Baby Magazine 13

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babymagazine - allegato alla rivista salutare

Piace alla mamma, utile al bambino

pediatria psicologia Pedagogia alimentazione curiositĂ link utili

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Salutare dedica a mamme e papà un nuovo prodotto per poter meglio comprendere e affrontare il percorso della genitorialità, dalle cure mediche alla scelta dei migliori prodotti in commercio. Fornisce un servizio a 360 gradi che abbraccia tutti gli aspetti legati alla nascita e alla crescita di un figlio senza trascurare nessuna sfumatura. Valuta i prodotti per mamme e bambini favorendo una scelta consapevole. Si avvale della professionalità di medici, pediatri, ginecologi, puericultori specializzati in infanzia e maternità, per discutere e confrontarsi su ogni aspetto legato alla crescita del proprio figlio . Le esperienze, i consigli dei nostri esperti saranno un sostegno per quanti vivono questa meravigliosa esperienza. Scrivete, comunicate, informate su tutto ciò che riterrete opportuno divulgare, scambiamo idee e consigli, facciamo della rivista uno strumento informativo a disposizione di tutti. Il tuo contributo e la tua partecipazione consentiranno di diffondere più informazioni a più persone.

Baby Magazine è Bello, Utile e Gratis!

Baby Magazine è distribuito in allegato a Salutare Presso presidi ASL e Aziende Ospedaliere, cliniche, farmacie, parafarmacie e sanitarie e tramite il servizio di spedizione in abbonamento postale gratuito a privati, medici, ginecologi e pediatri. contatto skype: babymagazine


Sommario

È ufficiale, viviamo nell’era della condivisione! Condividere nel senso più ampio del termine. Ci siamo arrivati anche noi “Adulti”. Anzi, ci siamo tornati! già, perchè da bambini, lo abbiamo sempre fatto. Quante volte abbiamo invidiato la schiettezza, l’ingenuità e la velocità con cui, due bimbi, non importa di che sesso, razza o stato sociale, facciano “amicizia”. Meraviglioso! Questo mese, come sempre ci sono arrivate tantissime foto per i vib, disegni per la rubrica questo l’ho fatto io (un pò di pazienza, pubblicheremo tutti) e vi ringraziamo per le segnalazioni dei prodotti, cose curiose, eventi... Grazie! È così che avevamo immaginato Baby Magazine: un luogo dove condividere. Dove il professionista dedica un pò del suo tempo per donare preziose informazioni e dove voi genitori potete scambiarvi pratici consigli, condividere con amici e parenti le splendide foto dei vostri piccoli Very Important Baby.

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Prima di lasciarvi mi preme segnalare un’altro modo per condividere a pag. 14, c’è l’articolo sulla donazione di sangue placentare! Evviva, ci siamo, è iniziata l’era dei bambini. Alla prossima

Pubblicità televisiva

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Redazionale

La donazione di sangue placentare

Colonia marina per bambini diabetici

I farmaci e la gravidanza?

Disturbi dell’orientamento

e ancora...

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L a Favo l a d e l m e se L’Animale

Selezione Baby

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Cose Curiose

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Dieta priva di glutine

Calendario Baby

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Questo l’ho fatto io!

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Baby Link


lo azine offre Baby Mag cutere, is spazio per d orre domanp i, rs ta confron le risposte. el d e er de e av re per Ecco come fa re con noi. a comunic Come è possibile ricevere a casa la rivista Baby Magazine? Per ricevere la rivista Baby Magazine a casa basta compilare in tutte le sue parti il form a pag. 20. Sono un medico specialista, come posso inviare i miei contributi redazionali? Per poter inviare articoli redazionali basta inoltrare la richiesta, allegando il curriculum a: redazione@babymagazine.it Sono una mamma e vorrei segnalare un prodotto e/o servizio utile o dare qualche suggerimento, a chi posso scrivere? Per comunicare le vostre opinioni, esigenze, proposte, esperienze oppure un parere sulle strutture e i servizi di

cui avete usufruito potete scrivere una mail a comunica@babymaga zine.it oppure segnalarlo www.babymagazine.it www.babymagazine Le segnalazioni saranno preziose per orientare gli articoli e i dossier che pubblicheremo sulla rivista. Desidero contribuire alla vostra iniziativa e far crescere il progetto, posso sostenervi economicamente? È possibile fare un libero versamento sul c.c. 55117402 intestato all’Ass. Salutare. Sono titolare di un'Azienda/struttura del settore maternità e infanzia. Come posso informare i lettori circa prodotti, servizi e iniziative? Partecipare a Baby Magazine significa sostenere un’iniziativa culturale intrapresa per sensibilizzare alla salvaguardia del benessere comune e di fornire ai lettori oltre ai servizi, il supporto da consultare per essere sempre aggiornati. Per poter usufruire di Baby Magazine telefonare al

n° 0825 74603 o inviare una mail a adv@babymagazine.it specificando nome, recapiti e il settore dell'Azienda. Vi illustreremo le modalità di partecipazione promozionale. Desidero ricevere informazioni in merito ad un articolo o su di un argomento di specifico interesse, a chi devo rivolgermi? Per ricevere info più dettagliate su argomenti trattati sulla rivista o domande in merito ad alcune patologie, potete scrivere all'indirizzo info@babymagazine.it specificando i vostri dati anagrafici, recapito e tipo di richiesta oppure postare direttamente sul sito sotto l’articolo interessato. Brevi messaggi? usa il cellulare: SMS 327 04 327 40

Scrivete a Redazione BabyMagazine

Baby Magazine è un allegato della rivista Salutare Reg. Tribunale Av in data 15/01/2004 N° 419 Editore: Ass. Salutare allegato Salutare 62 Baby Magazine n° 13 Distribuzione gratuita Segreteria: Angela Romano Maria Paola Aprea Collaborazioni dr.ssa R. Santoro, dr.ssa E. Del Bo, dr. A. Spidalieri, dr.ssa R. Melillo, dr.ssa E. Salvi, dr.ssa E. Vesce. sito: www.babymagazine.it e-mail: info@babymagazine.it contatto skype: babymagazine Tel.: 0825.74603 Contributi: c/c postale n° 55117402 intestato all’Ass. Salutare C

Progetto Grafico: Carmine Serino Stampa: PaperPress

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Via Due Principati, 278 83100 Av

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info: tel. 0825 74603 redazione@babymagazine.it

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Comitato Scientifico: Prof. Emerito Giuseppe Roberto Burgio - San Matteo (Pavia) Prof. Pasquale Di Pietro Ospedale Gaslini (Genova) Pres. Nazionale SIP Prof. Pietro Ferrara - Università Cattolica Sacro Cuore (Roma) Prof. Alfred Tenore - Direttore Dip. Pediatria Università di Udine Prof. Alberto G. Ugazio Ospedale Bambino Gesù (Roma) Prof. Alberto Villani - Ospedale Bambino Gesù (Roma) dr. Elio Caggiano - specialista in pediatria - presidente dell’Associazione pediatrica “Per il Bambino” dr.ssa Angela Carrino -specialista in pediatria



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I Piccoli protagonisti di questo mese sono...

