Salutare 69

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mensile d’informazione per la Salute e il Benessere n° 69

D ieta e carico glicemico : nuove evidenze

Autunno e caduta dei capelli Crenoterapia e Affezioni G inecologiche Fiori di Bach in dermatologia www.salutare .info

Centro di Eccellenza in Rinoplastica

La Clinica dei Nasi Dott.

Carmine Martino

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Una sana abitudine


Sommario Naturopatia

Alimentazione

Estetica

Centella Asiatica

Dieta e carico glicemico: nuove evidenze

La Rinoplastica

Psicologia

Farmacia

Naturopatia

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Autostima e successo scolastico

Prevenzione

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Autunno e caduta dei capelli

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Onco fish test cervicale

Psicoterapia

La terapia della luce

Dermatologia Fiori di Bach in dermatologia

Sport Il nuoto rieduca?

Musicoterapia Musicterapia e motricitĂ

Benessere Individuiamo la nostra architettura interna

Farmacia La farmacoterapia del prossimo futuro

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Crenoterapia e Affezioni Ginecologiche

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Terapia

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Parkinson: aspetti neurologici e medico-legali

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Ricevi Salutare

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Fobie

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Sociale

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Eventi

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Tutti gli articoli hanno solo finalitĂ informativa ed educativa, non costituiscono motivo di autodiagnosi o di automedicazione e non sostituiscono la consulenza medica specialistica.

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News

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Angolo dei Lettori

Nel campo della sanità italiana l'evento che ha caratterizzato il 2012 è stato il tanto atteso decreto che dovrebbe apportare grandi modifiche strutturali alla sanità italiana e conseguenti miglioramenti per i cittadini. Ecco i punti salienti: Il Consiglio dei Ministri si è riunito il 5 settembre 2012 in una sessione in cui è stato approvato il Decretone sulla Sanità intitolato "Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute". Un decreto legge che include - precisa il comunicato stampa di Palazzo Chigi - "incisivi e rilevanti interventi per garantire un più alto livello di tutela della salute, tenendo conto tuttavia della necessità di contenere

Questo spazio è dedicato a voi:

Se avete domande da porre ai nostri esperti o volete raccontare le vostre esperienze e disservizi in sanità, potete farlo scrivendo a info@salutare.info Forniremo risposte e approfondimenti per rendere l'informazione più chiara e dettagliata possibile.

la spesa sanitaria e farmaceutica attraverso la riorganizzazione e l'efficientamento".

Editore: Ass. Culturale Salutare

Vediamo nel dettaglio che cosa cambia.

Direttore Responsabile: Angela Romano Redazione: Maria Paola Aprea Progetto grafico: Promova Coop. Soc. Onlus Area web: Carmine Serino

Assistenza sanitaria territoriale -Vengono riorganizzate le cure primarie rafforzando l'assistenza sanitaria sul territorio attraverso: l'integrazione monoprofessionale e multiprofessionale per favorire il coordinamento operativo tra i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, gli specialisti ambulatoriali, secondo modelli individuati dalle Regioni anche al fine di decongestionare gli ospedali; ruolo unico ed accesso unico per tutti i professionisti medicine nell'ambito della propria area convenzionale al fine di far fronte alle esigenze di continuità assistenziale, organizzazione e gestione; sviluppo dell'ICT quale strumento irrinunciabile per l'aggregazione funzionale e per l'integrazione delle cure territoriali e ospedaliere. I medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, della guardia medica, della medicina dei servizi e degli specialisti ambulatoriali hanno la possibilità, quindi, di organizzarsi per garantire l'attività assistenziale per l'intero arco della giornata e per tutti i giorni della settimana. Scelta di direttori generali e primari - Le nomine dei direttori generali delle aziende e degli enti del SSR (Servizio Sanitario Regionale) vengono sottoposte a una nuova disciplina che privilegia il merito e tende a riequilibrare il rapporto tra indirizzo politico e gestione delle aziende sanitarie. Le Regioni infatti dovranno provvedere alla nomina dei DG attingendo ad un elenco regionale di idonei costituito a valle di una procedura selettiva che sarà svolta da una commissione costituita da esperti >>> continua a pag. 6

Scrivete a: Salutare Via Due Principati, 278 83100 Avellino info: tel. 0825 74603 e-mail: info@salutare.info www.salutare.info www.salutare.info

Collaborazioni: dr.ssa L. Gonnella, dr. A. Del Sorbo, dr.ssa S. Garifo, F. Basile, dr. C. Martino, V. D'Angelo, dr.ssa E. Vesce, dr.ssa R. Arnone, dr. Aldo Sabato, L. Ferrante, dr.ssa F. Trallo, C. Lauriello, A. De Angelis, A. Razzano, M. Giordano, M. De Angelis, dr.ssa R. Melillo, dr.ssa T. Forlano.

Contatti: www.salutare.tel sito: www.salutare.info e-mail: info@salutare.info

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partecipare Salutare è la rivista gratuita con diversi argomenti nell’ambito della salute e benessere: medicina, psicologia, farmacia, alimentazione, ambiente e tanti altri. Si avvale della collaborazione di professionisti del settore che mettono a disposizione le proprie conoscenze al servizio di tutti i cittadini. Partecipare a SALUTARE significa sostenere un’iniziativa culturale intrapresa per sensibilizzare alla salvaguardia del benessere comune e di fornire ai lettori oltre ai servizi, il supporto da consultare per essere sempre aggiornati. Un’Ente o Azienda che usufruisce di uno spazio su Salutare ha la possibilità di comunicare ai lettori le strutture, i servizi, le iniziative sulla SALUTE e il BENESSERE.

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Pubblicazione mensile Anno VIII n° 69 - 2012 Distribuzione gratuita Reg. Tribunale Av in data 15/01/2004 N° 419

Per ricevere informazioni per una presenza sul mensile contattaci al numero Tel.: 0825.74603 e-mail: info@salutare.info Il materiale grafico e redazionale deve pervenire entro il giorno 10 del mese precedente alla pubblicazione. Gli autori degli articoli sono legalmente responsabili dei testi inviati.


Salutare dr. Antonio Del Sorbo Specialista in Dermatologia

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Salutare è una realtà edito-

dr.ssa Fiammetta Trallo spec. Ginecologia e Ostetricia

riale che da 8 anni fornisce ai lettori un supporto inforVincenzo D'Angelo Consuelor-Life-Coach

tutti, convinti che la corretta informazione ed educazione sanitaria siano due strumenti

dr. Aldo Sabato Farmacista

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qualità della vita. Questa straordinaria mission è possibile grazie a tutti gli esperti che contribuiscono a rendere Salutare chiara, completa e affidabile.

dr.ssa Teresita Forlano Psicologa

dr.ssa Serena Garifo Dietista

Per migliorare e integrare le tematiche socio sanitarie, dagli approcci terapeutici al trattamento, estendiamo l'invito ai professionisti del settore

dr.ssa Elisa Vesce Musicoterapeuta

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dr. Leopoldo Ferrante Dip. di medicina sper. sez. farmacologia

a collaborare con articoli di pubblico interesse, scrivendo a: redazione@salutare.info

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News

Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute

>>> indipendenti, procedura a cui potranno accedere solo coloro che documenteranno, oltre ai titoli richiesti, un'adeguata esperienza dirigenziale nel settore. Saranno garantite idonee misure di pubblicità, anche sul web, dei bandi, delle nomine e dei curricula, oltre che di trasparenza nella valutazione degli aspiranti alla nomina. Per i primari (dirigenti, medici e sanitari di strutture complesse) viene istituita una procedura selettiva affidata a primari della stessa disciplina, ma non della stessa Asl, sorteggiati a livello nazionale. Il direttore generale dovrà scegliere il primario necessariamente entro la rosa dei primi tre candidati. Per consentire il sorteggio, saranno costituiti entro tre mesi elenchi regionali dei primari per singole discipline e l'elenco nazionale sarà la sommatoria degli elenchi regionali. Nuovi Lea (Livelli essenziali di assistenza) - Si aggiornano i Lea tenendo conto anche di nuove patologie emergenti con riferimento prioritario alla malattie croniche, alle malattie rare e al fenomeno della ludopatia.

Promozione di più corretti stili di vita - Si arricchisce il quadro normativo inerente alla lotta al fumo. È vietata la vendita dei prodotti da fumo ai minori di 18 anni (finora il limite era a 16 anni) con sanzioni per gli esercenti da 250 a 1000 euro, che passano da 500 a 2000 euro con la sospensione della licenza per tre mesi in caso di recidiva. è stata eliminata la norma che prevedeva la tassazione delle bevande gassate. Certificati per l'attività sportiva amatoriale - A tutela della salute dei cittadini che svolgono un'attività sportiva non agonistica o amatoriale, verranno predisposte linee guida per idonee certificazioni mediche e l'effettuazione di controlli sanitari sui praticanti e per la dotazione, nonché l'impiego, da parte di società sportive professionistiche e dilettantistiche di defibrillatori semi-automatici e di altri eventuali dispositivi salvavita. Ludopatie - Sono state introdotte disposizioni per: limitare la pubblicità dei giochi con vincite in denaro con particolare riguardo alla tutela dei minori, esplicitare le probabilità

di vincita e il rischio di dipendenza dal gioco, vietare l'accesso dei minori alle sale ovvero alle aree destinate al gioco; effettuare controlli mirati per verificare il rispetto di norme a tutela dei minori; Sicurezza alimentare e sanità veterinaria - Si introduce l'obbligo di avviso ai consumatori, con appositi cartelli affissi nei punti vendita, dei rischi connessi al consumo di latte crudo e pesce crudo. Viene vietata, inoltre, la somministrazione di latte crudo e crema cruda nell'ambito della ristorazione collettiva, anche scolastica. Sono previste misure sanzionatorie nei confronti delle Regioni che sono in ritardo nei programmi di contrasto alle malattie infettive e diffusive del bestiame. Per le Regioni inadempienti è prevista la nomina di appositi commissari. è previsto che, fatta salva la verifica della compatibilità comunitaria della misura, sia aumentato il contenuto di succo naturale di frutta dal 12 al 20 per cento nelle bevande analcoliche che utilizzano la denominazione della frutta medesima.

Ricerca: da Ue 800mln euro per i migliori ricercatori a inizio carriera Il Consiglio europeo della ricerca (Cer) ha annunciato oggi la selezione dei 536 ricercatori all'inizio della carriera che riceveranno un finanziamento complessivo di quasi 800 milioni di euro. Le sovvenzioni di avviamento del Cer (fino a 2 milioni per progetto) consentiranno agli scienziati più promettenti di sviluppare idee ai confini della conoscenza e consentiranno loro inoltre di comporre

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la propria squadra di ricerca fra oltre 3.000 studenti di dottorato e post-dottorato, sostenendo così una nuova generazione di scienziati di punta in Europa. Per mezzo del finanziamento più importante mai erogato - si legge in una nota dell'esecutivo Ue - il Cer sosterrà ricercatori di 41 nazionalità in 21 paesi europei. I progetti selezionati coprono un'ampia gamma di settori, dagli

impatti sociali della cooperazione transmediterranea nel settore delle energie rinnovabili, passando per le protesi uditive a laser fino alla tecnologia ottica di rilevazione a distanza per le opere di ingegneria civile. La Commissaria europea per la ricerca, l'innovazione e la scienza Maire Geoghegan-Quinn ha dichiarato: ''In un'economia della conoscenza globale abbiamo

bisogno di nuove idee per competere. Per questo motivo investire nella ricerca di punta di livello mondiale e nella prossima generazione di scienziati rappresenta una delle grandi priorità dell'Europa. Dopo solo cinque anni le sovvenzioni del CER godono di fama mondiale e ci aiutano a trattenere e attrarre i migliori''. (ASCA)


