Fixing nr. 9: 6 marzo 2020

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Anno XXVIII - n.9 - 1,50 euro

Direttore Daniele Bartolucci

Venerdì 6 Marzo 2020

E ditoriale Coronavirus, le imprese E dilizia La prima Calano influenza “social”

L’Organizzazione Mondiale della Sanità l’aveva detto subito, “più dell’epidemia di coronavirus, rischiamo una infodemia”, ovvero “un’abbondanza di informazioni, alcune accurate e altre no, che rendono difficile per le persone trovare fonti affidabili quando ne hanno bisogno”. L’effetto è sotto gli occhi di tutti, dagli scaffali vuoti nei supermercati alle discriminazioni che hanno superato abbondantemente il più becero razzismo: l’Italia è di nuovo spaccata tra nord e sud, dove questa volta - si fa per dire - a schernire dall’alto sono i meridionali, non ancora toccati dal virus. Ma c’è anche una “guerra” tra Italia e Francia, a suon di video pro e contro i prodotti tipici. Ci hanno poi messo del loro, purtroppo, anche i giornali e i giornalisti, che stanno riempiendo h24 il web, le televisioni di notizie a volte contrastanti, spesso non verificate, che si squagliano come neve al sole nel volgere di poche ore. Per non parlare del calcio, vero “circo” italico per antonomasia, che è andato letteralmente nel pallone. Un caos amplificato dal fatto che, per la prima volta nella storia, l’isteria collettiva ha trovato libero sfogo sui social. E’ la prima influenza al tempo di Facebook e Twitter, la Sars e la “mucca pazza” al confronto erano solo dei neofiti e non hanno avuto la stessa viralità (i social non a caso usano questo termine, e stavolta l’accezione è negativa) del Covid-19, a cui probabilmente assegneranno il premio per l’hashtag più utilizzato nel 2020. Ma le epidemie si combattono, e possiamo battere anche l’infodemia. Come? Facendo tutti la propria parte, a iniziare da chi si occupa di comunicazione : informare, non terrorizzare. Daniele Bartolucci

vanno al contrattacco

le nuove costruzioni

Aperto il tavolo di crisi con tutte le associazioni e sindacati: subito un fondo straordinario. Al lavoro per la CIG e altri interventi urgenti a pag.2

B anche

Contratto: a breve la trattativa

a pag.3

C ultura

Un fondo straordinario per le imprese e un provvedimento per la cassaintegrazione, più altri interventi che, in base ai dati raccolti dalle associazioni di categoria, dovranno limitare disagi e danni economici che stanno subendo tante attività a causa del Covid-19. E’ quanto dovrà realizzare il tavolo di crisi appena istituito per l’emergenza coronavirus e per gli effetti che produrrà (alcuni già riscontrati purtroppo) sull’economia sammarinese. Le imprese del Titano stanno infatti segnalando le prime ripercussioni negative dell’epidemia da coronavirus, ma non vogliono fermarsi: per farlo, occorrono però misure straordinarie (oltre alla prevenzione, che resta la migliore difesa possibile) anche sul fronte economico. Straordinarie e veloci. Bartolucci alle pagg. 6-7

Fo e Dalla Due Cavalieri sammarinesi

alle pag.9-11

spazio riservato all’indirizzo


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E dilizia

FIXING - Anno XXVIII - n.9 - Venerdì 6 Marzo 2020

Rispetto al 2017, nel 2018 cresciuto il reddito medio annuale delle famiglie

Meno nuove costruzioni Meglio gli ampliamenti Progetti approvati: le abitazioni urbane sono costanti da tre anni Molti sono gli indicatori che servono a misurare lo stato di salute e lo sviluppo economico di un Paese. Tra questi vi è senza dubbio il settore delle costruzioni, in passato vero volano della Repubblica e che negli ultimi anni ha registrato una robusta contrazione (Relazione Economico Statistica 2020 UPECEDS). Il dato a disposizione quantifica annualmente il numero di abitazioni, siano esse residenziali o di altro tipo, per le quali il progetto è stato approvato. Nel 2018 il totale dei progetti approvati è aumentato e si attesta a 106, di cui 40 si riferiscono a “nuove costruzioni” mentre 66 ad “ampliamenti e sopraelevazioni”. Negli anni si è invertita la tendenza dei cittadini a edificare nuove costruzioni, a scapito della modifica di fabbricati già esistenti. A settembre 2019, che è l’ultimo dato disponibile, il trend rimane invariato e si presenta con un totale di 78 progetti approvati, di cui 32 riguardano “nuove costruzioni” e 46 riguardano “ampliamenti e sopraelevazioni”. Il trend mette in evidenza come vi sia una maggiore richiesta di modifica degli edifici già esistenti rispetto alla realizzazione di nuove strutture. Questa tendenza è più marcata nell’anno 2016, dove i progetti approvati che hanno a oggetto ampliamenti e sopraelevazioni arrivano quasi al doppio del numero di progetti approvati per nuove costruzioni. Residenza della famiglia La maggior parte delle famiglie possiede una casa di proprietà (77,65% di cui il 50,7% ha la piena proprietà). Il 44,7% delle famiglie possiede una casa di dimensioni tra gli 81 e 120 mq e il 26,0% delle famiglie occupa la propria abitazione da 1 a 5 anni, mentre il 21,4% la occupa da oltre 20 anni. Del 10,1% di famiglie che nel 2018 ha preso decisioni in merito alla propria abitazione, il 52,3% ha ristrutturato l’abitazione e il 47,7% l’ha effettivamente cambiata.

San Marino, nuove costruzioni: i progetti approvati Tipologia

2014

2015

2016

2017

2018

2019*

Abitazioni urbane

21

13

9

18

18

17

Abitazioni rurali

1

0

0

1

0

0

Altre costruzioni

43

41

32

24

22

15

Totale

65

54

41

43

40

32

San Marino, ampliamenti e sopraelevazioni: i progetti approvati Tipologia

2014

2015

2016

2017

2018

2019*

Abitazioni urbane

36

37

46

33

40

25

Abitazioni rurali

2

1

4

0

1

2

Altre costruzioni

38

23

29

17

25

19

Totale

76

61

79

50

66

46

* Gennaio - settembre Elab. grafica a cura di San Marino Fixing Fonte: UPECEDS Upeceds: reddito e situazione economica Il reddito medio annuale della famiglia sammarinese è di 41.825,58 Euro (+7,5% rispetto al 2017 e -0,9% rispetto al 2016); un’ampia percentuale (pari al 27,6%) delle famiglie ha dichiarato che il proprio reddito si attesta tra i 16.000 e i 30.000 Euro. Molto interessante risulta anche la valutazione della Mediana, cioè quel valore che suddivide il totale delle famiglie, ordinate in base al reddito, in due parti eguali; la prima metà con redditi inferiori alla mediana e la seconda metà con redditi superiori alla mediana. Il valore mediano per il 2018 è di 35.000 Euro: quindi almeno il 50% dei nuclei famigliari ha avuto un reddito, nel 2018, pari ad almeno 35.000 Euro (nel 2008 il valore era risultato di 38.000 Euro). Dall’analisi sui risparmi è emerso che, rispetto al 2017, il numero di famiglie dedite al risparmio è lievemente diminuito (52,5% del totale) ed è anche diminuita la percentuale di reddito medio risparmiato (pari al 21,8%). Alessandro Carli

F ocus

I prezzi e le zone più “in”

Da settembre 2017, con l’entrata in vigore di due nuove leggi, il mercato immobiliare sammarinese si è aperto al mercato italiano ed estero. Tre sono le possibilità di acquistare casa a San Marino: Residenza Elettiva; Residenza legata agli imprenditori; Casa Vacanza. Nel 2018 inoltre è entrata in vigore una nuova legge legata al rilascio delle residenze a frontalieri che hanno lavorato a San Marino da almeno 15 anni, ogni anno saranno soddisfatte solo venti domande. Le zone più richieste Le zone più richieste da chi acquista sono sicuramente le più servite, come il castello di Borgo Maggiore, Domagnano e Serravalle; un discorso a parte, essendo patrimonio dell’UNESCO, riguarda il centro storico di San Marino. “L’offerta immobiliare – spiega il Gruppo Tecnocasa, presente nella Repubblica di San Marino con un’agenzia affiliata - è composta prevalentemente da appartamenti (in maggioranza trilocali) e soluzioni semi-indipendenti come villette a schiera e bifamiliari. Le soluzioni indipendenti, di cui finora c’era poca offerta, diventano appetibili con le nuove leggi. La domanda immobiliare è costituita essenzialmente da giovani coppie o famiglie alla ricerca della prima casa con un budget che oscilla tra 180.000 e 250.000. I canoni medi mensili per un bilocale sono di 500 euro con contratto 3+2. Anche coloro che cercano una soluzione in locazione prediligono le zone più servite”.


