Soddisfazione condivisibile per l’approvazione all’unanimità del Piano Energetico Nazionale 2023-2026, quella espressa dalla politica all’indomani del passaggio in Consiglio Grande e Generale. Del resto il PEN è uno strumento necessario ed era un difetto non da poco averne uno scaduto da diversi anni. Il problema, che già evidenziammo nel momento del deposito dei documenti, è che questo nuovo PEN arriva già vecchio: Già il titolo dovrebbe farlo capire bene: 2023-2026. Se consideriamo che la relazione è stata scritta ovviamente prima, nel luglio 2023, sono già stati persi due anni del progetto quadriennale. E se guardiamo alla scadenza, tra meno di otto mesi saremo già nel 2026 e bisognerà lavorare al PEN 2027-2030.
Molte cose, nel frattempo sono cambiate: la tecnologia ha fatto ulteriori passi avanti e alcune di quelle indagate nel PEN approvato sono già vecchie o andrebbero ri-analizzate. Alcune, addirittura, sono già state normate, come la cogenerazione industriale che nel Piano è invece ancora una delle cose da fare.
Ma soprattutto, nel frattempo, i problemi si sono aggravati: la quasi totale dipendenza dall’esterno per quanto riguarda gli energetici, i rifiuti e l’acqua, si sente sempre di più nelle bollette dei cittadini e nelle fatture delle aziende. Il PEN può cambiare questa dinamica negativa e poco virtuosa? Intanto andava approvato, certo. Ma ora va attuato. E nel farlo occorre fare tutte quelle scelte che la politica ha sempre evitato di fare. Le tecnologie previste ci sono, dal fotovoltaico spinto alle biomasse: mancano le norme e gli investimenti. E un po’ di coraggio nel farli.
Daniele Bartolucci
Il monte salari sfiora i 700 milioni di euro
Venerdì 23 Maggio 2025
Nuovo record per il sistema sammarinese nel 2024: il settore privato vale da solo ben 550 milioni, il 42% dei quali arriva dalla manifattura
Il totale dell’ammontare complessivo delle retribuzioni lorde percepite dai dipendenti (privato+pubblico) della Repubblica di San Marino si avvicina a quota 700 milioni (per la precisione, 691), in aumento di oltre 45 milioni rispetto al 2023 e di 150 rispetto a 6 anni fa.
Ancora in crescita la performance delle attività manifatturiere, cresciute di circa 7 milioni in un anno (da 223 a 230 milioni) e di quasi 50 dal 2018, così come il comparto delle costruzioni che ha fatto registrare un incremento costante dal 2020.
Il settore pubblico è passato da 122 milioni del pre-Covid a 143 dello scorso anno (nel 2023 era di 129 milioni).
Nei giorni scorsi l’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica di San Marino ha pubblicato i dati del 2024.
Carli alle pagg. 6-7
Direttore Daniele Bartolucci
Già svolti i primi incontri con le parti sociali e con le categorie economiche
Riforma IGR: “Percorso di equità e di sviluppo”
Gatti (Finanze):
La Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio desidera rassicurare la cittadinanza in merito al processo di riforma dell’Imposta Generale sui Redditi (IGR), attualmente in fase di approfondimento e confronto. Il Governo, per tramite della Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio, sta conducendo un lavoro di estrema serietà, con equilibrio e rigore tecnico. L’obiettivo primario non è, e non sarà mai, penalizzare i cittadini o le attività economiche, bensì realizzare un sistema fiscale più equo, trasparente e capace di contribuire alla stabilità e allo sviluppo del Paese. La riforma in itinere si prefigge di conseguire un riequilibrio strutturale delle entrate, garantendo una maggiore giustizia fiscale e il recupero di basi imponibili che, ad oggi, non sono adeguatamente assoggettate a tassazione, in partico-
“Conseguire
un riequilibrio strutturale delle entrate”
lare per redditi di fonte estera prodotti all’interno del territorio sammarinese.
Il Segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio, Marco Gatti, sottolinea la natura del processo in corso: “La rifor-
F ormazione
Università di San Marino: approvato il piano strategico dell’Ateneo per il 2024-2026
Il Consiglio Grande e Generale ha espresso unanime consenso all’approvazione del documento di programmazione strategica triennale 2024- 2026 dell’Ateneo, ai sensi dell’articolo 23, comma 2 del Decreto Delegato 30 novembre 2023 n.169. Si tratta di un significativo passo che sancisce un impegno condiviso per il futuro dell’Università di San Marino, riconoscendone il ruolo primario nella formazione delle nuove generazioni e nello sviluppo complessivo della Repubblica. L’approvazione unanime del piano strategico rappresenta un attestato di fiducia nella traiettoria intrapresa dall’Università, che negli ultimi dieci anni ha dimostrato una notevole capacità di crescita e di adattamento ai mutamenti sociali. Il documentosi pone come una bussola orientativa,
fondando le proprie linee guida sui principi statutari e traducendoli in obiettivi concreti, in linea con i nuovi paradigmi di sostenibilità ambientale, economica e sociale. L’Università, con la sua azione, si fa interprete delle dinamiche evolutive della società, assumendo una responsabilità etica e sostenibile nei confronti della collettività e dell’ambiente. La sua vocazione non si limita alla mera trasmissione del sapere, ma si estende alla capacità di intercettare i cambiamenti, anticipare i bisogni futuri e forgiare le competenze necessarie per affrontarli. Ciò implica un costante impegno nella didattica, nella ricerca e nella cosiddetta “terza missione”, ovvero tutte quelle attività volte a generare valore pubblico e a migliorare il benessere della comunità. Il Segretario
ma IGR è un’operazione tecnica complessa, ma imprescindibile dopo dodici anni. Stiamo operando con la massima diligenza e apertura al dialogo, il coinvolgimento delle parti sociali e le categorie economiche per garantire il miglior equilibrio tra esigenze anche contrapposte. L’approccio è improntato alla giustizia e al miglioramento del nostro sistema fiscale, al fine di renderlo più solido e rispondente alle esigenze contemporanee, senza gravare in maniera sproporzionata su nessuno. Ogni passaggio è ponderato per garantire sostenibilità e prospettiva.”
di Stato per l’Istruzione e la Cultura, Teodoro Lonfernini, ha così commentato: “L’approvazione unanime del Piano Strategico triennale rappresenta la cristallizzazione di una visione condivisa: quella di una Università che non è un’isola di sapere, ma un fulcro vitale, un laboratorio di idee e competenze indispensabile per il progresso e il benessere del nostro Paese. In un mondo in costante divenire, la nostra Università è chiamata a essere faro e motore, custode della conoscenza e incubatrice di innovazione, preparando i cittadini di domani alle sfide di un futuro sempre più complesso e interconnesso. L’Ateneo ha saputo porsi come interlocutore privilegiato per le istituzioni, collaborando attivamente a progetti di rilevanza strategica per la Repubblica”.
Disciplina bevande alcoliche Per contrastare le anomalie
A conferma di tale approccio inclusivo, si sono già svolti i primi incontri con le parti sociali e le categorie economiche per illustrare quelli che potrebbero essere gli interventi più significativi condivisi con la maggioranza. Nelle prossime settimane, il confronto proseguirà con ulteriori approfondimenti, volti a raccogliere osservazioni e contributi. Questo dialogo costruttivo è essenziale per la messa a punto di un testo normativo equilibrato e robusto, che sarà successivamente depositato per la prima lettura in Consiglio Grande e Generale, permettendo così un ulteriore periodo di approfondimento e confronto nel merito dell’articolato. La Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio ribadisce il proprio impegno per una riforma consapevole e responsabile, che rafforzi la fiducia nel sistema Paese e che ponga le basi per una crescita duratura e inclusiva.
La Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio interviene per fornire un quadro esaustivo in merito al Decreto Delegato 14 marzo 2025 n.39, recante la “Disciplina per la cessione di bibite ovvero bevande alcoliche verso l’Italia con obbligo di addebito dell’IVA”. Il provvedimento, ratificato dal Consiglio Grande e Generale, rappresenta un tassello fondamentale nell’azione di Governo volta a prevenire e contrastare le operatività anomale che, in settori specifici identificati come potenzialmente a rischio, possono generare distorsioni nell’interscambio commerciale con la Repubblica Italiana. Il Decreto introduce, per gli operatori economici sammarinesi che effettuano cessioni di bevande verso l’Italia e che superano specifiche soglie dimensionali e di volume d’affari (definite all’articolo 1 sulla base del numero di dipendenti a tempo pieno e dell’ammontare delle esportazioni), l’obbligo di procedere con l’addebito dell’IVA, secondo le modalità dell’Accordo d’interscambio vigente. Tale misura, calibrata per incidere sulle casistiche che statisticamente presentano un profilo di maggiore attenzione, mira a rafforzare i meccanismi di riscossione e a garantire la corretta circolazione dei flussi fiscali. Elemento innovativo, e oggetto di approfondito dibattito consiliare, è l’introduzione di un “visto di conformità”. Contrariamente a interpretazioni riduttive o fuorvianti emerse nel dibattito pubblico, tale visto, attestato da un professionista qualificato (iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili o al Registro dei Revisori Contabili), si limita a verificare la rispondenza
alle disposizioni formali del Decreto. La sua funzione è quella di segnalare all’Ufficio Tributario determinate condizioni o superamenti di soglia, consentendo un monitoraggio più rapido rispetto ai controlli ordinari. È cruciale sottolineare che l’introduzione di questa figura professionale non delega né svilisce in alcun modo l’autorità e l’operatività degli uffici pubblici preposti al controllo fiscale e antifrode. Il potere di accertamento, l’analisi sostanziale delle operazioni, la verifica della merce e delle fatturazioni, e il contrasto ai fenomeni illeciti rimangono saldamente in capo all’Ufficio Tributario e al Nucleo Antifrode. Questi organismi operano con autonomia e dispongono degli strumenti necessari per individuare e perseguire le irregolarità, come dimostrano le costanti attività di monitoraggio e la proficua collaborazione con le autorità italiane, volta ad affrontare distorsioni che, in molti casi, trovano origine fuori dal territorio sammarinese. Il Governo è intervenuto con questo Decreto sulla base di un’attenta analisi dei flussi commerciali e di una crescita esponenziale dell’interscambio. L’azione normativa si fonda sulla necessità di dotarsi di strumenti più efficaci per intercettare per tempo potenziali criticità, agendo in maniera preventiva e non meramente reattiva. Ricostruzioni che paventano scenari catastrofici o parallelismi con vicende passate ignorano la realtà dei fatti e l’impegno costante delle Istituzioni e degli uffici nel presidiare il sistema economico. Le decisioni vengono prese sulla base di elementi concreti e non su mere presunzioni.
Successo per la prima edizione dedicata al territorio: oltre 200 partecipanti
Anche San Marino punta alla “Evolution”
Imprenditori e manager: “Un luogo dove vivere e fare impresa”
Un luogo dove vivere e fare impresa al meglio: questo l’obiettivo che il sistema sammarinese deve condividere e che vuole condividere, come hanno dimostrato i tantissimi imprenditori e manager che hanno partecipato al primo Evolution Forum DaySan Marino Edition del 16 maggio. Con il suo tessuto imprenditoriale sano e resiliente, le sue caratteristiche socioeconomiche, la sua dimensione e statualità e l’imminente accordo con l’Ue, infatti, San Marino ha un enorme potenziale inespresso. Occorre puntare su settori innovativi e fare sistema, lavorando insieme per costruire un posto in cui la gente vo- glia stare. È questo il potente messaggio lanciato durante l’evento di formazione e ispirazione tenutosi presso la sala convention di Colombini a Rovereta. In platea circa 200 tra imprenditori, dirigenti, manager e collaboratori di importanti realtà del Titano quali Colombini Group, Sit Group, Promopharma, Meloni Walter, Nt Capital Sg e Evolution Forum.
Ad aprire l’evento il suo ideatore Gianluca Spadoni, che ha coinvolto in maniera appassionata i tanti presenti: “Il motivo profondo per cui siamo qui oggi è l’idea di poter migliorare. Perché non smettiamo di imparare quando moriamo, ma moriamo quando smettiamo di imparare e progredire”. Protagonista sul palco anche il padrone di casa, Emanuel Colombini: “Vedo questa terra come un luogo bello dove vivere e dove, nonostante i viaggi, trovo sempre elemen-
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ti di piacevolezza nel tornare. Un valore fondamentale che mi ha trasmesso la mia famiglia è il senso di appartenenza e dedizione all’azienda, mettendola al primo posto.”
Importante il riferimento ai valori: “Per noi cruciali sono l’orientamento alle persone –che significa ascolto di tutti gli stakeholder, dai collaboratori ai clienti, con umiltà e voglia di imparare – e l’innovazione”. A proposito della Repubblica, ha aggiunto: “San Marino ha fatto un percorso evolutivo, passando dall’opacità a una strada di chiarezza e allineamento agli standard internazionali. Oggi è un paese amico di chi fa impresa, per il dialogo diretto con le istituzioni e la burocrazia più gestibile rispetto all’Italia. Ci sono sfide, come la logistica per la manifattura e il reperimento di personale, ma si sono fatti passi avanti. Spero in una San Marino più veloce nel realizzare progetti e più chiara nel definire le proprie scelte strategiche per
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attrarre investimenti, magari in settori innovativi come l’intelligenza artificiale”. A seguire un altro sammarinese il cui nome è conosciuto in tutto il mondo, il pilota iridato Manuel Poggiali: “Il territorio in cui sono nato e cresciuto è stato fondamentale. Vivere nella “Terra dei Motori” con circuiti e la possibilità di girare, cosa rara altrove allora, ha permesso al seme della mia passione di trovare il terreno fertile. Portare la bandiera di San Marino e far conoscere il territorio nel mondo mi ha dato un orgoglio incredibile.” Oggi Poggiali è coach dei piloti Ducati: “Con Bagnaia, credo che per superare le difficoltà debba ritrovare il divertimento. Marquez ha un talento incredibile, non si arrende mai, ha una lettura della gara fantastica, ma soprattutto un’umiltà incredibile nonostante la sua grandezza. Lavorare con lui è impegnativo ma gratificante.”
A chiudere la giornata è stato
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Autorizzazione della Segreteria di Stato agli Affari Interni della Repubblica di San Marino del 16/4/1993 - Protocollo n.1695. Spedizione di stampa periodica in abbonamento postale per l’interno - Tassa pagata - Tariffa per editori - Autorizzazione n.711 del 16/02/2005 della Direzione Generale delle PP.TT. della Repubblica di San Marino
poi Andrea Pontremoli, CEO di Dallara Automobili nonché Presidente di Motor Valley: uno dei manager più importanti in Italia non solo a livello aziendale, ma anche per la sua convinta partecipazione a tante iniziative per rafforzare il proprio territorio -
la provincia di Parma - come appunto la Motor Valley e il Muner per formare competenze, Innovation Farm e ASPI. “Queste iniziative sono ciò che chiamo il mio egoismo a lungo termine”, ha spiegato: “Investire sul territorio rende più forte l’intero sistema, quindi anche le nostre aziende”. Così è nata anche l’idea di “Parma io ci sto”, associazione per rispondere alle difficoltà della città con l’invito a tutti a “fare qualcosa di più”. “C’è un motivo per cui l’azienda di chiama anche società: è un vero e proprio sistema sociale che l’imprenditore ha il compito di governare. Il nostro ruolo sociale si estende oltre le mura dell’azienda, abbracciando il territorio. Non possiamo avere un’azienda competitiva se il territorio in cui operiamo non lo è. Il punto cruciale non è lamentarsi, ma chiedersi: con quello che ho, cosa posso
fare? E lo posso fare insieme agli altri, perché la competizione globale si affronta meglio con la cooperazione territoriale. Ed è per questo che i concorrenti non devono essere visti come nemici, bensì come risorse che ci spingono a migliorare”. Guardando al futuro, ha invece invitato ha “insognare” i giovani, ovvero instillare in loro il sogno per ridare speranza. Partendo da noi stessi. Perché “se cambio io, posso influenzare la mia famiglia, quindi la mia città, poi l’Italia, e forse un giorno, il mondo”. Proprio per questo, insieme a Poggiali, Pontremoli è stato insignito del premio “Impresa Titanica”, un riconoscimento per celebrare chi, con coraggio quotidiano, visione strategica e impegno costante, contribuisce a rendere il territorio un luogo in cui valga davvero la pena vivere e lavorare. DB
San Marino FIXING settimanale di informazione economica, finanziaria e politica
di Daniele Bartolucci
Nuove sentenze in merito all’annosa questione della doppia tassazione delle pensioni degli ex frontalieri a San Marino: e tutte, va detto, a favore dei pensionati italiani e a sfavore dell’Agenzia delle Entrate di Rimini. La quale, come confermano i procedimenti intentati, resta convinta che “le pensioni che un residente italiano percepisce dalla Repubblica di San Marino debbano essere interamente dichiarate in Italia e le eventuali imposte trattenute all’estero non possano formare oggetto di credito di imposta ma devono essere chieste a rimborso allo Stato estero che le ha effettuate. Di contro”, spiega il Dott. Giovanni Benaglia dello Studio Grassi Benaglia Moretti di Rimini, “la Repubblica di San Marino sostiene che le pensioni erogate a favore di cittadini italiani debbano scontare le imposte solo a San Marino e, di conseguenza, nega qualsiasi possibilità di vederle rimborsate”.
