Simonetta Torresi: Trofeo Scarfiotti ( ed. 2008)

Per gentile concessione dell’autrice Prof. Simonetta Torresi

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SIMONETTA TORRESI

LA CLASSICA GARA IN SALITA SARNANO - SASSOTETTO TROFEO SCARFIOTTI

Automobile Club Macerata

LE PAROLE DEL PRESIDENTE GIOVANNI BATTISTELLI

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Un anno fa, subito dopo essere stato eletto Presidente della Delegazione maceratese dell'ACI, dichiarai di voler ripristinare la gloriosa corsa in salita Sarnano Sassotetto. Oggi, grazie anche al sostegno di tutto il Consiglio, sono riuscito a mantenere l'impegno preso al momento dell'insediamento. La data della competizione è stata fissata per il 14 settembre prossimo come da calendario del dicembre 2007. In tal senso sono veramente grato a quanti hanno appoggiato tale iniziativa ed in particolare l’equipe del Comune di Sarnano per la fattiva ed indispensabile disponibilità dimostrata, con il prezioso coordinamento del Sindaco Federico Marconi. Inoltre un vivo ringraziamento è dovuto al Presidente della Provincia Giulio Silenzi per aver prontamente predisposto quanto necessario alla sistemazione della carreggiata Sarnano - Sassotetto. Un doveroso grazie va ancora a tutte quelle aziende che in qualità di sponsor hanno permesso di sostenere la realizzazione dei tanti e complessi servizi che la corsa richiede. Come pure la mia gratitudine va alle personalità che hanno accettato di aderire al Comitato d’Onore e a quanti, che nell’ambito delle loro possibilità, si sono rivelati preziosi collaboratori.

A questo punto penso proprio che tale evento sportivo di rilevanza nazionale che ha il patrocinio sia della Regione Marche che della Provincia di Macerata, meritasse un'operazione culturale che andasse a ricomporre la storia della gloriosa Sarnano - Sassotetto, per molti anni, fiore all'occhiello dell'ACI di Macerata. La pregevole pubblicazione della prof. Simonetta Torresi soddisfa questa esigenza e nello stesso tempo rende omaggio a Lodovico Scarfiotti che, nel quarantennale della sua scomparsa, viene ricordato anche per aver dato lustro in qualità di socio alla nostra delegazione e per essere stato l’ultimo vincitore italiano, su Ferrari, del Gran Premio di Monza.

Questo libro, con i suoi testi e le sue immagini, consegna alla memoria della nostra gente, un evento nazionale ed internazionale che per lunghi anni si è svolto nella Provincia di Macerata. È per tale motivo che sono grato a Simonetta Torresi di aver accettato la proposta di ricostruire le fasi della Sarnano Sassotetto. In questa pubblicazione inoltre, c'è ancora qualcosa che merita di essere sottolineata e cioè quel valore aggiunto dato dal felice connubio tra passato e presente, tra sport e promozione di un territorio. Non è usuale trovare, come in questo caso, in un'unica soluzione, la storia di un evento sportivo, il presente di quello stesso evento ed ancora arte, cultura e tradizioni della località interessata alla manifestazione.

A conclusione come Presidente dell'ACI di Macerata desidero dedicare questo complesso e significativo impegno ai tanti piloti che hanno gareggiato lungo il percorso maceratese, agli innumerevoli sportivi che hanno assistito alle diverse edizioni della competizione ed a tutti coloro che vogliono emozionarsi ancora, come nel passato per lo spettacolo eccezionale offerto dai corridori sui tornanti della Sarnano - Sassotetto. A me resta la grande soddisfazione di aver dato vita a a un’impresa così importante e che mi auguro possa pienamente soddisfare le molteplici aspettative di ciascuno.

ACI delegazione di Macerata Il Presidente Giovanni Battistelli

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Quando il Presidente dell'ACI di Macerata, Giovanni Battistelli, mi chiese di ricostruire le fasi della Sarnano - Sassotetto, accettai più per amicizia che per reale intima convinzione. Poi, come sempre, cominciai a ricercare quella documentazione necessaria per far luce sulle diverse edizioni della cronoscalata. L'archivio dell'Automobile Club di Macerata non era reperibile, così come quello dell'Azienda di Soggiorno di Sarnano; allora andai a recuperare i giornali riferibili all'epoca in cui la manifestazione si svolse. La fatica di sfogliare centinaia di quotidiani e qualche rivista sportiva fu ricompensata; trovai un gran numero di articoli che si riferivano alla competizione, ma soprattutto, improvvisamente, la cronaca degli eventi, che attualizzava ciascuna delle diverse edizioni della corsa, fece di me una sempre più accanita lettrice. Pertanto, da distaccata ricercatrice delle fonti documentative quale ero, mi trasformai in un'appassionata cultrice di queste gare in salita delle quali non immaginavo l'esistenza. Le uniche corse automobilistiche che qualche volta avevo visto pigramente in televisione, quando nulla d'interessante veniva trasmesso su altri canali, erano quelle della Formula 1.

Durante il percorso conoscitivo che necessariamente ho dovuto fare per cogliere l'essenza di questo sport, ho scoperto quanto sia emozionante tutto ciò che concerne la guida sportiva, quanto siano importanti i prototipi per l'evoluzione della tecnologia, quanto lavoro infine venga svolto, nel silenzio di una rumorosa officina, da meccanici competenti ed appassionati. Alla fine di questo lavoro, mi corre l'obbligo di ringraziare Giovanni Battistelli non solo per avermi offerto l'opportunità di essere l'autrice di questa particolare pubblicazione, ma soprattutto per avermi dato la possibilità di aprire una finestra su di un mondo a me sconosciuto.

Questo libro, lungi dall'essere esaustivo, propone, oltre alla storia della famosa gara del maceratese, un ricordo del celebre pilota Lodovico Scarfiotti, un'intervista con Gianfranco Trombetti, uno dei protagonisti della Sarnano - Sassotetto e una presentazione di Sarnano, località che accoglie la manifestazione sportiva.

Al termine, i dovuti ringraziamenti vanno all'Automobile Club di Macerata e al suo Gruppo Sportivo che hanno voluto e sostenuto caldamente questa pubblicazione con la convinzione che il ricordo di un glorioso passato sia di buon auspicio per un brillante futuro. Un ringraziamento particolare è necessario per il Sindaco di Sarnano Federico Marconi che ha messo a disposizione tutto l'archivio fotografico comunale riguardante sia la corsa che il paese, inoltre e che ha elargito una fattiva e preziosa collaborazione per la realizzazione del complesso evento.

L'Autrice Simonetta Torresi

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LE PAROLE DELL’AUTRICE

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LA SARNANO - SASSOTETTO NELLA STORIA

LA PRIMA EDIZIONE 20 LUGLIO 1969

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L'Automobile Club di Macerata istituita nel 1913 è la più antica delegazione delle Marche, quindi, all'origine, non solo per la Città e la Provincia ma per l'intera Regione, rappresentò un punto di riferimento e coordinamento.

La prima delegazione marchigiana fu all'avanguardia per iniziative e proposte e fu sempre attenta al proprio territorio ed alle esigenze dei soci.

Negli anni '60, tra le tante manifestazioni organizzate dall'AC di Macerata come la "Coppa delle Fonti" e la "Tolentino Colle Paterno", si segnala la "Coppa Città di Recanati" consistente in una ginkana automobilistica che nel 1969, raggiunta la terza edizione, venne effettuata il 13 luglio.

Nello stesso anno, dopo lunghi preparativi, venne organizzata per il 20 luglio, la prestigiosa corsa in salita "Sarnano Sassotetto"; così la conferenza stampa come venne riportata dalla "Voce Adriatica"giovedì 10 luglio 1969: "La tanto auspicata corsa automobilistica in salita "Sarnano Sassotetto" è stata definitivamente varata ed è stata organizzata dall'ACI di Macerata in collaborazione con il Comune e l'azienda di soggiorno e turismo di Sarnano. Ne hanno dato comunicazione il dr. Osvaldo Pioli e il dr. Bruno Moretti rispettivamente presidente e direttore dell'Aci Macerata.

Da tempo, ha detto il dr. Pioli, il nostro ente era alla ricerca di qualche possibilità di organizzare una grande manifestazione automobilistica che fosse consona a tre scopi che ci eravamo prefissi: onorare in modo degno la grande figura di Ludovico Scarfiotti; dare alla nostra Regione una gara di elevato impegno; ottemperare all'articolo 4 del regolamento ACI, che prevede la sollecitazione e l'organizzazione di gare di un certo livello. E non era possibile ottemperare a quanto sopra senza che la scelta cadesse sul tratto Sarnano - Sassotetto, un magnifico percorso peraltro noto agli sportivi della neve, e di valorizzarlo anche in senso motoristico, tanto da ricavare una 8

gara che, partendo da un livello nazionale, potrebbe finire di campionato europeo della montagna.

Circa i dati tecnici del tracciato ce ne parla esaurientemente il dr. Moretti "Km 12,400, quasi cinque dei quali protetti da robusti guardrails, e con una pendenza media di 7,64 per cento. La gara è aperta ai conduttori di quasi tutte le categorie, e sarà valevole per il campionato italiano velocità conduttori (vetture sport GR4 I divisione; campionato italiano velocità juniores vetture Gran Turismo GR3; Trofeo nazionale turismo; Trofeo nazionale della montagna; vetture turismo gran turismo; vetture sport Prototipo; vetture formula 3; vetture formula 850; vetture sport GR4 seconda divisione per la gara sport non intitolata e vetture turismo di serie per la gara chiusa).

Da questa sommaria esposizione si potrà arguire che protagoniste del rombante carosello saranno Porsche, Ferrari, Alfa Gran Turismo, Abarth 2000, Gordini, tanto per citare le più efficienti in campo internazionale.

Ci sono tutte le premesse, insomma, perché la gara, a detta del direttore Moretti assurga ai vertici di quelle del Bondone e della Raticosa e l'accostamento non ci è sembrato improprio. La manifestazione sarà dotata di tre milioni e mezzo di premi oltre al prezioso "Trofeo Scarfiotti" posto in palio dai congiunti del compianto Lodovico. È doveroso ricordare che i maggiori enti locali e il Panathlon Internazionale di Macerata hanno munificamente contribuito alla migliore riuscita della manifestazione.

Appuntamento dunque per il prossimo 20 luglio, e sarà possibile preconizzare fin da ora una vasta marea di appassionati del motore lungo gli spettacolari tornanti della Sarnano Sassotetto."

L'importante corsa automobilistica voluta dall'AC Macerata ed in modo particolare desiderata da Lodovico Scarfiotti che 9

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avrebbe amato correre su un circuito di "casa", si sarebbe dovuta disputare molto prima di quel 20 luglio 1969 ma per la mancanza di guardrails lungo il tragitto, l'evento venne sempre rimandato e fatalità volle che proprio il campione maceratese, il "re della montagna" non potesse gareggiare su quello che lo stesso Scarfiotti aveva definito "meraviglioso percorso". Il trofeo intitolato al plurivittorioso pilota fu un omaggio dovuto e sentito da parte di tutti quei sportivi maceratesi che per anni avevano sognato, sofferto e gioito insieme a quel professionista - gentiluomo, a quell'amico sincero che non mancava di raccontare aneddoti e "dietro le quinte" di ogni corsa, a quanti, fin dagli esordi, gli erano stati vicino.

Alla più importante manifestazione automobilistica della regione, ed una delle più importanti d'Italia, s'iscrissero più di 200 macchine e vennero inviati premi dal Ministro del Turismo On. Lorenzo Natali, dal Ministro delle Partecipazioni Statali On. Forlani, dagli Enti Provinciali per il turismo delle Marche, dalle aziende autonome delle Marche e da quelle di Perugia, ancora, tanti premi arrivarono da molti Comuni della Provincia nonché da aziende e commercianti locali.

