Fixing nr. 40: 1 novembre 2019

Page 1

Anno XXVII - n.40 - 1,50 euro

Direttore Alessandro Carli

Venerdì 1 Novembre 2019

E ditoriale “Sì all’IVA, non possiamo E venti Finanziaria Al II TEDx Che cosa aspettarsi?

Il lavoro sul tavolo istituzionale è giunto ormai al termine e adesso attendiamo, con attenzione e un pizzico di curiosità, i risultati per vedere che progetto di legge per la Finanziaria del 2020 verrà fuori perché questo era il primo obiettivo di questo tavolo. In verità avrebbe dovuto anche affrontare le principali criticità del sistema, ma ci accontenteremo di una buona Legge di Bilancio. I tempi però sono risicati: la Finanziaria deve essere approvata entro il 18 novembre, la data che dà il là alla campagna elettorale e che si concluderà con la chiamata alle urne dell’8 dicembre. La politica ha deciso di confrontarsi con le parti sociali ma il dubbio rimane: verranno recepite le istanze sulla necessità di approvare un bilancio che salvaguardi i conti e che dia una prospettiva alla Repubblica di San Marino, oppure ci dobbiamo aspettare un progetto blando, in pratica un bilancio “tecnico” con qualche punto programmatico o poco più? È ovvio che non possiamo permetterci un aumento del deficit (certamente non alle cifre milionarie di cui si sente parlare nei corridoi), ma rimandando le decisioni non si può pretendere che le cose migliorino da sole: piuttosto, vanno trovate tutte quelle soluzioni che portino verso un contenimento della spesa corrente e un incremento delle entrate al fine della riduzione del debito pubblico. Ci aspettiamo quindi dalla politica dei risultati concreti, coerenti con l’impegno importante che si è assunta: ha promesso alle parti sociali di lavorare alla stesura di un progetto (...) Segue a pag. 6

isolarci ancora di più”

due speaker del Titano

Successo di pubblico e di consensi al seminario ANIS, che rilancia: “Basta pregiudizi, può favorire lo sviluppo della nostra economia” a pag.2

P RG

Un progetto anche per le imprese

a pag.3

C ultura

“Non può più essere in discussione l’IVA e lo abbiamo ribadito anche negli incontri con tutti i partiti e movimenti politici candidati alle elezioni”, rilancia la Presidente ANIS, Neni Rossini, all’indomani del successo (150 posti esauriti nei giorni precedenti) del seminario con il Dott. Giampaolo Giuliani. “Abbiamo voluto, ancora una volta, cercare di rimuovere tutti i pregiudizi su questo strumento, che invece potrebbe rilanciare la nostra economia, riportandoci su quel percorso di armonizzazione con l’UE che è il nostro principale mercato di riferimento, semplificando l’interscambio commerciale e renderci più competitivi di oggi. Abbiamo già perso molta strada e non possiamo permetterci di isolarci ancora di più”. Bartolucci alle pagg. 6-7

Un’opera di Guttuso a San Marino

alle pag.9-11

spazio riservato all’indirizzo


2

di Daniele Bartolucci

TEDxCittàdiSanMarino riunirà per il secondo anno consecutivo nell’antica Repubblica le idee innovative di relatori provenienti da tutto il mondo, ma anche da San Marino e dalla vicina Italia, in pieno stile TED. In particolare, i due speaker “di casa” di questa edizione saranno Veronica Valentini e Federico Tombari. Proprio a loro abbiamo fatto qualche domanda, per conoscerli meglio ed avere qualche anticipazione. Ciao Veronica, come hai conosciuto il programma di eventi TEDx e da dove nasce l’idea di prenderne parte, proprio qui, nel paese dove vivi, a San Marino? “L’ho conosciuto tramite i social, grazie alla condivisione di alcuni talk che sono diventati virali e che per me sono stati fonte di grande ispirazione. Mi sono appassionata a questa modalità di divulgazione delle idee e, quando ho visto l’edizione a San Marino e con un tema così stimolante per me, non ho potuto fare a meno di candidarmi”. Mamma, ingegnere biomedico e ora imprenditrice. Raccontaci un episodio particolarmente significativo in cui hai sentito di aver varcato il limite! “Quando, durante un meeting a Milano in una multinazionale del settore ortopedico, rispondevo di nascosto ai messaggi della baby sitter che mi chiedeva cosa preparare per cena ai miei figli e – contemporaneamente – inviavo alle clienti le varianti di colore delle berrettine”. Se dovessi definire il tuo lavoro in una parola, cosa risponderesti? “Project manager della vita… esiste?”. Ci racconti in poche parole (e senza troppi spoiler ) di cosa parlerai nel tuo talk? “Vi parlo di cosa significa superare il limite, nella mia personale esperienza e nella mia vita quotidiana”. Il tuo segreto per essere creativi e non rimanere mai a corto di idee? “Essere curiosi. Osservare il mondo e la realtà con occhi curiosi e pronti a stupirsi. La realtà è una fonte inesauribile di ispirazione”. Un motivo per non perdere assolutamente TEDxCittàdiSanMarino: UNLIMITED! “Perché è un’occasione unica e privilegiata di condivisione di idee ed esperienze e – naturalmente – perché ci siamo io e Federico!”. Ciao Federico! Come hai conosciuto il programma di eventi TEDx e da dove nasce l’idea di prenderne parte,

I nnovazione

FIXING - Anno XXVII - n.40 - Venerdì 1 Novembre 2019

I due scienziati “di casa” racconteranno le sfide vinte e come affronteranno quelle di domani

Il secondo TEDx è “senza limiti” e avrà 2 speaker sammarinesi L’ingegnere biomedico Veronica Valentini e Federico Tombari, manager di Google

proprio qui, nel paese dove vivi sei nato e cresciuto, a San Marino? “Sono stato gentilmente invitato dagli organizzatori a proporre un intervento per questa edizione del TEDx. Ho accettato molto volentieri: per me è una bellissima occasione di poter tornare nel paese in cui sono nato e cresciuto a parlare di quello che ho fatto durante questi anni in cui sono stato all’estero, e principalmente sulla mia attività di ricerca sull’intelligenza artificiale, presentando alcuni degli ultimi risultati ottenuti con il mio team”. Raccontaci… la prima volta che hai vinto un premio o un concorso sugli argomenti e le materie che studi e su cui fai ricerca da oltre 12 anni. “Il primo premio internazionale è stato ad una conferenza con un acronimo lunghissimo, 3DIMPVT, che fortunatamente è stato poi abbreviato in 3DV – conferenza su 3D computer vision, da sempre il mio principale tema di ricerca che introdurrò anche durante il TEDx. Era il primo articolo che presentavo a quella conferenza e non mi aspettavo affatto che l’articolo fosse premiato come ‘Best paper runner up’, ovvero il secondo miglior articolo di quella edizione, anche perché si trattava di un survey, ovvero un articolo di discussione della letteratura che, anche se utile in sé, spesso non eccita gli animi dei reviewer delle conferenze”.

Visto che studi e lavori tra Monaco e Zurigo, possiamo considerarti uno dei tanti “cervelli in fuga”, fenomeno sempre più diffuso in Italia e anche qui, nel nostro paese? “Non amo troppo questa denominazione, mi piace immaginare la comunità scientifica in maniera fluida, formata da membri che, invece che fuggire, si spostano per migliorare le proprie conoscenze e la propria specializzazione e contribuire allo sviluppo dell’istituto o organizzazione che li ospita, con la possibilità di tornare da dove vengono, se vogliono. Certamente è un dato di fatto che a San Marino, così come in Italia, il flusso di scienziati e ricercatori uscente è al momento molto maggiore di quello entrante, segno che è necessario un forte cambiamento per invertire questa statistica”. Quali politiche e azioni dovrebbero attuarsi (a tuo parere) per invertire questa tendenza? “Per rispondere in maniera opportuna servirebbe un’altra intervista. Riassumendo, per creare condizioni favorevoli ad attrarre scienziati e ricercatori di spessore non bastano le giuste condizioni economiche e contrattuali (comunque importanti), ma un ecosistema competitivo ed internazionale sotto diversi punti di vista. Chi si sposta lo fa scommettendo che la nuova posizione gli/le

garantirà un passo avanti nella carriera e la prospettiva di raggiungere nuovi risultati, per questo servono strutture stabili e competitive a livello di ricerca ed un investimento a lungo termine. Attrattivo in questo senso è anche un ambiente che garantisca una qualità della vita alta e in cui sia facile inserirsi socialmente, a partire dalla vita di tutti i giorni: ad esempio, avendo la possibilità di trovare casa o stipulare un contratto utenze senza parlare la lingua del luogo”. Ci dici tre belle cose di lavorare per Google?

