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28 gennaio 2018 Fiorentina - Hellas Verona

La Fiorentina deve ricominciare subito a vincere per non piombare nel grigiore

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Editoriale

Salviamo il salvabile la Coppa Italia, unica gara in cui ha trovato la rete dopo 88 secondi. E a Genova gli errori fatti sono occa ricominciare tutto da capo. E subito. Per stati giganteschi. Pezzella, uno che fin qui aveevitare di planare nel grigiore di un giva sempre salvato e mai concesso vanrone di ritorno a cui non poter taggi agli avversari, deve ritrovare il chiedere davvero nulla. Certo, la suo equilibrio, mentre Eysseric deve corsa sulla Samp per l’ultiriuscire a dare finalmente una svolta mo treno per l’Europa si alla stagione, mettendo in angolo fa complicatissima, quell’incredibile precisione con cui specie alla luce del alterna una prestazione impordoppio vantaggio tante ad una da dimentidei doriani negli care. Era già successo col scontri diretti, ma Torino, subentrato per oltre già all’andata questa 70 minuti a Thereau inforpiccola e fragile Fiorentunato, tanto da convintina ha dimostrato di saper cere Pioli a dargli una rovesciare previsioni e prospettimaglia da titolare la gara ve. Alla seconda giornata eravamo uldopo (Crotone), steccatimi in classifica a zero punti: un solo gol ta in pieno. Il cliché si è segnato e cinque reti al passivo. A piccoli ripetuto a Genova, dopo passi, la squadra di Pioli ha dimostrato l’assist al bacio per Simedi poter comunque costruire un percorone con l’Inter. La nota so importante. Essendo dovuti passare positiva è stata rappresendalla rifondazione generale, c’è da soptata da Saponara: il primo portare adesso l’assestamento. Ma se assist della stagione l’ha questo deve essere l’anno delle fondafatto a Genova, dove aveva menta gettate, dello studio per capire trovato l’ultimo nell’aprile del chi davvero merita di restare a lungo in 2017. viola, allora c’è anche da tirare le fila.

Ora c’è l’Hellas, squadra che naviga nelle Babacar, al di là del mercato, della vozone bassissime della classifica e che domelontà presunta dei propri agenti di nica scorsa ha visto la tifoseria (gemellata coi voler aspettare il 2019 per perviola) contestare pesantemente propriemettergli lo svincolo a paratà e allenatore. C’è da tornare a vincere, metro zero, non può più provando a restare aggrappati almeno stare a guardare: fin all’orgoglio. Lasciando da parte la calqui è stato diabocolatrice e la classifica, mettendo lico sì, ma solo davanti a tutto il divertimento. E subentrando a provando a salvare il salvabile, per gara in corso, ecevitare almeno l’emorragia di tifosi cezion fatta per Simeone deve ritrovare la via della rete dallo stadio.

di ALESSANDRO RIALTI

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Direttore responsabile Mario Tenerani Caporedattore

Tutti i diritti riservati: vietata la riproduzione, Tommaso Borghini anche solo parziale, di contenuti e foto di questa pubblicazione Chiuso in redazione il 24/01/2018 alle ore 13

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Redazione redazione@brividosportivo.it Grafica e impaginazione Rossana De Nicola e Alexandra Barbieri grafica@brividosportivo.it

Stampa Baroni e Gori Foto Massimo Sestini Foto storiche archivio Paolo Melani

Chiesa, anche lui tra i peggiori a Genova

Hanno collaborato Alessandro Rialti, Lucia Petraroli, Giacomo Brunetti Francesca Bandinelli, Giacomo Cialdi, Ruben Lopes Pegna, Duccio Magnelli

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28 gennaio 2018 Fiorentina - Hellas Verona

Lente d’ingrandimento Assente per squalifica a Marassi, il francese vuole tornare a trascinare la Fiorentina al successo

Corsa e gol, quanto è mancato Veretout di FRANCESCA BANDINELLI

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dire che era stato immaginato sistemato sulla mediana, in coppia con Milan Badelj. Lo ha detto lo stesso Stefano Pioli alla vigilia della bruttissima gara contro la Sampdoria, la prima saltata da Jordan Veretout, un'assenza che ha pesato come un macigno.

Fermato dal giudice sportivo dopo 22 presenze tra campionato e Coppa Italia, il francese si è trasformato in pochi mesi in una delle colonne della squadra viola. E’ diventato uno dei punti fermi del centrocampo

Jordan Veretout

campo ceca sempre di dimostrarlo. Con Pioli il feea tre che ha dato compattezza alla Fiorentina, uno ling è stato immediato: le sedute video, per lui, sono di pochi a non avere un alter ego per caratteristiche una delle fonti di arricchimento più importanti, per in panchina. Sostanza e quantità abbinate a quella quanto non sia stato facile abituarsi alla tattica del qualità che lo hanno calcio italiano. Abituato all’istinto della Premier e trasformato in uno dei della Ligue 1, la prima metamorfosi è stata questa. cannonieri viola del reparto cenTalmente tanto apprezzata che anche il suo valotrale, tre reti re di mercato si è impennato: pagato sei milioni di in campionato euro all’Aston Villa, oggi vale più del doppio, almeno e due in Cop14 milioni. Sulle sue tracce si sono messi Valencia e pa, entrambe dal Lione, ma presto la Fiorentina eserciterà l’opzione dischetto. Il primo per il quinto anno di contratto e lo blinderà fino al centro, su punizione, lo 2022, chiudendo così le porte ai suoi corteggiatoha segnato esattamente un girone ri. Considerato una via di mezzo tra Beppe Iachini fa, al Bentegodi, contro l’Hellas Verona: e Stefan Schwarz, due colonne del calcio passato in solido nella sua posizione, lasciò di sasso riva all’Arno, un condensato di coraggio e precisioNicolas con un missile telecomandato ne, è anche per questo che ha conquistato con dalla distanza. Aveva segnato così facilità i suoi tifosi. Ha un obiettivo ben preciso già in Francia e pure in Inghilterra, adesso, contribuire a riportare quell’Europa ma in Italia qualcosa è cambiato. che tanto manca alla città, aspettando di Ha trovato il suo habitat naturale: compiere il salto più grande, quello verso spiccate qualità in fase difensiva e la Nazionale maggiore francese, lui che ha capacità di osare abbastanza per fatto tutta la trafila con le giovanili. spingersi anche in avanti, come Non per questo però è distratdimostrato con la Roma to: Veretout vive tutto come e pure col Sassuolo. uno stimolo. Ha inghiottito Pogba e Nainggolan il boccone amaro della sono i suoi punti di risqualifica, arrivata ferimento sul campo: per di più nella ha cercato di stuprima pardiare dal frantita cese, suo compagno di squadra dopo la nella Fransosta invernacia Under le, ed ora è pronto per 20 campione ricominciare a denti stretti la del mondo, ma sua fuga per la vittoria. Il motama ispirarsi al belga, to è sempre lo stesso, correre, per quanto completasudare e vincere: non vuole mente diverso sotto il propiù aspettare. Ha allenato il filo comportamentale. Nessun tatuaggio, Veretout è suo sinistro vellutato e ora non nemmeno un orecchino né tanto meno il centrocampista viola aspetta altro che ricominciare. pettinature strane. Ama la semplicità, più prolifico in zona gol Anche a segnare. prima parola italiana imparata, e pure sul

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28 gennaio 2018 Fiorentina - Hellas Verona

Rosa qualitativamente ristretta, così è difficile. Col Verona solo 3 punti

Appunti di viaggio

Pioli è senza alternative

La Fiorentina scesa in campo nella disastrosa trasferta di Genova di Mario Tenerani

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he brutta domenica per i tifosi viola, oltre 1000, andati a Genova e per tutti coloro rimasti a casa. Uno stop inatteso anche se era purtroppo da mettere in preventivo, vista la superiorità tecnica della Sampdoria rispetto alla Fiorentina. Certo è che Pioli ha dovuto fare a meno di tre titolari come Thereau, Veretout e Astori, mancanza rivelatasi poi decisiva. Togliere tre elementi così ad una formazione come la Fiorentina, equivale a farle un danno

Ecco, la sconfitta di Genova dovrà essere utile proprio per far capire alla dirigenza che senza una rosa più ampia, nel senso delle risorse, non si va da nessuna parte.

