Senzacolonne 15 Giugno 2012

VENERDÌ 15 GIUGNO 2012 - SACRO CUORE DI GESÙ

QuotIDIaNo Del GRaNDe SaleNto

Euro 1,00 ANNO IX - N° 143 (2476)

A1

BRINDISI

www.senzacolonne.it

già Capitale d’Italia Direttore Gianmarco Di Napoli

Di nuovo nell’Olimpo

All’interno speciale sulla promozione

BARBIERO, GRECO, GUADALUPI, MAZZONE E SABATO DA PAG. 3 A PAG. 26

Oggi in omaggio

con Senzacolonne

TERRA BRUCIATA: 107 ANNI IN TOTALE

Estorsioni & furti condannati in 19

L’arresto di Sandro Antonino

DE CRISTOFARO A PAG. 27

Prima di uscire da casa

VENERDÌ 15 GIUGNO 2012

Guardando il cielo...

Previsioni per oggi Ancora bel tempo e cielo sereno.

Temperature senza variazioni significative. Maestrale moderato/sostenuto.

Mari mossi, molto mosso il canale d'Otranto.

Previsioni per domani Cielo sereno, con temperature in lieve aumento. Ancora vento settentrionale moderato. Mari mossi.

Tendenza 17 - 19 giugno Il tempo locale non subirà alcun cam-

Diamo i numeri Senzacolonne Questura Prefettura Comune di Brindisi Vigili urbani Provincia di Brindisi Polizia stradale Polizia marittima Capitaneria Guardia medica Ospedale Perrino Centro allergologico Asl Nettezza urbana Ferrovie Taxi Stp trasporti pubblici Gas guasti Enel guasti Enel pubblica ill.

Acquedotto Multiservizi

0831.562623 0831.543111 0831.5761 0831.229111 0831.229522 0831.565111 0831,543501 0831.590212 0831.590219 0831.520089 0831.537111 0831.510213 0831.536111 0831.527961 0831.521975 0831.597901 0831.549111 800.900.806 803.500 800.901.050 800.735.735 0831.575480

Farmacie di turno POMERIDIANO (13-16.30) e NOTTURNO (20-8.30)

Cappuccini: via Cappuccini, tel. 0831/521904; Rubino: via Appia n. 164, tel.

0831/523146

a cura di Giuseppe De Vitis

biamento degno di nota, restando prettamente estivo con nuvolosità scarsa o del tutto assente. Il ventosoffierà mediamente dai quadranti settentrionali, registrando moderati rinforzi pomeridiani sulla fascia adriatica mentre nelle stesse ore quella ionica risentirà di temporanee brezze più occidentali. Le temperature registreranno un progressivo aumento soprattutto nei valori massimi, il quale risulterà più accentuato sui settori ionici.

Scrutando le stelle...

ARIETE

TORO

GEMELLI

he qualcosa è cambiato, lo a Luna entra nel tuo segno e, a giornata si preannuncia C Lcon L avverti subito. Stamattina ricca di soddisfazioni e la carica che ti deriva da non hai voglia di affrontare il questo contribuisce a renderti questo passaggio, la giornata è nelle tue mani. Puoi arrivare dove vuoi, purché tu faccia attenzione agli influssi di un Marte che accentua la tua impulsività, che si trova già ai livelli di guardia.

LEONE

mondo oltre la porta di casa e vorresti rimanere un po’ da solo.

Le questioni quotidiane ti sembrano inutili scocciature, prive d’importanza. Non indulgere con la malinconia.

più brillante e disponibile. Con la tua obiettività riuscirai ad appianare una disputa tra colleghi. Una tale apertura può preludere a nuove, interessanti conoscenze.

VERGINE

BILANCIA

a salita diventa meno ripida Ruggisci” di piacere nel saluL “mente tare una giornata che finalma, ormai provato dalle rientra nei tuoi canoni: recenti difficoltà, praticamente

sfide da affrontare con la forza della tua intraprendenza e da superare di slancio, tra l’ammirazione d’amici e colleghi.

Come ben sai, questo è balsamo per il tuo spirito.

SAGITTARIO etti risorse positive di cui M disponi al servizio della giornata, perché risulti piacevole. Ricevi però degli stimoli contraddittori che non riesci bene ad interpretare. Ne risulta che i rapporti tra te, l’ambiente di lavoro e la famiglia saranno, a tratti, problematici.

non te ne accorgi e vai avanti, quasi per forza d’inerzia, con un atteggiamento a metà tra il difensivo e l’aggressivo. Agisci senza linearità, poiché non hai ancora le idee ben chiare.

CAPRICORNO isogna cercare con molta B buona volontà nel tuo panorama astrale, per trovare un pianeta volenteroso che sia favorevole… ed eccolo qua! È quel generoso di Giove che premierà la tenacia e la serietà con cui riuscirai ad affrontare impegni e contrattempi.

CANCRO a delusione ti si legge in L volto. “Tradito” dalla Luna, ti senti orfano della buona sorte e saresti tentato di rifugiarti nel tuo rassicurante guscio, lontano dalle piccole tempeste quotidiane che oggi dovrai fronteggiare e al riparo da screzi e incomprensioni.

SCORPIONE

spetti contrastanti possono iornata incolore, quella che A G far procedere a strappi la t’aspetta. Ma un tipo coriaceo come te ha tutta la paziengiornata. La Luna non ti è amica, ma disponi della determinazione necessaria per raggiungere dei buoni traguardi sul lavoro e anche negli affetti.

Tieni a bada la tentazione di cedere al malumore.

ACQUARIO n privilegiato dello zodiaU co: non c’è altro modo di definirti. Ti muoverai con la stessa disinvoltura dall’ambiente professionale a quello familiare, senza trascurare le amicizie. Una forte ventata di novità potrebbe portarti nuovi e proficui contatti di lavoro.

za per attendere momenti migliori. Nel frattempo, dedicati un po’ di tempo e di attenzioni. Magari, sottoponiti al check-up di prassi: il cambio di stagione è un buon momento.

PESCI tanchezza, come contracS colpo da abbandono. La Luna ha lasciato il tuo segno.

Per un po’, dovrai rassegnarti alla sua indifferenza e a cavartela da solo. Riuscirai a farcela, se non indulgerai all’autocommiserazione e manterrai alta la guardia.

a

1ncora nell’olimpo

VENERDÌ 15 GIUGNO 2012

PISTOIA Bra BRINDISI

86 92 88 88

3

(17-20, 35-50, 60-66, 86-88) Pistoia: Della Torre, Mathis 6, Jones 12, Tuci, Toppo 11, Galanda, Della Rosa, Hardy 21, Evotti, Saccaggi 7, Gurini 9, Tavernari 20. Coach: Moretti Brindisi: Maestrello 2, Formenti, Renfroe 7, Ndoja 19, Borovnjak 3, Callahan 19, Zerini 5, Giuri 5, Gibson 28, Vorzillo. Coach Bucchi. arbitri: Stefano Ursi – Guido Federico Di Francesco – Manuel Mazzoni

di POMPEO BARBIERO Brindis i - “Ce ne andiamo, ce ne andiamo in serie A”: così cantavano a fine partita tutti insieme sul parquet, il capitano Klaudio ‘Ndoja ed i suoi compagni, attorniati festosamente dai dirigenti, dai parenti e, soprattutto, dai 300 tifosi brindisini presenti nuovamente a Pistoia dopo essersi sciroppati ben 3400 km di strada in pullman, tra andata e ritorno, per le due trasferte di martedì e di ieri.

A 850 km. di distanza, però, un’intera città era in festa e in comunione con i propri beniamini, con i brindisini che si riversavano in strada alla fine della partita, in macchina, a piedi, cantando e gridando di gioia, festanti per questo grandissimo risultato che, ieri sera, ha riportato la loro squadra nel massimo campionato italiano.

Così, dopo un solo anno di purgatorio, Brindisi è ritornata in Lega A sbancando il PalaCarrara di Pistoia (88-86) in gara-4 di finale play-off. Il sogno che tutti gli sportivi brindisini avevano tacitamente cullato in cuor loro per un anno intero, dopo aver a fatica metabolizzato quell’amara retrocessione, ha finalmente premiato la costanza e la serietà di tutto il movimento cestistico brindisino. E in questa stupenda realtà ci stanno dentro tutti, a conferma che ogni componente dell’ambizioso progetto della New Basket Brindisi ha operato bene portando un contributo di qualità alla causa comune. Insieme alla squadra, ai tecnici, ai dirigenti, alla stampa specializzata e ai tifosi, ci sono soprattutto i 13 imprenditori, tutti brindisini doc, proprio loro che, con enormi sacrifici e con la loro grande passione sportiva, hanno reso possibile la conquista di questo prestigioso traguardo che fa il paio con il successo di Bari nelle Final Four di Coppa Italia di

La gioia incontenibile dei giocatori dell’Enel a fine gara (foto di VINCENZO TASCO)

L’Enel vince gara quattro contro i toscani e conquista la promozione

Nel fortino pistoiese Brindisi si riprende la sua SERIE A I biancazzurri dopo un anno di nuovo nell’Olimpo Legadue, completando in maniera veramente fantastica e irripetibile questa stagione sportiva.

Ieri sera, l’Enel Basket Brindisi ha disputato una prestazione veramente straordinaria, molto più impegnata e produttiva di gara-3. Piero Bucchi ed i suoi ragazzi avevano preparato la partita in maniera splendida lavorando sugli errori commessi in dife-

sa e alternandosi magnificamente nelle rotazioni nel corso della gara.

Ancora una volta Jonathan Gibson ci ha messo lo zampino in questa vittoria tenendo sempre alti i ritmi di gioco e l’impegno dei suoi marcatori.

Ma, ieri sera, il folletto californiano non è più rimasto solo a lottare contro i toscani mugghianti come tori assatanati, specie nel finale della

gara, quando il pressing micidiale portato soprattutto dai due ragazzi italiani, Gurini e Saccaggi, stava facendo strage di errori (ancora 14 palle perse contro le 6 recuperate) da parte dei brindisini. In campo, però, questa volta, c’era una squadra compatta, solida, fortemente determinata in tutti i propri rappresentanti. E così quell’arrembaggio all’arma bianca ordinato da Moretti, che aveva

ridotto per un paio di minuti Brindisi nuovamente in balia degli avversari, veniva annullato prima da Craig Callahan, che sganciava un terribile missile terra-aria, capace di ridare coraggio e determinazione ai suoi compagni, e poi da Gibson e ‘Ndoja, che tenevano botta fino al termine mettendo dentro i punti decisivi dalla lunetta e spegnendo, lentamente ma inesorabilmente,

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VENERDÌ 15 GIUGNO 2012

Ancora nell’Olimpo

le speranze di Pistoia di chiudere vittoriosamente anche gara-4 e di venire a Brindisi domenica per giocarsi la serie A. Brindisi è stata sempre davanti nel punteggio, senza mai perdere fiducia e certezza nella propria condotta agonistica, a fronte di un Pistoia che, partito a ritmi lenti evidentemente per entrare pian piano in partita, pensava di accentuare poi nel finale i tempi aggredendo i portatori di palla bianco-azzurri. Così è stato, in effetti, mentre Brindisi si è giovata subito della presenza in quintetto base del suo capitano ‘Ndoja (9 punti nei primi 10’) per portare attacchi importanti alla zona avversaria, con l’aiuto di un Gibson determinato sì ma non ancora caldo e produttivo (5 punti soltanto) come sarà poi nel 2° quarto. E così il punteggio alla prima sirena vedeva Brindisi avanti per 2017, su un bel tap-in di Callahan su tiro sbagliato di Gibson.

Il folletto si scatenava, poi, con tre triple esaltando anche il gioco e la precisione di tiro dei compagni, alternati benissimo sul campo da coach Bucchi. Infatti, Brindisi metteva a segno 30 punti nella 2^ frazione andando ripetutamente a segno con tutti gli uomini mandati in campo, tranne Formenti, rimasto l’unico a secco. Moretti cercava di mettere ordine tra i suoi uomini,

ma la difesa di Brindisi era superlativa, chiudev a tutti i varchi ed era spietata con le sue transizioni scat enat e dagli ottimi recuperi difensivi.

Gibson metteva la 3^ bomba e portava Brindisi sul 34-28 al 15’, ma poi Zerini concludeva un gioco da tre punti segnando in lay-up seguito dal tiro libero aggiuntivo per aver subito fallo da Jones. E il punteggio cominciava a prendere proporzioni interessanti, con il +9 (37-28), che, qualche minuto dopo, arrivava al +11.

Prima Callahan con un tiro da sotto e poi Giuri in c o n t r o p i e de p o rt av an o Br i n di s i s u l nuovo vant aggi o

del +15 sul punteggio di 46-31 al 18’. L’unico di Pistoia a non arrendersi era il brasiliano Tavernari , tanto bravo ed emulo del suo g ran de connazionale Oscar S h m i dt , che una trentina d’anni fa incantava le platee italiane con il suo Caserta.

A n c o r a C allahan, autore di un’ottima partita, chiudeva poi i conti sul fischio della sirena violando la retina con la tripla del 50-35.

Chi credeva di vedere Pistoia ormai rassegnata, però, non aveva fatto bene i conti, perché, sulla spinta di Jones e di Hardy, i padroni di casa si riportavano sotto dopo essere stati ancora sul -15 al

La tensione si scioglie in abbracci tra i giocatori

24’. La difesa match-up di Moretti dava assai fastidio alla manovra d’attacco di Brindisi, che subiva un parziale di 0-7 da Pistoia. Approfittando di un fallo antisportivo di Renfroe, i padroni di casa arrivavano addirittura al -2 sul 60-62 per Brindisi. Una bella tripla di ‘Ndoja, però, rimetteva nuovamente le cose a posto con il 66-60 di fine 3° quarto.

L’ultima frazione diventava così infuocata peggio di un vulcano, con il pressing dei toscani che toglieva il respiro ai portatori di palla, tant’è che Renfroe perdeva vari palloni tramutati da Gurini e Saccaggi in punti preziosi.

Dal +12 (76-64) del 34’ così Brindisi perdeva un po’ la testa sulla zone-press di Pistoia, che arrivava fino al 79-80 sulla tripla di Gurini dall’angolo.

Il monumentale Callahan, però, rompeva l’assedio con una bomba tanto incandescente quanto determinante, rimettendo Brindisi avanti di quattro punti (83-79).

Poi cominciava lo stillicidio dei falli, ma Brindisi non perdeva più la testa e rispondeva dalla lunetta con Gibson e ‘Ndoja, che chiudevano i conti definitivamente con Pistoia sul 3-1 e con il punteggio di 88-86, riconquistando così la serie A.

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La festa

Sorrisi e lacrime nel palazzetto pistoiese dopo la splendida vittoria che vuol dire il ritorno in serie A

Dal parquet agli spogliatoi gioia senza freni

di GIUSEPPE MAZZONE PISTOIA - Si chiude con Matteo Formenti che taglia la retina appeso al canestro, come fece Alejandro Muro ai tempi della promozione in A2. E tutt’attorno la cornice dei duecento tifosi che sono tornati a Pistoia, 48 ore dopo, senza un attimo di tregua.

Bucchi è portato in trionfo sotto la curva, Ndoja è in cerca di microfoni liberi per urlare la sua gioia.

Ma il più in trance di tutti è il brindisino Marco Giuri, cuore indigeno di una squadra che ha imparato a farsi amare da questa città, da questa tifoseria.

La festa un attimo dopo è nello spogliatoio mentre il palcoscenico viene lasciato ai correttissimi tifosi di Pistoia che applaudono e incitano i loro giocatori. Tavernari è in lacrime sotto la sua curva, è quello che ha mollato per ultimo, devastanti le sue triple e ora commuovono le sue lacrime.

I due americani festeggiano la loro prima promozione: Renfroe e Gibson, i gemelli dell’aria, rimbalzi stratosferici e tiri da distanze siderali, anche questa sera. In un angolo c’è Santi Puglisi, in tutta la sua carriera piena di medaglie per la prima volta affrontava i play-off di Legadue.

Negli spogliatoi volano acqua e champagne, giocatori e tecnici, dentro ubriachi di gioia il presidente Antonio Corlianò e il vice Nando Marino. Fuori i tifosi aspettano pazientemente il loro turno e alla fine la squadra rientra per l’ovazione degli ultras, senza voce, con le lacrime agli o c c h i .

Questa notte nessuno di loro dormirà.

Una festa attesa per 364 giorni dopo la retrocessione incassata a Biella.

Proprio il direttore d’orchestra, Piero Bucchi, tornato a lavorare la scorsa estate in una piazza del Sud, anche per il calore e l’amore che Brindisi ha sempre riconosciuto al gioco del basket, è sembrato il più emozionato e segnato dalla tensione.

La data del 14 giugno, da ieri, diventerà un’altra ricorrenza sto-

La squadra durante i festeggiamenti negli spogliatoi rica per la città molto diversa dal quel sabato 17 aprile che, al di là della scaramanzia, aveva segnato il ritorno delle maglie biancazzurre in serie A dopo 28 anni d’assenza, davanti alla tv attendendo la sconfitta di Sassari contro Veroli.

Questa volta, invece è s t a t o diverso.

L’Enel la promoz i o n e l ’ h a dovuta azzannare nel corso dei playoff, battendo u n a Pistoia m a i doma.

Sono servite tante energie: mentali e fisiche. Nervi tesi e adrenalina a fiumi. Il “vamos” scelto dalla tifoseria per spingere e sostenere la squadra per l’ultimo scatto di reni prima di tagliare il traguardo diventerà un altro dei simboli della vittoria.

Come il dito indice portato al naso da Jonathan Gibson nella

bolgia di Barcellona diventato quasi per tutti un gesto portafortuna.

La New Basket può finalmente toccare con mano il suo capolavoro stagionale, stringendo una vittoria bellissima che esalta un ambiente che ha saputo con il tempo farsi ammaliare trascinare ed entusiasmare dalle imprese di questo gruppo straordinario.

Una stagione regolare tra alti e bassi un secondo posto difeso con i denti fino all’ultima giornata.

Poi un playoff giocato con grande autorità: nove vittorie e una sola sconfitta, quella che ha fatto venire fuori sulla faccia dei ragazzi di Piero Bucchi, l’occhio della tigre.

Al suono della sirena avremmo voluto cogliere tutti i dettagli della festa. Qualcuno forse è anche sfuggito.

L’incontenibile gioia del pubblico, la conseguente invasione di campo e la rincorsa ai biancazzurri.

Le braccia alzate di Piero Bucchi l’abbraccio con il vice Michelutti e il preparatore atletico Marco Sist.

Le lacrime solitarie di Craig Callahan e Dejan Borovnjak, i due corazzieri alti più di due metri capaci di emozionarsi come dei bambini.

L’abbraccio intenso, stretto di tutti i protagonisti a centro del campo dedicato anche a Jimmie Lee Hunter che resta uno di loro.

La luce negli occhi di Marco Giuri arrivato in corsa per giocare dopo tanti anni di attesa con la maglia della sua città, sempre sostenuta anche quando costretto a indossare una canotta di un colore diverso dal biancazzurro.

E’ felice per lui, è felice per chi come lui ama Brindisi dal profondo del cuore.

La soddisfazione del suo amico fraterno il capitano Klaudio Nodja la vera anima del gruppo: molti anni fa ritornò a vedere la luce poggiando i primi passi nel nuovo capitolo della sua vita proprio sulle rive dell’Adriatico. Il cerchio adesso si è chiuso con la promozione in serie A, in una città che com’era scritto nel suo destino nell’Adriatico affonda le sue radici.

La felicità di Jonathan Gibson e Alex Renfroe la coppia di “mori” abili a veleggiare sul parquet con velocità impossibili per i normali esseri umani, entrambi protagonisti indiscussi di un finale emozionante arricchito da punti, assist e giocate spettacolari.

E poi ancora l’esaltazione dei due Matteo: Formenti e Maestrello.

Guai a non averli in squadra: molto spesso nel mirino della critica ma sempre pronti a sbucciarsi le ginocchia sul parquet per recuperare un pallone oppure contestare un tiro al più forte giocatore della squadra avversaria.

La gioia composta di Andrea

Zerini, tra le più belle scoperte di tutta la stagione: un lavoratore come nessun altro, dall’immensa generosità.

L’esultanza di Elio Preite e Maurizio Vorzillo allo stesso tempo giovani e gregari nel gruppo della prima squadra, che hanno fornito un contributo essenziale in fase di allenamento garantendo sempre la massima intensità. La grande serietà di Kostas Charalampidis in angolo felice per i suoi compagni di squadra.

L’urlo liberatorio del vicepresidente Nando Marino abbracciato con il figlio Tullio e Leo Ferrarese.

C’è invece chi si defila come il general manager Santi Puglisi, forse per gustare al meglio i contorni del tripudio e godere della macchina perfetta assemblata insieme con il direttore sportivo Alessandro Giuliani, che adesso tutte le società vorrebbero al proprio servizio.

Poi c’è chi si lascia coinvolgere dai festeggiamenti come il fisioterapista Rino Longo, il coordinatore dello staff medico Pino d’andria e i più scalmanati della truppa: tocca a loro intonare tutti i cori con i quali si urla allo stivale che Brindisi è tornata in serie A. Ce ne andiamo in serie A. Si spengono le luci del pala Carrara.

Brindisi adesso può finalmente festeggiare.

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I voti Le pagelle di POMPEO BARBIERO

PROMOSSI a pieni voti Un successo ottenuto con il contributo di tutti i giocatori Piero Bucchi

VOTO AL COACH

N

on aveva detto quando sarebbe avvenuto, ma Piero Bucchi ha mantenuto la parola data ai propri dirigenti ed ai brindisini, quella cioè che li avrebbe riportati il più presto possibile in Lega A. Lui è come Massimo Ferrarese, cioè uno che mantiene quello che promette. Per arrivare a questo prestigioso traguardo, però, Bucchi ha dovuto per davvero fare ricorso a tutta la propria esperienza ed al sangue freddo che lo caratterizza come uomo d’azione, per metabolizzare infortuni e contrattempi vari che non hanno mai abbandonato la sua squadra fin dai primi giorni di lavoro.

Grazie, coach, per averci riportati nel basket che conta di più!

Le pagelle di Barbiero

RENFROE

FORMENTI

MAESTRELLO VOTO

VOTO

6,5 N

7

on è stato proprio il migliore dei tanti campionati giocati da Mais in Legadue. Anzi, rispetto alle previsioni e a quanto visto in precampionato, l’apporto del giocatore di Jesolo è stato decisamente al di sotto delle aspettative sue e della società.

Nel corso dei play-off si è poi visto un giocatore più motivato e impegnato, sia pure utilizzato da Bucchi più nella fase difensiva che in attacco.

9

VOTO

I

l suo è stato certamente un discreto campionato, nel corso del quale aveva messo in evidenza, nella fase iniziale, la propria predisposizione al tiro in uscita dai blocchi e, in difesa, alla guardia dei cecchini più pericolosi. A inizio di dicembre, però, ha avuto un serio infortunio ad una gamba, che gli ha fatto perdere due mesi buoni di lavoro e la perdita di una condizione atletica eccellente. Ha fatto, comunque, in tempo a rimettersi in sesto e a disputare un finale di campionato di grande rilievo,

CALLAHAN

NDOJA VOTO

8 C

N

on ci fosse stato quel lungo infortunio alla fine di gennaio, probabilmente Brindisi avrebbe guadagnato la promozione diretta in Lega A. Bucchi aveva fatto di Klaudio il capitano della sua squadra, il suo allenatore in campo, l’uomo-immagine dell’Enel Basket Brindisi. E la realtà stava seguendo in pieno i progetti del tecnico. Poi ci si è messo di mezzo quel fastidioso contrattempo e Brindisi ha dovuto segnare il passo, attendendo il suo ritorno in campo.

GIURI

GIBSON

VOTO

7,5

ampionato a due facce, quello di Renfroe: appena accettabile quello della fase iniziale, nel corso del quale manifestava grosse difficoltà ad esprimere la propria personalità, forse perché subiva troppo l’influsso e la vicinanza di Hunter; totalmente differente, invece, nel girone di ritorno, anche perché ha più volte rischiato l’ostracismo da Brindisi. Alex è poi cresciuto moltissimo in fase di play-off, specie quando è arrivato Gibson.

BOROVNJAK

8 I

l finale di stagione un tantino incerto non deve far trarre in inganno gli estimatori del pivot serbo. “Boro” ha disputato un grande campionato dimostrando apertamente di essere stato il miglior pivot in assoluto e uno dei punti di forza più consistenti della squadra di Bucchi. Ha tirato a lungo la carretta, specie quando l’assenza di tiratori puri come Formenti e ‘Ndoja ha costretto Bucchi a spostare la manovra soprattutto nell’area colorata.

ZERINI

HUNTER

VOTO

VOTO

VOTO

VOTO

VOTO

7,5

8 L

7

7

7,5

S

Q

G

G

iocatore di buona classe e di grande temperamento, ha svolto un ruolo essenziale e prezioso all’interno della manovra voluta da Bucchi, al quale faceva comodo la sua buona adattabilità ai due ruoli interni grazie alla sua possanza fisica sotto canestro, ma pure alle buone mani con le quali spesso ha colpito dal perimetro cogliendo di sorpresa le difese avversarie. Se c’è da trovargli qualche difetto, ne ha un paio da rivedere: la mancanza di continuità d’azione e il nervosismo nei confronti degli arbitri.

ui e Brindisi hanno avuto la fortuna di camminare sulla stessa strada e nella medesima direzione. Gibson era stato il capocannoniere del campionato turco, ma era retrocesso con la sua squadra; Brindisi aveva una buona squadra, ma le si era infortunato l’uomo migliore, quello al quale affidare l’ultimo tiro, che Hunter un po’ troppo spesso comunque sbagliava. Questa simbiosi improvvisa ha trasformato in energia positiva le sorti di entrambi, rendendo lui il cecchino principe dei play-off.

e Gibson è stato l’uomo della provvidenza per Brindisi nei play-off, Giuri lo era stato a cavallo delle festività natalizie, quando Formenti e Renfroe si erano infortunati seriamente. Il brindisino doc ha avuto il merito, in quel particolare momento, di proporsi e di farsi trovare pronto dal suo coach, addirittura portando la squadra della sua Brindisi alla conquista della Coppa Italia.

Una soddisfazione immensa per questo ragazzo, che aveva dovuto, ancora ragazzino, lasciare parenti ed amici per farsi conoscere ed apprezzare altrove a livello di serie A.

uando i tecnici della società ce lo presentarono, ci parlarono di un ragazzo tosto, determinato e voglioso di arrivare in alto. Beh, davanti a sé, il fiorentino, che veniva dalla DNA, aveva tre elementi che gli sbarravano la strada per farsi conoscere ed apprezzare. Ma Zerini non si è affatto scoraggiato. Giorno dopo giorno, ha convinto il suo coach a dargli sempre più fiducia e, quando Poletti, bontà sua, ha deciso di tornarsene a Forlì, a Bucchi non è parso vero di credere decisamente in lui.

iocatore di gran classe e di buon temperamento, il buon Jimmy. La morte del fratello ha rappresentato per lui, oltre al profondo dolore umano, anche un serio ostacolo al suo equilibrio mentale di atleta. Infatti, ci ha messo un bel po’ di tempo a recuperare la migliore condizione fisica e mentale. La sua maggior lacuna, cioè un equilibrio complessivo un tantino instabile, ha spesso impedito alla squadra il conseguimento di risultati che pure erano alla portata del gruppo di Bucchi.

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Commenti CENTOVETRINE - La partita vista alla Tv

Impossibile,a fine gara, far sfollare tutti i presidenti I cronisti di Rai Sport sepolti da tonnellate di palline di carta

di Sergio Sabato

C

on una batteria di gare playoff quasi perfetta, l’Enel Brindisi conquista un’altra storica promozione e torna a pieno diritto nel gotha del basket italiano.

Eppure le premesse estive non erano sembrate delle migliori.

Era stato un team costruito in maniera abbastanza originale, quello di quest’anno, con nessuna stella in formazione e un numero di presidenti superiore a quello dei giocatori. La cosa aveva fatto storcere il naso a chi, legittimamente, temeva l’assenza di un vero leader nei momenti caldi sul parquet e la presenza di troppi leader a generare momenti caldi nelle assemblee societarie. Ma tutto è bene quel che finisce bene.

Animata da un guizzo caritatevole, la Rai stavolta si degna di mandare in onda la diretta della finale. Erano state vibranti le proteste dei supporters che martedì sera si erano organizzati con cavi coassiali, wireless caserecci, ponti satellitari e connessioni web su siti di dubbia origine. Ci risulta che qualcuno abbia anche fatto ricorso all’ingaggio di un medium professionista.

Dopo le avvincenti immagini del sessantatreesimo Trofeo Squillario, di classiche del ciclismo femminile e di alcuni corridori scomparsi, finalmente arriva la sigla della diretta il cui testo non pare vergato da Mogol: “Voglio un tiro da tre punti, facile da fare, devo segnare”. Le prime immagini provengono, come al solito dagli spogliatoi, dove si vede Borovnjak nell’atto di allacciarsi le stringhe delle scarpe numero cinquantotto e Zerini che sorride col suo faccione da monaco trappista. “Un palazzetto quasi completamente gremito: sarà una gara incande-

Felicità per la conquista della serie A1

scente” dice Gresta che sa di andare sul sicuro. Un Tavernari che sciorina ottimismo da tutti i pori dichiara in registrata: “Vediamo se possiamo andare a Brindisi”. Zerini non dice molto perché è impegnato a scansare un pallone e una serie di altri oggetti che gli piovono addosso. Maurizio Fanelli ci annuncia che il quintetto brindisino scritto in sovrimpressione reca un errore: “C’è Ndoja”. La gradinata è macula-

Gli incontenibili Formenti e Zerini

ta di bianco, con i giovani tifosi che agitano bastoni di plastica. Qualcuno indossa una maglia color carne: sweet years è la scritta che scorre a bordo campo.

Il primo cesto è di Toppo: “Monumentale in gara tre per il suo contributo vicino al ferro” dice Fanelli. Gresta commenta una tripla di Jones: “Quando prende con attenzione la mira riesce a essere pericoloso”. Il regista inquadra

Moretti con la barba di cinque giorni e le occhiaie di chi ha secoli di sonno arretrato.

L’antisportivo su Ndoja viene spiegato dal meticoloso Gresta: “Punito non perché fosse l’ultimo uomo, ma per l’intensità del fallo”. A Fanelli piace fare confronti: “GaraTre è stata la partita più bella dell’anno”. Dopo quella partita i tifosi biancazzurri sono ritornati a Brindisi giusto il tempo per una doccia, riprendere la corriera e imboccare di nuovo la 379: “Robba ti malatìa”, così uno striscione sintetizza il fenomeno.

Gresta insiste sulla dottrina della pallacanestro: “Questo blocco si chiama blocco stagger”. Fanelli ricorda a memoria la data della sconfitta di Biella, quella che ci condannò alla LegaDue. Tavernari mette dentro tre triple consecutivamente: “Lui vive di queste fiammate” rivela Fanelli. Il suo collega si sofferma ancora una volta sulla teoria del basket: “Un fondamentale dimenticato, il palleggio arresto e tiro”.

Fanelli parla dei singoli: “Giuri, il giocatore di Brindisi nato a Brindisi”. “Giacomo Giuri, un italiano a canestro” puntualizza un informatissimo Gresta.

