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ACCOLTO IL RICORSO CONTRO IL DECRETO OFFICINALI: IN

ITALIA RIMANE LECITO USARE ANCHE I FIORI DI CANAPA

È una vittoria di quelle che si gustano al meglio, perché è una vittoria che nasce dal basso. Grazie al coraggio e alla tenacia delle associazioni Canapa Sativa Italia, Sardinia Cannabis, Resilienza Italia onlus e Federcanapa, il Tar del Lazio ha accolto il ricorso presentato contro il cosiddetto "Decreto officinali" e ha depennato un comma del dispositivo che riguardava l'inserimento della canapa nelle piante officinali, limitandone l'uso a semi e fibra. Questa impostazione precludeva la possibilità di utilizzare le altre parti della pianta e riconduceva coltivazione, trasformazione e commercializzazione di fiori e foglie non stupefacenti nell'ambito disciplinato dal Testo unico sugli stupefacenti - con una evidente penalizzazione per gli operatori della filiera di tutto il paese.

Il Tar però non si è limitato ad annullare il comma incriminato del decreto, ma ha espressamente citato sia la recente sentenza del Consiglio di stato francese - che ha di fatto reso legale il commercio di CBD e cannabis light in Francia - sia la sentenza della Corte di Giustizia europea che sottolineava che i prodotti legali a base di CBD di uno stato membro devono poter circolare liberamente in tutta Europa. Secondo entrambi questi pronunciamenti, i rischi dipendono dalle quantità di THC effettivamente ingerite e dai modelli di consumo. Allo stato dei dati scientifici, il consumo delle foglie e dei fiori delle varietà di cannabis con un tenore di

THC inferiore allo 0,3% non crea rischi per la salute pubblica tali da giustificare un divieto generale e assoluto della loro commercializzazione. E questo ragionamento si può applicare anche all'Italia.

Ora che il decreto è annullato, i ministeri competenti dovranno riesaminare il provvedimento. Quello che è certo, è che le limitazioni che impedivano ad esempio alla canapa di essere venduta in erboristeria o potenzialmente di essere iscritta come prodotto da fumo, tecnicamente, decadono. Ma per tutelare veramente il settore, servirebbero dei correttivi legislativi ad hoc per la canapa: interventi che le associazioni chiedono da

tempo, proprio per poter lavorare senza preoccupazioni e nel pieno della legalità.

Il Tar rimane infatti solo un organo amministrativo e questa sentenza - contro la quale, oltretutto, i ministeri coinvolti potrebbero fare appello al Consiglio di Stato - non autorizza automaticamente l'uso dell'intera pianta come pianta officinale, almeno finché non verrà corretta la legge.

Una battaglia è stata vinta ma purtroppo ne rimangono ancora molte altre, prima di poter dichiarare la fine di questa inutile guerra ad una semplice pianta.

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SEEDSTOCKERS SUPERIOR

6 BANCHE DI SEMI

Siamo orgogliosi di presentare la categoria Superior di semi di cannabis di Seedstockers. Si tratta di una selezione accuratamente scelta di genetiche, derivate da progenitrici con pedigree, che sono state sottoposte ad ampi processi di selezione.

Quando abbiamo deciso di creare la nostra banca di semi nel 2017, avevamo ben chiaro che il nostro obiettivo sarebbe stato quello di rendere disponibile al pubblico una selezione di varietà di alta qualità al miglior prezzo.

Pertanto, ogni volta che lanciamo una nuova varietà, ci assicuriamo che soddisfi i nostri severi parametri: non raccomandiamo nulla di cui non ci siamo già innamorati.

Detto questo, il nostro catalogo presenta anche una serie di gemme della cannabis rese davvero speciali dal loro lignaggio leggendario e dalle loro straordinarie proprietà. Per questo motivo, abbiamo deciso di creare una categoria in cui raggruppare tutti i semi di cannabis che si disputano la Champions League.

Ci auguriamo che questi gioielli della cannabis vi piacciano tanto quanto sono piaciuti al nostro team di selezionatori che li ha creati. Siamo convinti che ognuno di loro ruberà il cuore di qualsiasi coltivatore decida d’inserirli nella propria coltivazione.

Qui presentiamo la nostra particolare ‘Walk of Fame’ e spieghiamo perché queste genetiche si sono guadagnate una stella.

CHE TIPO DI SEMI DI MARIJUANA SI

POSSONO TROVARE IN

SEEDSTOCKERS SUPERIOR?

Sono diversi i motivi per cui una varietà può accedere all’Olimpo della cannabis. Da quando il mercato degli ibridi ha iniziato a prendere forma in California alla fine degli anni Settanta (prima di passare in Olanda negli anni Ottanta), c’è stata un’evoluzione non solo delle caratteristiche ricercate dai selezionatori, ma anche del livello di domanda da parte di coltivatori e consumatori.

Grazie a decenni di attenta riproduzione e selezione, gli standard qualitativi degli ibridi di cannabis sono stati accresciuti con successo. Tuttavia, fra le varietà derivate dall’incrocio di potenti genetiche, alcune si distinguono dalle altre, grazie al fatto che hanno ottenuto una fama internazionale e hanno preso d’assalto i dispensari.

SEEDSTOCKERS SUPERIOR: IL RISULTATO DI UNA RICERCA APPROFONDITA

Ogni appassionato di cannabis sa che gli intenditori con palati esigenti che amano i sapori complessi sono sempre alla ricerca della novità in arrivo. Pertanto, il nostro team tecnico è sempre “a caccia” di nuovi fenotipi per poter sorprendere i coltivatori che credono di aver già visto tutto.

Oltre a lavorare allo sviluppo di nuove versioni di varietà classiche come l’Amnesia Fem o la BCN Critical XXL Fast Fem, il team di Seedstockers si è concentrato anche sulla sperimentazione di nuove varietà.

La maggior parte dei candidati proviene dalla California, mecca internazionale della cannabis.

Ma i nostri selezionatori hanno anche acquisito cloni d’élite da altre parti del mondo, grazie a collaborazioni con altri rinomati selezionatori, arricchendo così la libreria genetica di Seedstockers con varietà davvero speciali.

Nella nostra ricerca di nuovi tesori scintillanti, ci siamo resi conto che alcuni di essi avevano qualità eccezionali se coltivati a partire da talea.

Tuttavia, era necessario un processo di riproduzione e di selezione per fissare questi caratteri in modo stabile sulla progenie, sotto forma di semi. Sapevamo che solo allora saremmo stati in grado di offrire queste varietà eccezionali a un prezzo accessibile.

Questa è stata la sfida più grande mai affrontata dal nostro team tecnico e siamo davvero orgogliosi di dire che le nostre aspettative sono state di gran lunga superate. I semi che fanno parte della categoria Seedstockers Superior sono il risultato dell’incrocio di queste varietà altamente acclamate volto a creare genetiche stabili con caratteristiche notevoli in formato seme. Una selezione premium che è stata progettata per rendere accessibile la migliore qualità al miglior prezzo.

QUALE FORMATO DI SEMI SI PUÒ TROVARE IN

SEEDSTOCKERS SUPERIOR?

Quando sono stati lanciati i primi ibridi autofiorenti, la loro qualità non era paragonabile a quella dei semi femminizzati. Oggigiorno non è più così e il formato dei semi di cannabis non è più sinonimo di un diverso livello di qualità.

Grazie all’arduo lavoro di miglioramento genetico svolto dalle diverse banche di semi, la scelta di un tipo o dell’altro è oggi solo questione di preferenze.

Ogni formato risponde a esigenze diverse. Alcuni utenti preferiscono le varietà automatiche, altri optano per le varietà a fioritura rapida, mentre altri ancora amano creare il proprio giardino dell’Eden con semi di cannabis femminizzati fotodipendenti.

La verità è che tutte quante soddisfano elevati livelli di qualità e prestazioni,

pertanto nel nostro catalogo di semi Superior Seedstockers troverete diverse versioni che sicuramente si adatteranno alle vostre esigenze.

ACQUISTO DEI SEMI DI CANNABIS SUPERIOR DI SEEDSTOCKERS

Acquistare semi di questa categoria garantisce genetiche di cannabis di qualità superiore al miglior prezzo. Varietà di fama mondiale che si distinguono dalle altre e assicurano raccolti stabili, potenti e a resa elevata.

Si tratta di una collezione di semi che ogni appassionato della cannabis dovrebbe provare almeno una volta nella vita. Avete ora a disposizione le migliori varietà provenienti dagli Stati Uniti e da altre parti del mondo e le potete acquistare senza neanche uscire di casa. Potete acquistare i semi Superior di Seedstockers online e provare diverse quantità, dato che le confezioni disponibili vanno da 1 a 25 semi.

Questo vi consentirà di sperimentare una determinata varietà acquistando una quantità minore e di ampliare l’ordine dei vostri semi preferiti, sempre al miglior prezzo. Seedstockers Superior apre le porte a tutti i coltivatori che possono così entrare nel mondo delle genetiche di fama internazionale a un prezzo ragionevole.

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ALLORA, COSA STATE ASPETTANDO?

7 DRITTE SULLA COLTIVAZIONE A RESA ELEVATA

Una delle competenze più importanti da imparare in quanto coltivatore indoor è quella di utilizzare lo spazio a disposizione. Piante grandi comportano grandi raccolti e, con i prezzi dell’energia più alti che mai, ogni grammo in più conta! In questo articolo vi offriremo 7 consigli da tenere in considerazione quando si coltiva Cannabis indoor e si cerca di stabilire un nuovo record personale in termini di resa.

Dritta n. 1

Fasi vegetative più lunghe

Questo consiglio potrebbe sembrare scontato, ma può sicuramente servire per evitare costi aggiuntivi a livello di bolletta dell’elettricità e di sostanze nutritive. Coltivare un seme di cannabis per 8-10 settimane prima della fioritura in fotoperiodo 12/12 produrrà sempre rese maggiori e consentirà di avere una stanza di coltivazione costantemente traboccante di cime.

Il nostro consiglio principale è quello di applicare sistematicamente il training alle piante durante l’intero periodo di 8-10 settimane, il che garantirà la massima produttività possibile delle stesse. Molti coltivatori utilizzano una rete per fare in modo che le dimensioni e la struttura della chioma arrivino a un altro livello e per essere il più efficienti possibile in termini di spazio.

Dritta n. 2

Genetiche ad alta resa

Solo con le varietà a predominanza indica si può arrivare a un certo livello di resa, pertanto, una volta individuate le piante più adatte alla resa su scala commerciale, non si tornerà più indietro.

Le piante ibride o a predominanza sativa si riveleranno spesso le più produttive e produrranno risultati ottimi anche per un coltivatore alle prime armi.

Il nostro consiglio principale è quello di fare qualche ricerca prima di acquistare il vostro prossimo pacchetto di semi di Cannabis e vedere quali di questi sono noti per garantire un raccolto enorme.

Come in ogni cosa, nelle piante a resa elevata vi saranno dei pro e dei contro, ma a

chi è stufo di piccoli raccolti che riempiono a malapena un barattolo, le genetiche a resa elevata garantiranno sicuramente un margine di vantaggio.

Dritta n. 3 Utilizzo del cocco

Uno degli aspetti migliori del cocco è la facilità d’utilizzo e la morbidezza del substrato, la sua capacità di trattenere molto ossigeno e la nota produzione di piante grandi. Se unito ad altri substrati come terra, compost e perlite, il risultato finale può essere un substrato di coltivazione simile a una spugna, ideale per l’aerazione e il drenaggio.

Il nostro consiglio principale è quello di provare a creare diverse miscele. Le piantine e i cloni si sviluppano bene in una miscela ricca di cocco e, una volta cresciuti, si adattano alla perfezione a una miscela di cocco e organico.

In generale, le piante coltivate in cocco o in una miscela di cocco formano spesso una zona radicale molto più sviluppata rispetto a quanto non accada in una miscela completa di terriccio.

Dritta n. 4

Intensità dell’illuminazione

L’intensità dell’illuminazione e il rispettivo spettro rivestono una funzione fondamentale nella fotosintesi, nella crescita, nella salute e nelle dimensioni delle piante.

Se avete difficoltà nel far crescere le piante e nello riempire lo spazio in cui si trovano, potreste prendere in considerazione la possibilità di aumentare l’intensità della luce o di migliorare il livello di radiazione fotosinteticamente attiva (PAR).

Il nostro consiglio principale è quello di cercare la lampada da coltivazione in grado di fornire la gamma ideale di spettri in combinazione con l’intensità luminosa. Utilizzate sempre una fonte HPS o una MH da 600-1000w e, se optate per i LED, evitate le luci economiche e a basso costo che non garantiscono le stesse prestazioni.

Dritta n. 5

Training delle piante

Il training delle piante di cannabis applicato fin da quando sono piccole può darvi una marcia in più se il vostro obiettivo è quello di produrre piante il più grandi possibili. Esiste una serie di tecniche che possono essere applicate in momenti diversi, per ottenere la forma e le dimensioni della chioma che preferite prima della fioritura, ossia il pinching out, la tecnica low stress, il fimming, la potatura e lo snapping dei gambi.

Il nostro consiglio principale è quello di sperimentare varie tecniche con varietà diverse, perché non tutte rispondono allo stesso modo. Il training delle piante dovrebbe essere eseguito durante la fase vegetativa in fotoperiodo 18/6 e andrebbe evitata qualsiasi forma di training o potatura intensa una volta che le piante producono cime.

Dritta n. 6 Sostegno aggiuntivo

Una volta che avete raggiunto la fase in cui le vostre piante indoor sono forti, robuste, con rami spessi e abbondanti

germogli sulla cima, sarete pronti a farle fiorire e a vederle accumulare peso. L’unico problema delle piante che producono molto è che in alcuni casi le cime possono rovesciarsi e iniziare a cadere a causa del peso che devono sostenere.

Il nostro consiglio principale è quello di utilizzare un sistema di sostegno solido, come le canne di bambù inserite attorno al bordo del vaso. Legare i rami laterali all’inizio della fase di fioritura faciliterà le cose e consentirà alle piante di concentrare tutte le loro energie nella produzione di fiori.

Dritta n. 7

Allungamento della fase di buio

La maggior parte dei coltivatori mantiene le piante in stato vegetativo in fotoperiodo 18/6, alcuni di essi si avvicinano addirittura al fotoperiodo 20/4 e in alcuni casi alle 24 ore di luce. La quantità di buio ricevuta dalle piante di Cannabis determinerà la loro crescita in altezza e la distanza internodale.

Il nostro consiglio principale è quello di provare a utilizzare un regime d’illuminazione 16/8 o 15/9 e vedere la differenza a livello di altezza raggiunta dalle piante, rispetto a quanto non accada con un’esposizione più breve al buio.

Si tratta anche di un’ottima soluzione per ridurre le bollette dell’elettricità che vi consentirà al contempo di risparmiare denaro.

Bella la crescita di queste piante a resa elevata!

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Questo coltivatore farà fiorire queste piante a 90 cm di altezza con il supporto del bambù.

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Per oltre 35 anni Dutch Passion ha creato con cura in Olanda le varietà di cannabis outdoor più resistenti. Tutti i nostri semi presenti nella collezione “Dutch Outdoor” sono specificamente progettati per prosperare all’aria aperta, garantendo la crescita di piante forti e resistenti dai raccolti abbondanti di cime di prima qualità anche dove le condizioni climatiche sono più estreme. Indipendentemente dalla vostra esperienza di coltivazione outdoor, avrete la garanzia di genetiche stabili e facili da coltivare e di raccolti di successo ripetuti. La parte più difficile sarà scegliere tra la nostra vastissima gamma di varietà Dutch Outdoor, dalle varietà fotoperiodiche più leggendarie come la Passion #1, la Frisian Dew e la Hollands Hope alle genetiche autofiorenti più moderne come l’Auto Forbidden Cherry.

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COLTIVARE CANNABIS IN REPUBBLICA CECA

La cannabis per uso medico è stata legalizzata in Repubblica Ceca già nell’aprile del 2013. Molti di noi erano curiosi di vedere se la cannabis per uso medico si sarebbe affermata fra i medici e i pazienti e che dimensioni avrebbe raggiunto il mercato di questa pianta medicinale. Tuttavia, anziché un rapido decollo della nuova industria, sono arrivati tempi bui. È stato solo nel 2018 che la cannabis ceca per uso medico è comparsa per la prima volta nelle farmacie. Inoltre, un solo produttore era autorizzato a coltivare cannabis per uso medico e a rifornire le farmacie. Infine, il 1° gennaio 2022, è entrato in vigore un nuovo emendamento della legge che ha consentito a chiunque soddisfacesse i severi criteri legali di richiedere una licenza per la coltivazione, la lavorazione, la vendita alle farmacie e l’esportazione all’estero. Significa che il settore ceco della cannabis è finalmente riuscito a decollare?

UN INIZIO ACCIDENTATO

La prima licenza che autorizzava un’azienda a coltivare, lavorare e vendere cannabis per uso medico è stata concessa nel 2013 e molti ritenevano che questa società avesse praticamente vinto la lotteria e avesse fatto centro. Ma la realtà si è rivelata ben diversa. La riluttanza dei medici a prescrivere la cannabis per uso medico e il numero esiguo di farmacisti disposti a lavorarci (ossia a darla ai pazienti) ne inibiscono il consumo. Si è discusso inoltre del fatto che la cannabis fosse o meno della qualità richiesta e in alcuni casi ha dovuto essere riconfezionata o addirittura distrutta dopo la data di scadenza. Per quanto concerne l’unico coltivatore nazionale, si poneva anche il problema del divieto di esportazione, che non consentiva al produttore nazionale di espandere la produzione e di entrare nei mercati esteri.

Nel 2017, quattro anni dopo la legalizzazione della cannabis per uso medico, le farmacie ceche hanno distribuito 1.227 grammi di erba essiccata. Una tale quantità potrebbe essere facilmente prodotta su un metro quadrato nel giro di 12 mesi e non servirebbe neanche avere molta esperienza nella coltivazione. La situazione è migliorata nel 2021, quando la quantità di cannabis prescritta è stata di 109 chilogrammi e nel 2022 di 157 chilogrammi. Si

tratta certamente di un volume più interessante ed è stato possibile unicamente grazie alla nuova copertura del 90% di 30 grammi al mese introdotta nel gennaio del 2020 dall’assicurazione sanitaria pubblica. Tuttavia, 150 chilogrammi l’anno sono una quantità minima per i grandi produttori che devono garantire che le rispettive strutture di coltivazione e lavorazione ottemperino con tutte le normative, il che costa molto denaro. Come abbiamo detto, da gennaio 2022 il numero di coltivatori nazionali di cannabis per uso medico potrebbe essere illimitato, ma perché il tutto abbia un senso economico, la produzione deve essere di gran lunga superiore all’attuale consumo ceco.

