Su di me
Serena Ruffo nasce a Monza il 7 ottobre 2000. Frequenta l’Istituto Tecnico Achille Mapelli iscrivendosi all’indirizzo Costruzione, Ambiente e Territorio, dimostrando uno spiccato interesse per la progettazione di interni. Serena oggi è una Interior Designer laureata al Politecnico di Milano, dove ha sviluppato capacità di organizzazione, team-working e problem-solving. Di ogni progetto le piace occuparsi dei disegni tecnici e delle presentazioni cartacee e digitali, unendo la passione per l’illustrazione e per la progettazione grafica a quella architettonica. Durante la sua carriera universitaria ha approfondito il tema della riqualificazione degli edifici abbandonati e la loro trasformazione in luoghi per la comunità. La sua ambizione è quella di continuare a lavorare in questo ambito. Ama trascorrere intere giornate a contatto con la natura, organizzando periodicamente escursioni in montagna che le hanno insegnato la tenacia e la determinazione.

Curriculum Vitae
Esperienza lavorativa
Free-lancer
Logo Design
Illustrazioni
2021-2023
Stagista
TecnoProget s.r.l
Studio di ingegneria strutturale in acciaio
2018
Stagista
A.L.E.R
Azienda Lombarda per l’Edilizia Residenziale
2018
Educazione
Politecnico di Milano
Facoltà di Design degli Interni
2020-2023
Erasmus Program
Jana Matejki Academy of Fine Arts, Cracovia
Feb - Giu 2023
Università degli Studi di Bergamo
Facoltà di Lettere
2019-2020
Istituto Tecnico Statale “Achille Mapelli”
Costruzione, Ambiente e Territorio
2014-2019
Softwares
AutoCad
Revit
V-Ray
Twinmotion
Blender
Adobe Photoshop
Adobe Illustrator
Adobe Indesign
Partecipazioni
Contest TABU
Ideas x wood
Edizione 2022-2023
Premio Carpanelli
Edizione 2022-2023
Esposizione Fuori Salone 2023
Case Milanesissime
Alvar Aaltissimo
Esposizione Design x Designers
Politecnico di Milano
Edizione 2021-2022
Esposizione
Biennale Sessions
Biennale Arte 2022
Finalista
Co-living Awards
Edizione 2022
Indice
riassume le competenze raggiunte sia dal punto di vista nozionale che progettuale dell’interior design, dal metodo di lavoro alle regole del disegno tecnico in CAD.


riguarda l’aspetto grafico ed estetico delle presentazioni realizzate per comunicare un progetto, aspetto da non trascurare quando si vuole presentare la propria idea.

comprende i progetti realizzati durante la mia esperienza eramus presso la Jana Matejki Academy of Fine Arts di Cracovia, al secondo semestre del terzo anno.
comprende progetti extra-universitari, realizzati per alcuni contest di design.


Interior




Laboratorio di Metaprogetto | a.a. 2021-22


docenti: Elgani Elena, Scullica Francesco in gruppo con: D’Assisi Giuseppe, Mariotti Sara, Marchetti Giulia, Espa Giorgia
Savoiazen San Martino
New Generation of Hospitality Spaces:
Interior design for new hybrid scenarios
Tipologia: Co-living e Co-working
Luogo: San Martino di Castrozza, Trentino Alto-Adige
Abstract del corso: il laboratorio intende indagare gli spazi dell’ospitalità, con specifico riferimento a quelle strutture “ibride” che presentano l’integrazione fra spazi neo-residenziali, neo-alberghieri e spazi per il lavoro, in relazione alle trasformazioni dello scenario contemporaneo.
Competenze acquisite: attraverso lezioni teoriche e attività pratiche, lo studente conosce e comprende gli strumenti per l’attività metaprogettuale concernenti l’analisi degli obbiettivi, la contestualizzazione in un quadro di riferimento culturale, economico e sociale, la definizione di un concept di progetto.
Concept di progetto: Savoiazen San Martino è un co-living incentrato sul benessere psico-fisico attraverso la meditazione e la terapia di gruppo secondo uno stile di vita giapponese. Non è solo un percorso terapeutico, la struttura è aperta a chiunque cerchi un ambiente sereno, rilassante e accogliente dove studiare, lavorare, creare e trovare ispirazione.

