febbraio 2013

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Adam Adam febbraio 2013

In un mondo di maschere dove sembra impossibile riuscire a sconfingere tutto ciò che annienta l’ uomo. Il potere, la falsità, la violenza, l’avidità sono mostri d’abbattere, noi però non siamo soli.

Ci ha promesso lo Spirito lo sentiamo in mezzo a noi e percio possiam credere che ogni cosa può cambiare. Non possiamo più assistere impotenti ed attonili perchè siam responsabili della vita intorno a noi.

Canta con noi, batti le mani, alzale in alto muovile al ritmo del canto stingi la mano del tuo vicino e scoprirai che è meno duro il cammino cosi.

Canta con noi, batti le mani, alzale in alto muovile al ritmo del canto stingi la mano del tuo vicino e scoprirai che è meno duro il cammino cosi.

Savonera

febbraio 2013

Community

Community Community 1


Le offerte Sperando che il giornalino vi piaccia, ringraziamo tutti per le offerte, servono per finanziare i progetti giovanili della nostra parrocchia tra i quali anche il giornalino stesso.

Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero (in ordine alfabetico):

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Giorgia Boero Alessandro Castellazzo Gaia D’Ambrosio Eleonora De Carolis Giorgia Di Stefano Federica Emili Denise Maulicino Lorenzo Mazzeo Alessio Oddo Mauro Paladino Giorgia Pugliese Lorenzo Rocchi Valeria Tasca


Carnevale

quale maschera indossi? Quali sono le maschere che ci met­ tiamo nella nostra vita? In ogni luogo, in ogni momento indos­ siamo una maschera e questa ma­ schera non è sempre la stessa. Ad esempio quando siamo a casa con i nostri genitori ne abbiamo una, quando siamo con alcuni amici un altra, quando siamo con altri amici un altra ancora ecc. ecc. Quando siamo quindi realmente noi stessi? Forse mai. Forse invece potremmo esserlo sempre. In realtà anche quando ci mettiamo una maschera mostriamo qualcosa di noi stessi, perchè qualcosa di noi è in quella maschera che indos­ siamo, la nostra timidezza, la no­ stra aggressività, la nostra paura, il nostro modo di essere è leggibile proprio nella maschera che portia­ mo. I più forti sono quelli che non indossano maschere, in tutta la sto­ ria penso che solo Gesù non abbia mai indossato maschere e che sia stato vero fino in fondo. Nell’era di Facebook indossare

delle maschere risulta ancora più facile, risulta facile crearsi un’im­ magine che non ci appartiene, ri­ sulta facile mentire, “ritoccare” la propria persona. Non c’è quella difficoltà di mentire guardandosi negli occhi, quella difficoltà di ap­ procciarsi, di fare amicizia, di fare il primo passo che c’era una volta. I rapporti sono più semplici, più immediati, più pericolosi. Nel oce­ ano che è la rete è facile perdersi, è facile imbattersi nei pirati, è facile essere pirati. Le informazioni corrono velocis­ sime, sono tantissime. Il bombar­ damento mediatico che subiamo ci stordisce, non ci da il tempo di ragionare, di capire. Scoprire la verità diventa impossibile. A breve ci saranno le elezioni, quante cose si sono dette? Quali cose sono vere? Quali sincere? Il mondo è mascherato e non è come lo immaginiamo. Sarebbe bello, che almeno per carnevale, possa travestirsi da qualche supe­ reroe e salvarci da questo caos.

Mauro 3


New International Song Gennaio 2013

Disclosure ft. Sam Smith

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Subfocus ft. Alpines

Adele

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Muse

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Ben Pearce

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One More Night

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Captain Hook

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Latch

2

5

4

Skyfall

What I Might Do

Dreamer

Follow Me

Maroon 5

50 Cent ft. Eminem & Adam Levine My Life

Asaf Avidan

One Day

Tidal Wave

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Buon Ascolto

Green Day

Stray Heart


New Italian Song Gennaio 2013

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Gianna Nannini 6

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Baby K ft. Tiziano Ferro

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Fabri Fibra

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Neffa

Vasco Rossi

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Two Fingerz feat. Caparezza

Nostrastoria

Killer

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4

5

Pronti, Partenza, Via!