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Martino

In copertina: Gaia Gianotti Papà: Tommaso Mamma: Annalaura

Bryan

Mario Maggio nato il 29/07/2008 Papà: Elio Maggio Mamma: Pisapia Gabriella

Aurora Fiume nata il 03/01/2008 Papà: Luciano Fiume

Bryan Cucciniello nato il 12/07/2010 Papà: Angelo Cucciniello Mamma: Ida Casanova

Martino Sarno nato il 29/12/2009 Papà: Domenico Sarno Mamma: Maria Cella

1a Bellissima Maglietta? è Gratis!

Mamma: Mirella Cerino

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Tutte le foto pubblicate in queste pagine riceveranno una maglietta con sopra il nome del bimbo o uno slogan di fantasia... tutto GRATIS !

Daniel De Lucia nato il 25/09/2009 Papà: Diego De Lucia Mamma: Antonella Iandoli Andrea nato il 29/12/2009 Mamma: Marilisa Palumbo

Invia la Foto, potrai scegliere una maglietta a manica corta o lunga tra 12 bellissimi colori e dalla taglia neonato 50 alla taglia 6 anni 116. La maglietta verrà spedita entro 1 settimana per posta.

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Mario

Aurora

Andrea Per inviare le foto e ricevere la maglietta in omaggio:

V.I.B.

Nome e cognome della Mamma_____________________________________________ Nome e cognome del PapĂ ________________________________________________ Indirizzo ______________________________________________________________ ________________________________________________tel: __________________ e-mail necessario per ricevere la maglietta ____________________@________________ Istruzioni per scegliere la maglietta sul sito www.babymagazine.it Autorizzo la pubblicazione della foto firma del genitore

___________________________

V.I.B. (Very Important Baby)

Nome del bambino ___________________________________data nascita__/__/____

Fai diventare il tuo bambino protagonista di Baby Magazine! Inviaci le sue foto specificando il nome e la sua data di nascita, il nome e cognome dei genitori e il tuo indirizzo al sito:

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oppure al nostro indirizzo: Ass. Salutare via due Principati, 278 - 83100 Av Le piĂš simpatiche entreranno a far parte dei nostri Vib!


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Baby News

In Inghilterra kit in farmacia per il test di paternità Per i papà inglesi che hanno dei dubbi sul concepimento dei propri figli e non intendono rivolgersi a un medico o ad un investigatore, da oggi avranno la possibilità di comprare semplicemente in farmacia, il test di paternità “casalingo”. Infatti, tutte le farmacie inglesi offrono questo nuovo prodotto da banco. Il test che ognuno può fare tranquillamente in casa, è prodotto dalla prestigiosa casa farmaceutica inglese Boots. Il kit che ha la facoltà di sciogliere dubbi, o viceversa potrebbe farli venire, costa all’incirca 35 euro, ed è composto da tre tamponi per il prelievo della saliva. Con circa 150 euro, ricavato il campione della saliva del bambino, della mamma e del presunto padre, sarà possibile farli analizzare dal

Nestlé per il dialogo genitori-figli in rete Al via il progetto “Nel web con Guglielmo” firmato Nesquik Internet e il web 2.0 spiegati da un bambino di 12 anni e il suo papà. Sul sito www.saicomemeloimmagino.it una serie di video-lezioni concepiti come un ponte che unisce due generazioni diverse, quelle dei figli e dei genitori. Sai come naviga tuo figlio nel web? Quali pagine apre? Cosa può fare di utile oppure di sbagliato? Sul sito di “Saicomemeloimmagino” e sul canale YouTube di Nesquik www.youtube. com/nesquikitalia verranno pubblicate, con cadenza settimanale, sei video lezioni che

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laboratorio Anglia Dna Services il quale garantisce il 99,9% di precisione in appena cinque giorni. Circa la metà dei test sono eseguiti su bambini sotto i dodici mesi, in ogni caso, se il bambino ha meno di 16 anni il test non può essere effettuato senza il consenso della mamma. Si calcola infatti, che nel Regno Unito un bambino su 25 non è realmente figlio di chi si ritiene essere il padre. La notizia che ha spopolato su internet e in 350 farmacie indipendenti, sostiene che il Kit è destinato ad avere molti potenziali clienti. Però i risultati del kit non possono essere accettati in tribunale, e non sono mancate le prime critiche per le possibili conseguenze psicologiche che, notizie inattese potrebbero far ricadere sui bambini.

accompagneranno gli utenti alla scoperta del web e dei suoi principali strumenti. Incentrati sull’idea di un uso responsabile degli strumenti digitali, tutti i video sono articolati in due parti. Una prima parte più “didattica” in cui Guglielmo (nel web Gullisc), un giovanissimo blogger di 12 anni che rappresenta i ragazzi che oggi ben conoscono la rete, illustra il tema specifico della puntata. E una seconda parte, più “consulenziale”, in cui il suo papà (Edoardo, farmacista e blogger) parla direttamente ai genitori per spiegare il valore educativo del web e gli accorgimenti necessari per renderne più sicuro e responsabile il suo utilizzo da parte dei ragazzi.


9 Cuore: quello di un bambino si potrà ricostruire con le staminali Un recente studio statunitense ha dimostrato come, in un futuro, speriamo prossimo, grazie alle cellule staminali si potrà ricostruire, in laboratorio, il cuore dei bambini, affetti da patologie cardiache. Queste ultime riguardano, soprattutto, le malattie congenite, come le cardiopatie, che purtroppo, colpiscono molti bimbi. In un futuro, le cellule staminali cardiache potrebbero essere la soluzione migliore per questo problema. Lo studio condotto da un gruppo di ricercatori della Northwestern University Feinberg School of Medicine, è stato guidato dal dottor Sunjay Kaushal, chirurgo del Children’s Memorial Hospital. I bambini che nascono con difetti cardiaci congeniti (che purtroppo sono veramente tanti)

vivono a lungo, ma alla fine sopraggiunge l’insufficienza cardiaca. Sino ad ora l’unica soluzione a tale problema è il trapianto del cuore. Grazie a questo studio, pubblicato sulla rivista ‘Circulation’, si potrà fare a meno di questo drastico intervento.

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Le cellule staminali cardiache, prelevate da pazienti con età compresa tra i 0 e i 13 anni, che avevano subito un intervento cardiaco di routine per difetti cardiaci, possono riparare il cuore danneggiato, oltre che negli adulti anche nei bambini. Il numero di cellule staminali è più elevato nei neonati e maggiormente concentrate nell’atrio destro. Il dottor Sunjay Kaushal, che ha condotto lo studio, spera di poter iniziare i test clinici, sui bambini, all’inizio della prossima stagione autunnale.

