Fixing 12 2017

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Anno XXV - n.12 - 1,50 euro

Direttore Alessandro Carli

Venerdì 31 Marzo 2017

E ditoriale Addio all’era del benzina I mprese NPL, guerra ANIS al BE: mediatica dannosa

Nei giorni scorsi, con vastissima eco sui media italiani, si è scatenata un’autentica guerra sui dati che riguardano i crediti deteriorati delle banche sammarinesi. Dati che non sono né pubblici né – va detto – sono stati smentiti (il che, va detto, non significa che siano veri: c’è anche la possibilità che realmente non si sia a conoscenza del volume preciso dei Non Performing Loans). Ammontano, ci chiediamo, davvero a circa due miliardi di euro i NPL in pancia al sistema, così come è stato scritto? Francamente, non è possibile che nel 2017 dati così sensibili (ripetiamo: non c’è certezza sull’importo complessivo) vengano dati alla mercé degli organi di informazione che – come richiede il “Testo unico dei doveri del giornalista” – dovrebbero verificare le fonti prima di rendere pubblico una qualsiasi notizia. La certezza è che questa battaglia “mediatica” che si sta giocando tra il cartaceo e soprattutto il web (come se il sistema italiano delle banche godesse poi di grande salute) stia arrecando una serie di danni molto seri a tutta la Repubblica di San Marino. Perché, di riflesso, questo scontro epocale che è stato innescato, mette alla gogna non solamente il sistema bancario ma anche quello delle imprese che lavorano con l’estero, costrette a doversi confrontare e a dare risposte su quanto è stato pubblicato. La guerra, si sa, lascia solo macerie. Sarebbe quindi il caso di riportare tutto sotto l’alveo del dialogo costruttivo. Vanno, crediamo, trovate soluzioni di sistema. Perché la Repubblica di San Marino ha bisogno di regole trasparenti e di un sistema bancario operativo. Alessandro Carli

si punta all’auto elettrica

“UE funziona se unita”

Monofase dimezzata. Come i Paesi più virtuosi: solo Norvegia e Svezia fanno meglio. Mezzi pubblici: circa 100 saranno a impatto a pag.3

S anità

San Marino e Italia a confronto

alle pagg.4-5

P olitica

Anche San Marino spinge sull’elettrico, adottando alcune delle strategie che hanno già permesso ai Paesi più virtuosi di incrementare il numero di auto circolanti ad impatto zero. E’ pronto il progetto di legge “Norme in materia di mobilità sostenibile” (entrerà in vigore forse già in estate) in cui si esplicita la volontà del Governo di arrivare a dotare il parco macchine pubblico del 40% di veicoli a propulsione elettrica o ibrida. Un “buon esempio” che dovrebbe stimolare, insieme al pacchetto di incentivi, anche il privato a investire in nuovi propulsioni a impatto zero. Per i privati, si prevede infatti la riduzione del 50% dell’imposta sulle importazioni per veicoli elettrici (BEV) o a idrogeno, imposta ridotta del 20% invece per i mezzi ibridi (PHEV). Bartolucci alle pagg. 6-7

La prima Reggenza in “rosa”

a pag.10

spazio riservato all’indirizzo


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F ocus

Questione di num3ri

31 milioni per i cibi pronti, 26 per quelli salutisti. Secondo uno degli ultimi report firmato dal Censis, è questa la spesa che gli italiani affrontano per riempire la pancia. Non sappiamo se la Commissione europea ne era a conoscenza, ma nel dubbio ha deciso di finanziare con quasi 31 milioni di euro i programmi italiani di distribuzione di frutta, ortaggi e latte nelle scuole per l’anno 2017/2018. Intanto Coldiretti ha presentato un report sullo stato delle aziende in Italia: quasi una nuova impresa su tre (31%) è stata aperta da giovani nel primi nove mesi del 2016. Compare un 31 anche nelle parole che il Presidente di Confindustria della Sardegna, Alberto Scanu, ha pronunciato in un’intervista al numero di marzo della rivista Tendenze Nautiche, e si riferisce ai porti turistici dell’isola, che “offrono” oltre 17mila posti barca. Sempre dall’Italia. Tra i dati snocciolati dall’Osservatorio MECSPE, realizzato da Senaf, emerge che – alla voce “formazione” e “alternanza scuola-lavoro” - : il 31% delle aziende intervistate ha risposto di aver avviato collaborazioni solo per gli stage. Il Comitato Regionale CONI dell’Emilia Romagna poi ha fatto sapere che il 31% della popolazione svolge attività sportiva in modo continuativo. Nemmeno questa settimana possiamo lasciare fuori Donald Trump. Il Presidente degli USA; in occasione del lancio de “America first: a budget blueprint to make america great again”, ha specificato che il taglio ai fondi per l’agenzia per la protezione ambientale (Epa) sarà del 31% e non del 25%. Il 31, legato al mese di marzo, però è anche altro. Oggi, ma nel 1889, veniva inaugurata a Parigi la Torre Eiffel. Sempre oggi, ma nel 1949, Karl Abarth fonda l’omonima società automobilistica. Infine, i nati oggi: Johann Sebastian Bach (1685), Franz Joseph Haydn (1732), Isabella Ferrari (1964), Anna Finocchiaro (1955), Antonio Ingroia (1959), Jacopo Fo (1955), Ewan McGregor (1971), e il fisico e premio Nobel italiano Carlo Rubbia (1934).

I mprese Prestigioso riconoscimento internazionale per Lima Corporate: il Gruppo ha vinto il premio Smau 2017 per le innovazioni nel mondo ICT. E in questo “successo,”, c’è anche un po’ di San Marino. “Lima SM – racconta Luka Simetovic, South East Europe and Middle East Area Manager - è stata utilizzata come piattaforma di sviluppo e test per l’implementazione di una architettura basata su cluster virtuali utilizzando tecnologia NodeWeaver con dischi SSD”. Il progetto Il System Integrator ConsulPartner, partner che nel proprio portafoglio annovera un mix di tecnologie hyperconverged e in grado di fornire come prodotto di virtualizzazione, NodeWeaver che si è dimostrato da subito molto interessante, promettente ed accattivante. Dopo un progetto pilota e dopo una comparazione con altre soluzioni, Lima Corporate ha raccolto la sfida di un sistema alternativo in grado di offrire i medesimi servizi a costi più contenuti. Nel 2013 un cluster a due nodi è stato messo in produzione presso la sede di San Marino. Nel 2015 un secondo cluster a due nodi è stato messo in produzione presso lo stabilimento di Segesta dove, oltre agli stessi problemi dello stabilimento di San Marino, si era aggiunto un problema di performance e “data gravity”. La nuova versione di NodeWeaver, anche con l’introduzione dei dischi SSD, ha permesso di realizzare un secondo progetto per l’implementazione di un ambiente di Additive Manufacturing software and sophisticated 3D Printing services che si appoggia fortemente sulle performance dell’ambiente hardware e software sottostante. Alla fine del 2016 è stata rinnovata la piattaforma di San Marino con l’introduzione della tecnologia SSD. Dal 2012, presso la sede centrale, permane un laboratorio permanente per la sperimentazione delle nuove versioni, e sono presenti altri 4 nodi, di cui due dedicati al VDI e due dedicati a laboratorio per la validazione delle applicazioni Limacorporate. E’ stata sfruttata la gamma di prodotti Nodeweaver in una strategia di data protection a 360 gradi, garantendo, attraverso un file system distribuito, una replica degli snapshot e una replica geografica degli stessi il disaster recovery dello storage e una sensibile riduzione di RTO (Recovery Time Objective) e di RPO (Recovery Point Objective).

FIXING - Anno XXV - n.12 - Venerdì 31 Marzo 2017

Innovazioni ITC: premiata Lima Corporate per un progetto NodeWeaver

Smau 2017, sventola la bandiera del Titano Luka Simetovic: “Lima SM utilizzata come piattaforma di sviluppo” I benefici La nuova infrastruttura tecnologica si sviluppa di pari passo con la crescita dimensionale e offre una maggiore flessibilità e continuità nell’erogazione dei servizi anche per le filiali dove i budget più ristretti e le carenze IT non consentono un approccio uguale a quello della sede centrale. Oggi, l’innovativo ambiente di stampa 3D si appoggia interamente su due nodi Nodeweaver di cui uno, dovendo operare in environment poco idoneo è certificato Military Class 4. Il sistema, ad un costo notevolmente più contenuto, si è dimostrato altamente affidabile, alla pari di sistemi concorrenti più diffusi, ovviando alle molteplici problematiche presenti presso la sedi distaccate di Lima Corporate. Smau: il Presidente “In un contesto competitivo in grande trasformazione così il Presidente Smau Pierantonio Macola - le aziende si trovano di fronte a due fenomeni emergenti che pongono loro una serie di nuove opportunità di sviluppo che è necessario saper cogliere nel modo corretto”. Il primo è il fenomeno dell’Open Innovation. Per rispondere adeguatamente ai bisogni di innovazione, ricerca e sviluppo delle nostre imprese - spiega il Presidente - è necessario facilitare le relazioni dirette con i nuovi protagonisti di questo ambito: startup, acceleratori, centri di ricerca, incubatori, spazi di coworking, eccetera”. Il secondo fenomeno è quello della Digital Transformation. “Il digitale - ha spiegato Macola - non è più un tema specifico di una figura all’interno delle organizzazioni ma impatta oggi su tutte le funzioni e i processi aziendali. È necessario quindi ripensare tutte le dimensioni del proprio business per renderlo più competitivo e più aderente alle aspettative del proprio mercato grazie alle moderne tecnologie digitali”. Alessandro Carli