L’uomo più semplice che cè

Big Fish ft. Morgan 10 Io Faccio

By Alessio

Gionny Scandal

A Voce Bassa

Gianna Nannini La fine del mondo

Molto Calmo

Capra

Biagio Antonacci

Dimenticarti è Poco

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e t t ice

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La vera ricetta per i ferri di cavallo o biscotti ungheresi :) (già sperimentata :3) i t n e i d e r Ing r di farina e • 350 g e di patat l o c e f i d r • 150 g ero a velo h c c u z i d r • 150 g ma) o ½ ora pri e r i c • 1 uov s u ( r di burro fondente • 250 g o t a l o c c o r Ci • 350 g Tempi di cottura: 15m

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e n o i z a r a Prep dopo aver preparato l’impasto, lasciatelo in frigo per ½ ora avvolto nell’alluminio dopodichè tiratelo fuori e modellatelo a vostro piacere :) (anche con formine se volete :3) Dopo aver messo i piccoli ferri di cavallo su una teglia (con carta da forno ovviamente) si mettono nel forno a 180° per un quarto d’ora fin quando non diventano dorati. In seguito si scoglie il cioccolato (possibilmente novi) e ci s’ intingoni i biscotti. Fateli raffreddare e dopo cercate di non mangiarli tutti ;)

! ! ! ! ! ! ! ! to ti e p p A n o Bu Ele e Fede

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Questo mese parliamo di ... CAMPO INVERNALE

Se vi vengono tematiche interessanti su cui possiam discutere in questo giornalino scriveteci pure una mail. 8


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Testimoni cristiani

la storia di Asia Noreen Bibì

Ciao a tutti cari ragazzi, oggi vorrei rendervi partecipi di un caso estre­ mamente forte e che lascia i cuori molto in difficoltà, ma per la qua­ le tutti, vi assicuro, possiamo fare qualcosa. Vi parlerò di Asia Bibi. La storia di Asia Noreen Bibì sta commuovendo il mondo. Cristiana pakistana, accusata di blasfemia è stata condannata a morte. Gli han­ no offerto di liberarla se accetta di convertirsi all’Islam, ma lei non ha ceduto ed è disposta a rischiare la vita pur di garantire la libertà reli­ giosa. Era il giugno del 2009 quando ad Asia Bibi, che lavorava in agri­ coltura, venne chiesto di andare a prendere dell’acqua. Le donne musulmane glielo impe­ dirono perché, essendo cristiana non avrebbe dovuto toccare il reci­ piente per l’acqua. Le stesse donne hanno accusato Asia Noreen Bibì di aver offeso Maometto nel corso della discussione. Asia Bibi, venne picchiata, chiusa

in uno stanzino e sottoposta a vio­ lenza, lei sposa fedele e madre di cinque figli ha respinto le accuse sostenendo di essere discriminata perché cristiana. Ad un anno dall’arresto Asia Bibi è stata condannata a morte mediante impiccagione. La famiglia presen­ tò immediatamente ricorso contro la sentenza. Da allora, proteste di gruppi che difendono i diritti uma­ ni si sono levate dal mondo intero. La Commissione pakistana sulla condizione delle donne ha chiesto l’immediata liberazione di Asia Bibi sottolineando che è illegitti­ mo richiedere a una donna cristia­ na di aderire ai principi dell’Islam. Nel corso dell’udienza generale del 17 novembre 2010 il Pontefi­ ce Benedetto XVI ha lanciato un appello per la liberazione di Asia Noreen Bibi. Ha detto il Papa: “In questi giorni la comunità internazionale segue con grande preoccupazione la dif­ ficile situazione dei cristiani in Pa­ 9