B anche

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di Daniele Bartolucci

Soluzione NPL e riduzione costi, questo il binario su cui il settore bancario si dovrà muovere nei prossimi mesi. Ma se sul primo c’è attesa per un segnale ufficiale del Governo (entro marzo, hanno detto diversi membri dell’Esecutivo, verrà presentata una bozza di piano), sul secondo le banche si stanno già muovendo. E’ di questi giorni, infatti, l’incontro tra ABS e ANIS (che ne ha la delega sindacale, ndr) propedeutico alla riapertura del tavolo di confronto per il rinnovo contrattuale. La richiesta ufficiale dovrebbe partire a breve e potrebbe essere accompagnata anche dal rinnovo del Comitato Garante previsto dalla legge sulla rappresentatività, che dovrebbe arrivare anche questa a giorni, quasi certamente con la nomina dei due membri nel prossimo Consiglio Grande e Generale. Come noto, il contratto bancario è scaduto da diversi anni, ma quello che più conta è il contesto odierno, profondamente cambiato rispetto a dieci anni fa, quando c’erano il doppio di banche e decine di finanziarie. Anche per questo, se non si vuole parlare di riduzione del personale, di certo qualche sacrificio occorrerà farlo. Sul tavolo diverse ipotesi per ridurre i costi, senza venire meno ai capisaldi della contrattazione: un esempio sono i premi di

T urismo

Intanto la Cassa di Risparmio presenta un piano per far tornare in equilibrio i conti in tre anni

Contratto banche, si lavora per riaprire la trattativa Diversi i costi da ridurre, come il premio produzione e gli avanzamenti automatici piacere a entrambe le parti, come detto, ma sul quanto si discuterà parecchio e al momento le “aliquote” sono tutte da definire. La questione, comunque, sarà al centro del dibattito dei prossimi mesi, su questo non ci sono dubbi.

produzione, che vengono elargiti senza tener conto dell’andamento del bilancio, oppure gli avanzamenti automatici, che in questo contesto non hanno più attinenza con la realtà. L’altro tema, di rilevanza fondamentale, è ovviamente il costo del per-

sonale in generale, su cui le parti (datori di lavoro e sindacati) devono trovare necessariamente un accordo. Il tavolo della contrattazione, come detto, non è ancora stato riaperto (dopo l’avvio e sospensione di oltre un anno fa, prima della vicenda CIS), ma

Adunata Nazionale Alpini, disponibili le baite per vendere prodotti tipici sammarinesi Come noto, l’Associazione Nazionale Alpini (ANA) ha organizzato l’Adunata Nazionale a Rimini e San Marino per i giorni 7-8-9-10 maggio. “Si prevede la partecipazione di circa 500.000 persone”, spiegano dalla Segreteria al Turismo. “A San Marino saranno previste varie iniziative nonché sfilate ed esibizioni di Cori e Fanfare. A tale proposito

si comunica la possibilità di allestire in centro storico, per tutto il periodo dell’Adunata, delle baite in legno, di proprietà dell’Ufficio del Turismo, per la vendita di prodotti tipici enogastronomici del territorio sammarinese e/o la somministrazione di cibi e bevande a base di tipicità di San Marino. Le baite saranno collocate in Via Eugippo, San Marino

Città, e saranno operative in orario da definire. Si precisa che il noleggio della baita con relativo allaccio elettrico avrà un costo forfettario di 50 Euro al giorno, per un totale di 200 Euro per l’intero periodo”. Per chi fosse interessato, la data per la presentazione delle richieste (da inviare a eventi.turismo@pa.sm) è stata anticipata al 15 marzo 2020.

San Marino FIXING settimanale di informazione economica, finanziaria e politica Direttore responsabile Daniele Bartolucci d.bartolucci@fixing.sm Redattore Alessandro Carli a.carli@fixing.sm Responsabile commerciale Roberto Parma 339.8016455 roberto.parma@fixing.sm Per la pubblicità su Fixing 0549.873925 commerciale@fixing.sm

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Editore Società Editoriale Fixing srl Via Antonio Onofri, 109 47890 San Marino Città Tel. 0549.991719 Fax 0549.879049 e-mail: info@fixing.sm web: www.sanmarinofixing.com Prezzo in edicola: 1,50 euro Fotolito Linotipia Riminese Via San Leo, 10 47922 Rimini Italia

Stampa Studiostampa New Age Strada Cardio, 58 47899 Galazzano Repubblica di San Marino Autorizzazione della Segreteria di Stato agli Affari Interni della Repubblica di San Marino del 16/4/1993 - Protocollo n.1695. Spedizione di stampa periodica in abbonamento postale per l’interno - Tassa pagata - Tariffa per editori - Autorizzazione n.711 del 16/02/2005 della Direzione Generale delle PP.TT. della Repubblica di San Marino

qualche proposta inizia a prendere corpo, come il contratto di solidarietà: a fronte del mantenimento dell’organico, senza dunque licenziamenti collettivi, i dipendenti accettano una riduzione percentuale del proprio stipendio. La linea sembrerebbe

Cassa di Risparmio e il nuovo piano industriale Il caso Cassa di Risparmio, pur rientrando nell’ambito generale del settore bancario, rappresenta un capitolo a parte per ovvie ragioni, essendo la banca di proprietà dello Stato. A fronte di questa situazione, che vede appunto lo Stato dover far fronte come socio principale al “rosso” di bilancio ogni anno, occorre un intervento sicuramente più deciso che nelle banche private. Ed è quello che il nuovo Cda ha proposto, presentando in questi giorni un preliminare di piano industriale che, già nel

prossimo triennio, dovrebbe rimettere in equilibrio i conti dell’istituto più importante della Repubblica. Un obiettivo ambizioso, che non costerà pochi sacrifici, a quanto pare. Da tempo, infatti, è stata avviata una spending review interna, che ha coinvolto diversi asset ed ora si inizia a parlare anche dei dipendenti. In particolare dei 24 a tempo indeterminato (tutti provenienti da Asset Banca a quanto pare) il cui contratto scadrà il prossimo 15 marzo. La proposta del Cda sembrerebbe andare nella direzione del non rinnovo per 20 su 24. A questo si dovrebbe aggiungere un contratto di solidarietà per ridurre comunque ulteriormente il costo totale dei dipendenti, forse per l’intera durata del triennio previsto dal piano industriale che è stato studiato per riportare la banca in territorio sostenibile.


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Piena e intera esecuzione è stata data agli Emendamenti apportati nell’anno 2018 all’Allegato della Convenzione monetaria fra l’Unione Europea e la Repubblica di San Marino, firmata a Bruxelles il 27 marzo 2012, a decorrere dall’entrata in vigore degli stessi, in conformità a quanto disposto dall’articolo 2 della decisione adottata dalla Commissione Europea il 22 marzo 2018. Lo annuncia il Decreto Consiliare numero 37 del 2 marzo 2020. La Commissione Europea, visti il trattato sul funzionamento dell’Unione europea e l’accordo monetario del 27 marzo 2012 tra l’Unione europea e la Repubblica di San Marino, in particolare l’articolo 8, paragrafo 5 – che impone alla Repubblica di San Marino di attuare gli atti giuridici dell’Unione e le norme sull’euro banconote e monete, diritto bancario e finanziario, prevenzione del riciclaggio di denaro, prevenzione delle frodi e contraffazione di mezzi di pagamento in contanti e non in contanti, medaglie e gettoni e rendicontazione statistica requisiti - ha adottato una serie di decisioni in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro, prevenzione della frode e della falsificazione, normativa bancaria e finanziaria. “Le modifiche – si legge nella Relazione che accompagna i Decreto Consiliare - sono

E conomia

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Riguarda le norme sull’euro banconote e monete, il diritto bancario e il riciclaggio di denaro