“La possibilità di confrontarsi e collaborare con alcune tra le menti migliori del mondo nel campo dell’informatica e della tecnologia in un ambiente di lavoro stimolante e sempre in cambiamento. Contribuire alla realizzazione di prodotti informatici che vengono forniti in maniera gratuita a chiunque abbia uno smartphone o un computer, con milioni di utenti che si collegano ad uno stesso servizio contemporaneamente, garantendo alta qualità di servizio e bassa latenza. Sono requisiti molto stringenti e che richiedono sforzi ingegneristici unici. Infine, è per me una grossa sfida personale, avendo lavorato prima di Google solo in ambienti accademici come professore e ricercatore, quella di acquisire esperienza come manager e gestire un team di ricerca che riesca a portare innovazione all’interno di un’azienda i cui prodotti sono utilizzati quotidianamente da una grossa fetta della popolazione”. Che cosa ti manca di più del vivere a San Marino? “Tantissime cose – non saprei dove iniziare – dai ravioli della nonna ai pomeriggi al mare a Rimini, alla vista del

monte da casa a Domagnano. A San Marino c’è un delizioso compromesso di condizioni climatiche favorevoli e mai estreme, cucina saporita ma non grassa e una mentalità generale amichevole ma rispettosa. All’estero mi manca anche il concetto stesso della nostra Repubblica, unico al mondo e sconosciuto – se non distorto - al di fuori dei nostri confini. Per questo motivo, per sentirmi piú a casa, colgo sempre l’occasione per raccontare ai miei studenti e colleghi piccoli aneddoti ed informazioni legate a San Marino – alcuni di loro (loro malgrado) ora sono diventati dei veri esperti in materia”. Un motivo per non perdere assolutamente TEDxCittàdiSanMarino: UNLIMITED! “La line-up dei presentatori è molto attraente- gli organizzatori sono riusciti nell’opera di assemblare una serie di talk su argomenti completamente diversi tra loro e nel contempo particolarmente interessanti. Inoltre il fatto di assistere a questi talk dal vivo e la possibilità di conoscere gli speaker di persona fa di TEDx un evento unico nel panorama sammarinese (e non solo). Da non perdere”.

LSul’evento del 9 Novembre palco 11 speaker e anche 2 performer

Ancora disponibili gli ultimi biglietti sul sito Si svolgerà sabato 9 novembre presso il Palazzo dei Congressi Kursaal TEDxCittàdiSanMarino - UNLIMITED, seconda edizione TEDx nella Repubblica di San Marino. “Occasione fondamentale sul territorio sammarinese”, spiegano gli organizzatori, “per attingere a ‘idee che meritano di essere diffuse’ e farsi accompagnare in un percorso che aiuterà ogni partecipante a confrontarsi sul tema di quest’anno, Unlimited. Idee, invenzioni, scoperte e storie che mettono in discussione il concetto di limite: quando è giusto

superarlo? Quando invece è giusto rimanere nei limiti e farli nostri?” A partire dalle 14, si alterneranno sul palco 11 speaker e, novità di quest’anno, 2 performer che aggiungeranno movimento all’evento. Il format, come di consueto per gli eventi TEDx, prevede uno spazio di 18 minuti per ogni speaker che avrà l’opportunità di regalarci emozioni, spunti, idee e stimoli. La giornata terminerà con un momento di networking accompagnato dall’aperitivo, dove sarà possibile scambiare qualche parola con gli speaker, con

i membri del team e con gli altri partecipanti in generale. L’evento, senza scopo di lucro, è organizzato da un team giovane e dinamico che crede fortemente nella possibilità che questo progetto possa portare aria nuova in un territorio che ha un forte bisogno di apertura mentale, contaminazione internazionale e di un nuovo modo, positivo e concreto, di lanciare la propria immagine oltre i confini. Per chi volesse partecipare, sono ancora disponibili gli ultimi biglietti sul sito web www.tedxcittadisanmarino. com.


T erritorio

FIXING - Anno XXVII - n.40 - Venerdì 1 Novembre 2019

3

Spazio anche alla sostenibilità e alla messa in sicurezza della ‘Superstrada’

Il nuovo PRG guarda anche alle imprese In “SM 2030” verranno riclassificate e ridefinite le aree industriali di Alessandro Carli

Dare un limite al consumo urbanistico, la messa in sicurezza del territorio, la valorizzazione del patrimonio storico e una revisione delle aree dei servizi pubblici. Lungo queste linee si svilupperà – con orizzonte decennale (2030) il nuovo Piano Regolatore Generale della Repubblica di San Marino, presentato ufficialmente il 29 ottobre all’interno del Centro Congressi Kursaal e che ha visto il convolgimento dello studio Stefano Boeri Architetti e delle società Mobility in Chain e Nuova Qualità Ambientale. Stefano Boeri (nella foto) che, in occasione di una presentazione di qualche tempo fa proprio nella Repubblica di San Marino aveva sottolineato che il nuovo piano avrebbe “affrontato le sfide legate all’ambiente, all’energia, alla mobilità sostenibile, anche in chiave turistica e di ritorno economico per il territorio”. Per una nuova immagine del Titano Dopo ventisette anni dall’approvazione dell’ultimo PRG, a diciassette anni dalla sua naturale scadenza prevista per legge, ha visto la luce il nuovo progetto che, nei fatti, darà una nuova immagine al Monte Titano. Il lavoro elaborato – in virtù della caduta del Governo - è e resterà comunque Patrimonio dello Stato e quindi dei cittadini. L’auspicio del Segretario di Stato al Territorio Augusto Michelotti è che possa essere riproposto e approvato nella prossima Legislatura.

San Marino”. Una sorta di campus quindi in cui, anche grazie al CFP, si terranno corsi di formazione e di aggiornamento.

Il nuovo PRG in quattro punti “Ci abbiamo lavorato all’incirca 3 anni – spiega Corrado Longa dello studio ‘Stefano Boeri Architetti’ – durante i quali sono stati organizzati una serie di incontri pubblici con i cittadini. In questi tre anni sono inoltre state effettuate nove passeggiate nei nove Castelli di San Marino: momenti importanti per capire le criticità e i punti di forza di ogni singola zona del territorio”. Rispetto al PRG del 1992, quello nuovo presenta aspetti innovativi di rilievo. Sono quattro, in estrema sintesi, i punti-chiave. “Il nuovo Piano Regolatore pone una serie di limiti al consumo del suolo – prosegue Corrado Longa -. Lo sviluppo urbano erode spazi agricoli, molto importanti per San Marino”. Il secondo punto riguarda la messa in sicurezza del territorio attraverso “uno strumento di controllo che definisce il grado di pericolosità e il grado dei possibili interventi

in ogni singola area”. Si passa poi (punto numero 3) alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale del Paese. “La Repubblica di San Marino, dal 2008, è Patrimonio mondiale dell’Unesco, un ‘titolo’ che dà molta visibilità a livello mondiale e che rappresenta un’opportunità per il Titano, soprattutto per il suo centro storico. In questo senso sono stati aggiornati gli elenchi degli edifici storici. Edifici che hanno un valore di caratura turistica e culturale”. Infine “la città pubblica. Dal 1992 San Marino è molto cambiata. 27 anni fa erano presenti diverse aree dedicate ai servizi pubblici. Oggi, con una crescita demografica piuttosto ridotta, vanno riviste. Il nuovo PRG contiene un piano di riqualificazione ad hoc”. Due esempi su tutti, il parcheggio di Borgo Maggiore e il Polo scolastico di Fonte dell’Ovo. Il primo avrà un “taglio” sociale e turistico e prevede una serie di spazi integrati. Il secondo invece si

San Marino FIXING settimanale di informazione economica, finanziaria e politica Direttore responsabile Alessandro Carli a.carli@fixing.sm Redattore Daniele Bartolucci d.bartolucci@fixing.sm Responsabile commerciale Roberto Parma 339.8016455 roberto.parma@fixing.sm Per la pubblicità su Fixing 0549.873925 commerciale@fixing.sm

Editore Società Editoriale Fixing srl Via Antonio Onofri, 109 47890 San Marino Città Tel. 0549.991719 Fax 0549.879049 e-mail: info@fixing.sm web: www.sanmarinofixing.com Prezzo in edicola: 1,50 euro Fotolito Linotipia Riminese Via San Leo, 10 47922 Rimini Italia