kistan, che spesso sono vittime di violenze o di discriminazione. In modo particolare oggi esprimo la mia vicinanza spirituale alla Sig.ra Asia Bibi e ai suoi familiari, men­ tre chiedo che, al più presto, le sia restituita la piena libertà. Inoltre prego per quanti si trovano in si­ tuazioni analoghe, affinché anche la loro dignità umana ed i loro di­ ritti fondamentali siano pienamen­ te rispettati”. Per impedire l’assassinio della donna pakistana, “Avvenire” il quotidiano della Conferenza Epi­ scopale Cattolica, ha pubblicato l’8 dicembre in prima pagina una lettera dalla Prigione di Asia Bibi, invitando tutti gli uomini di buona volontà a scrivere alle autorità pa­ kistane. Riporto di seguito la lettera scrit­ ta da Asia Bibi: “Se mi convertissi sarei libera, preferisco morire cri­ stiana”. 10

Scrivo da una cella senza finestre. Mi chiamo Asia Noreen Bibi. Scri­ vo agli uomini e alle donne di buo­ na volontà dalla mia cella senza finestre, nel modulo di isolamen­ to della prigione di Sheikhupura, in Pakistan, e non so se leggerete mai questa lettera. Sono rinchiusa qui dal giugno del 2009. Sono stata con­dannata a morte mediante im­ piccagione per blasfemia contro il profe­ta Maometto. Dio sa che è una sentenza ingiu­ sta e che il mio unico de­­litto, in questo mio grande Paese che amo tanto, è di essere cattolica. Non so se queste parole usciranno da que­ sta prigione. Se il Signore miseri­ cordioso vuole che ciò avvenga, chiedo (...) di pregare per me e in­ tercedere presso il presidente del mio bellissi­mo Paese affinché io possa recuperare la libertà e torna­ re dalla mia fa­miglia che mi manca tanto. Sono sposata con un uomo


buono che si chiama Ashiq Masih. Abbia­mo cinque figli, benedizio­ ne del cielo: un maschio, Imran, e quattro ra­gazze, Nasima, Isha, Si­ dra e la piccola Isham. Voglio soltanto tornare da loro, vedere il loro sorriso e riportare la serenità. Stanno soffrendo a cau­ sa mia, perché sanno che sono in prigione senza giustizia. E temono per la mia vita. Un giudice, l’o­ norevole Naveed Iqbal, un giorno è entrato nel­la mia cella e, dopo avermi condannata a una morte orribile, mi ha of­ ferto la revoca della sentenza se mi fossi conver­ tita all’islam. Io l’ho rin­graziato di cuore per la sua proposta, ma gli ho risposto con tutta one­ stà che preferisco morire da cristiana che uscire dal carcere da musul­mana. «Sono stata condannata perché cristiana – gli ho detto –. Credo in Dio e nel suo grande amore. Se lei mi ha condannata a morte perché amo Dio, sarò orgogliosa di sacri­ ficare la mia vita per Lui». Due uomini giusti sono stati as­ sassinati per aver chiesto per me giusti­zia e libertà. Il loro destino mi tormenta il cuore. Salman Tase­ er, gover­natore della mia regione, il Punjab, venne assassinato il 4

gennaio 2011 da un membro della sua scorta, semplicemente perché aveva chiesto al governo che fossi rilasciata e perché si era opposto alla legge sulla bla­sfemia in vigo­ re in Pakistan. Due mesi dopo un ministro del governo na­ zionale, Shahbaz Bhatti, cristiano come me, fu ucciso per lo stesso mo­tivo. Circondarono la sua auto e gli spa­ rarono con ferocia. Mi chiedo quante altre persone debbano morire a causa della giu­ stizia. Prego in ogni momento per­ ché Dio misericordioso illumini il giudizio delle nostre autorità e le leggi ristabiliscano l’antica ar­ monia che ha sempre regnato fra persone di differenti religioni nel mio grande Pae­ se. Gesù, nostro Signore e Salvatore, ci ama come esseri liberi e credo che la libertà di coscienza sia uno dei tesori più

