Anno XXIII - n.42 - 1,50 euro
E ditoriale Contratti, sempre più confusione
Ogni giorno si fa più attuale e urgente la necessità una definitiva chiarezza sull’atavico nodo, ancora irrisolto, della rappresentatività. La recente sottoscrizione da parte di Osla e di Usl del rinnovo del contratto del settore artigianato, “in barba alla minaccia della riforma sulla rappresentatività” e magnificamente definito dall’Associazione degli artigiani UNAS “sedicente”, ci fa tornare ancora una volta sull’argomento. Onde evitare ulteriore caos (e conseguenti polemiche), crediamo che si debba sancire per legge – e per questo chiediamo a gran voce che il prossimo Consiglio Grande e Generale dia il semaforo verde al progetto di Legge “Della libertà e attività sindacale nei luoghi di lavoro, della contrattazione collettiva e del diritto di sciopero” e quindi una soluzione definitiva - che ci possa essere solamente contratto con efficacia erga omnes per ogni settore e non, come invece accade ora (un esempio su tutti, quelli del settore industria e appunto quello di questi giorni dell’artigianato), ovvero che ne possano coesistere due o più, con il rischio che quello ‘applicabile’ sia l’unione (delle parti ‘migliori’) dei due. Rispettando un elementare principio di democrazia e affinché sia valido il principio dell’erga omnes, quel contratto – come abbiamo più volte ripetuto - dovrà rappresentare la maggioranza dei lavoratori. Non è che per caso, ci suggerisce il ‘sesto senso’ e un po’ di malizia (e con la sincera speranza di sbagliarci), che ne arriveranno anche due o più per il commercio e per altri settori? Alessandro Carli
Direttore Alessandro Carli
Venerdì 13 Novembre 2015
ANIS, da 70 anni al fianco delle imprese
T LC
Dal 2017 addio al roaming
Nata il 18 novembre 1945, ha accompagnato lo sviluppo industriale del Paese e oggi conta oltre 300 aziende con circa 6 mila dipendenti a pag.10
G iovani
Le categorie: “Miglioriamo la Legge”
a pag.4
E dilizia
L’Associazione Nazionale Industria San Marino spegne le sue prime 70 candeline. “Una ricorrenza che, ripercorrendo le tappe più importanti, non solo di ANIS, ma dell’intera storia del Paese – spiega il Presidente Stefano Ceccato - , ci dà la forza di andare avanti e di accrescere la consapevolezza del ruolo-chiave svolto dall’Associazione”. Sull’anniversario dedichiamo quattro pagine di “speciale”: quattro pagine in cui ripercorriamo questi 70 anni (l’avventura è partita ufficialmente il 18 novembre 1945) ma soprattutto vi raccontiamo cos’è diventata oggi ANIS, un sistema davvero a 360 gradi e soprattutto quanto “pesa”, cioè quanto incide - a livello numerico nell’economia della Repubblica di San Marino. Speciale all’interno
E adesso un Paese sostenibile
a pag.2
spazio riservato all’indirizzo
2
F ocus
Questione di num3ri
Istat (1) e Commissione europea (1) applaudono l’Italia: ora la crescita prevista è dello “0,9% nel 2015 e dell’1,4% nel 2016 e 2017. Secondo l’Istat però c’è il rischio di un “rallentamento del commercio internazionale e all’impatto delle clausole di salvaguardia nel 2017”, ovvero di “un possibile innalzamento dell’Iva ridotta dal 10 al 13% e di quella standard dal 22 al 24% in caso di deviazioni eccessive del deficit”. Istat (2): la fiducia dei consumatori registrata nel mese di ottobre è la più alta da febbraio 2002, oltre 13 anni fa. “Sono in espansione tutte le componenti della fiducia a partire da quella economica - spiega in una nota -. Migliorano i giudizi e le attese sulla situazione economica del Paese e calano le attese di disoccupazione”. Istat (3): per quel che concerne la produzione industriale metalmeccanica ha fatto pagare un prezzo pesante: 252.600 gli occupati in meno (-13%) nel settore nel 2014 rispetto ai circa 1,9 milioni del 2007. Eurostat (1): la percentuale di italiani ‘sfiduciati’ è al 13% della forza lavoro nel secondo trimestre 2015, un dato quasi quattro volte quello dell’Unione europea (3,7%). Unioncamere di Toscana (1): l’industria, che conta quasi 57mila imprese (il 13% del totale), registra un aumento per il comparto energia ed utilities (+52 imprese) e un leggero calo per le attività estrattive (10 in meno) e manifatturiere (-18 unità). Camera di Commercio di Arezzo (1), presentato in Camera di Commercio il Rapporto Excelsior 2015: le imprese esportatrici sono il 13,4% del totale e contribuiscono molto più della altre alla attivazione di posti di lavoro. Il 26% di esse prevede infatti di assumere contro il 13,6% di quelle che invece non esportano. Oggi però ricordiamo anche la scrittura della prima pagina conosciuta del Word Wide Web (1990) e la nascita (1949) di Maurizio Rattini, politico sammarinese e Capitano Reggente, assieme a Giancarlo Venturini, nel 1996.
T erritorio
FIXING - Anno XXIII - n.42 - Venerdì 13 Novembre 2015
Al convegno della Cassa Edile gli interventi di Castiglioni, Angelucci, Sasso, Brigliadori e Guidi
Verso una San Marino più attenta alla sostenibilità Ma il Titano è il secondo Paese in Europa a livello di emissioni di CO2 pro capite di Alessandro Carli
Una delle strade che la Repubblica di San Marino deve percorrere è quella che porta all’architettura sostenibile. In quest’ottica, l’omonimo convegno promosso dalla Cassa Edile Sammarinese di mutualità e assistenza e patrocinato dalla Segreteria di Stato territorio e ambiente ha fatto il punto, attraverso i relatori che hanno preso parola all’interno del Centro Congressi Kursaal il 6 novembre - gli architetti Filippo Angelucci, Giovanni Sasso e Giorgio Brigliadori, l’ingegner Paolo Tartarini e il dottor Emanuele Guidi - dello stato dell’arte dell’edilizia italiana e di quella dell’Antica Serenissima. All’apertura dei lavori, Secondo Castiglioni, presidente della Cassa Edile, ente promotore dell’evento, ha parlato della necessità di cominciare un percorso nuovo centrato principalmente sul recupero, il restauro e il ripristino del patrimonio abitativo esistente. “Un percorso ha sottolineato - portato avanti con metodi innovativi, non invasivi e nel rispetto dell’ambiente”. L’urgenza di aprire una nuova frontiera per il settore delle costruzioni, basata sulla qualità e l’efficienza energetica, è stata del resto rimarcata da tutti i relatori intervenuti al convegno. Giovanni Sasso, Presidente dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura, nel suo intervento ha spiegato l’importanza del rapporto tra il territorio e le persone. “Oggi tutto è ‘liquido’, ma non il dialogo tra territorio e architettura, che deve avere forti radici ha speigato -. Non è importante sapere quanto ‘consuma’ un edificio, bensì individuare la relazione con il soggetto. Spesso ci si focalizza sul risparmio energetico”, dimenticando altri aspetti più importanti. “Si tende a ‘tagliare su misura’ senza sapere che le esigenze di oggi potrebbero essere obsolete domani” ha affermato l’architetto. Nell’edilizia, ha poi proseguito, “la
durata nel tempo dell’utilizzo” ha un ruolo di primissimo piano, così come il suo “stare bene” nel territorio che la ospita. “La scelta dell’utilizzo di una casa è legata alla qualità delle persone che la abitano”. Sasso poi ha tirato una piccola “stilettata” ai criteri dei bandi di concorso: “Si richiede efficienza energetica e materiali, ma anche la ‘durata’ dei cantieri”. Tutte richieste che riguardano l’ingegneria ma non l’architettura: per quest’ultima si deve ragionare in termini di “durata, elasticità dell’utilizzo nel tempo e di corretta relazione con l’ambiente circostante”, tutti punti essenziali per “l’esaltazione dell’identità del luogo”. L’ingegner Paolo Tartarini invece ha affrontato il tema delle normative in vigore in Europa, in Italia e a San Marino. In base alla direttiva 2010/31/UE, “dal 2020 si consentiranno solo edifici a energia quasi zero”. Deadline anticipata di due anni (2018) per gli enti pubblici. Un edificio a “energia quasi zero”, ha rimarcato Tartarini, “si ottiene innanzitutto limitando il fabbisogno energetico invernale ed estivo e solamente dopo operando sugli impianti”. Il professionista poi si è soffermato sulla realtà locale. Il Titano si è normato solamente dal 2008 attraverso due leggi, la 72/2008 e la 48/2014, che “hanno attuato le principali indicazioni
delle direttive UE sul risparmio e sull’efficienza energetica sulle nuove costruzioni e sul risanamento degli edifici esistenti”. Attraverso il Decreto Delegato 5/2015 inoltre “si è stabilito che tutte le domande di incentivi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici esistenti devono essere accompagnate da una diagnosi energetica e non da una semplice certificazione energetica” per garantire che “il calcolo dei fabbisogni invernali ed estivi” sia basato “sulle effettive esigenze degli utenti”. La Repubblica, ha concluso Tartarini, meno di dieci anni fa “è partita da zero” ma oggi possiede “norme, procedure e incentivi non inferiori a quelli europei”. Giorgio Brigliadori ha approfondito le due normative sammarinesi. Quella del 2008 fa riferimento alla “promozione e all’incentivazione dell’efficienza energetica degli edifici e dell’impiego di energie rinnovabili in ambito civile e industriale” e si è tradotta, alla voce “Conto Energia”, in “958 impianti fotovoltaici” mentre sono stati 66 gli impianti fotovoltaici realizzati con il contributo a fondo perduto. Sette invece quelli pubblici, per un totale di 1.031 impianti. Numeri decisamente più bassi per il solare: con il contributo a fondo perduto sono stati attivati 60 impianti solari termici e 9 pompe di calore. Gli in-
terventi di riqualificazione energetica con il contributo in conto interessi sono stati 2. Emanuele Guidi, “pescando” dai dati raccolti nel libro “Coltivare il futuro, elenco di cose da fare”, ha presentato alla platea alcune riflessioni corroborate da dati e numeri: San Marino è il secondo Paese in Europa a livello di emissioni di CO2 pro capite. Spropositato è anche il consumo di energia primaria pro capite a confronto con altre realtà limitrofe e i Piccoli Stati europei. Altro campanello d’allarme, l’esborso dello Stato per l’approvvigionamento di gas ed elettricità: circa 40 milioni di euro all’anno. “Negli ultimi anni San Marino si è focalizzato sulla produzione di energia, puntando sulle FER. A fine 2015 dovrebbe essere in grado di autoprodursi il 3,3% del proprio fabbisogno elettrico”, che equivale più o meno all’1% del fabbisogno complessivo. “Occorre riqualificare l’esistente per fare ripartire il settore edile” ha concluso Guidi, che ha chiesto alla Cassa Edile di “sostenere la formazione di maestranze” e di “favorire la creazione di consorzi di imprese in gradi di prendere in gestione temporea gli impianti pubblici e privati, progettandone e realizzandone la riqualificazione energetica”. Per donare ai nostri figli una San Marino più verde. Più sostenibile. E più gentile con la Natura.