P innevoluzione

Discendiamo tutti dai pesci: abitudini appetiti, difetti e capacità comuni

di Daniele Bartolucci Il pagello fragolino è un pesce molto comune e facilmente riconoscibile sui banchi delle pescherie di tutto il Mediterraneo. Nonostante questo, sono molte le persone che non l’hanno mai pescato e neppure assaggiato, in una delle numerose ricette che lo accompagnano in cucina. Il tutto deriva molto probabilmente dalla preferenza di altri sparidi, come il dentice, più famosi e più grandi. Ma anche dalla capacità limitata

della pesca professionale di accalappiarne tanti da ottenere un prezzo congruo. Mentre per i pescatori sportivi è un vero divertimento. La tecnica migliore è il bolentino, visto che è solito cacciare sul fondale, meglio se nelle ore serali o notturne. Il calamento deve essere leggero con terminali ben distanziati, perché non è molto aggressivo. Ma questo non deve trarre in inganno, è un combattente nato e lo dimostra con una “testata” repentina appena allamato, che spesso e volentieri

rompe i terminali. Cosa che capita anche quando ne abboccano due o tre di seguito, a dire il vero. Perché non è raro. Quindi attenzione alle prime battute, sono quelle più delicate. Delicate come le sue carni e la livrea rossastra tendente al rosa, da cui deriva il nome. Un nome femminile, in verità, come del resto si addice veramente a questo pesce: è infatti un ermafrodita proterogino, ovvero, nasce femmina per poi diventare maschio con l’età. Insomma, da fragolina a fragolino.


I mprese

FIXING - Anno XXV - n.12 - Venerdì 31 Marzo 2017

di Alessandro Carli

“L’Unione Europea è un’opportunità”. Lo affermano rappresentanti di BusinessEurope - che coinvolge 40 Confindustrie europee – che si sono riuniti in occasione della due giorni dedicata al 60esimo anniversario dei Trattati di Roma. Il Presidente di BusinessEurope, Emma Marcegaglia, è stata chiara: “Vogliamo un’Europa più unita, che vada avanti sull’integrazione, soprattutto su alcuni aspetti come difesa, sicurezza, controlli dei confini esterni, e Europa che ritrovi competitività, perché la sta perdendo”. Un’Europa, ha proseguito, “che metta al centro i diritti delle imprese; si parla molto di un aumento dell’aspetto sociale dell’Europa, per combattere le diseguaglianze, siamo d’accordo, però diciamo che questo si fa attraverso una maggiore competitività una maggiore forze delle imprese. Chiediamo quindi una politica industriale forte”. Ritornare a dare priorità alla questione industriale, ma anche dare le dovute attenzione ai fondamentali dell’economia. Per una Europa, ha spiegato il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia che non deve subire shock negativi di economia ma può realizzare shock positivi sia al suo interno, sia in rapporto agli altri. Siamo il mercato più ricco del mondo, con un debito aggregato inferiore agli Stati Uniti, eppure, forse, gli altri pensano all’Europa come mercato per indebolire i fondamentali dell’economia europea”. Al tavolo, assieme a Marcegaglia , Boccia e a tutti i vertici delle confederazioni, anche il Presidente dell’Associazione Nazionale Industria San Marino, Stefano Ceccato. “ANIS – esordisce il numero uno degli Industriali – è per la presenza del Titano dell’UE: ce lo dicono le nostre caratteristiche geografiche e politiche, ma anche e soprattutto le imprese del territorio, che operano non solo in Europa ma in tutto il mondo. La partecipazione di ANIS a BusinessEurope si lega anche a questa

Riunione di BusinessEurope in occasione del 60esimo anniversario dei Trattati di Roma

“L’UE funziona e ha futuro solo se rimane unita” Al tavolo anche il Presidente dell’Associazione Nazionale Industria San Marino

apertura verso l’esterno. Partecipando ai tavoli di BE portiamo avanti le istanze delle aziende”. Alla fine dell’incontro, lo scorso fine settimana, è stata sottoscritta una dichiarazione comune, consegnata al Premier Paolo Gentiloni, al Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani e al Presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. “E’ stato richiesto di attuare un cambio di passo rispetto a come funziona e a come oggi viene concepita l’Unione Europea – spiega il Presidente -, una ‘zona’ in cui vivono diverse anime e che è attraversata da forti tensioni. Oggi stiamo attraversando tempi difficili, segnati dall’Euroscetticismo e da politiche protezioniste, con importanti sfide che dovranno essere affrontate”. Il progetto europeo quindi va supportato e difeso. “L’Unione europea è il progetto politico di maggiore successo dei tempi moderni. Ha portato la pace nel nostro continente ed è costruito su

valori fondamentali, quali democrazia, pace, diritti umani, libertà e uguaglianza, che devono essere rispettati e tutelati. L’Unione europea ha raggiunto risultati considerevoli e ne raggiungerà altri, in ambito economico, sociale, ambientale e tecnologico”. L’UE funziona solamente se rimane unita. Nonostante, rimarca il Presidente, “vi siano tre grandi player – USA, Cina e Russia – che vorrebbero la sua disgregazione”. All’incontro del BusinessEurope si è parlato anche di strettissima attualità: “Il Presidente Marcegaglia ha anche sottolineato quanto sia importante risolvere il problema dei migranti. In questo senso, l’emergenza va affrontata a ‘monte’, cercando di lavorare nei Paesi da partono i flussi”. “L’Europa – conclude il Presidente dell’ANIS - rimane uno dei migliori posti al mondo in cui vivere. Ma il nostro stile di vita può essere difeso solo se agiamo insie-

San Marino FIXING settimanale di informazione economica, finanziaria e politica Direttore responsabile Alessandro Carli a.carli@fixing.sm Redattore Daniele Bartolucci d.bartolucci@fixing.sm Responsabile commerciale Roberto Parma 339.8016455 roberto.parma@fixing.sm Per la pubblicità su Fixing 0549.873925 commerciale@fixing.sm

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me per realizzare un’Europa più forte e competitiva”. Il documento di BusinessEurope I Presidenti delle principali associazioni imprenditoriali nazionali in Europa hanno firmato un documento in cui viene sottoscritto il totale sostegno all’UE. I - Vogliamo un’Europa unita, che dia risposte comuni a sfide comuni, poiché esse non possono essere risolte dai singoli Stati membri, un’Europa in cui i Paesi siano uniti, responsabili e solidali tra di loro. II - Vogliamo un’Europa che fornisca bene pubblici europei, che sia vicina ai suoi cittadini e alle sue imprese, che dia benefici concreti e che ne protegga lo stile di vita, che contribuisca a una crescita sostenibile, inclusiva e bilanciata, alla creazione di posti di lavoro e agli investimenti. III - Vogliamo un’Europa che sviluppi appieno il potenziale inutilizzato del suo mercato unico, che rappresenta la sua più grande forza, e che abbatta le barriere esistenti e la frammentazione con una migliore regolamentazione, creando un’area stabile politicamente e legalmente, capace di attrarre talenti, imprese e investitori. IV - Vogliamo un’Europa che capisca fino in fondo l’importanza delle sue imprese e che ne rafforzi la capacità di creare crescita e posti di lavoro, di guidare l’innovazione e di offrire solu-

zioni alle sfide sociali e ambientali e, quindi, che lavori per promuovere la propria competitività a livello globale, creando un’area in cui sia facile fare impresa e in cui le imprese possano prosperare. V - Vogliamo un’Europa che promuova le nostre economie sociali di mercato, in cui il successo economico sia la condizione necessaria per un progresso sociale continuo, basato su sistemi sociali riformati, moderni ed effettivi. VI - Vogliamo un’Europa che promuova la coesione sociale, radicata nella creazione di posti di lavoro e con una partecipazione attiva nella società, e che affronti l’elevata disoccupazione giovanile nei suoi Stati membri. VII - Vogliamo un’Europa che fornisca pace e stabilità, aumentando gli sforzi comuni in materia di sicurezza e difesa e controllando in modo migliore i suoi confini esterni, e che guidi il dibattito nelle sedi internazionali per ristabilire la pace e la stabilità nei Paesi vicini. VIII - Vogliamo un’Europa aperta e che assuma il ruolo che le spetta nel contesto internazionale, che aiuti a trovare soluzioni globali, che non si astenga dalla concorrenza con i Paesi terzi ma che difenda e dia priorità agli interessi dei suoi cittadini e delle sue imprese, plasmando la globalizzazione in sintonia con i propri valori e negoziando accordi commerciali moderni che rafforzino

la cooperazione internazionale e un sistema di libero scambio liberale ma, allo stesso tempo, basato sulle regole. IX - Vogliamo un’Europa che tragga pieno vantaggio dalle opportunità create dall’attuale rivoluzione industriale e che sia pronta a fronteggiare le profonde trasformazioni sociali ed economiche che si presenteranno, modernizzando e adattando la sua politica industriale con investimenti in tecnologia, competenze, infrastrutture digitali e che fornisca energia sicura, pulita e accessibile. X - Vogliamo un’Europa che abbracci l’innovazione, non solo accompagnandola, ma guidandola in un mondo in rapida evoluzione con un chiaro vantaggio competitivo per guidare un progresso tecnologico pionieristico e per essere all’avanguardia nell’era digitale. La comunità imprenditoriale europea è unita nell’esprimere il proprio supporto all’integrazione europea ed è pronta a contribuire al suo continuo progresso. In un momento difficile della sua storia, l’Unione europea deve guardare avanti e indicare la strada da seguire. In occasione del 60esimo anniversario dalla firma del Trattato di Roma, i leader europei del mondo politico, imprenditoriale e della società dovranno mostrare che l’Europa è un ancora di stabilità nel mondo, che la diversità tra le nostre società è un punto di forza e non un pericolo per il nostro stile di vita europeo. Populismi, false notizie o “fatti alternativi” devono essere smentiti e confutati da tutti gli attori responsabili. Crediamo che il 2017 sia un anno decisivo e, per questo, vogliamo dare tutto il nostro contributo per assicurare un cambio di rotta, dimostrando ancora una volta che il successo politico, economico e sociale del progetto europeo può essere raggiunto solo insieme. È tempo di scegliere: o avere successo insieme, o diventare irrilevanti separatamente.