News

Ricerca: a Perugia presentato bando 'smart cities '. Ecco cosa prevede

Perugia, il bando "Avviso per la presentazione di idee progettuali per smart cities and communities and social innovation'', che prevede il finanziamento di progetti di ricerca industriale, estesi ad attività non preponderanti di sviluppo sperimentale è pubblicato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (Miur). è finanziato con fondi europei Far (Fondo agevolazioni ricerca) nella misura di 655,5 mln di euro, che verranno attribuiti, ai progetti ammessi, per 170 mln nella forma di contributo alle spese e per 485,5 nella forma di credito agevolato. La gara è rivolta alle imprese industriali, di trasporto (mare, terra, aria), imprese artigiane di produzione, ai consorzi da loro partecipati almeno al 50% (quota che scende al 30% nelle aree depresse), centri di ricerca e parchi scientifici e tecnologici. Ogni progetto non potrà avere più di 8 proponenti. L'ambito territoriale individuato è quello della ''smart community" in senso ampio, non solo agglomerato urbano di grandi e medie dimensioni, ma anche ' città diffusa" e ' aree intelligenti" attraverso l'aggregazione di piccoli comuni, ovvero

sistemi metropolitani, con tematiche comuni. Il costo ammesso per ogni progetto non potrà essere inferiore ai 12 e superiore ai 22 mln di euro. I progetti dovranno vedere la conclusione entro il 30.12.2015. Gli ambiti, ai quali dovranno riferirsi i progetti sono sicurezza del territorio, invecchiamento della società, tecnologie welfare e inclusione, domotica (vita domestica), giustizia, scuola, waste management (gestione rifiuti), tecnologie del mare, salute, trasporti e mobilità, logistica last-mile, smart grids (fonti energetiche rinnovabili), architettura sostenibile e materiali, cultural heritage (beni culturali), gestione risorse idriche, servizi innovativi al pubblico e alle imprese, con particolare riferimento alle pmi. I progetti saranno valutati da un gruppo di esperti nominati dal Ministero, sulla base di punteggi riferiti a criteri di qualità della proposta, novità, originalità e capacità innovativa, congruità economica, qualità del partenariato realizzato con soggetti di ricerca pubblici e privati e qualità delle competenze coinvolte, applicabilità delle soluzioni. Una quota di 25 mln di euro, nell'ambito dei 170 previsti per i contributi alle spese, sarà riservata a "Progetti di Innovazione Sociale" proposti da

Francia: rimosse le protesi mammarie Poly Implant Prothèse Sono già 12.345 le donne che in Francia si sono sottoposte a intervento per la rimozione delle protesi mammarie Poly Implant Prothèse (Pip), ritirate dal mercato perché difettose e a rischio tumore. La vicenda ha interessato diversi Paesi, europei e non, dove spesso sono state avviate procedure per permettere alle donne di farsi togliere i dispositivi pericolosi. Tra le pazienti francesi già operate, poco più di 6.600 avevano protesi intatte e non mostravano alcun segno clinico, indica l'Agenzia nazionale

per la sicurezza del farmaco d'Oltralpe (Ansm). Secondo l'ultimo bilancio dell'Agenzia, di fine luglio, sono 3.650 le rotture di impianti registrate finora. Inoltre, a 2.892 donne sono stati riscontrati segni di reazioni infiammatorie. L'agenzia ha inoltre registrato un totale di 55 casi di cancro al seno su donne portatrici di protesi Pip. In totale sono 30mila le francesi a cui, nel tempo, sono state impiantate le Pip, tutte invitate dalle istituzioni sanitarie all'inizio dello scandalo a farle rimuovere.

giovani residenti nel territorio nazionale di età inferiore ai 30 anni. I progetti debbono proporre soluzioni tecnologicamente innovative per specifici problemi presenti nel tessuto urbano, nell'ambito delle tematiche oggetto del bando. Il costo massimo di un progetto dovrà essere contenuto in 1 mln di euro. La scadenza dei progetti di ricerca industriale è fissata alle ore 17 del 9 novembre 2012, quella dei progetti di innovazione sociale alle 17 del 7 dicembre 2012. (ASCA)

Campagna "TRASPORT…ACI SICURI" L’Automobile Club d’Italia avvia anche ad Avellino la campagna "TRASPORT… ACI SICURI", in collaborazione con lo staff nido e gli operatori del reparto di ostetricia del prof. Carmine Malzoni, prescelti per la particolare sensibilità e l’interesse dimostrato per le tematiche oggetto della campagna promozionale, ma soprattutto per l’alta professionalità e l’indiscusso prestigio riconosciutogli. Obiettivo del progetto è quello d’informare e fornire suggerimenti circa il corretto comportamento da adottare nel trasporto in auto dei bambini da 0 mesi, a cominciare dalla scelta del seggiolino giusto e dal suo corretto utilizzo. Il progetto si articolerà in corsi destinati ai genitori e a coloro che sono in procinto di diventarlo. Per tutti gli aspetti organizzativi e altre informazioni, è possibile contattare la struttura ai recapiti: tel 0825 686 556 segreteria@malzoni.org www.aci.it - www.up.aci.it/avellino

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News

Salute: rischio malnutrizione per anziani in ospedale. Test per evitarlo il tiro nel periodo del ricovero riabilitativo è dunque sicuramente un elemento cruciale nella strategia di recupero del paziente.

Gli anziani e i malati, hanno spesso problemi di cattiva alimentazione, se non addirittura di malnutrizione, per quanto siano seguiti da familiari o sanitari. Un problema che si accentua in presenza di determinate patologie neurologiche e acquista una particolare valenza nel quadro di un percorso neuro riabilitativo. Un'insufficiente assunzione di cibo, in particolare nei pazienti anziani, può avere conseguenze importanti. Controllare la situazione, monitorarla per intervenire e correggere

In questa ottica assume un particolare rilievo uno studio pubblicato sul numero di agosto 2012 del Journal of Human Nutrition and Dietetics, rivista scientifica ufficiale della British Dietetic Association, secondo il quale in una struttura ospedaliera si può gestire il problema attraverso la valutazione comparata degli scarti alimentari del pazienti. Il lavoro, ''Validity of a questionnaire for the semi-quantitative evaluation of dietary intake of hospitalised patients compared to weighed records'', sviluppato sulla base di un'ipotesi di lavoro di Antonino Salvia, direttore

sanitario della Fondazione Santa Lucia e di Umberto Scognamiglio, nutrizionista del Centro Studi Alimentazione a Riabilitazione (CeSAR) dello stesso Istituto, che hanno potuto contare sulla collaborazione attiva delle dietiste dell'Istituto e della Pellegrini SpA, azienda leader nella ristorazione collettiva e fornitrice dalla stessa Fondazione, ha messo a punto un questionario per determinare l'assunzione di cibo e/o liquidi consumati dai pazienti ai fini del monitoraggio dell'alimentazione.

consumi alimentari - gli scarti alimentari dei pazienti, determinando cosi' l'assunzione di cibo da parte di ogni singolo malato.

Infatti è necessario individuare precocemente l'eventuale ridotto apporto di alimenti attraverso uno strumento scientificamente valido in grado di valutare, senza doverli pesare - ciò che rappresenterebbe ovviamente il gold standard per il calcolo dei

Lo studio ha consentito di validare il questionario prodotto che si è dimostrato in grado di riprodurre con una buona accuratezza il dato del consumo, analogamente a quanto avveniva attraverso la pesata precisa degli scarti alimentari. (ASCA)

La ricerca, durata un anno, ha coinvolto 319 Pazienti ricoverati presso la Fondazione Santa Lucia; per un periodo continuativo di 5 giorni è stato compilato il questionario elaborato ad hoc ed è stata effettuata la pesata precisa degli scarti degli alimenti assunti a colazione, pranzo e cena dal paziente.

Aids casi di guarigione: sconfitto l'Hiv con un trapianto trapianti di midollo per linfoma o leucemia. L'annuncio è stato fatto alla XIX conferenza internazionale sull'Aids. (Foto Infophoto)

Nel trapianto di midollo forse la scoperta della cura contro l'Hiv: ci sono i primi casi di guarigione. Se ne è parlato nel corso della XIX conferenza internazionale sull'Aids Dall'Aids si può forse guarire, almeno così è successo in almeno un paio di casi, dopo un trapianto di midollo. Da 2 anni il virus Hiv è sparito dall'organismo di due malati di Aids che avevano ricevuto

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Occorre precisare che finora il malato ufficialmente dichiarato curato dal morbo, dopo svariati e pesantissimi trapianti e terapie è uno solo, Timothy Brown, che ha raccontato durante la conferenza:

che si trovi la cura per l'Aids; bisogna avere il coraggio di sperimentare e seguire strade originali come è stato nel mio caso, non dobbiamo accontentarci di ciò che la scienza ci presenta come terapia consolidata. Bisogna anche puntare a un sistema sanitario che permetta questa possibilità".

"Sono davanti a voi come l'unico uomo a poter dichiarare di essere guarito dall'Aids.

Brown era definito "il paziente di Berlino", prima che la sua identità venisse rivelata, perché l'idea del trapianto è venuta a un oncologo di Berlino che lo stava curando per la leucemia.

Non sono un concetto astratto, sono un essere umano, ma il mio scopo è dichiarare che sono solo il primo dei molti che verranno liberati dall'Hiv". Ha aggiunto: "Sono qui per insistere, per dichiarare che dobbiamo combattere sino a

L'oncologo aveva pensato di effettuare un trapianto di cellule staminali su Brown, sieropositivo dal 1995 e dal 2006 colpito da leucemia acuta mieloide, tratte da un donatore che avesse una mutazione genica nota per resistere all'infezione con il virus Hiv.


Benessere

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All'interno dell'Oasi Spa è nato il nuovo percorso del benessere Termale Sensoriale dove si effettua un viaggio tra le emozioni in una continua alternanza di ambienti. È possibile attraversare l'Arcobaleno dei sensi, dove il corpo viene avvolto

da una tiepida nebbia che si trasforma piano piano in fresca rugiada e poi in piacevole risveglio, massaggiato da getti alternati che esercitano sugli arti inferiori un'azione drenante illuminati dai colori del sole d'estate. Passeggiare sul Sentiero emozionale, passando da una dolce alba equatoriale ad una fredda nebbia siberiana,

da una scrosciante pioggia tropicale ad una leggera pioggerellina in un'atmosfera in cui cambiano continuamente luci, profumi, dimensioni delle gocce e temperatura dell'acqua: un alternarsi di caldo e freddo che provoca vasodilatazione e vasocostrizione, ottima ginnastica vascolare per il sistema circolatorio e una sferzata di energia per l'intero organismo.

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Le terme sono uno dei luoghi più indicati quando si parla di benessere per il proprio corpo e per la propria salute. Nel corso dei secoli la pratica dei bagni termali non mai subito una diminuzione, un calo, e soprattutto rimane impressa nelle nostre menti...


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Terme di San Colombano al Lambro Le fonti sono sette: cinque danno acqua salso-bromoiodico-sulfurea e due acqua sulfurea. Sono indicate come bevanda nella cura di malattie del fegato e dell'apparato

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gastrointestinale ma anche nei casi di intossicazione, di stipsi e di obesità. Le Terme, inserite in un grande parco, offrono agli ospiti numerose occasioni d'intrattenimento.

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L'acqua utilizzata dalle Terme di Orte è una termominerale solfurea bicarbonato-calcica, ricca di sali minerali. Sgorga direttamente dal sottosuolo ad una temperatura di circa 30 C° e, data la sua composizione, è particolarmente adatta nella cura delle

Terme di S.Omobono

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malattie della pelle in tutte le loro patologie.

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Presso lo stabilimento termale, oltre alla balneoterapia nelle due piscine e nella cascata idromassaggio, è oggi possibile effettuare cure idroponiche.

A cinquecento metri d'altitudine, nel cuore verde della Valle Imagna a Sant' Omobono, distante solo 25 km dalla città di Bergamo, immersa in un parco di oltre 130.000 mq, colmo di fiori e piante secolari, sorge Villa delle Ortensie, elegante residenza gentilizia di fine ottocento. Sapientemente restaurata, la villa conserva inalterati il fascino e la suggestione dei tempi che furono. La mitezza del clima e la purezza dell'aria ne fanno un luogo eletto per chi desidera riposare e rigenerarsi. Un lussureggiante parco, dotato di moderne attrezzature per lo

sport e lo svago, ricco di bellezze e preziose testimonianze d'epoca. I pregi e la qualità dell'acqua sulfurea di queste terme sono state registrate già dal 1772 in una monografia del Dott. G. Pasta noto protofisico dell'epoca. Nel 1803 e nel 1820 ne parla con entusiamo il Prof. Maironi da Ponte. Nel 1840 Padre Ferriaro ne fa un'analisi e le mostra in un opuscolo. Nel 1864 G.Garelli nel suo volume "delle acque minerali d'Italia e loro applicazioni" descrive le acque minerali di Sant'Omobono fra le solfuree migliori fino ad allora conosciute.


Naturopatia a cura della dr.ssa Licia Gonnella Naturopata

Centella asiatica Un aiuto per tutti, soprattutto per le donne La Centella Asiatica è una pianta originaria dell’India, dove è più conosciuta come "erba della tigre" per l’istinto innato, degli animali feriti, di rotolarsi sul manto erboso per curarsi e lenire il dolore; essi trovano sollievo grazie all’azione cicatrizzante delle saponine triterpeniche di cui sono ricche le foglie. Studi sperimentali sui meccanismi di cicatrizzazione della Centella, infatti, hanno dimostrato che somministrata per via orale, stimola anche la crescita di capelli e delle unghie, incrementa la formazione di acido ialuronico (tale da avere effetto tensivo sulle rughe e da rendere idratazione ed elasticità alla pelle) e aumenta la produzione di condroitin-solfato necessario per la riparazione della cartilagine.

