Progetto di risanamento e restauro della sede della Prefettura di Avellino

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STATO DI CONSISTENZA '92

PROGETTO GENERALE

CAPITOLATO

STATO DI FATTO

PROGETTO DEFINITIVO

ARCHITETTONICI

RELAZIONE

IMPIANTI

ARCHITETTONICI

PROGETTO ESECUTIVO

STRUTTURALI

FOTOGRAFIE

ARCHITETTONICI

PERIZIA DI VARIANTE

STRUTTURALI FOTOGRAFIE

PERCORSO TECNICO - MULTIMEDIALE INTRODUZIONE

STATO DI FATTO

PERIZIA INFISSI PROGETTO

FOTO DOCUMENTI


Introduzione

SCHEMA

el gennaio del 2000 mi sono trovato per la prima volta a parlare dell’ex Palazzo del Governo che, sede a suo tempo degli Uffici della Prefettura e della Provincia di Avellino, pativa ancora degli eventi del novembre 1980. Era un tavolo dove tutte le parti interessate al consolidamento e restauro dell’edificio si ritrovavano per la definizione dei tempi di ripresa e di ultimazione dei lavori. Con questo spirito di recupero al patrimonio cittadino, di un edificio di grande prestigio e ricchezza storica da una parte e la necessità di far giustizia del tempo perduto con grave rischio di veder definitivamente perduti particolari di rara bellezza, mi sono disposto alla ricerca di una strada che ridefinendo i ruoli e le competenze di ognuno potesse portare a termine quanto il progetto prevedeva e doveva prevedere. La prima parte di questo percorso richiedeva la redazione di una variante di delicata interpretazione che, con la disponibilità e la dedizione delle parti attrici, che si ringraziano, è stata finalmente partorita, nel pieno rispetto della norma, L. 109/94 e s.m.i., nel settembre del 2000 e che è stata restituita, approvata dal C.T.A., il giorno 11/01/2001 in uno al voto n. 45 espresso. Il risultato finale è la produzione di questo CD che contiene i files riprodotti via informatica (direttamente dal file originale) e con scansioni (immagini di disegni) del: - PROGETTO GENERALE: (una sintesi dei disegni scansiti) - STATO DI CONSISTENZA ‘92 ( relazione e documentazione fotografica dello stato di consistenza del settembre 1992 dopo i saggi effettuati per le fondazioni e la completa spicconatura della muratura eseguita dell’Impresa “Scozzafava”). - PROGETTO DEFINITIVO: Capitolato completo, relazione con ipertesti, stato di fatto (dopo i lavori strutturali eseguita dall’Impresa Scozzafava); disegni architettonici (sintesi); disegni del progetto degli impianti e fotografie annesse; - PROGETTO ESECUTIVO: disegni architettonici, strutturali, e particolari costruttivi. - PERIZIA DI VARIANTE: con relazione, disegni architettonici, tavole di confronto tra progetto esecutivo e progetto di variante / strutturali (capriate nuove) fotografie annesse e connesse; : stato di fatto con fotografie e disegni. Progetto dei nuovi infissi con relativo abaco; - DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA che è collegata ai disegni ed ai capitoli in modo attivo (esempio: prospetto principale sull’architettonico del progetto esecutivo, collegato con la foto della facciata e dei particolari relativi).

- DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA: testo integrale dei voti dei progetti definitivo, esecutivo e di variante - COME FUNZIONA I files sono del formato standard “PDF” e si aprono con un piccolo programma eseguibile “Acrobat reader” di grande diffusione ed è, comunque, allegato al CD insieme ai files. Si parte dal file “SCHEMA GENERALE” e cliccando sui tasti attivi si può entrare nei capitoli voluti ed approfondirli. E’ possibile, in qualsiasi momento, ritornare all’indice del fascicolo o all’indice generale del percorso. Tutti gli argomenti si possono consultare anche separatamente. Durante la navigazione molti disegni sono collegati sia a zoomate che rendono più fruibile il particolare e sia a collegamenti ipertestuali e fotografici. - AL CD E’ ALLEGATO UN FASCICOLO CARTACEO (circa 200 pagine di disegni e foto) che sintetizza il cd e rende più facile il percorso multimediale del supporto informatico. Dott. Ing. Raffaele Della Fera

Prospetto su piazza Libertà


STATO DI FATTO

ARCHITETTONICI

IMPIANTI


Progetto dei lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino

MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI PROVVEDITORATO REGIONALE ALLE OO. PP. PER LA CAMPANIA Ufficio Tecnico di Avellino Legge 32/92

CONCESSIONARIO: Amministrazione Provinciale di Avellino

PROGETTO DEI LAVORI DI CONSOLIDAMENTO E RESTAURO DELL'EDIFICIO SEDE DELLA PREFETTURA DI AVELLINO (1° lotto funzionale)

RELAZIONE STATO DI FATTO

ARCHITETTONICI IMPIANTI

- CENNI STORICI - RELAZIONE DESCRITTIVA - RELAZIONE TECNICA - RELAZIONE IMPIANTI - ELENCO ELABORATI

1 TAVOLA

Progettista:

INDICE GENERALE

Ing. Nicola Conforti

Collaboratore: Arch. Salvatore Conforti 1

Ing. Nicola Conforti


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IMPIANTI

1) CENNI STORICI

N

otizie sul palazzo della Prefettura di Avellino risalgono al 1502 quando la costruzione, probabilmente di forma rettangolare, fu utilizzata ad ospedale a seguito del lascito “per umanitario pensiero” di Modestino Rosata. Nel 1585, per volontà della Contessa di Avellino Maria De Cardona, il palazzo fu donato ai Padri Predicatori che lo trasformarono in convento e ne furono proprietari fino al 1809 quando con legge 12 febbraio 1807 furono soppressi gli ordini religiosi ed i beni del palazzo passarono al Comune di Avellino. L’edificio fu destinato nel 1818 a sede degli Intendenti, a seguito della legge sulle Amministrazioni civili del 12 dicembre 1816 emanata dal Re Ferdinando I di Borbone. “... Anche il convento in parola soppresso come ogni altro, venne ridotto a palagio d’intendenza nel 1818, essendo questa rimasa nel 1806 che fu installata al 1816 nell’Episcopio, e nell’anno appresso a quest’epoca nella magnifica casa del Sig. Filippo de Concilj (c.f.r.: G. Zigarelli - Storia civile della città di Avellino - Napoli 1889). In questo periodo e precisamente tra la fine del 1500 e gli inizi del 1600 la costruzione, pur mantenendo i due piani di origine (piano terra e primo piano), ebbe la prima e sostanziale trasformazione ad opera conventuale con la costruzione del corpo di fabbrica su via Partenio e della chiesa del Santo Rosario sulla piazza all’epoca detta “dei Tribunali”. La chiesa fu costruita con pianta a croce latina a tre navate in stile tardo rinascimentale con facciata a saliente e poi demolita nel 1938. Dal 1860 il palazzo divenne sede dei Governatori di questa città e nel periodo 1876-80 fu sottoposto a restauri e interventi vari, come la ricostruzione della volta della GRAN SALA (odierno salone delle adunanze) adornata con mediocri dipinti decorativi a guazzo di Vincenzo Paliotti (1878). La collocazione a palazzo pubblico, quindi, risale al 1818 allorquando l’edificio fu adibito a sede degli Intendenti del Principato Ultra fino al l880, quando divenne sede dei Governatori di questa provincia e dell ‘Amministrazione Provinciale. Il Comune di Avellino, divenuto proprietario a seguito della citata legge 12 febbraio 1807, non tralasciò occasione per rivendicare il diritto di proprietà dell’edificio, tanto che nel 1866 deliberò ricorso al RE dei crediti vantati. Il Prefetto Emilio Caracciolo Sarno, undicesimo Prefetto di Avellino, mise a tacere vecchi contrasti tra Provincia e Comune con una decisione che stabiliva da parte della Provincia la rinuncia dei suoi crediti sul Comune, mentre questo rinunciava “a beneficio della Provincia ogni problematica sua pretesa” sul palazzo (U.A.Massaro - Il palazzo del Governo - Noi del Sud. Aprile 1979). Solo 2

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nell’aprile del 1884 il Regio Delegato comunale Virgilio Rambelli decise di chiudere la vicenda con atto comunale del 10 gennaio 1885 con il quale Comune e Provincia rinunciavano ai pretesi diritti. Col terremoto del 1930, il palazzo fu seriamente danneggiato e l’Amministrazione straordinaria si prodigò per lo stato di sfacelo della vecchia fabbrica. Le prime cure furono rivolte alle fondazioni, con la realizzazione di sottofondazioni, alla demolizione della chiesa del Santo Rosario, ricostruita in Corso Vittorio Emanuele, e alla ricostruzione completa del muro frontale e di altre mura collabenti. Poi fu edificato un secondo piano sulla parte del palazzo prospiciente il Corso V.E. e piazza Libertà. “... si procedeva in via di urgenza alle riparazioni in corso delle quali l’Amministrazione ebbe la grave sorpresa di constatare lo sfacelo delle vecchie fabbriche. Le prime cure furono rivolte alla sottofondazione ed alla ricostruzione completa del muro frontale e di altre mura collabenti, ed il consolidamento ha permesso di poter edificare un secondo piano sulla parte del palazzo prospiciente il Corso Vittorio Emanuele e piazza della Libertà. I lavori assommano a £. 1.132.000. L’Amministrazione Provinciale ha dovuto prevedere il conseguente ampliamento del palazzo dovuto all’abbattimento della chiesa del SS. Rosario per un totale di lire 600.000 “. (dalla relazione dell’amministrazione straordinaria danni terremoto 1930). In definitiva, la costruzione concepita secondo un corpo rettangolare, di lunghezza pari all’attuale fronte su Corso V.E., fu realizzata a costruzione civile e trasformata poi, dopo il 1585, in opera conventuale, subendo una sostanziale trasformazione e ampliamento con modestia d’interventi, pur lasciando visibili e inalterati gli assemblaggi dei due corpi differenti per epoca. Un ulteriore intervento si è avuto intorno al 1878 che ha riproposto più il bisogno di ristrutturazione per necessità d’uso, anche se ad esso è da attribuire l’ala di fabbrica su via Partenio, che una volontà di recupero del linguaggio articolato dei vari momenti d’intervento. Solo dopo il 1930 il palazzo ha avuto un rivoluzionario rifacimento, che gli ha dato, oltre la costruzione del secondo piano, una falsa veste neoclassica, soprattutto nelle facciate di Corso Vittorio Emanuele e Piazza della Libertà, con la creazione di lesene, stipiti, finestre bifore e trifore, cornici e bugnati, del tutto diverse dalle facciate precedenti, che presentavano un bugnato a piano terra e aperture di vani a balcone al primo piano, con semplici sporgenti cornici, sulla parete liscia tirata ad intonaco.

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DESCRIZIONE FABBRICATO Il fabbricato sede della Prefettura di Avellino oggi di proprietà dell’Amministrazione Provinciale, è a forma quadrangolare con un cortile centrale prospiciente il Corso Vittorio Emanuele, Piazza Libertà, Via Partenio e giardino botanico sul lato adiacente un fabbricato privato. Si articola su vari livelli; il primo ed li secondo si sviluppano per l’intera planimetria, mentre il terzo interessa solo la parte di fabbricato verso Corso Vittorio Emanuele, Piazza Libertà e parte di via Partenio. Adibito prevalentemente ad Uffici Prefettura disclocati al primo piano e parte di piano terra, ed agli Uffici della Amministrazione Provinciale che occupano il secondo piano ed un’ala del piano terra. Il fabbricato di antica costruzione in muratura di tufo continua, con solai in gran parte in legno, ad eccezione di alcuni locali che nel corso degli anni hanno subito la trasformazione di innovazione in ferro e tavelloni, senza cordoli di coronamento. La copertura è a tetto in capriate, e media e piccola orditura in legno con sovrastante manto di coppi. Lungo la facciata prospiciente Corso Vittorio Emanuele sono state realizzate delle modanature architettoniche, e un parapetto ornamentale a quota imposta copertura. Un cornicione a getto in putrelle di ferro e tavelloni sovrasta l’edificio lungo i prospetti Corso Vittorio Emanuele e Piazza Libertà. A seguito del terremoto del 23/11/ 1980 il fabbricato fu gravemente danneggiato sia alle strutture portanti che alla copertura. LAVORI REALIZZATI ALL’INDOMANI DEL SISMA DEL 23.11.1980.