Ora, però, arriva il Verona. Squadra e tifoseria molto amate in riva all’Arno, ma la Fiorentina, amicizia a parte, deve ripartire.

Sarebbero graditi tre punti.

vero. Questo è il punto, la prima metà del campionato, ormai ampiamente superata, ci lascia in consegna una riflessione: Pioli ha delle alternative in panchina?

Pare proprio di no. Eysseric, Gil Dias, e per certi aspetti Babacar, per motivi diversi non sembrano dare affidamento. Da loro vorremmo tanto di più. E se per il senegalese c’è anche una componente psicologica, il suo rapporto con la società è esaurito e si vede, per gli altri due invece il ragionamento è di ordine tecnico: sono adatti al nostro campionato?

Stefano Pioli con Milan Badelj

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Parola all’esperto

L’ex gialloblù: “Il Verona ha poche chance, la squadra di Pioli è superiore e ha sete di rivincita”

Fanna: “Sfida impari con una viola arrabbiata” «Sì, prima di tutto è una persona seria e intelligente, il che non è così scontato. Pioli è stato bravo a normalizzare un ambiente che nei mesi prima di lui era in un grande stato di agitazione.

Anche nel momento in cui la situazione non era tranquillissima lui ha mantenuto la calma e continuato a lavorare. Adesso può raccogliere i frutti dell'impegno quotidiano».

L'Hellas Verona, invece, come sta?

«La partenza è stata difficilissima, poi la squadra si è un po' ripresa e adesso cerca di lottare per restare a galla. Diciamo che almeno adesso lascia aperta una porta per la permanenza in Serie A».

Il Verona campione d'Italia 1984-85 di Giacomo Cialdi

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ella ventiduesima giornata di Serie A al Franchi andrà in scena la sfida tra Fiorentina ed Hellas Verona. Da una parte i viola, con la voglia di rifarsi dal brutto scivolone di Genova contro la Samp e di riprendere la rincorsa verso un obiettivo che ad agosto sembrava utopia, dall'altra i gialloblù, bisognosi di punti per continuare a credere nella salvezza.

Il Brivido Sportivo per l'occasione ha intervistato in esclusiva Pietro Fanna, campione d'Italia con il Verona di Bagnoli nel 1984/85.

Fanna, che Fiorentina le sembra quella targata Stefano Pioli?

«Quando ho visto giocare i viola ho sempre visto una squadra con la voglia di fare possesso palla, di creare

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occasioni attraverso una manovra, un gruppo pieno di ottime individualità.

In estate c'è stata una semi-rivoluzione, sono partiti elementi importanti e sono arrivati giovani poco conosciuti ma che stanno dimostrando di poterci stare. Serviva un po' di tempo per vedere la Fiorentina di Pioli, le prima partite della stagione non era ancora una squadra nel vero senso del termine, ma fa parte del gioco quando decidi di cambiare molto. Mi sembra che lo scetticismo agostano si stia pian piano trasformando in applausi per dei ragazzi che in campo danno tutto. La sconfitta contro la Samp la ritengo un incidente di percorso con la formazione viola che era pure in emergenza».

Le piace Pioli come allenatore?

Quale crede sia il valore aggiunto dato dall'ex mister nerazzurro?

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Qual è il pericolo numero uno per i gigliati? «... Pazzini! Mi dispiace che l'ex viola giochi così poco perché è un centravanti vecchio stile, uno che la butta dentro spesso e volentieri e fa reparto da solo.

Se giocherà, credo sarà lui il maggior pericolo per la Pietro Fanna con la maglia del Verona Fiorentina».

Chi vede favorita per lo Scudetto?

«Il Tricolore, ormai, è una corsa a due tra Napoli e Juventus. I partenopei stanno facendo un grande campionato ma Sarri ha bisogno di recuperare gli infortunati e la brillantezza dei suoi uomini-chiave.

Penso che la sfida tra azzurri e bianconeri durerà fino al termine della stagione, ma vedo la Juve avvantaggiata: nonostante tutto ha qualcosa in più, soprattutto a livello di esperienza e mentalità».

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Che gara sarà al Franchi?

«Penso sarà una sfida impari, proibitiva per gli scaligeri se guardiamo i valori in campo. Il Verona dovrà essere bravo a sfruttare le occasioni qualora ci dovessero essere e dare il massimo, di più non può fare. Non sono queste le partite da vincere, bensì quelle contro le dirette concorrenti per la salvezza. La Fiorentina sarà arrabbiata e avrà una gran voglia di riscatto che credo farà la differenza».

Per quanto visto nel girone d'andata e nelle prime due gare del 2018, crede che Fiorentina ed Hellas Verona riusciranno a centrare i loro rispettivi obiettivi?

«Per i gialloblù è difficilissimo raggiungere la salvezza ma non impossibile: occorre tanta cattiveria agonistica e concentrazione per fare risultati su campi difficili. Ogni gara è una finale. I viola invece hanno tutte le carte in regola per conquistare il sesto/settimo posto ma non sarà affatto facile: ci sono tante squadre in lotta per quei posti e tutte sono motivate e attrezzate. I ragazzi di Pioli stanno facendo il loro campionato, se vogliono entrare in Europa dovranno essere costanti, mantenere qualità di gioco e voglia di arrivare ai risultati. Mi auguro che entrambe ce la facciano».

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28 gennaio 2018 Fiorentina - Hellas Verona

Destini incrociati Da Pirovano a Bruni, Di Gennaro e Sacchetti. Gli scambi tra Fiorentina e Verona che portarono il Tricolore

Quando ex fa rima con Scudetto

Pirovano Giovan Battista

di RUBEN LOPES PEGNA

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PIROVANO Il terzino-mediano (ma all'occorrenza anche stopper, il difensore centrale di oggi) la Fiorentina lo acquistò dal Verona nell'estate del 1963. A Firenze rimase per sette stagioni, fino al 1969/70, collezionando 151 gettoni di presenza in campionato e realizzando 11 reti. Nel 1967/68, dopo la cessione di Hamrin al Milan, Pirovano divenne il capitano dei viola.

Ma nella stagione successiva, quella dello scudetto, non giocando più titolare, la fascia passò a "Picchio" De Sisti.

