Vacanze più inverno 2014/2015

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Vacanze

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Vacanze PiÚ Soggetto non destinato alla vendita. Esente da documento accompagnatorio DPR 627/78 art. 4 La riproduzione, anche parziale, è vietata. Le foto e i testi sono stati forniti ed autorizzati dagli inserzionisti stessi. Supplemento al periodico InGenova e Liguria magazine. Realizzazione grafica: RR EDITORI s.a.s. - Via Caffaro 7/2 - Genova Tel. 010/8592291

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“Per chi non ha ancora scelto dove andare in vacanza. Per chi quest’anno ha voglia di novità. Per chi non vuole rinunciare alla settimana bianca o a un Capodanno in compagnia. Vacanze Più è la guida alle principali località turistiche del Nord Italia e alle loro strutture ricettive: montagna, per chi ama i panorami alpini e gli sport invernali, ma anche il mare, per chi preferisce il clima mite delle nostre spiagge. Tante occasioni per un soggiorno all’insegna del relax. Perché sia davvero una buona vacanza. Senza sorprese”


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Casamarchet Group - Casedamare casamarchet@uno.it - www.casamarchet.it Hotel Miramare Continental Palace tel 0184 - 667601 - www.miramaresanremo.it Hotel Firenze Tel. 0184.689.221 - www.firenzeazurline.com

La Provincia di Genova

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Hotel Des Roses tel. 0165 95426 95044 - www.hoteldesroses.it

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tel 0473 613014 - www.hotel-alpenhofsulden.it Foto di copertina: ©Guilhem Martin St Léon


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Vacanze più Liguria

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I M P E RIA DIANO MARINA L’origine di Diano Marina è certamente assai antica, risalente al Paleolitico superiore e all’Età del Ferro. Sul territorio sono stati trovati vari reperti quali urne cinerarie facenti parte di una necropoli suffragando pertanto le tesi di una probabile origine preistorica del borgo. Nell’età del ferro il dianese era occupato dalle popolazioni degli antichi Liguri, in particolare dalla tribù dei Liguri Ingauni, che avevano la loro capitale ad Albium Ingaunum (l’odierna Albenga). Il 25 gennaio 1872 entrava nella stazione di Diano Marina il primo treno; l’arrivo della ferrovia aprì i collegamenti con il resto del paese e con la Francia, segnando il passaggio da un frequentazione elitaria della Riviera Ligure al turismo di massa che vivrà la sua epoca d’oro negli anni cinquanta e sessanta del Novecento. Sarà proprio il turismo di massa ad incentivare la trasformazione del territorio e a rappresentare ancora oggi l’attività economica più importante. Diano Marina si è aggiudicata una

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posizione di grande rilevanza nelle classifiche delle località di mare più ambite (terza in Liguria e prima nella provincia di Imperia come presenze turistiche). Calendari ricchissimi di eventi, sport per tutti i gusti, divertimenti sulle spiagge, ottima cucina, oltre ad un clima davvero invidiabile, la rendono uno dei centri in assoluto preferiti dai turisti di ogni nazionalità. Questa ridente località turistica presenta ben 3.500 metri di litorale sabbioso su cui sono distribuiti numerosi stabilimenti balneari per accogliere e soddisfare ogni tipologia di richieste e poi ancora bar, locali notturni, ristoranti, residences, campeggi e circa un centinaio fra alberghi e pensioni oltre alle seconde case. Il Quartiere di Sant’Anna è il quartiere turistico di Diano Marina, dove si trovano le migliori spiagge della Riviera dei Fiori, caratterizzate da un mare estremamente pulito e da

una sabbia finissima. E’ una meta di vacanze molto ambita per turisti svizzeri, tedeschi, austriaci, inglesi, olandesi, belgi, russi e di altre nazioni del mondo. In estate è estremamente popolata di giovani, anche accompagnati dalle loro famiglie. Un appuntamento da non perdere, a Diano Marina, il Carnevale dianese e la “Infiorata del Corpus Domini”, allorché le strade della città si coprono strade della città si coprono di spettacolari tappeti fioriti. Sul lungomare il Palazzo del Parco ospita il Museo Civico con reperti preistorici, preromani, romani, cimeli napoleonici e risorgimentali. Il golfo, oltre ad essere un’importante meta turistica marittima, custodisce, tra gli alberi d’ulivo, tesori di notevole importanza storica ed artistica. In località Madonna della Rovere giacciono tombe ed i resti di un ostello romano, tappa vitale per l’antica strada.

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L’antico borgo di Cervo è stato da sempre legato al mare: la maggior parte dei suoi abitanti infatti si dedicava prevalentemente alla pesca del corallo. Le origini di questo paese fortificato risalgono alla fine del XII secolo, quando già erano terminati gli spietati assalti e le disastrose invasioni saracene. Cervo è un magnifico esempio di “castello” o villaggio fortificato, e fa parte del circuito dei “Borghi più belli d’Italia”. La parrocchiale di S. Giovanni

Battista è un gioiello di arte barocca, con la splendida facciata che domina il tratto di mare sottostante. Da non perdere anche l’oratorio di santa Caterina ed il castello dei Clavesana nella parte alta del paese.

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LIMONE P I E M O N T E LA GEOGRAFIA Il Monte Rosa

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Ospedaletti L’origine del paese risale agli albori del XIV secolo quando un nobile provenzale, Fulcone di Villaret, Gran Maestro dell’Ordine Gerosolimitano di San Giovanni, ordine dei cavalieri custodi del Santo Sepolcro, venne sorpreso, insieme al suo equipaggio diretto dalla Palestina alla Francia, da una tremenda tempesta nel golfo ligure. La nave affondò, ma il nobile e la sua flotta si salvarono e approdarono a nuoto sulla spiaggia del Giunchetto. Scampati alla furia del mare, decisero di ringraziare san Giovanni, erigendo una cappella. Oltre alla chiesa, i crociati, che in seguito assunsero il nome di Cavalieri di Rodi, costruirono un ospizio per fornire assistenza ai pellegrini che si recavano in Terra Santa. Da questo ospizio discenderebbe il nome di Ospedaletti che significa, appunto, luogo ospitale. Il centro antico si stende in riva al

mare, mentre la parte moderna, costituita da ville, alberghi e complessi edilizi a carattere residenziale, circondati da variopinti giardini fioriti che danno loro una particolare caratteristica di signorilità e creano attorno agli stessi delle vere oasi di serena pace e di tranquillità, è dispo-

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sta ad anfiteatro sulle pendici soprastanti l’insenatura. Il clima mite ed uniforme - il più apprezzato dalle due Riviere ­– la bellezza del paesaggio e la lussureggiante vegetazione sub tropicale hanno fatto di Ospedaletti una rinomata e ricercata località di soggiorno.

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Vacanze più Liguria

la PROVINCIA di

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orto commerciale, palazzi del 16^ secolo in una città orgogliosa della sua storia e delle sue leggende. Capoluogo di provincia e della Regione Liguria, Genova è situata nella parte più interna del golfo omonimo, alle falde dei rilievi appenninici, con uno sviluppo costiero di circa 35 chilometri. Città dal glorioso passato, forte di antiche tradizioni, è definita la “Superba”. E come tale la considerava il poeta Petrarca che, riferendosi ad essa, la definì “una città regale, addossata a una collina alpestre, superba per uomini e per mura, il cui solo aspetto la indica signora del mare”. In anni remoti, Genova era conosciuta anche con il termine di “Dominante”: repubblica marinara assieme ad Amalfi, Venezia e Pisa, fu tra le quattro, per diversi secoli, la più potente. Dal Porto Antico alle fortificazioni delle alture, dal gomitolo dei vicoli alle sorprese delle delegazioni di ponente e di levante, Voltri, Pegli e le ville, Sestri Ponente e il suo centro, Nervi e il suo parco. Il centro che si sviluppa attorno all’insenatura