B iologico “Solo per chi coltiva”
Produzione e commercializzazione di prodotti biologici, la Segreteria al Territorio interviene sul tema ricordando che “la normativa in materia di prodotti biologici è circoscritta a due soli atti”: la legge 13 marzo 1991 n. 39, ed il Decreto 27 luglio 2012 n. 94. “La prima legge si occupa solamente delle aziende agricole che, autorizzate dal Comitato di Assistenza Tecnica, dapprima si assoggettano ad un periodo di conversione sotto il controllo di enti riconosciuti dalla UE per poi ottenere, a tutti gli effetti, la qualifica di azienda agricola biologica”. Dal 1991 sono state riconosciute solo due aziende agricole, che producono l’una uva e l’altra olive biologiche e i controlli avvengono annualmente. “Tale normativa non può essere dunque applicata ed estesa ad attività artigianali o industriali che trasformano o commercializzano prodotti biologici, essendo stata applicata, dal 1991 ad oggi, alla sola coltivazione e produzione agricola”.
I mprese
FIXING - Anno XXIII - n.42 - Venerdì 13 Novembre 2015
L’unione (europea) fa la forza. Due piccoli Stati, San Marino e Andorra, hanno avviato quasi in simultanea un percorso di associazione verso l’Unione europea. Accordo che di fatto andrà a superare quelli bilaterali sottoscritti con altri Paesi. Due realtà che hanno molti punti in comune, un obiettivo da raggiungere, ma anche una serie di più che normali differenze. Due Paesi che sino a pochi giorni fa erano distanti ma anche dopo l’incontro privato tra ANIS e CEA, la Confederaciò Empresaria Landorrana e organizzato all’interno della sede dell’Associazione Nazionale Industria San Marino, si conoscono meglio. E soprattutto hanno convenuto di stipulare un’intesa per formalizzare un rapporto di collaborazione e scambio. Seduti al tavolo il Presidente Xavier Altimir Planes, la Direttrice Sílvia Gabarre Iglesias, i membri del Consiglio di Amministrazione Meritxell Marsà (responsabile dell’Accordo d’Associazione con l’UE) e Miquel Angel Armengol (responsabile dell’Accordo di ssociazione con l’UE), Alberto Rossi, Console d’Italia ad Andorra, il Presidente ANIS Stefano Ceccato, il segretario Generale William Vagnini, Giulio Caramaschi e Romina Menicucci hanno affrontato diverse tematiche. Dallo scambio di informazioni sono emersi una serie di punti convergenti e alcune, naturali, differenze. Ampio spazio è stato dato alle quattro libertà dell’UE,
Nei giorni scorsi l’Associazione degli Industriali ha incontrato la delegazione di Andorra
ANIS-CEA: stretta di mano per camminare verso l’UE Stipulata un’intesa per formalizzare un rapporto di collaborazione e di scambio in particolar modo a quella sulle merci (con un approfondimento sulle dogane: ad Andorra è presente una dogana “fisica”, a San Marino invece no), all’IVA, al mercato del lavoro, ai sistemi finanziari e ai rapporti con i rispettivi Governi e con gli Stati confinanti. Il Presidente Xavier Altimir Planes, dopo aver spiegato che “per Andorra si tratta di un cambiamento epocale” e che “in questa fase è importante attivare una fase di coordinamento tra i Piccoli Stati”, ha chiesto alla delegazione dell’ANIS le priorità. Gli Industriali, ha risposto il Presidente Stefano Ceccato, “sono particolarmente interessati al problema delle dogane. San Marino ha in essere un accordo di unione doganale con l’Unione Europea”, che di fatto rappresenta un ostacolo per le imprese sammarinesi in quanto “devono sobbarcarsi oneri e costi in più rispetto alle imprese dell’unione”. Sarà strategico, ha approfondito William Va-
gnini, Segretario Generale ANIS, “arrivare a una semplificazione delle procedure per l’interscambio”. Una leva, ha proseguito Vagnini, “indispensabile per la competitività della imprese” in quanto un sistema automatizzato e informatizzato permetterà un sensibile alleggerimento dei costi e dei tempi. Entrambe le parti si sono dette concordi sull’importanza dell’IVA, con la differenza che Andorra l’ha già adottata mentre il Titano, ha chiarito Ceccato, “è in una fase di passaggio. La Repubblica San Marino non è nel sistema IVA ma è già stata predisposta la normativa, che è stata oggetto di confronto tra Governo e parti sociali”. Sulla data di avvio dell’Imposta Generale sui Consumi (IGC: è questo l’acronimo scelto dalla Repubblica), i vertici di ANIS hanno affermato che la novità “verrà introdotta il 1° gennaio 2017”. Un passaggio fondamentale, hanno rimarcato Stefano Ceccato e William Vagnini, “per entrare con
San Marino FIXING settimanale di informazione economica, finanziaria e politica Direttore responsabile Alessandro Carli alessandro.carli@fixing.sm Redattore Daniele Bartolucci Responsabile commerciale Roberto Parma 339.8016455 roberto.parma@fixing.sm Per la pubblicità su Fixing 0549.873925 commerciale@fixing.sm
3
Editore Società Editoriale Fixing srl Via Antonio Onofri, 109 47890 San Marino Città Tel. 0549.991719 Fax 0549.879049 e-mail: info@fixing.sm web: www.sanmarinofixing.com Prezzo in edicola: 1,50 euro Fotolito Fotoedit srl - Via G. Angeli, 4 47899 Serravalle Repubblica di San Marino
Stampa Studiostampa New Age Strada Cardio, 58 47899 Galazzano Repubblica di San Marino Autorizzazione della Segreteria di Stato agli Affari Interni della Repubblica di San Marino del 16/4/1993 - Protocollo n.1695. Spedizione di stampa periodica in abbonamento postale per l’interno - Tassa pagata - Tariffa per editori - Autorizzazione n.711 del 16/02/2005 della Direzione Generale delle PP.TT. della Repubblica di San Marino
pienezza nell’accordo di cooperazione con l’UE”. La nuova imposta avrà aliquote che verranno “calibrate” sui singoli settori in modo che non si corra il rischio di mettere in ginocchio le attività. Nel tempo poi potranno essere ritoccate verso l’alto. Sia Andorra che San Marino hanno un “passato” in comune e un presente molto simile. Come il Titano, anche il piccolo Stato che confina con Spagna e Francia è stato tra i principali paradisi fiscali europei ma, al fine di rispondere alle pressioni internazionali, a partire dal 2010 ha iniziato un percorso di riforma del sistema tributario per renderlo compatibile con quello degli altri Paesi europei. Questo percorso ha consentito la stipula di accordi internazionali in materie fiscali e farlo uscire dalle black list dei Paesi a fiscalità privilegiata. E oggi, come l’antica terra della libertà, è pronta a dialogare e a integrarsi con l’Unione europea. Il Presidente Xavier Altimir
Planes ha poi avviato un confronto sulle rispettive economie. Mentre quella del Titano, come hanno spiegato Ceccato e Vagnini, contiene tutti i settori (industria, abbigliamento, meccanica, chimica, farmaceutica, ceramica, carta, eccetera), quella di Andorra si basa principalmente sul turismo e sulla produzione manifatturiera (soprattutto arredamento, sigarette e sigari). Durante il dialogo ha poi trovato spazio il Prodotto Interno Lordo (attualmente San Marino è attorno a 1 miliardo e 400 milioni, ad Andorra è superiore ai 3 miliardi di dollari), le leggi per gli investimenti e natralmente il mercato del lavoro: il numero di dipendenti San Marino ne conta circa 18 mila, di cui 4 mila frontalieri mentre Andorra si avvale di 2 mila frontalieri e di circa 38 mila persone che, come ha spiegato il Presidente CEA, “pagano i contributi alla previdenza” -, il costo del lavoro, i disoccupati (nel 2008 a San Marino erano circa il 4%, og-
30 novembre
Scadenze di fine mese Scadenze fiscali: entro il 30 le persone giuridiche dovranno versare il secondo acconto IGR per l’anno in corso. Sempre entro il 30 novembre è in calendario il pagamento del secondo acconto IGR ISS e Fondiss per l’anno in corso per le persone fisiche (lavoratori autonomi o titolari di licenza). Infine entro fine mese è in programma la comunicazione all’Ufficio Industria Artigianato e Commercio dei periodi di chiusura delle attività commerciali per l’anno successivo (L.130/2010).