San Marino - UE, ratificata la convenzione monetaria Il Decreto Consiliare nr. 37 del 2020 dà piena e intera esecuzione agli emendamenti state effettuate in base a delle disposizioni specifiche contenute nella Convenzione ed in seguito a quanto concordato durante le prime due riunioni del Comitato Misto, organo istituito ai sensi dell’Articolo 11 della stessa. L’Articolo 8, comma 5 della suddetta Convenzione prevede che l’Allegato ad essa annesso, contenente un elenco degli atti normativi comunitari che dovranno essere recepiti da San Marino e la relativa tempistica, possa essere emendato una volta l’anno e che, pertanto, il Comitato Misto fisserà termini appropriati e ragionevoli per la loro attuazione da parte della Repubblica di San Marino. Il Regolamento interno del Comitato Misto, al suo Articolo 3, prevede che le riunioni di tale Comitato si svolgano con cadenza annuale. Durante l’incontro del 18 settembre 2017, svoltosi a San Marino,

sono stati decisi ulteriori emendamenti all’Allegato alla Convenzione monetaria, a cui erano state già apportate modifiche in seguito ai precedenti incontri del Comitato. I cambiamenti effettuati nell’anno 2018 all’Allegato riflettono il continuo evolversi della normativa europea che viene costantemente ampliata e modificata nei vari ambiti coperti dalla Convenzione (banconote e monete in euro e la prevenzione della frode e della falsificazione delle stesse; prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo e diritto bancario e finanziario). I suddetti emendamenti sono stati recepiti dall’Unione Europea con la Decisione della Commissione Europea del 22 marzo 2018, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea in data 23 marzo 2018”. AC

G estione Rifiuti

Rubrica a cura di: L’esposizione chimica Un pericolo quotidiano

Coronavirus. Lo diciamo subito: questa volta parliamo di lui. Mi si chiederà: cosa c’entra con il core business di IAM? Come abbiamo ripetuto spesso, la nostra azienda si occupa di rilevare i trend legati al mondo dei rifiuti e quindi abbiamo sempre sotto agli occhi le lancette del consumi sul territorio sammarinese. Da quando è scoppiata l’epidemia – e mentre scrivo si è diffusa la notizia che è stato confermato anche un caso che riguarda un sammarinese – abbiamo registrato una drastica riduzione dei rifiuti prodotti dalle imprese del Monte Titano. Ce lo dicono i nostri sistemi di monitoraggio dei flussi, il registro di carico e scarico e i software gestionali, oltre che alle telefonate che riceviamo e alla nostra “visita” in loco. Per un modo o per un altro quindi il Covid-19 sta mettendo in crisi il settore produttivo: una settimana è stata sufficiente per dimezzare la richiesta di gestione dei rifiuti. E questo perché le merci non arrivano – o arrivano con il contagocce -, con ricadute su tutto il ciclo produttivo. I corrieri sono fermi, così come le consegne e i ritiri. Questo contesto, purtroppo, sta creando un vero danno

economico alla Repubblica di San Marino con le scuole, le attività ricreative, i teatri, i cinema e le manifestazioni sportive e religiose che sono state chiuse o rinviate a data da destinarsi. Ora: senza nulla togliere alla gravità della situazione, credo che sia importante riportare quanto annunciato da Walter Ricciardi dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità: serve “ridimensionare l’allarme in quanto il 95% delle persone guarisce”. Non è suggerimento ma in questo contesto – e probabilmente verremo accusati di poca sensibilità o di avere un occhi cinico – sarebbe opportuno anche prestare attenzione ai “pericoli” che ogni giorno l’uomo si trova, spesso inconsapevolmente, ad affrontare e che non hanno mai spazio sui media. Certo, il Coronavirus deve essere seguito con la massima cura, ma forse è più pericolosa l’esposizione chimica a cui siamo sottoposti nella quotidianità. Parlo per esempio di alcune polveri o dell’amianto: quest’ultimo si può ancora trovare nei giardini o negli orti ed è molto più letale del Covid-19. Ma la stretta attualità ci porta all’epidemia che è partita dalla Cina, da Wuhan, com’è noto. Tutti

vediamo le immagini di persone che girano con le mascherine protettive. Una volta che questi dispositivi di sicurezza hanno terminato il loro compito, come ci si deve comportare per lo smaltimento? Se il virus attacca le mascherine, queste devono essere eliminate. Due sono, in estrema sintesi, le possibilità. La prima, quella più pratica, è di prenderle e metterle in un sacchetto di plastica: benissimo quelli che si utilizzano per surgelare i prodotti purché si possano sigillare. Sbagliato è gettare le mascherine nell’indifferenziata perché il virus non verrebbe “bloccato” ma sarebbe libero di girare. Se si vogliono “eliminare” i dispositivi nell’indifferenziata quindi occorre prima “plasticarli”. La seconda invece è quella di recarsi in una farmacia e conferire le mascherine nei bidoni degli infettivi o in quello dei medicinali. Mirkare Manzi


L avoro

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L’aumento dei contratti “indeterminati” riguarda soprattutto i frontalieri

Sul Titano forza lavoro vicina a quota 20 mila Il manifatturiero possiede la maggior parte dei dipendenti: 6.453 San Marino, lavoratori dipendenti per tipo di contratto* Tempo indeterm.

Tempo determ.

2016

2017

2018

2019

Lavoratori residenti

11.214

11.254

11.414

11.423

Frontalieri

1.533

1.428

4.500

5.031

Lavoratori residenti

2.195

2.278

2.158

2.233

Frontalieri

3.819

3.963

1.419

1.288

18.761

18.923

19.491

19.975

Totale generale

* Al 30 settembre di ogni anno Elab. grafica a cura di San Marino Fixing Fonte: UPECEDS di Alessandro Carli

La forza lavoro della Repubblica di San Marino mostra per l’anno 2018 una variazione tendenziale pari a +2,2%. Una variazione positiva dovuta in parte all’aumento del numero di dipendenti (pari a +2,8%, sono mediamente 19.375 nel 2018 ed erano mediamente 18.840 nel 2017) e alla diminuzione, seppur lieve, del numero di disoccupati (-0,7%, 1.336 nel 2018 e 1.346 nel 2017). Lo spiega la “Relazione economico statistica al bilancio di previsione dello Stato 2020” pubblicata dall’Ufficio di Statistica. Nel corso degli ultimi cinque anni, la forza lavoro è aumentata del +3,4%, in particolare i dipendenti sono cresciuti del +5,3% (passando da 18.408 nel 2014 a 19.375 nel 2018) e i disoccupati totali sono diminuiti del -7% (passando da 1.437 nel 2014 a 1.336 nel 2018); il numero di lavoratori indipendenti, invece, ha un andamento costantemente in calo nel quinquennio e nel 2018 registra una diminuzione del -11,4% rispetto all’anno 2014, passando da 1.891 unità nel 2014 a 1.755 unità nel 2018. A settembre 2019 il totale della forza lavoro è pari a 22.992 unità (+2,0% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente). In modo particolare, aumentano i lavoratori occupati (+2,4% rispetto a settembre 2018), diminuiscono i lavoratori indipendenti (-2,2%) e aumentano i disoccupati (+1).

A settembre 2019 i lavoratori dipendenti totali sono 19.975 e il valore della categoria è aumentato del +2,48% rispetto a settembre 2018 dove gli occupati totali erano 19.491. Sempre a settembre 2019, i lavoratori dipendenti del settore privato sono 16.335 registrando un aumento del +3,33% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (a settembre 2018 erano 15.808). I lavoratori dipendenti del settore pubblico sono 3.640 e rispetto all’anno precedente hanno subito un decremento del -1,17% (a settembre 2018 erano 3.683). A partire dal 2015, il numero totale dei lavoratori occupati nel settore privato è regolarmente cresciuto, mentre il numero di occupati nel settore pubblico ha mostrato un trend in calo. Sempre a settembre 2019, i lavoratori frontalieri sono 6.319 e registrano una variazione tendenziale del +6,76% (nel 2018 erano 5.919 e nel 2017 erano 5.391). Il ramo “Attività Manifatturiere” possiede la consistenza maggiore di dipendenti (pari a 6.453) e a partire dal 2015 conferma un trend positivo di crescita rafforzando il proprio ruolo trainante nell’economia sammarinese. L’analisi del dato dei lavoratori dipendenti per posizione anagrafica, settore e tipo di contratto evidenzia che l’82,37% degli occupati ha un contratto a tempo indeterminato, mentre il restante

17,63% rientra tra coloro che possiedono un contratto a tempo determinato. Attraverso l’analisi della serie storica si nota come nel 2018 ci sia stata un’impennata dei contratti a tempo indeterminato nel settore privato con una percentuale del +33,14% (al contrario, i contratti a tempo determinato sono diminuiti del -45,9%). A settembre 2019 i contratti a tempo indeterminato del settore privato continuano a crescere, registrando un aumento del +5,5%, a fronte di una diminuzione dei contratti a tempo determinato del -5,6%. L’aumento dei contratti a tempo indeterminato riguarda soprattutto i lavoratori frontalieri (passando da 1.428 unità nel 2017 a 4.500 unità nel 2018 e a 5.031 unità nel 2019). Questa evidente conversione è da attribuire alla Legge del 29 settembre 2017 n.115 “Modifiche e integrazioni alle norme in materia di sostegno allo sviluppo economico” ed in modo particolare l’art. 5 comma 11 prevede che i lavoratori non iscritti alle liste di avviamento al lavoro godono dei medesimi trattamenti normativi dei lavoratori iscritti alle liste di avviamento al lavoro, anche rispetto alla durata dell’assunzione, del conseguente permesso di lavoro ed al periodo necessario per la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato.

