Amico del Fanciullo

ANNO L - N. 3 - 2018 E-mail: piaopera.fasano@email.it fasano.sacrocuore@guanelliani.it

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale tariffa associazione senza fini di lucro: D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 2 DCB - Roma

COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI

Casa per ferie “Sacro Cuore” Opera Don Guanella Torre Canne (BR)

Periodico edito dalla Prov. Italiana della Congregazione dei Servi della Carità — Opera Don Guanella — TRIMESTRALE redatto dall’Istituto S. Cuore di Fasano (BR) ANNO L - N. 3 - 2018

“Un ambiente accogliente per tutta la famiglia”

SOMMARIO Lettera del direttore Il mese di novembre... un mese per riflettere 3 Novembre mese dei defunti... o meglio... dei santi 4 Novembre: mese dedicato a tutti i santi, ai defunti e alle tradizioni

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Torre Canne Opera don Guanella

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Le Comunità educative ed i Centri diurni

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La pagina dell’ex-allievo Nostalgia

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Anniversari

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Don Antonio Fortunato

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Sede: 72015 Fasano (Brindisi) Direttore responsabile: Curri Giuseppe Autorizzazione Tribunale di Brindisi, n. 82 del 24.4.1968 Con approvazione ecclesiastica Spedizione in A. P. D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 2 DCB - Roma Aut. Filiale Poste Brindisi Stampa: EVI s.r.l.

C.da Piangevino 224/B - Monopoli Tel. 080.803215 - Fax 0806907026 E-mail: evimonopoli@gmail.com Se cambiate indirizzo, notificateci il nuovo mandandoci anche il vecchio per poterlo togliere, onde evitare duplicati. Scrivendo o inviando offerte, mettete sempre completo e chiaro il vostro indirizzo in modo da facilitare la risposta e la registrazione.

Le signore mettano tutti e due i cognomi o sempre lo stesso per evitare duplicati. Grazie.

Foto copertina: Commemorazione dei defunti

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a Casa per Ferie dell’Opera Don Guanella è situata nel centro di Torre Canne, sul litorale nel territorio del Comune di Fasano (BR), a cinquanta metri dalla sabbia dorata del limpido mare Adriatico e a cinquecento metri dalle Terme di Torre Canne.

La struttura è ben collegata con i maggiori centri turistici della zona: i trulli di Alberobello, gli scavi archeologici di Egnazia, le grotte di Castellana, lo Zoosafari di Fasano, la città bianca di Ostuni, la zona panoramica della Selva di Fasano, la zona enologica di Locorotondo.

La Casa per Ferie “Sacro Cuore” dispone di ambienti confortevoli, ascensore, stanze con TV e aria condizionata. All’esterno si trovano ampi spazi attrezzati e parcheggio. Bed & breakfast, mezza pensione o completa, cucina mediterranea e locale. Animazione e momenti di festa.

Ospita gruppi, associazioni, famiglie, coppie e singoli, religiosi e suore.

Direzione Via Matarano, 1 72015 FASANO (BR) Tel. 080.4413037 - Fax 080.4423518 Sito web: www.sacrocuorefasano.net E-mail: fasano.sacrocuore@guanelliani.it Sede Estiva Casa per Ferie “Sacro Cuore” Opera Don Guanella Via del Faro, 118 e Via Messina, 76 72010 TORRE CANNE (BR) Tel. 080.4829418 - 338.3382572 E-mail: caseferie.sacrocuore@guanelliani.it

LETTERA DEL DIRETTORE

IL MESE DI NOVEMBRE… UN MESE PER RIFLETTERE

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a pietà cristiana dedica questo mese al ricordo dei defunti. Un mese intero per ricordare e rinsaldare il legame di solidarietà che esiste tra chi è ancora pellegrino sulla terra e chi ci ha preceduti nella vita eterna.

Un mese intero in cui devono essere più numerose le azioni di suffragio per i nostri cari defunti. Ma anche per tutti i defunti indistintamente, compresi quelli che nessuno più ricorda, ma che da Dio sono amati e conosciuti per nome.