gi invece sono circa 1.500 persone; sempre dal 2008 invece Andorra ha registrato un’emorragia di 8.000 lavoratori, specie nei settori delle costruzioni e dell’edilizia), le aziende, le residenze e il sistema finanziario, che a San Marino, dall’anno del crollo di Lehmann Brothers, ha subito una grossissima contrazione sia per quanto riguarda le banche operative (da 12 sono passate a 6) sia per quel che concerne la raccolta complessiva, scesa da oltre 14 miliardi a circa 7. Per entrambe le Nazioni poi, dal 2018 scatterà lo scambio automatico di informazioni fiscali. Le banche di Andorra inoltre, ha sottolineato Xavier Altimir Planes, “possono operare anche in altri Paesi”, quelle dell’antica Repubblica hanno un raggio d’azione limitato ai confini di Stato. Tra le difficoltà che ha riscontrato Andorra, anche l’export. Moltissimi prodotti difatti vengono importati. Questa “entrata” fa perdere lo status del marchio UE, che ricade poi inevitabilmente sull’export. Un ampio “paniere” di argomenti, tutti i progress che – anche grazie all’intesa raggiunta tra ANIS e CEA –, verranno feedbacckati periodicamente e in maniera reciproca. Uno scambio sullo stato di avanzamento dei lavori, ma anche una coesione tra gli obiettivi da raggiungere. Perché è sempre l’unione che fa la forza. Alessandro Carli
4
I mprese
FIXING - Anno XXIII - n.42 - Venerdì 13 Novembre 2015
ANIS, OSLA, UNAS, USC, USOT: “Le nostre esperienze possono essere un valido contributo”
“Imprenditoria giovanile: vogliamo migliorare la legge” Le categorie chiedono un confronto sul progetto: “Prima della seconda lettura” Fermare la legge per l’imprendotria giovanile e, con il coinvolgimento delle associazioni di categoria, migliorarla. E’ questo in sostanza l’appello che ANIS, OSLA, UNAS, USC e USOT hanno rivolto ai Relatori del Progetto di legge “Legge a sostegno dei Giovani Imprenditori e delle nuove attività nei Centri Storici”, ai Consiglieri e ai Segretari di Stato. Con una lettera le associazioni di categoria hanno espresso “le proprie considerazioni su un tema importante quale quello previsto nell’ultimo ordine del giorno del Consiglio Grande e Generale, al comma 22, ovvero alla presentazione in seconda lettura del Progetto di legge, che fortunatamente non è stato dibattuto e votato. Ci dispiace palesare che sostanzialmente siamo venuti a conoscenza della presenza in avanzata fase di iter legislativo, di un
progetto di legge su temi legati al fare impresa, senza mai essere stati coinvolti in un momento istituzionale di confronto, ancorché informale, nel quale avere la soddisfazione di produrre osservazioni e punti di vista dettati da anni di esperienza, oltre alla partecipazione a tutte le pratiche ed esperienze maturate nella Commissione per l’Imprenditoria
Giovanile, prevista dalla legge 134/1997, di cui le scriventi associazioni sono state protagonista dando il proprio sostegno gratuito ed acquisendo consapevolezza sulle mancanze, sulle inefficienze e perché no, sulle virtù della legge attualmente in vigore, che con il nuovo progetto di legge si intenderebbe sostituire”. Tutte le associazioni firmatarie ricordano quindi
che “da anni sosteniamo la necessità di rivedere la normativa in vigore, facendo un profondo confronto sulla esperienza che ha accompagnato tutte le pratiche dal 2000 ad oggi, ricordando che il contributo fornito dalle associazioni – tra l’altro – oltre ad essere qualificato, è sempre stato a titolo gratuito. Ma l’auspicio di una revisione era legato alla previsione ovvia e scontata - che le parti interessate e protagoniste al fare impresa fossero coinvolte in un tavolo di studio e di confronto. Assolutamente”, spiegano, “non per sostituirsi al legislatore, ma per offrire tutta una serie di esperienze e sensibilità sicuramente utili a far sì che un progetto di legge, nel diventare legge dello Stato, possa avere una facilità di applicazione e diventare uno strumento unico, facile ed equo. Per quanto sopra, siamo a richiedere la
presa d’atto che il progetto di legge debba essere sostanzialmente riconsiderato, coinvolgendo le Associazioni e/o la Commissione per l’Imprenditoria, perché il confronto su un tavolo tecnico portatore di specifiche professionalità e competenze per la sua caratterizzazione di essere composto da soggetti provenienti e rappresentanti realtà diverse (Istituzioni, uffici pubblici, Camera di commercio, banche, università ed associazioni) offre l’opportunità di confrontare le idee discutendole sotto tutte le sfaccettature di cui ognuno di noi porta la propria parte di competenza, creando una sinergia e potenzialità sicuramente favorevole al poter meglio ponderare scelte e soluzioni”. In questo “evidenziamo tutta la nostra disponibilità per eventuali confronti”. Daniele Bartolucci
Z oom
Promossi 7 progetti “giovani”
Nei giorni scorsi si è riunita la Commissione per l’Imprenditoria Giovanile per deliberare sulle agevolazioni da concedere ai nuovi progetti di impresa secondo quanto previsto dalla legge a sostegno dell’imprenditoria giovanile e femminile (Legge numero 134 del 1997). La Commissione, presieduta dal Segretario per l’Industria Marco Arzilli, e composta dalla Segreteria per il Lavoro, Camera di Commercio, Università di San Marino, ANIS, OSLA, UNAS, USC, USOT e un rappresentante degli istituti di credito, ha approvato in questa sessione 7 progetti. I progetti innovativi finanziati riguardano diversi settori di attività che spaziano da quello del benessere a quello della ristorazione, fino a quello dell’intrattenimento. Concesse agevolazioni sotto varie forme: fondo perduto per un totale di 61 mila euro credito agevolato per un totale di 407 mila 500 euro, esenzione parziale sui contributi previdenziali, esenzioni fiscali parziali.
Supplemento al numero 42 di San Marino Fixing
18 novembre 2015 - 70 anni di ANIS
Gli Speciali Non un punto d’arriv o: ora nuove sfide Ue, IV A, mercato del lav oro di Stefano Ceccato
L’Associazione Nazionale Industria San Marino festeggia i suoi primi 70 anni: una ricorrenza ch e, ripercorrendo le tappe più importanti, non solo di ANIS, ma dell’intera storia del Paese, ci dà la forza di andare av anti e di accrescere la consapev olezza del ruolo-ch iav e sv olto dall’Associazione. D a quel lontano 18 nov embre 19 45 , l’Associazione è sensibilmente crescita. In prima battuta nei numeri (oggi ANIS rappresenta circa trecento aziende ed oltre cinquemila lav oratori) ma anch e nei serv izi: l’Associazione nel tempo si è trasformata in una realtà consolidata, ch e ragiona “ a 360 gradi” e ch e accorpa al suo interno Assoserv izi, Assopagh e, il sistema INforma ed anch e il settimanale San Marino Fixing. ANIS, per v ocazione, h a un ruolo propositiv o e di stimolo nei confronti delle istituzioni della Repubblica di San Marino, nell’ambito di un dialogo permanente sulle tematich e dello sv iluppo dell’economia e delle esigenze del mondo imprenditoriale. Con i sindacati dei lav oratori, l’Associazione è impegnata innanzitutto nella stipula dei contratti collettiv i di lav oro; si occupa inoltre di trovare soluzioni alle specifiche tematiche aziendali e settoriali. L’Associazione Nazionale Industria San Marino è inoltre presente in numerose Commissioni Pubblich e, nelle quali si affrontano tematich e ch e, direttamente o indirettamente, inv estono il mondo dell’economia in generale e dell’impresa in particolare. Soprattutto, ANIS è al fianco delle imprese sammarinesi, fornendo loro una rete integrata di serv izi e consulenze. I nostri primi 70 anni non sono di certo un punto di arriv o, bensì una tappa intermedia di un lungo percorso da vivere al fianco delle imprese: un tragitto ch e il Paese sta percorrendo, fatto di nuove sfide e di nuovi progetti, come l’av v io della trattativ a di associazione con l’Unione europea, il passaggio dall’imposta monofase all’IV A, la rappresentativ ità, la riforma del mercato del lav oro, ma anch e di una migliore “ comunicazione” delle peculiarità positiv e del nostro sistema Paese. In questo senso, nel 2014, con la superv isione di K PMG, è stata presentato, sul nostro portale www. anis.sm, un documento ch e “ fotografa” il Paese e ch e sintetizza le opportunità ch e sono offerte a ch i oggi decidesse di inv estire a San Marino: av v io dell’attiv ità, i principali aspetti di natura tributaria, gli accordi internazionali sottoscritti, il costo del lav oro, la prev idenza sociale e la proprietà intellettuale. In queste quattro pagine raccontiamo l’ev oluzione dell’Associazione, le professionalità presenti, ma anch e e soprattutto i numeri di ANIS e il suo peso sull’economia dell’Antica Repubblica. B uona lettura.
