per scenette, costumi e trucchi, ban e danze inerenti al tema. Mai sentito parlare del Battutario? È una raccolta di frasi celebri che si compone al campo, ovviamente saranno le più divertenti e particolari (sono escluse le battute irripetibili). Si tengono da parte e si utilizzano sia con scenette che ricompongono l’occasione in cui sono state pronunciate, sia in rubriche dedicate, come lo stupidario del campo. Se non volete crearvi dei nemici, è meglio che manteniate riservato il nome dell’autrice/autore, a meno che non sia avvenuto sotto le orecchie di tutti! Se la Squadriglia o qualcuno dei suoi membri è particolarmente abile in qualche tecnica espressiva, senza esagerare per non venire a noia, fate però in modo di sfruttare queste capacità. Alcuni mezzi sono particolarmente efficaci e semplici (il radiodramma, i quadri fissi e mobili) altri un po’ più complessi (il coro parlato, la recitazione, il musical semplificato), ma molto suggestivi se ben fatti. Radiodramma (è il modo in cui si trasporta un racconto o un libro per essere ascoltato alla radio): comprende un lettore, personaggi, rumoristi. C’è una storia narrata dal lettore,
in cui i dialoghi vengono invece letti direttamente dai personaggi e in cui i rumori vengono eseguiti dai rumoristi. I rumori possono essere creati con strumenti appositi o vocalizzati, anche con le parole onomatopeiche dei fumetti (i famosi sbang, crash, bang). Se riuscite a organizzarlo a casa, con più tempo per scrivere e ideare, la realizzazione sarà rapidissima e la riuscita garantita Quadri fissi e mobili: un narratore racconta la storia (si possono anche inserire altri lettori che diano voce ai personaggi) e sul palcoscenico, dietro ad un sipario che viene di volta in volta alzato e abbassato, si rappresenta la scena. Nel quadro fisso la scena è come una fotografia: tutti fermi immobili. Nel quadro mobile si parte da un’istantanea con tutti i personaggi in blocco di scena, ma questi poi si animano e rappresentano una parte di azione o con il mimo o con la recitazione. Il quadro fisso si presta più facilmente a temi umoristici (usando in particolare le espressioni dei personaggi), ma si può utilizzare anche per rappresentazioni più serie. Il coro parlato utilizza molti lettori che recitano le loro parti intrecciando le voci come in un coro polifonico: a canone (cori differenti che si alternano), ad inseguimento (il secondo coro pronuncia insieme al primo l’ultima parola o frase e poi prosegue mentre il primo tace), a sovrapposizione (più cori parlano insieme con testi diversi) Il musical semplificato fa cantare ai personaggi solo poche parole delle canzoni, che si inseriscano umoristicamente nella trama e nei dialoghi tra gli attori Le colonne sonore sono un ottimo accompagnamento per le scenette. Se avete in Squadriglia chi suona strumenti musicali (e se li è portati al campo), avrete non una, ma molte frecce in più per il vostro arco. La musica dal vivo è molto suggestiva, ma attenzione a sceglierla bene e a non fare durare troppo i brani (il verbo annoiare non deve mai comparire nei nostri fuochi). È possibile, in caso di scenette umoristiche, comporre orchestre “a fiato”, suonando a voce i vari strumenti, i risultati possono essere esilaranti.
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