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di Alessandro Carli

Con il recente aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (il 18 marzo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 65/2017), l’Italia ha messo mano a un “elenco” vecchio di circa 15 anni. Le novità introdotte, in estrema sintesi, riguardano diverse prestazioni come ad esempio i vaccini, la maternità e l’estensione del novero delle malattie croniche e della fornitura di protesi tecnologiche. “Il paragone tra i LEA italiani e i servizi offerti dal sistema sanitario e socio sanitario di San Marino – spiegano il Direttore generale ISS Andrea Gualtieri e Maurizia Rolli, neo Direttore delle attività sanitarie e socio sanitarie - è un po’ improprio data la diversità dei due sistemi. Quanto offerto alla popolazione sammarinese e residente, oltre a essere di tipo universalistico, non prevede un ticket”. Nessuna compartecipazione dell’utente alle spese di cura o mediche. Ogni prestazione ritenuta necessaria per l’assistito viene comunque erogata anche se necessita di usufruire di servizi, attrezzature e strutture esterne. E’ il caso dei trapianti, oppure della cura dell’HIV e dell’AIDS, ma anche certe patologie, soprattutto rare, o per una serie di terapie riabilitative. I farmaci Anche il servizio farmaceutico, facendo riferimento a enti di verifica, validazione e messa in commercio di farmaci esteri (quali, oltre agli enti italiani, l’Agenzia europea del Farmaco e l’FDA americana), può fornire principi attivi e formulazioni anche non presenti nel mercato italiano. Tra i casi più noti, oltre al Viagra, anche i nuovi “superfarmaci” anti epatite C (già al centro di un’indagine di Fixing pubblicata sul numero 9 del 6 marzo 2015 dal titolo “La farmacia internazionale vale oltre 3 milioni per l’ISS” in cui il redattore Daniele Bartolucci aveva evidenziato che dal-

Aanità S ttualità

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Vaccini: differenze importanti tra i due Paesi. Sul Monte, dal 1995, sono nove quelli “obbligator

Spesa sanitaria pro-capite: i

A San Marino si attesta a 2.270 euro (5,5% del PIL) contro i 1.867 euro (7% del PIL). A 100 mila euro che nel previsionale 2016 dovrebbero raddoppiare. LEA, i dottori Andrea le cure per l’Epatite C “entravano” 2 milioni di euro, ma che c’erano molte richieste per le terapie antitumorali). Le prestazioni Per quanto riguarda il nomenclatore delle prestazioni specialistiche ambulatoriali le prestazioni di procreazione medicalmente assistita vengono garantire per un massimo di due cicli a paziente e con un tetto massimo di rimborso di 2.000 euro a ciclo. Le prestazioni di genetica vengono garantite, così come la radioterapia stereotassica e l’enteroscopia con microcamera ingeribile (in casi particolari). “Al momento – spiegano i dottori Gualtieri e Rolli - non risulta che siano mai stati richiesti ed autorizzati cicli di adroterapia”. Le protesi Il nomenclatore ISS dell’assistenza protesica fa riferimento al vecchio nomenclatore italiano. Non prevede attrezzature domotiche, posaterie e suppellettili adattati alle disabilità, ausili informatici e di comunicazione, che possono comunque essere richiesti e autorizzati dal Comitato Esecutivo caso per caso con Delibera. Ogni richiesta viene quindi valutata dal CE e dai professionisti di riferimento preposti. “Stiamo portando avanti un confronto sul tema – annota il dottor Andrea Gualtieri - anche con la Commissione sulla disabilità”. Malattie rare Per quel che concerne le malattie rare (ovvero con incidenza non più di 5 persone ogni 10 mila abitanti), per il loro riconoscimento l’ISS fa

riferimento alla normativa vigente in Italia (quindi l’aggiornamento è praticamente automatico). E comunque anche in questi casi – come per le patologie croniche non è prevista la compartecipazione economica per le spese sanitarie da parte dell’assistito. Entrando nello specifico, i dati più aggiornati sono contenuti nel bilancio sociale pubblicato nell’ottobre scorso e che fanno riferimento all’anno 2015. Nell’ambito delle malattie endocrino metaboliche, il dato è di circa 100 casi tra cui 10 casi relativi alla presenza in un cromosoma sessuale in più o in meno. Mentre per quelle Nefrologiche i casi sono 11. 36 invece quelle nell’ambito Ematolo-

gico. L’Unità Organizzativa Psichiatria ha seguito 5 casi. Le persone affette da malattie rare seguite dall’UO Neurologia sono 58. Tra queste rientrano 10 casi di Corea di Huntington. Screening neonatali Già da tempo l’ISS fornisce gratuitamente gli screening neonatali.

Nello specifico vengono eseguiti gli screening endocrino-metabolici in base allo stesso programma della Regione Emilia Romagna e infatti l’analisi viene inviata al laboratorio del Sant’Orsola a Bologna. Inoltre viene eseguito lo screening audiologico neonatale e quello ecografico per i soggetti a rischio per la lussazione dell’anca e uro-

patie malformative. Per quanto riguarda lo screening per la cataratta, attualmente la procedura non è ancora stata avviata. In aggiunta a quelli neonatali vengono poi svolti gratuitamente quelli tumorali per il tumore della mammella, dell’utero e del colon e, a seguito della legge approvata l’anno scorso, della celiachia.

Radio 24 News - “Attenti a noi due” Medicina difensiva, Remuzzi “Troppi avvocati senza scrupoli” Radio 24 Il Sole 24 Ore www.radio24.ilsole24ore.com

Un luminare d’ortopedia agli arresti domiciliari per varie ipotesi di reato tra cui quella di aver provocato lesioni volontarie ad alcuni pazienti per fare pratica. E’ l’ultimo caso di cronaca che giunge da Milano e che porta nuovamente sotto ai riflettori il tema della cosiddetta “medicina difensiva”, misure e terapie messe in atto dai camici bianchi per non incorrere

in errori e di conseguenza in cause medico-legali milionarie. “Troppi avvocati senza scrupoli. Ci stiamo americanizzando” afferma il professor Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche ospite, insieme a Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato – Cittadinanzattiva, ad “Attenti a noi due”, la trasmissione

condotta da Alessandro Milan e Oscar Giannino su Radio24.


ASttualità anità

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ri”. Celiachia: l’incidenza sulla popolazione è dello 0,6% con solo 204 casi

il Titano supera l’Italia

Acquisto dei farmaci: nella SMaC, nel 2015, sono stati “caricati” circa Gualtieri e Maurizia Rolli (ISS): “I due sistemi sono piuttosto diversi” Endometriosi Per quanto riguarda l’endometriosi già ora non è prevista alcuna compartecipazione economica per prestazioni specialistiche di controllo. Celiachia Per la celiachia non sono previste compartecipazioni economiche per prestazioni sanitarie e vengono concessi gratuitamente alimenti secondo le quantità previste dalla normativa vigente, recentemente adottata. La nuova Legge approvata l’anno scorso, consente alla persona celiaca anche di rifornirsi in altre strutture e si sta lavorando sulle modalità di rimborso. “Va precisato – chiarisce la dottoressa Rolli - che lo screening svolto su tutta la popolazione consente di avere un dato preciso sull’incidenza, attualmente attestata intorno allo 0,6%, un tasso doppio rispetto all’Italia, dove il dato rilevato dello 0,3% è sottostimato. I casi seguiti al momento a San Marino di persone celiache è di 204”. L’ISS sta inoltre lavorando su un Percorso diagnostico terapeutico assistenziale specifico. Autismo Vengono garantiti percorsi diagnostici e terapeutici e l’integrazione dei minori nella vita sociale mediante anche la partecipazione della famiglia. Alcuni aspetti più specialistici ancora non sono forniti, anche se si sta lavorando con le associazioni per potenziare i servizi. Vaccini In materia di vaccini esistono delle differenze anche importanti tra San Marino e l’Italia. Innanzitutto a San Marino dal 1995 sono previste 9 vaccinazioni obbligatorie: Difterite, Pertosse, Tetano, Antipolio (tipo Salk), Epatite B, Haemofilus Influenzae-B, Morbillo, Parotite, Rosolia. Sul sito ISS nella apposita sezione è presente il calendario vaccinazioni dove sono riportate le vaccinazioni suddivise tra obbligatorie e raccomandate e le fasce di età o categorie per le quali sono indicate.