Secondo un antico proverbio dello Sri Lanka "due foglie di Centella al giorno fanno fuggire via la vecchiaia", se ne cibano infatti gli elefanti che generalmente vivono molto a lungo. Purtroppo in Europa la pianta fresca non è presente dovremmo perciò accontentarci di preparazioni pronte se desiderassimo sfruttare la Centella per mantenerci ancora giovani. note fonte: - Erbeofficinali.com; -Farmacognosia: Botanica, Chimica e Farmacologia delle Piante Medicinali di Francesco Capasso, R De Pasquale, G Grandolini, N Mascolo.

L’asiacoside, le saponine e gli alcaloidi, sono tra i più importanti principi attivi che stimolando i fibroblasti a sintetizzare collagene a livello del derma e dei plessi venosi, rendono la Centella asiatica un prodotto indicato nella prevenzione e nella cura dell'insufficienza venosa e quindi molto richiesto, in particolare dalle donne, per la sensazione di gonfiore e di pesantezza, nel dolore e nei crampi notturni a livello delle gambe, delle caviglie e a livello emorroidario. Altrettanto importante è la capacità della Centella di prevenire la formazione di smagliature, ragadi e cicatrici, oltre che di ridurre quelle già esistenti. Questa pianta è anche impiegata nel trattamento degli inestetismi della cellulite giacché migliora il trofismo dei tessuti. Pertanto al giorno d’oggi, la Centella è sfruttata soprattutto per la formulazione di creme cosmetiche e d’integratori alimentari sottoforma di compresse o in soluzioni liquide drenanti, ma è anche disponibile come tintura-madre. Altri studi riguardano l'azione anti-psoriasi della Centella o ancora le sue proprietà antiradiazione, molto utili per le persone che seguono una radioterapia. La pianta possiede inoltre proprietà antiflogistiche e antitumorali (agisce direttamente sulla sintesi del DNA). È utilizzata nella medicina ayurvedica per curare malattie della pelle e disordini nervosi quali epilessie e isterie. In Cina viene prescritta per numerose indicazioni: diarrea, ulcere, eczemi. Nel Madagascar per combattere le preoccupazioni e la depressione, ed essendo una pianta tonica, favorisce anche la concentrazione e la memoria. Salutare 13


Dermatologia a cura del dr. Antonio Del Sorbo Specialista in Dermatologia

Fiori di Bach in dermatologia Con i fiori di Bach si possono preparare anche creme e detergenti naturali Agli inizi del XX secolo, il medico gallese Edward Bach studiò il comportamento in natura di alcuni fiori e li propose come possibili rimedi naturali dello stato d'animo, confrontando la "personalità" di ogni singola pianta con lo stato d'animo degli altri esseri viventi, uomo compreso.

I fiori di Bach sono rimedi naturali privi di effetti indesiderati e utilizzati nella cosiddetta medicina alternativa (nota anche come medicina olistica o complementare). La medicina moderna riesce in maniera sempre più efficace a controllare il sintomo (es. bruciore, prurito, etc) e a contrastare la noxa patogena, quando nota (es. virus, batteri, etc). La medicina complementare, attribuisce altrettanta importanza anche al tipo di vissuto e quindi alla reattività di ogni singolo paziente (es. terreno, costituzione, diatesi, temperamento, etc). Il tipo di vissuto del paziente va esaminato al momento della visita, ascoltando ogni piccolo dettaglio della storia clinica, evitando così di ridurre la visita dermatologica a quei pochi istanti dell'esame obiettivo.

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Un'anamnesi accurata, può rappresentare già un'importante tappa del percorso terapeutico del "malato" e non solo della "malattia" o del singolo sintomo cutaneo. In dermatologia, la componente emozionale non andrebbe mai sottovalutata. Alcune manifestazioni cutanee, vengono infatti etichettate dai pazienti con il termine popolare di dermatite da stress.

In floriterapia, ogni malattia é preceduta o si accompagna ad uno stato d'animo negativo (es. timidezza, paura, insicurezza, gelosia, solitudine, etc) e in alcuni casi può essere interpretata come risposta somatica ad un conflitto emotivo. I fiori di Bach sono in tutto 38 rimedi, numerati e ordinati per lettera alfabetica e possono essere reperiti direttamente in natura, ove crescono spontanei o in farmacia, in flaconi numerati e pronti all'uso. Per ognuno dei 38 fiori, il dottor Bach ha riportato la situazione emozionale in cui sarebbero maggiormente utili, tenendo conto della cosiddetta "personalitá" della pianta.

approfonditi dalla medicina moderna con la PNEI (psico neuro endocrino immunologia). Oltre che per via orale, i fiori di Bach vengono talora utilizzati per uso topico (es. crema, lozione, maschera, impacco, olio da massaggio, bagno, etc). Il Dr. Bach utilizzava lozioni a base di clematis, impatiens e vervain, per migliorare il trofismo dei tessuti. In commercio esistono profumi, detergenti e creme ai fiori di Bach, giá pronti all'uso, oppure c'è chi preferisce aggiungere alcune gocce di fiori di Bach (es. rescue remedy o altri fiori a seconda dei casi), alla propria crema idratante quotidiana.

Agrimony ad esempio (rimedio utilizzato per le persone serene solo all’apparenza), cresce nascosta tra le altre piante e nascondendo le foglie secche al suo interno, evita di mostrare all'esterno la parte brutta di sé.

Contrariamente ai rimedi omeopatici, i fiori di Bach non sono rimedi costituzionali, nel senso che qualsiasi individuo, nel corso della propria esistenza può momentaneamente trovarsi in uno dei 38 stati negativi descritti da Bach, indipendentemente dal proprio terreno costituzionale.

Impatiens (rimedio utilizzato per ridurre la tensione), al minimo stimolo espelle con forza i suoi semi anche quando non ancora maturi. Secondo il Dr. Bach, tutto ciò che indichiamo come salute, malattia o guarigione, risente oltre che del benessere fisico, anche del benessere psichico e spirituale, aspetti che per certi versi, saranno

Chi utilizza i fiori di Bach, sa che essi non sono una panacea, né curano malattie, ma lo studio o anche la semplice lettura dei 38 rimedi, può a volte diventare, anche per coloro che li considerano semplici placebo, un'ottima occasione per migliorare la propria capacità di ascoltare il prossimo, prerogativa utile non solo in medicina.


Alimentazione a cura della dr.ssa Serena Garifo Dietista

Dieta e carico glicemico: nuove evidenze IG e GL elevati, elevato rischio infiammatorio

Secondo i recenti risultati di uno studio pubblicato nel 2011 dalla Human Nutrition Unit dell’Ospedale Universitario spagnolo di Sant Joan, le diete a elevato indice glicemico e carico glicemico contribuiscono a variare in negativo le concentrazioni plasmatiche di leptina e adiponectina. La ricerca ha raccolto i dati relativi alle abitudini alimentari di 511 anziani (sia uomini che donne), con elevato rischio cardiovascolare, monitorandone lo sviluppo dopo un anno di follow up. Nei soggetti sono stati misurati i livelli plasmatici di leptina e adiponectina, congiuntamente ad altri markers di rischio cardiometabolico, rapportandone le misure a quelle dell’Indice glicemico e del carico glicemico della dieta seguita. I dati raccolti hanno dimostrato che valori più elevati di IG e GL si associano a livelli significativamente maggiori di TNF e IL-6, sostanze con azione infiammatoria prodotte dal tessuto adiposo. Lo stesso IG è risultato negativamente correlato ai livelli plasmatici di leptina e adiponectina, motivo per cui le diete a maggior IG risultano più infiammatorie e meno capaci di favorire il controllo della fame e smaltire i grassi di deposito.

biologiche: regola l'attività tiroidea, facilita l'emopoiesi, regola il sistema immunologico potenziando le difese, regola il sistema riproduttivo e la formazione ossea. Anche l'adiponectina è una proteina sintetizzata dalle cellule del tessuto adiposo, con proprietà anti-aterogeniche e antinfiammatorie. In particolare è stata dimostrata una chiara relazione tra i livelli di questa proteina e l'estensione della massa grassa: i livelli di adiponectina sono notevolmente minori negli obesi rispetto ai soggetti normopeso. Gli stessi livelli plasmatici sono correlati negativamente con la pressione arteriosa sistolica, i livelli glicemici a digiuno, l’insulinemia, l’insulinoresistenza, il colesterolo totale e LDL, i trigliceridi e l’acido urico. Al contrario, i livelli di adiponectina sono positivamente associati a quelli di colesterolo HDL e alla riduzione del peso corporeo. Per queste proprietà, l’adiponectina è un importante protettore contro il rischio cardiovascolare. Fonte: bibliografica Bulló M, Casas R, Portillo MP, Basora J, Estruch R, García-Arellano A, Lasa A, Juanola-Falgarona M, Arós F, SalasSalvadó J: Dietary glycemic index/load and peripheral adipokines and inflammatory markers in elderly subjects at high cardiovascular risk. Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2011 Dec 30

Leptina e adiponectina: importanti regolatori metabolici. La leptina (dalla radice greca leptos = magro) è un piccolo ormone di natura proteica, fortemente coinvolto nella regolazione del metabolismo lipidico e del consumo energetico. I suoi recettori sono localizzati nell’ipotalamo, proprio nella zona deputata al controllo del peso e della fame. Prodotta soprattutto nel tessuto adiposo bianco, essa attiva un vero e proprio canale di comunicazione tra tessuto adiposo e cervello, che regola l'accumulo di grasso negli adipociti, inoltre diminuisce il senso di fame e aumenta il consumo energetico, favorendo quindi la riduzione di peso. La leptina agisce positivamente anche in merito ad altre funzioni Salutare 15

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Per definizione l’indice glicemico (IG) esprime la velocità con cui la glicemia aumenta in seguito all'assunzione di un certo alimento, mentre si definisce carico glicemico (GL) la velocità con cui la glicemia sale in seguito all’assunzione di un pasto avente una densità di carboidrati nota.


Sport a cura di Fabio Basile Personal Trainer & Fitness Coach

Il nuoto rieduca? Il nuoto, è uno sport bellissimo, ma pur sempre solo uno sport Hai mal di schiena, alterazioni posturali, e il tuo specialista ti ha consigliato di andare in piscina a nuotare? Bene, ma tu sai nuotare? Questa è la domanda principale che avrebbe dovuto farti lo specialista che ti segue, perché se non sai nuotare e hai un problema, ti ha appena fatto del male.

Con questo articolo cercheremo di fare un po' di chiarezza analizzando la veridicità delle credenze sulle applicazioni rieducative del nuoto. Il nuoto, è uno sport bellissimo, ma pur sempre uno sport, può essere molto utile per prevenire dolori alla schiena e all'apparato muscolo scheletrico potenziando la muscolatura addominale e dorsale, soltanto nel caso in cui il soggetto sia alla base un ottimo nuotatore e stia bene fisicamente. Quindi il nuoto è ottimo per la prevenzione, o se il nostro è un banalissimo mal di schiena dovuto principalmente a posture scorrette mantenute durante il giorno oppure allo stress che contribuisce a contrarre la muscolatura paravertebrale, allora trarremo dal nuoto il massimo beneficio. Non è però assolutamente una cura. È comunque necessario tuttavia fare attenzione al tipo di esercizio da praticare. Come ogni attività fisica, infatti, il nuoto deve essere eseguito con attenzione, limitando gli esercizi o gli stili che potrebbero essere addirittura dannosi nelle situazioni in cui un mal di schiena nasconde patologie importanti, è il caso per esempio di dolori causati da un’ernia discale di cui non siamo a conoscenza.

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Bisogna quindi scegliere stili ed esercizi giusti; da evitare assolutamente quando la schiena non è in forma ci sono il delfino, la rana, tutti gli esercizi per le gambe che prevedono l'uso della tavoletta e, lo stile libero eseguito con la testa alta fuori dall'acqua. Da consigliare, invece, lo stile libero e il dorso ma solo se corretti; potremmo in tal caso nuotare con una frequenza di 2/3 sedute settimanali. Ricordiamo inoltre che i problemi della postura, le ernie, e le protrusioni sono per la maggior parte

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causati dall’ortostatismo (lo stare in piedi) e dalla forza di gravità. L’apparato muscolo scheletrico paravertebrale ha il compito primario di affrontare e contrastare la forza di gravità, pertanto deve essere preparato in modo che possa svolgere correttamente questa azione di sostegno. In acqua lo stimolo della forza di gravità è ridotto al minimo, per questo l’idrochinesiterapia al contrario del nuoto è ideale soprattutto per la fase acuta di ernie e altre patologie che spesso possono diventare invalidanti, soprattutto quando i movimenti sono resi difficili o impossibili dal dolore; non esercizi di nuoto semplici, ma esercizi rieducativi specifici applicati al nuoto. Niente controindicazioni e niente problemi legati all’acqua dato che la rieducazione in questo caso si fa in acqua bassa, in piscine attrezzate e con temperatura dell’acqua superiore ai 27/28 °C. In definitiva stimando che la seduta in piscina non dura in genere più di un’ora effettiva per lezione, il tutto si riduce a 8 /12 ore di lezione mensili. Considerando che la settimana ha 168 ore, tolte 8 ore di sonno giornaliere ne restano 112 settimanali attive; 8/12 ore di nuoto corrispondono solo al 6-8% delle ore a disposizione: praticamente ininfluenti se non utilizzate per esercizi specifici! Chi soffre di mal schiena è spesso portato a limitare l'attività fisica pur di diminuire o non provare dolore. L’inattività, però, aumenta il rischio di favorire l’ipotonicità muscolare che, a sua volta, peggiora i problemi posturali e i dolori alla schiena. Quindi, è necessario condurre costantemente attività fisica, facendo attenzione al tipo di attività che scegliamo.


