CollegaMenti 1/2010 - La rivista del CEUB

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“Etica ed economia in questa lunga crisi” Lezione magistrale del prof. Romano Prodi A cura di Sandra Zampa L’arrivo del professor Prodi e della portavoce, on. Sandra Zampa

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gni volta che vengo qui, alla sede universitaria di Bertinoro, ci trovo qualcosa di più e di meglio. E’ uno dei pochi casi di provincialismo virtuoso, perché qui si è creata, all’interno della rete universitaria, una realtà che è al servizio di tutti. Si tratta di un fatto davvero degno di nota”. Nella bella cornice della chiesa di San Silvestro, rinnovata da interventi di restauro recenti ad opera del Ce.U.B., il Presidente Romano Prodi, celebra i venti anni dell’ università di Romagna. Lo fa con una lezione volta a spiegare gli aspetti etici e l’insegnamento etico-politico da trarre dalla crisi economico-finanziaria. Partita da Wall Street, ha travolto i mercati di tutto il mondo e messo a dura prova le regole del mercato globale. Una crisi che, come lo stesso Prodi ricorda, non è finita anche se qua e là ci sono segnali di uscita. “E’ importante discutere degli aspetti etici di questa crisi perché essa ha dei fondamenti negli errori politici e nelle gestazioni economiche sbagliate, ma ha aspetti etici rilevanti” ha ricordato il Presidente che ha fatto notare come, da qualche tempo, si assista a qualcosa di “non gradevole” e, cioè, alla sempre più scarsa considerazione proprio della questione etica che la crisi ha posto all’attenzione di tutti. “Quando faceva paura e si pensava che la crisi in atto fosse come quella del ’29, cioè globale, ebbene, in quel momento si parlava della necessità di cambiamenti etici. Poi quando si è capito che sarebbe stata lunga, grave ma non sconvolgente, allora l’allarme per gli aspetti etici è scomparso. Fino all’aprile dell’anno scorso si scriveva della necessità di cambiare le regole. Oggi questi discorsi sono ridimensionati se non peggio, l’unico licenziato è stato il responsabile della GM mentre gli altri, i banchieri, sono rimasti solidamente al proprio posto come se l’aspetto etico fosse stato assorbito e la crisi fosse stata normale”. Insomma ormai siamo al “business as usual”. Invece una riflessione su questi

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temi è utile, anzi indispensabile. E per dar conto dello stato delle cose, Prodi è voluto tornare a illustrare il percorso e le ragioni che hanno provocato la crisi. Occorre partire dal fatto che, per l’opinione corrente, “i politici avrebbero operato in modo magari esasperato o esagerato verso un obiettivo però condivisibile politicamente, cioè l’estensione a quasi tutta la platea degli interessati della possibilità di comprare casa. Dar l’opportunità a tutti di comprarsi una casa: questo era l’obiettivo politico dal quale hanno preso avvio le politiche finanziarie “conseguenti”, basate su un grandissimo indebitamento dei consumatori , su mutui meno costosi per tutti e pochi controlli. La sempre maggiore facilità di ottenere un mutuo è arrivata negli USA a far registrare la concessione di mutui al 100% con automatica possibilità di un aumento del mutuo a fronte dell’incremento del valore della casa acquistata, senza richiesta da parte delle banche concessionarie dei mutui di ulteriori garanzie. Come è noto, questo meccanismo si è esteso sempre più, determinando due conseguenze. L’aumento costante del valore dell’immobile e l’incremento delle attività immobiliari fino a livelli impressionanti come in Spagna. Sul piano economico finanziario si è registrato un aumento della ricchezza e della disponibilità finanziaria. “Questo meccanismo che ha tenuto fino al fatale inceppamento- ha spiegato Prodi- funziona con la cartolarizzazione del debito e la messa in vendita sul mercato internazionale di pacchetti di debito”. Pacchetti che sono stati venduti più e più volte con possibilità di controllo sempre minori via via che ci si allontanava dalla fonte di partenza. Come è noto questo fenomeno è dilagato in America, le cui banche hanno preso a collocare il debito al sistema finanziario europeo. Meno interessato da questo fenomeno il nostro Paese, le cui banche si sono sempre ben guardate dal metodo del 100% quando

si è trattato di concedere finanziamenti e mutui. “Si può ben dire- scherza Prodiche la spilorceria si sia rivelata una virtù”. Sul mercato sono arrivati pacchetti finanziari sempre più diversi. Sono nati i derivati venduti agli “sprovveduti risparmiatori di tutto il mondo. E chi sapeva cosa c’era dentro a quel pacchetto finanziario?”. Tutto questo, provocato dal desiderio di far soldi, è stato anche effetto di una dottrina economica ben chiara che ritiene che i mercati siano sempre in grado di autoregolarsi e non si arriva mai a correggere il sistema. Si valuta che lo

Un momento della lezione nella Chiesa di San Silvestro

La medaglia Ce.U.B. al professore, testimone del percorso compiuto dal Centro


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