Tutte le vaccinazioni, obbligatorie e raccomandate sono fornite gratuitamente. Quelle raccomandate sono gratuite per la popolazione più indicata (esempio le nuove disposizioni contro la menin-

MODULI

gite prevedono l’erogazione di vaccini ai nuovi nati 2017, a certe categorie considerate a rischio come coloro a cui è stata asportata la milza e chi effettua viaggi internazionali per scopi umanitari). Al di

fuori delle vaccinazioni obbligatorie e di chi rientra nelle fasce raccomandate le vaccinazioni fornite sono a pagamento. Nei nuovi LEA l’Italia ha previsto la somministrazione gratuita di due tipi

1a lezione

2a lezione

3a lezione

4a lezione

GIORNI

Excel I°livello

04/04/2017

06/04/2017

11/04/2017

13/04/2017

martedì - giovedì

Excel II°livello

18/04/2017

20/04/2017

25/04/2017

27/04/2017

martedì - giovedì

Excel III°livello

02/05/2017

04/05/2017

09/05/2017

11/05/2017

martedì - giovedì

Excel IV°livello

16/05/2017

18/05/2017

23/05/2017

25/05/2017

martedì - giovedì

di vaccinazioni non eseguite al momento a San Marino (si tratta di quella contro il Rotavirus e di quella contro l’Herpes Zoster responsabile del cd ‘Fuoco di Sant’Antonio’). “Tuttavia a gennaio

l’ISS – racconta il dottor Gualtieri - ha istituito un gruppo permanente interdisciplinare di lavoro proprio sul tema delle pratiche vaccinali per apportare e approntare tempestivamente ogni modifica che si rendesse necessaria, tanto sul calendario vaccinale quanto sugli eventuali costi per le fasce non rientranti tra quelle a cui vengono fornite gratuitamente”. Già dalla home page del sito dell’ISS è possibile accedere alla sezione vaccini dove sono presenti tutti i riferimenti, dalla Legge ai Decreti fino all’ultima delibera del CE di gennaio. Inoltre è presente il calendario, i moduli per l’obiezione, le varie informazioni e anche il dato sulle coperture. In merito agli obiettori – per i quali c’è l’obbligo a stipulare una assicurazione in caso di rifiuto alla vaccinazione – il dato relativo al 2016 è di circa 650 persone che hanno esercitato l’obiezione alla vaccinazione, ma nel totale rientrano numerosi casi di obiezioni parziali, cioè di obiettori che hanno esercitato la rinuncia alla vaccinazione solo per alcune tipologie vaccinali e alcuni solo temporaneamente in quanto vaccineranno i figli in età infantile e non neonatale. Tra chi esercita l’obiezione alla vaccinazione, 66 risultano essere maggiorenni, i restanti hanno meno di 18 anni. Spesa pro capite Infine, un paragone tra i costi dei due Paesi. La spesa sanitaria pro capite nella Repubblica di San Marino si attesta a 2.270 euro (5,5% del PIL) contro una spesa sanitaria pubblica pro capite in Italia di 1.867 euro (7% del PIL). “Questo dato – concludono i due dirigenti – è determinato in gran parte dalla mancanza del ticket”. Sull’acquisto dei farmaci, lo ricordiamo, viene applicata la scontistica SMaC del 5%. Scontistica che nel 2015 ha consentito un risparmio ai sammarinesi di circa 100 mila euro mentre i dati previsionali del 2016 dovrebbero attestarsi attorno ai 200mila euro.


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A ttualità M obilità sostenibile

I l “buon esempio”

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Imposta sull’importazione ridotta del 50% (del 20% se ibrid

In funzione le prime colonnine pubbliche Intanto Poste Spa e Università fanno i test in vista del cambio del parco auto

San Marino spinge Incentivi forse gi

Il Progetto di Legge insegue le best practice dei Paes di Daniele Bartolucci

Attualmente il parco auto circolante della Pubblica Amministrazione e delle Aziende Autonome dello Stato conta complessivamente 257 mezzi, di cui 62 a diesel e 195 a benzina. Nessuno a gas, né tantomeno con motore elettrico o ibrido. Un dato che non ammette dubbi: lo Stato non è mai stato un buon esempio in Repubblica sul fronte della mobilità sostenibile. Ma potrebbe diventarlo. E il Progetto di Legge appena depositato, potrebbe essere lo strumento più adatto. Infatti l’articolo 2 del pdl è prettamente dedicato al “Parco macchine pubblico. “Ai fine”, si legge nel primo comma, “di consentire l’adeguamento progressivo del parco macchine pubblico a principi di sostenibilità persone da parte del settore pubblico allargato è vincolato al rispetto delle seguenti condizioni: il 40% delle autovetture destinate a servizi di fattorinaggio, consegna di posta, visita e sorveglianza in cantieri e similari, complessivamente acquistati o noleggiati annualmente per singolo soggetto interessato dalla presente norma deve avere propulsione ibrida o elettrica; l’acquisto o noleggio di nuove autovetture destinate a servizi istituzionali o di rappresentanza è subordinato ad valutazione comparativa che giustifichi la scelta di veicoli a propulsione termica”. Non solo, perché il comma

2 esplicita che “le superiori disposizioni sono estese alle società a partecipazione maggioritaria della Eccellentissima Camera”. Quindi anche altre società di diritto privato, come lo è ad esempio Poste Spa, che nei mesi scorsi ha già attivato i test con diverse auto elettriche. Al termine dei test - svolti ovviamente con diverse auto di diverse case automobilistiche, anticipando i criteri di trasparenza e competizione contenuti nella futura normativa - verrà pubblicato un bando specifico per la fornitura. Allo stesso modo anche l’Università di San Marino sta sperimentando sul tema: da una parte a livello accademico, sulle potenzialità dell’idrogeno. Dall’altra parte sul reale utilizzo di un’auto elettrica. In questo momento il Rettore stesso sta testando una di queste auto, in vista del probabile acquisto di un mezzo a impatto zero in dotazione all’Università stessa. Ma anche altre aziende stanno valutando questa opportunità, in particolare quelle che svolgono servizi quotidiani in territorio con esigenza di spostare personale senza carichi pesanti o ingombranti. O in condizioni particolari, come le forze dell’ordine ad esempio o i mezzi di soccorso (che al pari delle Poste) hanno l’esigenza di arrivare in ogni luogo del territorio in ogni momento del giorno, della notte, con

il sole o con la neve. E’ chiaro che in quel caso le auto elettriche rappresentano ancora un limite. Ma è anche per questo che si è partiti inizialmente con un 40% del totale. Che già significa almeno un centinaio di mezzi già oggi. Un bell’esempio, per tornare al punto iniziale, visto che attualmente ci sono solo 10 auto elettriche in circolazione: con l’intervento dello Stato, il numero decuplicherebbe all’istante. Con notevoli risparmi per lo Stato stesso: la manutenzione in primis, ma anche l’approvvigionamento di benzina/diesel). Oltre, ovviamente, al risparmio in termini ambientali. Interessante anche l’altro passaggio della normativa ideata, ovvero che “per agevolare l’utilizzo di mezzi a basso impatto ambientale, nel caso di nuova costruzione, ristrutturazione o modifica di infrastrutture ad uso pubblico e dedicate alla sosta di veicoli, il 100/0 dei posti macchina deve essere riservato a veicoli a basso impatto ambientale con propulsione elettrica o ibrida. Le aree di sosta riservate dovranno essere contrassegnate in modo specifico ed essere dotate almeno per metà di stazioni di ricarica elettrica opportunamente segnalate”. Molte altre, quindi, saranno le colonnine che si aggiungeranno a quelle tre di Città al Parcheggio 7. Che sono già attive e gratuite per tutti.

Anche San Marino spinge sull’elettrico, adottando alcune delle strategie che hanno già permesso ai Paesi più virtuosi di incrementare il numero di auto circolanti ad impatto zero. Nelle scorse settimane è stato depositato dal Segretario alle Finanze, Simone Celli, il progetto di legge “Norme in materia di mobilità sostenibile”, in cui si esplicita la volontà del Governo di arrivare a dotare il parco macchine pubblico del 40% di veicoli a propulsione elettrica o ibrida. Un “buon esempio” che dovrebbe stimolare, insieme al pacchetto di incentivi, anche il privato a investire in nuovi propulsioni a impatto zero. Sul fronte dell’incentivazione all’acquisto, infatti, come in altri Paesi europei compresi quelli più avanti dal punto di vista delle politiche di mobilità sostenibile, si prevede infatti la riduzione del 50% dell’imposta sulle importazioni per veicoli elettrici (BEV) o a idrogeno, imposta ridotta del 20% invece per i mezzi ibridi (PHEV). Incentivi anche sull’acquisto di stazioni di ricarica, le cosiddette “colonnine”: se insediate presso civili abitazioni è prevista la riduzione del 30% sulla stessa tassazione. Sul Titano crescono diesel, gas e ibride Il parco auto circolante a San Marino (si veda tabella in alto a destra) conta a marzo 2017 complessivamente 30.142 mezzi, di cui 19.559 a diesel, 9.759 a benzina, 10 elettrici, 141 ibridi, 356 a gas e 312 a metano. Il mercato, insomma, predilige ancora i motori a combustibili fossili, anche se ha virato ormai decisamente verso il diesel: nel corso degli ultimi tre anni, infatti, questo è il motore più frequente, mentre cala quello a benzina. Importante rilevare che, ai fini della mobilità sostenibile, sono più che raddoppiate le auto a propulsione ibrida e quelle a gas (gas o metano) sono costantemente cresciute anch’esse. Per l’elet-

LE AUTO ELETTRICHE NEGLI ALTRI PAESI E Paese Norvegia

Politica incentiva

Esenzione da tutte le tasse di acquisto (circa 11 prima delle imposte). Esenzione dal pagamento traghetti

Paesi Bassi

Esenzione tassa di registrazione

Svezia

Rimborso statale di 4.000 euro dopo l’acquisto. E

Francia

Sistema di bonus-malus a seconda dell’emissio bonus è di 6.300 euro. Inoltre molte Regioni pr registrazione