Estetica

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a cura del dr. Carmine Martino Specialista in Chirurgia Plastica

La Rinoplastica

Rinoscultura e non più semplice Rinoplastica: questo è l’orientamento più recente dei cultori della branca. Qual è la differenza? Con la grande diffusione di questo tipo di Chirurgia, le esigenze dei pazienti sono aumentate ed ormai non è più proponibile quella forma stereotipata e facilmente riconoscibile di naso operato, che è caratterizzata da: dimensioni molto piccole, punta all’insù, sottile ed acuminata, narici "in primo piano”, dorso stretto ed incavato. I canoni estetici attuali bocciano questa forma, che scaturisce da una tecnica chirurgica sempre uguale, che viene applicata a tutti i tipi di nasi indistintamente, anche se le caratteristiche del viso lo sconsiglierebbero. Al contrario il chirurgo deve disporre di un ampio bagaglio di tecniche da utilizzare di volta in volta a secondo dei vari dismorfismi. Si passa, cioè, dal concetto di Rinoplastica intesa rigidamente, come "Riduzione volumetrica

del dorso e della punta nasale” a quello di Rinoscultura, cioè scultura di una forma nuova, che scaturisce dallo studio dei lineamenti e che si serve non solo della riduzione delle parti anatomiche nasali eccessivamente sviluppate, ma anche dell’aumento volumetrico di quelle parti che eventualmente, necessitano di sviluppo o sostegno. Questo aumento volumetrico strategico di alcune zone si ottiene utilizzando come innesti, gli stessi tessuti cartilaginei o ossei asportati nelle zone esuberanti ed opportunamente modellati. L’orientamento attuale: eliminare i difetti estetici che provocano disarmonia, dare al naso una forma naturale e adatta a quel tipo di viso e, soprattutto rendere assolutamente non identificabile il ritocco chirurgico, davanti all’occhio ormai smaliziato della gente. In linea generale il naso è una struttura anatomica che deve essere regolare e ben armonizzata con i lineamenti. Con tolleranza

anche per qualche piccolo difetto e, soprattutto, deve passare inosservato sia in senso positivo che negativo. Infatti l’attenzione dell’osservatore, in assenza di una chiara disarmonia nasale, viene diretta verso gli occhi, le labbra, gli zigomi, i capelli etc. L’operazione è veramente riuscita quando i conoscenti della persona operata, dicono, ad esempio: "Ti trovo molto bene, hai cambiato pettinatura?". Per lo stesso motivo sono da evitare quelle tecniche che fanno scaturire forme troppo artificiose ed improbabili.

L’intervento dove, come, quando Prima il Chirurgo procede a realizzare un progetto fotografico e sottopone al paziente le varie possibilità di modifiche del profilo, con l’ausilio di una grafica computerizzata. Salutare 17

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La Plastica del Naso rimane, fra gli interventi estetici, uno dei più richiesti in Italia.


Estetica >>> Presso La Clinica dei Nasi, che è un Centro di Eccellenza della Rinoplastica per tutto il Sud –Italia, l’operazione si effettua in Day Hospital, cioè con ricovero e dimissione in giornata.

PRIMA

Avviene in ipnosi farmacologica, supportata da anestesia locale, (tecnica che offre il massimo comfort), dura da 1 a 2 ore, a seconda che il rimodellamento estetico si accompagni o meno ad una Chirurgia funzionale sul setto nasale o sui turbinati. Il paziente, viene dimesso dopo poche ore, non avverte alcun dolore perché il naso diventa insensibile per alcuni giorni, porta dei tamponcini nelle narici per 2 o 3 giorni e una piccola doccia gessata sul naso per 10- 12 giorni. Gonfiore ed ecchimosi palpebrale persistono per tre o quattro giorni; il trauma chirurgico nel complesso è molto lieve rispetto agli altri interventi. Si può effettuare in ogni periodo dell’anno, ma d’estate, bisogna evitare il sole almeno per 1 mese.

D opo

Consigli utili Non pretendere dal medico una forma del naso ispirata a quella di un personaggio tratto da qualche rivista, sarebbe come partire col piede sbagliato; infatti il risultato è condizionato dalla struttura anatomica di partenza e le possibilità di modellamento non sono illimitate. In poche parole, ogni tipologia di naso, può portare a determinati risultati, che sono obbligati, anche se non corrispondono sempre alle aspettative del paziente. Inoltre, come già si è detto, conviene puntare su una forma naturale e regolare, assolutamente non artificiosa. Perché la Clinica dei Nasi: Oggi tutti i chirurghi plastici vogliono fare 'tutto' esiste, dunque, una grande dispersione sia della committenza che delle competenze. Nel caso della Rinoplastica è risaputo che la abilità chirurgica e quindi, i risultati migliorano col numero degli interventi e con l’esperienza. Questo perché le varietà anatomiche dei nasi sono infinite ed ogni naso è diverso dagli altri e pone problemi sempre nuovi. In effetti se una manovra chirurgica o una tecnica vanno molto bene per un naso, possono essere deleterie per un altro.

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Per questo si vedono in giro nasi rifatti che sono stranissimi e per niente naturali. In passato esistevano grandi maestri che facevano quasi solo Rinoplastiche in maniera egregia. Oggi solo una minoranza di operatori effettua più di 25 rinoplastiche l’anno e raggiunge quindi, il numero minimo di 500 Rinoplastiche, che possono attestare una buona esperienza. Presso la Clinica dei Nasi, da anni si eseguono quasi solo Rinoplastiche e, quindi si assicura il massimo della specializzazione in questo tipo di operazione, sia con la 'tecnica chiusa' tradizionale, che con quella ‘aperta’.

Infine non bisogna essere troppo perfezionisti; una piccola irregolarità può rendere ancora più naturale il risultato ed è quasi la norma anche in un bel volto. Alcuni imprevisti Se un intervento di Rinoplastica è condotto correttamente gli imprevisti sono rari e consistono in piccole imperfezioni che non compromettono il risultato complessivo; si tratta di cicatrizzazioni irregolari dei tessuti, gonfiore protratto, o minimi spostamenti delle strutture nasali sottoposte a correzione chirurgica. Nei casi più evidenti si rimedia con piccoli ritocchi in anestesia locale.


Psicologia a cura della dr.ssa Rita Arnone Psicologa clinica e dell’età evolutiva

Autostima e successo scolastico Molteplici ricerche americane evidenziano la presenza di un modello circolare tra autostima e prestazione scolastica, che interagiscono reciprocamente. È infatti risaputo che gli individui tendono a sviluppare un’autostima specifica in base a quelle che loro percepiscono essere le aree in cui hanno una maggiore competenza. Quest’ultima si costituisce in base alle esperienze di vita e soprattutto in base alla valutazione scolastica, per cui gli studenti che hanno una performance maggiore nelle discipline scientifiche si definiscono "tipi matematici", mentre chi ha maggiori risultati nelle discipline umanistiche si definisce il cosiddetto "tipo letterario". Ora chi tende a percepirsi un "tipo matematico", ha maggiori probabilità di conseguire buoni risultati in prestazioni scientifiche e viceversa.

quali ci si sente portati, allo stesso tempo demotiva ad investire nell’apprendimento di discipline differenti. Ed è proprio rispetto a queste situazioni che i docenti svolgono un ruolo importante. È infatti risaputo che gli studenti più problematici, quelli che non hanno mai avuto esperienze di successo scolastico, tendono maggiormente a rifiutarsi di svolgere dei compiti, proprio perché il timore di non riuscire e l’esperienza ripetuta di una valutazione negativa innescano un meccanismo di evitamento, volto a difendere la propria immagine personale e sociale. Questi studenti rappresentano, gli allievi più resistenti al coinvolgimento in attività scolastiche e quindi maggiormente esposti al rischio di dispersione scolastica.

Il proprio senso di autoefficacia quindi influenza le prestazioni e anche la motivazione a studiare certe materie piuttosto che altre.

Ecco che proprio questi casi, implicano una riflessione alle scuole, di ogni ordine e grado, soprattutto in Campania, dove le cifre delle dispersione scolastica sono ancora molto elevate.

Se tutto ciò funziona motivando allo studio di discipline nelle

È necessario infatti che i docenti utilizzino strumenti, volti a

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sviluppare sentimenti di autostima negli allievi. Tante sono le competenze che attualmente incombono su una scuola, sempre più depauperata di risorse, proprio per questo motivo si ritiene che la presenza dello psicologo possa sostenere i docenti in una programmazione più attenta a questi temi e le famiglie, affinché possano apprendere strategie di fronteggiamento rispetto alla gestione del delicato tema dell’insuccesso scolastico. In questo modo potrebbero istaurarsi delle nuove logiche anche rispetto alla presenza dello psicologo scolastico, il quale non dovrebbe più agire solo sul superamento di situazioni di difficoltà, ma potrebbe essere una presenza costante a scuola, utile a tutti i soggetti coinvolti nel mondo scolastico.

Sostenere gli alunni nello sviluppo dell'autoefficacia Ogni anno a seguito di insuccessi scolastici, in special modo di bocciature, un numero considerevole di studenti decidono di togliersi la vita. Sicuramente gesti così estremi aprono innumerevoli riflessioni, non solo rispetto alla fragilità delle giovani generazioni, ma anche rispetto al ruolo che la scuola gioca nella costruzione e consolidamento del proprio "self concept".

L’Ordine degli Psicologi della Regione Campania, sensibile a questo tema, ha firmato un protocollo d' intesa con il Dipartimento scolastico regionale, volto a sensibilizzare insegnati e genitori sul tema dell’autostima. In tutte le scuole Campane da settembre saranno promosse conferenze sul tema, al fine di rendere gli adulti più attenti al benessere dei ragazzi a scuola. Salutare 19


Musicoterapia a cura della dr.ssa Elisa Vesce Musicoterapeuta

Anche nei casi più gravi dal punto di vista comunicazionale permane un patrimonio spesso inesplorato di risorse espressive: ogni risultato ottenuto è frutto di un iter evolutivo che dal punto analogico dell’espressivo sonoro prelude potenzialmente a quello della comunicazione sul piano logico.

Musicoterapia e psichiatria Nei casi di sofferenza psichica si possono individuare sicuramente tre funzioni fondamentali del linguaggio sonoro musicale

Una funzione di tipo preventivo legata alla creazione di spazi di espressione per la comunicazione nella relazione individuale o di gruppo, finalizzati all’uso del linguaggio sonoro-musicale, per facilitare un’atmosfera di comunicazione analogica, dove il sonoro si pone come elemento facilitatore per lo scioglimento dei nodi comunicazionali, che ancora non si possono definire patologie conclamate diagnosticabili.

Inoltre, le attività di musicoterapia possono fornire utili indicatori per un assessment clinico periodico relativo al comportamento dei soggetti nel setting e, più in generale, in istituzione psichiatrica.

Una funzione terapeutica: l’ascolto di brani musicali preselezioni, in un setting di tipo individuale, costituisce il mezzo per indurre più facilmente stati emotivi, dalla cui verbalizzazione il musicoterapeuta può intervenire e fornire un’interpretazione verbale. In questo caso il meccanismo che funziona è di tipo evocativo-rievocativo.

Una funzione riabilitativa legata ad un setting in cui l’utilizzazione di tecniche musicali diverse e di tipo attivo risulta finalizzata alla facilitazione di un aggancio con gli aspetti della struttura della personalità del soggetto.

In questo caso, la musicoterapia, ponendosi come contenitore di elementi propositivi e creativi, assolve una funzione di holding di alcune necessità primarie e una funzione di problemsolving, incentrata sull’esplicitazione verbalizzata di vissuti sperimentati all’interno del gruppo di trattamento. 20 www.salutare.info

Per ognuna di queste funzioni vi è una metodologia di base che prevede da una parte il colloquio, con carattere di anamnesi sonoro-musicale con i pazienti o familiari e dall’altra il test di ascolto che si svolge in due fasi:

nella prima si propongono brani preregistrati, diversamente caratterizzati dal punto di vista musicale: brano ritmico, melodico, armonico, elettronico, suoni della natura; nella seconda, verranno realizzate dal vivo cellule ritmiche, frasi melodiche e brevi sequenze armoniche. In entrambi le fasi le proposte musicali saranno intervallate da periodo di silenzio in modo da raccogliere le reazioni del soggetto sia durante che dopo ciascun ascolto. I dati raccolti consentiranno di formare un primo quadro generale delle caratteristiche espressive e comportamentali del paziente per approdare successivamente alle verifiche relative alle tre aree principali: - area senso-motoria relativa alle abilità psicomotorie; - area cognitiva relativa alle capacità di attenzione e di elaborazione -rielaborazione da parte del paziente del materiale sonoro nello sviluppo improvvisativo; - area emotivo-affettiva che prevede la verifica del tono dell’umore in evoluzione all’interno delle dinamiche di gruppo.


