Traduzione italiana della Presentazione Orale selezionata dalla WADD per il II Congresso Internazionale WADD, Firenze 25-27 Ottobre 2018 L'alterazione della coscienza sensoriale del Sé quale aspetto determinante il craving nel gioco d'azzardo patologico e nelle patologie del comportamento alimentare. Uno studio pilota. Emanuela Atzori
Introduzione Una difficoltà nel percepire e dare una corretta interpretazione cognitiva a stimoli provenienti dal corpo insieme ad una difficoltà nel percepire e definire le emozioni in modo accurato è stata riportata da lungo tempo in pazienti con patologie del comportamento alimentare e abuso di sostanze (Bruch, 1962; Kristal, 1962; Kristal, 1982). Questo primo nucleo eidetico è stato indissolubilmente connesso con una difficoltà nel percepire gli altri come comprensibili ( Lorenzi &Pazzagli, 2006). Una potenziale relazione tra difficoltà percettive e concettuali e gioco d'azzardo patologico è stata esplorata in questo studio visto che, come l'abuso di sostanze, comporta una ricerca compulsiva di un' alto livello di stimolazioni mentali e sensoriali. L'obiettivo di questo lavoro è quello di mettere in luce le similitudini cliniche tra gioco d'azzardo patologico, patologie del comportamento alimentare e abuso di sostanze, sviluppando una ricerca sui possibili fattori psichici alla base di un deficit nella coscienza sensoriale del Sé, per cui l'immagine interiore del corpo e della persona non viene rappresentata in modo fermo, con il risultato che la relazione tra la parte psicologica e la parte somatica del proprio Sé appare esposta ad una disintegrazione di tipo psicopatologico. In accordo con un approccio largamente condiviso è possibile considerare che questa atipica e inaspettata esperienza del proprio corpo possa condurre verso un'ampia gamma di sviluppi psicopatologici, e anche se non è strutturalmente prodromica di un esordio psicotico ne può indurre il rischio (Lorenzi&Pazzagli,2006). Dunque, la necessità di definire strumenti per diagnosticarla e risolverla in un trattamento terapeutico risulta della massima importanza. (Slide 2) Metodo: Il processo diagnostico è condotto attraverso un metodo integrato di osservazione clinica e di valutazione per cui il cruciale strumento cognitivo è costituito dalla sensibilità del terapeuta e dalla sua abilità nel valutare la qualità delle reazioni mentali del paziente agli stimoli originati dallo sviluppo della relazione terapeutica, inclusa l'attività onirica, che nella teorizzazione di Fagioli è concettualizzata come un'attività di pensiero che si esprime attraverso il linguaggio non verbale delle immagini oniriche. Questa valutazione clinica di tipo qualitativo è considerata insieme all'uso di strumenti valutativi strandardizzati, al fine di costituire prova di ipotesi esplicativa. (Slide 3) La piattaforma teorica sulla quale fondo il mio lavoro è conosciuta con il nome di Teoria della Nascita, sistematizzata da Massimo Fagioli nel 1971. Fagioli è andato oltre il dualismo mente-corpo , teorizzando l'origine dell'identità umana alla nascita, quando la nuova e potente stimolazione della retina da parte della luce, causa l'attivazione della corteccia e, nello stesso istante, la formazione di