Stampa Studiostampa New Age Strada Cardio, 58 47899 Galazzano Repubblica di San Marino Autorizzazione della Segreteria di Stato agli Affari Interni della Repubblica di San Marino del 16/4/1993 - Protocollo n.1695. Spedizione di stampa periodica in abbonamento postale per l’interno - Tassa pagata - Tariffa per editori - Autorizzazione n.711 del 16/02/2005 della Direzione Generale delle PP.TT. della Repubblica di San Marino

candida a diventare un centro di rilievo nel campo dell’innovazione. “Il Polo sarà il collegamento con le attività produttive e agricole, in un’ottica di mutuo scambio tra i ragazzi e le realtà locali. Nel progetto ci sarà anche la presenza dell’Università degli Studi della Repubblica di

Il mondo delle imprese: criticità e prospettive Nel nuovo PRG – che contempla una dinamicità tra il settore pubblico e quello privato - trova spazio anche il mondo delle imprese. Le criticità sono state elencate nela relazione del Segretario Michelotti: la presenza di numerose aree industriali sparse all’interno del territorio agricolo, e talvolta sotto utilizzate e l’alto impatto ambientale delle aziende sul territorio. Tra le proposte del nuovo piano troviamo quindi il riuso degli spazi sottoutilizzati. Verranno quindi riclassificate e ridefinite le aree industriali e quelle artigianali in

quanto le dotazioni e le necessità infrastrutturali sono diverse. Non mancherà il tema della sostenibilità, uno dei fil rouge del progetto. “È prevista una ‘mitigazione ambientale’, una ‘fascia-filtro’ che modulerà le due aree” aggiunge Corrado Longa. Non solo: nel nuovo Piano Regolatore Generale viene trattata anche la produzione energetica e la messa in sicurezza della “Superstrada” attraverso nuove rotonde di rallentamento e smistamento del traffico e l’interramento del tratto che collega Dogana a Ponte Mellini. Il nuovo PRG è il frutto di un lungo lavoro che ha costantemente impegnato la Segreteria di Stato, il Dipartimento Territorio e Ambiente, gli Uffici competenti, oltre che, naturalmente, i consulenti incaricati dello Studio Boeri.


4

A mbiente

FIXING - Anno XXVII - n.40 - Venerdì 1 Novembre 2019

Sia i cellulari che gli auricolari bluetooth rotti non vanno nell’indifferenziato

I seggiolini e le e-bike Il nuovo mondo RAEE Il corretto conferimento assicura un percorso “virtuoso” di riciclo C’erano una volta solo vecchi frigoriferi, lavatrici e le radio. Oggi, insieme a loro ci sono le e-bike, i monopattini elettrici, gli auricolari bluetooth e persino - in attesa che entri in vigore l’obbligo - i seggiolini antiabbadono. Tutti questi prodotti hanno in comune un elemento: quando arriveranno al termine della loro vita, diventeranno dei RAEE, ovvero dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Esempi possono essere i robot aspirapolvere, la cui offerta è decisamente lievitata negli ultimi anni, ma anche le biciclette a pedalata assistita che stanno registrando un vero e proprio boom di vendite dopo anni di presenza sul mercato. Nel novero tra i prodotti che, una volta non più funzionanti, devono essere considerati come dei rifiuti elettronici ci sono anche le sigarette elettroniche. “Possiamo identificare come

F ocus

RAEE tutti quei rifiuti che hanno al loro interno una componente elettrica o elettronica – spiega Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight -. È un insieme estremamente variegato per tipologia, dimensioni e funzionalità, ma questo non deve distrarre l’attenzione dalla necessità di conferirlo in modo corretto”. Gli elettrodomestici non più funzionanti sono un classico esempio di rifiuto elettronico. Ma fanno parte del gruppo anche gli smartphone rotti, così come i telecomandi, le stufe elettriche e le lampadine siano queste a risparmio energetico, neon o a led. Tutti condividono l’obbligo di seguire un preciso percorso di raccolta, trattamento e smaltimento. “Se guardiamo ai principi che muovono l’economia circolare, i RAEE rappresentano un’importante risorsa: sono infatti riciclabili

per oltre il 90% del loro peso e dai rifiuti elettronici è possibile ottenere importanti quantitativi di plastica, ferro, alluminio e vetro” prosegue Dezi. Senza contare che molti di questi prodotti hanno al loro interno una batteria che, per non inquinare l’ambiente, necessita di essere smaltita correttamente. Come i cellulari o i frullatori più comuni, anche gli auricolari bluetooth rotti non possono essere messi nell’indifferenziato. Devono essere portati alla piazzola ecologica del proprio Comune, oppure lasciati in negozio al momento dell’acquisto dell’apparecchio nuovo sostitutivo. Nei punti vendita più grandi (oltre 400 mq di superficie di vendita) è possibile lasciarli gratuitamente anche senza acquistare nulla. Gli obblighi di ritiro gratis valgono anche per le vendite effettuate online.

Buone pratiche per l’efficienza energetica in ufficio: dal computer alla stampante Un pc acceso per 9 ore al giorno arriva a consumare fino a 175 kWh in un anno. Impostando l’opzione di risparmio energetico il consumo scende del 37%, con un risparmio di anidride carbonica emessa in atmosfera di circa 49 kg. Si stima che oggi vi siano nel mondo 315 milioni di pc obsoleti. Questo equivale a 600 milioni di kg di piombo, 1 milione di kg di cadmio e 200.000 kg di mercurio che possono disperdersi nell’ambiente se non correttamente gestiti. Tra le “Buone pratiche per l’efficienza energetica e la tutela ambientale” firmate dall’Ing. Laura Michetti, Energy Manager di Blutec, c’è una sezione dedicata al mondo delle imprese: piccole ma importanti “attenzioni” per salvaguardare l’ambiente e per “abbattere i costi”. Oltre ai consumi dei pc, la relazione si sofferma

anche su altre componentistiche, come ad esempio la stampante che può arrivare a consumare 63 kWh/anno di energia elettrica. Tale valore di consumo corrisponde alle emissioni di 48 Kg/anno di CO2 emessa in ambiente. Scollegando la stampante fuori dall’orario di ufficio, i consumi possono scendere a 48 kWh/anno, con un risparmio di CO2 emessa di circa 12 Kg/anno e di una quantità di polveri sottili paragonabili a quelle emesse da un motore diesel Euro IV in circa 210 km di percorrenza. L’8% del consumo energetico complessivo è dovuto alla fase di stampa, il 49% è “speso” nella fase di stand-by e il 43% in quella di spegnimento (con la spina inserita). pc meno “energivoro” Al fine di ridurre il consumo energetico dovuto all’utiliz-

zo di un computer bastano pochi e semplici “accorgimenti”. 1 - Impostare la disattivazione del monitor del PC dopo 5 minuti di inattività. Un monitor PC consuma circa 90 Watt, quindi spegnere il monitor anche solo durante l’ora di pausa pranzo; 2 - Attivare la funzione stand-by o da tastiera o dalle impostazioni del sistema operativo durante le pause caffè. 3 - Eliminare qualsiasi “salvaschermo” (screen saver); 4 - Ricordarsi di spegnere il PC nel caso di utilizzo sporadico, o nel caso esso dovesse rimanere inutilizzato per lungo tempo; 5 - Staccare la spina del computer a fine giornata lavorativa. In questo modo è possibile “tagliare” una spesa annua che può variare da 28 euro a 56 euro per ogni singolo PC. AC

G estione Rifiuti

Rubrica a cura di: Il recupero dei materiali elettrici ed elettronici

Come conferma qualche dato interessante che è uscito nelle scorse settimane, la raccolta dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) ha ottenuto un enorme successo su scala internazionale. Un “recupero” di queste dimensioni lo si deve anche alle richieste che provengono dal mondo della tecnologia, sempre più attento a “riciclare” il più possibile. La conseguenza di questa modalità di lavoro ha comportato un “abbassamento” della qualità dei materiali: le imprese cioè generano una serie di prodotti abbastanza scadenti in quanto le apparecchiature vengono realizzate con prodotti che hanno già avuto una “vita precedente”. Quasi tutti i RAEE non hanno praticamente più una filiera di recupero: stampanti di bassa qualità (non di stampa ma di costruzione), giusto per fare un esempio, ma anche i telefonini e tower dei personal computer, hanno “quantitativamente” saturato gli impianti. Dispiace che chi opera nel settore dei rifiuti come la IAM srl si trovi a fornire “dati controcorrente” ma i numeri sono numeri e un loro teorico “insabbiamento” durerebbe quanto un cubetto di ghiaccio esposto al sole di luglio.