Benessere a cura di Vincenzo D'Angelo Consuelor - Life - Coach

Individuiamo la nostra architettura interna • Ambiente • Comportamento • Capacità • Valori e convinzioni • Identità • Spiritualità

I sei diversi livelli, enunciati sopra, sono parti integranti della persona, è come se dicessimo: la persona è l’insieme di parti diverse che organizzate tra loro costituiscono il sistema scheletrico, il sistema respiratorio, il sistema muscolare, il sistema ecc… fino a delineare così in tutta la sua parte materica la persona. Questa però in realtà non è solo un insieme di sistemi di materia, ma è anche costituito da parti eteree non tangibili che sono proprio i livelli menzionati (penso che si capisca che l’approccio a cui mi riferisco, nei miei interventi di Counseling e Life Coaching, è quello sistemico, ma non è il solo). Questo significa che la nostra mente è un tutto organizzato. La funzione di ogni livello logico è quello di organizzare l’informazione al livello inferiore.

trasformare ciò che vogliamo in un risultato reale e concreto. Molto spesso, però, nonostante l’impegno e le azioni profuse, non riusciamo a raggiungere ciò che desideriamo. La causa risiede ad un livello più profondo di noi stessi, nel fatto che ciò che ci poniamo come obiettivo Non è Conforme con: le nostre convinzioni (conscie o inconscie), l'esperienze di riferimento raccolte nel corso della propria vita. È importante capire in che modo tali credenze (ma anche emozioni, pensieri, azioni, comportamenti) ci spingono o meno verso il raggiungimento dei nostri traguardi. Infatti, si creano dei veri e propri conflitti tra valori e credenze, tra il nostro istinto e la nostra mente razionale, quindi tra il nostro conscio e l’inconscio. Per esempio, se nei miei progetti c’è un impegno sulla realizzazione di un'attività professionale libera, ma nel mio profondo c’è radicata una convinzione, che mi è stata trasferita dai miei genitori, cioè: un libero professionista è un precario a vita, meglio uno stipendio fisso, sicuro e stabile.

I miei desideri e i miei sforzi, per realizzare la mia libera professione, non sono allineate con le mie convinzioni e queste, quindi, mi remeranno contro e attuerò in modo inconscio degli auto sabotaggi affinché il mio progetto non vada in porto. È necessario pertanto individuare questa "Architettura Interna" e imparare a riprogrammarla, eliminando i conflitti interiori e creando le condizioni ideali per vivere in armonia con Corpo, Mente e Spirito... Questo è l'obiettivo principale di un buon intervento di counseling-coaching, un viaggio affascinante e un’opportunità unica alla scoperta delle immense potenzialità che risiedono in ognuno di noi, sempre a nostra disposizione nella nostra mente, per creare una nuova percezione della realtà e permetterci di raggiungere obiettivi, risultati e benessere straordinari, perché in ognuno di noi ci sono le potenzialità giuste per farci emergere e distinguere. Perché ognuno di noi ha un dono, un talento che una volta scoperto ci spiana la strada, ci permette di fare la nostra parte nel mondo, facendoci sentire connesso con un progetto più grande apportando alla nostra vita gioia, amore e tanta autostima salutare.

Di conseguenza, un cambiamento effettuato ad un certo livello avrà delle conseguenze sui livelli inferiori ma non necessariamente sui livelli superiori… È impossibile risolvere un problema allo stesso livello nel quale è stato generato. Spesso i problemi vengono generati da una confusione tra i livelli logici. Per raggiungere gli obiettivi personali e professionali prefissati, è necessario avere a disposizione la forza e la motivazione giusta per fare, in modo costante, le azioni giuste per

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La teoria sistemica è stata inizialmente formulata come meccanismo nelle scienze comportamentali dall’antropologo G. Bateson, che si è basato sul lavoro di B. Russel nella logica della matematica. Bateson identificò i livelli base di apprendimento e cambiamento.


Farmacia a cura del dr. Aldo Sabato Farmacista

Autunno e caduta dei capelli Si inizia così a prendere atto di un aumento allarmante di capelli caduti lasciati nel pettine o sul cuscino quando ci si sveglia la mattina.

La caduta dei capelli con l'arrivo dell'autunno è una ricorrenza che spesso diventa fonte di molte preoccupazione e anche disagio per uomini e donne.

Quali sono le cause di questo fenomeno? Benché gli specialisti lo considerino un fatto fisiologico temporaneo le cause sono comunque note. La dermatologia spiega che i capelli che cadono in questo periodo, in realtà, sono entrati nella fase finale di crescita, detta "telogen". Questa fase ha una durata di tre mesi, della quale trascorsi, i capelli inevitabilmente cadono. È da tener conto, che non si tratta di una perdita fine a se stessa, in quanto la caduta avviene per lasciar spazio ad un nuovo capello. Tale fase è detta "anagen" ed ha una durata variabile che oscilla tra i due e i sette anni circa. Dunque la fase nella quale ci si imbatte nel cambio di stagione, non è una perdita, ma un rinnovo, ciò avviene a causa della nostra stessa natura. L’uomo, a differenza di altri mammiferi, ha un rinnovo costante del 10% circa della chioma. Però, in alcuni periodi e con il cambio di stagione, aumenta la quota di capelli in telogen e i motivi alle quali più spesso si attribuisce questo fenomeno sono da ricercare nella stagione estiva appena trascorsa. L’eccessiva sudorazione, danneggia il capello privandolo dei minerali e degli oligoelementi necessari e il cambio di temperatura, con l’arrivo dell’autunno, ne favoriscono l’indebolimento. Ma non solo, con la comparsa di sindromi influenzali alle quali si pone il rimedio con l’assunzione di alcuni farmaci, come antibiotici ed antinfiam-

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matori questi fattori indeboliscono ulteriormente il cuoio capelluto. Questa condizione di stress del capello è da considerarsi un periodo di adattamento, al termine del quale l’organismo ripristina le condizioni ideali.

Per salvaguardare la salute dei capelli è bene agire su due fronti:

1) igienico-cosmetologico 2) Alimentare Nel primo profilo è bene, per esempio, lavare i capelli un paio di volte a settimana con shampoo delicati. Si può usare del balsamo, ma senza eccedere nel dosaggio. Massaggiare la cute del cuoio capelluto, per stimolare la circolazione dermica (per un buon afflusso di sangue a livello bulbare). Si consiglia, inoltre, di evitare o ridurre al minimo l’uso di tinture e lacche con agenti chimici. Dal punto di vista alimentare, è di fondamentale importanza una dieta varia e ben equilibrata, contenente frutta e verdura di stagione, cereali presenti nella pasta e nel riso, pesce, uova e carne, che sono una fonte insostituibile di proteine. Inoltre è una buona regola limitare, dolci e grassi saturi. Un apporto aggiuntivo di grande utilità viene fornito da minerali (ferro, rame e zinco), aminoacidi solforati (cistina, cisteina, metionina), vitamine anti – radicali liberi (C ed E). Questi elementi contribuiscono alla salute e alla longevità del capello e ne impediscono la caduta nel breve periodo, in tutte quelle situazioni "critiche" come cambi di stagione, appunto, situazioni di stress o diete drastiche.


Naturopatia a cura del dr. Leopoldo Ferrante Dip. di Medicina sper. sez. Farmacologica

Elenco dei dottori che hanno collaborato alla redazione di questo articolo: Ferrante L., Iorio P., Lampa E. - Seconda Università di Napoli, Dipartimento di Medicina Sperimentale

Crenoterapia e Affezioni Ginecologiche

Griffo E. - Seconda Università di Napoli, Dipartimento di Patologia Generale Bruni V. - Farmacista Territoriale - Asl Na3Sud

Conoscenza dell'eziologia delle affezioni ginecologiche ha portato ad un utilizzo razionale della terapia da parte dei professionisti, con la successiva riduzione dei processi precedentemente classificati come cronici. Processi infiammatori a carico dei genitali interni. L'uso della terapia idrotermale è indicato solo nelle forme croniche che come conseguenza di questi processi acuti si possono originare. a) Vulvovaginite atrofica: molto frequente in età senile, dovuto alla diminuzione ormonale (estrogeni e progestinici) che si verifica dopo la menopausa. Clinicamente, questi cambiamenti si manifestano come dispareunia (rapporti dolorosi) e maggiori infezioni vaginali. Il trattamento termale deve essere eseguito in questi casi applicando bagni locali, docce a bassa pressione o irrigazioni vaginali con acque a bassa mineralizzazione, clorurato o sulfurea, aumentando la sua efficacia in caso di acqua radioattiva. Molto efficiente è l’applicazione di peloidi con effetto estrogenico, che in luoghi come la

Francia e Cecoslovacchia vengono applicati intravaginalmente. b) Cronicizzazione di affezioni acute (vulvovaginiti, vulvite, prurito vulvare, annessite): in tutti questi casi l’applicazione della crenoterapia ha carattere palliativo o coadiuvante e si utilizza acqua cloruro sodica o sulfurea, radioattiva, cosi come l’applicazione di peloidi all’addome e al bacino. Disturbi correlati con il climaterio Il climaterio è il periodo di transizione dalla fase fertile della vita allo spegnimento della funzione ovarica. Trattamento idrologico: la crenoterapia può essere affrontata da diversi punti di vista: 1) Da una base fisiopatologica, sono molti gli studi che dimostrano che la terapia idrotermale e le applicazioni di peloidi possono determinare risposte estrogeno-simili nelle donne. È inoltre degno di nota che alcune acque e, in particolare le radioattive, migliorano la biochimica cellulare, comportandosi come stimolanti, migliorando nel contempo l'irrigazione, combattendo la stasi venosa e comportandosi come antispastica ed essudativa, facilitando il recupero dell'equilibrio neurovegetativo. 2) Cambio dello stile di vita 3) Le proprietà antiossidanti di alcune acque minerali (sulfurea e bicarbonata).

Tipi di acqua: 1) acqua di bassa mineralizzazione clorurata o solfurea. 2) acque sodio-clorurate: decongestionanti e facilitatori della circolazione pelvica. 3) acqua solforata: sedativa e miglioramento dell’irrigazione genitale. 4) acqua radioattiva: sedativa e anti-infiammatoria. 5) peloidi. Metodiche di somministrazione: 1) Bagno generale del paziente in acqua. 2) Bagno di area corporea: si applicano nelle vasche da bagno di dimensioni sufficienti a consentire al paziente di immergere il basso addome, pelvi e muscoli nell’acqua. 3) Irrigazione e docce con pressione intravaginale: è l'applicazione di acqua minerale all'interno della cavità vaginale, attraverso cannule di vetro, porcellana o plastica; la temperatura dell'acqua è di solito 37-40 ° C e con un flusso molto abbondante, almeno 10-20 litri in altrettanti minuti. Controindicazioni, effetti collaterali 1) Le infiammazioni acute. 2) Controindicazione assoluta nei tumori genitali femminili. 3) Idrorrea termale: si tratta d’emissione dai genitali esterni di un liquido chiaro-giallastro, a flusso e intervallo variabile, algia al basso addome. 4) disturbi del ritmo mestruale.

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La richiesta di cure idrotermali nei processi in relazione alle affezioni del tratto genitale femminile è in aumento negli ultimi anni.

Prospettive Future


Tecnologia a cura dell'uff. com.ne Gruppo Malzoni

Radiochirurgia:

la lotta ai tumori ha una nuova arma

Si chiama Body Radiosurgery (radiochirurgia o radioterapia stereotassica ipofrazionata) ed è una delle metodiche più evolute di radioterapia oncologica.