Come noto, non essendosi chiariti i due Paesi (nonostante esista la possibilità di convocare il tavolo bilaterale, ndr), la questione ha preso le vie legali da tempo, con diversi accertamenti inviati dall’Agenzia delle Entrate a cui i destinatari si sono opposti, rivolgendosi alla Corte di Giustizia Tributaria di Rimini. Alcuni di questi sono anche assistiti dai sindacati italiani e sammarinesi che, come CSIR, hanno evidenziato a più riprese il torto che dovrebbero subire nel momento in cui è in vigore - paradossalmente - una Convenzione bilaterale proprio contro le doppie imposizioni che, all’art. 18 comprende anche il reddito da pensione.
Come spiega il Dott. Benaglia “il nodo centrale della discordia si basa sulla interpretazione del concetto di “sicurezza sociale” contenuto nell’art. 18 del Trattato contro le doppie imposizioni sottoscritto dalle due Repubbliche. Nel comma 1 del Trattato si legge che le pensioni pagate da uno Stato contraente a favore di un residente dell’altro Stato contraente scontano le imposte solo in quest’ultimo Stato. In sostanza se la Repubblica di San Marino paga le pensioni a un italiano, questo è obbligato a pagare le imposte solo in Italia. Il successivo comma 3 dell’art. 18, tuttavia, per complicare ulteriormente le cose introduce una deroga a questo principio. Infatti “le pensioni e altri pagamenti analoghi ricevuti nell’ambito della legislazione di sicurezza sociale di uno
L’Agenzia delle Entrate di Rimini continua a perdere in Corte di Giustizia Tributaria
Pensionati ex frontalieri: nuove sentenze, nuove vittorie
Alcune come le precedenti, altre innovative su credito d’imposta e impugnabilità
Stato contraente sono imponibili soltanto in detto Stato”: se la Repubblica di San Marino eroga una pensione di “sicurezza sociale” a un cittadino italiano questo pagherà le tasse solo nella Repubblica di San Marino. Sembra tutto facile e molto comprensibile. A questo punto non resta altro che capire cosa rientra nel concetto di “sicurezza sociale”. Per l’Agenzia delle Entrate con “sicurezza sociale” si intendono solo le pensioni di invalidità o sociali, cioè quelle che non tengono conto dei contributi effettivamente versati ma che vengono corrisposte sulla base di principi generali di solidarietà sociale. Secondo i Giudici Tributari riminesi, invece, il termine “sicurezza sociale” non ha solo il significato di pura assistenza sociale ma anche quello più ampio di assistenza previdenziale. Questa loro convinzione, rintracciabile nelle sentenze 144 e 145 del 2024, poggia su quanto esplicitato nella sentenza della Cassazione n. 23001/2010, secondo la quale “il termine “sicurezza sociale” sia indicativo di un concetto di ampio contenuto, comprensivo di tutti i diritti, tanto di previdenza che di assistenza […]. Pertanto nel genere “sicurezza sociale” è venuto così a trovare collocazione non solo il trattamento assistenziale ma anche quello previdenziale […]. Conseguentemente ha trovato collocazione il concetto stesso di pensione, declinato in tutte le sue accezioni, anche quella di anzianità”.
Le nuove sentenze “Alle due sentenze già citate, ne sono seguite altre”, aggiorna Benaglia, “tutte orientate a riconoscere l’esenzione in Italia della tassazione delle pensioni erogate dalla Repubblica di San Marino: la numero 198 del 04.11.2024 depositata il giorno 08 novembre 2024, la numero 48 e la numero 49, entrambe del 13 gennaio 2025 e depositate il 27 gennaio 2025. Di interesse, però, ce ne sono ulteriormente due: la numero 6 del 09 di-
cembre 2024 depositata il 23 gennaio 2025 e la numero 40 del 09 dicembre 2024 depositata il 23 gennaio 2025. Questo perché “la sentenza numero 6/2025 offre una prospettiva diversa rispetto alla questione della tassazione della pensione sammarinese. Infatti, se nelle altre sentenze l’oggetto del contendere è la tassabilità esclusivamente a San Marino, in questa il contribuente condivide la possibilità di pagare le imposte in Italia e, contemporaneamente, chiede la possibilità di usufruire del credito per le imposte maturate all’estero. Tesi ovviamente respinta dall’Agenzia delle Entrate di Rimini ma accolta dai Giudici tributari. Secondo quest’ultimi, infatti, negando la possibilità di scomputare il credito di imposta pagate all’estero ma aprendo solo alla richiesta di rimborso a San Marino (che a sua volta lo nega interpretando non correttamente la Convenzione contro le doppie imposizioni) si espone il contribuente alla doppia imposizione. Si contravviene in tal modo al dettato dell’art. 165 del Tuir che prevede appunto che le imposte pagate all’estero a titolo definitivo sono “ammesse in detrazione dall’imposta netta dovuta, fino a concorrenza della quota di imposta corrispondente al rapporto tra i redditi prodotti all’estero ed il reddito complessivo al netto delle perdite di precedenti periodi di imposta ammesse in diminuzione”. L’altra sentenza innovativa, la n. 40/2025, “tra le altre cose, apre alla possibilità di impugnare l’avviso ex art. 36 ter
del Dpr n. 600/73 senza dover attendere la cartella di pagamento. L’Agenzia delle Entrate, infatti, per molto tempo ha sostenuto, in maniera solitaria, l’autonoma impugnabilità dell’avviso ex art. 36 ter, dovendo invece attendere la conseguente cartella di pagamento. Tesi più volte rigettata dalla Corte di Cassazione, non ultimo con l’ordinanza n. 10094/2023. Nel giudizio in esame il contribuente non ha
C SIR
atteso la cartella di pagamento e ha impugnato direttamente l’avviso ex art. 36 ter il quale disconosceva il credito di imposta maturato all’estero sulla pensione sammarinese percepita dal contribuente italiano. Infatti quest’ultimo aveva indicato in dichiarazione il reddito da pensione estera e nel quadro C del modello 730 il credito di imposta formato dalle imposte trattenute dalla Repubblica di San Marino. In sede di ricorso, poi, ha chiesto l’emendabilità della dichiarazione presentata, manifestando la volontà di esentare completamente in Italia la pensione percepita da San Marino, contrariamente a quanto fatto con la dichiarazione oggetto di contestazione. L’Agenzia delle Entrate, invece, pretendeva di non riconoscere il credito maturato sulle imposte pagate all’estero, sostenendo che la pensio-
ne andava interamente tassata in Italia e non a San Marino. Nulla però ha eccepito sulla questione dell’impugnabilità dell’avviso ex art. 36, ammettendo così implicitamente la sua possibilità”. E come è andata a finire? “I Giudici riminesi hanno ammesso pacificamente la possibilità di impugnare l’avviso ex art. 36 ter senza bisogno di dover aspettare la relativa cartella di pagamento. Sulla questione della tassazione della pensione si sono poi allineati alle sentenze n. 144 e 145 e, per rafforzare il significato ampio di “sicurezza sociale”, hanno richiamato anche l’ordinanza numero 26915/22 della Cassazione la quale esplicita che si deve riconoscere al termine “sicurezza sociale” un significato “ampio e, come tale, comprensivo tanto dei diritti di previdenza che di quelli di assistenza”.