La nostra azienda lavora sul territorio sammarinese e in Italia e quindi, tutti i giorni, si trova a confrontarsi con i “volumi” delle diverse tipologie di rifiuto. Come per la carta e gli imballaggi (ne abbiamo parlato in questa rubrica poco tempo fa), anche i RAEE sono in difficoltà. Prima di entrare nei dettagli e nei prezzi, facciamo un volo radente sui cinque sottoinsiemi che formano la grande famiglia dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche: per “R 1” (freddo e clima) si intendono frigoriferi, condizionatori, congelatori, eccetera. In “R2” (grandi bianchi) rientrano lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, cappe, forni, eccetera; “R3” sono i televisori e i monitor (gli schermi a tubo catodico ma anche, LCD o plasma). I piccoli elettrodomestici (il ferro da stiro, l’aspirapolvere, il frullatore, il ventilatore, i telefoni, gli apparecchi di illuminazione, i pannelli fotovoltaici) sono accorpati nella classe “R4.” Infine gli “R 5”, le sorgenti luminose quali lampadine a basso consumo, lampade e led, lampade a neon, lampade fluorescenti, eccetera. Se i “grandi bianchi” sino allo scorso anno potevano avere un valore di mercato anche di 80 o 100 euro alla tonnellata, oggi i listini

parlano di circa 20 euro a tonnellata, non di più. Altra categoria che è crollata è quella che agglomera gli “R4”, passati da 120-140 euro a tonnellata di poco tempo fa agli attuali 30 o 40 euro. Due esempi concreti che ci aiutano a capire in che misura si siano contratti i prezzi legati al recupero di alcuni materiali. Per cercare di limitare il surplus di rifiuti RAEE la normativa UE ha imposto alle imprese produttrici di immettere nel mercato materiali che durino di più, almeno 4 o 5 anni. Per tanti prodotti elettronici (frigoriferi e lavastoviglie) le parti di ricambio devono essere disponibili per 7 anni mentre si sale a 10 anni per le lavatrici. Chiudo con un piccolo ma sentito consiglio: non perdetevi le prossime rubriche perché parleremo dei rilevamenti radiometrici che misurano la radioattività terrestre nei rifiuti. Mirkare Manzi


E conomia

FIXING - Anno XXVII - n.40 - Venerdì 1 Novembre 2019

A fine giugno 2019 i fondi comuni di diritto sammarinese attivi e gestiti dalle tre Società di Gestione (SG) erano n. 20, di cui n. 4 istituiti ai sensi di specifici decreti-legge nell’ambito di operazioni di ristrutturazione bancarie, di tipo chiuso e riservati esclusivamente alle banche sammarinesi, con attivi riconducibili prevalentemente a crediti deteriorati. È quanto riporta il Bollettino informativo di Banca Centrale della Repubblica di San Marino del secondo trimestre 2019. Il patrimonio netto dei citati n. 20 fondi risultava pari a 201,8 milioni, rispetto ai. L’aumento delle masse gestite è riconducibile prevalentemente a una società di gestione, relativamente a fondi di tipo aperto. Del citato importo di 201,8 milioni, la parte riferita ai menzionati 4 fondi di crediti è pari a 94,6 milioni. Le società finanziarie e fiduciarie Al 30 giugno 2019 il comparto delle società finanziarie/ fiduciarie risulta composto da n. 3 operatori. L’ammontare dell’attivo del citato comparto, al 30 giugno 2019, è pari a 128,9 milioni (- 3,2 milioni rispetto al trimestre precedente). Gli impieghi lordi si attestano a 100,6 milioni, in diminuzione di 1,7 milioni rispetto al trimestre precedente, mentre le sofferenze lorde, pari a 81,2 milioni, ri-

5

A giugno le società finanziarie e fiduciarie del territorio risultavano composte da 3 operatori

Banca Centrale: cresce il patrimonio netto dei fondi Ha superato i 200 milioni, era di poco meno di 180 milioni di euro a marzo 2019

Radio 24 News - “24 Mattino”

Matteo Salvini (Lega): ”Mario Draghi? Se cade Giuseppe Conte c’è il voto” Radio 24 Il Sole 24 Ore www.radio24.ilsole24ore.com

sultano in calo di 1,8 milioni. A valori netti, gli impieghi si attestano a 72,3 milioni (-1,8 milioni), di cui 53,8 milioni riferiti a crediti in sofferenza. Le altre componenti dell’attivo non registrano sostanziali variazioni. Dal lato del passivo, si registra la diminuzione dei Debiti verso enti creditizi, che passano da 98,5 a 95,4 milioni (-3,1%). Il patrimonio netto si attesta a 28 milioni (-0,4%). Al 30 giugno 2019 n. 2 intermediari del comparto

finanziarie/fiduciarie presentano volumi di attività fiduciaria, per un totale di 63,7 milioni, in calo di 5,2 milioni rispetto al trimestre precedente. L’ammontare relativo al comparto delle società finanziarie/fiduciarie rappresenta il 40,5% del totale dell’attività fiduciaria, tenuto conto che la restante parte, gestita dagli istituti di credito, si attesta a 93,5 milioni, in diminuzione anch’essa di 2,3 milioni.

Su alcuni giornali si scrive che Di Maio sarebbe tentato di far cadere Conte per tornare al governo con lei, è un’ipotesi anche per lei? “Ma figurarsi, Non so chi abbia scritto questa sciocchezza ma è l’ultima cosa a cui penso”. Così Matteo Salvini, leader della Lega, oggi a 24Mattino su Radio 24 risponde alle domande di Simone Spetia e Maria Latella. Alla domanda su un Governo Draghi, ipotesi evocata da Giancarlo Gior-

getti dice: “In democrazia un presidente del consiglio calato dall’alto non è rispettoso della Costituzione e degli italiani e poi è anche sciocco fare il totonomi dopo Conte. Questo non è un governo che rappresenta il popolo italiano, ma mi rifiuto di pensare ad altre alternative che non siano le elezioni”. A chi gli fa notare che il candidato di Alternative fuer Deutschland ha assunto delle posizioni sull’O-

locausto, Salvini risponde: “Nel 2019 c’è davvero chi nega l’olocausto? Per metà dei giornali italiani anche io sono nazista, fascista”.


6

di Daniele Bartolucci

“IVA, approfondire per scegliere”. Questo il titolo del convegno che si è svolto venerdì 25 ottobre, alla Sala Montelupo di Domagnano, a cui sono stati invitati tutti gli stakeholder sammarinesi, dai rappresentanti dei partiti e movimenti politici a quelli delle altre associazioni di categoria, oltre che dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, che ha accreditato l’evento per i crediti formativi ai propri iscritti. L’attenzione sul tema è massima, tanto che la sala era gremita e i 150 posti sono andati esauriti già alcuni giorni prima. “Il capitolo delle imposte indirette è fondamentale per tutto il Paese, perché la scelta di quale sistema attuare ne determinerà il futuro”, spiega il Segretario Generale di ANIS, William Vagnini. “Per questo motivo abbiamo deciso di organizzare un seminario di approfondimento sullo strumento IVA, perché tutti possano valutarlo al meglio, senza preconcetti. In tal senso abbiamo chiesto la collaborazione del Dottor Giampaolo Giuliani, uno dei maggiori esperti a livello nazionale sulla disciplina dell’IVA in Italia (già docente presso la Scuola superiore di Economia e delle finanze a Roma, Esperto del Sole 24 Ore, ndr), ma che conosce profondamente anche il sistema sam-

Aistema S ttualitàPaese

FIXING FIXING - Anno - Anno XXVIIXXII - n.40 - n.22 - Venerdì - Venerdì 1 Novembre 6 Giugno 2019 2014

Due obiettivi: far cadere i preconcetti sull’imposta sui consumi e approfondire le sue potenzialità una v

