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voltaggio prima edizione
Bianco-Valente Mariagrazia Pontorno Roberto Pugliese tamara Repetto Marcella Vanzo
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In occasione del Bicentenario della nascita di Maria Brignole Sale De Ferrari, Duchessa di Galliera
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1 luglio 2011 ore 11.00 - Conferenza stampa, Palazzo Comunale ore 16.00 - Convegno, Chiesa dei Cappuccini 2 luglio 2011 ore 10.00 - Inaugurazione della mostra, Partenza da Piazza Garibaldi Presentazione delle cinque installazioni artistiche temporanee nei luoghi legati alla figura storica della Duchessa di Galliera. Gli artisti e la curatrice accompagneranno i visitatori durante il percorso. Partenza del percorso guidato in Piazza Garibaldi. Luoghi del percorso: La Filanda, Ospedale Ricovero Sant'Agostino, Palazzo Ducale, Asilo Infantile e Scuola delle Fanciulle, Convento dei Cappuccini. Le installazioni saranno visibili ďŹ no al 2 ottobre 2011. Per i giorni e gli orari di apertura consultare il sito web o telefonare al numero 010.9601214 (Comune di Voltaggio) www.senso-orario.com | senso.orario.festival@gmail.com
SENSO ORARIO. Festival d’arte contemporanea di Voltaggio (AL) 1 luglio - 2 ottobre 2011 // Voltaggio (AL) - Prima edizione In occasione del Bicentenario della nascita di Maria Brignole Sale De Ferrari (1811-1888), Duchessa di Galliera Artisti: Bianco-Valente, Mariagrazia Pontorno, Roberto Pugliese, Tamara Repetto, Marcella Vanzo Mostra a cura di Valentina Tanni Grafica Alessandro Naldi Stampa Marinelli snc, Acqui Terme (AL) Promotori: Comune di Voltaggio, Fondazione Pio Istituto De Ferrari Brignole Sale in Voltaggio Main sponsor: Fondazione CRT, Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria Con il contributo di: MDA - Studio Legale Mordiglia Patrocini: Regione Piemonte, Provincia di Alessandria www.senso-orario.com Promotori:
Main Sponsor:
con il conributo di:
Patrocini:
MDA - Studio Legale Mordiglia Comune di Voltaggio
Fondazione Pio Istituto De Ferrari Brignole Sale in Voltaggio
Provincia di Alessandria
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Prefazione del Sindaco di Voltaggio, Lorenzo Repetto Messaggio del Prefetto e Presidente Fondazione Pio Istituto De Ferrari Brignole Sale in Voltaggio, Giuseppe Romano
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il convegno gli artisti e le opere Introduzione al Festival a cura di Valentina Tanni
Schede degli artisti Mappa
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Documentazione Storica
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Prefazione storica a cura di Salvatore Salidu
Ing. Lorenzo
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Sindaco di Voltaggio
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Repetto
Circa due anni fa mi fu donato un bel volume dedicato alla storia dell’Ospedale Galliera di Genova. Nella copertina del volume campeggiava una fotografia della Duchessa di Galliera, Maria Brignole Sale in De Ferrari. Qualche giorno dopo sfogliando il libro mi accorsi che si stava avvicinando la data del bicentenario della nascita della nobildonna. A margine di una seduta del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Pio Istituto De Ferrari Brignole Sale in Voltaggio, conversando con il Geom. Salvatore Salidu (consigliere dello stesso ente) appresi che nel 1911 il Pio Istituto e il Comune di Voltaggio festeggiarono i cento anni dalla nascita della Duchessa facendo affiggere una lapide commemorativa sulla facciata del Palazzo Comunale di Voltaggio. Troppo poco, mi dissi, per ricordare una figura così imponente nella storia del mio paese, di Genova e di Parigi. Nelle sedute successive del Consiglio di Amministrazione della Fondazione lanciai l’idea di organizzare un Festival d’arte a Voltaggio. L’idea non fu mia, ma di Tamara Repetto che incontrai nell’estate del 2010 e con la quale cominciammo ad abbozzare l’idea. Fu chiaro da subito che per un simile evento avremmo avuto bisogno del supporto di un curatore professionista in grado di definire i contenuti dell’evento e individuare gli artisti. Dopo un primo tentativo fallito sentimmo Valentina Tanni, indicatami da Tamara, che seppur molto giovane, è ricca di importanti esperienze. Nacquero così l’idea e il nome: Senso Orario, un Festival di Arte Contemporanea a Voltaggio. Il progetto fu presentato al CdA della Fondazione che per volontà del suo Presidente e con l’accordo di tutti i consiglieri decise di erogare un importante contributo per la realizzazione del Festival. Furono individuati gli artisti seguendo un preciso obiettivo: dovevano essere giovani e già affermati. Tamara Repetto fu la prima della lista. Le sue opere sono esposte in mezza Europa e il suo contributo all’evoluzione del design è ormai largamente riconosciuto. Tamara è anche l’unica artista voltaggina doc del gruppo. Grazie al contributo dell’Avv. Massimo Mordiglia scoprimmo Marcella Vanzo, artista milanese di talento letteralmente stregata dalla figura della Duchessa. Praticamente in contemporanea scegliemmo gli altri artisti: Bianco-Valente di Napoli, Maria Grazia Pontorno di Catania e Roberto Pugliese di Napoli.