Cina

Esenzione della tassa sull’acquisizione e della ta 8.000 euro

UK

Germania

Incentivo all’acquisto fino a 5.000 euro. Esen

Incentivo di 4.000 euro per l’acquisto per auto i listino. Esenzione della tassa di circolazione per 1 elettrici

USA

Detrazione fiscale di 7.500 euro. Alcuni Stati offr offre uno sconto fino a 2.500 euro sull’acquisto, Stati è prevista l’esenzione della tassa di registra costo dell’energia per gli utenti

Italia

Non sono previsti incentivi diretti, ma è già prev 5 anni, che scende del 75% nei succesivi. Scont maggiori città

San Marino

Imposta sulle importazioni ridotta del 50% pe propulsione totalmente elettrica, ridotta del

Elaborazione grafica a cura di San Ma *Tali incentivi non sono trico si parla ancora di un mercato di nicchia. Elettrico e ibrido: BEV e PHEV Per comprendere al meglio il quadro della situazione, va specificato che ci sono due tipologie di veicoli: BatteryElectric Vehicle (BEV), il veicolo elettrico puro, la cui pro-

pulsione deriva esclusivamente dall’energia prodotta da un motore elettrico alimentato da batterie che accumulano energia elettrica; Plug-In Hybrid Electric Vehicle (PHEV) che ha due fonti di energia che lavorano in sinergia tra di loro: un motore elettrico e un motore a combustione interna convenzio-


M obilità Sostenibile

FIXING - Anno XXV XXII -- n.12 n.21 -- Venerdì Venerdì 31 30 Marzo Maggio2017 2014

do) per le auto, del 30% per le colonnine

sull’elettrico ià in estate

si più virtuosi in mobilità sostenibile

E LE POLITICHE INCENTIVANTI ADOTTATE Quota di mercato delle auto elettrriche

ante

1.000 euro) e IVA (25% del prezzo o del pedaggio, dei parcheggi e dei

23,3%

e e di registrazione

9,7%

Esenzione dalla tassa di circolazione

2,4%

one di CO2: per le auto elettriche il revedono l’esenzione della tassa di e

1,2%

assa di circolazione. Incentivi fino a

nzione dalla tassa di circolazione

inferiori ai 60.000 euro di prezzo di 10 anni, posteggi gratuiti per i veicoli

1%

1%

0,7%

rono ulteriori incentivi: la California , il Connecticut fino a 3.000. In altri azione e/o misure per riduzione del i di veicoli elettrici

0,7%

vista l’esenzione del bollo per i primi ti sulla RCA. Parcheggi gratuiti nelle à

0,1%

er i veicoli cat. L e M alimentati a 30% per le stazioni di ricarica*

0,03%

arino Fixing. Fonte E-Mobility Report 2017 Energy & Strategy Group ancora in vigore e con Decreto delegato potranno essere modificati nale alimentato a benzina o diesel. In condizioni di regime la propulsione deriva dall’energia prodotta dal motore elettrico. Il mercato mondiale: una crescita enorme Complessivamente, secondo l’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano che

ha misurato i trend e le tecnologie legate alla mobilità elettrica presentando il primo EMobility Report sul settore, nel mondo nel 2016 sono state vendute circa 800.000 auto elettriche con una crescita del 40% rispetto al 2015, mentre in Italia ne sono state vendute appena 2.560 per un valore di 75 milioni di euro. La

7

L’EVOLUZIONE DEI MEZZI CIRCOLANTI NELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO PARCO AUTO CIRCOLANTE TOTALE Auto circolanti

Diesel

Benzina

Elettriche

Ibride

Gas

Metano

2014

28.868

18.311

9.903

5

64

308

272

2015

29.332

18.772

9.840

6

83

332

294

2016

30.023

19.441

9.778

10

129

352

308

2017*

30.142

19.559

9.759

10

141

356

312

PARCO AUTO CIRCOLANTE PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E AZIENDE AUTONOME DI STATO 2014

250

57

193

0

0

0

0

2015

249

56

193

0

0

0

0

2016

252

60

192

0

0

0

0

2017*

257

62

195

0

0

0

0

Elaborazione grafica a cura di San Marino Fixing. Fonte Ufficio Registro Automezzi Cina è il più grande mercato mondiale, con 225.000 auto elettriche vendute, ma anche gli Usa con 109.000 unità vendute e l’Europa con 151.000 unità dimostrano che questo mercato è in forte crescita. Se analizziamo i dati europei, si scopre che quasi 1 veicolo europeo su 4 è olandese, la Norvegia segue con il 18%, mentre l’Italia arriva appena all’1% del mercato. La quota di mercato delle auto elettriche italiane è circa un decimo di quella degli altri grandi paesi europei: in Germania le auto elettriche sono state circa lo 0,7% delle immatricolazioni totali, in Regno Unito l’1% e in Francia l’1,2%, divario che aumenta se paragonato ai Paesi europei nordici. Paesi virtuosi e politiche incentivanti Vi sono due macro-categorie di incentivi dedicati ai veicoli elettrici: gli incentivi diretti all’acquisto con agevolazioni al momento dell’acquisto, esenzioni dall’IVA e detrazioni fiscali; gli incentivi diretti all’uso e alla circolazione come esenzioni dall’imposta di circolazione; detrazioni sulle tariffe (pedaggio autostradale…); riduzione del costo dell’energia. In questo caso, l’utente di un’auto elettrica gode di una riduzione del prezzo dell’energia utilizzata per ricaricare la batteria del suo veicolo. In Norvegia gli incentivi legati all’e-mobility sono particolarmente generosi, circa 20.000 euro per i BEV e 13.000 euro per i PHEV, il doppio rispetto all’incentivo medio erogati dagli altri paesi. L’Italia, anche in questo caso – è molto indietro con gli incentivi più bassi, circa 3.000 euro per un BEV e 2.000 euro per un PHEV (si veda la tabella qui sopra). Punti di ricarica: il piano del Governo Sono 1,45 milioni i punti di ricarica nel mondo a fine 2016 rispetto agli oltre 800.000 punti del 2015, le colonnine

pubbliche rappresentano oggi circa il 13% mentre quelle private hanno trainato il settore, con una crescita di oltre 600.000 punti di ricarica nel corso del 2016. Se si guarda alla distribuzione geografica, per le colonnine private sono gli USA a guidare la classifica con oltre il 32% del totale delle installazioni a fine 2016, seguiti dalla Cina e dal Giappone, nel settore pubblico invece la Cina è sul primo gradino del podio con il 31%, seguita da USA e Giappone. In Europa, secondo gli ultimi dati raccolti nel E-Mobility Report di Energy&Strategy Group sono stati installati complessivamente 70.000 punti di ricarica pubblici (37%) e circa 400.000 privati (30%). L’Italia, con un indice di 0,66 veicoli elettici/punti di ricarica, è il fanalino di coda: 7.000 -7.500 privati (circa l’80%) e 1.750 pubblici (20%). All’inizio le colonnine di ricarica dei veicoli elettrici sono state installate solo dalla pubblica amministrazione, oggi anche la grande distribuzione, i centri commerciali e le strutture ricettive. Nel 2017, i gestori di carburante sono tra i soggetti interessati più alla infrastrutturazione elettrica. Questo è un segnale che potrebbe permettere all’Italia di guadagnare una posizione di prestigio nel panorama internazionale della modalità elettrica. Ed è anche il motivo per cui il Governod i San Marino ha deciso di spingere su questo settore. Infatti, se per l’acquisto delle colonnine ai privati verrà scontata l’imposta alle importazioni del 30%, dall’altro lato lo Stato ha obbligato, con il progetto di legge annunciato, a installarle in tutti i parcheggi ad uso pubblico di nuova realizzazione o anche di ristrutturazione. Questo potrebbe diventare anche un motivo di attrazione turistica, con mappature online (scaricabili con le app ormai diffusissime) e servizi correlati.

I talia

Fanalino di coda in Europa: “Pochi finanziamenti, non c’è una visione di sistema” La ricarica elettrica in Italia è ancora un miraggio e la quota di mercato delle auto elettriche è ancora tra le più basse in Europa, solo lo 0,1% delle auto circolanti. Ma tra incentivi e Piano Nazionale, qualcosa si sta muovendo. E pare nella direzione giusta. Manca ancora una visione d’insieme Perché l’e-mobility non decolla in Italia e invece spinge sull’acceleratore in altri Paesi industrializzati europei? “Innanzitutto”, spiega Vittorio Chiesa, direttore dell’Energy & Strategy Group, “la ridotta capacità, almeno sino ad ora, di attrarre finanziamenti privati accanto a quelli pubblici per sviluppare le infrastrutture di ricarica. Si è passati da una fase iniziale in cui addirittura il 95% dei finanziamenti erano pubblici all’ultima rilevazione che vede tale quota scendere ‘solo’ al 72%. Inoltre, manca una visione di sistema e l’interoperabilità tra le infrastrutture di ricarica gestite da operatori differenti” sottolinea Chiesa. In fondo basterebbe seguire le orme della piattaforma tedesca Hubject – fondata nel 2012 da BMW, Bosch, Siemens, Daimler- che conta 240 partner in 17 paesi differenti, connettendo circa 40.000 punti di ricarica in tre continenti (Europa, Asia e Oceania). Incentivi Attualmente ci sono due categorie di incentivi dedicati all’emobility e all’infrastruttura di ricarica elettrica: gli investimenti diretti, la pubblica amministrazione partecipa direttamente

allo sviluppo della rete di ricarica, finanziando con fondi pubblici progetti in questo ambito; le agevolazioni fiscali, il soggetto privato che sviluppa un’infrastruttura di ricarica può portare in detrazione una parte dell’investimento sostenuto e negli anni successivi potrà godere di un rimborso fiscale. Questi due tipi di incentivi possono essere applicati indistintamente per incentivare l’installazione di punti di ricarica pubblici o di ricarica privati. Il Piano Nazionale Infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica (PNIRE), redatto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, guida lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica con l’obiettivo al 2020 di 4.500 -13.000 punti di ricarica (con una potenza pari o inferiore a 22 kW) e di 2000 – 6000 “high power” (superiore a 22 kW). Per il suo finanziamento è stato istituito un apposito fondo la cui dotazione finanziaria è pari a 33,5 milioni. Il decreto legislativo di attuazione della Directive Alternative Fuel Initiative (DAFI) prevede che – dal 1° giugno 2017 – i Comuni potranno rilasciare il titolo abilitativo edilizio per gli edifici di nuova costruzione ad uso non residenziale con superficie superiore a 500 m2 e per gli edifici residenziali di nuova costruzione con almeno 50 unità abitative solo se sarà contemplata la predisposizione per la ricarica dei veicoli elettrici.