In ogni caso, la Repubblica Ceca ha sicuramente perso un inizio promettente circa nove anni fa, quando i coltivatori locali avrebbero potuto ottenere un margine di vantaggio rispetto ad altri coltivatori provenienti dal Canada e da altri Paesi. Anziché cogliere questa opportunità e sostenere l’industria, si è sviluppata una struttura disfunzionale in cui, forse per paura di un uso improprio delle licenze o semplicemente per la recalcitranza a cambiare mentalità, si è impedito l’emergere di un normale contesto di mercato competitivo. Invece di saturare il mercato ceco e conquistare i mercati limitrofi, le aziende locali hanno fatto il contrario: I produttori canadesi hanno dominato il mercato ceco della cannabis per uso medico per anni e oggi i coltivatori cechi devono fare i conti con una forte concorrenza estera anche in patria.

COMPENSARE LE PERDITE CON IL CBD

Gli ultimi due o tre anni sono stati caratterizzati da un aumento del numero di coltivatori indoor di varietà ad alto contenuto di CBD. Il piano era chiaro. Ottimizzare il processo di produzione e attendere che le autorità iniziassero a rilasciare licenze di coltivazione della cannabis per uso medico. Nel frattempo, i produttori speravano di finanziare le proprie attività con la vendita di fiori e prodotti a base di CBD. Tuttavia, si sono frapposti nuovi ostacoli lungo il percorso. Il primo è stato un calo significativo del prezzo dei fiori di CBD, dovuto alla completa saturazione del

mercato, e il secondo è stato l’aumento significativo dei prezzi dell’energia in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Per quanto riguarda i coltivatori indoor di CBD, l’unica notizia positiva degli ultimi anni ha riguardato probabilmente il crescente diffondersi dell’HHC. È possibile produrre cannabis ad alto contenuto di CBD e poi nebulizzarla e venderla come cannabis legale - anche se ha effetti inebrianti. Non sarà forse il sogno di tutti i coltivatori, ma quando ogni mese si riceve una bolletta dell’elettricità da capogiro, bisogna chiudere un occhio o chiudere l’attività. Ciononostante, secondo le mie fonti, in Repubblica Ceca l’era dell’HHC non regolamentato ha i giorni contati.

LE

PRIME LICENZE SONO

STATE RILASCIATE E ALTRE ATTENDONO DI ESSERLO

Ho già accennato al fatto che, a partire da gennaio 2022, l’ottenimento di una licenza per la coltivazione di cannabis per uso medico è soggetto a una serie di condizioni. Fra queste, è necessario essere in possesso di un Protocollo di Buone Prassi Agricole (GAPC) per la coltivazione, di Buone Prassi di Produzione (GMP) per la lavorazione e la produzione, e anche di Buone Prassi di Distribuzione (GDP). Secondo uno dei primi licenziatari ai sensi delle nuove norme, ottenere una licenza è un processo impegnativo.

In primo luogo, ci sono voluti circa sei mesi prima che venisse pubblicato il decreto

ministeriale, che delinea il quadro necessario per l’operatività della legge. In secondo luogo, i funzionari che gestivano l’intero processo per la prima volta erano spesso piuttosto disinformati e inesperti in materia di coltivazione della cannabis. Ci è voluto quindi molto tempo - otto mesi per la precisione - per il rilascio della prima licenza. E stiamo parlando della licenza per una sola azienda. Altre stanno ancora aspettando la loro e, nel frattempo, devono sovvenzionare la loro attività oppure ottenere profitti vendendo cannabis nel rispetto del limite legale di THC, che da gennaio 2022 è fissato all’1% in Repubblica Ceca.

Mettere in piedi una coltivazione con l’ambizione di ottenere una licenza di produzione di cannabis per uso medico richiede un notevole investimento finanziario, ma soprattutto una grossa dose di pazienza, coraggio e fiducia in un futuro migliore. Nessuno dei produttori cechi con cui ho avuto modo di parlare fa affidamento solo sul mercato nazionale. Ripongono tutti le loro speranze nell’enorme e ricco vicino - la Germania – dove nel 2021 sono stati distribuiti dalle farmacie 9.000 chilogrammi di cannabis per uso medico e prodotti derivanti dalla stessa, una differenza significativa rispetto ai 100-150 chilogrammi l’anno della Repubblica Ceca.

Questo significa che il consumo tedesco di cannabis per uso medico pro capite è dieci volte superiore a quello della Repubblica Ceca. Tuttavia, la quantità venduta dalle

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farmacie tedesche non è sufficiente a sostenere tutti i produttori che attualmente operano in Europa e soprattutto in Nord America. Questo significa che, in linea di principio, ai coltivatori cechi autorizzati restano poche opzioni. Possono cercare di competere con la cannabis per uso medico importata nelle farmacie ceche o penetrare nei mercati della cannabis per uso medico dei Paesi vicini e, infine, sperare in un avvio precoce del mercato regolamentato della cannabis per uso ricreativo. Sia in Repubblica Ceca che, naturalmente, in Germania, e forse in altri Paesi. Non sono riuscito a scoprire da fonti pubbliche quante aziende stiano attualmente richiedendo licenze di coltivazione di cannabis per uso medico in Repubblica Ceca. Personalmente, ritengo si possa trattare di una decina di aziende, ma potrei sbagliarmi. Ciò che è certo è che nessuna di esse avrà vita facile sul mercato, come si è già visto negli Stati Uniti e in Canada.

MERCATO TEDESCO DELL’USO

RICREATIVO: SAREBBE GRANDE A SUFFICIENZA?

Prima di tutto, potremmo porci la domanda retorica se in Germania nascerà mai un mercato ricreativo legale e se sarà in grado di competere con il mercato nero in termi-

ni di prezzo e varietà. Credo che il governo tedesco riuscirà ad apportare qualche modifica alle leggi. Nel contesto ceco non ne sono così certo, ma spero che il promettente processo venga in qualche modo completato. Il cambiamento di atteggiamento nei confronti della cannabis, che si è dimostrato crei meno dipendenza e comporti meno rischi per la società rispetto alle droghe legali come l’alcol e il tabacco, si sta concretizzando in tutto il mondo e non può essere ignorato.

Al momento, i produttori cechi di cannabis per uso medico (e potenzialmente per uso ricreativo) hanno due vantaggi competitivi in particolare. I costi di costruzione e di gestione sono ancora finanziariamente meno impegnativi che in Germania e sussiste un confine comune. Inoltre, se i consumatori tedeschi preferiscono la qualità elevata, i produttori cechi (ovviamente non tutti) potrebbero avere successo.

Per quanto riguarda le dimensioni del mercato tedesco della cannabis per uso ricreativo, le stime variano tra le 400 e le 600 tonnellate di fiori essiccati l’anno. Si tratta certamente di una quantità enorme e, a prima vista, dovrebbe esserci spazio per i produttori cechi. Tuttavia, dipenderà in larga misura dalle condizioni stabilite dal governo tedesco e dalla possibilità e dall’entità delle importazioni consentite. La Germania sarà anche un Paese popoloso, ma non possiamo dimenticare che l’offerta di cannabis sui mercati legali del Nord America supera di gran lunga la domanda reale. Non è un segreto che parte dell’eccedenza stia già fluendo attraverso vari canali verso il mercato europeo. E grandi quantità vengono addirittura distrutte, come avrete già letto su Soft Secrets.

UNA RIFORMA LEGALE SENZA PREZZO

Al momento della stesura di questo articolo, si sta discutendo di come potrebbe essere un mercato regolamentato della cannabis per gli adulti nella Repubblica Ceca. Consentire la coltivazione domestica, i cannabis social club e, naturalmente, la vendita in negozi autorizzati: questi sono tre potenziali pilastri. L’obiettivo è quello di avere la bozza di legge entro la fine di marzo, in modo che possa essere avviato il processo legislativo che contemplerà dibattiti parlamentari, emendamenti alla bozza e ricerca di sufficiente sostegno. E non è affatto certo che il disegno di legge passi e diventi legge. Il governo attuale è composto da cinque partiti in coalizione. Ha una maggioranza relativamente ampia in entrambe le Camere del Parlamento ceco, ma non è certo che tutti i partiti della coalizione siano a favore della cannabis per uso ricreativo.

Il dubbio maggiore verte sull’opinione dei Democristiani. A causa loro, chi sponsorizza questa legge potrebbe essere costretto a cercare il sostegno dei parlamentari dell’opposizione. E questo potrebbe non rivelarsi facile, soprattutto dopo le tese elezioni presidenziali, che hanno esacerbato le divisioni tra la coalizione al governo e l’opposizione. Inoltre, l’attuale opposizione è composta essenzialmente da due partiti populisti. A questo punto è difficile immaginare che qualcuno dell’opposizione possa accettare il piano della coalizione di cinque partiti volto a regolamentare la cannabis.

Nonostante la maggior parte dei cechi sia a favore della regolamentazione della cannabis, la questione resta ancora molto delicata per alcuni esponenti politici ed è un netto no per molti elettori dei partiti populisti. Nel 2024 si terranno le elezioni al Senato e dei consigli regionali in Repubblica Ceca.

Quest’anno sarà quindi l’occasione ideale, e forse l’unica, per approvare la riforma prima che inizino le spietate campagne pre-elezioni. Auguro sinceramente a tutti i produttori cechi di cannabis che il progetto di legge sulla legalizzazione venga approvato e diventi legge.

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Testo e immagini: Green Born Identity – G.B.I.

Blue Sunset Sherbert

Crème de la crème della squisita Cali

to, i coltivatori possono sperare in ampie rese che arrivano fino a un chilogrammo per pianta.

Germinazione rapida e crescita uniforme

Come di consueto, The Doc ha seminato due semi femminizzati che hanno fatto capolino dalle rispettive postazioni nel giro di poco più di due giorni. Le due piantine di Blue Sunset Sherbert hanno preso velocità in poco tempo e hanno assunto una struttura cespugliosa uniforme dopo il completamento della fase vegetativa, durata un mese, arrivando a un’altezza di 34 e 37 cm rispettivamente. Con i rami laterali decisamente rivolti verso l’alto, la loro forma si è rivelata un po’ più slanciata del normale.

Fioritura vigorosa con un precoce luccichio dei tricomi

Nelle prime tre settimane di fioritura, le foglie delle piante erano ancora completamente verdi, ma The Doc ha notato poi che era stato aperto l’astuccio dei colori per dipingere le foglie con colori vivaci e variegati - solo delicatamente all’inizio,

ma con un’intensità incredibilmente crescente durante la seconda metà della fioritura. La formazione dei fiori è stata vigorosa fin dall’inizio, infatti già a 3,5 settimane di fioritura si poteva notare una lucentezza argentea sulle giovani cime che erano già piuttosto grassottelle, il che lasciava intendere che avevano in mente qualcosa di grande…

Cime di taglia forte inondate da tricomi, colori spettacolari e una fragranza inebriante

…Un piano che erano assolutamente determinate a mettere in atto – le giovani cime sono cresciute diventando grandi e voluminose cime così tanto intrise di ghiandole di resina che alla fine The Doc ha commentato “sembra un mare di tricomi che quasi si rovescia!”. Questo gioco di colori rosso-viola-blu ha raggiunto un culmine spettacolare negli ultimi dieci giorni, come previsto da Barney’s, e The Doc è rimasto ipnotizzato dal richiamo ammaliante delle immense glassature di tricomi che contrastavano in modo incredibile con la chioma sgargiante. Altrettanto ammaliante era la fragranza emanata dalle cime: “La fragranza flore-

The Doc ha immaginato di avere per le mani un altro potenziale di spicco della varietà Cali quando alla sua postazione test è arrivata una confezione di Blue Sunset Sherbert di Barney’s Farm. Ibrido 65/35 con propensione verso l’indica, la cui costellazione genetica ha reso impazienti gli appassionati – la Sherbert (Girl Scout Cookies x Pink Panties) incontra la Purple Punch (Larry OG x Granddaddy Purple) nel frullatore per un amalgama davvero entusiasmante. In ambienti di coltivazione ottimali, queste piante compatte offrono prestazioni di elevato livello in tutti gli ambiti: la ripida ascesa sulla scala del contenuto di THC può arrivare fino al 28% e, in 59-63 giorni di fioritura, periodo piuttosto breve, sono in grado di generare opulenti raccolti di 650-700g/m2.

Questa varietà assume una buona dose di stravaganza nella sua fase finale con il caleidoscopio abbagliante di colori delle foglie che va dal viola al violetto e al bluastro, portando quindi a una chioma

sgargiante che fa da sfondo e contrasto perfetto alle tonnellate di tricomi scintillanti. Il profilo terpenico di questa varietà è particolarmente ricco di limonene, umulene e terpinolene, il che si traduce in una presentazione aromatica con forti note di bacche e agrumi, ma anche piena di dolcezza, tanto che l’esperienza gustativa che offre ricorda una goccia di frutta dolce.

Non serve quindi puntualizzare come l’effetto potente della Blue Sunset Sherbert sia di prima classe in tutto e per tutto, dal momento che unisce fra di loro i tratti tipici del mondo della sativa e dell’indica: l’edificante impennata sativa immediata lascia il posto, in discesa, all’effetto dell’indica piacevolmente calmante e rilassante.

A completare il superbo profilo di questa varietà c’è il fatto che si tratta di un’ottima candidata per l’outdoor in quanto, sotto la luce naturale, completa la maturazione già nella prima-seconda settimana di ottobre. In un contesto colturale adegua-

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STRAIN STORY
BARNEY’S FARM

ale è pienamente in linea con la descrizione di Barney’s – è come se fosse stata versata una magnifica dose di sciroppo di zucchero e un pizzico di succo di limone in uno di quei mix di frutti di bosco congelati. Non vedo l’ora di provare anche questo favoloso aroma!”, ha commentato

The Doc. Quando, dopo 62 giorni, le cime di entrambe le piante si sono presentate nella loro interezza, ben cotte, cioè supermature, erano solide come la pietra non solo nella parte superiore e centrale delle piante, ma anche in quella inferiore. Inoltre, le cime laterali e di testa avevano la massima densità e dimensioni ingombranti – “Non si potrebbe volere di più!”, ha esultato un estasiato The Doc.

Essiccazione dei fiori: nel blu dipinto di blu!

L’aspetto del prodotto finale essiccato ha riservato una sorpresa per The Doc: il motto era “nel blu dipinto di blu!”. Le cime di Blue Sunset Sherbert sono diventate improvvisamente quasi completamente blu a livello delle foglie. The Doc ha commentato: “A parte l’incredibile rivestimento di resina, questa sfumatura blu conferisce alle piante quel certo non so che, ed è un risultato molto piacevole che a conti fatti si dimostra pienamente all’altezza del nome della varietà.

Anche dal punto di vista olfattivo, queste cime sono straordinarie: il bouquet è rimasto sostanzialmente lo stesso dopo l’essiccazione, ma a causa dell’assenza di clorofilla, il sapore di goccia di frutta è diventato ancora più soave ed è stato armonizzato alla perfezione”. La resa totale delle due piante è stata di 192 grammi, entrambe si sono avvicinate molto alla soglia dei 100 grammi.

La prova del vaporizzatore: come

goccioline di „nimm2“ vaporizzate, la luce illumina la sala buia

Dopo il primo test al vaporizzatore con mezzo grammo di Blue Sunset Sherbert all’interno del suo Might+, The Doc ha riferito con piacere: “Quando si svapano questi fiori di prima qualità, ci si ricorda delle goccioline di nimm2... l’iniziale sensazione di sapore agrodolce fruttato è seguita da una sorta di cuore di aroma cremoso la cui dolcezza persistente domina il retrogusto - con questa varietà, l’aroma di frutta della cannabis è arrivato a un picco di perfezione!”.

L’effetto bifasico della Blue Sunset Sherbert non ha certo nulla da invidiare alla ricchezza aromatica: lo stato d’animo piuttosto cupo di The Doc si è rischiarato all’improvviso “come se qualcuno avesse acceso la luce in una sala buia”, come ha detto lui, “è stata una vitalizzazione della sativa e un’euforia di altissimo livello”. Il che è durato circa un’ora, prima che The Doc scivolasse nel regno dell’indica, vivendo un piacevole scioglimento fisico che non lo ha portato nel territorio dell’abbiocco da divano, bensì lo ha pervaso con un caldo e rilassante benessere.

Il verdetto di The Doc: il perfetto proseguimento della serie fortunata di Barney’s

La serie fortunata di Barney’s Farm nella mia stanza di coltivazione è proseguita senza interruzioni con la Blue Sunset Sherbert. Questa varietà merita assolutamente tutte le lodi che ha ricevuto e ha dimostrato di essere una bellezza incantevole con il massimo dei voti in tutte le materie - sicuramente una sorta di crème de la crème della Cali di sangue blu!”.

Green Born Identity – G.B.I.

Dati sulla coltura:

Genetica Blue Sunset Sherbert (Sunset Sherbert x Purple Punch)

Fase vegetativa 4 settimane (dopo la germinazione)

Fase di fioritura 62 giorni / 59-63 giorni in generale

Substrato Bionova Bio Soilmix, vasi da 11 litri

pH 6.2-6.6

EC 1.2–1.8 mS

Luce Fino a 7 x SANlight Q6W = 1505 watt

Temperatura 19-28°C

Umidità dell’aria 40-60%

Irrigazione A mano

Fertilizzazione Bionova Soil Supermix, più PK 13-14 in fase di fioritura

Additivi/stimolatori Bionova Silution, The Missing Link, Vitasol ed X-cel

Strumentazione CleanLight Pro per la prevenzione delle muffe

Altezza 76 e 82,5 cm

Resa Nel complesso, 192 g

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Come ti rivoluziono la cannabis con l'IA

L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE STA INFLUENZANDO IL CANNABUSINESS MA CI

SONO MOLTISSIME OPPORTUNITÀ ANCHE PER I COLTIVATORI DOMESTICI

Negli ultimi anni la scienza ha fatto passi da gigante nel mondo dell'intelligenza artificiale (IA) e finalmente i primi programmi in regime "narrow task" stanno cominciando a circolare anche tra noi "comuni mortali". Da ChatGPT alle applicazioni che creano arte digitale, l'auto-apprendimento delle macchine è ormai realtà anche nelle nostre case e - com'è ovvio - tra le infinite applicazioni, ce n'è anche per la cannabis. Ad oggi, infatti, l'IA sostiene molte nuove soluzioni di automazione per i processi di coltivazione in tutto il mondo e può aiutare sia i coltivatori domestici che quelli aziendali a ottimizzare i loro raccolti e i loro profitti.

