SABATO 21 MARZO 2020
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ANNO 145 - N. 69
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FONDATO NEL 1876
La lettera a Mattarella
Un aiuto contro il Coronavirus
«Vi siamo vicini Ecco l’aiuto tedesco»
Il codice iban per le donazioni è
di Frank-Walter Steinmeier a pagina 8
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Il giorno con il maggior numero di vittime: 627. Verso il sì all’ospedale della Fiera. L’esperto: aumentare i tamponi
Piùmorti,scontrosuidivieti
UN MESE D PO ERRORI E COSE BUONE
Una promessa Il governo chiude solo i parchi. Regioni e sindaci all’attacco: è poco, agiamo noi Non ci sarà alcun oblio Seicentoventisette morti: la di Mario Monti
S
ul Corriere del 13 marzo avevo avanzato l’idea di Buoni per la Salute Pubblica. Titoli a lungo termine (o al limite irredimibili) emessi dallo Stato italiano a tasso di interesse fisso, dovrebbero raccogliere, in Italia e all’estero, risparmio privato e fondi istituzionali per finanziare il potenziamento del sistema sanitario nazionale. Un sistema che uscirà dall’attuale crisi esausto, ma riconosciuto da tutti come una ricchezza del nostro Paese, nei suoi centri di eccellenza così come nel valore professionale e civile che ha ovunque dimostrato. Il presidente del Consiglio Conte ha proposto che titoli simili vengano emessi (anche, immagino) a livello europeo, da parte del Meccanismo europeo di stabilità (Mes), per integrare l’intervento, prima esitante e poi massiccio, avviato dalla Bce per aiutare gli Stati dell’eurozona a fronteggiare le conseguenze finanziarie di questa terribile crisi sanitaria. Dovrebbe trattarsi di eurobond, nella fattispecie di «coronavirus bond», dato il loro scopo immediato. Guido Tabellini, sul Foglio di ieri, ha suggerito che questi eurobond dovrebbero essere irredimibili, avere un tasso molto basso ed essere acquistati dalla Bce.
di Massimo Gramellini
9 771120 498008
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alle pagine 26 e 27
IL VESCOVO DI BERGAMO
«Figli e medici, benedite i morenti»
da pagina 2 a pagina 27
di Aldo Cazzullo
a pagina 23
IL COMMENTO
LA RICOSTRUZIONE
Perché servono regole chiare e severe
I complotti? La scienza li ha smontati
di Fiorenza Sarzanini
di Edoardo Boncinelli
I
l coronavirus è un nemico che adesso ci appare invincibile. Ogni giorno attacca migliaia di persone, soltanto in Italia ne uccide 500, ieri anche di più. Ci sta privando degli affetti e della vicinanza con le persone care. Ci angoscia, ci spaventa. E invece possiamo batterlo.
continua a pagina 2
a pagina 27
IL PRIMARIO DI BERGAMO
Militari in piazza del Duomo a Milano. I soldati saranno impiegati nel controllo perché vengano rispettati i divieti
L’INTERVISTA URSULA VON DER LEYEN, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE UE
«Il Patto di stabilità è sospeso Italia, esempio meraviglioso» ●
di Francesca Basso e Barbara Stefanelli
SETTEGIORNI
L’
di Francesco Verderami
L’unità nazionale per la fase più dura
L’
unità nazionale tra le forze politiche va salvaguardata ora che inizia la fase più delicata della crisi.
continua a pagina 18
continua a pagina 32
IL CAFFÈ
di Paolo Giordano
cifra più alta da quando è scoppiata l’emergenza coronavirus. Sui divieti Regioni e Comuni all’attacco: servono altre restrizioni. Il governo decide di chiudere solo i parchi. Via libera all’ospedale all’interno della Fiera di Milano. «Ora bisogna fare più tamponi» la richiesta di un esperto.
ANSA/ANDREA FASANI
EUROBOND: ORA SI PUÒ
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Italia sta pagando il prezzo più alto all’emergenza coronavirus. Ma l’Europa manda un segnale. «Il Patto di stabilità è sospeso» dice al Corriere la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. «Io non permetterò mai che gli egoismi prevalgano. Amici italiani, siete un esempio meraviglioso». a pagina 9
Il Sottosopra
opo un mese di pandemia ci si sente come davanti a certe carte geografiche australiane con il mondo alla rovescia: la Patagonia sopra il Canada e Stoccolma sotto Nairobi. Il buon senso ha cambiato senso. O non è forse vero che il presidente dei medici sportivi ha detto che andare a correre fa male alla salute? Si assiste alla mutazione genetica di parole che davamo per scontate. «Furbetto» era colui che timbrava il cartellino e poi non andava a lavorare. Adesso è chi si ostina ad andarci persino senza timbrare. I pregiudizi sono finiti a gambe all’aria e, mezzo secolo dopo, tocca agli italiani del Sud accogliere con diffidenza gli asintomatici del Nord. Spunteranno i cartelli: «Non si affitta ai settentrionali». Le Ong hanno sospeso i soccorsi in ma-
re, ma nessuno se n’è compiaciuto o rammaricato: anche l’indignazione deve rispettare le distanze. Sono crollati i furti e l’inquinamento, e in così poco tempo non ci sarebbe riuscito nemmeno un governo presieduto da Davigo e Greta Thunberg. Eppure, dopo averne parlato con gente insospettabile, mi sento di azzardare che il cambiamento meno visibile ma più profondo riguarda il legame emotivo con gli americani. Da sempre invocati o contestati, comunque riconosciuti nel ruolo rassicurante di padri a cui ricorrere di fronte all’emergenza. Ma adesso che pensano solo ai virus loro, finiremo per farci adottare dai cinesi. Gli unici che, in attesa di darci (e prenderci) una mano, almeno ci hanno dato una mascherina. © RIPRODUZIONE RISERVATA
● GIANNELLI
«Quel giorno le nostre vite sono cambiate» di Marco Imarisio
a pagina 20
NELLA ZONA ROSSA
«A Codogno torniamo a sperare» di Giusi Fasano
a pagina 21
I DATI DELLA LOMBARDIA
Così sale la curva di Milano
di Cesare Giuzzi e Simona Ravizza
alle pagine 24 e 25