Per ripristinare l’agibilità furono eseguiti, a cura del Provveditorato alle OO.PP. di Napoli, lavori di pronto intervento consistenti in una prima fase: - nella revisione della copertura e della grossa orditura compreso la livellazione della piccola orditura e sostituzione di parte delle tegole; - nella spicconatura dell’intonaco lungo le lesioni dalle murature portanti con apposizione di vetrini per controllarne i movimenti; - nella realizzazione di opere di assicurazione delle strutture pericolanti all’interno e costruzione di contrafforti in calcestruzzo a sostegno delle facciate lungo Corso Vittorio Emanuele e Piazza Libertà che si erano distaccate dai muri trasversali con pericolo di crollo; - nel ripristino di alcuni solai parzialmente crollati a seguito del sisma. La realizzazione dei contrafforti si rese necessaria in quanto era ancora attivo il movimento sismico che con le continue e piccole scosse creava dei dissesti ancora più gravi di quelli prodotti dalla scossa del 23 sera 4

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tanto che i vetrini apposti lungo le lesioni ci rappresentavano lo stato di ribaltamento delle facciate. Ristabilita l’agibilità il 15 gennaio 1981 si venne nella determinazione di sostituire i contrafforti con delle chiodature praticate nella facciata in corrispondenza dei muri trasversali, opere ritenute del tutto provvisorie che consentivano la rimozione dei contrafforti, poichè doveva procedersi ad un intervento generale di consolidamento da studiarsi e progettarsi. Le chiodature furono realizzate in corrispondenza dei muri trasversali prospicienti le strade trafficate, partendo dal primo martello dopo il portone di ingresso e ruotando verso piazza Libertà e via Partenio interessando l’intera altezza del fabbricato. Le perforazioni armate furono realizzate con passo 50 cm. a coppia ammorsandosi nei muri trasversali con lunghezze variabili. Furono consolidati alcuni solai con apposizione di rete elettrosaldata annegata in una soletta di calcestruzzo interessante anche parte dei muri perimetrali; furono integrate delle putrelle in ferro, in quei solai crollati, secondo le indicazioni della normativa sismica vigente all’epoca della realizzazione. Si procedette al ripristino della copertura a tetto interessante il salone di rappresentanza con l’introduzione di strutture metalliche di consolidamento di quelle in legno. Nella fase degli interventi strutturali si ritenne necessario procedere anche al consolidamento totale della volta del salone, in parte di muratura e parte ad incannucciato, con iniezioni di resina epossidica e sigillatura delle lesioni con malte resinose. Ai lavori strutturali seguirono alcuni interventi di sistemazione interne allo scopo di restituire l’edificio alla sua funzionalità. Le opere oggetto della descrizione di cui sopra vennero regolarmente collaudate per il 1° lotto di pronto intervento con atto unico di collaudo 28/06/1982 a firma del collaudatore prof. ing. Alfredo Gandolfi e per il 2° lotto, pure di pronto intervento, con atto unico di collaudo 28/06/1982 a firma dello stesso collaudatore. I relativi importi ammessi a collaudo risultano essere - dagli atti revisionati - rispettivamente di £. 183.083.926 e £. 169.655.271. PROGETTO ORIGINARIO Nel programma delle opere da relizzare per l’anno 1986 fu previsto dal Provveditorato alle OO.PP. un finanziamento di £. 8.000.000.000 per la riparazione dell’edificio in oggetto; con istanza n. 9268 l’Amm.ne Prov.le di Avellino, in data 24/03/1988, chiese l’assentimento in concessione di detti lavori dando incarico ad un gruppo di liberi professionisti della redazione del progetto (capogruppo ing. Alfredo Gandolfi). L’intervento proposto dai suddetti professionisti consisteva nel: - consolidamento mediante iniezioni di cemento di tutte le murature in 5

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elevazione con apposizione di rete elettrosaldata sulle facce interne fissata alla muratura mediante perforazioni iniettate e trattamento con lastra di calcestruzzo dello spessore di cm. 4. A livello solai era prevista una fascia iniettata mediante perforazioni armate inclinate; sostituzione di tutti i solai intermedi in legno con travi di ferro a doppio T con sovrastante lamiera grecata di spessore mm 10/10, fissata alle travi di ferro con spinotti metallici e soletta in calcestruzzo di classe R’bk 250 armata con rete elettrosaldata. All’intradosso delle travi in ferro erano previste delle tavelline in laterizio per consentire la formazione degli intonaci per il completamento dei locali. L’intera copertura a tetto e delle quinte murarie dovevano essere demolite per consentire la costruzione del solaio di coronamento e l’impalcato di sottotetto con solai latero cemento con travetti prefabbricati. Consolidamento delle volte in muratura con l’apposizione di maglia in ferro e soletta in cls. dello spessore di cm. 15 annegata nei muri perimetrali. Rifacimento della copertura con elementi metallici, lamiera gregata e soletta in c.a. Nel progetto erano previsti, inoltre, una serie di lavori complementari per adattare l’edificio alle esigenze di razionale funzionalità cui si intendeva destinarlo. Facevano parte del progetto gli impianti di riscaldamento previsti in volumetria. Gli impianti elettrici, comprendevano, per quanto possibile, tutte le caratteristiche per essere destinati all’uso cui l’edificio doveva essere adibito. Tutti gli impianti, all’atto della esecuzione, dovevano essere verificati e ricalcolati. Era stato previsto, inoltre, l’adeguamento alle norme di prevenzione previste dalla legge 818.Il costo complessivo dell’intervento fu valutato in lire 8.000.000.000 così suddivise: 1)- Scavo, demolizioni, rimozioni, spicconatura tagli e trasporto £. 2)- Muratura, tavellonato, vetro cemento £. 3)- Opere e solai in c.a. perforazioni, iniezioni,ponteggi,massetto,betoncino £. 4)- Opere in marmo, pavimenti e rivestimenti £. 5)- Lavori in legno, vetri £. 6)- Opere in ferro ,capriate, travi, rete elettros. lamiera grecata £. 7)- Intonachi, tinteggiatura, decorazioni parati £. 8)- Coperture, gronde, canali, tubazioni, impermeabilizzazioni 9)- Impianto elettrico, cabina, gruppo elettrogeno, tel, TV, controlli £. 6

296.919.286 76.796.365 1.634.291.410 589.125.270 489.399.664 815.282.891 867.271.738 268.469.895

1.021.359.111 Ing. Nicola Conforti

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ARCHITETTONICI

10)-Impianto idrico, igienico-sanitario £. 11)-Impianto di riscaldamento £. Sommano i lavori a base d’appalto £.

21.799.120 370.995.250 6.451.710.000

SOMME A DISPOSIZIONE 1)- Allacciamenti vari e rete distribuzione 56.000.000 interna (Sip, Enel, Gas) £. 30.000.000 2)- Cancello elettrico e cristallo antiproiettile £. 25.000.000 3)- Indagine geologica £. 46.000.000 4)- Collaudi £. 381.290.000 5)- Rev. prezzi £. 620.000.000 6)- Imprevisti circa 10% £. 390.000.000 7)- Spese tecniche £. 1.458.290.000 Totale somme a disposizione £. TOTALE IMPORTO PROGETTO LIRE . . . . . . . . 8.000.000.000 .. La Soprintendenza ai BAAAS, con nota n. 8158 del 29/10/87, espresse parere favorevole di competenza al progetto sopra descritto. Il progetto di riparazione dell’edificio fu sottoposto all’esame del C.T.A. operante presso il Provveditorato alla OO.PP. per la Campania e, con nota n. 203 dell’11/12/1987, espresse parere favorevole all’approvazione prescrivendo: - che sotto l’aspetto strutturale la lettura del progetto consente di individuare una estensione pressocchè generalizzata degli ulteriori interventi di consolidamento peraltro non opportunamente giustificati da una preventiva indagine sullo stato attuale delle murature, magari a mezzo di saggi, utili, questi, anche ai fini di una opportuna localizzazione e destinazione degli interventi a farsi da quelli fatti e collaudati. Al riguardo si prescrive che all’atto esecutivo, la Direzione lavori, previo le doverose e necessarie indagini conseguenti alla spicconatura degli intonaci e ad uno “stato di consistenza strutturale delle murature e delle strutture orizzontali” - stato di consistenza da redigere di concerto con il Collaudatore statico, coll’Impresa e con il Funzionario statale - individui ed ordini all’Impresa la esecuzione dei consolidamenti a quelle sole zone ove gli interventi risultano necessari; - che la sostituzione dei solai in ferro va fatta nel rispetto della normativa vigente in materia di “protezioni metalliche”; - che le indagini geologiche per cui è prevista la somma di £. 25.000.000 fra le somme a disposizione dell’Amm.ne, vanno eseguite prima dell’appalto, soprattutto per confermare la ritenuta non necessaria esecuzione di consolidamento delle fondazioni; - che sotto l’aspetto “impiantistica” si prescriva venga inserito nel Ca7

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pitolato Speciale di appalto - nel capitolo relativo e prima dell’appalto delle opere - l’obbligo da parte dell’impresa della redazione e presentazione al D.L. (che li dovrà approvare) dei calcoli di proporzionamento degli impianti, sia tecnici che elettrici. In particolare per l’impianto elettrico dovranno determinarsi e specificare: i valori assunti per le potenze installate; il proporzionamento delle protezioni; i calcoli dell’illuminamento; la rispondenza del gruppo elettrogeno alle correnti di spunto degli ascensori; la predisposizione dell’impiantistica pr la sala operativa della Prefettura. Con D.P. n. 8477 del 6/5/88 registrato a Napoli l’11/3/89 reg. 1 fl. 137 fu approvato in linea tecnica ed economica per l’importo di £. 8.000.000.000 il progetto di consolidamento e restauro dell’edificio, redatto dal libero professionista ing. Alfredo Gandolfi con il seguente quadro economico: a) Lavori a misura 6.451.710.000 b) Somme a disposizione dell’Amm.ne: 56.000.000 1) distribuzioni interne (Sip,Enel, Gas) 30.000.000 2) cancello elettrico e cristallo antiproiettile 25.000.000 3) indagini geologiche 381.290.000 4) rev. prezzi 666.000.000 5) imprevisti 390.000.000 6) spese tecniche 1.548.290.000 Totale somme a disposiz. 8.000.000.000 TOTALE GENERALE LIRE Con lo stesso decreto veniva assentita l’esecuzione di detti lavori in concessione all’Amministrazione Provinciale di Avellino. Nella licitazione privata del 27/7/90 rimase aggiudicataria dei lavori in oggetto l’impresa Scozzafava Domenico, con sede in Avellino, via Colombo , con il ribasso del 24,20%. Con la stessa impresa il concessionario stipulò contratto di appalto n. 15329 di rep. del 18/12/90 registrato ad Avellino il 21/12/90 per un importo netto di £. 4.890.396.180. La consegna dei lavori avvenne in data 3/12/91 ma l’intero edificio fu reso disponibile solo in data 11/9/92 non appena la Prefettura liberò i locali ad essa in uso (1° piano). Furono nominati quali collaudatori statici in corso d’opera ai sensi della legge 1086/71 e L.R. 9/83 il prof. Adriani e l’ing. Tino e D.L. ing. Nicola Conforti. A lavori consegnati si procedette, secondo quanto richiesto dal voto C.T.A., ad una complessa verifica dell’impianto murario e delle fondazioni attraverso un nuovo rilievo dell’intero complesso e un nuovo quadro fessurativo. 8