Rischio obesità per bambini senza tonsille I bambini senza le tonsille rischiano, più degli altri, di diventare obesi. Brutte notizie per i nostri piccoli che prima devono fare i conti con un intervento, che seppur di routine è sempre un intervento e poi con il peso. A confermare questa teoria è una ricerca dell’Università di Saint Louis, negli Stati Uniti. Per giungere a questa teoria sono stati esaminati studi precedenti e rielaborati i dati. Il campione è davvero molto vasto, per cui si può credere sia affidabile, ma vediamo cosa hanno scoperto. Sono stati esaminati i dati di 795 pazienti da zero a 18 anni d’età, alcuni dei quali oltre alla tonsillectomia avevano subito l’asportazione delle adenoidi. In uno degli studi all’operazione ha corrisposto un aumento di peso fino all’8,8 per cento. Le tonsille sono un po’ il filtro del nostro corpo e se si ammalano o vengono rimosse possono dare alcuni problemi. Altre ricerche hanno trovato che l’aumento di peso interessa una percentuale

variabile tra il 46 e il 100 per cento dei pazienti, a seconda della definizione di obesità e del campione scelto. Anita Jeyakumar, una delle autrici, ha infatti spiegato che i parametri sono variabili, ma che per diversi meccanismi la la tonsillectomia potrebbe favorire l’aumento di peso.

Le tonsilliti frequenti possono portare a disfagia, che provoca difficoltà nel deglutire e quindi diminuisce le calorie introdotte. Inoltre dopo l’operazione i genitori potrebbero tendere a ‘ricompensare’ i figli con quantità extra di cibo.


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La Favola del mese

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L’animale

Il Pinguino è un po’ goffo, ma non come l’Elefante grosso, grosso.

Il Serpente è tutto liscio, scatta e attacca mentre striscia!

C’è il Canguro che salta il muro e la tigre che ti fa impaurire.

Fai attenzione ai suoi denti, se ti prende te ne penti!

Hai visto il Cammello? ha due gobbe, Il Formichiere è molto strano, ma da dove le ha prese? Pensa beve due infila la sua lingua nel formicaio, volte al mese. perché di Formiche è molto ghiotto e ne mangia a otto a otto. Attenti arriva il Rinoceronte, ma Quando il Gallo saluta il giorno nuovo, cos’ha sulla fronte? È un corno? la Gallina depone l’uovo! No, son due! Se non si butta nulla del maiale, ancor Scappa e salta la Gazzella, mentre il più buono è il cinghiale. Giaguaro è sì veloce, ma dopo un po’ Il cane non molla l’osso, mentre perde la voce... il miele piace all’Orso, poi c’è il Si ferma stanco a riposare… ma Toro che vede rosso e la talpa dovrà pur mangiare. vive dentro un fosso.


spalancato, fa un verso solo, sempre quello! Vive di notte come il Pipistrello che al buio sa volare Le Cicale non sono intonate ma senza stare a guardare. cantano e ballano l’intera estate, preMa l’uccello da invidiare è senz’altro sto resteran tutte affamate. l’Aquila Reale! Scappa e salta a tutta furia Potrei continuare all’infinito, ma ce il Coniglio quando ha paura. n’è uno che non vorrei mancare: Tranquille son le Pecorelle, soprattutto con vicino il quasi tutti li sa imitare un po’ come il Pappagallo, ma non ha le piume, loro dolce Agnellino. sa esser forte come il Leone, ma sa In casa al caldo c’è il Gattino fa le anche volare come un Condor, è più furbo della Volpe e va in acqua fusa quant’è carino. Non è per niente silenziosa ed come la Rana salta molto più del Canguro ed è testardo come un è davvero fastidiosa… La Zanzara pizzica forte e ti Mulo. tien sveglio tutta la notte! A volte è cattivo, Insomma, chi più ne ha più a volte è buono… ne metta… ah dimenticavo la Civetta che con l’occhio L’hai già capito? Parlo dell’uomo!

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Ahimè, dice il Tapiro certo mica riposa beato come il ghiro!

disegni e testo © Babymagazine

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Pubblicità televisiva Perchè ai bambini piace tanto?

Il rapporto tra bambini e pubblicità rappresenta un dannoso problema, argomento di studio e dibattito tra gli esperti, motivo di frustrazione tra i genitori che, spesso si ritrovano a combattere un’impari lotta con gli spot nel tentativo di far capire al bambino che non tutto è oro quel che luccica...

Per i bambini, almeno sino ai cinque, sei anni la pubblicità è un programma come un altro, che si pone senza soluzione di continuità nel fluire televisivo e nel quale ritrovano i personaggi del cartoon preferito che si rivolgono loro in prima persona, oppure altri bambini che mangiano la stessa merenda o gli stessi biscotti che consumano a colazione innescando un forte processo di identificazione.

a cura della dr.ssa Rossella Santoro Logopedista

Ma com’è possibile che gli spot televisivi abbiano un impatto così potente sui bambini? Analizziamo gli aspetti che rendono piacevoli gli spot televisivi: la brevità spazio-temporale che porta ad una fruizione intensa in un tempo ridottissimo; la semplicità e la familiarità dei contesti; la semplicità verbo-iconica e la relazione strettissima tra suoni ed immagini che ne permette la rapida assimilazione; l’attratività dei modelli proposti, condivisi con i coetanei e ritenuti strumento di accettazione ed integrazione nel gruppo di pari. Ma la pubblicità agisce anche ad un altro livello: i continui movimenti sullo schermo, i cambi di inquadratura, l’aumento del volume, attivano continuamente il sistema nervoso del bambino. Il bambino non ha alcuna possibilità di riflettere su quanto appena visto, lo spot successivo sommerge immediatamente quello appena visto;

la sollecitazione simultanea di visto, udito con immagini, suoni che eccita il sistema nervoso del piccolo spettatore; la fonte stessa del messaggio, la televisione catalizza la vista impedendo al bambino distrazioni; le emozioni che la televisione evoca; la familiarietà dei contesti, il clima di armonia e serenità che i bambini percepiscono come simile a quello che vivono (o vorrebbero vivere) tra le mura domestiche. Lo scopo delle campagne pubblicitarie rivolte ai bambini è quello di creare in loro un desiderio, un bisogno in modo che il bambino divenga insistente con le sue richieste assillando genitori e parenti perché acquistino un determinato prodotto (nag factor o fattore assillo). Ma non solo: un bambino ben condizionato viene anche fidelizzato ad un marchio, un prodotto, uno slogan che evocheranno in lui una risposta emotiva, basterà, anche negli anni successivi vedere una confezione, ascoltare una canzoncina perché in lui nascano sentimenti piacevoli di protezione o di calore, di gioia o di avventura. Per raggiungere questi scopi i pubblicitari vengono spesso supportati da psicologi dell’età evolutiva, che grazie alla loro conoscenza delle dinamiche inconsce dei bambini sanno bene quali sentimenti smuovere. Davanti un bambino ben condizionato, convinto che quel prodotto sia stato creato appositamente per lui, il genitore che volesse opporsi all’acquisto assume la connotazione del cattivo e deve fare un lavoro supplementare, ma necessario per impedire che sia la pubblicità e non lui, ad educare il bambino.