Un gran numero di piloti raggiunse Sarnano alcuni giorni prima della gara per trovare familiarità con il nuovo percorso mentre nell'ufficialità, i diversi momenti dell'evento sportivo erano programmati nel seguente modo: Sabato 19 luglio: dalle ore 8 alle 12 e dalle 14 alle 17 verifiche sportive e punzonatura delle macchine; dalle 14 alle 19 prove ufficiali obbligatorie con l'ultima partenza fissata per le ore 18,45.

Domenica 20 luglio: ore 11,30 partenza; ore 18,30 esposizione delle classifiche sul 10

tabellone predisposto all'arrivo; ore 20 premiazione alle terme "San Giacomo" di Sarnano.

La grande manifestazione sportiva rappresentava per Sarnano un modo prestigioso per assurgere alla notorietà nazionale; certo è, però, che la località montana posta alla base dei Sibillini già presentava una notevole vocazione turistica come dimostra il calendario delle innumerevoli manifestazioni estive messe a punto dall'Azienda di soggiorno e cura, proprio nel 1969, quando si corse il 1° "Trofeo Scarfiotti". Tra le tante iniziative di quell'estate sarnanese si cita il torneo di calcio "Coppa delle fonti di San Giacomo", le gare di minigolf notturno, il torneo notturno di pallacanestro femminile, le gare di tiro con carabina, con pistola standard, al piattello, le riunioni notturne di pugilato con incontri fra dilettanti e professionisti, le rappresentazioni teatrali della compagnia "Gad, O. Calabresi di Macerata", l'estempore di pittura con esposizioni, la caccia al tesoro automobilistica ed ancora, il "Serafino d'oro", consistente nella rievocazione storica in costume del 1300 con antichi giochi sarnanesi, il torneo di tennis "Coppa A.A.C.S. Sarnano", le esibizioni del complesso la "Racchia", le serate danzanti ai "Cerchi" e all'albergo Hermitage con Jonni Dorelli, i Diamanti e tanti altri.

Ritornando all'evento automobilistico, la corsa in salita ed il risultato delle gare di quel primo "Trofeo Scarfiotti" venne così riportata dal Resto del Carlino il 21 luglio 1969: "Grande successo ieri della corsa in salita Sarnano Sassotetto, organizzata in memoria dell'indimenticabile asso del volante Ludovico Scarfiotti. Quasi ventimila persone sui difficili tornanti del percorso e risultati tecnici di notevole valore. Questo unito alla perfezione di ogni particolare organizzativo, costituisce il bilancio che ha tutte le premesse per diventare una delle classiche competizioni motoristiche euro11

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pee.

Ha vinto il calabrese Domenico Scola, che ha condotto la sua Abarth 2000 oltre il muro dei 107 chilometri ora. Nessuno pensava che si potesse andare così forte. Pensate: meno di sette minuti per andare da Sarnano a Sassotetto. Il dominatore della competizione si è detto felicissimo del risultato: "Tutto è andato bene oggi. Ma due cose voglio mettere in risalto: il percorso e l'organizzazione. Per quanto riguarda il tracciato, posso dire esso ricorda da vicino la Trento Bondone e che consente l'espressione delle migliori doti tecniche ed agonistiche da parte di piloti e della più funzionale potenza da parte dei motori. Per l'organizzazione non posso fare altro che unirmi al coro unanime delle lodi. L'anno prossimo tornerò e cercherò di bissare la vittoria odierna."

Pochi e senza conseguenze gli incidenti. Il bergamasco Crippa, Gigi Tommasi, Giovanni Lo Voi e Roberto Raimondi, sono usciti di strada ma hanno saputo controllare il mezzo meccanico, riducendo al minimo i danni alle loro auto.

Qualche brivido dunque ma nessun ferito.

Nel tardo pomeriggio la cittadina di Sarnano straripava di corridori e turisti: uno spettacolo da ricordare.

Ottimo il servizio di vigilanza, ottimi i parcheggi per gli spettatori ed il "parco chiuso" per le macchine della competizione. Insomma, l'Automobile Club di Macerata e l'Azienda Soggiorno di Sarnano han fatto centro. E alle falde dei Sibillini è nata una manifestazione sportiva che in breve acquisterà una solida reputazione europea.

Ecco i risultati:

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Gruppo I turismo serie classe fino a 850: 1.

Amodeo Pasqualino su (Fiat 850 S, Scuderia Marche) 9' 58'' alla media di Km 74,648 2.

Morvillo Alfredo (Fiat 850 coupè) 9' 58''1

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3.

Lucarelli Fabio (Fiat 850 coupè) 10'6''3

Gruppo I classe oltre 850 fino a 1000 1.

Brischettini Pierluigi (Mini Cooper) in 9'33''3 2.

Cini Franco (Innocenti Mini) 9'34''7 3.

Nik Comeda (Innocenti Mini) 9'41''6 Gruppo II classe fino a 500 1.

Biondo Lilio (Giannini 500) 9'51'' alla media di Km 75,532 2.

Santucci Enzo (Giannini 500) 9'55''3 3.

Broggi Franco (Giannini 500) 9'56''4

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Classe oltre 500 fino a 600 1.

Poggi Piergiorgio (Fiat Abarth) 9'20''6 media di Km 79,628 2.

Luciano Galluzzo (Fiat Giannini) 9'24''8 3.

De Santis Raimondo (Fiat Abarth) 9'25''2 Gruppo II classe oltre 850 fino a 1000 1.

Vasari Giovanni (NSU 1000) 8'43''4 alla media di Km 85,288 2.

Pellegrino Salvatore (Fiat Abarth 1000) 8' 50'' 5 3.

Matteo (Fiat Abath 1000) 8' 58'' 6 Classe 600 fino a 700 1.

Gatta Gabriele (Abarth 695) 9'10''8 alla media di Km 81,045 2.

Finelli Luigi (Fiat Abarth 695) 9'20''1 3.

Zanchetti Aldo (Fiat Abarth 695) 9'27''5

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Gruppo II classe oltre i 700 fino 850 1.

Pasolini Enrico (Fiat Abarth 750) 8'22'' 4 alla media di Km 88,906 2.

Marrone Mario (Fiat Abarth 850) 8'29'' 3.

Cardinali Francesco (Fiat Abarth 847) 9'17''7 Classe oltre i 1000 fino a 1300 1.

Capietti Franco (BMG Cooper 1300) 8'3'' alla media di Km 92,422 2.

Massai Paolo (Alfa Romeo GTA) 8'7''8 3.

Trucci Carlo (Abarth GTA) 8'14''7 Classe 1300 fino a 1600 1.

Monti Paolo (Alfa Romeo GTA) 7'59''7 alla media di Km 93,058 2.

Andreacci Giuliano (Alfa Romeo GTA) 8'5''1 3.

Viola Ugo (Alfa Romeo GTA) 8'58''8

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Classe oltre 1600 1.

Merletti Donato (BMW 2000) 8'6''5 alla media di Km 91,757 2.

Tacchini Mauro (Alfa Romeo Sprint) 9'5''9 3.

Iohn Rhodes (Porche 911 S) 9'8''6 Gruppo III classe oltre i 1000 fino a 1300 1.

Di Lucia Leopoldo (Lancia Zagato) 8'31''1 alla media di Km 87,341 2.

Galli Rinaldo (Lancia Zagato) 8'37''6 3.

Marini Giovanni (Lancia Fulvia) 8'37''8 23

Classe oltre i 1300 fino a 1600 1.

Cesarini Luca (Alfa Romeo) 8'44''9 alla media di Km 85,044 2.

Zappa Carlo (Fiat 124) 9' 32'' 4 Gruppo III classe oltre 1600 1.

Patamia (Porsche 911) 8'8'' 2.

Leonardi Sesto (Fiat Dino) 8'57''4 3.

Badii Bartolomeo (Porsche 911 S) 9'5''5 Gruppo IV classe oltre 1000 fino 1300 1.

Curto Ugo (Abarth Sport 1300) 8'17''2 media Km 89,782 2.

Marini Luciano (Alfa Romeo Sprint Zagato) 8'33''3 3.

"Onid" (Simca Abarth 1300) 9'10''

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Gruppo IV classe fino a 1000 1.

Ricciardi Giovanni 8'05'' alla media di Km 91,889 2.

Gargano Paolo (Abarth 1000 SP) 8'20''2 3.

Amoroso Nicola /Fiat Abarth)9'18''4 Gruppo VI classe oltre i 1000 fino a 2000 1.

Scola Domenico (Abarth ST) 6'55''1 alla media di Km 107,540 2.

Lualdi Gabardi (Fiat Abarth) 6'56''7 3.

Laureati Pietro (Alfa Romeo P 33) 8'1''5 Formula 850 1.

Landi Giovanni (De Santis) 7' 45'' 1 alla media Km 95,979 2.

Mulini Alceste (Tonj) 7'56''2 3.

Lombardi Lella (Mirai) 8'02''5

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Formula 3 1.

Venturini Vittorio (Tecno Formula 3) 7'10''1 2.

Mercatali Franco (Lucangeli) 8'50''8 "

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Certo quel 20 luglio del lontano 1969 le emozioni non mancarono, infatti, dopo la corsa, l'uscita dei tempi sul tabellone, le premiazioni alle terme ‌.. tutti, in diretta Rai, poterono assistere al primo sbarco sulla luna "un piccolo passo per l'uomo un grande passo per l'umanità " il trionfo della scienza e della tecnica, si conquistava lo spazio e nello stesso tempo, la velocità delle macchine sulla Sarnano-Sassotetto, impensabile fino a qualche anno prima, faceva percepire il futuro a portata di mano, un "qui ed ora" che rese sicuramente entusiasmante quel giorno e quella notte sarnanese.

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L'anno successivo, il 1970, la manifestazione fu dotata di premi per un valore di 4520000 £, e la partenza venne fissata per domenica 31 maggio alle ore 13,30. Il premio "Scarfiotti" venne assegnato a "G.B" su Abarth 2000 che percorse il tragitto con un tempo, 7'06''5, superiore a quello ottenuto l'anno precedente da Scola. In quello stesso giorno, a gara non ancora iniziata, mentre i piloti stavano facendo un giro di ricognizione per mettere a punto i motori, vi fu un grave incidente tra l'Alfa Romeo 2000 targata E44444 di Luigi Rinaldi ventinovenne romano e la Porsche targata MIG446246 guidata da Edoardo Germani ventitrenne anch'egli di Roma; i piloti vennero immediatamente soccorsi dagli spettatori e subito risultò più grave Rinaldi che, caricato in un’ambulanza venne trasportato all'ospedale civile di Macerata qui vennero riscontrate alcune fratture e choc traumatico, i giornali, qualche giorno dopo, riportarono che, sebbene la prognosi fosse ancora riservata, la situazione del paziente andava migliorando.

Il 20 giugno 1971 venne disputata la terza edizione del trofeo "Scarfiotti"; 200 le vetture iscritte, 106 i piloti in partenza, il tempo migliore 6'31''7 su Alfa Romeo, lo ebbe Klaus Reisch già campione austriaco, secondo arrivò Domenico Scola, terzo Facetti detto "Riccardone" ed a seguire Bertoni, Laureati, Mareschi, Noris e Nesti; a metà gara uscì di strada l'ascolano Andrenacci ma senza conseguenze.

Nel 1972 il premio ritornò di nuovo nelle mani di Domenico Scola che il 18 giugno, con la Chevron B 91, percorse la salita in 6'27''6 ad una media di 115,170 superando il tempo stabilito l'anno precedente dal compianto pilota Klauss Reisch che nel frattempo aveva perso la vita in una gara automobilistica. Scola, già primo nelle prove, stabilì il nuovo record della corsa, ma anche il secondo arrivato, Carlo Facetti su Chevron B 21, con 6'27''9 percorse l'intero tracciato ad un tempo ragguardevole, terza assoluta si posizionò Lella 17

LE EDIZIONI DEGLI ANNI ‘70

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Lombardi su Lotus.

L'edizione del 1973 si preannunciava piena di attese vista la partecipazione alla gara dei migliori piloti del tempo come Zaniratti, Berrutto, Mascaleros, Nesti, e Domenico Scola che, avendo realizzato il miglior tempo assoluto in due edizioni della manifestazione, si era aggiudicato il "1° trofeo d'oro Scarfiotti". Il 17 giugno vide la vittoria di Mauro Nesti che con March 2000 ottenne il tempo record di 6'12''7, secondo assoluto si classificò "Gianfranco" di San Severino, mentre, Domenico Scola, che nelle prove era finito fuori strada, si dovette accontentare del terzo posto.