Gibson fa il bello e il cattivo tempo: “Non vuole arrivare a GaraCinque” scommette Fanelli. “Hardy invece è quasi

latitante” dice Gresta paventando una sindrome da appagamento del MVP. Viene inquadrato uno striscione pistoiese dal sapore polemico: “Basta arbitri indecenti”. Lo slogan della rèclame dei giochi olimpici sembra scritto per gli erranti: “Un giorno anche tu potrai dire io c’ero”. E proprio alla fine della pubblicità Sammontana, quando il cielo si illumina dell’ultima stella cadente, la regia inquadra Gek Galanda. Bonamico si fa scrupoli a rivelare il numero di telefono per la beneficienza a favore delle zone colpite dal sisma: “Ve lo dico anche se forse non si può”. I cronisti valutano la possibilità per Gibson di dire la sua in Lega A e gli cercano un gemello: “Alvin Young è uno piccolo, e quest’anno giocava con uno ancora più piccolo”. Renfroe si sblocca dalla lunghissima distanza. Fanelli mette in guardia Bucchi da eventuali pericoli: “Rischia di trovare il massimo campionato già da stasera”.

Hardy sbotta e lancia lo schema del ghe pensi mi’. Fanelli avvisa: “Occhio a dare per morta Pistoia”. Gresta giudica Ndoja: “Intelligente e astuto”, lui si confonde e sbaglia due liberi di fila. I nostri difensori vanno in quattro su Hardy che si ritrova imprigionato in una gabbia di muscoli. “Tante palle di carta in campo, sarebbe meglio tenersele nelle tasche” si lamenta Gresta. Il suo collega lo sostiene: “Sono gesti da condannare”. “ Me n’è arrivata una sulla testa, meglio metterla nella raccolta differenziata” replica l’altro. A Tavernari viene fischiato un fallo e gli parte un vaffa che si irradia via satellite. “Mbriachi a botta di brindisi” è un colorito striscione degli ospiti. “Il cronometro è diventato nemico dei padroni di casa” dice Fanelli.

Un cesto di Gurini fa esultare Gresta che coglie una specie di richiamo tribale: “Tripla del mio concittadino”. La tripla di Callahan seppellisce le speranze dei padroni di casa. Si spegne l’ultima sirena di questo campionato faticoso e appassionante, e mentre in gradinata si levano lodi e insulti, sul parquet del PalaCarrara è un festival di presidenti pazzi di gioia.

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La festa Non poteva mancare il tradizionale bagno nella Fontana delle Ancore di piazza Cairoli

L’interminabile corteo per le vie del Centro In migliaia sono usciti da casa per festeggiare la promozione di GIANLUCA GRECO foto di GIANNI DI CAMPI BRINDIS I – La protagonista del corteo è stata ancora una volta lei: la A luminosa che venne calata dall’alto in occasione della prima promozione in A1 del 1982 e che accompagnò i festeggiamenti per la promozione del 2010. A portarla in trionfo è un tifoso sulla quarantina: una delle migliaia di persone che ieri sera hanno invaso il Centro storico per celebrare il ritorno nell’olimpo del basket.

Per strada si sono riversate numerosissime famiglie. I figli erano alla loro prima promozione. I genitori avevano già assaporato l’ebrezza della vittoria. Quasi tutti indossavano un vessillo biancoblù. La maglietta più gettonata era quella di Gibson che fa il gesto del silenzio: una sorta di tormentone nella cavalcata trionfale degli uomini di Bucchi.

C’erano poi bandiere, due aste, striscioni e decine di cappellini da giullare.

I primi clacson si sono sentiti intorno alle 23, subito dopo la fine del match di Pistoia. Il punto di partenza dei festeggiamenti era a piazza Cairoli, dove una ventina di coraggiosi hanno festeggiato con il tradizionale bagno nella fontana delle Ancore.

Da lì, la fiumana si è riversata verso Corso Umberto, procedendo lentamente verso piazza della Vittoria.

Il pannello luminoso a forma di A che accompagnò anche la promozione del 1982

Il 17 aprile del 2010, i tifosi si radunarono sotto il quartier generale di patron Massimo Ferrarese in Corso Roma. Il fondatore della New Basket venne portato in trionfo e

tenne un comizio improvvisato dalla fontana di piazza della Vittoria.

Ieri, Ferrarese non ha preso parte ai festeggiamenti. Fra i volti dei tifosi si scorgevano

però quelli del dirigente Carlo Guadalupi e del socio Gino Bagnato, quest’ultimo con una maglietta biancoblù.

La serata era fresca, ma alcuni giovani hanno sfilato a petto

nudo. Uno dei più scalmanati è arrivato a piazza Vittoria in mutande.

Anche chi s ol i t amente si attiene a una cond o t t a i nappuntabile, ieri si è lasciato travolgere dal clima di giubilo e ha perso ogni freno inibitorio.

Fra i cori intonati a gran voce, non poteva mancare un riferimento ai rivali dell’Ostuni e di Veroli.

Intorno alle 23 e 30, piazza della Vittoria traboccava di gente e le vie di collegamento fra il Centro e la periferia erano invase dalle automobili.

Poco dopo mezzanotte, la folla ha cominciato a diradarsi. C’è ancora tempo per festeggiare. Oggi la squadra atterrerà a Brindisi e sarà l’occasione per una nuova festa.

Domenica, al Palapentassuglia, in occasione dell’amichevole benefica con Reggio Emilia, ci sarà un ultimo abbraccio con i protagonisti di una delle stagioni più belle nella storia del basket brindisino.

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I numeri

Grande concentrazione e sangue freddo dei biancazzurri nelle fasi più delicate del match di ROBERTO GUADALUPI BRINDIS I - E’ finalmente esploso ieri sera l’urlo, liberatorio e di gioia al tempo stesso, rimasto in gola ai tifosi brindisini al termine di gara3.

Dopo la sofferenza e la paura provata, però, più che un urlo si è trattato, almeno inizialmente, di un sospiro di sollievo; sollievo per aver conquistato la promozione in SerieA, si concretizza il ritorno nel massimo campionato italiano a distanza di una anno.

Merito di una società che, nel giro di 387 giorni, è riuscita a passare dalla sua nascita nel salone dell’Hotel Orientale all’eccezionale risultato maturato in questi mesi.

Il Pistoia, malgrado la partenza decisamente sotto tono in questa serie finale, si è confermato antagonista di grande rispetto. Non si è disunito nel momento in cui l’Enel ha chiuso il secondo periodo con un vantaggio di 15 punti (3550), ma è riuscito a rientrare clamorosamente in partita fino a costringere i brindisini (giocatori in campo, pubblico sugli spalti e quello davanti alla televisione) ad una chiusura quanto mai al cardiopalma.

A togliere le castagne dal fuoco per i brindisini è stato, ancora una volta, Gibson: 28 i punti realizzati anche se con una percentuale piuttosto bassa: 8/20 (40%), ma, in un incontro così equilibrato, si è rifatto con il 7/8 dalla lunetta.

Ha avuto anche la lucidità di confezionare ben 6 assist per i compagni.

Non proprio all’altezza delle prove precedenti Renfroe: 7 punti e 12 di valutazione, ma la sua prova è stata m acch i at a dall’1/6 nel tiro da 3. In 7 occasioni ha lanciato i compagni a canestro!

Abbastanza in ombra all’inizio, ha giganteggiato nel f i n a l e Callahan, è stato lui a spaccare in diverse occasioni la difesa pistoiese: 19 i punti realizzati (5/7 da 2 e 3/4 da 3) per un 22 di valutazione che pesa tanto nell’economia della partita.

Il Kapitano Ndoja non ha voluto far mancare il suo mar-

Solo cuorein campo per domare Pistoia I toscani erano riusciti a recuperare quindici punti di svantaggio

I giocatori abbracciano i propri tifosi venuti da Brindisi

chio sull’incontro: 19 punti realizzati e 20 di valutazione.

Ancora un’ottima prestazione di Zerini: “solo” 5 i punti realizzati, ma il 16 di valutazione (con 7 rimbalzi e 2 palle

recuperate) fa capire di che pasta è fatto il ragazzo fiorentino.

Fra i toscani, in questo quarto incontro, è venuto clamorosamente meno Giacomo

Galanda: ha chiuso i 20 minuti in cui è rimasto in campo con un inusuale, per lui, “zero” punti segnati e “zero” alla voce valutazione.

L’ultimo ad arrendersi è stato, ancora una volta: Bobby Jones, l’ultimo a centrare la “doppia/doppia” della stagione con 12 punti realizzati (ma solo 2/6 al tiro), ben 11 ri m bal zi conquistati (tutti in difesa) e 31 di valutazione.

B u o n a anche la prestazione di Hardy (21 sia i punti realizzati che la valutazione), mentre è stata strabiliante la prova di Tavernari nel tiro dalla grande distanza: 6/12, lo stesso giocatore che aveva aperto

la serie, a Brindisi, con un allucinante 1/10!

Vantaggio finale dei brindisi di due soli punti, ma il grande equilibrio in campo è confermato anche dal calcolo della valutazione: 95 per i pistoiesi sconfitti e 94 per i brindisini vittoriosi.

Dove si è concretizzato il successo dei brindisini?

Decisamente migliori i toscani nel tiro da 2: 69,2% contro il 50% dei brindisini che sono stati leggermente migliori dalla grande distanza: 42,3% contro 40%.

Brindisini più precisi anche dalla lunetta: 75% contro 73,7%.

La situazione che ha spostato decisamente l’ago della bilancia dalla parte dell’Enel sono stati i rimbalzi: 40 per “Boro” e compagni, 24 per i padroni di casa che, però, hanno chiuso in positivo il discorso palle perse/recuperate: 12/11 per i pistoiesi, 14/6 per i brindisini.

L’Enel chiude così la serie dei play-off con un parziale di 9 successi ed una sola sconfitta, un risultato che hanno già

centrato la Scavolini Pesaro, al termine della stagione 2006/2007, e la Pepsi Caserta l’anno successivo.

Festeggia la promozione coach Bucchi che ha già provato questo sapore dieci anni fa quando ha accompagnato la Di Nola Napoli nello stesso viaggio verso la SerieA. Grandissima soddisfazione per la società brindisina che riesce a mettere a segno una doppietta che rimarrà negli archivi: Coppa Italia e promozione nella stessa stagione.

I migliori marcatori di questi play-off con il biancoazzurro Gibson che si conferma il migliore con una media di 24,60 a gara; lo seguono: 22,33: Johnson (Ostuni, 67/3), 22,25: Voskuil (Piacenza, 89/4), 21,23: Hardy (Pistoia, 276/13), 21,22: Marigney (Scafati, 191/9), 18,75: Jackson (Veroli, 75/4), 18,00: Goldwire (Brescia, 72/4), 15,75: Anderson (Piacenza, 63/4), 15,69: Jones (Pistoia, 204/13), 14,40: Renfroe (Brindisi, 144/10).

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Il coach Il profilo del coach giunto un anno fa a Brindisi con una gran voglia di rivincita

Bucchi,deus ex machina con il piglio dell’inventore di POMPEO BARBIERO

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uando lo vedemmo per la prima volta a Brindisi, nel giugno dello scorso anno, fu subito simpatia reciproca, apertura di credito immediata nei suoi confronti, perché Piero Bucchi parlò chiaro ai brindisini, con un linguaggio che tra sportivi veri fa subito presa.

“Sono venuto a Brindisi perché voglio tornare a vincere e riportare questa città in quel campionato che essa ha dimostrato di meritare ampiamente. Ho subito detto sì al progetto che i vostri dirigenti mi hanno presentato, mi è piaciuto e l’ho condiviso senza alcuna esitazione”.

Esordì così Piero Bucchi al suo primo impatto con la città, con gli organi di stampa e con i tifosi che accorsero numerosi e festosi alla conferenza stampa indetta dalla società, composta da un gruppo che soltanto pochi giorni prima, grazie al carisma di Massimo Ferrarese, si era rinsaldato con l’innesto di 12 imprenditori, tutti brindisini, vogliosi di consolidare la società e contribuire fattivamente alla sua crescita nel mondo della pallacanestro italiana.

Aveva tanta voglia di rivincita, Piero Bucchi, un tecnico tra i più preparati d’Italia, che aveva vissuto nel recente passato esperienze bellissime con le squadre delle città più importanti del basket italiano: Roma, Milano, Napoli, Treviso ed altre ancora.

Gli manca soltanto la conquista dello scudetto tricolore, sfuggitogli per ben due volte con Milano in finale, perché poi si è preso le più belle soddisfazioni.

Avergli affiancato un general manager di grande esperienza come Santi Puglisi e un direttore sportivo giovane ma già sufficientemente scafato come Alessandro Giuliani, ha rappresentato certamente la base essenziale per costituire una “triade” di grande qualità e capacità. Tutti e tre insieme, essi hanno costruito una squadra di buon valore, senza porsi obiettivi immediati, anche perché la giovinezza e la relativa espe-

rienza di giovani come l’ameriRenfroe, Poletti, cano Simoncelli e Zerini non autorizzava a cullare da subito sogni impossibili.

La storia di questo campionato è stata sempre viva ed emozionante. Bucchi, con la preziosa collaborazione dei suoi assistenti Daniele Michelutti e Marco Sist, ha lavorato con grande oculatezza e con buona operosità costituendo un gruppo di lavoro molto ben affiatato.

Non voleva il fuoriclasse in assoluto, non gli serviva un catalizzatore di gioco attorno al quale ruotasse tutta la squadra. Il suo credo cestistico era, invece, rappresentato da un gruppo omogeneo di giocatori, nel quale, di volta in volta, ognuno di essi fosse in grado di esprimere le proprie potenzialità. Come leader di questa squadra aveva scelto Jimmy Hunter, un giocatore essenziale, non uno al di sopra delle righe, ma un atleta capace anche di assurgere a livelli di gioco molto alti sul piano qualitativo.

I fatti hanno, poi, dimostrato tutto il buon valore di Jimmy, la sua discreta rap p res en tatività in campo, il suo carisma nei confronti dei compagni.

Hun t e r aveva, però, una l acun a quasi naturale: quella, cioè, di avere 35 anni, una bella età per un atleta, in conseguenza della quale si prendeva spesso e volentieri – anche nel corso della stessa partita – dei

periodi di assenza dal campo, durante i quali spariva letteralmente per poi ricomparire, più o meno pronto a riprendere in mano la sua leadership. Questa sua grave lacuna, insieme alle scelte sbagliate di Simoncelli e di Poletti, oltre che ai seri e c o n t i n ui i n f o r t un i nei quali la squadra è incappata, hanno nuociuto fortemente alla s o l i di t à

della squadra, minandone seriamente la forza e la consistenza tattica ed agonistica. Gli infortuni di ‘Ndoja , Formenti e Renfroe, uno appresso all’altro, sono stati letali per Bucchi, il quale ha dovuto spesso fare di necessità virtù e sopperire alla bisogna raschiando spesso il barile per trovare una continuità di gioco e di assieme nel proprio roster.

Insieme alle situazioni negative, però, il tecnico bolognese dell’Enel Brindisi è stato capace di inventarsene qualcuna buona, se non proprio decisiva. La scoperta di Marco Giuri e di Andrea Zerini, due ragazzi ancora 23enni, interessanti e preziosi, gli hanno consentito di porre rimedio alle pericolose falle apertesi nella carena della sua navicella.

Grazie a Zerini, ma soprattutto a Giuri, Bucchi è stato capace di portare a Brindisi il primo trofeo importante della storia cestistica della nostra città.

Il 3 e 4 marzo di quest’anno, in occasione delle Final Four di Coppa Italia di Leg adue, disputatasi a Bari, Brindisi ha vinto a sorpresa la Coppa Italia di Legadue, battendo in semifinale la Tezenis Verona e in finale la Fileni Jesi.

Questo grande successo è poi stato completato dalla proclamazione di Jimmy Hunter come miglior giocatore delle Final Four e di Marco Giuri come miglior giocatore italiano della manifestazione.

Un risultato di grande prestigio per la pallacanestro brindisina, che aveva proprio bisogno di questo riconoscimento ufficiale per dare nuovo vigore al proprio

campionato, specie dopo che Reggio Emilia aveva dissipato ogni dubbio sulla conquista del primo posto in classifica e della sua promozione diretta in Lega A. Ma il destino aveva in serbo ancora qualche sorpresa interessante per Bucchi, il quale, dopo aver sostituito l’infortunato Hunter con il greco Charalampidis, non riusciva ad evitare un’amara sconfitta interna ad opera della Conad Bologna. Una sconfitta che rischiava di mandare a carte quarantotto il progetto così ben congegnato da Bucchi, che doveva portare Brindisi al 2° posto in classifica ottenendo pure la leadership nei play-off ormai imminenti.

E’ proprio a questo punto che la sorte, fino a quel momento rivelatasi malefica con Brindisi, decide di schierarsi in suo favore facendo arrivare alla corte di Bucchi un tal Jonathan Gibson, un giocatore scoperto da Giuliani nelle lande sperdute del campionato turco. E qui il brutto anatroccolo, che era diventata l’Enel Brindisi, si trasforma invece improvvisamente in un magnifico cigno bianco, perché la squadra di Bucchi dispiega le proprie ali e va a vincere sorprendentemente a Scafati mettendo in gran luce uno strepitoso Gibson, grande sorpresa di questo finale di campionato, ma soprattutto il ritorno in campo di capitan ‘Ndoja. E sono proprio loro due le migliori espressioni del Brindisi travolgente della serie dei play-off, che, con un fantastico “crescendo rossiniano”, supera in tromba prima l’Ostuni di Franco Marcelletti, poi il Barcellona di Giancarlo Sacco e poi, come ultima, enorme soddisfazione, il Pistoia di Paolino Moretti, conquistando così nove vittorie consecutive, ma soprattutto imponendo a tutte tre le squadre rivali la legge del 3-0. Un record assoluto, questo dell’Enel Brindisi di Piero Bucchi, nella storia del campionato di Legadue.

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Il cammino di ROBERTO GUADALUPI BRINDISI - La data del 15 maggio 2011 rimarrà scolpita negli archivi del basket brindisino come quella di uno dei momenti più brutti. Da qualche giorno (dopo la sconfitta nell’incontro spareggio di Biella) si è avuta la certezza del triste ritorno in LegaDue, c’è da giocare l’ultima gara di campionato, ospite del PalaPentassuglia è l’Avellino che, pur fra mille difficoltà societarie, si appresta a chiudere al quarto posto.

Definire “rimaneggiata” la formazione che scende in campo è dire poco: Lang si limita a fare lo spettatore, Dixon, Giovacchini e Touré rimangono inutilizzati in panchina per tutto il tempo.

Federico Pugi (14 punti) è il miglior realizzatore della squadra (!), si mette in evidenza anche il giovanissimo Danese (7). I biancoverdi irpini, pur giocando senza particolare impegno, “sono costretti” a vincere per 112-68. Il distacco tocca i 44 punti: un risultato mai registrato per il basket brindisino.

I tifosi esprimono tutto il proprio dissenso per l’operato, nel corso della stagione, di tutta la società e di un dirigente in particolare.

Nei giorni successivi si respira un certo pessimismo fra gli appassionati. Come reagiranno il “patron” Ferrarese ed i suoi fedelissimi?

I nuovi soci. La risposta arriva una decina di giorni più tardi, il 24 maggio per l’esattezza, con la convocazione di una conferenza stampa nei saloni dell’Hotel Orientale.

Qualcuno teme, addirittura, un disimpegno del gruppo dirigente.

“Patron” Ferrarese, però, non finisce mai di meravigliare: non solo non lascia, ma moltiplica per 12 il proprio impegno, anzi: lo divide con altri 12 soci che daranno un contributo economico e di gestione della società.

La nota di colore è rappresentata dal Panama bianco di Albano Carrisi, ma questi sono i nomi di tutti gli altri imprenditori, vecchi e nuovi, che avranno l’onore e l’onere di gestire la società: Luigi Bagnato, Nicola Carparelli, Sergio Ciullo, Antonio Corlianò, Carmelo De Nitto, Massimo Ferrarese, Teodoro Grasso, Enzo Leo, Fernando Marino, Giuseppe Marinò, Francesco Perrino, Oronzo Trio.

Il tempo di distribuire le cariche sociali allo stesso Massimo Ferrarese (Presidente Onorario), riconfermare Antonio Corlianò quale Presidente, assegnare a Bagnato e Marino il ruolo di

23 MAGGIO 2011 Gli imprenditori che rilevarono la società con l’obiettivo di portarla in Lega Uno. Albano Carrisi, Giuseppe Marinò, Teodoro Grasso, Nando Marino, Sergio Ciullo, Enzo Leo, Nico Carparelli, Luigi Bagnato, Francesco Perrino, Carmelo De Nitto e Antonio Corlianò

Il sogno realizzato grazie alla mega-cordata e ai tanti canestri

Una stagione d’oro tra arrivi,partenze e scelte azzeccate Alessandro Giuliani

Santi Puglisi

Daniele Michelutti

VicePresidenti ed a Marinò quello di Amministratore Delegato.

Il primo passo, uno dei più importanti, è quello di convincere Santi Puglisi a rimanere a Brindisi, ma non mortificato nel ruolo di Direttore Sportivo, ma in quello di General Manager.

Non passa una settimana ed hanno inizio i fuochi d’artificio.

Il tecnico chiamato a guidare la squadra è Piero Bucchi (Bucchi, chi? Quello che ha allenato a Milano! … azz!).

Arriva Alessandro Giuliani per ricoprire la casella di Direttore Sportivo, Daniele Michelutti, in qualità di Allenatore in seconda, è uno dei pochi che supera il repulisti generale rispetto alla stagione precedente. Marco Sist è il nuovo Preparatore Atletico.

I nuovi. Iniziano ad arrivare i

giocatori. Per ironia della sorte i primi due sono giusto quelli che saranno vittime di una sorta di crisi di rigetto nel corso della stagione e non riusciranno a trovare il loro spazio in seno alla squadra: Mitchell Poletti ed Alexander Simoncelli.

E’ la volta di Klaudio Ndoja, l’albanese già avversario della squadra brindisina quando vestiva le maglie del Sant’Antimo, Scafati e Jesi (con Marco Giuri come compagno di squadra).

Seguono elementi abbastanza sconosciuti al grande pubblico, ma si ripone fiducia in chi opera le scelte: Alexander Renfroe (statunitense che arriva dalla Croazia), Craig Callahan (altro statunitense, ma ha giocato nel campionato tedesco), è la volta di Dejan Borovnjak (si fa un po’ di confusione fra le varie etnie

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Il cammino

20 AGOSTO 2011 della ex-Jugoslavia nel tragico ricordo del bosniaco Bavcic, ma, il ragazzo si dimostra subito di ben altra pasta).

Il parco degli italiani viene completato con Matteo Formenti (da Cremona), Matteo Maestrello (dopo un lungo girovagare, nel campionato precedente ha vestito la maglia di Venezia) ed il giovane Andrea Zerini (fiorentino del 1988, arriva dal Basket Ruvo e dalla serie A dilettanti).

Manca una sola pedina sullo scacchiere: il giocatore con molti punti nelle mani, quello che dovrà diventare la “stella” della squadra, dopo un po’ di tergiversare la scelta ricade su Jimmie Lee Hunter (dopo Hatten e Killingsworth ecco un altro straniero che arriva da Scafati).

E’ inutile nasconderlo: qualcuno storce il naso, memore della squadra di Crispin e Thomas, ci si aspettava qualcosa di più. Questo dà la sensazione di essere un buon gruppo, ma senza una vera primadonna, è una squadra operaia e proletaria, che, magari, non darà spettacolo, ma, si spera, soddisfazioni.

Presentazione e precampionato. Il 20 agosto la truppa parte per il ritiro di Cisternino, il 31 è la volta della presentazione al PalaPentassuglia.

Sono passati appena 108 giorni dalla mortificante sconfitta contro l’Avellino, ma i tifosi brindisini hanno già messo tutto dietro le spalle, hanno resettato tutto e sono pronti ad iniziare una nuova avventura. Le delusioni, fortunatamente, svaniscono con il caldo dell’estate!

Nel primo Alex week-end di Renfroe settembre si in azione registra l’esor-

dio stagionale nel Memorial “Totò Cezza” di Trani, seguono i tornei di Scafati e Lecce; il 14 si accendono le luci del per la PalaPentassuglia “prima” interna stagionale con il Memorial intitolato a “Big E l i o ” .

Avversario è il

Montegranaro; fra gli ospiti si ammira la prova di Marco Giuri, che, momentaneamente (e meno male!) senza squadra, si sta allenando con i marchigiani; fra i brindisini si assiste alla prova più che valida di Simoncelli: 19 punti e tante belle idee! Peccato che rimarrà l’unica prestazione sufficiente con la maglia brindisina!

Il 21 ed il 25 settembre si disputa il primo turno della Coppa Italia, l’Enel se la deve vedere con l’Ostuni; solo per una risicatissima differenza punti (vittoria esterna sia per i brindisini: 77-73, che per gli ostunesi: 72-70) passano i brindisini, ma quelli della Città Bianca fanno una gran bella figura.

Ottobre. Arriva il grande giorno, il 2 ottobre, l’esordio in campionato contro l’Imola in casa. Pronostico?

Due punti sicuri, le squadre sono di due dimensioni diverse! Subito dopo ci si potrà dedicare al primo derby di campionato con gli ostunesi.

Succede, invece, che i romagnoli, pur dovendo giocare a lungo senza Whiting, vittima di un infortunio, portano via i due punti con il risultato di 77-70 (Ndoja 17, Boro 15). I tifosi, abbastanza delusi, rumoreggiano non poco nel lasciare l’impianto.

Segue il derby ad …

Ostuni, vincono i brindisini: 79-73 (Renfroe 19, Hunter 15, ma sono proprio loro sul banco degli imputati: non convincono più di tanto!). Si tratta di due punti che bloccano ulteriori contestazioni, ma non tranquillizzano più di tanto.

Il patatrac si registra sette giorni più tardi, il 16 ottobre, quando è il Pistoia, dell’ex Moretti, a venire a vincere, con scarto notevole, a Brindisi: 80-95 il risultato finale (si salva Callahan con

31 AGOSTO 2011

Una delle primissime sedute di allenamento nell’agosto 2011

20 punti).

Sul banco degli imputati sono soprattutto Renfroe, considerato troppo giovane ed inesperto, ed Hunter, che non sta garantendo il bottino di punti che ci si aspettava. Le voci sono tante, incontrollate ed incontrollabili; qualcuno assicura che, in Ucraina, dove sta giocando, Joe Crispin stia preparando i bagagli e stia facendo l’appello di tutti i figli per trasferirsi a Brindisi.

I dirigenti e lo staff tecnico (fortunatamente?) sono più cauti ed aspettano anche perché mancano solo cinque giorni all’impegno successivo. La prima svolta della stagione arriva nella trasferta sul campo di Veroli il venerdì; sono di fronte due delle squadre che maggiormente, insieme al Barcellona, stanno disattendendo le attese dei rispettivi tifosi.

La partita è resa ancor più delicata e drammatica da una

tragedia che si verifica negli Stati Uniti: viene ucciso il fratello di Jimmie Hunter che sale sul primo aereo per andare dall’altra parte dell’Oceano.

La trasferta di Veroli vede moltiplicare l’impegno dei brindisini; ci pensano Borovnjak (18 punti), Ndoja (17) e Renfroe (15) a dirottare i due punti verso il Salento (65-76).

Novembre. L’ambiente si rasserena, anche perché arrivano due vittorie interne di grande importanza: 65-64 contro il Barcellona (27 i punti del rientrato Hunter) e 85-70 contro lo Jesi. La serie positiva continua sul campo del Sant’Antimo (66-56), una squadra che, al momento, occupa l’ultimo posto in classifica in attesa di centrare la prima vittoria nella categoria, ma coach Bucchi avverte: “E’ un successo importante, fra poco la squadra inizierà a girare diversamente”.

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Il cammino Viene superato, pur soffrendo parecchio (71-67 con 21 punti di Boro e 18 di Ndoja), il Reggio Emilia che non sembra molto di più che una buona squadra, invece riuscirà a tenere la testa fino a fine stagione.

Con gara di andata ad inizio di novembre e ritorno ai primi di dicembre si affronta e si elimina (79-82 in Emilia, 74-70 a Brindisi) anche il Piacenza per i quarti di finale di Coppa Italia: l’Enel centra la Final Four.

Si chiude il mese di novembre con la vittoria sul campo del Piacenza (71-63) e la squadra si ritrova sola in testa alla classifica.

Dicembre. Alla prima domenica di dicembre i brindisini incappano in un altro stop inatteso: la sconfitta interna contro il Brescia, una buona squadra, ma che, nei pronostici, non avrebbe certo potuto vincere sul campo della capolista; finisce 77-70 per gli ospiti e si riprende a parlare delle lacune della squadra.

Il mese di dicembre si conferma assolutamente negativo visto che allo stop contro i bresciani fanno seguito quelli sul campo del Verona (69-76) e Forlì (92-93). In entrambi i casi si registra il prolungamento di un tempo supplementare. Nell’incontro forlivese Hunter realizza 40 punti, ma perde banalmente il pallone della possibile vittoria finale!

L’unico risultato positivo nella gara di Verona è l’esordio di Marco Giuri in casacca brindisina. Erano anni che un brindisino non vestiva la casacca della squadra locale; bisogna risalire al periodo di Checco Fischetto per quanto riguarda la serie A o, più semplicemente, di Giovanni Sardano per gli anni della B/1.

Il brindisino moltiplica l’impegno per giocarsi al meglio questa possibilità; nelle prime uscite sembra un po’ spaesato (emozionato?), ma, piano piano, entra sempre di più e meglio in cabina di regia accanto a Renfroe e convince lo staff tecnico ed i dirigenti a lasciar partire il deludente Simoncelli verso Piacenza.

Con il senno di poi si può dire che in questo mese di dicembre i brindisini perdono la promozione diretta: matura uno scarto di quattro punti che non riusciranno ad annullare Gennaio. Il nuovo anno si apre, dopo 18 giorni di sosta, fra turno di riposo e festività natalizie, con il successo sul campo della Fortitudo Bologna che si sta confermando solo lontana parente di quella che tanti successi ha raccolto qualche anno fa: 8982, sempre capitan Ndoja (17) e Boro (16) sugli scudi.

Il girone di andata si chiude con la nettissima vittoria (100-

Marco Giuri fu il migliore degli italiani nell’impegno delle Final Four nello scorso mese di marzo

La curva in occasione di gara 1 dei play off contro Ostuni

La presentazione di Jakub Wojciechowski

Charalampidis accolto a Brindisi da Michelutti

71, con 25 punti di Callahan e 19 di Hunter) contro lo Scafati dell’ex Radulovic. Il dirompente pivot Thomas si ferma al minimo storico: un solo punto realizzato, e dire che c’è qualche tifoso che continua a criticare i lunghi locali!

La classifica, al termine del girone di andata, è la seguente: Reggio Emilia 22, Brindisi, Pistoia, Brescia, Barcellona 18, Piacenza, Scafati 16, Imola, Forlì, Jesi, Ostuni, Verona 12, Veroli 10, Bologna 8, Sant’Antimo 6.