Se vi sembra che ultimamente tutti parlino di intelligenza artificiale, sappiate che non è solo un'impressione. Sebbene l'IA non sia certo una novità, negli ultimi mesi il grande pubblico è stato raggiunto da una serie di applicazioni cosiddette "OpenAI" e la febbre dell'automazione non è mai stata tanto alta. In questo articolo esploreremo le attuali applicazioni dell'intelligenza artificiale nell'industria della cannabis, sia nel settore commerciale che in quello dei consumatori, e guarderemo al futuro per scoprire altri possibili utilizzi di questa nuova e rivoluzionaria tecnologia. Ma partiamo dalle basi.

MIGLIORARE LA COLTIVAZIONE DELLA CANNABIS

La coltivazione della cannabis, soprattutto su larga scala, può comportare diverse sfide complesse, uniche nel settore agricolo. Ad esempio, creare il giusto livello di umidità e luce solare è fondamentale per massimizzare la produzione. La moderna tecnologia AI può aiutare i coltivatori a monitorare le condizioni dell'ambiente di coltivazione e, con l'implementazione di dispositivi IoT - acronimo di "Internet of Things" - e robotici, può sollevare i coltivatori dal dover apportare le modifiche essenziali non appena necessario.

Man mano che l'ambiente di coltivazione matura e inizia ad autoregolarsi, i coltivatori possono ridurre la probabilità di colture malsane. Infatti, i sensori di intelligenza artificiale e le telecamere che rilevano i tassi di crescita delle piante e altri indicatori della loro salute possono aiutare i coltivatori a individuare la cannabis malata

prima che diventi insalvabile. Questa stessa tecnologia può anche aiutare a identificare il trattamento adeguato per ogni pianta. Informazioni come queste possono portare a una massiccia riduzione degli sprechi e a un aumento della resa dei raccolti.

L'intelligenza artificiale può anche migliorare le colture di cannabis, anziché limitarsi a mantenerle sane. Con una conoscenza più accurata della loro produzione e delle condizioni che danno i migliori risultati, i coltivatori possono creare varietà con percentuali di cannabinoidi più elevate e una maggiore resistenza ai parassiti.

IA PER LA GESTIONE DELL'INVENTARIO DELLA CANNABIS

Sia per i coltivatori che per i venditori, l'IA può essere incredibilmente utile per soddisfare le mutevoli esigenze dei consumatori nel tempo. L'intelligenza artificiale e i dispositivi IoT aiutano i professionisti a tenere traccia di un maggior numero di informazioni sulle preferenze dei prodotti, sulle abitudini di consumo e altro ancora, in modo che le aziende possano preparare in modo proattivo le scorte di conseguenza.

L'intelligenza artificiale può anche aiutare le aziende a prevedere i livelli delle scorte in base alle vendite e all'offerta attuali.

rio o aumentare i prezzi. Per i coltivatori, gli strumenti di gestione dell'inventario potenziati dall'intelligenza artificiale possono anche aiutare a identificare le opportunità di espansione. Quando le vendite iniziano

LE INFORMAZIONI RACCOLTE E

PROCESSATE AUTOMATICAMENTE

DALL'IA POSSONO PORTARE A

UNA MASSICCIA RIDUZIONE

DEGLI SPRECHI E A UN AUMENTO DELLA RESA DEI RACCOLTI

Invece di monitorare manualmente le scorte, i venditori possono utilizzare un software moderno per ricevere notifiche istantanee sulle scorte scarse e, se lo desiderano, automatizzare gli ordini ai fornitori. Questa tecnologia può anche aiutare i venditori a identificare i prodotti che non si muovono abbastanza velocemente per essere efficienti dal punto di vista dei costi, in modo da poterli rimuovere dall'inventa-

a muoversi abbastanza rapidamente, i coltivatori possono usare l'intelligenza artificiale per valutare i potenziali profitti e i rischi associati all'allargamento delle loro operazioni di coltivazione.

quello della cannabis, un servizio clienti eccellente può fare la fortuna di un'azienda. L'intelligenza artificiale può contribuire a migliorare l'assistenza ai clienti rendendola più efficiente e meno dipendente dal lavoro umano. Ad esempio, i coltivatori e i venditori possono implementare strumenti di abbinamento dei prodotti alimentati da algoritmi che aiutano i clienti a identificare i prodotti e i dosaggi migliori per le loro esigenze. Invece di richiedere una consulenza, anche i consumatori di cannabis alle prime armi possono determinare

14 TECH di Giovanna Dark
L'USO
DELL'INDUSTRIA DELLA CANNABIS In un settore sempre più affollato come
DELL'IA NEL SERVIZIO CLIENTI
Ragazza che fuma un joint secondo l'IA. Ragazza che fuma un joint secondo l'IA (versione anime).

rapidamente cosa acquistare per ottenere la migliore esperienza possibile. Anche altre opportunità di self-service possono essere fondamentali per migliorare il servizio clienti. Ad esempio, quando i rivenditori implementano un chatbot di qualità sul loro sito web, i potenziali clienti possono ottenere risposte alle domande più comuni senza dover contattare via e-mail o telefono, riducendo così i tempi di attesa e aiutando i clienti a ottenere risposte più velocemente. In questo modo si libera il tempo degli agenti del servizio clienti per esigenze di assistenza più complesse.

MONITORARE LA DOMANDA PER MIGLIORARE LA PRODUZIONE

Nel sistema attuale dell'industria della cannabis, i cambiamenti nella domanda dovrebbero essere un'aspettativa costante: con le normative e le leggi sempre a rischio di essere limitate o addirittura revocate, è normale che i produttori vivano una costante incertezza quando si tratta di pianificare la produzione o le operazioni in generale.

Le fluttuazioni della domanda e dell'offerta, infatti, si verificano a ritmi diversi nei vari mercati. Poiché l'industria è relativamente nuova in alcune aree e consolidata in altre, alcuni mercati possono registrare improvvise impennate nella domanda di alcuni tipi di prodotti in momenti diversi. La moderna tecnologia IA può aiutare le aziende a estrarre i dati dalle menzioni sui social media, dal traffico sul sito web e altro ancora per generare informazioni utili sui prodotti giusti da produrre e vendere.

IL FUTURO DELL'IA PER LE VENDITE E IL MARKETING DELLA CANNABIS

La crescente implementazione dell'IA per le vendite e il marketing non è com'è ovvio un'esclusiva dell'industria della cannabis, ma può contribuire ad aumentare i profitti. Grazie a un'analisi predittiva e a dati più precisi sui clienti, è possibile generare campagne con maggiori probabilità di successo e sviluppare proposte di vendita più

adatte a un pubblico specifico. Nel settore delle vendite, l'intelligenza artificiale può aiutare a identificare le migliori opportunità di vendita: lead che potrebbero convertirsi con una spinta, abbonati abbandonati che potrebbero riattivarsi con un follow-up e altro ancora. Nel settore del marketing, la tecnologia IA sta già aiutando molti leader aziendali (compresi quelli del settore della cannabis) a generare istantaneamente contenuti interessanti e a risparmiare tempo.

IA PER IL CONTENT MARKETING E LA CONFORMITÀ ALLE LEGGI

L'intelligenza artificiale non è utile solo per creare contenuti generici. Può essere programmata per aiutare a creare contenuti conformi alle leggi che le aziende di cannabis devono rispettare, ad esempio aiutando a evitare mezzi di comunicazione limitati o animazioni che potrebbero essere attraenti per i minori, e di conseguenza penalmente perseguibili.

Con molte aziende produttrici di cannabis che si trovano ad affrontare sospensioni e cancellazioni di annunci sui social media, i software di intelligenza artificiale come ChatGPT possono aiutare le aziende a segnalare potenziali problemi nei loro contenuti, compresi hashtag, didascalie e immagini che potrebbero dare il via a blocchi o a divieti ombra su canali di marketing chiave quali Instagram o Twitter. Anche se il futuro dell'industria della cannabis potrebbe introdurre regole più elastiche in materia di content marketing, le restrizioni legate all'età continueranno a rendere essenziale la conformità dei contenuti e un'IA - anche in regime di autoapprendimento - può facilmente implementare le nuove regole e aggiornare i contenuti di conseguenza, senza che un singolo umano si debba scomodare.

MIGLIORARE L'INDUSTRIA DELLA CANNABIS MEDICA CON L'IA

Il mercato della cannabis terapeutica offre più di 30.000 varietà diverse, ognuna utilizzata per trattare una serie di sintomi e

problemi diversi. Questo crea una grande confusione sia per l'acquirente che per il distributore. Con così tanti ceppi disponibili, l'acquirente spesso non sa quale sia il migliore per le sue esigenze o condizioni specifiche. L'intelligenza artificiale, grazie ai suoi algoritmi, è fondamentale nell'estrapolare i dati esistenti provenienti da studi e riviste specializzate per abbinare i sintomi e i disturbi a uno dei tantissimi strain disponibili. In questo modo si riducono gli errori e le congetture, trovando con precisione la varietà migliore per curare questo o quel particolare disturbo.

Insomma, l'intelligenza artificiale pare rappresentare una vera manna dal cielo, se si intende ottimizzare la produzione della cannabis e tutto il complesso di sistema di operazioni che la attraversa. Ma anche qui pare esserci un rovescio della medaglia, ed è indicativo che sia proprio ChatGPT ad ammetterlo. Alla domanda "quali sono i rischi dell'utilizzo dell'IA nell'industria della cannabis?" l'algoritmo risponde: "L'utilizzo

dell'IA potrebbe portare ad una maggiore centralizzazione dell'industria della cannabis, con un controllo maggiore nelle mani di pochi attori, il che potrebbe limitare fortemente la diversità e l'innovazione nel settore".

Ai posteri l'ardua sentenza...

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Ragazza che fuma un joint secondo l'IA (versione surrealista). Mary Jane secondo l'IA.

“BUDBLOCKZ” UN'OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO INNOVATIVA

Negli ultimi mesi ne stanno parlando tutti, ha riscosso un grandissimo successo nella prima fase di prevendita del suo token nativo e promette di rivoluzionare definitivamente i giochi, la grande novità nel panorama criptocannabis si chiama "“BudBlockz”", la prima piattaforma decentralizzata al mondo di e-commerce ed investimenti esclusivamente dedicata alla cannabis.

In realtà "BudBlockz" non è un semplice marketplace dove è solo possibile acquistare e vendere marijuana legale ma si tratta di un vero e proprio network che mette a disposizione una vasta gamma di servizi ed opportunità di investimento innovative mai viste fino ad ora.

Ma andiamo un passo alla volta. L'ecosistema di “BudBlockz” è motorizzato dalla tecnologia blockchain fornita da Ethereum, una scelta motivata dall'esigenza di costruire una community fortemente democratica e che allo stesso tempo garantisca la privacy degli utenti che ne fanno parte.

All'interno della community sarà possibile trovare ogni genere di informazione sui prodotti della rete “BudBlockz” come infiorescenze, estratti, edibles ma soprattutto sarà ricca di informazioni e chiarimenti che riguardano la legislazione sulla Cannabis di ogni Stato. Infatti uno degli obiettivi principali dei fondatori è di abbattere gli enormi ostacoli finanziari e legislativi che lasciano spazio solo alle grandi multinazionali, impedendo ai piccoli commercianti e coltivatori di aprire nuovi dispensari e farms per la coltivazione di marijuana.

“BudBlockz” ha trovato la soluzione a questi problemi attraverso la Proprietà Frazionata, un tipo di contratto che stabilisce la suddivisione della proprietà

di un bene in piccole percentuali possedute da più persone, come in una società per azioni.

Adesso immaginate che con un piccolo investimento diventerete i proprietari di un dispensario di marijuana o di una farm dedicata alla sua coltivazione. Vediamo come è possibile.

La blockchain di Ethereum offre un'ampia gamma di servizi tra cui la possibilità di creare F-NFT, una tipologia di token crittografico che rappresenta la proprietà frazionata di un token non fungibile ovvero di un NFT. Questi ultimi sono dei certificati di proprietà di beni materiali e immateriali registrati su blockchain. Gli F-NFT sono dei token digitali che rappresentano una frazione della proprietà di un NFT. In base al tipo di contratto registrato sugli F-NFT, i titolari potranno usufruire di alcuni benefici come la divisione dei profitti generati dal bene in questione, degli sconti sui prodotti oppure altri privilegi che possono comprendere il suo diretto utilizzo.

Inizialmente gli F-NFT sono stati utilizzati per acquistare costosissime opere d'arte tokenizzate oppure in campo immobiliare evolvendo il modello delle multiproprietà.

“BudBlockz” ha deciso di impiegare questa tecnologia per rovesciare l'ordine costituito e dare la possibilità ai piccoli investitori di possedere una quota di un dispensario di marijuana o di realizzare una coltivazione legale.

Ma non finisce qui, infatti “BudBlockz” promette di risolvere anche i problemi legati all'impossibilità di accedere ai servizi offerti dagli istituti bancari che nella maggior parte dei casi si rifiutano di collaborare con le aziende del comparto cannabis. Come intende farlo?

L'impiego della blockchain di Ethereum permette lo sviluppo di una piattaforma DeFi, acronimo di Finanza Decentralizzata, un sistema finanziario che non si basa su intermediari finanziari come le banche ma opera attraverso l'utilizzo di smart contract su blockchain, mettendo a disposizione degli utenti la maggior parte dei servizi generalmente offerti dagli istituti finanziari come la possibilità di prestare e prendere in prestito fondi o scambiare criptovalute, il tutto realizzato in forma rapida e peer-to-peer, cioè senza l'intermediazione di terze parti.

Al pari di altri network, anche “BudBlockz” possiede una propria criptovaluta, il $BLUNT, un token di scambio virtuale che al momento della sua uscita ha riscosso un enorme successo, il perché del suo trionfo è spiegato da questo momento storico di incertezza che sta soffocando il settore delle criptovalute, infatti gli investitori oggigiorno preferiscono investire su criptovalute più versatili come il $BLUNT che oltre ad essere un mezzo di scambio, include una serie di utility connesse con la cannabis, un settore

in grande crescita. Il token $BLUNT è disponibile per il suo acquisto sulla piattaforma di exchange BudSwap ed oltre a poter essere utilizzato per il pagamento di prodotti reali, è necessario per eseguire la maggior parte delle operazioni su “BudBlockz”.

La piattaforma comprende anche un videogioco play-to-earn ispirato ai migliori giochi Arcade di fine anni '90, che permette agli utenti di guadagnare $BLUNT semplicemente giocando. Per accedere a Bud Blockz Arcade è imprescindibile possedere un NFT della collezione "Ganja Guruz", un tipo di NFT membership che serve a verificare l'idoneità di ogni utente a partecipare alla community e per concedere licenze o diritti sulle varie opportunità di business offerte da “BudBlockz”.

Le aree operative di “BudBlockz” saranno la California e alcuni Stati europei, più esattamente la Spagna, il Portogallo, il Belgio, l'Olanda e la Repubblica Ceca, ed è pronta a cambiare il modo in cui pensiamo agli investimenti e alla proprietà nell'industria della cannabis.

LIFESTYLE 16
di sudestfam@protonmail.com
Photo credits: Gerd Altmann - Pixabay.

Sweet Seeds® presenta i migliori semi di cannabis per il 2023

grandi dimensioni e a elevata resa con un effetto ben bilanciato, perfetta per l’uso quotidiano.

Segue a ruota una bellissima pianta di cannabis con cime rosse e viola: la Red Mimosa XL Auto® (SWS104). Una scommessa sicura che sarà fra le migliori piante di cannabis rosse del 2023 per la sua facilità di coltivazione e lo squisito sapore di arancia, con note di noci e spezie. Una bellezza a portata di mano, in formato XL e con la massima produ-

zione. La nuova Mimosa Bruce Banner XL Auto® (SWS101) è un’altra meravigliosa varietà autofiorente ad alto fusto di 8a generazione, una sativa di carattere che in genere produce cime di colore viola con aromi fruttati di mandarino e fragola, che ricordano il formaggio stagionato.

Questa pianta di cannabis altamente produttiva mira a diventare la prediletta dei collezionisti più esigenti, con effetti energici e duraturi. Rapidità e potenza e

6 Varietà nuove come 6 soli splendenti

Non c’è nulla di più brillante delle cime resinose della nuova Orange Apricot Glue XL Auto® (SWS103), varietà autofiorente di 7a generazione che deriva dall’incrocio fra la Orange Apricot x MAC

e la nostra Gorilla Girl XL Auto® (SWS82). Potete già prefigurarvi la sua potenza e le grandi dimensioni, senza dimenticare il sapore dolce e fruttato, carico di aroma di agrumi.

La produzione di resina è abbondante e ricopre foglie e steli con lunghi tricomi di alta qualità. Cannabis autofiorente di

18 BANCHE DEI SEMI
Tommy L. Gomez / Photos: Jaypp, Sweet Seeds® FINALMENTE, DOPO AVER SUPERATO LE DIFFICOLTÀ DEGLI ANNI PRECEDENTI ED ESSERE TORNATA ALLA NORMALITÀ, SWEET SEEDS® È PRONTA A PRESENTARE LE SUE MIGLIORI VARIETÀ DI CANNABIS PER L’ANNO APPENA INIZIATO. SE VOLETE ESSERE AGGIORNATI SUI MIGLIORI SEMI PER LA VOSTRA COLLEZIONE PRIVATA CON GENETICHE ECCELLENTI CHE PRESENTANO LE CIME VIOLACEE MIGLIORI E PIÙ RESINOSE, CONTINUATE A LEGGERE.

una pianta avvolta da tricomi zuccherini. Buon divertimento! Per completare l’elenco delle migliori varietà autofiorenti per il 2023, abbiamo lasciato la nostra preferita per ultima. Si tratta di una varietà che siamo certi porterà a casa molti riconoscimenti per la cannabis e il suo nome è particolarmente eloquente: Sweet Mandarine Zkittlez XL Auto® (SWS102).