Incontrato l’Assessore Regionale Paglia per rappresentare le problematiche dei frontalieri
Dopo che l’annuale Assemblea Generale del Consiglio Sindacale Interregionale Repubblica di San MarinoEmilia Romagna- Marche ha rinnovato le cariche sociali affidando la presidenza di turno a Giuseppina Morolli rappresentante UIL-CSIR e affidando la Vice Presidenza a Alessandro Stacchini rappresentante CDLS- CSIR,si è svolto un importante incontro nei giorni scorsi tra l’Assessore al Lavoro per la Regione Emilia Romagna Giovanni Paglia e la Presidente del CSIR Giuseppina Morolli accompagnata da alcuni membri dell’Ufficio di Presidenza, presso la sede della Regione Emilia Roma- gna. “È stata per entrambi un’occasione di incontro per conoscere e approfondire, a pochi mesi dell’insediamento della giunta del presidente De Pascale, le problematiche che vivono i lavoratori
frontalieri di San Marino, a partire dalla doppia imposizione ai diritti di assistenza per i famigliari portatori di disabilità, dalla tassazione delle pensioni degli ex-lavoratori frontalieri al percepimento dell’assegno unico”, si legge in una nota stampa. “L’assessore Paglia ha manifestato, per quanto di competenza, l’attenzione massima da parte della giunta della regione Emilia Romagna alle tutele e alla salvaguardia dei lavoratori
che risiedono in regione, anche se l’ambito di alcune tematiche restano in capo al Governo e al Parlamento Italiano. Inoltre l’assessore si impegna ad avviare un confronto a breve con il Segretario al Lavoro sammarinese per riattivare l’Osservatorio sul Lavoro fra Italia e San Marino, progetto nato grazie al CSIR alcuni anni fa e deliberato dalla Giunta Regionale della Regione Emilia Romagna ma arenatosi sul Titano”.
All’Assemblea degli Azionisti le parole del Presidente Raffaele Bruni
BSM, in crescita l’utile e il coefficiente di solvibilità
Il primo è arrivato a 1,8 mln, il secondo è sopra il valore minimo
Sono dati “molto positivi”, quelli emersi in occasione dell’Assemblea degli Azionisti di Banca di San Marino, riunitasi il 17 maggio per approvare il Progetto di Bilancio 2024.
Dati che confermano il trend positivo intrapreso dall’Istituto di Faetano negli ultimi anni: dopo una complessa fase di ristrutturazione difatti, la Banca registra oggi una crescente solidità finanziaria, sostenuta da una gestione più efficiente, da una rinnovata fiducia del mercato e da una cultura del rischio più evoluta.
“Negli ultimi anni – ha sottolineato il Presidente dell’Istituto Raffaele Bruni in apertura - la Banca ha dimostrato una forte resilienza e volontà di riscatto”. Nel suo discorso Bruni ha toccato diversi punti, a partire dal coefficiente di
B ankitalia
solvibilità. “Nell’ultimo bilancio approvato prima del mio ingresso in questa banca, cinque anni fa, questo indice riportava un coefficiente
del 6,78% a fronte di quel 11% che la normativa sammarinese bancaria fissa come requisito essenziale per continuare a far banca. Oggi l’in-
Rapporto sulla stabilità finanziaria del 2025
La patrimonializzazione è su livelli “alti”
“Le condizioni del sistema bancario si mantengono stabili”. Così, in una nota, Banca d’Italia. Nel secondo semestre del 2024, prosegue la nota, la redditività e la patrimonializzazione sono rimaste su livelli elevati. La situazione di liquidità resta equilibrata anche dopo il rimborso delle operazioni TLTRO3. Un forte aumento delle restrizioni commerciali tra paesi potrebbe determinare un deterioramento della qualità del credito, che l’elevata patrimonializzazione del sistema consentirebbe tuttavia di fronteggiare da una posizione più robusta rispetto al passato, anche grazie alla riserva di capitale per il rischio sistemico introdotta lo scorso anno dalla Banca d’Italia. L’esposizione ai rischi cibernetici e operativi continua a richiedere grande
attenzione. Nel comparto assicurativo la ripresa della raccolta premi nel ramo vita ha favorito un miglioramento della liquidità. La redditività è risultata stabile. La patrimonializzazione rimane alta; uno stress test condotto in ambito europeo rileva la capacità del settore di resistere a shock avversi. Benché nel primo trimestre di quest’anno la raccolta netta dei fondi comuni italiani sia risultata positiva, il patrimonio si è ridotto a causa del forte calo delle quotazioni sui mercati finanziari.
Nei primi giorni di aprile, subito dopo l’iniziale annuncio di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti d’America, si sono osservati deflussi moderati. Nel complesso, i rischi riconducibili al settore del risparmio gestito restano contenuti.
Per il settore delle famiglie i rischi rimangono limitati, anche grazie all’espansione della ricchezza finanziaria nel 2024 e all’ulteriore riduzione dell’indebitamento in rapporto al reddito disponibile. In prospettiva la situazione finanziaria potrebbe tuttavia risentire di un indebolimento della congiuntura. Per le imprese, soprattutto quelle operanti nei comparti più esposti alle possibili ripercussioni delle tensioni commerciali, la redditività, già ridottasi nel 2024, potrebbe diminuire ancora. Nonostante il calo dei tassi di interesse e dell’indebitamento, la capacità delle aziende di rimborsare i debiti registra qualche segnale di peggioramento, in special modo nel settore delle costruzioni e, in misura minore, in quello industriale.
dice è stabilmente sopra il valore minimo, pari al 12,04% e quello complessivo addirittura al 13,39%. Un risultato che sicuramente sconta le previsioni di accantonamento future richieste dalle nuove normative. Ma che era impensabile. Un risultato che è frutto di più elementi, e dobbiamo dare il giusto merito all’Ente Cassa di Faetano che ha fatto lo sforzo massimo rispetto alle sue possibilità di ricapitalizzazione”.
I numeri
Gli indici illustrati dal Presidente Raffaele Bruni e dal Direttore Generale Aldo Calvani testimoniano come Banca di San Marino abbia saputo generare valore e destinare il rilevante importo di 5,668 milioni di euro ad accantonamenti e rettifiche di valore, +86,51% rispetto al 2023. Contestualmente crescono i volumi della raccolta complessiva che vale 1.229 milioni di euro, con un aumento per oltre 40 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente.
Il lavoro svolto dagli Organi Amministrativi, dalla Direzione Generale e dal Personale, ha portato ad un risultato positivo registrando un Utile netto di esercizio pari ad Euro 1,8 milioni (+74,13%), sostenuto da un Margine di
Interesse pari ad Euro 12,8 milioni e un conseguente Margine di Intermediazione pari ad Euro 21 milioni; ridotti, inoltre, i costi di gestione del 4,11%.
Nell’esercizio 2024 sono cresciuti i Crediti in bonis verso clientela del 3,54% e contemporaneamente si è ridotto il totale delle esposizioni creditizie deteriorate del 22,3%, il cui indice di copertura si attesta al 26,78%, in crescita rispetto al 2023 di 5,32 punti percentuali.
Si consolida complessivamente l’attività caratteristica tipica di Banca di San Marino, vera banca del territorio. Fedele a questa vocazione e alla missione ereditata dalla sua storia, Banca di San Marino si è confermata vicina alle esigenze di famiglie, aziende e professionisti sammarinesi, dedicando energie anche a iniziative di carattere culturale e sociale, coniugando lo sviluppo del business e la solidità finanziaria con la sostenibilità, temi su cui la Banca ha anche attivato diversi ed apprezzati momenti di approfondimento.