Cinque artisti (anche se Bianco Valente è in realtà una coppia) per reinterpretare la figura della Duchessa a Voltaggio in cinque luoghi legati alla memoria della nobildonna. Quali luoghi? La scelta fu semplice: La Filanda, il Ricovero Sant’Agostino, il Palazzo Ducale, il palazzo dell’asilo e delle scuole e il convento dei Cappuccini. Un percorso quindi che unisce il paese di Voltaggio e tramanda l’opera pia di Maria Brignole Sale in De Ferrari. Il 1 luglio del 2011 il Festival avrà inizio e non mi par vero di essere già arrivati a questo punto; il tempo è volato.
Un ringraziamento particolare va a Massimo Mordiglia e allo studio legale Mordiglia per il supporto e il contributo economico erogato. Ringrazio i Padri Cappuccini ed in particolare, il Ministro Provinciale Frate Giampiero Gambaro per il supporto e la disponibilità ad ospitare il Convegno e un’opera d’arte all’interno del convento. Un grazie va alla Famiglia Delucchi proprietaria de La Filanda per aver accettato di ospitare un’opera d’arte all’interno del proprio porticato. Un sentito ringraziamento va al Dott. Marco Chiriotti della Regione Piemonte per l’attenzione che ha dimostrato per il nostro Festival e per le altre attività culturali voltaggine. Grazie al Dott. Ugo Cavallera, Vicepresidente della Regione Piemonte e alla Prof.ssa Maria Rita Rossa, Vice Presidente della Provincia di Alessandria, per aver accettato di fare parte del Comitato d’onore per i festeggiamenti. Un grazie di cuore a tutti coloro che ci hanno supportati e sopportati in questi mesi. Un grazie infine, il più grande, a Salvatore Salidu, senza il cui impegno, la cultura storica, l’abilità burocratica e la costanza questo Festival non esisterebbe.
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Desidero ringraziare il Presidente della Fondazione CRAL, Dott. Taverna e il Vice Presidente Arch. Ghè per il supporto e il contributo.
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Ringrazio la Fondazione CRT per il contributo erogato, il dott. Agostino Gatti della Provincia di Alessandria per il supporto ricevuto.
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Desidero esprimere un sincero ringraziamento nei confronti della Fondazione Pio Istituto De Ferrari Brignole Sale in Voltaggio del Presidente, dei Consiglieri per il contributo che hanno dato e del personale dell’E.O. Ospedali Galliera che con pazienza e dedizione ha collaborato al progetto.
S.E. Prefetto
Giuseppe Romano
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Presidente Fondazione Pio Istituto De Ferrari Brignole Sale in Voltaggio
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Quest'anno ricorre il bicentenario della nascita di Maria Brignole Sale De Ferrari, Duchessa di Galliera che, come noto, ha caratterizzato con i suoi interventi nei campi della cultura, dell'assistenza e della formazione la seconda metà dell'Ottocento genovese nonché voltaggino. Nell'occasione, la Fondazione Pio Istituto De Ferrari Brignole Sale - come già avvenne in occasione del centenario della nascita, quando aveva ricordato, assieme al Comune di Voltaggio, l'opera della munifica benefattrice “[...] che tanto sollievo arreca ai poveri infermi, ai vecchi ed alle famiglie meno abbienti del paese, per mezzo dell'Ospedale Ricovero, dell'Asilo infantile e della Scuola per fanciulle [...]” con l'apposizione di una lapide presso il Palazzo Municipale di allora - ha fornito il suo massimo contributo per l'organizzazione delle iniziative proposte dal Sindaco di Voltaggio. Anche in questa ricorrenza la Fondazione si vuole rendere interprete ed onorare, attraverso le iniziative che si svolgeranno, la memoria della Duchessa di Galliera.
