davanti a noi. E in gara si può fare meglio, anche perché l’anno scorso abbiamo già visto che a Spa si può sorpassare. Pensare di vincere è troppo ottimistico, perché non siamo abbastanza veloci, ma l’obiettivo è il podio». Freddo Sa mantenere il sangue freddo, senza agitarsi. «Non avendo provato venerdì, ci mancavano i riferimenti delle altre squadre e abbiamo dovuto decidere al buio, privilegiando i due tratti veloci della pista. La velocità era il nostro punto debole e abbiamo avuto buone risposte in vista di Monza». Non si preoccupa delle gomme. «Le dure hanno avuto una buona durata a Silverstone e le medie a Valencia, questa combinazione rende la nostra gara più semplice». Promette battaglia, ma sempre usando la testa. «Penso al Mondiale. Sarebbe importante aumentare il vantaggio sulla Red Bull, però non farò a ruotate con la Sauber all’Eau Rouge». Ripete, a bassa voce: «Se vogliamo vincere il titolo dobbiamo migliorare la macchina. Altrimenti resteremo in bilico e sarà difficile». E a chi fa notare che gli avversari continuano a fargli favori, replica con orgoglio: «Forse sì, perché al contrario di noi non tirano fuori il massimo sfruttando le occasioni. Ma di sicuro c’è anche del merito, se io sono sesto e il mio compagno quattordicesimo». © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL PIU’ VELOCE

Alonso in azione con la F2012 all’Eau Rouge, una delle curve più difficili del Mondiale COLOMBO

IL LEADER

PROSSIMA GARA 9 settembre GP Italia a Monza.

S Inglese Jenson Button, 32 anni, nel 2012 ha vinto la gara inaugurale in Australia. È alla McLaren dal 2010 LAPRESSE

Jenson primo dopo tre anni: «Il segreto sono le ferie» «Ogni piccola modifica ci ha reso più competitivi. Per il titolo la rincorsa è dura, ma incominciamo bene qui» DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO IANIERI SPA

Erano oltre tre anni che non assaporava la gioia della pole position. L’ultima risaliva al GP di Monaco 2009, sulla Brawn con la quale a fine stagione vinse il Mondiale: primo in griglia e primo al traguardo. Da allora per Jenson Button tante prime file e ancor più delusioni nel vedersi spesso fregato all’ultimo istante. «Era un po’ che non ci riuscivo eh? — sorride felice Jenson —. Diciamo che in questi ultimi anni ho avuto delle belle domeniche, non altrettanto i sabati. Fare la pole su una pista così speciale è molto emozionante, vale quasi come una vittoria». Fatica Una prova maiuscola, di

forza, che lo ha portato a ottenere con una McLaren molto a suo agio sui saliscendi delle Ardenne i tre tempi più veloci di giornata, il primo in Q2 e gli al-

tri nei due tentativi in Q3. Un ritmo che lo rende il pilota da battere in gara. «Il segreto? Lo sapessi... — ride Jenson, che nel giro decisivo ha distaccato di tre decimi Kamui Kobayashi —. Sin dal mattino ho avuto un ottimo bilanciamento della vettura e ogni modifica ha funzionato. Io ho uno stile di guida che mi porta a faticare nel giro secco, capire bene come usare queste gomme è molto difficile, ma se tutto funziona posso centrare la pole. Vorrei ringraziare Dave (Robson, il telemetrista, n.d.r.) e Tom (Stallard, l’ingegnere capo) cui il sabato ho spesso reso la vita difficile. Qui non avevo mai fatto la pole e non ho mai vinto, il miglior piazzamento in griglia era un terzo posto al debutto nel 2000. Forse il merito è delle cinque settimane di vacanza, sto invecchiando e mi serve un po’ di riposo tra un GP e l’altro». Inseguimento La logica dice che con 88 punti di ritardo da Fernando Alonso, quella di Jenson al titolo è una Mission impossible. Anche per questo, negli scorsi giorni lo stesso Martin Whitmarsh, responsabile McLaren, aveva ipotizzato un possibile aiuto da parte di Jenson a Lewis Hamilton. Ipotesi (per ora) rimandata al mittente da entrambi. Vincere oggi, però, per Button sarà fondamentale per mantenere vive le speranze. «In tanti mi hanno chiesto in questi giorni se posso ancora lottare per il campionato. È una lunga rincorsa ad Alonso, devo andare sul podio e finirgli davanti ogni gara, cosa non facile vista la sua consistenza. Cominciamo da qui». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012

FORMULA 1 GP BELGIO

Giapponese in festa KAMUI KOBAYASHI

Brasiliano in crisi FELIPE MASSA

«Chi pensava di andare così veloce?»

«Ma perché non riesco a guidare?»

«Dal 2˚ posto ho un’ottima chance A Maranello? Mai sentita questa» DAL NOSTRO INVIATO

SPA

Kamui Kobayashi, 25 anni AP

Uno storico traguardo lo ha già ottenuto: eguagliare Takuma Sato che otto anni fa al Nurburgring fu il primo giapponese in prima fila in un GP di F.1. Il secondo, ancor più importante passo Kamui Kobayashi lo può centrare oggi e non si tratta solo di imitare il predecessore, capace di salire sul terzo gradino del podio a Indy nel 2004.

Salto di qualità Finire nei primi tre gli servirebbe per raddrizzare una stagione poco brillante, per riequilibrare i rapporti interni con Sergio Perez (già secondo e terzo quest’anno) e per strappare il rinnovo o magari ingolosire qualcuno, come la Ferrari che non ha ancora deciso se confermare Massa con Alonso. «Un interesse da parte di Maranello? E’ la prima volta che lo sento — è il commento del giapponese — nessuno mi ha chiamato. Per ora mi concentro su queste 9 gare, ho bisogno di punti. Non ho ancora discusso del 2013 e non è troppo tardi. C’è una buona opportunità di restare in Sauber, ma ci possono sempre essere delle sorprese». Come lo è stato il suo secondo posto in qualifica: «Sapevo che saremmo andati forte qui perché la pista piace a me e alla nostra vettura, ma non così! Anche perché di solito in qualifica non siamo efficaci come in gara. Ecco perché ora c’è una grande opportunità davanti. Stavolta mi basta un sorpasso per essere primo però è molto più facile farne quando parti 15˚che nei primi 5».

Parte in settima fila: «Sinceramente è difficile dire cosa aspettarsi in gara» Felipe Massa, 31 REUTERS

DAL NOSTRO INVIATO

SPA

La faccia dice più di mille parole. Felipe Massa non era mai sembrato così deluso. Il timbro di voce è piatto, senza un’emozione. Le frasi sono prive di energia, quasi mancasse la convinzione di poter ribaltare oggi il 14˚ posto delle qualifiche. La gara di Spa doveva segnare l’inizio della riscossa per il brasiliano — «voglio che la seconda parte dell’anno sia

a.cr. © RIPRODUZIONE RISERVATA

completamente diversa dalla prima» — ma è cominciata malissimo. «Fin dal mattino ho sofferto nel secondo settore della pista, quello misto. La macchina aveva grossi problemi di bilanciamento e poco carico. Abbiamo cambiato qualcosa per le qualifiche, ma non ha funzionato. Continuavo a perdere molto, sia da Fernando (Alonso; n.d.r.) sia rispetto ai piloti delle altre squadre. Non riesco a guidare e non capisco perché». In crisi Il brasiliano, che cerca la conferma alla Ferrari per il 2013, ha bisogno urgente di risultati. Ma, viste le premesse, si prepara a un salto nel buio. «Non sarà facile, a prescindere dalla posizione di partenza. Non so che cosa aspettarmi. In rettilineo siamo molto veloci, ma potrei pagare il degrado delle gomme nel secondo settore. Non è chiara la strategia che useremo. Perché questa scelta di assetto? Perché, stando alle simulazioni, era quella che ci faceva andare più forte». La stessa di Alonso, ma l’effetto è stato diverso. lu.pe. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Una prova Spaventosa Red Bull in tilt Lewis polemico: «Ala sbagliata» Webber: «È lunga...». Vettel: «Nessun errore» Hamilton si sfoga su twitter, poi fa dietrofront

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Tutto sembra favorevole ad Alonso, ma non siamo mica a tre gare dalla fine

MARK WEBBER 2˚ NEL MONDIALE: 124 PUNTI

DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO IANIERI SPA (Belgio)

Modi diversi di reagire a una delusione cocente. Sebastian Vettel, eliminato a gran sorpresa in Q2, la prende con filosofia e poco ci manca che si metta a ridere mentre spiega il perché di una qualifica disastrosa per lui e la Red Bull. «Cos’è andato storto? Niente. Non ho fatto errori, ero convinto di avere fatto un giro discreto ed ero abbastanza contento. Semplicemente non è arrivato il risultato: ho finito a un decimo da Maldonado, che poi in Q3 ha tirato giù nove decimi, cosa piuttosto

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Bisognerà sopravvivere al primo giro: ci sarà proprio un gran casino

SEBASTIAN VETTEL 3˚ NEL MONDIALE: 122 PUNTI

sorprendente», spiega il campione del mondo. Rabbia Lewis Hamilton, che nei momenti caldi diventa piuttosto fumantino, nell’immediato post-qualifica ha invece scaricato su twitter la propria rabbia per l’8˚ tempo ottenuto in Q3 («Dannazione!! Jenson ha la nuova ala posteriore, io quella vecchia. Abbiamo deciso di cambiarla e non ha funzionato. Perdo 4 decimi sul rettilineo»), salvo poi decidere — venendo forzato dal team? — di fare retromarcia. «Non c’è nessuna ragione particolare per cui sono sparite le mie frasi — ha provato a spiegare con un sorriso innocen-

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Fernando non ha vinto niente. Sono convinto di potergli arrivare davanti

LEWIS HAMILTON 4˚ NEL MONDIALE: 117 PUNTI

te —. Volevo solo riformulare i miei pensieri». Fatto sta che la decisione del mattino di sostituire l’ala si è rivelata sbagliata: «Ci dava problemi ed eravamo dietro a Red Bull e Ferrari, pensavamo che la differenza non fosse grande e invece ci siamo sbagliati. Ma è stata una decisione collettiva di tutto il team». La scelta tecnica differente ha comunque permesso a Lewis di essere il terzo più rapido nel settore centrale, quello dove serve più carico, ma Hamilton boccia in ogni caso la soluzione. «L’ala che ho usato non ha nessun punto a suo favore, nessuno. Non genera nemmeno più carico, come speravamo».

Rincorsa Missione fallita anche

per Mark Webber — il primo degli inseguitori di Fernando Alonso nel Mondiale —, che pur ottenendo il 7˚ tempo, oggi dovrà scattare dalla dodicesima casella a causa della sostituzione del cambio. «Lo sapevamo già dall’Ungheria. Lì avevo avuto problemi ma ero comunque riuscito a finire, pur perdendo punti importanti. E comunque è stata una sessione difficile. La macchina non era male, ma non era veloce abbastanza per acciuffare la prima fila o anche la seconda. Forse avrei potuto scendere di un paio di decimi. È frustrante vedere dove siamo. Questa è una pista dove si può sorpassare, ma voglio battaglie individuali, non di gruppo, perché così le possibilità di recupero sono più alte».

A

HANNO DETTO

S Raikkonen «La macchina è ok, ma non avevamo la velocità per la pole. Ma scatto davanti a chi mi precede in classifica e devo prendere qualche punto»

MONDIALE CROSS

Cairoli, un altro capolavoro: sua la qualifica in Olanda LIEROP (Olanda) — Il Gran Premio del Benelux ha aperto i battenti con l’ennesima prova di forza di Antonio Cairoli, che si è aggiudicato la qualifica Mx1. Il pilota siciliano della Ktm, che grazie ai 55 punti di vantaggio su Clement Desalle (Suzuki) è molto vicino alla conquista del sesto titolo iridato, ha offerto una sopraffina dimostrazione di tecnica di guida sulla sabbia. Alle sue spalle hanno concluso Ken De Dycker e Gautier Paulin; 14˚ Davide Guarneri (Ktm). In Mx2, incredibile rimonta del leader Jeffrey Herlings (Ktm), che davanti al pubblico di casa è passato dall’ultima posizione alla prima. Alle sue spalle l’altro olandese Glenn Coldenhoff; 15˚ Alex Lupino (Husqvarna). Nel paddock anche David Philippaerts: l’azzurro, infortunatosi in Svezia, sta trattando con Kawasaki e TM. Intanto la Yamaha ha confermato Steven Frossard anche per il 2013. Oggi le gare dalle 12 su Sportitalia 2. Massimo Zanzani

Alonso Insomma, guardando

questo sabato in ottica iridata, è stato un po’ come se Alonso avesse fatto la pole position. «Sì, tutto ha funzionato a suo favore, ma non siamo mica a tre gare dalla fine, la strada è molto lunga», ammette Webber. Che prende in giro Button: «Anche Jenson è andato veloce oggi, cosa sorprendente per lui». Hamilton, invece, non accetta la teoria di una giornata pro Fernando: «Per me lui non ha vinto proprio niente. Sono convinto di potergli finire davanti. Non dimentichiamo che proprio lui a Valencia ha trionfato partendo 11˚, quindi devo restare ottimista. Pur sapendo che Jenson ha il passo per vincere». E anche Vettel, che grazie alla retrocessione del compagno scatterà 10˚, è convinto di avere le sue carte da giocare. «L’obiettivo è sempre quello, non credo sia qualcosa di impossibile considerando da dove partiamo. Non sono un genio e non posso predire quello che succederà con una griglia così strana. L’importante sarà fare una buona partenza, sopravvivere a un primo giro dove ci sarà gran casino e vedere cosa succede». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Taccuino S Maldonado «Sono dispiaciuto per la penalizzazione ma comunque la sesta posizione resta un ottimo risultato. E sono fiducioso in vista della gara»

GP3 A SPA

Abt conquista la gara dimezzata Il tedesco Daniel Abt ha vinto gara 1 della GP3 a Spa. Abt si trovava in testa al quarto giro, quando i commissari hanno interrotto la corsa dopo l’incidente capitato a Robert Cregan.

BARUM RALLY

Hänninen (Skoda) in testa Vincendo l’ultima speciale della prima tappa, Juho Hänninen (Skoda Fabia) si è avvicinato alla vitto ria del Barum Rally in Repubblica Ceca, nona tappa dell’Irc. Ora il finlandese comanda infatti la classifica con 11"4 su Kopecký e 29"4 su Mikkelsen, anche loro su Skoda Fabia. Oggi il gran finale.

TRICOLORE GT

S Balzan-Barri imbattibili a Imola Schumi «Che peccato, la macchina non era abbastanza veloce nel misto. Abbiamo dato tutto e in gara faremo il possibile. Presto avremo novità importanti»

Alessandro Balzan e Giacomo Barri trionfano a Imola nella prima gara del 5˚ appuntamento del Tricolo re GT. I portacolori dell’Ebimotors conquistano al vo lante della Porsche 911 GT3 R la seconda vittoria sta gionale e balzano al comando della classifica generale della classe GT3 a quota 104, in coabitazione con An drea Sonvico (Audi R8 LMS), settimo al traguardo in coppia con Dindo Capello. Alle spalle di Balzan Barri si sono classificati Ruberti Passuti (Porsche 911 GT3 R) e Biagi Colombo (Bmw Z4). Oggi gara 2 alle 12 in diret ta su Sportitalia.


DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012

LA GAZZETTA SPORTIVA

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CICLISMO SVOLTA ITALIA

lafrase CHIAVE

d BETTINI MASSIMA PULIZIA La Gazzetta ha anticipato ieri la nuova norma voluta dal presidente Di Rocco per la Nazionale: non può essere convocato chi è coinvolto in inchieste giudiziarie. E subito largo ai giovani. «Meglio andare a perdere con i giovani che con i vecchi, e aggiungerci anche il rischio. Massima pulizia e trasparenza» Renato Di Rocco (presidente Fci)

«Nazionale come riferimento etico Punto sui giovani» Stop in azzurro ai coinvolti nelle inchieste Il c.t.: «E non è detto che saremo più deboli» CLAUDIO GHISALBERTI

«Ne prendo atto, mi è stata comunicata giovedì. E sono in sintonia con la decisione». Il c.t. Paolo Bettini parla il giorno dopo l’anticipazione della Gazzetta sulla nuova norma federale che vieta la Nazionale a tutti gli atleti coinvolti in inchieste doping: quindi dal Mondiale di Valkenburg restano a casa Cunego e Ballan, Visconti e Gasparotto. Alla vigilia di Londra 2012, il presidente Di Rocco aveva detto che non sarebbero stati convocati solo gli squalificati per più di 6 mesi.

voglio, altrimenti ora in tre settimane dovrei fare la squadra al buio». Ripartiamo con chi?

«Da Nibali, con cui mi devo sentire stasera (ieri, ndr) per capire a che punto è. Vincenzo non arriva a Valkenburg con la condizione delle classiche, ma non va piano. Poi due senatori: Paolini e Nocentini, che sarà la spalla di Nibali. Poi andrò a pescare corridori che non stanno entusiasmando, non sono in gran forma, ma non importa. Moser e Ulissi ci saranno sicuramente, Favilli probabilmente. Gatto salta fuori al momento giusto». Capecchi alla Vuelta sta andando bene.

«Eros rientra in un discorso da fare». Altri corridori dalla Vuelta?

«Per Bennati il percorso non è adatto. Viviani ha avuto una stagione lunga, deve recuperare. Tosatto spero non me ne voglia, ma non c’è. Comunque per chiarirmi le idee ho bisogno ancora di un paio di giorni». E sui giovani?

«Magari c’è chi farà la riserva e chi saprà togliere le castagne dal fuoco. Comunque non è detto che puntando sui giovani la Nazionale sia più debole. Poi bisogna orientarsi su lunghezze d’onda diverse da quelle a cui siamo abituati. L’Italia è sempre stata la squadra di riferimento per i risultati, ora deve diventare la squadra di riferimento per l’etica». Con Cunego, Santambrogio e Gavazzi, per esempio, aveva già speso delle parole per Valkenburg.