Nel 1974 l'AC Macerata sospese la corsa a causa dell'austerità promossa dal governo italiano per la problematica del petrolio, ma a seguito di numerose istanze pervenute sia all'ente di soggiorno sarnanese che alla stessa ACI, nel settimo anno della scomparsa del campione europeo di velocità, già socio dell'Automobile Club maceratese, si decise di riorganizzare la competizione e subito i maggiori piloti dell'epoca s'iscrissero alla gara: si segnala il caso di "Gianfranco", secondo alla Sarnano - Sassotetto nel 1973, che inviò un telex di conferma circa la propria partecipazione, dal circuito inglese di Bronds Hatch.

Nel 1975 il 6° trofeo Lodovico Scarfiotti fu organizzato con grande dispendio di energie. I verificatori tecnici furono Ettore Mecocci e Federico Lucangeli mentre il commissario tecnico per la gara nominato dalla C.S.A.I. fu l’ing. Luigi Gori; la federazione MSI scelse il dr. Vincenzo Pisciotta come dirigente del servizio sanitario. Emilio Lombardo, direttore degli Automobile Club di Ascoli Piceno e Macerata diresse la gara che fu presieduta dal gran uff. dr. Osvaldo Pioli, Presidente dell'AC maceratese. La corsa in salita fu fissata per il 29 giugno ed in quello stesso giorno, alle ore 12, nei pressi del traguardo della Sarnano - Sassotetto, insieme 18

con l'aereo club di Ancona, l'AC di Macerata organizzò una gara di paracadutismo per rendere attraente e spettacolare l'attesa della corsa in salita. Il programma paracadutistico prevedeva lanci di stile e di precisione con l'utilizzo di 12 paracadutisti istruttori e di paracaduti a caduta rientrante, la manifestazione contemplava inoltre, l'esecuzione di figure combinate rappresentanti Lamping, Tanneause, Deriva, Giro sull'asse relativo con Stella.

La corsa in salita fu vinta da Mauro Nesti, già premiato come Scola con il Trofeo d'oro "Lodovico Scarfiotti", che tagliò il traguardo in 6'10''6, il pilota su Cebora BMW percorse il tragitto ad una media di 120,453 Km/h.

Riguardo alla gara Sarnano Sassotetto del 1976, sul Resto del Carlino del primo agosto comparve il seguente articolo: "E' in avanzata fase di organizzazione il 7° trofeo Lodovico Scarfiotti.

Come nelle precedenti edizioni la gara si svolgerà sul percorso Ponte dei Bittacci di Sarnano - Sassotetto Passo della Maddalena per un totale di Km 12,400. È il classico tracciato misto per una prova europea con la massima partecipazione straniera. La prova 1976 infatti avrà carattere internazionale e sarà valida ai fini del campionato italiano assoluto e trofeo nazionale della montagna per la 2a zona per vetture appartenenti ai gruppi 2, 4, 5, 6. Alla gara sono ammesse anche le macchine del gruppo 1: turismo di serie nazionale Csi e gruppo 3 di gran turismo di serie nazionale Csai. La manifestazione assumerà il maggior interesse sportivo dopo la prova di Ascoli, dove il sangiorgese Gabriele Ciuti è riuscito a battere il miglior scalatore europeo Mauro Nesti.

Nonostante ciò è rimasto il record del settempedano Gianfranco. Se sarà presente alla manifestazione avrà il trio più forte d'Italia e costituirà uno spettacolo insuperabile.

La gara di Sarnano per interesse sportivo si sta presentando 19

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come una delle migliori d'Italia.

Dopo questi tre nomi non dimentichiamo chi ha le carte in regola per batterli, come Scola e Boerise, attenzione a quel Marzi, che può in ogni gara, sovvertire anche i più facili pronostici." Ancora, nel Resto del Carlino del 4 agosto si rendeva noto che la gara in salita del tratto Sarnano - Sassotetto era stata fissata per il 22 agosto.

La disponibilità del magnifico percorso delle gare automobilistiche, fece sì che a Sarnano si sviluppassero anche altri sport da svolgersi su strada tanto che proprio nel 1976 nacque un moto club che elesse come presidente Primo Vallesi, alla prima riunione della neo nata associazione, partecipò anche il campione di motociclismo Franco Uncini, i giornali ne diedero notizia il 14 agosto, mentre il 15, sul Resto del Carlino, comparve un'altra notizia riguardante la cronoscalata maceratese: "(..) a Potenza Picena su iniziativa di alcuni «amatori» è sorto il "circolo autonomo d'epoca marchigiana" federato ASI. Il CAEAM (questa è la sua sigla) si occupa di vetture italiane e straniere che risultano costruite anteriormente al 31 dicembre 1940. I suoi dirigenti e i suoi soci (…) si occupano di ricerche, di predisporre iniziative per la conservazione dei modelli ancora esistenti, del restauro dei "pezzi" più pregiati, e curano l'organizzazione di manifestazioni riservate appunto alle meravigliose «nonnine» dell'automobilismo (…). Il CAEM farà la sua prima uscita ufficiale il 22 agosto a Sarnano, in occasione del «trofeo Scarfiotti».”

Tutto dunque era pronto per la manifestazione del 22 agosto eppure l'edizione 1976 della Sarnano - Sassotetto non si disputò, perché?

Dalla pagina nazionale "interni" del Resto del Carlino di sabato 21 agosto: " «Le Marche sconvolte». L'alluvione ha lasciato un paesag20

gio allucinante, danni per decine di miliardi. Il vicepresidente della Regione «si deve parlare di catastrofe»" ed in pagina locale, cronaca di Macerata, si evidenziava come, un po’ ovunque, fossero presenti allagamenti determinanti l'inagibilità di molte strade con il conseguente isolamento di alcune località, "frane, inoltre, sono segnalate anche a Gualdo, Sarnano, San Ginesio, Caldarola e in tutto il Camerinese".

Il 26 luglio 1977 una commissione dell'ANAS, dopo aver effettuato un sopralluogo lungo il percorso "Sarnano (Fonte di Bittacci) - Sassotetto (Passo della Maddalena)", completamente risistemato, dichiarò il tracciato idoneo per una prova automobilistica europea. Pertanto venne fissata per il 28 agosto la cronoscalata valevole sia per l'assegnazione del trofeo "Scarfiotti" che come prova del campionato europeo della montagna. Tale competizione, definita d'estremo interesse sia per la durezza del tracciato che per la presenza di alcuni nomi di primissimo piano dell'automobilismo internazionale, ebbe il patrocinio della Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, della Regione Marche e dell'Agip. Alla gara s'iscrissero più di 180 piloti e le prove di sabato 27 agosto iniziate alle 14,30 furono grandemente entusiasmanti: Nesti con 6'01''62, Scola con 6'04''65 ed il settempedano "Gianfranco" (Gianfranco Trombetti), corsero ad un tempo inferiore al record di percorso 6'10''61, fatto registrare dallo stesso Nesti nel 1975.

Nell'ambito delle manifestazioni di corollario della prima cronoscalata Sarnano - Sassotetto valevole come prova europea, venne presentato un libro di Nello Biondi su Lodovico Scarfiotti "… nel ricordo di uno sportivo marchigiano" che fu un'ulteriore occasione per far rivivere l'uomo ed il campione.

Domenica 28, mentre il servizio d'ordine veniva espletato dagli agenti di pubblica sicurezza della Questura di Macerata, alla partenza erano presenti l'on. De Cocci, il dr. Felice 21

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Calvani presidente della Camera di Commercio di Macerata, il sindaco di Sarnano ing. Rodano, presidente della Csai, il com. Pioli presidente dell'ACI, il capitano Di Girolamo comandante la compagnia di carabinieri di Tolentino. La gara si concluse con lo splendido tempo record del capoclassifica del campionato europeo della montagna Mauro Nesti che con una vettura da corsa classe 2000, superò se stesso abbassando il proprio record precedente di 16 secondi e 58 centesimi, effettuando il percorso in 5'54''03 alla media di 126,100 Km/h. Secondo si classificò lo spagnolo Jaun Fernandez su Lola T-296 BMW con 6'07''63; terzo assoluto fu Mario Casciaro su Osella che terminò il tragitto in 6'23''59; il settempedano "Gianfranco" risultò solo quarto a causa di un testa - coda avuto lungo il tragitto.

Il casertano Domenico Scola su Lola P - 296 non accettando di aver commesso un errore di guida dopo appena due curve dal via, si rese protagonista di un insolito show, infatti, adducendo a scusa l'attraversamento della strada di alcuni spettatori, mai avvenuto, girò la macchina di 180 gradi e guidò, sebbene fosse proibito, in senso opposto al percorso di gara fino alla partenza; qui la scuderia e lo stesso pilota fecero la richiesta di poter ripartire ma tale opportunità naturalmente venne negata.

Durante le premiazioni al vincitore Mauro Nesti oltre il trofeo "Scarfiotti" andò la targa d'argento "Paolo Paganelli" ed il premio in denaro di 500.000 lire oltre ai premi previsti per i raggruppamenti e le classi.

La classifica del campionato europeo della montagna dopo la gara Sarnano - Sassotetto era così composta: 1. Mauro Nesti (Italia) su Lola punti 196 2. Rolf Goering (Germania) su Porsche punti 163 3. Gianmarie Almeras (Francia) su Porsche punti 120 22

4. Juan Fernandez (Spagna) su Lola punti 60 5. Mario Casciaro (Italia) su Osella punti 54 Nel 1978, ritornando la Sarnano - Sassotetto ad essere valevole esclusivamente quale prova per il campionato italiano della montagna, gruppi 2, 4, 5, e 6 e per il trofeo nazionale della montagna seconda zona, l'AC di Macerata chiese ed ottenne di poter effettuare la gara nel classico periodo della seconda metĂ di giugno e tanto sia per avere una maggiore probabilitĂ di bel tempo nel giorno della competizione che per una questione di risparmio nell'utilizzo delle strutture alberghiere essendo giugno mese di bassa stagione. La data della gara venne fissata per il 25 giugno ed i motivi d'interesse della vigilia erano tutti rivolti al probabile nuovo duello Nesti - Scola, sebbene l'anno precedente aveva visto l'inserimento di altri piloti. Tale attesa era dovuta soprattutto al fatto che si vociferava il probabile abbandono di Scola della classe 3000 per una piĂš agile 2000 il che avrebbe proposto la competizione del calabrese con il toscano non solo per il "Trofeo Scarfiotti" ma anche per il primato di classe.

Per aumentare maggiormente i motivi d'interesse quell'anno fu inserita dall'AC di Macerata, una gara per auto storiche da competizione.

Alle prove, presero il via 123 vetture agli ordini del commissario sportivo e delegato Csai, Kleewein e del direttore di gara dr. Domenico Sassano. Il primo tempo assoluto venne fatto registrare da Mauro Nesti su Lola Cebora, che la domenica precedente aveva conseguito la vittoria nella prova di campionato europeo della montagna di Cosenza; al secondo posto arrivò Stefano Bettoni su Osella ed al terzo Pietro Laureati su Lola BMW. Tutta la triade apparteneva al gruppo 6 con vetture 2000 di cilindrata, biposto corsa.

Il 25 la vittoria ancora una volta giunse a Mauro Nesti su Lola 23

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Cebora che però non riuscì a battere il suo stesso record infatti percorse il tragitto in 6'02''03. Di particolare interesse fu il fatto che in quella edizione vennero superati ben quattro primati di classe: alla 2000 e 3000 cc del gruppo 4 ed alla 1000 e 2500 cc del gruppo 5.

