Fixing_22_2025

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Anno XXXIII - n.22 - 1,50 euro Direttore Daniele Bartolucci Venerdì 6 Giugno 2025

ditoriale

Il Varano ha atteso invano

Il fatto non costituisce reato. Quale fatto? Il presunto riciclaggio tra Italia e San Marino nell’operazione Cassa di Risparmio-Delta o i 17 anni di calvario a cui, oltre alla banca e ai diretti interessati, sono stati sottoposti la Repubblica di San Marino e l’intero sistema economico del Paese? La domanda non va rivolta ai giudici (si spera…), perché hanno già dato la loro risposta, archiviando il procedimento – per merito e non per prescrizione –riconoscendo dunque la legittimità dell’operazione e facendo decadere le accuse pesantissime che all’epoca condannarono San Marino all’etichetta di paese poco affidabile, per usare un eufemismo. Verità ristabilita, tutto a posto? Non lo può essere per quanti sono stati privati della libertà personale (compresi quelli che non ci sono più), non lo può essere l’intero Paese che ha vissuto con apprensione gli anni più difficili dentro – vedasi il Bilancio dello Stato in primis – e fuori dai confini, come hanno rimarcato dal Congresso di Stato. Perché se il danno economico può essere stimato in un miliardo di euro, quello di immagine è stato incalcolabile e per certi versi continua a produrre effetti in certi ambienti.

Il Varano – nome dato all’inchiesta della Procura di Forlì – è un predatore paziente, il suo attacco non è letale sul momento, ma uccide la preda lasciando agire lentamente il veleno. Aspetta che muoia, quindi, per poi mangiarla. In questo caso, ha atteso 17 anni, ma non sono bastati: San Marino è rimasta in piedi e, anzi, da queste accuse infondate ha tratto vigore per riposizionarsi nel contesto internazionale come Paese compliance e collaborativo.

Daniele Bartolucci

FONDISS cresce, ma pesa la mancata riforma

Aumenta il valore della quota per gli iscritti, ma meno dell’inflazione

Gli interventi richiesti sono noti da anni e darebbero slancio al fondo

FONDISS, il fondo di previdenza complementare obbligatorio, continua a crescere in termini di iscritti e di versamenti contributivi, come era logico attendersi dati i livelli occupazionali record degli ultimi anni. Ma è l’obiettivo stesso del fondo ad essere molto distante, visto che dovrebbe “compensare” le riforme pensionistiche che hanno, come noto, ridotto le future pensioni. Nonostante la fase di crescita e un biennio di tassi molto alti, il valore della quota del fondo (quella su cui fanno i conti i singoli contribuenti) è cresciuta ma non abbastanza da superare come percentuale nemmeno l’inflazione del periodo. Una redditività maggiore sarebbe possibile, a patto di intervenire sugli investimenti, ma la riforma tanto attesa ancora non c’è.

Bartolucci alle pagg. 6-7

Efficacia dell’investimento, ritorno in termini di immagine e opportunità

San Marino a Expo 2025 La relazione di Francini

A Palazzo la politica si è soffermata sulla partecipazione del Titano

Nella seduta della Commissione Consiliare Permanente Finanze di martedì 3 giugno, i lavori si sono soffermati sull’analisi della partecipazione della Repubblica di San Marino e all’Expo Universale di Dubai 2020 e all’Expo Universale di Osaka 2025. Il confronto si è sviluppato attorno alla relazione del Commissario Generale Filippo Francini, affiancato dal Segretario di Stato Federico Pedini Amati. Numerosi i temi emersi nel dibattito: l’efficacia dell’investimento, il ritorno in termini di immagine e opportunità, ma anche la necessità di rafforzare una visione strategica e continuativa.

“Partendo da quanto accaduto a Dubai, possiamo ricordare alcuni dei dati principali che hanno caratterizzato quella partecipazione” ha spiegato Filippo Francini, Commissario Generale per la partecipazione di San Mari-

no all’Expo. Come giustamente accennava il Segretario, si è trattato di una partecipazione preparata con diversi anni di anticipo rispetto alla data di inizio dell’Expo, che poi si è tenuta nel 2021. Il 2020 è stato l’anno del Covid, e questo ha comportato un ritardo che ha reso necessaria la riprogrammazione complessiva dell’intero progetto. Lo stanziamento iniziale previsto era pari a 1,9 milioni di euro. Tale somma è stata successivamente ridotta a 1,5 milioni. La riduzione è stata determinata anche in funzione del supporto che gli organizzatori locali avevano accordato a progetti sviluppati dall’Università. La parte relativa alla realizzazione del padiglione era stata interamente coperta dagli Emirati Arabi Uniti, e questo ha consentito un’ulteriore riduzione dello stanziamento a 1,3 milioni. Durante lo svolgi-

mento dell’Esposizione Universale abbiamo poi effettuato un’ulteriore riduzione, portando la spesa a 1,1 milioni di euro. Questo può essere considerato come l’importo effettivo della spesa, comprensivo di tutte le attività di organizzazione. È importante ricordare che, a fronte di tali spese, sono stati generati anche dei ricavi, grazie alle sponsorizzazioni e alle vendite effettuate nello shop ufficiale del padiglione. Sia a Dubai sia ora a Osaka, abbiamo uno shop che rappresenta una parte fondamentale della partecipazione all’Expo. Questo spazio ci permette di vendere prodotti legati al marchio San Marino, offrendo ai visitatori l’opportunità di portare con sé un oggetto simbolico del nostro Paese – dal merchandising ai prodotti del Consorzio Terra di San Marino. In sostanza, come già indicato nella rela-

Pedini Amati: “L’Expo non è di una Segreteria ma di tutto il Paese e di tutte le maestranze”

Per il Segretario di Stato Federico Pedini Amati “l’Expo non è di una Segreteria: è di tutto il Paese, di tutte le maestranze. Le deleghe sono affidate a qualcuno, certo, ma le opportunità, i servizi e le attività messe in campo devono essere sentite come patrimonio comune. Ho potuto firmare diversi Memorandum con Paesi con cui sarebbe stato molto difficile instaurare un dialogo, come ad esempio il Brasile – Paese con cui è complicato relazionarsi, anche per dimensione e peso istituzionale. Filippo Francini, peraltro, in quel momento era anche ambasciatore in Brasile, il che ha sicuramente agevolato i rapporti. Come me, anche altri colleghi hanno potuto incontrare ministri e rappresentanti di istituzioni varie, provenienti da tutto il mondo. Ma non solo: anche

il settore imprenditoriale ha avuto modo di cogliere grandi opportunità. A Dubai, infatti, erano stati calendarizzati una serie di incontri non solo con gli sponsor, ma anche con imprese provenienti su richiesta dell’ANIS, dell’Associazione Artigiani, della Camera di Commercio – direttamente coinvolta nell’organizzazione dell’Expo. Qual era l’obiettivo? Far conoscere San Marino sotto tutti gli aspetti: culturale, storico, turistico, istituzionale, imprenditoriale. Abbiamo presentato, per esempio, il ‘Tesoro dei Goti’ in una vetrina culturale importantissima. Noi abbiamo lavorato per rappresentare tutto il Paese, non una persona, non una forza politica, non un ufficio. E chi ha visitato il nostro padiglione lo sa bene. Ogni giorno, il nostro padiglione accoglieva dele-

gazioni estere, istituzioni, visitatori di ogni provenienza. L’Expo ha contato 25 milioni di visitatori; il nostro padiglione ne ha accolti 400.000. È un dato di enorme rilievo. Certo, anche lo shop ha avuto il suo ruolo – marginale rispetto al resto – ma è stato utile per permettere ai visitatori di portare con sé un gadget, un oggetto, un prodotto tipico della Repubblica di San Marino. Un simbolo, un piccolo veicolo di identità. Devo dire che gli Emirati Arabi hanno dimostrato verso la Repubblica di San Marino una grandissima ospitalità e disponibilità, su molti fronti. Sarebbe troppo lungo raccontare gli episodi complessi vissuti, ma ringrazio sinceramente tutti coloro che ci hanno lavorato, e che continuano a farlo per gli Expo presenti e futuri”.