Uno svantaggio, rispetto alla capolista, che i brindisini non saranno in grado di recuperare totalmente.

Si riparte, per la fase calante, con due successi consecutivi: quello ad Imola (62-60) e quello interno contro l’Ostuni (8877).

Il Pistoia, e Paolo Moretti in particolare, si confermano le autentiche bestie nere dell’Enel in questo campionato.

Dopo aver vinto in trasferta i toscani prevalgono anche in casa (85-79), il confronto con i toscani si chiude con due sconfitte che, si inizia a fare qualche calcolo, potrebbero pesare sulla classifica finale!

Febbraio.

All’inizio di febbrai o l’Italia viene colpita da un lungo periodo di c a t t i v o tempo e la gara interna con il Veroli, programmata per il 5, viene recuperata il 16; sono i brindisini a doppiare il successo dell’andata: 82-75 anche se, in panchina, Nando Gentile ha preso il posto di Demis Cavina.

Anche la trasferta a Barcellona viene messa seriamente in discussione dal cattivo tempo; trasferta in pullman, come si usava qualche anno fa, per i brindisini che, però, si tolgono la soddisfazione di raccogliere due punti che valgono sicuramente il

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Il cammino doppio: 70-69 il risultato finale. Hunter, 19 punti in Sicilia, continua ad alternare prestazioni da incorniciare ad altre da censurare; contemporaneamente Ndoja si ferma per un problema alla gamba, si spera che sia di facile soluzione, invece riprenderà soltanto a fine aprile. Fra i siciliani Green continua a non digerire le marcature preparate per lui da coach Bucchi: 6 punti realizzati all’andata, altri 6 al ritorno.

Febbraio si chiude con una sconfitta (82-92) a Jesi, al termine di una partita iniziata benissimo, proseguita e chiusa decisamente sotto tono, ed il successo interno contro il Sant’Antimo: 77-67, ma anche i campani, rivitalizzati da Troy Bell, mettono in difficoltà i brindisini.

Contro i campani si registra un altro cambiamento nell’organico brindisino: Poletti ritorna a Forlì; da Treviso arriva un giovane dal c o g n o m e impronunciabile: Jakub Wojciechowski, che, però, non riuscirà a trovare molto spazio nelle rotazioni di Bucchi fino a quando non rimane vittima di un serio infortunio nella trasferta a Scafati nell’ultima giornata della stagione regolare.

Una penetrazione di Alex Renfroe

Un roster sempre compatto e grintoso

Final Four. Il mese di marzo si apre con un altro momento magico della stagione: la Final Four di Coppa Italia che i brindisini giocano praticamente in casa: al PalaFlorio di Bari.

Un’altra tegola sulla squadra di Bucchi: oltre al capitano albanese, si deve fare a meno anche di Renfroe acciaccato.

E’ l’occasione d’oro per Marco Giuri che viene premiato come miglior giocatore italiano della manifestazione.

L’Enel elimina il Verona (6860) in semifinale e soffre non poco (77-74) in finale contro lo Jesi: è il primo trofeo importante per la società.

Marzo. L’11 marzo si riprende a giocare per i due punti, ma i brindisini lasciano anche questi sul campo del Reggio Emilia dopo aver dominato e dato spettacolo a lungo: 82-77 il risultato finale (17 punti sia per Callahan che per Borovnjak).

Il tempo di superare in casa il Piacenza di Luca Infante (6966) che si becca un’altra buccia di banana a Brescia: 7181!

Aprile. Fra festività pasquali e turni di riposo, l’Enel gioca appena tre volte in cinque domeniche. Si superano, al PalaPentassuglia, sia il Verona (77-60), che il Forlì (94-86).

L’incontro con i veronesi costituisce una svolta stagionale: Hunter (23 punti nella sua ultima apparizione in casacca biancoazzurra) scivola sul parquet bagnato e si infortuna seriamente, si capisce subito che difficilmente potrà essere utilizzato nel corso del torneo; si fa arrivare il greco Charalampidis che fa appena in tempo ad esordire contro il Bologna per poi lasciare il posto ad un altro nuovo arrivato: il californiano Jonathan Gibson reduce dal campionato turco.

Contro il Forlì, invece, si può ammirare la prestazione “mostruosa” di Greg Renfroe: segna 40 punti e 52 di valutazione: il top del campionato!

La coppia di colore (RenfroeGibson) si fa apprezzare da subito per una intesa che viene quasi naturale: punti e spettacolo come se giocassero insieme da tempo!

Contro il Bologna servono i due punti con la speranza di agganciare il secondo posto che sarebbe utilissimo nel corso dei play-off, ma si riesce a perdere ancora una volta in casa: 92-95.

Maggio. La situazione si ingarbuglia in modo tale che ai brindisini rimane una sola possibilità per agganciare la migliore posizione in funzione play-off: vincere a Scafati, un campo che presenta un terribile biglietto da visita: è imbattuto nelle precedenti 13 gare! I brindisini giocheranno, per di più, con il nuovo straniero, appena arrivato in città: Gibson. Scoppia subito la “Gibson-mania”: 19 punti, oltre ai 22 di Renfroe per il 95-97 finale che assegna il secondo posto ai brindisini.

Play-off. E’ tempo di spareggi, è la prima volta che il

arriva a questo appuntamento completamente svuotato di energie. Il “piccolo-grande” Johnson non è sufficiente ad impensierire più di tanto i brindisini che risolvono la questione con un netto 3-0 (80-66, 77-59 ed 87-93 nella gara in trasferta, sia pure dopo un tempo supplementare).

A chi tocca in semifinale? Al Barcellona di un Mocavero in grande spolvero. Gara-1 è tiratissima, i brindisini prevalgono per 102-97, ma si ha la sensazione che la serie sarà lunghissima.

La notizia clamorosa arriva poche ore dopo: il siciliano basket brinMartin viene disino partesospeso percipa a queché trovato sta roulette. positivo ad un Il primo controllo antiavversario doping.

La designato è strada si fa l’Ostuni ancora più in che, per discesa per i chiudere locali che vinal meglio cono più nettaun’ottima mente (90-77) stagione, anche gara-2 si è piazzata al nono posto. prima di trasfeBrindisini particolarmente rirsi in Sicilia. fortunati visto che, Sul proprio campo Da Ros e nelle fila degli compagni si impegnano allo avversari, si spasimo per riaprire la serie, fa subito ma Gibson … zittisce tutti con m a l e una prestazione da incorniciaJurevikus, re ed anche gara-3 finisce a mentre favore dei brindisini: 86-80.

Klobucar Per conoscere l’avversario per l’ultimo atto bisogna aspettare che arrivi a termine una serie lunga ed intensa fra Pistoia e Scafati.

Dopo cinque tiratissimi incontri sono i toscani di Paolo Moretti a prevalere ed a presentarsi a Brindisi.

In gara-1 vengono dichiarati “assenti ingiustificati”: 79-47 il risultato finale dopo una prestazione Jimmie inguardabile, gara-2 è Lee un po’ più tirata (79Hunter 67), ma il risultato è sempre quello: vincono i bianzoazzurri del patron Ferrarese.

Si spera di chiudere la serie nella prima gara in Toscana, i biancoazzurri hanno la partita in mano per lunghi tratti, ma i padroni di casa non mollano! Non bastano 40’ di grande spettacolo, ma pericoloso per le coronarie delle due tifoserie.

Al termine del tempo supplementare Renfroe ha la possibilità dell’ultimo e decisivo sorpasso, ma la palla beffa cinicamente lui e tutto il popolo brindisino.

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La stagione

Per cinque volte i match della New Basket si sono decisi ai tempi supplementari

Trentotto “palle a due“ per riconquistare l’A1 I tabellini di una stagione fitta di impegni, iniziata nell’ottobre 2011 ANDATA 2 ottobre 2011 Brindisi - Imola 70 - 77 Brindisi: Maestrello 3, Poletti, Formenti 3, Hunter 11, Simoncelli 2, Renfroe 10, Ndoja 17, Borovnjak 15, Callahan 9, Zerini, Vorzillo, Preite.

Imola: Riga, Cournooh 9, Turel, Masoni 7, Kotti 4, Prato 24, Bruttini 8, Whiting 11, Andreaus 6, Daniels 8. Coach: Fucà.

Arbitri: Di Modica Giovanni di Vittoria, Perretti Gaetano di Napoli, Quarta Denis di Torino.

9 ottobre 2011 Ostuni - Brindisi 73 - 79 Ostuni: Williams, Jurevicus 12, Marino 6, Diliegro 16, Basei 2, Margio, Rinaldi 9, Carenza 6, Rossetti 1, Johnson 21. Coach: Marcelletti.

Brindisi: Maestrello, Poletti 2, Formenti 13, Hunter 15, Simoncelli 4, Renfroe 19, Ndoja 11, Borovnjak 6, Callahan 9, Zerini, Vorzillo, Preite.

Arbitri: Masi Andrea di Firenze, Materdomini Roberto di Grottaglie (Ta), Scrima Alberto Maria di Catanzaro.

16 ottobre 2011 Brindisi - Pistoia 80 - 95 Brindisi: Maestrello, Poletti 3, Formenti 4, Hunter 18, Simoncelli 5, Renfroe 7, Ndoja 14, Borovnjak 9, Callahan 20, Zerini, Preite, Leggio.

Pistoia: Della Torre, Mathis 8, Jones 20, Tuci, Toppo 12, Yango 7, Galanda 10, Hardy 25, Saccaggi, Gurini 13. Coach: Moretti.

Arbitri: Calbucci Gianluca di Pomezia (Rm), Moretti Mauro di Marsciano (Pg), Pecorella Pasquale di Trani.

23 ottobre 2011 Veroli - Brindisi 65 - 76 Veroli: Tullio, Tommasini 3, Cortese 4, Rullo 6, Rowe 12, Gatto 7, Colussi, Jackson 14, Brkic 17, Donati, Ammanato 2.

Coach: Cavina.

Brindisi: Maestrello 6, Poletti 4, Formenti 9, Simoncelli, Renfroe 15, Ndoja 17, Borovnjak 18, Callahan 7, Zerini, Preite, Rosato.

Arbitri: Pasetto Roberto di Firenze, Perretti Gaetano di Napoli, Borgioni Denny di Roma.

30 ottobre 2011 Brindisi - Barcellona 65 - 64 Brindisi: Maestrello, Poletti, Formenti 8, Hunter 27, Simoncelli, Renfroe 9, Ndoja 5, Borovnjak 11, Callahan 4, Zerini 1, Vorzillo, Leggio.

Barcellona: Rotundo, Lukauskis 14, Green 6, Hicks 13, Bucci 9,

Mocavero 2, Dordei 4, Da Ros 6, Piazza 4, Martin 6, Bonessio.

Coach: Pancotto.

Arbitri: Ursi Stefano di Livorno, Ciano Edoardo di Vicopisano (Pi), Paronelli Francesco di Gavirate (Va).

6 novembre 2011 Brindisi - Jesi 85 - 70 Brindisi: Maestrello, Poletti 7, Formenti 16, Hunter 13, Simoncelli 3, Renfroe 2, Ndoja 20, Borovnjak 13, Callahan 11, Zerini, Vorzillo, Preite.

Jesi: Maggioli 11, Battisti, Hoover 15, Migliori 8, Bargnesi, Di Giacomo, Brooks 24, Santiangeli 3, McConnell 9, Dolic. Coach: Cioppi.

Arbitri: Martolini Alessandro di Roma, Bartoli Enrico di Trieste, Morelli Dario di Brindisi.

13 novembre 2011 Sant’Antimo - Brindisi 56 - 66 Sant’Antimo: Cittadini, Campbell 4, Petrazzuoli, Rossi 13, Cantone, Eliantonio 2, Gagliardo 2, George 16, Teague 9, Morachini 10. Coach: Di Carlo.

Brindisi: Maestrello, Poletti 2, Formenti 16, Hunter 1, Simoncelli 4, Renfroe 7, Ndoja 5, Borovnjak 15, Callahan 16, Zerini, Vorzillo, Leggio.

Arbitri: Pasetto Roberto di Firenze, Conti Fabrizio di Firenze, Gagliardi Gianluca di Anagni (Fr).

20 novembre 2011 Brindisi - Reggio Emilia 71 - 67 Brindisi: Maestrello, Poletti 5, Formenti 5, Hunter 3, Simoncelli, Renfroe 8, Ndoja 18, Borovnjak 21, Callahan 11, Zerini, Vorzillo, Leggio.

Reggio Emilia: Robinson 22, Viglianisi, Taylor 14, Valenti 6, Frassineti, Pini 2, Filloy 8, Slanina 12, Cervi, Germani, Chiacig 3. Coach: Menetti.

Arbitri: Di Francesco Guido Federico di Teramo, Di Gianbattista Francesco di Pescara, Quarta Denis di Torino.

27 novembre 2011 Piacenza - Brindisi 63 - 71 Piacenza: Casella 3, Infante, Harrison 12, Passera 11, Perego, De Nicolao, Varrone, Voskuil 5, Anderson 22, Scarone 2, Amoroso 8, Scarionati. Coach: Corbani.

Brindisi: Maestrello 2, Poletti 2, Formenti, Hunter 13, Simoncelli 2, Renfroe 13, Ndoja 12, Borovnjak 14, Callahan 13, Zerini, Vorzillo, Rosato.

Arbitri: Ursi Stefano di Livorno, Ciaglia Gianfranco di Caserta, Beneduce Nicola di Caserta.

4 dicembre 2011

Brindisi - Brescia 70 - 77 Brindisi: Maestrello 6, Poletti 5, Formenti 6, Hunter 6, Simoncelli 3, Renfroe 6, Ndoja 15, Borovnjak 14, Callahan 9, Zerini, Vorzillo, Rosato.

Brescia: Stojkov, Rombaldoni, Bushati 5, Goldwire 10, Farioli 3, Scanzi, Rezzano, Gergati 9, Ghersetti 24, Thompson 15, Busma 11, Vinati. Coach: Dell’Agnello.

Arbitri: Moretti Mauro di Marsciano (Pg), Bartoli Enrico di Trieste, Rossi Michele di Sansepolcro (Ar).

11 dicembre 2011 Verona - Brindisi 76 - 69 dopo un tempo supplementare: 64-64.

Verona: West 20, Porta 8, Colli, Boscagin 10, Di Giuliomaria 3, Banti 8, Mariani 2, Vukcevic 13, Renzi 12, Bordato, De La Cruz , Waleskowski. Coach: Martelossi.

Brindisi: Maestrello 6, Poletti 1, Hunter 5, Simoncelli, Renfroe 19, Ndoja 9, Borovnjak 19, Callahan 10, Zerini, Vorzillo, Preite, Giuri.

Arbitri: Masi Andrea di Firenze, Di Toro Claudio di Perugia, Borgioni Denny di Roma.

18 dicembre 2011 Forlì - Brindisi 93 - 92 dopo un tempo supplementare: 82-82.

Forlì: Freeman 19, Borsato 18, Natali 11, Casoli 2, Huff 10, Easley 20, Bianchi, Trapani 10, Marino 3, Lestini. Coach: Vucinic.

Brindisi: Maestrello 3, Poletti, Formenti, Hunter 40, Simoncelli, Renfroe 6, Ndoja 6, Borovnjak 15, Callahan 18, Zerini, Vorzillo, Giuri 4.

Arbitri: Di Francesco Guido Federico di Teramo, Caroti Gianni di Cecina (Li), Conti Fabrizio di Firenze.

22 dicembre 2011 Riposo giovedì 5 gennaio 2012 Bologna - Brindisi 82 - 89 Bologna: Kelley 21, Chiarini, Pecile 10, Baldassarre 4, Blizzard 11, Montano 5, Filippini, Canavesi 8, Dimsa 9, Vrkic 12, Cutolo 2. Coach: Markovski.

Brindisi: Maestrello, Formenti 3, Hunter 14, Renfroe 13, Ndoja 17, Borovnjak 16, Callahan 6, Zerini 13, Vorzillo, Preite, Giuri 7.

Arbitri: Ursi Stefano di Livorno, Borgioni Denny di Roma, Cappello Calogero di Porto Empedocle (Ag).

8 gennaio 2012 Brindisi - Scafati 100 - 71 Brindisi: Maestrello, Poletti,

Formenti 5, Hunter 19, Renfroe 17, Ndoja 10, Borovnjak 14, Callahan 25, Zerini 5, Vorzillo, Preite, Giuri 5.

Scafati: Levin 11, Radulovic 8, Casini 11, Gueye 3, Guadagnola, Sorrentino, Rosignoli 2, Ghiacci 13, Marigney 22, Thomas 1, Pauciulo, Vitale. Coach: Griccioli.

Arbitri: Calbucci Gianluca di Pomezia (Rm), Bartoli Mark di Trieste, Gagliardi Gianluca di Anagni (Fr).

RITORNO 15 gennaio 2012 Imola - Brindisi 60 - 62 Imola: Riga, Cournooh 5, Turel, Masoni 7, Kotti 5, Prato 17, Bruttini 8, Whiting 15, Daniels, Preti, Sabattani, Foiera 3. Coach: Fucà.

Brindisi: Maestrello, Poletti, Formenti 3, Hunter 16, Renfroe 9, Ndoja 12, Borovnjak 14, Callahan 3, Zerini 2, Vorzillo, Rosato, Giuri 3.

Arbitri: Di Francesco Guido Federico di Teramo, Bartoli Enrico di Trieste, Ranaudo Nicola di Milano.

22 gennaio 2012 Brindisi - Ostuni 88 - 77 Brindisi: Maestrello, Poletti 3, Formenti 6, Hunter 28, Renfroe 9, Ndoja 11, Borovnjak 15, Callahan 11, Zerini 3, Vorzillo, Rosato, Giuri 2.

Ostuni: Sirakov, Jurevicus 18, Diliegro 6, Basei 8, Margio, Rinaldi 8, Carenza 6, Rossetti 8, Johnson 20, Klobucar 3, Berti, Coach: Marcelletti.

Arbitri: Di Modica Giovanni di Vittoria , Pascotto Maurizio di Portogruaro (Ve), Bertelli Paolo di Genova.

29 gennaio 2012 Pistoia - Brindisi 85 - 79 Pistoia: Della Torre, Jones 18, Tuci, Toppo 9, Galanda 7, Della Rosa, Hardy 26, Saccaggi 8, Gurini 13, Grillini, Chiti, Tavernari 4. Coach: Moretti.

Brindisi: Maestrello, Poletti 1, Formenti 10, Hunter 7, Renfroe 16, Ndoja 2, Borovnjak 18, Callahan 25, Zerini, Vorzillo,Giuri.

Arbitri: Ursi Stefano di Livorno, Ciaglia Gianfranco di Caserta, Gagliardi Gianluca di Anagni (Fr).

5 febbraio 2012 Brindisi - Veroli 82 - 75 Brindisi: Maestrello 2, Poletti, Formenti, Hunter 14, Renfroe 17, Borovnjak 19, Callahan 11, Zerini 5, Vorzillo, Leggio, Giuri 14.

Veroli: Tullio, Tommasini 3, Cortese 5, Rullo 3, Gatto 7, Lee jr

14, Colussi, Jackson 18, Brkic 17, Ammanato, Giovacchini 5, Elder Barry 3. Coach: Gentile.

Arbitri: Caroti Gianni di Cecina (Li), Masi Andrea di Firenze, Scrima Alberto Maria di Catanzaro.

Note: Tutta la giornata viene rinviata per il cattivo tempo, la partita viene recuperata il 16 febbraio 12 febbraio 2012 Barcellona - Brindisi 69 - 70 Barcellona: Rotundo, Lukauskis 15, Green 6, Hicks 14, Bucci 9, Mocavero 6, Dordei 6, Da Ros 8, Piazza 2, Martin 3, Bonessio.

Coach: Pancotto.

Brindisi: Maestrello, Poletti, Formenti 2, Hunter 19, Renfroe 9, Borovnjak 17, Callahan 6, Zerini 9, Vorzillo, Preite, Giuri 8.

Arbitri: Pasetto Roberto di Firenze, Perretti Gaetano di Napoli, Beneduce Nicola di Caserta.

19 febbraio 2012 Jesi - Brindisi 92 - 82 Jesi: Maggioli 16, Battisti, Hoover 14, Migliori 13, Ginesi, Bargnesi, Di Giacomo, Brooks 18, Santiangeli, McConnell 25, Dolic, Valentini 6. Coach: Cioppi.

Brindisi: Maestrello 13, Poletti, Formenti 1, Hunter 21, Renfroe 5, Borovnjak 20, Callahan 16, Zerini, Vorzillo, Giuri 6.

Arbitri: Moretti Mauro di Marsciano (Pg), Baldini Lorenzo di Firenze, Bertelli Paolo di Genova.

26 febbraio 2012 Brindisi - Sant’Antimo 77 - 67 Brindisi: Maestrello 2, Formenti 10, Hunter 18, Renfroe 4, Borovnjak 14, Callahan 18, Zerini, Vorzillo, Preite, Rosato, Giuri 8, Wojciechowski 3.

Sant’Antimo: Cittadini 25, Campbell 15, Petrazzuoli, Pranzo, Rossi 2, Cantone 5, Eliantonio 2, Morachini 2, Bozovic, Bell 12, Kommatos 4. Coach: Di Carlo.

Arbitri: Mazzoni Manuel di Grosseto, Ciano Edoardo di Vicopisano (Pi), Migotto Antonio di Santo Stino di Livenza (Ve).

11 marzo 2012 Reggio Emilia - Brindisi 82 - 77 Reggio Emilia: Robinson 20, Viglianisi, Taylor 10, Veccia, Frassineti 9, Pini, Filloy 5, Slanina 3, Cervi 13, Chiacig, Ruini 6, Antonutti 16. Coach: Menetti.

Brindisi: Maestrello 3, Formenti 15, Hunter 9, Renfroe 4, Borovnjak 17, Callahan 17, Zerini 6, Vorzillo, Giuri 2, Wojciechowski 4.

Arbitri: Pasetto Roberto di Firenze, Masi Andrea di Firenze,

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VENERDÌ 15 GIUGNO 2012

La stagione Conti Fabrizio di Firenze.

18 marzo 2012 Brindisi - Piacenza 69 - 66 Brindisi: Maestrello 3, Formenti 5, Hunter 15, Renfroe 7, Borovnjak 16, Callahan 13, Zerini 2, Vorzillo, Giuri 6, Wojciechowski 2.

Piacenza: Casella, Infante 4, Harrison 17, Passera 3, Perego 2, De Nicolao, Varrone, Voskuil 14, Anderson 18, Amoroso 8, Della Valle, Simoncelli.

Coach: Corbani.

Arbitri: Caroti Gianni di Cecina (Li), Paronelli Francesco di Gavirate (Mi), Gagliardi Gianluca di Anagni (Fr).

25 marzo 2012 Brescia - Brindisi 81 - 71 Brescia: Stojkov, Rombaldoni 4, Bushati 10, Goldwire 18, Farioli 8, Scanzi, Rezzano 3, Gergati, Ghersetti 15, Thompson 19, Busma 4, Gattesco. Coach: Dell’Agnello.

Brindisi: Maestrello, Formenti, Hunter 15, Renfroe 15, Borovnjak 10, Callahan 8, Zerini 5, Vorzillo, Giuri 14, Wojciechowski 4.

Arbitri: Martolini Alessandro di Roma, Baldini Lorenzo di Firenze, Bertelli Paolo di Genova.

1 aprile 2012 Brindisi - Verona 77 - 60 Brindisi: Maestrello 5, Formenti 6, Hunter 23, Renfroe 9, Ndoja, Borovnjak 10, Callahan 11, Zerini 3, Vorzillo, Giuri 10, Wojciechowski.

Verona: Brusamarello, West 5, Porta 16, Boscagin 10, Di Giuliomaria 5, Banti 2, Mariani 2, Renzi 10, De La Cruz, Waleskowski 6, Fabbian, McGrath 4. Coach: Martelossi.

Arbitri: Bartoli Enrico di Trieste, Ciaglia Gianfranco di Caserta, Cappello Calogero di Porto Empedocle (Ag).

15 aprile 2012 Brindisi - Forlì 94 - 86 dopo un tempo supplementare: 79-79 Brindisi: Maestrello 5, Formenti 11, Renfroe 40, Borovnjak 14, Callahan 8, Zerini 5, Vorzillo, Preite, Giuri 11, Wojciechowski.

Forlì: Borsato 11, Natali 7, Casoli 9, Nardi, Campani 3, Huff 18, Basile, Poletti 8, Coleman 13, Roderick 17, Orlando. Coach: Vucinic.

Arbitri: Ursi Stefano di Livorno, Ciano Edoardo di Vicopisano (Pi), Pecorella Pasquale di Trani.

22 aprile 2012 Riposo 29 aprile 2012 Brindisi - Bologna 92 - 95 Brindisi: Maestrello, Formenti 7, Renfroe 14, Ndoja 6, Borovnjak 18, Callahan 12, Zerini 8, Vorzillo, Giuri 10, Wojciechowski, Charalampidis 17.

Bologna: Kelley, Chiarini, Pecile, Baldassarre 17, Blizzard 10, Montano, Filippini, Canavesi 9, Cutolo 11, Yango 16, Ferrero 11, Perry 21. Coach: Markovski.

Arbitri: Caroti Gianni di Cecina (Li), Baldini Lorenzo di Firenze, Ciaglia Gianfranco di Caserta. sabato 5 maggio 2012 Scafati - Brindisi 95 - 97 Scafati: Levin 17, Radulovic 16, Casini 2, Gueye 3, Guadagnola, Sorrentino, Rosignoli 4, Ghiacci 16, Marigney 26, Thomas 11, Vitale, Irlando. Coach: Griccioli.

Brindisi: Maestrello, Formenti 14, Renfroe 22, Ndoja 2, Borovnjak 14, Callahan 14, Zerini 8, Vorzillo, Giuri 2, Wojciechowski 2, Gibson 19.

Arbitri: Ursi Stefano di Livorno, Mazzoni Manuel di Grosseto, Di Toro Claudio di Perugia.

PlAy-oFF Quarti di finale - gara-1 9 maggio 2012 Brindisi - ostuni 80 - 66 Brindisi: Maestrello 7, Formenti 5, Renfroe 15, Ndoja 1, Borovnjak 17, Callahan 6, Zerini 4, Giuri, Gibson 25, Vorzillo. ostuni: Sirakov, Klobucar 10, Jurevicus 2, Diliegro 7, Basei 5, Margio, Rinaldi 11, Carenza 2, Rossetti 3, Johnson 18, Berti 8.

Coach: Marcelletti.

Arbitri: Di Francesco Guido Federico di Teramo, Masi Andrea di Firenze, Perretti Gaetano di Napoli, Quarti di finale - gara-2 11 maggio 2012 Brindisi - ostuni 77 - 59 Brindisi: Maestrello, Formenti 14, Renfroe 9, Ndoja 14, Borovnjak 15, Callahan 8, Zerini 3, Giuri 2, Gibson 12, Vorzillo. ostuni: Sirakov 3, Klobucar 6, Diliegro 13, Basei, Margio, Rinaldi 12, Carenza, Rossetti, Johnson 16, Berti 9. Coach: Marcelletti.

Arbitri: Calbucci Gianluca di Pomezia (Rm), Mazzoni Manuel di Grosseto, Borgioni Denny di Roma.

Quarti di finale - gara-3 13 maggio 2012 ostuni - Brindisi 87 - 93 dopo un tempo supplementare: 80-80 ostuni: Sirakov, Klobucar 5, Jurevicus, Diliegro 9, Basei 4, Margio 2, Rinaldi 5, Carenza 8, Rossetti 4, Johnson 33, Berti 17.

Coach: Marcelletti.

Brindisi: Maestrello 3, Formenti 4, Renfroe 18, Ndoja 19, Borovnjak 3, Callahan 10, Zerini 3, Giuri 2, Gibson 31, Vorzillo.

Arbitri: Ursi Stefano di Livorno, Baldini Lorenzo di Firenze, Quarta Denis di Torino.

Semifinali - gara-1 23 maggio 2012 Brindisi - Barcellona 102 - 97 Brindisi: Maestrello, Formenti 14, Renfroe 18, Ndoja 11, Borovnjak 18, Callahan 10, Zerini 6, Giuri 2, Gibson 23, Vorzillo.

Barcellona: Rotundo, Lukauskis 8, Green 18, Hicks 13, Bucci 9, Mocavero 5, Da Ros 24, Piazza, Martin 20, Bonessio. Coach: Sacco Arbitri: Pasetto Roberto di Firenze, Masi Andrea di Firenze, Rossi Michele di Sansepolcro (Ar).

Semifinali - gara-2 25 maggio 2012 Brindisi - Barcellona 90 - 77 Brindisi: Maestrello, Formenti 3, Renfroe 16, Ndoja 19, Borovnjak 13, Callahan 4, Zerini 4, Giuri 7, Gibson 24, Vorzillo.

Barcellona: Rotundo, Lukauskis 15, Green 7, Bucci 15, Mocavero 15, Da Ros 8, Piazza, Bonessio 6,

Curry 11, Giallombardo. Coach: Sacco.

Arbitri: Martolini Alessandro di Roma, Baldini Lorenzo di Firenze, Bartoli Enrico di Trieste, Semifinali - gara-3 28 maggio 2012 Barcellona - Brindisi 80 - 86 Barcellona: Rotundo, Lukauskis 16, Green 8, Bucci 18, Mocavero 16, Da Ros 15, Piazza, Bonessio 2, Curry 5, Giallombardo. Coach: Sacco.

Brindisi: Maestrello, Formenti 2, Renfroe 14, Ndoja 7, Borovnjak 4, Callahan 16, Zerini 3, Giuri 7, Gibson 33, Vorzillo.

Arbitri: Di Francesco Guido Federico di Teramo, Quarta Denis di Torino, Moretti Mauro di Marsciano (Pg), Finale - gara-1 7 giugno 2012 Brindisi - Pistoia 79 - 47 Brindisi: Maestrello, Formenti 3, Renfroe 21, Ndoja 8, Borovnjak 15, Callahan 8, Zerini 8, Giuri 2, Gibson 14, Vorzillo.

Pistoia: Jones 10, Tuci, Toppo 8, Galanda 4, Hardy 14, Evotti, Saccaggi 4, Gurini 4, Tavernari 3, Mathis. Coach: Moretti.

Arbitri: Martolini Alessandro di Roma, Calbucci Gianluca di Pomezia (Rm), Ciaglia Gianfranco di Caserta, Finale - gara-2 10 giugno 2012 Brindisi - Pistoia 79 - 67 Brindisi: Maestrello 2, Formenti 3, Renfroe 16, Ndoja 5, Borovnjak 9, Callahan 15, Zerini

1, Giuri 2, Gibson 26, Vorzillo, Rosato.

Pistoia: Jones 14, Tuci, Toppo 4, Galanda 14, Hardy 9, Evotti, Saccaggi 2, Gurini 5, Tavernari 17, Mathis 2. Coach: Moretti.

Arbitri: Pascotto Maurizio di Portogruaro (Ve), Materdomini Roberto di Grottaglie (Ta), Bartoli Mark di Trieste.

Finale - gara-3 12 giugno 2012 Pistoia - Brindisi 92 - 91 dopo un tempo supplementare: 81-81 Pistoia: Della Torre, Jones 31, Tuci, Toppo 9, Galanda 12, Della Rosa, Hardy 12, Evotti, Saccaggi 1, Gurini 14, Tavernari 11, Mathis 2. Coach: Moretti.