Nel 1979 la corsa divenne di nuovo valida come prova per il campionato europeo della montagna e furono più di 230 le macchine iscritte, complice anche la bella giornata, domenica 15 luglio lungo il tracciato sarnanese fu record di pubblico. La gara in salita del "9 ° Trofeo Scarfiotti" sovvertì qualunque tipo di pronostico infatti tutti si aspettavano un nuovo successo di Mauro Nesti che oltre ad essere stato tre volte campione europeo e recordman della Sarnano -Sassotetto, il giorno precedente, alle prove, aveva fatto registrare il miglior tempo; la vittoria invece andò a Bos su Lola T 290 il quale percorse l'intero tracciato in 5' 57''87 alla media di 124,272 km orari, Mauro Nesti con Lola Cebora, avendo fatto registrare un tempo di 6'00''58 risultò secondo, mentre terzo si classificò Bettoni con 6'26''13.

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Rispettando l'alternanza tra campionato europeo e campionato italiano, il 1980 fu di nuovo la classica gara di velocità in salita "10°Trofeo Scarfiotti" valida per il campionato italiano della montagna. In quella occasione l'AC di Macerata affiancò al "Trofeo Scarfiotti" il gran premio "Raimondo Guzzini" destinato ai concorrenti marchigiani. Il 13 luglio vinse Mario Casciaro, con Lola BMW che percorse la salita in 5'59''20, a soli 7 decimi di distacco arrivò di nuovo Mauro Nesti che aveva fatto segnalare il miglior tempo alle prove, mentre terzo con 6'07''13 giunse Domenico Scola già vincitore nell'edizione del 1969 e del 1972; alla gara partecipò anche Carlo Scola, figlio di Domenico, che su Lola Ferraris si aggiudicò il primo premio della classe 1000.

Il 1981 fu di nuovo campionato europeo e risultarono iscritti alla gara più di 180 piloti rispettivamente divisi in trentasei classi dei sei gruppi ammessi. Nei pronostici della vigilia si prevedeva una lotta serrata soprattutto nella classe 2000 cc del gruppo I in quanto annoverava grandi campioni di fama internazionale tra questi il favorito rimaneva il plurivittorioso Mauro Nesti sebbene erano presi in grande considerazione anche Scola, Casciaro, Laureati, Bettoni, Sacchini e Tommasi. In quell'anno folta fu la rappresentanza di Piloti provenienti dalle più svariate nazioni e particolarmente numeroso risultava il gruppo dei corridori tedeschi: Boheme e Hurter con Ford Escort, 2000, nel Gruppo I Heinz Linnig con la Porsche Turbo, 3000, nel Gruppo III Stenger con la Escort e Grun con la BMW 320, 2000, nel Gruppo II Goering con BMW M1, oltre 3000, nel Gruppo IV Schimpt con BMW 320, 2000, Gruppo V Almeros con Porsche 935, oltre 3000, Gruppo V. Anche nel 1981, come nel 1979, il pronostico non si avverò e la gara del 26 luglio venne vinta da uno dei più quotati tede25

LE EDIZIONI DEGLI ANNI ‘80 E LA SOSPENSIONE DELLA CORSA

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schi presenti alla gara che già in precedenti edizioni aveva corso la Sarnano - Sassotetto: Rolf Goering su BMW M1 con un tempo di 6'29''5.

Mauro Nesti doveva aspettare il 6 giugno 1982 per salire ancora sul gradino più alto del podio della gara Sarnano Sassotetto quando, 6'34''07 gli bastarono per innalzare il "12° Trofeo Scarfiotti": aveva corso su Osella PA9; sempre su Osella, arrivò secondo Uccio Magliora 7'29''7, mentre su Lola si aggiudicò il terzo posto Mario Casciaro con 7'36''04.

Il quarto successo di Nesti alla cronoscalata Sarnano Sassotetto gli fece meritare il titolo "Un poker per Nesti" su "Auto Sprint" della settimana 8-15 del giugno 1982. In quell'edizione della gara i tempi di tutti i piloti non furono entusiasmanti e perfino Nesti, unico, a scendere sotto i sette minuti, non corse secondo le proprie capacità. Tali performance negative furono causate dalle pessime condizioni atmosferiche come riporta Silvio Rosati sullo stesso Auto Sprint.

"Purtroppo la parte del leone in questa gara l'ha fatta la pioggia che è caduta sia il sabato durante le prove che la domenica. Il sabato pomeriggio la pioggia mista a grandine aveva impedito ai piloti del gruppo 6 di provare. I commissari sportivi avevano deciso di fare effettuare le prove la domenica prima dall'inizio della gara. Purtroppo anche a questo punto, la cosa non è stata possibile poiché ha ripreso a piovere.

Quindi il direttore di gara ha fatto una ricognizione del circuito insieme ai piloti che non avevano potuto provare ed ha dato via libera per l'inizio della gara. Durante le partenze dei vari gruppi la pista cominciava ad asciugarsi, però prima della partenza dei gruppi 5 e 6 ha ripreso di nuovo a piovere. Così questi ultimi gruppi hanno dovuto montare gomme da bagnato" Nell'edizione 1983 valevole per il campionato europeo disputata il 10 di luglio, fu ancora Mauro Nesti su Osella, a trion26

fare, questa volta però, avendo corso con una media di 128,682 Km/h tagliò il traguardo in 5'46''90 stabilendo il record assoluto del "Trofeo Scarfiotti"; secondo giunse Mario Casciaro su Lola Toleman BMV con 6'07''36 mentre si aggiudicò la terza piazza Ezio Baribbi su Osella PA 10, in 6'13''35.

Nel 1984, la Sarnano - Sassotetto, fu ancora prova valida per la classifica automobilismo veloce in salita per il campionato europeo della montagna e per quello italiano. Centosessanta furono le macchine iscritte delle quali una quarantina, erano prototipi. Nei diversi giornali dell'epoca le attenzioni per la gara, definita "una delle più belle competizioni in salita che si svolgono nel centro-sud Italia", erano tutte incentrate sui corridori Nesti - Calella in quanto quest'ultimo, astro nascente dell'automobilismo, nella prova tricolore Ascoli-Colle San Marco, era riuscito a battere il pluricampione europeo. Il 5 agosto, alla presenza di oltre 30.000 spettatori, vinse Mario Nesti su Osella PA 10 che alla media di 126,890, completò il tragitto in 5'46''80. Il secondo tempo 6'11''14 venne effettuato da Claudio Calella su Lola mentre, con un media di 114,587 corse Stanislao Bielanaki su Osella che terminò il percorso in 6'29''57 aggiudicandosi il terzo posto, il quarto tempo assoluto fu di Cipriani davanti la Ams di Bernasconi che a sua volta batté la Osella del fratello del noto attore Al Pacino, che giunse quindi sesto. Nel Gruppo II, nel quale gareggiavano 14 piloti, si aggiudicò la vittoria con un tempo di 7'32''69, il maceratese Luigi Santandrea con Alfasud.

Quell'edizione della corsa fu caratterizzata da incidenti spettacolari che non ebbero conseguenze sia per i piloti che per il pubblico: Capacchietti con Osella del Gruppo VI 2000, poco dopo la partenza uscì di strada in una curva e finì tra gli spettatori, Nittiga si rovesciò a metà gara con la Fiat 128, a Jacovella invece, la sua Alfasud prese fuoco lungo il percorso.

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Nel 1985 alla Sarnano - Sassotetto valida come quarta prova del campionato italiano assoluto della montagna e per il campionato vetture sport fu introdotta per la prima volta, la gara valevole per il campionato italiano velocità per le auto storiche e dei 140 piloti inscritti nelle diverse specialità, una trentina erano quelli su macchine d'epoca. Assente Mauro Nesti, recordman della Sarnano -Sassotetto, tutte le attenzioni della vigilia si andarono a focalizzare sul duello dei campioni emergenti Baribbi - Calella infatti, mentre il primo su Osella PA 9, guidava la classifica tricolore con 16 punti, Claudio Calella, su Lola BMW, era il suo diretto inseguitore. Inoltre, svolgendosi la corsa a Sarnano, particolare era anche l'attenzione per i quattro maceratesi in gara facenti parte di quella quindicina di piloti marchigiani iscritti al "Trofeo Scarfiotti".

Il 23 giugno, gli spettatori, dopo aver pagato £ 3000 per il biglietto d'ingresso, poterono vedere al via 98 piloti ed al traguardo, nelle auto storiche, poterono applaudire Annibale Cecconi che, con una Porsche 718, salì con un tempo di 7' 48'' 38. Il Trofeo Scarfiotti venne vinto da Ezio Baribbi su Osella BMW 2000, che percorse il tragitto in 6'13''01; secondo si classificò Mauro Braconi con un tempo di 6'26''36; terzo, Stanislao Bielanaki con 6'27''08. Scola, con Osella, giunse quarto seguito da Gargano e Calella entrambi con Lola; al settimo posto si classificò Fagioli con Osella mentre ottavo giunse "Giammaria” anch'egli Osella ma del Gruppo Piloti Civitanova Marche; nono fu Bernasconi con AMS e decimo Cipriani con Osella.

L'edizione 1986, valevole quale prova del campionato europeo della montagna era già fissata in calendario per il 29 giugno quando in cronaca di Macerata, sul Messaggero del 29 maggio, compare un articolo dal titolo "Il fatto del giorno Sponsor in salita": "Amaro parto all'ACI: la classica cronoscalata automobilistica Sarnano - Sassotetto valida per l'euro28

peo della montagna - non si correrà a fine giugno. Anzi non si correrà affatto.

Non c'erano alternative: motivi tecnici insormontabili si sono avventati sugli organizzatori senza lasciar loro invero alcuna possibilità di scelta. Quali? Buttiamone là qualcuno: il manto stradale non rifatto come avevano chiesto i piloti. Nesti, il plurivittorioso, ha eseguito un sopralluogo ed ha fatto "pollice verso": i lavori erano cominciati troppo in ritardo e la scadenza del 30 aprile abbondantemente saltata. Da non sottovalutare però nemmeno la fuga dei tanti sponsor che si erano promessi ma che - loro sì - all'improvviso si sono trovati a correre in salita e non ce l'hanno fatta ad arrivare al traguardo.

Abbondanti motivi di meditazione, dunque, sulla perdita di questa lussuosa competizione che priva Macerata e la provincia di un appuntamento tra i più appetiti." Qualche giorno più tardi, sempre il Messaggero dà notizia dell'atto formale di annullamento della gara: "L'Automobile Club di Macerata ha ufficializzato in una nota la notizia che anticipavamo nei giorni scorsi, relativa all'annullamento della gara di velocità in salita "Sarnano - Sassotetto", iscritta a calendario per il 29 giugno.

L'annullamento è dovuto - spiega una nota dell'ACI - a "motivi tecnici e organizzativi". "Il comitato organizzatore nutre comunque piena fiducia di poter riprendere l'attività sportiva nell'87, e coglie l'occasione per esprimere gratitudine a quanti hanno fino ad oggi collaborato per la migliore riuscita delle passate edizioni, nella convinzione di poter contare in tale circostanza sulla comprensione degli sportivi maceratesi. Un particolare ringraziamento all'Amministrazione Provinciale, che anche per questa edizione si era dimostrata disponibile, generosa e pronta".

Nonostante quanto auspicato, l'AC di Macerata non organiz29

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zò più la gara Sarnano - Sassotetto "Trofeo Lodovico Scarfiotti" sebbene, negli anni successivi, il tracciato sia stato più volte utilizzato per altre manifestazioni come per una tappa del rally dei Sibillini che, disputato il 20 agosto 1988,venne così segnalato dal Resto del Carlino il giorno precedente: "Domani alle 9,30 nell'ambito del 4° rally dei Sibillini, avrà luogo la partenza della cronoscalata Sarnano - Sassotetto per auto d'epoca."

