ALMANACCO NOTIZIE 2020

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Anno XI - Aprile 2021

In collaborazione con

notizie Qualificazione olimpica per Tokio 2020+1

Autorizzazione Tribunale di Livorno n° 1109 del 07/05/2009

Foto Andrea Masini

Sara Franceschi

Magic moment per il basket livornese che torna sognare

Livorno calcio, che D…isastro la retrocessione!

PROVINCIA DI LIVORNO



In questo numero

Grafica e impaginazione Scotto Pubblicità by Isabella Scotto Gestione spazi pubblicitari Scotto Pubblicità - Livorno Via Bengasi, 109 Tel. 0586 403003 Cell. 336 710317 Autorizzazione Tribunale di Livorno n° 11 del 7 maggio 2009

Innocenti, un livornese al timone federale

Un inverno indoor con livornesi protagonisti

Franceschi e Razzetti, bracciate in direzione olimpica

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CO N I P O I NT C ALC I O

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MONDO UISP

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Addio Lavorenti, la pallavolo perde un maestro

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Livorno, un D…isastro annunciato

Sannino e Lenti, due nuovi campioni nazionali Maestri livornesi alle Olimpiadi

C ALC I O

Printed by Pixartprinting www.pixartprinting.it

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Dilettanti: l’Eccellenza riparte, gli altri no

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Redazione Scotto Pubblicità Via Bengasi, 109 Tel. 0586 403003 Cell. 336 710317

Libertas e Pielle sognano in grande

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Giannone confermato alla guida dello sport provinciale

30 SCHERMA

Direttore responsabile Andrea Puccini

BASKET

notizie

R U G BY

In collaborazione con

AT LE T I C A

termine della gara dei 400 mx agli Assoluti primaverili: si è guadagnata la partecipazione alla seconda Olimpiade della sua carriera

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N U OTO

In copertina: Sara Franceschi esulta al

La polemiche sul mondo delle gare remiere

F U O R I DAL CO M U N E

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Riapertura dell’Ippodromo Caprilli, missione possibile

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Fuori dal Comune

E

ra l’estate del 2016. Sono passati cinque anni, ma sembra un’eternità. L’estate dell’ultima corsa all‘Ippodromo Caprilli,poi chiuso e più riaperto, almeno per quanto riguarda l’ippica. Un luogo magico, a due passi dal mare e nel cuore di tanti livornesi. Oggi, la speranza di vederlo riaprire è più viva che mai. E questo è il messaggio che il sindaco Luca Salvetti ha pubblicato sulla sua pagina facebook al termine dell’incontro avuto a Roma al Ministero delle politiche agricole: “Viaggio a Roma al Ministero delle politiche agricole per avere certezze sulle giornate di corse per la prossima estate e avere così la base per riprendere il lavoro di recupero e sistemazione dell’ippodromo Caprilli. A 5 anni dall’estate 2016, quando ci fu la chiusura dell’impianto, il 10 luglio prossimo vogliamo rivedere i cavalli in pista e tanti livornesi a popolare e vivere un luogo storico e affascinante. L’incontro nella capitale ha avuto un esito convincente e ora gli uffici comunali si sono messi in moto per una vera e propria corsa contro il tempo per la riapertura ufficiale e sei giornate di corse, con la proposta degli appuntamenti tradizionali come il Criterium Labronico, il Premio Livorno, la Coppa del Mare oltre ad un omaggio specifico alla figura di Federico Caprilli, a 120 anni dalle sue vittorie olimpiche.” Il percorso da fare è ancora lungo, ma la volontà dell’amministrazione comunale sembra piuttosto chiara. Come si legge da Il Tirreno, di recente c’è stato un sopralluogo al Ca-

Missione possibile: la riapertura dell’Ippodromo Caprilli Il Sindaco Salvetti pare determinato a riaprire i battenti della storica struttura, chiusa nel 2016

Il Sindaco Salvetti, intenzionato a riportare l’ippica in riva al mare

prilli che ha evidenziato come servano alcuni interventi urgenti da realizzare, ma la situazione è appunto sistemabile. La condizione del campo di gara è buona, c’è invece la necessità di siste-

“A 5 anni dall’estate 2016, quando ci fu la chiusura dell’impianto, il 10 luglio prossimo vogliamo rivedere i cavalli in pista e tanti livornesi a popolare e vivere un luogo storico e affascinante” il proposito del Primo Cittadino

mare i box e soprattutto il corpo delle stanze dei fantini, con la rimessa in funzione di spogliatoi, docce e sauna. La recinzione è da rifare e c’è da sistemare l’impianto di irrigazione del prato. L’illuminazione, invece, non sarà necessaria visto che le corse si svolgeranno dalle 18 alle 20.30. Il Sindaco ha assicurato che i lavori sono in fase di affidamento, e si avvierà per una manifestazione di interesse per una gestione temporanea di un anno, in attesa di un bando vero e

L’illuminazione al momento non sarà necessaria, visto che le corse quest’anno si svolgeranno dalle 18 alle 20.30

Una visione panoramica dell’Ippodromo Caprilli 4

L’Almanacco

notizie

proprio per una gestione complessiva che dovrebbe comprendere l’ippodromo in un centro polifunzionale. Come detto, quindi, la corsa contro il tempo è partita. Per riaprire un luogo che fa parte della storia di Livorno e dei Livornesi. E chissà che in un anno, che tutti ci auguriamo sia di ripartenza, non possa farlo anche l’Ippodromo Caprilli.


Giovanni Giannone alla guida del Coni della provincia di Livorno nel quadriennio olimpico

CONI point

C

onferma per il prossimo quadriennio olimpico per Giovanni Giannone alla guida del Coni della provincia di Livorno, incarico molto delicato in un momento di grande difficoltà per lo sport a seguito del perdurare della pandemia. La nomina dell’imprenditore livornese è arrivata al termine delle elezioni dei vari Consigli Nazionali e dei Comitati Regionali delle federazioni, discipline associate, enti di promozione sportiva e associazioni benemerite e della successiva elezione del nuovo presidente regionale del Coni, Simone Cardullo (già presidente della Federbasket

“Stiamo lavorando per una ripartenza che sia la migliore possibile, seppur in un’epoca stravolta dal Covid”

“Una cosa è certa: la città ha bisogno di ritrovare la Bastia nel più breve tempo possibile” Toscana), che va a prendere il posto di Salvatore Sanzo che ha guidato il Coni toscano negli ultimi due mandati: “Stiamo lavorando per una ripartenza che sia la migliore possibile, seppur in un’epoca stravolta dal Covid - ha premesso il numero uno dello sport labronico - il compito del Coni, più che mai, sarà quello di stare vicino alle società ed essere per loro un punto di riferimento durante la trasformazione che sta subendo il mondo dello sport, sia sotto l’aspetto normativo sia economico”. Per Giannone si tratta di un gran bel traguardo, frutto della sua immensa conoscenza e competenza nelle varie discipline e della sua costante azione sul territorio provinciale, sia sul fronte sportivo che istituzionale attraverso le ottime iniziative portate avanti con le varie amministrazioni locali per una sempre maggiore diffusione dello sport come valore aggiunto.

Per Giannone si tratta di un gran bel traguardo, frutto della sua immensa conoscenza e competenza nelle varie discipline Una ripartenza, quella post pandemica, dove lo sport potrà dare il suo contributo sociale e di rilancio anche in un’ottica di turismo sportivo sui nostri bellissimi territori: “L’altro punto sul quale poggerà il mio nuovo mandato è il filo diret-

Giovanni Giannone

La nomina dell’imprenditore livornese è arrivata al termine delle elezioni dei vari Consigli Nazionali e dei Comitati Regionali to con le amministrazioni comunali del territorio, affinché si riesca a compiere passi in avanti sul tema dell’impiantistica. Con il Comune di Livorno, ad esempio, stiamo dialogando per inserire alcune aree nel piano urbanistico e destinarle alla realizzazione di infrastrutture sportive. Faccio un esempio pratico: a Livorno la pallavolo non dispone di un impianto di riferimento, e la Bastia avrebbe tutte le caratteristiche per esserlo.

Per quel che riguarda il polo di via Mastacchi, penso che la soluzione migliore sia quella di individuare due gestori, uno per la parte terrestre e uno per l’area natatoria. Una cosa è certa: la città ha bisogno di ritrovare la Bastia nel più breve tempo possibile. Inoltre, è fondamentale investire in strutture ricettive (foresterie, ndr), per far sì che i raduni delle nazionali e di atleti che vogliono allenarsi a Livorno diventino una costante”.

L’Almanacco

notizie

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UISP

E dopo la presunta fine… noi si rio’mincia L’intervento del Presidente del Comitato Terre Etrusco-labroniche sulla questione gare remiere

Daniele Bartolozzi, numero uno dell’UISP di città e provincia

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ontana da noi l’idea di toglierci qualche sassolino dalle scarpe, vorremmo soltanto osservare che il Palio è vissuto e vivrà per tanto tempo, come nessun’altra manifestazione, proprio per la sua capacità di adeguarsi e dispiegare le sue capacità di tradizione e in alcuni casi di prospettive future. Tantissimi cittadini “invadono” la Terrazza, buon segno? Pensiamo di sì, se è il rispettare le tradizioni. Attualmente è no, a causa della pandemia ancora in corso e pur sempre pericolosa. Perché le manifestazioni remiere sono una festa di popolo, ed è questa la vera tradizione, devono quindi essere sostenute per far partecipare alla festa tutta la città. Bene ha fatto la Barontini che ha scelto il mese di settembre, mettendo al primo punto la condivisione dell’evento con la cittadinanza e il rispetto di chi in questo lungo periodo di pandemia tra incertezze, tristezze e speranza potrà vivere questo momento in maniera alternativa oltre al mero impegno sportivo.