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L’Amm.ne Prov.le dette incarico al prof. Galateri e al geol. Di Meglio di redigere la relazione geotecnica e geologica. Sulla base delle risultanze delle indagini alla struttura muraria, il sottoscritto D.L. ha redatto uno stato di consistenza con relativa documentazione fotografica in data 8/9/ 92 ed un successivo ad integrazione, 10/5/93, che tiene conto delle risultanze della relazione geologica e geotecnica. Dai lavori di spicconatura e dai saggi in fondazione e sugli altri elementi strutturali è emerso un quadro abbastanza chiaro delle condizioni statiche dell’intero complesso. I saggi in fondazione hanno messo in evidenza la mancanza più assoluta di collegamenti a livello di spiccato ed una notevole diversità di quota del piano fondale: infatti dai dieci saggi eseguiti in fondazione si rilevano profondità della stessa che vanno da mt 1.80 a oltre mt 6.50. Detta muratura, pur avendo dimostrato un buon comportamento alle azioni sismiche (un solo saggio ha evidenziato lesioni da cedimento), si presenta notevolmente degradata. Trattasi per lo più di muratura a sacco, sempre attestata su terreni consistenti (tufo giallo) ma male organizzata e qualitativamente scadente. Solo il saggio nello scantinato, a profondità di mt 6.50 ha evidenziato una fondazione a pilastri ed archi in mattoni pieni di buona fattura ed in ottimo stato di conservazione. Di contro, negli stessi locali scantinati, altri elementi denotano gravi carenze strutturali: l’armatura metallica dei travetti del solaio (tipo Rex) si presenta completamente ossidata ed in fase di collasso, come pure una trave in c.a. presenta gravi segni di dissesto. La muratura portante, in gran parte in tufo, è legata con malta scadente ed è male ammorsata agli angoli ed agli incroci. Dai saggi ai vari livelli sono risultati i seguenti danni: lesioni isolate un pò ovunque, più accentuate in corrispondenza degli archi o delle volte, dei collegamenti delle murature perimetrali con le murature interne e delle murature interne fra loro. Soltanto là dove la muratura si presenta listata con mattoni pieni si riscontra una maggiore compattezza. Spesso si riscontrano canne fumarie di grosse dimensioni, tracce profonde di vario tipo e vuoti per armadi a muro o per camini. Spesso la muratura evidenzia soluzioni di continuità per la presenza di tipologie murarie diverse. Il quadro statico complessivo, già notevolmente compromesso per le carenze suaccennate, diventa ancora più delicato se si considerano le distanze tra i muri maestri ed i vuoti per porte e finestre non a norma di legge. A piano terra risultano lesionati quasi tutti gli archi e le volte del porticato che dà sul giardino come pure parte della muratura del corpo di fabbrica sul corso V. Emanuele (circolo stampa). La parte di edificio verso p.zza Libertà (Uffici di ragioneria), non appare danneggiata e con tipologie strutturali analoghe a quelle descritte. A primo piano sono evidenti i segni del maggiore danno subito dal9

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l’edificio ed un degrado più accentuato della struttura muraria. Al secondo livello dell’edificio si ripetono, quasi sistematicamente, in verticale, ampie zone di muratura deteriorata per degrado della malta o soluzioni di continuità per tipologie murarie deiverse. I solai sono in legno o in ferro o a travetti laterizi del tipo Rex. Gli stessi, inadeguati per le luci notevoli e perchè privi di cordolature di coronamento, hanno contribuito in maniera considerevole al peggioramento delle condizioni di generale dissesto delle strutture. Sulla base delle risultanze sopra esposte, l’impresa esecutrice dette incarico all’ing. De Rosa Michele di predisporre i calcoli strutturali di riparazione all’edificio. Detti calcoli furono dai collaudatori ritenuti incompleti e non rispecchianti lo stato dei luoghi. Pertanto, in data 14/3/93 furono restituiti all’impresa perchè fossero rielaborati sulla base di un più approfondito stato di consistenza, anche alla luce delle risultanze geotecniche. I collaudatori, in data 4/11/93 e 28/12/93, espressero parere favorevole al deposito del progetto egli interventi in fondazione (piastra in cemento armato a quota calpestio piano terra) unitamente a quelli relativi al consolidamento delle strutture in elevazione. Solo per gli elementi strutturali quali le capriate del tetto, il cornicione, la copertura del salone al 1° piano si è ritenuto opportuno rimandare ad un secondo momento l’approfondimento progettuale agli interventi da operare. Nel corso dei lavori di scavo in fondazione sono venuti alla luce alcuni manufatti interrati (voragini e cunicoli sotterranei, nonchè un rifugio antiaereo), la cui presenza ha imposto una variazione degli interventi in fondazione, così come previsti nel progetto strutturale in precedenza approvato e depositato. Pertanto si ritenne, d’accordo con la Commissione di collaudo e del Provv. OO.PP. addetto all’Alta Vigilanza, di seguire in maniera puntuale i piani di posa accertati nell’intervento in fondazione, avendo cura di collegare gli interventi tra di loro. Riguardo ai lavori di consolidamento delle murature in elevazione mediante perforazioni cementizie armate, si ridusse il numero delle perforazioni a mq. introducendo anche, a parziale modifica del progetto approvato, un intervento di cuci e scuci alle murature e piattabande in ferro. In sostanza i lavori eseguiti dall’impresa Scozzafava possono sinteticamente ridursi a: - spicconatura delle murature portanti; - saggi nei solai di orizzontamento; - saggi in fondazione; - rimozione di infissi e accantonamento di quelli intatti; 10

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- svellimento di pavimenti; - consolidamento delle murature portanti a mezzo di perforazioni e iniezioni cementizie armate; - riprese di muratura a mezzo di cuci e scuci - piattabande. I lavori sopra descritti ammontano a £. 934.498.382 e sono rapportabili a circa il 20 % dell’intero appalto. Con nota del 10/1/1995 n. 793 e successiva nota n. 932 del 16/3/95 dell’Amm.ne Prov.le di Avellino, fu trasmessa al Provveditorato alle OO.PP. una perizia di variante e suppletiva redatta dal sottoscritto D.L. che teneva conto della nuova situazione dei luoghi e delle necessarie modifiche all’intervento strutturale, così come concordato con l’ing. strutturista Michele De Rosa ed i collaudatori statici in corso d’opera. Ma la sentenza n. 1180 del 15/3/95 di fallimento dell’impresa Scozzafava emessa dal Tribunale di Avellino ha di fatto interrotto il prosieguo dei lavori e le attività amministrative ad esse legate. Con nota n. 47/1152/267 del 22/9/96 la Sezione staccata di Avellino ha restituito al concessionario Amm.ne Prov.le la perizia di variante. In considerazione del fallimento dell’impresa Scozzafava Domenico ha suggerito l’opportunità di intraprendere le definitive strategie amministrative per consentire il completamento dei lavori e di elaborare un progetto esecutivo che tenesse conto delle effettive situazioni in loco riscontrate; l’Amm.ne Prov.le, con delibera 6/2/96, “ha ritenuto opportuno rescindere il contratto in danno con l’impresa Scozzafava per avvenuto fallimento della stessa ed ha ritenuto necessario rielaborare il progetto dei lavori adeguandolo alle reali situazioni dei luoghi e delle strutture anche al fine di precisare e quantizzare tutti quegli interventi necessari per il completamento delle opere previste solo sommariamente o non previste affatto nel progetto originario approvato, dando incarico al sottoscritto ing. Nicola Conforti, già direttore dei lavori”.

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2) RELAZIONE DESCRITTIVA

A

seguito del rifinanziamento della legge 32/92, è stata iscritta nel capitolo 9065 (2° tranche) del Ministero dei Lavori Pubblici, la somma di lire 5.400.000.000 per il ripristino dell’Edificio sede del Palazzo del Governo di Avellino. Nel contempo il Provveditorato alle OO.PP. della Campania ha assentito in concessione all’Amministrazione Provinciale di Avellino i lavori di cui trattasi. - Progetto di ripristino. Si premette che il sottoscritto progettista ha elaborato il progetto esecutivo dell’Edificio nel rispetto della legge sui lavori pubblici n. 216/95. Per il progetto strutturale ha fatto riferimento alla normativa tecnica in zona sismica, con particolare riguardo alla legge 2.2.1974/64 e al D.M. 24.1.1986 e relative istruzioni, nonchè alla legge 1086/71 e dei D.M. 9.1.96 e 16.1.96. Particolare attenzione è stata posta alle istruzioni impartite al capo C9 del D.M. 24.1.1986 (interventi sugli edifici esistenti) e al capo C.9.8. (interventi tecnici di miglioramento per gli edifici in muratura). Il progetto degli impianti è stato redatto nel rispetto della normativa 46/90 per l’impianto elettrico, delle legge 10/90 per l’impianto di riscaldamento del D.M. 375/78 per gli ascensori e del Decreto del Presidente della Repubblica 24.7.96 n. 503 relativamente alle barriere architettoniche. Tanto premesso, al fine di ottemperare alle prescrizioni del voto del C.T.A. n. 203 dell’11.12.1987 con il quale si chiedeva in fase esecutiva di “ individuare la escuzione dei consolidamenti a quelle sole zone ove gli interventi risultano necessari”, sentito il parere della della Sprintendenza e dell’Ufficio tecnico di Avellino addetto all’alta vigilanza, ha valutato opportunamente il tipo di intervento strutturale a farsi sull’edificio, intervento visto a completamento di quello già eseguito dall’Impresa Scozzafava. In pratica il progetto esecutivo redatto assume come stato di fatto i lavori di consolidamento eseguiti ed i saggi effettuati, e come lavori strutturali a farsi quelli già ritenuti meritevoli di approvazione dal voto del C.T.A. n. 203 dell’11.12.87 (intervento alle coperture, sostituzione dei solai) e quelli strettamente necessari emersi in fase di scavo e di spicconatura (intervento in fondazione, completamento a mezzo di cuci e scuci e parziali interventi con lastre in cls armato per le murature). Si è inoltre convenuto, al fine di individuare un lotto funzionale appaltabile e rientrante nella somma concessa, di rendere fruibile almeno parte del piano terra ed il primo piano dell’edificio, sentita l’esigenza urgente della Prefettura di ritornare ad occupare l’edificio in oggetto. 12

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IMPOSTAZIONE PROGETTUALE

L’intervento di ripristino dell’edificio ha come finalità non solo quella riparare i danni occorsi col terremoto del 23.11.80 e successivi, ma anche quella di ridistribuire le funzioni cui la Prefettura è preposta, nel rispetto dell’organismo architettonico originario. Primo obiettivo è stato quello di riportare il chiostro centrale alla sua antica dignità architettonica, offuscata nel corso del tempo da numerose manomissioni ed aggiunte. Il cortile dell’antico monastero è stato nel passato adibito a parcheggio, ed il camminamento interno è stato frammentato, con interventi di chiusure e tamponamenti. Il progetto prevede dal punto di vista funzionale, di sdoppiare i due percorsi, quello automobilistico e quello pedonale, ricavando su espressa richiesta dell’Amministrazione Provinciale, un’autorimessa seminterrata nel giardino e di lasciare ad uso esclusivamente pedonale l’ingresso ed il cortile ed il camminamento, mettendo in luce le volte precedentemente nascoste. Le planimetrie n. 28/29/30 mostrano come intorno al cortile centrale, sono state localizzate, ambiente per ambiente, le destinazioni d’uso degli stessi, d’intesa con i funzionari della Prefettura. In breve la nuova conformazione funzionale può essere così descritta: PIANO TERRA: Lato corso Vittorio Emanuele: (facciata principale) - ingresso, corpo di guardia, alloggio portiere, uffici a stretto contatto con il pubblico, servizi; Lato piazza Libertà: -uffici, servizi, due ascensori, di cui uno a servizio dellUfficio di gabinetto del Prefetto e l’altro a servizio del pubblico, progettato nel rispetto delle normative dei portatori di handicap; Lato via Partenio: - secondo ingresso al pubblico, uffici ,servizi, ripristino di una ex cappella a sala per conferenze, ripristino di una sala più piccola per attività pluriuso; Lato giardino: - locali da adibire ad archivi, uffici. Ripristino di una scala ad uso interno degli uffici. Ripristino dello scalone d’onore in pietra calcarea. Dallo scalone si accede al primo piano e precisamente in un salone di rappresentanza che collega la zona uffici alla zona destinata al gabinetto del Prefetto ed alla sua abitazione privata. Di particolare interesse è il salone dei ricevimenti di circa 170 mq, con una bella volta incannucciata dipinta. 13