ANIS: “Basta pregiudizi sull’IVA

Successo per il seminario formativo con il Dott. Giuliani: esauriti i 150 posti a disposizion

marinese”. “Né buona né cattiva dipenda da come la si usa” Il Dott. Giuliani, dopo una breve ma efficace cronistoria dell’IVA, riepilogando le motivazioni tecniche e politiche per cui oggi oltre 150 Paesi nel mondo l’hanno adottata, l’ha messa a confronto con l’imposta monofase samma-

rinese, allargando l’orizzonte all’Unione Europea e ai suoi meccanismi - sia quelli di oggi che quelli futuri - a cui San Marino deve guardare con attenzione. “Questo convegno”, ha spiegato il Dott. Giuliani, “nel quale sarà lasciato molto spazio al dibattito e alle domande che perverranno dai partecipanti, si pone come obiettivo

principale di mettere in chiaro le caratteristiche di questa imposta. La speranza è di fare cadere in questo modo i tanti equivoci che ne hanno accompagnato da sempre le accese discussioni per una sua eventuale introduzione in San Marino”. “L’IVA non è né buona né cattiva”, ha ribadito più volte, esemplificando il tutto con l’aeroplano:

E ditoriale

“Un aereo è un mezzo per spostare cose e persone da un posto all’altro, se porta delle bombe per la guerra è un conto, ma un altro è se porta aiuti umanitari”. Il concetto, compreso molto bene dalla platea, riporta la discussione all’origine: “L’IVA è un’imposta sui consumi e una delle sue caratteristiche principali è la trasparenza e la neu-

tralità per gli operatori”, ricorda il Dottor Giuliani, “per cui una volta comprese le potenzialità dello strumento e le possibili applicazioni è relativamente facile comprenderne le ricadute sull’economia del Paese e dunque fare delle scelte ponderate che naturalmente spettano alla politica”. Sullo strumento, quindi, non possono es-

Una Finanziaria che contenga gli interventi necessari per dare una prospettiva al Paese Segue dalla prima

(...) di un progetto di Legge che contenga una serie di interventi – anche difficili e forse impopolari, ma che devono essere comunque prese - in grado di dare finalmente una prospettiva al Paese. Se si vuole dare un senso a questo mese (o poco più) di “attesa” che ci separa dalle elezioni, servono decisioni

forti, condivisione e senso di responsabilità. La politica si mostrerà final-

mente matura o rimanderà ancora una volta? Alessandro Carli


S istema A ttualità Paese

FIXING - Anno XXVII XXII - -n.22 n.40- -Venerdì Venerdì6 1Giugno Novembre 20142019

7

volta “tarata” sul sistema sammarinese, anche prevedendo tutele per alcuni settori

A, non possiamo isolarci”

ne, diversi gli interventi a favore del superamento dell’attuale monofase

serci dubbi o critiche, ma appunto solo pregiudizi, spesso motivati dalla non piena conoscenza dell’IVA o, legittimamente, la resistenza al cambiamento. Un cambiamento che comunque all’esterno è già avvenuto e continua ad avvenire: Nel 2021, ad esempio, entreranno in vigore nella UE nuove Direttive in materia di imposta sul valore aggiunto in tema di vendite a distanza e per San Marino queste novità determineranno importanti cambiamenti”. Cambiamenti che vanno anticipati, anche monitorando l’evolversi di leggi, normative e direttive UE, altrimenti, ha messo in guardia il Dott. Giuliani, “rischiate solo di subirli”. “Basta pregiudizi no al doppio binario” “Molto spazio”, prosegue Vagnini, “è stato riservato poi alle domande dal pubblico, a cui il Dott. Giuliani ha risposto rimarcando sempre il proprio ruolo tecnico, ma proprio per questo ancora più efficace nel far cadere uno ad uno i pregiudizi sull’IVA, a iniziare dall’automatismo secondo cui ci sarebbe un aumento dei prezzi. E’ impossibile stabilirlo a priori, perché non si conoscono né la base imponibile né le aliquote, che sono prerogativa della politica, di chi governa il Paese”. Facendo sue le spiegazioni tecniche di Giuliani, anche Vagnini ricorda che il Governo del Paese “potrebbe scegliere di ‘fare cassa’ tenendo le aliquote alte - anche se, come ha spiegato il Dott. Giulia-

ni, nel caso specifico di San Marino sarebbe controproducente perché penalizzando i consumi interni sarebbe molto semplice rifornirsi fuori confine e quindi si avrebbe un minore gettito – oppure potrebbe scegliere di favorire l’economia, applicandole in maniera molto competitiva rispetto all’esterno”. Che è poi l’ipotesi che le categorie economiche potrebbero spingere, anche per recuperare competitività sui prezzi, anche per il commercio interno, oggi in difficoltà. “Stesso discorso”, prosegue Vagnini, “sul cosiddetto doppio binario, a cui ancora qualcuno si appella: sarebbe assurdo”, chiosa il Segretario Generale dell’ANIS, “di fronte all’esigenza di semplificare e ridurre la macchina burocratica tenere in piedi una struttura desueta come quella della monofase e costruirci di fianco anche quella dell’IVA”. Notoriamente tale ipotesi (IVA per le esportazioni e monofase per il mercato interno) è caldeggiata da alcune categorie economiche, che per natura e operatività non hanno l’esigenza dell’esportazione, ad esempio: “Comprendiamo l’esigenza di tutelare alcuni settori e servizi”, spiega Vagnini, “ma la soluzione, come ha spiegato il Dott. Giuliani, è già prevista dall’IVA, con le franchigie, le aliquote agevolate ed eventualmente dei regimi forfettari transitori”. Tradotto, il sistema IVA, se realmente tarato sulla realtà sammarinese, potrebbe garantire comunque certe tutele ai settori più coinvolti nei consumi interni, evitando al tempo stesso che gli altri settori vengano penalizzati dal mantenimento della monofase, considerato ormai dalla maggior parte degli operatori (interni e soprattutto esterni) un sistema vecchio e poco efficace sul mercato internazionale a cui San Marino si riferisce. “Burocrazia e procedure obsolete, siamo indietro” Molte le critiche anche dei singoli commercialisti presenti, che sono intervenuti per chiedere spiegazioni ma anche riguardo alle attuali procedure burocratiche e al-

le carenze del sistema sammarinese, come ad esempio la fatturazione elettronica. “Condividiamo la loro preoccupazione che tale arretratezza rispetto ai competitor penalizzi l’intera economia”, commenta la Presidente di ANIS, Neni Rossini. “Per

questo non può più essere in discussione l’IVA e lo abbiamo ribadito anche negli incontri con tutti i partiti e movimenti politici candidati alle elezioni. Abbiamo voluto, ancora una volta, cercare di rimuovere tutti i pregiudizi su questo strumento, che in-

vece potrebbe rilanciare la nostra economia, riportandoci su quel percorso di armonizzazione con l’Unione Europea che è il nostro principale mercato di riferimento, semplificando l’interscambio commerciale e renderci più competitivi di oggi.

Abbiamo già perso molta strada e non possiamo permetterci di isolarci ancora di più. Il confronto che è scaturito da questa giornata è stato sicuramente molto positivo e ci induce a promuovere altri momenti di incontro e approfondimento”.


8

Il 1 novembre si apre ufficialmente la presidenza di Christine Lagarde alla guida della Banca centrale europea al posto di Mario Draghi. “È il momento di avere più Europa, non meno. Ci serve un’Europa più forte” ha detto Draghi in occasione della cerimonia di commiato. “In un mondo globalizzato condividere la sovranità vuol dire guadagnare sovranità. può essere raggiunto da un singolo Paese da solo. Il mio obiettivo è sempre stato quello di rispettare il mandato sancito dal Trattato, perseguito in totale indipendenza e portato avanti attraverso un’istituzione che è diventata una moderna banca centrale in grado di gestire qualsiasi sfida”. Draghi ha poi consegnato la campanella a Lagarde con una battuta: “In otto anni non l’ho mai usata una volta”. Il presidente uscente della Bce, Mario Draghi ha poi speso parole di ringraziamento al Presidente francese Emmanuel Macron, a quello italiano Sergio Mattarella e alla cancelliera tedesca Angela Merkel perché hanno saputo respingere “con forza le voci illiberali che ci avrebbero fatto voltare le spalle all’integrazione europea”. Draghi ha rimarcato come i Capi di Stato abbiano “appoggiato” le scelte della BCE in un momento in cui altre banche centrali devono affrontare pressioni politiche sempre più forti”. Il presidente Bce ha difeso si-