Storia ANIS, storia di imprese D al 19 45 protagonista dello sv iluppo industriale del Paese di Alessandro Carli Ripercorrere e raccontare i 70 anni dell’Associazione Nazionale Industria San Marino significa riscoprire e recuperare la grande storia di San Marino dal dopoguerra ai giorni nostri. Una storia dapprima in bianco e nero - è partita ufficialmente il 18 novembre del 19 45 – ch e nel tempo, accompagnando i passi più importanti percorsi dal Paese, h a acquisito colori, sfumature e tonalità div erse. Grazie anch e alle informazioni tratte dal v olume uscito nel 19 9 5 in occasione dei 5 0 anni di ANIS, scritto dall’ex direttore responsabile di San Marino Fixing Gianni D i Pasquale, riproponiamo i passaggi salienti della storia dell’Associazione. Il 18 nov embre del 19 45 i sei membri del Comitato Promotore, Giov anni B artolini, Luigi Masi, Antonio Fabbri, Mario Guizzardi, Simone Mich elotti ed Efrem Tav oni, e il Consiglio D irettiv o, composto da 13 membri in rappresentanza di 25 imprenditori artigiani e 17 industriali, si riunirono sotto la neocostituita “ Associazione Industriali e Artigiani” . I primi anni furono pieni di difficoltà. Logistiche, in prima battuta, ma anch e organizzativ e e di riscossione delle quote di iscrizione. In questo stato di Associazionismo quasi embrionale, le attiv ità del primo
Presidente Luigi Masi e del Segretario Mario Rav egnani furono profondamente limitate. Assimilate le nuov e traiettorie da inseguire e definito il ruolo dell’Associazione all’interno del Paese, il 19 aprile del 19 48 v iene conv ocata un’Assemblea Generale Straordinaria, alla quale parteciperanno anch e i commercianti. Il Consiglio D irettiv o appena eletto v ede al suo interno sette rappresentanti delle industrie, sei appartenenti al comparto commerciale e cinque del settore degli artigiani. Tre giorni dopo v iene eletto un nuov o Presidente, Giov anni B artolini, un nuov o Segretario, Giuseppe Cantoni e v iene coniato un nuov o nome. Infatti quello adottato nel 19 45 v iene sostituito da “ Unione degli Industriali, degli Artigiani e dei Commercianti – I.A.C.” . Sotto questa sigla, e grazie ai professionisti ch e daranno nuov a linfa, si apre una nuov a stagione di relazioni: assieme alla Confederazione Sammarinese del Lav oro v iene preparata la bozza della prima legge per la “ Tutela del lav oro e dei lav oratori” , ma soprattutto si inizia a lav orare sulle basi giuridich e del sistema previdenziale, vengono firmati i primi contratti collettiv i aziendali e v iene dato slancio all’interscambio con la v icina Italia. Continua all’interno
Gli Speciali
Oltre 300 impre
ANIS rappresenta e tutela le di Daniele Bartolucci
Segue dalla prima Con la presidenza di Omero Nicolini, in occasione dell’Assemblea Generale Ordinaria tenutasi nel nov embre del 19 5 1, ciascuna categoria fu autorizzata a costituirsi in associazione “ autonoma” . Ma è solo nel 19 5 4 ch e la futura ANIS trov erà, sotto la presidenza di Dino Diomedi, una forma più definita. La lunga presidenza di Mario V enturini, ch e rimarrà ai v ertici dell’Associazione sino al 19 67, coincide con gli anni della rapida crescita industriale del Paese e della nuov a denominazione dell’Associazione (nel 19 62 div enta Associazione Industriali) . La fase di massima crescita (tra gli anni ‘60 e ‘70) coincide con la conferma di Emilio Amati ai v ertici dell’AI e con il passaggio dall’IGE (imposta generale sulle entrate) alla monofase. Nel 19 73 l’Associazione abbandona la sede di Palazzo Graziosi. Nel 19 73 l’Associazione abbandona la sede di Palazzo Graziosi e si trasferisce all’interno del Palazzo CES di v ia Gino Giacomini, ubicazione mantenuta sino al 2013. Nel 19 76 div enta Presidente Glauco B enato e nel 19 79 Giuseppe Mich eloni. Con la presidenza di Lucio Amati (19 8 2) , l’Associazione inizia a pensare in grande, guardando con maggiore attenzione ai mercati internazionali. Un percorso ch e nel 19 8 4 porta l’ANIS a div entare, in concomitanza con il cambio di denominazione (da Associazione Industria a Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese) , anch e membro di diritto dell’Unione Interconfindustriale Europea (UNICE). Gli anni Ottanta però coincidono anch e con una grande crisi: il Presidente Enzo Z afferani disse ch e il 19 8 5 fu “ l’anno più nero della storia dell’industria sammarinese” . Un cambio di passo inizia a farsi intrav edere tra il 19 8 6 e il 19 8 7, anch e grazie a una profonda riconv ersione ch e coinv olge le imprese del territorio e ch e porta mov imenti economici di grande riliev o (nel 19 8 6 gli inv estimenti raggiunsero i 32 miliardi di lire, con un + 25 % rispetto all’anno precedente) . Sotto la guida di Z afferani, nel 19 8 8 , v engono riordinate le funzioni della Segreteria. Carlo Giorgi, ch e dal 19 8 5 era cosegretario assieme ad Alessandro Morri, v iene nominato Segretario Generale. Z afferani, ch e guiderà l’Associazione sino al 19 9 1, insisterà su alcuni temi ancora oggi decisamente attuali: la forbice salariale e di orari di lav oro tra pubblico e privato, la dilatazione della spesa pubblica, l’inefficienza di molti serv izi della PA, la carenza delle infrastrutture. Nel 19 9 3 v iene eletto Piero Tonelli, ch e di fatto, per tutto il suo mandato (19 9 7) , si incamminerà sulla strada tracciata dal suo predecessore. D urante questa Presidenza v iene costituita Assoserv izi (19 9 3) e nello stesso anno parte il progetto editoriale San Marino Fixing. Nel 19 9 7 v iene eletto il nuov o Presidente, Enzo D onald Mularoni. Il nono Congresso della Federazione Industria della CSdL è l’occasione per il Presidente dell’ANIS per rilanciare i temi ch iav e per il futuro del Paese. Flessibilità, formazione, concertazione, sicurezza e globalizzazione segnano la relazione di Enzo D onald Mularoni, ch e auspica “ l’av v io di un rapporto bilaterale più disteso ed improntato a collaborazione e dialogo” . Per unanime designazione dei suoi collegh i, nel maggio del 2000 v iene eletto il successore di Mularoni, Franco Capicch ioni, il quale, in occasione dell’elezione, afferma: “ V orrei indirizzare il mio mandato v erso l’allargamento della base associativ a e la costituzione di organismi di studio su materie di ev idente interesse per l’industria” . Nel 2003 l’Assemblea dell’ANIS nomina Simona Mich elotti. D urante i tre anni di carica, oltre a decodificare le problematiche delle imprese che operano sui mercati (“ Il ricorso record alla cassa integrazione, l’intensificarsi dei processi di delocalizzazione, il ripetersi di crisi aziendali, sono per noi motiv i di inquietudine e forte
preoccupazione” ) , manda segnali ben precisi al Gov erno e si trov a a v iv ere in prima persona quella ch e il Presidente h a definito “il ritorno all’anno zero delle relazioni con i sindacati”. E’ inv ece datata 2006 la Presidenza di Pier Giov anni Terenzi: durante il suo mandato v errà organizzato il primo San Marino Forum (2007) , “ Innov are e Competere per il futuro” , promosso dalla Fondazione San Marino della Cassa di Risparmio, dall’Ente Cassa di Faetano e dall’ANIS, in collaborazione con Th e European H ouse-Ambrosetti. ANIS presenterà anch e, all’interno del Meeting di CL di Rimini “ San Marino Produce” . Lo scatenarsi, a settembre del 2008 , della “ tempesta perfetta” , il crac di Lehman Brothers, introduce un triennio difficile, reso ancopiù complicato, come h a av uto modo di dire lo stesso Terenzi, da un’instabilità politica ch e di fatto “ h a impedito il formarsi di un progetto condiv iso di modernizzazione e sv iluppo del Paese, ch e h a lasciato irrisolti i tanti e complessi problemi ch e h anno inv estito il nostro sistema economico” . In concomitanza con lo scoppio della bolla finanziaria il governo Berlusconi-Tremonti emana, nel 2008, il primo “scudo fiscale”. L’emorragia della raccolta complessiv a, anch e dopo successiv e manov re, è stata pesante per il sistema, passando da quindici miliardi di euro a poco più di sette, così come le banch e, ch e da dodici si sono ridotte a sei. Le finanziarie e le fiduciarie, circa settanta prima della crisi, sono state quasi tutte spazzate v ia. E’ in questo h umus ch e nel 2009 a Paolo Rondelli v iene assegnata la poltrona dell’ANIS: è lotta aperta ai paradisi fiscali, le imprese ricorrono sempre più agli ammortizzatori sociali. Nel 2009 il Consiglio D irettiv o dell’Associazione cerca di fare fronte ad uno scenario profondamente mutato. A luglio il Gov erno preme per far firmare alle controparti il cosiddetto accordo tripartito che dov rebbe assicurare la ch iusura dei contratti di lav oro scaduti con aumenti salariali, a fronte di una situazione economica critica. ANIS fu la sola associazione a decidere di alzarsi dal tav olo mandando a monte la trattativ a. Si può sicuramente affermare ch e la decisione fu lungimirante, v ista la grav issima situazione ch e stav a grav ando sul futuro del Paese. Per compiere un passo av anti nelle relazioni con l’Italia, ANIS propone di adottare in v ia unilaterale lo scambio d’informazioni con l’Italia sulla scorta del Modello OCSE 2005 . Nel 2012 v iene nominato Presidente Emanuel Colombini. Un mandato, il suo, caratterizzato da un momento “ storico” per l’ANIS (l’inaugurazione della nuov a sede nel luglio del 2014, alla presenza del Presidente di Confindustria Italia Giorgio Squinzi), ma anche da tanta attiv ità per l’Associazione. Proprio durante il mandato di Colombini v engono sottoscritti due importanti rinnov i contrattuali, quello dei serv izi ma soprattutto quello dell’industria, firmato nel 2015 solo da ANIS e CSU, dopo un lungo tentativ o di dialogo con tutte le parti coinv olte, contratto ch e riguarda circa 8 mila lav oratori. Un accordo ch e di fatto ripercorre e dà seguito a quello sottoscritto nel 2012. “Nel 2012 – ha ricapitolato Colombini a fine mandato - la situazione dei rapporti con l’Italia era assolutamente peggiore rispetto ad oggi. Un esempio su tutti, la black list. Tre anni fa il Titano stav a attrav ersando il picco negativ o della crisi: le aziende registrav ano un calo dei fatturati e molte hanno chiuso proprio in quel periodo. Ricordo anche che le finanze dello Stato erano in uno stato molto grav e, ch e si stav a facendo i conti con un deficit di bilancio e che si era iniziato a parlare di spending rev iew. Q ualcosa si è fatto e molti risultati – uno su tutti, ma non il solo, l’uscita dalla black list – sono stati portati a casa. Il Paese sta facendo dei passi in av anti in campo internazionale e sta cercando di darsi un posizionamento” . A giugno del 2015 il mandato di Colombini giunge a naturale termine e l’Assemblea di ANIS elegge all’unanimità Stefano Ceccato.