zione, considerando gli incassi derivanti dalle vendite commerciali, le sponsorizzazioni e i rimborsi fiscali, il costo finale della partecipazione si è attestato a circa 890.000 euro. A questa somma possono essere detratti ulteriori 35.000 euro, relativi a cespiti riportati a casa e reintegrati nel patrimonio dello Stato, portando il costo effettivo della partecipazione a circa 850.000 euro. Per quanto riguarda i visitatori, ricordiamo che l’Esposizione Universale di Dubai ha avuto una portata straordinaria: si è svolta in uno dei crocevia più importanti del traffico passeggeri mondiale. L’Expo ha registrato un totale di 24.400.000 visitatori. In questo contesto, il padiglione di San Marino ha ricevuto 390.000 visitatori. L’obiettivo prefissato era di 400.000 visitatori: un traguardo quasi raggiunto, nonostante il pe-

riodo fortemente penalizzato dalla pandemia. Va ricordato, infatti, che per due mesi – tra la metà di dicembre e gennaio – l’affluenza è stata drasticamente ridotta a causa di nuove restrizioni e lockdown. Inoltre, il nostro National Day, originariamente previsto per il 10 dicembre, è stato annullato per decisione del governo degli Emirati Arabi, e successivamente riprogrammato in un periodo che, fortunatamente, ha coinciso con la ripresa della mobilità internazionale. Nonostante queste difficoltà, il risultato in termini di visitatori è stato molto positivo, con una percentuale di raggiungimento dell’obiettivo stimata tra l’85% e il 90%.

Gli incassi complessivi generati durante l’evento si sono attestati intorno ai 126.000 euro. L’obiettivo era di circa 150.000 euro, ma considerando le limitazioni imposte dal-

la pandemia, anche questo risultato è da ritenersi soddisfacente. Inoltre, va tenuto conto delle restrizioni imposte alla commercializzazione di alcuni prodotti, come ad esempio i vini, e più in generale dei vincoli legati ai prodotti alimentari, che non sempre rispettavano le normative locali. In sintesi, manifestazioni di questo tipo rappresentano un’opportunità di straordinaria importanza per San Marino. Offrono un riscontro tangibile sul piano delle relazioni internazionali, in contesti dove la Repubblica non è ancora ampiamente conosciuta. La partecipazione all’Expo ha permesso di stabilire rapporti con paesi del Medio Oriente e non solo. Abbiamo infatti avuto incontri istituzionali anche con altre realtà internazionali. Il riscontro generale deve essere considerato estremamente positivo”.

E conomia

I dipendenti delle attività manifatturiere sono arrivati a quota 7.150 (+57)

Oltre cento imprese in più in dodici mesi

Il confronto tra i mesi di aprile 2024 e aprile 2025: numeri in crescita

Cinque disoccupati in più “in senso stretto” (da 379 a 384) ma anche una crescita di oltre 100 imprese in dodici mesi e di 384 lavoratori dipendenti nel settore privato. Questi, in estrema sintesi, i primi “dati” che emergono dal confronto tra i “cruscotti” di aprile 2024 e aprile 2025 firmati dall’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica.

Forze di lavoro

Al 30 aprile 2025 le forze di lavoro complessive (quindi dipendenti, indipendenti e disoccupati) sono risultate pari a 25.163 unità: rispetto allo stesso mese 2024 si è registrato un incremento di 474 unità (erano 24.689). Zoomando le tre voci, i dipendenti sono passati da 22.454 di aprile 2024 a 22.918 di aprile 2025; gli indipendenti da 1.559 a 1.574; i disoccupati da

Italia

676 a 671 (come detto però, quelli in senso stretto sono cresciuti di 5 unità, da 379 a 384 con il tasso di disoccupazione che è passato dal 2,29% al 2,31%).

Imprese

Anche la voce “numero imprese per ramo di attività economica” mostra segnali di salute: il totale è passato da 5.238 di aprile 2024 a 5.342 di

Nel primo trimestre gli occupati aumentano di 224mila unità rispetto all’ultimo del 2024

A marzo il mercato del lavoro italiano registra una lieve battuta d’arresto sul fronte occupazionale. Secondo i dati diffusi dall’Istat,il numero degli occupati è sceso dello 0,1% rispetto a febbraio, pari a 16mila unità in meno. Parallelamente, aumenta il numero delle persone in cerca di lavoro: +2,1% su base mensile, pari a 32mila disoccupati in più. Nel primo trimestre 2025 gli occupati aumentano di 224mila unità rispetto all’ultimo trimestre del 2024. La crescita è accompagnata da un lieve aumento dei disoccupati (+0,5%, pari a 7mila persone in più) e da un significativo calo degli inattivi (-1,7%, pari a 217mila in meno), segnale di una maggiore partecipazione al mercato

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aprile 2025. Mentre le attività manifatturiere si sono contratte come numero (da 488 a 467; di contro però, come vedremo a breve, hanno registrato un aumento dei dipen-

denti) e le costruzioni sono rimaste invariate (erano 355 e tali sono ancora), a crescere sono state soprattutto le attività finanziarie e assicurative (da 106 a 133), le attività immobiliari (da 343 a 355), le attività professionali, scientifiche e tecniche (da 1.077 a 1.093) e quelle legate alla sanità e assistenza sociale (da 150 a 170).

Dipendenti privati Come anticipati, le attività manifatturiere hanno visto crescere il numero dei dipendenti. In dodici mesi i lavoratori impiegati sono aumentati di oltre 50 unità, più precisamente da 7.093 di aprile 2024 a 7.150. In terreno positivo anche le costruzioni (da 955 a 974), il trasporto e magazzinaggio (da 569 a 607), le attività assicurative e finanziarie (da 652 a 666) mentre

sono rimaste inviate la sanità e assistenza sociale (298) e le attività dei servizi di alloggio e ristorazione (1.092 ad aprile 2024, 1.093 ad aprile 2025). Infine i lavoratori frontalieri, anch’essi in aumento: erano 8.128 ad aprile 2024, all’ultimo rilevamento sono risultati complessivamente 8.532.

Dipendenti pubblici Per quel che concerne i lavoratori dipendenti del settore pubblico allargato per ente di appartenenze, la differenza tra aprile 2024 e aprile 2025 è di +85 a favore di quest’ultimo: nello specifico, il totale è passato da 3.968 a 4.053. Zoomando gli enti, la Pubblica Amministrazione è crescita di 42 unità (da 2.230 a 2.272), l’Istituto per la Sicurezza Sociale di 20 (da 1.205 a 1.225), l’Università degli studi di 9 (da 45 a 54).

del lavoro. Il confronto su base annua è ancora più positivo. A marzo 2025, gli occupati sono cresciuti dell’1,9% rispetto a marzo 2024, con un saldo positivo di 450mila unità. L’aumento coinvolge uomini, donne e over 35, mentre gli under 35 continuano a mostrare segnali di debolezza. Il tasso di occupazione è salito di 0,9 punti in un anno.