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Santa Margherita Santa Margherita Ligure è situata sulla Riviera ligure di levante, in una conca chiusa nella parte nordoccidentale del promontorio di Portofino, e nella parte più interna del Golfo del Tigullio, con lo sviluppo dell’abitato “a nastro” lungo due principali insenature. L’abitato - situato ad est di Genova - è circondato da colline ricoperte di vegetazione mediterranea (boschi di pini marittimi, castagni e, nella parte bassa, da uliveti) sulle quali si trovano ville e giardini con vista sulla cosiddetta “Costa dei Delfini”, che unisce la città a Portofino. La località è un apprezzato centro turistico e balneare della Riviera di Levante. Il porto è utilizzato per l’ormeggio, accanto ai tradizionali pescherecci, di lussuose imbarcazioni; esso è anche sede di importanti attività legate

agli sport del mare (vela, canottaggio e subacquea) e di eventi mondani legati alle grandi regate internazionali ospitate. Il paesaggio - preservato per quanto è possibile dalle alterazioni più gravi dell’espansione edilizia - racconta l’intera storia della città e di una collettività operosa e tenace. Questo aspetto si intuisce nel ciclopico lavoro di terrazzamento dei terreni acclivi per sfruttare intensamente la coltura dell’ulivo, ma anche negli acciottolati delle vie che si inerpicano per i pendii e nei frantoi e casolari superstiti. A Santa Margherita negli anni sessanta, per i giovani era un “must” ritrovarsi la sera davanti al Cinema Centrale per fare quattro chiacchiere e programmare la serata. I giovani di oggi si danno appuntamento in piazza Martiri della Libertà, ossia di fronte ai Giardini a mare. Nella caratteristica piazzetta, una miriade di bar, offrono musica e “happy

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hours”. Aperitivi e drinks dopo cena anche nella zona di Corte - sul porto. Anche gli stabilimenti balneari ed in alcune spiagge attrezzate organizzano aperitivi e serate con accesso libero a tutti. Per chi desidera concludere la giornata di vacanza con un’ottima cena a base di pesce o specialità liguri, Santa Margherita offre un’ampia scelta di ristoranti e pizzerie. Sia sul lungomare che nel centro storico una miriade di locali che soddisfano ogni esigenza - dal ristorante esclusivo alla trattoria dove si possono gustare le specialità liguri. Da non dimenticare anche gli ottimi ristoranti situati sulla collina retrostante la cittadina di S. Margherita, a San Lorenzo della Costa. E per i più giovani paninoteche, birrerie e spaghetterie nel centro. Per chi ha voglia di prolungare la serata fino a notte fonda alcuni locali di tendenza a ridosso del mare offrono ottima musica e la possibilità di ballare in uno scenario suggestivo.

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del porto ha l’evidente magnificenza di un sito baciato dai favori della natura e della storia, e una segreta ricchezza da scoprire con metodo e passione. La gloria rinascimentale e barocca dei palazzi dei Rolli, patrimonio Unesco, fa da contrappunto alla modernità dell’Acquario e del rinnovato Carlo Felice.

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ourmayeur (Croméyeui in patois valdostano; Cormaiore dal 1939 al 1946) è un comune italiano di 2.825 abitanti dell’alta Valdigne, in Valle d’Aosta. Sul suo territorio comunale si trova la montagna più alta d’Italia e dell’Europa centrale: il Monte Bianco. Dista circa 27 chilometri a nordovest da Aosta. È il comune più occidentale della regione Valle d’Aosta, e il secondo per estensione. È inoltre l’unico comune d’Italia a confinare sia con la Francia che con la Svizzera, sebbene non siano presenti vie di transito che conducono direttamente in territorio elvetico. Una delle vette intorno a Courmayeur è il Monte Chétif, molto frequentato per il trekking e caratterizzato da una statua della Vergine Maria sulla cima, visibile dalla vallata, posta da Giovanni Paolo II. La frana del Mont de La Saxe, sopra la frazione omonima e visibile anche dalle frazioni di Entrèves e La Pa-

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prima di arrivare in Francia tramite il Traforo del Monte Bianco (che lo unisce a Chamonix); è attraversato dalla Dora Baltea, fiume che nasce dalla confluenza di due torrenti, ciascuno dei quali attraversa una delle due valli che è possibile

raggiungere da Courmayeur: la Val Ferret e la Val Veny. Courmayeur deriva dal latino Curia maior, ovvero sede della parrocchia. Altre fonti, meno affidabili, indicano il toponimo Cursus Maior, riferito al letto principale della Dora Baltea. La popolarità di Courmayeur fu legata inizialmente al turismo termale nel XVII secolo, grazie alle quattro fonti di acqua solforosa. Durante il XIX secolo, i reali vi soggiornavano regolarmente. A partire dal XX secolo, in seguito alla costruzione di impianti sciistici, è diventato una delle più importanti stazioni sciistiche dell’arco alpino. È uno dei più importanti centri turistici valdostani e alpini in generale, soprattutto per gli sport invernali, insieme a Cervinia. Nel centro del paese ha sede uno dei punti vendita dell’Institut Valdôtain de l’Artisanat de Tradition.

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lud, è ritenuta una delle frane più interessanti d’Italia (8,4 milioni di metri quadrati) ed è sotto osservazione da parte di geologi di tutto il mondo, soprattutto dopo la recente accelerazione del suo movimento. È l’ultimo comune che si incontra

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ila, durante la stagione invernale, si trasforma in un prestigioso comprensorio dedicato allo sci e allo snowboard. 70 km di piste e 26 tracciati tutti da percorrere con gli sci ai piedi o con lo snowboard. 12 gli impianti di risalita in grado di trasportare un totale di 19.700 persone all’ora per offrire il massimo del servizio ed il massimo del divertimento. Una conca naturale che si affaccia

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sulla valle centrale facilmente raggiungibile da Aosta tramite la veloce e comoda cabinovia che in pochi minuti vi proietterà in un mondo fatto di neve e sport. Ad accogliervi le piste perfettamente battute di Pila, l’Area freestyle (Area EFFE) per i più giovani e per gli snowboarder nonché una miriade di offerte per lo svago di tutta la famiglia partendo dal

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rinnovato centro per il pattinaggio fino al Fun park dedicato ai più piccoli. Pila in inverno è dunque, sci snowboard, sole e relax. Un relax che continua anche a fine giornata negli hotel dell’Associazione degli albergatori di Pila, alberghi in grado di soddisfare ogni vostra esigenza. A vostra disposizione: ristoranti con menu nazionali, internazionali e le immancabili ricette della cucina tipica valdostana. Centri Spa di alto livello e perché no, la possibilità di distendersi dopo una lunga giornata sugli sci facendo una bella nuotata in piscina.

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Vacanze più Valle d’Aosta

Villeneuve l comune di Villeneuve si trova lunIaltitudine, go la Dora Baltea, a 640 metri di tra Saint-Pierre e Arvier, all’imbocco della Valsavarenche e della Val di Rhêmes. Villeneuve è privilegiata per la sua posizione geografica posta sull’asse viario centrale, ideale sia per recarsi in ogni vallata del Parco Nazionale del Gran Paradiso che per raggiungere le altre località della Valle d‘Aosta. A 665 metri di altitudine, il paese è sormontato dai ruderi del castello di Châtel-Argent, di grande importanza strategico-militare, risalente al XIII secolo, la cui denominazione deriva dal fatto che vi si coniavano monete. Dell’antica costruzione rimangono oggi solo la torre a pianta circolare coronata da merlatura e i ruderi della cappella, che presenta una navata unica a pianta rettangolare terminante in un’abside semicircolare. Ai piedi del castello si trova l’antica chiesa di Santa Maria, uno dei monumenti religiosi più interessanti di tutta la Valle d’Aosta; durante gli scavi archeologici sono stati ritrovati resti risalenti al V secolo. La cripta

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E UV della Belle Epoque. Costruita nel 1921, è la struttura più “artistica” del suo genere: austera e solida all’esterno, preziosa per le decorazioni ed i motivi architettonici all’interno.