D opo av er accompagnato la trasformazione dell’economia di San Marino da rurale a produttiv a, dagli albori dell’industria manifatturiera della Repubblica fino all’internazionalizzazione del terzo millennio, ANIS conferma, dopo settant’anni, di essere il punto di riferimento per ch i v uole fare impresa a San Marino. Nell’industria e non solo. Il 18 nov embre del 19 45 l’Associazione Industriali ed Artigiani partì dall’adesione di 25 imprenditori industriali e 17 artigiani, a fine 2015 sono oltre 300 le imprese associate, con circa 6.000 lav oratori occupati nei v ari settori: se è v ero ch e la metà (15 2) sono industrie manifatturiere, ANIS in qualità organizzazione sindacale dei datori di lav oro, rappresenta oggi anch e molte piccole e medie imprese (oltre 60) e in div ersi settori, dai serv izi alle assicurazioni, passando per l’edilizia e gli autotrasporti, fino alle strutture alberghiere. ANIS tutela gli interessi di tutte queste aziende, sia per quanto riguarda i contratti nazionali di settore (in particolar modo quelli dell’Industria e dei Serv izi) e gli accordi aziendali, ma anch e per quanto concerne tutta la normativ a inerente il lav oro, dalle assunzioni alle vertenze, la fiscalità, l’interscambio, l’accesso al credito agev olato e agli incentiv i prev isti per gli inv estimenti. Senza dimenticare ch e ANIS sv olge attiv ità di consulenza sindacale anch e per B anca Centrale e gli istituti di credito ch e aderiscono all’AB S. Proprio per tutelare gli interessi delle imprese, ANIS parteci-
Tutela e consulenza a tutto tondo: dalla normativ a sul lav oro alla fiscalità, l’interscambio, l’accesso al credito agev olato e gli incentiv i pa a tutte le fasi del processo di elaborazione e applicazione delle leggi ch e riguardano il mondo delle imprese raccogliendo le loro istanze, sia di quelle più grandi e strutturate, sia di quelle più piccole, nella consapev olezza ch e tutte partecipino alla costruzione del ‘sistema paese’ e contribuiscano al miglioramento dello stesso. ANIS è inoltre presente in tutte le Commissioni Pubblich e in cui è prev ista una rappresentanza datoriale fra le quali: Commissione Lav oro, Cassa Integrazione , Consiglio per la Prev idenza, Consulta ISS, Commissione Permanente Conciliativ a, Comitato Credito Agev olato, ecc. Nel corso di questi settant’anni, l’industria sammarinese si è sv iluppata in maniera considerev ole, così come è div entata sempre più rilev ante l’incidenza dei settori manifatturiero e dei serv izi nella composizione del Prodotto Interno Lordo (PIL) di San Marino. Incidenza ch e si può rilev are tanto nei fatturati quanto nelle imposte dirette v ersate al B ilancio dello Stato e, quindi, a fav ore della collettiv ità, ma soprattutto nel liv ello di occupazione raggiunto dal settore manifatturiero in particolare, v ero ‘traino’ dell’economia sammarinese, soprattutto in questi anni di crisi economica globale. Il manifatturiero, infatti, assorbe quasi un terzo dei dipendenti di San Marino (5 .317 su 18 .422) . Numeri
Gli Speciali
ese, 6.000 dipendenti e serv izi a 360 gradi
e aziende associate, traducendo tutte le loro istanze in contributi alle nuov e leggi Manifatturiero: 472 imprese
Manifatturiero: 5 .317 occupati
5 5 , 2% Imprese non associate ANIS e con dipendenti
D ipendenti imprese non associate ANIS
Imprese non associate ANIS e con zero dipendenti
D ipendenti imprese associate ANIS
Imprese associate ANIS (tutte con dipendenti)
67, 8 %
44, 8 %
Manifatturiero: 339 imprese con dipendenti
39 , 6%
24, 7% Imprese non associate ANIS
32, 2%
28 , 2%
ch e, confrontati agli altri settori, palesano il ‘peso’ dell’Industria e il ruolo trainante da essa raggiunto: in una situazione di oggettiva difficoltà, quale è quella ch e San Marino h a v issuto negli ultimi anni al pari di tutte le altre economie europee, questo settore è riuscito a mantenere comunque molto alti i livelli di occupazione e, anche se la essione rispetto al 2008 / 2009 è ancora ev idente, è l’unico settore, o comunque uno dei poch i, ad av er intercettato i primi segnali di ripresa. A fine settembre 2015 il totale delle imprese presenti ed operanti in Repubblica, era di 5 .204 unità, registrando, rispetto al 30 settembre 2014, un incremento di 10 aziende (+ 0, 2% ) . Un dato positiv o ch e tiene conto però delle diminuzioni
Il manifatturiero h a intercettato i primi segnali di ripresa: cresce il numero di aziende e con esso il numero dei lav oratori occupati nei settori del Commercio e Riparazione auto e motov eicoli (-29 ) e Albergh i e Ristoranti (-12) : considerato ciò div enta ancora più rilev ante l’incremento registrato nel settore “ Attiv ità manifatturiere” , con un aumento di ben 30 unità, segnando un + 6, 8 % in dodici mesi. Segno positiv o ch e, direttamente, si ripete anch e sull’occupazione nel settore manifatturiero: dai 5 .176 lav oratori dipendenti (media annuale) del 2012, si è passati ai 5 .173 del 2013, quindi ai 5 .224 del 2014 e per il 2015 si v iaggia oltre il muro
Imprese associate ANIS
dei 5 .300 (5 .317 al 30 settembre, per la precisione) . D i questi lav oratori, le industrie associate ANIS ne occupano circa tre quarti, più di 4.300. Oltre a rappresentare un v alore assoluto in termini di rappresentativ ità, anch e questo è un dato da contestualizzare: pur tenendo conto ch e sono associate ANIS anch e le industrie più grandi di San Marino, ov v ero quelle con oltre 100 dipendenti, la maggioranza delle aziende h a tra i 5 , i 20 e i 5 0 dipendenti. Tanto ch e, per ogni impresa ANIS, l’occupazione media si attesta oltre i 28 lav oratori, quasi tre v olte la media di settore, oggi attorno agli 11, 6 per azienda. Una media di settore ch e tiene però conto anch e delle imprese con zero dipendenti, ch e sommano a ben 133 unità sulle 472 del manifatturiero. V a precisato che nessuna di queste figura tra quelle associate ad ANIS, e non potrebbero nemmeno, in quanto lo statuto dell’Associazione prev ede un limite minimo di 3 dipendenti per il settore Industria e 2 negli altri settori. In pratica oggi ANIS rappresenta poco meno della metà (15 2 su 339 ) delle industrie con dipendenti, le quali occupano oltre i tre quarti (4.300 su 5 .300) dei lavoratori del settore. uesto significa, e i settant’anni di storia lo dimostrano, ch e per ANIS il binomio impresa-lav oratori è fondamentale. Un concetto ben esplicitato nelle attiv ità ch e l’Associazione h a deciso di intraprendere per potenziare questo binomio e ch e, oggi, la v edono impegnata fortemente nella formazione professionale dei dipendenti, in quanto il continuo aggiornamento delle competenze del proprio personale rappresenta un elemento fondamentale per l’azienda ch e desidera crescere e competere sui mercati. Attrav erso INforma v engono proposti
75 , 3%
durante l’arco dell’anno div ersi corsi propedeutici alla creazione di nuove figure professionali all’interno delle aziende, dotando dipendenti (ma anch e disoccupati o lav oratori in mobilità in collaborazione con istituzioni e sindacato) delle competenze necessarie per rimanere, crescere o rientrare nel mercato del lav oro. INforma è una delle attiv ità di Assoserv izi srl, società interamente partecipata dall’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese, costituita ad h oc per fornire una serie di consulenze e serv izi per le imprese, principalmente nell’ambito di Ambiente e Sicurezza (Assosicurezza) , Formazione e Consulenza, Certificazioni: ISO 9000, 14000, O SAS 18001, Marcature CE, ecc, Sv iluppo di Modelli Organizzativ i
Tramite INforma e Assoserv izi, ANIS assiste gli associati nelle loro attiv ità quotidiane: formazione, sicurezza e ambiente, cedolini paga in conformità alla L.6/ 2010 (d.lgs 231/ 2001 normativ a Italiana) , elaborazione cedolini paga e modulistica accessoria (Assopagh e) . In questo modo ANIS è al fianco delle imprese associate, fornendo loro assistenza e consulenza in molte delle attiv ità quotidiane in cui sono impegnate, nei v ari settori di appartenenza. Una assistenza a tutto campo: perch é le “ imprese dev ono fare impresa” , non altro. Per tutto il resto, c’è ANIS.