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San Marino FIXING settimanale di informazione economica, finanziaria e politica
di Alessandro Carli

L’Assemblea dei Soci della Banca Centrale della Repubblica di San Marino, alla quale hanno preso parte il Segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio, On.le Marco Gatti, e il Segretario di Stato per la Giustizia, On.le Stefano Canti, in rappresentanza dell’Ecc.ma Camera, oltre ai rappresentanti delle banche partecipanti al fondo di dotazione, ha approvato in data 29 maggio 2025 il Bilancio d’Esercizio dell’anno 2024 e la Relazione consuntiva sull’attività svolta e sull’andamento del sistema finanziario nel 2024.

Il Bilancio d’Esercizio, approvato all’unanimità, segna un risultato netto della gestione ordinaria pari a 1,03 milioni di euro (il più elevato dal 2013) che il Consiglio Direttivo ha deliberato di accantonare, al netto delle componenti straordinarie, al Fondo rischi finanziari generali in modo da rafforzare la dotazione patrimoniale di BCSM, chiudendo il Bilancio in pareggio.

Tale risultato si colloca in un contesto internazionale di mercato nel quale la dinamica dei tassi di interesse ha continuato a penalizzare molte altre Banche Centrali che hanno registrato anche nel 2024 ingenti perdite. La positiva evoluzione reddituale è sostanzialmente riconducibile all’incremento del margine di interesse (€ +9,35 milioni rispetto al 2023)

Interessi distribuiti sul territorio per € 11,52 milioni (+2 mln rispetto al 2023)

BCSM: risultato netto di gestione per 1,03 mln

Approvati il Bilancio d’Esercizio del 2024 e la Relazione consuntiva

che ha permesso di conseguire un margine di intermediazione (pari a € 13,09 milioni nel 2024). Il Bilancio mostra, inoltre, una crescita degli interessi distribuiti sul territorio a controparti sistemiche, che hanno raggiunto gli € 11,52

milioni rispetto ai € 9,46 milioni distribuiti nel 2023 (€ + 2,06 milioni). In particolare, sono stati corrisposti alla Pubblica Amministrazione interessi per € 3,41 milioni (rispetto a € 1,82 milioni del 2023) e alle banche sammarinesi per € 8,11 milioni (contro

BCSM: sottoscritto l’accordo per il rinnovo dei Contratti di lavoro del personale

Il Consiglio Direttivo, la Direzione Generale e i dipendenti di BCSM, unitamente alle OO.SS. e all’ANIS, annunciano la sottoscrizione dell’Accordo di rinnovo dei Contratti di lavoro per il Personale Quadro Impiegatizio e Ausiliario, nonché per il Personale Direttivo, entrambi scaduti il 31 dicembre 2010. Secondo l’accordo, dal punto di vista economi-

co, gli aumenti prevedono il riconoscimento di un 1,5% una tantum per il 2022, e un aumento del 2% annuo per il quadriennio 20232026. Dal punto di vista contrattuale, non si segnala alcuna variazione, fatto salvo l’impegno delle parti a introdurre, nella prossima trattativa sindacale, un’indennità di funzione che commisuri una parte della

retribuzione dei dipendenti alla responsabilità di un’Unità Organizzativa e alla complessità della stessa. “L’accordo ha voluto riconoscere ai dipendenti non solo una quota dell’inflazione, ma soprattutto la loro professionalità e il costante impegno, anche nei momenti più delicati” conclude il dott. Andrea Vivoli, Direttore Generale di BCSM.

i € 7,64 milioni del 2023). Per quanto attiene allo stato patrimoniale il totale attivo è pari di € 763,51 milioni nell’ambito del quale il portafoglio titoli obbligazionario è aumentato 92,72 milioni, rispetto al precedente anno, attestandosi a € 704,88

milioni.

La soddisfazione della Presidente

“È una grande soddisfazione” – ha commentato la Presidente Catia Tomasetti –“presentare un bilancio con il risultato netto della gestione ordinaria migliore degli ultimi 12 anni: una testimonianza concreta della solidità e dell’efficacia del lavoro portato avanti con impegno e visione strategica da BCSM”.

La relazione consuntiva L’Assemblea dei Soci ha, altresì, approvato la Relazione consuntiva sull’attività svolta dove si rappresentano l’andamento del sistema, nell’anno appena trascorso, e le attività condotte da BCSM anche a supporto dello stesso.

La situazione del comparto bancario riflette i positivi risultati ottenuti, in linea con le

rafforza

Cresce ulteriormente l’impegno del mondo bancario e finanziario nel rafforzare la sicurezza dei servizi offerti e nella lotta ai crimini informatici, attraverso iniziative condotte sia dai singoli operatori che in cooperazione con le istituzioni. La ricerca dell’equilibrio fra la necessità di protezione, riservatezza e sicurezza da un lato e l’esigenza della clientela di disporre operazioni in mobilità in modo facile, semplice e veloce, dall’altro, guida l’azione delle banche fra investimenti in tecnologia, formazione del personale, campagne di sensibilizzazione dei clienti e un’attenta e continua azione di monitoraggio dei rischi.

“L’elevata attenzione del settore verso le tematiche di sicurezza si riflette anche negli investimenti dedicati, che nel 2024 ammontano

linee strategiche perseguite dall’Autorità di vigilanza. Tra questi si segnala: • l’aumento della raccolta totale per € 498 milioni, rispetto allo stesso periodo del 2023, attestandosi a circa € 6,5 miliardi; • il conseguimento, per il quarto anno consecutivo, di un risultato d’esercizio di sistema positivo per complessivi € 31 milioni, con utili registrati da parte di tutti gli istituti di credito (analogamente a quanto avvenuto anche nel 2022 e 2023); • il rafforzamento dei mezzi patrimoniali delle banche per € 20 milioni, attestatisi a € 341 milioni.

Il commento del Direttore Generale Al riguardo, il Direttore Generale Vivoli ha sottolineato come “nonostante la volatilità dei mercati e le tensioni presenti nel contesto geo-politico, i positivi risultati registrati dal sistema finanziario sammarinese e dalla stessa Banca Centrale costituiscono la migliore premessa per affrontare le sfide connesse alla prospettiva dell’integrazione europea”.

I testi completi I testi completi relativi al “Bilancio d’Esercizio 2024” e alla “Relazione consuntiva sull’attività svolta e sull’andamento del sistema finanziario 2024” sono disponibili sul sito www.bcsm.sm.

a circa 450 milioni di euro e guardando il periodo 2020-2025, le banche hanno investito in cybersecurity oltre 2 miliardi di euroha dichiarato il Direttore Generale dell’ABI, Marco Elio Rottigni, in chiusura di Banche e Sicurezza, l’evento promosso da ABI con ABI Lab, CERTFin, OSSIF e organizzato da ABIEventi.“La sicurezza informatica è una priorità per l’ABI e l’intero comparto bancario, essenziale per garantire stabilità e fiducia nel settore. In un contesto in costante evoluzione, è fondamentale adottare soluzioni innovative ed efficaci, capaci di rispondere alle esigenze di clienti, imprese e comunità, affrontando prontamente le nuove minacce. La collaborazione tra banche promossa dal CERTFin con il fondamentale sostegno della Banca d’Italia ha raf-

forzato le difese del settore, rendendo più incisive le strategie di prevenzione e contrasto alle frodi. La sicurezza – ha concluso il Direttore Generale dell’ABI, Marco Elio Rottigni – è una responsabilità condivisa che coinvolge tutto il mondo bancario”. Dall’ultimo rapporto sulla sicurezza elaborato dal CERTFin (Computer Emergency Response Team del settore finanziario italiano, presieduto dalla Banca d’Italia e dall’ABI e gestito da ABI Lab), emerge che nel 2024 la maggior parte delle banche interpellate prevede di mantenere o aumentare la spesa per la sicurezza informatica, destinando il 60% delle risorse a progetti interni di rafforzamento della sicurezza, il 24% a servizi digitali per la clientela e il 15% all’adeguamento normativo.