Puntura di Marketing a cura di: Fare email marketingRubrica oggi Gli strumenti e le strategie

Quanto fastidio ci danno quelle noiose email che arrivano puntuali come un orologio svizzero… Però ogni tanto le guardiamo, clicchiamo e forse acquistiamo. In questo scenario fatto di decine di email giornaliere, occorre distinguersi con contenuti originali per gli utenti. Chi dice che l’email marketing è morto, probabilmente sbaglia considerando la mole di comunicazioni che quotidianamente atterrano nella casella di posta elettronica. Vi sono infatti alcuni approcci in grado di attrarre maggiormente gli utenti e spingerli a fare diverse azioni. I 3 ingredienti fondamentali per una buona email sono: oggetto “che dica tutto”, contenuto efficace e vantaggio irrinunciabile. Alla fine, agli utenti interessa ricevere una mail che possa essere utile o che gli possa garantire qualcosa che altrove non troverebbe, ad esempio: codici sconto, contenuti gratuiti, promozioni, pre-ordini, offerte speciali, regali di compleanno, consigli, ecc. Per attuare bene una strategia di email marketing è indispensabile dotarsi di strumenti opportuni, in grado di: gestire le liste dei contatti con possibilità di segmentarle a seconda dei risultati degli invii precedenti, attuare l’invio di email automatiche

al verificarsi di determinate condizioni (mail marketing automation) ed essere pratici da gestire nella creazione dei contenuti testuali e grafici. Tra queste, quella che sul lungo periodo permette di rendere più efficace l’intera strategia di marketing digitale, è la possibilità di impostare email automatiche. Gli utenti, inseriti all’interno di un workflow, subiranno un percorso automatico che permetterà all’azienda di far conoscere sempre di più i propri prodotti/servizi, senza annoiare e avvicinando in maniera persuasiva l’utente che sarà sempre più disposto ad affidarsi ad essa. Spesso questa tecnica viene usata partendo da molto lontano: soddisfare un bisogno impellente dell’utente. Ovvero, ricevere informazioni che per lui sono essenziali e che riceverà solamente attraverso quel canale, come un pdf o una serie di consigli unici: l’utente vivrà nell’attesa dell’email e quando noterà il nome dell’azienda, la aprirà quasi sicuramente. Questi sistemi automatici sono in grado di riconoscere anche il comportamento dell’utente così da inviare nuovamente la stessa email qualora non venisse aperta. Si possono impostare anche invii ritardati a seguito di clic su link specifici all’interno

delle email stesse. Oltre a queste è comunque bene inserire all’interno della strategia anche altri invii più commerciali, per far conoscere agli utenti tutte le caratteristiche dei prodotti/ servizi dell’azienda. L’analisi dei dati è forse la parte più importante della strategia: vedere come si muovono gli utenti, dove cliccano, quante volte aprono l’email, ecc. Da questa analisi si possono trarre conclusioni certe su quali contenuti funzionano meglio e quindi su quali puntare maggiormente. Non dimentichiamo però che queste liste vanno alimentate attraverso il proprio sito web o apposite campagne adv utili alla raccolta di nuovi contatti che vanno immediatamente sollecitati per sfruttare l’interesse dimostrato. Attuare queste strategie è possibile attraverso consulenti esperti in grado di consigliare la strada migliore da percorrere per il caso specifico. Sandro Menin


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di Daniele Bartolucci

Un fondo per le imprese e un provvedimento straordinario per la cassaintegrazione, più altri interventi che, in base ai dati raccolti dalle associazioni di categoria, dovranno limitare disagi e danni economici che stanno subendo tante attività a causa del Covid-19. E’ quanto dovrà realizzare il tavolo di crisi appena istituito per l’emergenza coronavirus e per gli effetti che produrrà (alcuni già riscontrati purtroppo) sull’economia sammarinese. Si tratta di un tavolo a cui, oltre al Governo (in particolare il Segretario al Turismo, Federico Pedini Amati che lo coordina, insieme ai colleghi Marco Gatti delle Finanze, Fabio Righi dell’Industria e Teodoro Lonfernini del Lavoro) partecipano tutte le associazioni di categoria e i sindacati. Anzi, sono state pro-

Z oom

A ttualità

FIXING - Anno XXII XXVIII - n.22 - n.9- -Venerdì Venerdì66Giugno Marzo 2020 2014

Nel manifatturiero si registrano difficoltà con fornitori, trasporti, agenti commerciali e trasfertis

L’economia reagisce: fondo per l

Aperto il tavolo con associazioni di categoria e parti sociali: al Governo sono state già Si lavora a provvedimenti d’urgenza: ANIS propone diverse misure, tra cui la moratoria prio le parti economiche e sociali del Paese a chiederne l’istituzione, consapevoli dell’eccezionalità della situazione, a cui dovranno corrispondere provvedimenti eccezionali, come quello che si sta costruendo in queste ore “per dare risposta immediata a imprese e lavoratori”, ha anticipato il Segretario Pedini Amati. Di fatto, sono diversi i settori che hanno già subito il primo blocco dovuto

anche ai provvedimenti governativi sammarinesi e italiani: le scuole chiuse e i turisti che non si vogliono spostare, ad esempio, hanno avuto subito un impatto fortemente negativo su ristorazione, alberghiero e commercio. Ma anche il manifatturiero vive con apprensione questa situazione, con la consapevolezza e la preoccupazione che il protrarsi di questa emergenza avrà ricadute

I casi positivi sono 15 (alla data del 4 marzo) Aperti al pubblico, ma con restrizioni, i musei Il Gruppo di coordinamento per le emergenze sanitarie comunica l’aggiornamento dei dati sull’infezione da nuovo coronavirus COVID-19 alla data del 4 marzo 2020. • n. 15 i casi positivi, di cui 12 ricoverati all’Ospedale di San Marino (3 in Rianimazione con sintomatologia severa – 2 femmine e 1 maschio -, 9 nell’ala predisposta al secondo piano con sintomi moderati - 6 maschi e 3 femmine) e 3 presso il proprio domicilio con sintomi lievi; • n. 1 decesso; • n. 43 tamponi totali effettuati, di cui 22 risultati negativi, 16 positivi e 5 in attesa di esito; • n. 97 quarantene domiciliari sui contatti stretti compresa la rete familiare, amicale e personale sanitario; • n. 10 quarantene terminate. Si ricorda alla cittadinanza che in caso di febbre, accompagnata da disturbi respiratori importanti, è necessario contattare telefonicamente il proprio medico curante oppure la Guardia Medica e va assolutamente evitato di recarsi al Pronto Soccorso o ai Centri Salute. Per informazioni contattare il numero 0549 994001 oppure la Centrale Operativa Interforze allo 0549 888888 per eventuali segnalazioni. Per restare aggiornati su

tutte le informazioni si può consultare anche il sito ISS (www.iss.sm) nella sezione “nuovo coronavirus”. San Marino, i musei In applicazione delle misure previste dall’ordinanza Ordinanza n. 3 - anno 2020 gli Istituti Culturali comunicano che è sospesa fino alle ore 24.00 dell’8 marzo 2020 l’offerta al pubblico di spettacoli teatrali e proiezioni cinematografiche così come l’attuazione di eventi e spettacoli anche organizzati da privati presso le sedi pubbliche. Saranno invece aperti al pubblico con modalità di fruizione contingentata i Musei e Monumenti afferenti agli Istituti Culturali, rispettando i principi generali di cautela e prudenza che devono essere obbligatoriamente posti in essere ai fini del contenimento di un possibile contagio. Per tale motivo, le sedi saranno visitabili sulla base dei massimali indicati di seguito, ricavati dall’analisi della dimensione spaziale delle sale. Si sottolinea che non saranno consentite visite in sale o spazi che non offrono possibilità di areazione diretta. Per quanto attiene ai servizi di consultazione bibliotecaria e archivistica, si specifica che saranno garantiti il servizio di prestito e la consultazione su appuntamento per singoli studenti o