“Il Bilancio della Banca - sottolinea il Direttore Generale Aldo Calvani - vede un sensibile miglioramento rispetto all’anno precedente, sia in termini di risultato economico finale, sia sul fronte degli accantonamenti e dell’effi-
cientamento della struttura. La rotta della Banca è stata raddrizzata nella parte ordinaria ma deve ancora fare i conti con ostacoli ereditati dalla storia passata che assorbono una parte importante della ricchezza prodotta.”
In un contesto macroeconomico ancora segnato da incertezze globali e mercati volatili, Banca di San Marino conferma il proprio impegno in un modello di servizio basato sulla centralità della relazione, come dimostra il percorso di rinnovamento delle Filiali, avviato con l’agenzia di Domagnano e di imminente prosecuzione con interventi su quella di Cailungo. La Banca guarda al futuro con un piano di sviluppo che coniuga radicamento territoriale e proiezione europea, in linea con il graduale processo di integrazione economica della Repubblica.
In Assemblea spazio anche alla stretta attualità: BSM ha preso atto delle decisioni assunte dal Socio di riferimento Ente Cassa di Faetano, in ordine alla possibile cessione della quota di maggioranza del pacchetto azionario della Banca ad un Gruppo europeo, e rileva come tale novità assuma una importante valenza per la realtà sammarinese. “Restano tuttavia incombenze future che, nella piena trasparenza di tutti coloro coinvolti a vario titolo nel futuro della BSM, vanno affrontate – ha spiegato il Presidente Raffaele Bruni -. Noi di BSM siamo fieri dei progressi raggiunti e del valore costruito in questi anni, che ha reso Banca di San Marino appetibile ad investitori internazionali. La decisione assunta dal Socio ECF, comunque subordinata al vaglio prudente dell’Autorità di Vigilanza, apre possibili opportunità sia per la crescita delle competenze interne, sia per l’apertura a nuove aree di business, a beneficio degli stakeholders, del sistema finanziario sammarinese e del Paese”.
di Alessandro Carli
Il settore delle attività manifatturiere è ancora il volano dell’economia della Repubblica di San Marino. La conferma del ruolo di “locomotiva” economica che riveste la manifattura sul Monte Titano non è solo data dai “nu
meri” che riguardano la capacità di “dare lavoro” (vedi San Marino Fixing numero 19) ma anche dal monte salari, ovvero dall’ammontare complessivo delle retribuzioni lorde percepite dai dipendenti.
Nei giorni scorsi l’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica della Repubblica di San Marino ha pubblicato i dati del 2024: numeri importanti per “capire” il “peso” di ogni singolo settore, sia pubblico che privato e, in scala più larga, lo stato di salute del Paese.
Il sistema paese Il monte salari complessivo (la somma del settore pubblico e del settore privato) nel 2024 ha superato per la prima volta il “tetto” dei 690 milioni di euro (691.808.284), oltre 45 milioni in più rispetto al 2023, chiuso, lo ricordiamo, a 644 milioni.
Nello specifico, il settore privato è arrivato 548 milioni (nel 2023 i milioni erano stati 515), quello pubblico a 143 milioni (nel 2023 i milioni erano stati invece 129 quindi quasi 15 milioni in più).
Monte salari del 2024: il settore
Il settore privato Lo scorso anno nelle 5.247 imprese presenti e operanti nella Repubblica di San Marino (dati al 31 dicembre
2024, fonte Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica della Repubblica di San Marino) hanno lavorato 18.586 dipendenti.
Osservando i dati dal 20218 al 2024 (vedi tabella), si può notare come, complessivamente, l’intero settore privato ha dimostrato una certa
“tenuta” nel periodo pandemico, crescendo a buon ritmo: nel 2018 il monte salari è stato di poco meno di 420 milioni (per la precisione 419,7
milioni), nel 2019 era stato di 436 milioni, sceso poi a 410 milioni nel 2020 e poi tornato a crescere nel 2021 (443 milioni), nel 2022 (478 milioni), nel
In occasione della Festa dei Lavoratori, Oxfam ha pubblicato un nuovo rapporto che evidenzia come, tra il 2019 e il 2024, le retribuzioni reali dei CEO siano aumentate del 50%, salendo da 2,9 a 4,3 milioni di dollari.
Nello stesso arco di tempo, i salari medi reali nei Paesi con dati disponibili sono cresciuti solo dello 0,9%. Questo significa che la crescita delle buste paga dei vertici aziendali ha superato di 56 volte quella dei dipendenti.
L’indagine ha analizzato le remunerazioni totali, comprensive di bonus e stock option, di circa 2.000 CEO in 35 Paesi, tra cui l’Italia. Questi dirigenti hanno percepito nel 2024 stipendi superiori al milione di dollari. I dati mostrano che in Irlanda e Germania le retribuzioni mediane annue dei CEO
sono state rispettivamente di 6,7 e 4,7 milioni di dollari, mentre in India e Sudafrica si attestavano su 2 e 1,6 milioni di dollari.
Per quanto riguarda i salari dei lavoratori, nel 2024 si è registrata una fase di disinflazione e, secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, la retribuzione media reale è cresciuta del 2,7% a livello globale. Tuttavia, in molti Paesi i lavoratori non hanno ancora recuperato le perdite subite tra il 2019 e il 2023. In Francia, Sudafrica e Spagna, per esempio, la crescita tra il 2023 e il 2024 è stata di appena lo 0,6%. All’uscita dalla crisi inflazionistica si sommano ora nuove preoccupazioni legate all’introduzione di dazi statunitensi, che potrebbero avere ricadute negative sull’occupazione e sul costo dei beni primari,
aggravando le disuguaglianze sociali. Nel contesto italiano, la situazione appare particolarmente critica. Nonostante una ripresa dei salari reali del 2,3% nel 2024, la perdita accumulata tra il 2008 e il 2024 resta consistente, con un calo dell’8,7%. Se si considerano solo i beni essenziali, tra il 2019 e il 2023 la perdita sfiora il 15%. Il rapporto Oxfam mette infine in luce il persistente divario retributivo di genere. Su oltre 11.000 aziende esaminate in 82 Paesi, il gender pay gap è sceso dal 27% al 22% in un anno, ma rimane ancora rilevante. In pratica, è come se le donne lavorassero un giorno alla settimana senza essere pagate. Solo il 7% delle imprese con fatturato superiore a 10 milioni di dollari è guidato da una donna.
di Alessandro Carli
di 129 milioni). In crescita anche il comparto delle costruzioni che ha fatto registrare un incremento costante dal 2020
privato “sfiora” i 550 milioni di euro
milioni in un anno (da 223 a 230 milioni) e di quasi 50 dal 2018. Il totale dell’ammontare complessivo delle milioni (per la precisione, 691), in aumento di oltre 45 milioni rispetto al 2023 e di 150 rispetto a 6 anni fa
2023 (515 milioni) e nel 2024 (548 milioni).
La manifattura
La “locomotiva” del settore privato è ancora rappresentato dalle attività manifatturiere: le 469 aziende (dati al 31 dicembre 2024) hanno dato lavoro a 7.056 persone e hanno fatto registrare un monte salari di 230.276.140 euro, circa 7 in più rispetto al 2023 (223 milioni di euro).
Un trend in continua crescita dal 2011 e che ha saputo superare anche gli anni del Covid: il “monte salari” della manifattura difatti è passato da 124 milioni del 2011 a 137 milioni del 2012, e poi ancora 142 milioni nel 2013, 148 milioni nel 2014, 151 milioni nel 2015, 153 milioni nel 2016, 161 milioni nel 2017, 181 milioni nel 2018, 189 milioni nel 2019, 184 milioni nel 2020 (nell’anno più difficile del Covid il sistema ha saputo comunque “resistere”), 202 milioni nel 2021, 2015 nel 2022, 223 milio-
ni nel 2023 e, come detto, 230 mln lo scorso anno.
Gli altri settori privati Tra i settori che hanno fatto registrare una costante crescita del monte salari troviamo anche le costruzioni, passate dai 23 milioni del 2020 ai 24 dell’anno successivo e poi ancora a 24,8 mln nel 2021, 26,6 mln del 2023 e 27,4 mln nel 2024.