Bettini, come si avvicina alla prova iridata di Valkenburg?

«Alla Federazione ho solo chiesto cosa dovevo fare. Per me non è un problema. Certo mi spiace per gli atleti, ma è un ulteriore segnale. Se questo serve per dare una svolta e impostare un lavoro a più larghe vedute, va bene. Ripartiamo, ma senza pretendere chissà cosa».

«Sì, mi ero già esposto con tanti corridori. Di Rocco ha fatto una manovra coraggiosa, e ha avuto le palle di prendersi la responsabilità e telefonare lui agli atleti per spiegare la situazione». Ha mai pensato di dimettersi?

Ripartiamo da dove?

«Dai raduni, che sono stati fondamentali. Per fortuna abbiamo fatto quelli e abbiamo inserito dei giovani che sanno cosa

«Non abbandono questi ragazzi. Il mio contratto scade a dicembre. Al Mondiale ci vado. Poi vediamo». Paolo Bettini, 38 anni: da corridore 2 Mondiali e l’oro ad Atene 2004 BETTINI

Arrivo in salita Il madrileno attacca, la maglia rossa lo salta e vince: 3-0, e il vantaggio cresce

Rodriguez-Contador: 3-0, palla al centro e pedalare. Il risultato non è ancora definitivo, perché mancano ben sei tappe (oltre alla passerella finale a Madrid) delle quali quattro con arrivo in salita (oggi a Lagos de Covadonga). Insomma, tempo per recuperare c’è. Ma alzi la mano chi avrebbe scommesso un solo euro che a questo punto della corsa il catalano della Katusha potesse avere tre vittorie e il madrileno della Saxo nessuna. Vittorie che, oltre ai secondi in classifica, portano tanta serenità a Purito, capace ieri di gestire la corsa in modo impeccabile. Sconfitte che, soprattutto per il modo in cui maturano, ad Alberto (e a chi gli sta attorno) portano nervosismo. La Saxo inoltre, secondo l’opinione delle altre squadre, godrebbe da parte dell’organizzazione di piccoli ma continui privilegi fuoricorsa che irritano i rivali. Furetto Ieri Alberto, più potente

DUELLO DI FUOCO Alberto Contador, 29 anni, e Joaquin Rodriguez, 33: i loro duelli infiammano la Vuelta BETTINI

nella pedalata rispetto alle precedenti montagne, è scattato secco a 1,9 km dal traguardo con un duplice obiettivo: tappa

e maglia. Il colpo sembrava quello giusto, ma mille metri dopo il furetto in rosso s’è scatenato. Purito ha ripreso Contador ai 500 metri, poi una pausa per prendere il fiato e via a doppia velocità. Cresce il madrileno, il suo cambio di ritmo è quasi quello dei tempi d’oro, però gli manca la resistenza a questi fuorigiri. «Ma io sono contento delle mie sensazioni — afferma Alberto —. In questo momento

la situazione ARRIVO: 1. Joaquin RODRIGUEZ (Spa, Katusha) 149,2 km in 4.10’28", media 35,721; 2. Contador (Spa, Saxo-Tinkoff Bank) a 5"; 3. Alejandro Valverde (Spa, Movistar) a 13"; 4. Moreno (Spa) a 35"; 5. Froome (Gb) a 38"; 6. Talansky (Usa) a 44"; 7. Anton (Spa) a 56"; 8. Ten Dam (Ola) a 1’04"; 9. Marczynski (Pol) a 1’13"; 10. Roche (Irl) a 1’17"; 18. Tiralongo a 2’19"; 20. Capecchi; 40. Nocentini a 5’46"; 94. Cunego a 19’32". CLASSIFICA: 1. Joaquin RODRIGUEZ (Spa, Katusha) 53.06’33": 2. Contador (Spa, Saxo-Tinkoff Bank) a 22"; 3. Froome (Gb, Sky) a 1’41"; 4. Valverde (Spa); 5. Moreno (Spa) a 4’16"; 6. Gesink (Ola) a 5’07"; 7. Roche (Irl) a 5’51"; 8. Talansky (Usa) a 6’13"; 9. Ten Dam (Ola) a 6’34"; 10. Anton (Spa) a 7’16"; 13. Capecchi a 9’18"; OGGI: 15ª tappa, La Robla-Lagos de Covadonga, 186,5 km (Eurosport dalle 15).

S Moser Moreno Moser, trentino, 21 anni, della Liquigas: 5 vittorie da neopro’ tra cui il Laigueglia e il Giro di Polonia. Figlio di Diego, nipote di Francesco

S Ulissi Diego Ulissi, livornese, 23 anni, della Lampre-Isd. Tre successi nel 2012, l’ultimo a Carnago il 23 agosto. Una tappa al Giro d’Italia 2011

S Battaglin Enrico Battaglin, 22 anni, trevigiano della Colnago-Csf. Sua la Coppa Sabatini del 2011 alla 4ª gara da pro’ FOTOSERVIZIO BETTINI

Moser, Ulissi più Capecchi e Battaglin Pure Nizzolo? LUCA GIALANELLA

Il Mondiale di Valkenburg, 23 settembre, segnerà il vero cambio generazionale in azzurro. Fuori Basso, Scarponi, Di Luca e Petacchi (squalificati in passato più di 6 mesi), fuori Cunego, Ballan, Visconti, Gasparotto, Pozzato, Santambrogio e Gavazzi per le inchieste, il c.t. Bettini presenterà una Nazionale con diversi ragazzi 1989 e 1990. Da domani a venerdì il Giro di Padania; venerdì e domenica due impegnative prove World Tour in Canada. Da qui usciranno i 9 titolari e le 2 riserve. I cronomen sono già definiti: Adriano Malori e Marco Pinotti. E’ sicuro che il leader sarà Vincenzo Nibali, affiancato da Moreno Moser e Rinaldo Nocentini. Ma in questo momento l’uomo più in forma è Diego Ulissi, 23 anni, due volte iridato junior, che si proverà in Canada. Ci sarà pure Luca Paolini, e poi largo ai giovani: Oscar Gatto ed Eros Capecchi; Elia Favilli, noto per aver «saltato» Cavendish nella volata di Horsens al Giro; Dario Cataldo, che viene da un buon Giro. Ma al Padania, Bettini aspetta un segnale vero da Enrico Battaglin, 22 anni, definito il miglior talento italiano da ventanni. Così come in lista ci sono Gianluca Brambilla o Matteo Trentin. Ma è possibile che, con questo rinnovamento, Bettini possa chiamare Giacomo Nizzolo, 23 anni, 3˚ ad Amburgo, velocista che tiene bene anche sugli strappi: 4 vittorie in un mese.

Taccuino

Rodriguez tris, Contador s’infuria PUERTO DE ANCARES (Spagna)

ECCO I TALENTI

I NOMI NUOVI

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VUELTA OGGI UN’ALTRA DURA GIORNATA IN MONTAGNA CON TRAGUARDO AI LAGHI DI COVADONGA, NELLE ASTURIE

DAL NOSTRO INVIATO

A

Rodriguez è molto forte e non è facile tenergli le ruote nei finali di tappa. Però sono contento perché ho guadagnato terreno su Valverde e Froome». Corda Purito ha vinto, eppure a

metà salita (ultimi 9 km in 25’35", Vam di 1.723, 5,85 watt/kg) in un paio d’occasioni sembrava alle corde. «E’ stata una tappa molto veloce e la Saxo ha imposto un ritmo altissimo — spiega il catalano —, ma quando è scattato Majka con a ruota Contador ho dovuto proseguire regolare. "Devo prendere il mio passo", ho pensato. Sono stato intelligente». Poco prima del chilometro conclusivo, Froome che si era staccato è rientrato e ha attaccato. «Quando l’ho visto ho pensato che fosse attaccato a una moto (sorride, ndr). Spettacolare, poi però ha pagato. Credo che per vincere qualcosa d’importante debba imparare a correre con la testa». A questo punto, viene da pensare che la lotta per la vittoria sia tra Rodriguez e Contador. «No, piano — frena la maglia rossa —. I distacchi sono ancora troppo bassi. Basta una giornata storta e con questo percorso sei giù dal podio». c. ghis. © RIPRODUZIONE RISERVATA

TOUR DE L’AVENIR UNDER 23

Eccellente Cattaneo, ancora 3˚ «Questo è un podio che vale» (d. viganò) Terzo al Tour de l’Avenir per il secon do anno di fila. E’ un ottimo risultato quello di Mattia Cattaneo, il 21enne bergamasco della Trevigiani già in evidenza al debutto tra i pro’ da stagista con la maglia della Lampre. E ieri, sull’arrivo in salita finale a Le Grand Bornand, ha provato 5 volte a far saltare il ban co. «Peccato, ma è un risultato che vale. Sono molto contento». La tappa è andata al russo Sergey Pomosh nikov, la classifica al francese Warren Barguil. Ai Mon diali, in Olanda, Cattaneo farà crono e gara in linea: con il 3˚ posto nella Coppa delle Nazioni, l’Italia ha guada gnato anche il diritto a schierare il sesto atleta. LUNIGIANA JUNIORES (d. viganò) Bis consecutivo del tedesco Silvio Herklotz al Giro della Lunigiana junio res. A Fosdinovo (arrivo in salita), 3˚ Federico Zurlo, leader Mohoric. Oggi si chiude: tappa dura, Santo Ste fano Magra Casano di Ortonovo, 97 km.

LA «CORSA DEI DUE PORTI»

E’ festa per Bos e Boonen (ni. li.) Successo di Tom Boonen nella 1ª «World Ports Classic». Il 31 belga dell’Omega Quick Step ieri ha chiuso 3˚ a Rotterdam (Ola): ha vinto Bos su Greipel.

DONNE IN TOSCANA

Vale Bastianelli ora è quarta (f. cal.) Al Giro di Toscana, vittoria della lituana Inga Cilvinaite a Capannori (10ª Jennifer Fiori). Classifi ca: 1ª Jasinka, 4ª Vale Bastianelli. Oggi ultima tappa: 99 km da Lucca a Firenze sulle strade dei Mondiali 2013.

40 ANNI DA GAP 1972

Una cerimonia per Basso iridato A 40 anni dalla conquista del titolo iridato a Gap, Marino Basso riceverà il Premio L’Impresa, ideato dal mensile «Ciclismo Illustrato». Appuntamento (ore 20) al Centro Sociale Boschi a Puianello (Reggio Emilia).


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LA GAZZETTA SPORTIVA

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TENNIS US OPEN CHE INCROCIO OGGI LA SFIDA TRA L’AZZURRO E L’EX NUMERO UNO IDOLO DI CASA

C’è Fognini tra Roddick e l’ultima corsa: «Eccitante» Andy ha annunciato il ritiro non appena uscirà dal torneo e Fabio è pronto alla sorpresa: «Devo solo rispondere bene» NEW YORK

Roddick-Fognini nel terzo turno degli Us Open, all’ultimo torneo della carriera dell’idolo di casa, che qui, nel 2003, ha vinto l’unico Slam dei 32 titoli ed è arrivato al numero 1 del mondo. Roddick che ha appena distrutto baby-Tomic, Roddick che sogna l’ultima corsa nella scia degli eroi da bambino: Sampras che vinse a 19 anni il primo Slam, Connors che a 39 volò miracolosamente fino alla semifinale

(«Non avevo i biglietti ma in qualche modo entrai sempre sul Centrale, vorrei una chance come la sua»), Agassi che è stato idolo e mentore («Fortuna che non ho chiuso io la sua carriera nel 2006, servendo per il match, mi sarebbe venuto da piangere»). Stasera, esperienza e ambiente saranno per l’americano, come i precedenti (1-0 sull’erba di Eastbourne, quest’anno) e classifica (n. 22 contro 59). Ma «Fogna» ha 5 anni di meno (25 a 30) e più talento e tocco del picchiatore, schiavo di servi-

zio-dritto, sia pure di prima qualità. Fogna, quand’è «on fire», è imprevedibile, ubriacante, ingiocabile, alla Schiavone. Con quei vincenti, tirati in scioltezza da fondo, secchi e perentori destinati ad angoli e righe introvabili ai più. Come mostra a Garcia Lopez, uno degli spagnoli con più «braccio», stoppato 6-4 6-4 6-2. Risposta Roddick è «handsome»: «proprio bello», per le donne, tanto che ha sposato la bellissima modella Brookline Decker. Roddick ha personalità e senso dell’umorismo. Roddick non ce la fa più di fisico e motivazioni (come vorrebbe il coach doc, Larry Stefanki). Roddick, Roddick, Roddick...

Fabio è eccitato: «Lui che ha fatto la storia contro una prospettiva "top ten"... Bello, il Centrale, una delle sue ultime partite, l’ultima, perché no? E finisce in... "Fogna". La prima cosa è rispondere al servizio, ma mi preoccupa e non mi preoccupa, io sono un buon restatore (spagnoleggiante, da risponditore, retaggio degli ultimi coach, da Serrano a Perlas), ma se lo tengo sul rovescio, dove fa più fatica...». E il pubblico feroce della Grande Mela? «Normale che tifi per lui, mi piace quell’atmosfera, sono pronto». Sarà un Fognini più pazzo o intelligente? «Cinquanta e cinquanta, ma la pazzia sta andando bene». v.m.

Fabio Fognini, 25 anni, al secondo turno ha battuto Garcia Lopez EPA

Vinci ed Errani non si fermano Ottavi di nobiltà

VINCE ANCHE SERENA

Federer sul velluto Che fatica per Murray LUCA MARIANANTONI

Roger Federer e Andy Murray planano alla seconda settimana per vie differenti: il numero 1 del mondo demolisce in tre set il povero Fernando Verdasco danzando sul campo con la leggerezza di una piuma; lo scozzese invece annaspa vincendo in quattro, ma con tre tie-break, sul delizioso Feliciano Lopez.

Roberta piega la Cibulkova, Sara spazza via la Puchkova. Potrebbero sfidarsi nei quarti DAL NOSTRO INVIATO

VINCENZO MARTUCCI

NEW YORK Sognando i quarti l’una contro l’altra, dopo Roberta Vinci, anche Sara Errani si qualifica agli ottavi agli Us Open portando due azzurre per la quarta volta così avanti nel quarto Slam dell’anno. Non è un caso che siano le due italiane più in crescita e in forma, e le più quotate in classifica (numero 19 e 10 del mondo), Robertina domando la Cibulkova in due set tatticamente perfetti (6-2 7-5), Sarita spezzando la potente Puckhova, molto più brava dell’etichetta di numero 143 del mondo (6-1 6-1 in un'oretta). Anche se le «gemelle d'Italia» troveranno domani avversarie difficili: Angelique Kerber e Agnieszka Radwanska, 6 e 2 della classifica. Sara Errani, 25 anni, durante il match contro la russa Puchkova REUTERS Riscatto A 29 anni, Vinci batte

un altro record personale-Slam, dopo gli ottavi di Wimbledon. Eppure, a 24, pensava al ritiro: «Non ho passato bei momenti, devo ringraziare le persone che mi sono sempre state vicine, Francesco (Cinà), senza il quale non sarei dove sono adesso e chi sono adesso, e soprattutto i miei genitori, che mi hanno fatto ricredere». Il numero 70 Wta non le poteva bastare: «Io sono molto dura, molto "tignùsa"». Poi il tennis italiano donne ha riscritto la storia: «Nel 2009, Flavia (Pennetta) è diventata la nostra prima numero 10 del mondo, nel 2010, Francesca (Schiavone) ha vinto il Roland Garros, quest’anno, Sara (Errani) è andata in finale a Parigi ed è salita fra le prime 10. Ho visto che altre ragazze simili a me sono arrivate: noi quattro siamo molto intelligenti, mature e testarde che vogliono sempre migliorare e si trainano l’un l’altra».

Aggressività Così, a dispetto dell’età e delle misure minime (1.63 per 60 chili), dopo i tre titoli-record 2011, la tarantina si sta superando anche negli Slam, dominando lo scambio contro Dominika Cibulkova in un’oretta e mezza, con 30 gradi inzuppati di umidità e aggravati dal vento. Un altro passettino avanti della formichina azzurra, dopo i 2 match point annullati al secondo turno alla Shvedova, e alla vigilia degli ottavi contro «la nuova Hingis», Agnieska Radwanska: «Mi ha battuto 4 volte su 4, è forte, solida, sbaglia poco, si muove bene, ma gioca bene quando si appoggia sulla palla dell’avversaria, sennò fa un po’ fatica. Va aggredita. E’ numero 2 del mondo, ma io sono 19, sto giocando bene, domenica ho vinto Dallas, sono i miei primi ottavi qui. Comunque, salirò al 17-record, le "top ten" non sono più un sogno... Devo crederci».