Un mese intero per meditare che cos’è il peccato, che ha portato la morte nel mondo. E per pensare che su questa terra siamo solo dei viandanti senza borsa e senza sandali, che non hanno paura della morte, perché sentono nostalgia della vera patria, più grande e più bella di questo mondo, e vivono in modo da poterla raggiungere.

Oggi come forse mai, i non credenti sono protesi verso la ricerca del piacere, e tanti credenti sono animati da una sorta di ottimismo spensierato, come se tutto alla fine dovesse finire bene, come in certi tipi di film. Allora il mese di novembre viene a richiamarci a quelle sobrie verità che i nostri ragionamenti non potranno mai cambiare.

In tal modo le verità circa la sorte dell’uomo dopo la morte, rivelataci da Cristo, spazzano via tutte le tenebre, tutte le perplessità, tutti i nostri dubbi per far luce alle sue parole: «Io sono la via, la verità, la vita».

Se in ognuno di noi v’è la tendenza all’egoismo, per cui le stesse cose più sacre vorremmo farle diventare nostra proprietà esclusiva, non è tale la mentalità della Chiesa, che si sente madre di tutti i credenti.

La Chiesa ricorda tutti i defunti, senza farne il nome, perché non c’è bisogno di dire a Dio il nome dei suoi figli, quando egli conosce per nome tutte le stelle del cielo che sono solo delle cose.

La commemorazione è vivificata dalle tre virtù teologali. La fede in una vita avvenire fa penetrare con lo sguardo oltre il tempo; apre la cortina del mistero della morte; ristora con le parole dell’apostolo ai cristiani di Corinto: «Se i morti non risorgono neanche Cristo è risorto... Ma invece Cristo è risuscitato da morte.

Come in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti saranno vivificati».

La speranza rafforza la nostra fiducia che un giorno ci congiungeremo ai nostri cari estinti.

La carità ci spinge non solo ad essere grati a Dio, ma ci unisce ai nostri cari che ci precedettero col segno della fede e dormono il sonno della pace; e ci uniamo in stretta solidarietà alla famiglia umana che oltrepassa i limiti del tempo.

Un caro ricordo al Signore per tutti gli Ex Allievi defunti, per i loro famigliari e per tutte quelle persone che attraverso la loro solidarietà hanno fatto di questa Casa Sacro Cuore un ambiente educativo dignitoso.

Don Donato Lioi

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NOVEMBRE MESE DEI DEFUNTI… O MEGLIO… DEI SANTI Vincoli profondi...

I vincoli di amicizia, di parentela e di affetto con le persone che sono vissute con noi non possono essere riposti in un dimenticatoio e neppure essere annullati allorché la morte ci sorprende e ci separa. Quanto più questi vincoli sono stati profondi in vita, tanto più il ricordo è vivo e duraturo. E con il ricordo cresce la riconoscenza per il bene ricevuto, il bisogno di pregare il Dio della vita perché possano godere sempre più intensamente e profondamente del gaudio eterno e continuare ad intercedere per noi. Quanto grande, e spesso struggente, è il desiderio di rivedere le persone con le quali abbiamo condiviso la vita e il lavoro,

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dialogare con loro come quando vivevano con noi!

Se ciò ci è precluso, se non sono visibili ai nostri occhi e non possiamo udirli con il nostro udito, la loro è una presenza vera. Possiamo affermare che è una assenza-presenza. Forse, è più presenza che assenza.

Comunque credenti o meno, nessuno mette in discussione che il mese di novembre sia il mese dei defunti.