del Palio con la relativa ricaduta sui territori. Proposte che avranno una battuta di arresto se continueranno a depotenziare, come hanno fatto con la concezione del doppio tesseramento e delle gare gestite non più unitariamente dal C.A.R. e senza fare, a differenza delle sezioni nautiche ma non tutte, il punto della situazione agonistica fin qui vissuta. Lo faremo in altri tempi. Ora bisogna difendere le nostre priorità dello “sport per tutti” riuscendo a mettere a sistema, in rete, la valorizzazione del territorio perché ancora oggi il radicamento sociale delle cantine nei rispettivi rioni soffre di una conoscenza molto blanda nel cambio generazionale, fare un bilancio di come le novità introdotte rischino di riportare se non cancellare la storia che ha caratterizzato il concetto del remo cittadino. Il dualismo introdotto tra promozione sportiva e attività professionistica, decisioni intraprese di recente, ci stimola ulteriormente nel porsi alla cittadinanza in maniera ancora più decisa in quanto pienamente convinti che lo scopo e le finalità di questa disciplina deve e dovrà essere sempre più rivolto a tutti

coloro che vorranno far parte di questa storia sportiva nessuno escluso senza tenere conto delle qualità tecniche del singolo sportivo; il nostro intento è ricco di valorizzazioni, a vantaggio delle tradizioni come quello della “Cantina” che dovrà divenire un insediamento sociale presente e operativo del rione, coadiuvato dalla scuola del rispettivo territorio per tramettere non solo momenti celebrativi e di riconoscenza all’aspetto culturale della tradizione marinara ma dar vita alle diversissime iniziative legate all’acqua. Dobbiamo estenderle, le nostre priorità, sempre più nella storicità di Livorno, indicando non solo di rivalutare i territori ma far partecipare gli assessorati del turismo, dell’associazionismo e del volontariato, delle politiche culturali e dello spettacolo, la valorizzazione dei beni culturali. Tutto questo lo diciamo da anni e non saranno le scelte dei singoli a mettere in discussione le volontà di buona parte della cittadinanza che ama il Palio e la sua storia con le sue tradizioni. Daniele Bartolozzi Presidente Comitato Terre Etrusco Labroniche UISP

“Ora bisogna difendere le nostre priorità dello “sport per tutti” riuscendo a mettere a sistema, in rete, la valorizzazione del territorio” sostiene Bartolozzi-

La cantina dovrà divenire un insediamento sociale presente e operativo del rione, coadiuvato dalla scuola del rispettivo territorio Con l’affievolirsi delle polemiche, che da qualche mese sono state dibattute, si dovrebbe lasciare il posto alle solite proposte migliorative, con una nuova collocazione di ogni rione all’interno

L’equipaggio dell’Ovo Sodo in allenamento lungo i fossi

L’Almanacco

notizie

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Calcio

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a oltre un anno il Covid-19 ha rivoluzionato completamente le nostre vite, le nostre abitudine e le nostre passioni ed anche il mondo del calcio dilettantistico ha dovuto fare i conti con i profondi effetti della pandemia. Nella giornata di mercoledì 10 marzo, infatti, è arrivata la decisione definitiva sulla stagione 2020-2021: stop ai campionati che vanno dalla Promozione alla Terza Categoria, oltre a tutti quelli giovanili, compresa la Juniores Nazionale Under 19. Una notizia che era nell’aria da mesi e che sembrava scontata, ma di cui non era arrivata ancora l’ufficialità. Mentre l’Eccellenza prova in tutti i modi a ripartire e lo farà il 18 aprile, la Lega Nazionale Dilettanti ha inviato la comunicazione per la chiusura dei suddetti campionati alle varie società. In ambito livornese terminano quindi il loro brevissimo cammino in campionato: Sporting Cecina, Castiglioncello, Atletico Etruria e Venturina in Promozione; Portuale, San Vincenzo e Donoratico in Prima Categoria, oltre ai vari gironi labronici di Seconda e Terza Categoria per un totale che supera le venti squadre. Invece, per quanto riguarda il settore giovanile, come detto, si fermano tutti i campionati, ai quali sono iscritte decine e decine di squadre tra Livorno e provincia, ma la notizia che spicca sul resto, in questo senso, è lo stop al campionato Juniores Nazionale Under 19. Una competizione di livello nazionale che la Federazione ha cercato di far proseguire fino all’ultimo, salvo poi arrendersi alla difficile situazione socio-sanitaria che contraddistingue il nostro paese, e non solo, da molto tempo. In questo torneo era iscritta ovviamente la Pro Livorno 1919 Sorgenti che all’esordio assoluto in questo campionato aveva ceduto per 1-0 sul campo del Grassina, un ri-

Stop ai campionati dilettantistici

Si fermano le competizioni dalla Promozione alla Terza Categoria, oltre ai campionati giovanili, compresa la Juniores Nazionale

La formazione iniziale dello Sporting Cecina in una delle poche gare disputate in questa stagione (Foto profilo FB Sporting Cecina)

sultato che rimarrà l’unico dei livornesi in categoria almeno fino alla prossima stagione. A settembre, con ogni probabilità la PLS sarà ancora in Serie D e i giovani biancoverdi potranno abbondantemente riscattare il passo falso sul campo fiorentino. Come detto, si tratta di uno stop molto prevedibile, visto il contesto nazionale, ma sicuramente è stata una decisione sofferta e difficile da digerire, ma che è sembrata inevitabile per il bene e la salute dei tanti giocatori e delle loro famiglie. Una ripartenza sarebbe stata anche difficilmente sostenibile per le società che avrebbero visto lievitare le proprie spese per sostenere i tamponi e sanificare gli ambienti e calare di netto le loro entrate per l’assenza degli introiti che arrivano dalla biglietteria.

La speranza adesso è quella di ripartire in sicurezza e in modo ben chiaro da settembre con la stagione 20212022, quando servirà un protocollo at-

Stop anche per la Juniores Nazionale Under 19 della Pro Livorno 1919 Sorgenti che era all’esordio in questa categoria tuabile dalle società e ci saranno da discutere anche molte questioni prettamente sportive, come lo slittamento o meno delle “quote” nei campionati dilettantistici. Al tempo, e alla pandemia, l’ardua sentenza. Augurandoci che sui campi dell’intera Toscana si torni a vivere quella passione e quell’emozione che solo lo sport sa regalare.

La speranza è quella di ripartire con un protocollo attuabile dalle società con la stagione 2021-2022

Una foto significativa che riassume alla perfezione la stagione 2020-2021, realizzata dal Venturina Calcio (Foto profilo FB Asd Venturina) 8

L’Almanacco

notizie

Un momento di Armando Picchi Castiglioncello, campionato Juniores Regionale Girone G terminata 2-2 (Foto profilo FB Castiglioncello)


L’Eccellenza riparte a ranghi ridotti

Calcio

I

l campionato di Eccellenza è ripartito ufficialmente il 18 aprile, ma non lo farà a ranghi completi. Per quanto riguarda il girone toscano, in cui ci saranno comunque in palio due promozioni in Serie D, alle 36 società partecipanti è stato chiesto se volessero continuare o meno. La risposta ha visto molti più favorevoli rispetto ad altre regioni con 19 SI (inizialmente erano 21, ma in un secondo momento Zenith Audax e Porta Romana hanno cambiato idea) e 17 NO. Tra queste ci sono anche le due squadre livornesi, l’Armando Picchi e l’Atletico Piombino. La società di Banditella ha spiegato le proprie ragioni in un comunicato apparso sul portale ToscananelPallone che riportiamo integralmente:

Il campionato è ripartito il 18 aprile, ma solo 19 società su 36 hanno detto sì, tra queste non ci sono Armando Picchi e Atletico Piombino

Picchi e Piombino dicono no: “Il calcio è il gioco più bello, ma la salute dei ragazzi conta di più “Con l’Italia di nuovo in ginocchio per la terza ondata di Covid e la nostra regione in aumento dei ricoveri in terapia intensiva, ci è parso spontaneo rinunciare alla ripresa del campionato di Eccellenza come già più volte nel recente passato avevamo sottolineato. Al gioco più bello del mondo e alla nostra passione di dilettanti, abbiamo anteposto la salute dei nostri ragazzi e dei loro familiari. Scegliere di non giocare è una eccezionalità, come sottolineato dal Presidente Paolo Mangini, per l’Armando Picchi Calcio un dovere verso tutti i suoi tesserati. Auspichiamo di ritrovarci per la prossima stagione con la gioia e la spensieratezza che il gioco del calcio richiede e soprattutto la fine di un incubo che da più di un anno ci attanaglia. Un grosso in bocca al lupo per tutte quelle società che hanno fatto una scelta diversa dalla nostra.” Stessa decisione anche per quanto riguarda l’Atletico Piombino come si legge dalle parole del presidente Massimiliano

L’undici iniziale dell’Atletico Piombino

Spagnesi e della vice Michela Righi rilasciato al Tirreno: “Siamo rimasti sulla linea del no. Viene chiesto alle società di essere disponibili o meno a fare il campionato, senza che ancora si conoscano le condizioni. I punti caldi sono i ristori, i contributi per il rispetto delle norme sanitarie, porte chiuse e porte aperte. Resta l’incertezza. Difficile esprimersi sulla ripartenza o meno quando non sono chiari certi aspetti, in primis quelli finanziari. Purtroppo non sono state chiarite le richieste avanzate dalle società. Parlo dei ristori, così come l’incognita tamponi. Servono

19 società hanno detto SI, mentre 17 si sono dichiarate contrarie alle ripartenza. Ma in palio ci saranno comunque due promozioni

Francesco Neri (Armando Picchi) al tiro nella sfida contro il Cenaia

garanzie economiche, ma anche per la sicurezza dei ragazzi. L’idea è di far finire il campionato il 30 giugno, una data che non contempla intoppi, e di per sé già lunga considerando i giocatori che fanno gli stagionali, per i quali non sarebbe semplice trovare datori di lavoro disponibili a rischiare di sopportare eventuali quarantene per il calcio. Senza parlare delle diverse posizioni da regione a regione. L’Umbria, ad esempio, sembra intenzionata a non ripartire. Ci domandiamo così tutti, se dopo aver reso l’Eccellenza un campionato nazionale, ci sia il ri-

Tanti livornesi ricercati dalla varie squadre, tra questi Matteo Balleri e Francesco Luci vanno al Cascina schio di vedere risultati e formule diverse, con regioni che riprendono e altre no. Intanto la riunione di lunedì è stata un modo per fotografare il contesto”. Nel frattempo, però, le squadre iscritte stanno cercando di rinforzarsi sul mercato, facendo conto anche sui giocatori delle squadre che non ripartiranno. Tra questi anche alcuni livornesi, come Matteo Balleri ed il piombinese Francesco Luci che vestiranno la maglia del Cascina ed il venturinese Antonio Martini che ha scelto il Ponsacco.

