Don Lorenzo Milani Biografia per immagini a cura di
Andrea Cecconi e Stefano Zecchi contributi di
Eraldo Affinati, Ernesto Balducci, Andrea Bigalli, Sandra Gesualdi
Don Lorenzo Milani Biografia per immagini a cura di Andrea Cecconi e Stefano Zecchi contributi di Eraldo Affinati, Ernesto Balducci, Andrea Bigalli, Sandra Gesualdi
Società
Editrice Fiorentina
© 2021 Società Editrice Fiorentina via Aretina, 298 - 50136 Firenze tel. 055 5532924 info@sefeditrice.it www.sefeditrice.it facebook account www.facebook.com/sefeditrice twitter account @sefeditrice instagram account @sef_editrice isbn 978-88-6032-617-1 Proprietà letteraria riservata Riproduzione, in qualsiasi forma, intera o parziale, vietata Il testo di Ernesto Balducci pubblicato alle pp. 133-135 è stato gentilmente concesso dalla Fondazione Ernesto Balducci. Le foto pubblicate nel presente volume sono di proprietà della Fondazione Ernesto Balducci (per gentile concessione) tranne quelle alle pp. 25, 125 (Donato Pineider, per gentile concessione) e 129 (Stefano Zecchi, per gentile concessione). Copertina a cura di Milko Manetti
Indice
7 Premessa Andrea Cecconi e Stefano Zecchi 9
La rivoluzione del giovane Lorenzo Eraldo Affinati
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La storia, le immagini, la memoria Andrea Bigalli
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Gli occhi della gioia Sandra Gesualdi
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Cronologia biografica a cura di Stefano Zecchi
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I primi vent’anni
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La seconda nascita
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Nota bibliografica
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Don Milani Ernesto Balducci
Premessa
U
n altro libro su don Lorenzo Milani? Una domanda scontata e spontanea per i lettori e i seguaci del priore di Barbiana. Tanti libri, tanti film, tante rappresentazioni teatrali, tanti convegni, tanti servizi radiofonici e televisivi, tante pubblicazioni, per non dire della vastissima proliferazione di associazioni, gruppi, centri studi, strade e scuole intitolate al suo nome e ispirati alla sua esperienza di maestro, di prete e di testimone autentico di quel Gesù morto, crocifisso e risorto che lui vedeva nei suoi ragazzi. «Ho voluto più bene a voi che a Dio, ma ho la speranza che lui non stia attento a queste sottigliezze e abbia scritto tutto al suo conto» le sue ultime parole prima di morire. Ma questo non è l’ennesimo libro su don Lorenzo. Per la prima volta la sua vita viene ripercorsa attraverso immagini e foto fra cui molte inedite. Dalla nascita a Firenze in viale Principe Eugenio (oggi viale Gramsci) alla visita di papa Francesco il 20 giugno 2017 alla tomba di don Lorenzo a Barbiana. È un lasciare alle sole immagini la capacità di “parlare”, di suscitare nel lettore emozioni, suggestioni e commozioni attraverso il non-detto, il silenzio, appunto. Anche se è necessario premettere che la selezione iconografica è riuscita a rappresentare solo in parte il divario realmente avvertito, dall’osservazione della raccolta nella sua completezza, tra la realtà sociale e culturale vissuta dal giovane Lorenzo per tutta l’infanzia e l’adolescenza e quella successiva alla sua ordinazione sacerdotale. A Elena Milani, sorella di Lorenzo, va il pensiero e la gratitudine dei curatori per aver permesso di rinnovare in questo modo il loro apprezzamento e la loro considerazione nei confronti di don Lorenzo e della 7
sua figura di maestro, educatore e prete. Tutte le immagini che seguono, escluse quelle dell’abitazione dove è nato, dove è morto e la foto di papa Francesco sulla tomba a Barbiana, sono state infatti riprodotte da quelle originali conservate negli album di famiglia che Elena e suo marito Erseo Polacco hanno voluto donare alla Fondazione Ernesto Balducci che le ha messe a disposizione per questo progetto editoriale. Si vuole infine ripercorrere attraverso le immagini l’esperienza umana e di fede di un personaggio le cui motivazioni esistenziali trovarono davvero le loro ragioni più profonde nel mistero dell’uomo e di Dio. Un ringraziamento a Donato Pineider per le foto dell’abitazione dov’è nato don Lorenzo e della targa che indica l’abitazione dov’è morto, gentilmente concesse. Un ringraziamento particolare all’amico Gian Franco Riccioni, primo bibliografo delle opere di Milani e amico della sua famiglia, curatore insieme a Cecconi della precedente edizione del volume. Andrea Cecconi e Stefano Zecchi
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i primi vent’anni
Domenica 27 maggio 1923: Lorenzo Milani, secondo di tre fratelli, nasce a Firenze in un’elegante palazzina nel viale Principe Eugenio 9 (l’attuale viale Antonio Gramsci; l’abitazione porta il numero civico 25). La famiglia faceva parte dell’alta borghesia fiorentina. In quel periodo c’erano a Firenze una quindicina di auto private, il babbo di Lorenzo ne possedeva due.