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La restante parte del primo piano è destinata ad uffici. In particolare l’ala di via Partenio prospettante sul giardino interno (locali ex consiglio provinciale) è stata destinata a protezione civile e sala stampa, in funzione dei nuovi compiti istituzionali cui la prefettura è preposta. Il secondo piano è adibito ad uffici per la quasi totalità, eccezione fatta per un alloggio da adibire a foresteria e per due ambienti da destinare a sala radio. La fruibilità dell’intero organismo è assicurata, inoltre, da quattro scale, di cui una nuova in ferro, collocata nel corpo lato piazza Libertà, che permetterà l’accesso al pubblico ed ai funzionari ai piani superiori. Il progetto, oltre a ricalibrare funzionalmente l’edificio, è stato rivisitato in uno all’intervento di miglioramento ai sensi del citato D.M. 24.1.86, già proposto e accettato a suo tempo. Come è noto il capo C9.1.2. del citato D.M. definisce l’intervento di miglioramento come “l’esecuzione di una o più opere riguardanti i singoli elementi strutturali dell’edificio, con lo scopo di conseguire un maggior grado di sicurezza, senza peraltro modificare in maniera sostanziale il comportamento globale”. Il criterio guida per la progettazione dell’intervento strutturale, al fine di migliorare la sicurezza dell’edificio, è stato quello di non turbare, con stravolgimenti, il suo linguaggio costruttivo originario. INTERVENTO DI MIGLIORAMENTO

Le diverse quote del piano fondale hanno consigliato, così come risulta dai calcoli depositati nel corso del 1° lotto, un intervento a mezzo di platea di cls. di spessore cm30 armata con doppia maglia 0 14 30x30 e travi di bordo estradossate in c.a. 30x80, collegate trasversalmente tra di loro con barre di ferro 0 20. Nella zona ( vedi grafici n.13 e 14) angolo via Partenio - piazza Libertà, in cui il piano fondale si approfondiva fino a -3.00 mt. è stato previsto un solaio in c.a. su paretine in c.a. collegate tra loro con cuciture 0 14, 2 al mq. Sui locali interrati, rinvenuti durante i lavori di scavo, sono stati previsti collegamenti orizzontali realizzati con solai di ferro (travi IPE, solettina in cls. armata con rete elettrosaldata) debitamente ammorsata alle murature principali. Nella zona dove è stato rinvenuto un basolato di pietra calcarea, la platea di fondazione avrà travi di bordo con un’altezza ridotta (30x60). MURATURE Le murature, già consolidate nel primo lotto con iniezioni cementizie armate, interventi diffusi di cuci e scuci, riammorsature in mattoni pieni, 14

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chiusura di vani, e delle canne fumarie, non sarà oggetto di ulteriori interventi di consolidamento, tranne che modeste operazioni di cuci e scuci e betoncino e rete. E’ stata prevista una regolarizzazione dei maschi murari sul piano verticale, con la introduzione, per le parti mancanti di elementi ex novo di murature in mattoni pieni, debitamente ammorsate, al fine di eliminare dissimmetrie sul piano delle rigidezze (vedi tavole n. 11 e 15). SOLAI

E’ stata prevista la demolizione dei solai in legno del 1° e 2° livello e la loro sostituzione con solai di acciaio ( travi IPE 180 fino a 4 mt, IPE 200 fino a 5 mt, IPE 240 fino a 6mt, IPE 300 fino a 8,5 mt.) efficacemente ammorsate con cordoli perimetrali alle murature verticali e trattate, all’estradosso, con intonaco cementizio opportunamente dosato per ottenere una resistenza al fuoco ari a 120 REI. Il solaio di sottotetto in c.a. avrà un’altezza di 30 cm., sarà armato con travetti prefabbricati posti ad interasse di 50 cm. COPERTURA

La vecchia copertura in legno presenta tetti spingenti ed una situazione di degrado statico che ha consigliato la sua demolizione e il suo rifacimento con capriate in ferro, ben collegate alla struttura muraria verticale . Le capriate in ferro sono del tipo HE, bullonate tra loro, con soprastante orditura (arcarecci in travi IPE), lamiera grecata, rete elettrosaldata e massetto di calcestruzzo alleggerito. ARCHI E VOLTE

Saranno consolidati mediante una solettina di calcestruzzo armata con rete elettrosaldata e perforazioni armate, il tutto come da particolari allegati. TRAMEZZATURE

Per le tramezzature (spessore 13 cm) è previsto l’inserimento per altezze superiori a 3.mt di un cordolo di irrigidimento. Gli interventi progettati non producono sostanziali modifiche nel comportamento strutturale globale del edificio, così come è dimostrato nella relazione tecnica allegata. OPERE DI COMPETAMENTO:

- intonaco di cemento retinato con camicia di stucco; - intonaco liscio; 15

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- pitturazioni all’interno con pittura lavabile e all’esterno con pittura ai silicati per fabbricati storici; - restauro delle porte di castagno risalenti ai primi del ‘900; restauro degli infissi esterni; - posa in opera di controsoffitti in pernervometal per gli ambienti voltati; - recupero di vecchio tavolato e delle travi di castagno, proveniente dalle demolizioni delle capriate e della copertura, per formazione controsoffitti nella sala convegni, nel salone di rappresentanza e nella sala pluriuso; - pulizia e ripristino delle parti ornamentali ( finestre, balconi, facciata in graniglia di cemento); - restauro del cornicione esterno previo rinforzo mediante perforazioni armate e cordolo di collegamento e ripartizione carichi. - consolidamento volta incannucciata con iniezioni di resine epossidiche e restauro della tempera sottostante; - restauro del portone d’ingresso in legno castagno scolpito; - posa in opera di pavimenti in parquet nell’ abitazione del Prefetto; pavimenti in pietra di Trani negli uffici, pavimenti in marmo bianco; - servizi igienici; - impianti idrico, elettrico, riscaldamento, antincendio e speciali - costruzione locale autorimessa interrata - costruzione scala in ferro; - ripristino cortile interno con basoli di pietra recuperati e basoli di pietra calcarea locale squadrata con aree di ciottoli arrotondati.

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1) RELAZIONE TECNICA

G

li interventi previsti in questa sede si ritengono indispensabili per conseguire quel “maggior grado di sicurezza alle azioni sismi che” di cui all’art. 15 (Riparazioni) della legge 02/02/1974 n. 64, “Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche”, tenuto conto che con D.M. 07/03/1981 il territorio comunale di Avellino è stato inserito nell’elenco delle località sismiche con grado di sismicità S = 9. Si è operato, perciò, nel rispetto del D.M. 16/01/1996 contenente le “Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche” ed in particolare delle indicazioni fornite al punto C.9, “Interventi sugli edifici esistenti”, essendo queste, nella loro più recente edizione, le norme tecniche la cui emanazione viene preannunciata all’art. 3 della citata legge n. 64, ed alle quali la stessa legge fa costante riferimento nel corpo dei suoi articoli. Con particolare riferimento agli interventi sugli edifici esistenti, il punto C.9 del citato D.M. definisce un duplice livello di obiettivi perseguibili mediante gli interventi strutturali rivolti ad aumentare la resistenza degli edifici alle azioni sismiche: si individuano infatti interventi di adeguamento ed interventi di miglioramento. Questi ultimi in particolare sono definiti come l’esecuzione di “una o più opere riguardanti i singoli elementi strutturali dell’edificio con lo scopo di conseguire un maggior grado di sicurezza, senza peraltro modificarne in maniera sostanziale il comportamento globale”. A tale proposito, e ben prima dell’entrata in vigore dell’ultimo aggiornamento delle norme, si era espresso il Comitato Tecnico Amministrativo (C.T.A.) del Provveditorato alla OO.PP. per la Campania con apposito parere - in data 27/01/1987 - riguardante gli interventi di riparazione sugli edifici monumentali in zona sismica, ritenendo che “la distinzione concettuale fra i due tipi di intervento citati (adeguamento e miglioramento), pur non essendo direttamente riferita agli edifici monumentali bensì alla edilizia ordinaria, ha rilevante importanza nei confronti degli obiettivi che si devono porre a base di un intervento sul patrimonio monumentale”. Tale obiettivo “dovrà essere finalizzato al conseguimento, per quanto possibile, del duplice scopo di assicurare un sufficiente grado di sicurezza alle azioni sismiche e di rispettare le particolarità intrinseche degli edifici monumentali e quindi della concezione costruttiva originaria”. Il C.T.A. riteneva pertanto “che il rispetto di tale duplice finalità potrà di conseguenza orientare il progettista ad effettuare sul patrimonio monumentale interventi di solo miglioramento”. La Prefettura di Avellino rientra senza dubbio tra le costruzioni di speciale importanza artistica, a proposito delle quali la citata legge n. 64, art. 17

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16, afferma che per riparazioni “in edifici o manufatti di carattere monumentale o aventi, comunque, interesse archeologico, storico o artistico, siano essi pubblici o di privata proprietà, restano ferme le disposizioni vigenti in materia”: disposizioni tutte relative alla tutela delle cose di interese artistico e storico, nonchè alla protezione delle bellezze naturali. Orbene, il D.M. 16/01/1996 introduce, rispetto alle precedenti edizioni delle stesse norme, una importante novità sull’argomento. Al punto C.9.1.2 Intervento di miglioramento, si legge, infatti, che “tale tipologia d’intervento si applica, in particolare, al caso degli edifici di carattere monumentale, di all’art. 16 della legge 2 febbraio 1974, n. 64, in quanto compatibile con le esigenze di tutela e di conservazione del bene culturale”. E, d’altra parte, non v’è alcun dubbio che l’intervento in esame non rientra tra i casi per i quali il punto C.9.1.1 del medesimo D.M. prevede l’obbligo di procedere all’adeguamento; e ciò, anche in quanto è stato tra questi eliminato - sempre dalla più recente versione delle norme - quello relativo all’esecuzione “interventi strutturali rivolti a reintegrare l’organismo edilizio esistente nella sua funzionalità strutturale mediante un insieme sistematico di opere”, in cui potrebbe logicamente rientrare il progetto in argomento. I lavori di consolidamento che si propongono prendono le mosse - oltre che dal quadro dei dissesti e dallo stato di conservazione dei materiali anche da tutti gli interventi strutturali già eseguiti dall’impresa Scozzafava Domenico, nell’ambito del contratto di appalto poi rescisso a seguito del fallimento dell’impresa stessa. In particolare sono state ad oggi eseguite tranne nelle fasce in corrispondenza dei soli esistenti - quasi tutte le operazioni di consolidamento delle murature mediante perforazioni cementizie armate; e ciò dopo aver provveduto a sarcire - mediante interventi del tipo “cuci e scuci” - tutte le grosse lesioni, i fori, le canne fumarie e le cavità presenti nella muratura stessa. E’ stato infine eseguito, per quasi tutti i vani esistenti, il rifacimento delle piattabande orizzontali mediante l’inserimento di nuove travi metalliche. Tutto quanto innanzi descritto è puntualmente riportato, ambiente per ambiente, nello stato di consistenza redatto, corredato quest’ultimo anche da una copiosa documentazione fotografica. Gli interventi di riparazione e rafforzamento previsti sono illustrati singolarmente negli elaborati grafici di progetto; essi comprendono essenzialmente le seguenti operazioni: - collegamento, ovunque possibile, tra le murature in fondazione, mediante l’esecuzione di solette in c.a. poggiate su travi estradosse pure in c.a.; eseguite queste ultime in adiacenza ai setti murari, cui sono collegati a mezzo di perforazioni cementizie armate; 18

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- regolarizzazione, ovunque possibile, della distribuzione delle aperture, mediante chiusura totale o parziale delle stesse o attraverso creazione di nuovi setti o archi in muratura di tufo collegati alla muratura esistente tramite perforazioni cementizie armate; - ricostruzione di tutti i solai - attualmente crollati o in precarie condizioni - sostituendo quelli intermedi con nuovi solai a travi metalliche e tavelloni con sovrastante soletta in c.a., efficacemente ammorsati alle murature esistenti con ancoraggi in cls del tipo a “coda di rondine”, ancoraggi collegati fra loro da cordoli non estesi a tutto lo spessore; e dando luogo ad un provvedimento sostitutivo di un cordolo in c.a. continuo mediante il consolidamento delle murature, in corrispondenza degli orizzontamenti, con iniezioni di miscele cementizie armate. Rifacendo invece l’impalcato di sottotetto con un nuovo solaio laterocementizio in travetti in c.a.p. prefabbricati, ancorato ai muri verticali con un cordolo in c.a. a tutto spessore; - irrigidimento delle volte mediante realizzazione di una soletta in c.a. all’estradosso, opportunamente ammorsata nei muri d’ambito; - consolidamento degli archi in muratura mediante iniezioni cementizie armate nella fascia sovrastante e chiodature all’intradosso; - sostituzione del tetto in legno con una copertura non spingente costituita da capriate metalliche poggiate sul cordolo di coronamento e falde in lamiera grecata e soletta in c.a. da esse sostenute; - consolidamento del cornicione del 2° piano prospiciente il Corso Vittorio Emanuele, la Piazza Libertà e la Via Partenio, attraverso demolizione della sovrastante muratura, spazzolatura dei profilati di sostegno, perforazioni cementizie armate inclinate eseguite dall’esterno ed esecuzione di un sovrastante cordolo in c.a.