Giuseppe Romano Prefetto Presidente del Comitato d’Onore
Geom. Salvatore
Salidu
Resp. dell’Ufficio di Segreteria Generale E.O. Ospedali Galliera
1. provvedere alla cura, assistenza e trattamento di dodici poveri infermi ed al ricovero e mantenimento di dodici poveri vecchi d’ambo i sessi; 2. mantenere l’Asilo Infantile per i poveri di Voltaggio; 3. mantenere nelle stesse case la Scuola per le fanciulle povere dello stesso Comune; 4. erogare sussidi e soccorsi ai poveri di Voltaggio nel caso che, adempiuti i tre primi scopi dell’istituto, sopravanzassero sulle rendite dei beni assegnati.
Per fare ciò provvede a: 1) restaurare ed ampliare l’antico Ospedale del Comune di Voltaggio (che successivamente acquisterà), di proprietà della Congregazione di Carità (a cui, con l’atto del 1877 aveva assegnato l’amministrazione del Pio Istituto) il cui accesso è destinato anche ai poveri infermi e vecchi del Comune di Fiaccone e successivamente del Comune di Parodi;
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Ma oltre i genovesi, anche per gli abitanti di alcuni comuni del basso Piemonte (Voltaggio, Fiaccone e successivamente Parodi) quello fu un Natale particolarmente ricco. Infatti, quel 22 dicembre 1877 “alle due circa pomeridiane” il Notaio Borsotto riceveva l’atto con il quale la Duchessa fondava “nel Comune di Voltaggio un Pio Istituto sotto il nome di Istituto De Ferrari Brignole Sale” allo scopo di:
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Il 22 dicembre del 1877, nell’imminenza del Natale, a Genova accade qualcosa di molto importante: i genovesi ricevono un dono inaspettato. Nel pomeriggio, davanti al Notaio Borsotto, Maria Brignole Sale, Duchessa di Galliera, vedova di Raffaele De Ferrari, uno degli uomini più ricchi del tempo, costituisce l’Opera Pia De Ferrari Brignole Sale, con la quale regala alla città di Genova tre ospedali, oggi riuniti nell’Ospedale Galliera.
2) acquistare alcune case da destinare all’asilo ed alla Scuola.
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A causa della cattiva gestione da parte della Congregazione di Carità nell’amministrazione del Pio Istituto, la Duchessa, con successivo atto del 28 ottobre 1879, revocava la Fondazione primitiva e, con successivi atti 22 marzo 1880 e 4 maggio 1885, la ricostituiva disponendo che l’amministrazione e la sede del Pio Istituto di Voltaggio fossero, in perpetuo, stabiliti in Genova presso l’Opera Pia De Ferrari Brignole Sale, sotto la Presidenza dell’Arcivescovo pro tempore di Genova, allo scopo di sottrarre per sempre il Pio Istituto a quelle influenze locali che si erano mostrate tanto nocive.
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Iniziative locali, più volte e in diversi periodi, hanno tentato di far tornare l’amministrazione del Pio Istituto a persone o enti del luogo. Dopo l’ultimo tentativo risalente al 1932, nel quale la Congregazione di Carità di Voltaggio richiedeva il decentramento del Pio Istituto dall’Opera Pia di Genova e la conseguente annessione alla Congregazione medesima, il 12 novembre 1932 il Ministero dell’Interno nel ritenere inammissibile la domanda, ravvisava comunque l’opportunità che il Consiglio di Amministrazione dell’Opera Pia di Genova, per la trattazione degli affari del Pio Istituto, venisse integrato con un altro membro, nominato dal Podestà di Voltaggio, previo accordo con i Podestà di Fraconalto e di Parodi. L’Amministrazione dell’Opera Pia ottemperò alla richiesta procedendo alla modifica statutaria. Con deliberazione n. 12 del 28 ottobre 2004, in relazione alle previsioni contenute nel decreto legislativo 4 maggio 2001, n. 207 il Pio Istituto viene trasformato nella Fondazione Pio Istituto De Ferrari Brignole Sale in Voltaggio, continuando l’attività nello spirito delle finalità originariamente volute dalla Fondatrice e nel Consiglio di Amministrazione siede come membro di diritto il Sindaco di Voltaggio. La Fondazione Pio Istituto di Voltaggio, dopo la cessione alla ASL di Novi Ligure del diritto superficiario, avvenuto nel 1999 per la durata di trenta anni, dell’area su cui insisteva l’edificio ospedaliero, ha avviato delle trattative per recuperare il medesimo edificio, oggi in pessimo stato manutentivo, per perseguire, adeguandoli ai tempi, gli scopi assistenziali della Fondatrice, che forse neanche avrebbe mai immaginato potessero continuare a quasi 134 anni da quel 22 dicembre 1877.