Stringendo invece il “campo di indagine” agli ultimi anni (2021, 2022, 2022 e 2024), “monte salari” in crescita per il “Commercio all’ingrosso e al Dettaglio; Riparazione di Autoveicoli e Motocicli” (da 67 milioni del 2021 a 85 milioni del 2024), per le “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (24,5 milioni nel 2021; 35,1 milioni nel 2024), per le “Attività finanziarie e assicurative” (27,1 milioni nel 2021; 32,7 nel 2024), per le “Attività dei servizi di alloggio e ristorazione (17,9 nel 2021; 23,1 nel 2024).
BCE, monitoraggio salariale
Cresce la redistribuzione
Il monitoraggio salariale della Banca Centrale Europea, che copre i contratti collettivi attivi, indica una crescita salariale negoziata con pagamenti una tantum regolarizzati del 4,8% nel 2024 (sulla base di una copertura media del 48,8% dei dipendenti nei paesi partecipanti) e del 3,1% nel 2025 (sulla base di una copertura media del 46,5%). Il tracker salariale della BCE con pagamenti una tantum non livellati indica un livello medio di crescita salariale negoziata del 4,9% nel 2024 e del 2,8% nel 2025. La forte tendenza al ribasso del tracker salariale prospettico nel 2025 riflette in parte l’impatto meccanico di ingenti pagamenti una tantum (versati nel 2024 ma non più erogati nel 2025) e la natura anticipata degli aumenti salariali in alcuni
settori nel 2024. Il tracker salariale escludendo i pagamenti una tantum indica una crescita del 4,2% nel 2024 e del 3,8% nel 2025. Il tracker salariale della BCE potrebbe essere soggetto a revisioni e la parte prospettica non deve essere interpretata come una previsione, poiché rileva solo le informazioni contenute nei contratti collettivi attivi. Le proiezioni macroeconomiche per l’area dell’euro elaborate dagli esperti della BCE a marzo 2025 indicano un tasso di crescita annuo della retribuzione per dipendente nell’area dell’euro del 4,6% nel 2024 e del 3,4% nel 2025, con un profilo trimestrale per il 2025 del 3,8% nel primo trimestre, del 3,7% nel secondo trimestre, del 3,4% nel terzo trimestre e del 2,8% nel quarto trimestre.
Il settore pubblico
Dal 2018 al 2024 il monte salari del settore pubblico (per ente) ha fatto registrare i seguenti importi: 122 milioni nel 2018, 124 milioni nel 2019, 119 milioni nel 2020, 123 mi-
lioni nel 2021, 125 milioni nel 2022, 129 milioni nel 2023 e 143 milioni nel 2024.
L’ISS, l’Istituto per la Sicurezza Sociale della Repubblica di San Marino, dopo non aver fatto registrare partico-
lari oscillazioni dal 2019 al 2022 (circa 41 milioni; nel 2018 il “monte” invece era stato di 37 milioni), nel 2023 era salito a 44,3 milioni mentre lo scorso anno aveva raggiunto i 143 milioni.
“Monte
salari” in versione rally per lo Stato, seconda “voce” per importo: 67,2 milioni nel 2018, 66,5 nel 2019, 62,1 milioni nel 2020; 65,7 nel 2021; 67 nel 2022; 68,1 nel 2023 e infine 76,6 nel 2024.
Da 57 a 75 anni è la “finestra”: in questo arco di tempo cambia sia il divisore che il coefficiente. Il Decreto Delegato del 20 maggio 2025 numero 75 ha aggiornato i coefficienti di trasformazione e rivalutazione per i trattamenti pensionistici a regime contributivo della Repubblica di San Marino. Li andiamo a vedere assieme, soffermandoci sul range tra i 62 e i 70 anni (la tabella completa è disponibile sul sito del Consiglio Grande e Generale).
Coefficienti di trasformazione delle prestazioni pensionistiche I pilastro
L’Allegato A riporta la tabella dei coefficienti per la trasformazione in rendita pensionistica validi per il biennio 2025-2026.
La tabella 1 dell’Allegato A invece – scaricabile e consultabile sempre dal sito del Consiglio Grande e Generale - riporta i coefficienti da applicare a pensioni facoltative, gestione separata e pensioni contributive ai sensi dell’articolo 15 della Legge del 29 novembre 2022 numero 157. Per il calcolo della rendita dei soggetti con età anagrafica inferiore a 57anni si applica la stessa percentuale prevista per coloro che hanno un’età anagrafica di 57 anni.
Per il calcolo della rendita dei soggetti con età anagrafica superiore a settantacinque
Italia
Il range di età va dai 57 a 75 anni: ecco come cambiano i singoli divisori e le percentuali
Pensione a regime contributivo Aggiornamento dei coefficienti
Le novità e le tabelle sono contenute nel Decreto Delegato numero 75 del 2025
sti per le rivalutazioni delle pensioni ordinarie ai sensi della Legge numero 157 del 2022 e successive modifiche, così come le rivalutazioni da applicare a pensioni facoltative, gestione separata e pensioni contributive, che avvengono nei limiti di quanto previsto all’articolo 19 della Legge numero 157 del 2022. I coefficienti inferiori a uno sono considerati pari a uno.
anni si applica la stessa percentuale prevista per coloro che hanno un’età anagrafica di 75 anni.
Coefficienti rivalutazione contributi I coefficienti di rivalutazione dei contributi previdenziali
CGIA di Mestre: tra 10 anni ci saranno tre milioni di persone in meno in età lavorativa
Le proiezioni demografiche indicano che, entro i prossimi dieci anni, la popolazione in età lavorativa presente in Italia diminuirà di quasi 3 milioni di unità (precisamente 2.908.000), pari a una riduzione del 7,8 per cento.
All’inizio del 2025 questa fascia demografica contava 37,3 milioni di persone; si prevede che la platea nel 2035 scenderà a 34,4 milioni. Tale calo è attribuibile al progressivo invecchiamento della popolazione: con un numero sempre più ridotto di giovani e un consistente gruppo di baby boomer prossimo all’uscita dal mercato del lavoro per raggiunti limiti d’età, il nostro Paese rischia lo “spopolamento” della coorte anagrafica potenzialmente occupabile. Va sottolineato che tutte le 107 province italiane monitorate in que-
sto studio registreranno entro il prossimo decennio una variazione assoluta negativa, confermando che il fenomeno colpirà indistintamente tutte le aree del Paese.
L’analisi è stata realizzata dall’Ufficio studi della CGIA che ha elaborato le previsioni demografiche dell’Istat.
Tra le imprese saranno le Pmi le più penalizzate Da qualche anno in tutto il Paese le imprese denunciano grosse difficoltà nel reperire personale qualificato da inserire nei propri organici. Nei prossimi anni, tuttavia, il Mezzogiorno potrebbe incontrare meno problemi rispetto al Centronord. A differenza di quest’ultimo, infatti, il Sud e le Isole presentano tassi di disoccupazione e inattività significativamente elevati,
che potrebbero consentire di colmare almeno parzialmente le lacune occupazionali previste soprattutto nel settore agroalimentare e in quello turistico-ricettivo. È altresì evidente che molte aziende, in particolare quelle di piccole dimensioni, saranno costrette a ridurre gli organici a causa dell’impossibilità di procedere ad assunzioni.
Per quanto riguarda le medie e grandi imprese, invece, la problematica potrebbe risultare meno rilevante: grazie alla possibilità di offrire salari superiori alla media, orari flessibili, benefit e pacchetti significativi di welfare aziendale, i giovani presenti sul mercato del lavoro tenderanno a preferire le realtà più strutturate piuttosto che le piccole e micro imprese che solo in piccola parte sono in grado di erogare tali benefici.
per le pensioni di tipo contributivo appartenenti al Fondo Pensioni I Pilastro sono i medesimi coefficienti previ-
L’Allegato A è aggiornato con cadenza biennale, in ottemperanza all’articolo 6, comma 1 della Legge del 5 ottobre 2011 numero 158, su proposta del Comitato Esecutivo dell’Istituto Sicurezza Sociale della Repubblica di San Marino. Il Decreto Delegato del 30 agosto 2024 numero 140, conclude il Decreto Delegato nr. 75 del 2025, è abrogato. Alessandro Carli
San Marino, con il Decreto Consiliare 29 aprile 2025 n.69, ha dato piena e intera esecuzione è data al Protocollo addizionale alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale contro la fabbricazione e il traffico illecito di armi da fuoco, di loro parti, elementi e munizioni (Allegato A), fatto a New York il 31 maggio 2001, a decorrere dall’entrata in vigore del Protocollo, in conformità a quanto disposto dall’articolo 18 del Protocollo medesimo.