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4) RELAZIONE TECNICA IMPIANTI A) IMPIANTO DI RISCALDAMENTO Sono stati previsti i seguenti impianti: Impianto di riscaldamento centralizzato ad acqua calda a servizio degli uffici. 2) Impianto di riscaldamento ad acqua calda a servizio dell’abitazione dei Prefetto,della Foresteria e della stazione radio con circuiti separati ed intercettabili con comando a distanza. 3) Impianto di riscaldamento autonomo per l’abitazione del custode. 4) Impianto di raffredamento estivo ad acqua refrigerata a servizio degli uffici del Prefetto al 1° piano, e del salone al 1° piano. 5) Impianto di raffredamento autonomo a servizio della foresteria. In regime invernale le caldaie a servizio degli impianti saranno alimentate con bruciatore a gas metano. L’acqua refrigerata per il regime estivo sarà prodotta da gruppi frigoriferi raffreddati ad aria. La rete di distribuzione principale sarà costituita da tubazioni in ferro opportunamente coibentate che farà capo a collettori di distribuzione secondaria di zona da cui tramite tubazioni in rame a pavimento si dipartiranno le alimentazioni delle unità perimetrali. Negli ambienti, si installeranno "mobiletti fancoils" a pavimento in modo da permettere con la predisposizione dei tubi di scarico condensa l’utilizzazione degli stessi per un futuro impianto di raffrescamento estivo realizzando nella fase futura solo la centrale frigorifera; la rete di distribuzione, infatti, è stata proporzionata già in funzione di tale esigenza. Solo negli uffici del Prefetto e nella Foresteria tale impianto sarà realizzato già in questa fase. Nell’abitazione del custode verrà invece realizzato un impianto con radiatori in ghisa. Tutti gli impianti dovranno essere proporzionati e realizzati secondo tutta la normativa vigente ed in particolare nel rispetto della legge 10/91. Tutti gli impianti saranno dotati di regolazione centralizzata e di regolazione locale sui mobiletti fancoils tramite termostato on-off; nella zona in cui 20

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sarà effettuato l’impianto di raffreddamento un commutatore manuale estate-inverno invertirà il senso di azione dei termostati al cambiamento di stagione. B) IMPIANTO ELETTRICO Sarà alimentato tramite una cabina di trasformazione MT/BT. Un quadro generale ubicato al piano terra alimenterà i vari sottoquadri di piano da cui si dipartiranno le alimentazioni alle varie utenze. Le linee principali di alimentazione ai sottoquadri saranno realizzate in cavo EPR tipo FG5O/R ubicate in canalina metallica posta nei cavedi o in controsoffitto. Anche le linee di distribuzione in partenza da detti sottoquadri saranno realizzatein cavoEPR tipo FG5O/R o in filo tipo NO7V-K alloggiato in tubazione flessibile corrugata in PVC: sia i cavi che le tubazioni saranno incassati a parete o ancorati in canalina metallica ubicata in controsoffitto. Le derivazioni ai corpi illuminanti alle prese, agli apparecchi di comando e,o utilizzatori saranno alloggiati o in tubazione flessibile di PVC incassata a parete o in tubo rigido RK esterno (nei percorsi in controsoffitto o non a vista). Una sezione dell’impianto di illuminazione e/o utilizzazione sara alimentata da un gruppo elettrogeno di emergenza con partenza in automatico. I percorsi di uscita di sicurezza saranno dotati di lampade di emergenza autonome ( vedi particolari tav.n.50) L’area giardino sarà illuminata tramite armature su paline. C)

IMPIANTI SPECIALI

L’edificio sarà dotato dei seguenti impianti: 1) Sicurezza: allarmi e TVCC, 2) Segnalazione fumi 3) Badge di ingresso a controllo elettronico 4) Metal Detector, 5) Rete trasmissione dati. 6) Rete telefonica. 7) Impianto TV 8) Impianto videocitofono. tutti gli impianti dovranno rispettare la normativa CEI specifica 21

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D) IMPIANTI IDRICO-SANITARI ANTINCENDIO E previsto l’aIlacciamento all’acquedotto urbano la cui conduttura trovasi lungo il C.so Vittorio Emanuele - Avellino -(vedi tav. n.35.1) L’impianto idrosanitario sarà Costituito da: - Alimentazione con acqua potabile delle apparecchiature dei Servizi igienici per gli uffici. - Riempimento e reintegro degli impianti termici e di condizionamento. - Gruppi di servizi igienici e cucina relativi alle camere della foresteria e dell’appartamento del Prefetto. - Produzione acqua calda a mezzo boiler elettrici per i vari Servizi. L’impianto antincendio sarà costituito da: - Rete in tubi di ferro zincati alimentati dall’acqua dell’acquedotto che alimenterà in totale n. 20 idranti a parete UNI 45 dislocati nell’edificio. Inoltre sono previsti n.3 attacchi per motopompa VV.F UNI 70 e l’installazione di estintori a polvere polivente per fuochi di classe A, B. C del tipo 13 A nel numero di uno ogni 250 mq. e comunque integrato sempre da n.1 estintore nelle prossimità delle vie di accesso. PROGETTO PER LA PROTEZIONE DALLE SCARICHE ATMOSFERICHE ( C.E.I. 81.1 30^ edizione) UBICAZIONE

La struttura da proteggere è costituita da n1 Fabbricato al corso V. Emanuele di Avellino DIMENSIONI

Con riterimento ai grafici allegati. (n° 1 ) il volume da proteggere risulta essere: lunghezza L = 71 m. larghezza W = 61 m. altezza H = 23 m. DESTINAZIONE D’USO E TIPO DI STRUTTURA

Uffici definiti di tipo B dalle Norme CEI 81-I appendice G; strutttura in muratura con impianti interni in cavo non schermato, alimentazione da cabina in MT con schermo del cavo connesso a terra; corpi metallici esterni collegati a terra; presenza di impianto rivelazione incendi. Tipo di danno: morte di persona.

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CLASSIFICAZIONE IN BASE AL RISCHIO D'INCENDIO

Struttura classificata con rischio di incendio ordinario. CLASSIFICAZIONE DELLA ZONA CIRCOSTANTE LA STRUTTURA

Struttura situata in un area con presenza prevalente di strutture di altezza uguale o maggiore, Coefficiente ambientale C = 0,25. CALCOLO DELLA FREQUENZA DI FULMINAZIONE ("Nt.")

La densità annuale dei fulmini al suolo al comune di Avellino rilevata dalle norme C.E.I. 81-3 è di 2,5 fulmini /Kmq. AREA Dl RACCOLTA DELLA STRUTTURA

A vantaggio della sicurezza la struttura e stata considerata di forma parallelepipeda con altezza pari al colmo del tetto più alto; pertanto l’area è stata calcolata con la reIazione: A= L x W+6 x H x (L+W)+9 p x H2 ed è risultata pari a A=71 x 61+6 x 23 x(71+31) + 9p x 232 = 37504 mq. CALCOLO DELLA FREQUENZA Dl FULMINAZIONE ("Nd")

Secondo la procedura di calcolo semplificata riportata nell’appendice G 3 della nonna C.E.I. 81 - 1, la frequenza di fulminazione diretta calcolata con la relazione: Nd = Nt x C x A x 0,001 x 10-3 è pari a Nd = 2,5 x 0,5 x 37504 x 0,001 x 10-3= 0,04688 = 4,68 x 10-2 In base all’articolo G 3.2 delle norme C.E.I 81 - 1, 3^ edizione, la frequenza di fulminazione tollerabile Na per strutture ordinarie di tipo B con rischio di incendio ordinario è pari a 5 x 10-2 e quindi poichè Nd < Na l’installazione di un LPS non è necessaria.

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ARCHITETTONICI

IMPIANTI

LOTTO FUNZIONALE - le categorie di lavoro appena descritte tengono conto di un intervento esteso all’intero edificio, il cui costo complessivo ammonta, solo per i lavori a corpo e a misura a £. 7.199.223.000. Per poter riportare la spesa all’interno della somma finanziata di £.5.400.000.000 è stato redatto un progetto stralcio funzionale ed esecutivo, i cui lavori sono stati computati a misura per la parte di consolidamento e restauro e a corpo per la parte impiantistica e ponteggi. Con detto stralcio funzionale, nei limiti della somma stanziata, sono previsti i seguenti lavori: - scavi, demolizioni, vespai, consolidamento fondazioni, parte di murature, rifacimento solai, rifacimento copertura in ferro, opere di rifinitura estese a parte del piano terra , al primo piano (eccetto la zona di protezione civile) e con esclusione dell’intero secondo livello, ripristino degli infissi esterni, ripristino infissi interni ( solo per il piano terra ed il primo piano), impianto elettrico e di riscaldamento limitatamente agli ambienti definiti, salvo i percorsi obbligatori per le reti principali di distribuzione e, più dettagliatamente, come dalla seguente descrizione: 1) Quota parte del del piano terra così come indicato nella planimetria, comprendente in linea di massima le seguenti zone: ingresso da corso V.Emanuele, locali di sorveglianza, Uffici angolo C.so V. Emanuele e P.zza Libertà e relativa scala di accesso ai piani superiori, parte del porticato, il cortile, l’area esterna destinata a verde. 2) Primo piano: completo Le modalità che dovranno seguire i lavori per le aree indicate dovranno coordinarsi con i lavori di completamento che in futuro andranno a farsi, pertanto di seguito vengono indicati i criteri che saranno seguiti per le diverse tipologie di impianti e le opere principali da realizzare. A) Impianto di riscaldamento e refrigerazione a sevizio dell’impianto principale uffici: - centrale termica: completa - rete di distribuzione principale: completa, compreso quella a servizio dell’impianto frigorifero e do tutti i collettori complanari. - rete di distribuzione secondaria e di scarico condensa: solo quella relativa alle aree da ultimare - corpi scaldanti: solo quelli a servizio delle aree da ultimare B) Impianto di riscaldamento a servizio delle abitazioni Prefetto, Foresteria, Sala Radio:Centrale termica completa -rete di distribuzione principale: fino al sottotetto, e tutto il primo piano -rete di distribuzione secondaria: solo quella relativa alle aree da ultimare. 24

Ing. Nicola Conforti


STATO DI FATTO

Progetto dei lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino

ARCHITETTONICI

C) Impianto custode: completo D) Centrale frigorifera a servizio degli uffici: nessuna opera E) Centrale frigorifera a servizio della foresteria: nessuna opera F) Impianto elettrico: - Cabina elettrica: completa - quadro elettrico principale B.T. e rifasamento: completo - quadri elettrici secondari:solo quelli relativi alle aree da ultimare - gruppo elettrogeno: completo - distribuzione principale e secondaria: solo quella relativa alle aree da ultimare - impianti luce, prese telefoniche, trasmissione dati: solo quelli relativi alle aree da ultimare - impianto di terra principale: completo G) Impianti speciali : solo quelli di sicurezza QUADRO TECNICO-ECONOMICO (Progetto lotto funzionale) A) Lavori a misura B) Lavori a corpo 1) Impianti lire 899.086.214 2) ponteggi lire 40.000.000 3) ascensore lire 90.000.000 sommano lire totale lavori C) Somme a disposizione 1) IVA ed imprevisti lire 470.197.706 2) Spese tecniche lire 227.829.810 sommano lire