Gli Speciali
Cultura d’impresa, dentro e fuori l’azienda Formazione, informazione, scuola: le attiv ità di ANIS per lo sv iluppo del sistema di Daniele Bartolucci Formazione, informazione, sv iluppo. Sono questi i tre asset su cui ANIS sta progettando il proprio futuro e quello delle imprese associate. Oltre a tutelare le imprese nelle loro esigenze operativ e, l’Associazione h a infatti preso sempre più coscienza e consapev olezza ch e solo un ruolo propositiv o possa essere propulsiv o nello sv iluppo economico del Paese. Come per ogni organizzazione sindacale moderna, infatti, è fondamentale ascoltare e accogliere le istanze dei propri associati per tradurle in azioni concrete. Parte di questa attiv ità è il ruolo propositiv o e di stimolo nei confronti delle Istituzioni della Repubblica di San Marino, nell’ambito di un dialogo permanente sulle tematich e dello sv iluppo dell’economia e delle esigenze del mondo imprenditoriale. ANIS è inoltre presente in numerose Commissioni Pubblich e nelle quali si affrontano tematich e ch e direttamente o indirettamente inv estono il mondo dell’economia in generale e dell’impresa priv ata in particolare. D all’altra parte è costante il dialogo con i sindacati dei lav oratori, con i quali ANIS è impegnata innanzitutto nella stipula dei contratti collettiv i di lavoro, quindi a trovare soluzioni alle specifiche tematich e aziendali e settoriali. Ma l’attiv ità istituzionale non si può limitare, nel 2015 , a questo: da tempo ANIS è impegnata nello sv iluppo, anch e a San Marino, della cultura d’impresa. E questo su div ersi fronti. All’interno delle aziende, in primis, attrav erso la sempre più ricca offerta di corsi di formazione generata da InForma, ai quali dal 2011, si è aggiunto il Master in General Management, autentico fiore all’occhiello dell’offerta formativ a nella Repubblica di San Marino, un percorso ch e già nelle prime edizioni h a coinv olto alcune delle principali imprese del Paese. Un’attenzione particolare è riserv ata quindi alle Certificazioni ISO 9000, 14000, O SAS 18001 e alle marcature CE, per le quali, attrav erso Assoserv izi, ANIS sv olge attiv ità di consulenza alle aziende. Così come la sicurezza sui luogh i di lav oro e il rispetto dell’ambiente, v alori ch e le imprese dev ono fare propri, oltre al mero rispetto delle normativ e, per le quali comunque Assosicurezza offre tutta la professionalità e assistenza necessarie. Un percorso le cui tappe iniziali sono, come detto, formazione e informazione, per arriv are allo sv iluppo v ero e proprio. L’informazione, e la comunicazione in particolare, sono oggi fondamentali sia per le imprese sia per l’Associazione, ch e h a anticipato questa esigenza oltre v ent’anni fa inv estendo, come editore, nel progetto San Marino Fixing. Ad accompagnare l’edizione cartacea del settimanale economico della Repubblica di San Marino, si sono aggiunti nel tempo il portale web di informazione e quello multimediale dedicato ai video, fino ai social networks, dando la possibilità ai propri contenuti (e quindi alle informazioni) di raggiungere una sempre maggiore platea di lettori, ampliando anch e il target di riferimento, dal mondo delle imprese a tutta la società, sammarinese e italiana. Allo stesso modo, l’attiv ità di ANIS non si è mai ch iusa solo all’interno delle imprese, ma si è riv olta anch e all’esterno delle stesse, mettendole in relazione con tutti gli altri settori ch e, per i div ersi motiv i, sono comunque collegati con le aziende. Uno di questi è senza dubbio la scuola, fucina della futura forza lav oro ch e, in una realtà limitata come quella di San Marino è da sempre un tema molto
caro alle imprese. In v ista del prossimo riassetto normativ o del mercato del lav oro, su cui ANIS si sta impegnando molto, è stato ideato un nuov o progetto di collaborazione tra l’Associazione e le scuole elementari, medie e superiori di San Marino, ch e metterà a confronto gli studenti con le imprese e i loro dipendenti. Un progetto a cui ANIS ha intenzione di affiancare quello con l’Univ ersità di San Marino, ch e porterà ad una più stretta collaborazione tra le imprese associate e il mondo accademico, attrav erso approfondimenti sui temi più attuali ch e inv estono lo sv iluppo della cultura d’impresa, degli aggiornamenti normativ i, delle innov azioni sia per quanto riguarda i processi di produzione sia per ciò ch e si presenta sul mercato. Progetti ch e si concretizzeranno anch e in ev enti e conv egni, a cui le imprese potranno non solo par-
tecipare, ma essere protagoniste. Q uesta attiv ità, inoltre, v isto il coinv olgimento di Professori e D ocenti ch e operano anch e in territorio italiano ed europeo, unita all’attualità delle tematich e trattate, darà modo, ancora una v olta, di attirare su San Marino l’attenzione di altre imprese e istituzioni. Anch e in questo caso, emerge il ruolo di ANIS nel fav orire l’arriv o di nuov i business in territorio, come conferma la costante attiv ità di promozione del sistema economico e sociale di San Marino. Promozione concretizzatasi recentemente nella ‘Sch eda Paese’ predisposta dall’Associazione con la superv isione di K PMG, in cui v engono correttamente riepilogate le principali normativ e riguardanti le imprese, dalla fiscalità alle residenze, fino agli accordi internazionali sottoscritti dalla Repubblica di San Marino.
F ormazione
FIXING - Anno XXIII - n.42 - Venerdì 13 Novembre 2015
9
Ente Cassa di Faetano, riparte il “Fondo per l‘Eccellenza Sammarinese”
“Aiutiamo i giovani a costruire il futuro” Il Presidente Maurizio Zanotti: “Al centro c’è il valore della persona” Per permettere ai giovani più promettenti di fare un’interessante esperienza all’estero, dal 2013 Ente Cassa di Faetano ha istituito il “Fondo per l’Eccellenza Sammarinese”. E’ partita in questo periodo la quarta edizione ed è tempo di tracciare, assieme al Presidente Maurizio Zanotti, i primi bilanci. “Ogni nuova edizione del Fondo – spiega - è sempre una boccata di aria buona ed un motivo di grande soddisfazione. Fino ad ora l’Ente ha sostenuto 12 studenti, e continuiamo a farlo entusiasmati da tutte le belle esperienze che ci raccontano i ragazzi che sono già partiti e che grazie al Fondo hanno potuto accedere a percorsi importanti”. Il Fondo per l’Eccellenza è la crasi della filosofia dell’Ente: forte legame con il territorio, attenzione ai giovani e al loro futuro. “Proprio per questo è uno dei nostri progetti prioritari, perché ci esprime pienamente. Quando diciamo che lavoriamo ‘per il bene del paese’ non diciamo una cosa astratta: sono le persone i protagonisti di un paese, quindi tentiamo di sostenere al meglio le persone e le varie esperienze di aggregazione che tra esse nascono. Con il Fondo poi abbiamo voluto valorizzare in particolare i nostri giovani, e aiutarli nella costruzione del loro futuro, che si intreccia strettamente con quello di tutto il Paese. Parallelamente a questo continuiamo nel nostro percorso di valorizzazione la storia e della cultura sammarinese, perché siano riconosciute come la base imprescindibile su cui costruire lo sviluppo”. Sente nei giovani quel senso di orgoglio e di appartenenza alla Repubblica? Possono essere considerati nostri “ambasciatori” nel mondo? “I ragazzi ci raccontano spesso di dialoghi avvenuti con compagni di corso: tanti non conoscono San Marino, o comunque non immaginavano tutta la storia e la tradizione che racchiude... quindi la risposta è ‘sì’, sono certamente
portatori del buon nome di San Marino nel mondo. Ogni volta rimaniamo colpiti dal legame che sentono con il Titano e tutti hanno il desiderio e la preoccupazione di fare qualcosa di buono per il proprio Paese”. Sotto il profilo della comunicazione, qual è il ritorno di immagine per l’Ente? “Il ritorno di immagine non è stato un obiettivo cercato. Il progetto è nato proprio da quella sensibilità che ci viene dalla nostra storia e dagli ideali che cerchiamo di affermare con la nostra opera: il valore della persona della sua creatività, dei suoi legami affettivi e sociali, il valore della comunità e quindi la ricerca del bene comune. Nei fatti il progetto è stato accolto davvero molto bene nel Paese, abbiamo ricevuto tanti complimenti e tanti incoraggiamenti a portarlo avanti e questo chiaramente ci fa molto piacere”. Oggi i mercati richiedono anche esperienze all’estero: futuri professionisti che fanno propri i know how “recepiti” fuori dallo Stato di appartenenza e poi li riportano in patria. Potenzialmente, quali sono le ricadute positive per il territorio? “L’idea di puntare sulla formazione all’estero ha proprio lo scopo di aiutare i giovani e tutta la società ad aprire i propri orizzonti, varcare i propri confini, provare a pensare in modo nuovo e differente. San Marino ha bisogno di un nuovo impulso su