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della tradizione valdostana e della montagna. Non bisogna dimenticare di prenotare la visita alla centrale idroelettrica di Champagne, vero e proprio monumento industriale

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dell’XI secolo è costituita da tre navatelle, mentre il campanile romanico è una torre quadrata ornata da monofore, bifore e trifore. All’interno della chiesa, si può ammirare il meraviglioso ciclo pittorico del XVI secolo che decora gli intradossi delle volte. Durante la stagione invernale, con limitati spostamenti Villeneuve, offre varie possibilità per praticare lo sci di fondo, di discesa, lo sci alpinismo, l‘heliski e le escursioni con le racchette da neve. Ma l‘inverno è anche una stagione ideale per immergersi nella grande tranquillità dei vicini villaggi e per assaporare i piatti della tradizionale cucina montanara, proposti in ristoranti ed alberghi. Non mancano poi, in occasione di feste e manifestazioni, le esibizioni della corale ChâtelArgent, che presenta il repertorio

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Champorcher a Valle di Champorcher è perL corsa interamente dal torrente Ayasse, che sorge dal lago alpino del

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Miserin situato a 2.580 m di quota, e si getta dopo 23 Km nella Dora Baltea nei pressi del comune di Hône. Il torrente Ayasse è anche una riserva di pesca alla trota e crea, in alcuni tratti, profonde gole che, scavando la roccia, formano cascate spettacolari. Alcuni territori della Valle di Champorcher fanno parte del Parco Naturale del Mont Avic che si estende per 5.747 ettari. Nel parco sorge la più estesa foresta di pini uncinati della Valle d’Aosta. Dal comune di Champorcher si snodano sentieri escursionistici verso i laghi, i colli, e le foreste del parco, dove vivono numerosi esemplari di flora e fauna alpina, anche delle specie più rare. Da Champorcher parte anche l’Alta via della Valle d’Aosta n. 2 che arriva fino a Courmayeur. E’ denominata anche alta via naturalistica, perché nel primo tratto del percorso attraversa il Parco Regiona-

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gestito dalla società Monterosa Ski, dove è possibile praticare lo sci alpino, lo snowboard, il scialpinismo, il telemark, ed effettuare escursioni con le racchette da neve. Tra le località Château e Chardonney, nella pineta che costeggia il torrente Ayasse, gli appassionati dello sci di fondo trovano una pista omologata che si estende per 5 Km.

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alla metà del 1900 e a Chardonney, frazione di Champorcher, è tuttora possibile assistere alla lavorazione del tessuto seguendo le antiche tradizioni. A Chardonney è situato anche l’Ecomuseo della canapa nel quale si trovano un vecchio telaio manuale in legno e un orditoio. Dal borgo di Chardonney partono gli impianti di risalita per il comprensorio sciistico di Champorcher,

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le del Mont Avic e il Parco Nazionale del Gran Paradiso. Nel borgo di Champorcher (1.427 m s.l.m.), denominato Château, sorgono gli antichi resti del castello medievale dei Signori di Bard, di cui oggi rimane molto ben conservata l’antica torre merlata. Nei pressi della torre si trova la chiesa di San Nicola, risalente al XV secolo, il cui campanile monta una campana del 1548. All’interno della chiesa di San Nicola si trovano preziosi altari lignei in stile barocco, riccamente decorati, e un museo di arte sacra. A Champorcher la filatura e la tessitura della tela di canapa sono state importanti attività artigianali fino

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LA SALLE a Salle domina la conca delL la Valdigne, all’ingresso della Valle del Monte Bianco. La storia

di questa località montana, a circa 1000 metri d’altitudine, appartiene interamente alla storia della valle, abitata in origine da Celti e Salassi, poi divenuta proprietà del Conte di Savoia in epoca feudale. Un modo per conoscerla è visitare il Museo etnografico L’Homme et la Pente, nella frazione di Cheverel. Ma le sue tradizioni sono ben rappresentate anche dal gruppo folkloristico “Les Sallereins”, che anima la festa della Badoche (13 agosto) e si esibisce anche nel resto d’Italia. Secondo una suggestiva ipotesi segnalata anche da storici francesi, Innocenzo V, che fu papa della Chiesa cattolica nel 1276 e venne successivamente beatificato da Leone XIII nel 1898, potrebbe essere nato a La Salle, nel castello di Écours.

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valtournenche a principale risorsa di BreuilL Cervinia è il turismo; è infatti una delle località sciistiche più famose

dell’arco alpino. Gli impianti sono collegati con quelli di Zermatt, sul versante svizzero del Cervino, e con quelli di Valtournenche, formando così un unico comprensorio sciistico (con oltre 350 km di piste), chiamato Matterhorn Ski Paradise. Grazie all’altezza considerevole del comprensorio (2000-3500 metri sul lato di Cervinia, ma si sale fino a 3900 metri con gli impianti svizzeri), la stagione sciistica si prolunga dai primi di novembre ai primi di maggio. È inoltre possibile praticare lo sci estivo sulle piste del ghiacciaio del Plateau Rosa, utilizzando gli impianti svizzeri. La funivia che porta da Cime Bianche Laghi al ghiacciaio del Plateau Rosa, a quota 3480 m D’estate si può giocare a golf presso il Golf Club del Cervino, a 18 buche, uno dei campi situati ad altezza più elevata nel mondo (con i suoi 2050 m), e fondato nel 1955. Durante i

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mesi invernali lungo il tracciato del campo di golf si snoda una pista per la pratica dello sci di fondo. Breuil-Cervinia è collegata, tempo permettendo, con Zermatt (nel periodo di apertura degli impianti italiani), tramite il ghiacciaio del Plateau Rosa sul quale si pratica anche lo sci estivo, e Valtournenche, tramite il Colle superiore delle Cime Bianche.

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Saint-Vincent a località possiede resti romani L come il ponte sul torrente Cillian e la grande chiesa romanica del

XII secolo. Di epoca preromanica la cripta di Saint-Vincent. Dalle parti del Casinò de la Vallée si può ancora ammirare l’imponente edificio in stile Belle époque del Grand Hotel Billia, negli anni cinquanta e sessanta centro di attrazione turistica di Saint-Vincent grazie anche alla rinomanza delle terme, un tempo sede del Casinò, e tutt’oggi hotel di lusso. Dal 1946 è entrata in funzione la casa da gioco, attrazione che ha reso famosa Saint-Vincent. Annessa alla casa da gioco è presente il Palais di Saint-Vincent, un palazzetto in cui si tengono proiezioni cinematografiche e concerti. Il palazzetto è costituito da una grossa struttura geodetica. È la struttura indoor più grande della Valle d’Aosta, la seconda come struttura per concerti dopo l’Arena della Croix-Noire: offre 1.600 posti a sedere e 2.000 posti in piedi.

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Chatillon l Comune di Châtillon (549 m itrale, s.l.m.) è situato nella Valle Cenin corrispondenza dello sboc-

co della Valtournenche sul torrente Marmore. Abitato fin dall’Età del Bronzo, fu un centro importante nel periodo romano, grazie alla sua posizione sulla strada consolare, come è attestato dal ritrovamento di iscrizioni funerarie e di monete. Ancora oggi si possono ammirare i resti di un ponte romano gettato sul torrente Marmore che poggiava sulle rocce con un unico arco della luce di 15 metri. Costruito in blocchi di tufo e pietra originariamente doveva essere largo circa 6 metri, ma attualmente se ne vedono solo le spalle ed un’ardita unica fila di conci. Nel Medioevo Châtillon divenne un borgo di primaria importanza, secondo solo ad Aosta. Il Comune fu il centro della Signoria omonima, facente capo alla potente famiglia degli Challant. In ogni tempo comunque fu centro di passaggi e di commercio, sede di fiere e mercati. Nel ‘700 divenne centro industriale legato

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antico esempio in Valle d’Aosta di castello monoblocco. Esso segna un momento di passaggio nell’architettura militare feudale, poiché si pone tra il contemporaneo castello di Fénis, evoluzione del castello di tipo primitivo, ed il rigido volume di Verrès. Recentemente oggetto di accurati restauri, il castello è oggi sede di esposizioni di prestigio. Il secondo è un castello a pianta rettangolare di aspetto residenziale, circondato da un vasto parco con giardino alla francese, attualmente è abitato dalla famiglia Passerin d’Entrèves (non è quindi visitabile).

Il terzo, il castello del Baron Gamba, sorge su un promontorio ad ovest del capoluogo ed è di origine più recente, poiché fu realizzato su progetto dell’Ing. Carlo Saroldi nel 1911. Nella località di Saint-Clair, vi sono poi i ruderi del duecentesco castello des Rives, più volte raggiunto dalle piene della Dora. Altre tracce delle antiche fortificazioni della località sono rappresentate dalla casaforte Desgranges, a monte dell’abitato, da due torri trecentesche quadrangolari in frazione Conoz, dalla torre di Néran, probabilmente trecentesca, dalla torre Decré di Emarèse, rifatta nel Cinquecento. Numerose anche le case di origine tardo-medievale o rinascimentale, come la casa della Marca a Glereyaz e la seicentesca casa dei nobili Brunod. In quasi tutte le frazioni del Comune vi sono comunque edifici vari e cappelle degni di nota. Particolarmente interessanti sono poi la Chiesa Parrocchiale, dedicata a San Pietro , risalente all’inizio del XX secolo, con il suo Museo di Arte Sacra, e la graziosa Cappella della Madonna delle Grazie con il suo bel campanile sulla cui cuspide si trova la statua della Vergine.