Economia e mercati: il commento di giugno di Denis Manzi, CFA, CIPM

Gli Stati Uniti d’America sono sotto stress?

Ed Yardeni, il fondatore di Yardeni Research, è uno degli economisti e strategist di mercato più conosciuti nel mondo degli investitori professionali e, tra le tante innovazioni che ha portato avanti - come ad esempio l’invenzione del “Fed model” - , ve ne è uno che assume, a parere di chi scrive, un fascino senza tempo. Parliamo della nozione di “Bond Vigilantes”, ovvero quegli investitori che rimettono in riga l’eccessiva spesa pubblica richiedendo rendimenti più alti per investire nei titoli di debito sovrano di una determinata nazione. Tali figure “mitologiche” e astratte, quasi sempre hanno come preda il debito di piccole nazioni, magari emergenti, con squilibri finanziari e magari tassi di cambio non completamente governati dal mercato ma bensì ancorati a divise più importanti come il dollaro americano. A volte, tuttavia, specialmente in contesti particolari e caratterizzati da potenziali mutamenti di scenario di medio-lungo periodo, può accadere che la preda assuma dimensioni ben più grandi e succose, come successe tra il 2010 ed il 2012 quando ad essere attaccati furono i debiti sovrani di nazioni ben più strutturati e importanti nel contesto macroeconomico, ovvero i famosi PIIGS (Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna) con tutte le conseguenze del caso, o nel 2022, quando a essere attaccato fu il Regno Unito, costringendo l’allora premier Liz Truss a dimettersi dal proprio incarico dopo appena 45 giorni. Se da un lato, quindi, l’azione dei Bond Vigilantes può assumere connotazioni particolarmente negative per i paesi che vengono presi di mira (si pensi alla Grecia e, in misura minore, anche agli altri Paesi della periferia europea), dall’altro lato la loro azione è una delle poche armi con un deciso effetto salutare sulle finanze pubbliche delle nazioni attaccate, che vengono appunto forzate, a meno di non volere propendere per un default sul proprio debito pubblico, a trovare soluzioni per rimettere

Obbligazionario

Fonte:elab.BSMsudatibloomberg.Pricereturnperindiciazionari,totalreturnperindiciobbligazionari

Grafico market timing: performance indice azionario S&P500 da inizio anno al 14 maggio in due versioni, la prima rimanendo sempre investiti, mentre la seconda non essendo investiti durante l’unico giorno con maggiore performance. Fonte: awealthofcommonsense.com

in ordine i conti pubblici. L’effetto del Bond Vigilante, che, come qualsiasi operatore economico razionale, non fa nulla per nulla, ha ovviamente come obiettivo iniziale quello di portare a sé stesso un beneficio economico, vuoi tramite prese di profitto da operazioni short sui titoli del debito pubblico in questione, vuoi tramite l’ottenimento di un rendimento più elevato tramite l’apertura di nuove posizioni long su detti titoli di debito. Obiettivo egoistico che però, nel caso l’azione riesca nell’intento di costringere i policymakers della nazione attaccata a riportare sui binari le proprie finanze pubbliche, avrà un effetto decisamente positivo, non solo per la nazione coinvolta, ma bensì per la sa-

lute macroeconomica del mondo nel suo complesso, vista la sempre maggiore interconnessione tra i paesi del globo. Come scritto in precedenza, è piuttosto raro che i Bond Vigilantes cerchino di azzannare prede corpulente e massicce e men che meno prede che, almeno all’apparenza, potrebbero sembrare quasi immortali. Non va dimenticato infatti che, se l’azione dei Bond Vigilantes non dovesse andare a buon fine, sarebbero gli stessi Vigilantes a subire danni (sia nel caso di operazioni short che non vanno a buon fine sia nel caso dell’impossibilità di mettere in piedi operazioni long a tassi di rendimento più elevati). Chi si sognerebbe pertanto di provare ad attaccare gli USA, il

paese più importante del mondo a livello di prodotto interno lordo e non solo, emittente del Dollaro Americano, la valuta di riserva globale? Se sino a pochi mesi fa la risposta a questa domanda sarebbe stata un secco “nessuno sano di mente”, il mutamento di contesto registratosi dopo l’inaugurazione del mandato Trump, caratterizzato da una confusa politica sull’imposizione di dazi e barriere commerciali, rende ora meno certa la risposta. Gli USA soffrono in effetti da ormai tantissimi anni della patologia di “deficit gemelli”, ovvero una situazione economica caratterizzata da disavanzo commerciale e disavanzo di bilancio pubblico. Se è vero che gli effetti di tale malattia sono

stati nel corso degli anni mitigati dall’enorme afflusso di capitali negli USA (che ha in primis compensato il deficit commerciale), da una politica monetaria fortemente espansiva grazie a livelli di inflazione mediamente contenuti (che ha permesso di assorbire senza sforzi il crescente ammontare di debito pubblico) e da una netta fiducia nei confronti del Dollaro manifestata da larghissima parte degli attori economici, la presa di coscienza del mutamento di scenario, che potrebbe rendere gli USA “meno amici” del resto del mondo, potrebbe sparigliare le carte in tavola, costringendo gli USA ad adottare politiche economiche di maggior contenimento e meno espansive, alle quali il Paese non è abituato. In tal senso, è stato degno di nota il movimento registrato nell’ultimo periodo sia dai tassi di interesse a lungo termine sia sul dollaro, con i primi che hanno registrato un importante movimento ascendente e il secondo che ha invece mostrato una marcata debolezza.

I mercati finanziari

Dopo un aprile al cardiopalma, maggio si è rivelato sicuramente più tranquillo, con un proseguimento della tendenza di generale ripresa iniziata dalla fine del mese scorso, sebbene non siano mancati anche durante l’ultimo periodo momenti di nervosismo. Guardando ai movimenti delle principali classi di investimento (tabella performance), notiamo una buona ripresa dei mercati azionari con un’America che rimane ancora sottotono rispetto ai listini del vecchio continente, mentre sul fronte obbligazionario le performance sono risultate appesantite dal movimento di bear steepening (rialzo delle curve dei tassi con la parte a lunga che cresce più della parte a breve/brevissimo) registrato dal tasso USA, che ha poi “contagiato” anche gli altri segmenti del mercato obbligazionario.

I portafogli I mercati azionari e l’obbliga-

zionario con rischio di credito, a parere di chi scrive, non stanno dovutamente prezzando i rischi a cui l’economia mondiale sta andando incontro e pertanto è verosimile immaginare il proseguimento di un contesto alquanto volatile per il prossimo periodo. D’altro canto, i tassi di interesse sui segmenti del mercato obbligazionario meno esposti al rischio di credito, come ad esempio quello governativo, esprimono tassi di rendimento non disdicevoli e trattano a valutazioni non troppo care. Come sempre scriviamo, ciò non vuole assolutamente dire che occorre ridurre eccessivamente la componente più volatile mettendo la testa sotto al cuscino, in quanto è ormai ovvio che provare a fare market timing nel breve periodo non comporta benefici ma anzi è molto più probabile che porti effetti negativi, come anche dimostrato durante il mese di aprile (grafico market timing). Considerato il tutto a 360 gradi, per il prossimo periodo si consiglia quindi di:

• Diminuire l’esposizione all’azionario durante giornate particolarmente positive, con l’obiettivo di portarla gradualmente poco sotto al peso stabilito in sede di asset allocation strategica;

• Diminuire l’esposizione all’obbligazionario con rischio di credito, con l’obiettivo di portarla gradualmente poco sotto al peso stabilito in sede di asset allocation strategica; • Aumentare l’esposizione all’obbligazionario privo di rischio di credito durante giornate particolarmente negative, con l’obiettivo di portarla leggermente sopra al peso stabilito in sede di asset allocation strategica.