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Frontespizio dell'Atto Borsotto, con cui la Duchessa di Galliera fonda il Pio Istituto e dona numerosi beni immobili al Comune di Voltaggio.
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Piano delle masserie costituenti la ProprietĂ del Pio Istituto di Voltaggio.
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Pianta del Palazzo Ducale e del terreno annesso.
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Pianta del pianterreno del Convento dei Cappuccini.
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Pianta della Filanda.
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Regolamento di ammissione alle Scuole e agli Asili.
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Lettera del 30 aprile 1887 in cui la Duchessa chiede che nel regolamento interno delle Scuole sia vietato l’uso del tu nel rivolgersi ai bambini e qualunque castigo manuale.
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La Duchessa di Galliera
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Maria Brignole sale nacque a Genova il 5 aprile 1811 da Antonio Brignole Sale ed Artemisia Negrone. Appartenente ad una delle più prestigiose famiglie genovesi, la Duchessa di Galliera è stata una delle personalità più illustri della Genova dell’Ottocento ed è ricordata per la sua attività di filantropia.
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Andata sposa nel 1828, a soli diciassette anni, al marchese Raffaele De Ferrari, poco più tardi nominato da Papa Gregorio XVI Duca di Galliera, ricchissimo discendente di una famiglia di banchieri, ebbe da questi i titoli di Duchessa di Galliera e di Principessa di Lucedio, attraverso l’acquisto di terre e relativi blasoni. La vita della coppia fu segnata da un grave incidente che occorse al marito il quale uccise accidentalmente, mentre era intento a pulire un’arma da fuoco, il suo domestico. Sebbene l’inchiesta che ne seguì accertasse l’assoluta accidentalità dell’accaduto, il nobiluomo rimase sconvolto dal fatto tanto da decidere di immergersi nel lavoro che lo portò a Parigi. Fu nella capitale francese che fece fortuna sotto l’aspetto economico. Il marchese, che non amava Parigi, rimase in quella città, incoraggiato dalla moglie, innamorata della vita brillante della capitale, che temeva il colera che imperversava a Genova. La vita della duchessa seguì di pari passo quella del marito. Ritornato in patria e divenuto senatore del Regno nel 1858, il marchese De Ferrari si dedicò a opere di beneficenza e di pubblica utilità, partecipando nel 1874 con principesca larghezza alle spese per il grande ampliamento del porto di Genova, contributo che consentì la costruzione di alcuni moli (i moli Galliera, Lucedio e Giano). A segnare la vita della coppia fu anche la morte, in giovane età, di due figli Livia, 1828-1829, e soprattutto Andrea, 1831-1847 - mentre il terzo, Filippo, 1850-1917 scegliendo di assumere la cittadinanza francese - era per altro nato e cresciuto a Parigi - di fatto rinunciò all’eredità del padre. Nell’anno 1888, oltre che gli Ospedali Galliera, il S.Andrea e il San Filippo siti sul vecchio monastero delle clarisse e il nosocomio di San Raffaele in Coronata, Maria Brignole Sale De Ferrari fondò anche il Pio Istituto di Voltaggio. Il suo ruolo fu importante anche nella cultura a Genova, segnatamente per la donazione al Comune di Palazzo Rosso e il lascito ereditario di Palazzo Bianco, sedi principali oggi dei Musei di Strada Nuova. Fece costruire a Parigi un palazzo che doveva contenere la collezione d’arte
di famiglia, ma il governo francese decise di confiscare tutti i beni della famiglia d’Orléans e la Duchessa decise di lasciare lo stabile in piedi ma vuoto delle opere d’arte che portò nel 1887 a Genova in Palazzo Bianco. Inoltre, vicino a Parigi, fece costruire un orfanotrofio e un ritiro per anziani, costati ben 47 milioni di franchi. Tuttora in funzione sono un esempio dell’illuminato senso civico della nobildonna. Morì a Parigi all’età di 77 anni il 9 dicembre 1888 e la salma fu trasportata con un treno speciale a Voltri per essere tumulata, assieme al marito, nella cripta del Convento delle Grazie, che lei aveva acquistato dal Regno di Sardegna nel 1864 per restituirlo ai frati cappuccini, gli antichi proprietari, privati dalla legge del Regno Sabaudo delle proprietà. Lasciò in eredità all’Opera Pia che porta il nome dei Brignole Sale, la Villa Brignole Sale Duchessa di Galliera di Voltri che dal 1931 è ad uso - e in parte di proprietà - del Comune di Genova.