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dapprima all’industria metallurgica e successivamente a quella tessile, alimentare ed estrattiva (sfruttamento di cave di marmo). Anche attualmente è un centro a preminente vocazione artigianale ed industriale, ma non per questo meno ricco di attrattive di carattere storico, artistico e paesaggistico. Sono assai rari i Comuni che, come Châtillon, possono vantare all’interno del proprio comprensorio comunale, la presenza di tre castelli. Il primo, datato tra il 1341 e il 1345, è quello di Ussel che sorge isolato e strapiombante sulla Dora. E’ il più

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Vacanze più Alto Adige

val pusteria a Val Pusteria (Pustertal in teL desco, val de Puster in ladino) è una valle delle Alpi Orientali che si

estende dalla Chiusa di Rio Pusteria fino a Lienz nel Tirolo Orientale. La valle deve la sua fama alle Tre Cime di Lavaredo, ma anche ai tanti tesori paesaggistici che racchiude. I confini politici della val Pusteria non coincidono però con quelli geografici, il confine di Stato, infatti, dopo la fine della Prima guerra mondiale del 1918, non è posto sulla linea di displuvio o spartiacque (sella di Dobbiaco) ma, per ragioni strettamente militari fu fissato 6 chilometri più a est, ad una quota inferiore, precisamente in località Prato alla Drava. La val Pusteria è quindi politicamente suddivisa tra due stati: l’Italia e l’Austria. A est di Sillian la val Pusteria lascia la linea Periadriatica (che passa nella Gailtal) e si orienta verso nord-est avvicinandosi alla città austriaca di Lienz. Le città pusteresi sono collocate ad un’altitudine compresa tra 750

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Vacanze più

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e 1.180 metri sul livello del mare. Nella parte occidentale i centri abitati maggiori sono Dobbiaco, Monguelfo-Tesido, Valdaora, Brunico e Chienes; nella parte orientale San Candido, Sillian, Mittewald, Heinfels, Außervillgraten e Innervillgraten.

BRUNICO

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Brunico, è considerato il centro della Val Pusteria, sia da un punto di vista geografico che culturale, infatti la città della Rienza è considerata il punto d’incontro numero uno nella valle. Il territorio del comune di Brunico si estende fino alla cima

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di Plan de Corones a 2.277 m e comprende, oltre alla città di Brunico, i paesi di S. Giorgio, S. Caterina, Stegona, Lunes, Ameto, Teodone e Riscone. In estate, ma soprattutto in inverno Plan de Corones attira visitatori da ogni dove. Durante la stagione invernale le invitanti e numerose piste da sci di Plan de Corones vi attendono per trascorrere piacevoli giornate sulla neve, mentre in estate troverete un’ampia gamma di sentieri escursionistici, un freeride trail per ciclisti ed un panorama mozzafiato. Il Museo Etnografico di Teodone, il Messner Mountain Museum Ripa presso il Castello di Brunico

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Vacanze più per le sue diverse mete escursionistiche come la Malga Fane e l’idilliaca Valle d’Altafosse. Da non perdere anche la Festa delle Malghe e la Festa in Piazza che si svolge ogni mercoledì, durante i mesi estivi, nei vicoli di Rio Pusteria. Ulteriori attività che rendono una vacanza a Rio di Pusteria un’avventura indimenticabile sono il mini golf e la piscina all’aperto. Da non perdere sono anche i prodotti della cucina locale, squisiti!

Maranza

ed il museo civico sono le attrazioni principali del comune, ma vi aspettano anche serate di cinema, concerti e teatro.

In inverno il comune è conosciuto soprattutto grazie alle aree sciistiche Gitschberg e Jochtal, per le piste da sci e le piste da slitta, nei mesi estivi invece Rio di Pusteria è conosciuto

RIO DI PUSTERIA

,Il comune di Rio Pusteria si sviluppa su una superficie che varia dai 695 ai 3.132 m e conta all’incirca 2.960 abitanti. Il comune è situato all’imbocco della Val Pusteria e comprende non solo il paese di Rio di Pusteria, ma anche le località di Maranza, Valles e Spinga. La Chiusa di Rio è il simbolo del comune, originariamente era una dogana importante, situata ad ovest del paese, nei mesi estivi può essere visitata con una guida e molto spesso al suo interno si svolgono rappresentazioni teatrali.

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Si trova su un altipiano soleggiato sopra la Valle Isarco ad un’altitudine di 1.414 m e conta all’incirca 450 abitanti. Particolarmente interessante è la chiesa parrocchiale di San Giacomo e delle tre Sante Vergini, una costruzione tardo-barocca con campanile gotico. In tutto l’arco dell’anno Maranza esercita un fascino particolare, grazie non solo alla bella montagna di casa, il monte Gitschberg, che in estate rappresenta una bella area escursionistica, ma anche alle molteplici possibilità che offre durante l’inverno. Le possibili attività da fare in questa località sono molteplici, a vostra disposizione anche un campo da minigolf ed il padiglione di tennis di Maranza. Consigliamo anche una passeg-

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Vacanze più

giata nella Valle d’Altafossa, una vallata alpina idilliaca con percorso Kneipp e diversi stabilimenti di sosta, come per esempio le malghe Großberghütte e Wieserhütte con ampio parco giochi per bambini. Da qui si raggiungono anche i laghi di Campolago.

Perca si trova a lato del parco naturale delle Vedrette di Ries-Aurina e da qui è possibile intraprendere bellissime escursioni, per esempio sul Montone oppure sul Monte Nalle. Inoltre Perca si trova lungo la ciclabile della Val Pusteria ed è un buon punto di partenza per gite in bici con tutta la famiglia. D’inverno la meta più frequentata è l’area sci-

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Con un numero di abitanti di circa 1.450, il comune di Perca si estende dalla valle a 892 m.s.l.m fino in quota a 3.105 m. In effetti, il comune è largo pochi km, mentre la sua estensione da sud a nord è considerevole, dato che tra i prati della Rienza e le vette delle Vedrette di Ries-Aurina misura un dislivello di circa 2.000 m. Il comune non è composto solamente dal paese di Perca, ma anche dalle frazioni di Sopranessano, Nessano, Rio Liccio, Plata e dai borghi della bellissima Val di Vile: Montevila, Vila di Sopra e Vila di Sotto.

Il paesino di vacanze Gais è situato alle porte della Valle Aurina e Tures, nel cuore della regione di vacanze Plan de Corones. Grazie alla sua natura particolarmente bella e al suo affascinante mondo alpino, la località di Gais è apprezzata in egual modo da escursionisti e amanti della montagna. Il meraviglioso paesaggio offre molteplici opportunità per immergersi in questo mondo fatto di prati in fiore e massicci rocciosi. Incamminatevi lungo uno dei suggestivi sentieri in piano, costeggiati da piccoli ruscelli, oppure cimentatevi nella conquista delle vette dolomitiche. Il panorama mozzafiato che vi aspetta in cima alla montagna – tempo per-

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istica di Plan de Corones. La zona di Perca, grazie alla sua posizione soleggiata, è conosciuta all’uomo fin dall’antichità come testimonia il ritrovamento di una pietra miliare nei pressi della chiesa della località.

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Falzes vi consigliamo il Monte Sommo, la Cima Bärental oppure la Cima del Pozzo. “Le pietre raccontano“ invece è un percorso tematico molto piacevole che si snoda nei dintorni di queste località. Dopo una gita vi consigliamo un tuffo nel laghetto d’Issengo, un’esperienza rinfrescante e rigenerante, chi avesse ancora energia, può scatenarsi tra le cime degli alberi nel vicino par-

co avventura percorso ad alta fune Kronaction, che offre percorsi di vari gradi di difficoltà. Il giardino delle erbe e la distilleria di olio pino mugo Bergila completano l’offerta per il vostro soggiorno. Da notare anche Castel Schöneck, il luogo di nascita di Oswald von Wolkenstein. Oggi, nei pressi del castello, si trova un ristorante che farà gioire ogni buongustaio.