Pirovano, comunque, in quell'annata favolosa disputò 7 partite e a 32 anni si laureò campione d'Italia. Aggiunse così un altro titolo in bacheca, dopo la Coppa Italia e la Mitropa Cup, conquistate nella stagione 1965/66.

rano belli gli anni in cui Fiorentina e Verona vincevano lo scudetto. I viola se lo sono aggiudicati per la seconda e ultima volta quasi mezzo secolo fa, nel 1969, i gialloblù nel 1985. A contribuire al trionfo viola ci fu un ex giocatore dell'Hellas, Giovan Battista Pirovano. Furono addirittura tre gli ex della Fiorentina che regalarono il sogno tricolore a Verona: Luciano Bruni, Antonio Di Gennaro e Luigi Sacchetti. E, poi, c'è la vicenda di Francesco Rosetta, diversa comunque da queste.

Luciano Bruni in maglia gialloblù

BRUNI E DI GENNARO I due centrocampisti, cresciuti nel vivaio della Fiorentina, furono protagonisti della memorabile impresa della squadra di Osvaldo Bagnoli che nella stagione 1984/85 conquistò un incredibile scudetto, perdendo soltanto due volte (ad Avellino e al Bentegodi con il Torino, che si classificò secondo staccato di 4 punti). Entrambi furono titolari inamovibili. In un campionato con 30 partite Di Gennaro (tra gli artefici anche della promozione in serie A dei veneti nel 1981/82) ne disputò addirittura 29, realizzando 4 reti.

Bruni, che con la Fiorentina aveva vinto il torneo di Viareggio del 1978, giocò 27 gare, segnando un gol.

Luigi Sacchetti in maglia viola

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Di Gennaro arrivò anche in Nazionale, disputando tra l'altro il campionato del mondo in Messico del 1986.

SACCHETTI Era una riserva di lusso, uno dei ricambi fissi dei centrocampisti titolari della squadra di Bagnoli.

Nella stagione dello scudetto gialloblù collezionò comunque 15 gettoni di presenza, siglando una rete. Sacchetti in maglia viola aveva vinto due tornei di Viareggio, nel 1978 (nella finale contro la Roma vinta dalla Fiorentina per 4-0 realizzò una rete) e nel 1979 da capitano.

FRANCESCO ROSETTA Il capitano della Fiorentina del primo scudetto (1955/56), dopo la conquista del tricolore, rimase un'altra stagione a Firenze ma concluse la sua carriera proprio nel Verona. Disputò 23 partite con la maglia gialloblù nel campionato 1957/58, il primo dei veneti in serie A, prima di lasciare il calcio.

Un'intervista di Sacchetti sul Brivido Sportivo

28 gennaio 2018 Fiorentina - Hellas Verona L’ex centrocampista: “La squadra di Pioli deve ritrovare quel carattere che aveva mostrato prima di Genova”

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Il doppio ex

Di Gennaro: “Viola, ci vuole personalità” finitivo, sono maturato come uomo, mi sono sposato ed è nato mio figlio.

Senza, naturalmente, dimenticare lo Scudetto”.

A patto che si riprenda subito dal ko di Marassi e che riprenda a giocare con personalità, come aveva fatto nelle partite precedenti”.

Adesso il presente. Fiorentina ed Europa League, binomio possibile?

L’Hellas Verona, invece, può salvarsi? “È lì, ci spera. D’altronde ci spera anche il Benevento. I gialloblù lottano.

Hanno perso Caceres, era molto importante. Negli anni, nonostante alcune buone stagioni in Serie A, la difesa è sempre stata il tallone d’Achille: poi Toni compensava.

Vedremo dal mercato, magari potenzieranno il reparto. C’è anche una difficoltà tra la tifoseria e la proprietà”.

Antonio Di Gennaro in maglia viola di Giacomo Brunetti

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iola dentro, gialloblù d’adozione: Antonio Di Gennaro si è suddiviso così, muovendo i primi passi nella Fiorentina per poi affermarsi in Veneto Di Genna ro con la - dove ha vinto lo Scudetto nel casacca de l Verona 1985 - diventando una bandiera dell’Hellas Verona. Un passato da calciatore, attualmente è un “Due mesi commentatore televisivo: stavolta, infa avevo dubbi, adesso, novece, sarà la nostra guida alla scoperta nostante la brutta sconfitta di della gara tra le sue due ex squadre.

Genova, se la può giocare. Pioli ci ha messo del suo, la squadra Di Gennaro, partiamo dai ricordi. è cresciuta anche sotto l’aspetto Firenze e Verona, due pagine della difensivo. Pezzella ha fatto un sua carriera. grave errore contro la Samp, ma “Sono cresciuto nella Fiorentina. Per nelle altre partite era stato semme, nato nel capoluogo toscano, giopre tra i migliori, dando stabilità e care con la maglia viola era un sogno. qualità alla difesa, anche il cambio Sono entrato a dieci anni e sono rimadi modulo ha influito. È una squadra sto fino a ventidue, esordendo contro con i suoi limiti, inferiore rispetto al la Juventus. In Veneto, invece, ho tropassato: può competere con Torino, vato la possibilità di stare a certi livelli: Sampdoria, Atalanta e Milan. l’Hellas mi ha instradato in modo de-

I’ Trippaio di Sant’Ambrogio

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In generale, l’attacco dei veneti ha un po’ deluso. E poi c’è Pazzini…

“Kean non può sostituirlo: è giovane, di prospettiva. Gli acquisti di Matos e Petkovic, non essendo attaccanti veri, non garantiscono gol. La squadra è migliorata nel gioco, ma potrebbe

Di Gennaro è stato secondo allenatore viola ai tempi di Terim

perdere anche Bessa. Cerci, purtroppo per lui, a parte con Ventura al Torino e al Pisa, non si è mai espresso, non è continuo e si infortuna molto. Serve la sua qualità. Bisognerà capire cosa arriverà dal mercato: è dura”.

A proposito di delusioni: Saponara?

“Un investimento importante, da nove milioni. Quest’anno, con il 4-23-1, poteva essere il suo anno: adesso, con il cambio di modulo, a meno che Pioli non si inventi qualcosa di diverso, diventa difficile vederlo inserire. Ha qualità, ha avuto infortuni e fino ad oggi gli è mancata personalità: Empoli è una cosa, Firenze è un’altra. Deve tirare fuori il carattere, ora o mai più”.

Cosa dobbiamo aspettarci dalla Fiorentina in questa seconda parte di stagione?

“Che riprenda la marcia verso l’obiettivo Europa League, un risultato impensabile fino a qualche tempo fa.

La squadra meritava la vittoria contro l’Inter e i pareggi contro Lazio e Napoli hanno evidenziato il miglioramento.

La sconfitta con la Samp ha però rimesso tutto in discussione. Vedremo anche cosa porterà il mercato. Simeone sta progredendo, se arriva a dodici o tredici reti ha fatto la sua annata”.

Arriviamo alla partita.

“La Fiorentina è favorita, lo dicono i numeri e lo spessore. L’Hellas Verona ha perso Caceres, poteva dare molto, segnò anche contro la Juventus: sapevano, però, che sarebbe andato alla Lazio. Mi aspetto una ‘Viola’ che fa la partita e i veneti che ripartono in contropiede, ma devono trovare una certa capacità di essere forti in attacco. A centrocampo i padroni di casa hanno qualcosa in più, mentre gli ospiti, in trasferta, hanno prodotto prove discrete”.