Immaginate un qualcosa che ricordi la Sour Diesel con un tocco di agrumi, note di mango e un leggero aroma di erba appena tagliata. Questo è proprio ciò che potrete avere con questa varietà. È una delle varietà autofiorenti più produttive e resinose del nostro catalogo e una genetica di prim’ordine di Sweet Seeds®

Ci siamo poi concentrati sulle varietà dipendenti dal fotoperiodo, cercando di sintetizzare il meglio delle varietà di cannabis americane con il carattere unico delle varietà Sweet Seeds®. Il nostro primo regalo sensoriale proviene

dalla Strawberry Cola Sherbet F1 Fast Version® (SWS106), varietà indica a fioritura rapida con cime rosse come il sole al tramonto. È un Adone della cannabis, con cime dure e ricche di tricomi di qualità eccellente dopo un semplice ciclo di coltivazione di appena 7 settimane. Le piante stesse sono estremamente belle, con un profilo aromatico complesso e fruttato di frutti rossi e cola invecchiati su legni e humus. Gnam!

Vi presentiamo infine quello che per noi è uno dei sapori più ricercati nel panorama mondiale della cannabis: un gusto d’ispirazione Sour Diesel, agrumato e fruttato. La migliore rappresentazione di questo gusto si ritrova nei geni della Sweet Mandarine Zkittlez F1 Fast Version® (SWS105), incrocio fra un clone di Zkittlez elite agrumato con un tocco di Diesel e la nostra Sweet Mimosa XL Auto® (SWS94), che presenta note di arancia e mandarino.

Questa varietà produce piante altamente produttive in meno di 50 giorni di

fioritura, una grande cola centrale che spesso assume una tonalità rossastra alla fine del ciclo di crescita e un aroma fresco, dolce e fruttato. L’effetto è energico e altamente creativo, il che la rende ideale per la socializzazione o le attività artistiche.

Riteniamo inoltre che sia la pianta perfetta per la sua adattabilità, soprattutto per le coltivazioni all’aperto, in particolare nei climi umidi e freddi dove l’arrivo

precoce dell’autunno può rovinare le cime con attacchi fungini.

Allora, cosa ne pensate? Vi abbiamo agevolato la scelta? O siete fra quelli che le vogliono tutte per la propria collezione?

Grazie per essere parte della nostra vita quotidiana e buona coltivazione per il 2023!

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PRESENTIAMO 2 NUOVE
PURPLE KUSH X GELATO 33 WAPPA X GELATO 33

DOTT.SSA TANIA RE: CANNABIS E DISORDINE DA STRESS POST TRAUMATICO (PTSD)

La Dott.ssa Tania Re ha davvero un curriculum impressionante e lo abbiamo dovuto sfoltire per motivi di spazio. Laureata in Psicologia Clinica e specializzata in Psicoterapia della Gestalt ed in Antropologia della Salute ed Etnomedicina, è tra i fondatori delle Cattedre Unesco "Salute, Antropologia, Biosfera e sistemi di cura" presso l'Università di Genova e di "Plantae medicinales mediterraneae - Plants for Health in the Mediterranean Tradition" presso l'Università di Salerno. Collaboratrice del Centro regionale Toscana per la Fitoterapia, insegna Etnomedicina e Antropologia medica ed oggi ci racconterà la sua esperienza di terapeuta nel trattamento del Disordine da Stress Post Traumatico con cannabis.

SSIT: Intanto come descriverebbe il Disordine da Stress Post Traumatico? Si tratta di un disturbo correlato a trauma e stress. In passato definito nevrosi da guerra, perché spesso osservato nei soldati impegnati in battaglia, è un disturbo che, in genere, manifesta i suoi sintomi a seguito di un evento particolarmente traumatico che interrompe il flusso naturale della vita di un soggetto. Chi soffre di questo disturbo, oltre a soffrire d'ansia, irritabilità, insonnia, scarsa concentrazione e isolamento emotivo, presenta ricordi emotivamente molto intensi e immagini disturbanti dell'evento traumatico. Questi soggetti possono mostrarsi particolarmente arrabbiati ed irritabili, fino ad avere comportamenti violenti e distruttivi. I pazienti possono mostrare uno stato costante di ansia, problemi del sonno e alterazioni dell’attenzione e memoria.

SSIT: È possibile stimare quante persone soffrano di questo problema in Italia?

Secondo uno studio condotto nel 2014 dall'Oms in Europa con la collaborazione l'European Study of the Epidemiology of Mental Disorders (ESEMeD), risulta che il

56,1% della popolazione italiana è stata esposta ad almeno un evento traumatico con un rischio di sviluppare PTSD che va dallo 0,8% per la violenza sessuale al 12,2% per eventi legati alla guerra.

SSIT: Che ruolo svolge la cannabis nel mitigare i sintomi di tale disordine?

La convinzione che la cannabis possa essere usata per trattare il PTSD si basa principalmente su prove aneddotiche.

Uno studio recente [Ndr. "Short and Long-Term Effects of Cannabis on Symptoms of Post-Traumatic Stress Disorder" (2020)], ha confrontato i consumatori di cannabis con soggetti che non ne fanno uso ed ha rilevato che i primi hanno riportato miglioramenti maggiori dei sintomi nell’arco di un anno. Studi preliminari suggeriscono che il CBD per via orale potrebbe ridurre l'ansia in persone con e senza ansia clinica.

Questo lavoro ha portato allo sviluppo e sperimentazione di trattamenti a base di CBD per individui con ansia sociale e PTSD. La ricerca ha dimostrato che il nostro sistema endocannabinoide svolge un ruolo significativo nel PTSD. Le persone che ne soffrono hanno una maggiore disponibilità di recettori per i cannabinoidi di tipo 1 (CB1) rispetto ai soggetti esposti al trauma o a soggetti sani. Di conseguenza, il consumo di cannabis da parte di individui con PTSD potrebbe ridurre a breve termine i sintomi. Tuttavia, i dati suggeriscono che l'uso continuato di cannabis tra questi soggetti può portare allo sviluppo di tolleranza alla cannabis (attraverso la riduzione della densità e/o efficienza dei recettori CB1) ed alla dipendenza.

SSIT: Può raccontarci qualche caso clinico concreto?

La relazione di Mirko con la cannabis inizia quando ha 17 anni. A quell’età, Mirko, ne diventa consumatore in seguito ad un raro tumore desmoide al braccio destro, diagnosticato due anni prima. Prima intervento chirurgico per

eliminare la massa tumorale, poi una recidiva che estende il cancro al pollice della mano destra; ulteriore rimozione chirurgica e ulteriore recidiva. Due anni di riabilitazione ed eccolo approdare a 34 cicli di chemioterapia. Alla trentesima infusione si rifiuta di proseguire a causa degli effetti collaterali e degli scarsi risultati, perché la massa continua a crescere.

Passa così ad un chemioterapico sperimentale in compresse. Il trattamento sarebbe dovuto proseguire per almeno due anni, ma lo interrompe dopo soli quattro mesi, a causa degli effetti collaterali pesanti come l'intenso dolore neuropatico alle gambe ed una profonda depressione che scompare quando smette di assumere il farmaco.

Durante uno dei controlli di routine, il chirurgo spiega che ormai non si pratica più l'asportazione della massa tumorale, ma si interviene con i FANS. Mirko inizia un periodo di letture e ricerche nei campi più disparati, scoprendo la letteratura scientifica sui cannabinoidi come potentissimi antinfiammatori.

Sopravvissuto ad anestesie totali, chemioterapie, chirurgie e dosi massicce di oppioidi, decide di provarli.

SSIT: Cosa succede?

Mirko ricorda vividamente ciò che accadde: inizia letteralmente a vedersi dall'alto, come se la sua coscienza si fosse proiettata fuori dal corpo. Questa visione "dall'alto" si alterna inizialmente a quella propria degli occhi. Secondo le sue parole egli riusciva a percepire, in maniera distinta, la calma della coscienza e contemporaneamente l'ansia e la paura del corpo. Dopo aver riflettuto su tale esperienza, cambia totalmente stile di vita: si avvicina al vegetarianesimo, inizia a praticare attività fisica e a meditare. Torna ad avere un sonno ristoratore. Il dolore neuropatico derivante dall'intervento chirurgico e dalla presenza della massa tumorale scompare. Abbandona antinfiammatori e antidolorifici. Oggi, a cinque anni dalla prima assunzione di cannabis e dall'abbandono delle terapie farmacologiche, è completamente asintomatico e la massa tumorale in continua riduzione.

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COLTIVA CON JORGE CERVANTES

PROBLEMI DI COLTIVAZIONE DIAGNOSTICATI IN MODO ERRATO - SECONDA PARTE

ARIA

L’aerazione e la circolazione dell’aria sono fondamentali al chiuso e in serra, così come all’aperto. L’aria dev’essere cambiata in tutta l’area di coltivazione ogni pochi minuti affinché vi sia anidride carbonica a sufficienza per una crescita rapida. La circolazione dell’aria all’interno dell’area di coltivazione, anche tra le piante, assicura disponibilità di CO2 per il fogliame. L’umidità e la temperatura, se eccessivamente elevate o eccessivamente basse, causano problemi a livello di assorbimento dei nutrienti, di uso dell’acqua e di molti altri tipi.

Mancanza di aerazione: le foglie vengono soffocate e non riescono a svilupparsi correttamente, il che provoca una crescita lenta e uno scarso consumo di

L’eccessiva aerazione di rado si rivela un problema, a meno che i ventilatori al chiuso e in serra non soffino direttamente sulle piante, il che richiede manutenzione supplementare. Oppure all’aperto in condizioni di vento. Installate all’aperto un telo ombreggiante permeabile per bloccare il vento. Coltivate piante più corte, in grado di resistere al vento.

La scarsa umidità può diventare un problema nelle regioni desertiche e nelle stanze di coltivazione eccessivamente calde. È facile rimediare alla scarsa umidità, basta predisporre fonti d’acqua aperte. La scarsa umidità provoca stress alla cannabis, che di conseguenza consuma più acqua e meno sostanze nutritive. I nutrienti e il pH si sbilanciano rapidamente.

L’umidità elevata è una preoccupazione diffusa tra i coltivatori indoor e in serra.

L’umidità elevata porta le piante a utilizzare meno acqua e più sostanze nutritive. La crescita è lenta perché gli stomi non riescono ad aprirsi.

adeguata alle piante laddove ne hanno bisogno.

Evitate i problemi all’aperto causati dal caldo eccessivo, fate funzionare gli irrigatori per un’ora durante il caldo della giornata. L’acqua fresca a 10 gradi centigradi raffredda rapidamente il fogliame, l’aria del terreno e la superficie del suolo. Le piante s’idratano in poco tempo quando il fogliame assorbe l’acqua. L’effetto di raffreddamento per evaporazione dura diverse ore dopo lo spegnimento dell’irrigatore. Potrebbe essere necessario scuotere l’acqua dalle piante per evitare che si depositi sui fiori. Il caldo e il vento asciugano rapidamente l’umidità che si attacca al fogliame.

Gli sbalzi di temperatura, sia verso il basso che verso l’alto, rallentano la crescita della cannabis. Le abbondanti oscillazioni di temperatura, superiori a 8-10 gradi, comportano un rallentamento della crescita. Le temperature scostanti sono un chiodo fisso per i coltivatori in serra e all’aperto. In serra la temperatura di notte scende, come avviene con la temperatura esterna. Le colture in serre non riscaldate vengono protette dal freddo del vento e dai climi rigidi. Ma quando le temperature scendono sotto i 4,5 gradi centigradi, la crescita si arresta.

Aggiungete CO2 alla stanza di coltivazione o alla serra per potenziare la crescita

L’aerazione insufficiente è un problema relativamente diffuso al chiuso e in serra. Gli ambienti chiusi devono essere adeguatamente ventilati. Per ulteriori informazioni, fate riferimento alla sezione “Air Ventilation”, nel capitolo 15, Air.

acqua e nutrienti. Altri problemi legati alla mancanza di ventilazione possono essere l’irrigazione eccessiva e l’attacco di malattie e parassiti.

La circolazione insufficiente dell’aria è un problema diffuso in numerose stanze di coltivazione e serre. Per ulteriori informazioni, fate riferimento alla sezione “Air Ventilation”, nel capitolo 15, Air. All’aperto, la circolazione dell’aria all’interno delle piante è spesso inadeguata. La soluzione più rapida è quella di potare le piante deboli e smilze.

Questo aumenterà immediatamente la circolazione dell’aria. Fra le soluzioni a lungo termine figurano una piantumazione più distanziata e l’utilizzo di un graticcio per aprire la parte interna delle piante.

L’eccessiva circolazione dell’aria di rado costituisce un problema. Non ricordo casi di eccessiva circolazione dell’aria in serra o in una stanza di coltivazione. Tuttavia, non lasciate che elevati volumi d’aria colpiscano direttamente il fogliame. Si seccherebbe rapidamente.

Gli sbalzi di umidità sono un problema diffuso nelle serre che ricevono sole diretto durante le giornate calde. E nelle serre nei climi freddi, dove la temperatura scende durante la notte. Anche la condensa dell’umidità dell’aria causa problemi all’accumularsi, in quanto forma gocce d’acqua su pareti, soffitti e altre superfici.

Le basse temperature rallentano i processi delle piante sia nel sottosuolo che in superficie. La cannabis cresce meglio in un intervallo di temperatura compreso tra i 13 e i 27 gradi.

I sistemi d’irrigazione possono essere utilizzati per ridurre il carico di lavoro giornaliero e creare un ambiente costante a livello del terreno per le piante. Assicuratevi che il sistema d’irrigazione funzioni correttamente e fornisca acqua

Le temperature elevate portano la cannabis a consumare più acqua per raffreddare il fogliame. Quando le piante usano più acqua, utilizzano la stessa quantità di fertilizzante. Le piante in contenitore crescono in quantità minori di terreno e reagiscono rapidamente agli squilibri a livello di nutrienti. È necessario diluire la soluzione nutritiva applicata ai contenitori in modo tale che l’acqua extra utilizzata dalle piante fornisca comunque la stessa quantità di nutrienti su base giornaliera. Riducete le temperature del terreno e l’evaporazione coprendo il terreno outdoor con uno strato di pacciamatura. Le piante all’aperto in terreno organico sono in grado di aumentare il consumo di acqua senza modificare il regime di fertilizzazione.

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della cannabis. Tutti i sistemi - Luce, Aria, Acqua, Nutrienti, Terreno/substrato (LAWNS – acronimo inglese) - devono funzionare al 100% per una crescita ottimale.

ACQUA

problema di minore entità, ma in un contenitore “irrigato” possono formarsi sacche di terreno secco.

La cannabis utilizza molta acqua ed energia per regolare la temperatura del fogliame e la chimica in caso di climi caldi e ventosi. Quando la temperatura sale, la cannabis è costretta a usare e a far evaporare più acqua. In questo processo viene utilizzato circa il 70% dell’energia della pianta e rimane quindi poca energia per la crescita. È facile applicare la stessa dose di fertilizzante in quanto le piante usano più acqua per stare al fresco, ma le sostanze nutritive si concentrano maggiormente nel terreno, il che provoca un’eccessiva concimazione.

I sistemi d’irrigazione possono essere utilizzati per ridurre il carico di lavoro giornaliero e creare un ambiente costante a livello del terreno per le piante. Assicuratevi che il sistema d’irrigazione funzioni correttamente e fornisca acqua adeguata alle piante laddove ne hanno bisogno.

La qualità dell’acqua è alla base di numerosi problemi legati alla coltivazione della cannabis. Il pH dell’acqua e i sali disciolti nell’acqua grezza sono spesso la causa di carenze ed eccessi a livello di sostanze nutritive Lo spostamento di un punto del pH rappresenta un incremento di dieci volte dell’acidità o dell’alcalinità. Un pH di 5,0 è dieci volte più acido di un pH di 6,0. E un pH di 7,0 è 100 volte (10 x 10) più acido di un pH di 5,0. Aumentare o ridurre il pH di oltre un punto è costoso e provoca squilibri nel substrato e stress nelle piante. L’acqua grezza con più di 50 ppm di sodio o una lettura combinata di oltre 300 ppm causerà uno squilibrio nelle miscele di nutrienti. Iniziare con acqua “pulita” è fondamentale per evitare i problemi.

IL RANGE DI PH OTTIMALE PER LA CRESCITA

DELLA CANNABIS IN CONTENITORE È 5,8-6,2.

TUTTAVIA, LE PIANTE DI CANNABIS CRESCONO

IN UN RANGE DI PH COMPRESO TRA 5,5 E 6,5. LE

COLTIVAZIONI OUTDOOR DI CANNABIS IN TERRA

DANNO IL MEGLIO SE CI SI

AVVICINA ALLA PARTE ALTA DI QUESTO INTERVALLO.

L’irrigazione eccessiva costituisce spesso un problema nelle coltivazioni in contenitore. Un calo delle temperature o un aumento dell’umidità induce le piante a consumare meno acqua. Anche lo scarso drenaggio favorisce l’irrigazione eccessiva e il marciume radicale. Un’irrigazione insufficiente è un

Lo scarso drenaggio può essere un problema nelle coltivazioni in contenitore e nei terreni argillosi e pesanti all’aperto. Il terreno umido e soffice sottrae ossigeno alle radici ancorate al suolo, il che ritarda l’assunzione di sostanze nutritive. La crescita rallenta, le foglie si arricciano verso il basso. Le difese della pianta s’indeboliscono. Se la condizione è grave, le radici marciscono.

I timer e i dispositivi di regolazione automatizzano i sistemi d’irrigazione. È possibile scegliere fra un’ampia gamma di timer e dispositivi di regolazione.

Irrigazione insufficiente: la secchezza del terreno causa un rallentamento nel trasporto dei nutrienti, che diventa sempre più grave con il passare del tempo. La mancanza d’acqua provoca carenze nutritive nella cannabis e disidrata il fogliame. È facile irrigare in modo insufficiente le piante di grandi dimensioni poste in piccoli contenitori. Le coltivazioni all’aperto in luoghi ventosi sono soggette a un’irrigazione insufficiente. Inoltre, il terreno si asciuga rapidamente, il che provoca una maggiore migrazione dell’umidità dallo strato superiore all’aria. L’appassimento è un segno di grave insufficienza nell’irrigazione.