Roberta Vinci, 29 anni, per la prima volta agli ottavi a New York ANSA

Qualità Roberta è sempre stata

brava nella tattica: «Due servizi persi, ma ho iniziato bene, ho cambiato ritmo, ho spinto di dritto, ho variato di rovescio, appena ho potuto sono andata avanti». Ma non può sprintare per più di un’ora. E, come rifiata, sul 6-2 3-3, è nei guai: «Nel secondo set, mi è venuta un po’ paura, e sono finita 5-3 sotto». Un po’ stanca, un po’ frenata dalla Cibulkova, e molto impaurita: «Mi sono detta: "Devo andare avanti e spingere il più possibile, sennò rischio il vincente"». Così recupera il 5-5 e firma il 6-5: «Quanti italiani avrebbero tentato il servizio-volée? «Lì ho avuto paura di aver paura e, poiché soffrivo da fondo, mi sono giocata il punto dove sono più forte». Così sigla il match, 7-5, con la stop volley di dritto: «Ci si arrangia con quello che hai, io devo usare più la testa che i colpi, mi sono piaciuta molto come atteggiamento. Non ho mollato mai». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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la guida L’argentino Leonardo Mayer, dopo la vittoria contro Tommy Robredo al secondo turno, è finito all’ ospedale per disidratazione. L’incontro con lo spagnolo era durato 3 ore e 7’. Il sudamericano è stato sottoposto ad una serie di controlli tutti negativi: «Negli spogliatoi era distrutto e aveva i crampi», racconta lo spagnolo Marc Lopez. Mayer ieri si è ritirato dal doppio, ma oggi sfida Del Potro. US OPEN (Flushing Meadows, 18.812.000 $, cemento). Uomini, secondo turno: Kohlschreiber (Ger) b. Paire (Fra) 6-7 (4) 6-3 3-6 6-2 7-6 (4); Roddick (Usa) b. Tomic (Aus) 6-3 6-4 6-0; Benneteau (Fra) b. Novikov (Usa) 3-6 6-4 7-6 (1) 7-5; Zemlja (Slo) b. Stebe (Germany) 6-4 2-6 6-4 6-4; Isner (Usa) b. Nieminen (Fin) 6-3 6-7 (5) 6-4 6-3; FOGNINI b. Garcia-Lopez (Spa) 6-4 6-4 6-2; Tipsarevic (Ser) b. Baker (Usa) 6-4 6-3 6-4; Wawrinka (Svi) b. Darcis (Bel) 6-7 (6) 6-3 4-6 6-1 7-5; Hewitt (Aus) b. Muller (Lus) 3-6 7-6 (5) 6-7 (5) 7-5 6-4; Dolgopolov (Ucr) b. Baghdatis (Cip) 6-4 3-6 6-0 7-6 (5); Del Potro (Arg) b. Harrison (Usa) 6-2 6-3 2-6 6-2; Mayer (Arg) b. Robredo (Spa)

6-1 6-4 4-6 7-5; Almagro (Spa) b. Sock (Usa) 7-6 (3) 6-7 (4) 7-6 (2) 6-1; Cilic (Cro) b. Nishikori (Giap) 6-3 6-4 6-7 (3) 6-3; Klizan (Slk) b. Chardy (Fra) 6-4 6-4 6-4; Federer (Svi) b. Verdasco (Spa) 6-3 6-4 6-4; Murray (Gb) b. Lopez (Spa) 7-6 (5) 7-6 (5) 4-6 7-5 (4). Donne, terzo turno: Azarenka (Bie) b. Zheng Jie (Cina) 6-0 6-1; Tatishvili (Geo) b. Minella (Lus) 7-5 6-0; VINCI b. Cibulkova (Slk) 6-2 7-5; A. Radwanska (Pol) b. Jankovic (Ser) 6-3 7-5; S. Williams (Usa) b. Makarova (Rus) 6-4 6-0; Pironkova (Bul) b. Soler (Spa) 6-1 6-7 (3) 6-3; Kerber (Ger) b. Govortsova (Bie) 6-1 6-2; ERRANI b. Puchkova (Rus) 6-1 6-1. OGGI (dalle 17, diretta Eurosport ed Eurosport 2). Principali incontri: Djokovic (Ser) c. Benneteau (Fra); Roddick (Usa) c. FOGNINI; Azarenka (Bie) c. Tatishvili (Geo); Sharapova (Rus) c. Petrova (Rus); Isner (Usa) c. Kohlschreiber (Ger); Hewitt (Aus) c. Ferrer (Spa); Wawrinka (Svi) c. Dolgopolov (Ucr); Stosur (Aus) c. Robson (Gb); Del Potro (Arg) c. Mayer (Arg); Johnson (Usa) c. Gasquet (Fra); Bartoli (Fra) c. Kvitova (Cec); Tipsarevic (Ser) c. Zemlja (Slo).

Erede La Spagna si salva con Nicolas Almagro che vince il braccio di ferro con il 19enne del Nebraska Jack Sock, appena numero 243 del mondo, ma ispirato a dovere dal pubblico che lo incita dal primo all’ultimo punto. Sock ha stoffa giusta e se ne accorge anche Almagro, incapace di strappargli la battuta fino ai primi game del terzo set su una situazione di un set per parte. L’americano va sotto 4-1, poi si riprende trascinando il rivale ad un nuovo tie-break che cede più per l'inesperienza che per i meriti altrui. «Il dopo Roddick? Non sono certo io, ci sono 7-8 giovani americani più forti di me. Io devo migliorare ancora in tutto. Ne riparliamo più avanti». Servono 3 ore e 33 minuti a Marin Cilic per affossare il giapponese Nishikori mentre a sorpresa lo slovacco Martin Klizan, numero 52 del mondo con oltre il 70% dei punti conquistati nel circuito Challenger, infila un triplice 6-4 al più quotato Jeremy Chardy. Rivincita Serena Williams non aveva ancora digerito la batosta che l’outsider Makarova le aveva inflitto all’Open d’Australia a gennaio. Questa volta Serena è attenta a non darle confidenza; l’allontana con il break del decimo game e poi la finisce lasciandola al palo nella seconda frazione. Poi si rivolge ai 20 mila dell'Arthur Ashe, pronti oggi a salutare quella che potrebbe essere l’ultima di Andy Roddick: «Tranquilli, io non sono vicina alla pensione, non vi posso lasciare ragazzi, adoro troppo questo sport». © RIPRODUZIONE RISERVATA


DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012

PARALIMPIADI LONDRA

TENNIS

Vergeer: successo n. 466 consecutivo Più di Federer, meglio delle Williams. La tennista olandese Esther Vergeer ha collezionato a Londra la 466 vittoria con

secutiva nel torneo paralimpico che si è aperto ieri. I numeri di Esther sono da capogiro: non perde dal 2003, in questi 9 anni ha vinto 42 titoli dello Slam, tra singoli e doppi, e ora difende l’oro olimpico conquistato a Pechino con un 6 0 6 0 in finale sulla giapponese Domori. La Vergeer

tra il 2004 e il 2006 ha conquistato 250 set di fila e, nella storia dello sport, è seconda solo al re dello squash, Jahangir Khan, che ha vinto 555 match di fila tra l’81 e l’86. «Tutti parlano di questo record e mi chiedono se sono sotto pressione» ha detto ieri. Poi ha vinto.

LA GAZZETTA SPORTIVA

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getto del peso F 54/55/56. Il 42enne si è meritato gli applausi degli 80mila dell’Olympic Stadium, anche ieri esaurito. Pettorale 2697, è salito sulla speciale sedia per i lanci, poi con 4,54 ha chiuso 19o e ultimo delle eliminatorie. «E’ stata comunque un’esperienza intensa e unica».

LA PRIMA VOLTA

Fuori Bernardi Pesista di S. Marino Christian Bernardi è stato il primo sammarinese in assoluto in gara ai Giochi Paralimpici, impegnato nella disciplina del

NEI 200 IN 21"30

Pistorius stupisce Semifinale da primato LONDRA

UNA FAVOLA! Camellini superstar Doppietta d’oro con due record Nuotatrice pazzesca: dopo i 100 sl, bis nei 50 Lacrime sul podio, l’abbraccio col fidanzato DAL NOSTRO INVIATO

PIERANGELO MOLINARO LONDRA

Cecilia è una macchina da guerra. Non lasciatevi ingannare dal suo sorriso dolce, quando decide una cosa, parte e vince. Lo ha fatto venerdì sui 100 stile libero quando ha portato all’Italia la prima medaglia d’oro di Londra, si è ripetuta ieri nello sprint puro, i 50 sl, scrivendo una delle pagine della storia del nuoto paralimpico come solo le campionesse sanno fare. Al mattino la Camellini ha avvisato le avversarie stabilendo in batteria il primato mondiale, 31"15, limite (31"21 il vecchio) che ha strappato all’azzurra Maria Poiani Panigati, che l’aveva fissato il 14 settembre 2008 nella vasca olimpica di Pechino proprio davanti a lei. La finale Certo, non tutte si dan-

no per vinte, fra queste la cinese Li Guizhi, che aveva già spaventato l’azzurra venerdì nella batteria dei 100, dove alla fine si è classificata terza. In finale la Li è stata più lesta nelle pri-

pianto sul podio — confida Cecilia — mi sono trattenuta, ma venerdì era la prima volta che a una Paralimpiade sentivo l’inno suonato per me, non ce l’ho fatta. Ma credetemi, non è stato più facile. Dopo il record in batteria avevo paura di fallire la finale, tutti davano per scontato l’oro». La prossima Sempre sul podio,

ma non è finita. Oggi la Camellini sarà ancora in vasca per i 100 dorso, dove vanta il secondo tempo al mondo. «Ho stabilito il primato mondiale ad aprile, poi una cinese ha fatto meglio. Non sono stanca, posso ancora fare bene. Stasera cena leggera e poi domani di nuovi in vasca. Mi voglio divertire, fare ancora una bella gara, ma adesso scusate, devo scappare». L’amore Sì, scappare per tra-

Assunta Legnante, 34 anni, in gara con la maschera di Diabolik REUTERS

me bracciate nonostante il miglior tempo di reazione dell’italiana, ma poi Cecilia, vedendo il traguardo con gli occhi del cuore, l’ha superata sul finale per conquistare il secondo oro e migliorare il freschissimo limite mondiale, 30"94, contro 31"01 della cinese, pure lei sotto il record stabilito alla mattina. Un capolavoro. Il podio Sul podio Cecilia non

ha pianto, le lacrime le aveva spese tutte venerdì, ha cantato

l’inno e accarezzato la medaglia, una medaglia costata tanti sacrifici. «Ma Ceci può crescere ancora molto — spiega il responsabile del nuoto Riccardo Vernole — sia dal punto di vista atletico che tecnico. Ha un ottimo allenatore, Alessandro Cocchi, e sono fiducioso. Ceci non ha paura di fare fatica». No, è adesso ha la sicurezza in corpo di chi il proprio dovere l’ha già fatto. Ieri non ha strappato costumi come era successo prima dei 100 sl, «Non ho

sformarsi in tifosa. Una tifosa piena d’oro ma capace di vivere l’ansia dell’attesa dall’altra parte della barricata. In vasca nell’ultima gara della serata c’era Francesco Bettella per la finale dei 200 S2. Francesco è tetraplegico grave per una malattia degenerativa che colpisce gli assoni delle cellule nervose, malattia per ora incurabile. Galeotti sono stati per loro gli Europei in Islanda nel 2010. «Abbiamo cominciato a sentirci — racconta Cecilia — poi sono andata da lui a Padova. E usavo tutte le scuse con la mia famiglia, tipo: "Andiamo a visitare la basilica di Sant’Antonio", oppure "che bella città, perché non torniamo a visitarla?". In fretta hanno mangiato la foglia. Così io e Francesco siamo insieme da più di due anni.». Una bella storia, pulita e ricca di sentimento fra due ragazzi rinati con lo sport. Li vedremo ancora, Cecilia speriamo sul podio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Cecilia Camellini, 20 anni, modenese di Formigine. Per vincere il 2o oro (ieri nei 50 sl) è diventata la prima a scendere sotto i 31" (30"94) EPA

MEDAGLIERE NAZIONE 1. CINA 2. AUSTRALIA

O A B 20 15 21 11 5 13

TOT 56 29

3. GRAN BRETAGNA 4. UCRAINA

9 9

16 11 6 7

36 22

5. RUSSIA 6. USA

8 6

9 6

5 10

22 22

7. NIGERIA

4

3

0

7

8. BRASILE 9. CUBA

4 4

2 2

3 2

9 8

10. IRLANDA 11. GERMANIA

4 3

0 6

0 7

4 16

12. CANADA 18. ITALIA

3 2

4 1

1 1

8 4

OGGI

APPUNTAMENTI DA SEGUIRE NUOTO Cecilia Camellini

100 dorso S11 Batterie ore 11.31, finale 19.12 CALCIO A 5

(non vedenti) Francia-Cina

Ore 12 BASKET IN CARROZZINA Australia-Stati Uniti ATLETICA Oscar Pistorius

Finale 200 metri T44 Ore 22.15 TENNISTAVOLO Pezzutto c. Liu Jing (Cina)

Finale oro ore 12.45 TV

Dirette su RaiSport 1 e 5 canali Sky

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Le frecce Ma altri due sprinter

hanno ieri fatto impazzire gli 80 mila dello stadio olimpico, Prima il britannico Richard Whitebread, vincitore dei 200 T13 (biamputazione alta sulla coscia) in 24"38 con un grandissimo finale che ha ricevuto un’ovazione pari a quella di Mo Farah, il campione olimpico di 5000 e 10.000. In serata a stupire è stato l’irlandese Jason Smith, ipovedente che si allena negli Usa con Tyson Gay e ha vinto i 100 in 10"46, primato mondiale. In Italia sarebbe titolare della staffetta dei normodotati. Assunta In mattinata Assunta

Ore 20

RISULTATI a pagina

E pensare che volevano spaventarlo: il brasiliano Alan Cardoso Oliveira (21"88) e lo statunitense Blake Leeper (22"23) nelle batterie dei 200 ci hanno provato, ma Oscar Pistorius ha risposto con un primato mondiale 21"30. Fantastico. Non poteva essere più sontuosa la sua entrata in scena alla Paralimpiade di Londra, dove parteciperà ad altre tre gare, 100, 400 e staffetta. Il pubblico la sua gara l’ha vista in piedi, alzandosi già quando il suo nome è stato chiamato al blocco di partenza. Lui ha salutato, poi si è accoccolato ed è partito come un missile. L’ha un po’ favorito il fatto di essere in ottava corsia che gli ha permesso subito di accelerare, ma Oscar è stato semplicemente perfetto, spingendo sino all’ultimo passo.

&

Legnante si è classificata 8a nella finale del disco non vedenti con 30.81. Mercoledì sarà in gara nel peso dove è favorita. Non le sono bastati gli occhi di Diabolik dipinti sulla mascherina che è obbligata a portare in gara. «Avrei preferito lanciare il giavellotto — afferma Assunta — che lanciavo anche quando ci vedevo, nel disco devo proprio affinare la tecnica. Sarà per Rio 2016». pa. m.

LA STORIA NEL 2003 HA UCCISO DUE PERSONE, NEL 2011 HA PERSO UNA GAMBA IN UN INCIDENTE: E’ CONSIDERATO PERICOLOSO

Efayena omicida e redento, ma escluso dal ministero DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

STEFANO BOLDRINI LONDRA

La Paralimpiade è una miniera di storie, dagli ex terroristi (il nuotatore spagnolo Sebastian Rodriguez) ai superstiti (la pallavolista inglese Martine Wright) delle bombe che il 7 luglio 2005 ammazzarono 52 persone negli attentati alla metropolitana di Londra, ma questa rischia di batterle tutte: il sollevatore di pesi britannico Paul

Efayena, 34 anni, londinese di Peckham, figlio di nigeriani, due omicidi sulla coscienza, dopo essere stato inserito nella squadra, è stato escluso alla vigilia dei Giochi. L’accredito, in un primo momento concesso, gli è stato tolto dall’Home Office, il ministero dell’Interno, perché «una persona che potrebbe mettere a rischio la sicurezza, non ha lo spirito per partecipare alla Paralimpiade». Gli avvocati di Efayena hanno fatto reclamo. Domenica scorsa è arrivato il no definitivo, ma la batta-

glia continua perché «gli è stato negato un diritto e lo sport è la via della redenzione per Paul. Puntiamo ad un accredito last minute, oppure ci batteremo per la prossima Paralimpiade». L’orrore Se lo sport è riuscito

nell’impresa di redimere Paul, ha compiuto un miracolo. Nel 2003, era un gangster di strada: violento, irascibile e sadico, forte di una stazza gigantesca. Ha due bicipiti che sembrano il tronco di una quercia. Un giorno rapì e torturò due uomini,

costretti a bere il loro sangue prima di essere uccisi con una mazza da baseball. I due erano immigrati che cercavano asilo. Nella logica perversa della malavita, avevano commesso uno sgarro. Paul non ebbe pietà. Li torturò con le scosse elettriche. Arrestato e condannato nel 2006 a 9 anni di carcere, tra sconti e buona condotta è uscito nel marzo 2011. Tre mesi dopo, fu coinvolto in un incidente con la moto. I medici furono costretti ad amputargli la gamba destra all’altezza del ginocchio.

L’inglese Paul Efayena, 34 anni

La reazione di Efayena, che ora partecipa a iniziative di solidarietà, è stata di buttarsi nello sport. Sei mesi fa è stato inserito nella nazionale dei pesi, rappresentando la Gran Bretagna a Dubai e Malesia. Era considerato una potenziale medaglia perché, anche dopo l’amputazione, è forte come un toro, ma l’Home Office è intervenuto perché la vicenda poteva rilevarsi imbarazzante. I responsabili della nazionale paralimpica, dopo aver inviato una lettera di protesta, hanno promesso a Paul: «A Rio ci sarai». Speriamo: le vie della redenzione sono infinite. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012

BASKET VERSO SLOVENIA 2013

Nazionale a Trieste LUCA CHIABOTTI

Non è una partita banale. Ma non per l’avversaria, la meritevole Repubblica Ceca che recupera il veterano ex Nba Jiri Welsch, assente nella gara di andata, e che ha steso la Turchia con 18 punti di scarto. Vincere significa qualificarci all’Europeo 2013 sul campo, invertendo una tendenza negativa che dura ormai da troppi anni.

Italia sul traguardo Gallo: «Ora si parte» Battendo i cechi, gli azzurri si qualificano all’Europeo «Contenti ma c’è tanta strada: non è l’Olimpiade» tori Nba per creare una Nazionale vincente. Ci abbiamo creduto, siamo stati respinti con perdite e adesso appare tutto più chiaro. Manca un’altra prova: superare la pressione da risultato quasi in mano. Gli azzurri stavano scivolando col Portogallo, fatto rientrare dal -26, per carenza di cinismo, non possono tremare oggi in vista del traguardo.