Una tecnica che permette di trattare con la massima precisione un tumore senza essere invasiva, e quindi evitando il prelievo di tessuti sani e l’utilizzo di elevate dosi di radiazioni ionizzanti. Una maggiore tutela per il paziente con risultati terapeutici migliori. Tra le strutture all’avanguardia nel panorama internazionale spicca il Malzoni Radiosurgery Center, collegato con la Casa di Cura Malzoni di Agropoli, in virtù della più alta casistica di trattamenti radiochirugici. Un’esperienza importante che è riuscita a coniugare perfettamente la tecnologia con l’alta

specializzazione professionale, consentono trattamenti di estrema precisione. In pratica: controllando i movimenti spontanei del paziente dovuti alla respirazione, individuando in maniera precisa il bersaglio da 'colpire' ed effettuando un controllo costante della terapia, il risparmio dei tessuti sani è al massimo! Questo ha portato a scongiurare gli effetti collaterali della radioterapia convenzionale. Inoltre il trattamento radiochirugico, che al Malzoni Radiosurgery Center si effettua in day hospital, permette al paziente di riprendere subito le proprie attività quotidiane. Il Centro di alta specializzazione,

fondato nel 2004, vanta la più alta casistica europea per il trattamento radioterapico stereotassico delle patologie oncologiche epatiche e polmonari. Una terapia che la Malzoni applica anche a lesioni che interessano altri distretti corporei, come il mediastino, il pancreas, l’addome, il distretto testa-collo, l’esofago, i reni e surreni, lo spazio retro peritoneale, retto e prostata. L’importanza e l’efficacia della Body Radiosurgery la pone come valida alternativa alla chirurgia tradizionale, qualora questa non possa essere effettuata, e soprattutto risulta l’unico metodo applicabile per pazienti i cui tumori siano diventati resistenti alla chemioterapia convenzionale. Da tempo, oramai, gli studi in fase di pubblicazione sulla Body Radiosurgery ne confermano la validità clinica, capace di ridurre se non azzerare i periodi di ricovero, con una maggiore performance sulla radioterapia convenzionale in termini di sopravvivenza globale e controllo locale di malattia. Il Malzoni Radiosurgery Center, situato all’interno dell’Ospedale Civile di Agropoli, offre questo servizio in regime convenzionato al SSN, ed effettua le terapie dalle 07,30 del mattino fino alle 18,00 del pomeriggio. Le visite possono essere prenotate presso il nostro centralino al seguente numero 0974 846764.

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Prevenzione a cura della dr.ssa Fiammetta Trallo specializzata in Ginecologia ed Ostetricia

ONCO FISH TEST CERVICALE

Un nuovo test di prevenzione. Una difesa in più per la Donna

La relazione tra infezione da Papilloma Virus (HPV) e tumore del collo dell’utero è una delle più importanti scoperte scientifiche in Ginecologia Oncologica. Merito di Harald zur Hausen, Nobel per la Medicina nel 2008, che ha dimostrato che l’HPV può trovarsi sul collo uterino allo stato latente e che la sua presenza può essere riconosciuta tramite l’HPVDNA test. I suoi studi hanno permesso di comprendere il meccanismo con cui l’HPV scatena il tumore, consentendo di mettere a punto i vaccini: quadrivalente per i ceppi 6/11/16/18 e bivalente per i ceppi 16/18. Ma l’HPV è una grande famiglia di virus suddivisa in gruppi ad alto, medio e basso rischio di progressione in cancro e il gruppo ad alto rischio oltre al 16/18 comprende altri 13 ceppi. Il Ministero della Salute ha avviato una campagna di vaccinazione gratuita rivolta alle dodicenni. In molte Regioni per ragazze e donne che non rientrano nell’offerta gratuita (dai 13 ai 26 anni e in alcune Regioni fino a 45 anni) è possibile ottenere uno sconto di circa il 60% sul prezzo del vaccino in farmacia.

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Ma l’HPV è un’infezione a prevalente trasmissione sessuale e fino a quando i programmi vaccinali non saranno estesi anche nel maschio non sarà possibile realizzare un'adeguata Prevenzione Primaria per ridurre le patologie virus-correlate: cancro del pene e dell’ano, papillomatosi laringea dei neonati e condilomi ano-genitali. Inoltre, la presenza dell’HPV nel liquido seminale determina una riduzione della motilità degli spermatozoi e della fertilità maschile. Nella donna l’HPV non altera la fecondità e in gravidanza non si trasmette al feto per via transplacentare.

Analogamente a quanto osservato per altre infezioni, l’elevata circolazione del virus in tutti i soggetti non vaccinati, donne e soprattutto maschi "portatori sani" comporta una persistenza del rischio di infezione per la popolazione sana. Il Pap-test è e rimane, quindi, la metodica di Prevenzione Secondaria più efficace per questo tumore, che continua a registrare circa 3500 nuovi casi all’anno solo in Italia. Il nome deriva da George Nicholas Papanicolau, biologo statunitense di origine greca che mise a punto una semplice metodica in grado di individuare le displasie, alterazioni cellulari che, se non adeguatamente trattate, possono evolvere in cancro. Il Pap-test individua displasie a basso (L-SIL) ed alto rischio (H-SIL) ma non è in grado di distinguere L-SIL in regressione (60% dei casi) da quelle stabili (30%) e da quelle in progressione verso H-SIL (9%) e cervico-carcinoma (1%). "Ogni donna con L-SIL vorrebbe sapere con anticipo se la sua lesione progredirà". L'ONCO FISH TEST cervicale è in grado di dircelo. È un test semplice e indolore in grado di identificare le displasie a rischio di evoluzione tumorale. Il prelievo viene effettuato dal ginecologo in ambulatorio pubblico o privato ed inviato al CDI (Centro Diagnostico Italiano) di Milano anche in convenzione con il SSN. È utile in tutti i casi di Pap-test sospetto/positivo e con HPV-DNA test positivo per uno dei ceppi ad alto rischio. In caso di FISH positiva sono necessari controlli ravvicinati (Pap-test-colposcopia). In caso di FISH negativa la probabilità che una L-SIL regredisca spontaneamente è pressochè assoluta. ONCO FISH TEST è di estrema utilità per ridurre i trattamenti chirurgici ai casi strettamente necessari.


Farmacia a cura della dr.ssa Roberta Melillo Farmacista

La farmacoterapia del prossimo futuro 1aparte

La recente analisi del genoma fa prevedere la possibilità di sviluppare farmaci in funzione del corredo genetico di un individuo per un trattamento farmacologico più individuale. Difatti, la farmacogenomica cerca attraverso lo studio dell’interazione tra i geni e la relazione del farmaco nell’organismo, di arrivare a personalizzare le cure con terapie adatte alla patologia e al malato. L’alta specificità e la perfezione terapeutica rende conto di un processo produttivo tecnologicamente avanzato non paragonabile alla sintesi dei prodotti chimico farmaceutici. I farmaci biotecnologici sono progettati mediante tecnologia del DNA ricombinante. La cellula di laboratorio con DNA modificato, genera linee cellulari identiche destinate alla produzione dei farmaci terapeuticamente utili con attività che risulta mirata, sicura e con elevato grado di purezza. Questo processo implica una selezione nella perfezione terapeutica con alta tecnologia produttiva dato l’utilizzo mirato sul paziente con malattie importanti e inoltre,

rende la produzione dei biosimilari molto complessa. I farmaci biotecnologici sono sul mercato da pochi anni, ma l’evoluzione dei loro fatturati indica un enorme potenziale. Molti sono in fase clinica III, ovvero prossimi alla fase di commercializzazione, numerosi sono in corso di sviluppo, alcuni sono nuovi registrati, altri, i pionieri della classe, sono in scadenza di brevetto. 1/3 delle nuove molecole è di origine biotecnologica e saranno destinate alla cura dei tumori, come terapie di supporto in oncologia, delle malattie infettive e immunitarie, delle patologie cardiovascolari respiratorie, neurologiche, per la cura di malattie articolari gravi. Sono, infatti, attualmente disponibili farmaci biotecnologici contro l’artrite reumatoide, la psoriasi, le malattie croniche dell’intestino. In campo oncologico rappresentano una vera e propria premessa per intervenire direttamente sui meccanismi di sviluppo e di proliferazione del tumore. Il nuovo approccio terapeutico, in contrasto con i trattamenti tradizionali quali la radio e chemioterapia, ha come bersaglio i recettori tumore specifici della cellula tumorale. I pazienti affetti da tumore hanno tratto beneficio dai farmaci biotecnologici, che derivano dall’ingegneria genetica, impiegati dopo un’attenta selezione dei casi clinici da trattare, in una data fase della malattia, migliorano la sopravvivenza e rendono più "accettabile” le

chemio devastanti per l’organismo. Grazie alla disponibilità dei fattori di crescita, i farmaci biotecnologici consentono di contrastare la perdita dei globuli rossi, dei neutrofili, che espongono il paziente a rischio di infezioni gravi, spesso costretto ad interrompere il ciclo di terapia, compromettendo, pertanto, la cura. Mediante processi ricombinanti sono state prodotte proteine ricombinanti e anticorpi monoclonali. Le proteine ricombinanti coprono un ampio spettro in patologie di rilevanza sociale come l’insulina umana ricombinante utilizzata nella cura del diabete mellito. L’insulina ricombinante è stata ottenuta come prima proteina terapeutica mediante tecnologia del DNA ricombinante, introducendo il gene codificante nell’ escherichia coli negli anni 80. Un’altra famiglia di proteine che si annoverano è quella degli interferoni antivirali ed antitumorali.

I farmaci biotecnologici Uno dei più recenti sviluppi della farmacoterapia è rappresentato dai farmaci biotecnologici. Le aziende biotecnologiche producono questi farmaci, risultato di progressi fatti nel campo delle biotecnologie utilizzando le conoscenze della biologia per comprendere il meccanismo molecolare della malattia e ottenere farmaci più efficaci, mirati, selettivi.

In nefrologia l’introduzione delle eritropoietine, come epoetina, eritropoietina umana ricombinante, ha consentito un miglioramento della terapia dell’anemia in pazienti con insufficienza renale cronica, controllando i sintomi dell’anemia ed eliminando la necessità di sottoporsi a continue trasfusioni.

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I farmaci biotecnologici, infatti, attraverso il processo bio-ingegneristico della loro programmazione e produzione, puntano a colpire una singola struttura (recettore, proteina, sequenza di DNA) in modo preciso, riducendo così gli effetti collaterali al minimo e aumentando l’efficacia della terapia rispetto ai farmaci tradizionali.

Considerando che nel 2001 le proteine ricombinanti risultavano in fase di sperimentazione clinica sull’uomo è prevedibile che i farmaci biotecnologici rappresenteranno una percentuale significativa dei farmaci immessi in commercio. Salutare 27


Psicoterapia a cura della dr.ssa Teresita Forlano Psicologa-Psicoterapeuta in supervisione

La Terapia della luce Noi tutti abbiamo un orologio biologico interno che è regolato attraverso l’esposizione a luce forte. Prima dell’avvento dell’elettricità, il nostro "orologio" seguiva il ciclo delle 24 ore e delle stagioni.

Un intervento di cura per la depressione stagionale e altri disturbi

Molto semplicemente, dormivamo quando era buio e lavoravamo quando c’era luce. Tutto ciò significava dormire più a lungo d’inverno, ed essere molto più attivi d’estate. Nella vita moderna lavoriamo e dormiamo più o meno lo stesso tempo, indifferentemente dalle stagioni e per molte persone le giornate invernali, che sono più brevi, sono un problema. Il funzionamento di questo "orologio stagionale", è in parte regolato dall’esistenza di diversi livelli di ormone melatonina, la cui produzione è controllata dal cervello. Vari esperimenti hanno dimostrato come, l’eccesso di melatonina può mettere fuori uso l’orologio biologico, causando i sintomi della S.A.D. (sindrome affettiva depressiva o depressone stagionale). È stato scoperto che regolari esposizioni alla luce reprimono la produzione di melatonina. Storicamente il trattamento della depressione ha visto l’utilizzo in larga scala di psicofarmaci. Recentemente, medici statunitensi ed inglesi hanno verificato che i sofferenti di S.A.D rispondono in maniera positiva a trattamenti con alti livelli di luce naturale simulata.

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Questa terapia, denominata Light Therapy (terapia della luce), sperimentata negli U.S.A. e in alcuni Paesi europei (oggi in fase di sperimentazione anche da parte di ricercatori di undici Università italiane), consiste nell’esporre il paziente, con appropriate modalità e tempi, a questo tipo di luce emessa da appositi apparecchi denominati "Light box". Questo è sicuramente un approccio nuovo, più "accogliente" e libero da psicofarmaci. Per capire le qualità terapeutiche della luce sul tono dell’umore basta provare a esporsi per un’ora al sole un giorno in cui ci si sente giù di morale per sperimentarne immediatamente i benefici.