Brindisi: Maestrello 6, Formenti, Renfroe 10, Ndoja 7, Borovnjak 12, Callahan 5, Zerini 14, Giuri 7, Gibson 30, Vorzillo.

Arbitri: Pasetto Roberto di Firenze, Perretti Gaetano di Napoli, Borgioni Denny di Roma.

Finale - gara-4 14 giugno 2012 Pistoia - Brindisi 86-88 Pistoia: Della Torre, Mathis 6, Jones 12, Tuci, Toppo 11, Galanda, Della Rosa, Hardy 21, Evotti, Saccaggi 7, Gurini 9, Tavernari 20. Coach: Moretti Brindisi: Maestrello 2, Formenti, Renfroe 7, Ndoja 19, Borovnjak 3, Callahan 19, Zerini 5, Giuri 5, Gibson 28, Vorzillo. Coach Bucchi.

Arbitri: Stefano Ursi – Guido Federico Di Francesco – Manuel Mazzoni

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VENERDÌ 15 GIUGNO 2012

Final Four Decisive le prestazioni di Hunter (Mvp del torneo) e Marco Giuri,miglior italiano di GIANLUCA GRECO BRINDISI – La promozione in A1 giunge a coronamento di una stagione perfetta, condita dalla vittoria della Coppa Italia di Legadue. Il trofeo venne sollevato dopo la vittoria contro Jesi sul parquet del Palaflorio di Bari. Era domenica 5 marzo. Il giorno prima, la New Basket superò in semifinale Verona per 68 – 60. Il primo trofeo dell’era Ferrarese, nonché il primo trofeo nella storia del basket brindisino, venne festeggiato insieme agli oltre mille brindisini che raggiunsero il palasport barese.

La New Basket riuscì a salire sul gradino più alto del podio, nonostante non l’assenza di capitan Ndoja e di Renfroe, che saltò le final four per infortunio.

Fu la vittoria di coach Bucchi, che alla vigilia del suo cinquantaquattresimo compleanno riuscì a vincere la terza Coppa Italia della sua carriera dopo quelle conquistate a Treviso e a Napoli. Fu la vittoria di Marco Giuri, eletto migliori italiano, e Jimmie Lee Hunter, nominato mvp assoluto della Final four.

Fu la prima vittoria del nuovo gruppo, quello tutto da verificare e da assemblare in estate, che dovette superare momenti difficili, il più importante coinciso con il passaggio a vuoto di Hunter dopo la tragica morte del fratello Anthony.

Fu la vittoria del gruppo: di gregari di lusso come Maestrello e Formenti, chiamati agli straordinari per tamponare l’emergenza nelle rotazioni. Sugli scudi anche Dejan Borovnjak e Craig Callahan: il primo dovette lottare con grande energia per limitare le scorribande del marchgiano Maggioli. Il secondo, sempre più indispensabile per generosità e caratteristiche da giocatore dal grande impatto, tracciò con contorni marcati la strada da percorere per la conquista della coppa.

Sa rimarcare anche il lavoro sporco di Andrea Zerini, instancabile sotto canestro e autore di una delle azioni più belle del weekend conclusa con una schiacciata tutta potenza in faccia a un Maggioli che non faceva più paura.

Quella vittoria cancellò in un attimo tutte le difficoltà derivanti dalla lunga catena di infortuni subita dai biancazzurri e da qualche scommessa sui singoli che alla resa dei conti non venne vinta.

Il merito di quella vittoria era da accreditare al grande lavoro sottotraccia svolto da Santi Puglisi, dal ds Alessandro Giuliani e dallo stesso Piero Bucchi, abili nel gestire gli umori di una piazza esigente e scaltri nel pescare dal mercato lo scalpitante e motivato Giuri, rivelatosi in più di un’occasione sia trascinatore

Final Four: il primo acuto del gruppo Lo scorso marzo l’entusiasmante vittoria in Coppa Italia Federbasket pugliese: la prima volta, quando Marco Giuri venne proclamato miglior giocatore italiano della Final Four; la seconda, quando Jimmy Lee Hunter sollevò la coppa di miglior giocatore in assoluto della manifestazione; e, infine, la terza, la più prestigiosa di tutte, quando toccò al presidente Antonio Corlianò stendere le braccia al cielo per sollevare quanto più in alto possibile il magnifico trofeo della Coppa Italia di Legadue.

L’ ottava edizione della Final Four nacque sicuramente beneaugurante per il basket brindisino. E ciò per due motivi totalmente diversi: il ritorno di un giocatore brindisino alla guida della squadra della propria città in serie A, a distanza di trent’anni dall’ultimo episodio precedente; e, poi, la nascita di Genevieve, figlia del grande Ryan Hoover, la notte precedente la finale tra lo Jesi del suo papà e Brindisi.

Giocatori e staff festeggiano la conquista della Coppa Italia

Hunter MVP delle Final Four

Il presidente Corlianò col trofeo

Marco Giuri, Miglior italiano

La grinta di Craig Callahan

sia simbolo di una tifoseria tornata a gioire.

L’impresa premiò gli oltre 2000 tifosi brindisini presenti al Palaflorio, giunti da ogni parte con striscioni, sciarpe e bandiere bianco-azzurre. Essi

raggiunsero l’apice del godimento sportivo per ben tre volte nel corso della premiazione ufficiale da parte del presidente di Legadue Marco Bonamico e di Margareth Gonnella, presidente della

La soddisfazione a fine gara

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VENERDĂŒ 15 GIUGNO 2012

La squadra

Il roster al completo

7

Matteo MAESTRELLO

9

Dejan BOROVNJAK

15

Jonathan GIBSON

Craig CALLAHAN Ala - Pivot

Pivot

22

12

Guardia

Guardia - Ala

14

Matteo FORMENTI

24

Maurizio VORZILLO

Gregory A. RENFROE

13

Play

19

Andrea ZERINI Ala

10 Jimmie Lee HUNTER

Klaudio NDOJA Ala

21

Marco GIURI Play - Guardia

Piero BUCCHI

Play - Guardia

Ala

Guardia

Capo allenatore

Daniele MICHELUTTI

Marco SIST

Alessandro GIULIANI

Santi PUGLISI

Vice allenatore

Preparatore atletico

Direttore Sportivo

Direttore generale

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VENERDÌ 15 GIUGNO 2012

Nel 2008

Parente & co. festeggiano negli spogliatoi la storica promozione in Legadue

Il roster 2007-2008 al completo

Dopo un ventennio di Purgatorio il movimento cestistico tornò ai fasti della gloriosa Bartolini

Nel 2008 il ritorno in Lega2 Apoteosi in città dopo lo spareggio con Trapani.Muro l’uomo simbolo di GIANLUCA GRECO B RINDIS I - L'8 giugno 2008, il basket brindisino tornò in Legadue dopo un ventennio di Purgatorio in Serie B. L'allora Prefabbricati di coach Perdichizzi superò Trapani in un epico spareggio sul parquet del Palapentassuglia, dando il là ad una lunga notte di giubilo per le strade del capoluogo adriatico. Due immagini segnarono quella giornata: la bomba del +5 di Alejandro Muro a pochi secondi dalla fine e il pallone della vittoria strappato da capitan Parente a fil di sirena.

Prima di affollare i gradoni di un Palapentassuglia gremito come non succedeva da anni, i tifosi brindisini passarono la mattinata sulle assolate spiagge del litorale nord, cercando di sgombrare la mente dall'opprimente senso d'attesa per un evento che si preannunciava memorabile.

L'orario d'inizio del match era fissato per le 18.15, ma già intorno alle 15 i primi tifosi cominciarono ad affluire sugli spalti del tempio del basket brindisino, stracolmo in ogni ordine di posti già a un ora dalla palla a due. Il ricordo del boato che accompagnò l'ingresso in campo del roster di Perdichizzi è accompagnato ancora oggi da un senso di pelle d'oca. Bandiere, tamburi e pannelli colorati trasformarono il Palapentassuglia in una bolgia infernale, annichilendo i quasi 100 tifosi giunti dal capoluogo siciliano. Uno per uno, furono scanditi i nomi di una squadra già entrata nella leggenda: Alejandro Muro, Daniele Parente, Mauro Santoro, Tommaso Plateo, Marco Cardillo, Luca Ventrone, Roberto

L’immagine simbolo: Alejandro Muro seduto sul cerchio prima di tagliare la retina

Feliciangeli, Michele Cardinali, Walter Masi, Agostino Li Vecchi, Franco Prelazzi e (ovviamente) coach Giovanni Perdichizzi.

La partità è tesa. Gli uomini di Perdichizzi sono in stato di grazia, ma i trapanesi restano col fiato sul collo dei biancazzurri fino all'ultimo minuto del primo quarto. I frangenti finali sono di una sofferenza indescrivibile.

Al 39" dal termine, quando Davide Virgilio ha riportato la sua squadra sotto di appena 3 punti, 76-73, e ha rimesso tutto in gioco, sale in cattedra Muro. Il campione uruguagio si fa consegnare il pallone da Davide Parente, come tante volte aveva fatto nel corso del

campionato. Lo hanno subito raddoppiato in due, i trapanesi, con l'intenzione di togliersi il pallone dalle mani, ma non sono riusciti a frenare lo spunto del campione. Il suo jump vola verso il canestro, ma non trova alcun ostacolo e finisce dritto nella retina avversaria, per il 79-73 che voleva dire praticamente vittoria del campionato.

Mancano, però, ancora parecchi secondi e, quindi, c'è ancora da soffrire perchè il Trapani ha sette vite. Fallo su Virgilio da parte di Parente per costringerlo ai due tiri dalla lunetta, ma il play romano ne mette dentro soltanto uno. Picchio recupera il rimbalzo e gli viene fatto fallo, ma anche lui

fa fallo e Virgilio può nuovamente ripartire in attacco.

Daniele Parente lo blocca a metà campo, gli strappa il pallone e se lo porta a spasso per tutto il campo, per la più splendida delle sensazioni, cioè quella che è finita finalmente con la vittoria del campionato e con l'approdo di Brindisi in LegaDue. Il Palapenstassuglia è una polveriera. Alejandro Muro, circondato da centinaia di tifosi, si arrampica in cima al canestro, strappandone la retina.

Giocatori, dirigenti, giornalisti e gente comune si stringono in un unico abbraccio, regalando un'istantanea che entra di diritto nella storia del capoluogo adriatico.

Mentre nel Palasport scorrono fiumi di champagne, per le vie di Brindisi partono i primi caroselli. L'epicentro della festa è Piazza Vittoria.

Già alle 5 del pomeriggio sventolavano un paio di bandiere per assistere al match di fronte al maxischermo allestito da Senzacolonne. Alle 6 in punto la piazza era satura, una primissima fila con le gambe incrociate e naso all'insù, timidi boati ad acclamare i primissimi successi, spallucce mai tenendo d'occhio il punteggio, in basso a sinistra che non volgeva in favore della squadra di casa, ma di poco.

Era il riscatto di un'intera città dopo lunghi anni all'insegna dell'anonimato, ma già nelle ore della festa, patron Ferrarese poneva le basi per un futuro radioso.

"Passata la sbornia e la gioia di questo successo - dichiarò Ferrarese - ci metteremo al lavoro. Ma sono già sicuro di una cosa: la Prefabbricati Pugliesi il prossimo anno non avrà una squadra costruita per il raggiungimento della salvezza. Abbiamo intenzione di puntare su giocatori di buona qualità che ci consentano di condurre un altro campionato da protagonisti. Ovviamente questa lunga gavetta in serie B, ci ha insegnato che non sempre i risultati sono proporzionali agli investimenti e alla programmazione. C'è sempre un'incognita legata alla fortuna, agli infortuni, alle tante circostanze che sviluppano in un campionato.

Dunque non sono in grado di dire se saremo da subito in grado di raggiungere le prime posizioni, ma di certo allestiremo una squadra che possa dare ancora soddisfazioni a questo pubblico meraviglioso".

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VENERDÌ 15 GIUGNO 2012

Nel 2010

Fu tripudio in città per il ritorno nell’Olimpo del basket italiano, come promesso da Ferrarese

L’A12 anni fa fu matematica Nel 2010 la grande impresa del roster guidato da coach Perdichizzi di GIANLUCA GRECO BRINDISI – Il 17 aprile del 2010, Brindisi esplose per il ritorno in Legauno dopo quasi venti anni di Purgatorio. Si festeggiò di sabato. La New Basket di coach Giovanni Perdichizzi ebbe la certezza matematica della promozione intorno alle 22 e 30, quando si concretizzò la sconfitta di Sassari in casa di Veroli. Il giorno successivo, la trasferta in casa di Scafati si trasformò in una passerella trionfale. Il Comune campano venne invaso da quasi 2 mila tifosi partiti da Brindisi a bordo di 15 pullman e decine di automobili. Il palasport scafatese, capace di accogliere circa 3500 spettatori, era per metà completamente biancazzurro. La gioia del patron Massimo Ferrarese in mezzo ai tifosi brindisini resterà una delle immagini simbolo della promozione, insieme alle treccine al vento di Omhar Thomas (nominato mvp del campionato), alla lucidità del playmaker americano Joe Crispin, all’esperienza di Nicola Radulovic e alla sagacia di capitano “Micio” Cardinali. Di quella squadra facevano parte anche Maresca, rigeneratosi a Brindisi dopo alcune battute a vuoto, Infante, trascinatore della squadra con il suo piglio partenopeo, il francese Bryan, Pinton e Malagoli.

Le basi di quel successo vennero poste nel corso dell’estate, grazie a una campagna acquisti in cui Ferrarese non badò a spese.

L’organico venne allestito dal direttore sportivo Antonello Corso, in sinergia con il presidente Antonio Corlianò, il vicepresidente Giuseppe Marinò e l’accompagnatore Santi Puglisi, mostro sacro del basket italiano, ritornato a Brindisi dopo la breve esperienza di qualche anno prima.

Della passata stagione, culminata con una tranquilla salvezza al primo campionato di Legadue dopo più di venti anni fra la B1 e la B2, rimasero solo Cardinali e Perdichizzi.

Il rinnovamento della squadra partì con l’acquisto di Radulovic (ex Avellino, ma soprattutto pezzo importante nella scacchiere della nazionale). Alla spicciolata arrivarono anche Maresca, Crispin (per il cui acquisto si incontrò qualche difficoltà) e

Il presidente Massimo Ferrarese

Thomas.

Sabato 22 agosto, un Palapentassuglia in gran spolvero accolse la presentazione della squadra. La società non nasconde le sue ambizioni. Le prime indicazioni fornite dal ritiro di Cisternino e dagli incontri amichevoli disputati nel corso dell’estate furono confortanti.

L’ottimismo che circondava la squadra era solo in parte guastato dalle polemiche relative all’esigua capienza del Palapentassuglia.

Il 4 ottobre, il campion a t o bian-

cazzurro incomincia con una vittoria in casa del Casalmonferrato.

Sette giorni dopo, arriva l’inaspettato tonfo casalingo contro Rimini e l’inaspettata contestazione nei confronti di Ferrarese. Il patron, bersagliato per la gestione degli abbandonamenti, abbandona il parterre a partita in corso e minaccia di rassegnare le dimissioni.

La seconda vittoria esterna conquistata sette giorni più tardi cont r o

Il coach Giovanni Perdichizzi Casalpusterlengo contribuisce a rasserenare l’ambiente e a far dimenticare, gradualmente, i veleni.

Alla quarta giornata, Brindisi batte Sassari in casa.

L’importanza di questa vittoria emergerà solo nel corso del campionato. Nel frattempo, gli uomini di Perdichizzi si godono i tre punti e vanno a giocare in casa del Veroli, dove subiscono la prima sconfitta esterna stagionale.

La domenica successiva i brindisini battono in casa Venezia, seguono altre due vittorie a Vigevano e contro Udine e si comincia a parlare di Crispin dipendenza.

La doppia sconfitta consecutiva contro Imola (fuori casa) e R e g g i o Emilia (in casa) complica il cammino del Brindisi,

che alla decima giornata occupa il terzo posto, a quota dodici punti, insieme a Imola, con quattro lunghezze di distacco dalla coppia di testa Reggio Emilia- Sassari.

Il momento piuttosto interlocutorio del Brindisi prosegue con una vittoria contro Jesi, segnata da una prestazione maiuscola di Radulovic, e una sconfitta contro Pisotia. In Toscana, i biancazzurri toccano il fondo, ma si riprenderanno sette giorni più tardi, con la vittoria contro Scafati: la prima di cinque vittorie consecutive fra la fine del girone d’andata e l’inizio del girone di ritorno.

Al giro di boa, Sassari, con una serie di 15 successi consecutivi in corso, è prima a quota 26 punti, segue il terzetto composto da Brindisi, Reggio Emilia e Veroli (20 punti).

Alla terza giornata di ritorno, Casalpusterlengo dell’ex Hatten infligge a Brindisi il primo ko stagionale.

La svolta della stagione arriva la prima domenica di febbraio, quando Brindisi va in casa di Sassari e, a dispetto di ogni pronostico, espugna il parquet sardo con un netto 84 – 75. A questo punto, complice anche la striscia negativa di Sassari, il distacco fra le due squadre è di soli due punti.

Altri 9 punti di distacco vengono inflitti sette giorni più tardi a Veroli e anche il consuntivo con i laziali diventa positivo.

A Venezia, Brindisi inciampa per l’ultima volta fuori dalle mura amiche.

A partire dal successo casalingo conquistato la domenica successiva contro Vigevano, i biancazzurri conosceranno solo vittorie: a Udine, contro Imola, a Reggio Emilia (quando Brindisi aggancia in testa Sassari), a Jesi e in casa contro Pistoia.

I sardi sono completamente scoppiati.

Il 17 aprile perdono a Veroli e restano a quattro distanze dal Brindisi a una giornata dal termine del campionato. Per i biancazzurri è il ritorno nell’Empireo del basket.

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VENERDÌ 15 GIUGNO 2012

Millevetrine a cura di BR-Imola. Dopo l’annus horribilis, per la New Basket è il campionato del riscatto. Giustamente cacciati a calci in culo tutti gli atleti della passata stagione, volti nuovi si stagliano sulla linea dell’orizzonte.

Tra i trombati spicca il nome del direttore generale Corso che ci rimane male. Il patron Ferrarese, tanto per addolcirgli la pillola, gli fa credere che ben tredici dirigenti hanno preso il suo posto. Nella fotografia ufficiale non si riesce a capire chi possano essere costoro perché la falda del cappello di Al Bano oscura tutte le facce.

Ingaggiato Piero Bucchi, l’uomo che l’anno scorso era stato sostituito da un coach settantacinquenne. I tifosi preparano una coreografia con una nave che salpa. La prima uscita stagionale sarà un naufragio.

Ostuni-BR. La società viene multata dal giudice sportivo perché gli atleti indossano una maglia troppo brutta. E non possiamo nemmeno prendercela con lo stilista Leo Ferrarese che, poverino, ha fatto salti mortali per ideare una casacca cedendo a mille compromessi. La maglia di quest’anno, infatti, deve rispondere alle pretese del main sponsor (bello in vista al centro), del secondo sponsor (di colore celeste e rosso fuoco), dello sponsor tecnico, dei tifosi che vogliono una casacca che ricordi la maglia di Yonakor, dell’azienda Enel che vuole un po’ di arancione qua e là.

Si partorisce un obbrobrio da fare impallidire il designer della divisa del Boavista.

BR-Pistoia. E’ lo sbarco del nostro campionato sulla piattaforma satellitare. L’emittente è Conto TV, stazione nata da una costola della chiacchieratissima SuperPippa Channel. Riccio Basket si adegua: al bando le radiocronache compassate per far posto a resoconti pepati, in linea con la moderna affabulazione erotico-subliminale. Il direttore Di Napoli, in aderentissima tutina latex con cappuccio e mascherina nera, gestisce la diretta facendo schioccare un frustino sadomaso. Lilly si presenta a bordocampo con rossetto rosso fuoco e fettuccia di raso confetto a cingerle la fronte, e parlerà al microfono imitando Ilona Staller che intervista gli ospiti cicciolini. I cronisti, Mazzone, Bevilacqua e Barbiero commenteranno le azioni di gioco soffermandosi morbosamente sugli accoppiamenti dei difensori e sui falli antisportivi da dietro.

Veroli-BR. A fine gara Formenti dichiarerà: “In settimana abbiamo parlato”. L’inghippo, infatti, è nei metodi di allenamento di Piero Bucchi. Lui usa rivolgersi ai suoi atleti con ordini perentori in lingua inglese. I ragazzi italiani fanno sì con la testa ma non capiscono nulla degli schemi di gioco. Dal canto loro, gli americani pensano che Bucchi si esprima in un antico dialetto dell’Appennino Tosco-emiliano. Il giudice sportivo pizzica un’altra volta la nostra squadra con maglie casalinghe non regolamentari. I dirigenti stanno aspettando che il blu delle strisce orizzontali sulle magliette si stinga domenica dopo domenica con l’acidità del sudore dei giocatori.

BR-Barcellona. C’è uno scollamento affettivo tra il pubblico e i giocatori. Le diserzioni della trasferta di Veroli, unite al cortese distacco del tifo casalingo degli ultimi tempi, fanno scattare l’allar-

Sergio Sabato

me. Attraverso un sondaggio emerge che le gesta dell’Enel basket di quest’anno eccitano meno della registrazione notturna di un notiziario di Renato Rubino. I segnali di tale disamore nei confronti della squadra vanno ricercati nel vorticoso ricambio generazionale degli atleti. “Il PalaElio è il palasport più violato d’Italia” esordirà Di Napoli in diretta radiofonica, tanto per solleticare le masse. Alla fine vinciamo di un punto e i tifosi spargono sale grosso sul parquet.

BR-Jesi. Notiziona: non becchiamo contravvenzioni per le casacche di gioco. Le maglie in disuso vengono distribuite tra i sostenitori della curva spacciandole per ‘maglie del tifoso’. Nessuno si accorge della bufala perché, sulle vecchie casacche di gioco, numeri e nomi degli atleti erano praticamente invisibili. Tutte le poltroncine di settima fila del parterre vengono piazzate in un batter d’occhio. Uno studiato annuncio sul giornale recita così: “Cedesi sistemazione vista colonne”.

Aderiscono in tanti. In realtà lo skyline comprende i pilastri delle gradinate. E’ un evento storico perché con questa gara si inaugura l’era degli arbitri concittadini: la parola ‘cornuto’ sarà usata con cognizione di causa.

S.Antimo-BR. Si dimette il sindaco Mennitti. La costruzione del palaeventi non figura ai primissimi posti dell’agenda del commissario prefettizio. Sarà perché il nuovo funzionario si è guardato intorno e non ha notato in città abbondanza di eventi. L’impianto di contrada Masseriola, in barba a tutte le ultimissime norme sull’età pensionabile, è in grado di ospitare egregiamente ben due squadre di un campionato professionistico. Incidente stradale a Mitchell Poletti. Mentre percorreva la via Sicilia a bordo della sua fiammante Fiat, è speronato da un automobilista distratto.

Quando Poletti scende dall’auto, l’uomo firma immediatamente il modulo Cid.

minori, fissa la seduta di allenamento a porte aperte per il mese successivo sperando in una pronta ricrescita. L’americano spiazza tutti rapandosi a zero.

BR-Brescia. E’ un periodo idilliaco. La squadra è in trance mistica e sta attraversando uno stato di grazia senza precedenti: il play Renfroe fa girare la squadra, gli specialisti della tripla la mettono dentro senza difficoltà, e Borovnjak ha imparato a dare le mazzate senza farsene accorgere. Il nostro fiore all’occhiello, quello che tutti ci invidiavano, è l’unità del gruppo. Certamente, la straordinaria coesione del gruppo genera qualche difficoltà quando gli atleti devono prendere il pullman oppure quando devono trovare posto in una pizzeria, ma si tratta di complicazioni di poco conto. Aleggia nell’aria una gran voglia di qualche polemicuccia effervescente. Il passo falso casalingo contro la Centrale del Latte giunge al momento giusto, così da farci inalare una ventata d’aria d’altri tempi.

Verona-BR. Si gioca a mezzogiorno e le polemiche si sprecano. Tre dichiarazioni contrastanti da parte di altrettanti addetti ai lavori.

“Sono favorevole – dichiara il patron Ferrarese – è un ulteriore spot per il territorio e per lo sponsor.” Marco Sist sostiene: “Il bioritmo dei ragazzi, a quell’ora, segna valori ottimali”. Una voce fuori dal coro è quella del presidente Corlianò: “A mezzogiorno della domenica, a casa mia si mangiano i bucatini”. Si festeggia il compleanno di Santone Puglisi. Il governo lo designa quale testimonial della campagna nazionale di dissuasione dal pensionamento. Puglisi decide di donare le candeline della torta ad un museo delle cere. Il direttore del museo ringrazia pubblicamente annunciando che la donazione consentirà la realizzazione di due statue belle grandi.

Simoncelli dice che a Brindisi non ha avuto abbastanza spazio per mettere in mostra le sue doti.

L’infortunio occorso a Poletti è un mistero (visto che non gioca mai).

Messo con le spalle al muro, coach Bucchi rivelerà che Mitch si è fatto male scendendo le scale di casa.

BR-Scafati. Anche se vinciamo, si continua a lamentare l’assenza di un vero leader, un uomo che da solo possa prendersi in braccio la squadra nei momenti di difficoltà.

In occasione della festicciola per la Befana dell’Enel, tra tutti i giocatori non ce n’è uno che prenda l’iniziativa di intonare una canzoncina natalizia o che si faccia avanti per stappare la bottiglia di spumante.

E’ una festa piuttosto malinconica, a dispetto dei grandi e coloratissimi pacchi regalo.

Il giorno dell’Epifania è l’unica volta nel corso dell’anno in cui l’Enel non usa offrire cenere e carbone. In gara, Bucchi prenderà volontariamente un tecnico per spronare la squadra. Ma la sua impresa è nel pregara: il coach riesce a capire una domanda di Beppe Bevilacqua.

BR-Reggio Emilia. Come Mosè di fronte alle acque del Mar Rosso, il patron Ferrarese apre le piazze al wireless gratuito. Gli amministratori comunali – prima volta nella storia – invocano l’aiuto dei cittadini al fine di sondare l’indice di gradimento per la costruzione del palaeventi. Si annuncia che tutte la partite dell’Enel Basket saranno trasmesse in chiaro, e senza pagare un centesimo: è stato firmato un accordo con l’emittente satellitare intitolata ‘Viva l’Italia’. C’è indubbiamente lo zampino di quei parrucconi del governo Monti. In mano ai membri della società New Basket, restano tessere omaggio di SuperPippaChannel per un totale di novemila ore di trasmissione.

Forlì-BR. Perdiamo contro la Marcopoloshop.it, squadra che retrocederà a fine stagione. Si aprono dubbi sulla forza caratteriale della nostra squadra e sono in tanti a ritenere che uno come Omar Thomas ci avrebbe fatto comodo.

La settimana prima, Black Jesus ha trovato una sistemazione in quel di Belgrado, sponda Stella Rossa.

Qualcuno storce il naso all’idea di vederlo riabilitato dopo la marachella del passaporto. Il giocatore è stato semplicemente pizzicato all’aeroporto con un passaporto fasullo, sul quale, al posto delle marche da bollo, erano appiccicati i punti della Mira Lanza slovena. A confermarne la responsabilità, una sua dichiarazione agli agenti della dogana: “Credetemi, sono davvero slovacco”.

Imola-BR. In casa Corlianò si festeggia un fiocco azzurro e al bimbo viene assegnato un nome assai impegnativo: Antonio. Il presidente, appena appreso che il nipotino si chiama come lui, rilascia una delle sue lapidarie quanto epiche dichiarazioni: “Rinasceremo”. Un’altra notizia infiamma le rotative. Charlie Foiera, dopo lunghi e penosi tiramolla, si accasa in quel di Imola, proprio la società che ci ospita.

Dato che il lungo cesenate ha disputato alcune partite di precampionato con la nostra squadra, coach Fucà spera che Foiera ricordi tutti gli schemi di gioco dell’Enel. Coach Bucchi corre ai ripari e, come prima contromossa, escogita l’ingegnoso stratagemma di far indossare una maschera a Borovnjak, in modo da renderlo irriconoscibile all’avversario.

Piacenza-BR. La notizia degli allenamenti a porte chiuse getta nello sconforto i tifosi più accaniti dell’Enel Basket, quelli che da anni vanno attrezzandosi con una cucina da campo in contrada Masseriola per non perdersi nemmeno una zaffata di sudore dei propri beniamini.

Le porte del PalaElio devono restare chiuse per un motivo assai singolare: i capelli alla mohicana di Renfroe. Alcuni genitori, infatti, sono parecchio allarmati per i danni che la spaventosa acconciatura avrebbe procurato nelle menti dei tifosi in tenera età. La società, da sempre attenta alla tutela dei

Bologna-BR. Arriva il primo rinforzo: il trasferimento di Simoncelli. Vinte le resistenze della Morpho Piacenza, la cui dirigenza è rimasta scottata dall’ingaggio di Infante e ha giurato nei secoli dei secoli di non firmare altri contratti con l’Enel. Santone Puglisi e Antonio Corlianò si imbucano in una festa dove è presente anche Rispoli, presidente del roster piacentino, e gli riempiono il calice di un rosso appositamente preparato da Al Bano, un vino soprannominato ‘nettare di Polifemo’, tra i più alcolici della produzione Carrisi. Al suo arrivo a Piacenza,

BR-Ostuni. E’ ufficiale: è Bari la città scelta per lo svolgimento delle Final Four. Parecchio entusiasmo e anche qualche mugugno in chi fino all’ultimo aveva sperato nella designazione del PalaElio di Brindisi, impianto piccolo ma onesto.

Proprio nella stessa settimana cade l’anniversario della data di nascita di Meneghin e di Bonamico le cui bacheche di Facebook vengono inondate di messaggi di buon compleanno. Quando attaccano con gli auguri i brindisini, l’amministratore è costretto a oscurarle. Problemi con l’organizzazione del derby.

Non tanto per le difficoltà di sistemare i tanti tifosi al seguito, quanto per arginare l’eccitazione del sindaco Tanzarella che ad ogni ora del giorno e della notte telefona per sapere se ci sia un posto in prima fila. Si annuncia infine l’ingresso libero per tutte le emittenti televisive del globo, una decisione dettata dall’emergenza e assunta per sfinimento.

Pistoia-BR. Se nella passata stagione il nostro pubblico figurava in testa nella speciale graduatoria delle tifoserie più incazzate del circuito, quest’anno passiamo a primeggiare nella classifica delle presenze. Ad ogni buon conto si calcola che, se alla voce ‘presenze all’interno del PalaElio’ non si contassero stewards e giornalisti, la nostra società precipiterebbe dal primo al terzultimo posto. Per molti versi l’appuntamento contro i toscani rappresenta la partita della nostalgia. Se il destino ci ripresenta il coach Moretti, uomo che in Puglia ha lasciato una serie di interrogativi, in un Brindisi-Pistoia di qualche anno fa esordiva l’indimenticato Ray Tutt, uomo che ci ha lasciato soltanto certezze.