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In Diagnostica Medica è attivo un servizio di ecografie specifiche:

* transfontanellare per neonato e lattante * Ecocardiografia pediatrica * Visite pediatriche


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La donazione di sangue placentare a cura della dr.ssa Elsa del Bo Presidente del collegio delle Ostetriche della provincia di Pavia

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La donazione di sangue placentare mediante prelievo dal cordone ombelicale, oltre che essere un atto solidaristico e assolutamente volontario, rappresenta, per la donna in gravidanza che decide di aderire, un’occasione unica ed esclusiva di sentirsi utile e gratificata.

Non solo, ma il donare per un fine umanitario la proietterà all’interno di quella “catena della solidarietà” che ridà la vita ad altri esseri umani; la stessa placenta che ha fornito nutrimento per nove mesi ad un piccolo essere umano consentirà, attraverso il sangue del proprio cordone, ad altri esseri umani di “rinascere” a nuova vita guarendo da una terribile malattia. Che cos’ è il sangue placentare? È il sangue contenuto nella placenta ancora in situ sulla parete dell’utero dopo la nascita del bimbo. In questo sangue sono presenti le cellule staminali, indifferenziate e totipotenti, che, trapiantate nell’organismo malato, possono dare così origine agli elementi del sangue di cui esso necessita per curare la malattia. Il sangue placentare viene prelevato mediante la puntura del cordone ombelicale, precisamente della vena ombelicale, con un ago sterile collegato ad una sacca di raccolta in cui refluisce il sangue. La pratica è assolutamente indolore sia per la mamma che per il bambino e deve essere effettuata dopo il clampaggio del cordone che avviene a un minuto circa dalla nascita.

L’ostetrica/o che assiste al parto effettua materialmente il prelievo di sangue placentare e concorre alla riuscita della raccolta assicurandosi che la quantità di sangue placentare prelevato sia consona ai requisiti di qualità richiesti per l’accreditamento di tutta quanta l’organizzazione impegnata nel funzionamento della Banca pubblica, l’unica autorizzata dalla legge italiana a preservare il sangue placentare. Ogni singolo atto, ogni sequenza dell’intero processo sono dettagliatamente scanditi e curati, dall’arruolamento al prelievo, all’invio, ai ripetuti controlli fino alla crioconservazione. Il personale coinvolto in questa organizzazione è rappresentato da professionisti altamente specializzati, medici, ostetriche, biologi, tecnici, che collaborano affinché venga garantita la massima qualità. Una donna in gravidanza che decide di

essere donatrice di sangue placentare deve anzitutto assicurarsi che l’ospedale presso cui ha scelto di partorire sia un centro afferente ad una Banca del sangue placentare e informarsi sul luogo dove effettuare l’arruolamento che consiste nella raccolta della storia clinica personale e del partner, nel controllo di tutti gli esami della gravidanza e la firma del consenso informato. L’impegno richiesto alla donna è veramente semplificato e agevolato: oltre all’arruolamento ella dovrà, a sei mesi dal parto, prima che la donazione venga bancata, recarsi presso la sede della banca e sottoporsi ad un semplice prelievo di sangue per l’ultimo controllo infettivologico. Il counselling dell’ostetrica/o, riguardo alla donazione, deve essere efficace e completo dal punto di vista dell’informazione e dell’accompagnamento verso una scelta ponderata e consapevole.


Dal 13 Marzo 2011 un Nuovo Baby Store Benevento Via G. Cassella, 13


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Colonia marina per bambini diabetici Piccoli malati di diabete tipo 1

L’idea, importata dagli Stati Uniti, è stata sviluppata in Francia fin dal 1953 dall’Associazione dei giovani diabetici, la quale organizza ogni anno più di 25 soggiorni, di cui tre sull’isola della Réunion.

a cura del dr. Attilio Spidalieri Specialista in Diabetologia ed Endocrinologia

Ma, quando arriva l’ora della merenda, ognuno resta saggiamente nella sua fila di attesa davanti l’infermeria di fortuna installata sulla sabbia. Si tratta di un rituale inevitabile, un passaggio obbligatorio per questi bambini diabetici, iscritti in una colonia di vacanze adattata alla loro patologia.

Siamo sulla spiaggia di Gouville sur Mer, in Normandia, Francia. In questo tiepido pomeriggio di ottobre è l’ora delle sfide con i castelli di sabbia. Quindici bambini, tra i 4 e 12 anni, armati di piccole pale e secchielli, costruiscono ponti levatoi e torri. Sembrano bambini del tutto normali.

La colonia di Gouville sur Mer è particolare perché accoglie non solo i bambini ma anche i loro genitori, i fratelli e le sorelle. Per questi piccoli malati di diabete tipo 1 è impossibile divorare una barretta di cioccolata senza prima aver verificato il

valore della glicemia capillare mediante una puntura di controllo. I bambini sanno benissimo cosa significa avere un pancreas insufficiente, incapace di assicurare la produzione della famosa insulina, sola sostanza in grado di far entrare lo zucchero nelle cellule del corpo. Senza questo ormone, hanno spiegato i medici, il glucosio assorbito danneggia l’organismo e non gioca il suo ruolo energetico nelle funzioni vitali. I bambini sanno anche che devono sempre ricordare, vacanze o non vacanze, i tre gesti fondamentali che garantiscono la loro sopravvivenza: misurare la glicemia, calcolare la dose di insulina necessaria, e praticarsela. Durante le vacanze i bambini possono sdrammatizzare la loro malattia. Sulla spiaggia, Emelyne, una brunetta di 6 anni, ha appena posato una goccia del suo sangue su di una striscetta reattiva che, inserita in un piccolo apparecchio, dà il risultato. La bambina è irritabile e affaticata, ha sete e male al pancino con l’imperiosa necessità di andare al bagno. Emelyne sta per fare un’iperglicemia. L’apparecchio indica 4, 44 grammi di zucchero per litro nel suo sangue.


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I valori normali sono compresi, come è noto, tra 0, 8 e 1, 4 grammi. La dr.ssa Isabelle Duthilly, medico responsabile, discute separatamente con ogni bambino riguardo alla dose di insulina da iniettare per controllare adeguatamente la glicemia. Khalal, 12 anni, fa il gradasso, fiero di praticarsi da solo le punture. Egli dice: per me è come spedire una lettera per posta.

A Gouville-sur – Mer, le famiglie possono sapere di più sulla malattia e sulla sua gestione quotidiana.

Edouard, solo 4 anni, non ha ancora ben compreso la malattia. Quando gli si domanda se conosce i farinacei, che permettono di evitare gli episodi di ipoglicemia, spalanca gli occhi meravigliato.