Valeria

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preziosi che il nostro Creatore ci ha dato, un tesoro che dobbiamo proteggere. Ho provato u­na gran­ de emozione quando ho saputo che il Santo Padre Benedetto XVI era intervenuto a mio favore. Dio mi permetta di vivere abbastan­za per andare in pellegrinaggio fino a Roma e, se possibile, ringraziarlo personalmente. Penso alla mia famiglia, lo faccio in ogni momento. Vivo con il ri­ cordo di mio marito e dei miei fi­ gli e chiedo a Dio misericordioso che mi per­metta di tornare da loro. Amico o amica a cui scrivo, non so se questa lettera ti giungerà mai. Ma se accadrà, ricordati che ci sono persone nel mondo che sono perseguitate a causa della loro fede e – se puoi – prega il Signore per noi e scrivi al presidente del Paki­ stan per chiedergli che mi faccia ri­ tornare dai miei familiari. Se leggi questa lettera, è perché Dio lo avrà reso possibile. Lui, che è buono e giusto, ti colmi con la sua Grazia. [Asia Noreeen Bibi - Prigione di Sheikhupura, Pakistan ] Anche noi di Savonera, durante l’ultimo campo invernale, abbiamo inviato al presidente del Pakistan una lettera per chiedere la libera­ 12

zione di Asia. Speriamo di essere ascoltati come lo sperano le altre milioni di persone che nel mondo si sono mobilitate per Asia. Io vorrei solo invitarvi ad una pic­ cola riflessione: voi riuscireste a mettere a rischio in questo modo la vostra vita per la difesa della reli­ gione? io stessa faccio molto fatica a pensarci, ma ad ogni modo, Asia è un grande esempio anche e so­ prattutto per noi che qui abbiamo così tanta libertà che non pensiamo nemmeno all’esistenza di situazio­ ni simili nel mondo. FACCIAMO TUTTI QUALCO­ SA! DIFFONDIAMO E PRE­ GHIAMO! Grazie dell’attenzione.

Valeria


Savonera, 26 dicembre 2012. Signor Presidente Al Ali Zardari Asif stan Paki Egregio Signor Presidente, ia Sacro Cuore di Siamo un gruppo di giovani cattolici della Parrocch . Gesù in Savonera, della Diocesi di Torino in Italia Bibi e vogliamo en Siamo a conoscenza della condanna di Asia Nore scarcerazione. intercedere per lei per ottenere la grazia e la sua hiamo di farli perveLe alleghiamo i nostri semplici pensieri e la preg nire ad Asia. la pace, preghiamo Certi che il vostro e il nostro Dio agisca sempre per te. per Asia, per il vostro Paese e per lei signor Presiden Savonera, 26th of december, 2012 Dear mr President Asif Ali Zardari Pakistan

Dear mr President, re di Gesù”, in SaWe’re a group of young Catholics from “Sacro Cuo vonera, a church of Turin’s Diocesi. , and we would like to We know about Asia Noreen Bibi’s condemnation on. We are attaintercede with you about her freedom and her perd are sincerely asking we ching our personal thoughts with this letter and you to let her receive them all. est of peace, we pray Sure that yours and our God always act in the inter t. for Asia, for your country and for you mr Presiden Questa e' la lettera firmata che abbiamo spedito 13


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Gruppo Entusiasmo dubbi e risposte

Tre gruppi. Nove animatori. Un rifugio. Tanta neve. Questi sono i requisiti necessari per un cam­ po fantastico! Il 26 dicembre siamo partiti per Signols. Dopo un paio d’ore di viaggio siamo finalmente giun­ ti a destinazione. Dopo esserci separati nelle camere, ci siamo divisi nei vari gruppi. Con il nostro gruppo, l’Entusiasmo, abbiamo affrontato il tema del