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Ha circa 1.450 abitanti e si trova lungo la Strada del Sole della Val Pusteria, che si snoda sopra l’asse principale della valle, ai piedi del Monte di Mezzo. Issengo, Grimaldo, Molini e Plata fanno parte del comune, nonché il paese principale, Falzes. Riparato dal vento ed in posizione soleggiata, il comune si estende a poca distanza dal famoso Plan de Corones. Per quanto riguarda le escursioni nel comune,

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mettendo – vi regalerà senz’altro emozioni uniche e indimenticabili. Godetevi il paesaggio di Gais e tutto lo splendore offerto da questa meravigliosa località sudtirolese. A 6 km da Gais vi è la montagna sciistica per eccellenza dell’Alto Adige, il Plan de Corones vicino a Brunico. All’interno della valle troverete i comprensori sciistici del Monte Spicco / Chiusetta.

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Per diversificare le vostre vacanze potete passare una giornata nel parco nordic walking, visitare la piscina all’aperto, giocare a tennis, fare una partita di golf oppure visitare il maneggio di Valdaora.

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Consigliamo una visita anche alle fonti di Bad Bergfall scoperte nell’età Romana. D’inverno, Plan de Corones porta molti visitatori a Valdaora, dato che nel comune si trova una stazione a valle che vi collegherà al noto comprensorio sciistico. Questo comune è una vera e propria roccaforte dello slittino ed è stato teatro dei mondiali di questo sport. Inoltre qui vi aspettano 10 km di piste da fondo, ideali per andare alla scoperta della conca di Valdaora.

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offre un ventaglio di possibilità per quanto riguarda le escursioni, come il Piz da Perez oppure la Punta Tre Dita. Anche la carovana del Giro d’Italia è passata più volte per il Passo Furcia.

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Il comune di Valdaora comprende le località di Valdaora di Sopra, Valdaora di Mezzo, Valdaora di Sotto e Sorafurcia, conta all’incirca 2.500 abitanti e si estende tra i 981 ed i 2.567 m.s.l.m. Valdaora si trova tra Brunico e Monguelfo ed è collegato sia alla linea ferroviaria sia alla ciclabile della Val Pusteria. Grazie alla sua vicinanza al parco naturale Fanes-SennesBraies ed alle Dolomiti, Valdaora

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Vacanze più Alto Adige

val badia L

a Val Badia è una delle valli dolomitiche in cui viene parlata la lingua ladina. Il nome della valle, che spesso viene definita come “cuore delle Dolomiti”, deriva dal rio Gadera. La valle è composta da 15 piccole località raggruppate in cinque diversi comuni: Corvara, Badia, La Valle, San Martino in Badia e Marebbe. Si crede che la Val Badia sia stata abitata da una popolazione preistorica già in età preromana. Per la sua isolazione geografica della valle è stata preservata la lingua e la cultura ladina. Incastonata da montagne maestose come il Lagazuoi, il Piz Boè e la Forcella, la Val Badia è diventata una meta turistica molto amata. Non a caso San Martino (S. Martin de Tor) viene definito come culla della cultura ladina. Infatti qui si trova anche il Museo Ladino “Ladin Ciastel de Tor”. Questo museo mette in luce diverse circostanze della storia della vita attuale dei ladini e fornisce preziose informazioni sulla lingua, la cultura, l’archeologia e la geologia della valle. Anche l’istituto di cultu-

ra ladina “Micurà de Rü” è situato a San Martino e mira a promuovere la lingua e la cultura ladina. La parte a monte della valle, l’Alta Badia, si trova nelle Dolomiti ed è un importante comprensorio turistico estivo e degli sport invernali, facente parte del comprensorio Dolomiti Superski.

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Vacanze più

CORVARA -

Il punto di forza dell’offerta turistica di Corvara è l’elevata qualità dell’offerta alberghiera, gastronomica e dei servizi. Ristoranti di lusso, pasticcerie, vita notturna, negozi alla moda e centri noleggio offrono un servizio di prima classe. Corvara offre una vasta scelta di alloggi: dagli hotel a 5 e 4 stelle fino ai confortevoli alberghi e agriturismi

e B&B a gestione famigliare o agli appartamentia. Da diversi anni Corvara è anche meta amata da un vasto turismo internazionale, senza pregiudicare la tranquillità e l’intimità del piccolo paese di montagna. In inverno Corvara è attrezzata con una rete di moderni impianti di risalita. Le tante piste da sci rosse e blu intorno a Corvara sono la gioia degli sciatori più tranquilli e delle

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famiglie con bambini. Gli sciatori più esperti possono, invece, lanciarsi su piste più impegnative come la Vallon – Boè (4,5 km) e la Col Alt, e accedere direttamente a due degli itinerari sciistici più belli dell’arco alpino, la Sella Ronda ed il “Giro sciistico della Grande Guerra”. Un appuntamento suggestivo e affascinante di Corvara sono i caratteristici Mercatini di Natale, ricchi di idee regalo, prodotti tipici, appuntamenti musicali, il luogo ideale per respirare l’aria delle Feste con i propri cari.

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Badia Badia si trova nell’area dell’Alta Badia e comprende le località di San Leonardo e Pedraces. Gli aspetti più caratteristici del paese sono, sia la sua posizione tranquilla nel cuore del suggestivo paesaggio naturale delle Dolomiti, al margine dei due parchi naturali Fanes-Senes-Braies e Puez-Odle, sia il suo particolare aspetto rurale, infatti ancora oggi, numerosi masi (case agricole) hanno conservato la tipica architettura

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La Villa è una frazione del comune di Badia e si trova in un posizione centrale della vallata. E’ nota per la famosa pista da sci “Gran Risa”, sulla quale si disputano gare della coppa del mondo di sci alpino. Ogni anno a dicembre, La Villa ospita i migliori atleti dello sci internazionale. La località di La Villa è un punto di partenza ideale non solo per le escursioni nelle Dolomiti, ma anche per gite in Val Gardena e Val di Fassa, oppure in Val Pusteria o a Cortina. Per completare l’offerta delle numerose attività praticabili

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ladina. Il paese è fortemente legato alle proprie tradizioni ed alla propria cultura, aspetto testimoniato anche dalle numerose manifestazioni come la Noza da Paur oppure la Cavalcata di San Leonardo.

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in questa zona, c’è un volo in deltaplano che vi permetterà di avere una visuale diversa sulla Val Badia. A Gran Ega e Gnates si trovano due percorsi ginnici, lungo i quali tutti gli sportivi possono allenarsi. Il nostro consiglio: visitate l’antico castello Ciastel Colz che, come la chiesa di La Villa, si trova nella parte storica del paese.

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San Vigilio di Marebbe è il capoluogo del comune di Marebbe ed ha circa 1.280 abitanti. Si trova in posizione tranquilla al di fuori delle zone trafficate, a circa 1.285 m s.l.m. In questo paese montano, l’artigianato e l’agricoltura rivestono ancora oggi un ruolo fondamentale. Le case di San Vigilio di Marebbe sono di dimensioni contenute, realizzate in legno e dall’architettura semplice. Anche la lingua ladina che è parlata dalla maggioranza degli abitanti è parte integrante della cultura. Nel centro del paese troverete una statua raffigurante Caterina Lanz che nacque proprio in questa località. Quest’eroina difese la sua patria scacciando le truppe di Napoleone armata solamente di un forcone. Senz’ombra di dubbio però, il cen-

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tro del paese è costituito dalla chiesa parrocchiale in stile barocco. Ad “Al Plan de Mareo”, nome ladino di San Vigilio di Marebbe, anche la natura ha un ruolo importante dato che la località è abbracciata dal parco naturale Fanes-SennesBraies ed ospita il suo centro visite. San Vigilio è anche un paradiso per mountain biker, offrendo 250 km di percorsi, ed essendo un punto intermedio del Transalp Challenge. Inoltre il parco naturale è ideale per escursioni di vario genere. D’inverno il parco è un punto d’incontro per coloro che amano le attività invernali a cielo aperto, dato che offre varie piste da fondo. Inoltre potete partecipare alle escursioni invernali o ciaspolate guidate con l’alpinista Simon Kehrer, oppure scalare il Col Becchei o la Cima Dieci. Da non perdere è anche una slittata presso la Malga Fanes. E dopo un’escursione nella neve? Immergetevi nella piscina coperta del “Centro sportivo Mareo”.