Leggi l’articolo integrale sul sito www.sanmarinofixing.com

Il FONDISS continua ad aumentare in termini di iscritti e di contributi versati, beneficiando della crescita del sistema economico sammarinese degli ultimi anni. In parallelo, anche il rendimento per i singoli iscritti, determinato dal valore delle quote possedute nelle loro posizioni individuali, è aumentato arrivando nel 2024 al 3,79%. Si tratta del miglior risultato di sempre, in aumento rispetto al precedente, quel 2,95% raccolto nel 2023, dopo anni di rendimenti abbastanza contenuti. In prospettiva, però, il trend positivo si fermerà già quest’anno, come preannunciato dal Comitato Amministratore durante la presentazione pubblica del bilancio 2024 lo scorso 28 maggio alla Sala Montelupo. Ci si attende infatti un “minore rendimento della gestione finanziaria, dovuto all’andamento dei mercati con tassi di interesse al ribasso, a meno che non ci siano modifiche sostanziali alle forme di investimento alle quali potrà accedere il Comitato Amministratore”. I problemi di FONDISS, come noto, sono tutti concentrati in questa frase, che può essere sintetizzata nella parola riforma, ovvero un intervento legislativo che dia finalmente slancio alla previdenza complementare sammarinese (che è obbligatoria, ndr) e le permetta di assolvere al suo

FONDISS cresce, ma senza riforma

L’obiettivo del fondo di previdenza complementare obbligatorio era ed è quello di “compensare” non supera nemmeno l’inflazione, nonostante il valore sia aumentato, così come il patrimonio.

scopo originale – previsto dalla legge n. 191 del 6 dicembre 2011 - di “compensare” gli effetti delle riforme pensionistiche che hanno abbassato le aspettative economiche degli attuali e futuri lavoratori. Le pensioni saranno più basse rispetto al passato (o meglio, sarà più basso il tasso di sostituzione tra l’ultimo stipendio

e la pensione) e il FONDISS dovrebbe ridurre tale effetto. Il condizionale è legato appunto agli interventi necessari, che da anni sono sul tavolo dei vari Governi e che si auspica vengano predisposti e attuati al più presto. Come del resto ha sollecitato anche l’attuale Comitato presieduto dal Dott. Fabrizio Lonfernini.

La crescita nei numeri Come noto, FONDISS è un fondo basato su un sistema di finanziamento a capitalizzazione che consiste per ogni iscritto nella creazione di un conto individuale in cui confluiscono i versamenti contributivi (attualmente il 4% suddiviso equamente tra lavoratore e datore di lavoro) sotto forma di quote. Il valore della quota viene regolarmente aggiornato ed è direttamente legato all’aumento del patrimonio netto, per cui incidono positivamente l’aumento degli aderenti e dei contributi, ma anche ovviamente la rendita della gestione finanziaria (che vedremo nel capitolo successivo). Il numero degli iscritti totali è costantemente salito nel tempo, anche perché si tratta di un istituto relativamente giovane e obbligatorio per tutti i lavoratori (compresi coloro i quali al tempo dell’entrata in vigore a fine 2011, non avevano ancora compiuto 50 anni), che statisticamente sono cresciuti in questi anni, raggiungendo il numero di 43.005 nel 2024. Di questi, però, solamente 27.838 sono attivi, ovvero che hanno effettuato almeno un versamento nell’ultimo anno: gli altri, evidentemente, hanno smesso di lavorare o hanno smesso di lavorare a San Marino, perché moltianzi la maggioranza degli iscritti da due anni a questa parte - sono lavoratori frontalieri, ben 22.347. Allo stesso modo, complice l’aumento dei lavoratori ma anche degli stipendi deter-

minati in primis dai rinnovi contrattuali, sono aumentati anche i contributi versati: 30.891.427,50 di euro nel 2024 contro i 28.827.042,27 di euro del 2023, a conferma di un trend in costante crescita dal 2015 a oggi eccezion fatta per il 2020 a causa del Covid. Questo ha portato, nel bilancio 2024, l’attivo netto destinato alle prestazioni a 234.820.862 euro, in netta crescita rispetto ai 205.162.754 euro dell’anno precedente.

La gestione finanziaria e i suoi limiti

Se la crescita degli iscritti e dei contributi versati è sostanzialmente in linea con quella registrata negli anni precedenti, il risultato della gestione finanziaria è stato il migliore degli ultimi esercizi, dovuto ovviamente al fatto che i tassi di interessi concessi sugli investimenti sono stati molto più alti del passato, ma non così alti da potersi misurare con il mercato internazionale. Questo perché, come rimarcato dal Comitato Amministratore, è possibile investire esclusivamente in depositi a termine presso gli istituti bancari sammarinesi e legandosi, di fatto, al tasso di interessi che questi possono concedere. Tecnicamente si crea inoltre quella “concentrazione del rischio” che sarebbe invece opportuno evitare e che si potrebbe evitare facilmente, visto che una delibera dello stesso Comitato Amministratore del 2020 aveva prudentemente revisionato la politica di investi-

mento diversificando tra 70% Monetari, 10% Obbligazioni Governativo, 15% Obbligazioni Corporate e 5% Azionario. Tale asset allocation strategica “attualmente non è applicabile a causa della mancata modifica della legge 191/2011”, si legge nella relazione al bilancio.

Le prospettive tra pensionati e riforma Un problema, ma anche un’occasione persa, perché il volume totale degli investimenti è arrivato al 30 aprile a quasi 241 milioni di euro, per i quali è atteso un rateo di 5.768.994,11 euro spalmato nelle diverse scadenze del 2025. Si tratta di un patrimonio importante, su cui si potrebbero costruire investimenti a lungo termine con rendimenti ben superiori. Anche perché il patrimonio del FONDISS è destinato teoricamente ad aumentare ancora: il trend dell’occupazione, infatti, nonostante un generale rallentamento dell’economia sammarinese, è ancora positivo e il 2025 dovrebbe mantenersi su livelli molto alti. In aggiunta a questo, alcuni contratti di settore non sono scaduti (vedi Industria e Artigianato) quindi garantiranno gli aumenti previsti per migliaia di lavoratori e, di conseguenza, anche dei contributi versati. In prospettiva, inoltre, grazie all’ultima riforma pensionistica, dopo l’innalzamento delle aliquote contributive del Primo Pilastro dell’ISS, da gennaio 2026 scatteranno i “ritocchi”

2024 e confermato le richieste alla politica e i solleciti alle Segreterie competenti

riforma la mission viene meno

“compensare” le riduzioni delle riforme pensionistiche, ma il rendimento delle quote patrimonio. Urgono interventi soprattutto sulla diversificazione degli investimenti

alle aliquote del FONDISS, che dall’attuale 4% totale tra lavoratori e datori di lavoro passerà nel giro di qualche anno ad un totale del 7%.

In teoria aumenterà anche il patrimonio, ma questo dipende anche dalle uscite, che iniziano ad essere particolarmente onerose: le anticipazioni, ad esempio, sono au-

Fmentate parecchio complice il fatto che per richiederle occorreva essere iscritti al FONDISS almeno da 8 anni e il 2024 è stato l’anno in cui scadeva questo limite per chi c’era dall’inizio. Ma soprattutto c’è stato un grande aumento delle erogazioni della prestazione pensionistica, che ha superato i 4 milioni di euro

Carburanti: dal 16 giugno 2025 cambieranno le accise

Il Decreto Delegato del 3 giugno 2025 numero 84 modifica le aliquote dell’imposta speciale sulle importazioni di benzina e di gasolio ad uso carburante. Le aliquote dell’imposta speciale sulle importazioni di benzina e di gasolio ad uso carburante di cui all’articolo 1 del Decreto Delegato 14 dicembre 2011 n.195 subiranno le seguenti variazioni:

a) benzina uso carburante: diminuzione di euro al litro -0,015; b) gasolio uso carburante: aumento di euro al litro +0,015. La variazione delle aliquote dell’imposta speciale sulle importazioni si applica a decorrere dal 16 giugno 2025. L’aliquota dell’imposta speciale del gasolio agricolo rimane invariata.