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Andata 20/08/2017

ATALANTA-ROMA

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Andata 24/09/2017

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Ritorno 18/02/2018

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Andata

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HELLAS VERONA-LAZIO INTER-GENOA JUVENTUS-TORINO ROMA-UDINESE SAMPDORIA-MILAN

05/11/2017

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Ritorno 08/04/2018

ATALANTA-SPAL

SASSUOLO-MILAN

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CHIEVO-NAPOLI FIORENTINA-ROMA GENOA-SAMPDORIA INTER-TORINO JUVENTUS-BENEVENTO

JUVENTUS-CAGLIARI LAZIO-SPAL

5-2 2-3 0-1 1-1

SAMPDORIA-BENEVENTO SASSUOLO-GENOA UDINESE-CHIEVO

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Ritorno 25/02/2018

ATALANTA-JUVENTUS BENEVENTO-INTER CHIEVO-FIORENTINA GENOA-BOLOGNA LAZIO-SASSUOLO MILAN-ROMA NAPOLI-CAGLIARI SPAL-CROTONE TORINO-HELLAS VERONA UDINESE-SAMPDORIA

13^ giornata

19/11/2017

LAZIO-UDINESE

CAGLIARI-HELLAS VERONA

INTER-FIORENTINA

Andata 1-2 0-1 2-3 2-0 2-1 2-1 3-2 1-1 1-1

BOLOGNA-CROTONE

CROTONE-MILAN HELLAS VERONA-NAPOLI

01/10/2017

SASSUOLO-BOLOGNA

FIORENTINA-ATALANTA

2-1 0-3 0-1 0-2 1-1 1-0

BOLOGNA-TORINO

Andata 2-2 1-2 2-1 0-1 6-1 0-2 3-0 1-1 2-2

CROTONE-BENEVENTO

Ritorno 06/01/2018

Ritorno 15/04/2018

BENEVENTO-SASSUOLO CROTONE-GENOA HELLAS VERONA-BOLOGNA INTER-ATALANTA NAPOLI-MILAN ROMA-LAZIO SAMPDORIA-JUVENTUS SPAL-FIORENTINA TORINO-CHIEVO UDINESE-CAGLIARI

2^ giornata

Andata 27/08/2017

0-1 1-2 0-0 1-2 2-4 2-1 3-1 1-3 3-2 3-0

Ritorno 21/01/2018

BENEVENTO-BOLOGNA

0-3 1-5 CROTONE-HELLAS VERONA 3-0 FIORENTINA-SAMPDORIA 1-3 GENOA-JUVENTUS 0-1 MILAN-CAGLIARI 2-1 NAPOLI-ATALANTA 1-0 ROMA-INTER 1-1 SPAL-UDINESE 1-1 1-1 TORINO-SASSUOLO CHIEVO-LAZIO

8^ giornata

Andata 15/10/2017

Ritorno 04/03/2018

3^ giornata

Andata 10/09/2017

ATALANTA-SASSUOLO 2-1 BENVENTO-TORINO 0-1 BOLOGNA-NAPOLI 0-3 CAGLIARI-CROTONE 1-0 0-5 HELLAS VERONA-FIORENTINA INTER-SPAL 2-0 3-0 JUVENTUS-CHIEVO 4-1 LAZIO-MILAN SAMPDORIA-ROMA 1-0 UDINESE-GENOA

9^ giornata

Andata 22/10/2017

2-1

BOLOGNA-SPAL

1-0

ATALANTA-BOLOGNA

2-3 2-2 2-1 1-0 3-2 1-2 0-1 3-1 0-0

CAGLIARI-GENOA

0-3 3-2 3-0 0-0 0-0 5-0 0-1 0-1 2-6

BENEVENTO-FIORENTINA

CROTONE-TORINO FIORENTINA-UDINESE HELLAS VERONA-BENEVENTO INTER-MILAN JUVENTUS-LAZIO ROMA-NAPOLI SAMPDORIA-ATALANTA

Andata

SASSUOLO-CHIEVO

14^ giornata

26/11/2017

Ritorno 18/04/2018

ATALANTA-BENEVENTO 1-0 BOLOGNA-SAMPDORIA 3-0 CAGLIARI-INTER 1-3 CHIEVO-SPAL 2-1 GENOA-ROMA 1-1 JUVENTUS-CROTONE 3-0 LAZIO-FIORENTINA 1-1 0-0 MILAN-TORINO 0-2 SASSUOLO-HELLAS VERONA 0-1 UDINESE-NAPOLI

CHIEVO-HELLAS VERONA LAZIO-CAGLIARI MILAN-GENOA NAPOLI-INTER SAMPDORIA-CROTONE SPAL-SASSUOLO TORINO-ROMA UDINESE-JUVENTUS

15^ giornata

Andata 03/12/2017

2-2 1-1 0-3 3-0 0-1 5-0 0-1 3-1 1-2 1-1

BENEVENTO-MILAN BOLOGNA-CAGLIARI CROTONE-UDINESE FIORENTINA-SASSUOLO HELLAS VERONA-GENOA INTER-CHIEVO NAPOLI-JUVENTUS ROMA-SPAL SAMPDORIA-LAZIO TORINO-ATALANTA

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Ritorno 22/04/2018

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Ritorno 11/03/2018

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ONORANZE FUNEBRI

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17/09/2017

Ritorno 04/02/2018

CHIEVO-ATALANTA 1-1 CROTONE-INTER 0-2 2-1 FIORENTINA-BOLOGNA GENOA-LAZIO 2-3 MILAN-UDINESE 2-1 NAPOLI-BENEVENTO 6-0 3-0 ROMA-HELLAS VERONA 1-3 SASSUOLO-JUVENTUS 0-2 SPAL-CAGLIARI 2-2

10^ giornata

25/10/2017

Ritorno 18/03/2018

3-0 ATALANTA-HELLAS VERONA BOLOGNA-LAZIO 1-2 CAGLIARI-BENEVENTO 2-1 CHIEVO-MILAN 1-4 FIORENTINA-TORINO 3-0 GENOA-NAPOLI 2-3 INTER-SAMPDORIA 3-2 JUVENTUS-SPAL 4-1 1-0 ROMA-CROTONE 0-1 SASSUOLO-UDINESE