Matteo Balleri in un’azione di gioco con la maglia dell’Armando Picchi

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notizie

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Il sogno si avvera sotto canestro per la TDS Dopo aver superato mille difficoltà organizzative logistiche, è iniziata l’avventura dei cestisti nella serie B di basket in carrozzina

Diversamente sportivi

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inalmente, dopo due rinvii del campionato dovuti al Covid, c’è stato anche il debutto tra le mura amiche, addirittura sul parquet del Modigliani Forum. Archiviate le prime due uscite di campionato, con le sconfitte subite nelle trasferte di Bologna e Firenze, per gli esordienti dell’Ortopedia Michelotti TDS Livorno è poi finalmente arrivato il momento della prima casalinga in serie B. Il team allenato dal co aach-giocatore Maurizio Melis ha ospitato il Gioco Parma. Per celebrare questo storico esordio, nei giorni precedenti alla partita una delegazione del team amaranto (composta dal presidente di TDS Maurizio Melis, la segretaria di TDS Valentina Montibeni e Gabriele Michelotti, amministratore della società Ortopedia Michelotti, sponsor tecnico delle due manifestazioni) è stata ospitata dal sindaco Luca Salvetti a Palazzo Civico per un’informale cerimonia di saluto e premiazione. Come recita il comunicato del Comune: “L’associazione Toscana Disabili Sport Onlus Livorno (TDS) sta portando avanti in città importanti iniziative per la diffusione e la pratica degli sport paralimpici (…) È inoltre in fase di organizzazione, grazie alla disponibilità dell’impianto delle piscine comunali Camalich, un importante evento del Comitato Italiano Paralimpico, che per questa edizione 2021 si terrà a Livorno: si tratta del Campionato Nazionale Giovanile di Nuoto FINP, che porterà a Livorno atleti con disabilità pro-

Foto di rito a Palazzo Civico durante la cerimonia pre debutto casalingo (foto Comune di Livorno)

venienti da tutta Italia. A tenere alta la bandiera amaranto saranno i tre campioni della TDS che in occasione degli

“Il percorso, iniziato nel 2016, è solo all’inizio” ha sottolineato Melis, ringraziando il Comune per il sostegno e la collaborazione

ultimi campionati paralimpici svoltisi a Lignano Sabbiadoro hanno conquistato i titoli italiani, e che detengono numerosi record: sono Elisabetta Burattini, Tommaso Bertini e Sofia Gagliardo Gurrieri (…) Il sindaco Salvetti ha voluto ringraziare l’associazione TDS che da anni sta portando avanti un lavoro di assoluto valore, al quale la città tiene molto, e ha promesso che da parte dell’Amministrazione comunale nei prossimi anni non mancheranno sostegno e aiuto.”

Il debutto casalingo contro Parma è avvenuto nella splendida cornice del Modigliani Forum

La squadra della TDS durante una partita al palaBastia (foto Dani)

Il presidente Maurizio Melis ha ringraziato il Sindaco per aver fatto tutto il possibile per la riapertura delle piscine e per trovare una sede dove gli atleti possono allenarsi. Melis ha sottolineato che il percorso, iniziato nel 2016 con la fondazione della TDS, è solo all’inizio (anche se vede già la partecipazione di 92 iscritti di cui 31 atleti disabili praticanti).

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Basket

È

stato un mese di Aprile da incorniciare per la Opus Libertas Livorno 1947 che ha prima partecipato alle Final Eight di Coppa Italia e successivamente si è qualificata per i playoff di Serie B in campionato. Coppa Italia I problemi legati al Covid-19 che hanno bloccato Chiusi e San Miniato, rispettivamente prima e seconda del girone A2, hanno spalancato le porte della Final Eight di Coppa Italia alla Libertas che in classifica era posizionata al terzo posto. Un evento storico per Livorno che è tornata a disputare con una fase finale a livello nazionale con una squadra maschile a sei anni di distanza dal maggio 2015. Al tempo era stata protagonista la Pallacanestro Don Bosco, arrivata in semifinale playoff di Serie B contro la Mens Sana Siena che poi si rivelò più forte nella serie. E se la qualificazione della LL alla fase finale è stata viziata anche dal caso, sul parquet di Cervia, la Opus ha dimostrato di valere assolutamente l’alto livello mostrato dalle avversarie ed ha ben impressionato in tutta la manifestazione. Nei quarti di finale la truppa livornese ha vinto contro la quotata Cus Jonico Taranto che partiva con i favori del pronostico e si era portata avanti addirittura di 14 lunghezze sul 34-48 al 25’, ma i labronici sono rimasti con la testa nella partita e col passare dei minuti sono riusciti a rosicchiare il vantaggio pugliese. Fino all’ultimo tempino dove le due squadre sono arrivate vicinissime. Il totem Ammannato ha ridotto ulteriormente lo svantaggio e una bomba di un ispirato Francesco Forti ha riportato la LL a -1 sul 55-56, quando è salito in cattedra Casella che con un break personale ha segnato il 60-56 che poi si è rivelato decisivo sull’esito della partita. Opus avanti 63-62 all’ultimo possesso che il tarantino Stanic si è visto respingere dal ferro e ha permesso agli uomini di Garelli di conquistare la semifinale. In questa sfida piena di agonismo e intensità, viste anche le assenze di Marchini e Castelli, è stato proprio il collettivo a trascinare la Libertas, grazie anche all’ottimo contributo di Toniato e del giovane Onojaife, oltre ai nomi suddetti. In semifinale è stata

Semifinale di coppa e playoff di campionato: che Aprile per la LL47! La squadra di Garelli grande protagonista su entrambi i fronti

Il momento dell’Inno prima della sfida tra Opus Libertas 1947 e Cus Jonico Taranto (Foto Masini)

la squadra livornese a partire forte contro la favorita Baker Piacenza e a guadagnarsi un buon vantaggio grazie alla premiata ditta Ricci-Toniato ed al solito Ammannato che ha trascinato la LL sul +14 (3218) a metà secondo quarto. Qui è iniziata la rimonta del team di coach Campanella che si è riportata sotto ed ha costretto il gruppo di Garelli ad un arrivo in volata. In un finale pieno di tensione e stanchezza, le due formazioni hanno fatto fatica a trovare la via del canestro con la Libertas che però era riuscita a tornare a -1 grazie a Onojaife ed un eroico Toniato, ma negli ultimi istanti la tripla di Casella si è spenta sul ferro, mentre quella di Vico dalla parte opposta ha trovato il cotone della retina condannando così i labronici. Resta comunque l’eccellente prestazione della Opus che ha impressionato in positivo in un contesto prestigioso e dimostrando di non dover invidiare niente alle migliori squadre del torneo.

Cerchio in mezzo al campo per festeggiare la bella vittoria contro Omegna (Foto Masini) 12

L’Almanacco

notizie

Campionato Per dimostrare tutto il proprio valore, Forti e compagni avranno una nuova chance ai playoff che la LL ha conquistato con ben cinque giornate di anticipo rispetto alla fine del campionato. Una serie pazzesca di otto vittorie consecutive ha regalato l’ufficialità della post season al gruppo di Gigi Garelli. La gara vinta al Modigliani Forum contro Alba per 95-88, grazie ad infinito Ammannato da 30 punti, ha confermato una volta di più le qualità tecniche e morali dei livornesi che nelle ultime giornate di campionato dovranno cercare il miglior posizionamento possibile nella griglia playoff. Ma come ha dimostrato anche la Coppa Italia, questa squadra può realmente giocarsela con tutti ed essere un’assoluta mina vagante nella corsa alla Serie A2. Sguardo avanti e animo fiero. La Opus può sognare.

Marco Ammannato appoggia a canestro nel quarto di finale contro i pugliesi (Foto Masini)


Il Magic moment e la voglia di tornare ‘Basket City’

Basket

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ai una formazione di stirpe libertassina era riuscita a collezionare 10 vittorie di fila in un campionato nazionale. Alberto Bucci ben 35 anni, alla guida della Cortan, si fermò a quota 9 in Serie A2. Questa Libertas 1947 - targata Opus - ce l’ha fatta. Ed ha stabilito un nuovo record, alla prima stagione in Serie B Old Wild West. Del ‘magic moment’ della società di via Borra - concepita grazie alla passione dell’Associazione Tifosi Libertas nel 2018 e oggi presieduta da Roberto Consigli - ne abbiamo parlato con il capitano Francesco Forti: “Sono sempre stato il primo a sostenere che questa squadra ha un grandissimo cuore, una grande anima e le p… cubiche. Tali valori, indipendentemente dalle vittorie o dalle sconfitte, vanno in parallelo al grande lavoro svolto dalla società dietro le quinte, peraltro in una stagione tutt’altro che semplice per le ben note vicende legate alla pandemia”. Che ha poi aggiunto: “Credo che la città sia pronta per una nuova rivalità tra LL e PL. Basta vedere sui social la marea di sfottò, quelli sani e sportivi, che circolano nonostante le due squadre siano in due campionati diversi. I tifosi piellini che esultano per la vittoria di Piacenza alle Final 8 di Coppia Italia, oppure i nostri tifosi perché la Pielle perde a Montale. Livorno è questa, ed è solo Pielle e Libertas. Sono io il primo ad augurare alla Pielle di salire, in primis perché ho tanti amici che ci giocano, e poi perché provare a vincere un derby non ha prezzo”. Pielle Livorno che, al piano di sotto (Serie C Gold), ha conquistato la Poule Promozione al termine di un girone di qualificazione da 7 vittorie e una sola sconfitta: la squadra, affidata alla sapiente guida di coach Andrea Da Prato per la terza stagione consecutiva, e griffata dall’Università Niccolò Cusano, disputerà nella seconda fase altre 8 finali per tentare il salto di categoria. Da regolamento (aggiornato in corsa), dalla seconda alla quinta classificata disputeranno poi un turno playoff e le vincenti (toscane) spareggeranno con altre regioni per ulteriori due promozioni in cadetteria. Puole Retrocessione, invece, per la Toscana Food Don Bosco, formazione giovanissima capace, comunque, di giungere terza nel girone con Pielle, Spezia, Montale e Lucca. Stagione al capolinea, invece, per il Brusa U.S. Livorno in Serie C Silver, vittima di focolaio Cofid: «Come era nelle aspettative - ha commentato il presidente Paolo Vullo - abbiamo chiuso la