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MEDICAL CANNABIS

CANNABIS terapeutica e applicazione veterinaria

si fa ampio uso di farmaci di sintesi anche per problemi banali, sia perché i proprietari vogliono effetti immediati sia perché spesso si trascurano gli effetti collaterali e si ricorre ancora poco ad integratori naturali che di norma, per motivi a me oscuri, vengono prodotti con materie prime scadenti, come se fossero i "cugini poveri" degli integratori per umani. Avere dunque la possibilità di utilizzare un integratore naturale che non da problemi neanche in animali anziani o mal messi è un grande vantaggio.

SSIT: Questa molecola aiuta gli esseri umani che soffrono lo spaesamento dei ritmi della vita moderna, ma come aiuta gli animali sotto il profilo del controllo dei livelli di stress? Lo stress è la patologia veterinaria che più miete vittime e lo fa in modo infido e silenzioso. Lo stress logora il fisico e la mente animale esattamente come fa con l'uomo, generando quello che potremmo definire come stato di infiammazione lieve, ma perenne, che inevitabilmente porta alla morte (apoptosi) precoce delle cellule. Le cellule, tutte, sono continuamente impegnate in una battaglia contro degli aggressori feroci, i radicali liberi.

allevamenti può comportare un problema a livello di personalizzazione della cura. Perché da questo punto di vista integrare il CBD nell'alimentazione può essere la strada giusta?

Negli allevamenti le cure personalizzate non esistono. Si cura la gabbia, il box, il paddock, il capannone, ma mai l'animale. Questo problema si traduce in una cura che vada bene per tutti, chi ha un altro problema si adegua o muore. I cannabinoidi potrebbero essere una parziale risposta a questo problema: ovviamente non sono farmaci e quindi sarebbe insensato utilizzarli in monoterapia nel caso di gravi patologie già in essere, ma vanno visti come integratori naturali che non interferiscono con altri farmaci, che possono essere somministrati in qualsiasi periodo della vita produttiva e non dell'animale; che non lasciano residui in latte, carne o uova e che, sostanzialmente, concorrono al benessere generalizzato dell'animale. Poi, va da sé, che un animale che sta meglio è anche un animale che produce di più e si ammala di meno.

Ruggero Amato, palermitano, ricercatore presso l'Università degli studi Federico II di Napoli (dipartimento medicina veterinaria) è responsabile Ricerca e Sviluppo per GIANTEC srl per quel che riguarda la medicina veterinaria. Incontrato a margine della fiera Canapa Mundi di Roma, ci ha dedicato un po' del suo tempo per sviscerare l'argomento cannabis terapeutica e applicazioni veterinarie.

SSIT: Come giudichi l'applicazione di CBD e suoi derivati in campo veterinario?

L’applicazione del CBD e dei cannabinoidi, nonché dei cugini meno famosi, ma decisamente interessanti - terpeni, tannini e bioflavonoidi - allo stato attuale delle cose è fuori controllo. Sfortunatamente, la normativa è estremamente scadente e questo consente di trovare sul mercato prodotti che potrebbero apparire identici, ma che differiscono enormemente per composizione e funzionalità. I primi sono prodotti realizzati con cristalli che, in generale quindi, non si avvalgono del famoso "effetto entourage". Questo non vuol dire che i prodotti che contengono solo CBD siano meno efficaci - da alcune

mie ricerche infatti è emerso che il CBD isolato agisca in maniera più efficace di estratti e distillati nel trattamento (in vitro) di alcuni parassiti gastrointestinali. Penso però che sostanze differenti debbano essere usate per scopi differenti e quindi andrebbe esplicitato in etichetta la sostanza da cui si parte per ottenere l'olio. Per quanto riguarda estratti e distillati, invece, vale il discorso opposto con un "effetto entourage" massimizzato ed efficacia su più fronti. In ambito zootecnico, per esempio, questi prodotti agiscono sulle produzioni di latte e contemporaneamente sulla salute della mammella.

In ogni caso, contrariamente agli antibiotici nei prodotti di origine animale, con questi trattamenti i residui sono trascurabili e non ci sono effetti collaterali. In più c'è la possibilità di somministrazione in pazienti con funzionalità organica compromessa e, per ora, nessuna forma di resistenza da parte di batteri o parassiti.

SSIT: Cosa differenzia il CBD dal resto dei farmaci sul mercato veterinario? Tanto per cominciare non è un farmaco. Sfortunatamente in medicina veterinaria

A queste specie reattive dell'ossigeno basta un rapido contatto con la parete cellulare per innescare con essa una reazione d'ossidazione a catena che porta alla morte della cellula. Le cellule compongono i tessuti e i tessuti gli organi, quindi ci dovremmo domandare cosa succede se le cellule muoiono a causa dell'ossidazione, ossia a causa dell'impatto dello stress a livello cellulare.

SSIT: A differenza degli animali da compagnia, lavorare in grandi

SSIT: Nel 2021 hai condotto una ricerca in questo senso, a distanza di due anni cosa ti ha insegnato l'esperienza rispetto ai risultati raccolti precedentemente?

Da allora ho cominciato a collaborare attivamente con l'azienda che per prima mi fornì il materiale per cominciare quella che è stata la prima ricerca al mondo sull'utilizzo di cannabis in zootecnia e, grazie a loro, ed alla collaborazione con l'Università stiamo cominciando a realizzare prodotti che, a mio parere, cambieranno per sempre il modo con cui si guarda alla cannabis ed agli integratori naturali.

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Ruggero Amato alla fiera CanapaMundi.

LA TECNOLOGIA

RIVOLUZIONARIA DELL’INDUSTRIA DELLA CANNABIS LEGALE

La legalizzazione della cannabis a livello mondiale l’ha portata a diventare uno dei settori di consumo con la crescita più rapida.

La cannabis per uso medico e ricreativo è stata legalizzata in diversi Paesi, fra cui alcuni Stati degli Stati Uniti, la Repubblica Ceca, l’Uruguay e il Canada, solo per citarne alcuni. Si prevede che la tendenza andrà avanti incrementando il numero di Paesi europei e più lontani che cercheranno di legalizzare la pianta e i suoi utilizzi.

Ciononostante, il recente emergere del mercato legale della cannabis ha comportato scarsità di dati per capire il settore. Di conseguenza, si prevede che l’industria della cannabis si evolverà in modo radicale nel prossimo decennio.

Il mercato legale della cannabis ha offerto alle aziende nuove opportunità per implementare i loro servizi nell’industria, contribuendo a renderla un settore commerciale redditizio. Inoltre, è stata sviluppata tecnologia digitale e basata sull’I.A. per supportare diverse aree dell’industria della cannabis.

Dall’uso della tecnologia basata sull’I.A. per ottimizzare la crescita delle piante di cannabis all’ideazione di modi nuovi e più creativi per acquistare i prodotti a base di cannabis, i progressi della tecnologia digitale e basata sull’I.A. stanno rivoluzionando l’industria legale lungo tutta la linea di produzione.

APPLICAZIONI BASATE SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Le applicazioni basate sull’intelligenza artificiale sono una tendenza in crescita nel settore della cannabis.

L’app per la cannabis per uso medico “Uppy”, per esempio, utilizza la tecnologia basata sull’intelligenza artificiale per tracciare e monitorare le esigenze mediche, le abitudini e le recensioni dei prodotti degli utenti. L’applicazione può

quindi utilizzare queste informazioni per offrire all’utente raccomandazioni più personalizzate.

La recente legalizzazione della cannabis in tutto il mondo ha comportato scarsità di dati disponibili per definire le varietà più efficaci per alleviare i sintomi specifici di alcune patologie. L’uso della tecnologia basata sull’I.A. nelle app consente alle aziende di selezionare il prodotto a base di cannabis più adatto al paziente, offrendo in definitiva una terapia più efficace.

TECNOLOGIA DI RICONOSCIMENTO FACCIALE

Molti Stati americani hanno legalizzato la cannabis per scopi medici. Di conseguenza, sono stati introdotti in larga misura i dispensari di cannabis terapeutica per consentire ai pazienti di ritirare legalmente quanto viene loro prescritto. Tuttavia, fino a poco tempo fa, questi dispensari erano considerati ad alto rischio di rapine, dato che il mercato legale della cannabis è un settore prevalentemente basato sul contante.

Il riconoscimento facciale è una delle tecnologie implementate nei dispensari per incrementare la sicurezza del personale e dei pazienti.

Tuttavia, in un settore in cui fino a poco tempo fa si poteva ancora essere perseguiti per aver fatto uso di cannabis, si sentono opinioni contrastanti sull’utilizzo del riconoscimento facciale in un

settore un tempo tabù. Il timore è che questa nuova tecnologia possa comportare gravi rischi per la privacy.

PIATTAFORME “DAL SEME ALLA VENDITA”

L’I.A. e le nuove tecnologie vengono utilizzate lungo tutta la filiera di produzione della cannabis legale. Alcune aziende stanno per esempio creando piattaforme dotate di intelligenza artificiale che gestiscono l’intero processo “dal seme alla vendita” e possono offrire all’utente numerosi servizi, dalla raccolta inventiva alla tracciabilità delle piante, dalla gestione delle prescrizioni al controllo intelligente dell’inventario. Operando attraverso queste piattaforme, le aziende possono selezionare il momento più adatto per il raccolto, sfruttare servizi di consegna più rapidi e personalizzare le creazioni a base di cannabis per i propri clienti, migliorando resa e redditività.

APPLICAZIONI PER LA CONSEGNA DELL’ERBA

La recente comparsa di app per la consegna di cannabis ha incrementato il collegamento tra i rivenditori e i consumatori di cannabis. Le grandi aziende di consegna di cannabis, come “Eaze”, in California, offrono una gamma di prodotti distintivi con consegne rapide ed efficienti. Inoltre, Eaze utilizza i propri dati e la tecnologia basata sull’I.A. per prevedere la domanda e l’offerta di prodotti. Ciononostante, le piattaforme come

Eaze non sono certo esenti dai problemi. Di recente Google ha dichiarato che vieterà qualsiasi app che contribuisca a promuovere la vendita di cannabis, sia essa legale o meno. Gli oppositori hanno sostenuto che tale regola potrebbe contribuire a fomentare il mercato illegale della cannabis se i consumatori si trovassero nell’impossibilità di acquistare facilmente l’erba legale.

CRIPTOVALUTA

Sebbene la cannabis per uso medico e ricreativo sia legale in molti Stati americani, è comunque illegale per la legge federale. Questa incertezza fa sì che le banche siano ancora caute nell’integrarla. Questo atteggiamento ha portato il settore a essere gestito in modo prevalentemente “cash”. Di conseguenza, è difficile per le organizzazioni “cash” crescere, il che obbliga le aziende della cannabis a cercare nuove soluzioni per effettuare ed elaborare le transazioni finanziarie.

A causa di questo problema, sono nate valute specifiche per la cannabis. Per esempio, le criptovalute e i Bitcoin hanno reso molto più semplice per i clienti acquistare i prodotti a base di cannabis. Alcune aziende hanno persino sviluppato valute specifiche per l’acquisto di cannabis, come Potcoin e Hempcoin.

28 HIGH SCI-TEC
di Rich Hamilton

IL SALICE, UNA MEDICINA PER IL TERRENO E PER L'UOMO

Il salice (Salix) è un genere che comprende oltre 350 specie di alberi e arbusti. Appartiene alla famiglia delle Salicacee, che comprende anche il genere Populus (pioppo comune e pioppo canadese). Un metodo efficace per distinguere i pioppi dai salici è osservare i loro amenti (infiorescenze), che penderanno verso il basso nel caso dei pioppi e verso l'alto nel caso dei salici. Riconosciuto fin dall'antichità per le sue proprietà medicinali, il salice è anche utilizzato per la lavorazione del legno e come biostimolante in giardinaggio.

Il salice, una materia prima essenziale per l'uomo

Il salice è uno dei primi materiali utilizzati dall'uomo. La più antica rete da pesca ritrovata è fatta di salice! Affondata nel lago Ancylus (l'attuale Mar Baltico) quasi 8.000 anni fa, era stata realizzata con le fibre della corteccia interna di questa pianta.

vimine è stato a lungo utilizzato in vari modi (cesti, trappole per pesci, recinzioni e malta mista a paglia per la costruzione di case).

Uso in medicina fin dall'antichità

Il salice bianco (Salix alba), albero emblematico degli Assiri, era noto presso molte civiltà antiche per le sue proprietà medicinali. Alcune migliaia di anni prima della nostra era, i Sumeri e gli Egizi lo citavano come rimedio per dolori e febbre. In Grecia, nel IV secolo a.C., il medico e filosofo Ippocrate raccomandava la corteccia di Salix alba per le sue proprietà analgesiche.

L'acido spireico dell'olmaria (anticamente nota come Spiraea ulmaria) è chimicamente simile all'acido salicilico ed è uno degli ingredienti dell'aspirina. Contenuto nella corteccia del salice, questo acido ha numerose proprietà analgesiche, antipiretiche e antinfiammatorie.

In quanto costituente precursore dell'acido salicilico, la salicilina è benefica per la cute, motivo per cui viene utilizzata in molti trattamenti contro l'invecchiamento cutaneo, l'acne e la psoriasi. Il salice produce inoltre numerosi tannini e flavonoidi. La combinazione di questa diversità di molecole presenti in natura ha una funzione sinergica. Diversi studi dimostrano che le formule contenenti corteccia di salice sono meno irritanti per la pelle rispetto ai prodotti contenenti solo l'elemento sintetizzato (Thornfeldt e Sigler 2006, Jellin e Gregory 2012).

i pesticidi sono generalmente degradati dall'attività di batteri e funghi presenti nella rizosfera (ambiente a diretto contatto con le radici). I metalli pesanti, invece, vengono assorbiti dalla pianta, che li accumula ed immagazzina nei suoi tessuti. Questo tipo di azione richiede tempo, per consentire agli alberi di assorbire i contaminanti prima del relativo abbattimento ed incenerimento. Fortunatamente, metalli come rame, zinco o cadmio possono essere recuperati e persino riutilizzati. La biomassa generata dai salici può essere riciclata come compost o biocarburante.

specializzati, il salice contiene un'alta concentrazione di acido β-indolo-butirrico. Come l'acido salicilico, questo elemento promuove la rizogenesi (formazione di radici). Esistono diverse ricette a base di acqua di salice per estrarre i suoi principi attivi.

In ogni epoca l'uomo lo ha utilizzato per realizzare una vasta gamma di oggetti: scatole, manici di utensili, flauti, sedie, mobili, etc. Il salice è anche la materia prima per i prodotti in vimini. Impiegato principalmente per fabbricare cesti, il vimine non è che un giovane germoglio di salice raccolto in inverno. Relativamente flessibile e più resistente alla rottura di altre specie quando viene intrecciato, il

Un beneficio per l'ambiente I salici offrono molteplici benefici per l'ambiente, tra cui la biofiltrazione, la stabilizzazione dei suoli, etc. e fungono anche da rifugio per la fauna selvatica. Le loro radici massicce e intrecciate permettono di stabilizzare i pendii e di prevenire fenomeni di erosione. Il salice può anche essere piantato in prossimità corsi d'acqua per proteggere le sponde dall'azione della corrente. È il suo effetto frangivento ad offrire un riparo ideale alla fauna selvatica. Si tratta anche di una specie mellifera (utilizzata per la produzione di miele): gli amenti del salice forniscono una modesta quantità di nettare, particolarmente apprezzata dalle api quando queste infiorescenze compaiono a partire da febbraio, stagione in cui il polline scarseggia.

Il potenziale di fitorisanamento del genere Salix lo rendono l'albero più indicato per bonificare i terreni danneggiati da anni di inquinamento. I prodotti petroliferi e

Infine, l'acqua di salice può curare le piante in qualsiasi momento della loro vita. Con un'azione analoga a quella degli ormoni radicanti reperibili nei nostri negozi

Si possono semplicemente mettere a bagno delle talee lunghe qualche centimetro (prendere i gambi più giovani per non danneggiare troppo l'albero) per 2 giorni. Se si desidera un gel più concentrato, mettere a bagno i gambi più grandi per 3 o 4 settimane in un grande secchio d'acqua. Queste talee di salice radicheranno e potranno essere piantate! L'acqua stessa sviluppa una certa viscosità ed agisce come gel radicante estremamente efficace!

29 L'ALTRA PIANTA DEL MESE
di Hortizan Amenti di salice, particolarmente apprezzati dalle api! Ramo di una varietà ornamentale, la Salix matsudana, nota anche come salice contorto.

FULL SPECTRUM EXTRACT

LA NUOVA FRONTIERA DEGLI ESTRATTI DI CANNABIS

Il full spectrum extract è un tipo di concentrato di cannabis che contiene una vasta gamma di sostanze e principi attivi presenti nella pianta e si differenzia da altre tipologie di estratti che invece mirano alla purezza di un singolo componente e per questo motivo vengono definiti "isolati".

Uno degli esempi più popolari - e anche più antiquato - di estrazione ad ampio spettro è la tintura di cannabis ottenuta per macerazione in alcool di grado alimentare, questa tecnica di estrazione che prevede l'impiego di un solvente come l'alcool ha l'inconveniente che, oltre ai tricomi ghiandolari, trattiene dalla pianta anche parti di materia vegetale, come ad esempio la clorofilla.

Le piante di cannabis producono un'oleoresina che si concentra soprattutto sulle infiorescenze e in misura minore su altre parti della pianta come rami e foglie, questa resina è costituita dai tricomi ghiandolari, delle sostanze che svolgono una funzione protettiva dagli agenti atmosferici e da stress biotici e abiotici. I tricomi ghiandolari della cannabis secernano diverse sostanze e principi attivi, tra i quali più di 120 terpeni differenti, flavonoidi e oltre 100 cannabinoidi, numero che si riferisce a quelli identificati fino ad ora.

L'interazione tra queste sostanze da luogo all'effetto entourage, ovvero quando la cannabis e i suoi derivati vengono consumati l'effetto percepito è provocato

dalla sinergia di tutte le componenti presenti nei tricomi ghiandolari. L'effetto della marijuana, il suo high, non è dato solo dalla percentuale di THC presente in essa ma dalla combinazione di questo cannabinoide insieme ad una vasta gamma di sostanze.

Per questo motivo gli estratti ad ampio spettro risultano avere maggiori proprietà terapeutiche rispetto ai cosiddetti estratti isolati come i cristalli di THC-A.