«Tutti dobbiamo fare qualsiasi cosa per la squadra, anche Bargnani e Belinelli» All’Europeo del 2007 ci siamo andati, dopo il flop del 2005, strapagando la wild card per il Mondiale in Giappone che, di fatto, ci evitò il contemporaneo torneo di qualificazione (al quale partecipò anche la Russia che poi vinse il titolo...). Nel 2009, siamo stati eliminati dalla Francia nei ripescaggi che avremmo dovuto giocare anche dopo la mancata qualificazione del 2010, salvo poi trovarci in Lituania nel 2011 per l’allargamento a 24 squadre della competizione. Conquistare un posto in Slovenia sarà il primo obbiettivo raggiunto con la Nazionale da questa generazione azzurra. Un risultato di minima, ma significativo: inutile sperare di saltare le elementari o credere che bastino dei gioca-

Gallinari Concetti espressi ieri a

Danilo Gallinari, 24 anni, top scorer azzurro CIAM-CAST

Trieste anche da Danilo Gallinari, miglior realizzatore e rimbalzista azzurro, unico giocatore Nba rimasto dopo il no di Andrea Bargnani e Marco Belinelli: «Siamo molto contenti per aver ottenuto cinque vittorie consecutive ma dobbiamo ricordarci che sono gare di qualificazione ad un Europeo e non Olimpiadi o Mondiali. Il percorso comincia ora e c’è ancora tantissima strada da fare. Tutti noi ricordiamo le critiche dello scorso anno e la tanta roba che ci è caduta addosso, per questo stiamo lavorando a testa bassa. Il nostro obbiettivo è affermar-

si e farci rispettare a livello europeo». Ruolo Il traguardo vicino e le poche certezze sull’impegno degli azzurri della Nba, portano già a guardare più in la della qualificazione: «Purtroppo le mie condizioni fisiche mi hanno costretto a saltare tre estati azzurre di fila ma qui sto bene e la mia disponibilità c’è sempre stata e c’è tuttora — dice Gallinari —. Il mio ruolo in questa squadra? E’ sempre uguale: sono a disposizione e faccio qualsiasi cosa mi chiede l’allenatore. E’ una mia caratteristica: non pretendo che sia la squadra ad adeguarsi al mio gioco. Credo che sia l’atteggiamento giusto e debba esserlo da parte di tutti. L’anno scorso s’è visto che il talento da solo non basta, anzi non ci ha portato da nessuna parte. Quando Bargnani e Belinelli torneranno in azzurro, sarà ancora più bello. E tutti dovremo metterci a disposizione e fare quello che la squadra ha bisogno, anche loro due». © RIPRODUZIONE RISERVATA

la guida Diretta 20.30 SportItalia 2 Turchia, rischio Bielorussia C’è Montenegro-Serbia Stasera a Trieste (ore 20.30, diretta SportItalia2) l’Italia battendo la Rep. Ceca può qualificarsi all’Europeo 2013 con due giornate di anticipo. Stessa situazione per Montenegro, Croazia e Ucraina, anche se per le ultime due squadre, entrambe del gruppo C, il discorso vale se tutte e due vincono. Gruppo A Islanda-Slovacchia, Estonia-Israele, Montenegro-Serbia. Class.: Montenegro 6 vinte-0 perse; Serbia, Estonia 4-2; Israele 3-3; Islanda 1-5; Slovacchia 0-6. Gruppo B Lussemburgo-Germania, Bulgaria-Azerbaigian. Riposa: Svezia. Class.: Germania 4-0; Azerbaigian, Svezia 3-2; Bulgaria 2-3; Lussemburgo 0-5. Gruppo C Ucraina-Austria, Cipro-Croazia. Riposa: Ungheria. Class.: Croazia 4-0; Ucraina 4-1; Ungheria, Austria 2-3; Cipro 0-5. Gruppo D Romania-Georgia, Bosnia-Olanda. Riposa: Lettonia. Class.: Georgia 3-1; Bosnia, Lettonia 3-2; Olanda 2-3, Romania 1-4. Gruppo E Polonia-Svizzera, Albania-Finlandia. Riposa: Belgio. Class.: Finlandia 4-0; Belgio, Polonia 3-2; Svizzera 2-3; Albania 0-5. Gruppo F Italia-Rep. Ceca, Bielorussia-Turchia. Riposa: Portogallo. Class.: Italia 5-0; Rep. Ceca 4-1; Turchia 2-2; Bielorussia 1-4; Portogallo 0-5. Si qualificano all’Europeo 2013 le prime due di ogni girone e le 4 migliori terze.

AMICHEVOLI

Brown 28 ma Siena perde Cantù e Varese vincono (a.r.) In una Bormio già invernale, il Galatasaray ha battuto la Mps Siena 87 82 (Brown 28, Moss 16; Hawkins 16). Illuminante scambio di twitter tra ex senesi tra Hawkins e l’amico McIntyre negli Usa: «Abbiamo giocato contro la nostra vecchia squadra e vinto di poco. A loro mancherà molto Stonerook» scrive David, «Lo so era il collante» risponde Terrell. Ieri sempre a Bormio, Varese ha superato Roma 83 67 (Ere 16, Banks 15; Goss 21, Czyk 18), mentre Cantù, in casa, ha battuto Biella 68 65 (Brook 25, Mazzarino 14; Robinson 15, Jurak 12). A Carisolo (Tn) Cremona Trento 65 57 (Harris 16, Ruini e Porzingis 10; Dordei 13). SCAMBIO (a.b.) Taranto (A 1 donne) ha preso il play israeliano Liron Cohen da Schio dove è già approdata la tarantina Sottana. Ora le tricolori puntano su Antibe e Santucci o Wabara.

4

UNA PIAZZA STORICA

I NUMERI

31

Triestini in Nazionale tra i quali Rubini, Pieri, Iellini, Vecchiato, De Pol

15

Anni dall’ultima volta in cui la Nazionale ha vinto 5 gare ufficiali di fila: nel 1997 arrivò a 8 (e vinse l’argento europeo)

15.2 Punti di Gallinari miglior realizzatore azzurro e top, con Cusin, a rimbalzo: 6.6

5

Scudetti vinti da Trieste nella sua storia, tutti con la Ginnastica. Miglior piazzamento successivo, terza nel 93-94

3

Squadre di Trieste in serie A nella stessa stagione 1949-50: Ginnastica, Lega Nazionale e Polizia Civile

1

Triestino in Nazionale oggi: Daniele Cavaliero, nella foto sotto in serie A con la Coop nel 2004, anno del fallimento della Pallacanestro Trieste

Il PalaRubini da 6943 posti CAST

Tornati tra i pro’ dopo otto anni da incubo Dal fallimento alla Legadue: Trieste ha un potenziale da 7000 spettatori LORENZO GATTO

Riaffacciatasi dopo otto lunghe stagioni tra i professionisti del basket, Trieste festeggia stasera il ritorno della nazionale italiana. Festa doppia per una città che dopo aver sofferto nell’anonimato delle serie minori, ha celebrato a giugno la promozione in Legadue. Il fallimento del 2004 e il lungo calvario tra i dilettanti sembrano ormai alle spalle: l'Acegas, socio di riferimento e sponsor della prima squadra, ha confermato il suo impegno anche per le prossime stagioni nel contesto di una società che ha allargato il suo cda accogliendo, oltre a professionisti triestini, anche l'ex presidente della Virtus Bologna, Paolo Francia. Incubo Dall'incubo di una retrocessione in serie C sfiorata nella stagione 2007/2008 al ritorno tra i professionisti: otto anni di sofferenza cancellati da una gara-cinque contro Chieti che ha riportato al palaRubini quasi settemila spettatori. Un patrimonio da preservare con un progetto serio e credibile: i primi passi in Legadue sembrano confermare l'idea di una Pallacanestro Trieste desiderosa di consolidarsi riprendendo un posto stabile nel basket professionistico. Salutati, non senza nostalgia i protagonisti dell’ultima entusiasmante stagione, l’Acegas ha cullato per qualche settimana l'affascinante ipotesi di tesserare Marko Milic poi ha puntato su una coppia di stranieri esperta e affidabile, Da Treviso è arrivato Jobey Thomas, da Teramo Brandon Brown, due punti di riferimento ai quali sono stati aggiunti il play ex Milano Ariel Filloy e una scommessa come il giovane Nikita Mescheriakov, ala bielorussa formatasi alla Wake Forest University che nelle sue prime settimane triestine ha già convinto tutti. Assieme a loro confermati capitan Carra, il pivot Gandini e una nidiata di giovani che hanno nel play triestino Michele Ruzzier la loro punta di diamante. In attesa di ritrovare la Legadue, Trieste è pronta ad abbracciare e coccolare la Nazionale. © RIPRODUZIONE RISERVATA


DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012

ATLETICA IL 27˚ MEETING VENETO

Vale 9"78 nei 100: può sfruttare l’assenza di Blake e Bolt E il Vaticano invita Usain a un incontro sulla libertà religiosa Torna il meeting di Padova (edizione numero 27) e, come per tutta l’estate dell’atletica internazionale, si torna a parlare di Giamaica. E’ un dolce tormentone. Non ci sono Usain Bolt (invitato perfino dal Vaticano a un incontro sulla libertà religiosa in programma a Roma il 19 aprile), Yohan Blake, Shelly-Ann Fraser e Veronica Campbell? Poca importa: l’Isola sforna campioni come fossero michette e le alternative non mancano. Si prendano le liste mondiali stagionali di 100 e 200 maschili: nel primo caso gli atleti made in Jamaica occupano sei dei primi dodici posti, nel secondo addirittura cinque dei primi sei. All’Euganeo sarà Nesta Carter a tener alta la bandiera. E non è un nome da poco. Con un personale di 9"78, per esempio, Nesta è il quinto uomo più veloce di sempre nei 100 alle spalle di Bolt, Gay, Blake e Powell. Giamaica, sempre Giamaica: non a caso Natalie Neita-Headley, ministro dello sport (senza portafoglio), nelle scorse ore ha chiesto alla Iaaf che il meeting di Kingston entri nella Diamond League.

A

Staffetta Carter, 26enne allievo

di Stephen Francis, ha diversi legami con l’Italia. Perché quel 9"78 lo ha centrato a Rieti nel

LE STELLE

l’Euganeo sarà uno dei nove medagliati di Londra. Due dei quali individuali: Jason Richardson, argento nei 110 ostacoli e Fabrizio Donato, bronzo nel triplo. Italiani Sarà il pimpantissimo 36enne laziale il faro azzurro: in pedana ritrova Daniele Greco, Fabrizio Schembri e il russo (di papà nigeriano) Lyukman Adams, nono ai Giochi e bronzo iridato indoor. Tra altri reduci da Londra (Riparelli, Abate e la Rosa), l’attesa è per i 200 donne: insieme alla veronese Gloria Hooper, Libania Grenot, nell’ambito di un gran cast, potrebbe fare ottime cose. Tra oggi a Padova e martedì a Rovereto, sedi di incontri più o meno carbonari, parte anche la lunga rincorsa elettorale federale. Il quadro delle forze in campo, dopo, sarà più chiaro.

2010, perché da sette anni trascorre l’estate facendo base a Lignano Sabbiadoro col club Mvp (oggi la stessa Fraser, Melaine Walker, Kaleise Spencer, Shericka Williams e Christine Day sono ospiti dell’Udinese per la sfida alla Juventus) e perché debuttò all’estero ai Mondiali juniores di Grosseto 2004, semifinalista nei 200. La sua fama è però soprattutto legata alla 4x100: Nesta, partenza esplosiva con pochi eguali, è stato il primo frazionista della staffetta giamaicana ai Giochi di Pechino 2008 e Londra 2012 e ai Mondiali di Daegu 2011, tre ori e tre record del mondo.

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la guida Donato, Greco e la Grenot Diretta RaiSport 2 alle 19.30

Stelle Mancò solo l’appunta-

mento iridato di Berlino 2009, quando gli venne preferito Steve Mullings. Semmai è individualmente che non sempre ha tenuto fede alle attese: lo scorso anno 7˚ sui 100 in Sud Corea, quest’inverno è stato d’argento nei 60 dei Mondiali indoor di Istanbul. Ma a Londra, dopo il 6˚ posto nei 100 e il 5˚ nei 200 ai Trials, è rimasto a guardare. E’ ancora in condizione: in stagione ha corso tre volte in 9"95, le ultime a Losanna e a Zurigo sotto la pioggia. Nel mirino, stasera, il 10"10 del record del meeting che detiene in comproprietà: lo centrò la scorsa edizione con -1.6 di vento. Al-

Nesta Carter, 26 anni, personali di 9"78 sui 100 e 20"25 sui 200, è vice iridato in carica dei 60 indoor EPA

Ore 19. Lungo D: Hayes, Gipson, Jimoh (Usa); Klyshina (Rus); Mironchyk (Bie); Costa (Bra); Vicenzino. Asta D: Boyd (Aus); Ryzih (Ger); Savchenko (Rus): Giordano Bruno, Bruni. 19.10. 100 u. 23 D: Siragusa. 19.15. Peso: Mikhnevich (Bie); Rhode (Can); Kovacs (Usa); Dal Soglio, Di Maggio, Ricci. 19.20. 100 u. 23: Marani, Obou. 19.30. 200 disabili. 19.40. 200 D: Krivoshapka (Rus); Ryemyen, Stuy (Ucr); Tarmoh (Usa); Simpson, McLaughlin (Giam); Grenot, Hooper. 19.50. 100: Carter (Giam); Kimmons, Newman (Usa); Pognon (Fra); Riparelli, Tumi. 20. 1500 D: Mishchenko (Ucr); Fomenko (Rus); Achola (Uga); Rodriguez (Spa); Cusma, Magnani. 20.10. 400: A. Taylor, C. Smith (Usa); Steele (Giam); Cisneros (Cuba); Juarez. Triplo: Adams (Rus); Yastrebov (Ucr); Donato, Greco, Schembri. 20.20. 800: Riseley (Aus); N. Kipkoech (Ken); Balla (Qat); Benedetti. Peso D: Tarasova (Rus); Mikhnevich (Bie); Borel-Brown (Tri); Rosa, Stevanato, Bordignon. 20.30. 800 D: Maracheva, Kofanova (Rus); England (Ing); Pierce (Usa); Sum (Ken); Milani. 20.45. 110 hs: Richardson, Payne, Akins (Usa); Fourie (Saf); Abate, Tedesco, Devarti. In tv: diretta RaiSport 2, ore 19.30.

S Jason Richardson Il 26enne statunitense, oro mondiale e argento olimpico in carica, è un re dei 110 hs: ha appena portato il personale a 12"98

S Angelo Taylor Il 33enne statunitense, reduce dal successo di giovedì a Zurigo sui 400 hs (48"29), torna sulla distanza piana

S Fabrizio Donato Il 36enne laziale è in gara su una pedana da sempre favorevole: il romeno Marian Oprea, nel 2006, planò a 17.56

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CHALLANGE IAAF IL 71˚ MEETING DAVANTI A 55.000 SPETTATORI

Tutta Berlino per Harting l’uomo che non perde mai

ALTRI BIG

SIMONE BATTAGGIA BERLINO

La città è tappezzata di manifesti con le sue spalle enormi e il faccione da orso buono. A Wittenbergplatz hanno montato pure un maxiposter, 50 metri per 56: c’è lui che scaglia il disco più lontano possibile, sotto lo slogan «Lascia il dolore dietro di te. Gettalo via». Gli organizzatori del 71˚ Istaf di Berlino avevano scelto Robert Harting come testimonial ben prima che vincesse l’oro olimpico ed erano sicuri di non sbagliare. Perché l’omone di Cottbus — imbattuto dall’8 agosto 2010, quando lo spagnolo Mario Pestano lo superò a Lucerna — è il simbolo dell’atletica tedesca e forse anche l’emblema di come la Germania vorrebbe apparire al mondo: solida, affidabile ma allo stesso tempo capace di far sorridere. Con il forcone I 55.000 paganti dell’Olympiastadion oggi avranno di fronte gli otto medagliati tedeschi di Londra, ma l’attesa è tutta per il campione europeo, mondiale e

olimpico in carica. In mille hanno anche comprato il biglietto speciale per il «Robert Harting Fanblock L». La sua gara è il fulcro del meeting e una sconfitta non è contemplata, nonostante la presenza di Alekna e Malachowski. «Qui non posso perdere — spiega il 27enne, 201 centimetri per 130 chili —. Tutti vogliono battermi nel mio salotto, ma non può succedere. Mi sento come un padrone di casa che si mette sull’uscio a far la guardia, in boxer e con il forcone in mano». Imbattibilità Harting affronta

oggi l’ultima gara stagionale e sa che sarà dura superare i 70 metri per la terza volta in carriera, dopo averli varcati due volte nel maggio scorso, il 19 ad Halle con 70.31 e il 22 a Turnov con 70.66 (migliori misure mondiali stagionali). L’importante sarà vincere, per la 34ª volta di fila e inventarsi qualche nuovo modo di festeggiare. A Londra 2012 si è strappato la maglia alla Hulk e ha saltato le barriere dei 110 hs, per poi perdere l’accredito, vedersi negato l’accesso al Villaggio e passare la notte in una

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stazione ferroviaria. Ai Mondiali 2009 invece si era caricato sulle spalle l’orso Berlino, mascotte della manifestazione. Altro che il «Mobot» o la freccia di Bolt. Merritt ci prova Il programma

(senza italiani) ricalca i punti forti dell’atletica tedesca, con un solido programma di lanci. Peso uomini, martello e giavellotto donne presentano il podio dei Giochi, coi padroni di casa David Storl, Betty Heidler e Christina Obergfoll a cercare lo scalpo degli olimpionici Tomasz Majewski, Tatyana Lysenko e Barbora Spotakova. In pista l’attenzione è ancora su Aries Merritt, nei 110 hs alla caccia della gara perfetta per centrare il record del mondo. «Sto bene — raccontava ieri lo statunitense —. Domenica a Birmingham ho "solo" sbagliato le prime cinque barriere». Felix Sanchez nei 400 hs e Greg Rutherford nel lungo completano il cast degli olimpionici individuali, mentre negli 800 Mohammed Aman cercherà ancora di stupire dopo aver battuto David Rudisha giovedì a Zurigo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Pascià Lest vince il Nazionale GRASSO

Il Varennino Pascià Lest oggi riparte da Torino La caccia al Derby di metà ottobre a Roma parte ufficialmente oggi da Torino. Il GP Marangoni è l’ultimo test prima della classicissima e infatti, proprio in questa corsa, rientra il re dei nostri tre anni, Pascià Lest. Il figlio di Varenne allenato da Holger Ehlert finora ha vinto 8 delle 9 corse disputate perdendo solo nel Gran Criterium a San Siro, dove ha rotto al via. Per il resto, agli avversari ha lasciato solo le briciole dimostrando sempre e in qualsiasi situazione tattica (a Treviso ha vinto venendo dalle retrovie) di essere nettamente il più forte. Pascià Lest non corre dal 30 giugno, quando si impose nel Nazionale a San Siro, quarto GP di un 2012 magico in cui ha conquistato Elwood Medium, Giovanardi, Città di Napoli e, appunto, Nazionale. Il Varennino oggi sarà il nettissimo favorito. Per la prima volta si troverà di fronte Princess Grif, altra figlia di Varenne, che per quello visto finora è l’unica che può pensare di dargli fastidio. L’allieva di Marco Smorgon è stata finora molto rispettata (ha corso solo 9 volte, come del resto Pascià) e nelle due uscite in estate a Enghien si è comportata benissimo: seconda nel Prix de Rome e prima nel Cravoisier. Terzo incomodo Perkins Grif se eviterà la rottura, poi Plutonio reduce dal successo a Montegiorgio in parità con Pick Kronos. Il record della corsa è di Lana del Rio: 1.13.5 nel 2008. Nel convegno (inizio alle 15.25) anche il Filly: Potenza Om favorita. m.pie.