E conomia

FIXING - Anno XXVII - n.40 - Venerdì 1 Novembre 2019

Tutto il Vecchio Continente ha elogiato il lavoro svolto dall’ex Presidente

“E’ il momento di avere più Europa, non meno” BCE: le parole di Draghi durante il passaggio di consegne a Lagarde

no all’ultimo i tassi negativi, uno dei punti più controversi delle politiche della Banca Centrale degli ultimi anni: “Il giudizio complessivo sui tassi negativi è positivo. I miglioramenti dell’economia hanno più che bilanciato gli effetti indesiderati negativi. Mi sento come una persona che ha cercato di rispettare il mandato nel modo migliore

possibile. Questo è parte della nostra eredità: non mollare mai. Certamente è stata una esperienza molto intensa, profonda e affascinante. Porto questo con me”. Poi c’è il futuro, ma su questo Draghi ha glissato con una battuta: “Chiedete a mia moglie”. La neo presidente Lagarde ha citato “Anthem”, una canzone di Leonard Cohen “che dal

mio punto di vista corrisponde bene a quello che hai fatto. ‘Ring the bells that still can ring. Forget your perfect offering. There is a crack in in everything. That’s how the light gets in’ (Suona le campane che ancora possono suonare. Dimentica la tua offerta perfetta. C’è una crepa in ogni cosa. È così che entra la luce)”. “Oggi possiamo dire che il si-

stema economico europeo è più solido”. È il bilancio tratto da Sergio Mattarella. “L’occupazione è cresciuta ed è mediamente più alta che nel 1999. Il sistema bancario, sotto la supervisione unica europea, è più compatto. L’integrazione tra le economie, e quindi la convergenza tra gli Stati Membri, è elevata, ma soprattutto – e questo rappresenta uno dei più grandi risultati di questi anni – il sostegno popolare all’Euro è tornato a essere particolarmente alto” ha spiegato il Presidente della Repubblica. Per completare il cantiere europeo serve, nel contesto attuale, un cambio di passo, anche da parte del Parlamento europeo. “Non possiamo dimenticare – così ancora Mattarella – che la competizione con le grandi aree economiche del mondo è divenuta fortissima, che la dimensione è – ancor più che in

S torie di imprenditori

passato – elemento imprescindibile per poter influenzare il corso degli avvenimenti a tutela della nostra società e dei nostri cittadini. Completare il ‘cantiere europeo’ diviene – nell’attuale contesto – necessità esistenziale se l’Unione intende concretamente divenire ‘attore globale’. Il presidente della Repubblica aggiunge: “la quantità e la qualità dei passaggi e degli interventi necessari per far fronte alla nuova condizione internazionale ha bisogno di un ulteriore e responsabile ‘cambio di passo’, al quale non può essere estraneo il Parlamento europeo, espressione dei popoli europei”. “Grazie mille Mario, hai reso un gran servizio all’Europa”. Così il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, che non era presente a Francoforte e si è rivolto a Draghi con un tweet, ha definito l’ex numero uno della Banca centrale europea “un eminente presidente della BCE, un vero maestro della politica monetaria europea. Mario – ha scritto Juncker – resterà colui che con poche parole, ‘whatever it takes’, è stato capace di instillare calma e fiducia, con pragmatismo e diligenza ha assicurato la stabilità della nostra moneta unica e ha contribuito alla creazione di lavoro e alla crescita in molti dei nostri stati membri. Grazie Mario”, ha concluso.

Fondazione Cino Mularoni, Stefania Leardini e Sergio Barducci ospiti del Lions Club

“Una vita piena di futuro”. E’ questo il titolo del libro all’ultimo meeting del Lions Club San Marino Undistricted. Su invito del Presidente Marco Giancarlo Rossini, Stefania Leardini Mularoni, Presidente della Fondazione Cino Mularoni e l’autore Sergio Barducci, hanno presentato ai soci la storia del fondatore del Gruppo Del Conca. Molto legato alla moglie Edda, che lo seguì negli Stati Uniti dal 1949 al 1959 e al fratello Corrado, con il quale condivise tutte le sue scelte imprenditoriali, Cino Mularoni si dimostrò fin da giovane molto intraprendente e i suoi successi sono la dimostrazione di questa sua qualità. Rientrato in patria affina ulteriormente le sue doti di imprenditore e getta le basi di quello che nel tempo diventerà “Ceramica

del Conca”, un importante gruppo industriale, leader sui mercati internazionali con stabilimenti di produzione in Italia e in Usa. La Fondazione a lui intitolata fu istituita dopo la sua morte avvenuta nel 1992 e in questi anni ha realizzato numerose iniziative volte a far conoscere, alle nuove generazioni, la ceramica artistica sammarinese dagli anni 30 al dopoguerra. Un settore trainante dell’economia di quegli anni assieme a quello del turismo,

che ha portato la Repubblica di San Marino in tutto il mondo e che, grazie allo spirito imprenditoriale dei sammarinesi, ha fatto sì che nascessero numerosi laboratori di ceramisti che hanno dato vita alle più svariate creazioni. Sono trascorsi 40 anni dalla fondazione del Gruppo del Conca e il sogno del suo fondatore continua ad andare avanti e ad espandersi grazie alla terza generazione della famiglia Mularoni alla sua Direzione.


La guerra vista da Renato Guttuso L’olio su carta intitolato “La resa” (1945) fu acquistato da San Marino nel 1979 a seguito di “Antologia di disegno”, mostra personale del maestro siciliano ospitata a Palazzo del Turismo nell’estate del 1975 di Alessandro Carli

“La pittura è il mio mestiere. Cioè è il mio mestiere ed il mio modo di avere rapporto con il mondo. Vorrei essere appassionato e semplice, audace e non esagerato. Vorrei arrivare alla totale libertà in arte, libertà che, come nella vita, consiste nella verità”. Renato Guttuso, 1957. Pittore (ma anche politico), secondo alcuni critici “impropriamente indicato come esponente del realismo socialista” ma certamente protagonista della pittura neorealista italiana che si espresse negli artisti del “Fronte Nuovo delle Arti”, citato anche in un pezzo di Fabrizio De André (ne “La canzone del padre” canta “E i miei alibi prendono fuoco, / Il Guttuso ancora da autenticare” facendo probabilmente riferimento suo dipinto “I funerali di Togliatti”), da 40 anni “vive” anche in Repubblica. “La resa”, olio su carta acquistato nel 1979 Tra le opere esposte all’interno della Galleria Nazione San Marino difatti c’è anche “La resa” di Renato Guttuso, un olio su carta intelata che il Titano acquisì nel 1979 a seguito della mostra personale dell’artista intitolata “Antologia di Disegni” e che fu ospitata a Palazzo del Turismo dal 26 agosto al 30 settembre 1975. La vita del Maestro Autore fondamentale nella storia dell’arte italiana del Secondo Dopoguerra, Renato Guttuso caratterizza la propria ricerca per un preciso impegno di cara ere politico e sociale all’interno di tu a la sua poetica, ispirata alla pittura europea realista e d’avanguardia, segnata da autori come Courbet e Picasso. L’opera in oggetto si riferisce chiaramente alla tragica ne della Seconda Guerra Mondiale e la guerra civile tra partigiani e fascisti consumata sul suolo italiano. Guttuso già nel 1938 denuncia apertamente i crimini del

regime spagnolo franchista, dipingendo la fucilazione del noto poeta Federico Garcia Lorca. Nel 1940 si iscrive al Partito Comunista Italiano, allora clandestino, mentre nel 1943 ne disegna il simbolo. “La Resa” è del 1945, l’anno della Liberazione. L’opera è confrontabile con i bozzetti, dipinti su carta, che Renato Guttuso realizza durante la guerra in modo clandestino, in cui ritrae repressioni fasciste. L’artista, infatti, vive da protagonista la guerra partigiana in qualità di ufficiale di collegamento tra il comando romano delle Brigate Garibaldi e il fronte della Marsica. Nel 1943 realizza la collezione di disegni intitolata “Massacri” che confluirà nel corpo di disegni “Gott mit uns”, che significa, in tedesco, “Dio è con noi” (la scritta incisa sulla fibbia d’acciaio dei soldati nazisti e delle SS), pubblicati nel 1944 dal Saggiatore. Guttuso anche dopo il periodo della Resistenza, continuerà per gran parte della sua carriera un’attività militante di denuncia dello stato di oppressione dell’uomo, affrontando tematiche sempre attuali e simili: le atrocità della guerra, i fucilati, le condizioni dei lavoratori, la sopraffazione mafiosa, con responsabilità storica e sociale e nello stesso tempo universale. La sua arte, legata all’espressionismo, fu caratterizzata anche dal forte impegno sociale, che lo portò anche all’esperienza politica come senatore del Partito Comunista Italiano per due legislature, durante la segreteria di Enrico Berlinguer. L’arte sociale di Guttuso Nel 1933 abbandonò definitivamente gli studi universitari per dedicarsi alla sola pittura e si trasferì a Roma. Nel 1935 a Milano per il servizio militare conobbe Manzù, Birolli, Fontana, Antonio Banfi. Nel lungo soggiorno di tre anni a Milano, nel corso dei