Un periodo di rinascita per la palla a spicchi labronica: un movimento trascinato da Libertas e Pielle nostra avventura in Serie C Silver per cusano Pielle di coach Castiglione che, questioni legate al virus. Se ai nume- dopo un avvio incerto, è riuscita a trorosi ragazzi positivi, si sommano i po- vare la quadratura del cerchio, complichi negativi che per questioni perso- ce il recupero di Sara Giari. nali hanno espresso la volontà di non proseguire per quest’anno e l’obbligo di visita medica sportiva a 30 giorni dalla guarigione, non c’erano le circostanze per mettere in campo una squadra competitiva. La Federazione regionale, ragionevolmente ha annullato la Poule Retrocessione sostituendola Sara Ceccarini (Jolly serie A2) con la Coppa Toscana per le società che non sono state colpite così duramente dal virus. Mi sembra la soluzione più equa e realistica”. Alla Coppa Toscana prenderà parte la Libertas Liburnia, ai box per un paio di settimane ma dalla fine di aprile nuovamente in campo. Passando al settore femminile, il Michael Lemmi Andrea Da Prato dell’Unicunicusano Pielle Jolly Acli, nonostante la sfortuna che ha colpito Tea Peric (rottura del legamento crociato anteriore), ha conquistato i playout e dal mese di maggio getterà il cuore oltre l’ostacolo per conquistare la permanenza in A2 per la seconda stagione di fila. In Serie B, buon percorso della UniFesteggiamenti in casa Libertas

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Addio Roberto Lavorenti, Maestro di pallavolo

Volley

U

na bruttissima notizia ha colpito di recente il mondo della pallavolo cittadina in primis, ma anche quella provinciale e regionale considerata la caratura, l’esperienza e l’ottimo background che si era costruito, con tanta gavetta in panchina, in tantissimi anni di onorata carriera nel volley locale. Ha perso la sua battaglia con il Covid Roberto Lavorenti, classe 1963, da circa 40 giorni ricoverato all’ospedale di Livorno, a causa del terribile virus che l’aveva contagiato settimane orsono. Lavorenti non ce l’ha fatta, lasciando nello sconforto parenti e i tanti amici e conoscenti che avevano imparato ad apprezzarne le doti umane. Ma anche quelle altrettanto gradite per la sua professionalità e agonismo in ambito sportivo. A 27 anni infatti, Roberto era stato l’allenatore più giovane a sedersi al comando di una formazione di serie A, con l’allora Tomei targato Cons.It che militava in serie A2 dopo una storica cavalcata promozione guadagnata sul campo nel 1990. Oggi era diventato un veterano del volley di casa nostra, impegnato tra maschile e femminile in città (Londi) e provincia (Rosignano, dove aveva vinto il torneo di serie D e la stessa Cecina, con la quale era salito nuovamente in B nella primavera 2019). Alla luce della recrudescenza dei contagi, verificatasi anche sul territorio livornese lungo lo scorso autunno, Lavorenti aveva compiuto un passo indietro, dando le dimissioni e rinunciando a continuare ad allenare quel Volley Cecina che aveva condotto nelle prime posizioni del campionato di serie B2 femminile fino alla brusca interruzione causa pandemia nella primavera 2020. Considerato lo stato di cose, alla fine dello scorso novembre a Labrosport, Roberto aveva raccontato una scelta dettata anche da una patologia (asma bronchiale) che non gli faceva vivere con la dovuta serenità l’avventura

Parenti, amici e addetti ai lavori piangono la prematura scomparsa dell’allenatore

La formazione cecinese, dall’età media molto giovane, ha comunque centrato l’ingresso alla seconda parte della stagione

sulla panchina rossoblù. Un timore purtroppo che si è rivelato amaramente fondato, alla luce di questo tragico epilogo. La nostra redazione rinnova la propria vicinanza alla moglie Lorella e ai figli Alessandro e Francesca.

Una Baia con vista playoff

Nel frattempo, è andata avanti la preparazione in vista dei playoff promozione per la Serie B2 Femminile targata Baia Del Marinaio. Cecina ha sfruttatolo stop momentaneo della stagione fino al 2 maggio scorso, ultima data disponibile per consentire lo svolgimento dei recuperi di quelle gare rimandate a causa del

Lavorenti aveva lasciato la guida di Cecina lo scorso autunno, proprio per il timore di essere contagiato dal virus

Covid, per prepararsi al meglio. Complice anche l’omologazione come sconfitte a tavolino di tutte le gare del Valdarninsieme, formazione ancora alle prese con i problemi legati alla pandemia e impossibilitata a scendere in campo, per le ragazze di Luca Poggetti la post season inizierà dal terzo posto in classifica, nonostante la parità di punti con Ponte Felcino Perugia (a causa di un quoziente set che penalizza le rossoblù di un soffio). Nonostante questa parziale beffa che complica la vita a capitan Orlandini e compagne, costrette a un percorso playoff sulla carta più complicato già al primo turno contro la seconda posizionata del parallelo girone H1, vale a dire la Liberi e Forti Firenze, Cecina punta a fare quanta più strada possibile. Ci sono da vendicare sul campo anche le due sconfitte patite proprio dalle gigliate la scorsa stagione, quest’anno in grado di competere contrto le cugine del Rinascita Bisonte Firenze, ritenuta dagli addetti ai lavori come una delle maggio-

Le rossoblù sognano un grande risultato ai playoff da dedicare all’ex allenatore

La scomparsa di Roberto Lavorenti ha lasciato nel dolore tantissimi giocatori, colleghi allenatori e tutti gli addetti ai lavori che avevano imparato ad apprezzarne le doti umane e professionali

ri candidate alla promozione in serie B1. Appuntamento al PalaFrontera, malgrado il forfait annunciato dell’infortunata regista titolare Dalia Antonelli. Defezione che si somma a quella di Massari e Turini. Ma Cecina è pronta a vendere cara la pelle, per regalare un risultato da incorniciare e dedicarlo alla memoria del compianto ex coach Roberto Lavorenti.

L’Almanacco

notizie

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Rugby

Un presidente livornese guida la rinascita della palla ovale Innocenti ha vinto 4 tricolori sul campo da giocatore (foto rugbymeet.it)

Marzio Innocenti, labronico emigrato in Veneto, vanta un ottimo curriculum anche come giocatore

D

a oggi la Federazione Italiana Rugby ha un nuovo numero uno livornese doc, almeno di nascita. E’ Marzio Innocenti è il ventunesimo Presidente eletto in occasione dell’attesa Assemblea Generale Ordinaria Elettiva della FIR, svoltasi presso la Nuova Fiera di Roma. Innocenti, classe ’58, è stato eletto peraltro al primo scrutinio con il 56% dei

Come percorso dirigenziale, Innocenti è stato eletto in Consiglio Federale già nel 2000 per due mandati consecutivi, candidandosi già nel 2004 alla Presidenza voti, precedendo Paolo Vaccari ed Alfredo Gavazzi che nel primo turno di votazioni hanno ricevuto rispettivamente il 40% e 3% delle preferenze. Questi ricordando che in lizza, fino a pochi giorni prima del voto, si era candidato anche l’altro veterano labronico Nino Saccà, ritiratosi poi per le motivazioni peRsonali. Innocenti è un medico specialista in otorinolaringoiatra, che dal 2013 al 2021 ha rivestito il ruolo di Presiden-

“Ci poniamo obiettivi diversi e difficili” è l’ambizione del neo presidente Innocenti (foto FIR)

te del Comitato Regionale Veneto della FIR. Proprio dai tempi del suo passaggio al Petrarca Padova come giocatore (ruolo terza linea, fa il suo esordio a 17 anni con la prima squadra del Livorno nel 1975, passando poi ai patavini nel 1982) si è infatti trasferito nel nord est. Sul campo, con le maglie nere, vanta nel palmarés personale ben 4 Scudetti (l’ultimo nel 1987), prima del ritiro nel 1990. In mezzo, dopo l’esordio del 1981, anche 42 caps con la maglia azzurra più importante, capitanando la nazionale alla prima edizione della Coppa del Mondo svoltasi nel 1987 in Nuova Zelanda. Il successivo

Innocenti, nato e cresciuto agonisticamente a Livorno, si è trasferito per giocare a Padova nell’ 82

Il nuovo numero uno FIR con la maglia azzurra (foto corrieredelveneto.it) 16

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notizie

percorso dirigenziale, porta Innocenti ad essere eletto in Consiglio Federale nel 2000 per due

mandati consecutivi, candidandosi già nel 2004 alla Presidenza in opposizione a Giancarlo Dondi. Un’ esperienza ripetuta nel 2016.

“Il rilancio del movimento nel nostro Meridione e il rinnovato ruolo dei Comitati Regionali sono le priorità” è la sua dichiarazione d’intenti “Ci poniamo obiettivi diversi e difficili, per raggiungere i quali sarà importante che tutto il movimento lavori coeso, come una vera squadra di rugby. Credo vi fosse da parte del movimento il desiderio di valutare una nuova direzione e certo che tutti i Presidenti di Società, quelli che mi hanno votato ma non solo loro, abbiano da oggi una motivazione in più. Il rilancio del movimento nel nostro Meridione e il rinnovato ruolo dei Comitati Regionali sono le priorità da cui ripartiamo, con un entusiasmo che accomuna me, la mia squadra, l’intero movimento e di cui oggi più che mai abbiamo bisogno” ha aggiunto il nuovo numero uno del rugby italiano.