Il discobolo ha la più lunga striscia di imbattibilità: 33 gare DAL NOSTRO INVIATO

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IPPICA

Padova aspetta Carter il giamaicano oscurato ANDREA BUONGIOVANNI

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Robert Harting, 32 anni, celebra l’oro di Londra REUTERS

Aries Merritt Il 27enne statunitense è il dominatore della stagione dei 110 hs: oggi effettua l’ultimo tentativo di record del mondo (12"87)

la guida Ostacoli: Merritt e Sanchez Fari sui lanciatori tedeschi Ore 12.30. Giavellotto D: Spotakova (R.Cec); Viljoen (Saf); Rebryk (Ucr); Obergfoll. 12.40. Peso: Hoffa (Usa); Majewski (Pol); Martin (Usa); Storl, Bartels. 14.12. Martello D: Lysenko, Khanafeyeva (Rus); Wlodarczyk (Pol); Heidler. 14.39. Asta: Walker (Usa); Hooker (Aus); Borges (Cuba); Otto, Mohr, Holzdeppe. 15. Lungo: Menkov, Morgunov (Rus); Mokoena (Saf); Rutherford (Gb); Bayer. 15.05. 400 hs: Sanchez (R.Dom); Green (Giam); R. Williams (Gb). 15.33. 110 hs: A. Merritt, Porter, Wilson (Usa). 15.37. Disco: Alekna (Lit); Malachowski (Pol); Casanas, Pestano (Spa), Harting. 15.40. 800 D: Jelimo (Ken); Niyongabo (Bur); Cherkasova (Rus). 15.50. 1500: Chepseba, Birgen, Choge (Ken); Casado (Spa). 16.05. 100 hs: Wells, Harrison (Usa); Lopes-Schliep (Can). 16.15. 100: Frater, Forsythe, Bailey-Cole (Giam); Patton, Spearmon (Usa); Collins (S.K); Vicaut (Fra). 16.25. 100 D: Baptiste (Tri); Stewart (Giam). 16.32. 3000 sp D: Assefa, Ayalew (Eti); Chepkurui (Ken). 16.52. 800: Aman (Eti); Kosencha (Ken). IERI - Donne. Disco: Barrios (Cuba) 66.59; Pishchalnilkova (Rus) 66.47; 3. Müller 64.34.

S Felix Sanchez Il dominicano, 35 anni compiuti giovedì, a Londra ha rivinto il titolo olimpico dei 400 hs otto anni dopo Atene

6ª corsa - 17.40 - GP Marangoni - e 132.000, m 2100: 1 Pitango Jet (G.P. Maisto); 2 Perkins Grif (R. Vecchione); 3 Pick Kronos (L. Baldi); 4 Pascià Lest (E. Bellei); 5 Picard del Ronco (M. Baroncini); 6 Plutonio (R. Andreghetti); 7 Princess Grif (M. Smorgon); 8 Picone (Santo Mollo); 9 Pontiac Turbo (L. Besana); 10 Pinar d’Ete (V. Luongo); 11 Powell Bi (A. Greppi); 12 Pitagora Bi (P. Gubellini); 13 Paolo America (A. Farolfi); 14 Paolendry Like (M. Di Nicola).

DOPO IL K.O. NEL DERBY

A Capannelle si rivede Real Solution Un tema importante anche sul fronte del galoppo. Dopo la deludente prova (sesto) nel Derby di maggio con Lanfranco Dettori in sella e nel quale era il nettissimo favorito, oggi a Roma rientra Real Solution in una condizionata sui 1800 metri. DANEDREAM E DEMURO La campionessa tedesca Danedream (vincitrice di Arc 2011 e King George) oggi cerca il bis nel GP Von Baden Baden (gr. 1, m 2400). Tra gli avversari Girolamo (M. Demuro) SI CORRE A Trotto: Torino (15.25), Montecatini (15.05). Galoppo: Milano (14.35), Roma (15) e Siracusa (16.25).


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DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012

NUOTO L’INCHIESTA

Pellegrini, tutti i rischi di una scelta Fede cerca un allenatore. Di Mito: «Ha un problema tecnico. Per tornare al top, niente anno sabbatico» STEFANO ARCOBELLI

Dove andrà? Chi sceglierà? Ce la farà? Sono i giorni della verità per Federica Pellegrini, dopo aver perso (insieme a Filippo Magnini) l’ultima guida tecnica, Claudio Rossetto. Dalla sua decisione dipenderanno molte sorti del nuoto azzurro, lo stesso rilancio del centro federale di Verona, la città in cui Fede dovrebbe tornare a vivere ed allenarsi. Insieme all’ex bicampione del mondo, Fede vara il futuro: la prossima settimana a Roma dovrebbe essere cruciale soprattutto per il nome del tecnico (straniero compreso, stile Lucas). Intanto parlano quelli che la conoscono bene. Cavallo Come Emiliano Brembilla: «Non è messa male Federica, ma dipende da ciò che vorrà fare. Un periodo di pausa psico-fisica con gare meno stressanti può starci, ma il suo dev’essere un riposo-non-riposo,

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un lavoro più soft ma con la voglia di tornare pronta alle gare estive, deve ingannare tempo e mente. A Rio potrà arrivare, è un cavallo di razza e le rivali devono ancora temerla». Clausura Per ottenere «il botto

finale della carriera» come dice Max Di Mito, l’allenatore che l’ha portata al successo, «Fede deve tornare a fare da subito una vita da clausura agonistica, è come un motociclista dopo un incidente: deve sfidare subito il trauma, sfidare le avversarie più forti ai Mondiali di Barcellona. Non conosco la sua situazione emotiva, ma se vuol tornare al top deve fare solo l’atleta e magari andarsi ad allenare in un posto come in America dove ci siano atlete del suo livello. Non critico nessuno dei colleghi che l’hanno allenata, però lei ha perso tutta la potenza, non riesce più ad applicarla, la bracciata va a vuoto sopra certi ritmi, è un problema muscolare che non risolve il problema tec-

nico: Fede ha bisogno di tornare ad avere gradienti di forza elevati come in passato». Anche Federico Bonifacenti, che l’ha seguita prima di Rossetto e dopo Lucas, ritiene che «oggi ha un problema tecnico e ha bisogno di applicarsi per ritrovare la nuotata: inizialmente il lavoro può anche non essere tanto impegnativo, ma deve ritrovare stima e fiducia nei suoi mezzi. La Pellegrini è la Pellegrini e ha margini, ma ora dipende dai margini delle altre». Per il responsabile azzurro Cesare Butini «il problema di Fede è a metà tra la questione fisica e il logoramento di 8 anni sugli scudi. Ma la situazione è recuperabile e i cambiamenti possono portarle slancio e motivazioni: è il senso dell’anno sabbatico, nel quale magari per distrarsi potrebbe dedicarsi agli altri stili. A

Rio arriverà? Se nuota è perchè sa di poter essere sempre protagonista: ora deve solo ritrovare la voglia di gareggiare». Per Maurizio Coconi, ex ct della juniores e della Spagna, «Fede non ha un problema di fondo, ma di una via da ritrovare che le dia sicurezza. Ha bisogno di un lavoro di ba-

Federica Pellegrini, 24 anni, olimpionica dei 200 sl

se con un allenatore di cui si fidi. E verso Rio ha ampi margini: tra quelle al top negli ultimi anni è l’unica che ha fatto progressi crono minimi, perciò può ancora crescere senza troppi stravolgimenti». Standard Per Gianni Nagni, d.t. dell’Aniene (il club per cui lei gareggia) «Fede è integra e ha solo il problema di ritrovare le motivazioni, di tornare a lavorare sui 400 per poter andare veloce nei 200. Nell’anno di pausa deve mantenere standard di allenamenti elevati e una forte motivazione per i Giochi di Rio. Vedrei bene come allenatore Lucas se straniero o Corrado Rosso se italiano». Vista da Andrea Di Nino, capo di Adn swim project, «una stagione difficile non cancella le qualità di Fede. Rio è lontana e dunque può preparare meglio il quadriennio. Pause più lunghe non impediscono grandi ritorni: non farebbe la comparsa...». © RIPRODUZIONE RISERVATA

domande ai TECNICI ITALIANI

1 La Pellegrini ha un problema tecnico, di altro genere e come dovrebbe risolverlo? 2 L’anno sabbatico l’aiuterebbe o sarebbe un rischio per la sua carriera? 3 Può tornare da medaglia ai Giochi di Rio de Janeiro 2016?

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Cesare Butini «È logorata di pressioni, ma può recuperare. Se non fosse protagonista non nuoterebbe a Rio»

Gianni Nagni «È integra in tutti i sensi, ma deve mantenere alti il livello dell’allenamento e le motivazioni»

Federico Bonifacenti «Ha un problema tecnico e deve applicarsi con pazienza per ritrovarsi»

Andrea Di Nino «Una stagione difficile non ne cancella le qualità. Una pausa può farla tornare grande»

Maurizio Coconi «Deve ritrovare sicurezza con un lavoro di base. E trovare un tecnico di cui fidarsi»

Max Di Mito «Non applica la potenza di prima. Non è usurata, ma per il botto a Rio dovrebbe andare come in clausura»

Emiliano Brembilla «Non rischia nulla a meno che si fermi troppo. È un cavallo di razza a Rio può farcela»


DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012

LA GAZZETTA SPORTIVA

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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Arrampicata Golf Speed: Gontero vince GAGLI INSEGUE Un 3˚ giro da 71 colpi, +1, fa perdere posizioni a Lorenzo Gagli, ora il Rock Master 54˚ con Matteo Manassero all’Omega Eu-

Pallavolo EUROPEO JUNIORES IN POLONIA

L’Italia alza il muro con la Turchia In finale dopo 10 anni, c’è la Spagna (a.a.) Dieci anni dopo il successo di Katowice, l’Italia è di nuovo finalista all’Europeo juniores. L’ultima volta fu nel 2002, quando il gruppo guidato da Roberto Santilli conquistò il primo posto battendo la Francia 3-1. E dieci anni prima, nel 1992 a Poznan, la squadra Fausto Polidori con Meoni-Bartek, Giretto-Bovolenta, Papi-Corsano superarò 3-1 la Spagna. Si torna in Polonia a disputare la manifestazione e a Gdynia l’Italia risponde ancora una volta presente con una grande prestazione anche in semifinale contro la Turchia battuta 3-1 (25-14, 23-25, 25-22, 25-20). Oggi alle 18 si giocherà il titolo con la Spagna che ha battuto il Belgio 3-1 (25-23, 25-21, 21-25, 25-16). «Questa è una finale voluta fortissimamente, che ci siamo guadagnati a tutti i costi — è il commento di Bonitta —. Non era facile pronosticarla alla vigilia, ma noi ci abbiamo sempre creduto. Il traguardo raggiunto è importante, ma non voglio fare bilanci, sono solo concentrato sulla finale». La partita sarà in diretta streaming sul sito della federazione polacca www.pzps.pl.

glior marcatore è stato Luigi Randazzo con 20 punti, bene anche Luca Borgogno (18 punti), e bravo il palleggiatore Marco Izzo bravo a distribuire equamente i palloni in attacco ai tre schiacciatori. «È una gioia immensa — dice Izzo —, soprattutto pensando che questa è la mia prima esperienza con le nazionali giovanili. Arrivare e centrare subito un obiettivo così bello rappresenta tantissimo per me». Reazione Il primo set è stato a

senso unico con un 11-3 inizia-

le per gli azzurrini portato fino al 25-14. I ragazzi di Bonitta partono bene anche nel secondo parziale, ma sul 13-9 subiscono gli avversari che ribaltano il parziale 15-9, recuperano fino al 22 pari ma alla fine subiscono il 23-25. Nel terzo set i turchi salgono 11-8, Bonitta chiama timeout e la squadra reagisce fino al 20-18, grazie a un break firmato da Mattei, sale 24-20 per chiudere 25-22. Quarto set ancora con partenza a stento dell’Italia (2-6), male battute di Borgogno mettono in ginocchio la ricezione turca

Olimpiadi/ 1 CAMERUNESI

Thomas Essomba, 24 anni

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Trento chiude l’organico con Chrtiansky (niba) La Diatec Trentino chiude l’organico con lo schiacciatore slovacco Stefan Chrtiansky Jr., classe 1989, prelevato dagli austriaci del Tirol Innsbruck. Nel femminile, la terza schiacciatrice della Robur Pesaro è Bernadett Dekany, ventenne di Budapest, 187 cm dal Vasas Obuda. In arrivo anche la schiacciatrice romena Daiana Giorgiana Muresan (classe ’90), proveniente dall’Infotel Forlì (lo scorso anno in A 2).

Il muro di Fabio Ricci (a sinistra), 18 anni, e Luca Borgogno, 19 CEV

Olimpiadi/2 PREMI PER GLI ORI

Baseball PRE EUROPEI

Riecco i 5 pugili Case ai cinesi La Spagna spariti a Londra Sudafrica: mucca stoppa l’Italia Avevano fatto perdere le loro tracce il 7 agosto, durante l’Olimpiade. I cinque pugili del Camerun scappati dal villaggio olimpico dopo aver perso le loro gare sono riapparsi lunedì scorso in una palestra di South London, il Double Jab Boxing Club nella zona di New Cross. A «tradire» la loro fuga è stato il desiderio di tornare a boxare: Thomas Essomba, Christian Donfack Adjoufack, Yhyacinthe Mewoli Abdon, Blaise Yepmou Mendouo e Serge Ambomo, questi i loro nomi, tutti tra i 24 e i 28 anni, si sono infatti presentati alla palestra chiedendo di potersi allenare. I cinque, che hanno detto di abitare al momento nella vicina zona di Lewisham, non hanno violato nessuna legge: anche se erano stati dati per scomparsi, hanno il visto — come tutti gli atleti dell’Olimpiade — per restare nel paese fino a novembre. Insieme a loro, avevano abbandonato la delegazione olimpica del Camerun anche un nuotatore e una calciatrice, di cui però ancora non si hanno notizie.

Il tabellino degli azzurri. Italia: Borgogno 18, Ricci 4, Caci 14, Randazzo 20, Diamantini 5, Izzo 5; Rivan (lib), Tailli, Mattei 4. N.e: Spirito, Nelli, Tartaglione. All. Bonitta.

MERCATO

Semifinale Contro la Turchia

l’Italia ha fatto meglio in quasi tutti i fondamentali, soprattutto in attacco (49% a 41% con solo 7 errori contro i 15 dei turchi) e a muro (14 a 8). Il mi-

che non riesce a riprendersi, mentre Caci e Randazzo vanno a segno ripetutamente (19-15), fino al 25-20 finale. «È una grandissima soddisfazione — festeggia Randazzo —, siamo un gruppo nuovo, alla prima vera manifestazione insieme. La Turchia era un avversario tosto, ma noi abbiamo reagito alla grande».

Ye Shiwen, 16 anni, un premio extra

Lussuosi appartamenti e milioni di yuan. La Cina ricompensa i suoi campioni olimpici di Londra. Sun Yang and Ye Shiwen, entrambi di Hangzhou, hanno ricevuto un appartamento di 3 milioni di yuan (circa 370.000 euro) a testa. A Hangzhou verranno erette due statue in loro onore. Sun e Ye nominati «lavoratori modello»: extra di 2.6 milioni e 1.8 di yuan. A Zhang Jike, oro nel tennistavolo, regalato un appartamento di 120 metri con vista mare a Qingdao, la regina di badminton Li Xuerui avrà una casa di 100 metri quadri più giardino, a Chongqing. I sei vincitori del Sudafrica invece riceveranno una mucca a testa. Il valore di ogni animale viene stimato in 7000 rands, circa 700 euro. Il regalo viene da un’uomo d’affari, Jan Scannell, che il 24 settembre vuole riunire la popolazione «per un enorme barbecue da un capo all’altro del nostro Paese». Gli atleti hanno ottenuto di poter scegliere fra l’animale o il suo equivalente in chili di carne.