Il gesto di andare al cimitero, portare un fiore, recitare una preghiera per i propri cari viene spontaneo a tutti in questo mese, soprattutto nei primi giorni. Sarà perché la morte con il suo carico di mistero inquieta sempre l’animo umano o perché è sempre forte il desiderio di sentirci vicini i nostri

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cari, le persone intraprendono in questo periodo dei veri e propri pellegrinaggi sulle tombe. Il cristiano compie questi gesti non solo per tradizione ma perché, come prega nella Professione di fede, crede nella Vita eterna. Crediamo innanzitutto nella Vita, perché il nostro Dio, non è un dio dei morti, ma dei vivi e come lo definisce il libro della Sapienza è un “Dio amante della vita”, che non vuole la morte nemmeno del peccatore, ma che si converta e viva. Il CREDO, ovvero la preghiera che afferma la professione di fede, parla di vita eterna, e non solo di vita. L’eternità è un concetto che non appartiene all’esperienza umana e terrena, perché tutto ciò che inizia ha pure una fine, ma appartiene all’esperienza divina, perché Dio solo è eterno. Se affermiamo allora di credere nella vita eterna significa che l’esistenza di ogni essere umano è inserita in questo progetto di vita divina e ne diventa una espressione, parziale ma pur sempre parte, sia prima di nascere, sia durante l’esistenza, sia dopo la morte. Questo dà un grande significato ai gesti che accompagnano il culto dei defunti nella fede cristiana tanto che osiamo chiamare “pellegrinaggio” la visita alle tombe se viene fatto

con questo spirito. C’è poi un altro aspetto che la liturgia sottolinea molto bene proprio in questo mese di novembre. Il mese si apre con la solennità di tutti i Santi. Non è solo la festa dei santi che non sono stati riconosciuti ufficialmente dalla Chiesa, ma è la festa che ricorda che ogni battezzato proprio perché inserito nel mistero di Cristo è chiamato alla santità, appartiene al Signore e come tale è nella vita eterna. Veneriamo i defunti perché sono santificati da Gesù. Ed è perché crediamo nella vita eterna che diciamo che la morte non è l’ultima parola sulla vita di una persona. Ecco perché penso sia giusto parlare del mese di novembre come mese dei santi e non solo dei defunti. Alle tombe dove riposano i nostri cari non ci andiamo da sconfitti con lo spirito di chi pensa che dopo c’è il nulla, ma con la consapevolezza che l’appartenere a Cristo continua in una dimensione nuova della vita. La potenza della risurrezione oltrepassa ogni limite umano e non è ostacolata dalle modalità della sepoltura. Per questo i cimiteri sono luoghi che ci testimoniano la fede in Dio e la speranza nella risurrezione.

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NOVEMBRE: MESE DEDICATO A TUTTI I SANTI, AI DEFUNTI E ALLE TRADIZIONI

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enultimo mese dell’anno secondo il calendario gregoriano, deve il suo nome al fatto che nell’antica Roma, prima della riforma di Giulio Cesare, era il nono mese dell’anno che iniziava con il mese di Marzo. L’usanza di festeggiare i santi nel giorno della loro morte perché coincide con quello della loro rinascita nel Cielo, era già presente nel II secolo in oriente. È a partire dal IV secolo però, che viene stabilito di celebrarli in un’unica giornata, fossero essi conosciuti o meno.

A Roma la tradizione cominciò nell’anno 610 d.C. quando il papa Bonifacio IV dedicò il Pantheon a Maria e a tutti i martiri, dopo che già esso era stato eretto in onore di tutte le divinità pagane.

Il 2 novembre, la tradizione cristiana commemora tutti i defunti. L’abitudine di ricordarli come portatori di vita e non solo esclusivamente di morte è presente in molti popoli.

In Sicilia i morti che portano vita, donano anche regali ai bambini. Inoltre in molte regioni italiane si confezionano dolci a base di pasta di mandorle per l’occasione.

Novembre è il mese della pienezza autunnale, piovoso (almeno un tempo), con le piante che defi6

nitivamente si spogliano del loro fogliame; con le prime brinate mattutine è foriero della stagione invernale che inizia il mese successivo. A Novembre finisce l’annata agraria, in questo mese tradizionalmente si fa il rendiconto dei raccolti e ancor oggi in molte parti si pagano i fitti agrari e si fanno le parti dei beni agricoli dove ancora esiste il rapporto di mezzadria.