Lucchesi, una quasi impresa europea con Treviso

Rugby

I

l Benetton Treviso, con il tallonatore livornese Gianmarco Lucchesi tra i protagonisti, è andato ad un passo dal passaggio alla semifinale della European Rugby Challenge Cup. Al GGL Stadium di Montpellier, i biancoverdi veneti hanno perso, a testa altissima, contro i padroni di casa 31-25. Quella disputata in terra francese è stata, in senso assoluto, la prima gara di una formazione italiana valida per i quarti di finale di una competizione internazionale così prestigiosa. E dunque – al di là dell’amarezza per il risultato – è stato un sabato dalle fortissime emozioni per lo stesso ventenne Lucchesi e più in generale per il movimento della palla ovale livornese. L’avanti labronico è subentrato al 61’ in luogo del tallonatore titolare, il sudafricano Corniel Els e si è subito messo in grande evidenza. Lucchesi, alto 184 cm e peso 110 kg, 21 anni il prossimo 10 settembre, ha iniziato l’attività a sette anni nei Lions Amaranto Livorno. Nel 2015, sempre come tesserato Lions, il passaggio al Granducato, la franchigia giovanile nata quell’estate (franchigia frutto del proficuo lavoro sinergico svolto dagli stessi Lions Amaranto e dagli Etruschi). È rimasto sempre molto legato ai Lions, il club che gli ha permesso di conoscere lo sport del rugby e di crescere, passo dopo passo. È stato un tesserato amaranto fino alla scorsa estate. Lucchesi, dopo tre stagioni vissute nel Granducato, ha giocato due tornei in A (il secondo campionato domestico) con l’Accademia Fir ‘Ivan Francescato’, per poi spiccare, nella scorsa estate, il gran balzo nel Benetton Treviso (Guinness Pro 14). È riuscito, con una forza d’animo straordinaria, a smaltire un grave infortunio alla caviglia, che lo ha costretto ad un lungo stop agonistico. Tale malanno è giunto al 64’ dell’incontro del primo febbraio 2019, giocato dalla rappresentativa dell’Italrugby under 20 nel ‘Sei Nazioni di categoria’. Dopo la classica trafila nelle nazionali juniores, è en-

E con l’elezione di Innocenti alla presidenza FIR, il rugby labronico ha ancora più spessore

I due talenti livornesi con la maglia della nazionale azzurra, con la quale hanno già collezionato ‘caps’ nel prestigioso Sei Nazioni trato stabilmente dallo scorso autunno nel giro della nazionale maggiore. Al suo attivo, con la maggior rappresentativa azzurra, sei caps: due ottenuti nei recuperi delle ultime due giornate del ‘Sei Nazioni 2020’ e quattro nel corso del ‘Sei Nazioni 2021’. Intanto, altri due due derby tutti italolivornesi in campo internazionale si tengono in questi giorni in Rainbow Cup. La nuova manifestazione alla sua prima edizione il cui svolgimento è stato messo però

Incarichi labronici Nel frattempo, si è svolto il primo Consiglio Federale della nuova governance, eletta dal movimento in occasione dell’Assemblea dello scorso 13 marzo e presieduta dal nuovo numero uno della FIR, il livornese Marzio Innocenti. Presso il Salone d’Onore del CONI di Roma, la riunione inaugurale ha visto il saluto del Presidente del CONI Giovan-

Gianmarco si era gravemente infortunato con gli azzurri U20: adesso fa parte in pianta stabile del gruppo della nazionale maggiore

L’avvocato Nino Saccà, ex presidente del Rugby Livorno e che ora affiancherà Innocenti nel Board di Six Nations

già in forte dubbio alla vigilia a causa delle problematiche logistiche legate all’emergenza pandemica in tutto il mondo, lega le squadre europee del Guinness Pro14 con le quattro squadre di Super Rugby sudafricano. Saranno protagoniste anche le due maggiori realtà del rugby italiano, con i due fuoriclasse della palla ovale livornese. Oltre a Treviso con Lucchesi, al via ci saranno infatti anche le Zebre dell’amico e compagno di nazionale Federico Mori. Come già avvenuto in PRO14, si ritroveranno quindi da avversari.

ni Malagò, che ha partecipato all’apertura dei lavori. In quest’occasione, incarico anche per l’altro livornese (inizialmente anch’esso candidato alla presidenza e poi ritiratosi in corsa) l’Avvocato Nino Saccà, che assieme a Innocenti rappresenterà l’Italia nel Board di Six Nations Ltd. Infine, menzione pure per Fabrizio Gaetaniello: il fratello dell’altro ex azzurro Fabio, già capitano della nazionale e oggi Direttore Centro Coni di Tirrenia, è stato nominato presso il Board di PRO14. Inoltre, con Andrea Rinaldo, continuerà ad operare presso l’European Professional Rugby Clubs, l’organismo responsabile dell’organizzazione delle Coppe Europee, in rappresentanza della FIR.

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Consigli per gli acquisti!


Livorno in Serie D: non succedeva da 28 anni. E adesso quale futuro

Calcio

S

arebbe bastato vincere. Pistoiese e Lucchese hanno perso entrambe e quindi tutti i risultati erano andati a favore del Livorno, tranne uno. Quello più importante. All’Armando Picchi, infatti, è passata la Pro Sesto che ha battuto gli amaranto con due reti nel secondo tempo. Al 63’ è stato Bismark a punire una scellerata uscita difensiva dei labronici e freddare l’incolpevole Neri con un diagonale mancino. Poi nei minuti di recupero un piazzato di Marchesi ha lanciato i titoli di coda sulla partita e spento ogni minima illusione di salvezza per la truppa di Amelia. Le speranze labroniche si sono fermate sulla traversa di Parisi al 74’ e sul successivo colpo di testa di Marie Sainte che il portiere ospite Livieri ha disinnescato sulla linea con un vero e proprio miracolo.

Fatale la sconfitta con la Pro Sesto, ma ciò che preoccupa di più è la situazione societaria

Amelia: “Squadra senza personalità. Per me questa retrocessione è un macigno impossibile da mandar giù”. A fine gara, il tecnico Marco Amelia ha spiegato così la sconfitta: “La squadra non ha personalità. Quando dobbiamo tirar fuori gli attributi e dobbiamo prenderci responsabilità questo non accade. Speravo che questa mancanza venisse oscurata dalle qualità tecniche e fisiche che questo gruppo ha. Non abbiamo fatto la partita che avevamo preparato, un blackout generale che non mi aspettavo. La retrocessione? Per me è un macigno. Ho messo tutto me stesso in questa avventura e per il legame che ho con questa maglia, il risultato finale mi distrugge”. Adesso c’è la Serie D. Dopo 28 anni, quindi dal 1993, il Livorno torna nei Dilettanti e mette in fila la seconda retrocessione consecutiva, la prima sul campo in Serie D. Ogni qual volta che l’amaranto era sceso così in basso era stato a causa di un fallimento e mai per essere arrivato ultimo in campionato. È uno dei punti più bassi della ultracentenaria storia labronica. Ma ciò che preoccupa maggior-

Marco Amelia si dispera in panchina durante la partita

mente i tifosi livornesi è un progetto futuro completamente assente. Si brancola nel buio e praticamente senza una società. In questi giorni sono arrivate alcune proposte di acquisto come quella del gruppo indiano e quella di Franco Favilla, oltre al progetto di azionariato popolare di Livorno_popolare e al presidente Spinelli che ha parlato di un interessamento concreto anche da parte dell’ex patron del Partizan Belgrado, Popovic. Tanti scenari e possibilità diverse. La sen-

sazione, che si tramuta in certezza, che così non si possa davvero andare avanti. Il Sindaco Luca Salvetti ha preso la parola con un comunicato duro e quanto mai necessario. “In serie D – si legge - per colpa di scelte incomprensibili e di una gestione scellerata che parte dalla volontà di disimpegno di Spinelli e transita attraverso realtà e personaggi che alla fine per incapacità, menefreghismo o errori macroscopici hanno portato alla fine ingloriosa di un ciclo. Non è più tempo di tergiversa-

Dopo 28 anni, quindi dal 1993, il Livorno torna nei Dilettanti e mette in fila la seconda retrocessione consecutiva, la prima sul campo in Serie D

Tutta l’amarezza di capitan Andrea Mazzarani a fine gara contro la Pro Sesto

re: chi deve farsi da parte lo faccia, chi ha intenzioni serie le spieghi, chi gioca con le quote societarie la smetta. Nelle prossime ore convocherò i soci dell’A.S. Livorno e chiederò loro intenzioni e prospettive, con la convinzione che solo voltando pagina e cambiando registro si può ricreare il clima giusto e la voglia di seguire le sorti della squadra”. In estate saremo in Serie D. La speranza è quella di avere una nuova società. Seria ed ambiziosa. Per dare nuova linfa ad una passione che non ha mai smesso di ardere. I tifosi vogliono tornare a fianco del Livorno. Con tanto orgoglio e senza paura. Sognando una nuova scalata.

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Atletica leggera

Un inverno pieno di successi per l’atletica labronica

Giada Traina A cavallo tra febbraio e marzo i talenti dell’atletica labronica hanno fatto incetta di medaglie nelle varie competizioni giovanili e assolute. Ad inaugurare questa serie di successi è stata Giada Traina, marciatrice dell’Atletica Livorno. La 16enne ha allungato la serie di trionfi tricolore: due da cadetta, poi la doppietta dell’anno scorso al debutto da under 18). Mentre quest’anno, il 14 febbraio, nel giorno di San Valentino, ha messo a segno il quinto sigillo ai Campionati Italiani Indoor riservati alla categoria Allievi, svolti ad Ancona. La livornese ha esultato al traguardo di una gara molto tattica, rimasta in equilibrio fino all’ultimo chilometro. Nel finale, il talento della biancoverde ha fatto la differenza. Un trionfo impreziosito dal nuovo PB indoor con il tempo di 14’11″64. La giovanissima biancoverde ha poi il bissato il successo un mese dopo alla seconda tappa del Csd nazionale di marcia. Nella sfida riservata agli under 18, sui 10 km la livornese si è imposta con un tempo di con 50’13”: un risultato

Su tutti spiccano gli ori di Traina nella marcia e Giovannini nel pentathlon km. Dopo lo stop nell’ultima 20km, stavolta il livornese ha finito la sua fatica fermando il cronometro a 1h 29’15, suo nuovo primato personale. Un crono quello del portabandiera Libertas che è valso il bronzo nazionale sulla distanza, ma la gioia non è stata totale, visto lo stop di 2 minuti in pit lane con una penalizzazione che ne ha limitato i precedenti ritmi stratosferici.