(m.c.) E’ della Spagna la prima vittoria dell’Italian baseball week a Nettuno nel 60˚ anniversario del confronto. La nazionale guidata da Mauro Mazzotti ha superato l’Italia in un match equilibrato per 6 riprese, grazie Cooper (3bv-7so) e Nacar. La Spagna è passata al 6˚: singoli di Ochoa e Tavarez su Clerici e valida di Nestor Perez, sul rilievo Pizziconi. Il raddoppio al 9˚, con un errore tattico di Santora ed un rilancio sbagliato di La Torre. L’Italia sbatte poi sui lanci del nettunese Leal e recrimina per una serata-no dal box. L a Spagna ha fatto il bis ieri pomeriggio, superando Taiwan (4-1), con 11 valide ed una 3-hit di Balboa. Italia-Spagna 0-2. Punti, Spa 000.000.101: 2 (7-0); Ita 000.000.000: 0 (6-2). Lanc.: v. Noguera, p. Clerici, s. Leal. Oggi: 16 Rep. Ceca-Spagna, 21 Taiwan-Italia. ASSEMBLEA (m.c.) Il consiglio federale fissa al 20 ottobre, a Salsomaggiore la 34ª assemblea che dovrà scegliere il presidente e 10 consiglieri. Candidature entro il 30: il presidente Riccardo Fraccari si ricandida per l’ultimo mandato. A fine settembre nuova Ibl. Nel 2013 la finale di Coppa Italia Bologna-Rimini.

I c.t. Mazzieri e Mazzotti per il 60˚

Sci OPERATA AL CERVELLO A LUGLIO

Zahrobska ok «Ora mi alleno»

Leonardo Gontero è il 1˚ italiano di sempre a centrare una vittoria nella coppa del Mondo speed al Rock Master di Arco (Tn). Per un problema col cronometro, ha anche dovuto ripetere la finale col russo Sinitsyn: le ha vinte entrambe.

Atletica Ponte di Legno Montagna iridata PONTE DI LEGNO (Bs) - (g.v.) Oggi, sulle rampe del Passo Tonale (Bs), 28˚ Mondiale di corsa in montagna (salita), il 7˚ in Italia. Eritrea (con Tsige), Turchia (col 6 volte oro europeo, Arslan), Francia (Rincon) e Italia (Abate, Baldaccini, Chevrier, De Gasperi, Dematteis e Toninelli) favoriti. Le azzurre (Belotti, Confortola, Gaggi e Rungger) per l’oro con Austria (Mayr), Svizzera (Strahl) e Nigeria (Nyeka). Italia junior (Bottega, Dal Magro, Lhansour; Crippa, Maestri, Monella, Titon) contro Russia, Slovenia e Turchia. Alla Nigeria il Mondiale 2014, prima volta in Africa. VENTO ABATE (a.fr.) Ieri a Brugnera (Pn) gare con vento a sfavore. Uomini (-1.6): Tumi 10"67. 110 hs (-3.3): Abate 13"99; Tedesco 14"18. 3000 sp: Salami 8’45"56. Disco: Albertazzi 58.37; Faloci 57.68. Donne. 100 (-2.3): Hooper 12"00. 400: Battaglia (j) 55"22. 100 hs (-1.7); Borsi 13"67. Lungo: Derkach (Ucr/j) 6.34; Vicenzino 6.27. A Pietrasanta (Lu). Uomini. Martello: Lingua 70.32. Giavellotto: Puccini 70.95. Donne. Martello: Mariani 61.06; Magni 61.00. Giavellotto: Rocco 50.54. SUPER MEZZA Super mezza ieri a Lilla (Fra): per Eliud Kipchoge; 3˚ in 59’27", 2˚ debutto più veloce di sempre dopo Moses Mosop a Milano 2010 (59"20). Uomini: 1. Chebii (Ken) 59’03"; 2. B. Koech (Ken) 59’08"; 3. Kipchoge 59’27". Donne: 1. F. Chepchirchir 1h08’04"; 2. D. Chepkemoi (Ken) 1h08’06".

Baseball Liddi torna in Major (m.c.) Alex Liddi tornerà in Major League a inizio settimana prossima, dopo aver concluso la stagione di Triplo A con Tacoma. A confermarlo è stato il manager dei Seattle Mariners Eric Wedge, che ha deciso di aspettare ad allargare il roster a 40 giocatori. L’esterno ha intanto battuto venerdì sera il 10˚ fuoricampo stagionale in triplo A nella gara vinta con Fresno per 19-3. Liddi, che batte 269 con 28pbc, ha chiuso a 3/6, firmando anche un doppio.

Nuoto COPPA DEL MONDO (al.f.) La coppa del Mondo riparte da Dubai (Eau) il 2-3/10. Si continua a Doha (Qat) il 6-7/10, Stoccolma (Sve) 13-14/10, Mosca (Rus) 17-18/10, Berlino (Ger) 20-21/10, Pechino (Cin) 2-3/11, Tokyo (Giap) 6-7/11 fino a Singapore 10-11/11. In ogni tappa saranno inserite le staffette 4x50 miste (2 uomini e 2 donne). Montepremi totale 1.176.000 dollari.

Pallanuoto COLLETTA PER IMPERIA (c.f.) La Mediterranea Imperia, confermata in blocco la squadra che l’anno scorso ha vinto la Len ed è arrivata in finale scudetto col Recco, ha avviato una sorta di azionariato popolare per scongiurare la rinuncia alla Coppa dei Campioni e il ridimensionamento dei programmi societari. Tra i primi ad aderire, il tecnico Marco Capanna.

Paralimpiadi Risultati Londra 2012 ARCO Uomini. Sing. Quarti: De Pellegrin b. Lee Myeong (S. Cor) 124-123; Drahoninsky (Cec) b. Azzolini 133-132. Donne. Sing. Quarti: Mijno b. Kolay (Tur) 133-132. ATLETICA Finale. Donne. Peso F11/12: 8. Legnante 30.81. Qualificazioni. Uomini. Batt. 1500 T46: 9. Dalla Palma 4’03"58. Batt. 100 DT13: 12. Stefanini 13"20 (el.). Batt. 200 T44: 13. Scendoni 24"51. BASKET Turchia-Italia 65-60.

FIORLETTA BATTUTO (r.g.) Fallito sul ring di Avezzano (Aq) il tentativo di Ivan Fiorletta (25-8-2), 33 anni, di conquistare la vacante cintura Ibf Mediterraneo superleggeri con l’ucraino-magiaro Istvan Nagy (21-10), 31 anni, che ha costretto l’italiano al kot nell’8˚ round con una serie precisa al viso. Al momento dello stop, l’italiano era in vantaggio. Spettacolo, scambi continui, per Fiorletta guardia approssimativa. Gli altri match. Piuma: Crudetti (6) b. Bergantino (0-1) p. 6; leggeri: Finiello (6) b. Godor (Slk, 9-23-4) p. 6.

CANOTTAGGIO Ripesc. Doppio di coppia: 2. Italia (Stefanoni Di Marra) 4’07"60. 4 misto: 1. Italia (Di Battista, Marcaccini, Calderoni, Trombetta, tim. Franzetti)

VINCE DE LA HOYA La modella Angelica Cecora è stata condannata da un tribunale di New York a pagare 12.000 $ di spese legali dopo che la sua denuncia per molestie contro l’ex iridato Oscar De La Hoya è stata giudicata priva di fondamento. La donna lo aveva accusato dopo una notte di sesso consensuale in un hotel.

Sarka Zahrobska ha ricominciato ad allenarsi. La 27enne ceca, campionessa del mondo di slalom nel 2007, ha annunciato ieri di aver ripreso con la preparazione dopo essere stata operata a metà luglio per un tumore benigno al cervello. «Mi alleno con prudenza, poco a poco aumento i carichi — ha detto la Zahrobska in una conferenza stampa convocata a Praga — Gli allenamenti sono concentrati sulla resistenza e l’equilibrio». La Zahrobska dovrebbe riprendere a sciare nei prossimi giorni per preparare la stagione al via con il gigante di Soelden. «Il 9 settembre partirò per un periodo di tre settimane sulle nevi dell’Argentina». La sciatrice ceca era stata operata l’11 luglio scorso a Praga, una settimana dopo essere stata messa in coma artificiale. «Mi sento molto bene, molto meglio di prima». Il dottore Josef Marek, presidente della società ceca di endocrinologia, si è detto convinto che «Sarka potrà tornare a vincere. Dovrà solo aver pazienza».

TIGER TERZO Dopo la 1a giornata, il coreano Seung-Yul Noh è in testa al Deutsche Bank Championship, 2a delle 4 gare dei playoff della FedEx Cup. Al Tpc Boston (Usa; par 71, montepremi 8.000.000 $, 1.440.000 $ al vincitore), per lui gran 1˚ giro da 62 colpi, -9. Secondo a -8 è Chris Kirk, al 3˚ posto a -7 Tiger Woods, Jeff Overton e Ryan Moore. Rory McIlroy è 6˚ a -6. Nella notte il 2˚ giro, stasera il 3˚ (dir. Sky Sport 3 dalle 22.45).

Boxe

MONDIALE ASIATICO (r.g.) A Osaka (Giap) Teapparith Kokietgym (Thai, 21-2) mantiene la cintura supermosca Wba battendo il locale Nobuo Nashiro (18-5-1) con verdetto a maggioranza (115-113, 115-114, 114-114). Lo sfidante, campione 2006-09, ha annunciato il ritiro.

Sarka Zahrobska, 27 anni ANSA

ropean Masters di Crans Montana (Svi; par 71, montepremi 2.100.000 euro, 350.000 euro al vincitore). I due sono a quota 211 colpi (-1): Gagli ha buttato al vento un eagle e un birdie facendo 3 bogey; Manassero ha chiuso col par per un doppio bogey alla buca 9 e 11. In testa lo scozzese Richie Ramsay con 201 colpi (-11) con un grande 3˚ giro da 64 colpi, -6, 2a miglior performance di giornata dopo il -7 di Luiten (8˚), grazie a 7 birdie. Secondi a -10 Danny Willet e Paul Lawrie; 4˚ il francese Julien Quesne, che ha perso il primato con un brutto 3˚ giro da 70 colpi (par) con 5 bogey. Oggi il 4˚ e ultimo giro.

Canoa Coppa slalom G. De Gennaro 10˚ (a.fr.) Nella 5a e ultima prova di Coppa del Mondo di canoa slalom, a Bratislava, nel K1 il miglior azzurro è Giovanni De Gennaro 10˚. Out in semifinale gli altri: Omar Raiba 23˚, Diego Paolini 33˚, Riccardo de Gennaro 35˚. Vince Jure Meglic (Slo) davanti ai francesi Neveu e Daille, quest’ultimo vincitore del trofeo. Tutti fuori in semifinale gli italiani nel C1: Marco Babuin 23˚, Roberto Colazingari 27˚ e Stefano Cipressi 29˚. Vince Slafkovsky (Slk). ORO CARBOGNIN (a.fr.) Agli Europei junior di canoa discesa a Solkan (Slo), oro C1 di Chiara Carbognin e 2˚ Giorgio Dell’Agostino, nel K1 è 2a Costanza Bonaccorsi, P.Bonato 5˚; nel C2 4˚ il duo Radici/Gasparini, 7˚ Quintarelli/Toccafondi.

Ghiaccio FIGURA Donne. Corto: 1. Miyahara (Giap) 54.76. Coppie. Finale: 1. (2.1.) Purdy-Marinaro (Can) 144.72; 11. (12.11.) Foresti-Sforza 105.19. Danza. Finale: 1. (2.1.) Aldridge-Eaton (Usa) 136.80; 11. (11.11.) Tessari-Colafato 79.56.

Ginnastica PER MORANDI Il 27enne cinese Chen Yibing, agli anelli argento olimpico a Londra (davanti a Matteo Morandi, ma a sorpresa e tra le polemiche dietro al brasiliano Arthur Zanetti) dopo l’oro di Pechino, contrariamente a quanto dichiarato dopo i Giochi, continuerà l’attività. Il quattro volte iridato a ottobre sarà operato a un ginocchio, poi riprenderà ad allenarsi.

EQUITAZIONE Dressage individuale G2: 9. Veratti 69,905; 13. Salvadè 67,916. NUOTO Finali. Uomini. 200 S2: 5. Bettella 5’02"96. Donne. 50 sl S11: 1. Camellini 30"94 (primato mondiale; prec. 31"15 della stessa atleta, ieri). 400 sl S6: 5. Romano 5’44"36. Qual. Uomini. 100 rana SB8: 10. Ferrarin 1’17"67. Donne. 50 sl S11: 1. Camellini 31"15 (primato m.; prec. 31"21, Poiani, Pechino 2008). 200 sl S5: 12. Chiaroni 4’22"87. 400 sl S6: 5. Romano 5’46"11. TENNIS Uomini. Singolo. 1˚ t: Fernandez (Arg) b. Mazzei 6-0 6-0. TENNISTAVOLO Uomini. Sing. Quarti C6: Grundeler (Fra) b. Alecci 3-0 (11-5 11-3 11-9). Donne. Sing. Sem. 1/2: Pezzutto b. Puschpasheva (Rus) 3-0 (11-6 11-1 11-4). TIRO Finali. Donne. Carabina 10 mt SH1: 5. Ciani 704,9. Qual. Uomini. Carabina 10 mt SH2: 31. Dalla Casa 588. Donne. Carabina 10 mt. SH1: 1. Ciani 600; 35. Capelli 593. VELA SKud18. 5. Italia (Galandris Zanetti). 2.4MR: 10. Olmi. Sonar: 7. Italia (Squizzato, Dighe, Protopapa).

Rugby CELTIC LEAGUE Così ieri nel completamento della 1a giornata di Celtic League: Connacht-Cardiff 9-13; Scarlets-Leinster 45-20; Edimburgo-Munster 18-23. Classifica: Dragons, Scarlets 5; Ulster, Treviso, Munster, Cardiff 4; Connacht, Edimburgo, Ospreys 1; Glasgow, Leinster, Zebre 0. INGLESI Così ieri nella 1a giornata di Premiership inglese: London Wasps-Harlequins 40-42 (da 40-13; Masi e Staibano/LW 80’); Saracens-London Irish 40-3 (Nieto/S dal 54’). Oggi London Welsh-Leicester (Castrogiovanni/L panchina).

Softball FINALE RINVIATA (m.c.) La pioggia ferma dopo appena tre inning il primo atto della finale scudetto tra Bollate e Caserta. Le due squadre erano sullo 0-0 con cinque dei sei eliminati messi a segno dalle lanciatrici Meadows e Selden. Si riprende stamani alle 10. A seguire gara-2.

Tennis COPPA LAMBERTENGHI (m.l.) Sui campi in terra rossa del Tc Milano A. Bonacossa è in programma da oggi la Coppa Porro Lambertenghi (70a edizione), campionati italiani Under 12 uomini e donnei (singolare e doppio), fino al 9 settembre.

Vela ORCI (r.ra.) Si è concluso a Riva di Traiano (Roma) il campionato italiano Orci. Cl. 1 regata: Aniene 1 Classe (Martin/Rinaldi). Cl.1 crociera: Luduan Reloaded (Sylos Labini). Cl.3 regata: Scugnizza (De Blasio). Cl.3 crociera: Coconut (Sodini).


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_il voto di novembre

DI GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

Romney riuscirà davvero a chiudere l’era di Obama? La corsa verso la Casa Bianca è entrata nel vivo: il repubblicano è di poco avanti nei sondaggi, ma da martedì c’è la convention del presidente, e molti equilibri si modificheranno

4 Che altro dicono i sondaggi?

Ora che la nomination di Romney è ufficiale, possiamo fare il punto sulle presidenziali americane, che si terranno il 6 novembre 2012.

1Romney contro Obama, naturalmente. Non ne abbiamo parlato mai.

È un segno. Quattro anni fa la corsa alla Casa Bianca fu uno degli argomenti clou di questa rubrica e della stampa di tutto il mondo. Ma per forza: nelle primarie democratiche si affrontavano un nero e una donna del calibro di Hillary Clinton. In quelle repubblicane saltò fuori un personaggio come Sarah Palin, cacciatrice di alci in Alaska, bella femmina. Ne parlavo con un po’ di americani, e secondo loro fu proprio la Palin, con la sua improbabilità, ad affossare McCain. Stavolta la corsa per le due nomination è risultata meno interessante. Da parte democratica, era inevitabile ricandidare Obama. Quindi niente primarie da quel lato. Dal lato repubblicano, Romney ha fatto fuori rapidamente i suoi avversari: la Bachmann, Gingrich, Huntsman, Paul, Perry, Santorum. Niente pathos, niente spettacolo. Siamo arrivati alla convention di

Tampa (Florida), che ha incoronato Romney, alla fine di una corsa pressoché solitaria. È come quando nel nostro campionato una squadra ha lo scudetto in tasca già da febbraio.

2 Che tipo è questo Romney? Sessantacinque anni, cinque figli, mormone. Ha fatto un mestiere poco popolare: comprare aziende in crisi, smembrarle, rivenderle a pezzi spesso dopo licenziamenti di massa. Tiene i soldi alle Cayman, dove non paga tasse. La madre era senatrice, il padre tentò la via della Casa Bianca ma venne bloccato da Nixon alla nomination repubblicana del 1968. La parola «mormone» le dice già che siamo davanti a un candidato nettamente di destra: i mormoni credono nell’inferiorità delle donne e dei neri, in passato hanno legittimato la poligamia. Di questa Chiesa, Mitt Romney è stato una sorta di ve-

notizie Tascabili

Gli sfidanti Mitt Romney e Barack Obama: il candidato repubblicano ha 65 anni, il presidente 51

scovo nella diocesi di Boston.