Allegato A al DD 20 maggio 2025 n.75: Coefficienti I Pilastro
Grandi relatori alla tavola rotonda dedicata ai maestri Marconi e Olivetti
TIM San Marino: Data Center e Cibersecurity
Il Presidente Nicola Barone ha individuato le priorità per il Titano
In occasione della Giornata mondiale delle telecomunicazioni e della società dell’informazione, il 15 maggio presso il Centro Congressi Kursaal, TIM San Marino, insieme all’Associazione Archivio Storico Olivetti, alla Fondazione Adriano Olivetti e al Quadrato della Radio, ha organizzato una tavola rotonda dedicata a due grandi maestri dell’innovazione italiana: Adriano Olivetti e Guglielmo Marconi. Sul palco, moderati da Simona Mulazzani, sono intervenuti: Nicola Barone - Presidente di TIM San Marino, Simona Zanotto - CEO di TIM San Marino, Gaetano Di Tondo - Presidente dell’Associazione Archivio Storico Olivetti, Giulia Fortunato - Presidente della Fondazione Guglielmo Marconi, Umberto De Julio - Presidente del Quadrato della Radio e Diego De Simone - Founder della star-
tup innovativa COTAI (AI). “Nella mia esperienza di nativo analogico – ha esordito Barone – ho avuto la fortuna di transitare nel mondo digitale e di occuparmi in prima persona dell’accelerazione verso le nuove tecnologie. In meno di 150 anni siamo passati dalle prime trasmissioni analogiche, la radio di Gu-
glielmo Marconi, alle più recenti tecnologie digitali, come la fibra ottica e il 5G”.
“Oggi - ha proseguito il Presidente - abbiamo una grande responsabilità: utilizzare le conoscenze e le opportunità offerte dall’ICT, secondo i tre paradigmi di Jeremy Rifkin, per affrontare le grandi sfide dell’umanità: la crescente di-
umani in grado di fare buon uso di ciò che abbiamo a disposizione per migliorare la qualità della vita.”
Simona Zanotto ha poi illustrato i progetti attuali di TIM San Marino, un’azienda impegnata a costruire e valorizzare le infrastrutture strategiche del Paese, in collaborazione con il Governo sammarinese.
Oggi, oltre il 50% dei clienti
TIM San Marino è già migrato alla fibra ottica, un processo che si sta dimostrando rapido ed efficace.
suguaglianza sociale, l’eccessivo consumo di risorse minerarie, energetiche e naturali, e i profondi sconvolgimenti climatici”.
Adriano Olivetti (Ivrea, 11 aprile 1901 – Aigle, 27 febbraio 1960) è stato un imprenditore, ingegnere e politico italiano, figlio di Camillo Olivetti (fondatore della Ing. C. Olivetti & C., la prima fabbrica italiana di macchine per scrivere) e Luisa Revel. Uomo di grande e singolare rilievo nella storia italiana del secondo dopoguerra, si distinse per i suoi innovativi progetti industriali basati sul principio secondo cui il profitto aziendale deve essere reinvestito a beneficio della comunità. Riuscì a creare nel secondo dopoguerra italiano un’esperienza di fabbrica nuova e unica al mondo in un periodo storico in cui si fronteggiavano due ideologie politiche incarnate da due grandi potenze, capitalismo e comunismo. Olivetti credeva che fosse possibile creare un equilibrio tra so-
lidarietà sociale e profitto, tanto che l’organizzazione del lavoro comprendeva un’idea di felicità collettiva che generava efficienza. Gli operai vivevano in condizioni migliori rispetto alle altre grandi fabbriche italiane: ricevevano salari più alti, vi erano asili e abitazioni vicino alla fabbrica che rispettavano la bellezza dell’ambiente, i dipendenti godevano di convenzioni. Anche all’interno della fabbrica l’ambiente era diverso: durante le pause i dipendenti potevano servirsi delle biblioteche, ascoltare concerti, seguire dibattiti, e non c’era una divisione netta tra ingegneri e operai, in modo che conoscenze e competenze fossero alla portata di tutti. L’azienda accoglieva anche artisti, scrittori, disegnatori e poeti, poiché riteneva che la fabbrica non avesse
bisogno solo di tecnici ma anche di persone in grado di arricchire il lavoro con creatività e sensibilità.
Guglielmo Giovanni Maria Marconi (Bologna, 25 aprile 1874 – Roma, 20 luglio 1937) è stato un inventore, imprenditore e politico italiano. A lui si deve lo sviluppo di un efficace sistema di telecomunicazione a distanza via onde radio, ovvero la telegrafia senza fili o radiotelegrafo, che ha notevole diffusione, la cui evoluzione portò allo sviluppo della radio e della televisione e in generale di tutti i moderni sistemi e metodi di radiocomunicazione che utilizzano le comunicazioni senza fili, e che gli valse il premio Nobel per la fisica nel 1909 condiviso con Carl Ferdinand Braun, “in riconoscimento del suo contributo allo sviluppo della telegrafia senza fili”.
La digitalizzazione ha dato origine a tre paradigmi fondamentali: internet della comunicazione e dell’informazione; internet della logistica e dei trasporti; internet dell’energia, con Smart Grid e Glocal Generation. Questi paradigmi, secondo Barone, rappresentano la base per un nuovo concetto di progresso. Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, sono sei le sfide principali da affrontare: equità, privacy, affidabilità, proprietà intellettuale, sicurezza e impatto sociale, organizzativo e ambientale.
“L’intelligenza artificialecontinua Barone - è solo uno degli elementi, seppur importanti, della più ampia Digital Transformation. La vera domanda è: siamo in grado di tenere il passo con questa accelerazione? La trasformazione digitale ci riguarda tutti e ci chiama in causa come attori protagonisti: esseri
“Non solo reti - ha ricordato alla platea - ma anche infrastrutture e servizi, lavoreremo per creare le condizioni per realizzare Data Center certificato per ospitare il cloud nazionale e una control room per favorire i processi di transizione digitale e un Security Operation center (SOC) sammarinese per monitorare e mitigare le minacce informatiche per le imprese e la Pubblica Amministrazione”.
“Entro il 2027 TIM San Marino fornirà ai propri clienti servizi basati esclusivamente su reti che utilizzano, in tutto (FTTH) o in parte (FTTCab), la fibra ottica. La migrazione alle reti basate sulla fibra ottica è un tassello fondamentale della strategia per trasformare la Repubblica di San Marino in una vera Smart Land”. Zanotto, a proposito, ha spiegato il significato di Smart Land: “Un territorio che sa gestire le risorse in modo intelligente, economicamente sostenibile e che migliora la qualità della vita focalizzandosi sui bisogni dei cittadini”. Alessandro Carli
“Il digitale Opportunità decisiva”
L’evento “Olivetti e Marconi: storie di Innovatori verso la Transizione Digitale” ha rappresentato un’occasione importante per collegare il patrimonio culturale e tecnologico italiano, incarnato da figure come Adriano Olivetti e Guglielmo Marconi, alle nuove frontiere dell’innovazione. In un momento storico in cui il digitale è non solo una sfida, ma un’opportunità decisiva per il futuro del Paese e dell’Europa. Ad aprire i lavori sono stati gli interventi del Segretario di Stato all’Industria Rossano Fabbri e del Segretario di Stato al Lavoro Alessandro Bevitori che hanno sottolineato il ruolo fondamentale di Tim San Marino nel progetto di transizione digitale del paese e hanno annunciato che a San Marino sono stati individuati quattro siti per l’ampliamento della Rete, carente lungo la Superstrada.
Don Mirco Cesarini vicario di Mons. Domenico Beneventi, Vescovo della Diocesi di San Marino-Montefeltro ha invece evidenziato come questa evoluzione non sia solo una questione tecnologica, ma anche sociale ed etica.