Situato ai piedi delle Pale di San Martino, la cultura giapponese e la tradizione locale trovano un punto di incontro nei servizi offerti, nelle attività indoor e outdoor, creando un ambiente insolito e innovativo per vivere le Alpi in modo unico e originale.

Render della hall di ingresso al piano terra: le persone vengono ricevute al bancone dove possono gustare il thè giapponese mentre lo staff si occupa del check-in.
Render dello spazio espositivo al piano terra: esposizione di ciotole kintsugi, ikebana, opere d’arte materiche e calligrafie giapponesi.

Render del workshop atelier al piano terra: con scrivanie modulari per imparare e approfondire l’arte antica e contemporanea giapponese.



Render dell’area co-working al piano terra: spazio per lo studio ed il lavoro con scrivanie e gradinata realizzata con pixel che può essere riconfigurato in spazio per eventi.




Render dei Tatami boxes al piano terra: spazio che può essere chiuso attraverso pannelli giapponesi scorrevoli a libro in cui stare seduti nella posizione del tatami.
Render della stanza Ofuro al piano seminterrato: stanza per massimo 4 persone con la tipica vasca giapponese riscaldata a 40°C.
Render della spa al piano seminterrato: Piscina con idromassaggio, percorso kneip, docce sensoriali, sauna, bagno di vapore e doccia ghiacciata.
Render della camera privata matrimoniale al primo, secondo e terzo piano: stanza da letto per due persone con letto futon, bagno privato e parete attrezzata.




In alto: pianta e sezione texturizzate dell’area espositiva

A destra e a sinistra: fotografie del modello di studio del piano terra, in particolare la hall di ingresso e l’area espositiva


Tipologia: Parco d’arte


Luogo: Isola del Lazzaretto Nuovo, Venezia

Abstract del corso: il laboratorio verte sull’indagine dell’architettura degli interni in un’ottica transdisciplinare, ricercando un dialogo fra interior design e restauro da cui possano svilupparsi occasioni per promuovere la bellezza, l’identità e la memoria sia come beni pubblici sia come dimensioni irrinunciabili del benessere collettivo e individuale.

Competenze acquisite: attraverso un ciclo di lezioni seminariali, lo studente conosce e comprende gli strumenti necessari per un corretto riutilizzo degli spazi urbani abbandonati, prestando attenzione alle sue memorie storiche e al rapporto fra l’uomo e tali ambienti, anche dal punto di vista psicologico.

Concept di progetto: Il Giardino dei Tarocchi è lo spazio verde racchiuso dentro le cinta murarie del Lazzaretto Nuovo, riconvertito in luogo di esposizione, di ricerca, di attività creative e sociali e scenografia di performance artistiche, reso fruibile a un pubblico più vasto ed eterogeneo possibile. Un luogo fortemente influenzato dal linguaggio metafisico, non solo da un punto di vista formale, ma anche da un punto di vista emozionale, che descrive una scena immobile e senza tempo, come un sogno, la cui interpretazione viene affidata alle carte dei tarocchi, le quali mantengono viva la memoria di una Venezia misteriosa e di un’Isola popolata da fantasmi e vampiri.







01 Moodbaord concettuale
02 Render versione estiva dell’area giochi
03 Render versione serale dell’area spettacoli

04 Render versione estiva del percorso tra le siepi




area co-working e fitness percorso tra le siepi con installazioni artistiche e piante aromatiche area ristoro con palcoscenico area giochi