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Vacanze più Alto Adige

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’incontro tra due forze della natura: il sole ed il vento Se è il giorno giusto la Val Venosta ti accoglie con impeto funesto. Il famigerato “Vinschger Wind” - il vento della Val Venosta soffia con forza per la valle assicurando una piacevole brezza anche durante i caldi giorni estivi. Si può far risalire a lui un curioso fenomeno: il vento soffia costantemente dalla stessa direzione e tutti gli alberi della Val Venosta risultano pendere lateralmente. L’occhio passa dai meleti e dai vigneti in bassa valle, alle pendici dei monti circostanti. Questi si elevano fino a 3000 metri circa. Un ulteriore peculiarità del pa-

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Vacanze più

esaggio della Val Venosta cattura lo sguardo: se dai costoni ombreggiati, esposti a sud del Monte Tramontana si scorge ancora un familiare panorama alpino, questo cambia repentinamente, guardando il Monte Sole, che si trova esattamente dal lato opposto.

San Valentino alla Muta S. Valentino alla Muta è posizionato in un angolo pittoresco tra il lago di S.Valentino e il Lago di Resia al Passo di Resia, nell’Ovest dell’Alto Adige. Circondato da ghiacciai, è la zona ideale per le vacanze in tutte le stagioni. Nel centro del paese, vicino alla chiesa parrocchiale, si trova l’ospizio “S. Voltn” (San Valentino), fondato nell’anno 1140. Da vedere anche i vicoli di Dörfl-Monteplair, il quartiere antico di S. Valentino, già abitato ai tempi dell’era romana. Il vero gioiello di S. Valentino è il suo lago, grande 90 ettari, il paradiso per i pescatori della Val Venosta. Un percorso nordic walking e per passeggiate circonda lo specchio d’acqua. Chi ama salire più in alto, grazie alla cabinovia Haideralm (Malga di S. Valentino) potrà raggiungere direttamente dal paese quota 2.200 m. D’inverno, Haideralm costituisce un piccolo centro sciistico ideale per famiglie. Lo skipass è valido anche per il vicino Belprato e per Nauders in Austria, pochi km oltre passo Resia.

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S o l d a V a l Situato all’estremità nordoccidentale della provincia, confina a nord presso il Passo Resia con l’Austria, e ovest con la Svizzera (Engadina nei Grigioni) e a sud con Malles Venosta. Spesso il comune di Curon viene erroneamente chiamato “Resia” (Reschen), a causa della maggiore popolarità della omonima frazione. Nel suo territorio si trova il lago di Resia (a 1.498 m s.l.m., con una superficie di 660 ettari), un lago artificiale riempiendo il quale venne sommerso l’antico abitato che venne ricostruito più a monte (1950). Rimane a ricordo soltanto il campanile che emerge dalle acque. Il campanile del vecchio paese di Curon che emerge dalle acque è diventato uno dei simboli dell’alta Val Venosta. Ma i laghi di Resia e di S. Valentino non sono l’unica attrazione di Curon. D’estate, la regione è meta ambita per i ciclisti: qui passa, infatti, la Via

Claudia Augusta, uno dei percorsi ciclistici più famosi d’Europa, che prosegue poi in direzione Merano. Chi vuole andare più in alto, avrà due importanti centri escursionistici a disposizione: al confine con la Svizzera, dalla parte della val di Roia, e nella Vallelunga, al confine con l’Austria, ai piedi del ghiacciaio Palla Bianca. Ed anche l’inverno a Curon ha molto da offrire. Con Maseben, Belpiano e Malga S. Valentino, ci sono ben tre comprensori sciistici, inoltre, il lago di Resia ghiacciato permette lo snow kiting e lo surf su ghiaccio. Oppure un rilassante giro in slitta trainata dai cavalli, per scoprire la bellezza dell’Alta Val Venosta innevata. Città dal glorioso passato, forte di antiche tradizioni, è definita - per antonomasia - a “Superba”. E come tale la considerava il poeta Petrarca che, riferendosi ad essa, la definì “una città regale, addossata a una collina alpestre, superba per uomi-

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ni e per mura, il cui solo aspetto la indica signora del mare”.

Solda all’Ortles Per lungo tempo la località di Solda, in Alto Adige, rimase sconosciuta al grande pubblico: gli abitanti erano minatori o si dedicavano all’allevamento nel bestiame. Il turismo iniziò col 1804, con la prima ascensione dell’Ortles

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piste che raggiungono i 3.250 metri di quota, una funivia, 6 seggiovie e 3 skilift in grado di soddisfare ben quattordicimila sciatori ogni ora.

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da Reinhold Messner. Da sempre propone con la stessa grazia e semplicità un menù sciistico imperiale: 40 chilometri di

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(3905 m). Da allora molte cose sono cambiate, immutata è rimasta l’ubicazione ad una altitudine ideale per chi ama la montagna. Inoltre visto che secondo l’autorevole rivista “Skimagazin” la zona sciistica di Solda è la piú incontaminata d’Italia, da parte nostra c’è il massimo impegno per rendere indimenticabile questo soggiorno. I ghiacciai del gruppo dell’Ortles incutono soggezione. Solda sembra una timida principessa attorniata da giganteschi bodygards. Eppure è piena di vitalità e idee. L’Apres-ski offre anche qualche tocco esotico: gli Yaks dal Tibet o il museo di curiosità alpine allestito

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l comune di Ortisei si trova a 1.236 m s.l.m. e con 5.791 abitanti è il capoluogo della Val Gardena. Circondato da cime maestose, il paese è situato nel cuore delle Dolomiti, Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO. Ortisei possiede un’antica tradizione mercantile e una ricca storia. Da oltre due secoli la rinomata località turistica dell’Alto Adige viene considerata il centro internazionale di sculture in legno. Fino ad oggi, le opere d’arte in legno prodotte a Ortisei in Val Gardena, sono sinonimo di qualità e tradizione. Con ca. 870.000 pernottamenti all’anno, il comune di Ortisei è un rinomato centro turistico nelle Dolomiti. È una delle più famose località sciistiche delle Alpi e nel 1970 era il luogo di disputa dei campionati mondiali di sci alpino. Ortisei è una popolare meta turistica anche nella stagione estiva, grazie alle numerose possibilità per escursioni, arrampicate e attività sportive come il parapendio, mountain bike ecc. Con numerosi hotel di prima categoria, residence, garni e apparta-

menti, Ortisei offre l’alloggio ideale per ogni gusto ed esigenza. Negli hotel benessere Vi aspetta un vasto programma per una vacanza wellness all’insegna della bellezza, del relax e del benessere. Gli alberghi specializzati in mountain bike ed escursioni e gli hotel ski-in ski-out invitano a un soggiorno ricco di attività nel cuore delle Dolomiti. Ortisei è il luogo ideale per le Vostre vacanze estive e invernali in Val Gardena. Grazie agli impianti di risalita le aree sciistiche ed escursionistiche Rasciesa, Seceda e Alpe di Siusi, che fanno parte del Dolomiti Superski,

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il carosello sciistico più grande del mondo, sono comodamente raggiungibili. La vivace zona pedonale nel centro di Ortisei con i suoi numerosi negozi e bar, invita a fare shopping e trascorrere qualche piacevole ora in compagnia. La piscina pubblica con sauna nel centro del paese è il luogo ideale per trascorrere ore di divertimento con tutta la famiglia. Per gli amanti della cultura, il Museum de Gherdëina offre l’opportunità di conoscere la storia, la natura e la cultura della Val Gardena.