TOTALE GENERALE LIRE

25

3.672.886.270

1.029.086.214 lire 4.701.972.484

698.027.516

5.400.000.000

Ing. Nicola Conforti

IMPIANTI


STATO DI FATTO

Progetto dei lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino

n.tavola

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 19.1 19.2

23 24 25 26 27 28 29 30 30.1 31 32 33 34 35 35.1

ARCHITETTONICI

IMPIANTI

ELENCO ELABORATI - Relazione tecnica - Stato di fatto: - piano interrato - piano terra - primo piano - secondo piano - pianta copertura - Stato di consistenza (fascicolo A4) - Stato di fatto: rilievo fotografico (fascicolo A4) - Stato di fatto: - sezione trasversale - sezione longitudinale - Interventi di completamento strutturale: - sovrapposizione maschi murari - piano interrato - consolidamento fondazioni / tipologie d’intervento - consolidamento fondazioni / particolari - consolidamento fondazioni / particolari - carpenteria solaio 1° livello - carpenteria solaio 2° livello e copertura corpo “A” - carpenteria solaio 3° livello (sottotetto) - carpenteria copertura - capriate in ferro corpo “A” - capriate in ferro corpo “B” - Nuovi interventi: - Locale caldaia / pianta / sezione - Locale caldaia / carpenterie / armature - Locale caldaia / carpenterie / armature - Scala in ferro / Ascensori / Particolari - Particolari interventi: - solaio in ferro / consolid. cornicione / intervento sulle volte - Progetto architettonico: - pianta piano terra - pianta primo piano - pianta secondo piano - pianta locali interrati - sezione trasversale - sezione longitudinale - prospetto su corso Vittorio Emanuele / particolari - prospetto su piazza Libertà - prospetto su via Partenio - Impianti: rete idrica e fognaria

26

Ing. Nicola Conforti


STATO DI FATTO

Progetto dei lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino

ARCHITETTONICI

IMPIANTI

36 37 38

39 39.1 39.2 39.3 40 41 42 43 44 45 46

47 48 49 49.1 50 51 52 53 54 55 56 57 58

59 60 61 62 63 64 65

- Schema altimetrico impianti: - impianto elettrico (schema panoramico a blocchi) - impianto riscaldamento Uffici - impianto riscaldamento abitazione Prefetto / foresteria / sala radio - impianto acqua refrigerata uffici / zona Prefetto - impianto antincendio - Schema planimetrico impianti: - impianto antincendio / Piano Terra - impianto antincendio / Primo Piano - impianto antincendio / Secondo Piano - Impianto elettrico / locali interrati - impianto elettrico / piano terra - impianto elettrico / primo piano - impianto elettrico / secondo piano - Impianto di riscaldamento / piano terra (distrib. fancoils) - impianto di riscaldamento / piano primo (distrib. fancoils) - impianto di riscald. piano secondo (distrib.fancoils) - Impianti speciali :sicurezza / rivelazione fumo / segnalazioni / chiamate - piano terra - primo piano - secondo piano - locali interrati - Particolari impianti - Capitolato speciale opere consolidamento e restauro / schede tecniche - Computo metrico generale - Analisi prezzi opere consolidamento e restauro - Elenco prezzi opere consolidamento e restauro - Relazione tecnica impianto riscaldamento legge 10/91 / centrali termiche 1,2,3 - Calcolo dispersioni : Centrale termica 1 - legge 10/91 - Calcolo dispersioni: centrale termica 2 e centrale termica 3 - legge 10/91 - Impianto elettrico : sottoquadro di distribuzone ai piani / quadro media tensione cabina elettrica / quadro generale B.T. / quadro modo trasformatore - Impianto di riscaldamento: tabelle fancoils e radiatori - Elenco prezzi impianti - Analisi prezzi: impianto riscaldamento e antincendio - Analisi prezzi: impianto elettrico - Capitolato speciale impianto elettrico - Capitolato speciale riscaldamento e refrigerazione - Computo metrico impianti: impianto riscaldamento / antincendio / elettrico

27

Ing. Nicola Conforti


INDICE GENERALE

SCHEDE

FOTO

RELAZIONE ARCHITETTONICI









INDICE GENERALE

STATO STATO DI DI FATTO FATTO

FOTO RELAZIONE










AVANTI

INDICE GENERALE

ALTIMETRICI

















AVANTI

DISEGNI STRUTTURALI

PERIZIA DI VARIANTE

FOTOGRAFIE

INDICE GENERALE


DISEGNI STRUTTURALI

PERIZIA DI VARIANTE

FOTOGRAFIE


DISEGNI STRUTTURALI

PERIZIA DI VARIANTE

FOTOGRAFIE


DISEGNI STRUTTURALI

PERIZIA DI VARIANTE

FOTOGRAFIE


DISEGNI STRUTTURALI

PERIZIA DI VARIANTE

FOTOGRAFIE


DISEGNI STRUTTURALI

PERIZIA DI VARIANTE

FOTOGRAFIE


DISEGNI STRUTTURALI

PERIZIA DI VARIANTE

FOTOGRAFIE


DISEGNI DISEGNI STRUTTURALI STRUTTURALI

PERIZIA DI VARIANTE

FOTOGRAFIE


DISEGNI DISEGNI STRUTTURALI STRUTTURALI

PERIZIA DI VARIANTE

FOTOGRAFIE


DISEGNI STRUTTURALI

PERIZIA DI VARIANTE

FOTOGRAFIE


DISEGNI ARCHITETTONICI

PERIZIA DI VARIANTE

FOTOGRAFIE INDICE GENERALE


ARCHITETTONICI PERIZIA DI VARIANTE

FOTOGRAFIE


ARCHITETTONICI

PERIZIA DI VARIANTE

FOTOGRAFIE


ARCHITETTONICI

PERIZIA DI VARIANTE

FOTOGRAFIE


ARCHITETTONICI

PERIZIA DI VARIANTE

FOTOGRAFIE


ARCHITETTONICI PERIZIA DI VARIANTE

FOTOGRAFIE


ARCHITETTONICI

PERIZIA DI VARIANTE

FOTOGRAFIE


ARCHITETTONICI PERIZIA DI VARIANTE

FOTOGRAFIE


ARCHITETTONICI

PERIZIA DI VARIANTE

FOTOGRAFIE


ARCHITETTONICI

PERIZIA DI VARIANTE

FOTOGRAFIE


ARCHITETTONICI

PERIZIA DI VARIANTE

FOTOGRAFIE


ARCHITETTONICI

PERIZIA DI VARIANTE

FOTOGRAFIE


FOTOGRAFIE

PERIZIA DI VARIANTE

ARCHITETTONICI


ARCHITETTONICI

PERIZIA DI VARIANTE

FOTOGRAFIE



ARCHITETTONICI

PERIZIA DI VARIANTE

FOTOGRAFIE


ARCHITETTONICI

PERIZIA DI VARIANTE

FOTOGRAFIE



ARCHITETTONICI

PERIZIA DI VARIANTE

FOTOGRAFIE


ARCHITETTONICI

PERIZIA DI VARIANTE

FOTOGRAFIE


FOTOGRAFIE

PERIZIA DI VARIANTE

ARCHITETTONICI


ARCHITETTONICI

PERIZIA DI VARIANTE

FOTOGRAFIE


ARCHITETTONICI

PERIZIA DI VARIANTE

FOTOGRAFIE



FOTOGRAFIE

PERIZIA DI VARIANTE

ARCHITETTONICI


CAPRIATE RELAZIONE

INDICE GENERALE







INFISSI - PROGETTO

VARIANTE SCHEMA GENERALE














INFISSI - PROGETTO

VARIANTE

SCHEMA GENERALE


STUDIO TECNICO CONFORTI

STUDIO TECNICO CONFORTI Ing. Nicola Conforti arch. Salvatore Conforti

Ministero dei Lavori Pubblici Provveditorato Regionale alle O.O. P.P. Per la Campania Ufficio Tecnico di Avellino

PROGETTO DEI LAVORI DI CONSOLIDAMENTO E RESTAURO DELL’ EDIFICIO SEDE DELLA PREFETTURA DI AVELLINO

PERIZIA - INFISSI VIA ROMA 83040 CAPOSELE AV TEL 0827 53014 CONFORTINIC@TISCALINET.IT

PROGETTO

STATO DI FATTO - INFISSI

RELAZIONE TAVOLE COMPARATIVE

DISEGNI STRUTTURALI

INDICE GENERALE

FOTO

Il Progettista ing. Nicola Conforti


PERIZIA - INFISSI

PROGETTO DEI LAVORI DI CONSOLIDAMENTO E RESTAURO DELL’ EDIFICIO SEDE DELLA PREFETTURA DI AVELLINO

LEGENDA SIMBOLI

23 27-B 27-C

20

27-D

27-E

27-A 26

19

28

27

29

30

31

22

24

33

CABINA ENEL

50a

32

32-A

50

Porta

2

Porta

120x 290

1 3 1

3/48a

Porta

48/16

Porta

120 x 280 155 x 235

1 1

49b/17

Porta

155 x 235

49a/28 Porta

155 x 235

49a/29 Porta

180 x 115

Porta

170 x 325

Porta

100 x 210

50a/31 Porta

300 x 315

1 1 1 1 1 1

500 x 320

1

33-A

17

32-B

33-B

49/29

33-D

33-E

49b

VUOTO LUCE

16' 34

48 16

36-A

36

35

Portone ingresso Corso

DIMENSIONI

Tipologia Accessori infisso Accessorio QUANTITA’ Cornice 250 x Unica Imbotto 410 130 x 240

48c/15 18

Tipo

1

1

31-A

49

49a

25

Vano n.

CABINA ENEL

30

Portone ingresso via Partenio

52/42

Porta

52a/47

Porta

U2

Cornice Imbotto

100 x 200 200 x 380 120x 245 180 x 365 125 x 250 160 x 270 150 x 430 125 x 280 125 x 280 125 x 280 140 x 185 130 x 240 120 x 280 115 x 265 135 x 320

44/41 Finestra 41/40c Finestra 41/40b Finestra

48c

40b/40c

37-A

15 48b

52a

48a

52 42

38-A

14

11-A

12

5

3

UFFICIO

11 13

41

VUOTO LUCE

7

CORPO DI GUARDIA

W.C.

4

6-B

6

2

UFFICIO

1

43

40/39a

Porta

40/43

Porta

43/45

Porta

45/46

Porta

46/44

Porta

Porta 47/52a Porta

40-C

Portone ingresso SX corso

U2

Cornice Imbotto

200 x 365

1

38b

Portone ingresso DX corso

U3

Cornice Imbotto

200 x 400

1

40-A

39-A

UFFICIO

38-B

40

45

6-A

STATO DI FATTO INFISSI

TAVOLE COMPARATIVE

DISEGNI STRUTTURALI

1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

6b 39

9 8

Porta

38 W.C. 40-B

46

40/40c

46/47

39-B

44

CORPO DI GUARDIA

11-B

10

39-C

47

Porta

40a/40c Porta

37

TAV L A O

Legenda

ZONA D’INTERVENTO

P1 P2a P2+C3* P2+C3 I1

21

1

Piano Terra

PROGETTO

FOTO


PERIZIA - INFISSI PROGETTO

PROGETTO DEI LAVORI DI CONSOLIDAMENTO E RESTAURO DELL’ EDIFICIO SEDE DELLA PREFETTURA DI AVELLINO

LEGENDA SIMBOLI

UFFICIO

18

UFFICIO

19-A

17

UFFICIO

Protezione Civile

UFFICIO

SALA STAMPA

UFFICIO

19

23

22

I2 + I3 + C2 I2 + Rc P3 + C1

Rc + P2 + P4 C1 + P2 Rc+Rp x 2 Rp (recupero porte false) P2 + C2* P1

18-A

Protezione Civile UFFICIO

UFFICIO

23-A

UFFICIO

Tipo

1

Porta

P3 + C2

1

Porta finta

130 x 274

I2

2

Porta

140x 283

2

Porta

3

Porta

130x 290 130x 290

4

Porta

130x 290

5

Porta

5b

Porta

7

Porta

UFFICIO

25

Protezione Civile SALA STAMPA

W.C.H.

20-E

20-D W.C.

15

29-A

20-A

W.C. 20-C

W.C.

20-B W.C.

20

11-c

21

26

UFFICIO UFFICIO

27

UFFICIO

31

28 UFFICIO

31-B

32

29

32-A UFFICIO

35

34

45-C UFFICIO

120x 230

10

Fin

120x 230

1

120x 290 160x 380 450x 300 120x 260 120x 260 150x 240 450x 300 140x 225 140x 225

1 1 1 2 3 4 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 3 1 1 1

11a Finestra 11a Portone

14-A

14-C

11

UFFICIO

11a Invetriata

45 App. Pref.

11b Portone

45-B

W.C.

36

36-A

11b

App. Pref.