Barcellona-BR. Bufere di neve colpiscono l’intera nazione ma, prendendo spunto dall’atteggiamento di Trenitalia, decidono di ignorare completamente la penisola salentina. Nel qual caso è una vera fortuna, perché soprattutto nel centro nord fa tanto freddo da far fuggire parte della popolazione. E’ il caso di Luca Bechi, ex coach dell’Enel basket, che per il gelo improvviso decide di trasferirsi a Mariupol, in Ucraina, paese dal clima notoriamente più temperato.

Intanto la nostra squadra perde colpi e fioccano le polemiche sull’allestimento dell’organico. Dagli ambienti della tifoseria forlivese trapela la notizia secondo cui Mitch Poletti, in Emilia, veniva affettuosamente soprannominato ‘pollo’. Una notizia del genere, in sede di campagna acquisti estiva, avrebbe dovuto destare sospetti nella dirigenza.

BR-Veroli. Il turno infrasettimanale contro Veroli si preannuncia pericoloso, soprattutto per i traumi della storia. Ma la questione che sin dall’inizio di stagione assilla giornalisti e tifosi è l’assenza di un leader in squadra. Nelle pagine de “Il Quotidiano”, in settimana, si legge che coach Bucchi avrebbe intravisto la figura del leader nel giocatore Maestrello, ma è chiaro che si tratta di un refuso tipografico. La dirigenza ha scelto gli

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Millevetrine appuntamenti contro Venezia e Veroli per le gare pro-Brindisi.

Sappiamo tutti come è andata: i lagunari scomparsi dal calendario e la partita contro i ciociari pericolanti giocata di giovedì, in una serata da lupi, con la diretta tv a portata di telecomando. Il vicepresidente Marino dichiara di voler abolire le gare proBrindisi e di essere favorevole a un rincaro dell’abbo“Per namento. rispetto ai tifosi” conclude. Ma è chiaro che, anche qui, si tratta di un refuso.

Jesi-BR. Nella gara precedente molti seggiolini sono risultati vuoti. I più allarmisti sentenziano che la passione per il basket, dalle nostre parti, va irrimediabilmente scemando. I più pacati motivano il calo di presenze adducendo le ragioni più svariate. C’è addirittura chi parla di sfinimento a causa del concomitante festival di Sanremo. Ma in una cittadina che vive di pane e basket, quest’ultimo può anche veder crescere l’indice di gradimento, ma quando comincia a scarseggiare il primo, niente da fare, anche la fiammella delle passioni più antiche si fa più tremula. Siamo sotto carnevale, i nostri giocano solo un quarto, poi fanno uno scherzo ai tifosi.

BR-S.Antimo. Giochiamo contro l’ultima in classifica, una squadra talmente in difficoltà da aver avuto bisogno di chiedere aiuto alla Grecia. Mitch Poletti lascia Brindisi alla volta della sua Forlì. I compagni tirano un sospiro di sollievo: sono ormai stanchi di sentirlo canticchiare in continuazione sotto la doccia ‘Romagna in fiore, tu sei la stella, tu sei l’amore”. Per la sostituzione del lungo, in casa biancazzurra si è subito pensato ad un giovanottone di origini polacche. Antonio Corlianò avrebbe voluto a tutti i costi Banti, o comunque un nome più facile da pronunciare. Santone Puglisi si è infatti lussato una mandibola a furia di dire Wojciechowski.

Polemiche dopo il guaio di Klaudio Ndoja. A fronte dell’assenza di miglioramenti, si vocifera che al capitano siano state state somministrate cure medicamentose lette sul foglietto delle istruzioni del ‘piccolo chimico’.

Reggio Emilia-BR. Si comincia a pensare che la Coppa Italia sia un trofeo maledetto. Dopo Jesi e Veroli, sembra sia arrivato il nostro turno. Ndoja tarda a guarire, il rinforzo Pierich non arriva, il presidente Corlianò ritira le annunciate dimissioni. Le Final Four di Bari incoronano Giuri quale miglior italiano della competizione. Lui era stato rifiutato sdegnosamente da mille squadre ed è stato ingaggiato da Brindisi perché capitato per caso ad un allenamento. In occasione dell’imminente All Star Game di LegaDue, coach Bucchi accarezza l’idea di far partecipare alla gara delle schiacciate atleti del basket amatoriale perché convinto di scoprire in quella sede il sostituto naturale di Ndoja. Perdiamo l’importante gara in terra d’Emilia perché Hunter, ormai esausto, perde una palla decisiva inciampando nella sua lingua.

BR-Piacenza. Si parla della campagna per rinforzare la squadra. I dati statistici delle prestazioni di Pierich non convincono. Alla fine, l’addio dell’Enel all’operazione viene accolto con lo stesso entusiasmo dell’addio della British Gas alle coste brindisine. I nostri colored sono giudicati troppo incostanti. Eppure sono in tanti a invidiarci sia J.L.Hunter, espertissimo nel gioco difensivo e nella gestione del paradenti, che Alex Renfroe, il play-maker specializzato nelle schiacciate acrobatiche. Il problema è che il primo non si è mai rivelato decisivo nella gestione dell’ultimo tiro, mentre il secondo, oltre a schiacciare palloni nella retina, ama schiacciare un pisolino nel bel mezzo della gara. Il mercato non offre di meglio: a questo punto della stagione si reperiscono panzoni fuori forma, semialcolisti, o giocatori con la moglie strafiga, modella capricciosa che non ne vuol sapere di scendere al di qua della linea gotica.

Brescia-BR. Nonostante la squadra fosse ultima, l’anno passato gli erranti erano il doppio rispetto a questa stagione. Ma anche la freddezza all’interno del PalaElio è un fenomeno da tenere in debita considerazione. Attraverso un’indagine demoscopica emerge che, nelle ultime gare casalinghe, il culmine dell’entusiasmo sugli spalti coincide con l’intervallo, quando si esibiscono le ragazzine delle scuole di danza, mentre il picco dello share televisivo si registra durante il passaggio della pubblicità della giobet card. I tifosi più critici accusano la dirigenza di aver allestito un roster che non elettrizza gli animi. I dirigenti, nelle cui file spiccano fior di imprenditori, ricorrono alle proprie capacità manageriali per mettere in atto un’operazione di restyling dell’immagine della squadra. Ci provano nella giornata del donatore di sangue e midollo. Si rivelerà un fiasco. La data coincide con quella del pesce d’aprile, e per testimonial viene scelto Callahan che tira un libero.

BR-Verona. Dopo la sconfitta in terra bresciana, pubblico e media si scagliano contro giocatori e società. Si eccepisce che la conquista della Coppa Italia, anziché esaltare la squadra, ha finito per distrarre i giocatori e spremerne le ultime energie buone per la volata finale del campionato. Bucchi è categorico sull’argomento: “Nessuna distrazione” dichiara ai giornalisti.

Poi è costretto ad abbandonare la conferenza stampa per correre a preparare gli schemi per l’All Star Game. I più criticati sono Renfroe e a Ndoja. Nel caso di quest’ultimo vengono confrontate le prestazioni di quest’anno con quelle delle passate stagioni e si giunge a preoccupanti conclusioni. La frangia più inflessibile della tifoseria sospetta che abbia smarrito ogni qualità del giocatore di basket. Alla fine Ndoja ammette: “Il mio problema fisico colpisce i maratoneti e mai i cestisti”.

BR-Forlì. I cervelloni del circolo cestistico escogitano l’introduzione di alcune innovazioni al regolamento, come il quarto arbitro in campo e l’instant replay. A titolo di esempio sono visionati alcuni filmati, girati però in tempo reale, riguardanti le azioni di Luca Infante. In casa Enel ben tre atleti del quintetto-base sono seriamente candidati alla rottamazione. La società corre ai ripari ingaggiando Kosta Charalampidis, un atleta più giovane di Hunter di qualche mese.

Sbarcato a Brindisi, Charalampidis

corre ad abbracciare Hercules Haralambides, presidente dell’autorità portuale locale, suo lontano parente (alla nascita si era verificato un refuso nella trascrizione del cognome ad opera di un maldestro impiegato dell’anagrafe di Purtroppo Salonicco).

Charalampidis non può giocare contro Forlì a causa di un ritardo nel rilascio dei documenti. La responsabilità, ovviamente, viene all’impiegato di addebitata Salonicco.

BR-Bologna. Arriva Jonathan Gibson, fresco di retrocessione della sua squadra nel campionato turco. Charalampidis viene spedito in tribuna. In molti si domandano se vale la pena ingaggiare tanti giocatori nuovi. Fonti attendibili svelano che l’esigenza di ampliare la rosa scaturisce dal bisogno di mandare in tribuna qualche spettatore in più in occasione dei play off, così da tenere occupate quelle poltroncine che non vuole nessuno.

Oscurate E’tv e Vivalitalia Channel: la Rai invoca l’esclusiva sulle gare in contemporanea. Lo slogan ‘di tutto di più’ ben si addice alla mole di imprecazioni dei tifosi brindisini. La gara contro Bologna slitta di mezz’ora. La variante è opera di Bonamico in persona. Essendo ingrassato a dismisura, negli ultimi tempi il presidente cominciava a far fatica a prendere posto con sollecitudine nella sua poltrona davanti alla tivù.

Scafati-BR. A Forlì Mitch Poletti è inseguito e ripetutamente colpito con l’asta di una bandiera da uno pseudo tifoso. “Non me ne sono accorto – dichiarerà il giocatore ex Enel – pensavo fossero i soliti sputi”. Svelato l’arcano del perdurare dei guai fisici di Alex Renfroe: il suo medico di fiducia vive ed esercita in Finlandia. Negli ultimi tempi, causa impegni professionali e impossibilità oggettive di sottoporre a visita il giocatore, le cure venivano prescritte tramite Twitter.

Il povero Renfroe, oltre a provare ancora dolore alla spalla, non può scaricarsi le fatture delle cure mediche nella dichiarazione dei redditi. La società brindisina, tramite il suo vicepresidente, dichiara di voler ridurre all’osso i prezzi dei biglietti dei playoff “nella speranza – dice Nando Marino – che il pubblico torni a ruggire”. Pompeo Barbiero, esperto in storia romana, puntualizzerà che negli antichi giochi circensi erano le creature nell’arena quelle preposte a ruggire.

BR-Ostuni, gara1. Entriamo subito nel clima playoff: la partita è funestata da una pioggia di trombette pestifere sugli spalti, e anche il volume del PalaElio è sopra di un bel po’ di tacche rispetto alle ultime gare. Il direttore ci tiene a precisare che nelle gradinate si agitano ben 3000 bacchette bang-bang con il marchio Soavegel, sponsor amico di Senzacolonne. In uno dei suoi slanci di pensiero positivo il dottor Furioso, medico dell’Ostuni, esclama nel pregara: “Abbiamo avuto l’infermeria vuota tutto l’anno, siamo freschi, siamo in forma, siamo giovani!”. Manco finisce la frase e Jurevicus si infortuna a una caviglia uscendo per sempre dai playoff. Per noi c’è Gibson in campo, con Hunter che fa il babysitter nei pressi del parterre. Gli ultras brindisini ammettono che gli ostunesi hanno più voce. A metter fine ad ogni fatuo antagonismo, arriverà la parola evangelica del patron: “Gli ostunesi con i brindisini sono cugini”.

BR-Ostuni, gara2. Polemiche a go-go: la tifoseria ospite si lamenta

della carenza di biglietti a disposizione. Interviene prontamente il sindaco Tanzarella. “Potrebbero sorgere problemi di ordine pubblico” urla brandendo a torso nudo un estintore. Il patron Ferrarese si adopera per mettere a disposizione trecento posti da riservare agli ospiti, ma nessuno immaginava che fossero più agguerriti dei trecento delle Termopili. Tiepida la reazione della curva di casa. Sono in molti a sostenere che il tifoso biancazzurro è diventato più educato: domanda permesso per alzarsi dal posto ed esultare, si dedica al baciamano alle signore, tossisce con garbo, si astiene dagli urli per non procurare disturbo agli abitanti delle vicine masserie. Al microfono di RaiSport, Stefano Michelini, in un accesso enfatico, dirà che questi playoff sono un evento storico al pari dello sbarco in Normandia.

Ostuni-BR, gara3. L’atmosfera del derby si propaga in tutta la provincia infiammando gli animi. I nomi di Ndoja, Renfroe e Gibson corrono di bocca in bocca, ma nessuno ha dimenticato Jimmy Lee Hunter, lo sfortunato giocatore costretto a svestire per sempre la casacca biancazzurra. L’atleta affida a Facebook il suo accorato messaggio di addio e nelle sue parole trapela tutta l’amarezza per un’annata sfortunata: ha avuto traversie familiari, è stato colpito da un grave infortunio, ha fatto conoscenza con Corlianò. Al suo posto c’è Jonathan Gibson, un giocatore molto più giovane di Hunter, più preciso al tiro, più atletico ed esplosivo, più decisivo nei momenti topici della gara. Quando leggono la lettera toccante di Jimmy Lee che parte, tifosi e dirigenti – almeno a giudicare dalle parole – sono abbastanza dispiaciuti.

BR-Barcellona, gara1. Comincia in maniera singolare il trittico di battaglie di semifinale, con lo struggente coro della curva di casa dedicato alla vittima innocente di un attentato vigliacco e con la solidarietà dei tifosi ospiti che domandano giustizia attraverso un cartello bene in mostra. La gara non ha storia. I nostri prendono il largo e poi, dopo una dormita più prolungata del solito, riescono a portare in porto la vittoria. I siciliani lamentano l’assenza per infortunio di Dordei, sebbene sia sostituito da un volenteroso Mocavero.

Un Perdichizzi particolarmente diplomatico dice di non sapere per chi fare il tifo.

BR-Barcellona, gara2. Al termine della coppia di partite in terra di Puglia, forse per stanchezza o forse per amarezza causata dalla doppia sconfitta, qualcuno tra i tifosi ospiti si lascia andare a intemperanze verbali e a gesti rivelatori di una giustizia faidate. La terna arbitrale si rende protagonista di una serie di cantonate, tutte equamente distribuite. Giancarlo Sacco è impietoso: “Arbitraggio casalingo” dirà a fine gara andando a riesumare un aggettivo in voga nei campi di calcio di quarta serie degli anni Settanta. Ma è tutto chiaro, attraverso quelle parole il coach vuol metter legna nella fornace di gara tre.

Barcellona-BR, gara3. Da una rapida occhiata alla professione degli arbitri, scopriamo che per fortuna nessuno dei tre è casalingo.

Gli isolani non prendono pace per la squalifica di Martin, reo confesso, risultato positivo a una sostanza che si chiama anastrozolo. Quando l’atleta dice “Mi sono fatto di anastrozolo” tutti pensano a uno scherzo. Anche perché, nel corso del

campionato, la media di otto punti a partita, quattro rimbalzi e uno smunto nove di valutazione, lasciava immaginare di tutto, tranne all’aiuto di sostanze proibite.

Nell’infuocato match, Bucchi si toglie la giacca provocando un’impennata del tasso di umidità nel PalaAlberti. Dopo la schiacciata vincente, Gibson va a dedicare alla curva avversaria gesti che non agevolano il gemellaggio fra le tifoserie. Seguirà un diluvio di bottigliette, ma siamo in finale.

BR-Pistoia, gara1. Il gesto del silenzio diventa un brand su Tshirt, striscioni e spot televisivi, ma crea trambusto in seno agli organi giudicanti. In un primo tempo viene sanzionato alla stregua un atto provocatorio, poi viene accolto il ricorso del giocatore derubricando a ‘deplorevole’ il suo contegno.

Gibson non si dà per vinto e deposita un secondo ricorso nel quale spiega come sono andate le cose. A quanto pare il pubblico barcellonese rivolgeva epiteti ingiuriosi in strettissimo dialetto siciliano al buon Jonathan. Quest’ultimo conosce quello slang e tutte le tipologie di imprecazioni connesse perché, guarda caso, si tratta delle medesime imprecazioni lanciate abitualmente in allenamento da Santone Puglisi ogniqualvolta tocca la palla Maestrello. Quel famoso sssshhh è quindi giudicato in modo benevolo. Nella storia dello sport è la prima volta in cui una squalifica viene trasformata in onorificenza.

BR-Pistoia, gara2. E’ difficile spiegarsi il mollissimo esordio disputato da Pistoia nella gara d’esordio. I più accreditati opinionisti sposano la tesi dello sbalordimento. In pratica, una volta scesi sul parquet del PalaElio per il riscaldamento, i giocatori toscani sarebbero rimasti impressionati dalla bruttezza della coppa. Uno shock che avrebbe accompagnato gli atleti ospiti per tutta la gara e che sarebbe stato fatale per l’esito dell’incontro. Alcuni dirigenti pistoiesi, facendo le pulci alla classifica di regular season, argomentano che le prime due gare di finale, oltre alla eventuale bella, si sarebbero dovute disputare in terra toscana. La rabbia scaturisce da quei famosi 6.800 euro versati in banca con qualche giorno di ritardo, diretta conseguenza dei punti tagliati in classifica. E’ ufficiale: l’Enel Basket ha vinto questo campionato grazie a una banale questione di valuta bancaria.

Pistoia-BR, gara3. Nessuna diretta televisiva, nemmeno a pagarla a peso d’oro. Snobbata da RaiSport, che preferisce mandare in onda una partita del popolarissimo sport dell’hockey su pista, il racconto della finale in terra pistoiese è fruibile solo attraverso Ciccio Riccio, fedele nei secoli alla causa comune, proprio come l’Arma dei Carabinieri. Ci troviamo così a tornare con lo spirito ai vecchi tempi, quando – orecchio appiccicato al transistor – si lavorava di immaginazione per seguire le imprese dei nostri beniamini raccontate dal leggendario Gianpiero Lofoco. “Di tutto di più” è uno slogan che sintetizza alla perfezione l’infinità di maleparole che i cestofili rivolgono all’emittante a cui pagano il canone. Si gioca una gara al cardiopalma.

Per tutta la partita Pippo Mazzone racconta le evoluzioni di Gibson ribattezzandolo Bobby. Dopo un infuocato overtime, perdiamo di un punto all’ultimo secondo: per le nostre povere coronarie sarebbe stata più salutare una partita di hockey su pista.

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La festa

La finale vista a Corfù

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Brindisi

di STEFANIA DE CRISTOFARO BRINDISI – Colpevoli di aver fatto “terra bruciata, tra furti ed estorsioni”, 45 colpi in tre mesi, e condannati dal Tribunale: 107 anni di reclusione sono stati inflitti a 19 brindisini su 25 imputai finiti sotto processo, a conclusione delle indagini che nell’estate del 2010 portarono all’arresto della “Banda Antonino”.

La sentenza. Il gruppo su cui Sandro Antonino e Marco Greco scherzavano in auto, tra la fine del 2006 e gli inizi dell’anno successivo, non sapendo di essere intercettati, esisteva davvero per il Collegio presieduto da Francesco Aliffi che ha sostanzialmente confermato l’impostazione della Procura, sostenuta dal pm Valeria Farina Valaori, sulla base delle indagini condotte dalla Squadra Mobile: la differenza, in termini di pena, sta nel mezzo secolo in più che il rappresentante della pubblica accusa aveva chiesto e che il Tribunale non ha inflitto perché ha assolto sei persone.

Scontato, quindi, che ci sarà appello una volta che verranno depositate le motivazioni.

L’associazione. Le condanne più pesanti sono state inflitte ai brindisini ritenuti appartenenti a un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti di auto e mezzi per chiedere il riscatto, secondo la formula del “cavallo di ritorno”: Marco Greco, detto “Squick”, 16 anni e sei mesi di reclusione e 5.200 euro di multa, a fronte di 17 capi di imputazione (13 sono “caduti) con richiesta del pm a venti anni; Sandro Antonino, 15 anni e 4.600, 13 capi di imputazione (11 caduti), richiesta di 15 anni e tre mesi. Per entrambi sono state escluse le aggravanti. Del sodalizio, per il Tribunale, hanno fatto parte Cosimo Papa, alias “Mino Scapriciatiello”, esclusa la qualifica di “promotore”, condannato a dodici anni e sei mesi, quattromila euro di multa, a fronte di 16 anni e 6 mesi; Andrea Pisani, con la stessa esclusione, condannato a 11 anni e 3.200 euro, richiesta di 11 anni e sei mesi; Claudio Palma, anche per lui è stata esclusa la qualifica di “promotore”, condannato a quattro anni e sei mesi e 600 euro, a fronte di otto.

Furti ed estorsioni. Singoli episodi sono stati considerati per la condanna di: Ivano Cannalire, detto “Nerone”, alla pena di sei anni e sei mesi, 1.300 euro di multa, a fronte di sei anni; Fabrizio Guttagliere, sei anni e nove mesi e 1.500 euro, a fronte di sei anni; Alessandro Morleo, sei anni e nove mesi e 1.500 euro, a fronte di sei anni.

Con l’accusa di estorsione è stato condannato Gennaro Giuffrida a sei anni e sei mesi e 1.300 euro, a fronte di sei anni (scrisse una lettera per professarsi innocente, dal carcere, dove sta scontando la pena per l’omicidio di Daniele Carella, in via Appia, nel 2007).

Per furto, danneggiamento e tentato furto in abitazione, condanna per Domenico Muoio, detto “Nico”, a cinque anni e 550 euro di multa, a fronte di otto anni e nove mesi; per furto condannati anche Francesco Ruggiero, alias “Pomillo”, a due anni e 200 euro, a fronte di tre anni e sei mesi; Davide Tramacere, alias Tat-Ta, a due anni e sei mesi e 400 euro, a fronte di quattro; Ricettazione. La riqualificazione del riciclaggio in ricettazione ha portato alla condanna di: Fulvio Ciccarelli, a due anni di reclusione e 600 euro di multa, pena sospesa e non menzione, a fronte di quattro anni; Giuseppe Palma (figlio di Claudio), quattro anni e dieci mesi e mille euro, previa assoluzione dall’accusa di aver fatto parte dell’associazione per non aver commesso il fatto, a fronte di nove anni; Antonio Vozza, due anni e 600 euro, pena sospesa e non menzione, a fron-

L’arresto di Alessandro Antonino, nel riquadro Marco Greco

Condanna anche per chi non denunciò:favoreggiamento. Tra gli assolti Danilo Pugliese

Estorsioni & furti: un secolo di reclusione “Terra bruciata:Marco Greco e Sandro Antonino i capi”

te di quattro anni.

Favoreggiamento. L’accusa di favoreggiamento personale è stata confermata nei confronti di coloro i quali pur essendo parti offese di furti ed estorsioni, non denunciarono oppure non fornirono collaborazione agli agenti: Giancarlo Bagorda, otto mesi, pena sospesa e non menzione, a fronte di due anni; Claudio Cucinelli, un anno; Davide Marzo a otto mesi, a fronte di un anno e sei mesi; Antonio Tramacere, otto mesi, pena sospesa e

non menzione, a fronte di un anno e sei mesi.

Antonino, Cannalire, Giuffrida, Greco, Guttagliere, Morleo, Cosimo Papa e Pisani sono stati dichiarati “interdetti in perpetuo dai pubblici uffici e in stato di interdizione legale durante l’espiazione della pena”.

Sono tutti ristretti in carcere dal 20 luglio di due anni fa quando gli agenti della Mobile, guidati da Francesco Barnaba, diedero esecuzione alle ordinanze di custodia cautelare. Per

Muoio, Claudio Palma e Giuseppe Palma l’interdizione è per la durata di cinque anni. Il Tribunale, inoltre, ha ordinato che Sandro Antonino, Marco Greco, Cosimo Papa e Andrea Pisani “ad espiazione della pena siano sottoposti alla libertà vigilanza per il periodo di tre anni”. Greco è stato anche condannato al “risarcimento del danno patito dalla parte civile Gianfranco Ciccarese liquidato in via equitativa in seimila euro”.

Assoluzioni. Il Tribunale ha assolto

Gianluca Guerra dal reato di furto per non aver commesso il fatto, a fronte di tre anni; Fabio Bagnato dal reato di favoreggiamento personale perché il fatto non sussiste, a fronte di due anni; Stefano Iacolare, dai reati – tre – di furto per non aver commesso il fatto e dai danneggiamenti contestati – due – perché il fatto non sussiste, a fronte di una richiesta di sette anni (avvocato Laura Beltrami); Michele Patronelli dal reato di furto per non aver commesso il fatto, a fronte di tre anni e sei mesi (avvocato Luca Leoci); Danilo Pugliese dai reati di furto – tre – per non aver commesso il fatto, a fronte di sette anni (avvocato Daniela d’Amuri). Ed è per quest’ultimo che i giudici hanno ordinato “l’immediata scarcerazione se non detenuto per altra causa”. Ma l’impedimento c’è, perché il brindisino è in carcere per scontare la condanna definitiva legata alla violazione della sorveglianza speciale: la libertà arriverà nel 2013.

I giudici, infine, hanno disposto la “trasmissione degli atti al pubblico ministero in sede, in ordine ai fatti contestato al capo d’imputazione 28 a Raffaele Saponaro, essendo diversi da come descritti”: nei suoi confronti era stata chiesta la condanna a quattro anni e sei mesi. I termini di custodia cautelare, prossimi alla scadenza, sono stati sospesi.

GIUDIZIARIA

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di STEFANIA DE CRISTOFARO BRINDISI – Cinquanta incidenti, per lo più tamponamenti, non sarebbero stati “reali”, ma una finzione nel periodo compreso tra il 2000 e il 2004 perché secondo la Procura sarebbero stati costruiti a tavolino e avrebbero fruttato indennizzi consistenti che più di qualcuno avrebbe investito a Perugia acquistando immobili.

Il processo. Il filone della truffa ai danni delle compagnie di assicurazioni, tra i più datati, vista la data delle contestazioni, è arrivato in dirittura d’arrivo con 68 imputati, tutti residenti nel capoluogo: dalla prossima udienza renderanno esame, per poi essere giudicati dal Tribunale presieduto da Francesco Aliffi.

Il collegio si esprimerà sulle posizioni di: Michele Ammendola, Angela Anzilotti, Cosimo Argese, Giancarlo Bellezza, Lucia Bellucci, Mario Bistanti, Domenico Brescia, Anna Brina, Lucia Calianno, Maria Caputi, Sergio Caricato, Luciano Cavalera, Lorenzo Cigliola, Gabriella Coffa, Massimiliano Coffa, Stefania Coffa, Massimo Conserva, Maurizio Conserva, Tony Coonserva, Giorgio Martire Costa, Antonia Cucinelli, Luciano Cucinelli, Maurizio Cucinelli, Giovanni D’Alessio, Franco De Nuccio, Salvatore Dell’Atti, Giuseppe Distante, Rocco Errico (originario di Cerignola, in provincia di Foggia), Cosimo Ferri, Italia Flores, Alessandro Giglio, Luciano Giglio, Roberto Guadalupi, Silena Guttagliere, Antonio Iurlo, Pasquale Leuzzi, Massimo Livera, Monica Maggio, Daniela Massafra, Giorgio Medolla, Sergio Mingolla, Alessandro Moro, Maria Moro, Maurizio Moroni, Carlo Motti, Nicola Nibio, Marcello Pacella, Emanuele Palma, Gabriele Palma, Otello Palma, Salvatore Palma, Vanessa Palma, Antonio Picoco, Fernando Ribezzo, Gianluca Rini, Tiziana Rini, Francesco Ruggiero, Teodoro Ruggiero, Piero Angelo Scognamiglio, Mario Semeraro, Riccardo Sibilio, Pietro Torsella, Oronzo Torsello, Antonia Zongoli, Giacomo Zongoli, Samuel Zuccaro e Maria Zullino.

Nel giudizio si sono costituite quattro compagnie di assicurazioni che, in tempi differenti, hanno denunciato situazioni “anomale” una volta che si sono rese conto della ripetizione delle richieste di indennizzi da parte di un certo numero di persone: “Lloyd Adriatico”, “Ras spa”, “La

Il presidente del Collegio giudicante Francesco Aliffi

La Procura contesta 50 incidenti stradali fra il 2000 e il 2004

Tamponamenti “finti”:processo per 68 brindisini “Indennizzi assicurativi investiti in immobili a Perugia” Piemontese già Rem spa” e la “Eurissanti Tutela già Egida associazione spa”.

L’accusa. Gli imputati sono accusati di “essersi associati tra loro al fine di commettere più delitti di simulazione di reato, truffa in danno delle società di assicurazione rca e di induzione in falso in certificazione medico-legale con diverse modalità”, si legge nel capo di imputazione.

Alcuni avrebbero “Acquistato

veicoli di grossa cilindrata presso varie concessionarie, tra cui, più spesso, la Mercedes Cam di Lecce, assicurati in favore della stessa Cam per il furto”. Il passo successivo sarebbe stato rappresentato dall’organizzazione di sinistri stradali simulati al punto da sembrare veri su due piedi, nell’immediatezza dei fatti.

Gli incidenti. Nell’impostazione della pubblica accusa, originariamente sostenuta dal pubblico

ministero Pierpaolo Montinaro i “sinistri stradali” sarebbero stati fasulli perché “inscenati” tra gli stessi imputati oppure tra questi e altre persone a loro legate da vincoli di parentela o di semplice amicizia. In alcuni casi, i mezzi coinvolti sarebbero stati denunciati come “oggetto di furto ad opera di ignoti” oppure sarebbero stati ceduti a terzi, “mentre il consulente dell’assicurazione periziava danni per sinistri mai avvenuti

e il liquidatore pagava le somme, inducendo pure il medico legale ad attestare false lesioni mediante la produzione di documentazione ingannevole”.

Il ruolo di promotore sarebbe stato assunto da un brindisino, giudicato separatamente avendo scelto una strada differente rispetto al processo ordinario, gli altri sessantotto sarebbero stati “compartecipi” sia pure a diverso titolo.

Dagli inizi del 2000 sino al mese di novembre 2004.

Le indagini. Gli accertamenti condotti dagli agenti della Polizia stradale in collaborazione con i militari del Comando provinciale della guardia di finanza hanno permesso di definire una sorta di contabilità dei sinistri e dei furti fasulli: gli incidenti finiti sotto inchiesta sono cinquanta, le “sparizioni” dei mezzi sono venti.

Le fonti di prova sono rappresentante dalle intercettazioni telefoniche chieste dal magistrato e autorizzate dal gip dopo alcune querele sporte dalle società di assicurazioni alle prese con un numero di “impatti” tra auto sospetto per la frequenza e per le generalità dei conducenti.

Nel fascicolo d’inchiesta sono transitati anche gli atti di acquisto di immobili in Umbria e gli estratti conto bancari ricostruiti dai finanzieri del Nucleo di polizia Tributaria: sull’asse BrindisiPerugia, sarebbero state “dirottate” le somme incassate a titolo di danno sotto forma di investimenti in immobili. Il che ha portato il pubblico ministero a contestare un altro reato per alcuni degli indagati, il riciclaggio.

Gli immobili. Il capo di imputazione riguarda chi “con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso” avrebbe trasferito oppure sostituito denaro provento di una serie di delitti di truffa ai danni delle assicurazioni, o ancora compiuto operazioni in modo da ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa, poiché richiedevano l’accredito mediante bonifici di trentamilioni, 70 milioni, otto milioni, 78 milioni e 25 milioni.

Le somme sarebbero state versate su un conto corrente aperto presso la Banca del Salento e sarebbero state destinate acquisto di tre unità immobiliari a Corciano, a fronte del versamento di trecento milioni di lire.