3 Quindi avrà contro i cattolici. No, perché ha preso posizione contro l’aborto e s’è così guadagnato la benedizione del cardinale Timothy Dolan. Per stare più sicuro, ha scelto come vice Paul Ryan, cattolico e famoso per le crociate in favore della vita. L’altra volta i cattolici americani votarono per Obama (+9% su McCain), forse anche perché era cattolico il vicepresidente Biden. Il cattolicesimo di Biden è completamente diverso da quello di Ryan, un cattolicesimo democratico e sociale. Romney punta al 61% del voto bianco, che vale per il 74% del voto nazionale. Obama ha l’80% del voto delle minoranze, ma solo il 40% del voto bianco.

5 Esistono dei programmi? Certo. Obama promette di tassare i ricchi applicando la regola del super-ricco Buffet. Difesa del sistema sanitario, tagli alla difesa, leggi a favore delle donne e degli immigrati. Romney risponde accusando il presidente di voler trasformare l’America secondo il modello europeo, con lo Stato che ficca il naso dappertutto e deprime lo slancio individuale che ha fatto grande l’America. Per il candidato presidente l’icona degli Stati Uniti è sempre John Wayne, in sella al suo cavallo, solo sulla cima di un poggio battuto dal vento.

Un gruppo di ribelli siriani AFP

NO INTESE CONTRO MONTI «Accordi con chi si oppone a Monti e definisce il suo governo "di macelleria sociale" sono impossibili per l’Udc. Con buona pace di Pdl e Pd. Poi dovrei scusarmi per aver detto che sarei preoccupato se Vendola volesse rapporti più stretti con me? La malizia la lascio tutta ai maliziosi» PIERFERDINANDO CASINI LEADER UDC

Siria, i ribelli minacciano: «Assalteremo gli aeroporti» L’annuncio fa sembrare che si sia quasi arrivati alla resa dei conti in Siria: ieri, secondo alcuni media, i ribelli dell’Esercito siriano libero (Esl) hanno lanciato un ultimatum di 72 ore prima di cominciare l’assalto agli aeroporti civili di Damasco e Aleppo. L’opposizione ha quindi invitato le poche compagnie aeree ancora attive a cancellare i voli verso le due città a partire da martedì. I ribelli sostengono infatti che l’Aeronautica militare siriana stia usando i due scali «illegalmente» per lanciare attacchi contro le forze degli oppositori al regime di Assad. Nel frattempo il bilancio delle vittime di questa guerra civile continua a salire. Secondo le Nazioni Unite, la settimana appena conclusa è stata quella più sanguinosa dall’inizio della rivolta, oltre un anno e mezzo fa: circa 1.600 le persone uccise, tra cui molti bambini. Per l’Unicef, inoltre, in Siria e nella regione si sta verificando «una delle emergenze umanitarie più gravi degli ultimi decenni» a livello mondiale. Anche l’Osservatorio siriano per i diritti umani aggiorna il bilancio delle vittime e segnala che il mese di agosto è stato il più sanguinoso dall’inizio del conflitto con circa 5.000 morti. E solo ieri, sono almeno 89 le persone che hanno perso la vita in diverse località del Paese in bombardamenti governativi e scontri tra ribelli anti regime e forze lealiste. Continua a crescere anche il numero degli sfollati, che hanno raggiunto quota 1,2 milioni, di cui 150 mila a Damasco e nei suoi sobborghi.

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L’impianto sardo in crisi Il Pdl attacca Grasso

Paura in California

Napolitano intercettato Mancino: «No a scontri»

Il farmaco tossico

Il Talidomide faceva male Le scuse dopo 50 anni Ci sono voluti 50 anni, 20 mila bambini malformati (circa 700 in solo in Italia) e contenziosi legali in tutto il mondo, ma finalmente anche la Grunenthal, l’azienda farmaceutica che ha inventa to il Talidomide, ha riconosciuto la propria respon sabilità nella più grande tragedia mai avvenuta per colpa di un medicinale. Le scuse ufficiali sono arri vate ieri in occasione dell’inaugurazione di un memoriale dedicato alle vittime a Stolberg, la città tedesca sede della compagnia che nel 1954 ha lanciato il farmaco per le nausee mattutine e altri fastidi tipici della gravidanza (fu ritirato nel 1961 dopo i primi effetti negativi). Di certo adesso non basterà la statua dell’artista tedesco Bonifatius Stirnberg, costata 5 mila euro, a placare la rabbia delle vittime: «Bene le scuse, ma ci hanno ignorati per 50 anni e dalla Grunenthal ci aspettiamo fatti», ha denunciato l’associazione Talidomidici Italia.

Stanno più o meno alla pari. Forse con un leggerissimo vantaggio di Romney, dovuto però anche al can can fatto intorno alla convention di Tampa e al discorso di Clint Eastwood, che ha messo in scena uno sketch in cui lui fingeva di intervistare Obama rivolgendosi a una sedia vuota (Obama, per rispondere, ha diramato una sua foto di spalle dove sta saldamente seduto in poltrona). Vedremo se la convention democratica a Charlotte (in North Carolina), che comincia martedì, riporterà in vantaggio Obama. Ma i sondaggi, a due mesi dal voto, significano poco. Ricorderà che l’elezione americana si svolge con un maggioritario puro, Stato per Stato. Chi ha un voto in più in un singolo Stato, prende il 100% degli elettori. In questo momento, facendo il conto degli Stati, Obama sembrerebbe un vincitore facile: ha dalla sua, apparentemente sicuri, un numero di 225 grandi elettori e gli esperti dicono che gli basterebbe vincere in Florida per far sua la partita. I sondaggi in Florida, peraltro, non sono buoni per lui.

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LA GUERRA CIVILE

lafrase DEL GIORNO

Il fatto del giorno

La protesta degli operai Alcoa a Roma, venerdì ANSA

Alcoa, stop a produzione Operai a Roma mercoledì L’Alcoa di Portovesme ha fermato la produzione: la multinazionale Usa ha confermato lo stop agli impianti di alluminio della provincia di Carbonia-Iglesias, assicurando dal 1˚ gennaio 2013 gli ammortizzatori sociali. Tra i 501 lavoratori, che venerdì hanno manifestato a Roma durante il vertice al ministero dello Sviluppo Economico, sale la tensione: promettono per mercoledì una nuova marcia con 400 persone. Buone notizie sul fronte Carbonsulcis: domani dovrebbe cessare l’occupazione degli operai nella miniera di Nuraxi Figus, nel Sulcis.

Sul caso delle intercettazioni che coinvolgono il Quirinale, ieri è intervenuto Nicola Mancino, inter locutore di Napolitano (nella foto Ansa) nelle famose telefonate ascoltate dalla procura di Palermo che indaga sulla trattativa Stato mafia: «Spero che lo scontro tra i poteri dello Stato cessi», ha detto l’ex ministro. Sempre ieri, intanto, il Pdl ha attaccato il procuratore antimafia Piero Grasso, che, parlando della pubblicazione da parte di «Panorama» del presunto contenuto delle chiamate tra Mancino e Napolitano, aveva parlato di «menti raffinatissime come nel 1992» dietro all’attacco a pm e Quirinale. Parole che evocano quelle usate da Falcone dopo il tentativo di ucciderlo all’Addaura e che non sono piaciute a Fabrizio Cicchitto: «Faccia i nomi delle menti raffinatissime: se ha paragonato il pezzo di Panorama all’Addaura, cade nella faziosità politica».

Il parco Yosemite, in California: si estende su 3 mila km

Virus dei topi a Yosemite Diecimila turisti a rischio Paura al parco nazionale di Yosemite, in California: diecimila persone potrebbero aver contratto il raro Hantavirus, una forma virale nella maggior parte dei casi mortale che presenta i sintomi di una normale influenza e che viene trasmessa da roditori infetti. L’allarme lanciato dalle autorità sanitarie, in seguito ai due decessi dei giorni scorsi, ha fatto scattare il panico fra i turisti che fra giugno e agosto hanno soggiornato nelle cabine (ora chiuse) del «Curry Village», l’area del parco dove si può dormire ai prezzi più economici.


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ALTRI MONDI

NEL MIRINO I BREVETTI

Apple, altro ricorso contro la Samsung La vittoria in tribunale negli Usa del 25 agosto non è bastata ad Apple. Cupertino continua l’offensiva contro Samsung e

L’Italia sott’acqua Ma il caldo ritorna Temperature giù di 15 gradi: piove fino a giovedì L’esperto: «Il freddo improvviso non è anomalo» STEFANIA ANGELINI

Anche se sulle Alpi è arrivata la prima neve e mezz’Italia è sott’acqua, tra piogge e nubifragi, non dobbiamo rassegnarci. L’estate, infatti, non è del tutto finita perché dopo questo weekend freddo e bagnato, tornerà il bel tempo. È vero, il brusco abbassamento delle temperature di questi giorni (fino a 15 gradi al Nord) ci ha costretto a frugare negli armadi per ripescare un abbigliamento più pesante e ha spinto i meteorologi a parlare di un anticipo di autunno: «Una specie di shock perché il freddo è arrivato tutto all’improvviso», spiega Antonio Sanò, direttore di Ilmeteo.it il sito che questa estate ha cominciato a battezzare cicloni e anticicloni. Ma attenzione, non c’è nulla di anomalo: «Ogni 5-10 anni si verifica un’interruzione improvvisa dell’estate. L’ultima avvenne nel 2002. E se siamo stati abituati finora a mesi di settembre molto miti, era solo perché le temperature erano di

presenta un nuovo ricorso contro la società sudcoreana accusata di aver copiato i brevetti: a finire nel mirino adesso sono anche il Galaxy S III (nella foto vicino a un iPhone) e il Galaxy Note. Samsung ha replicato immedia tamente: «La Apple vuole limitare la scelta dei consumatori».

non ci lasceranno almeno fino a giovedì. Il Centro-Nord e la Campania saranno le zone più colpite: l’apice, però, si toccherà domani e martedì. Mercoledì e giovedì, invece, il tempo sarà più variabile: si alterneranno sole e acquazzoni (sempre al Centro-Nord, in Campania e anche in Puglia). Al Sud, soprattutto in Sicilia, continuerà invece a fare caldo: «Da venerdì — continua l’esperto di Ilmeteo.it — arriverà un nuovo anticiclone, che noi abbiamo già chiamato "Bacco": si toccheranno 30 gradi a Roma, Palermo e Napoli; 27 a Milano e nella pianura padana. A metà del mese, però, torneranno nuove piogge e settembre si preannuncia così un po’ ballerino...». Le vacanze in ritardo I vacanzie-

Ombrelloni chiusi e cielo che minaccia pioggia in spiaggia a Ostia (Rm) ANSA

5 gradi sopra la media. Adesso, invece, siamo oltre 5 gradi sotto la media». Veniamo ora alle previsioni: la Protezione civile ieri sera ha emesso un nuovo bollettino con l’allerta temporali soprattutto in Lombardia, Toscana e Sardegna. E le piogge

Allerta temporali in Lombardia, Toscana e anche in Sardegna. Sulle Alpi la prima neve

ri di settembre dovranno aspettare quindi il prossimo weekend per rivedere il sole. Già, perché malgrado la crisi e le incertezze legate al maltempo, sono tanti gli italiani che hanno deciso di partire adesso per le ferie. Secondo le stime di Coldiretti, sarebbero 3,6 milioni, attratti soprattutto dai prezzi più convenienti (fino al 30 per cento di risparmi). Ma questo è anche il tempo dei primi bilanci della stagione e il quadro non è per niente positivo: il settore turistico in Italia sembra aver segnato un calo medio del 15-20%. È la Fiavet (Federazione italiana associazioni imprese viaggi e turismo) a fornire i primi numeri. La colpa di questo crollo? «Meno turisti dall’estero», spiegano con rammarico gli addetti ai lavori. © RIPRODUZIONE RISERVATA

CALABRIA: È INCENSURATO

Padre e figli uccisi Il killer si è costituito Si è costituito e ha confes sato il ricercato per il triplice omicidio di Remo Borgese e dei figli Francesco e Antonio, avve

A

nuto a Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria, martedì notte. Francesco Ascone, 36 anni, è incensurato. All’origine del suo folle gesto ci sarebbe stata una lite per una ragazza con uno dei giovani Borgese: è accusato di triplice omicidio, tentato omici dio e porto abusivo d’arma,

AL DUOMO MORTO VENERDÌ A 85 ANNI

SALASSO BENZINA

58%

Il peso delle tasse L’Italia ha le tasse su benzina e gasolio più alte d’Europa. Lo dice la Cgia di Mestre che ha confrontato il prezzo alla pompa e il peso della tassazione nei Paesi dell’area euro. Su ogni litro di verde, le tasse in Italia pesano per 1,033 euro (58,1 per cento del prezzo medio). Seguono Olanda, con 1,016 euro, e Grecia (1,008)

Il corpo di Carlo Maria Martini dentro il Duomo ANSA

In migliaia per Martini Milano si mette in fila per l’addio al cardinale Milano abbraccia in massa il suo cardinale. Ieri il feretro di Carlo Maria Martini, morto venerdì dopo una lunga malattia a 85 anni, è arrivato fra gli applausi in piazza Duomo, accolto da migliaia di persone: ad attendere le spoglie anche i vescovi lombardi e l’arcivescovo Angelo Scola, che domani alle 16 (diretta su Rai 1) cele brerà i funerali a cui parteciperà Mario Monti (il premier visiterà oggi la camera ardente). Per il giorno delle esequie è stato proclamato il lutto cittadino e il comune ha invitato la gente a osser vare un minuto di silenzio per l’amato cardinale, che ha retto la diocesi di Milano dal 1979 al 2002. Intanto, già ieri la città ha manifestato un affetto smisurato: la salma è stata deposta ai piedi dell’altare del Duomo, rivestita nelle bianche vesti episcopali, con la mitra e il pastorale. Nelle prime file i parenti e i nipoti, fuori una lunghissima coda di fedeli che è sfilata per tutta la giornata (c’erano, tra gli altri, anche il ministro degli Interni, Cancellieri, il leader del Pd Bersani e il segretario della Cgil Camusso). In rispetto della sua volontà, Martini verrà sepolto proprio in Duomo, dove per il lutto per ora sono sospese le visite.


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ALTRI MONDI

NUOVO LAVORO DI JACKSON

Svelato «Lo Hobbit» Una trilogia in 3 anni

Servillo super «Questo Ciprì si deve amare» L’attore è il volto di È stato il figlio, primo italiano in concorso: «Un grande film» DAL NOSTRO INVIATO

ELISABETTA ESPOSITO VENEZIA

Ha la voce solida di un professore e le parole perfette di un poeta. Toni Servillo sarebbe in grado di convincere anche i più scettici che È stato il figlio, il film di Daniele Ciprì di cui è protagonista, meriti di essere visto. Non serve. A Venezia gli scettici erano pochi e questa strepitosa pellicola italiana, la prima delle tre in concorso, ha ricevuto lunghi e sonori applausi. L’attore napoletano, che sarà qui anche per il film di Marco Bellocchio, se n’è innamorato. Basta osservarlo mentre ne parla. «Daniele ha un linguaggio cinematografico assolutamente originale. Questo film è divertente ed emoziona, è un film potente. Io l’ho amato profondamente». Per il genio visionario di Ciprì, per la prima volta alla regia senza Maresco, Servillo si trasforma in Nicola Ciraulo (nella foto a destra), pochi capelli tinti, occhiali, baffi e una camminata da finto padre padrone che non può non far sorridere. È il capofamiglia in una evocativa Palermo anni Settanta, pochissimi soldi in tasca e qualche sogno di troppo nel cassetto. La svolta arriva dopo la drammatica morte della figlioletta, con un risarcimento dello Stato per le

vittime della mafia e il raggiungimento del benessere racchiuso tutto nell’acquisto di una scintillante Mercedes (la scena del primo giro di Servillo sulla sua nuova macchina vale da sola il prezzo del biglietto). Grottesco Toni Servillo, che sarà di certo in lizza per la coppa Volpi come miglior interprete, è ancora una volta sorprendente. E Ciprì confessa, ridendo, di non aver mai pensato a lui perché lo riteneva «troppo». «In realtà ero io a temere di danneggiare il suo lavoro — racconta il 53enne attore di Gomorra e Il Divo —, conoscevo bene il linguaggio di Daniele, sia da Cinico Tv sia dai suoi film». Quello sguardo drammatico e grottesco che ha trasformato il romanzo, decisamente realistico, di Roberto Alajmo in un film magico. E socialmente importante, come sottolinea ancora Servillo: «Mostra una Sicilia governata da leggi arcaiche ma che confina con gli smarrimenti di oggi per un sempre più alienante consumismo. Ciprì racconta benissimo cose che ci riguardano molto da vicino, facendo grande cinema. E il cinema a volte è emotivamente più efficace e convincente di un’inchiesta». © RIPRODUZIONE RISERVATA

VENEZIA NEL VIVO

Sono state rese note le da te d’uscita di «Lo Hobbit», saga fantasy in 3D ispirata al romanzo di J.R.R. Tolkien. La trilogia diretta

da Peter Jackson (nella foto), regista del «Signore degli anelli», sarà così cadenzata: «The Hobbit: an unexpected journey» arriverà nelle nostre sale il 14 dicembre, poi «The Hobbit: the desolation of smaug» il 13 dicembre 2013, mentre «The Hobbit: there and back again» il 18 luglio 2014.