Nella nostra tradizione Novembre è ricordato come il mese della rievocazione dei defunti, ricorrenza questa che risale a tradizioni precristiane che la Chiesa ha semplicemente fatto proprie “cristianizzando” antiche feste “pagane”, presenti in tutte le culture italiche ed europee. Queste celebrazioni legate al capodanno agrario e a culti ancestrali dei morti sono state ricondotte nell’ambito religioso salvaguardando solo la data e – parzialmente – il significato. Così il Capodanno Celtico è divenuto la festa di Ognissanti e il giorno successivo, 2 novembre, il giorno della Commemorazione dei defunti. Questa purtroppo è la storia, quel che è certo è che i primi giorni di novembre hanno conservato aspetti che riportano a un antico capodanno; piccole tracce si possono ancora trovare nell’usanza delle strenne che in quei giorni ci si scambia in varie parti d’Italia.

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TORRE CANNE - OPERA DON GUANELLA La casa estiva delle Comunità Educative e Casa Ferie come risorsa importante per la Pastorale e la realizzazione dei progetti a favore degli ospiti delle Comunità

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nche quest’estate, sebbene in forma ridotta rispetto agli altri anni, gli ospiti delle Comunità Educative hanno potuto usufruire degli ambienti accoglienti della Casa di Torre Canne dell’Opera Don Guanella. Dopo un anno scolastico, quello estivo, è un momento molto atteso dove, oltre al mare, si organizzano serate all’insegna della gioia e della fraternità. Non sono mancate, la Domenica sera, le panzerottate della solidarietà dove ospiti, clienti, amici hanno fatto una sola famiglia. Gli ospiti della Casa per Ferie sono contenti di essere tra noi: dopo la fase dell’informazione sul carisma guanelliano e sulla

organizzazione della Casa, scelgono Torre Canne come luogo per trascorrere le loro vacanze.

Con i ragazzi delle Comunità educative, le famiglie ospiti della casa per ferie, riescono a vivere concreti momenti di condivisione durante i momenti di animazione religiosa, ricreativa e formativa, organizzati negli spazi all’aperto della struttura.

Con il tempo, è necessario, come buoni vicini di casa, allacciare legami, incontrandosi sulla spiaggia durante le passeggiate o di ritorno dal mare, promettendosi di ritrovarsi all’anno successivo.

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amico del fanciullo

È un’esperienza socializzante, non solo per i ragazzi delle Comunità ma anche per le famiglie ed i loro figli, perché nella vita non solo è importante dare ma, importantissimo è anche ricevere il messaggio di ragazzi e giovani già provati dalle vicissitudini e sofferenze quotidiane.

La nostra Casa per Ferie, come d’altronde tutte le case per ferie, sono: — una risorsa per l’azione pastorale dove vengono individuati tre campi di azione per la presenza ospitale della Chiesa: l’evangelizzazione, la cultura di un turismo responsabile ed etico, la società intesa come “città ospitale” che realizza un “turismo di comunità”, caratterizzato dall’attenzione alle fasce deboli quali famiglie, diversamente abili, giovani e anziani... La nostra Casa, inoltre, ha all’interno un luogo di culto; — un segno di “spiritualità”: in esse tutto parla.

Parlano gli ambienti, parlano i carismi, parla la storia come luoghi della memoria, arte e fede; parlano i “servizi” che non sono “prodotti” ma “gesti” offerti. I gestori, gli operatori, il “personale” di queste strutture sono veri e propri “catechisti dell’accoglienza”; — case improntate sulla “missione” dell’ospitalità religiosa, educativa, formativa, ricreativa.

Qui l’ospite non è un “cliente” ma appunto “uno di casa”; — una risorsa importante per l’azione educativa e 8

per la realizzazione di progetti a favore dei ragazzi ospiti delle Comunità Educative. Gli ospiti della Casa Ferie vengono coinvolti nella realizzazione dei progetti attraverso l’informazione, la presenza tra loro dei ragazzi stessi, durante l’animazione, la condivisione di spazi comuni per feste, balli di gruppo e giochi…

Ma c’è ancora molta strada da fare. E i tempi che viviamo non sono tempi favorevoli: è tempo di crisi, di ridimensionamenti, di cambiamenti.