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di Daniele Bartolucci

Il mondo del lavoro e delle imprese sammarinesi non ha fatto mancare, ancora una volta, il proprio sostegno alla ricostruzione post terremoto. La settimana scorsa sono stati infatti donati da ANIS e CSU all’Università di Camerino 15mila euro per la ricostruzione. Il Rettore Corradini ha auspicato che questo gesto solidale diventi un’occasione di relazione e collaborazione con la realtà sammarinese. Lavoratori e imprese solidali con il mondo della conoscenza. Consegnato ieri al Rettore dell’Università di Camerino, Flavio Corradini, il ricavato della campagna pro-terremotati lanciata da CSU e ANIS. La somma, pari a 15mila euro, raccolta a San Marino tra i lavoratori, i cittadini e le imprese, viene destinata alla ricostruzione di strutture danneggiate dell’Ateneo. “Abbiamo trovato una situazione drammatica - spiegano i Vice Segretari Gilberto Piermattei (CSdL) e Luca Montanari (CDLS), e William Vagnini, Segretario Generale ANIS - il centro storico di Camerino è tutto zona rossa. Oltre ai gravi danni al patrimonio artistico ed abitativo, l’Università ha perso il rettorato, le aule di giurisprudenza e 300 posti letto destinati agli studenti”. Un colpo durissimo, eppure l’attività dell’Ateneo, che conta 600 dipendenti, non si è mai fermata. “Un grande esempio di operatività, efficienza e tenacia. Dopo cinque giorni dal sisma che ha sconvolto ampie aree del centro Italia, si sono laureati 200 studenti; le lezioni, pur tra mille difficoltà, sono continuante e tutti i 9 mila universitari iscritti sono rimasti a Camerino”. Il Rettore Corradini durante la cerimonia ha coniugato il valore della solidarietà con quello dell’amicizia. “È per noi fondamentale che ogni gesto di solidarietà diventi un’occasione di relazione e collaborazione. Per questo chiediamo alla Repubblica e all’Ateneo di San Marino di lavorare insieme e attraverso progetti comuni rafforzare la nostra amicizia”. I rappresentanti di CSU e ANIS, da parte loro, hanno consegnato al Rettore una targa a ricordo della donazione, con le effige delle organizzazioni che hanno messo in atto la raccolta fondi. Protezione Civile: l’italia ringrazia Terremoto e non solo: la Protezione Civile Italiana e quella Sammarinese sono sempre più vicine e sinergiche. E’

S istema Paese

FIXING - Anno XXV - n.12 - Venerdì 31 Marzo 2017

Nel frattempo la Protezione Civile italiana ha reso omaggio alla Repubblica di San Marino

Sisma: ANIS e CSU al fianco dell’Università di Camerino Il Rettore Corradini: “Un gesto di solidarietà che si trasformerà in collaborazioni”

stata infatti ricevuta in Udienza la settimana scorsa dai Capitani Reggenti S.E.Fabio Berardi e S.E. Marino Riccardi, una Delegazione della Protezione Civile Italiana composta, a livello nazionale, dal Capo Dipartimento della Protezione Civile, Ing. Fabrizio Curcio e dal Direttore Ufficio II Rischi idrogeologici e antropici, Dott. Roberto Oreficini, a livello regionale, dall’Assessore Difesa del suolo e della costa, Protezione Civile, Politiche Ambientali della Montagna, Paola Gazzolo, dal Direttore Agenzia per la Sicurezza Territoriale e Protezione Civile, Dott. Maurizio Mainetti e, a livello provinciale, dal Comandante Provinciale Vigili del Fuoco, Ing. Vincenzo Raschillà. Ad accompagnare la Delegazione italiana in Udienza il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Nicola Renzi ed il Segretario di Stato per il Territorio con delega alla Protezione Civile, Augusto Michelotti, che ha introdotto gli Ospiti. La visita si inscrive nel rapporto di ottima collaborazione esistente tra la Protezione Civile dei due Stati, alla luce delle intese vigenti e nello spirito di una effettiva ed amichevole cooperazione di cui la Repubblica beneficia a titolo gratuito nelle circostanze in cui è richiesto un intervento degli organismi limitrofi. Gli interventi pronunciati nell’ambito dell’Udienza hanno messo in luce questo rapporto privilegiato che ha consentito di

far crescere capacità ed esperienze del servizio di protezione civile sammarinese, unite alle attività di previsione e prevenzione del rischio. A tal riguardo si è richiamato il Protocollo d’Intesa sulla Cooperazione nel campo della protezione, sull’assistenza e sulla cooperazione in situazioni di emergenza, siglato

nel 2015 e che rappresenta tutt’ora un punto essenziale nel percorso di sempre più ampia collaborazione in ambiti di estrema rilevanza, per tutelare la sicurezza e l’incolumità delle persone e salvaguardare l’integrità del territorio e del suo patrimonio. E’ stato altresì citato l’Accordo bilaterale del 2007 che at-

tribuisce al Comando provinciale Vigili del Fuoco di Rimini l’assunzione di competenza e lo svolgimento di interventi tecnici urgenti sul territorio sammarinese in caso di necessità e in affiancamento alla sezione antincendio della Polizia Civile; a tal riguardo è stata altresì offerta la disponibilità ad am-

pliare l’operatività del Comando Provinciale con la sottoscrizione di un nuovo ed apposito protocollo operativo. Attraverso il rapporto privilegiato e oggetto di una specifica intesa regionale, intervenuta nel 2013 con l’Emilia Romagna, è dell’ultimo periodo anche l’invio di un’unità di protezione civile sammarinese nelle zone oggetto del sisma che ha colpito il centro Italia. Per tutte queste ragioni l’Udienza è stata allargata ai responsabili delle Forze di Polizia, ai funzionari dei servizi di Protezione Civile di San Marino e di Rimini, ai volontari di San Marino che hanno compiuto missioni nel centro Italia dopo il 24 agosto scorso e ai volontari di Rimini. A margine dell’Udienza è avvenuta la consegna diretta ai cinque membri della Delegazione di Onorificenze dell’Ordine Equestre di Sant’Agata.

R iconoscimenti BSI premiata per il secondo anno consecutivo da KBC

per la qualità dei servizi di pagamento e incasso estero

BSI - Banca Sammarinese di Investimento, per il secondo anno consecutivo, è stata premiata con il “Quality Recognition Award Euro Cash Clearing” da parte di KBC Bank. Si tratta di un riconoscimento per la qualità dei servizi di pagamento e incasso Vs estero. Come noto, infatti, per tutti i tracciate in divise straniere, siano esse in dollari o

franchi svizzeri, più le operazioni in euro extra SEPA, le banche devono eseguire operazioni più complesse e tali operazioni possono incorrere in moltissimi intoppi se non svolte al meglio. Intoppi che si traducono in costi aggiuntivi, a carico della banca ovviamente. Ed è per questo che il premio è un importante riconoscimento internazionale per

la qualità del lavoro svolto dall’ufficio estero della BSI, perché certifica che il 99,6% delle operazioni sia stato eseguito senza problemi, soprattutto per il cliente. Il quale magari non si accorge di questo “buon lavoro” se non solo quando non è così buono. A tal punto che può sembrare normale trasferire denaro per esempio in una banca degli

Stati Uniti in pochi giorni, quando invece c’è dietro un lavoro importante fatto di precisione e conoscenza delle procedure. Un lavoro che evita perdite di tempo, con bonifici che potrebbero “girare” per più banche, e perdite di denaro, perché ogni banca, giustamente, chiederà un indennizzo per l’elaborazione dell’operazione.