16^ giornata

Andata 10/12/2017

2-2 0-0 1-2 0-0 1-3 2-1 0-0 2-1 2-2 2-0

Ritorno 29/04/2018

CAGLIARI-SAMPDORIA

20/09/2017

29/10/2017

BENEVENTO-LAZIO CROTONE-FIORENTINA

MILAN-BOLOGNA NAPOLI-FIORENTINA SASSUOLO-CROTONE

HELLAS VERONA-INTER MILAN-JUVENTUS NAPOLI-SASSUOLO ROMA-BOLOGNA SAMPDORIA-CHIEVO

P

g

partite totali v n p

CLASSIFICA Serie A

P

g

partite totali v n p

1

Napoli

54 21 17

3

1

11 Fiorentina 28 21

7

7

7

2

Juventus

53 21 17

2

2

12

8

3

10

3

Lazio

43 20 13

4

3

13

Chievo

22 21

5

7

9

4

Inter

43 21 12

7

2

14

Sassuolo

22 21

6

4

11

5

Roma

40 20 12

4

4

15

Genoa

21 21

5

6

10

6

Sampdoria

33 20 10

3

7

16

Cagliari

20 21

6

2

13 13

Bologna

27 21

7

Milan

31 21

9

4

8

17

Crotone

18 21

5

3

8

Atalanta

30 21

8

6

7

18

Spal

16 21

3

7

11

9

Udinese

29 20

9

2

9

19

Verona

13 21

3

4

14

10

Torino

29 21

6

11

4

20

Benevento

7

2

1

18

SPAL-GENOA TORINO-CAGLIARI UDINESE-ATALANTA

17^ giornata

Andata 17/12/2017

1-3

LAZIO-TORINO

Ritorno

2-1 1-2 0-2 3-1 1-0 4-1 1-0 2-1 2-1

UDINESE-BENEVENTO

JUVENTUS-INTER

CLASSIFICA Serie A

21

31/03/2018

1-5

SPAL-HELLAS VERONA

GENOA-ATALANTA

11^ giornata

Andata

3-3 1-2 0-3 1-0 0-0 3-0 1-3 1-0 0-1

CHIEVO-ROMA

Ritorno 11/02/2018

ATALANTA-CROTONE 5-1 BENEVENTO-ROMA 0-4 BOLOGNA-INTER 1-1 CAGLIARI-SASSUOLO 0-1 GENOA-CHIEVO 1-1 0-0 HELLAS VERONA-SAMPDORIA 1-0 JUVENTUS-FIORENTINA 1-4 LAZIO-NAPOLI 2-0 MILAN-SPAL 2-3 UDINESE-TORINO

TORINO-SAMPDORIA

Andata

5^ giornata

Andata

Classifica Marcatori

4^ giornata

Andata

Ritorno 06/05/2018

ATALANTA-LAZIO

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

NOME Immobile Icardi Quagliarella Dybala Mertens Dzeko Higuain Iago Falque Simeone Lasagna Luis Alberto Milinkovic Savic Perisic Ilicic Inglese

18^ giornata

Andata 23/12/2017

Ritorno 13/05/2018

CAGLIARI-FIORENTINA

SAMPDORIA-SASSUOLO

0-1 2-3 1-0 1-0 4-0 0-2 3-2 1-0 2-2

TORINO-NAPOLI

4-0

UDINESE-HELLAS VERONA

BENEVENTO-SPAL BOLOGNA-JUVENTUS CROTONE-CHIEVO FIORENTINA-GENOA HELLAS VERONA-MILAN INTER-UDINESE ROMA-CAGLIARI

CHIEVO-BOLOGNA GENOA-BENEVENTO JUVENTUS-ROMA LAZIO-CROTONE MILAN-ATALANTA NAPOLI-SAMPDORIA SASSUOLO-INTER SPAL-TORINO

SQUADRA Lazio Inter Sampdoria Juventus Napoli Roma Juventus Torino Fiorentina Udinese Lazio Lazio Inter Atalanta Chievo

Andata

RETI 20 18 15 14 11 9 9 8 7 7 7 7

7 7 7

RIGORI 6 4 4 1 3 0 1 0 0 0 0 0

0 1 1

19^ giornata

30/12/2017

Ritorno 20/05/2018

ATALANTA-CAGLIARI 1-2 BENEVENTO-CHIEVO 1-0 BOLOGNA-UDINESE 1-2 CROTONE-NAPOLI 0-1 FIORENTINA-MILAN 1-1 1-3 HELLAS VERONA-JUVENTUS 0-0 INTER-LAZIO 1-1 ROMA-SASSUOLO 2-0 SAMPDORIA-SPAL 0-0 TORINO-GENOA

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28 gennaio 2018 Fiorentina - Hellas Verona

13

Probabili formazioni

Assalto agli scaligeri FIORENTINA – VERONA

STADIO ARTEMIO FRANCHI, 28.01.2018, ORE 15 Gil Dias Veretout

FIORENTINA 4-3-3

Chiesa

57 Sportiello

Badelj Benassi

Biraghi

V

incere per restare in scia alle squadre che lottano per un posto in Europa League. La Fiorentina non ha alternative nella sfida del Franchi contro il Verona.

Al momento della chiusura del nostro giornale, Stefano Pioli attendeva notizie sul possibile e difficile recupero di Thereau, reduce da una frattura a una costola. Se il francese non dovesse farcela, in attacco potrebbe scoccare nuovamente l’ora di Gil Dias, vista la sconcertante prestazione del francese Eysseric nell’ultima sfida di Genova. In corsa per una maglia da titolare anche Saponara che a Marassi ha mostrato qualche progresso. Per il resto la formazione dovrebbe essere quella classica con Sportiello fra i pali; Laurini, Astori (al rientro dopo la squalifica), Pezzella e Biraghi in difesa; a centrocampo Veretout (anche lui reduce dallo stop disciplinare), Badelj e Benassi; Chiesa e Gil Dias (o Saponara) a supporto dell’unica punta Simeone.

Simeone

2 Laurini 20 Pezzella 13 Astori 3 Biraghi

Astori Sportiello

24 Benassi 5 Badelj 17 Veretout

Pezzella

25 Chiesa 9 Simeone 28 Gil Dias

Laurini

Allenatore: Stefano Pioli

A Disposizione: 97 Dragowski, 22 Cerofolini, 76 Bruno Gaspar, 31 Vitor Hugo, 4 Milenkovic, 15 Maxi Olivera, 19 Cristoforo, 6 Sanchez, 8 Saponara, 30 Babacar, 7 Zekhnini, 10 Eysseric.

VERONA 4-4-2 1 Nicolas

2 Romulo 77 Buchel 7 Verde 27 Valoti

28 Ferrari 75 Herteaux 2 Caracciolo 93 Fares

30 Matos 70 Petkovic

Matos

Petkovic Valoti

Verde

Fares

Buchel

Caracciolo

Romulo

Herteaux

Ferrari

Nicolas

Allenatore: Pecchia

A Disposizione: 17 Silvestri, 40 Coppola, 69 Souprayen, 37 Bearzotti, 97 Felicioli, 14 F. Zuculini, 8 Fossati, 23 Calvano, 21 Lee, 9 Kean.

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Viale Carducci, Follonica Inizio sfilata carri allegorici ore 14,30.