Gli estratti di cannabis ad ampio spettro si possono realizzare con differenti tecniche di estrazione, alcune includono l'impiego di solventi come alcool e butano mentre altre utilizzano sistemi di estrazione con CO2. Anche il tradizionale hashish può essere considerato un full spectrum extract per

via dell'ampio range di sostanze presenti. Questi metodi però presentano degli svantaggi, infatti gli estratti ottenuti molto spesso contengono sostanze indesiderate come ad esempio cere e grassi vegetali.

Nei primi mesi del 2016, il dr. Daniel Hayden ha fatto balzare la qualità degli estratti di cannabis fino a quel momento conosciuta ad un livello decisamente superiore realizzando due nuovi tipi di estrazione, battezzati rispettivamente con il nome di High Terpene Full Spectrum Extract e di High Cannabinoid Full Spectrum Extract.

Il dr. Hayden è un esperto in biologia molecolare, con un dottorato conseguito presso l'Università delle Hawaii e più di

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IL RE DEI CLUB SANDWICH DI BETTY GREEN

Una persona mangia in media più di 18.000 panini nella sua vita. Se amate le canne, probabilmente questo numero sarà ancora più alto. Allora perché ci piacciono così tanto i panini, che sia per fame chimica o meno?

I panini hanno strati di sapori diversi. Possiamo provare una nuova salsa, un nuovo tipo di formaggio, una nuova fetta di carne o passare a un altro tipo di pane. Possiamo scegliere cosa mettere nei nostri panini, tuffandoci in gusti e combinazioni diverse fino a trovare il sapore e la consistenza perfetti.

Con i panini è facile stratificare i sapori. Si può provare un nuovo condimento, un formaggio fresco o un pane diverso. Si possono anche provare specialità di culture diverse. In questo modo, tra due pezzi di pane, si può ritrovare la familiarità di nuovi sapori di carne, verdure e formaggi. Questo regala un approccio amichevole e allo stesso tempo consente di sperimentare con nuove culture.

Il club sandwich è famoso in tutto il mondo. Consiste tradizionalmente in pane tostato, pollame cotto a fette, pancetta fritta, pomodoro, lattuga e maionese a volontà. Spesso viene servito tagliato in quarti o a metà, tenuto insieme da stuzzicadenti. Le versioni moderne in genere hanno due strati separati da un’ulteriore fetta di pane.

Il club sandwich potrebbe essere nato all’Union Club di New York intorno al 1889. Tuttavia, un’altra teoria sostiene che sia stato creato per la prima volta al Saratoga Club di New York nel 1894.

Sono diffuse alcune varianti del club sandwich tradizionale. Si può sostituire la carne con uova o roast beef. Usare il prosciutto al posto o in aggiunta alla pancetta? Una fetta di formaggio, magari? Al giorno d’oggi va bene tutto.

Il Club Sandwich è quindi il candidato perfetto per diventare un ottimo panino “infuso”. A quanto pare, il Club è già stato “potenziato” con tutto il resto, quindi perché non con un po’ di THC? Ecco come preparare il “re dei Club Sandwich”, un BLT THC, se si vuole.

La ricetta che segue serve a preparare panini a sufficienza per due persone. Chi non vorrebbe condividere questa deliziosa creazione? Se siete in solitaria, è sufficiente dimezzare gli ingredienti.

INGREDIENTI

• Una spruzzata di olio d’oliva (olio di cannabis da cucina se si desidera)

• Sei strisce di pancetta affumicata striata

• Due petti di pollo ruspante piccoli tagliati a metà in senso orizzontale

• 3-6 pomodori tondi grossi, tagliati a fette

• Tabasco (rosso)

• Sei fette di pane di buona qualità

• 3 cucchiai di maionese

• 1 cucchiaino di senape di Digione

• Burro alla cannabis da spalmare

• Un avocado, schiacciato

• Quattro croccanti fette di lattuga

PREPARAZIONE

Versate un filo d’olio in una padella a fuoco alto, friggete la pancetta fino a renderla croccante, per poi metterla da

parte. Se lo desiderate, utilizzate olio da cucina alla cannabis.

• Aggiungete il pollo nella stessa padella e friggetelo per circa 4-6 minuti su ogni lato, finché non sarà dorato e cotto. Se necessario, aggiungete dell’altro olio. Se usate olio alla cannabis, fate attenzione alle dosi! Una volta cotto, affettate il pollo e mettetelo con la pancetta.

• Passate ora ai pomodori tagliati a fette, che andranno in padella; 3-4 minuti sono sufficienti per scaldarli e perché assorbano i succhi, gli aromi e i cannabinoidi rimasti nella padella. Aggiungete dell’altro burro se li volete più setosi.

• Tostate leggermente il pane. Mescolate la maionese e la senape con un pizzico di pepe nero e spalmatene la metà su due fette di pane tostato. Imburrate le fette rimanenti con burro alla cannabis, burro normale o un mix dei due a seconda delle vostre preferenze.

Se volete un effetto “microdosaggio” leggero, usate l’olio o il burro alla cannabis, non entrambi, e fatelo con parsimonia. Ricordate che lo sballo commestibile e lo

sballo da fumo sono due cose diverse! Se non siete sicuri, fate sempre attenzione e scegliete un dosaggio minore.

• Per assemblare il panino, imburrate due fette di pane tostato e spalmate su ognuna di esse un po’ di senape e maionese, mettete due foglie di lattuga croccante e un quarto del pollo a fette. Completate il tutto con due strisce di pancetta croccante e un’abbondante cucchiaiata di pomodori.

• Arriviamo ora alla parte centrale imburrata. Imburrate una fetta di pane tostato su ogni lato per ogni pila. Siete a metà strada e scommetto che ha già un bell’aspetto.

• Una volta aggiunte alla pila, spalmate ciascuna fetta con metà dell’avocado schiacciato, metteteci poi un altro quarto del pollo a fette, 2 strisce di pancetta e altri pomodori.

• Completate il tutto con le ultime fette tostate e con una buona dose di senape di Digione e maionese all’interno.

• Se vi piace il piccante e vi sono rimasti dei pomodori in padella, aggiungete un po’ di Tabasco e scaldateli per qualche minuto finché non si ammorbidiscono. Voilà, ecco una salsina piccante al pomodoro, perfetta per fare la scarpetta.

I panini sono una strana ossessione; esistono migliaia di piatti con combinazioni di sapori, consistenze e masticabilità insolite, favolose e divertenti, eppure oltre il 50% di noi sceglie ogni giorno un panino. Io credo che sia perché è un mix di praticità, versatilità, comodità e nostalgia.

Avete mai conosciuto qualcuno a cui non piacciano i panini? È impossibile. Questo Club sandwich è il massimo della bontà e, se cercate quel qualcosa in più, vi darà anche quello.

CUCINA D’EFFETTO CON BETTY GREEN 32
di Betty Green
ULTIMI ARRIVI
GROWN WITH

LES MOOR, L’INTERVISTA

Les Moor è un artista del vetro surreale di prim’ordine, originario di New York e ora attivo a Portland. È noto per il suo marchio di fabbrica, gli elefanti, gli avvoltoi e (il mio preferito) i suoi Moorior. Crea oggetti di vetro e dab rig unici, accattivanti e iconici. Les Moor utilizza una serie di tecniche e consistenze diverse per creare le sue opere. Appaiono subito evidenti le influenze urban graffiti. Sono riuscito a incontrarlo per un’intervista veloce di mezz’ora, ecco cosa mi ha detto.

Grazie, cerco sempre di far risaltare il pezzo e di renderlo distinguibile. Il colore è un ingrediente importante e, provenendo da un background di graffiti e design, ho imparato a usare colori complementari e contrastanti per creare quello che spero sia un design complessivo più accattivante.

I motivi che inserisci nei tuoi pezzi sono molto belli. Come riesce a realizzarli?

Non creo tanti motivi come fanno altri miei colleghi. Tuttavia, incorporo alcune sabbiature per la mia firma e altre grafiche. Lo faccio usando la torcia, creo la grafica al computer e uso una mascheratura per delimitare le aree che vorrei sabbiare, come i miei disegni paisley, per esempio.

Tu fumi? Qual è il tuo metodo preferito? Cime? Dabbing?

Fumo molto meno di un tempo, ma mi piace ancora. Ho fumato cime per molti anni prima dell’avvento del dabbing, poi il dabbing è diventata la mia unica scelta per anni. Ora mi piacciono le cime, in una bella pipa di vetro o in una canna.

SSIT: Ciao Les, prima d’iniziare volevo dirti che sono un tuo grande fan. Uno dei pezzi presentati in questo articolo ti è stato commissionato da me e volevo ringraziarti per aver creato un’opera così bella. Da dove si parte quando si crea un pezzo come questo?

LM - Prima di tutto, grazie infinite! È una passione e grazie a questo riesco a mantenere la mia famiglia, quindi mi sento davvero fortunato e grato di avere il sostegno che ho. Quando personalizzo i miei disegni, mi piace sapere che cosa apprezza di più il collezionista della mia arte e cosa vuole inserisca nel pezzo richiesto. Mi piace poi perfezionare un po’ il mio disegno con ogni pezzo, migliorandolo dove posso, affrontandolo da una nuova prospettiva e cercando di crescere con ogni sfida.

Ho notato che in molti dei tuoi lavori hai una tavolozza di colori che è semplicemente incredibile. Da dove arrivano queste scelte cromatiche?

Quali diresti che sono i benefici del dabbing?

Direi che con il dabbing o il fumo c’è un vero e proprio slancio creativo. Si può evadere dai pensieri quotidiani e intraprendere un viaggio creativo, per così dire. Si può dar sfogo all’immaginazione in modi che sarebbe impossibile raggiungere in un normale stato di coscienza.

Naturalmente, offre anche benefici medici. Può essere di grande aiuto per l’umore e l’appetito, e sono certo anche per altri aspetti, ma trovo che alterare il proprio stato mentale per entrare in uno spazio più positivo sia davvero tutto a volte. Lo stress e l’ansia sono cose terribili e penso che il dabbing o fumare possano essere d’aiuto.

Qual è la tua visione attuale dell’industria della cannabis e in che direzione pensi che stia andando?

È bello vedere che è più accettata in molti luoghi e nessuno dovrebbe finire nei guai per un po’ di erba o di concentrato.

Credo che sarà sempre più commerciale e regolamentata e questo non sempre è un male. Possiamo perfezionare le cose che ci piacciono, possiamo renderla più accessibile, il che è meraviglioso, e possiamo normalizzarla e ridurre lo stigma che affligge i fumatori di erba da decenni. Non dimentichiamo la canapa, con la quale possiamo fare grandi cose! Un encomio a Jack Herer e al suo straordinario libro “The Emperor Wears No Clothes” (L’imperatore non è vestito).

Cosa ci stai preparando per il futuro? Hai qualche progetto emozionante in arrivo? Cosa c’è nel futuro di Les Moor?

Sono in costante crescita ed esplorazione. Detto questo, lascio che le mie idee rimbalzino e quelle che non sfumano diventano la mia ispirazione per il design. Ho in programma altre collaborazioni e mostre a tema per presentare pezzi più approfonditi. Penso che possiate aspettarvi un maggior numero di sculture, ah ah.

Per i lettori di Soft Secrets che non fanno dabbing, ma che vogliono iniziare, qual è il tuo miglior consiglio? Cosa devono cercare quando iniziano e quali

sono le insidie comuni per chi è alle prime armi?

Credo che si debba avere una discreta fiducia nella fonte, come per qualsiasi cosa si decida di far entrare nel proprio corpo o nella propria mente. Assicuratevi che sia di qualità e che provenga da qualcuno di cui vi fidate e che rispettate. È bene assicurarsi di trovarsi in un ambiente tranquillo e concedersi un po’ di spazio per godersi l’esperienza. Per alcuni, le grandi folle possono essere opprimenti. A parte questo, alcune insidie possono essere un eccessivo sballo e la necessità di schiacciare un pisolino o di mangiare qualcosa che probabilmente non si dovrebbe... ah, ah. Quando abbiamo iniziato con il dabbing, abbiamo sbagliato tutto, da come era fatto a come lo svapavamo, ma a quanto pare questo non ci ha mai causato troppi problemi.

Fantastico. Grazie per aver trovato il tempo di parlare con noi di Soft Secrets. Se i nostri lettori volessero saperne di più su di te e sul tuo lavoro, quale sarebbe il posto migliore per farlo?

Mi trovate su Instagram come @les_moor. Rispondo a tutti i messaggi e apprezzo sempre tutti i commenti e i like! Solo amore e gratitudine, grazie ancora.

34 INTERVISTA
di Rich Hamilton

IL VOSTRO VAPORIZZATORE PREFERITO ADESSO AL PREZZO MIGLIORE

silent-seeds com

SENSI BREAK, CASTELLI ROMANI

Visitare l’impianto di Sensi Break significa ricevere la brezza dei Castelli Romani sul volto, immaginando di fronte la Capitale, così vicina e allo stesso tempo lontana. Passeggiare gradevolmente dentro un ex vigneto a 300 metri sul livello del mare e poter sfruttare condizioni pedo-climatiche ottimali che garantiscono lo sviluppo di ricerca e produzione botanica estesa su tutto l’anno. Oggi, abbiamo i ncontrato Emilio e Davide le due menti ed i due pollici verdi dietro a questo progetto...

SSIT: Quando e come nasce Sensi Break?

Sensi Break nasce nel 2015 come brand ufficiale della linea di cannabis light e semi femminizzati della nostra azienda Canaparoma, incentrata sulla ricerca a livello alimentare e sul miglioramento genetico di varietà ad alto contenuto di cbd e di cbg. Il nostro scopo è sempre stato quello d’ottenere infiorescenze legali sempre più pregiate.

SSIT: In che tipo di struttura lavorate?

La struttura dove lavoriamo è un ex vigneto posto a circa 300 metri sul livello del mare nell’area a sud est di Roma. Qui possiamo coltivare tutto l’anno grazie alle strutture indoor, impiegate esclusivamente nei processi di ricerca e selezione e a quelle adibite a coltura protetta, tipo greenhouse, che ci permettono di effettuare produzioni anticipate. La parte più consistente dove svol-

giamo ulteriori test e produzione si trova in pieno campo outdoor.

SSIT: La vostra attività si snoda attorno a cloni, semi e canapa light. Ci date maggiori informazioni?

La passione per il lavoro ci ha portato a conoscere e apprezzare le molteplici possibilità che può offrirci la cannabis per sviluppare prodotti che rispecchino un’interpretazione moderna e professionale della pianta. Per questo, ogni anno, selezionando tra migliaia di esemplari e applicando le moderne tecniche di breeding, progettiamo nuove linee di semi, cloni da collezione e fiori di canapa che possano offrire le migliori caratteristiche agronomiche e aromatiche al pubblico sia professionale che amatoriale.

SSIT: Quali sono i vostri progetti per il 2023?

L’obbiettivo rimane crescere professio-

nalmente e raggiungere un pubblico più grande ed eterogeneo per condividere il nostro rapporto d’amore con la cannabis. Affrontare la stagione outdoor, specialmente negli ultimi anni ricchi di eventi climatici estremi, richiede un’organizzazione attenta del lavoro e la profonda conoscenza delle piante per adattarsi ad ogni situazione in maniera efficace.

SSIT: Un messaggio per i nostri lettori? Non smettere mai di inseguire i nostri sogni e lavorare affinché la cannabis possa essere considerata senza pregiudizi e con intelligenza.

Per chi volesse assaporare i frutti della passione Sensi Break:

CanapAroma - SensiBreak Shop

Corso Trieste, 53, 00047 Marino RM, Italia www.sensibreak.it

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CANNABUSINESS
Giulio Vesprini X Indoorline

Bear BushBotanical Collective

Bear Bush Brescia

Via Aurelio Saffi 7 BRESCIA

brescia@bearbush.it

+39 393-9659751

mail: bearbushbrescia@gmail.com

Instagram: Bear Bush Brescia

Facebook: Bear Bush Brescia

Bear Bush Cecina

Viale della Repubblica 153 CECINA

cecina@bearbush.it

+39 342-1261029

mail: bearbushcecina@gmail.com

Instagram: Bear Bush Cecina

Facebook: Bear Bush Cecina

Hemporium Cose di Canapa, Vicenza

S.S. 11 Padana Sup.