La difesa è pronta a replicare alle accuse. Gli avvocati da ieri hanno iniziato a preparare le arringhe.

GIUDIZIARIA

VENERDÌ 15 GIUGNO 2012

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di STEFANIA DE CRISTOFARO BRINDISI – Ci sono nuove telefonate sull’asse Brindisi-Roma che per la Procura sono importanti ai fini del processo “Formica Ambiente”: almeno trenta quelle da trascrivere, nonostante l’opposizione dei difensori dei dodici imputati, e da leggere in dibattimento.

Il processo. Ieri mattina davanti al Tribunale di Brindisi, presieduto da Stefania De Angelis (a latere Francesco Cacucci e Barbara Nestore) è ripreso il processo scaturito dall’inchiesta sullo smaltimento dei rifiuti nel sito di contrada Formica, alle porte di Brindisi.

E i giudici hanno respinto l’eccezione di inammissibilità degli avvocati, riconoscendo a ciascuno cinque giorni di tempo prima della prossima udienza, per presentare ulteriori richieste di integrazione della perizia.

L’udienza è stata dedicata all’ascolto di due dei dieci testi citati dal sostituto procuratore Giuseppe De Nozza, primi fra tutti i “verbalizzanti”, vale a dire i carabinieri che cinque anni fa svolsero una serie di accertamenti sul sito e sulla “platea” di rifiuti.

L’ i n c h i e s t a .

Tutto partì da una segnalazione proveniente dalla Capitale: “C’era un sospetto sulla discarica a Brindisi e noi verificammo”, ha spiegato uno dei carabinieri. “Su quale azienda gravava questo sospetto?”, ha chiesto il pm. “Sulla Sieco che ha sede a Viterbo, per cui fermammo e controllammo due camion, uno dei quali secondo i formulari doveva trasportare indumenti anche contaminati da sostanze pericolose, ma al momento dello scarico trovammo roccia terra”.

Quei momenti furono anche immortalati: “Facemmo delle foto”. In quella occasione, sul posto, c’era una delle persone ritenute di fiducia dell’imprenditore Vincenzo Fiorillo, 63 anni, nato e residente a Roma, consigliere di amministrazione della Formica Ambiente srl.

Gli imputati. Gli altri sotto processo sono: Paolo Castiglione, nato e residente a Napoli, 54 anni, assistente tecnico presso Formica Ambiente; Giuseppe Vidori, 58 anni, nato e residente a Vidor, e Andrea Vidori, 32 anni, nato a Valdobbiadene e residente a Vidor, rispettivamente amministratore unico e responsabile commerciale della Vidori Servizi Ambientali; Maurizio Chesurin, 34 anni, responsabile dell’area gestionale della Vidori; Gianluca Di Giulio, 36 anni, nato a residente a Brindisi, impiegato della Formica preposto all’accettazione e alla pesa dei rifiuti nella discarica; Giovanni Birtolo, 36 anni, nato e residente a Francavilla Fontana, operaio della discarica; Alessandro Morgese, 56 anni, nato e residente a Bari, direttore tecnico della società Recuperi Pugliesi. L’accusa è di traffico illecito di rifiuti.

La violazione del segreto d’ufficio è stata contestata a: Francesco Spagnoletto, 62 anni, nato a Brindisi e residente a Carovigno, componente della polizia Provinciale; Cosimo Cucinelli, 35 anni, nato e residente a Brindisi (legato al primo da rapporti di parentela); Loris Filomena, 30 anni, nato e residente a Francavilla Fontana, impiegato civile del

La discarica in contrada Formica e accanto il sostituto procuratore Giuseppe De Nozza

Respinta l’opposizione dei difensori degli imputati nel processo Formica

Rifiuti, spuntano altre intercettazioni Il pm chiede la trascrizione di trenta telefonate

corpo Forestale dello Stato, addetto al protocollo.

La corruzione. La fattispecie di reato è stata contestata unicamente nei confronti di Fiorillo, dopo il patteggiamento della pena del chimico Salvatore Lapenna: si riferisce al presunto accordo maturato con il professionista, in veste di pubblico ufficiale perché componente del Comitato tecnico della

Provincia (ha chiuso il conto a un anno e quattro mesi, con il riconoscimento dei benefici della sospensione e della non menzione).

Questi, stando a quanto sostiene l’accusa, “con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in cambio del compimento di atti contrari ai doveri del proprio ufficio”, si sarebbe fatto conferire da Fiorillo “incarichi di natura pro-

fessionale da espletarsi presso la discarica” (diventando il perito di parte), ai quali sarebbero seguite altre consulenze come quello per la “piattaforma Tmt di Brindisi”, si sarebbe fatto promettere “l’interessamento al fine di conseguire ulteriori incarichi presso altri soggetti economici e, in particolare, da parte di Sviluppo Italia, avente ad oggetto la caratterizzazione della

zona industriale”, su una gara di tre milioni e mezzo di euro.

La convenzione. I contatti di tipo corruttivo sarebbero andato avanti sino a luglio 2007, quando è stata stipulata una convenzione tra la “Formica Ambiente” e la “Sca”, specializzata in analisi chimiche.

La srl Formica Ambiente figura per l’illecito amministrativo “per non aver adottato modelli di organizzazione idonei a prevenire reati della stessa specie di quello contestato a Vincenzo Fiorillo che, all’epoca dei fatti, rivestiva la funzione di consigliere di amministrazione e di gestore della discarica di Brindisi, traendo dalla condotta illecita un profitto di rilevante entità, costituito dalla circostanza che – a seguito dell’interessamento illecito di Lapenna quale esperto chimico componente del Comitato tecnico provinciale, tale organo esprimeva parere favorevole sulle istanze presentate dalla Formica Ambiente alla Provincia tese a ottenere l’autorizzazione all’adeguamento del sito e alla realizzazione di una piattaforma per il trattamento, la valorizzazione e lo stoccaggio definitivo dei rifiuti non pericolosi”.

Nel processo è presente solo la Regione Puglia come parte civile dopo che l’istanza della Provincia è stata rigettata.

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Strage al Morvillo

Non si trovano il telecomando e la giacca del video.Nessuna telefonata prima dell’attentato

Quattro bambole fra gli ulivi e il mistero di Vantaggiato Tra i reperti anche una borsa contenente una testa e un braccio di un pupazzo di STEFANIA DE CRISTOFARO BRINDISI – Resta il mistero attorno alla figura di Giovanni Vantaggiato perché la sua confessione, prossima ad approdare al Riesame, è “zoppa”: non solo non ha rivelato l’esistenza di altre tre bombole imbottite di polvere pirica, con innesco pronto, tra gli ulivi di un terreno di sua proprietà, ma ha negato l’esistenza di bambole.

Che invece sono state repertate e sono già finite sul tavolo del Laboratorio della Scientifica.

Il mistero. “Non le ho portate io”, continua a ripetere dal carcere di Lecce.

“Forse sono stracci”. Ma le foto scattate dagli agenti dicono il contrario: “Non si tratta di strofinacci: sono bambole”. E c’è anche una borsa lavorata a maglia nella quale sono stati trovati una testa e una gamba di un pupazzetto.

Era ai piedi di un albero di ulivo nella fila accanto a quella degli alberi che hanno fatto ombra alle bambole che, stando alla lista compilata al momento della scoperta, tre giorni fa, alle porte di Copertino, sono quattro: una è di pezza, tipo “pagliaccetto”, alta 25 centimetri, ed è quella che mostra segni di logoramento; le altre due sono di plastica, una di 15 e l’altra di 12 centimetri, del tipo di quelle che possono essere acquistate dagli ambulanti e non necessariamente in negozio.

Chi e perché le ha portate lì?

L’interrogativo apre scenari inquietanti come quello che è stato preso in considerazione nell’immediatezza dei fatti, quando si è pensato all’ipotesi che Giovanni Vantaggiato, 68 anni, accusato di strage aggravata dall’obiettivo effetto terroristico, abbia potuto usarle come manichini durante le prove delle esplosioni condotte in campagna, di cui ha parlato nel corso dell’interrogatorio per la convalida del fermo.

Il dubbio resta tutto. E’ possibile che le abbia posizionate in alcuni punti del podere, a una certa distanza dal luogo in cui schiacciava il telecomando, per verificare gli effetti della deflagrazione. In altri termini per vedere con i suoi occhi quale fosse l’effetto distruttivo di un ordigno come quello poi fatto esplodere davanti all’ingresso della scuola Morvillo-Falcone di Brindisi, la mattina del 19 maggio scorso, alle 7,42.

Il piano. Non ha detto da subito che originariamente il suo piano prevedeva l’uso non di tre bombole (come è avvenuto), ma del doppio: sei, appunto, del peso di quindici chili ciascuna che non entravano nel cassonetto dell’immondizia di colore blu posizionato nei pressi del cancello del Professionale. Si è ricordato del “particolare” che è tutt’altro che un dettaglio, solo davanti alla scoperta fatta dagli agenti della Mobile e della Digos, in collaborazione con i carabinieri

Le bombole e le taniche trovate in camagna e nel riquadro Giovanni Vantaggiato. In basso il momento in cui schiaccia il telecomando del Nucleo investigativo. E allora, se è pentito, se è arrivato persino a chiedere “perdono in ginocchio alle famiglie delle bambine”, perché non l’ha fatto spontaneamente.

I pentiti veri, quelli che vengono ascoltati nei processi per associazione di stampo mafioso, parlano di tutto e lo fanno subito. Per avere conferma, basta fare riferimento a quanto è avvenuto di recente con Ercole Penna: nel momento in cui ha deciso di collaborare con la giustizia ha vuotato il sacco per intero e lo ha fatto parlando di sé, confessando un omicidio per il quale era stato assolto in due gradi di giudizio. Pentimento autentico, hanno detto prima i magistrati della Dda e poi i giudici che gli hanno riconosciuto l’attenuante.

La Dda. Gli inquirenti della Direzione distrettuale antimafia, invece, si sono militati a prendere atto del contenuto dell’interrogatorio reso da Giovanni Vantaggiato e delle successive dichiarazioni, con-

segnate tramite il difensore, Franco Orlando (del foro di Lecce), ma scuotono la testa perché il racconto a spezzoni, praticamente a puntate, non sarebbe indicativo di un ravvedimento che, in ogni caso, non ha avuto alcuna conseguenza rispetto all’accusa che gli è stata mossa, visto che il gip del Tribunale di Lecce ha confermato la strage aggravata dall’effetto terroristico che mantiene la competenza in capo alla Dda. Sulla confessione e su tutti gli indizi raccolti, anche sulle tre bombole e sulle bambole trovate in campagna, si esprimerà il Tribunale del Riesame a cui il penalista intende fare ricorso per far cadere l’aggravante: dalla decisione dei giudici, quindi, dipende il mantenimento o meno del fascicolo a Lecce. Nel caso in cui dovesse essere accolto, si torna a Brindisi, lì dove era partita l’indagine ipotizzando che si trattasse di una “persona che ce l’aveva con il mondo” , come dis-

Un fermo-immagine del video che ritrae l’attentatore

sero il procuratore capo Marco Dinapoli e il sostituto Milto Stefano De Nozza.

Il Riesame e l’attentato del 2008.

Il collegio in funzione del Riesame valuterà anche la spiegazione che Vantaggiato ha fornito in relazione al movente e alla scelta del luogo: ha ammesso di essere arrivato davanti la scuola solo perché è il punto più vicina all’ingresso del capoluogo, arrivando dalla strada per Lecce, ma la spiegazione non convince. Non davanti all’attentato del 24 febbraio del 2008 destinato all’imprenditore agricolo di Torre Santa Susanna, Cosimo Parato, che lo stesso Vantaggiato aveva denunciato per truffa dopo aver scoperto che gli assegni ricevuti per il pagamento di una fornitura di carburante non erano coperti (la querela venne sporta dalla moglie, in qualità di amministratore della sas Marchello Carburanti).

L’inchiesta sulla bomba telecomandata che per un soffio non ha ucci-

so Parato è stata riaperta da giorni e parallelamente si sta cercando di capire se Vantaggiato fosse o meno a conoscenza del fatto che anche la fidanzata del figlio dell’uomo che sarebbe stato un “nemico” frequentava il “Morvillo” e per raggiungere l’istituto saliva sui pullman come Melissa Bassi, la studentessa di 16 anni rimasta uccisa, e come le altre giovani rimaste gravemente ferite.

Davanti al gip e ai pm ha escluso di essere stato lui l’autore di quell’attentato. Gliel’hanno chiesto e ha risposto. Il dubbio, anche in questo caso resta, in attesa della conclusione della perizia disposta per ricostruire l’ordigno nascosto nel cassonetto: la relazione dei carabinieri del Ris sarà confrontata con quella chiesta quattro anni fa.

Il telecomando, la giacca e telefonini. Non ha fornito neppure indicazioni precise sul “dove” cercare il telecomando della morte e la giacca che si vede nelle immagini riprese dalle telecamere del chiosco di fronte alla scuola: quanto al primo, si è limitato a dire di essersene disfatto subito dopo l’attentato, lanciando sulla strada per Lecce, mentre l’indumento non è stato trovato nell’armadio, né nei luoghi di pertinenza dell’abitazione e della ditta.

Nella sede della società sono stati sequestrati due telefonini in uso a Vantaggiato e sembra che non ci siano state chiamate prima dell’azione, né la sera del 18 maggio, né la mattina successiva, per lo meno stando ai dati contenuti nel “registro”. Anche in questo caso è stata disposta una perizia, al pari di quanto è stato chiesto per il computer trovato nel suo ufficio.

IL DRAMMA

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L’avvocato Orsini:“Resterà ricoverato qualche giorno per fare alcuni accertamenti”

Massimo,il papà di Melissa in ospedale per un malore Si è sentito male ieri mattina,sua moglie Rita lo ha portato al De Lellis di MARIALUISA GIULIANO MESAGNE - Alla fine è crollato: Massimo Bassi, il papà di Melissa è stato ricoverato in ospedale ieri mattina per un malore. Massimo si è sentito male nelle prime ore del mattino, ed è stata la moglie, Rita Muri, ad accompagnarlo all’ospedale De Lellis di Mesagne. L’uomo è stato dapprima visitato al pronto soccorso, e poi trasferito nel reparto di Medicina per sottoporsi ad alcuni accertamenti.

In quello stesso ospedale è stata ricoverata per oltre dieci giorni sua moglie Rita. La donna dopo aver appreso la notizia della morte della figlia Melissa, uccisa dall’ordigno esplosivo di fronte all’istituto professionale Morvillo Falcone, finì al De Lellis a causa dello choc.

Massimo alla fine non ha retto. Lui che è sempre dovuto essere forte per sostenere sua moglie ieri ha dovuto cedere. “Resterà ricoverato per qualche giorno” ha spiegato il suo avvocato e amico Orsini.

Durante la conferenza stampa presso il Comune di Mesagne Massimo sembrava forte, voleva doveva esserlo per lei, Rita. Quel giorno fu arrestato Giovanni Vantaggiato, il mostro che gli ha portato via quell’unica figlia. “Quello non è un padre” disse Massimo, riferendosi al col-

MAssimo Bassi, il papà di Melissa

pevole dell’attentato in cui ha perso la vita la sua bambina.

“Lui ha spezzato la mia famiglia, ma ha anche spezzato la

sua famiglia” disse.

Occhiali grandi neri, faccia fissa a terra, la signora Rita quella volta restò impietrita

per tutto il tempo della conferenza stampa.

Massimo sembrava quello più forte tra i due, ma i suoi occhi

e le sue parole dicevano altro.

Raccontavano di un crollo intimo, solo suo, perché ora Massimo deve essere forte per lei, Rita.

“Vado avanti solo per mia moglie” disse, con una dignità spiazzante. Si è aggrappato a lei Massimo, perchè quell’unica figlia gliel’hanno portata via. Non ha mai usato parole offensive né di vendetta, per quell’uomo che ha spezzato la sua famiglia.

Nei suoi occhi non c’era odio, traspariva la malinconia dei ricordi di quando Melissa era a casa, con loro, con mamma e papà.

“Nei confronti di questo non posso provare niente” disse Massimo rispondendo alla domanda di un giornalista.

Poi i suoi occhi si riempirono di malinconia quando ricordò piccoli screzi con la moglie di fronte ai quali Melissa diceva: “Basta perchè litigate, smettetela”.

Piccole bisticci quotidiani che avvengono in ogni famiglia e che ora riaffiorano nella testa di Massimo, quasi a ricordargli che quella normalità era tanto piacevole quanto è ora lontana.

Massimo ha vissuto il suo dramma in silenzio, partecipando alle manifestazioni in ricordo di Melissa, si è sempre mostrato forte.

Ma quel dolore alla fine è venuto fuori.

Il cortile interno dell’istituto“Morvillo Falcone”non avrebbe potuto accogliere tutti i partecipanti

Concerto e sfilata del 16 giugno rimandati BRINDISI - Il concerto e la sfilata per Melissa sono rimandati a data da destinarsi. A causa dell’enorme flusso di partecipanti previsto in occasione dei due eventi fissati per il 16 giugno presso il cortile esterno dell’istituto “Morvillo Falcone” .

Saranno tantissimi e l’atrio interno della scuola non è in grado di accoglierli adeguatamente e in sicurezza.

L’alternativa prevede la sistemazione del palco all’esterno dell’istituto professionale, in via Galanti, ma per i tempi organizzativi richiesti dal Comune si è deciso di rimandare concerto e sfilata a data da destinarsi.

Ci sarà anche un concerto con i ragazzi di “Amici” di Maria De Filippi. Lo show si terrà in piazza Vittorio Emanuele (Porta Grande) con inizio alle ore 20.30 a Mesagne, il 19 giugno prossimo, ad un mese dall’attentato alla scuola “Morvillo Falcone” di Brindisi dove Melissa Bassi ha perso la vita e altre cinque ragazze rimasero gravemente ferite.

La serata nasce da un gruppo di ragazzi mesagnesi, il “Comitato spontaneo per Melissa Bassi”, in collaborazione con il Comune di Mesagne, la cooperativa Libera Terra e l’Avis, sezione di Mesagne.

Ad esibirsi durante la serata saranno grandi nomi del panorama musicale italiano e internazionale, quali Loredana Errore, Luca Napolitano, i Boom da Bash, Tony Maiello, Nicolas Bonazzi e tanti altri artisti che con grande spirito di solidarietà hanno accettato e offerto il loro contributo senza cachet.

Il concerto avrà inizio con la lettura di un poesia dedicata a Melissa Bassi. Inoltre parteciperanno all’iniziativa tutte le studentesse del “Morvillo Falcone” e gli istituti scolastici di Brindisi e Mesagne.

Marialuisa Giuliano

L’ingresso dell’istituto Morvillo Falcone

W la scuola

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di ANTONELLA DE LUCA BRINDISI – Continua instancabilmente, sulla scia della manifestazione “Io non ho paura”, il lavoro svolto dagli studenti affinché la scuola non sia mai più un luogo di terrore.

Gli studenti della Provincia di Brindisi, riuniti in assemblea nonostante la fine della scuola, hanno scritto una lettera al Ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, e al Ministro con delega alle Politiche Giovanili, Andrea Riccardi.

La lettera è stata inviata ieri mattina e ora gli studenti attendono una risposta. “Più che un riscontro cartaceo cerchiamo una risposta pratica e vedere le nostre proposte realizzate” dice Martina Carpani. “Ci auguriamo che qualcosa cambi entro l'inizio del prossimo anno. Intanto noi studenti continueremo ad incontrarci durante l'estate e ad organizzare iniziative sulla legalità. Per il primo giorno del campeggio studentesco, il 23 luglio a Lamanforca, abbiamo pensato ad una discussione in cui parleremo di quanto è accaduto in queste settimane a Brindisi” conclude Carpani.

“E' un appello per non dimenticarsi di noi e di quanto accaduto a Melissa, - scrive Martina Carpani, Presidente della Consulta della Provincia di Brindisi, - nonostante l'estate vogliamo continuare a discutere ed a riflettere su quanto accaduto e su come concretizzare le parole che nelle ultime settimane abbiamo pronunciato a partire dalla manifestazione “Io non ho p a u r a ” . “ Vo g l i a m o portare nelle scuole e nelle città le nostre idee per costruire percorsi di legalità a partire da un nuovo modo di partecipare ed essere cittadini. E per farlo – spiega la studentessa - c'è bisogno di nuovi strumenti messi a disposizione agli studenti ed ai giovani che li rendano protagonisti”.

“E' necessario pensare ad un rinnovamento della scuola e del territorio che parta dalla partecipazione di tutti. Noi vogliamo fare la nostra parte. - spiega Francesca Rossi, Coordinatrice dell'Unione Degli Studenti Brindisi- “Ed è fondamentale che

La lettera è stata inviata ieri mattina.Ora i ragazzi della provincia aspettano la risposta

Scuola,gli studenti scrivono ai ministri: “Non dimenticateci” Martina:“Vogliamo costruire percorsi di legalità”

La lettera inviata ai ministri. Nel tondo sopra, Martina Carpani

questo percorso nasca da noi studenti, ci coinvolga. La scuola deve essere riqualificata come presidio di legalità. Tutto questo, ovviamente, parte da una idea di scuola in cui si discute, si forma la coscienza critica, si insegna la partecipazione, di una scuola che sentiamo a nostra

misura.

Aggiunge Gabriele Gazzaneo, vice presidente della Consulta degli Studenti: “Abbiamo bisogno, quindi, che siano ristrutturati i fondi del Dpr 567 alle scuole per promuovere dal basso progetti di legalità e cittadinanza, per tenere le scuole aperte ed allontanare i giovani dalla criminalità. Necessitiamo di un nuovo modo di intendere la progettazione giovanile e di nuovi spazi di espressione in cui incontrarsi, fare dibattiti, essere punto di riferimento per il territorio.”

Parte da Brindisi, per non dimenticare Melissa e quanto accaduto, un appello alla cittadinanza per cambiare la società, unire il tessuto sociale, lottare insieme contro la cultura della violenza di ogni genere. Un appello che nasce, come scrivono i ragazzi, dall'amore e da un rinnovato senso di appartenenza per la scuola e per il territorio brindisino.

“E il messaggio ha davvero una portata nazionale”, come spiega Roberto Campanelli, membro dell'esecutivo nazionale dell'Unione Degli Studenti” .

La lettera degli studenti di Brindisi, arriva proprio a pochi giorni dalla presentazione in Parlamento del nuovo disegno di legge sulla scuola.

“Esso, però, va nella direzione opposta rispetto alla richiesta di partecipazione espressa dai ragazzi. Si ledono i diritti di assemblea e rappresentanza delegandoli ai singoli Consigli dell'Autonomia il corrispettivo del consiglio di istituto, comprendendo però i privati.

Bisognerebbe capire quanto la scuola sia centrale per l'educazione alla partecipazione sociale ed alla cittadinanza”.

“Egregi Ministri, riteniamo necessario scrivervi per mettervi al corrente di quanto si sta discutendo in queste ore tra gli studenti di Brindisi. Abbiamo voluto rispondere alle bombe con l’unità, con una nuova presa di coscienza collettiva, inedita nella nostra provincia. Abbiamo cominciato a discutere ed associarci più di prima, sentendo fortemente la necessità di un nuovo protagonismo studentesco finalizzato al cambiamento culturale ed alla riqualificazione della scuola e del nostro territorio.

Abbiamo cominciato una campagna culturale forte a favore della legalità promossa dal basso, della democrazia e della partecipazione.

Riteniamo che per combattere la violenza e l’individualismo che in questo momento storico e sociale attanagliano la società, non si può far altro che far partire dalle scuole un processo di cittadinanza che si apra alle città, sviluppando le coscienza critiche per renderci in grado di comprendere, partecipare e scegliere”.

A PALAZZO

di STEFANIA DE CRISTOFARO BRINDISI – Le previsioni non sono per niente favorevoli, guardando ai parcheggi dal punto di vista degli automobilisti e pensando, al tempo stesso, al lavoro degli addetti al traffico. Il motivo?

Gli incassi “stimati” in favore della Multiservizi per le multe: 110mila euro sino alla fine dell’anno, con una previsione di 12mila sanzioni.

I numeri. Il trend che arriva al 31 dicembre è racchiuso in poche righe, dieci in tutto, che il comandante della polizia municipale di Brindisi, Teodoro Nigro ha scritto qualche giorno fa per impegnare la somma da riconoscere alla società partecipata del Comune, in qualità di “affidataria dei parcheggi a pagamento senza custodia”, partendo dal riconoscimento di nove euro per ciascuna “sanzione elevata” dalla spa “nell’anno 2012”.

La determina è del 25 maggio ed è stata necessaria per riservare l’importo, attraverso l’accantonamento in un apposito capitolo del bilancio.

Gli ausiliari. Il punto di partenza è l’”accertamento” delle violazioni commesse dagli automobilisti e delegate agli “ausiliari del traffico” che, al pari dei poliziotti municipali, hanno il compito di verificare il rispetto delle regole quando gli automobilisti parcheggiano. E di intervenire in caso di violazioni, come accade, per esempio, quando le auto vengono posteggiare in divieto di sosta e fermata, oppure in prossimità degli incroci o ancora davanti agli scivoli riservati agli attraversamenti delle carrozzelle e dei passeggini o sulle strisce pedonali. Senza dimenticare le verifiche legate al pagamento del ticket, quando si opta per gli spazi delimitati dalle strisce blu.

Le sanzioni. Fatta questa premessa, il numero uno del Comando, ha sottolineato che il conteggio di quanto compete alla Multiservizi deve essere fatto in relazione alle “sanzioni amministrative regolarmente incassate dal Comune di Brindisi tramite la società Gema”, titolare del servizio di riscossione di imposte e tasse.

Una volta fatta questa considerazione e dopo aver dato “atto che la spesa in oggetto e i relativi pagamenti non sono soggetti agli obblighi di tracciabilità”, Nigro ha determinato di “impegnare la somma di 110mila euro” per tutto il 2012. Il che significa che alla base c’è stata un’ipotesi di 12.222 infrazioni finite nelle casse di Palazzo di città, pari a 9.166 al mese.

Gli automobilisti, a questo punto, non possono fare altro che mostrarsi disciplinati per far crollare le previsioni , nella speranza che in futuro, magari già dal primo gennaio del prossimo anno, possa cambiare qualcosa

VENERDÌ 15 GIUGNO 2012

“Nove euro per ogni sanzione rilevata dagli addetti al traffico”

Multe, paga anche il Comune: 110mila euro La somma destinata alla società Multiservizi soprattutto sul fronte della disponibilità di posti auto.

Perché la carenza di parcheggi viene lamentata spesso.

La gestione. La “Multiservizi” resta titolare della gestione fino al 31 dicembre, nel frattempo dovrebbe essere approvato il nuovo piano industriale della srl elaborato già da mesi dall’amministratore

Teodoro Nigro

unico Teodoro Contardi e di prima ancora dovrebbe essere avviato il confronto con la Società Trasporti Pubblici che, nel frattempo, sta valu-

tando l’ipotesi di occuparsi degli stalli nell’ottica di una massimizzazione dei ricavi anche connessa all’abbandono della Regione Puglia (l’Ente ha lasciato la società nelle mani della Provincia e del Comune di Brindisi).

L’unica novità, al momento, potrebbe essere costituita dall’introduzione di ticket differenti a seconda delle zone, a seconda che si tratti di strade più o meno vicine agli uffici di Palazzo di città e alla zona “amministrativa” che abbraccia le sedi degli altri Enti: l’ipotesi riguarda il pagamento già alle 7,15, e sino alle 14,15; dalle 14,16 alle 21,15 e ancora dalle 21,16 all’1,15.

La proroga.

Il contratto prolungato si presenta come la naturale continuazione dell’intesa siglata il 15 dicembre 2006, arrivata a scadenza.

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Tanto è vero che è stato confermato il numero dei posteggi a pagamento, senza custodia, pari a 4.150, “esclusi gli stalli gratuiti riservati agli invalidi” e quelli attualmente disponibili sullo spiazzo antistante l’ospedale Antonio Perrino, per i quali è in corso un accordo con l’Azienda sanitaria locale, in modo tale da rispondere alle richieste degli utenti nell’ottica di un taglio dell’importo del ticket.

Stando al contratto, approvato con delibera nell’ultimo periodo del commissariamento, “la sosta sugli stalli a pagamento” resta confermata nei “giorni feriali, con esclusione della domenica e dei giorni festivi, nella fascia antimeridiana dalle 8 sino alle 14, e pomeridiana dalle 26 alle 20”, per un euro.

Continueranno a fare eccezione gli spazi ricavati lungo viale Regina Margherita, dove il Comune ha realizzato 136 posti auto, con una previsione di pagamento dalle 8 alle 22, nel periodo compreso tra il 15 giugno e il 15 settembre, in corrispondenza della stagione estiva.

Ma ci sono i lavori.

I pagamenti. Quanto, poi, alle modalità di svolgimento del servizio di esazione, il Comune ha sottolineato la necessità di non “creare disservizio e garantire un adeguato livello di sicurezza contro contraffazioni e malversazioni”. Il gestore “sarà responsabile nei confronti degli utenti e dell’Amministrazione per il mancato funzionamento del sistema di riscossione della tariffa”.

In particolare, le schede elettroniche programmabili, “dovranno rispondere a requisiti minimi” e cioè “consentire il pagamento a tariffa per il tempo di sosta effettivamente usato e la possibilità di una verifica da parte del personale di vigilanza; rendere possibile la selezione delle tariffe ammesse e la conoscenza del credito di ore disponibili per l’utente; dovranno essere numerate progressivamente; dovranno essere costruite con materiale resistente agli urti e alle alte e basse temperature riscontrabili nelle auto, nei vari periodi dell’anno; consentire l’esposizione sul lunotto anteriore dell’auto per facilitarne il controllo”.

I “voucher” di carta dovranno permettere “con esattezza l’individuazione dell’anno, del mese, del giorno, dell’ora e della sua frazione, di inizio della sosta a pagamento.

La Multiservizi, inoltre, sarà responsabile della “manutenzione ordinaria e straordinaria dei parcometri, della loro apertura e chiusura, della stipula della polizza assicurativa per responsabilità civile contro terzi e danni derivanti da atti vandalici, nonché della vigilanza e del controllo dell’uso corretto da parte dell’utenza delle attrezzature delle aree comunali adite alla sosta a tariffazione”. Sempre in perfetta sincronia con il corpo della Polizia Municipale.

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estate di fuoco

di GIANLUCA GRECO

Il comandante:“L’emergenza sterpaglie è arrivata in anticipo”

BRINDISI – Arrivano i rinforzi per i vigili del fuoco del Comando provinciale di Brindisi. Già partire dalla prossima settimana, la sede centrale di Brindisi e il distaccamento di Ostuni potrebbero essere potenziati con due squadre da cinque uomini l’una, da impiegare esclusivamente negli incendi boschivi.

Questo è il frutto di una convenzione stipulata fra la regione Puglia e la direzione regionale dei vigili del fuoco.

Il provvedimento è dettato dalla grave carenza di organico che affligge i comandi provinciali pugliesi, nel pieno dell’emergenza legata agli incendi delle sterpaglie.