Non sempre vengono colti i significati e i ruoli che possono svolgere in tempo di crisi le case per ferie, vere “opere” della Chiesa, quindi “no profit”.

Esse nascono dalla fede e dalla sensibilità dei credenti e sono destinate alla “persona” perché si realizzi. Da sempre la Chiesa accanto ai luoghi di annuncio e di culto ha saputo esprimere la sua attenzione all’uomo nella sua fragilità (gli ospedali, gli ospizi, i patronati, i centri di ascolto e solidarietà), nella sua povertà (le mense, le case di accoglienza), nel suo bisogno di crescita e di educazione integrale (le scuole, la formazione professionale), nelle sue giuste attese di riposo, di quiete, di vacanza (le foresterie, le case per ferie) o di tempo libero come tempo pieno di senso (gli oratori).

L’ospitalità è un fatto di cuore, prima che di organizzazione e per questo la Casa per Ferie di Torre Canne, sarà sempre un luogo per “sentirsi a casa”, una casa dalle porte aperte, dove ogni viandante non è un estraneo ma avverte la “familiarità” del luogo.

La Casa per Ferie quindi non come struttura vecchia, superata dalla storia, ma come spazio di libertà, di flessibilità che si adatta alle esigenze della persona e dei gruppi di persone, che non sono “oggetto del soggiorno” ma soggetto attivo della propria vacanza e del proprio soggiorno, in un luogo dove la cura della persona è un valore non negoziabile né commerciabile.

amico del fanciullo

LE COMUNITÀ EDUCATIVE ED I CENTRI DIURNI... al nastro di partenza per il nuovo anno comunitario A) MANDATO EDUCATIVO anno scolastico 20182019: «Educatori in uscita» Papa Francesco a Barbiana, sulla tomba di don Milani, parlando agli educatori dice: la vostra è una missione di amore!!! “... Sono qui anche alcuni ragazzi e giovani, che rappresentano per noi i tanti ragazzi e giovani che oggi hanno bisogno di chi li accompagni nel cammino della loro crescita. So che voi, come tanti altri nel mondo, vivete in situazioni di marginalità, e che qualcuno vi sta accanto per non lasciarvi soli e indicarvi una strada di possibile riscatto, un futuro che si apra su orizzonti più positivi.

Vorrei da qui ringraziare tutti gli educatori, quanti si pongono al servizio della crescita delle nuove generazioni, in particolare di coloro che si trovano in situazioni di disagio. La vostra è una missione piena di ostacoli ma anche di gioie. Ma soprattutto è una missione. Una missione di amore, perché non si può insegnare senza amare e senza la consapevolezza che ciò che si dona è solo un diritto che si riconosce, quello di imparare.

E da insegnare ci sono tante cose, ma quella essenziale è la crescita di una coscienza libera, capace di confrontarsi con la realtà e di orientarsi in essa guidata dall’amore, dalla voglia di compromettersi con gli altri, di farsi carico delle loro fatiche e ferite, di rifuggire da ogni egoismo per servire il bene comune”.

La natura educa le persone

Raccolta dei funghi in Valle d’Aosta

B) IL MOMENTO FORMATIVO curato dal Direttore nelle comunità educative e C.S.E.D. Intende favorire fra i ragazzi-giovani la nascita di rapporti di amicizia e di solidarietà, la maturazione del senso di corresponsabilità nella vita comunitaria, l’assunzione di un atteggiamento costruttivo nei confronti delle figure educative, il rispetto sostanziale dei regolamenti.

Saluto al Servizio Civile uscente

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amico del fanciullo • PER GLI ADOLESCENTI E I GIOVANI: «IO SONO UNA MISSIONE»: VERSO IL SINODO DEI GIOVANI

Vendemmia 2018. Vino nuovo in otri nuovi

Vendemmia 2018. Vino nuovo in otri nuovi

Torre Canne 2018. Panzerottata guidata dagli Educatori e personale ausiliario

«I AM A MISSION»: TOWARDS THE SYNOD OF YOUNG PEOPLE «La Gmg di Panama dal 22 al 27 gennaio 2019, guarda al Sinodo sui giovani». È una delle frasi di papa Francesco contenuta nella sua Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium (n. 273). Una frase tanto sintetica quanto significativa. È importante per ciascuno di noi.