F ormazione

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di Daniele Bartolucci

“Operation manager non si nasce, ma si diventa”. E’ questa la filosofia dell’Ingegner Pellegrino Verruso che, assieme alla dott.ssa Jessica De Toffol, il dott. Paolo Finozzi, il perito industriale Massimo Cester e l’ing. Alessandro Ormesi, trasmetterà ai partecipanti al “Master Operations Management”, promosso dal sistema di formazione di ANIS. Parlare di Operations significa ancora oggi acquisti, logistica e produzione? “Stiamo parlando di un modello di organizzazione, dove le aree interessate sono sì distinte tra loro, ma collegate. Dall’approvvigionamento delle forniture all’arrivo in sede, quindi gli acquisti, dallo stoccaggio interno alla consegna ai reparti della produzione, fino al nuovo stoccaggio del prodotto, quindi il magazzino, che fa da preludio alla spedizione. E’ un ciclo, simile a un fiume che scorre. L’acqua sono le merci, che arrivano da monte e, attraversando vari tratti, scendono a valle. L’operation manager deve fare in modo che l’acqua scorra veloce, senza intoppi, senza rallentare o deviare”. E’ un modo innovativo di vedere l’azienda e il proprio ruolo all’interno della stessa. Anche per questo avete costruito questa prima edizione del Master? “E’ un fatto relativamente nuovo, perché normalmente le attività venivano spacchettate, c’era un direttore degli acquisti e un direttore della produzione, ad esempio. Il problema era quando il direttore generale che aveva bisogno di sapere qualcosa: la trafila era lunghissima e spesso piena di intoppi. Da circa una ventina d’anni si è invece affermata questa figura unica, che gestisce e sovrintende tutte le operations, e di fatto semplifica il lavoro del direttore generale. Quindi anche dell’azienda”. Ed è anche una grande responsabilità. “Indubbiamente. Ma la responsabilizzazione è importantissima. Le faccio un esempio, personale: sono stato per anni responsabile della produzione di un’importante azienda del settore tessile e devo ammettere che quando non arrivavano le forniture, io restavo abbastanza tranquillo, perché sapevo che eventuali ritardi di consegna del prodotto finito si sarebbero ascritti agli Acquisti. Ero rammaricato e, ovviamente, preoccupato dei ritardi perché avrei dovuto anche adoperarmi per

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ANIS lancia il Master per gestire al meglio acquisti, logistica e produzione

Operations Manager: la vera visione d’insieme L’Ing. Verruso: “Occorre sempre sapere cosa avviene prima e dopo” recuperare , ma dovevo concentrarmi sul mio tratto di fiume, per restare all’immagine di prima, poco importava se l’acqua non arrivava.

Poi arrivò un nuovo direttore generale e, una volta presa in mano la questione, mi incaricò di gestire tutte le Operations, fin dagli acquisti.

Ovviamente c’era sempre un responsabile per ogni settore, ma poter seguire tutto il ciclo mi permetteva di agire su tutte le leve disponibili,

prima che si bloccasse qualche processo, o per accelerare e rallentare a seconda delle esigenze del settore successivo. Avevo un osservatorio

privilegiato, in pratica”. Questo significa che non basta più saper gestire al meglio solo il proprio settore? “Ovviamente ogni settore deve avere dei responsabili competenti e in grado di gestire perfettamente quell’ambito, ma il compito dell’operation manager è far sì che quel meglio si sviluppi anche dopo e soprattutto prima, secondo il modello della supply chain. Immaginiamo l’azienda come una catena, non sempre rinforzare un solo anello la rende più robusta. Non solo, ogni anello precedente deve collegarsi al meglio con quello successivo ed è per questo che l’Operations Manager non deve guardare solo al fornitore, ma anche al fornitore del fornitore. La catena deve essere perfettamente allineata, fin dall’inizio: se voglio che le cose siano fatte bene nel mio reparto produzione, devono farle bene anche a monte, negli acquisti, ma anche più a monte, ovvero i fornitori, e prima ancora i loro fornitori. Questo è fondamentale e deve essere posto al centro del mio interesse, se ricopro quel ruolo”. C’è quindi una nuova forma di consapevolezza da acquisire? E’ questo un obiettivo del Master? “La priorità che deve darsi chi si occupa di Operations è la visione d’insieme. Noi possiamo dare loro tutti gli strumenti per leggere le varie situazioni, le lenti per osservare meglio certe dinamiche. Ma non daremo ricette, quelle sono già nei libri. Ovvio, non possiamo evitare di parlare di acquisti o di logistica, o di produzione. Ma cercheremo di mettere in dubbio ciò che fanno o che hanno sempre fatto”. In che modo procederete, quindi? “Mettendo in dubbio noi stessi. Ogni lezione prevede una codocenza, che non significa solo avere due docenti in aula. Interagiremo tra di noi, mettendoci anche in difficoltà a vicenda, per spiegare come i concetti vengono applicati alla realtà. Perché parleremo di cose reali, di ciò che avviene nelle aziende. Perché racconteremo della nostra esperienza in azienda, anche alla luce del fatto che alcuni di noi sono proprio degli Operations Manager. Come detto, non illustreremo soluzioni, ci sono ottimi testi per studiarsele, né mostreremo storie che riguardano altre persone. Parleremo di noi e della nostra esperienza sul campo”.


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P olitica

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Mai prima d’ora i Capi di Stato sammarinesi erano stati entrambi donne

Prima Reggenza in rosa Ecco Zavoli-D’Ambrosio Le due Consigliere nominate per il semestre 1 Aprile - 1 Ottobre Il 1 Aprile 2017 è una data storica per San Marino: per la prima volta entrambi i Capitani Reggenti saranno donna. L’annuncio è stato dato direttamente da Palazzo Pubblico da parte del Segretario agli Interni Guerrino Zanotti: Mimma Zavoli e Vanessa D’Ambrosio saranno la coppia reggenziale del semestre “rosa” april-ottobre 2017. La prima Reggenza tutta al femminile nella storia della Repubblica, quindi, sta per iniziare. Zavoli: dalla scuola al mondo del Lavoro Nata a Santarcangelo di Romagna, il 13 febbraio 1963, figlia di contadini sammarinesi emigrati alla fine degli anni ‘50, cresciuta in una grande famiglia patriarcale, con a capo i nonni. Spesso durante le giornate di sole, nonno “Mimmo”, le indicava il profilo appuntito del Monte Titano dicendo: “quella è la Terra da cui veniamo” raccomandandole, con orgoglio, di non scordarsi mai di essere sammarinese, e che prima o poi si sarebbe tornati “a casa” Nel 1975 con i genitori Antonio e Raimonda e la sorella maggiore Anna Maria, si è trasferita a Chiesanuova. Ora vive in Città ed è felicemente sposata da quasi 31 anni con Stefano Paolo Fabbri, madre di 2 figli: Martina di 27 anni e Marco di 19. Dopo il Diploma di Scuola Magistrale ha conseguito il Diploma di Assistente di Comunità Infantile, e nel 1998 ha conseguito la mini-laurea per l’abilitazione all’insegnamento. Ha iniziato la sua carriera lavorativa nella

scuola dell’infanzia, nel 1981 ha iniziato a lavorare nel primo asilo nido pubblico della repubblica di S Marino. Si è impegnata fin da subito, assieme alle colleghe di lavoro per consentire agli asili nido uno spazio istituzionale maggiore a livello di riconoscimento educativo e sociale, coinvolgendo varie entità sociali, politiche, lavorando per anni al conseguimento di un maggiore profilo educativo per questi servizi, vissuti inizialmente come luogo di supporto alle famiglie i cui genitori lavoravano. Oggi, anche grazie all’instancabile lavoro di sensibilizzazione, profuso negli anni, la repubblica vanta 7 asili nido pubblici. Nel 2006, a causa di problemi di salute, si è trasferita ed attualmente lavora come Ispettore del La-

voro presso la Sezione omonima dell’Ufficio del Lavoro. A livello politico è stata attivista dal 1977 al 1989 nel Partito Democratico Cristiano Sammarinese, partecipando alle iniziative del suo Movimento Giovanile e Membro di Giunta per il PDCS nel Castello di Città, incarico da cui si è dimessa successivamente. Ha lasciato per molti anni la politica, pur seguendo la sua evoluzione nel Paese. All’inizio del 2012 partecipa alle fasi costitutive del Movimento Civico 10, di cui è cofondatrice assieme ad altri cittadini sammarinesi, è entrata per la prima volta in Consiglio Grande e Generale con le elezioni del 2012, dove, assieme ai 3 colleghi ha costituito il Gruppo Consiliare del Movimento Civico 10, come gruppo di minoranza.

Oggi è Consigliere del Movimento Civico 10, Presidente della I° Commissione Consiliare Permanente Affari Interni, membro della Commissione Affari di Giustizia, membro del Consiglio dei XII e membro del Gruppo Nazionale presso l’Unione Interparlamentare. È una appassionata artigiana, costruisce di tutto, confeziona per i propri figli abiti “cosplay” che hanno partecipato a contest ad alcune edizioni di Comics, a tutte e 3 le edizioni del San Marino Comics, la sua passione più grande è la costruzione di presepi che si ispirano alla tradizione presepiale napoletana, ha partecipato come rappresentante della Rep S Marino, con le sue opere ad alcune edizioni della Mostra Internazionale di Presepi “100 Presepi” che si tiene ogni anno a Roma, nel 2017 ha vinto il 2’ premio nella Sezione Presepi Esteri. D’Ambrosio: passione per politica e mondo arabo Vanessa D’Ambrosio, consigliere SSD, ha 28 anni, è alla sua prima legislatura. Si forma come membro di Giunta a Serravalle dal 2014 al dicembre 2016. Dal 2015 è coordinatore di Sinistra Unita. Nipote di Francesco Berti, tra