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28 gennaio 2018 Fiorentina - Hellas Verona

Il gemellaggio

Viaggio agli albori del saldo rapporto di amicizia che lega i tifosi gigliati e gialloblù, tra leggenda e realtà

Viola e Butei, fratelli da 40 anni

odi di Verona

I tifosi viola al Benteg

La coreografia che la Fiesole dedicò alle Brigate Gialloblù nel 1991 di Tommaso Borghini

N

on sono sempre state rose e fiori. Anzi, in principio, le frange più calde della tifoseria viola e di quella gialloblù non andavano affatto d’accordo. Tanto da lasciarsi andare, spesso e volentieri, a tafferugli e schermaglie quando Fiorentina e Verona incrociavano i tacchetti. Confronti accesi ma “sempre corretti”, almeno secondo i canoni della mentalità ultras degli anni ‘70. Paradossalmente, fu proprio da queste scaramucce che cominciò a maturare un rispetto reciproco sempre più profondo fra le opposte fazioni. E si racconta che fu un fatto ben preciso a far scoccare definitivamente la scintilla del gemellaggio, circostanza che (come testimoniato da alcuni siti internet specializzati in materia, tra i quali

tuttocurve.com) avvenne nel 1976, cioè circa 42 anni fa, nel corso di un Hellas - Fiorentina che si giocava allo stadio Bentegodi di Verona. Durante quella gara, un grande e compianto capo ultrà viola del passato, Stefano Biagini da tutti conosciuto come "Pompa", si sarebbe reso protagonista di una spettacolare irruzione dentro la curva dei veronesi, addirittura in sella a un motorino. Un’azione, quella del capo tifoso alla cui memoria è dedicata una targa in Curva Fiesole, che non voleva essere una provocazione, ma un gesto di distensione e, come tale, sarebbe stato interpretato dalla tifoseria avversaria, sigillando così un’amicizia ormai diventata storica. Verità o leggenda? Ci sono molti testimoni oculari che giurano che sia tutto vero.

Altri, invece, fanno risalire il gemellaggio a un altro episodio, avvenuto negli anni ‘70 quando alcuni tifosi del Verona si mescolarono tra i supporter viola nel corso di un Vicenza-Fiorentina, facendo il tifo insieme a loro in chiave anti vicentina. Ma, miti o leggende a parte, resta un fatto incontrovertibile: l’amicizia fra i tifosi viola e quelli gialloblù è salda e ogni volta che Fiorentina e Verona si sfidano, fuori dal campo è sempre una bella festa. Memorabile quella andata in scena al Franchi nel 1991 un giorno nel quale accadde qualcosa di mai visto: per onorare lo scioglimento delle Brigate Gialloblù, dopo 20 anni dalla loro fondazione, l’intera Curva Fiesole fu protagonista di una coreografia mozzafiato dedicata al vecchio gruppo scaligero.

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28 gennaio 2018 Fiorentina - Hellas Verona

Il comandante Caffelli: “Il calcio e l’intera società devono puntare sui giovani italiani come lui”

15

Esclusiva

Anche le Frecce Tricolori tifano per Federico Chiesa di Lucia Petraroli

A

nche le mitiche Frecce Tricolori fanno il tifo per Federico Chiesa.

Mirco Caffelli, il comandante della pattuglia acrobatica dell’Aeronautica più famosa e spettacolare del mondo, regala al Brivido Sportivo una bella intervista in occasione di Pitti Immagine, confessando di apprezzare molto il giovane talento viola e la nostra bellissima città.

Comandante Caffelli, quanto i giovani come Federico Chiesa possono diventare emblema di un Paese?

“E' sui giovani italiani come Federico Chiesa che il calcio, ma anche l'intera società, devono puntare. Sono i ragazzi come loro che possono dare quel cambiamento, quel qualcosa in più. Il senso di appartenenza per noi aviatori delle Fecce Tricolori è fondamentale, spero e mi auguro che lo sia anche per loro”.

Le Frecce Tricolori arrivano a Firenze come Testimonial per il Brand Aeronautica Militare che vi ha scelto per rappresentare il Tricolore, quanta soddisfazione c’è?

“Una soddisfazione enorme.

Rappresentare i colori della tua Nazione è qualcosa di indescrivibile”.

L'ultima apparizione delle Frecce Tricolori a Firenze è stata nel 2008, cosa si prova a sorvolare una città così bella?

“Una sensazione incredibile, Firenze non è solo una città meravigliosa da terra, ma lo è anche dall'alto.

Iniziai il mio cammino con le Frecce proprio in quegli anni.

Ne sono passati 10, ma quando si fa qualcosa con passione è proprio il caso di dire che il tempo… vola”.

Quanta preparazione sia fisica che mentale mettete in quello che fate per riuscire al meglio?

“La nostra è una tradizione acrobatica che va avanti dal 1961. Per affrontare il volo delle Frecce Tricolori bisogna essere preparati sia fisicamente che mentalmente.

Facciamo molto sport e psicologicamente è molto importante la serenità interiore della persona ma soprattutto del gruppo. Poi c’è una preparazione maniacale sulle manovre di volo”.

Quanto pericolo reale c’è in quello che fate?

“Non lo chiamerei pericolo, c’è tantissimo addestramento, noi non abbiamo paura mentre facciamo le nostre manovre che possono sembrare spericolate, la vera paura è quella di far sfigurare le Frecce non riuscendo a compiere una manovra in maniera perfetta”.

La “Scintilla” è una delle vostre manovre più complicate… ce la vuole raccontare?

“Dal '61 abbiamo le stesse 18 manovre acrobatiche, è difficile inserirne una nuova, perché ci vogliono 7 mesi di formazione per riuscire a compierle. Abbiamo stimato che per inserire una manovra nuova occorrono circa 10 anni. Nel 2006 è stato inventato il “Cuore”, nel 2015 la “Scintilla”. Si tratta di un’apertura frontale in cui i 9 ve-

GARAGE DELFINO

livoli si dirigono in 9 parti diverse, seguiti dalla scia di colore. Sembra proprio l'esplosione della “Scintilla” del Tricolore. Il tutto viene compiuto in un minuto e mezzo, pronti a ricongiungersi subito dopo per la prossima manovra”.

E’ vero che i migliori piloti dell’Aeronautica sono quelli delle Frecce?

“Non i migliori, ma sicuramente i più capaci. Per farne parte bisogna avere un carattere molto marcato e una forte appartenenza al gruppo”.

Come si decide di entrare a far parte delle Frecce Tricolori?

“E' un sogno nel sogno. Quando sono entrato nell'Aereonautica non pensavo minimamente alle Frecce Tricolori, lo vedevo un obbiettivo impossibile. Dopo 4-5 anni e l’esperienza di aver fatto parte di un gruppo operativo, è arrivata l’opportunità del concorso. E’ stata dura: servono 750 ore di volo jet e ogni anno, su 10-12 candidati, ne vengono presi al massimo 2”.

L’Italia del calcio non parteciperà al Mondiale, quante delusione c’è per voi che rappresentate il Tricolore?

“Mi tolgo la divisa e rispondo da grande tifoso dell'Italia.

Dispiace davvero tanto. Non solo per una questione calcistica, ma di italianità. Per il mancato valore, di fronte a tutto il mondo, di dimostrare quello che noi italiani siamo in grado di fare”.

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28 gennaio 2018 Fiorentina - Hellas Verona

Amarcord Reti a pioggia in molte gare tra gigliati e gialloblù

Fuorigioco

Solo testa e cuore

Una sfida di gol e spettacolo

di Duccio Magnelli

di RUBEN LOPES PEGNA

A

S

arà una partita speciale quella di oggi per Stefano Pioli. L'attuale allenatore viola giocò a Verona nelle file dell'Hellas per due stagioni (1987/88 e 1988/89), collezionando 42 gettoni di presenza in serie A. L'ULTIMA SFIDA Finì in parità, 1-1, l'ultima gara al Franchi tra Fiorentina e Hellas Verona giocatasi nel campionato 2015/16. Zarate portò in vantaggio i viola al 40' e Pisano pareggiò per i veneti all'87'.