Nella Apologia di Socrate il grande Platone fa dire al protagonista la celebre frase: “Una vita senza ricerca non merita di essere vissuta”.

Nella vita dell’uomo ci sono tanti compiti da fare non solo quelli del periodo scolastico, tanti interrogativi a cui dobbiamo rispondere e non solo agli esami. Ma c’è una domanda assolutamente ineludibile alla quale non una volta soltanto ma durante tutta la vita dobbiamo dare una risposta: qual è il mio posto ed il mio compito nella storia del mondo? In parole ancora più forti: qual è la mia missione possibile? Questa è la vera ricerca da fare, e non una volta soltanto. I genitori e gli educatori hanno il dovere di aiutare i giovani a rispondere a questa domanda, a far capire loro che ciascuno ha un compito da fare tutta la vita, una missione da realizzare. Altrimenti siamo delle persone inutili esistenzialmente e negative socialmente, perché gli altri non beneficiano della nostra presenza su questa terra.

• PER L’INFANZIA E PREADOLESCENZA Sussidio: “Ragazzi missionari in tutti i sensi”

Torre Canne 2018 con i balli di gruppo

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IDENTIKIT DEL RAGAZZO MISSIONARIO LA PREGHIERA Il RM è grande amico di Gesù, conosce tutto di Lui perché legge e prega con il Vangelo.

LA CONDIVISIONE Il RM pone attenzione e cura all’umanità, non si chiude in se stesso, ha lo sguardo puntato sul mondo: si interessa a

amico del fanciullo chi è nel bisogno, evita ciò che è superfluo e condivide parte dei suoi risparmi per finanziare progetti che danno, ad altri bambini, la possibilità di una vita più dignitosa.

ANNUNCIO E SERVIZIO Il RM si sente parte della Chiesa Universale che va oltre le mura della propria parrocchia e abbraccia tutte le strade del mondo. Annuncia Gesù con il suo esempio in tutti gli ambienti che frequenta.

IL DIALOGO il RM è amico di tutti, non ha pregiudizi nei confronti di nessuno, ama il mondo e desidera conoscere nuove culture e tradizioni; non accetta nessun tipo di divisione e vede nelle diversità uno strumento di ricchezza.

Aosta, Bard Il Borgo medievale

C) FORMAZIONE DELLA COMUNITÀ EDUCATIVA • FORMAZIONE EDUCATORI E DISCUSSIONE CLINICA DEI CASI La formazione continua degli operatori delle relazioni d’aiuto è imprescindibile poiché garantisce l’aggiornamento circa le novità relative alle tematiche educative, psicologiche, sociali ma anche mediche e giuridiche. La formazione in quanto tale quest’anno sarà rivolta a tutti gli educatori e si svolgerà con cadenza circa mensile.

Inoltre quest’anno è previsto un Corso di Formazione per educatori di Comunità Educativa, per formare gli operatori impegnati nelle sedi di Fasano, Torre Canne e Polignano e altre case guanelliane del territorio.

Monastero di clausura a Villar De Quart (AO)

Le date sono le seguenti: — 19 ottobre 2018 La cura dell’Altro (Bruno Marchi) — 16 novembre 2018 Il lavoro di comunità, con particolare riferimento alle comunità educative per minori (Bruno Marchi) — 14 dicembre 2018 La mente adolescente (Bruno Marchi) — 17 gennaio 2019 Psicopatologia dell’adolescenza (Veneranda Sabatelli) — 21 febbraio 2019 Trattamento psicofarmacologico dell’adolescente (Veneranda Sabatelli)

Torino, quartiere ecosostenibile

Valle d’Aosta, Osservatorio Astronomico Saint Barthélemy

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amico del fanciullo • FORMAZIONE dei Volontari del Servizio Civile Nazionale Oltre alla formazione generale che si svolge prima di iniziare il servizio civile nelle comunità, i volontari vengono accompagnati e guidati durante l’intero anno di servizio nella formazione specifica curata dal direttore, dalla pedagogista, dallo psicologo, dall’assistente sociale e dagli Olp.