1 luglio 2011 ore 16.00 – Chiesa dei Cappuccini Relatori Prof. Paola Massa, Università di Genova Il periodo storico Dott. Piero Boccardo, Direttore dei Musei di Strada Nuova La Duchessa e l’Arte Geom. Salvatore Salidu, Resp. dell’Ufficio di Segreteria Generale E.O. Ospedali Galliera Il Pio Istituto di Voltaggio Dott. Matteo Frulio, Associazione Amici della Villa Duchessa di Galliera La Duchessa e la formazione Dott. Mario Marini, Presidente dell’Associazione Amici del Libro di Voltaggio La Duchessa e Voltaggio
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“Senso Orario” verrà inaugurata dal convegno “Per le strade della Duchessa”, un simposio volto a raccontare la storia di Maria Brignole Sale De Ferrari e della sua epoca.
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IL CONVEGNO PER LE STRADE DELLA DUCHESSA
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Dott.ssa Valentina Tanni
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Curatrice della mostra
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L’arte contemporanea è un oggetto misterioso per il profano. Il suo linguaggio può risultare criptico, le sue forme di espressione oscure e autoreferenziali, i suoi significati poco decifrabili. Il graduale allontanamento delle pratiche artistiche dalle forme storiche riconosciute (pittura, scultura, disegno), insieme all’irrompere sulla scena delle nuove tecnologie (cinema, video, digitale), ha contribuito, da un secolo a questa parte, a rendere l’oggetto d’arte di difficile identificazione e comprensione. Nonostante questo, la ricerca artistica rappresenta tutt’oggi una strategia fondamentale per la comprensione del mondo, della contemporaneità, dei cambiamenti umani e sociali più profondi. In fondo, gli artisti continuano a fare ciò che hanno sempre fatto: reinterpretano la realtà in forma poetica, offrendoci inediti e imprevisti sguardi sul mondo. Punti di vista che scavalcano la logica e si liberano dai legacci dell’utilitarismo, per connettersi direttamente con gli angoli più remoti del sentire umano. Per questo, la scelta del Comune di Voltaggio di chiamare degli artisti a lavorare sulla memoria del proprio territorio è particolarmente azzeccata, oltre che coraggiosa e lungimirante. Unisce la cultura con la promozione del territorio; la formazione e il mecenatismo; lo sguardo al futuro con la consapevolezza delle proprie radici. Per comprendere le opere, per entrare in relazione con questo (per molti nuovo) linguaggio, basta semplicemente fare attenzione, predisporsi all’ascolto, farsi guidare dalle suggestioni che l’opera fornisce. Il tema principale attorno a cui ruota la manifestazione è quello del tempo, inteso come dimensione plasmante dei luoghi e delle loro identità. In particolare, si intende evocare la storia passata tramite la forza creativa e interpretativa dell’arte del presente, un linguaggio capace di evocare e raccontare attraverso parole, immagini, suoni, odori. Le opere d’arte, insomma, assumono il ruolo di tramite tra ciò che eravamo e ciò che siamo, aiutandoci a prendere consapevolezza della nostra identità, un elemento sfuggente e in continuo cambiamento. Il titolo scelto per la manifestazione, “Senso Orario”, vuole simboleggiare proprio questo: il passare del tempo come forza ancestrale e inarrestabile, ma anche evocare la spinta verso il progresso come evoluzione e tendenza
Accanto alle opere, una serie di totem posizionati nei diversi punti del percorso offriranno un racconto storico dei luoghi, arricchito da preziosi documenti di archivio.