Con l'andare del tempo ci fu il desiderio, da parte di molti, di voler riproporre la "mitica" corsa Sarnano - Sassotetto così, nel 1990, venne fissata per il 17 giugno, la data della manifestazione. Mauro Nesti e Domenico Scola onorarono il percorso che li aveva visti vincitori iscrivendosi alla gara che però non ebbe il successo sperato come dimostra quanto riportato dal Resto del Carlino il 18 giugno 1990: "Pubblico non molto numeroso (galeotto l'orario mattutino) ieri sui tornanti su cui si è snodata la cronoscalata Sarnano Sassotetto 1° Trofeo Sarnano Terme organizzata dall'Airone Racing di M. Urano. Su 47 iscritti, hanno concluso la gara in 42. Protagonista il solito Mauro Nesti, alla media di 121,05 Km/h (5'50''92) davanti alle altre due Osella di Carlo e Domenico Scola. Le premiazioni in Piazza, presenti il sindaco Piergentili e l'assessore provinciale Sgargolini."

Dopo anni di oblio, nel 2008, trascorsi ventitre anni dall'ultimo "Trofeo Scarfiotti", in occasione delle celebrazioni per il quarantennale della scomparsa del pilota marchigiano, l'AC di Macerata in unione con il suo presidente Giovanni Battistelli, ha deciso di riorganizzare la cronoscalata Sarnano - Sassotetto "Trofeo Lodovico Scarfiotti" e la data è stata fissata per il 14 settembre. L'auspicio? Che questa, un tempo "classica della montagna", possa rivivere gli antichi fasti ritornando ad essere prova di campionato italiano ed europeo.

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ALBO D'ORO DELLA SARNANO - SASSOTETTO TROFEO SCARFIOTTI

• 20 luglio

1969 Domenico Scola (Abarth ST) in 6'55''1

• 31 maggio 1970 "G.B." (Abarth 2000) in 7'06''5 • 20 giugno 1971 Klaus Reisch (Alfa Romeo) in 6'31''7

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• 18 giugno 1972 Domenico Scola (Chevron 2000) in 6'31''7 • 17 giugno 1973 Mauro Nesti (March 2000) in 6'12''7 • 1974

Non Disputata

• 29 giugno 1975 Mauro Nesti (Lola Cebora) in 6'10''61 • 1976

Non Disputata

• 28 agosto 1977 Mauro Nesti (Lola Cebora) in 5'54''03 • 25 giugno 1978 Mauro Nesti (Lola Cebora) in 6'02''03 • 15 luglio

1979 JeanLuis Bos (Lola T290) in 5'57''87

• 13 luglio

1980 Mario Casciaro (Lola BMW) in 5'59”20

• 26 luglio

1981 Rolf Goering (BMW M1) in 6'29''5

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• 6 giugno 1982 Mauro Nesti (Osella PA/9) in 6'34''7 • 10 luglio

1983 Mauro Nesti (Osella Cebora) in 5'46''90

• 5 agosto 1984 Mauro Nesti (Osella PA/10) in 5'51''80 • 23 giugno 1985 Ezio Baribbi (Osella BMW 2000) in 6'13''01

Le edizioni del 1977, 1979, 1981, 1983 e 1984 furono valide per il campionato europeo della montagna.

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IL CAMPIONE LODOVICO SCARFIOTTI

Lodovico Scarfiotti fin da piccolo ebbe la passione per le automobili trasmessagli dalla famiglia, infatti, il nonno avvocato, anche lui Lodovico, era stato tra i fondatori e primo Presidente della Fiat, mentre il padre, ingegnere, Deputato al Parlamento Italiano, proprietario dal 1908 di uno stabilimento per la produzione del cemento a Porto Recanati (mc), da giovane aveva partecipato a molte competizioni automobilistiche, dalla prestigiosa Mille Miglia, disputata più volte, alle gare meno blasonate ma pur sempre eroiche, viste le macchine e le strade dell'epoca, come la famosa gara del maceratese, Tolentino - Colle Paterno, che lo vide vincitore di molte edizioni.

Lodovico Scarfiotti nato il 18 ottobre 1933 a Torino, a pochi giorni dalla nascita arrivò nelle Marche e si stabilì nella casa di famiglia sita in contrada Terranova nel comune di Potenza Picena (mc). Poco più che bambino già possedeva una "piccola" macchina da corsa motorizzata con un Benelli 175 ma, diventato adolescente, optò per le due ruote: proprio con questo tipo di mezzo partecipò alle prime competizioni.

Ritornato all'antica passione per le auto, nel 1952, la prima corsa fu subito vittoria, Lodovico aveva diciannove anni e gareggiò con una Fiat 500 a Porto San Giorgio. Nello stesso anno, alla gara di Macerata, Villa Potenza - Santa Croce, per il "volante d'argento", si classificò settimo.

Dal 1953 al 1955 partecipò a gare locali fino a quando, nel 1956, avvenne il debutto sulla scena internazionale arrivando primo alla Mille Miglia nella classe 1300 cc su Fiat 1100 TV, guidando ininterrottamente per 14 ore, 39 minuti e 15 secondi, ad una media di 108,179 Km/h.

Nel 1957 diventò campione italiano velocità - turismo - su Fiat 8 V Zagato e vincitore del trofeo della montagna classe 2000 cc sempre su Fiat 8 V Zagato, mentre nel 1958, fu campione italiano categoria sport - classe 1100 su Osca e vincitore del trofeo della montagna sempre nella categoria sport.

Il 1962 su Ferrari, lo vede sul primo gradino del podio nel campionato europeo della montagna e nel circuito del Garda. Fu però il 1963 a consacrarlo come uno dei più grandi piloti internazionali dopo la vittoria alla 12 ore di Sebring in coppia con Surtees ed il trionfo alla 24 ore di Le Mans in coppia con Bandini.

Dopo essere rimasto ferito nelle prove del Gran Premio di Francia, nel 1964 ritornò alle corse su Ferrari e vinse la 1000 Km del Nurburgring con Vaccarella stabilendo anche, il record del percorso.

Nel 1965 conquistò di nuovo il campionato europeo della montagna e si aggiudicò il 1° premio ANCAI - "Ascari - Castellotti - Musso" nonché la medaglia d'oro del Ministro del Turismo e la medaglia d'oro dono del comm. Ferruccio Lamborghini.

Nel 1966 coglie la sua vittoria più grande andando a conquistare il Gran Premio d'Italia. Ad oggi Lodovico Scarfiotti resta l'ultimo Italiano ad aver vinto il Gran Premio d'Italia a Monza su Ferrari.

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In quel mitico 1966 vinse il premio ANCAI - definito il migliore corridore dell'anno - ancora, il trofeo d'oro premio Caltex - Sportman ed il CONI, presente il Presidente del Consiglio ed il Ministro dello Sport, consegnò a Scarfiotti la medaglia d'oro al valore atletico.

Dopo tante e tali vittorie all'AC di Macerata, sempre con maggiore frequenza, si organizzavano feste in onore del grande pilota ed in una occasione, l'AC maceratese consegnò una medaglia d'oro "al socio Lodovico Scarfiotti per aver onorato, con le sue affermazioni, e con la vittoria al G.P. d'Italia, lo sport motoristico italiano".

Nel 1967, come ci riferisce Nello Biondi, "La scuderia Marche nel mese di gennaio in occasione della sua assemblea annuale e della tradizionale festa sociale, nel Salone dell'AC maceratese e in quello del Motel Agip festeggiò il socio fondatore Lodovico Scarfiotti, vincitore del G.P. d'Italia, più volte campione italiano e due europeo della montagna, presenti le Autorità, corridori automobilisti e motociclisti.

Il Prefetto donò a Scarfiotti una sua Targa, la Scuderia un Trofeo, altri premi furono donati da Enti e Gruppi Sportivi. Commovente fu l'incontro con il Prof. Malatini. A nome del Moto Club e della frazione di Sambucheto di Montecassiano consegnò una medaglia d'oro a Lodovico che visibilmente commosso, disse forte a noi - "Non mi aspettavo tanto, le mie vittorie sono anche le vostre". ".

Lodovico Scarfiotti chiamato nella maggioranza delle cronache giornalistiche dell'epoca Ludovico, fu molto amato dal pubblico tanto da essere soprannominato affettuosamente "Lulù" e nel 1967, essendo stato l'unico pilota italiano, insieme a Bandini, ad avere, dalla commissione S.I., il placet per poter partecipare a gare internazionali, gli sportivi fantasticarono sulla possibilità di vederlo tagliare per primo il traguardo al Gran Premio di Monaco ma, inaspettatamente, Enzo Ferrari consegnò la rossa al solo Bandini ed è storia la tragedia: l'auto esce di strada, s'incendia, Bandini muore.

Il connubio Scarfiotti - Ferrari si spezzò e fu affidato a poche righe sulla rivista "Auto Italiana" il comunicato della stipula del contratto del pilota marchigiano con la Porsche. La delusione degli appassionati di automobilismo risultò forte ed i responsabili del "Cavallino Rampante" tentarono di difendere l'inspiegabile scelta sportiva della Scuderia.

Dopo tanti anni dall'evento, in occasone della commemorazione del quarantennale della scomparsa del grande pilota, sui quotidiani locali Marcello Sabbatini e la Famiglia dello stesso corridore, hanno ipotizzato che il divorzio tra Lodovico Scarfiotti e la Casa di Maranello possa essere derivato dal fatto che Enzo Ferrari, approfittando della parentela del Pilota con Gianni Agnelli, abbia ritenuto di poter "scambiare" la permanenza di Scarfiotti in Scuderia con una celere entrata della FIAT nel capitale dell'azienda modenese. Qualora questa ipotesi risultasse vera, naturalmente l'Avvocato non cedette al "ricatto" ed il cugino pilota, firmò con la Porsche.

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Ritornando alle corse, Lodovico Scarfiotti al Gran Premio del Sud Africa ebbe un incidente che lo tenne lontano dalle gare per sei mesi. Successivamente si presentò a Rossfeld un circuito su cui aveva già gareggiato e vinto. Percorse indenne il primo giro ma al secondo, in una curva poco pericolosa, uscì incomprensibilmente di strada: morirà nell'ambulanza che lo conduceva in ospedale in una “gelida" giornata di giugno a soli 35 anni. Sebbene il cordoglio fosse stato grande, all'epoca, non furono ricercate accuratamente le probabili cause dell'incidente addebitando le responsabilità al solo errore del pilota mentre, con estrema probabilità, fu il continuo alleggerimento della vettura Porsche del quale lo stesso Scarfiotti, qualche tempo prima dell'infausto evento, si era lamentato, a determinare la tragica fine di un grande professionista della guida considerato da tutti un gentiluomo.

Nell'anno successivo alla scomparsa del pilota, il direttore dell'AC di Macerata, dr. Moretti, sulla rivista dell'Automobile Club maceratese, dando l'annuncio dell'istituzione della corsa Sarnano Sassotetto, ricostruì le tappe salienti che avevano portato all'organizzazione della gara e dall'articolo pubblicato, emerge significativamente quanto Lodovico Scarfiotti ne fosse stato l'ispiratore: "… Nel 1965 mi trovavo in servizio presso l'Automobile Club di Trento mentre si stava organizzando la famosissima Trento Bondone gara di velocità in salita valevole per il Campionato Europeo della Montagna…. È stato proprio nell'edizione 1965 della competizione trentina che conobbi Lodovico Scarfiotti. In quella occasione Egli al volante di una Dino stabilì il nuovo primato finendo la corsa davanti all'Abart di Herman e alla Porsche di Mitter e Fishaber, e rivelando le Sue alti doti di scalatore che lo stesso anno gli permisero di laurearsi brillantemente campione europeo della montagna.

Successivamente nel 1966 quando fui chiamato alla direzione dell'Automobil Club di Macerata ebbi modo di rincontrare Lodovico Scarfiotti, e ricordare assieme la bella competizione Trentina.

Egli lamentava la scarsa attività Sportiva dell'Automobile Club di Macerata, io gli feci osservare che probabilmente ciò era dovuto anche al fatto che nel maceratese non vi erano dei percorsi tali da permettere lo svolgimento di competizioni di alto livello al che Scarfiotti mi invitò a dare una occhiata alla salita di Sassotetto. Seguii il suo consiglio e con mia meraviglia scoprii un percorso stupendo che non aveva nulla da invidiare a quelli più famosi del nord Italia. Sia le sue caratteristiche tecniche con l'ottimo manto e con le sue curve rialzate secondo i più moderni dettami dell'ingegneria stradale, che la fanno apparire come una pista naturale, sia la sua lunghezza di oltre 10 chilometri, sia infine il panorama che la circonda, fanno di questo percorso uno dei migliori dell'Italia centrale destinato senza ombra di dubbio ad ospitare manifestazioni sportive ad alto livello. Doveva naturalmente essere adeguatamente protetto con "guard rayl" e pertanto con lo stesso Scarfiotti; con l'Ing. Capo della Provincia Corvatta fu effettuato un minuzioso sopralluogo del percorso per stabilire tutti 36

i punti pericolosi dove installare i guard rayl.