area workshop siti e scavi archeologici

Laboratorio di Fondamenti del Progetto | a.a. 2020/21
docenti: Zuco Gabriella, De Santi Marco in gruppo con: Sironi Giulia, Niculescu Andra Elena, Mandelli
Green Habitat
Abitare la natura
Tipologia: Piccole abitazioni in contesti liberi Luogo: Daintree Rainforest, Australia
MartinaAbstract del corso: questo laboratorio costituisce la prima esperienza specificamente progettuale che lo studente incontra nel suo iter degli studi. Viene proposto lo sviluppo di un progetto di spazio domestico che riesca a coniugare il rapporto tra uomo-spazio-oggetto, che risponde al forte bisogno di tornare liberi nella “natura”, di uscire da un interno conosciuto per ritrovare se stessi in un ambiente naturale e incontaminato dopo quasi due anni di limitazioni e isolamento causati dalla pandemia.
Competenze acquisite: lo studente comprende le logiche di configurazione e composizione dello spazio domestico non più legato ai canoni della tradizione; è in grado di analizzare gli aspetti prossemicorelazionali e approfondire concetti quali distanza/spazio; alienazione/ connessione; chiusura/apertura, gradienti di prossimità e relazione fra persone/oggetti/spazio-ambiente, gradienti e livelli di separazione, ecc. attraverso lo studio con diagrammi di relazione e con modelli fisici “relazionali”.
Concept di progetto: “Green Habitat” è un micro rifugio per tre persone sviluppato su tre piani, per un totale di 60 mq. Concepito come casa-fortezza, è un luogo dove l’uomo può vivere la natura al riparo dalle ostilità della foresta. Tuttavia, protezione non significa isolamento: due grandi serre di 5 mq ciascuna costituiscono le colonne portanti della casa, nonché una vista luminosa e panoramica del paesaggio. Vivere in questo spazio significa anche abbracciare uno stile di vita “zero waste” grazie alla sua autosufficienza e sostenibilità. Pannelli solari sul tetto, orto botanico e orto idroponico consentono, infatti, una vita senza sprechi.








Visual




Laboratorio di Elementi Visivi del Progetto | a.a. 2020-21 docenti: Camocini Barbara, Ardemagni Stefano, Introini Marco in gruppo con: Leoni Veronica, Colombo Chiara, Citella Giacomo
Buio di Giorno: The Backstage Chronicals
Design for stage
A destra: copertina del vinile

Al centro: booklet di progetto





In basso: EP
Tipologia: Allestimento temporaneo
Luogo: Colonne di San Lorenzo, Milano
Abstract del corso: le attività del laboratorio sono finalizzate alla lettura, alla comprensione e all’interpretazione del progetto di interni nella sua consistenza materico-tecnologica, articolazione formale, funzionalità e fruizione insieme agli aspetti antropologico-percettivi riferiti all’abitante e all’identità degli spazi.
Competenze acquisite: lo studente conosce e comprende i linguaggi visivi del progetto, applica strumenti e tecniche finalizzati alla rappresentazione morfologica, materica e funzionale del progetto, sviluppa ed interpreta meccanismi percettivi e sistemi cromatici.
Concept di progetto: “Buio di Giorno: the backstage chronicals” è un format di intrattenimento trasmesso in streaming su Netflix sul backstage del nuovo remix del singolo “Buio di giorno” dell’artista indierap Frah Quintale. I quattro vincitori del concorso, scelti per i loro meriti artistici, scopriranno il loro ruolo nella prima puntata. Nella seconda puntata il remixer lavorerà al brano, nella terza puntata i due grafici sono coinvolti nella nuova copertina, nella quarta puntata il videomaker realizzerà il videoclip. Nell’ultima puntata avrà luogo l’esibizione finale dell’artista. All’ingresso dello spazio si trova la galleria d’arte e il palco utilizzabile anche come seduta nell’area workshop. Divisa con pannelli scorrevoli si trova il camerino dell’artista. L’obiettivo è creare uno spazio flessibile, che incoraggi uno spirito di collaborazione, tutto basato sui toni del bianco, del nero, del grigio e dell’arancione, il colore preferito dell’artista.
Laboratorio di Strumenti e Metodi del Progetto I | a.a. 2020-21
docenti: Conte Sara, Marchetti Valentina
Shopping at Kook’s
Progetto grafico ispirato al film cult “Colazione da Tiffany”
Tipologia: Negozio di abbigliamento Luogo: Non specificato
Abstract del corso: il corso introduce al disegno digitale, in paricolare ai principi di grafica raster, all’elaborazioni di grafica raster applicate alla rappresentazione del progetto, alle applicazioni di grafica vettoriale al disegno architettonico, al disegno CAD, ai principi di modellazione BIM, alla rappresentazione normata del progetto, agli elementi di rilievo misurato per gli interni, alla rielaborazione grafica e presentazione del progetto.