Forse proprio il fatto che gli effetti curativi della luce appaiano così ovvi ha inibito a lungo una sperimentazione scientifica in grado di spiegare perché la luce del sole sia terapeutica e di testare metodi rigorosi e attendibili per il suo utilizzo in campo psichiatrico e psicoterapico. In Italia la Light Therapy è ancora semi-sconosciuta, eccezion fatta per l’Istituto di Neuroscienze (Firenze) e il San Raffaele di Milano dove un’équipe di specialisti ha testato il metodo su pazienti italiani con ottimi risultati. Nel mio studio uso la terapia della luce come intervento all’interno della psicoterapia. I benefici della terapia della luce sono stati evidenziati anche nel trattamento della depressione non stagionale e disturbi quali: •sindrome premestruale •lavoro in turni notturni; prevalentemente serale; in ambienti privi di luce diurna naturale; •nei disturbi da cambio di fuso orario (Jat lag); •insonnia; •ipersonnia (dormire a lungo e svegliarsi stanchi); •depressione senile; •depressione in gravidanza; •bulimia; •abbuffate notturne; Diversi studi hanno mostrato anche che, studenti che spendono la maggior parte del loro tempo sui libri, traggono benefici e lavorano meglio, usando una lampada a luce solare (a spettro di luce naturale), piuttosto che una normale lampada da scrivania, questo perché la mente resta attiva. È consigliata come prevenzione per mantenere la concentrazione, anche a coloro che svolgono un lavoro prevalentemente di ufficio dove gli impianti di illuminazione sono spesso inadeguati. note fonte: Quaderni di "Psicofisiologia clinica".


Terapia a cura dei dottori Carmine Lauriello, Antonio De Angelis, Anna Razzano, Margherita Giordano (Area di Coordinamento Cure Domiciliari - ASL di Caserta), Maria Chiara De Angelis (Campus Bio-Medico Roma)

La malattia di Parkinson fu descritta per la prima volta da un medico inglese, James Parkinson, nel 1817 definendola "Paralisi Agitante". In letteratura si parla anche di Parkinsonismi per comprendere i casi che hanno un’eziopatogenesi differente da quella degenerativa (vascolare, tossica, post-traumatica, iatrogena). La diagnosi è basata sulla presenza dei seguenti sintomi: bradicinesia, rigidità, tremore a riposo, disturbi dell'equilibrio. Esistono forme complete con uguale prevalenza di tutti e quattro i sintomi, altre in cui il tremore è dominante (tipo tremorigeno), ed altre ancora in cui predomina l'acinesia e la rigidità (tipo acinetico-ipertonico). Per quanto riguarda l’eziologia, non è ancora chiaro per quale motivo si sviluppi la malattia: probabilmente essa risulta dall’interazione di fattori ambientali (stile di vita, farmaci, sostanze tossiche) ed una predisposizione genetica di tipo ereditario. Per ciò che concerne la patogenesi, ossia i processi organici che portano alla Malattia di Parkinson, si è osservato che un sistema di

centri nervosi cerebrali va in crisi. Il sistema in questione viene definito "extrapiramidale" e regola il movimento, facilita l'armonia e l'esecuzione di movimenti "fini" come allacciarsi le scarpe o abbottonarsi la camicia. Nella Malattia di Parkinson, è stata rilevata una degenerazione di alcune cellule nervose o neuroni situati in una zona del cervello: la sostanza nera. Tali neuroni producono una sostanza chimica, definita neurotrasmettitore, che trasmette messaggi alle cellule nervose in altre zone del cervello. Tale neurotrasmettitore è la dopamina, responsabile dell’attivazione di un circuito che controlla il movimento. Con la riduzione dei neuroni che producono dopamina, viene a mancare la stimolazione dei recettori, cioè delle stazioni di arrivo sui neuroni adiacenti, che, in questo caso, sono localizzati in un’altra zona del cervello chiamata striato. Nella Malattia si riducono i neuroni dopaminergici per morte cellulare in seguito ad eventi ancora poco conosciuti. La perdita neuronale, però, non è limitata ai neuroni che producono dopamina, ma si riscontra anche una perdita di cellule che

producono altri neurotrasmettitori quali acetilcolina, serotonina e noradrenalina. è ancora argomento di ricerca, perché siano coinvolti neuroni che producono trasmettitori diversi e perché siano così vulnerabili. Dal punto di vista epidemiologico, il Parkinson è presente in tutto il mondo e più o meno in egual misura tra uomini e donne. I sintomi possono comparire ad ogni età, ma solitamente si presentano dopo i 60 anni. Nel 2012 il Distretto 12 comprende i comuni di Caserta, Castel Morrone, Casagiove, San Nicola La Strada, per un totale di circa 118.600 abitanti, di cui circa 56.400 maschi e circa 62.200 femmine (Grafico 1 pag. 28). Di questi abitanti, 20.515 hanno un’età superiore ai sessantacinque anni; di cui 8.432 maschi e 12.083 femmine (Grafico 2 pag. 28). Tra il 2008 ed il 2011 presso la sola Area di Coordinamento Cure Domiciliari del Distretto 12, al 3% dei pazienti (senza distinzione di età e di genere) è stata fatta diagnosi di Malattia di Parkinson, al 10% di Parkinson con Demenza, al 30% di Demenza con Parkinson, mentre nell’1% sono stati riscontrati dei Parkinsonismi. Salutare 29

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Parkinson: aspetti neurologici e medico-legali


Terapia La malattia di Parkinson è caratterizzata da tre sintomi classici:

• Tremore: oscillazione lenta con atteggiamento delle mani come di chi conta cartamoneta; possono tremare anche piedi, labbra e mandibola, assai più raramente collo e testa. È presente a riposo e si riduce o scompare appena si esegue un movimento finalizzato e risente molto dello stato emotivo del soggetto. Non è però un sintomo indispensabile per la diagnosi, infatti, non tutti i malati di Parkinson sperimentano tremore e, d’altra parte, non tutti i tremori identificano la Malattia di Parkinson. • Lentezza dei movimenti (bradicinesia): impaccio nei movimenti che determina un rallentamento nell’esecuzione dei gesti. • Rigidità: aumento del tono muscolare a riposo o durante il movimento. Può essere presente agli arti, al collo e al tronco. La persona che si ammala di Parkinson è protetta da tutele sanitarie e legali, dedicate non solo al paziente direttamente, ma anche ai suoi familiari. Tali pazienti hanno diritto sia a "provvidenze economiche" sia a svariate forme di tutela socio-assistenziale in quanto vengono riconosciuti come invalidi civili. "Si considerano mutilati e invalidi civili cittadini affetti da minorazioni congenite o acquisite, anche a carattere progressivo[…]" (L. 118/71, art. 2). L’indennità di accompagnamento è l’unica tra le forme di provvidenza economica riconosciute dallo Stato che prescinde dall’età, dal reddito e dal patrimonio del beneficiario o del suo nucleo familiare. Essa è prevista a favore di assistiti con un’invalidità civile totale (invalidità del 100%). Il suo riconoscimento viene attestato nel verbale di accertamento dell’invalidità civile. Sono riconosciuti invalidi civili totalmente inabili quelli "che si trovano nell’impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita, abbisognano di un’assistenza continua" (L. 11/80, art. 1). Non è possibile, infatti, richiedere l’indennità di accompagnamento, se il malato è stato giudicato invalido al 100%, ma senza l’estensione del riconoscimento allo stato di incapacità a deambulare o a quello di compiere gli atti quotidiani della vita in modo autonomo. Conoscere e beneficiare di tali tutele sanitarie e legali è di aiuto per l’ammalato, che può così affrontare meglio la malattia e semplificare quanto più possibile alcuni aspetti della propria esistenza. Tutto ciò è di grande aiuto anche per chi lo assiste poiché rende meno gravoso l’impegno, contribuendo, in questo modo, a mantenere una maggiore serenità.

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Fobie

Quali sono le fobie e le ossessioni più comuni? C’è chi evita l’ascensore e chi scappa davanti a un ragno. Chi più e chi meno, tutti abbiamo un’avversione verso un oggetto, un animale, o una situazione. Ma per parlare di vere e proprie fobie occorre valutare alcuni punti. La fobia è tale quando è sproporzionata rispetto al reale pericolo dell’oggetto o della situazione, non può essere controllata con spiegazioni razionali, dimostrazioni e ragionamenti e il soggetto, nonostante riconosca che la paura è irragionevole e che non è dovuta ad effettiva pericolosità, non riesce a controllare il proprio stato d’animo. La fobia diviene una vera e propria malattia quando ci impedisce il regolare svolgimento delle attività o ci condiziona la vita.

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Le 'classiche' fobie sono quelle sociali come l'agorafobia (paura degli spazi aperti), la claustrofobia (paura degli spazi chiusi), l'ereutofobia (paura di diventare rossi), la zoofobia (paura degli animali). Le ossessioni, invece, riguardano temi di violenza, di contaminazione, dubbi sull'affidabilità di cose o persone. Moltissime persone possono ammalarsi di fobie, ma in particolare ne soffrono le donne. Con la psicoterapia a orientamento cognitivo comportamentale è possibile sconfiggerle. Questo spazio è dedicato ad una classificazione delle fobie, dalle più comuni a quelle più insolite. Scoprite anche voi se siete veri e propri fobici, ossessionati o solo dei gran fifoni.

Ichthyofobia

Paura dei pesci. È definita come una paura persistente, anormale e ingiustificata dei pesci. Questo disordine si considera una fobia specifica inusuale. Gli stessi fobici sono capaci di riconoscere che il loro timore e le sue reazioni sono eccessivi. I sintomi sono simili a quelli di qualsivoglia altra fobia (respiro affannoso, sudorazione, nausee, capogiri, ecc.) e la terapia più frequente, è quella di esporre gradualmente il paziente ai pesci (per esempio, avvicinare gradualmente un acquario con un pesce rosso al tavolo dove il paziente mangia, iniziare collocandolo assai lontano e coperto e poco a poco permettere che si abitui alla presenza del medesimo fino a quando la paura diminuisca).


Illyngofobia:

Paura delle vertigini o avere capogiri guardando verso il basso.

Hipengiofobia:

Paura della responsabilità. Conosciuta anche come hipegiafobia

Liguirofobia:

Paura dei rumori forti: La paura dei rumori forti e improvvisi è una forma molto comune di irritazione. Ci sono persone che temono un suono specifico, come per esempio l'esplosione di un palloncino. Per esempio, dopo un periodo di completo silenzio, se improvvisamente uno ascolta musica forte, ovviamente trasalirà e si sentirà irritato o arrabbiato. In seguito, non sentirà più il desiderio di ascoltare musica. I liguirofobici possono temere i dispositivi che emettono improvvisamente suoni forti, come gli altoparlanti dei computer o gli allarmi antincendi. Quando operano un sistema di Home Theater, computer, televisione, reproduttori di CD, ecc., possono abbassare il volume al minimo prima che qualcosa possa causare che gli altoparlanti

emettano un suono, così una volta che l'ordine di produrre suono è data, l'utente può alzare il volume degli altoparlanti a un livello confortevole per essere ascoltato. Simili condizioni, possono far diminuire la qualità di vita, portando la persona che ne soffre, ad avere attacchi di panico o altri inconvenienti. Alcuni dei sintomi tipici della liguirofobia sono: respiro ansimante o accelerato, battiti irregolari, tendenza a traspirare più del dovuto, un sentimento di malessere o capogiro, un senso di allarme o ansietà.

Lachanofobia:

Paura degli alimenti vegetali, dei frutti e delle verdure. Questo è un caso in generale di altre fobie relazionate con il cibo. Le persone che soffrono di questa fobia, di solito hanno problemi in relazione alla cattiva alimentazione, poiché non consumano le vitamine necessarie in una dieta equilibrata. I metodi più adeguati per trattare la lacanofobia, come per molte altre fobie, consistono in terapie di esposizione graduale. Nel caso di questa fobia, di solito mirano verso la verdura in particolare (cavolfiore, carote broccoli, ecc).

Iatrofobia:

Paura del medico. La iatrofobia è considerata una fobia sociale. Può causare a chi ne soffre, il timore che qualsiasi persona che sia chirurgo, faccia punture, faccia diagnosi medici o qualsiasi altra attività nel campo della medicina. La fobia può portare come risultato che qualcuno non riceva la terapia medica di cui ha bisogno. A volte, i rinvii nella ricerca di una terapia possono essere seri, portando come conseguenza un danno irreversibile o persino la morte.

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scrivi a: fobie@salutare.info

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Informazione sociale @

Segnalate le campagne a: sociale@salutare.info

La comunicazione e la prevenzione sociale per definizione, aumentano il livello di consapevolezza e conoscenza dei cittadini relativamente a problemi di interesse generale, nella prospettiva di modificare comportamenti o atteggiamenti.

Giornata Mondiale contro l’Ictus Cerebrale dal 22 al 29 ottobre, presso migliaia di farmacie in tutta Italia.