Davide Finocchietti nella 20 km di marcia ha fermato il cronometro a 1h 29’15, suo nuovo primato personale.

Rachele Mori

Giada Traina esulta al termine della gara di Ancona (Foto Fidal | Grana)

Sul finire di febbraio i riflettori erano tutti puntati su Rachele Mori. Ai Campionati italiani invernali di lanci, svolti a Molfetta, è arrivata una medaglia di quelle ‘pesanti’ per il talento del martel-

Ad inaugurare la lunga serie di successi è stata Giada Traina, marciatrice dell’Atletica Livorno, con l’oro nella marcia. che le vale la seconda prestazione europea e quarta al mondo della propria categoria su questa distanza.

Davide Finocchietti

Sempre nello stesso evento, la seconda tappa del CdS nazionale di marcia, valida anche per il titolo italiano sulla 20km assoluti e promesse, a Grottaglie, si è espresso ottimamente anche Davide Finocchietti. Nella città delle ceramiche, la gara organizzata dall’Atletica Grottaglie nei dintorni dello stadio comunale D’Amuri, ha riservato un finale dolce amaro per il campione italiano indoor sui 3 20

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notizie

Davide Finocchietti in versione ‘strong man’ dopo la vittoria a Modena nel 2020 (Foto Fidal | Grana)

Rachele Mori in uno dei suoi lanci a Rieti 2020 (Foto Fidal |Colombo)

Ai Campionati italiani invernali di lanci, svolti a Molfetta, è arrivata una medaglia di quelle ‘pesanti’ per il talento del martello Rachele Mori lo dell’Atletica Livorno. Un bellissimo bronzo conquistato nella gara dell’Assoluto dalla giovanissima livornese, sorella d’arte del nazionale di rugby Federico e nipote di zio Fabrizio già campione mondiale sui 400 hs a Siviglia ’99. La talentuosa biancoverde, classe 2003, ha difatti rinunciato quest’anno a gareggiare a livello giovanile, dove ha già vinto vari titoli tricolori, per confrontarsi con atlete di maggior esperienza e caratura. E al cospetto delle big nazionali, Rachele non ha certo sfigurato: nuovo podio assoluto ottenuto con il lancio a un misura di 60,26m in una gara vinta dalla conferma Sara Fantini, all’ottavo successo in carriera con una misura di 69,71 e Cecilia Desideri, capace di scagliare l’attrezzo a 63,24m.


metri. Il talento svezzato dal settoE se Rachele Mori ha chiuso alla in re giovanile dell’Atmaniera super il mese di febbraio, a coletica Livorno, ora minciare quello di marzo con una metesserato Esercidaglia di grande valore ci ha pensato to, è stato battuto Alessio Mannucci. Il 1 marzo, nella sesoltanto da Pietro conda giornata del Campionato ItaliaArese con il tempo no di Lanci, a Molfetta, l’azzurrino ha 3’40”54 per il vinmeritatamente conquistato un piazzacitore, in una gara mento sul podio, anche in questo caso equilibrata, visto tra i big assoluti. Il livornese, specialista che era stato il lidel disco, si è infatti piazzato al seconvornese a prendedo posto alle spalle del rivale Nazzarere la leadership sulno Di Marco. la campana dell’ulLa misura vincente è stata di 59,08 timo giro. Bussotti metri, mentre il giovane talento classe si consola comunMarta Giale Giovannini concentratissima prima della partenza ’98 dell’Atletica Livorno si è fermato a (Foto Fidal Veneto) que con il nuovo PB quota 57,96 metri. Meglio di Giovanni indoor (3’41”04), Faloci che ha chiuso al terzo posto con ce ligure. Per la labronica, già numero sotto il tempo standard che gli è valsa un lancio da 57,86. uno d’Italia indoor e all’aperto a livello la qualificazione per l’Europeo di Torun giovanile, la consacrazione da ‘big’ del- 2021. Dove, però, il crono di 3’44″76 la multispecialità. non è stato sufficiente al livornese per Il livornese Alessio Mannucci, Poi il 6 marzo ha bissato il successo e schiodarsi dal decimo posto di batteria. specialista del disco, si è infatti piazzato la doppietta, vincendo lo ‘scu- Una gara condizionata dalla partenpiazzato al secondo posto alle spalle detto’ di categoria della multidisciplina za non ottimale, che l’ha visto rimanedel rivale Nazzareno Di Marco. anche tra le Promesse. re intricato nelle dinamiche del gruppoIn quel di Padova, nel fine settimana ne centrale, dove gli atleti si sono scamdedicato ai Campionati ita- biati anche qualche inevitabile ‘sportelliani giovanili indoor di pro- lata’ nei primi 400m. Una sorte analove multiple, il talento di scuo- ga per l’intero trio azzurro impegnato la Atletica Livorno è stata la sulla distanza ieri, con gli italiani tutti più veloce nei 60 ostacoli con decimi nelle rispettive batterie. Un pec8.65 e terza nell’alto a quota cato perché il pass per la finale, sareb1,68. I 98 punti di svantaggio be stato a quota 3’40″92, mentre l’ultimomentanei che separavano mo crono di recupero era 3’40″40, temla livornese dalla leader prov- pi che il labronico aveva sfiorato agli Asvisoria Sala sono stati però soluti. ben presto colmati dalla Giovannini grazie alla seconda Argento per Joao Bussotti Neves nei piazza nel peso dietro la vi1500m, alle spalle del solo Pietro centina Gloria Gollin (11,13 Arese, con il crono di 3’41”04. Alessio Mannucci nel pieno di uno dei suoi metri per la biancoverde). lanci del disco (Foto Masini) Una leadership poi consolidata grazie al succesMarta Giaele so nella gara del salto in lungo. Con un margine di 61 punGiovannini ti prima degli 800 metri, è l’ulChi invece ha confezionato una dopteriore secondo posto alle spalle pietta straordinaria a cavallo tra i due di Chiaratti (2’22″20) a regalamesi è stata Marta Giaele Giovannini, re a Marta il gradino più alto del portacolori dell’Atletica Livorno. Pripodio, dove si accomodano anma, il 20 febbraio, complice anche l’annunciata assenza della detentrice del ti- che Chiara Sala e Sara Chiaratti. tolo 2020 Sveva Gerevini, ha conquistato la medaglia d’oro nel pentathlon agli Assoluti Indoor. Marta aveva già imboccato la strada verso il successo nella parte iniziale della competizione, svolta in mattinata. Prima un 8”62 nei 60hs, a precedere Rebecca Gennari( 8.74) e Chiara Sala (8.84), poi il salto a 6,01 metri nel lungo e infine, nel pomeriggio, il crono fermato a 2’23”86 che è valso altri 772 punti per la Giovannini altri: sono stati 3991 quelli conclusivi (nuovo primato toscano U23) a più 136 lunghezze dalla diretta inseguitri-

Atletica leggera

Alessio Manucci

Marta Giaele Giovannini ha confezionato una fantastica doppietta vincendo due ori nel pentathlon nel giro di due settimane

Joao Bussotti Neves

Ultimo, ma assolutamente non per importanza, Joao Bussotti Neves, argento nei 1550

Joao Bussotti Neves allunga sul resto del gruppo (Foto Fidal | Grana)

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Arzelà – Del Gratta dominatori nel fondo Dall’Arno all’Idroscalo milanese, labronici salgono sui podi nazionali nella lunga distanza

Soddisfazione anche per i Canoisti Livornesi: bel terzo posto il k2 ragazzi Samuele Manni e Tommaso Freschi Un trionfo imitato anche al femminile dalla compagna Sara del Gratta nella categoria ragazze: in una gara con 22 partecipanti alla partenza, la livornese è rimasta sempre al comando, centrando un nuovo ‘scudetto’ di categoria. Bene anche i labronici cadetti, alla prima esperienza in questa competizione con un percorso di 7,800 km e un trasbordo: in un contesto con una trentina di partecipanti, si classifica sesto Matteo Moneta e ottavo Cristian Ambrosini tra i migliori dieci. Il primo atto ufficiale della stagione agonistica della canoa velocità e della paracanoa è andato in scena a cavallo tra l’1 e il 2 aprile all’Idroscalo di Milano, con la prima gara nazionale valida

Canoa

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orna di scena l’agonismo a livello nazionale anche per quanto riguarda il mondo della canoa. Nell’acque dell’Arno Fiorentino, è andato in scena il Campionato Italiano di maratona e il sodalizio stagnino Canoa club Livorno, che ha sede lungo lo Scolmatore dell’Arno, non ha mancato subito l’appuntamento con le medaglie e i titoli tricolori. I labronici si sono presentati all’appuntamento nel capoluogo di regione con un paio di atleti categoria ragazzi (16 anni), quattro cadetti (anni 14) e una pari età al femminile. Ben 58 partecipanti al via, con una grande confusione allo start di una gara selettiva articolata sulla distanza di 11,800 Km con un solo trasbordo (a differenza dei due abituali, regola cambiata dalla situazione Covid per maggior sicurezza). Si è messo subito in evidenza Fabio Arzelà, staccandosi dal gruppone insieme ad altri due atleti per condurre fino al momento dello sprint vincente, per al conquista del primo titolo italiano personale.

La squadra dei Canoisti Livornesi di bronzo sull’idroscalo

anche come prova selettiva per costituire il gruppo della nazionale azzurra che affronterà la stagione internazionale. Il sabato invece è stata la volta degli specialisti del fondo si sono affrontati per i titoli italiani di categoria.

Oro per Fabio Arzelà e Sara Del Gratta, capaci di bissare i successi dell’anno precedente nella versione lunga distanza Oro per Fabio Arzelà e Sara Del Gratta, capaci di bissare i successi dell’anno precedente: titolo tricolore di fondo tra i ragazzi sulla distanza dei 5000 metri. Il primo K1 segnando il tempo di 21’46.20, la seconda in in 24’19.90.