Competenze acquisite: lo studente è in grado di realizzare un progetto grafico e di interni applicando gli strumenti appresi più idonei al contesto di riferimento.
Concept di progetto: Kook è una boutique di moda ispirata al film “Colazione da Tiffany”. Qui si immagina la protagonista Holly Golithly fare shopping in uno spazio lussuoso, classico e al tempo stesso moderno, caratterizzato dalla presenza del colore tiffany utilizzato sia per le pareti che per la tappezzeria, dal marmo grigio a pavimento, dall’oro utilizzato per gli elementi metallici degli arredi e dalla carta da parati con un motivo geometrico bianco e nero. L’obbiettivo è realizzare un progetto coerente al personaggio, sia nella scelta dei materiali, dei colori, della tipologia, sia dal punto di vista grafico.


Computer Animation | a.a. 2022-23 docenti: Edie Miglio, Francesco Cattoglio in gruppo con: Sara Mariotti, Giuseppe D’Assisi
Il Risveglio della Natura
Cortometraggio animato in 3D


Abstract del corso: il corso di Computer Animation introduce alla computer grafica mediante il software Blender. Particolare attenzione è rivolta alle tecniche di rappresentazione matematica di trasformazioni (dalle isometriche alle topologiche) e alle tecniche di interpolazione di dati per la realizzazione del movimento.


Competenze acquisite: lo studente dimostra, mediante la realizzazione di una animazione al computer, di conoscere gli strumenti per la presentazione del progetto tramite video e simulazione virtuale e di essere in grado di utilizzare software di modellazione, rigging, animazione, compositing e rendering di immagini tridimensionali.
Concept di progetto: “Il Risveglio della Natura” è un cortometraggio di due minuti ispirato a “Il Valzer delle fate” di Disney.

La storia è ambientata nel sottobosco, il quale, dopo aver ricevuto la dose giornaliera di luce solare, si prepara a cambiare volto poco prima dell’alba. A farlo sono alcune fatine che, dopo essersi svegliate all’interno di due comode foglie, si preparano alla magia. Iniziano a librarsi in volo e volteggiare tra i fiori, risvegliandoli con la loro polvere fatata. Una di loro, attratta dalla bellezza di una pianta, tenta di illuminarla ma questa è una pianta carnivora gigante che, affamata, la inquadra come la sua prossima vittima e la intrappola tra le sue grinfie. La fatina tenta di liberarsi, calciando dall’interno le fauci della pianta, fino a che non arrivano le sue compagne in soccorso a salvarla. Per esprimere l’estrema felicità le fate uniscono le loro forze e lanciano dei dei fuochi d’artificio fatati in cielo, illuminando tutto il cielo.
01 Scena 1: la natura è ancora dormiente
02 Scena 2: la fatine si svegliano e inizia la magia
03 Scena 4: le fatine illuminano il lago
04 Scena 5: la fatina rimane intrappolata nella pianta carnivora
05 Scena 6: le altre compagne tentano di liberarla
06 Scena 7: fuochi d’artificio e conclusione della fiaba
Nella pagina accanto: render della scena 3, il risveglio della natura