L’ictus, per la maggioranza degli italiani, rimane una patologia per molti aspetti ancora sconosciuta non solo nelle sue caratteristiche cliniche ma anche in termini di mortalità e disabilità. La Federazione A.L.I.Ce. Italia Onlus conferma il suo impegno a favore della prevenzione e promuove, dal 22 al 29 ottobre, presso migliaia di farmacie in tutta Italia, il controllo della pressione arteriosa e della fibrillazione atriale. Grazie ad una costante prevenzione e ad un'attenta diagnosi precoce, infatti, si possono evitare ben 3 ictus su 4 causati proprio da fibrillazione atriale. A.L.I.Ce. Italia Onlus insieme ad altre 40 tra Società Scientifiche e Associazioni di Pazienti a livello internazionale, ha recentemente firmato la Carta Globale del Paziente con Fibrillazione Atriale, che contiene le

A ottobre prende il via la campagna nazionale

Nastro Rosa per la prevenzione del tumore al seno, promossa dalla Lilt - Lega A OTTOBRE - LA SETTIMANA EUROPEA PER

La Federazione A.L.I.Ce. Italia Onlus, composta da 20 Associazioni Regionali, è un’associazione di volontariato libera e non lucrativa, l’unica in Italia, formata da persone colpite da ictus, familiari, medici, personale addetto all’assistenza, riabilitazione e volontari. A.L.I.Ce. Italia Onlus è membro della World Stroke Organization (WSO) e di SAFE, Stroke Alliance for Europe, organizzazione che riunisce 20 Associazioni di pazienti colpiti da ictus di 17 Paesi europei e che ha diffuso le linee guida per la prevenzione e una migliore cura dell’ictus in un documento rivolto al Parlamento europeo e a tutti i governi dell’Unione: un’alleanza europea contro l’ictus.

Italiana per la lotta contro i tumori. In occasione della Campagna Nastro Rosa, durante tutto il mese di ottobre, i Poliambulatori della Lilt italiani, saranno a disposizione per effettuare visite senologiche gratuite alle donne dai vent'anni in su. Per info www.nastrorosa.it

Anche quest’anno il Laboratorio di Ergonomia e Sicurezza del Lavoro dell’Università degli Studi della Tuscia parteciperà attivamente alla settimana europea per la sicurezze e salute sul lavoro che si svolgerà dal 22 al 26 ottobre 2012.

La campagna «Ambienti di lavoro sani e sicuri» è sostenuta dalle presidenze del Consiglio dell’UE, dal Parlamento europeo, dalla Commissione europea nonché dalle parti sociali europee ed è coordinata a livello nazionale dalla rete di focal point dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) www.healthy-workplaces.eu/fops

29 settembre - Giornata Mondiale del Cuore Le Malattie Cardiocerebrovascolari (per esempio infarto e ictus) uccidono più di 17 milioni di persone ogni anno, e si stima che raggiungeranno 23 milioni nel 2030. Molte sono le morti in giovane età, e le donne pagano un tributo maggiore (nel mondo muore una donna ogni minuto). Nell’Unione Europea più di 2 milioni di persone muoiono ogni anno per queste malattie e il carico

economico (costi diretti e indiretti) è stimato superare i € 200 miliardi all’anno. Una prevenzione attenta con corretti stili di vita, messa in atto fin dalla giovane età può ridurre anche del 50% le sofferenze e le morti per le malattie cardiocerebrovascolari. Non solo le MCV, ma anche diabete, obesità, molti tumori, le malattie croniche respiratorie per esempio riconoscono quei fattori di rischio. www.fondazionecuore.it

LA SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO

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principali raccomandazioni che istituzioni, aziende sanitarie, enti regolatori e governi nazionali dovrebbero attuare per salvare vite umane, migliorare la vita dei pazienti, ridurre l’impatto della malattia e gli enormi oneri ad essa collegati


Questo spazio è dedicato alla segnalazione di campagne di informazione sociale, di prevenzione per rendere visibili tutte le iniziative volte a migliorare gli stili di vita.

www.salutare.info

Campagna per i diritti delle bambine e delle adolescenti 11 ottobre 2012:

nutrizione, all’istruzione ed alla protezione, auspicati dalle stesse Nazioni Unite.

1° Giornata Mondiale per le Bambine Quel "Mondo a Misura di Bambino" che ha

Proprio partendo da questa constatazione le Nazioni Unite, a seguito di una forte mobilitazione della società civile internazionale, hanno deciso di indire per la prima volta la GIORNATA MONDIALE PER LE BAMBINE, che si terrà in tutto il mondo l’11 ottobre 2012 con l’obiettivo di contribuire a garantire che alle ragazze vengano date le stesse opportunità dei ragazzi alla nascita per rompere il ciclo della povertà, aumentando il potere delle donne come soggetti capaci di fare delle scelte e prendere in mano la propria vita. Contatti: Donatella Di Paolo – Comunicazione d.dipaolo@tdhitaly.org 02/28970418 – 338 9898805 www.terredeshommes.it

16 ottobre 2012

2012 dedicato esclusivamente ai ragazzi dai 5 ai 17 anni di tutto il mondo. Il tema del concorso 2012 è "Le cooperative agricole nutrono il mondo" scadenza 30 settembre 2012. Tutte le info ed il form per partecipare su www.fao.org/getinvolved/ wfd-poster-contest/contest-home/it/

ispirato da sempre l’impegno di Terre des Hommes e che si trova riflesso nel Piano d’Azione adottato durante la Sessione Speciale delle Nazioni Unite per l'infanzia del 2002, è ancora lontano dall’essere una realtà. Sono loro, le bambine, a continuare ad essere vittime silenziose e invisibili delle più diverse e inaudite forme di violenza e di abusi. I molteplici volti della discriminazione si traducono ogni giorno, in ogni parte del mondo, in violazioni di diritti fondamentali, che portano allo sfruttamento, sessuale, economico, sociale delle bambine, impedendo loro di accedere a quel diritto alla salute e alle cure.

Giornata Mondiale dell’Alimentazione

La FAO Food and Agriculture Organization of the United Nations organizza il primo concorso internazionale per disegnare il poster della Giornata Mondiale dell'Alimentazione che sarà il 16 ottobre

Race for the Cure 2012 - Napoli

Dopo il grande successo dei 9.000 iscritti dello scorso anno, dal 5 al 7 ottobre torna a Napoli, nello splendido scenario di Piazza del Plebiscito, l’oramai consueto appuntamento autunnale con la "Race for the Cure - tre giorni di salute, sport e benessere", la celebre manifestazione per la lotta ai tumori del seno organizzata dalla "Susan G. Komen Italia".

Prima della corsa e della passeggiata della domenica che caratterizzano la Race, i partecipanti sono attesi al "Villaggio della Salute", aperto fin da venerdì 5 ottobre con moltissime attività ideate non solo per gli sportivi (Zumba, lezioni di spinning, fit&box) ma anche per le famiglie, i gruppi di amici e i semplici visitatori. Oltre agli stand dei numerosi sponsor della manifestazione e ad un’area giochi per i bambini, sono previsti laboratori della prevenzione sui tumori del seno, rivolti in particolare a gruppi selezionati di donne che non accedono

agli ordinari programmi di screening senologici per motivi sociali, economici e culturali. Inoltre, esami gratuiti di prevenzione dei tumori della pelle, delle malattie della tiroide e di altre patologie, incontri con gli esperti ed angoli di informazione per saperne di più su alimentazione e prevenzione dei tumori, sulla prevenzione delle malattie della tiroide e molto altro. Al termine di questo intenso weekend, torna l’appuntamento con la terza edizione della corsa e con la passeggiata aperta a tutti: grandi e bambini, uomini e donne, competitivi e non competitivi. Tutti ai nastri di partenza alle ore 10 di domenica 7 ottobre per correre o passeggiare insieme tra le meraviglie del lungomare di Napoli. Con un contributo minimo di 10 euro si riceverà la borsa gara con gli omaggi degli sponsor, il pettorale ricordo e la nuova t-shirt dell’edizione 2012. Si può correre o passeggiare, sia sul percorso di 5km che su quello di 2km. www.raceforthecure.it Salutare 35


Eventi

CONGRESSI, CONVEGNI, EVENTI e manifestazioni per la Salute e il Benessere Avellino, 5 ottobre 2012

Trattamento laparoscopico dell'endometriosi pelvica: ruolo della diagnostica ecografica 2D e 3D per il corretto management della paziente

Direttore dei corsi: Mario Malzoni Coordinatori: C.Exacoustos E.Zupin E.Bove Ferrigno Accreditamento ECM in corso Sede del corso: Sala Congressi Diagnostica Medica Via Nazionate Torrette 146 - Mercogtiano (Av) Coordinamento: Valentina Adrianopoli Società Sanitaria Consortile segreteria@malzoni.org www. endoscopicamalzoni.it www. centronaziona leendometriosi.it Sabaudia 11 ottobre 2012

VI convegno Giornate pontine di andrologia e medicina della riproduzione Attività formativa per: tecnico sanitario, laboratorio biomedico, Medico chirurgo, Infermiere, Biologo. Discipline di riferimento: Urologia Medicina generale (medici di famiglia) Ginecologia e ostetricia Endocrinologia. Temi del congresso: Applicazione nella pratica quotidiana dei principi e delle procedure dell'evidence based practice (ebm - ebn - ebp). Specifiche evento - Acquisizione competenze tecnico-professionali: Finalizzata all'ottimizzazione dei processi diagnositco-terapeutici nella coppia infertile. Luogo di svolgimento: Oasi Di Kufra Indirizzo: Lungomare Di Sabaudia, Km 29,800 Crediti assegnati: 7.5 Durata del corso (in ore): 10 Segreteria organizzativa: 4Education srl info: vetrano@4educational.it www.4educational.it Torino, 4 e 5 ottobre 2012

XIII Congresso Nazionalle SICOP

Attività formativa per: Ottico, Ortottista/ assistente di oftalmologia, Medico chirurgo Infermiere.

www.salutare.info

Discipline di riferimento: Otorinolaringoiatria, Oftalmologia, Dermatologia e venereologia, Chirurgia plastica e ricostruttiva, Chirurgia maxillo-facciale. Luogo di svolgimento: Centro congressi Torino incontra Indirizzo: via Nino Costa,8 Durata del corso (in ore): 9 Quota di partecipazione € 180 Segreteria organizzativa: Viimas net srl

Milano, 13 ottobre 2012

La riabilitazione delle funzioni autonome: incontinenza urinaria e uroriabilitazione, la sessualita, le infezioni urinarie, il problema della prostata

Attività formativa per: Medico chirurgoInfermiere Discipline di riferimento: Urologia Medicina generale (medici di famiglia)Geriatria Temi del Congresso: Percorsi clinico-assistenziali/diagnostici/riabilitativi, profili di assistenza - profili di cura. Acquisizione competenze tecnico-professionali: Incontro rivolto allo sviluppo delle competenze necessarie ad individuare quali siano le migliori strategie terapeutiche in tema di ipb e di carcinoma prostatico. Acquisizione competenze di sistema: Miglioramento della competenza degli aspetti disfunzionali autonomi relativi al basso tratto urinario. Luogo di svolgimento: Radisson Blu Hotel Indirizzo: Via Villapizzone 24 Crediti assegnati: 6 Durata del corso: 8 ore nessuna quota di partecipazione Segerteria Organizzativa: Qibli' S.r.l. per informazioni: info@qibli.it Carpi, dal 19 al 20 ottobre 2012

Congresso nazionale il cuore dei gio vani, mantieni giovane il tuo cuore: aritmie, sport e dintorni

Attività formativa per: Tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolareMedico chirurgo

Firenze, 19 e 21 ottobre 2012

IX florence summer course - quality in clinical psychiatry

Attività formativa per: Medico chirurgo Discipline di riferimento: Reumatologia, Psicoterapia, Psichiatria, Neuropsichiatria infantile, Neurologia, Neurofisiopatologia, Allergologia ed immunologia clinica Tematiche: Percorsi clinico-assistenziali/diagnostici/riabilitativi, profili di assistenza - profili di cura. Acquisizione competenze tecnico-professionali: Metodo clinico nella cura dei maggiori disturbi in ambito psichiatrico. Acquisizione competenze di sistema: Quality in clinical psychiatry. Luogo di svolgimento: Ac Hotel Firenze Indirizzo: Ac Hotel Firenze Via L. Bausi 5 50144 Firenze - Crediti assegnati: 18 Durata del corso (in ore): 18 Quota di partecipazione: 100 € Organizzazione WWES snc - events and services per informazioni: mail info@wwes.it

Per comunicare congressi, convegni, eventi e manifestazioni per la Salute e il Benessere Tel.: 0825 74603 e-mail: info@salutare.info

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Discipline di riferimento: NefrologiaMedicina internaMedicina generale (medici di famiglia) Medicina dello sportCardiologia Temi del congresso: Acquisizione competenze tecnico-professionali: La valutazione dei soggetti giovani che praticano sport può rappresentare una occasione di screening irripetibile sia per prevenire eventi drammatici come la morte improvvisa da sindrome aritmogene sia per individuare e correggere. Luogo di svolgimento: Auditorium San Rocco Indirizzo: Via San Rocco 1 -Carpi (MO) Crediti assegnati: 4 Durata del corso (in ore): 8 ore Segreteria organizzativa: Congress Line per informazioni: congressline@congressline.net Tel 06.44.24.13.43 - 06.44.29.07.83 Fax 06.44.24.15.98


www. fon etop .it

Centro Acustico dr. Nicola Topo


adv: info@promova.it


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