ricercatori. Al fine di evitare assembramenti di studenti, in linea con le prescrizioni di tutela impartite per gli istituti scolastici, la sala di consultazione Alberoni della Biblioteca di Stato sarà aperta al pubblico per un massimo di 5 studenti contemporaneamente. MotoGp ferma ai box A causa dell’attuale epidemia di coronavirus, è stata presa la decisione di posticipare il GP della Thailandia che si sarebbe dovuto tenere il 22 marzo a Buriram. La FIM, l’IRTA e la Dorna stanno attualmente valutando se una data alternativa è possibile per l’evento alla fine di questa stagione. Il Grand Prix del Qatar invece è stato cancellato. Il CEO di Dorna Sports Carmelo Ezpeleta: “Ci sarà assolutamente una stagione della MotoGP 2020. Cercheremo di continuare con tutto e di essere consapevoli della situazione perché sta cambiando di giorno in giorno, ma il nostro desiderio è di fare tutte le gare nella stagione 2020”. Olimpiadi a rischio L’emergenza coronavirus potrebbe far rinviare le Olimpiadi di Tokyo 2020, che dovrebbero prendere il via il 24 luglio, a fine anno. A dichiararlo è stato il ministro dello Sport nipponico, Seiko Hashimoto.

negative anche in futuro, dalle importazioni di materie prime all’esportazione dei prodotti finiti. Per non parlare della situazione contingente interna alle stesse fabbriche, dove occorre organizzare al meglio il personale e attuare la massima attenzione per evitare rischi sanitari. E’ insomma un problema che colpisce tutto il mondo economico, senza distinzioni e per questo serve compattezza, quella che al momento sembrerebbe sia stata offerta da tutti i partecipanti al tavolo. Le richieste di ANIS per le industrie Anche ANIS partecipa con una propria delegazione al tavolo di lavoro, portando all’attenzione della politica e delle altre parti sociali le criticità riscontrate e quelle che potrebbero presentarsi in futuro. Tra queste ci sono anche le problematiche relative agli spostamenti dei funzio-

nari commerciali e dei tecnici trasfertisti per raggiungere le regioni italiane, i paesi europei ed extra europei sia

per intavolare trattative strategiche con i clienti, sia per installare, avviare e formare la rete tecnico commerciale

Radio 24 News - “24 Mattino”

Boccia (Confindustria): ”Coronavirus non bastano 3,6 mld di sforamento” Radio 24 Il Sole 24 Ore www.radio24.ilsole24ore.com

“Non bastano i 3,6 miliardi di sforamento, né basta una operazione sicuramente positiva di flessibilità, serve un’operazione straordinaria e choc nel mondo dell’economia”. Così il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, a 24Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24, sulle misure necessarie per fronteggiare l’impatto economico del coronavirus. “Attivare domanda pubblica” “Occorre attivare una domanda pubblica sulle infrastrutture italiane e europee che vada a compensare il calo della domanda privata, visto che i consumi arretreranno”, e insieme “aprire un fronte sul credito

per aiutare nel periodo di transizione le imprese che avranno cali di fatturato. Sono queste le priorità da affrontare, di fronte all’emergenza coronavirus”. Lo ha detto il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia a 24Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24. “Convergenza nazionale” “Occorre convergenza nazionale in questa fase delicata: bisogna recuperare il senso e lo spirito di comunità che abbiamo perso da tempo”. Lo afferma il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia a 24Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24.

“Da UE piano straordinario” “Dall’Europa ci aspettiamo un grande piano straordinario che prenda consapevolezza della dimensione quantitativa e temporale del problema coronavirus”. Lo ha detto in conclusione il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia ai microfoni di 24Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24.


A ttualità

FIXING - Anno XXVIII XXII - n.22 - n.9- -Venerdì Venerdì66Giugno Marzo 2020 2014

sti. Nel turismo e commercio si teme un calo importante di clienti e visitatori

la crisi e CIG straordinaria

segnalate ripercussioni negative causate dall’epidemia di coronavirus a sui mutui e la sospensione o dilazione di imposte, contributi e utenze

degli stessi. Dopo aver richiesto e ricevuto dalle imprese associate un primo resoconto delle riper-

cussioni sulla loro attività, infatti, ANIS ha formulato durante l’incontro una serie di proposte per sostenere l’economia sammarinese in questa inaspettata fase di grave difficoltà. Un primo punto su cui tutti hanno convenuto è la creazione di un apposito “Fondo per l’emergenza” che ANIS ha suggerito venga alimentato da risorse già disponibili e da altre da distogliere da capitoli del bilancio pubblico il cui impegno può essere procrastinato. Inoltre, “per le imprese che dimostrino l’effettivo stato di necessità abbiamo proposto un ventaglio di interventi temporanei ma prorogabili a partire da una CIG straordinaria su cui già domani è in programma un confronto all’interno della Commissione preposta per definire con urgenza l’intervento normativo”. Tra le altre proposte, ANIS ha segnalato delle misure straordinarie per gestire l’e-

B anche BAC in aiuto di cittadini

e imprese: mutui sospesi “Cari Clienti, consapevole delle difficoltà riscontrate da famiglie e aziende in seguito alla diffusione del Coronavirus, BAC intende sostenere le parti economiche e sociali, per fronteggiare insieme tale emergenza”. Così Banca Agricola Commerciale ha annunciato in questi giorni di “avere previsto una serie di agevolazioni a disposizione della clientela”, proprio per ridurre i disagi che si potrebbero verificare a causa del virus e degli effetti sull’economia che questa epidemia sta generando, anche a San Marino. Gli interventi sono: sospensione fino sei mesi del pagamento delle rate dei mutui (ipotecari e/o chirografari); concessione di linee di credito di liquidità con durata fino a 6 mesi; proroga delle linee

di import fino a 90 giorni. “Tale iniziativa conferma la volontà di BAC di consolidare il proprio rapporto con il territorio e la comunità di appartenenza, nel rispetto della propria mission”. Inoltre, “nel rispetto dell’Ordinanza n.3 – anno 2020 e fino al 30/04 p.v., BAC informa che applicherà condizioni di maggior favore a coloro che sottoscriveranno seguenti prodotti: bancomat; web banking; carte di credito. Per ulteriori informazioni Vi invitiamo a contattare la filiale di riferimento”.

subero di manodopera, la semplificazione dell’utilizzo del lavoro occasionale, una moratoria sui mutui senza interessi e la sospensione/dilazione del pagamento delle imposte, dei contributi pre-

videnziali e delle utenze. “Abbiamo inoltre sottolineato l’indispensabile coinvolgimento del settore bancario affinchè continui a garantire il supporto necessario all’operatività delle imprese”.

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IFarmacia SS dell’Ospedale: si

entra dalla scalinata esterna L’ISS ha comunicato nei giorni scorsi che, “in ottemperanza all’ordinanza n.3 del 1 marzo 2020, per contenere l’infezione da Coronavirus COVID-19, l’accesso alla farmacia di Cailungo (all’interno dell’Ospedale di Stato) dovrà avvenire in via prioritaria dalla scalinata esterna, anche durante le ore diurne”. “Tale disposizione”, spiegavano dall’ISS il 4 marzo, “è già

operativa da oggi ed è motivata dall’esigenza di mantenere il più separati possibili i percorsi da chi si reca in Ospedale e chi deve accedere alla struttura solo per recarsi in farmacia”. “Si chiede pertanto alla cittadinanza”, conclude la nota dell’ISS, “la massima comprensione e collaborazione per la particolarità del momento e per i disagi che potrebbe verificarsi”.