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Gli artisti sono stati invitati a trascorrere, lo scorso maggio, un periodo di studio e ricerca a Voltaggio, durante il quale hanno conosciuto il territorio, socializzato con la popolazione e preso ispirazione dalle immagini, i suoni, gli odori e le narrazioni del luogo. Hanno, soprattutto, ascoltato le storie legate alla straordinaria figura di Maria Brignole Sale, Duchessa di Galliera, eccezionale personaggio storico noto per l’imponente opera filantropica, l’innato senso della modernità, nonché per la tormentata e romanzesca vicenda biografica. Le cinque opere, realizzate appositamente per il Festival, sono state collocate in alcuni dei luoghi simbolo della storia della Duchessa a Voltaggio (La Filanda, l’Ospedale Ricovero Sant’Agostino, il Palazzo Ducale, il Convento dei Cappuccini). I lavori, molto diversi tra loro per stile, atmosfera e medium utilizzato, offrono una campionatura varia e stimolante delle diverse espressioni dell’arte contemporanea più recente. Manualità e tecnologia si incontrano ad esempio nel lavoro di Mariagrazia Pontorno, che realizza un omaggio alla Duchessa prendendo spunto dalla pittura antica ma servendosi anche della modellazione 3D. Anche Marcella Vanzo rievoca Maria Brignole Sale, facendola rivivere in un video grazie all’aiuto di Cinzia, una donna contemporanea che vive a Voltaggio. Roberto Pugliese e Tamara Repetto presentano invece due installazioni ambientali, che puntano a coinvolgere i sensi dello spettatore attraverso elementi sonori e richiami olfattivi. L’opera ideata da Bianco-Valente, infine, è un’installazione che interpreta il tema della relazione, evocando le ramificazioni invisibili ma persistenti dei legami che tessono la storia.
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al miglioramento. Allo stesso tempo, la parola “senso” può essere letta nella sua accezione legata all’universo delle sensazioni, fisiche ed emotive, attraverso le quali percepiamo il mondo circostante. Il senso del tempo, quindi, ma anche i sensi nel tempo.
Bianco-Valente
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www.bianco-valente.com Giovanna Bianco (1962, Latronico - PZ), Pino Valente (1967, Napoli). Vivono a Napoli
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Giovanna Bianco e Pino Valente, coppia nell’arte e nella vita da metà degli anni Novanta, lavorano prevalentemente con i nuovi media (video, videoinstallazioni ambientali). La loro ricerca si rivolge all’indagine di temi che mettono in rapporto arte e scienza: il corpo umano nella sua totalità, la percezione umana, i processi della memoria e le categorie dello spazio e del tempo. Le immagini e i suoni delle loro opere si fondano su attente analisi scientifiche e nel contempo fanno leva su un coinvolgimento emozionale del soggetto. Da alcuni anni gli artisti stanno orientando la loro ricerca sul concetto di relazione, inteso nel suo senso più ampio: spazio di relazioni è l’universo, dai macrocosmi astrali ai microcosmi organici, in una rete di relazioni è immersa la vita umana. Tra le numerose mostre, personali e collettive, si segnalano: la retrospettiva presso la GAM di Gallarate (Visibile invisibile. Bianco-Valente. Opere video e ambienti 19952008); Entità risonante al Pastificio Cerere, Roma; Bianco-Valente (con Mass) presso Artprojx Space, Londra, le numerose personali presso la Galleria Alfonso Artiaco di Napoli e Alfabeto Esteso alla Galleria d’Arte Contemporanea di Mestre.
Per Senso Orario hanno ideato l’opera “Dono di natura” realizzata negli spazi della Filanda. L’intervento, un disegno a carboncino realizzato a mano sui muri del porticato interno dell’edificio, riproduce il processo di ramificazione degli alberi. Un’evoluzione organica riconducibile a gran parte degli ecosistemi naturali (struttura neuronale, bronchi, sistema venoso, coralli), che in questo caso non solo sottolinea il profondo legame tra l’uomo e la natura, ma evoca anche il tema della relazione tra gli esseri umani e tra passato e presente.