Arzelà in azione a Milano, verso il successo tricolore

Medaglia di legno per Simone Mazzara, quarto. Un insieme di buone prestazioni che sono valse la nona posizione nella classifica a squadre per la società con sede a Stagno sullo scolmatore dell’Arno, rispetto alle ben 80 partecipanti. Soddisfazione per lo staff tecnico guidato dal responsabile Gianluca Mancini e dagli allenatori Roberto Sardi, Claudio Kaminsky, Ilenia Pellegrini e Marco Galvagno. Menzione anche per i Canoisti Livornesi che portano sul podio con un gran terzo posto il k2 ragazzi Samuele Manni e Tommaso Freschi, che conduce una gara impeccabile, e deve cedere solo nel finale l’ argento. Bene anche il k1 Davide Zanni che coglie un ottimo settimo posto.

Il talento del canoa Club svetta sul podio a Firenze

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Tennis Tavolo

È

andato a vuoto l’assalto di Niagol Stoyanov a un posto per Tokyo. Tra i 73 gli atleti che hanno preso parte al Torneo Mondiale di Qualificazione Olimpica di singolare, c’è stato anche il campione livornese di tennistavolo. All’Ali Bin Hamad Al Attiya Arena di Doha, in Qatar, per l’Italia in gara con indosso la maglia azzurra, guidato dai tecnici federali Lorenzo Nannoni e Maurizio Gatti. In palio, c’era una posta altissima: quattro posti ai Giochi Olimpici di Tokyo quest’estate, almeno per quanto concerne l’ambito maschile (per le donne, gli accessi sono cinque). Il tabellone uomini metteva in palio tre pass, assegnati nella prima fase. Gli iscritti erano stati suddivisi in tre tabelloni: qualificazione per il vincitore di ognuno . Il finalista e i semifinalisti dei tre tabelloni avrebbero avuto poi una seconda possibilità, in un nuovo tabellone. Il figlio d’arte del campione bulgaro Ivan Stoyanov, allenatore del TT Bernini nostrano, ha accarezzato per tre giorni il sogno a cinque cerchi: l’attuale numero 102 del ranking internazionale che con una prestazione fantastica aveva infatti avuto la meglio per 4-2 (9-11, 11-6, 11-8, 11-4, 8-11, 12-10) sull’indiano Sharath Kamal Achanta (n. 32). La sua corsa si era poi fermata alla semifinale del tabellone di singolare della prima fase, dopo aver piegato con 4-1 il filippino Jann Mari Nayre nei quarti. Ko subito con lo stesso punteggio dall’ucraino naturalizzato Kou Lei: un 4-1 (con parziali 11-6, 11-8, 14-16, 11-3, 12-10) netto più nella forma che nella sostanza, a favore del numero 55 del raking mondiale che comunque partiva favorito dal pronostico Il sogno è comunque continuato nel tabellone dei ripescati, infrangendosi però defintivamente sullo stesso ostacolo che aveva già interrotto la rincorsa verso Tokyo 2020+1 del compagno azzurro Mihai Bobocica il giorno prima. Florent

Stoyanov, che peccato! Niagol culla il sogno di qualificarsi alle Olimpiadi ma deve cedere al belga Lambiet

A Doha si è visto un Niagol competitivo a livello internazionale

Lambiet, numero 104 del ranking WTT che aveva estromesso nei quarti del tabellone della prima fase il n. 125 italiano, rimontandolo in maniera clamorosa da 0-3 a 4-3. Sfida conclusa in favore del belga sul 4-2 (7-11, 11-9, 11-9, 11-3, 5-11, 11-8). Questa la cronaca dettagliata del sito Fitet: “Nel primo parziale l’azzurro ha recuperato da 0-2 a 6-2 e dal 6-4 è salito sul 10-5, sfruttando il terzo set-point. Il belga ha ripreso il gioco a cannone (6-0) e, sul rientro prepotente di Stoyanov (98), si è procurato due palle set, chiudendo

alla seconda. La terza frazione è scattata punto a punto (3-3), poi Lambiet ha rotto l’equilibrio (5-3) e l’italiano ha assunto il comando (7-6). Sull’8-8 il belga si è guadagnato due set-point e, ancora una volta, al secondo ha centrato l’obiettivo. Il quarto parziale lo ha visto nuovamente avanti (5-2) e coach Lorenzo Nannoni ha chiamato timeout. La tendenza non

Stoyanov jr è numero 102 del ranking mondiale, attualmente impegnato nel campionato francese Il pongista labronico in azione con la maglia azzurra (foto FITET)

è cambiata e Lambiet ha veleggiato senza problemi verso il 3-1. Al ritorno al tavolo Stoyanov ha allungato (5-2) e non si

Strada fino alle semifinali nel primo tabellone, poi ripescaggio ma fatale il 2-4 contro Lambiet

Stoyanov in azione nella gara inaugurale del Torneo di Qualificazione Olimpica (foto ITTF) 24

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è più fatto avvicinare. La sesta frazione è stata un testa a testa (5-5), che l’azzurro ha provato a portare dalla sua parte (85). Lambiet con un 5-0 lo ha però sopravanzato (10-8) e il primo match-point lo ha promosso in semifinale”


Bob

Un’esperienza ‘Fanta’..stica! Eric Fantazzini dal lancio del martello alla nazionale e il titolo tricolore di bob a due

Q

uando un lanciatore (del martello), sale sul gradino più alto di un campionato italiano di bob… è questa la pazzesca storia sportiva di Eric Fantazzini, atleta che nel 2013 è passato dal Cus Pavia all’Atletica Livorno. Il 24enne, sportivamente adottato dai biancoverdi del campo scuola Martelli e portacolori di successo nelle manifestazioni regionali e nazionali, si è assicurato un doppio titolo nazionale - in tandem con Patrick Baumgartner - sulla pista austriaca di Igls. Con il tempo di 1’44″18, i due hanno preceduto la coppia formata da Mattia Variola e Delmas Obou, staccata di 65 centesimi. Terza piazza per Alex Verginer e Mattia Banello a 1″76, Un successo che vale doppio, anche nella classifica Under 26. “E’ stato bellissimo, una sensazione improvvisa e pure inaspettata giunta al termine della mia prima stagione in questa nuova dimensione, che mi ha permesso di maturare già parecchia esperienza in ambito internazionale con gare di Coppa del Mondo, campionati Europei e Mondiali. Dispiace, tuttavia, che nel nostro paese il bob sia poco conosciuto e che tutte le piste, con il passare degli anni, siano state tutte dismesse. L’auspicio è che grazie all’assegnazione delle Olimpiadi Invernali a Milano e Cortina si possa tornare presto a gareggiare anche in Italia”. Prima delle gioie tricolori, infatti, Fantazzini era stato convocato, assieme ad altri otto colleghi dal direttore tecnico Omar Sacco, per le tappe del circuito internazionale di bob (Coppa Euro-

pa e Coppa del Mondo), sempre in Austria: “Quando ho letto per la prima volta il nome nella lista dei convocati non stavo nella pelle, indossare la casacca della nazionale riempie di un orgoglio infinito. Anche i miei genitori non ci credeva-

“Quando ho letto per la prima volta il nome nella lista dei convocati azzurri non stavo nella pelle” no nel vedere il cognome Fantazzini nei sottopancia della tv, in un contesto internazionale”. Nel futuro di Eric continuerà ad esserci anche il lancio del martello, ma l’obiettivo a medio termine è sicuramente qualcosa di più ambizioso: “Ad ottobre 2021, in Cina, ci sarà il test event per Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022; farò di tutto per esserci e proseguire nel migliore dei modi questa bella avventura. Guardando, invece, al 2026 sogno con tutto me stesso le Olimpiadi in casa, magari da pilota”. Qualcuno si chiederà: ma il lancio del martello e il bob, cos’hanno in comune? Ce lo ha spiegato il buon Eric: “Sentivo spesso di compagni e avversari che in in-

verno andavano a provare il bob. Poi un giorno d’autunno (2020, ndr) mi squilla il telefono. Rispondo. E dall’altra parte c’era Giovanni Mulassano, tecnico e selezionatore della nazionale. Aveva notato i miei risultati e visto che la preparazione per il bob non è così diversa da quella del martello, dopo i test fisici ha deciso subito di mettermi alla prova nella tappa di Coppa del Mondo a Innsbruck. Un buon debutto, che si è rivelato fondamentale per guadagnarmi la titolarità nel bob a 2 e a 4 ai campionati Mondiali”. Nelle immagini Eric Fantazzini

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Consigli per gli acquisti!


Sannino ha portato al titolo italiano anche la scuola Spes Fortitude, creatura dell’ex campione Bottai Salvetti: «Mi ha fatto piacere che anche questa volta, in veste istituzionale e come appassionato, sia stato presente. Ci ha sempre seguito anche quando non era sindaco»: questo il commento del suo allenatore, l’ex campione Lenny Bottai Anche Vairo Lenti si laurea campione italiano, in questo caso dei pesi Leggeri, a domicilio. Sul ring del palaCosmelli, purtroppo anche questa volta a porte chiuse a causa delle norme anti contagio da Covid, il pugile livornese si è laureato nuovo numero uno tricolore contro Gianluca Picardi della Loreni. Il boxeur di casa, nell’evento organizzato dalla Conti Cavini Prod e trasmesso in diretta streaming da gazzet-

Sannino-Lenti, due nuovi campioni italiani La scuola labronica del guantone trionfa: titolo nazionale Supergallo e Leggeri

Pugilato

I

l sogno tricolore si corona per Jonathan Sannino. Il titolo italiano Supergallo (vacante sino a stasera) è infatti del pugile di casa Spes Fortitude, una cintura inseguita da anni e finalmente cinta intorno alla vita del talento allenato dall’ex campione Lenny Bottai. Lo sfidante, il capitolino, Tagliola va giù prima del termine della sesta ripresa dopo un paio di destri letali messi a segno dal 28enne beniamino di casa, in trionfo nel contesto ‘triste’ di un palaCosmelli svuotato di pubblico a causa dell’emergenza Covid. Un successo per ko tecnico che vale la 13esima vittoria da professionista. Dopo una partenza migliore per l’ospite, la svolta a favore di Sannino giunge nel quarto inning (sui dieci disponibili). «È stato bravissimo. Ha saputo soffrire e ha avuto carattere per reagire quando l’avversario ha cercato di metterlo in difficoltà. Adesso per qualche giorno staccherà la spina. CPoi dobbiamo pensare alla difesa del titolo». Poi una considerazione sul sindaco Luca

L’immagine di presentazione della sfida

ta.it, alla fine di un match molto equilibrato terminato dopo le 10 riprese previste da regolarmente, ha sconfitto il rivale (alla prima delusione da professionista dopo 9 successi precedenti) con verdetto unanime da perte della giuria: 94-96; 94-96; 94-96 i parziali. Dalla quinta ripresa in poi Lenti ha cambiato tattica e iniziato a premere sull’acceleratore. Il napoletano Picardi ha perso lucidità, ha abbassato i ritmi e iniziato ad accusare, in alcuni momen-

Lenti ha inflitto la prima sconfitta dopo 9 successi a Picardi: una vittoria nella vittoria ti anche in maniera vistosa, oggettive difficoltà a frenare le violente folate offensive di Lenti.