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La Repubblica di San Marino ha ratificato, attraverso il Decreto Consiliare 2 marzo 2020 n.36, la convenzione multilaterale per l’attuazione di misure relative alle convenzioni fiscali finalizzate a prevenire l’erosione della base imponibile e lo spostamento dei profitti. “La Convenzione - spiega la relazione - rappresenta il principale strumento multilaterale di contrasto al fenomeno del cosiddetto base erosion and profit shifting (BEPS), ovvero strategie di pianificazione fiscale internazionale aggressiva che risultano in un artificioso spostamento dei profitti in località dove tali profitti sono soggetti a non imposizione o a un’imposizione ridotta e dove non ha luogo l’effettiva attività economica da cui essi originano. Il Quadro inclusivo BEPS ha individuato quindici azioni di contrasto al fenomeno, per l’implementazione delle quali si rendono anche necessarie modifiche agli accordi per evitare le doppie imposizioni esistenti; a tal fine, l’Azione 15 ha appunto previsto lo sviluppo di uno strumento multilaterale (la suddetta Convenzione multilaterale) per la modifica dei trattati fiscali bilaterali, in modo tale da allinearli ai nuovi standard. La Parte II contiene misure volte a contrastare il disallineamento da ibridi (c.d. Hybrid Mismatches), che fa parte degli

E conomia

Per la Relazione “si tratta del principale strumento di contrasto al fenomeno del BEPS”

Erosione della base imponibile La convenzione multilaterale San Marino l’ha ratificata nei giorni scorsi attraverso il Decreto Consiliare 36/2020

obiettivi dell’Azione 2 BEPS. In particolare, l’articolo 3 riguarda disposizioni relative alle entità trasparenti, l’articolo 4 si occupa di entità con doppia residenza, mentre l’articolo 5 disciplina l’applicazione dei metodi per l’eliminazione della doppia imposizione. La Parte III della

B anca Centrale

Convenzione, in linea con gli obiettivi dell’Azione 6 BEPS, racchiude disposizioni volte a prevenire l’abuso dei trattati. Nello specifico, l’articolo 6 contiene disposizioni relative allo scopo di un accordo fiscale coperto dalla Convenzione, che vanno a modificare il preambolo dell’accordo

Bando per la ricerca di due risorse per l’area legale da assumere a tempo determinato La Banca Centrale della Repubblica di San Marino ricerca n. 2 risorse per l’area legale da assumere a tempo determinato. Requisiti necessari: cittadinanza e/o residenza sammarinese; abilitazione all’esercizio della professione di Avvocato e Notaio nella Repubblica di San Marino; essere dipendenti della Pubblica Amministrazione, del Settore

FIXING - Anno XXVIII - n.9 - Venerdì 6 Marzo 2020

Pubblico Allargato o delle Società partecipate direttamente o indirettamente dallo Stato. L’assunzione sarà a tempo determinato, ovvero in distacco (ricorrendone le condizioni), con durata minima di 12 mesi, per la sostituzione di risorse assenti con diritto alla conservazione del posto di lavoro, e avverrà nei modi e nelle forme previste

dalla legge e dal Contratto di Lavoro per il Personale Quadro, Impiegatizio e Ausiliario della Banca Centrale della Repubblica di San Marino. I candidati dovranno far pervenire, entro le ore 12,00 del 6 marzo 2020, un curriculum vitae e la copia di un documento di riconoscimento, all’indirizzo risorse.umane@bcsm.sm

stesso. L’articolo 7, invece, prevede disposizioni specifiche per la prevenzione dell’abuso dei trattati, attraverso il c.d. “test sugli scopi principali” o, in alternativa, disposizioni sulla limitazione dei benefici (nella versione semplificata o dettagliata). Entrambi questi articoli costituiscono standard minimi, ovvero non possono essere oggetto di riserva da parte dei firmatari. L’articolo 8 disciplina le transazioni relative al trasferimento dei dividendi; l’articolo 9 riguarda gli utili di capitale da alienazione di azioni o partecipazioni in entità il cui valore deriva principalmente da beni immobili; l’articolo 10 prevede una clausola antiabuso per le stabili organizzazioni situate in giurisdizioni terze; mentre l’articolo 11 contiene disposizioni relative all’applicazione di accordi fiscali per limitare il diritto di

una Parte di assoggettare ad imposta i propri residenti. La Parte IV contiene misure di contrasto all’elusione dello status di stabile organizzazione, che fanno capo all’Azione 7 BEPS. Nel dettaglio, l’articolo 12 affronta l’elusione artificiosa dello status di stabile organizzazione attraverso commissionnaire arrangements e strategie simili; l’articolo 13 si occupa dell’elusione artificiosa dello status di stabile organizzazione attraverso esenzioni per specifiche attività; l’articolo 14 contiene disposizioni relative alla pratica della suddivisione (splitting-up) di contratti; infine, l’articolo 15 contiene la definizione di persona strettamente correlata a un’impresa”. Infine, la parte VII (dall’articolo 27 all’articolo 39) “contiene le disposizioni finali. Sono ivi disciplinate la firma e ratifica, accettazione o ap-

provazione della Convenzione (articolo 27). Gli articoli 28 e 29 definiscono le possibili riserve e notifiche: ai sensi di tali articoli, la Repubblica di San Marino ha predisposto il summenzionato elenco delle riserve e delle notifiche. E’ inoltre prevista la possibilità di istituire una Conferenza delle Parti (articolo 31) e di integrare la Convenzione con dei protocolli (articolo 38). Sono disciplinate le successive modifiche di accordi fiscali coperti (articolo 30), l’interpretazione e attuazione della Convenzione (articolo 32), i suoi emendamenti (articolo 33), l’entrata in vigore e l’efficacia (articoli 34, 35 e 36) e il recesso dalla Convenzione stessa (articolo 37). L’articolo 39, infine, individua nel Segretario Generale dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) il Depositario della Convenzione”.


Fo, per vocazione, teatro e pittura Stretto fu il rapporto tra il Premio Nobel per la letteratura del 1997 e San Marino: la rappresentazione di “Mistero buffo”, l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce e una mostra in cui espose i suoi dipinti Non ha avuto il tempo di “entrare” nella Galleria Nazionale San Marino – è una questione di tempi, quando lui c’era, lei non c’era e viceversa – e chissà, avendo un’idea del suo carattere giullaresco e ficcante, se avrebbe accettato di esporre lì. Forse sì, forse no, poco importa: in fondo, a San Marino, Dario Fo ci è salito più volte, e non solamente nelle vesti di attore: nel 2002 gli era stata conferita l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Equestre di Sant’Agata. Non è un “Mistero buffo”, la passione che legava Dario Fo alla pittura (e che il prossimo 26 marzo avrebbe computo 94 anni): è piuttosto un percorso verso la rappresentazione più alta, verso la simbiosi tra i differenti respiri di cui l’arte di nutre, e vive. Otto anni il Premio Nobel per la letteratura del 1997 espose sul Titano con tre mostre in tre luoghi differenti: i suoi monumentali acrilici al Palazzo Sums, le opere sulla storia dell’umanità nella Pinacoteca San Francesco e gli omaggi ai grandi maestri dell’arte negli spazi del Teatro Titano. Stupore ed emozione quando, a sorpresa, lo scrittore e semiologo Umberto Eco è stato accolto tra gli ospiti della mostra. “Il teatro, il cinema, la pittura e la musica non hanno alcun significato se non sanno entrare nelle coscienze e nei bisogni della gente. Per quanto mi riguarda, ho faticato non poco sia a dipingere che a stare in scena. Per me non c’è differenza tra il ‘pitturare’, il disegnare e il raccontare o interpretare un ruolo in scena. Quando, nell’allestire uno spettacolo, mi trovo in crisi e non riesco a trovare un ritmo o uno svolgimento consono a ciò che vorrei raccontare, mi procuro un grande foglio di carta, un po’ di colori, penna e pennarelli. Il tutto per segnare ritmi e figure che raccontino, in un’altra forma, la storia in questione”. Pittura come grafia di espressione, dunque. “I quadri – disse - sono come un grandissimo giornale dipinto e

permettono alle persone di immaginare qualcosa di più rispetto a quello che leggono. Credo sia importate riuscire a creare una dimensione di rapporto ‘raccontato’ tra lo spettatore e l’artista. Io non amo chi rappresenta il vuoto. In passato, abbiamo insegnato la danza, la musica, la pittura. Quando andiamo all’estero, la nostra impronta è ben marcata. Eppure, molto spesso, siamo noi italiani a non conoscere la nostra arte. Facciamoci conoscere”. Sul suo personale rapporto con le persone, il Nobel sottolineò: “Raccontare e coinvolgere le persone che hanno un vuoto di conoscenza è un percorso molto faticoso. Quando invece esplodono in un applauso o mi abbracciano, mi sento felice. In occasione dell’assegnazione del Premio Nobel (1997) dovevo tenere un discorso davanti al Re e alla Regina. C’erano un po’ di problemi con la lingua: davanti a me c’erano svedesi, inglesi, italiani, eccetera. Io sono contro il nazionalismo di ogni genere: le bandiere mi fanno pensare alla guerra. Però quando un gruppo di italiani ha iniziato a intonare l’inno di Mameli, mi sono commosso e ho iniziato a piangere”.