quali non mancava però di tornare in estate a Bagheria, maturò l’arte “sociale” di Guttuso, con un impegno morale e politico via via più scoperto, che si rivelava in quadri come “Fucilazione in Campagna”, fra il ‘37 e il ‘38, “Fuga dall’Etna” in due stesure, per poi consacrarsi alcuni anni dopo in opere rappresentative della massima espressione del realismo sociale di Guttuso come “La Spiaggia” (1955) e “Carretti a Bagheria” (1956). Le sue amicizie eccellenti Nel 1937 si trasferì definitivamente a Roma, con studio in via Pompeo Magno dove, per l’esuberanza di vita, l’amico Mazzacurati lo soprannominò scherzosamente “Sfrenato Guttuso” e frequentò l’ambiente artistico romano di tendenza antinovecentista: Alberto Ziveri, Antonietta Raphael, Mario Mafai, Marino Mazzacurati, Pericle Fazzini, Corrado Cagli, Toti Scialoja, Filiberto Sbardella, e si tenne anche in contatto col gruppo milanese di Ernesto Treccani, Giacomo Manzù e Aligi Sassu. Il dipinto che gli diede la fama, fra mille polemiche da parte anche del clero e del fascio, poiché sotto il soggetto sacro denunziava gli orrori della guerra, fu “La Crocifissione” (1940). Di esso Guttuso ha scritto nel suo Diario che è “... il simbolo di tutti coloro che subiscono oltraggio, carcere, supplizio per le loro idee” con il quale al Premio Bergamo siglava la sua nuova stagione. L’artista non cesserà mai di lavorare in anni difficili come quelli della guerra e alternava, specie nelle nature morte, gli oggetti delle case umili della sua terra, a squarci di paesaggio del golfo di Palermo a una collezione di disegni intitolata “Massacri”, che circolarono clandestinamente, dato che ritraevano le repressioni naziste, come quello dedicato alle Fosse Ardeatine.


10

S peciale Cultura

FIXING - Anno XXVII - n.40 - Venerdì 1 Novembre 2019

Ai loro lati una tendina si apre su un paesaggio in cui appare il Titano

Il dipinto ritrovato: due angeli Ottocenteschi Si trova a Borgo Maggiore ed è stato restaurato da Venturini e Malpeli Nell’antico cuore di Borgo Maggiore è stato riportato alla luce un dipinto murale di metà 800 rimasto, per lungo tempo, nascosto sotto vari strati di vernice. L’inaspettata rivelazione e il conseguente restauro è avvenuto grazie alla tenacia e al paziente lavoro di Graziella Venturini ed Anna Malpeli, restauratrici degli Istituti Culturali-Musei di Stato. Nel settembre del 2018, le operatrici stavano operando al restauro del dipinto murale su gesso, probabilmente raffigurante una Madonna. L’immagine sacra si trova sulla porzione di parete sovrastante l’arco, sotto il loggiato della Piazza di Sopra a Borgo Maggiore. Realizzata

all’inizio del ‘900, racchiusa in una cornice rotonda in gesso murato, essa versava in pessime condizioni. Dopo le

operazioni di restauro (consolidamento, stuccatura delle lacune e ritocco pittorico) e per conferire il giusto decoro

C onsorzio Terra di San Marino

al dipinto, le operatrici hanno ritenuto necessario tinteggiare la parete che ospita la raffigurazione. Procedendo

alla obbligatoria rimozione delle porzioni di vecchia tinteggiatura hanno scoperto con grande sorpresa le tracce di un dipinto sottostante. In seguito ai sondaggi tecnici e analisi di laboratorio sulle vernici, le restauratrici hanno rimosso diversi strati di tintura riportando alla luce un’opera pittorica di cui si era persa memoria. Oggi restaurato e restituito alla comunità il dipinto si presenta con la tutta la sua grazia e la sua piacevolezza: due angeli speculari e paffuti sorreggono offerenti il tondo che racchiude la sacra raffigurazione. Di modesta esecuzione, presumibilmente andò a sostituire l’elemento che originariamente veniva sorretto dai

Olive e olio, è partita la raccolta. Flavio Benedettini: “Meno quantità rispetto allo scorso anno ma la qualità è ottima, avremo un prodotto molto fenolico”

“Ci vogliono i riti” disse la volpe. “Che cos’è un rito?” disse il piccolo principe. “Anche questa è una cosa da tempo dimenticata”, disse la volpe. “È quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora dalle altre ore”. (Antoine de SaintExupéry). San Marino, 25 ottobre 2019. Sono le ore 14.50. Davanti al frantoio della Cooperativa Olivicoltori Sammarinesi il Presidente Flavio Benedettini ascolta divertito il racconto, in dialetto sammarinese, di una persona: una filastrocca imparata 40 anni fa. Il tutto mentre all’interno della struttura si sentono i macchinari lavorare. Il cielo è grigio, coperto, ma non è freddo. Nell’aria si sparge il profumo tipico e riconoscibile dell’olio. “La consegna delle olive è sempre un momento di festa. Si ride, si scherza, si improvvisano piccoli spettacoli, orazioni antiche, battute di spirito - spiega Flavio Benedettini -. Succedeva così anche decenni fa: in fondo l’animo delle persone è

rimasto lo stesso, genuino”. Un rito necessita attenzione e rispetto: aspettiamo la fine della lirica prima di chiedere al Presidente della COS una prima impressione sulla stagione 2019 della raccolta delle olive. “Siamo poco più in là della metà dei lavori: quest’anno ab-

biamo iniziato l’8 ottobre e proseguiremo sino al 10 o al 15 novembre” racconta mentre imbottiglia mezzo litro di olio. “La produzione rispetto allo scorso anno è quantitativamente inferiore. È mancata l’allegagione del fiore e quindi la trasformazione in frutto, quella fase

vitale del ciclo delle piante in cui i fiori presenti al termine della fioritura ‘allegano’ e si evolvono in frutticini. Eravamo comunque preparati, è abbastanza naturale nel ciclo di questa pianta”. Anche nel 2019 il coinquilino meno apprezzato dagli olivicoltori – la mosca – ha

fatto visita ai circa 100 ettari coltivati dai 330-340 soci della Cooperativa Olivicoltori Sammarinesi. Il risultato lo esplicita lo stesso Presidente: “Avremo quindi olive sane dalle quali si otterrà ‘l’olio extra vergine’ del Consorzio Terra di San Marino, mentre le olive intaccate dall’insetto, verranno indirizzate per altre produzioni”. Mancano ancora diversi giorni dalla chiusura del frantoio ma Flavio fa già una prima stima sulla produzione 2019. “Dovremmo arrivare a circa 50 quintali di olio” ci dice prima di soffermarsi sulla varietà delle olive. “Da qualche anno ai ‘classici’ Leccino e al Frantoio si sono affiancate altre piante, più tradizionali: Sursina, Brugnola e Brisighella, per esempio. Sono varietà più tradizionali e storiche: hanno sviluppato nel tempo una resistenza importante sia agli agenti atmosferici che agli attacchi degli insetti o alle malattie. La natura ci dà spesso una lezione di biodiversità”. Come detto, la produzione è

due angeli. Poteva forse essere una formella in ceramica o parte della stessa pittura poi tagliata e asportata. Accanto agli angeli due vitrei vasi di fiori, alle loro spalle un piccolo muretto e un sipario creano un effetto finestra che lascia intravvedere un paesaggio collinare in cui ci appare anche il Monte Titano. Ora, con la consulenza del prof. Alessandro Marchi, storico dell’arte e raffinato e solido conoscitore della pittura e della scultura romagnole e marchigiane, gli esperti della Biblioteca e Archivio di Stato degli Istituti Culturali hanno dato avvio a ricerche storicoartistiche per cercare di recuperare l’autore del dipinto e l’eventuale committenza.