Il trionfo di Lenti al palaCosmelli (foto FPI)

“È stato più facile del previsto. Il mio avversario non dava continuità all’azione e non mi ha fatto fare eccessiva

Doppio titolo tricolore in città in meno di due mesi: è un momento d’oro per il pugilato livornese fatica - ha dichiarato ‘Vaironman’ a Il Tirreno nel dopo match - La dedico con tutto il cuore a Gigi Tassi, prematuramente scomparso una ventina di giorni fa. E stato lui a farmi salire la prima volta sul ring a Genova quando avevo 14 anni. E Gigi è stato anche il maestro di babbo. Questo successo non è certamente un punto d’arrivo. Oltre a difendere la corona tricolore mi piacerebbe anche guardare all’Europa e pormi traguardi ancora più importanti”.

Sannino mostra fiero la cintura a fine match ed esulta verso il cielo

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Nuoto

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a copertina dei campionati Assoluti primaverili (e del nostro Almanacco News) è tutta di Sara Franceschi: la talentuosa 21enne, tesserata per il gruppo sportivo della Fiamme Gialle e Livorno Aquatics, allenata dal padre nonché tecnico federale Stefano, ha infatti guadagnato il pass olimpico nei 400 misti con l’ottimo crono di 4’37”06 (2’14”95 a metà gara), abbassando di quasi tre secondi il proprio primato personale che risaliva al 2016 (4’40’’03): “Che gioia! Non me lo aspettavo neanche io. L’idea era quella di vincere e qualificarmi agli Europei, poi è arrivato addirittura il pass olimpico - ha sottolineato la Franceschi che è salita dal 6° al 4° posto tra le performer italiane - sono stata molto fortunata di essermi potuta allenare anche in questo periodo particolare e ringrazio tecnici, società, federazione e l’amministrazione comunale di Livorno. Sarà la mia seconda Olimpiade, nella prima ero molto piccola, quindi questa avrà un sapore e un’importanza particolare”. Per la Franceschi, nell’ultimo giorno di gare, è arrivato anche il bis tricolore sulla mezza distanza, puree in que-

Franceschi e Razzetti in viaggio per Tokyo Oltre a Detti, molto bene i livornesi agli Assoluti primaverili di Riccione

Francesca Fangio

sto caso con il nuovo record personale. Ai Giochi di Tokyo, ovviamente, ci sarà anche Gabriele Detti, sotto il limite olimpico nei 400 stile libero in 3’44”65. Il 27enne livornese - tesserato per Esercito e In Sport Rane Rosse, seguito al centro federale di Ostia dal tecnico labronico Stefano Morini - ha preceduto il ‘livornese acquisito’ Matteo Ciampi Esercito/Livorno Acquatics), meda-

Federico Turrini, a 33 anni, ancora sul podio dei 4 misti Sara Franceschi

Gabriele Detti 28

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Matteo Ciampi


Federico Turrini

glia di bronzo in 3’47”61: “E’ sempre divertente gareggiare con Marco De Tullio, molto più giovane, che rappresenta per me un grandissimo stimolo a non abbassare l’attenzione. In allenamento e in gara ci divertiamo - ha spiegato Gabriele, bronzo olimpico, due volte iridato e campione europeo, nonché oro mondiale negli 800 stile libero a Budapest 2017 - pochi giorni prima delle gare avevo fatto il vaccino, speravo di arrivare a questo appuntamento un po’ più rilassato. Comunque mi mancava la gara. Allenarsi è importante ma poi si rischia di perdere le sensazioni in acqua. E’ tutta una questione di testa”. Altra medaglia dal fascino incredibile, in occasione della rassegna romagnola, è stata quella di bronzo firmata dal capitano di Livorno Aquatics (tesserato anche Esercito), quel Federico Turrini sempreverde e ancora capace di competere con i più giovani, nonostante l’anagrafe (classe 1987), nei 400 misti, chiusi a 4’21”06.

Alberto Razzetti

Nuoto

Sul gradino più alto del podio, dopo Detti e Franceschi, è salita Francesca Fangio, che in una finale di ottimo livello nei 200 rana ha nuotato al di sotto del tempo limite per gli Europei: “Sono soddisfatta a metà, perché purtroppo alla vigilia degli Assoluti ho accusato un incidente di percorso: un piccolo stiramento all’adduttore e non sapevo neanche se avrei potuto gareggiare. Alla fine ho detto che era meglio provarci. Quindi ho pensato soltanto a mettere la mano avanti e aggiudicarmi un posto agli Europei”. Molto bene anche l’ ‘acquisito’ Alberto Razzetti, a medaglia nei 200 farfalla ma soprattutto al pass olimpico nei 200 misti: 1’57”13 il nuovo record italiano, che abbatte nettamente il precedente 1’58”09 stabilito all’ultimo Set-

Dario Verani

Agli Assoluti di Riccione, Sara Franceschi e Gabriele Detti centrano il pass olimpico te Colli (2020), quando cancellò lo storico limite in gommato imposto da Alessio Boggiatto che durava dal 29 luglio 2009: “Sono felicissimo. Ho realizzato un sogno - spiega incredulo Razzetti fino all’anno scorso neanche ci avrei creduto, adesso poterlo commentare è tanta roba. Devo ancora realizzare quanto è successo. Sono contento di come è andata la gara e del tempo che è sensazionale: addirittura 57”1. Agli Europei sarà divertente. Spero di migliorare ancora le mie gare. Poi ci saranno le Olimpiadi. Un sogno che è diventato realtà”. Riguardo gli Europei di Budaepst, c’è anche il nome del cecinese Dario Verani - da anni ormai atleta di punta della prima squadra Livorno Aquatics - nella lista dei 13 atleti azzurri che faranno parte della delegazione di nuoto di fondo, in programma al Lupa Lake dal 12 al 16 maggio.

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Scherma

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rande soddisfazione per la scuola di scherma livornese e per lo storico circolo Fides in particolare. Chadalavada Anandha Sundhararaman Bhavani Devi, abbreviata per amici e compagni di pedane come Bhavani Devi, è infatti la prima schermitrice di nazionalità indiana qualificata nella storia delle Olimpiadi. Originaria di Chennai, la sciabolatrice tesserata per il blasonato circolo di via Allende e allenata dal maestro azzurro Nicola Zanotti, ha guadagnato la qualificazione ufficiale per Tokyo 2020+1 grazie alla tappa di Coppa del Mondo di Budapest.

Una Livorno internazionale e olimpica anche a bordo pedana Nicola Zanotti con l’indiana Bhavani Devi e Andrea Baldini assieme alla moglie turca Irem Karamete, si sono qualificati per i Giochi di Tokyo 2020+1

La campionessa indiana, 27 anni, si prepara alla sfida più grande della carriera

Un momento di coaching affettuoso tra Baldini e Karamete, a margine di una gara

Zanotti e Devi esultano appena conquistato il pass matematico per le Olimpiadi giapponesi 30

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Una qualificazione maturata in Ungheria grazie alla sconfitta contemporanea delle padrone di casa contro sud coreane nella gara a squadre: con la formula che metteva in palio due pass individuali per atlete di Asia e Oceania sui 34 posti totali (24 dei quali riservati ad atleti appartenenti a squadre qualificatesi), la numero 42 del ranking iridato ha maturato diritto di volare in Giappone. Una soddisfazione incredibile per Zanotti e il Fides, oltre che per la ragazza che corona così una carriera pur giovane ma già ricca di soddisfazioni: bronzo ai Giochi del Commonwealth 2009 e 2012, bronzo al campionato asiatico del 2010, poi nel 2014 è diventata la prima indiana a vincere una medaglia ai campionati asiatici under 23. Obiettivo a cinque cerchi centrato da coach anche da un altro livornese, Andrea baldini. Il campione classe 1985, già quattro volte campione del Mondo a squadre, nonché oro Mondiale individuale ad Antalya 2009 e Olimpico a squadre ai Giochi di Londra 2012, ha esultato in occasione dell’ultimo Grand Prix di Doha. In Qatar, dove si è sancita la ripartenza dell’attività internazionale per quanto concerne il fioretto, la moglie Irem Karamete

(sposata a fine luglio 2020) ha strappato contro ogni pronostico il pass per l’edizone di Tokyo 2020+1. La campionessa turca ha compiuto una sorta d’impresa, chiudendo tra le

Baldini e Karamete, sposati dalla scorsa estate, sono tesserati per il Frascati Scherma prime otto (anche grazie al 15-12 rifilato alla nostra azzurra Errigo al secondo turno del tabellone principale) e andando a occupare il secondo slot riservato all’ Europa, superando in volata la concorrenza di altre tre rivali: la spagnola Maria Teresa Diaz, la polacca Julia Walczyk e l’israeliana Nicole Pustilnik. Una grande gioia per il tecnico livornese e la compagna, atleta 27enne che dallo scorso anno è tesserata per il Frascati Scherma. Tra l’altro, la Karamete era già entrata nella storia del suo Paese, riuscendo a qualificarsi per un’Olimpiade (quella di Rio 2016) a 32 anni di distanza dall’ultima atleta turca.

Baldini, oro olimpico a squadre a Londra 2012, torna a respirare l’atmosfera a cinque cerchi


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