tutti i fronti: nel rapporto con gli altri Stati, nell’individuazione dei principi in base a cui utilizzare le proprie risorse, nella valorizzare la propria tradizione e nell‘attuare percorsi innovativi e sostenibili. Capiamo tutti perfettamente che la presenza sul territorio di ragazzi formati ad alto livello – o comunque un collegamento stabile nel caso rimanessero all’estero - può essere un ‘germe’ molto positivo per il nostro sistema”. In tempi di crisi, l’apporto del privato per la crescita della collettività è davvero strategico. “Certamente, perché è verissimo che ‘l’unione fa la forza’, specialmente in tempi difficili come questi. La storia stessa della Cassa Rurale di Faetano che è nata come cooperativa - da cui sono nate l’Ente Cassa di Faetano e Banca di San Marino – ci insegna questo. In questi anni abbiamo portato avanti tantissimi progetti in collaborazione con lo Stato o altre Istituzioni e associazioni ed hanno consentito di raggiungere grandi risultati. Qualche esempio? I parcheggi per l’Ospedale di Stato, la fontana di Tonino Guerra a Chiesanuova, il progetto Antichi documenti, e ce ne sarebbero tanti altri”. Cosa significa per voi, a livello di impegno economico e “morale”, il “Fondo per l’Eccellenza”? “La natura dell’Ente Cassa di Faetano è quella di ente non lucrativo, e quindi l’aspetto morale e quello economico
coincidono e si sostengono l’un l’altro. Noi ci sentiamo chiamati a promuovere progetti che siano utili al bene di tutti, e il Fondo Eccellenza è uno di questi, perchè sollecita anche una grande responsabilità in noi che viviamo e lavoriamo a San Marino: quella di valorizzare i giovani. Con questo non intendia-
mo che i giovani debbano essere messi ‘al potere’ ma che le generazioni adulte debbano accompagnare seriamente i giovani nella scoperta del proprio valore, della propria dignità e dei propri talenti. Questo è un compito che riguarda tutti e da cui dipenderà il futuro del nostro paese. Come diciamo sempre la crisi che ha colpito il mondo intero e San Marino è una crisi anzitutto antropologica, non solo economica, nata da una visione ridotta di persona e di società”. Le storie che avete incontrato sono moltissime e spesso assai diverse l’una dall’altra. Il fil rouge che le attraversa è la passione e l’impegno. “E’ vero! Ed è una cosa entusiasmante ed arricchente incontrare tanti giovani carichi di passione e desiderosi di investire sul proprio talento e sulla propria voglia di costru-
ire. Pian piano si sta smontando l’idea che San Marino sia popolata di giovani svogliati, o per lo meno si inizia a non fare più di tutta l’erba un fascio. Noi abbiamo la speranza che il Fondo Eccellenza e tutta l’attività dell’Ente aiuti non solo i ragazzi che ne beneficiano, ma aiuti anche tutti gli altri a capire che crescere, costruire e trovare la propria strada sono cose troppo importanti per accontentarsi di quello che passa la mentalità comune”. Nonostante il detto “squadra che vince non si cambia”, state pensando ad alcune migliorie o a una ricalibratura del progetto? “Siamo sempre attenti a capire come poter migliorare il regolamento in modo che sia veramente uno strumento capace di intercettare ‘l’eccellenza sammarinese’. Facciamo e faremo sempre del nostro meglio per renderlo tale”.
10
di Alessandro Carli
Da giugno 2017 sparirà in tutta l’Europa il roaming. La notizia chiaramente investe anche la Repubblica di San Marino, chiamata comunque a aprire un negoziato per risolvere i contratti con i numeri recanti il prefisso 378. Sono una minoranza – quasi tutti hanno telefonini TIM o TMS dunque con prefisso internazionale 39 - ma rappresentano comunque un numero di utenti da tenere in considerazione. Se, come detto, i sammarinesi si appoggiano quasi tutti ai gestori locali, la notizia è interessante per una parte di turisti (quelli che non hanno come gestore TIM, concessionario di telecomunicazioni in Repubblica, quindi Vodafone, Tre e Wind, per esempio) che decidono di visitare il Titano, che spesso, appena superano i confini (ma anche prima), si trovano lo smartphone o il tablet “senza campo”. Un “disservizio” – anche se in fondo basta ricercare la rete locale per essere connessi – che, in un’epoca in cui si vuole sempre essere in contatto con il mondo, certamente non rappresenta un valore aggiunto. Come si può leggere nel documento intitolato “Telecom Single Market”, che sancisce anche il principio della neutralità della rete nel diritto dell’Unione Europea (quindi
S istema Paese
FIXING - Anno XXIII - n.42 - Venerdì 13 Novembre 2015
San Marino dovrà aprire un negoziato per i contratti con prefisso 378
2017, addio al roaming Anche sul monte Titano Antonella Mularoni: “Sviluppo importante e positivo per il Paese”
nessun blocco o limitazione di contenuti online, applicazioni e servizi in tutta la Ue), un progetto voluto dal Parla-
mento europeo e che è partita nel 2013, sarà un percorso a tappe. Già dalla fine di aprile 2016
infatti gli utenti potranno chiamare e mandare sms (per chi ancora lo fa: la stragrande maggioranza si ap-
poggia a what’s up) a tariffe molto più vantaggiose rispetto ad oggi: 5 centesimi di euro in più al minuto per le chiamate vocali effettuate; 2 centesimi in più per ogni sms; 5 centesimi di “maggiorazione” per ogni megabyte di navigazione su internet. Sono i tempi che cambiano, che si adeguano alle necessità dei mercati e dei singoli utenti. La novità dei telefonini, una rivoluzione iniziata all’incirca a metà degli anni Novanta, in quattro lustri ha disegnato grafici e traiettorie che si intrecciano: se dal 2007 a oggi il sovrapprezzo roaming è calato dell’80% e il costo aggiuntivo per il traffico dati è sceso del 91%, l’intero comparto settore è cresciuto del 630%. “Consumatori e imprenditori avevano atteso a lungo”: queste le parole del Commissario Ue al mercato unico digitale Andrus Ansip. E che il
Per Commissario e Segretario al Turismo si tratta di “un successo superiore alle attese”
Expo, i numeri del Padiglione: quasi mezzo milione di visite Oltre 500 mila sorrisi hanno illuminato, nei sei mesi di Expo 2015, il Padiglione della Repubblica di San Marino. A poco più di dieci giorni dalla chiusura dell’esposizione meneghina, la segreteria di Stato per il turismo e il Commissario Generale Mauro Maiani hanno snocciolato i numeri che hanno dato marcato la presenza del Titano in Lombardia. Numeri che, come ha confermato Mauro Maiani, “hanno superato le più rosee aspettative”. Oltre ai visitatori (“Più che raddoppiati rispetto a quanto preventivato”), sono anda-
ti a gonfie vele anche gli incassi (“Oltre i 153 mila euro” ha spiegato il segretario di Stato Teodoro Lonfernini). Ma entriamo nei dettagli: la media giornaliera di presenze nel padiglione è stata di 2.700 persone mentre il personale impiegato dal Titano è stato di 21 unità. “Expo 2015 – ha proseguito Teodoro Lonfernini – è stata una grande opportunità per il nostro Paese sia sotto il profilo commerciale che di scambi istituzionali e di presentazione del nostro sistema enogastronomico”. Mauro Maiani invece si è soffermato più San Marino ha
“promosso oltre 30 eventi”, ha tracciato un grafico ideale sulle presenze e sui flussi.
“Per i mesi di maggio e giugno possiamo parlare di un Expo ‘ridotto’. Nel primo me-
se siamo stati visitati da 70 mila persone. Anche luglio non ha dato i risultati sperati.
roaming fosse un ostacolo, lo rileva anche un’indagine voluta dalla Commissione europea e datata 2014: per il 94% degli europei, quando viaggia al di fuori del proprio Paese, si vede costretto a “fare un uso limitato del proprio smartphone proprio a causa dei notevoli costi del roaming”. Come detto in apertura, il pacchetto “Telecom Single Market” riguarderà da vicino anche la Repubblica di San Marino. “Il progetto che prevede l’abolizione del roaming internazionale all’interno dei Paesi dell’Unione Europea era all’ordine del giorno da molto tempo – sottolinea Antonella Mularoni, Segretario di Stato al territorio con delega alle telecomunicazioni. Poiché ‘muove’ fortissimi interessi economici, il suo iter non è stato così snello. La Repubblica di San Marino vede con favore questo progetto: si tratta di uno sviluppo importante e positivo, anche in termini di benefici economici, sia per chi dall’esterno viene sul Titano sia per tutti i sammarinesi e i residenti in territorio che si recano nei Paesi dell’Unione europea. E’ intenzione dell’Esecutivo porre la questione all’interno del negoziato attualmente in corso con Bruxelles, nel quale avranno posto anche le telecomunicazioni”.