(per la precisione 4.461.612,79 euro), a causa della mancata regolamentazione dell’erogazione sotto forma di rendita: ciò comporta che venga erogata in forma di capitale e questo, all’aumentare degli

anni di contributi di coloro i quali andranno in pensione, significa per il FONDISS un esborso sempre maggiore, che potrebbe diventare insostenibile.

La riforma non c’è ancora e

questo resta solo un auspicio, anche se una bozza ha già iniziato a circolare e qualche segnale positivo sembra sia arrivato in questi ultimi mesi. I numeri confermano, anno dopo anno, come il FONDISS sia in grado di crescere in termini di valore, ma anche quanto potrebbe essere utile come strumento se fosse messo nelle condizioni di diventarlo effettivamente e operativamente.

Il balzo in avanti maggiore lo hanno fatto gli alimentari e gli analcolici

Cresce l’indice dei prezzi anche nella Repubblica

Dal 2015 al 2024 il “generale” FOI è aumentato di oltre 18 punti

In attesa di conoscere i numeri del 2025, l’Ufficio di Statistica della Repubblica ha pubblicato i dati per il 2024 sugli indici dei prezzi al consumo a San Marino per le famiglie di operai e impiegati. Per capire meglio l’andamento, li mettiamo a specchio con quelli del 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2020, 2021, 2022 e 2023.

Numeri indici dei prezzi al consumo a San

Il paniere del Titano Sono 12 le voci che compongono il paniere: prodotti alimentari e bevande analcoliche; bevande alcoliche e tabacchi; abbigliamento e calzature; abitazione, acqua, elettricità e combustibili; mobili, articoli e servizi per la casa; servizi sanitari e spese per la salute; trasporti; comunicazioni; ricreazione, spettacoli e cultura; istruzione; servizi ricettivi e ristorazione; altri beni e servizi. Preso il valore 100 come base (dicembre 2015), l’Indice Generale FOI lo scorso anno è arrivato a 118,18. Ad essere cresciuti maggiormente sono stati i prodotti alimentari e bevande analcoliche (139,70 nel 2024) e le bevande alcoliche e tabacchi (127,89 lo scorso anno). Sono il 120 anche i servizi ricettivi e di ristorazione (120.21). Aumenti più contenuti per i trasporti (118,49), abbigliamento e calzature (116,87), mobili, articoli e servizi per la casa (116,80), ricreazione, spettacoli e cultura (111,74),

Grafica:SanMarinoFixing.Fonte:UfficioInformatica,Tecnologia,DatieStatisticadellaRepubblicadiSanMarino

abitazione, acqua, elettricità e combustibili (111,56), servizi sanitari e spese per la salute (107,6) e istruzione (106,42). Si sono contratti invece solo i prezzi per la comunicazione (96,14).

Alessandro Carli

In media, nel 2024 i prezzi al consumo registrano una crescita dell’1,0% (+5,7% nel 2023).

Così, in una recente nota, l’ISTAT. Al netto degli energetici e degli alimentari freschi i prezzi al consumo salgono del 2,0% (+5,1% nell’anno precedente) e al netto dei soli energetici del 2,1% (+5,3% nel 2023).

La stabilità dell’inflazione sottende andamenti contrapposti di diversi aggregati di spesa: in rallentamento risultano principalmente i prezzi degli Alimentari non lavorati (da +3,8% a +2,3%) e dei

Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,7% a +3,1%); per contro, accelerano i prezzi degli Energetici regolamentati (da +7,4% a +12,7%), mentre si attenua ancora il calo dei prezzi degli Energetici non regolamentati (da -6,6% a -4,2%). I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano su base tendenziale da +2,3% a +1,7%, mentre accelerano di poco quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +1,6% a +1,7%).

L’aumento congiunturale dell’indice generale riflette,

per lo più, la crescita dei prezzi degli Energetici regolamentati (+1,5%), dei Servizi relativi ai trasporti (+1,4%), dei Servizi relativi all’abitazione (+0,4%), degli Energetici non regolamentati e dei Beni non durevoli (+0,3% entrambi).

“Gli effetti di questi aumenti - conclude la nota dell’Istituto Nazionale di Statistica - sono stati solo in parte compensati dalle diminuzioni dei prezzi degli Alimentari non lavorati (-0,7%) e lavorati (-0,3%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,2%)”. Al netto

Gli “stracci artistici” di Mario Arlati

L’opera “integrale”, realizzata dalle ragazze e dai ragazzi dell’atelier del UOSD Disabilità e Ass Res, è ubicata all’interno della sede del LCS ed è in attesa di essere donata al Museo di Stato del Titano

Sino a qualche giorno fa era solo un frammento, un dettaglio che è stato “fermato” in un francobollo. Adesso la “panoramica” è integrale: all’interno della sede del LCS Laboratorio Chimico Sammarinese è presente (e in attesa di essere donata al Museo di Stato di San Marino) l’opera realizzata dai ragazzi dell’atelier del UOSD Disabilità e Ass Res durante un laboratorio guidato dall’artista contemporaneo Mario Arlati. Arlati che, in occasione dei 40 anni dell’azienda ubicata a Faetano, ai microfoni di San Marino RTV aveva raccontato la genesi del quadro: “Sulle tele metto un filo di colla e poi attacco gli stracci e creo già una cromia assieme ai ragazzi e alle ragazze che mi hanno aiutato. Questa opera è farina del loro sacco”.

La biografia

Mario Arlati nasce a Milano nel 1947. Si forma nella scuola d’arte di Castel Sforzesco. A partire dagli anni ’80 inizia una lunga serie di esposizioni in Italia e all’estero. Dopo un primo periodo in stile figurativo, Arlati ben presto trova una nuova dimensione, che diventerà caratteristica di tutta la sua opera. A Ibiza, infatti, dove vive spesso già dagli anni ’70, scopre e fa suo l’informale materico della scuola spagnola che, fuso con la dimensione selvaggia dell’isola, dà vita a opere di grande consistenza in cui l’artista muove letteralmente la materia: lacerazioni, graffi, stratificazioni, colori, ma anche energia, gesto, emozioni, poesia. Sono i suoi Muri fatti di calce e di anima, pieni dei colori più puri e della luce più piena, quella luce forte sulle case nei mezzogiorni mediterranei. Materia, colore e luce sono inscindibili nell’opera di Arlati: da questi tre elementi le tele prendono spessore e corpo, accorpandosi l’uno nell’altro e trasmettendo a chi guarda l’essenza stessa delle atmosfere di Ibiza, dove sole, vento e mare forniscono vita e poesia all’uomo. Recentemente la

ricerca di Arlati è approdata ai Trapos (i setacci) dove i colori sono più liberi e il supporto diventa parte integrante dell’opera; il gesto si fa più vorticoso e istintivo, anche se non casuale; le emozioni i ricordi e i pensieri dell’artista turbinano intorno a noi, come quel vento di cui non ci dobbiamo mai dimenticare. Da segnalare tra le personali: Milano, Manto-

va, Monaco, ulm (1985-1986); Suzzara, Ibiza, Barcellona (1988); e ancora Colonia, Rouselore, Miami (1993), Berna, Parigi (1994), San Salvador (1995), Basilea, Rio de Janiero, Leverkusen, Madrid (2001), Tokio (2004) e le lunghe collaborazioni con la Galleria Puchol, Valencia (dal 1990 al ‘93) e con la Galleria Van der Voort, Ibiza (dal 1988 al 2001). Dal 2001 inizia il sodalizio,

tuttora in corso, con la Galleria Contini, con cui allestisce numerose mostre a Venezia e Cortina d’Ampezzo. Recentemente (2010), la personale Trapos presso Eleonora d’Andrea contemporanea (Prato) e Cavenaghi Arte, Milano e la collettiva (2011-12) presso Moncalvo (AT). Vive tra Milano e Ibiza, ormai sua terra d’adozione. Il suo stile di astratto infor-

male è raggiunto non per analogia, ma dalla luce che illumina lentamente singole aree e interrompe l’immagine, sezioni che si sviluppano in forme astratte che non hanno alcuna somiglianza con il loro aspetto precedente; forme che, nello stesso momento della loro creazione, riassumono l’esistenza di un continuo dilemma Alessandro Carli