“La sera, mentre gli animatori raccontano ai bambini storie di maghi del vecchio castello normanno di Saint-Marcouf, i genitori si impegnano in un difficile esercizio: essi devono descrivere al cospetto di due medici della colonia le sensazioni vissute il giorno in cui hanno appreso la malattia dei figli.

Ogni bambino marcia con il suo ritmo senza l’obbligo di assimilare le nozioni troppo in fretta. Il medico chiarisce: “ I bambini diabetici, durante la vita corrente, hanno come riferimento solo i genitori”. Durante le vacanze, invece, essi possono non solo comprendere meglio il diabete, ma anche sdrammatizzarlo. “L’età della prima autopuntura?” “ 6 anni”, risponde Marc de Kerdanet, endocrinologo del Centro Ospedaliero Universitario di Rennes, medico curante di Emelyne. A questa età, 6 anni, si ha già la motricità armoniosa per scrivere e dunque anche quella per tenere bene e azionare una penna di insulina senza problemi.

“Noi abbiamo veramente voglia di imparare”, confessano le due sorelle gemelle di Emelyne, 12 anni, venute a sostenere la sorella più piccola, “poiché ci può accadere di occuparcene durante l’assenza dei nostri genitori”.

“Quando ho appreso che la bambina non sarebbe mai guarita, mi sono sentita morire”, ricorda Valerie, mamma di Emelyne. “Dopo dieci giorni di ospedale, è stato necessario rientrare a casa e imparare una vita diversa con regole alimentari e orari da rispettare”. Il Dr. Bertrand Roullier-Marion lo riconosce: “Il diabete è una malattia complessa, con dati che, d’ordinario, nessuno impara a maneggiare, quali le conseguenze del regime alimentare, dell’esercizio fisico, dell’insulinoterapia. “I genitori hanno di che perdersi, e molti si sentono colpevoli se il loro bambino non è correttamente equilibrato.

Altri trovano difficoltà a chiedere una autogestione della malattia al proprio figliolo”. “Il diabete le ha rubato la spensieratezza dell’infanzia“ si cruccia Valerie, parlando di Emelyne. Sotto la sferza di medici troppo rigorosi alcuni genitori si infliggono fatiche inutili. Una mamma della colonia, per esempio, ha preso l’abitudine di pesare ogni alimento che dà al figlio, escludendo del tutto la minima abitudine di mangiare al ristorante. Essa ha anche vuotato gli scaffali della cucina di ogni traccia di zucchero. “È una follia”, esclama Marc de Kerdanet: “ Non vi è alcun divieto reale in questa malattia, ciò che conta è lo sbocciare del bambino”. Quando si sa che 10 grammi di pane si trasformano nello stomaco in glucosio, il divieto di mangiare bombons non ha alcun senso. Tutto sta nel sapere come mangiarli. Subito dopo un pasto, per esempio. ”Contro ogni idea preconcetta, questo diabetologo evita di diabolizzare alcuni alimenti, consentendo così ai suoi pazienti di portare avanti una vita quasi normale”.. La piccola Emelyne ha perfettamente integrato questa filosofia, concedendosi alla fine del pasto serale, ogni sera, un dolce alle fragole. E la mamma ha imparato a concederlo, senza senso di colpa.

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Fonte: Articolo di Annabel Benhaiem L’ Express international n: 3097 settimana dal 10 al 16 novembre 2010, liberamente tradotto dal Dr. Attilio Spidalieri


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Selezione Baby

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Lo sai che… I farmaci e la gravidanza?

. Durante la gravidanza è necessario valutare con attenzione l’assunzione di farmaci, in particolare nel I trimestre. Alcuni studi hanno evidenziato come l’assunzione di analgesici/antinfiammatori nelle prime settimane e tra la 7a e la 9a settimana aumenta il rischio di aborto. I fattori critici che influenzano il passaggio transplacentare e portano potenziali rischi di danno al feto sono riconducibili al tipo di farmaco, alla dose assunta, alla distribuzione dei farmaci nei tessuti fetali, allo stadio di sviluppo della placenta (nel I trimestre possono dare teratogenesi, ovvero malformazioni congenite, nel I e II trimestre possono alterare la crescita e lo sviluppo funzionale) e del fegato del feto, alla durata della terapia. I farmaci liposolubili possono diffondere attraverso la placenta ed

entrare nella circolazione fetale dalla vena ombelicale, ad esempio alcuni anestetici liposolubili utilizzati per il taglio cesareo danno effetto di sedazione nel neonato. Nel caso degli anticoagulanti l’eparina è un farmaco elettivo rispetto al warfarin (coumadin®) che è teratogeno e non deve essere somministrato a partire dal I trimestre. Il legame alle proteine plasmatiche, in particolare l’albumina materna, è maggiore ad esempio per i barbituri data la minore affinità per le proteine plasmatiche fetali. I diuretici, l’aspirina a basso dosaggio, l’insulina, la somministrazione supplementare di acido folico e vitamine sono utilizzate dalla gestante rispettivamente per sopperire all’aumentato lavoro cardiaco, per il diabete gravidico, per ridurre l’incidenza di spina bifida. Durante la vita intrauterina una sola esposizione al farmaco può alterare le strutture in rapido sviluppo, come il caso della focomelia di bambini le cui madri avevano assunto talidomide, ritirata dal commercio. L’alcool può indurre una sindrome alcolica fatale. In gravidanza, dunque, i farmaci dovrebbero essere prescritti e assunti

solo se i benefici per la madre sono maggiori dei rischi della salute del feto.

tossicità vestibolare e cocleare negli ultimi 6 mesi.

Secondo la Food and Drug Administration, i farmaci assunti in gravidanza sono classificabili in: Categoria A, se non danno alcun rischio in studi su animali e in studi clinici controllati, ovvero in cui i volontari sono reclutati e monitorati prima, durante e dopo la somministrazione del farmaco. Solo pochi sono classificati in questa categoria, come alcune vitamine.

Categoria X, danni accertati da studi clinici e assolutamente controindicati come gli antitumorali. Non esistono farmaci sicuri o tossici al 100% per il nascituro, nessun farmaco dovrebbe essere somministrato durante il I trimestre e se necessario, quando non è possibile sospendere la terapia farmacologica, vanno privilegiati farmaci di uso consolidato.

Categoria B, se non danno rischio o danno accertato in studi su animali. Rientrano in questa categoria antibiotici molto utilizzati come la penicillina e l’eritromicina. Categoria C, se creano danni accertati in studi su animali e non sono disponibili studi clinici, pertanto è necessario valutare il rapporto rischio/beneficio come la rifaximina, il trinetoprim, i chinoloni per rischio di emolisi nel III trimestre. Nonostante rientri in tale categoria la zidovudina è consigliata in donne con HIV per prevenire il rischio di trasmissione dalla madre al feto. Categoria D, con rischio probabile che porta alla somministrazione solo se in pericolo di vita come gli amminoglicosidi responsabili di

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Molti farmaci assunti durante la gravidanza passano attraverso la barriera placentare raggiungendo l’embrione con esposizione potenziale a effetti farmacologici e teratogeni

a cura della dr.ssa Roberta Melillo-Farmacista


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Uno spazio per farvi divertire e fornire idee fantasiose, per trascorrere il tempo in modo intelligente e trovare oggetti originali e introvabili utili per la crescita del bebè. Una serie di segnalazioni da parte del popolo dei genitori.