LA FILANDA di voltaggio
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Dono di natura, 2011 installazione site specific, bozzetto preparatorio
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Convergenza evolutiva (particolare), 2010, Pastello bianco a cera su vetro, Installazione site specific per la mostra Net in Space, Museo MAXXI, Roma Convergenza evolutiva, 2010, Pastello bianco a cera su vetro, Installazione site specific per la mostra Net in Space, Museo MAXXI, Roma
Mariagrazia Pontorno
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www.mariagraziapontorno.com Catania, 1978. Vive a Roma
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Mariagrazia Pontorno lavora con il video, l’animazione, la fotografia e l’installazione. Dal 2004 insegna Installazioni Multimediali e Multimedia III presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone. Negli ultimi anni la sua ricerca si è focalizzata sull’uso dell’animazione 3D, così da ricreare immagini che rimandano alla vita quotidiana e allo scorrere del tempo. Il 3D è un linguaggio che permette di evocare paradossi visivi: ciò che sembra familiare, sicuro e conosciuto improvvisamente appare distante, estraneo e perturbante. Grazie all’uso di sofisticati software di videoanimazione, l’artista ricostruisce in modo realistico scene in cui il confine tra finzione e realtà appare labile e immateriale, come i pixel delle sue immagini. La riproduzione artificiale di movimenti naturali, quali quelli provocati dal vento, si fa veicolo di molteplici riflessioni sulle possibilità estetiche della tecnologia, così come sui tempi della natura in rapporto a quelli dell’elaborazione digitale. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, tra cui si segnalano: Volincielo, Murat 122, Bari; Roots, Lithium Project, Not Gallery, Napoli; Matera 2019, una porta sulla città, Matera; Scaffoldings, Harlem Studio Fellowship, New York; Il giardino di Maresa, Museo Laboratorio d’Arte Contemporanea, Roma; Alice Hair Deflector, Galleria Monitor, Roma.
Per Senso Orario ha ideato l’opera “Ovale ‘11”, posizionata all’interno del Convento dei Cappuccini. L’opera riunisce una serie di suggestioni legate alla figura della Duchessa di Galliera, protagonista assoluta del lavoro. L’ovale, un oggetto che si situa magicamente a cavallo tra tradizione e contemporaneità, mescola tecniche e iconografie tradizionali con l’estetica delle nuove tecnologie (il 3d in particolare). Il legame tra presente e passato viene così reso evidente sia da un punto di vista concettuale che materiale, in un’opera densa di simbologie.
Roots, 2010 still da videoanimazione 3D, 2’36’’
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L’OPERA
Ovale ’11, 2011, particolare di voltaggio
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CONVENTO DEI CAPPUCCINI
Ovale ’11, 2011 bozzetto preparatorio
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Roberto Pugliese
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www.robertopugliese.com Napoli, 1982. Vive a Napoli
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Roberto Pugliese si diploma nel 2000 come perito informatico e nel 2008 consegue il diploma di laurea in Musica Elettronica presso il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli sotto la guida del Maestro Agostino di Scipio. Dallo stesso anno insegna presso il Conservatorio di Napoli nei corsi di Sistemi Musicali Digitali e Laboratorio di Elettroacustica e Informatica. La sua ricerca trae energia principalmente da due correnti artistiche: la sound art e l’arte cinetica e programmata. Servendosi dell’utilizzo di apparecchiature meccaniche pilotate da software che interagiscono tra di loro, con l’ambiente che le circonda e con il fruitore, l’artista intende esplorare i fenomeni legati al suono e analizzare i processi che la psiche umana utilizza per differenziare le strutture di origine naturale da quelle artificiali. Grande attenzione viene data all’indagine sul rapporto tra uomo e tecnologia e tra arte e tecnologia, assegnando un ruolo di primaria importanza anche all’aspetto visivo. Tra le numerose mostre personali e collettive, ricordiamo: Unexpected Machines presso la Galerie Mario Mazzoli di Berlino; Soniche vibrazioni computazionali presso Studio La Città, Verona; Ivy Noise allo IED di Madrid e Critici Ostinati ritmici presso la Galleria VM21 di Roma.
Per Senso Orario ha ideato l’opera “Eterei frammenti sonori”, installata negli spazi dell’ex-ciabattino nel Palazzo Ducale. Il lavoro, un’installazione audio, nasce dall’idea di mettere in evidenza le caratteristiche sonore della zona, con una particolare attenzione a quei suoni che, nonostante facciano parte della vita quotidiana dei cittadini, spesso non vengono notati. Attraverso una serie di registrazioni di natura sia ambientale che sociale, successivamente rielaborate dall’artista, l’opera vuole costruire un racconto sonoro che si serve di energie captate sul territorio.