Verso Verona, 283 36100 Vicenza presso Multicenter

hemporiumvi@yahoo.it

dal lunedì al venerdì

dalle 15 alle 19.30

sabato dalle 11 alle 19

cell. 339 61 02 455

Growerline, Pomezia

Sede: Viale Alessandro Manzoni 33-35

Pomezia (RM) 00071

Tel. 0691801148

Cel. 3403824505

Orario: Dal Lunedì al Sabato

Dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:30

Grow shop online www.growerline.com staff@growerline.com

Semi di canapa da collezione su www.seedsline.com staff@seedsline.com

Do.Is. Growshop

Via Pignatelli Aragona, 15 90141 Palermo

Telefono: 0916124536 www.doisgrowshop.it info@doisgrowshop.it

Orari: dal lunedì al sabato 9:00-13:00 16:00-19:45

facebook: @Doisgrowshoppalermo

Plantasikula growshop

Via Giuseppe Terranova 12 Catania 95131

Orari lun 16:00 – 20:00

Dal martedì al sabato 10:00 – 13:00 e dalle 16:00 alle 20:00

Domenica chiuso. info@plantasikula.com

+39 3402145593 | +39 0956730574 www.plantasikula.com

CHACRUNA Hemp & Growshop

Chacruna Trento dal 2003

Corso 3 Novembre 72 – Galleria al Corso

Tel. 0461 922896

Chacruna Bolzano dal 2013

Via Cavour 3B – Tel . 0471 975106

Chacruna Dispensario CBD & Info Point

Corso 3 Novembre 72 – Galleria al Corso

Email: shop@chacruna.it

Associazione Chacruna CSC Trentino AAdige

Email: chacrunacsc@gmail.com

Website: https://chacruna.it

Fb: chacrunashop / INST: chacrunaofficial

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Orangebud the Club

Piazza sedile del campo, 7 (Largo Campo), Salerno +39-3389528864

Orangebud point

Via porta di mare, 31, Salerno Aperto h24 (distributori self service)

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Domani Smetto Grow & Seeds Shop

Via Aurelia Nord, 111 - 55045 Pietrasanta (LU) Tel. 0584-1942877 - domanismetto.versilia@gmail.com

Dal Martedì al venerdì: 10.00-13.30 e 16.00- 19.30

Sabato 10.00-19.30 - Chiuso Domenica e Lunedì

Bear BushBotanical Collective

Bear Bush Bari

Via Cardassi 77 BARI bari@bearbush.it +39 080-5536618 +39 340-5445453

Facebook: Bear Bush Botanical

Instagram: bearbushbari

Bear Bush Fasano

Via Roma 273 72015 FASANO BR fasano@bearbush.it +39 351-9210900 mail: bearbushfasano@gmail.com

Instagram: Bear Bush Fasano

Facebook: Bear Bush Grow Shop Fasano

Gillyweed Grow Shop

Via Chiesanuova 173, Padova (PD) 35136

Cell. +39 049 645 8981 gillyweedgrowshop@gmail.com

Dal Martedì al Sabato

10:30-13.00 e 15:30-19.30

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Legalized

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Legalized Aversa Viale Kennedy 6 Aversa 81031 (Caserta)

Legalized Torre del Greco Via Nazionale, 932, 80059 Torre del Greco NA, Italia www.legalized.it | info@legalized.it twitter@infolegalized | facebook Legalized Napoli NON VENDERE CIO' CHE COLTIVI

GrowLab Aosta

Via Monte Vodice 32, 11100, Aosta (AO) Tel: +39 379-1209328

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Instagram: growlabstore

Lunedì: 15.00-19.30

Martedì - Venerdì: 10.30-12.30 / 15.00-19.30

Sabato: 10.30-12.30 / 15.00-17.00

www.growlabstore.com

New Energy Grow Piacenza

Indirizzo: Via Alberto Scoto, 9/A, 29122 Piacenza PC, Italia

Orari: Lu-Sa 11-12.30 e 15-19

Telefono: +39 0523 590953

Canapò Grow Shop Via Nuova Calore, 22 82100 - Benevento (BN) 3467536571 - 3516780203 info@canapo.it www.canapo.it

Orari di apertura 10:00 -13:00 17:00 - 20:00

Facebook: Canapò Grow Shop Instagram: @canapo_shop

Alkimia growshop

Viale Regione Siciliana Sud Est 2067

Palermo

Orari: Lu-Ve 10.00-13.00/ 16.00-19.30

Sabato 10.00-13.00

Per info 320-8967593 / 091-6631354

Facebook: Alkimia Growshop Palermo E-mail alkimia2014@libero.it

CVLTVS Grow Shop Via Ponchielli, 54 | Olbia (SS) Cell. +39 349 586 5460

DEEP ROOTS GROW SHOP

- Via C. Costa, 89 Modena

- Via Ganaceto, 69 Modena Telefono: 329 453 1707

- Via G. Agnini, 223 Vignola Telefono: 388 396 9639

- Viale G. Matteotti, 160/162, Sassuolo Telefono: 328 785 1237

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MUORE A 81 ANNI L’ICONA DELLA MUSICA E SOSTENITORE DELL’ERBA DAVID CROSBY

David Crosby, leggendario cantautorechitarrista, è mancato il 18 gennaio 2023 all’età di 81 anni. Crosby era un membro di spicco delle band simbolo degli anni Sessanta “The Byrds” e “Crosby, Stills & Nash”.

Quest’ultima ha avuto un ruolo significativo nello sviluppo del folk rock, del country rock e dell’emergente “California sound” che ha dominato le radio rock per tutta la metà degli anni Settanta. A livello di tournée, Crosby è stato prolifico fino ai suoi ultimi giorni ed è entrato nella Rock and Roll Hall of Fame non una ma ben due volte nel corso della sua vita.

Crosby ha contribuito in modo determinante alla creazione di canzoni figlie del loro tempo, come Turn! Turn!

Turn!, Mr Tambourine Man, Judy Blue Eyes e Just a Song Before I Go.

Nonostante le vibe rilassanti della sua musica, Crosby aveva un lato oscuro, come le relazioni burrascose con i compagni di band, gli eccessi, la dipendenza da droghe pesanti e la condanna a cinque mesi di detenzione in Texas a seguito di violazioni per possesso di droga e armi. Nonostante il personaggio “larger than life” (più grande della vita), i suoi compagni di band gli hanno perdonato gli attriti avuti.

“So che la gente tende a concentrarsi su quanto instabile sia stata la nostra relazione, ma ciò che è sempre stato importante per David e per me più di ogni altra cosa è stata la gioia pura della musica che abbiamo creato insieme, il suono che abbiamo scoperto e la profonda amicizia che ci ha legati in tutti questi lunghi anni”. - Graham Nash, compagno di band.

Ciononostante, un altro aspetto che ha caratterizzato Crosby è stata la sua passione per la legalizzazione della cannabis e per l’interruzione delle vergognose condanne e della detenzione anche per reati non violenti legati all’erba. Nel 2018 Crosby è entrato a far parte del comitato consultivo di NORML, l’Organizzazione Nazionale per la Riforma delle Leggi sulla Marijuana.

“David Crosby era un autentico americano e un onesto sostenitore della lotta alla fallimentare guerra della nostra nazione contro i consumatori di cannabis” - Erik Altieri, direttore esecutivo di NORML.

Crosby è stato un giudice famoso in occasione degli eventi organizzati sulla cannabis ed è stato spesso invitato a prendere la parola alle conferenze indette dall’industria della cannabis. NORML si è dimostrata entusiasta di avere Crosby nella propria squadra e della prospettiva che offrisse la sua voce e la sua piattaforma alla lotta in corso per la libertà della cannabis dopo una vita di attivismo personale”.

Crosby ha fumato apertamente sul palco per tutta la sua carriera e del suo attivismo sul tema ha dichiarato: “Vorrei che la cannabis fosse legale ovunque. Ho conosciuto persone condannate ad anni di detenzione per un paio di canne, e non è giusto. Il nocciolo della questione è: dovrebbe essere legale, la gente non dovrebbe andare in prigione per questo motivo e io voglio fare in modo che questo avvenga nella misura del possibile”.

Ci sono una o due storie da raccontare su Crosby. Ha notoriamente fatto uscire allo scoperto i Beatles e i Grateful Dead e ha trascorso gran parte degli anni Settanta con alcuni dei più prolifici contrabbandieri di erba dell’epoca. Si è anche guadagnato la reputazione di possedere la scorta più forte della scena rock, quando le cime

migliori arrivavano da oltreoceano. Nel commentare il fatto che l’erba degli anni Sessanta e Settanta fosse o meno così diversa da quella di oggi, Crosby ha detto:

“L’erba che avevamo nei primi anni Sessanta faceva schifo: chili di semi ammattonati che arrivavano dal Messico nei cassoni dei camion. Poi qualcuno ha tirato fuori la sinsemilla e, non appena ne siamo entrati in possesso, le cose si sono rivelate completamente diverse. All’epoca non c’era carenza di cannabis di qualità sbalorditiva. Avevamo la “Thai Stick” che era ancora sullo stick”.

Dopo il rilascio dalla detenzione messicana, durata 5 mesi, nel 1986, Crosby ha smesso di fare uso di sostanze,

compresa l’erba. Ma poi, intorno al 2000, ha deciso di reintegrare la cannabis nella sua vita come farmaco per la tendinite che aveva a entrambe le mani e come alternativa all’alcol e alle droghe pesanti. In seguito, Crosby ha addirittura lanciato il proprio marchio di cannabis artigianale.

“Mighty Croz” è stato fondato da Crosby e da un amico di lunga data. “Mighty Croz” è stato lanciato nel 2018 ed è uno dei maggiori esperti di cannabis al mondo.

Quando gli è stato chiesto il motivo per cui avesse lanciato il proprio marchio, Crosby ha dichiarato:

“Mi hanno chiesto di farlo da tutto il mondo – sempre. Oltre alla musica, è la cosa per cui sono conosciuto. I Beatles e persino Willie direbbero che ho sempre avuto l’erba migliore.

Mi godo la cannabis da oltre sessant’anni, ho quindi molta esperienza. L’erba è divertente; la gente a cui piace l’erba è divertente - e a me piace divertirmi nella mia vita. Ho un dottorato in divertimento”.

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CANNABIS
di Rich Hamilton R.I.P David Crosby.

GUIDA PER PRINCIPIANTI SULLA CLONAZIONE

I cloni di cannabis sono una soluzione veloce e affidabile per ottenere la replica genetica di una pianta. In genere, la pianta clonata è quella che è stata coltivata o ceduta dai coltivatori locali. I vantaggi dell’utilizzo di cloni sono numerosi, ecco perché in questo articolo vi spieghiamo tutto quello che c’è da sapere sulla clonazione, sui diversi metodi disponibili e sugli errori da evitare.

Che cosa sono i cloni?

Si tratta sostanzialmente della talea di un piccolo ramo laterale o, a seconda delle dimensioni e del grado di maturazione della pianta, di più talee in una sola volta. La talea dev’essere collocata in un ambiente che favorisca lo sviluppo delle radici, in modo tale che il clone assorba le sostanze nutritive.

L’ambiente ideale

Prima di tutto, è necessario che vi sia un’umidità elevata, ecco perché una buona soluzione è quella di utilizzare un propagatore o due bicchieri di plastica fissati con nastro adesivo, soprattutto quando si preleva un numero ridotto di cloni.

La temperatura del propagatore deve rimanere costante in un range fra i 18 e i 22 gradi centigradi; se la temperatura è troppo bassa, si può ricorrere a un tappetino riscaldante elettrico.

Per quanto riguarda l’illuminazione, in questa fase i cloni hanno bisogno solo di luce tenue; è consigliabile quindi utilizzare una fonte CFL o posizionare le piante lontano dalla luce di coltivazione principale. La luce deve rimanere accesa per almeno 18 ore con una fase di buio di 6 ore, ma molti coltivatori ottengono un successo del 100% affidandosi a un programma di 24 ore.

Quanto tempo passa prima che si riescano a vedere le radici?

Se si è eseguito tutto in modo corretto, pulito e sterile, a seconda delle dimensioni del clone, la comparsa di radici sane e bianche può avvenire nel giro di 7-14 giorni.

E gli ormoni radicanti?

L’uso di un gel o di una polvere radicante che contenga ormoni e vitamine può dare alle talee una marcia in più e consentire loro di radicarsi molto più velocemente rispetto a quanto non avverrebbe in assenza di ormoni. L’ormone radicante contiene in genere

acido indolo-3-butirrico (IBA) e si trova in quantità minime al fine di ottemperare con le normative nazionali.

Vantaggi nell’utilizzo di cloni di cannabis

• I cloni fanno risparmiare tempo e posso no crescere molto più velocemente rispetto alle piantine.

• È possibile mantenere in vita una pianta madre a cui attingere per nuovi cloni.

• Prelevare cloni consente di risparmiare denaro, in quanto evita di dover acquistare nuovi semi a ogni raccolto. È facile procurarsi dei cloni che hanno già le caratteristiche desiderate.

• Su scala commerciale, i cloni sono estremamente pratici e vantaggiosi.

Panoramica dei vari metodi di clonazione

Jiffy plug e ormone - Si tratta del metodo più semplice per clonare, che risale alla vecchia scuola ed viene tramandato da decenni dai coltivatori. Per questo metodo è sufficiente usare un bisturi, un jiffy plug o un cubetto di lana di roccia imbevuto e un ormone radicante. Una volta che la talea è stata immersa e inserita nel jiffy, è pronta per la sua nuova casa per i 10-14 giorni seguenti.

Clonatori aeroponici - Questi sistemi sono molto più avanzati rispetto al metodo tradizionale del jiffy e dell’ormone e prevedono la sospensione dei cloni in una camera d’aria che viene nebulizzata con acqua semplice. La frequenza della nebulizzazione varia da una spruzzatura permanente a una ogni 30-60 secondi.

Gorgogliatore DWC - Simile ai clonatori aeroponici, in questo caso le talee vengono sospese in una fonte di acqua dolce e nello spazio che si trova fra la superficie dell’acqua e il punto in cui sono appesi i cloni, dove si troverà il livello di umidità ottimale. Alcuni coltivatori amano lasciare il fondo dei cloni direttamente nell’acqua ossigenata, il che può essere un’ottima soluzione per passare direttamente alla deep water culture (DWC).

Stratificazione aerea - È estremamente raro vedere cloni prelevati utilizzando il metodo della stratificazione aerea, in quanto i cloni radicano quando si trovano ancora sulla pianta madre. Questa insolita strategia per far radicare i cloni di Cannabis funziona bene con le piante all’aperto in estate e, se applicata correttamente, consente al coltivatore di ottenere cloni radicati estremamente legnosi di 25-38 cm circa.

5 errori da evitare nella clonazione

1. Assicuratevi sempre di utilizzare stru-

mentazione pulita, verificando che il bisturi o le forbici siano affilati e sterili. Le lame smussate non consentono di effettuare il taglio pulito e preciso che desiderate e con un bisturi nuovo, non vale la pena utilizzare lame vecchie e sporche.

2. È estremamente importante utilizzare acqua fresca quando si prelevano i cloni. È bene utilizzare acqua in bottiglia oppure a osmosi inversa, se ritenete che la vostra acqua di rubinetto non sia l’ideale. Evitate di utilizzare acqua stagnante o contenente soluzioni nutritive.

3. Non esponete le talee a un’illuminazione diretta e intensa, poiché questo creerebbe nelle stesse un eccessivo fabbisogno, con il risultato che le piante diventerebbero fragili e poco sane. Utilizzate un foglio di pluriball o un altro tipo di copertura per creare ombra.

4. È meglio prelevare talee fresche che possano essere piegate e che abbiano una maggiore curvatura. Anche i cloni più legnosi riescono a radicare, ma possono rivelarsi molto più lenti e richiedono esperienza. Le talee erbacee sono le migliori da lavorare, soprattutto se state effettuando la vostra prima clonazione.

5. Una temperatura bassa all’interno della stanza di coltivazione o del propagatore impedisce ai cloni di radicare. Evitate che la stanza scenda al di sotto dei 16 gradi e, se possibile, utilizzate un tappetino termico per rettili per mantenere la temperatura costante durante i 14 giorni.

Conclusione

All’inizio la clonazione può rivelarsi complicata, ma una volta che l’avrete messa a punto, non tornerete più indietro! Buona fortuna con la radicazione dei vostri cloni e con il vostro viaggio di scoperta di ciò che funziona meglio per voi.

42 COLTIVA CON STONEY TARK di Stoney Tark
L’utilizzo di bicchieri di plastica con una piccola fessura funziona bene. Questo clone ha radicato nel cocco nel giro di 10 giorni.

SOFT SECRETS MEDIA

COSA C'È DI BUONO

PER RIEMPIRE IL

TEMPO E LA TESTA

LEGGI

CANNABIS: CREDEVO

FOSSE DROGA - FLAVIO PASSI

Avevamo già parlato del libro di Flavio non appena era uscito - trovate la sua intervista del 13 luglio 2020 su softsecrets. com/it/ - ma vale decisamente la pena rispolverarlo. Già a partire dal sottotitolo, che racchiude in tre parole tutta l'assurdità di decenni di condanna e messa al bando della Cannabis, ci si rende conto che questo è un piccolo libro necessario. Piccolo nelle dimensioni - 152 pagine che si leggono con facilità - ma non negli intenti: necessario perché affronta lucidamente tutti i pregiudizi morali e ideologici che ostacolano la coltivazione, la diffusione e l'uso della canapa, smontandoli a uno a uno con una narrazione che mescola abilmente la cronaca delle esperienze personali dell'autore con i fatti storici e scientifici. Ma questo testo non è certo la confessione di un ex proibizionista. Si tratta di un libro di stampo decisamente divulgativo, corredato da studi approfonditi e da una serie di dati

per quello che è: una pianta officinale buona, utile e ingiustamente demonizzata.

Pubblicato da Edizioni Effetto, lo trovate nelle migliori librerie on e offline

ASCOLTA 420LAND

GUARDA COME TI SPACCIO LA FAMIGLIAWE'RE THE MILLERS

statistici inoppugnabili e verificabili - perché, come cita testualmente: "La Cannabis non va né osannata né demonizzata, va studiata e rispettata". Con la sua prosa agile, senza fronzoli, ma sempre appassionata, Flavio Passi mette a nudo tutta l'ipocrisia e gli errori di valutazione sociali e politici che ancora oggi rendono molto complicato il libero uso della cannabis a scopi ricreativi e terapeutici, lasciando che il suo commercio clandestino continui a foraggiare il mercato dello spaccio e tutta la rete criminale che ci gira intorno. E soprattutto ce la presenta semplicemente

Sono capitata su "420Land" quasi per caso e devo ammettere che ho davvero faticato a trovare informazioni sugli autori di questa miniserie composta da 4 puntate. Il podcast l'ho trovato su Audible ma non si tratta certo della classica serie standardizzata che solitamente si trova sulla piattaforma di ascolto di Amazon… Pubblicata da Andrea "Il Baffo" Lisi - apparentemente già autore di un libro sulla scrittura d'impatto - "420Land" si snoda in 4 episodi di diversa lunghezza, che vanno da 30 minuti a un'ora, e in cui si discute di cannabis legale, NFT e metaverso. A chiacchierare con gli autori (Mattia Fiorentini, Paolo Eralti e, appunto, Andrea Lisi) star del mondo cannabico come l'avvocato Carlo Alberto Zaina ed esperti di blockchain come Angela Finatti. Più che un podcast vero e proprio, "420Land" pare essere un utile corollario per il marketing di 4.20Land Metaverse, l'azienda di servizi pubblicitari dei tre autori che si autodefinisce "The first cannabis web3.0 ecosystem" ed include un videogioco, un social network e un marketplace online. Un metaverso che offre opportunità sia ai giocatori - che potranno spendere i gettoni guadagnati giocando - sia alle società di cannabis, attualmente tagliate fuori dai sistemi bancari e di pagamento tradizionali.

"420Land" rimane comunque un prodotto ben fatto e zeppo di spunti interessanti per quanti si sono appassionati alle cryptovalute e alle loro possibili applicazioni nel cannabusiness.

Lo trovate su Audible, Spotify, Spreaker, iHeartRadio, Deezer e altre piattaforme.

Quando David, piccolo spacciatore di lunga data, viene derubato dei suoi soldi e della sua erba, il suo fornitore Brad gli presenta una proposta apparentemente semplice per rimediare: recarsi in Messico e contrabbandare un piccolo carico di marijuana attraverso il confine degli Stati Uniti.

