POLITICA
Sabato 10 Ottobre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO |
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IL CONTO ALLA FINE LO PAGA MARINO » PINO CORRIAS
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e Ignazio Marino ci ripensasse, se facesse delle dimissioni una pallottola di carta e la puntasse contro chi adesso esulta, se queste dimissioni le rifiutasse nel modo che sa, con la bizzarria di cui è capace, mi farebbe felice. Anzi di più: diverrei una sua fan, ballerei il tango per una notte intera. Lo rivoterei alle prossime elezioni. Perché Marino è quello che è, ma quegli altri sono iene a cui non frega nulla di Roma. Avevano bisogno di una preda, hanno ordito un agguato”.
OGNI CITTÀ ha un’anima, quella di Roma Capitale abita a tavola e apparecchia la cena. I sindaci delle altre città cadono per appalti, tangenti e malavita, quello di Roma per un abbacchio al Girarrosto, ristorante di cinematografari e tavolate notturne. L’assessore alla legalità Alfonso Sabella dice che “finisce tutto per una leggerezza”. Si sbaglia. Nella post politica che sempre si adden-
Fugge dal dolore?
Fugge dalla vita vera. Fugge esattamente come Matteo Renzi, il capostipite di questa mejo gioventù. Ieri Roma bruciava e il premier era con le eccellenze emiliane. Sempre pronto e in prima fila alla partita di tennis, in ultima quando deve avere occhi per gli ultimi. So’ uguali uguali. Ma Marino ha un atout che Renzi non può permettersi di vantare: è fuori dalla fanghiglia del potere dei predatori, di coloro che adesso contano le bottiglie di vino, se la moglie ha mangiato bresaola o pasticcio siciliano, e non ricordano chi ha dato le chiavi del Campidoglio a Buzzi, chi ha reso inservibile il 65 per cento degli autobus della Capitale, chi ha concesso – per sette euro e 75 centesimi di affitto al mese – settemila abitazioni di proprietà pubblica. Chi ha messo in bilancio e speso come assistenza ai nomadi, 270mila euro all’anno per famiglia.
Un magna magna rivoltante, del quale Marino è totalmente estraneo. I suoi errori, che pure sono niente male, sono stati altri: non capire che una città ha bisogno di essere curata ogni giorno,
vaticani. Ha una tale forza di attrazione che persino un sindaco venuto dallo spazio come Ignazio Marino, ci si è accomodato con tutte le scarpe. Finendo per credersi anche lui un invitato e non un intruso. Si può avere una tagliata e una bottiglia di Sanct Valentin? Come no. Il povero Marino credeva che avrebbero pagato gli altri, cioè noi, tramite carta di credito. Invece il conto era per lui.
“Il Papa non doveva permettersi di attaccarlo, io sto col Marziano” Non è lui ad aver spalancato le porte a Mafia Capitale, adesso spero li faccia schiumare tutti
Sabrina Ferilli, secondo lei Marino chi è? Anzi cos’è?
Un uomo inadeguato, è figlio di questo tempo e partecipe dei successi di questa nuova classe dirigente che fa dell’apparenza la propria cifra, l’essenza dell’esistenza. Il sindaco di Roma c’è stato sempre nelle belle notizie, pronto a mettere il suo sorriso davanti all’aiuoletta pulita, a spumeggiare di felicità nella celebrazione del matrimonio tra gay, ad annunciare ora la pedonalizzazione, ora la moralizzazione, ora la bonifica. Con gli annunci oppure in compagnia delle belle notizie lui è sempre stato presente. Con le brutte, con i Casamonica re di Roma, è andato ai Caraibi.
sa sul cielo di Roma le cene sono la sostanza, i programmi elettorali l’apparenza. Chiedere conferma a Er Batman che le praticava con una certa competenza e a Giuliano Ferrara che le teorizza con il suo sostanzioso cinismo. La cena è da sempre il rito dei molti mondi che compongono Roma uno strato alla volta, cominciando dalle porchette delle periferie, per finire alle aragoste dei super attici e ai consommé
Sabrina Ferilli L’attrice romana promette: “Se rimane, resto al suo fianco e ballo il tango per una notte intera. Forse è inadeguato, ma non mafioso”
L’INTERVISTA
» ANTONELLO CAPORALE
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Quando c’è una cosa spiacevole fugge dalla vita vera, come Renzi Gli imputo questo, ma adesso rimanga
L’attrice romana Sabrina Ferilli
ha bisogno di vedere che fai e non solo annunci. Però, diamine!
poteva permettere. Eppure, ha visto che silenzio?
C’è il Giubileo della Misericordia, siamo tutti devoti.
Diamine cosa?
Che il Papa si senta in dovere di fare un comunicato per sfancularlo è – posso dirlo? – decisamente inaudito. Tutta la stima e la deferenza, ma Bergoglio non se lo
CINGUETTII
Iene, pronti all’agguato. La Panda ’ndo sta’? La multa, la gita, la cravatta, lo scontrino. E il ristoratore che ricorda esattamente che due anni
fa c’era la moglie e anche quante briciole lasciò sulla tovaglia, e la Comunità di Sant’Egidio pronta a segnalare che quella volta no, loro non hanno magnato, ma forse l’altra precedente... E tutti a gridare: scandalo! Se fai il puro c’è sempre qualcuno più puro di te che poi ti epura.