Rubrica periodica a cura del Consorzio Terra di San Marino tel.(00378)0549-902617 Fax.(00378)0549-906278 mail to: consorzioterradisanmarino@ omniway.sm

inferiore a quella del 2018. Un “calo” che si riverbera anche negli orari di lavoro del frantoio: non più – come è capitato in passato – un’apertura h 24 bensì con qualche “pausa”, anche la notte. “Apriamo tra le cinque e le sette del mattino e chiudiamo tra le 20 e le 22”. Quali sono le caratteristiche dell’olio extra-vergine di oliva Consorzio Terra di San Marino di quest’anno? “Molto ‘carico’ direi, piuttosto fenolico. Le piante hanno un meccanismo naturale di protezione del frutto per impedire l’ossidazione. Danno all’oliva un vestito su misura” conclude Flavio Benedettini.


S peciale Cultura

FIXING - Anno XXVII - n.40 - Venerdì 1 Novembre 2019

11

Il futuro regista premio Oscar girò un documentario sulla vita del Maestro

Un vecchio e un bambino si presero per la mano... Non parliamo di Guccini ma di Guttuso (70 anni) e di Tornatore (26) di Simona Bisacchi

Nel 1982, un ragazzo di ventisei anni, che si faceva chiamare Peppuccio, realizzò un documentario dedicato a Renato Guttuso, all’epoca settantenne. Il ragazzo e il pittore erano entrambi siciliani. Entrambi di Bagheria. Peppuccio avrebbe iniziato solo più tardi la sua carriera di regista cinematografico, arrivando a ricevere l’Oscar per “Nuovo cinema Paradiso”. Ma in quel momento Giuseppe Tornatore era il giovane ideatore e regista delle due puntate di “Diario di Guttuso”, in cui il pittore raccontava il suo lavoro, la sua Sicilia, la sua poetica. Un documentario che merita di essere visto non solo per conoscere qualcosa di più dell’artista, ma per poterlo guardare negli occhi. Per poter afferrare quello sguardo sovraccarico della malinconia e dell’irruenza di chi - come lui stesso ha dichiarato - ha passato tutta la vita a dipingere al meglio che poteva, nel bene e nel male, credendoci fino in fondo, fino all’errore. Un artista parla solo delle cose che conosce, secondo Re-

M usica

nato Guttuso. Parla delle cose che sa. Delle cose con cui ha vissuto una comunione profonda da sempre. “Pirandello ha raccontato i pettegolezzi della farmacia di Porto Empedocle e questi li hanno capiti in Alaska, in Giappone. Sempre, quando si dice qualcosa di vero, di profondo, questo diventa universale, perché il cuore umano ha una parte universale”. Un’universalità che abita

nell’uomo e che permette all’uomo di progredire. Perché, nelle parole dell’artista, anche il concetto di progresso non prescinde dalla profondità, dall’umanità, dalla presa di coscienza del singolo che diventa poi patrimonio comune. “Il progresso si aiuta sia con le azioni dirette, ma soprattutto con le azioni indirette, cioè con la verità che tu sei capace di scoprire nella realtà, con quello che tu scopri di profondo - questo sottolinea

Simona B. Lenic scrittrice, autrice di “Setalux” libro candidato al 51° Premio Bancarellino Su San Marino Fixing scrive di libri, letture e lettori.

Al teatro “Nuovo” di Dogana si canta per la ricerca medica Due artisti, due band per una voce sola: quella della beneficenza: il 30 novembre al teatro Nuovo di Dogana è in programma un concerto in favore dell’Associazione FOP Italia onlus, impegnata nella ricerca della cura di una malattia rara, la Fibrodisplasia Ossificante Progressiva che conta pochissimi casi in tutta in Italia e uno solo a San Marino. Si esibiranno Cinzia Pacifico (che omaggerà Loredana Bertè e Mia Martini) e Fabrizio Pregnolato che, assieme

il pittore siciliano - Quando tu scopri qualcosa di profondo, aiuti il progresso anche se immediatamente questo non dà frutto”. La verità così si spoglia di ogni astrattismo, per diventare una meta da raggiungere attraverso la realtà, attraverso la vita vissuta senza fermarsi alla superficie, senza accontentarsi delle risposte più comode. “Guardando dentro al tuo petto, come diceva Giacomo Leopardi, tu guardi anche nel petto degli altri e riesci a dire delle cose che sono di tutti, che sono comuni, sono semplici, sono elementari ma le riesci a fissare in un modo tale che possono valere anche per altri. E dopo di te, speriamo”. Nel documentario, spezzoni di filmati delle teche Rai si alternano all’intervista di Giuseppe Tornatore a Renato Guttuso, per raccontarci quanto sia scomoda, sempre all’erta, ma piena di immagini e colori, la vita di chi - “nel bene e nel male”, “credendoci fino in fondo” - cerca di fare del proprio mestiere, della propria esistenza o della propria giornata un’opera d’arte. Un’opera d’arte.

La TOP FIVE di Fixing

1

2

ai Funky Gallo, proporrà invece i pezzi di Zucchero. Il costo del biglietto è di 10 euro, per info e prenotazioni: Fabrizio (333.5224149) e Cinzia (335.8233730).

Lungo petalo di mare (Isabelle Allende) Feltrinelli € 19,50 La misura del tempo (G. Carofiglio)

Einaudi € 18

3

La scuola di pizze in faccia... (Zerocalcare) Bao Publishing € 22

4

Il colibrì (S. Veronesi) La nave di Teseo € 20

5

Rien ne va plus (A. Manzini) Sellerio € 14

S an Marino

Galleria Nazionale: open call per la sezione “Portfolio” La Galleria Nazionale San Marino indice una “Open call” dedicata alla Sezione “Portfolio” dell’Archivio Performativo, rivolta agli artisti sammarinesi e/o residenti, di tutte le discipline (Arti visive, Musica, Teatro), ai ricercatori e ai curatori professionisti, con una produzione culturale o artistica regolare. Tutti i portfolio raccolti andranno a costituire la Sezione Portfolio dell’Archivio Performativo del Museo – Galleria Nazionale, a disposizione dei visitatori - critici, direttori di musei, galleristi, studiosi, docenti, studenti, pubblico internazionale e turistico. Verranno quindi realizzate a cura della Galleria Nazionale delle attività di selezione, presentazione e di lettura dei portfolio all’interno delle attività educative, formative, artistiche e culturali in programma all’interno della Galleria, come: visite guidate, didattica per le scuole, conferenze, piccole mostre e performance. Per aderire inviare il proprio portfolio via e – mail a: gallerianazionale@pa.sm e/o prendere un appuntamento contattando lo staff della Galleria Nazionale al 0549.8888244. Il portfolio dovrà contenere: immagini e testi che descrivono brevemente il lavoro artistico e/o culturale già realizzato, la propria particolare idea di ricerca, un brevissimo statement e il curriculum. Il portfolio dovrà essere in formato cartaceo preferibilmente plastificato e non superare le seguenti misure: cm 28 x 22, costa spessore 1 cm. Al portfolio potrà essere allegato un cdrom di video e immagini. Il portfolio una

volta consegnato dovrà essere periodicamente aggiornato a cura dell’autore. L’Archivio Performativo della Galleria Nazionale è uno spazio aperto, centrale per la vita del museo poiché risponde contemporaneamente a differenti funzioni legate alla conservazione e alla catalogazione di alcuni speciali fondi di documenti, progetti e opere che nel corso degli anni hanno caratterizzato la storia delle arti contemporanee a San Marino in modo sperimentale. Tali documenti divengono parte di un luogo che rende accessibile al pubblico i risultati del lavoro di ricerca rivitalizzando i fondi attraverso lezioni, conferenze, piccole mostre e performance. In questa sezione si trovano così i documenti storici relativi all’arte sammarinese, i portfolio degli artisti più rilevanti, i materiali relativi a mostre antologiche e a progetti speciali. La Galleria Nazionale San Marino è il primo museo d’Arte moderna e contemporanea di San Marino e raccoglie una collezione di oltre mille opere. In questo momento sono esposti una serie di autori essenziali per tracciare i contorni del dibattito e le principali tappe della storia dell’arte sammarinese e Italiana dal Secondo Dopoguerra ad oggi. Sono esposte le opere di Renato Guttuso, Renato Birolli, Corrado Cagli, Emilio Vedova, Achille Perilli, Mimmo Jodice, Giuseppe Spagnulo, Enzo Cucchi, Sandro Chia, Luigi Ontani, Enzo Mari; tra i sammarinesi Marina Busignani Reffi, Patrizia Taddei, Gilberto Giovagnoli, Walter Gasperoni.



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.