Poste San Marino ha scelto di dedicare un filone di emissioni postali alle realtà imprenditoriali che hanno contribuito alla crescita economica e sociale del Paese, un viaggio nelle eccellenze del territorio che si sono distinte per la loro attività nel corso degli anni. La prima emissione della serie celebra il Laboratorio Chimico Sammarinese (LCS), azienda che fa parte del Gruppo Coswell e che nel tempo ha garantito lavoro a tante famiglie e sviluppo all’economia locale. Per celebrare i 40 anni di attività, LCS ha promosso un innovativo progetto artistico incentrato sulla sostenibilità ambientale e sull’impegno sociale, due capisaldi della mission aziendale. Durante un laboratorio tenuto nel mese di giugno 2024, l’artista Mario Arlati e i ragazzi dell’Atelier Servizio Disabilità di San Marino hanno dato nuova vita a pezze di stoffa, realizzando un’opera d’arte straordinaria, frutto di sperimentazione e rigenerazione, che sarà donata alla Repubblica. Sul foglietto quattro francobolli riproducono altrettanti scatti con alcune fasi del laboratorio: un primo piano delle stoffe colorate dell’opera, la scelta delle pezze di stoffa, la fase della pittura, un particolare dell’opera. Il foglietto riporta a sinistra un’immagine dell’intera opera e un codice QR, scansionando il quale sarà visibile un video del backstage che racconta tutto il progetto.

Autore: Emanuele Lumini. Tiratura: 20.000.

Valore nominale: Euro 3,60

Formato 30 x 40 mm - 137 x 101 mm.

La serie Quattro francobolli

Le opere dovranno essere presentate entro il 24 ottobre 2025 alle ore 17

“Illuminati... Dall’Arte”

Al via la terza edizione

Giochi del Titano “lancia” il concorso dedicato ad Alberto Rino Chezzi

Giochi del Titano spa con la collaborazione di Club 41 San Marino indice la terza edizione del Concorso Alberto Rino Chezzi denominato “Illuminati… Dall’Arte”.

Il Concorso è finalizzato alla valorizzazione e premiazione di opere d’arte nella più ampia accezione del termine: dipinti, sculture, video, arte digitale, fumetti, eccetera. Condizione essenziale è che possano essere fisicamente esibite nella mostra collegata al Concorso.

La produzione e/o riproduzione sono a carico dell’autore, così come l’onere di consegnare l’opera in originale (se in copia unica) o spedirla su adeguato supporto, nel caso di opere tecnicamente riproducibili. La Segreteria refe-

Crente per informazioni e/o iscrizione è sita in Strada dei Censiti 21,47891 Falciano (0549.942011 – segreteriadirezione@giochideltitano.sm)

Le condizioni

La partecipazione al concorso è gratuita. Il Concorso è riservato ai cittadini sammarinesi o a coloro che hanno la residenza in Repubblica. Il Concorso è aperto esclusivamente alla categoria di persone fisiche con fascia di età compresa tra i 15 anni e i 30 anni di età (compiuti al momento di presentazione della domanda di partecipazione al concorso).

Ciascun concorrente, è tenuto a compilare l’allegato A o B (riservato ai concorrenti di fascia di età minore compresa tra i 15 e i 18 anni) correda-

to da fotocopia di documento di identità in corso di validità e con l’indicazione necessaria di un indirizzo email per le comunicazioni che risulteranno all’uopo.

I termini

Ogni candidato interessato a partecipare al concorso dovrà far pervenire alla Segreteria Giochi del Titano spa la seguente documentazione: - Modulo di partecipazione compilato in ogni sua parte da richiedersi da parte degli interessati alla Segreteria - L’opera dovrà riportare: titolo, tecnica, dimensioni e anno di realizzazione. Inoltre, sul retro dell’opera dovranno essere indicati i seguenti dati: nome, cognome, indirizzo, numero telefonico ed indirizzo e- mail dell’arti-

onsorzio Terra di San Marino

sta partecipante al concorso, titolo dell’opera. La presentazione della domanda di iscrizione e contestuale consegna delle opere artistiche dovrà avvenire personalmente dall’autore o per tramite di chi (con presentazione di delega e relativo documento di riconoscimento da presentarsi alla consegna) ne fa le veci in caso di concorrente minorenne entro e non oltre le ore 17 del 24 Ottobre 2025 presso la Segreteria Giochi del Titano spa. Il Candidato, al momento della consegna dell’elaborato, dovrà essere in possesso di regolare documento di riconoscimento in corso di validità attestante l’identità, la cittadinanza o la residenza e dovrà accettare l’eventuale

esposizione gratuita della propria opera. Tutti i partecipanti, a concorso ultimato e intervenuta premiazione, verranno contattati personalmente per il ritiro delle rispettive opere, che dovrà avvenire, a carico dei partecipanti nel luogo che verrà loro indicato.

Eventuali problemi di ritiro dovranno essere segnalati in fase di consegna delle opere.

La conservazione e /o la custodia di eventuali materiali di imballo per il trasporto delle opere rimarranno ad esclusivo carico del Candidato senza che alcun tipo di onere possa sorgere in capo alla organizzatrice.

Ammissione

La Giochi del Titano spa procederà alla verifica della do-

Piada e argilla, il laboratorio che insegna ai più piccoli a utilizzare le mani Attorno al tornio di Paolo Giannini per vedere come si realizza un vaso

Chissà se un giorno, un domani, qualcuno dei giovanissimi partecipanti al Laboratorio “Mani in pasta… farina e argilla” diventeranno docenti dei percorsi di formazione organizzati dal Consorzio Terra di San Marino, oppure soci di una delle cooperative. In attesa di saperlo, sabato 17 maggio molte bambine e molti bambini hanno trascorso un piacevole e originale pomeriggio per vedere cosa può “uscire” dalle loro dita. Due “azdore” d’eccezione – Aida, la Presidente del CTSM, e Paolina – hanno spiegato ai bimbi e le bimbe, suddivisi in gruppi di dieci, come si fa “il pane di Romagna” (e di San Marino). Sui tavoli, allestiti all’interno della Casa di Fabrica di Montecchio, tutti gli ingredienti: la farina, in prima battuta, poi il sale, il bicarbonato e l’olio. Aida ha invitato le “azdorine” e gli “azdorini” a creare, con le mani, un piccolo cratere al centro del “vulcano” di farina. Poi un pizzico di sale, un “pizzichino” di bicarbonato, un “goccino” di olio “Terra di San Marino” e infine l’impasto, a formare una pallina successivamente “stirata” con il mattarello. Con le loro piadine – alcune davvero tonde, come vuole la tradizione – poi i piccoli sono andati da Ezio per la cottura e successivamente

da Jessica per le farciture (la scelta: miele CTSM, Nutella o formaggio fresco).