Il consiglio direttivo dell'Automobil Club con il suo presidente il dott. Pioli si dimostrò subito entusiasta dell'organizzazione della corsa in salita, tanto che l'anno successivo, su richiesta dell'Azienda di cura e soggiorno di Sarnano, la manifestazione fu messa in calendario per il primo maggio 1968.

Purtroppo per varie ragioni di carattere tecnico non fu possibile l'installazione del gurd -rayl per cui la manifestazione fu rimandata al 1969".

Andò così, fu solo per problemi "tecnici" che Lodovico Scarfiotti non potè disputare la Sarnano Sassotetto fissata in calendario un mese prima della sua scomparsa ma a colui che ne era stato il propugnatore, nel 1969, fu intitolato il trofeo alla memoria, tale riconoscimento era pure e soprattutto testimonianza dell'affetto dei tifosi che per anni avevano seguito le gesta del pilota maceratese.

All'epoca la polarità ed il riconoscimento per i meriti sportivi di Scarfiotti valicavano i confini nazionali tanto che, a meno di un mese dalla scomparsa del pilota, il 4 luglio 1968, all'ing. Luigi Scarfiotti, padre del "re della montagna", fu recapitata a Porto Recanati (mc), una lettera proveniente dall'Automobile Club della Svizzera, sezione Du Valais, nella quale s'informava la famiglia che già nella competizone del 24-25 agosto del corrente anno, al vincitore assoluto della gara sarebbe stato conferito il "Trofeo Lodovico Scarfiotti" e così sarebbe stato per tutte le altre competizioni europee che negli anni si sarebbero gareggiate su quel percorso: " Monsieur, Le comité d'organization de la course internationhale de côte Sierre - Montana - Crans, Manche du Championnat d'Europe de la Montagne, désire honorer la mémoire de Lodovico - qui fût un ami et un sportif apprécié du soussigné - en plançant la manifestation sous le signe du "Trophée Mémorial Lodovico Scarfiotti". …."

Nel corso degli anni, nel rincorrersi delle stagioni e degli eventi, la figura di questo grande corridore del maceratese si era offuscata ma la riproposizione della gara Sarnano - Sassotetto, "Trofeo Scarfiotti", è occasione, tra le altre, di ristabilire quel filo rosso della memoria che permette alle vecchie generazioni di congiungersi con le nuove.

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“INTERVISTE POSSIBILI” GIANFRANCO TROMBETTI

Studiando la storia antica, andando alla ricerca di personaggi che hanno contribuito, con le loro gesta, a determinare la civiltà in cui siamo chiamati a vivere, a volte può succedere che ci si appassioni di un condottiero o di una nobildonna, di un monaco o di una regina e si vorrebbe sapere di più rispetto ai "freddi" atti ufficiali e allora si desidera fortemente conoscerli, magari intervistarli.

Proprio da questa necessità negata che nacque, molti anni fa, l'appassionante e colta trasmissione televisiva "interviste impossibili" dove un contemporaneo, salito su di una ipotetica macchina del tempo, andava a porgere domande ad un personaggio noto del passato vestito secondo la moda del tempo in cui visse. Le risposte, sebbene rimaste inevase sui documenti, potevano essere tratte dalle "pieghe degli eventi" in cui la personalità presa in considerazione, dovette interpretare la propria parte. Così si diede voce, di volta in volta, a diversi personaggi storici e li si fece parlare in prima persona, come in un'intervista vera.

Ricostruire le fasi della storica Sarnano - Sassotetto ha determinato la consultazione di un'enorme quantità di polverosi giornali d'epoca e sebbene i documenti ricercati non fossero vergati a mano in preziose pergamene, si è insinuata, nella mente e nel cuore, una passione insospettata per le corse, i motori, i piloti; protagonisti questi ultimi di vere e proprie epopee. Questa volta, però, la curiosità poteva essere soddisfatta, non occorreva cercarla nelle "pieghe degli eventi", non sembrava vero, si aveva in mano un numero di cellulare di un pilota che aveva corso la Sarnano - Sassotetto, si era in grado, per la prima volta, di effettuare un'intervista: l'impossibile diventava possibile.

Era emozionante comporre il numero perché, poter parlare con un protagonista di lunghe ricerche, era un sogno irrealizzabile che si avverava. Al di là del telefono, alla richiesta di un'intervista, una voce sicura rispose con leggerezza "io non penso al passato ma guardo sempre al futuro", il pensiero di un vero uomo d'azione, si pensò, e subito un moto dell'animo sentì di condividerlo, è in fondo giusto non crogiolarsi sul "mitico tempo che fu", si decise, insieme al pilota, di sottoscrivere entrambi questa frase, poi, però, c'è sempre da riflettere sul fatto che noi siamo oggi e saremo domani ciò che siamo stati ieri ed un uomo, come un popolo, senza memoria si perde. Ma ancora, Gianfranco Trombetti era troppo impegnato per concedersi il lusso di una sosta, infatti, quel venerdì pomeriggio, quando lo si chiamò, doveva essere a Civitanova Marche, il sabato e la domenica sarebbe stato al Mugello, il martedì, il mercoledì ed il giovedì della settimana successiva aveva degli impegni, allora, in extremis, si concordò per il lunedì mattina, di corsa, come lui è abituato a vivere, perché, anche per quel giorno, "c'erano tante cose da fare".

Appena vi fu l'incontro davanti ad una tazzina di caffè, andò subito al dunque, parlava lentamente dando l'opportunità di scrivere, l'italiano era impeccabile e privo d'inflessioni dialettali, diritto sulle spalle, aveva quel modo di fare che si era già visto in televisione quando, al termine dei G.P. di 40

Fomula 1, i piloti vanno in sala stampa per le interviste di rito. Lui così aprì il suo racconto: "Ho iniziato a correre nel 1972 con i prototipi, in salita, dapprima con una vettura Abarth, successivamente con Abarth Osella. Dal 1972 al 1974 ho sempre effettuato cronoscalate, non mi sono mancate le vittorie, circa quattro ogni anno….. considera che quelli erano gli anni di Mauro Nesti …. ed io ho fatto parecchi secondi posti arrivandogli dietro e con una macchina non eccessivamente competitiva, se ne avessi avuta una all'altezza .. chissà" Non c'era rimpianto nelle sue parole e neanche tristezza quanto detto era solo una constatazione tecnica forse, però, traspariva il disappunto per non aver potuto competere alla pari e misurare le proprie reali capacità di guida di quegli anni.

"Nel 1973 e nel 1974 ho corso in parallelo sia su le cronoscalate che su pista dove ho vinto parecchie gare" "Gianfranco", nel ricordare quel periodo non fece parola riguardo la propria partecipazione alla Sarnano - Sassotetto pertanto gli si ricordò che nel 1973 arrivò secondo assoluto alla cronoscalata per il Trofeo Scarfiotti, sorrise, consegnò una bellissima foto scattata lungo il percorso raffigurante lui alla guida della sua macchina e continuò …

"Nel 1975 decisi di correre esclusivamente su pista, Campionato Italiano ed Europeo prototipi ma ho partecipato alla Sarnano - Sassotetto, in gara, un chilometro prima del traguardo, testa - coda, mi è molto dispiaciuto dal punto di vista sportivo la "pista" di casa … ed inoltre una delle più belle d'Europa!

Nello stesso anno un'altra gara in salita del Campionato Europeo in Sicilia la Cefalù - Gibilmanno, vinsi la gara con record di percorso. In quell'anno si conclude la partecipazione alle cronoscalate.

Sempre nel 1975, fui il vincitore del Campionato Italiano prototipi in pista; inoltre, nel 1975 partecipavo anche ad una gara di Campionato Europeo F2, al Mugello, arrivando terzo assoluto; da allora ho partecipato al Campionato Italiano prototipi, ed inoltre al Campionato Europeo ed al Campionato Mondiale, sempre prototipi. Risultati nazionali ed internazionali, nei primi tre o quattro posti. Nei diversi campionati italiani ho raggiunto, negli anni, nel campionato prototipi, il secondo, il terzo ed il quarto posto. Nel 2003 di nuovo vittoria nel Campionato Italiano Prototipi, per quanto riguarda quest'ultima affermazione è record, infatti è la prima volta che un pilota vince per due volte il Campionato a distanza di tutti questi anni: il primo nel 1975 ed il secondo nel 2003."

Date …. classifiche …, sebbene qualcosa trasparisse, ciò che interessava era soprattutto conoscere le sensazioni, cosa davvero si provava a scendere in pista e se ci fosse stata differenza tra le prime gare e quelle successive; assecondò le richieste …

"Oggi come allora è l'emozione …perché stai per realizzare una cosa che ami da sempre. Non tanto 41

perché ho vinto in tutte le piste d'Italia ….. finita una gara me la sono goduta per pochi frammenti di tempo perché poi ho pensato alla successiva".

Un'altra curiosità era quella di sapere cosa Gianfranco Trombetti facesse oggi oltre al pilota, naturalmente! E lui …

"Già da tanti anni cullava in me il pensiero di costruire una macchina da corsa e nel 2000 ho costruito un prototipo Le Man che ha raggiunto un solo risultato positivo nel Campionato Mondiale prototipi arrivando secondo alla gara di Donington in Inghilterra….. l'ambizione troppo grande per le possibilità ….. oltre a questo nel 2008 io ed il mio Team Promec Engineering abbiamo costruito un altro prototipo CN4, vettura da Campionato Italiano ed Europeo con risultati apprezzabili".

Ancora una domanda sorgeva alla mente e cioè per quale motivo, un pilota tanto bravo in salita avesse abbandonato questo tipo di gara per la pista; anche in questo caso, prontamente, l'interlocutore soddisfò la richiesta …

"In pista riuscivo ad esprimere meglio le mie qualità ed inoltre l'aspirazione di un pilota è quella di arrivare più in alto possibile; è la vita del professionismo".

Al professionista allora si chiese come avrebbe definito, dal punto di vista tecnico, il percorso Sarnano - Sassotetto e lui rispose che "La Sarnano - Sassotetto è una pista medio - veloce che può esaltare le qualità di un pilota" a quel punto non rimaneva che domandare quale gara gli fosse piaciuta di più ed egli, senza esitazione … "il debutto in F2 con il terzo posto all'arrivo" ma gli s'illuminò il volto, come se il lampo di un evento lontano nel tempo gli fosse ritornato prepotentemente alla mente ed aggiunse "sempre nel 1975 partecipai ad una prova che può valere un Campionato e cioè alla mitica Targa Florio con un prototipo 1600 cc e realizzai, nelle prove ufficiali, il secondo posto assoluto dietro all'Alfa Romeo 33 di Arturo Marzario e davanti a 3 o 4 vetture da 3000 cc".

Questo ricordo improvviso fece ritornare alla mente l'episodio del testa - coda avuto da "Gianfranco" nella Sarnano - Sassotetto, c'era qualcosa che non riportava, si era letto di quell'episodio ma non nel 1975 quando, peraltro, la gara ancora non era di campionato Europeo, si andò a controllare e dalle puntigliose ricerche emerse che tale evento accadde nell'edizione del 1977 quando, per la prima volta, la Sarnano - Sassotetto divenne prova del Campionato Europeo della montagna, probabilmente Trombetti, sebbene avesse abbandonato le cronoscalate, non seppe resistere al richiamo del percorso di casa, si rese edotto della cosa il pilota e questi quasi si scusò del "ricordo sbagliato" ma …. non interessava, ci sono gli storici per questo, in realtà lui aveva raccontato tutto ciò che era importante infatti, parlando di quell'incidente, aveva fatto capire, senza dirlo, che lo aveva avuto per la troppa fretta di vincere, per il desiderio di essere campione davanti agli occhi della sua gente: così furono costruiti i miti e le leggende, episodi ed emozioni lasciate al non tempo dell'eter42

nità.