L'ULTIMA VITTORIA VIOLA Risale a lunedì 2 dicembre 2013. La squadra di Vincenzo Montella si impose per 4-3. Fu una partita emozionante con il gol di Borja Valero al 5', il pareggio dell'ex Romulo al 6' e il sorpasso del Verona con Iturbe al 13'. Un minuto dopo Borja Valero firmò la rete del 2-2 e Vargas al 43' quella del 3-2. Poi nella ripresa segnarono Rossi su rigore al 9' e l'attuale centrocampissta del Napoli Jorginho al 27'.

L'ULTIMA SCONFITTA VIOLA Risale a lunedì 20 aprile 2015, a cavallo tra le due partite dei quarti di finale di Europa League con la Dinamo Kiev. La Fiorentina perse al Franchi per 1-0. Fu Obbadi al 90' a regalare il successo alla formazione di Mandorlini.

ALTRE DUE VOLTE QUATERNA VIOLA In serie A è accaduto nei campionati 1991/92 con Gigi Radice in panchina e nel 1999/00, quando l'allenatore della Fiorentina era Giovanni Trapattoni. In entrambe le occasioni i viola si imposero per 4-1. Nel 1991/92 segnarono Carobbi, Batistuta, Dunga e Matrone, quest'ultimo all'esordio in serie A, mentre nel 1999/00 Batistuta firmò una tripletta e Enrico Chiesa realizzò una rete.

BATI GOLEADOR DELLE SFIDE TRA FIORENTINA E VERONA Ha realizzato 4 reti al Franchi ai gialloblu il bomber argentino. Una nel 1991/92 e 3 nel 1999/00.

Per dimenticare Genova c’è una sola medicina: la vittoria

ssenze pesanti a Genova domenica scorsa. All’assenza di Astori, Thereau e Veretout, in qualche giocatore si è aggiunta anche l’assenza, non prevista, di concentrazione.

Batistuta segna al Verona

A quota 3 ci sono Roberto Baggio, autore di una doppietta nel 1989/90 nel match vinto dai viola per 3-1 (l'altro gol fu di Di Chiara) e di una rete nel 1988/89 (successo gigliato per 1-0) e Enrico Chiesa che siglò un gol nel 1999/00 e una doppietta nel 2000/01 quando la Fiorentina vinse la gara per 2-0.

UNA VITTORIA VIOLA CON GOL DI DI GENNARO FUTURO CAMPIONE D'ITALIA CON IL VERONA Nella stagione 1978/79 la Fiorentina di Paolo Carosi si impose per 1-0 con una rete del futuro numero dieci gialloblu che nel 1984/85 vinse lo scudetto con lo squadrone di Bagnoli.

SEMPRE VITTORIOSA LA FIORENTINA IN SERIE B In 5 occasioni le 2 squadre si sono affrontate nel torneo cadetto. La Fiorentina ha sempre battuto la squadra veneta: 4-0 nel 1929/30 con gol di Staffetta, Luchetti, Galluzzi e Segoni, 2-0 nel 1930/31 con reti di Galluzzi e Luchetti, 3-0 nel 1938/39 con doppietta di Menti e gol di Celoria, 2-0 nel 1993/94 con reti di Zironelli e Banchelli e 1-0 nel 2003/04 con gol di Di Livio.

LA PARTITA DEL GIRONE D'ANDATA La Fiorentina vinse al Bentegodi per 5-0 grazie alle reti di Simeone, Thereau su rigore, Astori, Veretout e Gil Dias.

SEMPRE APERTI A CENA SPAZIO GIOCHI PER BAMBINI

ntina a

La Fiore

Marassi

Poca testa, forse poco cuore in una partita che era fondamentale per non rendere il proseguo di questa stagione del tutto inutile. Grave, un atteggiamento del genere. Non scusabile.

Figlio certo anche del mercato di gennaio, vera mina vagante nata solo per distruggere le poche certezze esistenti. Se a questo aggiungiamo una disposizione tattica perlomeno eccentrica e una difesa non irreprensibile, ecco spiegata la domenica disastrosa al Marassi. Da non trascurare, per rendere la pillola ancora più amara, il fatto che il responsabile dell’area tecnica della Sampdoria sia Daniele Pradè e che Quagliarella, sia pure in tempi lontanissimi, abbia fatto parte della Fiorentina. Insomma, una domenica bestiale, quella passata dalla Viola a Genova. La prima cosa che viene in mente è che ora va tutto messo in archivio, dimenticato e che oggi si ricomincia da capo.

Partita sulla carta non impossibile, ma spesso la carta si dimostra una pessima consigliera, come quella dei ristoranti di infimo ordine. Il Verona, ospite al Franchi, domenica scorsa ha perso rovinosamente in casa con il Crotone. Appare avversario abbordabile.

Inutile dire che, per mantenere in vita le esigue speranze di Europa League, la Fiorentina deve vincere.

Anche per non rendere il resto della stagione una sorta di duello rusticano fra proprietà e tifoseria. Perché, alla fine, è questo il vero pericolo. Svanita la Coppa Italia e senza l’Europa League da provare a conquistare, che si fa, se non litigare dalla mattina alla sera?

Adesso che non si può nemmeno usare l’argomento “nuovo stadio” per sperare in un futuro migliore − visto che il progetto definitivo verrà presentato in autunno inoltrato − che cosa rimane se non l’inferno delle discussioni infinite?

E allora, dispiace per gli amici veronesi, per la loro difficile situazione in classifica, per il gemellaggio inattaccabile e inossidabile, ma oggi la Viola deve vincere per forza. Deve prendersi i tre punti. Non ci sono alternative possibili. Vada in campo chi ha la testa e la voglia.

Chi ha deciso di rimanere qui a Firenze anche dopo gennaio. Chi invece vuole andarsene si accomodi in panchina o, ancora meglio, in tribuna. O magari stia a casa. A guardare la tv.

Buona partita a tutti.

28 gennaio 2018 Fiorentina - Hellas Verona

IL MIELE:

alimento-medicamento di Catia Cecchini Tutti noi sappiamo che abbiamo a disposizione un dono prezioso di Madre Natura?

Questo dono chiamato anche oro naturale esiste grazie alla presenza sul nostro pianeta di un simpatico e unico insetto (imenotteri) conosciuto da tutti con il nome di Ape.

F

inché sulla terra esisteranno questi unici insetti, saremo sempre protetti. Le Api sono preziose per la salvaguardia del nostro pianeta perché grazie a loro il regno vegetale si rigenera in continuazione, e soprattutto sono importanti per la nostra salute.

Questo Alimento – Medicamento può essere: Il miele di ABETE combatte i microbi presenti a livello dei polmoni e delle vie respiratorie in generale, mentre il miele di ACACIA va bene per i poppanti e i bambini con le mucose infiammate. Il miele di ARANCIO e di AGRUMI ha proprietà che lo rendono efficace contro gli spasmi, per esempio muscolari, ed ha un’azione sedativa, calmante, là dove il miele di CASTAGNO è ricostituente e rimineralizzante.

Il miele di TIMO è utile nella cura delle infezioni respiratorie, quello di EUCALIPTO anche, soprattutto se c’è tosse. Il miele di ROSMARINO è terapeutico nei confronti delle insufficienze della funzionalità epatica (del fegato) e nelle malattie della cistifellea. Il miele di TIGLIO cura il nervosismo e l’insonnia. l miele è il prodotto della digestione del nettare e della melata avvenuto nello stomaco delle api.