Il vero Expo è decollato da agosto in poi”. Il Commissario Generale ha puntualizzato che “solo a ottobre il nostro Padiglione ha ‘richiamato’ quasi la metà del totale dei visitatori: ben 260 mila persone su 501 mila ci hanno ‘conosciuto’ nell’ultimo mese. Settembre invece si era concluso con 120 mila visite. Complessivamente gli ultimi 60 giorni hanno rappresentato l’80% delle visite e degli incassi”. La Vip Lounge, per tutta la durata di Expo, è stata vissuta da quasi 2 mila persone. Bene anche gli scontrini emessi nel Padiglione: oltre 33 mila. In chiusura, il Commissario Mauro Maiani ha affrontato il discorso economico: “Lo Stato si è impegnato per un milione e 90 mila euro. Gli sponsor hanno contribuito con un importo di 85 mila euro”. Il valore dei servizi e materiali forniti dalle imprese è stato quantificato in oltre 300 mila euro. Daniele Bartolucci
I nnovazione
FIXING - Anno XXIII - n.42 - Venerdì 13 Novembre 2015
Le idee imprenditoriali che “partono” dai giovani sono degli ottimi ricettori per capire le tendenze del futuro: è dai loro spunti che si possono “leggere” le nuove traiettorie. Durante la premiazione di “Nuove Idee Nuove Imprese” edizione 2015, che si è tenuta all’interno di Rimini Innovation Square (la nuovissima piazza della cultura d’impresa creata all’interno di Palazzo Buonadrata in corso d’Augusto, attrezzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini), è avvenuto un “incontro generazionale”: quello tra gli imprenditori “collaudati” presenti in platea e che sono a capo di aziende che già operano sui mercati e quello di 16 progetti di startup - o “in fase di incubazione” - che aspirano a diventare aziende. L’importanza e la portata del progetto sono ben chiari nei numeri delle 14 edizioni sin qui realizzate: due Stati (Italia e Repubblica di San Marino), 10 enti promotori (5 del riminese e 5 del Titano) ma soprattutto un monte premi complessivo di 500 mila euro, 2.516 giovani che hanno partecipato alla competizione, 1.015 idee innovative di business, 326 business plan completati da cui sono nate 56 aziende. I vincitori Scansioni digitali per rivoluzionare il settore del dentale, l’eccellenza delle produzioni agroalimentari locali diventano souvenir in vendita on line, isolamento sismico per scaffalature e camere di stoccaggio. E’ questo il “core business” delle idee imprenditoriali che si sono aggiudicate il podio dell’edizione 2015. Il primo premio (premio 20.000 euro + 20.000 da Banca Carim con tasso agevolato, zero spese, zero garanzie) è andato al progetto Makehealth by Makeroba (capogruppo Pierluigi Turelli in team con Carlo Conti e Valerio Conti; settore: Realizzazione di Prototipi). Le nuove tecnologie alla conquista del mondo del dentale: il vecchio calco dentale in gesso sostituito da una scansione digitale, elaborata da specifici software cad e stampata da macchine di precisione per simulare un intervento e mostrarne le criticità. Al secondo posto (premio 12.000 euro + 12.000 da Banca Carim con tasso agevolato, zero spese, zero garanzie) il progetto Foodsouvenirs.it (capogruppo Vincenzo Verdini in team con Tito Intoppa; settore: Agroalimentare), una piattaforma composta da un sito web e da una app per la vendita on line di “souvenir e regalistica a Km 0”,
Si è conclusa l’edizione 2015 di NINI: premiati anche i sammarinesi
Nuove idee che vogliono diventare “imprese” Luigi Gambarini: “Un raro caso di condivisione tra due territori” riguardanti tipiche produzioni agroalimentari locali. I prodotti saranno venduti in scatole personalizzabili. Terzo classificato il progetto “Don’t fall” e la salvaguardia sismica di prodotti alimentare (capogruppo Davide Forcellini in team con Michele Casadei e Alessio Podeschi; settore: Architettura, edilizia, arredamento), che si occupa di progettazione e commercializzazione di elementi di isolamento sismico (sliders) per la protezione di scaffalature e camere di stoccaggio dei prodotti afferenti al settore alimentare. Per loro un assegno da 6.000 euro + 6.000 da Banca Carim con tasso agevolato, zero spese, zero garanzie. Oltre ai premi in denaro, i tre vincitori riceveranno anche assistenza gratuita durante l’iter di attuazione del proprio progetto imprenditoriale, grazie alla collaborazione degli Ordini Professionali di Rimini e San Marino. FoodSouvenirs. it e Don’t Fall si sono aggiudicati inoltre anche il Premio assegnato dal Techno Science Park, Incubatore San Marino, che consiste in alcuni mesi di ospitalità nell’incubatore d’impresa sammarinese. Inoltre, i progetti A Tutto Campo (elicicoltura 2.0, allevamento di lumache ad uso alimentare ed estrazione del secreto a scopo cosmetico) e Taskabile (marketplace di lavoretti, commissioni e piccoli compiti programmabili) sono stati ritenuti meritevoli e riceveranno per l’attuazione
della propria impresa servizi e consulenza legale e commerciale gratuita dagli Ordini Professionali della Provincia di Rimini e San Marino oltre a una tutorship qualificata. Le parole dei promotori In apertura della giornata, le parole degli enti promotori. In primis, quelle di Luigi Gambarini, “patron” di Nove Idee Nuove Imprese”, che ha sottolineato l’unicità del concorso. “Siamo davanti a un caso raro di condivisione tra due territori – Rimini e San Marino – che hanno valori complementari e simili”. Gambarini poi si è soffermato su un concetto-chiave: “Le condizioni essenziali per partecipare a Nuove Idee Nuove Imprese è che il progetto sia innovativo e che il loro business sia rigoroso e
credibile. Va però detto che oggi nessuna impresa è esentata da riflessioni che riguardano la responsabilità sociale, segno tangibile della presenza nel territorio e di relazione con gli stakeholders”. Un progetto, ha concluso il Presidente del Comitato organizzatori, “è davvero innovativo quando è anche sostenibile, altrimenti la sua ‘vita’ è davvero corta”. Il segretario di Stato all’industria della Repubblica di San Marino Marco Arzilli ha invece concentrato il proprio intervento sul Parco Scientifico e Tecnologico, non prima di aver “fotografato” la situazione del Titano: “Per anni ci siamo seduti su un modello di benessere che oggi non ha più prospettive di sviluppo. Oggi San Marino è un ‘paradiso di innovazione’, anche grazie al PST e all’incubato-
re”. Su questi due progetti che dialogano, ha concluso Arzilli, “ci giochiamo una grande sfida. Abbiamo recentemente individuato un’area di 36 mila metri quadrati dove verrà costruito il Techno Science Park, che ci permetterà, assieme all’Italia, di creare una prospettiva di sviluppo per i prossimi 10 anni”. Una sorta di contenitore, “uno spazio per le idee, per il co-working”. Ma, ha rimarcato il Segretario di Stato, “sarà importante che le imprese imparino a parlare tra di loro”. Per Marino Rossi (Fondazione San Marino) “Nuove Idee Nuove Imprese” porta avanti “una sinergia una volta più difficile da mettere in campo. Oggi avverto un humus molto vivace e fertile. Ai giovani chiedo di vivere con passione e volontà: solo così si diventa veri cittadini”.
11
Prima dell’assegnazione dei premi si è tenuto la quarta edizione dello startup forum, imperniato sull’innovazione sostenibile per il business del progresso. Coordinato da Chiara Albicocco, giornalista di Radio24, hanno preso il microfono Luca Seletto (Enel – Innovation External Startup Initiatives), Ruggero Frezza (Cofondatore e presidente dell’incubatore M31 Italia ed M31 California - USA) e Paolo Fabbri (Presidente di Punto 3, società che realizza progetti per lo sviluppo sostenibile), oltre a Giacomo Biraghi (Esperto internazionale di strategie urbane, specialista nella gestione strategica di progetti territoriali complessi e Digital and media PR di Expo 2015). I promotori Promuovono NINI: Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, Camera di Commercio Rimini, Fondazione San Marino Cassa di Risparmio SUMS, Unindustria Rimini, Uni.Rimini SpA, Camera di Commercio Repubblica San Marino, ANIS San Marino, Università di San Marino. Il progetto ha il patrocinio della Segreteria di Stato Industria Artigianato Commercio e della Segreteria di Stato per il Lavoro della Repubblica di San Marino, Provincia e Comune di Rimini ed è sostenuto da Banca Carim. Alessandro Carli
W orld Trade Center di San Marino Business Angels, presentati altri tre progetti “digitali” Coinvolti anche professionisti delle regioni limitrofe Il Club dei Business Angels del World Trade Center di San Marino si è riunito presso Innovation Square a Rimini in occasione del nono forum di investimenti. Il coordinatore del Club dei Business Angels, Pietro Zani Massani, esprime grande soddisfazione per questo evento che ha visto coinvolti imprenditori e professionisti non solo da Rimi-
ni e San Marino, ma anche dal territorio marchigiano. Continua la partnership con i principali incubatori delle aree limitrofe, da JCube di Jesi, a BP Cube di Pesaro e all’incubatore di San Marino. Durante l’evento sono state presentate 3 idee, tutte operanti nel settore del digitale e che hanno su internet la loro massima espressione.
La prima start up ha creato uno strumento innovativo e misurabile per attrarre un pubblico targettizzato in negozio, aumentare le vendite e fidelizzare nuovi clienti. Jcube, importante incubatore di imprese, creato dal Gruppo Industriale Maccaferri, ha proposto un’azienda innovativa che ha progettato un software che aiuta la
prototipazione industriale e contestualmente facilita il calcolo dei costi per la relativa industrializzazione. La terza start up ha sviluppato un sistema di marketing per la fidelizzazione della clientela molto innovativo basato sulla gamification, cioè sui giochi e sulla possibilità di ottenere dei premi da parte degli utenti.