Erasmus


StudyHub
Ridefinire gli alloggi per studenti con l’architettura parassita
Tipologia: Micro-casa
Luogo: Kazimierz, Cracovia
Abstract del corso: il laboratorio propone lo sviluppo di un progetto di spazio domestico per due persone da inserire nel contesto urbano di Cracovia e che risponda alle esigenze della città polacca. Il corso intende focalizzarsi sulla struttura architettonica, con l’obbiettivo di realizzare non uno spazio domestico legato ai canoni della tradizione, bensì un arredo urbano dal valore scultoreo che funga da attrazione visiva nella città.
Concept di progetto: “StudyHub” è una micro-casa parassita per studenti che risponde alla difficoltà, vissuta in prima persona, di trovare alloggi e/o dormitori economici e, al contempo, vicini al centro storico. La soluzione progettuale viene indivisuata a seguito di un’analisa del tessuto urbano, che si caratterizza per la presenza di numerosi edifici con una facciata libera e spoglia. Questo approccio abbraccia l’idea di utilizzare gli spazi urbani in modo più efficiente e sostenibile. La posizione di StudyHub all’interno del quartiere ebraico “Kazimierz” offre una moltitudine di vantaggi. Conosciuto per il suo ricco patrimonio culturale e l’atmosfera vibrante, Kazimierz offre agli studenti un’esperienza coinvolgente, consentendo loro di esplorare monumenti storici, le gallerie d’arte, i caffè eclettici e i negozi alla moda del quartiere. La vicinanza alle università, ai trasporti pubblici e a vari luoghi sociali e ricreativi rende StudyHub la scelta ideale per gli studenti che cercano uno stile di vita equilibrato.




Exhibition Space Design Studio | a.a. 2022-23 docente: Pawel Zelichowski

Rare Sight
Visuals for visual impairments
Tipologia: Mostra temporanea
Luogo: Triennale di Milano
Abstract del corso: il laboratorio propone la progettazione di una mostra temporanea, dalla scelta di una location idonea alla definizione di allestimenti e didascalie.
Competenze acquisite: lo studente conosce e comprende gli aspetti culturali e creativi dell’exhibition design nonchè gli aspetti legati all’esperienza del visitatore; è in grado di gestire l’iter progettuale di uno spazio legato alle mostre; effettua scelte progettuali in autonomia.
Concept di progetto: “Rare Sight” è una mostra che ricrea simulazioni di disabilità visive meno conosciute, con lo scopo di comprendere alcuni aspetti della vita delle persone che hanno queste difficoltà visive e identificarsi con il loro universo percettivo. Il fenomeno della dis-percezione, oltre ad essere un processo psichico di forte interesse visivo, può diventare stimolo progettuale per una progettazione inclusiva e socialmente rilevante.
Vista assonometrica dello spazio dedicato alla mostra “Rare Sight”.
i visitatori vengono accolti da un pannello introduttivo.
02. Visione infantile - luce: tre diversi pannelli desaturati e opachi sono installati davanti a un’immagine in modo da riprodurre il mondo visivamente confuso di un neonato fino ai tre mesi di vita.



03. Visione infatile - colori: la scala di grigi inizialmente percepita si evolve gradualmente fino a raggiungere una gamma completa di toni. Per questo motivo il neonato fino ai 7 mesi è attratto da colori accesi e decisi.
04. Visione infantile - profondità: dai sette mesi il neonato comincia a percepire la profondità di uno spazio e, per riprodurre questo effetto, è stata installata una camera che, tramite uno zoom, mette a fuoco la porzione di spazio percepita in base alla crescita del neonato.
05. Metamorfopsia: tilizzando uno specchio deformante di Anish Kapoor, “Curve S”, l’immagine riflessa appare curva, ondulata, causando disorientamento dello spazio percepito dal visitatore che può vedersi come le persone che convivono con questa malattia.





è una dis-percezione dimensionale, che porta a vedere le forme crescere in modo drammatico.
è caratterizzata dall’incapacità di percepire i colori, da elevata fotosensibilità e scarsa acuità visiva. Per questa malattia è stato riprodotto il fenomeno delle immagini secondarie.
comunemente conosciuta come daltonismo, le persone possono sperimentare la loro percezione dei colori indossando degli occhiali speciali.