Attraverso una comunicato stampa diramato mercoledì, sette sigle sindacali (Cisl, Cgil, Uil Vvf, Conapo, Confsal, Usb.Cub) hanno lanciato il grido d’allarme sull’impotenza dei vigili del fuoco brindisini, di fronte all’imperversare dei roghi boschivi (“La popolazione deve sapere – si legge in uno stralcio del comunicato - che siamo quasi impossibilitati a gestire più interventi contemporaneamente proprio perché le squadre di soccorso sono in numero insufficienti per la domanda di sicurezza della cittadinanza, e con l’approssimarsi della stagione estiva le difficoltà aumentano esponenzialmente).

La convenzione siglata con la Regione, quanto meno, darebbe un’importante boccata d’ossigeno per il periodo estivo.

I ranghi verrebbero rinforzati con l’impiego del personale fuori servizio. Non arriveranno, insomma, nuove unità. I pompieri dovranno rinunciare a qualche giorno di ferie e si dovranno sobbarcare alcune ore di straordinario per contrastare l’emergenza sterpaglie.

La squadra di potenziamento brindisina resterebbe attiva circa 90 giorni, Quella ostunese, invece, solo trenta giorni.

Vigili del fuoco: la Regione promette rinforzi In arrivo due squadre per i servizi boschivi

pubblici. “I privati – afferma Federico – non devono gettare mozziconi di sigaretta lungo il ciglio della strada e devono tenere in ordine i propri terreni. Alle Amministrazioni comunali spetta invece il compito di strappare al degrado e all’abbandono gli spazi di verde pubblico”.

L’auspicio del Comando è che tutti i Comuni della provincia, sull’esempio di quanto fatto in questa settimana dal Comune di Brindisi, approvino un’ordinanza sugli incendi boschivi. “I proprietari dei terreni incolti – dichiara Federico – andrebbero segnalati e multati”.

Federico rivolge anche un appello al buon senso. “I responsabili della sala opera-

fuoco, soprattutto 4 giorni fa, hanno dovuto lavorare sodo anche nel parco protetto delle Saline e nell’agro di Tuturano, dove per alcune ore è stata interrotta la linea ferroviaria Brindisi – Lecce.

“La risposta fornita in questi giorni dal Comando – spiega Federico – è commisurata agli uomini di cui disponiamo. In assoluto – aggiunge il comandante – la nostra pianta organica non è carente, ma non è sufficiente a coprire le centinaia di richieste di intervento che inondano quotidianamente la sala operativa”.

Vista l’esiguità del personale, i vigili del fuoco non possono fare a meno della collaborazione dei cittadini e degli enti

tiva hanno una serie di priorità da rispettare. I roghi che si sviluppano a pochi metri dalla carreggiata stradale o nelle vicinanze di un’abitazione – dichiara Federico – hanno precedenza assoluta rispetto agli incendi in aperta campagna”.

L’invito, ad ogni modo, è quello di rivolgersi al 115, prima che la situazione possa degenerare. “Spesso – dichiara Federico – le persone avvistano un focolaio, ma danno per scontato che già qualcun altro abbia chiesto l’intervento dei pompieri. L’eccesso di zelo, in questi casi, non fa mai male. Meglio una telefonata in più di una telefonata in meno”.

Il comandante dei vigili del fuoco Carlo Federico

Il distaccamento di Francavilla, resterà così come è.

“Le squadre di potenziamento – dichiara l’ingegnere Carlo Federico, comandante del Comando provinciale di Brindisi – costano, ma non c’erano soluzioni alternative per risolvere un problema che quest’anno si è presentato

prima del solito”.

L’emergenza sterpaglie è iniziata lo sorso 4 giugno, manifestandosi con un’incessante catena di roghi che colpisce l’intera provincia. Il territorio maggiormente martoriato dalle fiamme è stato quello compreso fra Brindisi e Cisternino, dove si estendono ettari di bosco. Ma i vigili del

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GRANDE

Salento

E sull’informazione di garanzia dichiara:«Caso? Non lo so.A volte può essere anche pilotato»

Prima indagini,poi mini-giunta Il sindaco Di Bari nomina assessori Giuseppe Vinci e Orazia Neglia di EMMANUELE LENTINI “Con questa mini-giunta possiamo stare tranquilli.

Approveremo i provvedimenti urgenti e potrò tener fede alla promessa fatta in campagna elettorale: abbatteremo l’Imu”.

Il sindaco di Fasano Lello Di Bari, il giorno dopo l’informazione di garanzia ricevuta in tandem con l’assessore regionale Fabiano Amati, ha scelto i due primi assessori. Entrambi esterni al consiglio comunale, sono Giuseppe Vinci e Orazia Neglia.

Coordinatore cittadino di Fli Vinci, prima dei non eletti del Pdl la seconda, non hanno alcuna delega specifica. Neglia ricopre anche la carica di vice-sindaco. “E così siamo anche a posto con le quote rosa” chiosa sorridendo Di Bari.

L’investitura ufficiale è arrivata ieri mattina nel Palazzo di città.

Ha presentato gli assessori, poi il sindaco – l’unico non in maniche di camicia – ha spiegato le ragioni di questa mini-giunta: “Ho scelto solo due assessori senza modificare l’assetto interno del consiglio, perché non sono ancora finite le trattative con i vari partiti e le liste”.

Insomma, le consultazioni “tattiche” sono ancora in corso nella maggioranza. E il sindaco ha urgente bisogno di approvare degli atti. Ci sono scadenze da rispettare. Prima di tutto l’Imu, cavallo di battaglia di Lello Di Bari in campagna elettorale. Poi c’è anche il bilancio, che dovrà

Da sinistra, Giuseppe Vinci, Lello Di Bari e Orazia Neglia. Sotto, il tavolo dei relatori (foto GOFASANO)

passare il vaglio della Corte dei conti. C’è altro? “Sì – spiega il sindaco fasanese – Domani (oggi per chi legge, ndr) potranno essere approvate altre misure. Ho disposto una ricognizione tra gli uffici comunali per capire se dobbiamo adottare altri provvedimenti. Ma al momento quei due aspetti sono i più importanti”.

E così la clessidra che scorre per il primo cittadino non è più un problema. Martedì 19 ci sarà il primo consiglio comunale con la nomina degli eletti. Poi ci saranno dieci giorni di tempo per convocare la seconda seduta, quindi ulteriori dieci giorni per vedere all’opera il nuovo

consiglio. Intanto le consultazioni per la giunta formato standard continuano.

Era stato sondato il terreno anche con i circoli di Nuova Italia, ma da loro non è giunto nessun nome. “Hanno preferito

aspettare. Se mi avessero fatto un nome – riferisce Di Bari, interpellato sull’argomento – allora avremmo avuto una minigiunta a tre”.

Nella calda giornata estiva di ieri ha tenuto banco anche la

notifica delle informazioni di garanzia al sindaco e a Fabiano Amati. Le indagini della Procura di Brindisi, condotte dal sostituto procuratore Valeria Farina Valaori, riguardano un presunto caso d’abuso d’ufficio.

Nel 2008 doveva essere redatto il piano di recupero del centro storico fasanese. La scelta, da parte dell’allora sindaco Lello Di Bari, cadde su Fabiano Amati, che in consiglio comunale militava tra le file dell’opposizione. L’ipotesi su cui lavora la Procura è l’incompatibilità di Amati, che era proprietario di immobili in centro. Da qui, le due informazioni di garanzia, notificate mercoledì.

Nonostante ciò Di Bari pare non aver perso il buon umore. E poi nel pomeriggio c’è anche un matrimonio, della figlia di un suo collaboratore. Unica nota stonata: dovrà perdere la sfida della Nazionale di calcio.

La notifica è avvenuta intorno all’una del mattino di mercoledì.

Il giorno dopo avrebbe dovuto comunicare i nomi degli assessori. Il sindaco, a questo punto, crede al caso, beffardo in questa occasione? “Mah – risponde – Onestamente non lo so. L’unica cosa che so è che il caso, a volte, può anche essere pilotato. Certo, è curioso come certe notizie vengano subito divulgate dalla stampa. Ma né io né Amati abbiamo reso nota la notizia”.

Entrando nel merito della vicenda, Di Bari si limita a ripetere che si sente sereno: “A dir la verità non ho capito neanche quale abuso avrei commesso”.

Certo, non è che faccia proprio piacere, quella benedetta notifica.

L’assessore regionale Amati si sfoga su Facebook.Mercoledì si era sentito telefonicamente con Di Bari

«Non temo l’inchiesta, ma gli attacchi» FASANO - “Credetemi, non mi rompe e non temo l’indagine o i processi, peraltro è il mio mestiere e so come va, mi rompe solo la speculazione ‘politica’ che si potrà fare sull'argomento, per il resto non temo nulla, perché nulla di male ho fatto (a prescindere dal conforto che già le sentenza del Tar mi danno)’’. L’assessore regionale alla Protezione civile Fabiano Amati affida al social network Facebook il suo sfogo, conseguente all’informazione di garanzia che è stata notificata a lui e al sindaco fasanese Lello Di Bari durante la giornata di mercoledì. La sera i due, formalmente indagati, si sono sentiti telefonicamente la sera stessa, per scambiarsi le prime impressioni.

“La Procura della Repubblica di

L’assessore regionale Fabiano Amati Brindisi mi ha chiamato a rendere interrogatorio, con contestuale informazione di garanzia, su una vicenda che riguarda la mia vec-

chia qualità di Consigliere comunale di Fasano - spiega Amati in un post su Facebook - Finalmente potrò rispondere sulla questione

che mi viene addebitata, già dichiarata infondata dal TAR con due sentenze, riguardante l'obbligo di astensione di un Consigliere comunale su una delibera urbanistica di carattere generale, l'intero perimetro centrale di Fasano, Savelletri e Torre Canne, qualora esso stesso o propri parenti ed affini entro il quarto grado risultino proprietari degli immobili.

Come detto dal TAR non avevo l'obbligo di astenermi, perché se così fosse stato solo 6 Consiglieri comunali su 24 avrebbero potuto partecipare al voto: cioè sarebbe stato impossibile approvare la delibera che i Cittadini di Fasano aspettano dal 2001. E' proprio questo il motivo per cui il legislatore non prescrive l'obbligo di astensione su piani urbanistici di

carattere generale, come detto, lo ripeto, dal TAR. Cosa avrei dovuto fare? Fregarmene di quello che si aspettano i Cittadini di Fasano?

Non partecipare al voto, e così generare la mancata partecipazione degli altri 23 colleghi consiglieri (rendendo impossibile l'approvazione) solo per farmi gli affari miei?’’.

Alla fine, un post scriptum sibillino: “Ma come fanno i giornali a saperlo sempre dopo qualche secondo dalla notifica, nonostante l'attività d'indagine sia segreta?

Boh!! Chi è che si premura di riferire? Boh!! Non che mi dispiaccia, anzi. E' solo una curiosità’’. E’ la stessa domanda che si è posta il sindaco Di Bari.

M.L.

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GRANDE SALENTO

Il brindisino e il sampietrano coinvolti nell’impatto se la caveranno con dieci giorni di prognosi

Terribile incidente sulla provinciale:due feriti Un suv si ribalta,mentre il conducente dell’Iveco viene sbalzato fuori

Uno schianto terribile, che avrebbe potuto provocare conseguenze gravissime, è avvenuto ieri mattina alle nove lungo la provinciale 88, tra Mesagne e San Pietro Vernotico. Il bilancio, per fortuna non grave, è di due feriti, entrambi con prognosi di circa dieci giorni. Un camioncino Fiat Iveco si è scontrato con un suv Volkswagen Touareg, all’altezza dello svincolo per San Donaci. Alla guida del mezzo pesante N i c o l a Lombardi, brindisino, 40 anni, mentre alla guida del suv c’era il sampietrano M.A., 47 anni.

L’impatto, violento, è avvenuto per cause in corso di accertamento da parte degli agenti della polizia municipale di Mesagne. L’autocarro procedeva in direzione della Città Messapica e, giunto all’altezza del crocevia per San Donaci, è rimasto coinvolto nello schianto. Nicola Lombardi è stato sbalzato fuori dall’abitacolo ed è finito sul ciglio della strada.

Il conducente del Touareg ha invece perso il controllo dell’auto che si è ribaltata a ridosso della recinzione di un’area di pannelli fotovoltaici. Il corretto scoppio dell’airbag lo ha protetto e forse gli ha salvato la vita. Entrambi i guidatori sono stati prontamente soccorsi da un’ambulanza del 118 proveniente dall’ospedale di Mesagne e trasportati al nosocomio “Antonio Perrino” del capoluogo.

Sul luogo dell’incidente, insieme ai vigili del fuoco si sono portati i vigili urbani di Brindisi e di Mesagne. Agli agenti, che hanno compiuto accurati rilievi, spetterà formulare la dinamica del sinistro e attribuire eventuali responsabilità. Alla paura vissuta in quegli attimi, si aggiunge lo sgomento per ciò che di ancor più grave sarebbe potuto accadere proprio su quel nastro di strada che, per ragioni di lavoro o di diletto, gli occupanti dei mezzi incidentati avranno

Il Touareg ribaltato e l’Iveco dopo l’incidente

percorso centinaia di volte nel corso della loro esistenza.

Torna a far riflettere la pericolosità di tutti gli incroci a raso, che pervadono le strade della provincia brindisina. Talvolta tali intersezioni sono piuttosto trafficate da mezzi agricoli che possono provocare improvvisi rallentamenti. Le carcasse dei veicoli sono state rimosse dopo un paio d’ore e la circolazione è ripresa dopo che la sede stradale è stata ripulita dai detriti.

Nell’impatto è stato abbattuto un palo della segnaletica installato sull’isola spartitraffico del crocevia, ma i due conducenti se la sono cavata fortunatamente solo con qualche escoriazione e trauma. L’incidente, ancora una volta, ha sollevato il problema dell’estrema pericolosità dell’incrocio presso il quale, nel corso degli anni, si sono verificati molti gravi incidenti.

Una lapide testimonia una delle tante tragedie che si sono con-

sumate sul quel maledetto tratto stradale.

Tra le possibili cause, escludendo quelle atmosferiche, potrebbero esserci la velocità eccessiva, un malore, una momentanea distrazione, l’attraversamento improvviso di un animale selvatico. La provinciale che collega Mesagne a San Pietro Vernotico è tristemente nota per aver mietuto molte vittime nel corso del tempo.

Le cause sono molto spesso

legate alla percezione di assenza di pericolo data dai lunghi rettilinei, elemento comune alla maggior parte delle strade del nostro territorio. Molto spesso si spinge il piede sull’acceleratore nella consapevolezza di avere il pieno controllo del percorso. Ma i molti incroci a raso rappresentano un serio pericolo troppo spesso sottovalutato, così come i poderosi alberi di ulivo nei tratti stradali privi di guard rail.

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Conquistata la seconda piazza nella Guida Blu,che premia l’eccellenza delle coste

di ANTONELLA DE LUCA La Città Bianca ha il primato in provincia di Brindisi delle vele di Legambiente.

Ostuni inoltre si posiziona al secondo posto nella classifica di Guida Blu. Ben cinque vele per Ostuni a pari merito con Melendugno e così la Puglia si riconferma seconda regione in Italia (a pari merito con Toscana a Basilicata) per numero di località che hanno ricevuto il maggior numero di riconoscimenti.

Su 38 Comuni premiati due fanno il pieno di vele tra cui appunto la Città Bianca a pari merito con Melendugno.

Ostuni si piazza così al 10 posto seguita da un'altra località pugliese, Melendugno alla 13esima postazione.

Le motivazioni che hanno spinto la giuria di Legambiente a premiare Ostuni sono: “Per aver messo in atto una serie di interventi rientranti nella logica della sostenibilità ambientale: ha avviato un processo che condurrà alla certificazione Emas, dopo aver già conseguito la certificazione Iso 14001 del proprio sistema di gestione ambientale; nel Parco Regionale delle Dune Costiere ha avviato la riqualificazione di un tratto di costa con l'abbattimento di strutture abusive esistenti e l'allestimento di Sentieri Blu e di una Casa del Mare in un lido abusivo acquistato al patrimonio comunale.

Ha avviato un percorso di tutela e corretta valorizzazione del paesaggio della piana

Le spiagge nostrane hanno fatto incetta di vele Legambiente Ostuni e i suoi lidi hanno il primato in provincia

L'assessore Santoro ritira le 5 vele a Bari

degli ulivi millenari. Ha attuato campagne di educazione ambientale e alimentare sui temi dell'agricoltura biologica, del risparmio idrico in agricoltura, del

cibo locale e di stagione coinvolgendo associazioni, scuole e agricoltori. Insieme al Parco Regionale delle Dune Costiere ha realizzato un percorso di partecipazione con la comunità locale, con le associazioni e gli operatori economici finalizzato a garantire la gestione condivisa dell'area parco per una corretta fruizione turistica

nell'area naturale protetta per l'ottenimento della certificazione Cets Carta Europea del Turismo Sostenibile”.

Nella classifica di Guida Blu compaiono altri due comuni della provincia di Brindisi: Fasano con ben quattro vele che entra nella classifica e Carovigno con due vele, situazione stazionaria rispetto al 2011.

Dopo Melendugno (in provincia di Lecce) che rispetto allo scorso anno ha acquistato una nuova vela, la situazione di Ostuni è rimasta invariata rispetto al 2011.

L'ultima posizione è occupata da Castellaneta in provincia di Taranto con una vela.

Dopo Ostuni e Melendugno le località a quattro vele sono: Otranto , Diso e Nardò in provincia di Lecce, Chieti (in provincia di Foggia), Polignano a Mare in provincia di Bari, Castro in quella di Lecce e Monopoli in provincia di Bari.

Un gran successo per la Città Bianca che è riuscita a scavalcare anche località storicamente apprezzate come Gallipoli, Isole Tremiti, Porto Cesareo, Santa Cesarea Terme.

Ostuni ha ricevuto la Bandiera Blu nel 2008, 2009, 2010 e 2011 per la pulizia delle acque della sua costa e per la qualità dei servizi offerti.

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SPETTACOLI

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Spettacoli Cultura Società

Cortile dei Celestini Secondo appuntamento della stagione sinfonica:programma incentrato sui compositori dell’Est LECCE - OGGI

E’estateanche per la musica L’orchestra del“Tito Schipa“ sarà diretta dal maestro Scarano di ANTONELLA DE LUCA LECCE - Secondo appuntamento con la stagione sinfonica d’estate dell’Orchestra Tito Schipa, dedicata a “Concerti, serenate, opera”.

Quest'oggi alle ore 21.30, nel Cortile dei Celestini a Lecce, sul podio della formazione salentina salirà il direttore originario di Taranto, Alfonso Scarano.

Il programma musicale della serata, messo a punto dal direttore artistico e principale dell’Orchestra, Marcello Panni, prevede il proseguimento dell’indagine – iniziata con il concerto inaugurale – sulla musica descrittiva o ispirata alla letteratura e al teatro, la cosiddetta “musica a programma”, con l’esecuzione de La Moldava, poema sinfonico del compositore ceco Bedřich Smetana che descrive il passaggio del grande fiume ceco dalla sorgente montana alla fertile pianura tra campi e colline coltivate fino al gioioso arrivo nella capitale, tra le chiese e il castello di Praga.

Seguono due Ouverture ispirate a William Shakespeare, Romeo e Giulietta e Othello, rispettivamente di Pëtr Il'ic Cajkovskij e Antonin Dvorák, mentre si chiude con La

Casarano - OGGI

Eventi in Puglia Fasano BIRRA, CARNE E MUSICA In occasione della festa patronale domenica 17 giugno il Roxy Bar promuove Food With Music. Birra e carne alla brace conditi da buona musica: reggae e ska il piatto prelibato con la selezione di Dj Alberto in via Togliatti alle ore 21. Ingresso libero.

Gallipoli

L’orchestra del conservatorio“Tito Schipa“

Grande Pasqua Russa di Nicolaj Rimskij-Korsakov, che descrive con i più vividi colori orchestrali la festività pasquale, considerata dal popolo russo come una festa rituale e propiziatoria per il ritorno della sospirata primavera.

Con un programma della serata così incentrato sui compositori dell’Est, non è casuale la

Sedile cinqucentesco

Il pubblico ascolterà “La voce degli angeli“ CASARANO – Proseguono gli appuntamenti del Festival “La voce degli angeli” la ricca ed articolata rassegna concertistica realizzata dal Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce sotto la direzione artistica di Lucia Rizzello, patrocinata dalla Provincia di Lecce, dal Comune di Casarano, dalla Fidapa di Casarano e dai Lions di Casarano in collaborazione con Photosintesi e Serafino – Apulia – Incoming Operator.

Appuntamento questa sera alle ore 19 presso il Sedile

L’orchestra del conservatorio

Cinquecentesco.

Ingresso libero.

Il concerto si aprirà con una conferenza su Nannerl Morzart a cura di Maria Primiceri.

scelta del direttore. Scarano, infatti, dal 1 gennaio 2012 è il nuovo Direttore Ospite Principale della Severoceská Filharmonie Teplice della Repubblica Ceca, dopo essere stato dal 2000 al 2010 Direttore Ospite Principale dei Virtuosi di Praga, orchestra storica sempre della Repubblica Ceca, con la quale ha tenuto concerti in prestigio-

Lecce - OGGI

se sale in Germania, in Italia, in Grecia e in Slovacchia.

Il concerto verrà replicato anche domani a Mesagne, in Piazza Orsini del Balzo, alle ore 21. Info e biglietti concerto Lecce: Cooperativa Theutra, Castello Carlo V per i biglietti concerto Mesagne, rivolgersi al Comune, Assessorato al Turismo (Palazzo Guarini).

Manifatture Knos

Pasolini diventa “Il nulla lucente“ BARI – Si inaugura quest'oggi alle ore 11,30 presso il Centro Polifunzionale per gli studenti (ex palazzo Poste, Piazza Battisti) “Il nulla lucente” la rassegna dedicata a Pier Paolo Pasolini.

L'iniziativa è patrocinata dal Comune di Bari, Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari, Arci Puglia e dal Centro Studi “Pier Paolo Pasolini” di Casarna delle Delizia.

Si potrà fruire dell'esposizione fino al 30 giugno dalle ore 8 sino alle ore 19 (tranne sabato, domenica e festivi).

DJ SET SULLA SPIAGGIA Domenica 17 giugno il lido Bikini Beach (località Baia Verde) presenta “Discipline Dj Set w// Vinz Giamis” alle ore 17,30. Ingresso libero. UN viaggio attraverso le nuove proposte del panorama tropical, glo – fi, alternative disco nazionale ed internazionale.

Lecce “MUSICA AL MUSEO“ Continuano gli appuntamenti con la 42esima Stagione Concertistica 2011-12 con “Musica al museo” domani nel Museo Provinciale Castromediano alle ore 20,30.

A pianoforte Pierluigi Epifani che delizierà i presenti con musiche di Mozart, Liszt, Bach- Busoni.

Lecce MOSTRA DI SCULTURA Da domani al 26 giugno nel Monastero di San Giovanni Evangelista in via delle Benedettine si terrà la mostra di Maurizio Monticchio da anni impegnato nel campo della ricerca sulla scultura aerea.

Inaugurazione domani alle ore 18.

Il Centro polifunzionale

PER LEGGERE I CODICI QR

Ingresso libero.

Un percorso composito tra letteratura ed arte visuale, con al centro la figura e l'opera di Pasolini.

Vai con il browser del tuo telefonino all'indirizzo get.quarkode.mobi e scarica l’applicazione per leggere i codici.

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notizie al Volo Affinamento acque

Regione,ok all’impianto di Mesagne La lunga storia del depuratore di Carovigno e dell’impianto di affinamento delle acque di Mesagne continua.

Ieri Fabiano Amati ha dato l’ok regionale per la conclusione dell’impianto mesagnese, in cambio, però, ha chiesto il via libera per l’avvio di quello carovignese. Il tempo passa, ma le parti in gioco rimangono ben ancorate alle proprie posizioni originali. Una battaglia combattuta in nome della tutela dell’ambiente. Ma che per certi versi pare tenga poco conto di quali siano i beni naturalistici che occorre proteggere in modo prioritario.

Da un lato c’è la Provincia di Brindisi che si rifiuta di concedere l’autorizzazione necessaria per la messa in funzione dell’impianto di depurazione di Carovigno. Questo potrebbe distruggere l’oasi naturale protetta di Torre Guaceto, perché pur strano che possa sembrare, qualora l’impianto partisse secondo progetto andrebbe a scaricare i liquami proprio nelle acque protette della riserva. Sul fronte opposto la Regione che vuole assolutamente l’ok provinciale al depuratore di Carovigno, costi quel che costi. Ieri l’assessore regionale all’Ambiente, Fabiano Amati, ha perciò scritto alla Provincia formalizzando l’adesione della Regione alla sua proposta di utilizzo dell’impianto di affinamento di Mesagne, in alternativa allo scarico in Torre Guaceto. Ma non solo, ha anche sollecitato il rilascio dell’autorizzazione provvisoria all’entrata in esercizio dell’impianto di Carovigno.

Mariateresa Lanzillotti

Artitre reumatoide: ne soffrono 20mila persone in Puglia Per la visita specialistica i tempi di attesa arrivano a un anno.Nel policlinico di Bari il 25 verranno eseguiti screening gratuiti di MARIALUISA GIULIANO BRINDISI - Artrite reumatoide: 20mila casi solo in Puglia, con un tempo di attesa per la visita specialistica di oltre un anno. Nel dipartimento di Reumatologia del policlinico di Bari il prossimo 25 giugno saranno eseguiti screening gratuiti per prevenire l’artrite reumatoide altamente invalidante che colpisce 300mila persone in Italia, 20mila delle quali in Puglia dove i tempi di attesa per una visita specialistica sono di circa un anno. Al contrario di quanto si creda, non è una malattia degli anziani ma colpisce bambini e soprattutto donne, tra i 35 e i 50 anni, che rappresentano il 75 per cento dei pazienti e che, se non curate tempestivamente, vedono ridurre la propria aspettativa di vita di seisette anni. Su questa malattia, che se non diagnosticata in tempo porta all'invalidità causando gravi danni alle articolazioni, c'è ancora poca consa-

Quotidiano del Grande Salento Direttore responsabile: Gianmarco Di Napoli Direzione-redazione-amministrazione: Brindisi - via Cesare Battisti, 4 Telefoni 0831.562623 339.7807200 Fax 0831.1810351 E-mail: redazione@senzacolonne.it Redazione di Francavilla Fontana piazza Umberto, 16 - Telefono 0831.842894

Quotidiano edito dalla cooperativa Grande Salento Report Reg. Trib. di Brindisi n. 8 del 21.5.2004 Via Cesare Battisti, 4 - 72100 Brindisi Stampa: Martano Editrice Srl Viale delle Magnolie - Zona industriale Bari Pubblicità: 0831.521871 - 346.3570408

Brevi

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pevolezza: in Puglia i dati dei ricoveri e delle esenzioni dei ticket non corrispondono alla realtà dei fatti, perchè delle 40mila persone con poliartiti, 20mila delle quali con artrite reumatoide, seimila solo nella provincia di Bari, sembra che uno su tre non si curi o non abbia la diagnosi o vada a curarsi altrove. E i cosiddetti “viaggi della speranza” per ricercare specialisti fuori regione, non sembrano essere terminati specialmente per i pazienti più piccoli. Quella della mancanza della reumatologia pediatrica in Puglia è una grave carenza alla quale cerchiamo di far fronte noi con reumatologi che operano attraverso la nostra associazione solo su base volontaria.

Stesso discorso per l'assenza di una rete ambulatoriale di reumatologi che oggi operano, per lo più in reparti di geriatria, fuori dall'orario di lavoro.

Per l'istituzionalizzazione della rete ambulatoriale si aspetta la firma della giunta

regionale su una delibera pronta da un paio di mesi. Tra i campanelli d'allarme da non sottovalutare, ci sono la tumefazione a carico di tre o più articolazioni; rigidità degli arti per più di mezz'ora al risveglio; e dolori a mani, polsi e piedi da più di tre mesi.

Per prenotare una visita gratuita in occasione della giornata di prevenzione, che potrà consistere anche in una ecografia articolare o una capillaroscopia, bisogna chiamare l'Apmar al numero verde 800.984.712; oppure inviare una mail a info apmar.it.

Lastre dei raggi di un paziente affetto da artrite reumatoide

IL VANGELO DEL GIORNO Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 19,31-37.

Era il giorno della Preparazione e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all'altro che era stato crocifisso insieme con lui. Venuti però da Gesù e vedendo che era gia morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera e egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si adempisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso. E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto.

L’ingresso del policlinico di Bari

affissioNi di Nozze Giuseppe De Vito & Anna Marika Serafini; Eugenio Nasigrosso & Erika Calabrese

Nacquero

oggi Gli amici di Facebook

Alessia Tundo, Angelo Rubino, Domenico Campana, Alfredo Carbone, Salvatore Russo, Eliana Zullino, Maria Susanna Andriani, Deborah Saponaro, Alessandra Branca, Francesco Chicomero, Ilaria Ranieri, Valentina Romano, Vanessa De Pascalis, Salvatore Prete, Antonella Melpignano, Luigi Masili, Andrea Esposito, Danilo Giannotti, Lucia De Michele, Giovanni Mantini, Giovanni Valente, Anna Perrone, Massimiliano Pinto, Mariachiara Miceli, Paola Castiglia, Mauro Ricchiuto, Sonia Cappello, Maria Rosaria Guarini, Rosy Fabri, Melissa Cannone.

SPORT

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GRUPPO C - Potrebbe non bastare una vittoria contro l’Irlanda nell’ultimo turno

notizie al Volo Antidoping

L’Usada indaga sui successi di Armstrong A rischio i titoli di campione del Tour de France di Lance Armstrong. L’agenzia americana anti-doping (Usada, U.S. Anti-Doping Agency)ha aperto una procedura formale nei confronti dell’ex campione di ciclismo, vincitore di sette Tour de France: una procedura che potrebbe costargli cara.

Le accuse. La notifica delle accuse è stata recapitata a Armstrong, a Austin in Texas, via lettera: una missiva di 15 pagine in cui l’agenzia americana afferma che alcuni dei campioni di sangue prelevati al ciclista nel 2009 e nel 2010.

Calcioscommesse

Il Gip scarcera Milanetto e Mauri Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Cremona, Guido Salvini, ha revocato la misura degli arresti domiciliari nei confronti del capitano della Lazio Stefano Mauri e di Omar Milanetto,ex del Genova e ora al Padova, entrambi indagati perchè avrebbero avuto un ruolo nella combine di Lazio-Genoa del 14 maggio 2011. Mauri è sospettato anche di avere combinato Lecce-Lazio del 22 maggio successivo. Il pm Roberto di Martino aveva presentato oggi parere favorevole alla revoca dei domiciliari.Nessun pericolo di fuga.Nell'ordinanza, il gip rileva che «le indagini sono ormai in una fase molto avanzata, essendo stati interrogati gli indagati raggiunti dalla misura emessa in data 23 maggio 2012, compreso Luca Burini che si è presentato spontaneamente all'autorità giudiziaria cosicchè appare prospettabile in tempi brevi solo l'interrogatorio di Gegic Almir,

Bra SPAGNA IRLANDA

Ogni sabato alle ore 15 su Ciccio Riccio

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SPAGNA: Casillas, Arbeloa, Piqué, Sergio Ramos, Jordi Alba, Xabi Alonso (20’ st Javi Martinez), Busquets, David Silva, Xavi, Iniesta (34’ st Cazorla), Torres (29’ st Fabregas).