i fondatori del PCI sammarinese, dopo Lea Pedini è la seconda donna Reggente più giovane della storia della Repubblica. Ama il mondo arabo, la sua lingua, tradizioni e letteratura, si laurea con una tesi sull’economia del lavoro e la questione di genere in Arabia Saudita dopo la crisi del Golfo, all’Università di Bologna. Giovane e appassionata militante crede in una politica che torni a parlare un linguaggio semplice, vicino ai bisogni reali. Da dicembre 2016 è anche capo delegazione per San Marino al Consiglio d’Europa. Ed è in questa veste che ha partecipato alla plenaria di gennaio, a Strasburgo, firmando una mozione per la protezione dei minori migranti attraverso l’istruzione. Sta lavorando ad un questionario inviato dalla Commissione Affari Sociali e Sviluppo Sostenibile del Consiglio d’Europa per la Carta Sociale Europea, una serie di norme per ridurre le tensioni ed affermare la rilevanza dei diritti sociali nelle fasi di crisi. Appassionata di fotografia e di arte, il suo pittore d’elezione è Caravaggio e lo scrittore Calvino, e se dovesse scegliere una città europea nella quale vivere,

sarebbe Berlino. Le felicitazioni del Club Soroptimist Il Club Soroptimist della Repubblica di San Marino ha subito espresso in una nota “il proprio intende porgere le più vive felicitazioni a Mimma Zavoli e Vanessa D’Ambrosio per la loro investitura alla massima carica dello Stato. Il Club Soroptimist, che da sempre sostiene il principio delle pari opportunità e caldeggia il riconoscimento delle figure femminili all’interno sella società, è particolarmente lieto ed orgoglioso nel constatare che la nostra Repubblica, con la scelta di una Reggenza totalmente femminile, abbia mostrato un forte segnale simbolico, assicurando nel tempo questo semestre reggenziale all’interno della Storia di San Marino. Due giovani donne, preparate, impegnate e figure assolutamente nuove nel panorama politico, possano dunque essere d’esempio e sprone a tutte le donne che vivono la condizione quotidiana in questo particolare momento, che necessita più che mai di nuovi impulsi e speranze propulsive”. Daniele Bartolucci

FOratore ocus Ufficiale il Ministro di Malta William Vella In occasione della Cerimonia di Insediamento dei Capitani Reggenti, San Marino accoglierà il Ministro degli Affari Esteri di Malta, S.E. George William Vella, in visita ufficiale alla Repubblica, che ricoprirà anche l’alto ruolo di Oratore Ufficiale. La Repubblica maltese è attualmente Presidente di turno del Consiglio dell’Unione Europea. Il Ministro Vella, accompagnato da una delegazione di alti funzionari, arriverà sul Titano il giorno precedente per partecipare e condivide-

re un seminario tematico sul ruolo dei Piccoli Stati d’Europa nel processo di integrazione nel mercato unico, organizzato dalla Direzione Europea del Dipartimento Affari Esteri. Al termine sarà ricevuto in Udienza dagli Ecc,mi Capitani Reggenti Marino Riccardi e Fabio Berardi. Nella giornata del 1° aprile il Ministro Vella seguirà la Cerimonia di Insediamento della mattinata nell’alto ruolo che gli compete e nel pomeriggio incontrerà a Palazzo Begni una delegazione di Governo.


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FIXING - Anno XXV - n.12 - Venerdì 31 Marzo 2017

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Venezia: la 57esima Esposizione Internazionale d’Arte aprirà il 13 maggio

Titano e Cina ancora amici alla Biennale Vincenzo Sanfo: “Ci identifichiamo nello slogan ‘Viva arte viva’” Sarà aperta al pubblico da sabato 13 maggio a domenica 26 novembre la 57esima Esposizione Internazionale d’Arte dal titolo “Viva arte viva”, curata da Christine Macel e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta. E anche quest’anno ci sarà il Titano. Il Friendship Project che unisce San Marino e la Cina e che vede la direzione artistica di Vincenzo Sanfo, vedrà esporre Fu Yuxian, Xing Gang, Yishan, Zhang Wang, Zhao Wumian, Priscilla Beccari, Giancarlo Frisoni, Giovanni Giulianelli, Sisto Righi, Patrizia Taddei e Marco Tentoni. le parole di Sanfo La Biennale di Venezia quest’anno utilizza come slogan “Viva Arte Viva”. “Ci identifichiamo molto in questo concetto di innalzare

la vita dell’arte e nell’arte, soprattutto in un periodo complesso come quello che stiamo vivendo – spiega il professor Vincenzo Sanfo -. Ed a nostro avviso il modo migliore per vivificare l’arte è proprio quella di renderla linguaggio che metta in comunicazione uomini, culture, eredità, che lungi dal cancellarsi reciprocamente, trovano nuova linfa dal confronto nella diversità. Ecco come nasce il nostro progetto di San Marino, ed ecco come nascono molte delle opere che stanno esposte: dal riconoscersi diversi ma anche molti già simili di quanto ci si possa aspettare. San Marino ha il merito a nostro avviso di aver intuito tra i primi il necessario superamento del concetto di ‘Padiglione nazionale’, trasformando i propri spazi in un vero e proprio ‘trans-padiglione’, così come definiti da Macel. Due anni

fa, per la precedente edizione della Biennale, il Friendship Project ha riscosso ampio successo, con migliaia di visitatori e numerose recensioni molto positive. Il progetto è stato ispirato dai conflitti del nostro tempo: per riaffermare la tradizionale e storica vocazione della Repubblica più antica del mondo alla Pace, alla Laicità ed alla Libertà. Il progetto si propone quindi anche nel 2017 di sottolineare l’importanza della collaborazione e del dialogo tra i popoli, ma anche il ruolo prezioso del confronto nell’arte contemporanea, come fucina di idee e creatività. E’ straordinario come artisti dalla storia e dal background così diversi possano invece ritrovare un messaggio comune, dei linguaggi comuni, quando giungono ad esplorare l’uomo, i suoi valori, le sue sfide e i suoi smarrimenti. Gli artisti si concentreranno

soprattutto sulla pittura a inchiostro, tecnica artistica che in questo momento è molto discussa nel mondo culturale cinese per la sua rilevanza tradizionale e il suo futuro. L’idea è quindi stata accolta con grande favore coinvolgendo in questo progetto le più alte associazioni ed enti culturali. Saranno poi presenti alcuni grandi sculture ed installazioni, così come lo scorso anno, che certamente non mancheranno di suscitare dibattito tra i visitatori e gli operatori del settore. Ricordiamo dello scorso anno gli ormai famosi ‘lupi’ di bronzo che aggredivano una Pietà di Michelangelo attonita”. Il Presidente Baratta La mostra offre un percorso espositivo che si sviluppa intorno a nove capitoli o famiglie di artisti, con due primi universi nel Padiglione Cen-

trale ai Giardini e sette altri universi che si snodano dall’Arsenale fino al Giardino delle Vergini. 120 sono gli artisti partecipanti, provenienti da 51 paesi; di questi 103 sono presenti per la prima volta nella Mostra Internazionale del curatore. “La Biennale si deve qualificare come luogo che ha come metodo, e quasi come ragion d’essere, il libero dialogo tra gli artisti e tra questi e il pubblico”. Con queste parole il Presidente della Biennale Paolo Baratta ha presentato nei giorni scorsi la Biennale Arte 2017, spiegando che “con questa edizione si introduce un ulteriore sviluppo; è come se quello che deve sempre essere il metodo principale del nostro lavoro, l’incontro e il dialogo, diventasse il tema stesso della mostra. Perché questa Biennale è proprio dedicata a celebrare, e quasi a render grazie, all’esistenza

stessa dell’arte e degli artisti, che ci offrono con i loro mondi una dilatazione della nostra prospettiva e dello spazio della nostra esistenza”. Una mostra ispirata all’umanesimo. “Un umanesimo - ha aggiunto Christine Macel - non focalizzato su un ideale artistico da inseguire, né tanto meno caratterizzato dalla celebrazione dell’uomo come essere capace di dominare su quanto lo circonda; semmai un umanesimo che celebra la capacità dell’uomo, attraverso l’arte, di non essere dominato dalle forze che governano quanto accade nel mondo, forze che se lasciate sole possono grandemente condizionare in senso riduttivo la dimensione umana. È un umanesimo nel quale l’atto artistico è a un tempo atto di resistenza, di liberazione e di generosità”. Alessandro Carli

A rte I “mille giorni” di Nuvolari a San Marino

In attesa del passaggio della Mille miglia Mille. La mitica “Mille miglia”, che passerà anche nella Repubblica di San Marino a maggio, e i “mille giorni” di vita della scultura in bronzo posizionata nella rotonda di Borgo Maggiore, che raffigura Tazio Nuvolari, opera di Antonio Lengua. “Il progetto – racconta – è partito idealmente, sotto un’altra forma, negli anni Novanta. In occasione della mostra ‘Titano ti amo’, un critico osservando una mia pittura intitolata ‘Città futura’, ha identificato quell’immagine in Tazio Nuvolari alla guida per le strade di questo Paese. La sua lettura della mia opera ha dato così lo spunto alla scultura”. Otto tonnellate – o quasi - di bronzo per un’opera imponente. Ritrae il pilota mantovano alla guida di un’auto che Lengua - già presente alla Biennale di

Venezia nel 2009 - definisce “del passato, del presente e del futuro”, e che è diventata una sorta di “tappa d’obbligo” per i turisti e i partecipanti della “Mille miglia”, che nei giorni della kermesse si fermano, curiosi, per una fotografia o per dare un saluto all’asso delle quattro ruote. “Ho voluto donare quest’opera a San Marino, dove

vivo da oltre 30 anni, e omaggiare in questo modo la sua storia. Un invito a riflettere di più sul ruolo che può avere l’arte per questo Paese. Può arricchire le persone, al di là del beneficio economico”. Un’opera che proprio quest’anno festeggia, in concomitanza con la mitica gara automobilistica, il numero mille. AC



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