Pensando che le famiglie in vacanza non susciteranno alcun sospetto da parte delle autorità, David riunisce Rose (Jennifer Aniston), una spogliarellista bisognosa di soldi, Kenny, un ragazzino solitario e trascurato, e l'adolescente in fuga Casey per rappresentare la sua "famiglia Miller". Ma quando David scopre che Brad ha mentito sulla quantità e sulla provenienza dell'erba,

adattamento dei protagonisti alla nozione di famiglia e il cambiamento finale del "patriarca" sono tutt'altro che imprevedibili. Ma i dialoghi sboccati e le situazioni sconvenienti inserite a intervalli quasi ininterrotti rendono le quasi 2 ore di film raramente noiose.

Le gag raggiungono il loro apice quando sono piene di allusioni senza cadere nella volgarità e la scanzonata presa in giro di droghe, relazioni e gioventù moderna suscita risate nonostante l’oggettiva serietà della situazione di disagio di ciascuno dei 4 protagonisti. Con una Jennifer Aniston in formissima - sotto tutti gli aspetti! - questa commedia di ormai 10 anni fa è una piccola perla da riscoprire se avete voglia di farvi due risate senza rinunciare al momento di tenerezza.

i Miller si ritrovano in fuga sia dalle autorità che dal folle signore della droga Pablo Chacon, e sono costretti a lavorare insieme come una vera famiglia per sopravvivere. In "Come ti spaccio la famiglia", il graduale

Piccola curiosità: negli USA il film è stato vietato ai minori di 17 anni non accompagnati (Rating R), per contenuti sessuali, linguaggio scurrile e presenza di droga. In Italia invece ottiene stranamente il visto T, ovvero adatto per tutte le età.

Disponibile sulle piattaforme di streaming online

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MEDIA
di Giovanna Dark

L’industria legale statunitense:

Le sfide del 2022 e le novità in arrivo nel 2023

Il 2022 è stato una montagna russa per l’industria legale della cannabis negli Stati Uniti. Mentre i nuovi mercati hanno registrato una crescita sana, molti mercati maturi hanno visto un calo delle vendite e le aziende del settore sono incorse in problemi finanziari.

Sul fronte normativo, altri tre Stati hanno legalizzato l’uso della cannabis per gli adulti e in molti altri è iniziata la vendita a scopo ricreativo. A livello federale, l’amministrazione Biden ha fatto passi in avanti verso la riforma.

Dopo l’impennata durante il periodo iniziale del COVID, nel 2022 l’industria legale ha subito un rallentamento. Le aziende del settore hanno dovuto affrontare sfide normative ed economiche e un calo della domanda che ha alimentato problemi legati a un’eccedenza nell’offerta, facendo scendere i prezzi all’ingrosso e al dettaglio.

In California, i prezzi all’ingrosso hanno avuto un crollo che ha raggiunto il 95% dal 2016 in avanti. Analogamente, in Massachusetts, il prezzo dell’oncia al dettaglio è sceso passando da circa 400 dollari a meno di 250 dollari negli ultimi due anni. È probabile, purtroppo, che i rivenditori legali si vedranno costretti a lottare con questo problema nel 2023, aggravato dall’imposizione fiscale elevata, dalle normative e dalla concorrenza del mercato illegale.

Riforma federale

La legalizzazione federale resta improbabile per il 2023; tuttavia, l’impegno profuso per la riforma nel 2022 è stato impressionante. A ottobre, il Presidente Biden ha graziato i reati federali di semplice possesso. Il Presidente ha anche chiesto di rivedere la classificazione della cannabis come droga di Schedule I nella normativa federale. La riprogrammazione a Schedule II aiuterebbe non poco l’industria medica, consentendo la coltivazione di cannabis per uso medico in uno Stato e la vendita in un altro.

Sebbene questo abbia segnato il cambiamento più importante nella politica federale sulla cannabis dai tempi del Controlled Substances Act (CSA) del 1970, i suoi effetti non sono immediati.

È infatti improbabile che la revisione amministrativa dello status della cannabis ai sensi della legge federale venga portata a termine nel 2023.

A dicembre, il Congresso ha approvato il Medical Marijuana and Cannabidiol Research Expansion Act (MMCREA), la prima riforma autonoma sulla cannabis. Questa legge spiana la strada alla ricerca sugli utilizzi terapeutici della cannabis, eliminando le restrizioni federali alla ricerca e alla coltivazione di cannabis per la ricerca.

Si prevede che nel 2023 verranno reintrodotte diverse proposte di legge federali sulla legalizzazione. Fra queste il Marijuana Opportunity and Reinvestment (MORE) Act alla Camera e il Cannabis Administration and Opportunity Act (CAOA) al Senato. Entrambe le proposte di legge sono state introdotte in precedenza e sono volte a porre fine al proibizionismo federale.

Il “Banking Act” o Secure and Fair Enforcement (SAFE) Act sarà probabilmente reintrodotto nel 2023, per tutelare gli istituti finanziari che operano con le aziende di cannabis legali. La legge è passata sette volte alla Camera ma non al Senato.

Lo States Reform Act (SRA) è un probabile candidato alla reintroduzione. Questa legge liberalizzerebbe la cannabis a livello federale e rimanderebbe ai poteri degli Stati la proibizione e la regolamentazione commerciale.

Orientamenti dell’FDA sul CBD

Nonostante le ripetute richieste di regolamentazione, l’FDA non ha ancora affrontato in modo approfondito le norme relative al CBD, lasciando produttori e distributori senza molti elementi su cui basarsi. Tuttavia, è probabile che nel 2023 la situazione possa cambiare.

All’inizio del 2022 l’FDA ha inviato lettere di notifica alle aziende che vendono prodotti contenenti Delta-8 THC.

Questo cannabinoide derivato dalla canapa, simile al Delta-9 THC, viene venduto in alcuni Stati sul mercato non regolamentato.

Per quanto riguarda il CBD, l’FDA si è in genere concentrata sulle aziende che producono prodotti contenenti CBD e che fanno dichiarazioni non comprovate sulla salute. Ma i recenti cambiamenti nell’approccio dell’agenzia alla regolamentazione dei prodotti a base di CBD e di altri cannabinoidi suggeriscono quanto potrebbe essere in serbo per il 2023 e oltre.

A settembre, l’FDA ha assunto un esperto di politiche sulla cannabis. Molti ritengono che questa mossa indichi la volontà dell’agenzia di sviluppare finalmente un quadro normativo per i prodotti derivati dalla cannabis, ivi incluso il CBD. L’FDA ha annunciato che rivelerà i suoi piani nei prossimi mesi, tenete quindi d’occhio questa rubrica.

Riforma a livello statale

Nel 2022 sono state promulgate più di 40 leggi di riforma relative alla cannabis. Rhode Island, Missouri e Maryland hanno emanato leggi che legalizzano e regolamentano il mercato. Inoltre, il Mississippi ha approvato una legge che legalizza la cannabis per uso medico.

Nel 2022 sono iniziate inoltre le vendite di cannabis a scopo ricreativo in New Jersey, Rhode Island e New York. Anche in Connecticut è stata di recente avviata la vendita al dettaglio.

I mercati al dettaglio del Maryland e del Missouri dovrebbero aggiungersi a questo elenco nel 2023. Attualmente, 39 Stati hanno legalizzato in qualche modo la cannabis e 21 Stati (più il District of Columbia) ne consentono l’uso ricreativo agli adulti.

Il Minnesota e la Pennsylvania hanno di recente eletto dei governatori favorevoli alla cannabis, aumentando le probabilità di legalizzazione nel 2023. Inoltre, l’Oklahoma avrà la possibilità di legalizzare la cannabis per uso ricreativo a marzo. Anche l’Ohio sta valutando una proposta di legge per la legalizzazione della cannabis per uso ricreativo.

Nelle prime settimane del 2023 diversi altri Stati hanno presentato proposte di legge volte a liberalizzare le normative sulla cannabis, tra cui Indiana e Kentucky. Tuttavia, l’introduzione di programmi di cannabis legale a livello statale può essere complicata e richiedere molto tempo. Lo Stato di New York, per esempio, ci ha messo quasi due anni a lanciare il programma per l’uso da parte degli adulti. Fino a questo momento, solo 36 rivenditori nello Stato di New York hanno ottenuto licenze provvisorie.

Anche se è inevitabile che questa giovane industria incontri difficoltà lungo il suo percorso, è incoraggiante vedere come la riforma stia viaggiando a passo spedito nel 2023!

44 NOTIZIE DAL SETTORE
di Rich Hamilton

QUANDO IL PAZIENTE DIVENTA ESPERTO DI CANNABIS: LA STORIA DI GIOVANNI

Giovanni ha 44 anni e vive a Viareggio. Nel dicembre 1994, a sedici anni, la sua vita cambia radicalmente perché insieme a quattro amici finisce giù da una scarpata rompendosi due vertebre cervicali. Giovanni finisce in ospedale per uscirne sei mesi dopo in sedia a rotelle. Questa è la storia di un ragazzo che ha scelto di diventare protagonista nella ricerca della propria salute.

SSIT: Con quali medicine sei stato curato e con quali effetti collaterali? Ero un ragazzino impaurito e privo di conoscenza ed ho provato tutto quanto mi è stato proposto. Prendevo dodici, quindici pastiglie al giorno e devo dire che la maggioranza dei farmaci erano inefficaci. Quando c’era un effetto positivo questo era seguito da una serie di effetti collaterali gravissimi. I rilassanti muscolari, ad esempio, mi davano nausea, giramenti di testa, il letto mi sembrava il Titanic e vomitavo la bile. Per la vescica, invece, avevano scelto una pasticca che mi avrebbe reso sterile. La pasticca del sonno, poi, mi dava gastrite e voltastomaco.

SSIT: Quando hai scoperto che la cannabis aveva un ruolo positivo nel tuo caso?

Sapevo che la cannabis fosse un rilassante, sapevo che agisse sui dolori e sulla spasticità e sulle funzioni gastro-intestinali, mi faceva venire fame e voglia di dormire con conseguenze positive nel mio percorso, visto che il semplice riposo era qualcosa di difficile, avendo impiantati nel collo due ferri in titanio, che tutt’ora ho e che causano dolore e fastidio. Mi ero prefisso di continuare ad utilizzare cannabis come facevo dall’età di 14 anni. Per fortuna due operatrici dell’ospedale mi portarono

un pezzettino di hashish e, nonostante avessi i polmoni interessati da una lesione provocata dall’incidente, decisi di provare. Immediatamente, al secondo tiro, la tensione dal collo ai talloni, come i fili del burattinaio che ti controllano, si allentò magicamente. Fino a quel momento per fare pipì avevo bisogno di essere intubato, mentre così ho avuto immediatamente lo stimolo naturale. Ho cominciato a ridere e mi sono guardato allo specchio cosa che non avevo ancora fatto da quando ero ricoverato. Era il 1995. Da quel giorno cominciai a rifiutare gran parte dei farmaci prescritti, nel giro di un anno dalla dimissione avevo smesso di prenderli tutti. Attualmente mi curo solo con la cannabis, omeopatia e buona alimentazione.

SSIT: Come accedi alla cannabis terapeutica?

Dopo milioni di peripezie oggi ho una prescrizione del mio neurologo sotto forma di 3 grammi al giorno d’infiorescenze importate dall’Olanda. La Regione Toscana mutua la totalità del medicamento.

SSIT: Hai mai avuto problemi con la legge per la produzione di cannabis?

La prima volta, in vacanza, la polizia mi sequestrò 30-40 grammi di fumo. Nel 2007, mio padre chiamò la polizia e mi trovarono con 17 autofiorenti, ma era la prima volta e non ci fu seguito. L’ultima volta è stato perché il farmaco non era reperibile ed avevo scelto di coltivarlo di persona. Il risultato è stato che all’alba, una decina di carabinieri, senza uno straccio di mandato e basandosi su informazioni confidenziali, m’hanno fatto irruzione a casa e mi hanno trattato come uno spacciatore. Nessuno aveva mai pensato che con una sedia a rotelle la cannabis fosse necessaria alla mia salute e pertanto ero già in possesso degli incartamenti, il piano terapeutico firmato dal primario neurologo, che certificavano la mia necessità. Al contrario, secondo loro, quello che coltivavo era per vendere la mia stessa salute al prossimo!

SSIT: Quali sono le competenze botaniche che hai sviluppato? Certamente ho dovuto istruirmi e studiare tanto per curarmi al meglio producendo un farmaco sterile ed esente da qualsiasi sostanza chimica, agenti patogeni e

potenziali muffe. Ho imparato a coltivare, ibridare, estrarre e trasformare il prodotto in varie forme per assunzioni di varia modalità che si addicano ad ogni contesto e necessità terapeutica.

Nel corso del tempo ho capito che l’effetto marcato di base che contraddistingue le varie genetiche di cannabis discende dal THC, che svolge ruolo antinfiammatorio, emolliente e rilassante. Cambiando genetica cambiano gli effetti secondari. In alcuni ceppi di cannabis indica si manifesta maggiormente l’effetto antidolorifico ed in altri quello che concilia il sonno. In alcune genetiche Sative e ibride l’effetto stimola l’appetito e la sana digestione.

Circa tredici anni orsono, dopo aver eseguito molteplici estrazioni e trasformazioni della materia vegetale, sono arrivato a creare un prodotto edible [Ndr. da ingerire]

molto funzionale. Estratto a freddo e, grazie al micro dosaggio, di gran lunga superiore a quello che avevo fatto sino a quel momento. Gli effetti collaterali sedativi e psicotropici erano assenti, solo la qualità medica era valorizzata per constrastrare la mia forte spasticità.

Inoltre ha risultati molto positivi nel placare l’ansia, mi aiuta nella minzione e nello svolgimento delle funzioni gastro-intestinali, non induce il sonno, ma lo concilia una volta raggiunto naturalmente grazie ad uno stile di vita sano e dinamico. Grazie a questo estratto il mio sonno non è intermittente, come spesso accade per colpa della vita frenetica che viviamo, quindi al risveglio sono riposato e mi sento capace si affrontare una nuova giornata con energia e lucidità mentale.

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MEDICAL CANNABIS
di Fabrizio Dentini

COLOFON

Soft Secrets Italia è pubblicato da: Discover Publisher BV

Galvaniweg 11, 5482 TN Schijndel, Paesi Bassi

Tel: 0031 - 73 54 98 112

e-mail: info@softsecrets.nl

Sito internet: www.softsecrets.com

Editore: Cliff Cremer

Collaboratori: Jorge Cervantes, Giovanna Dark, Fabrizo Dentini, Sudestfam, Stoney Tark, Rich Hamilton, Mr. Jose, G.B.I., Tricoma Team, Jaypp e tanti altri.

Traduzioni: Valefizz

Indirizzo redazione:

Soft Secrets Italia

E-mail: readers@softsecrets.nl

Pubblicità: Fabrizio

E-mail: fabrizio@softsecrets.nl

Tel: 0039 - 36 65 44 66 94

La voce dell’editore:

Soft Secrets è una rivista bimestrale gratuita pubblicata nei Paesi Bassi (con il nome di Highlife), Germania, Francia, Italia, Spagna, Regno Unito, Polonia, Repubblica Ceca e Cile.

A livello mondiale è in corso un processo di relativa liberalizzazione dell'uso della cannabis, che sia per scopi medici o ricreativi. Diversi Paesi hanno legalizzato la cannabis per separare le droghe leggere da quelle pesanti, come dimostrato in Olanda. Altri Paesi hanno legalizzato l'uso della cannabis per uso medico, ivi incluso il diritto di coltivare piante di cannabis per uso personale.

L'editore si propone di mettere in luce il processo di normalizzazione dell'uso della cannabis. Questo presuppone che l'editore non sia necessariamente d'accordo su tutto ciò che figura negli articoli e nelle pubblicità che appaiono sulla rivista. L'editore si discosta quindi in modo esplicito da dichiarazioni o immagini pubblicate che potrebbero dare adito a pensare che siano stati approvati l'uso e/o la produzione di cannabis.

Nulla della presente pubblicazione potrà essere copiato o riprodotto in qualsiasi formato senza previa autorizzazione dell'editore e di altri titolari del copyright. L'editore non assume alcuna responsabilità in merito al contenuto e/o al punto di vista degli annunci pubblicitari.

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L'editore ha cercato di contattare tutti i titolari del copyright di fotografie e/o immagini. Coloro che ritengono ancora di avere diritto ai suddetti diritti sono pregati di contattare l'editore.

Il prossimo imperdibile numero esce il 2 Giugno 2023

INDICE PUBBLICITÀ

Nome Pagina

46
Advanced Hydroponics of Holland 2 Advanced Nutrients 1 Advanced Seeds 17 Alkimia 38/39 Amicanapa Growshop 42 Atami 46 Barney's Souvenirs 1 Barney's Souvenirs 5 Bear Bush 33 Bear Bush 38/39 Bear Bush 38/39 Canapo Growshop 38/39 Canna 21 Cervantes 26 Chacruna 38/39 City Jungle 27 Deep Roots 38/39 Domani Smetto 38/39 Dr. Underground 23 Dutch Passion 9 Dutch Trimming Company 29 Fior di Canapa 41 Garden HighPro 3 Garden HighPro 15 Garden HighPro 47 Giantec 35 Gillyweed Growshop 38/39 Greenhouse Feeding 33 Growerline 38/39 Growlab 38/39 Growshop Do.Is 38/39 Happy Green Products 41 Happy Life 15 Hemporium 38/39 Hydrorobic 11 Idroponica 1 Indica Sativa 24/25 Indoorline 37 Legalized 38/39 Linea Herba 1 Marghine Grow 15 Medical Seeds 37 Mico Hemp 1 Near Dark 37 New Energy 38/39 Orange Bud 38/39 Paradise Seeds 1 Paradise Seeds 19 Pax Labs 35 Planta Sikula 1/10 38/39 RQS 31 Seedstockers 1 Sensi Break 33 Silent Seeds 35 Sweet Seeds 1 Sweet Seeds 48 Wilma Small
8 - 11L Wilma Small Wide 10 - 6.5l Wilma XXL 8 - 18L Wilma Mini 8 - 1.65L Wilma XXL16 - 11L Wilma Large 4 - 18L Wilma XXL 5 - 25L Wilma XL 4 - 25L SINCE 2004 the Most Wanted eht tsoM detnaW BY @atami.international Soft Secrets_IT_0123_Wilma grow systems + products_111,5x333mm.indd 1 13-01-2023 11:46
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