A trent’anni da “Mistero buffo” A cavallo della Pasqua del 1991, l’istrionico attore e poeta portò sulle assi del Teatro Nuovo di Dogana la sua pièce più conosciuta, “Mistero buffo” che più che “buffo” fu definito dalla DC “un oltraggio e una grave provocazione al sentimento religioso dei sammarinesi. Pur senza entrare nel merito della rappresentazione del lavoro, che è comunque discutibile, riteniamo che la data prescelta (Pasqua, ndr) costituisca una grave provocazione”. Già, ma cos’aveva di così “scottante” in realtà lo spettacolo? Presentato per la prima volta come giullarata popolare nel 1969, è di fatto un insieme di monologhi che descrivono alcuni episodi ad argomento biblico, ispirati ad alcuni brani dei vangeli apocrifi e a racconti popolari sulla vita di Gesù. E’ recitato in una lingua reinventata, una miscela di molti linguaggi fortemente onomatopeica (detta grammelot), che assume di volta in volta la cadenza e le parole, in questo caso, delle lingue locali padane. Con questo testo Dario Fo punta proprio a far rivivere la cultura delle classi subalterne, da sempre messa in di-

sparte, quasi cancellata o interpretata non nel significato

autentico. La spiegazione più convincente di tale concetto

fa quasi da premessa a Mistero buffo con il primo capitolo intitolato “Rosa fresca aulentissima”. L’opera è un dialogo fra un gabelliere che vorrebbe fare l’amore e una ragazza che si rifiuta. Fo, invece, alternando citazioni erudite a battute, sostiene che si tratta di un testo di origine popolare, precisamente di una ballata, che poteva anche essere recitata nelle piazze. Il punto centrale dell’opera è costituito dalla presa di coscienza dell’esistenza di una cultura popolare, vero cardine della storia del teatro ma anche di altre arti, che è stata sempre, secondo Fo, posta in piano subalterno rispetto alla cultura ufficiale. Lo stesso premio Nobel ha confermato che nella stesura ha avuto una certa influenza la raccolta di novelle “Le Parità e le storie morali dei nostri villani” di Serafino Amabile Guastella. Alessandro Carli


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S peciale Cultura

FIXING - Anno XXVII - n.9 - Venerdì 6 Marzo 2020

Alessandro “figlio” fu viceconsole del Brasile ma anche della Repubblica

Il viaggio etnomusicale del ‘sammarinese’ Kraus Tra i compositori che gli chiesero consulenza anche Pietro Mascagni Alessandro Kraus figlio - che non deve essere confuso con il padre Alexander (18201904), detto Alessandro padre - è nativo di Francoforte sul Meno ma si stabilì a Firenze dopo aver preso la cittadinanza della Repubblica di San Marino. A partire dal 1875 Alessandro Kraus figlio si adoperò per creare una collezione di strumenti musicali “di ogni popolo e paese” e, nel giro di soli tre anni, essa raggiunse il numero di oltre 1.500 esemplari, tanto da costituire un vero e proprio museo: agli antichi strumenti europei si affiancavano oggetti sonori delle più varie culture musicali, superando di fatto la visione eurocentrica tipica de-

gli studi e delle raccolte dell’epoca. Per questo Alessandro Kraus figlio può essere considerato un etnomusi-

cologo ante-litteram. La collezione Kraus fu presentata, nel 1878, all’Esposizione universale di Parigi. Qui Kraus

C onsorzio Terra di San Marino

figlio presentò il suo prezioso volume “La musique au Japon” Firenze, Arte della stampa, 1878), prima mono-

grafia scritta da un occidentale sulla musica giapponese. Gli strumenti giapponesi della collezione Kraus furono esposti anche a Firenze, nel settembre 1878, in occasione del IV Congresso internazionale degli orientalisti, per il quale i Kraus organizzarono nella loro villa fiesolana un “concerto etnografico” in cui furono eseguiti brani di musiche giapponesi, indiane e di altre culture extraeuropee. Dagli anni ‘80 Alessandro Kraus figlio coltivò più decisamente i suoi interessi relativi all’antropologia, all’archeologia, alla geografia oltre a propugnare la tutela del diritto d’autore nelle opere musicali. Pubblicò inoltre nume-

Stretto legame con il territorio, tracciabilità e qualità: i segreti delle eccellenze dei prodotti delle sei filiere raccontati dal tecnico del CTSM Manuela Biserni

“Dopo il non far nulla, io non conosco occupazione per me più deliziosa del mangiare, mangiare come si deve, intendiamoci. L’appetito è per lo stomaco ciò che l’amore è per il cuore”. Le parole del compositore Gioachino Rossini dicono tanto ma non tutto: mangiare come si deve, certo, ma soprattutto mangiare bene e nutrirsi di prodotti di qualità. Un mantra che conosce bene il Consorzio Terra di San Marino e che anche TGcom24 ha rilanciato nei giorni scorsi: “San Marino a tavola, prodotti eccellenti e una cucina da gourmet. Piatti che profumano di latte e formaggi, il buon pane, la piada, l’olio extravergine di oliva, il tutto accompagnato dagli ottimi vini del Consorzio Vini Tipici come i rossi Brugneto, Tessano e Sterpeto o i bianchi fermi, Biancale, Roncale e Caldese” si legge sulla pagina web. Ma qual è il segreto di questa “eccellenza? Manuela Biserni, tecnico del CTSM, lo sintetizza così: legame con il territorio, tracciabilità

e qualità. “I prodotti tipici sono frutto della cultura del territorio di origine e delle sue caratteristiche ambientali, sono unici e preservano l’identità dei luoghi. La tracciabilità e la

rintracciabilità per rendere trasparente la scelta dei cibi che finiscono sulle nostre tavole sono basi importanti per la salute dei consumatori perché ci dà la possibilità di ricostruire il percorso di un

alimento in tutte le sue fasi”. In caso di “problemi” difatti l’organo preposto al controllo può capire e individuare l’anomalia e intervenire. “Tutti i prodotti delle sei filiere seguono i disciplinari

di produzione. Oltre alla rintracciabilità – prosegue il tecnico – i disciplinari permettono di certificare la qualità dei prodotti: periodicamente vengono eseguite una serie di analisi per garantire l’eccellenza e lo stato ‘di salute’ di tutto quello che ‘esce’ con il marchio CTSM. Il monitoraggio non finisce dopo la vendita: dedichiamo sforzi ed energie anche al cosiddetto ‘follow up post marketing’, quindi controlliamo anche le fasi di post vendita chiedendo ai consumatori di segnalarci eventuali anomalie”. Questo impegno si traduce in un valore aggiunto che ha un valore profondo che certamente dialoga con la qualità ma anche con qualcosa di sensoriale, quasi materico. “Attraverso i prodotti del Consorzio i consumatori entrano in contatto con il territorio di produzione e sin dai primi momenti hanno la percezione netta di trovarsi davanti a un’eccellenza”. Dietro ogni prodotto c’è un operatore agricolo, un territorio da tutelare, una

rosi studi su musiche extraeuropee e partecipò a tutti i convegni internazionali degli orientalisti tenutisi in Europa tra il 1878 e il 1886. Fra i musicisti che visionarono la collezione Kraus si ricorda Pietro Mascagni. Il compositore livornese - che occupò un posto di rilievo nel panorama musicale dell’epoca, soprattutto grazie al successo immediato e popolare ottenuto nel 1890 con la sua prima opera, “Cavalleria rusticana” - per completare l’opera “Iris” fece infatti visita a Alessandro Kraus figlio, rimanendo fortemente colpito sia dai suoi strumenti, sia dalle notizie che il musicologo sammarinese gli fornì sulla musica giapponese.