C o s e C u r io s e

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Piccoli falegnami in formazione. Ecco un simpatico carretto di legno, composto da piccoli attrezzi martello, cacciavite e chiave inglese e assortito di materiali da costruzione (legno, dadi, bulloni, rondelle e chiodi). Studiato per quei piccini che già in tenera età si sentono dei piccoli falegnami.

Insolito questo scavatore! Credo proprio che le mamme ne siano entusiaste?!? Pratico da portare al mare per far divertire i vostri piccoli. La scavatrice di acciaio è caratterizza da una base molto resistente, un comodo sedile e due maniglie di controllo che aiuteranno il bambino a sviluppare la coordinazione nei movimenti.

Lunar Baby Non sempre è facile misurare la febbre ai bambini, anche se li si convince a rimanere fermi e buoni. Si chiama Lunar Baby e misura la temperatura sulla fronte con un semplice contatto dello strumento tenuto ben saldo nelle mani della mamma o del papà, senza il rischio che il bambino possa agguantarla e farsi male perché non ha la forma affusolata del termometro classico e non richiede di essere introdotto nell’orecchio.


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Swing altalena rodeo Big Ballon Per quei monelli che amano giocare all’aperto, scorazzare nel proprio giardino. È una cosa completamente nuova! Coloratissima questa enorme palla che può ospitare all’interno i piccoli avventurieri per far capriole e rotolarsi. Può essere spinta, abbracciata ci si può rullare sopra, ovviamente sempre con la presenza di un adulto, divertentissima fatta apposta per coloro che non amano stare fermi. Di varie grandezze e anche di svariati colori.

Sali a bordo di questa speciale altalena costruita completamente con materiale reciclato. Dai salta su e lasciati dondolare e lascia libera l’immaginazione! Immagina di essere un cowboy su di uno splendido cavallo con la criniera. Swing è pronta per essere appesa. Per bimbi dai 5 anni in su, ma resistente anche per quei genitori che si lasciano trasportare dalla fantasia e amano rievocare il tempo passato della loro infanzia.

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La musicoterapia nei disturbi dell’orientamento spaziale

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Molteplici sono i disturbi dell’orientamento spaziale: confondere la destra con la sinistra, l’alto col basso, commettere errori di simmetria, disorganizzazione completa del movimento nello spazio.

Alcuni bambini si esprimono per iscritto con incolmabili lacune sia nell’ordine ortografico che nella pura e semplice composizione della parola.

Si hanno, in questi casi, i fenomeni della disgrafia, dislessia, disortografia, che possono manifestarsi in forme lievi o anche gravi-gravissime a seconda dell’incidenza che il disturbo psicomotorio ha sullo sviluppo psicoaffettivo. In questi casi i bambini mostrano estrema difficoltà nell’organizzare lo spazio e nel coordinare e muovere armonicamente le diverse parti del corpo. Ciò denota una notevole carenza nella rappresentazione mentale ovvero del movimento inteso come espressione della personalità e come comunicazione, che presuppone coordinazioni neuromotorie fondamentali quali correre, saltare, camminare, parlare correttamente ed usare il linguaggio come rappresentazione fonica e concreta di idee, disegnare, muovere gli arti coordinatamente per poter eseguire determinate azioni.

Esiste, infatti, un determinato parallelismo delle funzioni motorie e quelle psichiche, poiché sono due aspetti del funzionamento di una stessa organizzazione. Pertanto, per poter realizzare una serie di proposte operative intese all’apprendimento della scrittura e della lettura, il bambino deve essere in grado di conoscere il proprio corpo mostrando autocontrollo mediante volontarie inibizioni o stimoli mentali che spingono all’azione.

Si possono indicare, sommariamente, alcune attività in cui l’utilizzo del linguaggio sonoro-musicale può favorire un migliore apprendimento del linguaggio scritto. Esse sono del tutto indicative e anche le musiche suggerite possono variare a seconda degli interessi e dei gusti del bambino. È utile fruire della musica per indurre i bambini a muovere mani e braccia secondo determinati stimoli ritmici e flussi melodici. Si può partire, come primo esercizio, con movimenti ampi e rotatori delle braccia prima a sinistra poi a destra seguendo musiche dapprima molto lente e melodiche e successivamente più ritmate come per esempio, “Primo movimento della Sinfonia n. 7 di Beethoven”; gli stessi esercizi realizzati nello spazio verranno eseguiti

su un foglio grande con le stesse musiche che guidano il movimento coordinandolo. Sempre su un foglio di carta piuttosto grande con un pennarello in un primo momento, poi con una matita, vengono realizzati scarabocchi roteando la mano prima da destra verso sinistra, poi da sinistra verso destra. Il cambio avviene ad un colpo di tamburello: relazione stimolo sonoro-movimento e lateralizzazione. Altri esercizi simili si realizzano con forme chiuse e ripercorse, sinusoide. Successivamente verranno realizzate una serie di volute grafiche dapprima liberamente e poi in progressione. L’ampiezza delle volute sarà in un primo momento abbastanza notevole, poi sempre più piccola, fino a ridursi alla forma delle normali anellate e delle comuni lettere usate per la scrittura. Ogni anellata sarà scandita da un colpo di triangolo: tracciare due volute ed una sbarretta significa pausa; dopo la pausa spostare leggermente il braccio e la mano verso destra, avanzare fino alla fine del foglio, guidare con battute ritmiche; tracciare tre volute e una sbarretta e procedere in questo modo aumentando gradualmente il numero delle volute partendo da destra verso sinistra e viceversa.


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a cura della dr.ssa Elisa Vesce Musicoterapeuta

Acquisite queste capacità si passa a tracciare le lettere formando dapprima delle forme rotonde e aggiungendo poi altri particolari per caratterizzare le lettere tra loro. Dalla voluta alla lettera: tracciare una voluta sola ad un colpo di triangolo, sbarretta alla pausa. A questo punto per correggere anche la coordinazione dello spazio entro il foglio e per abituare il bambino ad una certa regolarità nell’impaginazione, nell’adattamento alla riga o al quadretto, si procederà con esercizi di rappresentazione grafica del suono (glissato, trillo, note ribattute, scala ascendente/discendente) e potranno essere utilizzati diversi strumenti come pianoforte, xilofono, flauto.


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Dieta priva di glutine per tutta la vita a cura della dr.ssa Elisa Salvi - Psicologa

Abbiamo già detto che l’unica terapia per la malattia celiaca efficace è seguire una dieta priva di glutine per tutta la vita, il che comporta almeno inizialmente non poche difficoltà.