L’EDIZIONE NUMERO 50

Premio Campiello: la vittoria ad Abate Carmine Abate, con il romanzo «La collina del vento», pubblicato da Mondadori, ha vinto ieri sera a Venezia la 50ª

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EMILIO CONTRO MEDIASET

Gli attori Joaquin Phoenix e Philip Seymour Hoffman insieme a Paul Thomas Anderson, regista di «The Master», ieri a Venezia REUTERS

La strana setta di Anderson è un vero caso Il regista americano presenta il favorito The Master: «Scientology il mio spunto» VENEZIA

Ingestibile Joaquin Phoenix. E a Venezia non c’è nemmeno The Master pronto a calmarlo. Il protagonista della pellicola di Paul Thomas Anderson, la più attesa della Mostra e favorita in partenza per la vittoria, entra nella sala stampa più affollata dall’inizio del concorso e sbuffa, evita di rispondere alle domande (giusto un «non so da dove venga il mio personaggio e nemmeno mi interessa»), scappa via per qualche minuto e alla fine si accende pure un’irriverente sigaretta. Ma forse ad Anderson piace per questo: «Ho sempre voluto Joaquin nei miei film, ma mi diceva di no. Stavolta è andata bene». Il ruolo in effetti è perfetto: Phoenix e Philip Seymour Hoffman esaltano il film, che regala anche immagini di straordinaria intensità, a partire dai primi indimenticabili cinque minuti. Hoffman è The Master,

il maestro/padrone di una setta che resta affascinato da Phoenix, marinaio uscito psicologicamente a pezzi dalla Seconda guerra mondiale. «Quello che ho voluto raccontare è la storia d’amore tra queste due persone», dice il regista di Magnolia e Il Petroliere. «Si identificano l’uno nell’altro — continua Hoffman — e anche se vengono da luoghi diversi sono due bestie selvagge che vogliono addomesticarsi». Il film, che arriverà in Italia l’11 gennaio, ha fatto discutere prima ancora di essere girato per l’accostamento della setta raccontata da Anderson (che è anche sceneggiatore) a Scientology. «Il mio amico Tom Cruise (seguace di Scientology, ndr) lo ha visto, ma quello che mi ha detto resta tra noi. Di Scientology conosco bene solo le origini e le ho usate come base del mio lavoro». Di più non dice, non vuole. E intanto Phoenix fuma.

S Fede: «Prendevo solo 20 mila euro al mese...» Un contratto che prevedeva autista, casa, ufficio e uno stipendio da 20 mila euro al mese. Non abbastanza per l’ex direttore del Tg 4 Emilio Fede che, in un’intervista a «La Zanzara» su Radio24, si sfoga: «Nel contratto con Mediaset neppure un euro di buonuscita dopo 24 anni. Un contratto dignitoso ma mi avrebbero dovuto dare molto di più». Fede è stato allontanato 5 mesi fa dall’azienda (dove ha lavorato per 24 anni) dopo il caso della valigetta piena di contanti (2,5 milioni) che avrebbe portato in Svizzera

e.e. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Costruiscono, poi bruciano Che spettacolo in Nevada Una volta all’anno, tra fine agosto e inizio settembre, oltre 50 mila artisti alternativi nel deserto del Nevada creano una città dal nulla (Black Rock City) che poi scompare nel fuoco. È il «Burning Man», festival pirotecnico (nella foto Ap a sinistra, un’installazione bruciata) ed eccentrico, quest’anno legato al tema «Fertilità 2.0» (nella foto Ap a destra, un danzatore)

DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it

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edizione del Premio Campiello. Il 57enne scrittore calabrese ha avuto 98 voti sui 273 arrivati dalla giuria dei lettori. «Dedico il premio a mia moglie e ai miei figli — ha detto —: 8 anni fa sono arrivato terzo, sono felice». Il suo libro racconta la saga di una famiglia calabrese, gli Arcuri.

Le notizie che non lo erano DI LUCA SOFRI

il Festival alternativo

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Il candidato Peppe Maiello solo una burla di scuola Pd Per alcune ore mercoledì i siti di news di mezzo mondo hanno dato notizia di un dirottamento all'aeroporto di Amsterdam di un aereo partito dalla Spagna, e su quelli dei giornali italiani è stata anche il primo titolo. Poi si è saputo che non c'era stato nessun dirottamento, ma solo una mancata comprensione di un messaggio tra l'aereo e la torre di controllo. Ieri l'agenzia di stampa Adnkronos ha diffuso la notizia di «un nuovo candidato del Partito democratico alle primarie, Peppe Maiello», e la notizia è stata ripresa da alcuni siti di quotidiani, come quello di Repubblica. Ma la candidatura era stata inventata per scherzo o esperimento da una scuola di politica vicina al Pd stesso, che aveva costruito un blog finto che ne parlava. Molti giornali hanno dato spazio al racconto fatto da un dirigente del sindacato Cisl a una trasmissione di Radio24, per cui Beppe Grillo sarebbe stato pagato una volta in nero dalla stessa Cisl per la partecipazione a un evento, con dieci milioni di lire in contanti. Ma era una storia falsa, e la Cisl ha mostrato come quel lavoro del comico sia stato pagato e denunciato regolarmente. Venerdì mattina la Nuova Sardegna ha annunciato in prima pagina che Silvio Berlusconi si era lussato un polso e una spalla cadendo nella sua residenza in Sardegna mentre faceva jogging. La notizia è stata notata nel pomeriggio dai siti dei quotidiani nazionali che l'hanno ripresa. Poco dopo, Giorgio Puricelli, fisioterapista del Milan, consigliere lombardo del Pdl e compagno di corsa del Cavaliere, ha spiegato che malgrado la caduta non c'era stata per Berlusconi nessuna conseguenza né di fratture né di lussazioni.

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DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012

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ALTRI MONDI Oroscopo

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

24/8 - 22/9

Ariete 8

Toro 6

Gemelli 7

Cancro 5,5

Leone 7

Vergine 7

IL MIGLIORE Le energie prorompono e voi producete, vi divertite, fate figuroni in ogni dove e con chiunque. E siete pure più fighi. Ormoni a pallissima.

Potreste sentirvi un po’ sfigodesolati. Perché nessuno v’aiuta. Ma ogni obiettivo può essere raggiunto, tranqui. Fornicazioni non pervenute.

Tutto va secondo i vostri piani, grazie anche ad amici e gregari. Dietro le spalle qualcuno parla, ma fregatevene. Ingordigie suine saziate.

Giornata non semplice. Riguardatevi. Da cibi nocivi, colpi d’aria, dementi e mosse azzardate. Energie e fornicazione, però, soddisfano.

La fortuna bussa alle vostre terga, la domenica v’appaga a tutto campo. E la serenità solleva cuore e zona sudombelicale, vitalissima.

La Luna alimenta qualche sfigocupezza, ma sarete vincenti nello sport e nel lavoro. Vigore superbo, prontezza ormonale inaspettata.

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

Bilancia 5,5

Scorpione 6

Sagittario 7-

Capricorno 6-

Acquario 7+

Pesci 7

Domenica noiosa, forse. Ma idonea a concedervi trattamenti di benessere. Non fate comunque sfuriate. Sudombelico muy reattivo.

Luna garante di ogni successo. Sarebbe però preferibile che vi toglieste il culatello dagli occhi: gli scemi e i cattivi esistono. Attenti.

Domenica di travagli. Dovuti forse a beghe familiari o immobiliari, che vi metteranno di malumore. Rompimenti amorosi, rapimenti suini.

Disinvoltura e fortuna crescono e sono concausa di ogni vostro successo. Incontri, viaggi e news vi tornano utili, il sudombelico segna.

Il senso pratico si rivela la chiave vincente nello sport e nel lavoro. Il tifo diverte, il palato è contento. Anche fornicatamene parlando.

LE PAGELLE

DI ANTONIO CAPITANI

SERGIO RAMOS

I rappporti si complicano. E fare i suini non vi viene benissimo. Tifate correttamente, trovate una mediazione, evitate i fallocefali.

Il difensore del Real Madrid e della Nazionale spagnola è nato a Camas il 30 marzo 1986 (Ariete)

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RAIDUE

PONGO & PEGGY LINEA VERDE A SUA IMMAGINE F1: GP DEL BELGIO TG1 F1: GP DEL BELGIO GARA POLE POSITION LA MIA FEDELE... IL COMMISSARIO REX REAZIONE A CATENA TG1 TECHETECHETÈ BAKHITA Film SPECIALE TG1 TG1 - NOTTE CINEMATOGRAFO SPECIALE MOSTRA D'ARTE...

7.00 9.50 9.55 11.30 13.00 13.45 14.45 15.45 17.15 19.30 20.30 21.05 22.35 1.00 1.20 1.50

CARTONI RAI SPORT GP 2 DEL BELGIO TV MOVIE LA NAVE TG2 IL COMMISSARIO HERZOG DELITTI IN PARADISO LA PROMESSA DI... VENEZIA: REGATA STORICA IL CLOWN TG2 N.C.I.S. LOS ANGELES Telefilm LA DOMENICA SPORTIVA TG 2 PROTESTANTESIMO PARALIMPIADI

RAITRE 9.35 11.10 12.00 12.55 13.25 14.00 14.30 15.00 16.15 18.05 19.00 20.15 21.05 22.55 23.05 23.10 0.05 1.20

CANALE 5

LA BELLA DI ROMA AGENTE PEPPER TG3 PRIMA DELLA PRIMA PASSEPARTOUT TGR - TG3 COSÌ PARLÒ BELLAVISTA TG3 LIS IL CONTE TACCHIA I MISTERI DI... TG3 - TGR - BLOB UN CASO PER DUE THE CODE Film TG3 TG REGIONE VINCERE TG3 METEO 3

9.45 11.00 13.00 13.40 15.20 16.16

18.30 20.00 20.40 21.15 23.45 1.30 2.02 4.25

ITALIA 1

FINALMENTE ARRIVA KALLE I CESARONI 4 TG5 AGATA & ULISSE BELLI DENTRO NEMICI AMICI I PROMESSI SOCI 1 PARTE LA RUOTA DELLA FORTUNA TG5 DOPO TG5 WHAT WOMEN WANT Film SO CHE RITORNERAI TG5 - NOTTE IL MISTERO DEL LAGO - 1 PARTE NATI IERI

CARTONI GRAND PRIX STUDIO APERTO SPORT MEDIASET - XXL 4 AMICHE E UN PAIO DI JEANS 4 AMICHE E UN PAIO DI JEANS 2 STUDIO APERTO LA VITA SECONDO JIM IN DUE PER LA VITTORIA INSEGUENDO LA VITTORIA PLASTIK ULTRABELLEZZA POKER1MANIA STUDIO APERTO LA GIORNATA

7.00 11.50 12.25 13.00 14.00 16.10 18.30 19.00 19.25 21.25 23.15 2.20 3.10

RETE 4

LA 7

9.25 MAGNIFICA ITALIA 10.00 S. MESSA 11.00 IL CAMMINO DI PADRE PIO 11.30 TG4 12.00 PIANETA MARE 13.10 I MITI DELLO... 14.15 DONNAVVENTURA 15.05 E IO MI GIOCO LA BAMBINA 17.00 SONO SARTANA... 18.55 TG4 19.35 TEMPESTA D'AMORE 21.30 INVASION Film 23.30 STARGATE - 1 PARTE 1.50 TG4 NIGHT NEWS 2.15 A MEZZANOTTE VA LA RONDA DEL PIACERE

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PREMIUM

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16.55 SOUTHAMPTON MANCHESTER UNITED Premier League Sky Sport 3, Sky Calcio 2 Ligue 1 SportItalia

18.00 UDINESE - JUVENTUS Serie A MP Calcio, MP Calcio HD, Sky Sport 1, Sky SuperCalcio, Sky Calcio 1

20.45 CAGLIARI - ATALANTA

Serie A MP Calcio 2, Sky Calcio 2

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Tramonta

Sorge

Tramonta

TRIESTE

6:44

19:59

6:35

19:42

19

23

VENEZIA

17

24

IL BLOG

Finali. Sky Paralimpiadi 3

16.00 GRAN PREMIO DEL BENELUX

Ecco «Dia por dia» La Vuelta vissuta dalla carovana...

19.30 BASKET: POLONIA GRAN BRETAGNA

Gara 2. Mx2. SportItalia 2

Preliminari maschili Sky Paralimpiadi 4

20.00 ATLETICA

10.30 NUOTO

Batterie e finali. Sky Paralmpiadi 2

Batterie. Sky Paralimpiadi 3

10.30 CICLISMO SU PISTA

TENNIS 17.00 US OPEN Da New York. Eurosport 2

Batterie e finali. Sky Paralimpadi 2

14.30 CALCIO A 5: SPAGNA - IRAN

17.45 US OPEN Eurosport 2

00.15 US OPEN

Preliminari. Sky Paralimpiadi 3

La Vuelta è agonismo, sfida, salita. Ma anche colori, spettacolo. musica. Scoprila nel blog di Claudio Ghisalberti

www.gazzetta.it

Eurosport 2

Domani

Dopodomani

Si approfondisce la bassa pressione tra la Sardegna e il medio Tirreno con maltempo su buona parte del Centronord e sulla Campania, Foggiano al mattino. Qualche pioggia sulla Sardegna, più soleggiato sul resto del Sud.

Molte nubi e piogge al Centronord, più irregolari sulle Alpi occidentali e tra Marche, Abruzzo e Molise. Addensamenti con pigge sparse anche tra Campania, Lucania e Puglia, più soleggiato altrove.

Ancona

Firenze

17

Neve

Preliminari maschili Sky Paralimpiadi 2

18.30 NUOTO

17 24

16 24

14

26

Gara 1. Mx1. SportItalia 2

15.00 GRAN PREMIO DEL BENELUX

Bologna Genova

L'AQUILA

23

67,5 kg maschle. Sky Paralimpiadi 3

17.00 VOLLEY: SLOVENIA BRASILE

18 27

GENOVA

PALERMO

16.00 SOLLEVAMENTO PESI

13.00 GRAN PREMIO DEL BENELUX

Spike Lee (nella foto) il regista di «Inside Man», si confessa in una video intervista: musica e sport i suoi due grandi amori

18 25

Molto forti

Calmi

Il regista Spike Lee ha 2 grandi amori: lo sport e la musica

Preliminari maschili Sky Paralimpiadi 2

12.00 GRAN PREMIO DEL BENELUX

Più nubi e piogge al Nord, Emilia Romagna, Sardegna e localmente al Centro, tra Toscana e Lazio. Va meglio altrove salvo locali addensamenti con qualche rovescio occasionale sui settori adriatici e al Sud.

Trento Aosta

Coperto

Temporali

MOTOCICLISMO

Oggi

Forti

MARI

PGA European Tour. Da Crans Montana, Svizzera. Sky Sport 2

Sky Sport 2

IL VIDEO

15.00 VOLLEY: GRAN BRETAGNA MAROCCO

11.00 ATLETICA

13.00 OMEGA EUROPEAN MASTERS

20.40 INDYCAR: BALTIMORA

Rovesci

Pioggia

GOLF

Tutte le squadre hanno cercato di rafforzarsi. Ma per i nostri lettori le migliori sono state Inter, Juve e Fiorentina.

Finali. Sky Paralimpiadi 4

Qualificazioni. Sky Paralimpiadi 4

Gara. Da Spa-Francorchamps, Belgio Rai 1

AUTOMOBILISMO

min max

Quindicesima tappa. Palas de Rei - Puerto de Ancares Eurosport

14.00 GRAN PREMIO F1

Rai Sport 2

23.50

Calcio mercato Quale squadra ha fatto meglio?

OMNIBUS TG LA7 TI CI PORTO RKO 281 TG LA7 BEN HUR LA7 DOC ROME UNWRAPPED MOVIE FLASH L’ISPETTORE BARNABY TG LA7 CASH TAXI MEDITERRANEO Film LA VALIGIA DEI SOGNI CONDUCE SIMONE ANNICCHIARICO OMNIBUS NOTTE

15.00 CICLISMO SU PISTA

PGA Us Tour. Da Norton, Stati Unti Sky Sport 3

PARALIMPIADI

16.00 VUELTA

Da Brno, Repubblica Ceca Eurosport

19.30 MEETING DI PADOVA

ALGHERO

Campionati mondiali femminili. Da Leogang/Saalfelden. Austria Rai Sport 2

Gara 1. Da Imola. SportItalia

23.10

Gara 2. Mx2. SportItalia 2

13.00 MOUNTAIN BIKE

13.00 RALLY IRC

ATLETICA LEGGERA

Ieri

CICLISMO

12.00 ACI GRAN TURISMO

Serie A Sky Calcio 5

A CURA DI

Qualificazioni europeo maschile SportItalia 2

Da Spa-Francorchamps, Belgio Eurosport

22.45 DEUTSCHE BANK CHAMPIONSHIP

20.00 20.30 21.10

Gara 1. Mx2. SportItalia 2

20.30 ITALIA REPUBBLICA CECA

11.45 PORSCHE SUPER CUP

Serie A Sky Calcio 7

GazzaMeteo

BASKET

Gara 1. Da Imola SportItalia

20.45 PARMA - SIENA

Serie A MP Calcio 5, Sky Calcio 6

MLB. Sky Sport 2, ESPN America

10.50 PORSCHE CARRERA CUP

20.45 NAPOLI - FIORENTINA

9.30

DETROIT TIGERS CHICAGO WHITE SOX

2.00

Gara 2. Da Imola Rai Sport 2

Serie A MP Calcio 3, Sky Calcio 3

17.00 MARSIGLIA - RENNES

MLB. ESPN America

10.00 FORMULA 3

20.45 LAZIO - PALERMO

15.00 LECCE - CREMONESE

19.00 NEW YORK YANKEES BALTIMORE ORIOLES

GP2. Gara. Da Spa-Francorchamps, Belgio Rai 2

20.45 INTER - ROMA

CALCIO

BASEBALL

10.00 GP DEL BELGIO

Serie A MP Calcio 4, Sky Calcio 4

18.00 18.05

IL SONDAGGIO

19 25

L’Aquila 11 24

Campobasso

Bari

13 25

21 28

Napoli

Potenza

17 29

16 23

Cagliari

Catanzaro

17 22

19 28

Palermo

Reggio Calabria 22 30

21 28

Catania 24 29

Il sole domani MILANO

La luna ROMA

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

6:46

19:58

6:36

19:40

Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto

17 ago.

24 ago.

1 set.

8 set.


44

LA GAZZETTA SPORTIVA

DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012


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