Personal



Rilievi
Contest Ideasxwood by TABU
Tipologia: Intarsio industriale per piallacci naturali Luogo: Cantù
Rilievi è un intarsio industriale che raffigura il paesaggio montano sotto forma di rilievo topografico. La montagna rappresenta per me una fonte inesauribile di ispirazione e serenità. Ogni volta che mi trovo in mezzo alle maestose vette e ai panorami mozzafiato, mi sento avvolta da una sensazione di pace interiore e di connessione profonda con la natura.
Attraverso due varianti composte da sei tonalità di piallacci naturali è possibile ricreare le sfumature delle valli al tramonto, i contrasti tra la neve e le rocce e la varietà di flora e fauna che si incontrano lungo i sentieri all’interno del proprio spazio, in modo da sentirsi ispirati a intraprendere le proprie sfide personali, proprio come si affronta una scalata in montagna.
Partendo dal modulo del quadrato, ho realizzato le catene montuose in modo che fossero seamless, cioè ripetibili. La palette cromatica è composta da sei piallacci naturali e tinti, per la quale sono stati selezionati il Frassino, il Noce Canaletto e il Bolivar. Ad ogni colore corrisponde un’altitudine, accostati in modo da realizzare un effetto di profondità e, quindi, di tridimensionalità, quasi come se la montagna prendesse vita. Per un effetto ancor più realistico e naturale, Rilievi è disponibile in due varianti: la variante in Primavera e la variante in Autunno. La prima presenta tonalità fredde che variano dal verde al marrone, i colori tipici della montagna durante la stagione più calda quando è ricca di vegetazione; la seconda presenta le tonalità calde del verde, del giallo e del marrone tipicamente autunnali.

01: pattern Rilievi in Primavera.
02: pattern Rilievi in Autunno.

03: vista ambientata con Rilievi in Primavera su arredo.
04: vista ambientata con Rilievi in Primavera a parete
05: vista ambientata con Rilievi in Autunno su arredo.
06: vista ambientata con Rilievi in Autunno a parete.




DOT Table
Premio Carpanelli
Tipologia: Design del prodotto
Luogo: Desio
DOT Table è una postazione pieghevole e appendibile che può essere utilizzata sia come lavagna che come tavolo da pranzo grazie alla rotazione delle gambe e al doppio rivestimento del piano del tavolo. Questa caratteristica rende DOT Table estremamente pratico e ideale per spazi ridotti o ambienti in cui è richiesta flessibilità. Quando è piegato, il tavolo diventa compatto e occupa uno spazio minimo. Il design di DOT Table si caratterizza per la sua estetica elegante e minimalista. Presenta una struttura in tubolare di alluminio semplice, ma elegante con un rivestimento cromatico. La struttura è leggera, resistente e offre un’eccellente stabilità.
Il piano del tavolo è realizzato con un pannello in MDF con un doppio rivestimento: un lato è una lavagna bianca e l’altro è un piallaccio naturale a scelta della collezione TABU 555, il che lo rende adatto sia per spazi di lavoro che residenziali mantenendo un aspetto esteticamente gradevole.

La rotazione delle gambe è ispirata alla sedia Plia di Giancarlo Piretti per Anonima Castelli, nota per il suo innovativo meccanismo di piegatura: per piegare il tavolo, basta sollevare leggermente il piano e spingere le gambe verso l’esterno. Le gambe ruotano senza intoppi intorno alla cerniera e si piegano ordinatamente in posizione, creando una forma compatta e lineare.
A destra: vista ambientata dell’utilizzo di DOT Table e i dei suoi materiali.
Case Milanesissime

Piante dell’abitare del XXI secolo

Tipologia: Contest
Luogo: BASE Milano
“Disegna la tua Casa Milanesissima” è una iniziativa ispirata al libro ironico e satirico “Case Milanesissime - Piante dell’abitare del XXI secolo”, un compendio di piante surreali di appartamenti immaginari offerti in affitto o in vendita a Milano che è stato inserito nell’ADI Design Index 2022. Per il FuoriSalone 2023 Alvar Aaltissimo, insieme a Corraini Edizioni e lo studio di prototipazione Miocugino, ha organizzato al BASE Milano una esposizione di piante architettoniche disegnate da chi ha partecipato alla Open Call, mettendo in palio premi e menzioni. La Casa Milanesissima “Casa molto carina”, ispirata alla canzone dello zecchino d’oro, ha ricevuto una menzione speciale da Corraini Edizioni. I volumi esposti verranno pubblicati e messi in vendita prossimamente.

Grazie!
Contatti


E-mail: ruffo.srn@gmail.com

Cellulare: 366 52 50 389
Indirizzo: Via Giorgio De Chirico, 4
Monza, MB (20900)
Serena Ruffo
@drawn_byserena
Serena Ruffo