Visita di Beccari (Esteri) a Berna: focus sull’integrazione con l’Unione Europea
San Marino-Svizzera: neutralità e giovani
Siglato un nuovo Accordo per lo scambio di lavoratori under 35
Il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Luca Beccari, accompagnato da una Delegazione Diplomatica guidata dall’Ambasciatore di San Marino in Svizzera, è stato in questi giorni in visita ufficiale a Berna, su invito delle Autorità Istituzionali svizzere. Nonostante tale evento si collochi nell’alveo delle celebrazioni del cinquantesimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra San Marino e Svizzera, si tratta in verità della prima visita ufficiale nella storia di un Segretario di Stato nella Confederazione.
Il Segretario di Stato Beccari è stato accolto dal Capo del Dipartimento Federale degli Affari Esteri, il Consigliere Federale Ignazio Cassis, con il quale si è intrattenuto in un colloquio privato, poi allargato alle rispettive Delegazioni per una più ampia disamina dei temi propri del rap-
porto bilaterale e del comune impegno in ambito multilaterale nei rispettivi ambiti di competenza. L’incontro, in primis, ha of-
ferto l’opportunità ai due esponenti di politica estera di confrontarsi sui rispettivi percorsi di maggiore integrazione con l’Unione euro-
pea: in questo senso, da parte sammarinese è stato riferito l’attuale stato d’avanzamento delle procedure tese al perfezionamento dell’Accor-
do di Associazione di San Marino con l’Unione europea. Ha poi seguito uno scambio di vedute sulla neutralità storica dei due Stati, considerandone la sua evoluzione è stata manifestata da parte del Segretario Beccari l’importanza di non rimanere in silenzio in caso di violazione del diritto internazionale e dei diritti umani, ma invece favorire il dialogo tra Stati. Non è mancata altresì una riflessione allargata alle sfide attuali che incombono sulla comunità internazionale, con particolare riferimento agli attuali conflitti in corso in Ucraina e in Medio Oriente. Al termine dell’incontro bilaterale, il Segretario di Stato Beccari e il Consigliere Federale Cassis, hanno proceduto alla firma dell’Accordo tra il Governo della Repubblica di San Marino e il Consiglio Fe-
derale Svizzero relativo allo scambio di giovani lavoratori. L’Accordo andrà a diretto beneficio dei nostri giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni che ogni anno avranno l’occasione di poter ricercare opportunità professionali in entrambi i Paesi, purché in un numero massimo annuale di 20 persone.
“La visita appena conclusa, in uno spirito di assoluta amicizia”, ha dichiarato il Segretario di Stato Beccari, “ha permesso di rafforzare ancora una volta il rapporto bilaterale tra i due Stati, testimoniato anche dall’avvenuta firma dell’Accordo relativo allo scambio di giovani lavoratori. Abbiamo altresì sottolineato come nel contesto globale attuale San Marino e Svizzera, due Paesi attivamente e storicamente neutrali, possono e devono continuare ad essere un esempio di dialogo e pace.”
“È evidente che c’erano opinioni diverse su questo, la maggioranza che sostiene Fugatti è una maggioranza solida compatta. Maurizio Fugatti sta lavorando molto bene con la nostra Francesca Gerosa che è la vicepresidente e insieme fanno un lavoro eccezionale per il Trentino che prosegue su tutti gli altri temi con la massima sinergia e compattezza.
Su questa vicenda, però, abbiamo un’opinione diversa. Il che non vuol dire che abbiamo un’opinione diversa per forza sul terzo mandato in assoluto: noi siamo molto laici sull’argomento del terzo mandato come Fratelli d’Italia. Siamo però convinti che ciascuna regione non può
scegliere per conto suo. Che l’autonomia sia una cosa serissima per alcuni regioni e alcuni territori ma che non debba essere vista ad personam per le singole situazioni o per i singoli interessi. Questo è il primo Consiglio dei Ministri che ha una maggioranza così solida che lo sostiene dall’inizio della legislatura. Siamo tra i governi più longevi e non abbiamo mai avuto alle spalle un voto in parlamento divisivo. In Consiglio dei Ministri è tutto affrontato con la massima serenità. Nei giorni scorsi siamo andati avanti con i Lep, un passaggio fondamentale per portare aventi l’autonomia prevista da Calderoli. La collaborazione, su questo tema
specifico del Trentino, era diversa ma stiamo andando d’accordo su questioni molto più importanti. In Consiglio dei Ministri siamo uniti e compatti e a volte, quando qualcuno di sinistra vuole vedere a tutti costi una divisione, confonde i desideri con la realtà”. Così Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, a 24 Mattino su Radio 24.
Nuovi spazi per i soci e per la cittadinanza, in particolare gli over 65
SUMS: sede rinnovata e nuovo Circolo Cittadino
Doppia inaugurazione all’insegna di socialità, ambiente e sicurezza
Sabato 17 maggio si è svolto con grande partecipazione l’Inauguration Day della Società Unione Mutuo Soccorso, che ha segnato l’inaugurazione di due spazi rinnovati e dedicati sia ai soci che alla cittadinanza sammarinese, simbolo di un forte impegno della SUMS nei confronti della comunità sammarinese.
La sede rinnovata La mattinata è iniziata con l’inaugurazione della sede sociale rinnovata e ristrutturata in Via Gino Giacomini. Dopo mesi di lavori attenti e mirati, la sede è ora più moderna e funzionale, in grado di ospitare meglio i soci e rispondere in modo efficace alle esigenze della comunità. Come ha sottolineato il Presidente Marino Albani, “abbiamo ristrutturato con l’obiettivo di garantire funzionalità, sobrietà e il recupero di spazi esistenti, sempre rispettando
la mission storica della SUMS”. La nuova sede offre ora spazi ottimizzati, con una segreteria al piano terra e uffici di rappresentanza al piano superiore, oltre a una riorganizzazione degli spazi che ha portato a un notevole risparmio sui costi. L’innovazione più importante è rappresentata dall’installazione di un impianto fotovoltaico che rende la sede “green” e autosufficiente dal punto di vista energetico, in linea con
gli sforzi della SUMS per promuovere un impegno ambientale concreto. Inoltre, la SUMS ha voluto offrire un servizio aggiuntivo: un defibrillatore pubblico all’esterno della sede che “rappresenta una risorsa importante per la nostra comunità”.
Il Circolo Cittadino Poi l’attenzione si è spostata su Palazzo SUMS, dove è stato inaugurato il Circolo Cittadino SUMS, un punto di ri-
trovo destinato principalmente alla popolazione over 65 del Castello di Città, ma aperto anche ad altri cittadini. “Con questo progetto”, ha spiegato Albani, “la SUMS risponde a una lacuna storica nel centro cittadino, offrendo uno spazio di incontro per la nostra popolazione anziana. È un sogno che finalmente si realizza grazie alla collaborazione di molti enti e volontari”. Il Circolo Cittadino è nato grazie
all’impegno congiunto di SUMS, SUMS Femminile, la Giunta di Castello di Città, il Comitato San Rocco e la Congregazione di Serravalle, tutti pronti a dedicare il loro tempo per la gestione e la crescita di questo nuovo punto di riferimento. Un progetto che, oltre a servire la terza età, punta a creare legami sociali duraturi e ad integrare realtà diverse in una rete territoriale che possa estendersi anche ad altri circoli su tutto il territorio sammarinese. Installata anche una rampa per il superamento della barriera architettonica all’ingresso del Palazzo, realizzata grazie alla collaborazione tra la Segreteria di Stato al Territorio, l’Ordine degli Ingegneri e Architetti e la ditta Rimecc. Un esempio di come la SUMS si impegni per rendere accessibili tutti gli spazi pubblici, inclusi quelli dedicati alla socializzazione degli anziani.
port
Il Giro del Monte slitta a settembre
Track&Field San Marino comunica che a seguito di confronto sia con le Autorità competenti che con la Federazione Atletica Leggera, in ragione di mutate condizioni di viabilità e di ordine pubblico, il calendario 2025 degli eventi sportivi è così modificato: Giro del Monte 2025: 6 settembre con partenza alle 17; Skytrail Giro del Monte 2025 il 6 settembre con partenza alle 15. Le iscrizioni e i regolamenti aggiornati su ENDU e sul sito web: www.tfsanmarino.com