Purezza? Schifezza direi. Perché in un mondo di gattopardi, di gente che fa marcire Roma, rende gli abitanti sporchi come chi li guida, si grida allo scandalo per fregnacce e si tace sulle milizie di furbi e ladri che hanno saccheggiato la città. È così grande l’ipocrisia che nemmeno l’Everest. Marino, non ti dimettere più.
Falli schiumare Forrest Gump. Sarà bizzarro e inadeguato, ma non ladro. Non è lui ad aver spalancato le porte alla mafia, non è lui il corrotto. E io non voglio che oramai la censura si attivi solo per le cazzatelle, che la bottiglia di vino da cinquanta euro debba far decidere le dimissioni. Invece mi sembra che stiamo andando proprio verso questo nuovo traguardo dell’immoralità: si bruciano soldi, speranze collettive, si macchia sistematicamente l’onore, e tutto tace. Ma guai a te se hai la cravatta sporca di sugo: le tagliatelle dove le hai mangiate? E quanto hai speso? Cento euro? Vergogna.
Hidalgo e De Blasio solidali. Mobilitazione web
Parigi e New York col chirurgo Domani a Roma sostenitori in piazza
U
n pensiero per Ignazio Marino che lascia il Comune di Roma. Resterà per me il sindaco che ha osato sfidare la mafia”. Così in un tweet il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo. Un attestato di stima arriva anche da Oltreoceano, dove il sindaco di New York, Bill de Blasio, lo ha ringraziato, definendolo “uno dei leader italiani che lo hanno ispirato”. E non è l’unico, nelle ultime ore, a manifestare sostegno. C’è addirittura una raccolta di firme su Change.org, la piattaforma online di petizioni, per chiedergli di ripensarci che ha raccolto oltre 13.000 firme in un solo pomeriggio. Due giorni fa, nelle ore che hanno preceduto il passo indietro, in tanti, con l’hashtag #Marinoresisti, hanno manifestato solidarietà al sindaco-chirurgo.
Anne Hidalgo con Ignazio Marino
Su Twitterè arrivato il sostegno di Alessandro Gassman: “Tutti contro uno non mi è mai piaciuto”. “Da domani –ironizza Rosario Fiorello – tutte le buche di Roma si autotapperanno”. Insomma, i problemi di Roma non sono risolti dal passo indietro. “Adesso per il Pd è tutto apposto – evidenzia Pippo Civati –, ma spero
che questo apra gli occhi a molti sul disastro del Pd romano”. Stessa linea per Stefano Fassina: “È triste assistere all’uscita di scena di chi aveva incominciato a aggredire malaffare. È, invece, insostenibile il Pd”. Su Change.org si invoca il ritiro delle dimissioni: “Sindaco lo faccia per chi ha capito il valore di quello che è riuscito a fare in 27 mesi”. Di seguito in 40 punti le “buone azioni” di Marino. Su Facebook è stato creato l’evento “Basta guardare, #movemose”per invitare i cittadini in Campidoglio domani mattina “a sostegno di una politica che riconosca e continui ciò che il sindaco ha iniziato, come la denuncia alle mafie”. FQ
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Lei è magnificamente sola, in netta minoranza.
Ma essere in minoranza non vuol dire avere torto. Non è un’equazione possibile, mio caro. La maggioranza detterà la linea non l’etica, né segnerà il confine del giusto dall’ingiusto. Né misurerà la distanza dell’apparenza dalla realtà.
Solo l’apparenza conta. Appari come non sei, e la realtà è nascosta, taciuta, vilipesa. Ha visto mai Renzi partecipare a un dolore, partecipe di una disfatta personale o anche collettiva? Mai. Le macerie cadono sempre sulla testa dei più deboli. Lui pulito, ordinato e pettinato trova conforto nel sorriso da categoria enduro. Sta sempre con chi vince: la tennista che si aggiudica il Grande Slam, il regista che vince l’Oscar, l’astronauta che raggiunge le stelle, il ristoratore che fa ballare la samba ai carciofi. Marino in questo è un eccellente socio. Il socio del sorriso. Sorrida di meno e sfanghi di più. Oppure, se capisce che l’hanno accerchiato... Gli hanno teso un agguato?
E che dubbio c’è? Se capisce che è caduto in un trappolone (e poteva pure stare attento alla carta di credito) fugga via. Parta per i Caraibi, e questa volta se la prenda comoda.
Biografia
SABRINA FERILLI Nata 51 anni fa a Roma, suo padre era un dirigente del Pci. Cresciuta a Fiano Romano, ha poi studiato al liceo Orazio di Roma e al Centro sperimentale di cinematografia Dopo piccole parti la celebrità arriva nel 1994 con il film, ambientato nell’operaia Piombino, ”La bella vita” di Paolo Virzì. Nella storia della città il suo spogliarello nel 2001 per lo scudetto della Roma
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