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Vacanze più Alto Adige

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l comune di Castelrotto, con le sue frazioni, si trova tra la Val d’Isarco e la Val Gardena, nella cosiddetta area dello Sciliar che si estende attorno a questo imponente massiccio delle Dolomiti. Il comune è composto dal paese principale di Castelrotto e dalle frazioni di Siusi allo Sciliar, Alpe di Siusi, San Michele, Sant’Osvaldo, San Valentino, San Vigilio, Tagusa, Tisana, Bulla, Roncadizza e Oltretorrente. Questi ultimi tre paesi si trovano sul versante meridionale della Val Gardena, facendo quindi parte del territorio ladino e spesso vengono considerati frazioni del comune di Ortisei. Il territorio comunale di Castelrotto si estende tra i 400 e i 2.958 m s.l.m.. In questa zona si trova anche l’estesa area dell’Alpe di Siusi, la più grande alpe d’ Europa, la quale costituisce la metà del territorio comunale. Anche una parte del Parco Naturale Sciliar-Catinaccio si trova nel comune di Castelrotto. Castelrotto è situato in un magnifico paesaggio tra prati, pascoli, boschi,

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Vacanze più

alte cime e ampie valli. A ragione è considerato tra le zone più belle dell’Alto Adige. La varietà delle sue bellezze naturali, il fascino della sua storia, delle tradizioni e della sua arte unite alle caratteristiche d’ ospitalità e cortesia dei suoi abitanti ne fanno un luogo di vacanze affermatosi oltre il confine da più di cento anni. Abitato già in epoca preistorica, come testimoniano diversi ritrovamenti, porta ancora tracce di fortificazioni romane. Numerosi ed interessanti i castelli medioevali, le dimore e gli antichi manieri del XVII e XVIII secolo. Soprattutto le tante chiesette, cappelle, torri, masi e crocifissi posti lungo i sentieri conferiscono una nota del tutto particolare alla zona ed invitano il turista ad approfondire le sue conoscenze sull’originale storia di queste strutture e di coloro che hanno contribuito alla loro costruzione.

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Vacanze più Alto Adige

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a città adagiata sulle sponde del torrente Passirio raccoglie in sè tutta la ricchezza di contrasti che caratterizza la regione turistica in cui si trova. Qui, dove le affascinanti Alpi incontrano il sud e la spoglia alta montagna si alterna con la folta vegetazione mediterranea, la città e l’ambiente naturale si fondono in una simbiosi perfetta. Merano sa offrire, oltre ad una vasta offerta wellness e gastronomica, anche un’ampia scelta di proposte per il tempo libero e la cultura. La lunga tradizione come città di cura ha lasciato profonde tracce a Merano. A tutt’oggi Merano e dintorni soddisfano le esigenze di benessere di ogni loro singolo ospite che lì si reca alla ricerca di relax e tranquillità. Trascorrere le vacanze a Merano e dintorni non è mai uguale: le località di questa regione turistica sono infatti tanto variegate quanto il loro clima: chiassosa mondanità sulle Passeggiate di Merano, quiete e riservatezza nei piccoli borghi delle vallate laterali.

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Vacanze più

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Come in tutte le grandi città dell’Alto Adige anche a Merano si svolge ogni anno il famoso e tradizionale mercatino di Natale. Oltre 80 espositori offrono durante questo periodo di festa non solo una grande varietà di idee regalo, ma anche una stupenda atmosfera natalizia. Le bancarella medioevali vi aspettano per esempio con delle specialità tipiche come per esempio un vino di miele, con la cosiddetta “Feuerzangbowle” o anche con buonissimi canederli di grano saraceno. E naturalmente non manca anche il tradizionale artigianato. Da candele fatte a mano, a pantofole in feltro o anche decorazione per l’albero di Natale c’è di tutto e di più. Ma non solo il mercatino di Natale è avvolto da un’atmosfera speciale, anche tutta Merano viene vestita a festa in questo periodo. Il centro storico e le numerose attrazioni splendono per le loro decorazioni e le vetrine non fanno altro che sottolineare questa atmosfera di festa...

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Vacanze più Trentino

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ià più di 200 milioni di anni fa nascevano le tre cime di Lavaredo e 40 milioni di anni fa le montagne delle Dolomiti, così chiamate dal minerale dolomite. Inserito in questo monumento naturale, la Val di Fassa offre sentieri e percorsi sportivi ed una comunità ricca di tradizioni culturali. Si sviluppa nella parte alta del corso del fiume Avisio, dal ghiacciaio della Marmolada, da cui nasce, fino a Moena, dove entra in Val di Fiemme. È l’unica valle trentina, dove tuttora si parla diffusamente la lingua ladina. Le località sciistiche della valle fanno parte del consorzio Dolomiti Superski, il più esteso al mondo. La Val di Fassa, situata nel cuore delle Alpi e coronata dalle Dolomiti, si estende per circa 20 chilometri nell’estremità nord-orientale del Trentino, ai confini con le province di Bolzano (Alto Adige) e di Belluno (Veneto). La valle, naturale proseguimento della Val di Fiemme, inizia a Moena, dove il Passo San Pellegrino la collega

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è uno dei centri turisticamente più rinomati e di maggiore richiamo per il turismo invernale in campo nazionale ed internazionale, grazie anche alla posizione strategica al centro del più grande comprensorio sciistico dell’arco alpino. Direttamente collegato al Giro del Sellaronda, Canazei fa parte del Dolomiti Superski, con 4 comprensori comodamente raggiungibili dal paese per tutti gli appassionati dello sci e dello snowboard. Sono tante le opportunità anche per i fondisti: piste per ogni esigenza, a tutte le quote, come l’anello del

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Avisio che, solcate le valli di Fiemme e Cembra, sfocia nell’Adige, nei pressi di Lavìs, poco a nord di Trento. La Val di Fassa è indimenticabile per gli splendidi panorami sulle cime più famose delle Dolomiti.

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Sella, dal massiccio della Marmolada con la vertiginosa piramide del Gran Vernel. Canazei è un crocevia di strade che collegano, attraverso i passi Sella, Pordoi e Fedaia, la Val di Fassa alle altre valli ladine. L’intera vallata è percorsa dal torrente

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con Falcade e con l’Agordino. Sale poi verso nord spalleggiata a ovest dal Catinaccio. Il Passo Costalunga porta da Vigo di Fassa verso Bolzano. Superati i caratteristici paesi di Mazzin e Campitello, la Val di Fassa si apre nella conca di Canazei dominata dal Gruppo del

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notturna di sci alpinismo. Adagiata in una stupenda conca naturale, ai piedi di alcune delle più suggestive cime dolomitiche, Canazei è rimasto sempre

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Ciampac a 2100 metri. Canazei è un importante centro alpino famoso per le sue manifestazioni sportive di carattere internazionale, come la Sellaronda Skimarathon, gara in

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saldamente legato alle sue origini e tradizioni: grande è l´attenzione riservata alla salvaguardia e alla cura degli usi e dei costumi della gente ladina che si raccoglie in gruppi di ballo, di teatro e di cultura. Canazei rappresenta un connubio ideale tra natura e sport, manifestazioni e cultura, relax e vita notturna: molti sono infatti i locali tipici, pub, aprèsski, piano bar, frequentati fino alle prime luci dell´alba. Sono molte le infrastrutture per il tempo libero a disposizione degli ospiti, come il nuovissimo centro acquatico Dolaondes, assieme all’Eghes Wellness Center, e lo Stadio del Ghiaccio ad Alba di Canazei, sede degli incontri di hockey su ghiaccio della squadra locale S.H.C. Fassa Levoni, protagonista del Campionato nazionale di serie A.

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VAL DI F ASSA - p o zz a d i f a s s a

VAL DI F ASSA - p o zz a d i f a s s a

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Il paese di Pozza è località di villeggiatura ideale per chi ama le Dolomiti: direttamente sopra il paese si alzano le spettacolari Cime Undici e Dodici. D’inverno, la pista Aloch dello Ski Stadium Val di Fassa è ben frequentata da tanti sciatori. Ogni anno, qui si celebrano campionati di importanza internazionale. La pista è illuminata anche di notte permettendo alle famiglie un’esperienza veramente particolare sulla neve, sotto un cielo illuminato dalle stelle. Chi preferisce lo sci da fondo è ben

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VAL DI F ASSA - CA M PIT E LLO d i f a s s a

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servito grazie al percorso Ciancoal, anch’esso illuminato di notte. Pozza, con le frazioni di Pera, Meida, Monzon, è anche la sede dell’istituto d’arte, ove tanti decoratori e scultori di legna hanno imparato il loro mestiere.