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«Nel periodo tra le due guerre mondiali, un poderino in Chianti era, per i fiorentini, sinonimo di benessere. I Milani possedevano una tenuta di venticinque poderi a Gigliola presso Montespertoli (…). A parte le vacanze invernali in montagna a sciare, a parte i viaggi in Italia e all’estero, la famiglia divideva la propria esistenza senza lavoro e senza problemi fra tre proprietà: la palazzina sui viali di circonvallazione a Firenze; la villa di campagna “La Gigliola”; “Il Ginepro”, villa sul mare a Castiglioncello». (Neera Fallaci, Dalla parte dell’ultimo, Milano, Milano Libri Edizioni, 1974, p. 14)
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Casa poderale “La Gigliola” a Montespertoli (faceva parte di un podere) 27
Autunno 1928, Adriano, i cugini Paolo e Lalla, gli zii Lina e Giorgio, un’amica di famiglia, la madre Alice con Lorenzo presso il giardino della casa poderale “La Gigliola” 28
Novembre 1929, “La Gigliola”. Lorenzo con la piccola Elena, sorella minore, e Adriano, il maggiore 29
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la seconda nascita
«Cara mamma, ti scriverò meglio dopo gli esercizi. Per ora ti dico solo che va tutto bene e anzi è inaspettatamente bello e simpatico. Anche la camera che è calda perché è piccina, in un cortile chiuso. Non mi mandare altro mangiare per ora perché si sta benissimo e non finisco neanche quello che ho. Nella tasca del babbo ci deve essere un libretto per Elena. Penso molto a te e ti voglio bene. Tuo». Lorenzo Firenze, 10 novembre 1943» (Lorenzo Milani, Lettere alla mamma. 1943-1947, Milano, Mondadori, 1973, p. 9)
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1943, Chiesa di San Donato a Calenzano, periferia operaia di Firenze 85
Natale 1943, Lorenzo con la madre
(nella pagina seguente) Estate 1946, Lorenzo in vacanza a Trepalle, una frazione di Livigno 86
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«Il grande giorno arrivò domenica 13 luglio 1947. La cerimonia si svolse in Santa Maria del Fiore, Duomo di Firenze, e la consacrazione avvenne per mano del cardinale Elia Dalla Costa. Il giorno dopo Lorenzo Milani celebrò la prima Messa in S. Michele a Visdomini, la chiesa del suo direttore spirituale. “Era trasfigurato”, racconta Raffaele Bensi. “Pensavo: e adesso dove me lo mandano questo ragazzo? Se me lo mandano accanto ad un parroco che non lo capisce, son dolori”. Per questo, di propria iniziativa, Bensi andò da monsignor Tirapani che aveva la responsabilità della destinazione dei sacerdoti nella diocesi fiorentina, e chiese di dare a Lorenzo “un paterno parroco”. Gli fu concesso: si chiamava Daniele Pugi, ed era proposto a San Donato di Calenzano» (Neera Fallaci, Dalla parte dell’ultimo, cit., p. 103)
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Calenzano, estate 1948 don Lorenzo con i ragazzi di san Donato 89