Una volta depositato nelle celle dell’alveare viene utilizzato come fonte di alimentazione per l’invernata e, in apicoltura, raccolto dall’ apicoltore. L’azione svolta dall’ape per trasformare nettare e melata in miele è piuttosto complessa. Il processo di trasformazione ha inizio nel momento in cui l’ape bottinatrice rientrata all’alveare cede alle api di casa il proprio raccolto..

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Tale trasformazione la si può identificare complessivamente in una riduzione del contenuto d’acqua mediante evaporazione fino da un valore compatibile con la conversabilità del prodotto, ed in un aumento del tenore in enzimi (principalmente saccarosi) con conseguente livellamento dello spettro zuccherino.

PRINCIPALI COMPONENTI DEL MIELE SONO: Carboidrati 75-80% Acqua 16-20% Acidi organici 0,1-1% Sali minerali 0,1-1,5% Proteine ed amminoacidi (0,2-2%) A questi si aggiungono enzimi, vitamine, costituenti dell’aroma (alcoli, aldeidi, chetoni, esteri), lipidi, polifenoli, flavonoidi ed elementi corpuscolari che rappresentano sostanze quantitativamente minori.

L’acqua Il contenuto dell’acqua è uno dei parametri più importanti per definire la qualità di un miele in quanto ne condiziona la conservabilità. Il valore ottimale di umidità si aggira intorno al 17%, anche se in commercio si possono trovare mieli con contenuto d’acqua da 14 a più del 21%. Valori bassi rendono difficile il processo di lavorazione del prodotto in quanto molto viscoso, valori alti invece permettono lo sviluppo di fenomeni fermentativi.

Freschezza Un altro elemento di scelta, in quanto parte importante della qualità, la freschezza del prodotto: per poterla valu-

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tare sarebbe necessario avere l’indicazione della data di produzione oppure di quella di un termine preferenziale di consumo. Per il miele, purtroppo, non è obbligatorio apporre questo tipo d’indicazioni in etichetta. Spesso il produttore fornisce comunque queste indicazioni, rendendo la propria etichetta più completa e segnalando così cura del prodotto e attenzione per il consumatore. Al di là di queste informazioni, un sintomo di invecchiamento e di conservazione a temperatura eccessivamente elevata la separazione di fasi, cioè l’evidenziazione di uno strato di miele liquido alla superficie del prodotto cristallizzato. Anche i prodotti che hanno subito dei trattamenti termici devono essere considerati impoveriti rispetto agli equivalenti non riscaldati. È meglio diffidare quindi dei prodotti che vengono presentati allo stato liquido in una stagione in cui sarebbe lecito immaginarli già cristallizzati, a meno che non si tratti di robinia (acacia), castagno o melata.

Il miele può essere usato come dolcificante nelle tisane, oppure come alimento sul pane o altro. È un potente antibiotico naturale.

In questa stagione dove l’influenza tormenta la gran parte della popolazione una tazza di miele all’eucalipto in una tisana di menta può aiutare le vie respiratorie e aiutare nella bronchite. Oppure miele all’acacia in una tisana di malva può aiutare per tutte le patologie dell’intestino.

Miele di castagno in un tisana ai frutti di bosco aiuta per l’atonia generale dopo l’influenza.

Anche chi fa sport può usare il miele perché è uno dei più potenti rimineralizzanti naturali.

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28 gennaio 2018 Fiorentina - Hellas Verona

Midland

GERMANIA SVEZIA C7: SARA’ CORSA A DUE? re dei modi. Salvatore Cumia (doppietta), Gabriele Setzu e Alessandro Tino in rete per i granata di Novoli nella sfida con il Paris San Lorenzo, fanalino di coda. Danilo Merella con una doppietta è stato l’ultimo ad arrendersi nel 4 a 2 finale.

La classifica vede quindi Campone Utd e Il Poggetto a 27 punti,

one utd

camp

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iro di boa per tutti i nostri gironi, sia di calcio a 5 che di calcio a 7 e la situazione nel gruppo Germania Svezia si sta facendo abbastanza chiara. Il Poggetto ha osservato un turno di riposo, il Campone Utd C7 ne ha approfittato e recuperato lo svantaggio in classifica. Adesso condividono il primo posto con 27 punti, frutto di nove vittorie e una sola sconfitta a testa. Nello scontro diretto di fine dicembre furono i Reds di Frilli ad avere la meglio per 3 a 2 grazie alle reti di Gabriele Fullone, Edoardo Brunelli e Marco Santorelli. La doppietta di Giacomo Agresti per i biancorossi ha però reso difficile la vita ai campioni in carica del girone. La sfida del girone di ritorno, in programma il 22 Marzo, potrebbe decidere le sorti del girone.

Isobronx Nell’ultima giornata di andata, come già detto, il Campone Utd ha superato una Combriccola del Fiasco in continua crescita, che sta piano quando superarono il Paris San piano tornando ai livelli di qual- Lorenzo, conquistando i primi (ed che anno fa. 3 a 2 al termine dei 60 unici) tre punti del loro campiominuti, a decidere la contesa Pen- nato. In quarta posizione, ad una na, Kodra e il neoacquisto Bar- sola distanza dal terzo gradino gioni. Le reti dei neroverdi, mes- del podio, ci sono gli indomabili se a segno da Rosi e Bittau, non Milan Boyss che hanno aggirasono bastate per evitare la sesta to l’ostacolo A.C. To di misura e sconfitta stagionale, ma la strada hanno staccato definitivamente il intrapresa da Perfetti e compagni quinto posto. Di Ion Valentin Maè quella giusta e nel girone di ri- tei la doppietta che ha permesso torno puntiamo su di loro. Alle agli arancioneri di conquistare i spalle della coppia di testa arriva tre punti, a discapito dei medici l’Isobronx di Matteo Armentano. nel pallone di Simone Bianchi, Girone di andata chiuso con un rientrati nel 2018 con due sconsuccesso, non semplice, sui Quat- fitte, dopo aver chiuso il 2017 in tro Schiaffi e Passoa. Nel 5 a 2 dei maniera positiva. Nel duello per la neri brilla la stella di Alessio Mar- zona Golden League, il Romania zoli, a segno per tre volte. Armen- As ha “seppellito” il Ficalak Soccer tano e Francesco Scarselli hanno con 11 reti. Principali protagonisti pensato alle altre due marcature. della sfida Adrian Rogoveanu (4), Il digiuno dei rosanero prosegue, Ionel Jie Mindroaca (4) e Ionut Rola vittoria manca dal 7 Novembre, goveanu (3). I biancoblu, ridotti ai

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Il pogg

Milan

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minimi termini con soli sette effettivi, hanno mandato in rete Tommaso Bassi per due volte, ma non sono riusciti a limitare il passivo. Ritorno ai tre punti anche per i Granata Sud che rientrano dalla pausa natalizia nel miglio-

Isobronx a 23, Milan Boyss a 22, Ficalak Soccer e A.C. To a 15, Romania As a 12, La Combriccola del Fiasco a 8, Granata Sud a 7, Quattro Schiaffi e Passoa a 3 e Paris San Lorenzo a 0.

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