PALAZZO DUCALE di voltaggio
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Unità minime di sensibilità, 2011 Installazione sonora interattiva
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L’OPERA
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Eterei frammenti sonori, 2011 bozzetti preparatori
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Genova, 1973. Vive a Voltaggio (AL)
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La ricerca di Tamara Repetto esplora i disagi del vivere contemporaneo (insonnia, difficoltà di contatto, crisi di panico, disturbi alimentari, sovraeccitazione mentale, dipendenze) partendo dal proprio vissuto. Una posizione individualista, ma mai narcisistica, volta a generare condivisione. I mezzi utilizzati dall’artista sono molteplici: l’installazione, con l’uso di odori, luci, suoni ed elementi interattivi; ma anche la scultura, il disegno e la performance. Tamara Repetto ha studiato all’Istituto d’Arte Jona Ottolenghi di Acqui Terme e alla scuola Arte e Messaggio del Castello Sforzesco Milano. Tra le ultime mostre ricordiamo: Soap Opera al Castello di Rivara (Torino), Condotti Cronoarmonici alla Galleria Mario Mazzoli di Berlino, Selection, presso Yvonne Artecontemporanea di Vicenza. Opere in permanenza: Castello di Rivara, Museo Galleria Civica di Alessandria, Biblioteca civica Alessandria, Museo dei lumi Casale Monferrato.
Per Senso Orario ha ideato l’opera “Il tempo delle piogge”, installata nell’Ospedale Ricovero Sant’Agostino. Un’installazione ambientale che punta a coinvolgere tutti i sensi, compreso l’olfatto, senso spesso trascurato e messo in secondo piano. Protagonista dell’opera è l’acqua, intesa come elemento vivificante, mezzo di comunicazione, canale di trasmissione di energia. All’interno dell’installazione il visitatore vivrà un’esperienza sinestetica grazie al sapiente uso degli odori, che costruiranno delicati racconti olfattivi in grado di suggerire percorsi nella memoria.
Il tempo delle piogge, , 2011 installazione ambientale, bozzetto preparatorio
Si ringraziano: Tommaso Repetto per l’assistenza tecnica e realizzativa Oikos Frangrances per la gentile collaborazione
RICOVERO SANT’AGOSTINO di voltaggio
rario
festival d’arte contemporanea
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Insonnia, 2010, installazione interattiva
L’OPERA
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Marcella Vanzo
di voltaggio
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www.marcellavanzo.com Milano, 1973. Vive a Milano
festival d’arte contemporanea
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Marcella Vanzo nel suo lavoro indaga le varie dimensioni dell’essere umano, da quella mitica a quella politica, con video, performance, foto e installazioni. Quotidianità e finzione si fondono in una trama fitta che mette in discussione la rappresentazione della realtà. Nel 2004 vince il premio Artisti Emergenti di Acacia, nel 2006 il Premio New York. Le sue personali sono allo Studio Guenzani di Milano e alla Galleria Continua. Partecipa a numerose mostre collettive in Italia e all’estero; a Performa nel 2009 a New York e alla Biennale di Praga nel 2011. Lo scorso dicembre ha esordito con la performance Rumors al Teatro di Studio di Scandicci. Partecipa a video festival nazionali e internazionali e le sue opere sono parte di collezioni pubbliche e private.
Per Senso Orario ha ideato l’opera “GRIS”, installata nell’atrio del Palazzo Ducale. L’installazione, composta da un video e una fotografia, reinterpreta la figura della Duchessa di Galliera mettendo l’accento sull’elemento umano più che su quello storico e “mitico”. Maria Brignole Sale viene rievocata attraverso la presenza di una donna contemporanea di Voltaggio, che veste i suoi panni e attraversa i luoghi legati alla sua memoria, facendoli rivivere e risuonare di nuove suggestioni.
PALAZZO DUCALE di voltaggio
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Les Amants Immortels (Man Ray), 2011 tecnica mista, 28 x 25 x 4,5 cm
L’OPERA
festival d’arte contemporanea
sens
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GRIS, 2011 installazione, misure variabili e videoproiezione, colour, sound, 4’ Un ringraziamento speciale a Cinzia Cavo.
La Filanda
Ospedale Ricovero Sant’Agostino
Piazza Garibaldi Palazzo Ducale Asilo Infantile e Scuola delle Fanciulle
Convento dei Cappuccini
Promotori:
Main Sponsor:
con il conributo di:
Patrocini:
MDA - Studio Legale Mordiglia Comune di Voltaggio
Fondazione Pio Istituto De Ferrari Brignole Sale in Voltaggio
Provincia di Alessandria