Si ritornò all'oggi, anzi al domani, gli si chiese a bruciapelo: che cosa pensa di fare alla prossima Sarnano- Sassotetto?

"Mi hanno chiesto di fare l'apripista con il prototipo Le Man, ma … se dovessi avere a disposizione un prototipo per la gara di Sarnano potrei ?! Partecipare di nuovo, altrimenti ….. i prossimi anni, quando sarò più maturo" Sorrise sornione.

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IL RITORNO DELLA SARNANO - SASSOTETTO

L'Automobil Club di Macerata, dopo più di venti anni, ha deciso di ripristinare la classica corsa in Salita Sarnano - Sassotetto, "Trofeo Lodovico Scarfiotti" che tanta importanza ebbe nel passato quando fu prova sia di campionato tricolore della montagna che di quello europeo. Il Presidente Giovanni Battistelli sarà lieto di accogliere i piloti che vorranno tornare a far vivere questa competizione che per quest'anno si presenta come gara Nazionale non titolata.

Con l'auspicio che questa manifestazione torni ad essere valevole sia per il campionato italiano che per quello europeo, ringrazia quanti vorranno, in questa edizione, tornare a correre in quel percorso definito "meraviglioso" da Lodovico Scarfiotti" È con queste parole che il Presidente dell'ACI maceratese ha invitato i piloti a partecipare alla gara che si terrà il 14 settembre 2008 a Sarnano in provincia di Macerata.

Le istituzioni regionali, provinciali e comunali, soddisfatte della riorganizzazione della corsa hanno così salutato l'evento:

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È con vero piacere che la Regione Marche concede il Patrocinio alla bella iniziativa dell’ACI di Macerata.

La reiscrizione al calendario sportivo della tradizionale gara automobilistica di velocità in salita “Sarnano Sassotetto” che sarà disputata il 13 e 14 Settembre p.v. riconsegna al territorio di Macerata e delle Marche una delle manifestazioni più sentite e spettacolari, rilevanti sia sul piano nazionale che internazionale.

La manifestazione iniziò nel 1969, dedicata al grande ed indimenticato Lodovico Scarfiotti scomparso l’anno prima, continuò in tutti gli anni settanta, si allungò fino alla metà degli anni ottanta.

La gara concorreva al campionato nazionale e internazionale delle corse in salita; nel nostro territorio corsero campioni nazionali ed europei come Mauro Nesti e Domenico Scola.

La manifestazione era un grande appuntamento di pubblico, di appassionati, di piloti provenienti da tutta Europa.

Ripartire con questa iniziativa dopo vent’anni rappresenta una sfida organizzativa non semplice, si tratta di ripartire e di recuperare al più presto la validità ed i titoli conseguiti in passato. Siamo certi che l’impegno e l’entusiasmo dell’ACI di Macerata con il concorso delle istituzioni locali sapranno cogliere quest’importante obiettivo.

Ringrazio l’ACI maceratese per la bella iniziativa assunta, che oltre 46

alla grande valenza sportiva consente un’intensa valorizzazione del territorio; saluto tutti i partecipanti e auguro alla manifestazione il più pieno successo.

Gian Mario Spacca Presidente Giunta Regionale

La “Sarnano – Sassotetto” è una gara appassionante, una classica dalle emozioni forti che, soprattutto in passato, ha entusiasmato per le imprese dei suoi partecipanti. Tutti ricordano le edizioni degli anni Settanta, poi quelle degli anni Ottanta e moltissimi, dopo la sospensione della competizione, hanno espresso più volte rammarico per lo stop dell’avvincente sfida su di un percorso veramente bello.

Oggi si festeggia il ritorno di questa competizione nazionale di velocità in salita per l’assegnazione del Trofeo intitolato a Lodovico Scarfiotti, un grande campione della nostra terra. Il tracciato è sempre lo stesso, l’attesa per tanti appassionati di motori è immutata.

La Provincia di Macerata ha dato il via libera ad un intervento di manutenzione straordinaria, volto a migliorare la sicurezza stradale.

Le opere, che comprendono la sostituzione di oltre due chilometri di barriere laterali in acciaio, si inquadrano in un progetto di miglioramento della sicurezza che la Provincia ha messo in atto per la viabilità della bella montagna sarnanese ed in particolare di quel tratto, molto delicato, sia per le pareti rocciose scoscese che lo sovrastano, sia per la tortuosità della strada.

Ora tutto è pronto per dare il via ad una nuova edizione della mitica corsa in salita “Sarnano – Sassotetto”.

Auguro agli organizzatori un meritato successo e a tutti i partecipanti una bella giornata di sport motoristico.

Giulio Silenzi Presidente Provincia di Macerata 82

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È con profonda soddisfazione e grande orgoglio che dopo una pausa di vent’anni il nostro Comune torna ad ospitare la storica corsa di vetture turismo e prototipo intitolata a Lodovico Scarfiotti di cui ricorre il quarantennale della scomparsa.

Un ringraziamento sentito e doveroso va all’Aci di Macerata che è riuscita a rimettere in piedi una manifestazione capace di dare lustro a tutto il territorio e alla quale abbiamo subito garantito la nostra massima disponibiltà. Sono certo che questa 18a edizione della Sarnano - Sassotetto sarà il punto di partenza per il rilancio definitivo di una “classica” che per troppi anni era caduta nell’oblio.

Federico Marconi Sindaco di Sarnano

Faranno parte del Comitato d’Onore della manifestazione: Dott. Gian Mario Spacca, Presidente della Regione Marche Dott. Vittorio Piscitelli, Prefetto della Provincia di Macerata Dott. Federico Marconi, Sindaco del Comune di Sarnano Dott. Giulio Silenzi, Presidente della Provincia di Macerata Dott. Giuliano Bianchi, Presidente della Camera di Commercio di Macerata Dott. Paolo Passamonti, Questore di Macerata Colonnello Domenico Paterna, Comandante Provinciale Carabinieri di Macerata Colonnello Francesco Canuti, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Macerata Dott. Lauro Costa, Presidente della Banca Marche Dott. Giuseppe Illuminati, Presidente del CONI sezione di Macerata Dott. Luigi Scarfiotti, figlio del Pilota a cui è dedicato il “Trofeo Lodovico Scarfiotti”

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Sono del Comitato Organizzatore: Presidente: Vice Presidente: Consiglieri:

Luigi Iannucci Federico Marconi Giovanni Battistelli (Presidente ACI Macerata), Alfonso Cacchiarelli, Carini Euno, Carini Francesco, Corradini Mosè, Franco Giustozzi, Paolo Nardi, Enrico Ruffini, Simone Salari, Domenico Sirocchi.

Il Consiglio ACI di Macerata, insediatosi nel maggio 2007, composto dal Presidente Giovanni Battistelli, dal Vice Presidente Maurizio Superiori, dai Consiglieri Paolo Orrei, Giovanni Puliti e Gigliola Varnelli, nonché il Collegio dei Revisori con il Presidente Vincenzo Alviti ed i Consiglieri Giovanni Di Giorgio e Daniele Rocchetti, ringraziano quanti vorranno partecipare alla nuova edizione del Trofeo Scarfiotti.

Dei ringraziamenti si evincono pure dalle parole del Delegato Provinciale della Commissione Sportiva Automobilistica Italiana: Circa un anno fa venivo eletto Delegato CSAI Provinciale..

Quasi per caso .. Non amando l’inefficienza e la rassegnazione decisi di cominciare a piazzare le basi per la rinascita della Cronoscalata Sarnano - Sassotetto con molta testardaggine e scarsi appoggi.

Nel luglio 2007 assieme al Presidente dell’ACI Macerata Giovanni Battistelli agli amici Euno Carini già Team Manager del Ferrari Kessel Team Of Switzerland Henry Uncini ex pilota di F3, fratello di Franco (Campione del Mondo Classe 500) ed al Sindaco di Sarnano Federico Marconi decidemmo di fare un primo sopralluogo nel tracciato che ovviamente necessitava di un profondo ripristino sotto ogni profilo. Per l’occasione il Delegato Regionale della CSAI e pilota di prototipi, Fabrizio Peroni, ci diede consigli preziosi sulla messa in sicurezza. I dubbi sui lavori da effettuare furono confermati dal responsabile in materia della CSAI, Oronzo Pezzolla e Fabrizio Bernetti (direttore di gara CSAI). La Provincia di Macerata presieduta da Giulio Silenzi cominciò a maturare l’idea di appoggiare le richieste dell’ACI Macerata della Delegazione ACI-CSAI. 49

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Debbo un ringraziamento anticipato a tutti i Commissari di percorso della CSAI, vere colonne dell’automobilismo sportivo, ai medici, ai paramedici, alle Forze dell’Ordine, ai Vigili del Fuoco, ai Vigili Urbani, ai dipendenti del Comune di Sarnano, all’Ing. Sabrina Tidei, all’Ing. Nobili della Provincia di Macerata che ha seguito meticolosamente le modifiche da attuare su prescrizione della Commissione Sportiva Italiana, a Simone Salari del Comune di Sarnano, a coloro che attraverso il loro lavoro quotidiano hanno resa reale la possibilità della ripartenza del Trofeo Scarfiotti.

Dott. Paolo Nardi Delegato CSAI Provincia di Macerata

In concomitanza con la manifestazione sportiva, per ben omaggiare Lodovico Scarfiotti nel quarantennale della sua scomparsa, a Sarnano, verranno allestite due mostre. La prima, dal titolo "Ricordando Lodovico Scarfiotti" comprende oltre 100 immagini in sequenza cronologica con un video che assembla diversi filmati del pilota concessa dalla fototeca comunale di Potenza Picena. La seconda, prevede l'esposizione di modellini riguardanti tutte le macchine utilizzate da Lodovico Scarfiotti nelle diverse competizioni; alcune di queste mini vetture non sono di serie ma costruite appositamente da artigiani. I pezzi in esposizione fanno parte della collezione privata Enzo Romagnoli.

Il 14 settembre, dopo che sportivi ed appassionati avranno visitato le mostre, si saranno accalcati sulle diverse piazze del paese, avranno fatto gli ultimi pronostici di rito sul probabile vincitore della corsa … "Silenzio si accendono i motori"

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IL LUOGO DELLA CORSA SARNANO

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Sarnano è una cittadina della provincia di Macerata che fa parte della comunità montana dei "Monti Azzurri"; tale denominazione fu presa in "prestito" da Giacomo Leopardi il quale, dall'effetto ottico prodotto da queste montagne marchigiane, così chiamò quella parte di Sibillini che riusciva a scorgere dal suo "ultimo orizzonte".

Ubicato su di un colle ai piedi di quei monti che prendono il nome dalla mitica "Regina Sibilla" la quale, non lontana da queste contrade, aveva il proprio "Paradiso”, Sarnano presenta caratteristiche urbanistiche tipiche del medioevo con viuzze strette, disposte a spirale, che dalla Piazza Alta scendono sino alla cinta muraria dell'antico castrum e conducono, per lo più, alla vetusta Porta Brunforte. I palazzetti, le torri, le mura ed i luoghi di culto, sono in cotto, di pregevole fattura e ben conservati; di particolare raffinatezza l'interno della quasi millenaria Abbazia di Piobbico - 1030 - di poco fuori l'abitato, sottostante l'omonima frazione.

L'antropizzazione della località è antichissima, la più importante testimonianza muta d'insediamenti umani è un massiccio uovo di pietra, concavo nella parte superiore, rinvenuto lungo Rio Terro, unico esemplare conosciuto in occidente, sicuramente emblema di rinascita, molto probabilmente, in base a ricerche effettuate dalla scrivente e relazionate qualche anno fa in una conferenza sui Piceni, altare propiziatorio.