45-A

13

46

App. Pref. DISIMPEGNO

44

App. Pref. SALA PRANZO

41-A

App. Pref. DISIMPEGNO

47

37-B

41 RIP.

INGRESSO

48

41-B

43

11-A

App. Pref. W.C.

App. Pref. LAV. App. Pref. W.C.

38-B

12

37-C

App. Pref. W.C.

40

App. Pref.

9

ACHIVIO

5b

37-A

5

37 1

SALONE App. Pref. STUDIO

UFFICIO

UFFICIO

UFFICIO

2

42

39

38 App. Pref. SOGGIORNO

App. Pref. LETTO

App. Pref. LETTO

1,35 2,75

5-A

7

38-A

43-A

10

UFFICIO

4

UFFICIO UFFICIO

3

3

STATO DI FATTO INFISSI

TAVOLE COMPARATIVE

DISEGNI STRUTTURALI

Porta

11

Balcone

23

Porta

23a

Porta

24

Porta

25

Porta

26

Porta

26

Balcone

27

Porta

27

Balcone

28

Porta

28

Balcone

29

Porta

29

Porta

31

Porta

31b

Porta

31a

Porta

31a

Porta

31a

Porta

32

Porta

32

Porta

32a

Porta

33

Porta

LETTO

INGRESSO

8

11

11c Invetriata

UFFICIO

CUCINA

FOTO

2 2 4

Fin

Finestra

UFFICIO

33

130x 290 90x 210

4 3 1 1 4

8

7

45-D

SALONE

14-B

130 x 274

3 1 1

UFFICIO UFFICIO

Tipologia Accessori infisso Accessorio Quantita’

UFFICIO

31-A

DIMENSIONI

Vano n.

24

33-A

17-B

TAV L A O

Legenda

ZONA D’INTERVENTO

17-A

Protezione Civile UFFICIO

2

Primo Piano

130x 290 120x 230

140x 225 140x 225 140x 225 150x 240 140x 225 150x 240 140x 225 150x 240 140x 225 127x 245 125x 225 125x 225 125x 243 123x 250 125x 243 100x 254 100x 254 100x 254 100x 254


PERIZIA - INFISSI PROGETTO

PROGETTO DEI LAVORI DI CONSOLIDAMENTO E RESTAURO DELL’ EDIFICIO SEDE DELLA PREFETTURA DI AVELLINO

LEGENDA SIMBOLI

UFFICIO

18

UFFICIO

19-A

17

UFFICIO

Protezione Civile

UFFICIO

SALA STAMPA

UFFICIO

19

23

22

I2 + I3 + C2 P3 + C1 I1 + Rc

Rc + P2 + P4 C1 + P2 Rc+Rp x 2 Rp (recupero porte false) P2 + C2* P1

18-A

Protezione Civile UFFICIO

UFFICIO

23-A

UFFICIO

15

29-A

20-A

W.C. 20-C

W.C.

20-B W.C.

20

11-B

21

UFFICIO UFFICIO

27

26 UFFICIO

31

28 UFFICIO

31-B

35

Porta

110x 236

35

Finestra

190x 240

36a

Porta

156x 250

36

Porta

150x 246

Porta

125x 245 150x 140

36 32-B

32

37b Finestra

UFFICIO

32-A UFFICIO

31-A

UFFICIO UFFICIO

45-D

SALONE

14-B

35

34

45-C UFFICIO

UFFICIO

33

14-A

14-C

11

UFFICIO

45 App. Pref.

45-B

W.C.

36

36-A

11b

App. Pref. UFFICIO

CUCINA

45-A

13

46

App. Pref. DISIMPEGNO

44

App. Pref. SALA PRANZO

41 RIP.

INGRESSO

48

41-B

43

11-A

App. Pref. W.C.

App. Pref. LAV. App. Pref. W.C.

38-B

12

37-C

App. Pref. W.C.

37-B

40

App. Pref. LETTO

37-A

9

ACHIVIO

5b

10

37 1

SALONE App. Pref. STUDIO

UFFICIO

UFFICIO

UFFICIO

2

42

39

38 App. Pref. SOGGIORNO

App. Pref. LETTO

App. Pref. LETTO

1,35 2,75

5-A

7

5

38-A

43-A

100x 230

37a

Porta

100x 254

1 1

37a

Porta

120x 275

1

37

Porta

120x 275

1

38

Porta

100x 254

1

38

Porta

135x 210

1

38a

Fin

120x 250

1

38b

Fin.

150x 140

1

39

Porta

100x 254

1

41

Finestra

120x 250

2

42

Porta

130x 275

1

42

Porta

120x 254

1

43

Invetrata

280x 375

1

43a

Porta

150x 275

1

43

Porta

136x 310

1

44

Porta

120x 270

3

45a

Balcone

150x 240

1

45a

Porta

100x 230

2

45

Balcone

150x 240

1

45c

Balcone

150x 240

1

45d

Balcone

150x 240

1

46

Balcone

150x 240

2

47

Balcone

150x 240

1

47

Porta

125x 267

1

47

Porta

150x 200

1

48

Porta

125x 267

3

UFFICIO

4

UFFICIO UFFICIO

3

3

STATO DI FATTO INFISSI

TAVOLE COMPARATIVE

DISEGNI STRUTTURALI

FOTO

1 1 1

Porta

INGRESSO

8

3 2 2 1 2

37c

41-A

App. Pref. DISIMPEGNO

47

190 x 140

I2

32-D 32-C

29

Finestra Porta

20-E

20-D W.C.

33a

Tipologia Accessori infisso Accessorio Quantita’

35

25

W.C.H.

Tipo

P3 + C2

UFFICIO Protezione Civile SALA STAMPA

DIMENSIONI

Vano n.

123 x 250

24

33-A

17-B

TAV L A O

Legenda

ZONA D’INTERVENTO

17-A

Protezione Civile UFFICIO

3

Primo Piano


PROGETTO DEI LAVORI DI CONSOLIDAMENTO E RESTAURO DELL’ EDIFICIO SEDE DELLA PREFETTURA DI AVELLINO

PERIZIA - INFISSI

LEGENDA SIMBOLI

I2 + I3 + C2

Tipo

5

Balcone

250 x 410

5a

Finestra

130 x 240

4

Finestra

120x 290

2 1 1

3

Finestra

2

Porta

120x 290 120x 290

1 1

1

Porta

120x 290

Porta

120x 290

1 4

5

5a

2

STATO DI FATTO INFISSI

6

3

TAVOLE COMPARATIVE

DISEGNI STRUTTURALI

DIMENSIONI

Vano n.

6

4

TAV L A O

Legenda

Rc + P2 + P4

1

4

PROGETTO Secondo Piano

FOTO

Tipologia Accessori infisso Accessorio Quantita’


PROGETTO DEI LAVORI DI CONSOLIDAMENTO E RESTAURO DELL’ EDIFICIO SEDE DELLA PREFETTURA DI AVELLINO

PERIZIA - INFISSI PROGETTO TIPOLOGIE

5

TAV L A O

Descrizione

P1: Porta internadi legno abete tamburata a strutura cellulare, a due battenti, con o senza sopraluce a vetri fisso o apribile a bilico. - (30.017)

P2: porta interna costruita in castagno lamellare a uno o due battenti con anta di

spessore mm. 46 con pannello di tamponamento in legno MDF Light ignifugo di classe 1 di spessore minimo mm.22.... ( NP 09)

P3 : porta di caposcala cosruita in castagno lamellare a uno o piu’ battenti con anta di spessore mm. 120 x 55 in MDF light .... (NP.10)

Ulteriore decrizione analitica delle tipologia adottate si puo’ desumere dall’elenco prezzi allegato. L’infisso riportato con la relativa tipologia viene dimensionato in relazione ai vuoti del vano dello stato di fatto ( cfr. Tabella riepiogativa)

P1

P2

STATO DI FATTO INFISSI

TAVOLE COMPARATIVE

DISEGNI STRUTTURALI

FOTO

P3

I2


PROGETTO DEI LAVORI DI CONSOLIDAMENTO E RESTAURO DELL’ EDIFICIO SEDE DELLA PREFETTURA DI AVELLINO

PERIZIA - INFISSI PROGETTO

6

TIPOLOGIE

TAV L A O

Descrizione

C1: Realizzazione di struttura in legno di abete a rivestimento di vani

Cassonetto (sucielo) per C1

di passaggio interno formato da cornice completa di sopralzo su ambe le facce, con modanatura e sezioni uguali a quelli esistenti, completo di imbotti a rivestimento degli squarci.... (NP 04)

C2: Realizzazione di cornice abete con la stessa modanatura di

quella esistente completa di zoccolo a pavimento ma esclusa di sopralzo.... (NP 05)

C3 : pRealizzazione di cornice abete, per vani di passaggio su

tramezzi, di spessore minimo di 4 cm. E di larghezza cm. 15 realizzate con modanature a gola dritta e rovescia...... (NP 06)

Ulteriore decrizione analitica delle tipologia adottate si puo’ desumere dall’elenco prezzi allegato. La cornice riportata con la relativa tipologia viene dimensionata in relazione ai vuoti del vano dello stato di fatto ( cfr. Tabella riepiogativa)

C1

Imbotto per C1

STATO DI FATTO INFISSI

TAVOLE COMPARATIVE

DISEGNI STRUTTURALI

FOTO

Profilo modanatura

C3

C2

Imbotto per C2


PROGETTO DEI LAVORI DI CONSOLIDAMENTO E RESTAURO DELL’ EDIFICIO SEDE DELLA PREFETTURA DI AVELLINO

STATO DI FATTO INFISSI

TAVOLE COMPARATIVE

PERIZIA - INFISSI PROGETTO DISEGNI STRUTTURALI

FOTO

TIPOLOGIE

7

TAV L A O

Descrizione

I1:Invetriata di legno di superfici inferiori a mq., Con o senza sopraluce fisso o apribile, costituita da telaio maestro di sezionre minima cm.9x4,5 co due o più battenti armati a telaio..... (30.028)

I2: Infisso ad invetriata in legno di castagno lamellare a uno o piu’

battenti con o senza sopralluce fisso, realizzato con telaio maestro avente sezione minima mm. 55x70 e battente di sezione minima 60x80... Il tutto completo di ferramenta.... (NP 07)

Ulteriore decrizione analitica delle tipologia adottate si puo’ desumere dall’elenco prezzi allegato. Le invetriate riportate con la relativa tipologia vengono dimensionate in relazione ai vuoti del vano dello stato di fatto ( cfr. Tabella riepiogativa)

I1

I2


ELENCO ELABORATI TAV. CFR 1A: PIANTA INTERRATO (PROGETTO ESECUTIVO)

PERIZIA DI VARIANTE

TAV. CFR 1B: PIANTA INTERRATO (VARIAZIONI) TAV. CFR 1C: SCHEMA GRAFICO E PARTICOLARI TAV. CFR 2A: PIANTA PIANO TERRA (PROGETTO ESECUTIVO) TAV. CFR 2B: PIANTA PIANO TERRA (VARIAZIONI) TAV. CFR 2C: SCHEMA GRAFICO E PARTICOLARI TAV. CFR 3A: PIANTA PRIMO PIANO solaio calpestio (PROGETTO ESECUTIVO) TAV. CFR 3B: PIANTA PRIMO PIANO solaio calpestio (VARIAZIONI)

Progetto di Variante

TAV. CFR 3C: SCHEMA GRAFICO E PARTICOLARI TAV. CFR 4A: PIANTA SECONDO PIANO solaio calpestio (PROGETTO ESECUTIVO)

RELAZIONE

TAV. CFR 4B: PIANTA SECONDO PIANO solaio calpestio (VARIAZIONI) TAV. CFR 4C: SCHEMA GRAFICO E PARTICOLARI

PERIZIA INFISSI TAV. CFR 5A: PIANTA SECONDO PIANO sottotetto (PROGETTO ESECUTIVO)

STRUTTURALI SCHEMA GENERALE

TAV. CFR 5B: PIANTA SECONDO PIANO sottotetto (VARIAZIONI) TAV. CFR 5C: SCHEMA GRAFICO E PARTICOLARI TAV. CFR 6A: PIANTA COPERTURE schema capriate (PROGETTO ESECUTIVO) TAV. CFR 6B: PIANTA COPERTURE schema capriate (VARIAZIONI) TAV. CFR 6C: SCHEMA GRAFICO E PARTICOLARI

Il Direttore dei lavori ing. Nicola Conforti


CFR

1C

Variazioni TIPOLOGIA

N.