Rubrica periodica a cura del Consorzio Terra di San Marino tel.(00378)0549-902617 Fax.(00378)0549-906278 mail to: consorzioterradisanmarino@ omniway.sm

storia da raccontare. Non sono prodotti industriali ma artigianali, quindi la qualità ha un prezzo giustamente diverso da quello della grande distribuzione. “I processi di trasformazione – conclude Manuela Biserni – sono seguiti con la massima attenzione e sono tesi a rispettare i prodotti e a non stressarli”. Sostenere l’economia locale non significa solamente sostenere il territorio, la sua storia, le persone che lavorano ma anche scegliere la sicurezza e la qualità di quello che si mangia. È un percorso virtuoso di educazione al volersi un po’ più bene. AC


S peciale Cultura

FIXING - Anno XXVIII - n.9 - Venerdì 6 Marzo 2020

di Simona Bisacchi

Nella sua enorme produzione letteraria, Agatha Christie si cimentò anche nella stesura di romanzi rosa, firmandoli con lo pseudonimo di Mary Westmacott. Tra questi, spicca un libro che sfugge a una collocazione così smaccatamente femminile. Il suo titolo originale è Giant’s bread, il pane del gigante. Un titolo che racchiude il tema principale della storia: di cosa si nutre il genio artistico, in particolar modo il genio musicale? Dopo aver assistito all’opera Il gigante del compositore russo Boris Groen, il vecchio critico musicale Carl Bowerman confida all’impresario Levinne, di aver riconosciuto in lui il successore di Vernon Deyre, il promettente compositore inglese morto durante la prima guerra mondiale. “Un gigante crudele, il genio, Levinne! Un mostro che si nutre di carne e sangue. Non so niente di Groen, eppure giurerei che abbia nutrito il suo gigante con la propria carne e il proprio sangue e forse anche con la carne e il sangue di altre persone”, in queste parole di Bowerman è contenuto il complesso nocciolo della vicenda, che viene ricostruita nell’arco delle 390 pagine successive. Perché quale sia il legame tra Vernon Deyre e Boris Groen può saperlo solo Levinne. E non può confidarlo al vecchio critico musicale. Ma a noi sì. Ripercorriamo, così, la vita di Vernon Deyre sin dalla sua fanciullezza - da quando era spaventato dalla musica, da quando scappava terrorizzato davanti a un pianoforte perché il suono che produceva lo faceva stare male dentro - a quando intorno ai vent’anni del tutto inaspettatamente assiste a un concerto e decide che lo scopo della propria esistenza sarà comporre un’opera grandiosa. Studierà ogni singolo strumento, a cui mai si era avvicinato, per tradurre in spartito i rumori che si muovono nella sua testa. Ma tanto genio ha bisogno di pane per nutrirsi. Non basta la sua vita, all’artista servono

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Quale sia il legame che unisce Vernon Deyre e Boris Groen lo può sapere solamente Levinne

Di che si nutre il genio artistico in particolare quello musicale? Nel libro “Giant’s bread” la giallista Agatha Christie entra nel mondo del pentagramma anche le vite di tutte le persone che gli sono accanto. Dagli amici di una vita: il ricco impresario teatrale Sebastian Levinne e la cugina Josephine, innamorata delle cause perse. Alle due donne di cui si innamorerà, l’ordinaria e (per definizione) adorabile Nell e l’intrigante cantante Jane. Ed è proprio a queste due donne che è dedicato il titolo in italiano, Nell e Jane, una traduzione che non rende merito all’originale e che si sforza di inserire nel genere “rosa” un romanzo che ha la sua forza nella complessità emotiva di personaggi mai del tutto positivi, che oscillano tra l’egoismo più infimo e la più alta nobiltà d’animo. Ed è ancora una volta il critico musicale Bowerman a ri-

assumere l’ipnotico dondolio di questa storia, sempre nel prologo, ammettendo: “Man mano che invecchio mi convinco sempre più che non esiste nulla di tanto patetico, ridicolo, assurdo, e di tanto assolutamente meraviglioso quanto l’uomo”. All’inizio non sarà affatto una storia avvincente, ma lentamente svela di quale amore, e ipocrisia, ed egoismo, e profondo sacrificio sia capace l’essere umano. Mentre il genio esplode, mentre la guerra fa mettere in discussione ogni risoluta decisione, mentre si sopravvive all’orrore, all’amnesia e alla presunzione, il gigante cresce. Si nutre di ogni momento. Ed è spiazzante, fino alla fine, constatare quale costo abbia il suo pane.

Simona B. Lenic scrittrice, autrice di “Setalux” libro candidato al 51° Premio Bancarellino Su San Marino Fixing scrive di libri, letture e lettori.

La TOP FIVE di Fixing

1

2

Il destino del faraone (Clive e Dirk Cussler)

Longanesi € 19,50

L’Italia di Dante (G. Ferroni)

La nave di Teseo € 30

3

Il signor Cardinaud (G. Simenon) Adelphi € 16

4

Quando tutto diventò blu (A. Baronciani) Bao Publishing € 17

5

Molto amore per nulla (A. Premoli) Newton Compton € 9,90

M usica

San Marino, quando Dalla venne insignito dell’onorificenza dell’Ordine di Sant’Agata 4 marzo 1943. O meglio, “4/3/43”. La data di nascita coincide con il titolo di una delle sue canzoni più celebri, quella che racconta la storia di una ragazza di 16 anni e di un soldato che le dona la magia più grande, quella di un figlio. In questi giorni ricorre l’anniversario dalla nascita e anche della scomparsa di Lucio Dalla, avvenuta il 1 marzo del 2012. Il legame tra il cantautore bolognese e la Repubblica di San Marino fu suggellato nel 2011 quando venne insignito dell’onorificenza equestre dall’Ordine di Sant’Agata (foto di Filippo Pruccoli). La più alta onorificenza Quelle dell’Ordine di Sant’Agata sono le più alte onorificenze che San Marino concede “a titolo di riconoscimento – come riporta il regolamento del 23 gennaio 1946 – e riconoscenza verso quei cittadini esteri che con opere benefiche si sono resi utili alla Repubblica e ai suoi Istituti”. L’Ordine presenta quattro gradi: cavaliere, cavaliere ufficiale, commendatore, cavaliere grande ufficiale e cavaliere di gran croce. Si tratta, come precisa la legge, di un ornamento “costituito da medaglioni d’oro recanti in smalti colorati l’effigie del Santo ed alternati con cartigli d’oro caricati del motto Libertas in caratteri capitali di smalto azzurro. Medaglioni e cartigli sono collegati da catenelle d’oro. La serie dei medaglioni alternati con i cartigli è interrotta nella parte anteriore da una placca d’oro recante lo stemma della Repubblica, senza corona, racchiuso tra due rami di quercia e d’alloro, il tutto in smalti colorati. A questa placca è appesa la decorazione dell’Ordine”.

Dalla e le sue canzoni Tra le tante perle che ha scritto e interpretato, ce ne è una forse non così celebre ma di grande intensità: “Il cucciolo Alfredo”. “Mi inteneriva questa mancanza di precauzione con la quale i giovani vivevano allora. Venivano conquistati anche dal luccichio delle idee, da una forma di violenza che poteva sembrare, e magari era, gratuita e fine a se stessa. Che non portava a nulla se non alla contrapposizione spesso irrazionale. Scrissi ‘Il cucciolo Alfredo’ anche per recuperare una libertà semantica di gesti e di parole che si era persa perché sovrastata dal peso dell’ideologia forzata. Bologna ha avuto quella settimana terrificante del 1977: io sono rimasto chiuso in casa per tutto quel tempo. Abitavo fuori dal centro e sentivo cosa succedeva dalla mia terrazza, ero in contatto con gli amici. Poi sono andato una volta in via Zamboni, all’università, per rendermi conto, e lì vidi dei carri armati. Non eravamo preparati, né tantomeno

adatti ad affrontare quella realtà. C’erano gli Indiani metropolitani, c’erano i gruppi che venivano da Roma, la situazione era tesa, ma in realtà sembrava quasi una messa in scena. Non era il naturale sgorgare di una protesta con un significato visibilmente politico, ma una rappresentazione quasi grottesca. E una sera la canzone venne fuori così: avevo fatto tardi e stavo aspettando degli amici ‘da Vito’, dove ci ritrovavamo tutti; vidi passare un tram con uno dentro che sembrava più scalcagnato di un marocchino. Da solo, in questo interno del tram, aveva tutta l’estetica dell’autonomo e mi ha fatto tenerezza perché ho pensato alla sua grande allegria nelle manifestazioni e alla solitudine quando poi si trovava da solo. La solitudine fisica dico, non mentale. Si era praticamente sempre in gruppo, c’erano le comuni, le grandi masse, ma si era anche soli nonostante questo supporto dell’impegno politico-sociale”. Alessandro Carli



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