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segno della croce. Grazie a que­ sto approfondimento abbiamo scoperto che questo simbolo, che molte persone fanno incon­ sapevolmente, contiene in sé un significato molto importante. Ad esempio, quando, durante questo segno, ci tocchiamo la fronte, vogliamo intendere che Dio dev’essere sempre presen­ te nella nostra mente; quando ci tocchiamo in grembo, sim­


boleggiamo la nascita di Dio fatto uomo; mentre, quando ci tocchiamo le spalle, indichiamo che Dio, sotto forma di Spirito Santo, ci ha mandato a lavorare per il suo regno. In una delle serate, abbiamo fat­ to una veglia con gli altri gruppi, affrontando il tema del martirio. La storia che ci hanno raccon­ tato, parla di Asya Bibi, madre cattolica pakistana che è stata condannata a morte a causa del suo credo. In questo campo, non abbiamo solo parlato di argomenti impe­ gnativi, ma abbiamo anche gio­ cato allegramente tutti insieme. E’ stata un’esperienza a dir poco stupenda che ci ha aiutato a dare

risposte a domande che occupa­ vano la nostra mente da molto tempo. Consigliamo a chiunque sia nella fascia di età compresa tra i 13 e 19 anni di entrare a far parte di questi gruppi per poter vivere insieme grandi avventu­ re.

Gio, Gio, Gio =)

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Gruppo Progetto fede e sessualità

Cari lettori, finalmente torno

parlare delle nostre perplessità.

a scrivere e ho da raccontarvi

All’inizio eravamo molto im­

un’ esperienza davvero singo­

barazzati: non si era mai par­

lare. Durante le vacanze natali­

lato di argomenti così intimi

zie ogni gruppo ha preparato le

e delicati, ma poi l’atmosfera

valigie e si è messa in viaggio

è cambiata e d’ un tratto non

per il campo invernale: appena

eravamo più semplici cono­

arrivati alla casa ci siamo di­

scenti o amici, ma fratelli che

visi e gli educatori del gruppo

ascoltano esperienze, dubbi e

di cui faccio parte (come anti­

pensieri di ognuno, nel rispetto

cipato, il gruppo progetto) ci

e nella più totale discrezione.

hanno anticipato quale sareb­

Perchè restare casti fino al

be stato il tema del campo: la

matrimonio?

sessualità e la vita di coppia.

nersi da ogni rapporto extra

“Anche i ragazzi dell’oratorio

matrimoniale?

hanno un sesso?!” ebbene si!

ca tradire il proprio partner?

E sono tanti i dubbi che legano

Grazie a questa esperienza noi

fede e sessualità, per questo i

del GP conosciamo tutte le ri­

nostri educatori con l’aiuto del

sposte a queste domande e ab­

nostro seminarista Salvatore (o

biamo l’opportunità di scegliere

come lo chiamiamo noi Turid­

se condividere o no questo tipo

du), ci hanno dato occasione di

di cammino. Grazie a questo

Perchè Cosa

aste­ signifi­

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campo ho capito che la fede è un

secondo Dio, e tanti altri aspetti

libro aperto, e accanto a me ho

della fede dei giovani di parteci­

persone che sanno rispondere a

pare agli incontri tenuti da Sal­

molte delle mie domande, sta a

vatore e i ragazzi dell’oratorio.

me capire cosa fare, questo è ov­

Il nostro corpo e la nostra men­

vio, ma per scegliere bisogna co­

te sono una creazione, e Dio

noscere.Starsene a casa lontani

ci ha dato il “libretto di istru­

dai pensieri non serve! bisogna

zioni”, basta saperlo leggere.

prendere, partire e domandare,

Un abbraccio.