Il comportamento alimentare si costituisce come fenomeno psicologico e culturale con forme articolate e complesse, che travalicano largamente gli schemi di risposta al bisogno biologico del cibo. Sin dall’antichità il cibo è stato investito di significati simbolici e di potere, ed un valido esempio c’è offerto dalla parabola citata nel vecchio testamento, del frutto proibito che fu mangiato da Adamo ed Eva.

Il cibo, inteso come ciò che alimenta il nostro corpo, rappresenta nella storia delle culture uno dei momenti centrali della ritualità collettiva, la preparazione, il consumo del cibo hanno dato all’alimentazione significati simbolici così complessi ed incomprensibili da offuscarne la reale necessità, fino a stravolgerne il vero significato. Premesso questo, il cambiamento alimentare nella vita di una persona, plasmata dagli eventi della vita, può risultare di difficile accettazioni e in alcuni casi addirittura drammatico. In questo ultimo caso ci si riferisce soprattutto a quei soggetti celiaci che non presentano al momento della diagnosi sintomi conclamati, tali da motivare l’accettazione della dieta proposta dai medici. Il cambiamento alimentare comporta, almeno inizialmente un disequilibrio mente-corpo, che si riverbera in tutte le sfere della vita. Ci riferiamo soprattutto alla difficoltà della gestione della vita quotidiana, sia in casa che fuori casa, con conseguente riduzione della vita sociale. In uno studio condotto presso l’Ambulatorio di Celiachia dell’Università La Sapienza di Roma si è evidenziato che la dimensione psicologica più rilevante

nei soggetti celiaci al momento della diagnosi è caratterizzata da sentimenti di ansia e depressione (Salvi.et al, 2002). È stato inoltre evidenziato che la maggior parte dei casi dei disturbi depressivi e relativi disordini del comportamento si manifestavano prima della biopsia usata per diagnosticare la malattia; e che i piccoli pazienti con un breve trattamento di dieta priva di glutine riuscivano a diminuire il loro tasso di ansia e depressione. Naturalmente i comportamenti cambiano a seconda della fascia di età in cui la malattia celiaca si manifesta. Durante l’adolescenza tutto sembra essere più complicato; è infatti un periodo di transizione in cui il giovane adolescente si ritrova a rifiutare la sua infanzia e allo stesso tempo tende a sentirsi adulto, non desiderando di identificarsi con quest’ultimi. Altro aspetto importante da considerare in questa fase particolare della vita, sono le trasformazioni fisiche e psichiche, che sono così rapide ed evidenti e talmente determinanti, che non possono non avere una forte risonanza nella coscienza e nel comportamento dell’adolescente. Il giovane sente di perdere lo schema di riferimento del proprio corpo, che si era


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abituato a percepire in modo stabile, ed inoltre, non conoscendo quando e come la situazione si stabilizzerà è in perenne stato di agitazione. Questo particolare momento di assoluta sensibilità è ancora più sentito amplificato, in soggetti celiaci, specie quando la diagnosi di celiachia giunge proprio in questo periodo. Scoprirsi celiaco in questa fase di vita risulta essere di non semplice accettazione. Per i motivi suddetti, è facile capire come l’adolescente celiaco possa manifestare un rifiuto della propria malattia ed una scarsa adesione alla dieta più che in altre fasi della vita. Infatti, è molto probabile che ci siano delle differenze corporee con i suoi coetanei, come ad esempio ritardo della crescita staturo-ponderale, che può produrre insicurezza e timore sulla propria efficienza fisica, ed ha come conseguenza la paura di non essere accettato dal gruppo dei pari. Inoltre, le limitazioni alimentari dettate dalla dieta aglutinata, possono favorire la produzione di sentimenti di disagio e di diversità, che possono comportare problemi emotivi. Due sono i periodi in cui l’adolescente celiaco può incorrere almeno inizialmente come risposta alla malattia celiaca, assumere atteggiamenti passivi, di rinuncia e di chiusura in se stessi, come evitare di uscire con gli amici, non recarsi a cene, party, e a sottrarsi ad ogni tipo di

divertimento, o anche semplicemente cercare di nascondere la sua condizione, ripristinando il glutine nella propria alimentazione, in presenza di amici, infatti la mancanza di sintomi riduce l’aderenza alla dieta. Anche in questo caso, il ruolo dei familiari dell’ adolescente celiaco è determinante. È importante inoltre, che i genitori incoraggino il giovane adolescente a non nascondere la propria condizione di celiaco, ma spiegare ai propri compagni cosa sia la celiachia, cosa comporta e quali sono le conseguenze se non si segue una dieta. Così parlandone con semplicità ed eliminando le tensioni, si elimina la sensazione di diversità, e si supera la paura di non essere accettati degli altri, ma fondersi nel gruppo, sentirsi così accettato e sostenuto nella sua condizione. Nel caso in cui tutto questo potrebbe essere di difficile accettazione da parte dell’adolescente, si potrebbe sempre prendere in considerazione un intervento psicoterapico breve ed incisivo, in questo modo si aiuta il soggetto a rafforzare le risorse psicologiche, si aiuta ad eliminare il senso di diversità e di trasformare i sentimenti negativi in produttività, per raggiungere così un buon livello di benessere psicofisico. L’approccio psicologico nella gestione clinica dei soggetti celiaci è necessario affinché si sostenga il celiaco e i suoi familiari ad affrontare tale momento particolare, allo scopo di contribuire a migliorare la loro qualità della vita.


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www.bresciabimbi.it Bresciabimbi è un’Associazione culturale nata per volontà di un gruppo di persone che hanno a cuore la vita sociale e culturale dei bambini. La provincia di Brescia ha un territorio di grande potenzialità per la crescita: dalla città alla campagna, dai monti al lago e le opportunità per sfruttare tutto ciò che offre possono essere date solo dall’informazione. Un’agenda online di eventi, attività, utilità e supporti vari che aiutino i genitori ad orientarsi nella vita di città e di provincia. Brescia non è una città per i bambini, come non lo sono molte altre città, ma quello che secondo noi fa la differenza è l’informazione; per questo vogliamo creare una “città per i bambini”. Una rete di “cose da fare” con i bambini, di come farle e soprattutto dove farle. Usiamo la città e tutto quello che può offrire ai bambini. dimmimamma.boomerangtv.it Non è uno scioglilingua. È un sito che è anche un blog, che è anche una community. È soprattutto, un progetto che nasce da un’idea coraggiosa e ambiziosa venuta in mente allo staff di Boomerang, il canale dei personaggi che guardavano le mamme quando mamme non erano ancora e che trasmette su SKY serie con storie classiche e tratti morbidi pensati per i più piccoli:da “Tom e Jerry”, “Looney Tunes” e “Scooby Doo” a “Hello Kitty”, “Garfield” e “Sam Sam”. www.papaseparati.it “Papà separati” è un nome scelto con molta attenzione, perché sta ad indicare la condizione diffusa dei padri che, nella separazione, sono separati dai figli, impossibilitati, sia per gli attuali orientamenti restrittivi della giurisprudenza, sia per una serie di discriminazione e