Attualmente l'arcaico manufatto trova la propria ubicazione sulla Piazza Alta dove si specchiano la Chiesa di Santa Maria di Piazza, il Palazzo del Podestà, il Palazzo dei Priori ed il Palazzo del Popolo con, all'interno, l'elegante Teatro della Vittoria costruito nel 1831.

Gli edifici sopra elencati, testimoniano l'importanza di questo antico abitato sorto intorno al 1100 quando, per mutate condizioni politiche, i residenti dei castelli limitrofi decisero di disboscare quel colle altissimo che fronteggiava la montagna 54

per costruirvi una città fortificata. Nel 1265 il Legato della Marca Card. Simone Paltinieri, concesse a Sarnano lo status di "libero comune": subito fu esposto, come stemma della comunità, un Serafino. Tale emblema, secondo la tradizione, venne suggerito ai sarnanesi da San Francesco quando, nel 1220, predicava in diverse località della Marca.

Il territorio comunale originariamente si divideva in tre contrade denominate Castelvecchio, Brunforte e Poggio; ad esse, successivamente, si aggiunsero quelle di Bisio e Piobbico.

Per quanto riguarda quest'ultima contrada, sul finire del '300, i monaci dell'omonima abbazia si trasferirono all'interno delle mura in un edificio non lontano dalla chiesa di Santa Maria di Piazza, quest'ultima, ancora in loco ed integra, sebbene di dimensioni relative, si mostra particolarmente interessante dal punto di vista artistico - architettonico. Tale luogo di culto presenta un importante portale sovrastato da una lunetta con bassorilievo mostrante i dodici Apostoli attorno alla Vergine "addormentata", l'interno, a navata unica, termina con un'aula ed un coro sormontato da una torre che si eleva al di sopra dell'altare, l'oratorio o cripta, da molti autori ritenuto il primo corpus costruito dai Benedettini, suscita estrema curiosità intellettuale per la particolare disposizione spaziale rispetto alla chiesa superiore. Questo prezioso tempio protoromanico è raffinato scrigno di veri e propri "gioielli" come dimostrano le opere di molti artisti in esso contenute tra le quali quelle di Lorenzo d'Alessandro, Girolamo di Giovanni, Niccolò di Liberatore detto l'Alunno, Pietro Alemanno, Antonio e Giangentile di Lorenzo.

Scendendo dalla Piazza Alta, s'incontra il monumentale complesso di Santa Chiara e all'interno del convento, già delle Clarisse, si trova un attrezzato Polo Museale che si caratterizza per l'estrema eterogeneità: la collezione Mario Gavasci comprendente olii, xilografie e disegni dell'artista di origini 55

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sarnanesi; la collezione Sergio Masini con una raccolta di oltre 500 martelli provenienti da circa quaranta paesi di tutti i continenti in rappresentanza di più di cento mestieri; la collezione ornitologica del dr. Lorenzo Brancadori costituita da più di 700 esemplari italiani ed europei con particolare riferimento all'avifauna dei Sibillini della quale possiede tutte le specie. Di particolare interesse didattico la sezione "museo delle armi e della caccia" dove viene mostrata, attraverso i secoli, l'evoluzione delle armi sia dal punto di vista tecnico che storico - artistico. All'interno del polo museale le sale della pinacoteca contengono opere di tutto rispetto di autori marchigiani dei secoli XV - XVI - XVII come Stefano Folchetti, Marchesiano di Giorgio da Tolentino, Vincenzo Pagani, Simone De Magistris … su di un altro livello artistico una tavola attribuita a Niccolò di Liberatore, detto l'Alunno, raffigurante San Francesco con il popolo e la Madonna. Di pregio un olio su tavola rappresentante una Madonna adorante con Bambino insieme ad Angeli musicanti e Serafini, di Vittore Crivelli, secondo la scheda catalogativa del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali. Nonostante ciò, la dolcezza dei tratti del volto della Vergine e l'eleganza dei panneggi, fanno dubitare, a chi scrive, che il dipinto sia totalmente dell'autore in questione, in quanto, s'intuisce nella raffinatezza di alcune parti, il tratto pittorico tipico della mano di Carlo Crivelli artista di "molto superiore" nella fama, nella fortuna e nella qualità, del fratello Vittore.

La tavola della Madonna adorante proviene dalla vicina chiesa di San Francesco nel cui convento annesso, oggi Palazzo Comunale, è ubicata la biblioteca civica che conserva un cospicuo fondo antico.

La felice posizione geografica di Sarnano che si erge lungo il percorso stradale nord - sud dell'antica via Francisca, ha permesso, nei secoli, alla comunità sarnanese, notevoli scambi economico - culturali; inoltre, la grande quantità di acqua presente nel territorio, ha reso fertile e ricca la campagna contigua l'abitato ed ubertosi i pascoli d'altura. Sempre riguardo all'acqua, non sembra possibile trascurare in questo contesto, come la stessa, vista nell'accezione del sacro, sia stata fondamentale per lo sviluppo e l'importanza della località in esame.

L'acqua, già riconosciuta come purificatrice del corpo e dello 56

spirito in vetusti riti pagani, con il Cristianesimo diventa, attraverso il Battesimo, vero e proprio emblema di rinascita a nuova vita. L'Uovo di pietra e l'Abbazia di Piobbico, nel 1059 intitolata "Santa Maria tra i torrenti", sono evidenti segni di culti primigeni e Cristiani collegati all'acqua, vista in chiave simbolica, che fecero di Sarnano un "luogo sacro" e quindi, verosimilmente, meta e transito di pellegrini che portavano con loro la fiducia e la speranza di un rinnovamento spirituale e di una guarigione corporale. Oggi, a seguito della laicizzazione delle genti, nello stesso "luogo" sorgono le terme che, come nel pragmatico periodo romano, cercano di curare il corpo e quindi, secondo il motto latino, anche la mente.

A Sarnano, in epoca moderna, la prima sorgente bicarbonato - calcica - magnesiaca, fu scoperta casualmente nel 1923 dal prof. Silvestro Baglioni e venne denominata "San Giacomo"; con il tempo si trovarono altre acque minerali come la bicarbonato - calcica "Tre Santi" e la sulfureo - salsa "Terro".

Le terme, fin dal 1930, hanno contribuito alla vivacità di questo paese ubicato alle falde dell'Appennino, successivamente, l'installazione, sopra Sassotetto, di impianti di risalita per la pratica dello sci alpino, la costruzione di una piscina e di altre strutture sportive in unione con attività convegnistiche ed espositive, hanno fatto di questa località un centro di notevole interesse turistico - culturale.

Ancora, da sottoliniare, la possibilità, per Sarnano, di coniugare l'incanto del paesaggio con la bellezza di tutto ciò che viene esposto durante i quindici giorni della mostra mercato di antiquariato e artigianato artistico, ha fatto si che da ben ventisette anni, questo evento si proponga in un centro storico capace di accogliere ed esaltare i manufatti d'arte.

A conclusione di questa presentazione, si può sostenere che Sarnano abbia ben meritato, fin dal 2001, la bandiera arancione del Touring Club ma ancora corre l'obbligo evidenziare la 57

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peculiarità di questo luogo ove gli opposti coabitano e si armonizzano: le antiche abbazie ed i moderni impianti sportivi, la sfilata storica del Palio del Serafino in abiti del '300 ed i costumi da bagno utilizzati in piscina ed alle terme, le vedute che arrivano al di là dell'infinito ed il monte che sovrasta ed impedisce lo sguardo oltre e dentro i confini del territorio comunale, le sonorità lievi ed armoniche che si spandono dalla Piazza Alta a tutto il paese nello svolgersi dei concerti estivi e …… il rombo dei motori durante la Sarnano - Sassotetto.

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INDICE DELLE FOTO In copertina: vettura partecipante all’Edizione 1983 Fig. 1- Vettura partecipante all’Edizione 1975 Fig. 2 - Giovanni Battistelli - Presidente ACI Macerata Fig. 3 - Logo ACI Gruppo Sportivo Macerata Fig. 4 - Planimetria di tutte le Edizioni Storiche della Sarnano - Sassotetto (Arch. ACI Macerata) Fig. 5 - Vettura partecipante all’Edizione 1985 Da fig. 6 a fig. 29 - Vetture e premiazioni dell’Edizione 1969 Fig. 30: Vettura partecipante all’Edizione 1975 Da fig. 31 a fig. 53 - Vetture partecipanti alle Edizioni anni ‘70 Da fig. 54 a fig. 70 - Vetture partecipanti alle Edizioni anni ‘80 Fig. 71- Domenico Scola nella premiazione del 1969 Fig. 72 - Klaus Reisch nella premiazione del 1971 Fig. 73 - Mauro Nesti nella premiazione del 1983 Fig. 74 - Frontespizio “Opuscolo di gara” 1969 (Arch. ACI Macerata) Fig. 75 - Foto in casa Scarfiotti Fig. 76 - Premiazione Gianfranco Trombetti Edizione 1973 Fig. 77 - Vettura di Gianfranco Trombetti nella Edizione 1973 (Arch. Trombetti) Fig. 78 - Gianfranco Trombetti in un circuito inglese (Arch. Trombetti) Fig. 79 - Planimetria Commissari Sarnano - Sassotetto Edizione 2008 Fig. 80 - Planimetri curve di livello Sarnano - Sassotetto Edizione 2008 Fig. 81 - Gian Mario Spacca - Presidente Regione Marche (Arch. Sito Regione Marche) Fig. 82 - Giulio Silenzi - Presidente Provincia di Macerata (Arch. Giulio Silenzi) Fig. 83 - Federico Marconi - Sindaco di Sarnano (Arch. Federico Marconi) Fig. 84 - Logo ACI/CSAI (Arch. ACI/CSAI) Fig. 85 - Planimetria “caratteristiche del tracciato Sarnano - Sassotetto” Edizione 2008 Fig. 86 - Vetture Edizione 1985 Fig. 87 - Scorcio di Sarnano visto da Piazza Alta Fig. 88 - Veduta di Sarnano dal Pincio Fig. 89 - Abbazia di Piobbico Fig. 90 - Santa Maria di Piazza Fig. 91 - Particolare del sipario del Teatro della Vittoria Fig. 92 - Serafino, primo stemma di Sarnano Fig. 93 - San Biagio, particolare dal polittico di Niccolò di Liberatore Fig. 94 - Madonna con Bambino di Vittore Crivelli Fig. 95 - Terme di “San Giacomo” Fig. 96 - Sfilata storica Fig. 97 - Vettura dell’Edizione 1985 Fig. 98 - Vettura dell’Edizione 1979 Tutte le illustrazioni delle quali non è citato l’archivio sono state gentilmente concesse dal Comune di Sarnano.

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE Messaggero, Resto del Carlino, Voce Adriatica - Corriere Adriatico: anni 1969 - 1990 e anno 2008.

Nello Biondi - Lodovico Scarfiotti... nel ricordo di uno sportivo marchigiano... - Macerata, Biemmegraf, 1977.

Simonetta Torresi - L’uovo di Sarnano - Conferenza sui Piceni - Montegiberto - 2003.

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INDICE

Le parole del Presidente Giovanni Battistelli

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Le parole dell’Autrice

pag. 5

La Sarnano - Sassotetto nella storia

pag. 6

• La prima Edizione 20 luglio 1969

pag. 8

• Le Edizioni degli anni ‘70

pag. 17

• Le Edizioni degli anni ‘80 e la sospensione della corsa

pag. 25

• Albo d’oro della Sarnano - Sassotetto Trofeo Scarfiotti

pag. 31

Il Campione Lodovico Scarfiotti

pag. 32

“Interviste possibili” Gianfranco Trombetti

pag. 38

Il ritorno della Sarnano - Sassotetto

pag. 44

Il luogo della corsa Sarnano

pag. 52

Indice delle foto

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Bibliografia essenziale

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Tutti i diritti sono riservati all’autore è vietata la riproduzione in ogni forma Tipografia Giemme - Tolentino

Si ringrazia l’autrice Prof. Simonetta Torresi per la gentile concessione

Si ringrazia la Tipografia Giemme di Tolentino per la trasposizione dell’opera in digitale