domandarsi, se quella che abbia­ mo intrapreso è la strada giusta. Inoltre consiglio a chiunque di voi giovani che volesse cono­ scere il mondo della sessualità

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Gaia


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Gruppo Vocazione essere di esempio

Contrasti, dubbi e domande. È ini­

a messa come posso far capire ad

ziato così il campo Vocazione: con

un bambino l’importanza di quel

un colloquio su come dev’essere

giorno? Non c’è miglior maestro

un bravo animatore. L’animatore

se non chi pratica ciò che dice.

non è colui che educa solamente

Allora analizziamo proprio la

ma anche il ragazzo/a che avvici­

messa: punto del secondo giorno.

na il bambino a Dio. Cosa fare?

Quante volte andiamo a messa e

insegnare l’amore di Dio pratican­

forse non seguiamo? Magari siamo

dolo! Infatti non posso conoscere

lì e vorremmo anche stare attenti

Dio senza incontrarlo! Se non vado

ma un pensiero, anche innocuo, ci

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porta il nostri angelo ogni dome­ nica, abbiami pensato a quante volte ascoltuami distratti, a quan­ te volte non siamo sinceri perché sono lì ma vorremmo essere altro­ ve. Ci siamo accorti che chiedia­ mo spesso ma ringraziamo poco: “Puoi aiutarmi a fare questo? Puoi aiutarmi a fare quest’altro?”. allontana inesorabilmente dall’ob­

Ciò che conta è la sincerità del

biettivo: si perde cosi il significa­

cuore!!! Così abbiamo analizzato

to di questo giorno. Sapete quante

il nostro cammino da cristiani uno

cose accadono a messa? Un sem­

per volta. C’è chi ha rappresen­

plice esempio: l’offertorio! Pochi

tato la sua vita come un film, chi

di noi sanno che durante l’offerto­

come un diario, chi come un libro,

rio il nostro angelo custode si alza

un titolo di giornale, una figurina:

e porta doni all’altare. Siamo solo

tutti cammini diversi ma tutti uniti.

noi che decidiamo cosa donare:

“Se vuoi arrivare in fretta cam­

o vassoi pieni di felicità e amore,

mina da solo, se vuoi andare lon­

o un volto triste e tante preghiere che non siamo riusciti a realizzare. Lui li porta lì, all’altare del Signo­ re, triste o felice. Strano eh? Ma­ gari adesso, caro lettore, stai im­ maginando il tuo angelo custode. Singolarmente noi pensato a cosa 20


tano cammina insieme agli altri”

dopo un anno di transizione un po

Sei tu che decidi dove arriva­

faticato si vedono chiari i segni

re ma soprattutto come arrivare.

di una coesione sempre piu forte

Non sono mancati ovviamente

e di una partecipazione sentita da

momenti di svago e divertimento,

parte di tutti! Il campo é stata una

come le serate con giochi organiz­

esperienza formativa autentica e

zate dai gruppi Entusiasmo e Pro­

apprezzata da tutti; nella speran­

getto, una memorabile battaglia a

za di poter vivere ancora momen­

palle di neve e decine di canzoni

ti di comunitá vera come questi, i

cantate insieme al suono delle no­

vostri reporter vi mandano i loro

stre chitarre! Il tutto sempre illu­

piú cordiali saluti sperando di aver

minato dalla luce del Signore. A

trasmesso a voi tutto quello che il

concludere la verifica complessi­

campo ha suscitato in noi!

va sul nostro cammino di gruppo:

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Gioco La ruota magica Inserisci nelle caselle di questa ruota magica i numeri da 1 a 7. Ma attento, la ruota é “magica” perché la somma dei numeri scritti in tre caselle allineate é sempre la stessa! Riuscirai ad ottenere le 3 diverse ruote magiche che si distinguono per il numero della casella centrale? Buon divertimento!

Alessandro Le soluzioni le troverete sul prossimo numero 22


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Parrocchia Sacro Cuore di Ges첫 24


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