IRLANDA: Given, O’Shea, St Ledger, Dunne, Ward, Duff (32’ st McLean), Andrews, Whelan (35’ st Green), McGeady, Keane, Cox (1’ st Walters). All.: Trapattoni.

ARBITRO: Proenca (Portogallo).

MARCATORI: nel pt 4’ e nel st 25’ Torres, nel st 4’ Silva, 37’ Fabregas.

Ancora un pareggio l’Italia adesso trema Gli azzurri si fanno raggiungere anche dalla Croazia Bra ITALIA CROAZIA

1 1

ITALIA: Buffon; Bonucci, De Rossi, Chiellini; Maggio, Marchisio, Pirlo, Thiago Motta (17’st Montolivo), Giaccherini; Balotelli (24’st Di Natale), Cassano (38’st Giovinco). (Sirigu, De Sanctis, Ogbonna, Balzaretti, Abate, Barzagli, Diamanti, Nocerino, Borini). All. Prandelli.

CROAZIA: Pletikosa; Srna, Corluka, Schildenfeld, Strinic; Rakitic, Vukojevic, Modric, Perisic (23’st Pranijc); Jelavic (38’st Eduardo), Mandzukic (49’st Kranjcar). (Kelava, Subasic, Simunic, Buljat, Vrsaljko, Vida, Badelj, Dujmovic, Kalinic). All. Bilic.

MARCATORI: 39’ pt Pirlo (I); 27’ st Mandzukic (C)

CRACOVIA – Adesso l’Italia non è più padrona del suo destino. Con il pareggio rimediato ieri contro la Croazia, nella seconda giornata del gruppo C, agli azzurri potrebbe non bastare una vittoria contro l’Irlanda, nell’ultima partita in calendario lunedì contro l’Irlanda di Trapattoni. Agli uomini di Prandelli non è bastato il gol messo a segno da Pirlo nel corso del primo tempo. Gli uomini allenati da Bilic sono riusciti a riagguantare il pareggio nel corso della ripresa e hanno più volte impensierito la retroguardia azzurra, mentre l’Italia fati-

Il gol del pareggio croato

cava a pungere.Prandelli decide di riconfermare la squadra vista all’esordio, compresa la difesa a tre con De Rossi centrale e Bonucci e Chiellini ai lati mentre in avanti Balotelli viene preferito a Di Natale come partner di Cassano. Nessuna sorpresa nell’undici croato, con Bilic che conferma la fiducia alla squadra che ha battuto l’Irlanda con la coppia Jelavic-Mandzukic in avanti.

Parte bene la Nazionale, che già al 3 va vicina alla rete con Balotelli (girata di sinistro sul fondo).

Lo stesso SuperMario si ripete dalla distanza costringendo

Pletikosa alla respinta coi pugni mentre per il primo guizzo croato bisogna attendere il 20’, quando un cross dalla destra di Srna diventa insidioso grazie al velo di Jelavic, Buffon non si fa sorprendere. Cresce l’Italia e dopo un diagonale di Cassano che si perde sul fondo al 37’ c’è la clamorosa occasione di Marchisio che, su un bel pallone dello stesso Cassano, a tu per tu con Pletikosa si fa “murare” per due volte.

Ma il gol è nell’aria e due minuti dopo ecco la punizione dal limite sinistro dell’area: sul pallone va Pirlo,

conclusione magistrale e palla in rete. La squadra di Bilic prova a reagire ma né Mandzukic nel finale di tempo né Modric a inizio ripresa riescono a impegnare Buffon.

“Era una buona occasione, eravamo in vantaggio e avevamo rischiato pochissimo.

Hanno fatto questo cross e hanno trovato il gol, ci dispiace perché come prestazione abbiamo dimostrato che ci siamo”. Lo ha detto a fine partita il ct Prandelli ai microfoni di Raisport

GRUPPO C - Le furie rosse si impongono con un poker e ipotecano la qualificazione

Travolta l’Irlanda del Trap Spagna di nuovo super DANZICA - La Spagna esagera. Non si limita a vincere, ma impone un’umiliante lezione di calcio lunga 90 minuti all’Irlanda di Trapattoni, che è la prima eliminata degli Europei. Il conto alla fine è di quattro gol: passivo pesantissimo, ma nemmeno esagerato per quello che si è visto in campo.

La Spagna ha chiuso con un un possesso di palla di oltre il 75% e con un fraseggio estenuante

non ha letteralmente fatto vedere la palla all’Irlanda, che non si è praticamente mai nemmeno affacciata (se non con un tentativo di Keane sul 3-0) dalle parti di Casillas. Se proprio vogliamo trovare un neo, a questa Spagna pressochè perfetta, è stato forse proprio quello di non aver infierito di più, soprattutto nel primo tempo conclusosi sull’1-0, compiacendosi un pò troppo del proprio bellissi-

mo gioco che a volte sconfina nello stucchevole quando sembra che Xavi e compagni vogliano entrare in porta col pallone. Poi, però, quando nel secondo tempo hanno deciso di fare sul serio sono arrivati anche gli altri tre gol, che portano la Spagna al primo posto nel girone, anche con una differenza reti favorevole rispetto alla Croazia. La partita non ha avuto storia fin dall’avvio.

L’esultanza degli spagnoli

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SPORT

VENERDI’ 15 GIUGNO 2012

la fOTO Del GiORnO La goliardia dei tifosi italiani in Polonia Erano poco più di 3 mila i tifosi italiani che hanno assistito al pareggio degli azzurri contro la Croazia. Il confronto con i circa 15 mila croati è stato a dir poco impietoso. Nonostante questo, gli azzurri si sono fatti onore e hanno sfoderato la goliardia tipica del popolo italiano.

Lo striscione riportato nella foto a destra è piuttosto significativo.

GRUPPO a

GRUPPO B

8 GIUGNO 2012

Polonia - Grecia

1 -1

9 GIUGNO 2012

Olanda - Danimarca

0-1

8 GIUGNO 2012

Russia - Repubblica Ceca

4-1

9 GIUGNO 2012

Germania - Portogallo

1-0

12 GIUGNO 2012

Grecia - Repubblica Ceca

1-2

13 GIUGNO 2012

Danimarca - Portogallo

2-3

12 GIUGNO 2012

Polonia - Russia

1-1

13 GIUGNO 2012

Olanda - Germania

ore 20.45

16 GIUGNO 2012

Grecia - Russia

ore 20.45

17 GIUGNO 2012

Portogallo - Olanda

ore 20.45

16 GIUGNO 2012

Repubblica Ceca - Polonia

ore 20.45

17 GIUGNO 2012

Danimarca - Germania

ore 20.45

ClaSSifiCa

ClaSSifiCa

SQUADRA

PG

V

P

S

GF

GS

PUNTI

SQUADRA

PG

V

P

S

GF

GS

PUNTI

RUSSIA

2

1

1

0

5

2

4

DANIMARCA

1

1

0

0

1

0

3

REPUBBLICA CECA

2

1

0

1

3

5

3

GERMANIA

1

1

0

0

1

0

3

POLONIA

2

0

2

0

2

2

2

PORTOGALLO

1

0

0

1

0

1

0

GRECIA

2

0

1

1

2

3

1

OLANDA

1

0

0

1

0

1

0

GRUPPO C

GRUPPO D

10 GIUGNO 2012

Spagna - ITALIA

1-1

11 GIUGNO 2012

Francia - Inghilterra

1-1

10 GIUGNO 2012

Repubblica D’Irlanda - Croazia

1-3

11 GIUGNO 2012

Ucraina - Svezia

2-1

14 GIUGNO 2012

ITALIA - Croazia

1-1

15 GIUGNO 2012

Ucraina - Francia

ore 18.00

14 GIUGNO 2012

Spagna - Repubblica D’Irlanda

ore 20.45

15 GIUGNO 2012

Svezia - Inghilterra

ore 20.45

18 GIUGNO 2012

Croazia - Spagna

ore 20.45

18 GIUGNO 2012

Svezia - Francia

ore 20.45

18 GIUGNO 2012

ITALIA - Repubblica D’Irlanda

ore 20.45

18 GIUGNO 2012

Inghilterra - Ucraina

ore 20.45

ClaSSifiCa

ClaSSifiCa

SQUADRA

PG

V

P

S

GF

GS

PUNTI

SQUADRA

PG

V

P

S

GF

GS

PUNTI

SPAGNA

2

1

1

0

5

1

4

UCRAINA

1

1

0

0

2

1

3

CROAZIA

2

1

1

0

4

2

4

FRANCIA

1

0

1

0

1

1

1

ITALIA

2

0

2

0

2

2

2

INGHILTERRA

1

0

1

0

1

1

1

IRLANDA

2

0

0

2

1

7

0

SVEZIA

1

0

0

1

1

2

0

Classifica Marcatori

3 gol: Dzagoev (Russia), Gomez (Germania) 2 gol: Shevchenko (Ucraina) Mandzuikic (Croazia), Pilar (R.Ceca), Bendtner (Danimarca) 1 gol: Ibrahimovic (Svezia) Di Natale (Italia), Fabregas (Spagna), Salpingidis, Gekas (Grecia),

Lewandowski, Błaszczykowski (Polonia), Jiracek (Rep. Ceca), Shirokov, Pavlyuchenko (Russia), Krhon-Dehli (Danimarca), Jelavic (Croazia), St Ledger (Irlanda), Lescott (Inghilterra), Nasri (Francia), Pepe, Postiga, Varela (Portogallo), Van Persie (Olanda)

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VENERDÌ 15 GIUGNO 2012

di CARLO AMATORI KASSIOPI - La ventisettesima edizione della regata internazionale Brindisi - Corfu sarà ricordata per la semplicità della traversata grazie al vento di maestrale che ha soffiato lungo il Canale d’Otranto, se si esclude il solito buco d’aria a Merlera. Per la classifica finale e ufficiale in tempo compensato bisognerà attendere questa mattina, dopo mezzogiorno, per i doverosi controlli e per gli eventuali ricorsi. Di certo c’è che in tempo reale, nella categoria Maxi, a tagliare il traguardo è stata, ancora una volta, “Idrusa” del Circolo della Vela Marina di Lecce giunta dopo undici ore e venticinque di navigazione, ovvero venticinque minuti dopo la mezzanotte di mercoledì. A seguire, dieci minuti prima dell’una, “Fetch IV” del Cus Bari e sette minuti dopo “Drake Passage” del Diporto Nautico Sistiana. Nella categoria “Orc B” a tagliare il traguardo di Kassiopi, porticciolo a nord di Kerkira, è stata alle 3.56 ora italiane “Perbacco” del Circolo della Vela Ondabuena, seguita dal “Città di Ravenna” dell’omonimo Circolo della Vela, quasi venti minuti dopo, e da “First Flight” del Circolo della Vela di Gallipoli alle 4.36.

“Furia” della Lega navale di Molfetta è giunta, in tempo reale, prima nella sua categoria “Holiday Sprint”, alle ore 4.41, seguita, tredici minuti dopo, da “Idriv” del Cus Bari. Bisogna attendere le 6.17 per vedere la prima imbarcazione brindisina: si tratta di “Garota De Ipanema” dell’armatore Gianluca Fischetto della Lega Navale.

Dodici minuti prima delle sette ha tagliato il traguardo “Momix” di Luigi De Bernardi che ha gareggiato con la bandiera del Circolo della Vela.

Subito dopo è stata la volta di “My Best love” e di “Kemit”, rispettivamente degli armatori Marco Navazio e Gianmarco Maria Galiano. Fin qui l’ordine di arrivo, mentre la classifica provvisoria in tempo compensato vedrebbe al primo posto “Moshine” della Lega

BRINDISI - CORFU’

Per la classifica ufficiale bisognerà attendere questa mattina

Ancora Idrusa: taglia per prima il traguardo Nella categoria Orc B vince “Perbacco“

Navale di Pesaro, al secondo “First Flight” del Circolo della Vela di Gallipoli e terzo classificato “Excellent” del

Circolo della Vela di Taranto, arrivato anche primo in tempo reale nella categoria “Orc C”.

Mercoledì erano state ben 133,

su 137 iscritte, le imbarcazioni partite dalle acque antistante il Castello di Forte a Mare. Da segnalare un piccolo incidente

che ha visto protagonista l’imbarcazione “Lupa di Mare” di Ravenna, fortunatamente risolto senza gravi conseguenze alle persone, ma solo con tanta paura: la rottura della trozza di boma ha reso ingovernabile la vela. Lanciato l’allarme, all’alba di ieri, a sud di Fano, alle porte della Grecia, le tre persone dell’equipaggio sono state soccorse dalla Guardia Costiera, mentre altre imbarcazioni erano pronte a intervenire, come un peschereccio e il catamarano “Iside” con a bordo, tra gli altri il Sindaco di Brindisi, Mimmo Consales.

BRINDISI - CORFU’

VENERDÌ 15 GIUGNO 2012

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Il primo cittadino:«E’stata una bella traversata.Mi sono reso utile in cucina,i marinai devono pur mangiare»

La prima volta da sindaco Consales ha seguito la regata da cronista.Quest’anno a bordo dell’Iside di CARLO AMATORI MARINA DI GOUVIA - Per tanti anni ha raccontato la regata Brindisi-Corfu per diverse testate giornalistiche televisive e delle agenzie di stampa. Questa volta, Mimmo Consales, sindaco di Brindisi, ha voluto partecipare alla traversata, in prima persona, a bordo di un'imbarcazione. E così, ospite di "Iside", il catamarano di proprietà di Assonautica Brindisi, il "nostro" sindaco si è impegnato... nella cambusa. "E' stata una bella traversata e come prima volta esordisce il primo cittadino, Mimmo Consales - la ritengo davvero spettacolare. Mi sono reso utile al collaudato e q u i p a g g i o , dedicandomi alla cucina: i marinai devono pur mangiare!"

Possiamo definire "Iside" un'imbarcazione istituzionale: tra i nove c o m p o n e n t i dell'equipaggio, oltre al Sindaco, vi erano Mimmo Convertino, vice presidente della Camera di Commercio, Emanuele Sternativo, presidente provinciale della CNA e Massimiliano Pennetta, vice presidente di Confcommercio Brindisi.

"Siamo arrivati stamattina (ieri per chi legge, n.d.r.) cinque minuti prima di mezzogiorno. Ci siamo divertiti,

Idrusa di Paolo Montefusco insieme al sindaco Mimmo Consales

viaggiando a tratti con un vento di trentadue nodi, mentre a Merlera abbiamo beccato il solito buco di vento che ci ha rallentato notevolmente.

Una bella esperienza che ho raccontato -

continua Mimmo Consales - in diretta telefonica su TGNorba 24.

Dallo scorso gennaio, con l'inizio della campagna elettorale, è stata la prima volta che mi sono concesso alcuni giorni di riposo".

A dir la verità un piccolo inconveniente l'equipaggio di "Iside" lo ha avuto. "A quattro miglia da Brindisi, subito dopo la partenza - racconta il primo Cittadino - mi sono accorto che mancavano i limoni per le cozze.

Fortunatamente, un amico fraterno, ci ha raggiunti in motoscafo per rifornirci".

Contenti per la splendida regata anche l'equipaggio di "My best love" dall'armatore brindisino Marco Navazio, accompagnato nella traversata dall'ing. Nando Dell'Anna, dal geometra Michele Lavinio, da Marcello Trottolo e dal belga Stefan. "Abbiamo fatto - esordisce l'armatore e skipper, Marco Navazio - un'ottima

partenza a Brindisi per proseguire subito verso l'Albania nella speranza di intercettare il rinforzo di maestrale. Per me si è trattato di un record esser giunto cinque minuti prima delle sette".

Poi anche "My best love" si è dovuta arrendere all'assenza di vento a Merlera. "A sette miglia dall'arrivo - afferma l'ing. Nando Dell'Anna - abbiamo dovuto lavorare molto di geova e spinnaker impiegando oltre tre ore per raggiungere Kassiopi".

Nonostante siano arrivati ultimi in tempo reale, non manca l'entusiasmo a bordo di "My Way" dell'armatore Giuseppe Mitrotta che ha gareggiato per i colori della Lega Navale di Brindisi. "La mia è una vera barca da crociera e ci piace partecipare proprio con questo spirito. La Brindisi-Corfu ammette il dottor Mitrotta - è sempre una bella esperienza, ma con queste condizioni metereologiche, con il vento a poppa, siamo andati davvero lenti. Solo intorno a mezzanotte, con il maestrale, abbiamo viaggiato sui trentacinque nodi nel Canale d'Otranto. Poi le ultime tredici miglia le abbiamo percorse con un'andatura a farfalla". A dar man forte allo skipper, un equipaggio familiare: Francesco, Carlo e Alessio Mitrotta, Maurizio Esposito, Giuseppe Martucci, Massimiliano Greco e Giuseppe De Carlo Chimienti.

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SPORT

VENERDÌ 15 GIUGNO 2012

di ALESSANDRO CAIULO BRINDISI - Mentre la città sportiva, sponda calcistica inclusa, ha vissuto una giornata all’insegna dell’attesa sfida fra New Basket Brindisi e Pistoia, i dirigenti del Città di Brindisi si sono concessi ancora qualche giorno di tempo prima di ufficializzare il nuovo direttore sportivo ed il nuovo allenatore che formeranno la squadra che dovrà affrontare il campionato di serie D 2012/2013, segno che ancora vi sono delle situazioni da vagliare e delle posizioni da prendere in considerazione.

La serie D è l’unica certezza, anche se qualcuno spera ancora in un ripescaggio in Lega Pro ma, dati e conti alla mano, tenuto conto dei criteri in vigore basati quest’anno esclusivamente sul cammino fatto nei play off, il sodalizio del presidente Roma, essendo stato eliminato al primo turno, si trova intorno alla venticinquesima posizione nella griglia dei ripescaggi capeggiata, come è giusto che sia, dal Cosenza di Adriano Fiore, fresco vincitore dei play off di serie D, e che vede nella schiera delle candidate al salto di categoria tramite questa finestra che ancora non si sa se, quando e quanto sarà aperta, anche le seguenti formazioni: l’altra finalista il Sandonà Jesolo; le due formazioni eliminate in semifinale Legnago e Sant’Antonio Abate, le tre eliminate ai quarti di finale Sambenedettese, Arezzo e Lavagnese, poi le squadre eliminate al primo turno della fase nazionale dopo aver vinto i play off di girone, cioè Sarnese, Pomigliano, Este e Ponte San Pietro Isola e Bogliasco.

Più giù in questa griglia ci sono le nove formazioni che dopo aver superato il primo turno hanno perso la finale di girone, cioè Messina, Casertana, Marino, Ancona, Castel Rigone, Mezzolara, Delta Porto, Olginatese e Santhià; il Brindisi, eliminato al primo turno, non è nemmeno fra queste, ma si trova nel gruppone delle 18 squadre subito uscite fuori dai giochi, sicuramente al di sotto dell’Ischia, meglio arrivata in classifica, e di almeno un altro paio di formazioni di altri giorni con un miglior coefficiente punti.

Sicuramente alcune di queste società non sono in grado di presentare domanda di ripescaggio per carenza di liquidità, ma almeno una dozzina di esse, alcune delle quali anche blasonate e con un passato recente in serie A e serie B (Ancona e Messina su tutte, ma anche Cosenza,

Sempre più lontana l’ipotesi di un ripescaggio nella Lega Pro

Una serie D da protagonisti come primo step Top secret il nome del nuovo allenatore del Brindisi

Giuseppe Roma Sambenedettese, Casertana, Marino, Ischia, Legnago e Pomigliano, tanto per fare qualche esempio) non avrebbero problemi di sorta a tirar fuori i circa 400.000 euro necessari per la bisogna.

Se poi le mancate iscrizioni in Lega pro dovessero essere più di

una dozzina l’orientamento è quello di eliminare uno dei gironi e varare con un anno di anticipo la riforma che vuole una serie C unica a tre giorni come lo è stata la vecchia serie C fino a metà degli anni settanta.

In questo caso anche il Cosenza,

nonostante il blasone e la vittoria dei play off, potrebbe avere qualche problema a vedersi accettata la domanda di ripescaggio.

Certo la speranza è l’ultima a morire ma è bene che si tenga conto che è solo di una speranza che si tratta, legata a molti, troppi, fattori esterni, per cui è meglio non illudersi più di tanto ed evitare di soffiare sul fuoco dell’entusiasmo, per evitare che la gente consideri il mancato ripescaggio alla stregua di una bocciatura.

L’importante è sapere che la società si saprà far trovare pronta anche nel caso in si dovesse aprire uno spiraglio per andare nella serie superiore e questo non può che far piacere dato che è chiaro segno di solidità economica e di voglia di far risalire la china al calcio brindisino.

Programmare una serie D di buon livello è quanto verrà chiesto nei prossimi giorni al nuovo staff tecnico, mentre la proprietà dovrà preoccuparsi di assicurare un budget adeguato alle necessità ed i tifosi, per fare la loro parte e stare vicini alla squadra nel modo migliore possibile, devono impegnarsi, per chi se lo può permettere in questo tempo di crisi, a sottoscrivere un congruo numero di abbonamenti, possibilmente più dei circa 300 della scorsa stagione.

Nel girone H della serie D che verrà ufficialmente composto fra un paio di mesi, ci dovrebbero essere - il condizionale è d’obbligo dal momento che fra crisi finanziaria e calcio scommesse

sono parecchie le formazioni professionistiche, anche pugliesi che tremano al pensiero di poter essere spedite nell’inferno della serie D oltre a Brindisi altre sei squadre pugliesi (Nardò, Casarano, Grottaglie, Trani, Monopoli e Bisceglie), tre squadre lucane (Matera, Potenza e Francavilla in Sinni) ed 8 formazioni campane che verranno selezionate fra le circa 15 partecipanti alla serie D che, come è prassi, vengono suddivise fra girone H con pugliesi e lucane e girone I con calabresi e siciliane, anche per ragioni di ordine pubblico per evitare incroci pericolosi, con un sistema di turnazione e rotazione, stabilito di concerto con il Ministero dell’Interno, i cui criteri sono talmente capotici e misteriosi che sfuggono anche agli addetti ai lavori i quali ancora non comprendono le ragioni per cui la squadra di Salerno fu inserita addirittura ed immotivatamente nel girone laziale da cui fu tolto il Gaeta.

Riassumendo fra quest’oggi e lunedì il presidente Roma comunicherà i primi nomi relativi allo staff tecnico e dirigenziale, dopo di che si potrà cominciare a mettere mano alla squadra ed il fantacalciomercato, le cui notizie verranno irradiate in tempo reale da radio-tifo, tornerà ad essere, come è giusto che sia, il gioco preferito degli appassionati di calcio nei bar, reali o virtuali, e sotto gli ombrelloni al riparo della canicola estiva.

SPORT

VENERDÌ 15 GIUGNO 2012

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TAEKWONDO -I bambini dai 10 ai 12 anni hanno regalato soddisfazioni al maestro Campanella

Tante medaglieper i piccoli Successo al torneo nazionale Kim e Liu per il Tae Action Center BRINDISI - La societa di taekwondo Tae action center, guidata dal maestro Francesco Campanella, che riveste la carica di consigliere regionale F.I.TA., ha partecipato sabato 9 e domenica 10 al torneo nazionale kim e liu di combattimento riservato ai nati nel 2000/01/02. Alla gara hanno paeteciparo centinaia e centinaia di bambini provenienti dai migliori sodalizi di italia.

Della societa brindisina hanno partecipato: -Martinese Cristian cat.-34kg verdi/blu vincendo la medaglia d'argento e diventano vice campione nazionale con 3 combattimenti e perdendo la finale per soli due punti.

-Prutentino Andrea cat.-42kg verdi/blu vincendo la medaglia di bronzo con 3 combattimenti vinti per superiorita di 12 punti prima della fine dell incontro -Montanaro Andrea cat.-38kg gialle vincendo la medaglia di bronzo con due combattimenti vinti -Convertino Francesco cat.45kg verdi/blu vincendo la medaglia di bronzo con un combattimento vinto -Reho Emanuele cat.-55 kg verdi/blu vincendo la medaglia di bronzo -Quartulli Samuel ha perso per squalifica in quanto ha eseguita una tecnica al viso,vietata in questa fascia di etá,si troverà bene in futuro sicuramente quando diventerà cadetto A cioè quando puo colpire al viso.

Soddisfatto il maestro Campanella per i risultato ottenuti dai suoi piccoli atleti.

Prossimo appuntamento gli esami regionali di cintura nera poom/dan che si terranno a Taranto il 1 luglio.

Il maestro Francesco Campanella insieme ai suoi allievi

Bronzo per i ragazzi di Spinelli BRINDISI Nei giorni 9 e 10 giugno, presso l’impianto sportivo “Giulio Onesti” Acqua Acetosa (Roma), si è svolto il Torneo Nazionale “Kim & Liù” riservato alla categoria cadetti: Gruppo A anni 11 e 12; Gruppo B anni 10 maschile e femminile tutte le cinture.

Presenti tutte le Società affiliati alla FITA (Federazione Italiana Taekwondo) per un totale di 1.600 atleti partecipanti.Giorno 9 si sono svolti i combattimenti per il gruppo A su otto quadrati suddivisi in tre round da un minuto l’uno con 30 secondi d’intervallo e la manifestazione ha avuto una durate di 18 ore.Giorno 10 si sono svolti i combattimenti per il gruppo B e nel pomeriggio la gara di “Forme”.A quest’altro importantissimo appuntamento non poteva mancare la l’Associazione con a capo il Maestro Cosimo Spinelli c.n. 7° Dan.I

In questo fine settimana si è svolto nel complesso sportivo dell’acqua acetosa di Roma il torneo nazionale kim & Liu’ riservato ai bambini nati negli anni 2000-2002. Bellissimo momento di aggregazione e confronto di oltre millecinquecento bambini provenienti da tutta Italia. Alla competizione sportiva ha partecipato anche la societa’ “Gold Team” del M a e s t r o M a r c o Cazzato di Brindisi riscuotendo un meritato e ricco medagliere:un argento e due bronzi.I giovani atleti che tanto lustro hanno reso alla nostra

Il maestro Cosimo Spinelli con i suoi giovanissimi atleti

successi non sono mancati, quattro medaglie di bronzo sono conquistate dai giovanissimi atleti: Lorenzo Attore; Marco Cavaniglia; Agostino Perin e

Gabriele Romano, dopo avvincenti combattimenti. Bene si è comportato anche l’atleta Gioele Balestra che si è fermato ai quarti di finale.

Un argento e due bronzi per i giovani atleti allenati dal maestro Marco Cazzato

Buon medagliere per il Gold Team

Riccardo Sabatelli e Raffaele Ferrara, a sinistra Francesca Settembrini

citta’ sono Raffaele Ferrara,Francesca Settembrini,Riccardo Sabatelli e Alessandro Carriero.Frutto di un anno di duro impegno e sacrificio per i piccoli atleti che sono riusciti a coniugare l’attivita’ scolastica con quella sportiva grazie alla grande esperienza professionale ed educativa del Maestro Cazzato. L’esperienza capitolina si è rivelata una grande lezione di vita dove sono emersi i valori autentici della lealta’ e dell’onesta’ motivo per il quale lo sport va oltremodo incoraggiato e sostenuto per una crescita sana delle giovani generazioni.

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VENERDÌ 15 GIUGNO 2012

o n g u i g 5 1 1982

La nostra storia

QUEL GIORNO A BRINDISI

di MARIATERESA LANZILLOTTI

S

eminò bombe e panico per poi impiccarsi nel suo garage.

Il bracciante agricolo 53enne di Villa Castelli protagonista della storia volle vendicarsi di tutto e tutti prima di impiccarsi nel garage della sua abitazione, ormai devastata dalle otto bombe che aveva disseminato per il paese.

L’uomo nella notte del sabato precedente oltre provocare notevoli danni a molti edifici, comportò il ferimento di un 50enne del posto, anche lui bracciante agricolo e ricoverato presso l’ospedale di Grottaglie con una prognosi di guarigione 10 giorni.

Il tutto durò mezz’ora. Una sequenza di esplosione svegliò i residenti di Villa Castelli con un intervento di pochi minuti.

Il 53enne aveva organizzato tutto, se ne intendeva di esplosivi.

In passato era stato lui ad organizzare i fuochi d’artificio per la festa patronale della sua città. Questa volta preparò 8 ordigni.

Li caricò sulla sua Ford Transit, intorno all’una e trenta del sabato precedente, e poi diede il via al raid.

Incidente:muoiono due cegliesi Il 15 giugno del 1982 era martedì.

Sulle prime pagine dei giornali locali veniva data notizia dell’incidente mortale che coinvolse due cegliesi. Il tragico sinistro si consumò il sabato precedente, intorno alle 22.30 sulla strada che da Ostuni conduce a Villanova. I due ragazzi di Ceglie viaggiavano a bordo di una Fiat 124, guidata da un 46enne.

Riguardo alla dinamica dell’incidente, pare che in prossimità di una curva, il

mezzo sbandò andando a finire fuori strada. Ferite lievi per il conducente, danni mortali per i due giovani.

Dopo le proteste per l’allarme idrico a Ostuni arrivavano le autobotti per sopperire all’assenza di acqua.

A San Vito dei Normanni venne arrestato un netturbino 45enne. L’uomo dopo aver malmenato la moglie se ne andava in giro con la sua pistola pronta per sparare.

Ancora morti sulle strade. Questa volta furono un 75enne e un 61enne, entrambi di Carovigno. Persero la vita a seguito di un incidente sull’autostrada A16, nei pressi di Cerignola.

La protesta degli avvocati brindisini andava avanti. La mancanza di personale, presso il Tribunale locale, comportava che le cause venissero rimandate costantemente.

Mariateresa Lanzillotti

Mezz’ora di follia in paese: un uomo è rimasto ferito.Tanti i danni

Semina bombe poi si impicca Terrore a Villa Castelli a causa di un bracciante 53enne La prima a farne le spese fu sua suocera. La sua abitazione fu centrata in pieno dalla prima esplosione.

La seconda bomba il bracciante agricolo la posizionò di fronte alla casa del cognato.

Anche in questo caso ingenti danni all’abitazione.

La terza bomba fu posizionata nei pressi della casa di un secondo cognato e il copione si ripetè. Poi un altro cognato e la casa del padre dello stesso.

Poi fu la volta dell’abitazione

del sindacalista del paese. Il 53enne lo colpì per vendetta, pare che un po’ di tempo prima il sindacato gli avesse procurato fastidi per via della sua attività di caporale.

Infine, l’ultimo atto, quello più tragico, tornò a casa, aprì una finestra della sua abitazione, lanciò l’ultima bomba nel suo giardino e poi andò ad impiccarsi nel suo garage.

Il corpo di quell uomo, definito da tutti “un po’ strano” venne ritrovato privo di vita pochi minuti dai carabinieri.

RICERCA PERSONALE

PERSONAGGI NATI QUEL GIORNO Dušan Anđelković, calciatore serbo; Atli Gregersen, calciatore faroese; Paula Morales, attrice e modella uruguaiana; Angelo Rea, calciatore italiano; Carter Trevisani, hockeista su ghiaccio canadese; Berit Wiacker, bobbista tedesca.

Angelo Rea

Carter Trevisani

Paula Morales

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