in giro per la ret e

di violazione di legge, a svolgere il loro ruolo educativo particolarmente importante quando nella separazione sono coinvolti figli minorenni. www.muba.it MUBA nasce nel 1995 con l’obiettivo della realizzazione di un Museo dei bambini a Milano, ed è il primo gruppo che ha proposto con successo mostre di grande rilievo per bambini, in Italia e all’estero, uniche per ampiezza e numero di visitatori. Dal 1998 MUBA presenta le proprie mostre presso la Triennale di Milano, tappa di partenza per la successiva itineranza in altri musei italiani. Muba opera, dunque, in modo continuativo su un territorio non solo locale, con proposte culturali ed educative fortemente caratterizzate. Si propone come l’unica struttura in Italia specializzata nella realizzazione di percorsi di gioco e mostre interattive per bambini. www.bimboside.it La bimboside si è specializzata nella vendita online di pannolini, oltre ad una vasta gamma di prodotti. L’azienda offre diversi servizi di pagamento per acquistare in tutta sicurezza e tranquillità come Paypal e IWSMILE. Il sito viene aggiornato periodicamente su prodotti, offerte e novità. Vengono fatti costantemente investimenti per lo sviluppo nella ricerca di nuovi articoli da promuovere e offrire ai clienti. Oltre ai vantaggi economici bimboside.it offre anche affidabilità e garanzia nella gestione degli ordini e nelle spedizioni. Se la merce è disponibile presso i fornitori in Germania, la spedizione arriva al cliente in soli 3 giorni lavorativi in tutta Italia. Tutti i clienti che si registrano su bimboside.it riceveranno un “CODICE SCONTO” del valore di 10 € via mail, da spendere per il primo acquisto.


29 Calendario Baby Eventi e iniziative dedicate a infanzia, pediatria e ginecologia. Segnalate a: info@babymagazine.it

Roma 26-27 marzo 2011

Bimbinfiera vince la maglia rosa! Il più importante salone dedicato alla prima infanzia. Attesi per la grande “volata” migliaia di mamme, papà e bambini. Più di 78 mila presenze sono state registrate lo scorso anno. E il tour 2011 parte ancora più ricco. Bimbinfiera è il solo e unico salone dove trovare i migliori prodotti della puericultura, le novità per la gravidanza e l’allattamento, lo svezzamento e la nanna, l’igiene e la cura di mamma e bebè, le soluzioni più pratiche per muoversi con neonati e bimbi a piedi, in auto e in aereo. Agli stand di BIMBINFIERA tantissime le novità di prodotto ma anche i momenti per divertirsi insieme alla famiglia. Programma e informazioni www.bimbinfiera.it

Bergamo, dal 13 al 17 Aprile 2011

Lilliput, il villaggio creativo

È una festa in cui i bambini sono protagonisti con i loro genitori, i loro amici e i compagni di scuola. La manifestazione si rivolge alle scuole e alle famiglie con bambini compresi fra i 3 e i 12 anni di età e vuole essere un punto di riferimento per il mondo dell’infanzia con un momento ludico creativo - formativo per i bambini e per i grandi. A Lilliput i bambini sono chiamati a partecipare attivamente ai laboratori didattici, a giocare in spazi attrezzati, a praticare tutti gli sport, a provare l’emozione di incontrare i personaggi della televisione. L’idea centrale è che può esserci un modo diverso per raccontare le storie di oggi, affidandosi alla fantasia, all’invenzione, alla magia. Le porte della fiera, che per l’occasione si trasformerà in un grande villaggio creativo, si

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apriranno ai bambini con tante aree attrezzate in laboratori didattici e tematici, costantemente seguiti da animatori esperti che li guideranno nelle più svariate e divertenti esperienze all’interno dei padiglioni della fiera e nelle aree esterne appositamente allestite. La finalità che si propone la manifestazione è quella di offrire un’occasione d’incontro tra le diverse realtà che ruotano intorno al mondo dei bambini: famiglie, scuole, agenzie educative, gruppi sportivi, aziende.

Bari, 1-2 aprile 2011 Congresso Regionale SIP

Sezione Puglia 4° Meeting Nazionale di Nutrizione Pediatrica Sede: Hotel Sheraton Nicolaus Bari Segreteria Organizzativa:iDea congress Via della Farnesina, 224 00135 Roma Tel. 06 36381573 Fax 06 36307682 E-mail: info@ideacpa.com www.ideacpa.com

Arcavacata di Rende, dal 7 al 9 Aprile 2011

13° Congresso Nazionale SIAIP

Dai progressi della ricerca ai protocolli clinici in immunoallergologia. Nuove opportunità per il pediatra. Presidenti Luciana Indinnimeo, Francesco Paravati. La Società Italiana di Allergologia e Im-

munologia Pediatrica grazie ad una donazione della “Mead Johnson Nutrition” ha istituito due borse di studio destinate ai giovani medici che si dedicano alla ricerca nel campo della Allergologia e Immunologia Pediatrica. Sede Del Congresso: Aula Magna “Beniamino Andreatta” Università della Calabria Via Pietro Bucci - 87036 Arcavacata di Rende (CS) Ufficio Eventi e Gruppi: Telefono: 0871/803814 - Fax 0871/85912 e-mail: siaip2011@senecaspa.com

Napoli, 21-22 maggio 2011

Fiera del bambino VI edizione Una due-giorni dedicata interamente al mondo dell’infanzia, un appuntamento da non perdere per mamme, papà, bambini, aziende, buyers e visitatori… Il Palapartenope di Napoli ospiterà l’edizione 2011 della Fiera; oltre 3.000 mq di esposizione, 1.000 buyers e 100 espositori: questi sono solo alcuni numeri della più ampia fiera del settore in Italia. Dall’arredamento all’abbigliamento all’area dedicata a giochi e giocattoli, alle ludoteche e ai parchi di divertimento, sino alle agenzie di animazione, alle aziende farmaceutiche, alla puericultura, alle produzioni alimentari e biologiche e molto, moltissimo altro.


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Angelo Iannarone Alice Morante

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+ Spazio alla Fantasia!

Una sezione che dà spazio alla creatività, una galleria dedicata a tutti i piccoli artisti che amano disegnare, raccontare, inventare, sognare e creare. Se ti piace scrivere, disegnare se hai fantasia da vendere e vuoi mostrarlo a tutti, questa è l'area dedicata a te! Manda* i tuoi lavori all'indirizzo info@babymagazine.it oppure spediscili a: Babymagazine Via Due Principati, 278 83100 Av li pubblicheremo in una fantastica Galleria d'Arte junior.

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*puoi scannerizzare o fotografare le tue opere o mandare gli originali, (il materiale non verrà restituito); PS.: non dimenticare i tuoi dati.



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