Senso Orario 2011

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Dott.ssa Valentina Tanni

di voltaggio

rario

Curatrice della mostra

festival d’arte contemporanea

sens

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L’arte contemporanea è un oggetto misterioso per il profano. Il suo linguaggio può risultare criptico, le sue forme di espressione oscure e autoreferenziali, i suoi significati poco decifrabili. Il graduale allontanamento delle pratiche artistiche dalle forme storiche riconosciute (pittura, scultura, disegno), insieme all’irrompere sulla scena delle nuove tecnologie (cinema, video, digitale), ha contribuito, da un secolo a questa parte, a rendere l’oggetto d’arte di difficile identificazione e comprensione. Nonostante questo, la ricerca artistica rappresenta tutt’oggi una strategia fondamentale per la comprensione del mondo, della contemporaneità, dei cambiamenti umani e sociali più profondi. In fondo, gli artisti continuano a fare ciò che hanno sempre fatto: reinterpretano la realtà in forma poetica, offrendoci inediti e imprevisti sguardi sul mondo. Punti di vista che scavalcano la logica e si liberano dai legacci dell’utilitarismo, per connettersi direttamente con gli angoli più remoti del sentire umano. Per questo, la scelta del Comune di Voltaggio di chiamare degli artisti a lavorare sulla memoria del proprio territorio è particolarmente azzeccata, oltre che coraggiosa e lungimirante. Unisce la cultura con la promozione del territorio; la formazione e il mecenatismo; lo sguardo al futuro con la consapevolezza delle proprie radici. Per comprendere le opere, per entrare in relazione con questo (per molti nuovo) linguaggio, basta semplicemente fare attenzione, predisporsi all’ascolto, farsi guidare dalle suggestioni che l’opera fornisce. Il tema principale attorno a cui ruota la manifestazione è quello del tempo, inteso come dimensione plasmante dei luoghi e delle loro identità. In particolare, si intende evocare la storia passata tramite la forza creativa e interpretativa dell’arte del presente, un linguaggio capace di evocare e raccontare attraverso parole, immagini, suoni, odori. Le opere d’arte, insomma, assumono il ruolo di tramite tra ciò che eravamo e ciò che siamo, aiutandoci a prendere consapevolezza della nostra identità, un elemento sfuggente e in continuo cambiamento. Il titolo scelto per la manifestazione, “Senso Orario”, vuole simboleggiare proprio questo: il passare del tempo come forza ancestrale e inarrestabile, ma anche evocare la spinta verso il progresso come evoluzione e tendenza


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