Negli spazi esterni all’edificio invece è stato allestito un “laboratorio” a cielo aperto con l’esposizione di una serie di oggetti creati nel Laboratorio Ceramica Barbò (ceramiche artigianali made in San Marino) e con un

macchinario senza motore. Ad accogliere i piccoli artigiani, davanti a un tornio rudimentale ma efficace ed efficiente, Paolo Giannini. “L’ho costruito oltre 30 anni fa per i bambini ma nel tempo l’ho anche impiegato per la didattica dedicata agli adulti. Si aziona con i piedi: in questo modo il piatto ‘gira’

e, con le mani, si può dare forma alla ‘palla’ di argilla”. Paolo sorride: “Le bambine e i bambini imparano alla svelta” racconta mentre è impegnato a fare un buco in mezzo alla ‘pagnotta’ di acqua e argilla. In pochi minuti i vasi sono pronti: con un filo ‘stacca’ il vaso dal piatto, scrive il nome del piccolo o

cumentazione e dei requisiti formali richiesti.

Non saranno ammesse opere lesive della comune decenza, contenenti riferimenti pubblicitari e politici e in violazione a quanto previsto dal presente concorso.

A insindacabile giudizio della Giochi del Titano, le opere potranno essere escluse dal concorso in caso di riscontro di una qualsiasi violazione delle norme contenute nell’avviso da parte dei partecipanti o attinenti le opere candidate quale, a titolo solo esemplificativo, la presentazione di un’opera di dimensioni tali da non poter trovare adeguata esposizione all’interno delle sale della organizzatrice. Il premio corrisposto al vincitore sarà di € 10.000.

tel.(00378)0549-902617 Fax.(00378)0549-906278 mail to: consorzioterradisanmarino@ omniway.sm

della piccola artigiana, e poi consegna il manufatto a chi lo ha realizzato assieme a lui. La soddisfazione e la luce degli occhi dei piccoli partecipanti non può che portare alle parole di Marguerite Yourcenar: “Là dove un tessitore rattopperebbe la sua tela, dove un calcolatore correggerebbe i suoi errori, dove l’artista ritoccherebbe il suo capolavoro ancora imperfetto o appena danneggiato, la natura preferisce ricominciare dall’argilla, dal caos; e questo sperpero è ciò che si chiama l’ordine delle cose” si legge in “Memorie di Adriano”.

S

La vita è sempre una maestra paziente ma anche molto, molto sveglia

È impossibile “imparare” ciò che si crede di sapere

Come insegna lo stoicismo di Epitteto, non bisogna essere presuntuosi

La vita insegna con mezzi e tempi molto diversi dalla scuola dell’obbligo.

Nella scuola dell’obbligo ci sono classi con bambini o ragazzi della stessa età, che ascoltano tutti la stessa lezione e che dovrebbero imparare tutti lo stesso argomento, allo stesso tempo, per poi passare all’argomento successivo e alla classe successiva, a volte superando interrogazioni e compiti in classe, a volte superando un vero e proprio esame.

Nella scuola della vita le lezioni sono personalizzate, costruite ad hoc per ognuno. Superando le piccole o grandi prove quotidiane si impara qualcosa di nuovo. O almeno si dovrebbe. Se non si è troppo presuntuosi per riuscire ad accettarlo, perché come ci insegna lo stoicismo di Epit- teto: “È impossibile imparare

ciò che si presume di sapere”. La vita è una maestra paziente ma anche molto sveglia. Non puoi nasconderti in fondo alla classe, lei ti vede. Non puoi copiare dal tuo vicino di banco, perché lui ha un compito diverso dal tuo. La vita ti appoggia in mano l’esercizio adatto a te, al tuo grado di coscienza e di conoscenza, e non lo ritira finché non lo hai risolto. Che sia accudire un vicino, svolgere un lavoro duro, smaltire la rabbia senza

fare danni, dedicare più tempo alla famiglia, l’esercizio è tutto tuo, e non lo puoi consegnare in bianco, perché finché non lo hai risolto nel modo corretto, maestra vita continua a proportelo. E siccome è una maestra che ha molta fiducia in te, non semplifica il problema perché tu lo possa risolvere più velocemente. No, lei non agisce così. Lei lo intensifica. Lo rende più grande, più insidioso, in modo che tu ti accor-

ga di quanto è importante risolverlo e ti decida a dedicargli il giusto spazio e il giusto impegno. Quando hai trovato l’approccio corretto per affrontarlo, quando hai dimostrato di aver capito la lezione e di sapere mettere in pratica gli insegnamenti, allora maestra vita ti dà una mano insperata, a volte fa anche in modo che due più due faccia cinque pur di alleggerire la tensione e tu possa andare avanti, procedere al problema successivo, alla classe successiva, che sarà certamente più difficile, ma tu avrai le conoscenze per poterla affrontare. Senza trascurare che imparare diventa più semplice se si segue la piccola, fondamentale, riflessione riportata da Cesare Pavese nel suo diario, “Il mestiere di vivere”: “Le lezioni non si danno, si prendono”.

Simona Bisacchi autrice e giornalista freelance, sul nostro giornale cura una rubrica dedicata a libri, letture e lettori, argomenti al centro del suo blog scrittotranoi.blogspot.com

La TOP FIVE di Fixing

1 La mia vita come la vostra (Jan Grue) Iperborea € 18

2 Come si esprime un desiderio (Odette Copat) Bompiani € 19

3 Sarah, Susanne e lo scrittore (Erich Reinhardt) Fazi € 19

4 Verso capo Horn (Stefano Faravelli) Adelphi € 40

5 Il mio nome è Emilia Del Valle (Isabelle Allende) Feltrinelli € 22

Facoltà di Giurisprudenza, “Falling in Law”: quando il Diritto incontra la grande musica B ologna

L’Università di Bologna si conferma ancora una volta fucina di idee e progetti all’avanguardia: nei giornoi scorsi è stato lanciato “Falling in Law” www.fallinginlaw.com), un network internazionale di Diritto e Cultura destinato a ridefinire i confini della comunicazione giuridica. Fondato dal prof. Antonio Albanese (Ordinario di Diritto privato), riunisce già giuristi da 25 Paesi e coinvolge un centinaio di cattedre universitarie. La prima iniziativa collega il Diritto alla Musica, attraverso due canzoni originali (scritte da Rigel Bellombra) e accompagnate da videoclip, che uniscono le voci delle nuove generazioni con l’esperienza dei grandi giuristi del mondo, in concomitanza con due date significative: la commemorazione del giudice Giovanni Falcone (23 mag-

gio), simbolo della lotta alla mafia, e l’anniversario della scomparsa di Enzo Tortora (18 maggio), figura emblematica della battaglia per la presunzione di innocenza. Protagonisti del progetto: 34 studenti di Giurisprudenza dell’Università di Bologna (denominati “Articolo 34”, dall’art. della Costituzione dedicato al merito e al diritto allo studio) con gli interventi di magistrati, accademici e artisti da tutto il mondo. A sottolineare la vocazione internazionale dell’iniziativa, nata nel cuore di Bologna (presso la San

Luca Sound), spiccano la collaborazione del soprano giapponese Yasuko Arimitsu, dell’attrice austriaca Olivia Goschler e dell’Orchestra della Universidad Internacional Menéndez Pelayo. «Falling in Law non è solo un network accademico, ma un movimento culturale che usa linguaggi innovativi, come la musica, per parlare di giustizia e diritti», spiega il Prof. Albanese. «Con questo progetto, gli studenti diventano protagonisti di un dialogo globale, insieme a giuristi e artisti di altissimo livello».

di Simona Bisacchi

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