PLATEA E PARETINE IN C.A.

paretina in c.a. da 30 cm

Progetto esecutivo LAVORI

% VAR.

RIFERIMENTO TAVOLE VARIANTE

RIFERIMENTO TAVOLE ESECUTIVO

MURO NELLA CAVITA’ SOTTERRANEA ZONA SOTTOSCALA

MIGLIORAMENTO

100

( “I5” - “I3“)

CONSOLIDAMENTO VOLTA CON INIEZIONI, RETE E BETONCINO

MIGLIORAMENTO

100

( “I5” - “I2“)

MIGLIORAMENTO

100

( I5” - I2 - I3)

<=10

( I5” - I2 - I3)

NON PREVISTE

( I5” - I2 - I3)

NON PREVISTA

( I5” - I2 - I3)

NON PREVISTE

- SPESSORE PARETINE (30 CM.) - PERFORAZIONI PASSANTI IN MURATURA DI PIETRAME - DEMOLIZIONE STRUTTURA ASCENSORE - VARIAZIONI IN FONDAZIONI

PARTICOLARE “D”

DETTAGLIO

NON PREVISTO

MIGLIORAMENTO DETTAGLIO

<=10

MIGLIORAMENTO

NON PREVISTO

100

( I4)

PARETINE DA 15 CM.

( B 1 - computo)

NON PREVISTO

RIFERIMENTO PLANIMETRICO

PLATEA - LOCALI SU PIAZZA LIBERTA’

massetto di finitura e pavimento

ferri di ancoraggio 0 20 ogni metro con uncini di 7 cm

trattati con anticorrosivo

massetto in cls armato con rete 0 6 20x20

PROSPETTO MURO DI FONDAZIONE

muraturaesistente

paretina in c.a. da 30 cm

ferri ancoraggio in

2 iniezioniarmateperancoraggioconferri014

fori da 36 mm iniettati

armatura cordolo 8 0 16 10cm

10cm

PARTICOLARE G2

PARTICOLARE “C”

DISEGNI STRUTTURALI

PERIZIA INFISSI

ARCHITETTONICI

FOTO


Progetto esecutivo Consolidamento

CFR

2A

C B C B

A

B B

A

A

A

A

B A B C

A

C

LEGENDA B

A

B C

{

Integrazione muraria} {

Muratura iniettata con 4 fori/mq.} {

A

B

Muratura iniettata con 3 fori/mq.}

A

{

Betoncino armato} {

Cordolatura} {

{

Opera di cuci e scuci }

{

Tipologia piattabande di progetto}

A

C

B

SOLAIO IN FERRO E LAMIERA GRECATA

C

B

A

A

B

A

A A

A

A

A

A

B

A

IPE 180 fino a luci di 6.m

B

IPE 220 fino a luci di 7.5m

C A

IPE 270 per luci di oltre 7.5m.

A A

A

A

A

C C B

DISEGNI STRUTTURALI

PERIZIA INFISSI

ARCHITETTONICI

FOTO


CFR

2B

21 23

19

20

26

28

29 30

22

31

24 25

18

49

32

50

33

17 16' 48

16 16

51

15a

52

15

12

9

3 13

37a

42

14

11

36

35

34

41

55

46 45

10

44

44

39

38

40 7

8 4

2

1 47

43

6

DISEGNI STRUTTURALI

PERIZIA INFISSI

ARCHITETTONICI

FOTO


CFR

2C

21 23

19

20

26

28

29 30

22

31

24 25

18

49

32

50

33

17 16' 51

15a

52

15

12

9

3 13

37a

42

14

11

36

35

34

48

16 16

B2

41

55

46 45

10

44

44

39

38

40 7

8 4

2

1 47

43

PARTICOLARE TELAIO

6

RIFERIMENTO PLANIMETRICO

SEZIONI SOLAI

DISEGNI STRUTTURALI

PERIZIA INFISSI

ARCHITETTONICI

FOTO


CFR

3C

17a

A 17

Variazioni

18

C

A

A

19

18a

A

24

B

A

25

30

VANO N.

15 A

28

A

20

21

27

26

31 A

A

17a-18a 19a-24 26-27-11 43-44-45 46-47

32

C

29 19a

B

16

A

Progetto esecutivo

23

22

A

B

35

C

14

33

34

17-31-32 39

A

11

45

36

TIPOLOGIA SOLAIO SU VOLTA CON PROFILI HE M 100 E LAMIERA GRECATA HI BOND 55/600 sp. 12/10 SOLAIO IN FERRO CON LAMIERA GRECATA E HI BOND 75/760 S 10/10 E UPN PERIMETRALI CON VARIAZIONI DELLA LUCE, ORDITURA E/O SEZIONI DEL PROFILO

LAVORI

% VAR.

MIGLIORAMENTO

100

RIFERIMENTO TAVOLE VARIANTE

(I7 - I7bis) (I10)

RIFERIMENTO TAVOLE ESECUTIVO

SOLAIO IN FERRO CON LAMIERA GRECATA

(B3 - B6 )

IPE 180 fino a luci di 6.m

MIGLIORAMENTO DETTAGLIO

100

(I7 - I7bis) (I9)

<=10

SOLAIO IN FERRO CON LAMIERA GRECATA IPE 220 fino a luci di 7.5m

13

SOLAIO IN FERRO CON LAMIERA 15-18-33 GRECATA E HI BOND 75/760 S 10/10 35-42 E UPN PERIMETRALI CON VARIAZIONI DELLA LUCE E/O ORDITURA

46 47

A

6 5

7

9

43

40

A

10 42

1 A

A

A

48

A

41

MIGLIORAMENTO DETTAGLIO

100 <=10

2

A C

B

42

(I7 - I7bis) (I9)

SOLAIO IN FERRO CON LAMIERA GRECATA IPE 270 per luci di oltre 7.5m.

A

B

4

A

11

12 8

44

37

38

39

3A

RIFERIMENTO PLANIMETRICO

MASSETTO DI FONDO E PAVIMENTO

DISEGNI STRUTTURALI

PERIZIA INFISSI

ARCHITETTONICI

FOTO


CFR

4B

Variazioni TIPOLOGIA

ZONE

SOLAIO LATERO CEMENTO CON TRAVETTI PRECOMPRESSI ALTEZZA UNIFORME DI 36 CM. (SOLAIO SOTTOTETTO ZONA BASSA) SOLAIO IN FERRO CON LAMIERA GRECATA HI BOND 75/P760 S 10/10 E UPN PERIMETRICI

RIFERIMENTO

(I8-I10)

(I8-I9)

AREE SENZA SOLAIO

18

VANO N. 12-14 20-26-28

C

17

19

A

SOLAIO IN FERRO CON VARIAZIONI DELLA LUCE , ORDITURA E/O SEZIONE DEL PROFILO

(I8-I9)

B

20 A B

22

16

21

22'

A

A

23

B

13 C

C

14 11

15

C

A A

12

A

C

29 9 7 6

5

8

A

A

A

A

A

24 1

A

3

30

10

2 4

27

28

A

25

26 C

B

B

A

DISEGNI STRUTTURALI

PERIZIA INFISSI

ARCHITETTONICI

FOTO


CFR

4C

Variazioni ZONE.

SOLAIO LATERO CEMENTO CON TRAVETTI PRECOMPRESSI ALTEZZA UNIFORME DI 36 CM. (SOLAIO SOTTOTETTO ZONA BASSA)

18 C

17

19

A

TIPOLOGIA

B

Progetto esecutivo LAVORI

% VAR.

MIGLIORAMENTO

100

DETTAGLIO

RIFERIMENTO TAVOLE ESECUTIVO

RIFERIMENTO TAVOLE VARIANTE

(I8-I10)

SOLAIO IN LATERO CEMENTO CON TRAVETTI PREFABBRICATI CON ALTEZZA PROPORZIONALE ALLA LUCE DEI VANI

(I8-I9)

SOLAIO IN LATERO CEMENTO CON TRAVETTI PREFABBRICATI CON ALTEZZA PROPORZIONALE ALLA LUCE DEI VANI

(I8-I9)

SOLAIO IN LATERO CEMENTO CON TRAVETTI PREFABBRICATI CON ALTEZZA PROPORZIONALE ALLA LUCE DEI VANI

<=10

(B7)

20

SOLAIO IN FERRO CON LAMIERA GRECATA HI BOND 75/P760 S 10/10 E UPN PERIMETRICI

A B

22

16

21

22'

A

A

23

VANO N. 12-14 20-26-28

B

13 C

C

14 11

15

C

A

A

7 6

A

<=10

(B7)

24 1

A

3

100

(B7)

30

10

2 4

5

8

A

A

A

SOLAIO IN FERRO CON VARIAZIONI MIGLIORAMENTO DELLA LUCE , ORDITURA E/O SEZIONE DETTAGLIO DEL PROFILO

<=10

AREE SENZA SOLAIO

A

C

29 9

DETTAGLIO

100

27

A

12

MIGLIORAMENTO

28

A

25

26 C

B

B

A

RIFERIMENTO PLANIMETRICO

Particolare UPN solaio - incrocio muri

FOTO


CFR

5B

Variazioni TIPOLOGIA

ZONE

SOLAIO LATERO CEMENTO CON TRAVETTI PRECOMPRESSI ALTEZZA UNIFORME DI 36 CM. (SOLAIO SOTTOTETTO ZONA ALTA)

RIFERIMENTO

(I13-I14)

CONSOLIDAMENTO MASCHI MURARI E CONTROVENTATURA IMPALCATO

Zona sovrastante volta salone prefettizio

DISEGNI STRUTTURALI

PERIZIA INFISSI

ARCHITETTONICI

FOTO


CFR

5C

Variazioni ZONE.

TIPOLOGIA

SOLAIO LATERO CEMENTO CON TRAVETTI PRECOMPRESSI ALTEZZA UNIFORME DI 36 CM. (SOLAIO SOTTOTETTO ZONA ALTA) CONSOLIDAMENTO MASCHI MURARI E CONTROVENTATURA IMPALCATO

Progetto esecutivo LAVORI

% VAR.

MIGLIORAMENTO

100

RIFERIMENTO TAVOLE VARIANTE

(I13-I14) DETTAGLIO

<=10

MIGLIORAMENTO DETTAGLIO

RIFERIMENTO TAVOLE ESECUTIVO SOLAI IN LATERO CEMENTO CON TRAVETTI PREFABBRICATI CON ALTEZZA PROPORZIONALE ALLA LUCE DEI VANI

(B7)

100 <=10

NON PREVISTO

Zonasovrastante voltasaloneprefettizio

RIFERIMENTO PLANIMETRICO

DISEGNI STRUTTURALI

PERIZIA INFISSI

ARCHITETTONICI

FOTO


CFR

6A

E1

E5

E6

E7

E8 A1 A3 A4

SCHEMA GRAFICO DELLE CAPRIATE UTILIZZATE CON TIPOLOGIE VARIE

A4 TIPOLOGIA CAPRIATA

E9

C1

B1

C2

E11

B2

C3

B3 C4

C11

C10

C9

C8

C7

B4

C6 E12

B5 B6

C5

B7

D6 D7

B8

D1

D2

D3

D4

D5 F1

F2

B10

DISEGNI STRUTTURALI

B9

PERIZIA INFISSI

ARCHITETTONICI

FOTO











STATO FINAL

MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI Provveditorato Regionale alle OO.PP. per la Campania Ufticio Tecnico di Avellino Legge 32/92 Concessionario: Amministrazione Provinciale di Avellino

PROGETTO: dei lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale Impresa assuntrice: I.N. Impresa Luigi Napalitano S.p.a.

STATO FINALE DEI LAVORI DISEGNI CONTABILI

Avellino 11 luglio 2001


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.1


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.2


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.3


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.4


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.5


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.6


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.7


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.8


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.9


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.10


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.11


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.12


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.13


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.14


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.15


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.16


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.17


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.18


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.19


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.20


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.21


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.22


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.23


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.24


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.25


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.26


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.27


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.28


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.29


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.30


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.31


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.32


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.33


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.34


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.35


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.36


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.37


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.38


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.38


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.40


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.41


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.42


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.43


DISEGNI CONTABILI

STATO FINALE

Lavori di consolidamento e restauro dell'edificio sede della Prefettura di Avellino - I lotto funzionale pag.44













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