Campitello di Fassa “Ciampedél” in ladino è uno dei 18 comuni che formano la Ladinia. Abbastanza evidente l’origine ladina del toponimo che è un diminutivo derivante dal latino campus (campo). È una classica località di montagna sviluppatasi di recente grazie al turismo, sul preesistente e storico insediamento dedito per secoli all’attività agricola e pastorale. È sovrastato dell’imponente mole del Col Rodella che, collegato al paese da una moderna funivia, ne ha fatto una rinomata stazione sciistica decretandone la sua fortuna economica, oltre che per la vicinanza all’importante centro di Canazei. Come in altri paesi della valle, il centro storico è situato in una posizione molto più in alta rispetto all’Avisio, forse per la presenza di

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antichi canneti presso il letto del torrente. Degna di nota la chiesa parrocchiale, già menzionata in documenti risalenti al 1245, dedicata ai Santi Giacomo e Filippo. L’architettura

attuale risale al 1525. Campitello con i suoi edifici storici, i rustici “tobiè”, le strette vie e i caratteristici vicoli, svela ai suoi ospiti i segreti del suo ricco passato. Campitello è stato il primo centro

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turistico-alpinistico della Val di Fassa, con gli alberghi Mulino e Agnello d’Oro che ospitarono alpinisti e illustri personalità del mondo scientifico internazionale, affascinati dall’unicità della valle. Dal paese, la moderna e capiente funivia sale in un balzo verso la cima, sorvolando il pittoresco paesino di Pian, abbarbicato in alto. Arrivare in vetta significa lasciarsi rapire da un panorama inebriante, senza confini. Davanti, le guglie spettacolari del Sassolungo troneggiano maestose. In inverno Campitello è l’oasi del divertimento per gli amanti dello sci e dello snowboard. Piste perfettamente innevate, moderni impianti di risalita per sfiorare le solitarie cime dolomitiche e attraversare sci ai piedi le confinanti valli ladine, grazie al Giro dei 4 Passi.

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comprensorio

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a Val di Sole è una valle in provincia di Trento, nel nord Italia nella regione del Trentino. La Valle si estende dalla Valle del Vermiglio che è situata e est (in cui si trova la Val di Pejo e Ortles) fino ad arrivare alla Valle che va da Mostizzolo a Ossana. Tutto questo territorio del Trentino è la Val di Sole. Il nome non ha alcuna relazione con il sole come astro né con eventuali antichi culti solari. L’etimologia del toponimo Sol va fatta probabilmente risalire alla divinità celtica delle acque Sulis che i romani identificavano con Minerva. Ciò sarebbe corroborato dall’esistenza ancora oggi in valle, a Peio e a Rabbi, di fonti di acque termali. Queste fonti sono considerate terapeutiche per il sollievo procurato contro ogni tipo di malessere, essendo, infatti, ricche di zolfo e carbonio con effetti diuretici, ematici e linfatici Una vacanza qui è ideale per chi ama gli sport invernali e vuole trascorrere un tranquillo periodo di svago e riposo in montagna.

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Dimaro si trova alle propaggini delle Dolomiti di Brenta e all’imbocco della Val di Meledrio che porta a Folgarida e Madonna di Campiglio. Al comune di Dimaro appartengo-

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no anche le due frazioni di Folgarida e Carciato. Dimaro è caratterizzata da diversi edifici storici, tra cui la chiesa San Lorenzo che risale al Quattrocento, il Palazzo del Dazio e numerose fontane di pietra. Nella frazione Carciato invece si trova la chiesa San Giovanni Battista, risalente al 1751. Dimaro si estende a 776 m sul livello del mare su un pianoro a fianco del torrente Noce, in posizione soleggiata ed è immerso nello splendido contesto naturalistico del Parco Naturale AdamelloBrenta. La località Dimaro offre varie possibilità per quanto riguarda il tempo libero. Come l’area sciistica Folgarida-Marilleva con oltre 50 km di piste da sci. Per chi invece ama lo sci di fondo, la Val di Sole offre 70 km di piste da fondo che si snodano in uno scenario invernale da favola. Anche d’estate le possibilità di svago sono numerose, tra mountain bike, rafting sul Noce, escursioni in alta montagna e molto altro.

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della Val di Sole e della Val di Rabbi, da dove si possono raggiungere in breve tempo le piste di Folgarida con il NeveBus gratuito o con i frequenti servizi di trasporto gestiti dagli albergatori.

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Gli impianti e le strutture ricettive sono state progettate curando l’integrazione con l’ambiente naturale e minimizzando la necessità di utilizzare la macchina durante la vacanza in montagna. Il risultato è Folgarida una moderna località immersa nel verde, ideale per chi ama gli sport invernali e vuole trascorrere un tranquillo periodo di svago e riposo in montagna. Chi invece preferisce il fascino e le tradizioni dei paesi di montagna può alloggiare a Dimaro, Commezzadura, Malè o in un’altra delle accoglienti località

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Cogolo di Pejo Il paese di Cogolo di Pejo si trova ai piedi della catena montuosa dell’Ortles-Cevedale ed è l’insediamento più importante del comune di Pejo. Le principali frazioni Cogolo, Celledizzo, Cellentino e Comasine, sono ricche di piccoli segreti che la zona nasconde come ad esempio gli altari lignei di Pejo, gli affreschi della chiesa dei SS. Filippo e Giacomo a Cogolo, Palazzo Migazzi e la chiesa di Cellentino. Tra le altre frazioni che compongono il comune di Pejo sono anche Strombiano e Pejo Fonti, sede della rinnovata stazione per cure termali nonché polo turistico attrezzato con nuovissimi impianti di risalita e piste da sci che si snodano ai piedi del monte Vioz. La sede municipale del comune di Pejo si trova a Cogolo, centro culturale, economico e politico della valle di Pejo. Ed a Cogolo è stato costruito anche il centro visitatori

del Parco Nazionale dello Stelvio, parco che si estende su tutto il paradiso naturale dell’Ortles-Cevedale. Pejo è nota per le acque minerali. Lo stabilimento termale, a 1.390 metri di altitudine, nel Parco Nazionale dello Stelvio, cura malattie respiratorie, circolatorie, reumatiche, dermatologiche, offrendo inoltre trattamenti estetici. Le acque sgorgano fresche, pure e limpide da tre sorgenti: la Fonte

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Alpina, l’Antica Fonte e la Nuova Fonte. Chi ama lo sport trova a Pejo moltissimi percorsi ed itinerari: nel gruppo del Cevedale, nel Parco Nazionale dello Stelvio, presso i biotopi della Catena Rossa, ai laghi Lungo, Pian Palù, delle Marmotte, Covel e Careser. D’inverno si può praticare lo sci nelle strutture della Val di Sole. A poca distanza da Pejo si trovano poi le aree sciistiche del Tonale-Presena e di Marilleva.

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a Val Rendena (“Rendenatal” in tedesco) è una valle del TrentinoAlto Adige, in provincia di Trento, racchiusa fra l’Adamello a ovest e il Gruppo del Brenta a est. Inizia a sud presso l’abitato di Ver-

desina e si conclude a nord presso l’abitato di Carisolo dove si dirama verso ovest con il nome di Val Genova e verso est nella Val Brenta, Vallesinella, Val Agola, Val Nambrone e Val di Campiglio. La verde

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vallata, bagnata dal fiume Sarca, conta diverse vallette laterali: la più conosciuta è forse quella di Genova, paradiso naturalistico solcato dalle acque tumultuose di un torrente che sgorga dal-


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le vedretta del Mandrone. Il parco naturale Adamello-Brenta, istituito nel 1967, comprende i gruppi montuosi dell’Adamello, Brenta e della Presanella, estendendosi su una superficie di 618 km. Ricco di acque alimentate dai ghiacciai che formano suggestive cascate e laghi di montagna, il parco integra una immensa varietà faunistica e floristica. I moderni impianti di risalita di Pinzolo e Madonna di Campiglio atti-

rano ogni inverno numerosi sciatori e amanti degli sport sulla neve.

Madonna di Campiglio

Paese discreto ed elegante adagiato a 1550 metri di quota nella bellissima conca tra il gruppo delle Dolomiti di Brenta ed i ghiacciai dell’Adamello e della Presanella, oggi è certamente la numero uno tra le

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stazioni sciistiche italiane e una delle più importanti dell’intero Arco Alpino. La varietà del suo ambiente montano assicura d’inverno la possibilità di percorrere, partendo dal centro del paese e ritornandovi senza per questo togliere gli sci, innumerevoli chilometri di piste fino a 2600 metri, sempre diverse per grado di difficoltà. Oggi la Ski Area vanta 57 impianti di risalita e si sviluppa lungo 150 km di piste con una capacità di oltre 31.000 persone all’ora, 50.000 mq di snowpark, 40 km per lo sci nordico e, dal prossimo inverno 2011/2012, il collegamento con le piste di Pinzolo.

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