— 22 marzo 2019 Trattamento psicoterapeutico dell’adolescente (Bruno Marchi) — 12 aprile 2019 La Responsabilità giuridica dell’educatore (Ignazio Corelli) — 17 maggio 2019 ruolo e funzioni del Tribunale per i Minorenni (Ignazio Corelli)

• FORMAZIONE dei Volontari La nostra comunità educativa offre la disponibilità di ospitare giovani volontari interessati a svolgere periodi di formazione sul campo.

La carta dei servizi è lo strumento che offre ai volontari un percorso formativo, dove gli stessi entrano nel carisma, nel clima di famiglia e nello stile guanelliano che caratterizzano le comunità educative guanelliane.

• FORMAZIONE PERSONALE AUSILIARIO Considerata l’importanza del coinvolgimento del personale ausiliario nelle dinamiche educative della struttura, si ritiene indispensabile la loro partecipazione alle riunioni generali che si terranno all’inizio dell’anno comunitario e ad incontri periodici di aggiornamento.

Nuovo Consiglio Generale e Provinciale dell’Opera Don Guanella Il nuovo Consiglio Generale che guiderà la Congregazione per i prossimi sei anni è il seguente: Brugnoni Sac. Umberto, Superiore Generale Rutigliano Sac. Nico, Vicario Generale, 1° Consigliere Antony Samy Sac. Soosai Rathinam, 2° Consigliere Lain Fr. Franco, 3° Consigliere De Bonis Sac. Gustavo, 4° Consigliere Nava Sac. Mario, Economo Generale Si è inoltre rinnovato anche il nuovo Consiglio Provinciale.

Allegra Sac. Alessandro, Superiore Provinciale Lorenzetti Sac. Fabio, Vicario, 1° Consigliere Gigliola Sac. Tommaso, 2° Consigliere Apreda Sac. Salvatore, 3° Consigliere, Segretario Bogoni Sac. Wladimiro, 4° Consigliere Venerito Sac. Giuseppe, Economo Provinciale 12

Consiglio generale Opera don Guanella

Consiglio Provinciale Provincia Romana San Giuseppe

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LA PAGINA DELL’EX ALLIEVO

NOSTALGIA

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a comunicazione fa parte della nostra natura a livello singolo e a livello comunitario. La vicinanza è stata sempre il mezzo più idoneo per potersi scambiare idee, sentimenti, affetti, per potersi aiutare nel risolvere problemi di varia natura.

Quei fazzoletti sventolanti alle stazioni ferroviarie e ai porti hanno gridato sempre la stessa parola: arrivederci!!!

Dopo anni vissuti insieme nell’Istituto Sacro Cuore di Fasano, anche per ognuno di noi è giunto il momento di dire “arrivederci”, parola che abbiamo vissuto annualmente con la bella opportunità di incontrarci nei raduni degli ex-allievi.

Nell’alternarsi delle presenze sacerdotali, punto fermo di riferimento sono stati gli ultimi due di quei quattordici orfani con i quali don Sante Perna inaugurò la Casa: Nunzio Schena e Franco Buzzerio. Accolti ancor meno che ragazzetti, sono rimasti costantemente in contatto con l’Istituto fino alla loro morte e hanno avuto sempre qualche loro bella esperienza collegiale da raccontarci.

Con la loro presenza ci siamo radunati a centinaia, mentre a livello sociale aumentava quella che si chiama globalizzazione, che ha disperso in diverse aree geografiche i membri delle famiglie, gli amici di infanzia e i compagni di scuola; le lontananze sono aumentate, i problemi socio-economici sono aumentati, i problemi familiari sono aumentati.

Tutto ciò, ci ha fatto constatare, anno per anno, un numero sempre minore di parteciparti ai nostri raduni, fino a doverli ritenere inutili.

Nonostante tutte le difficoltà, la comunicazione è diventata man mano più comoda attraverso

Foto ricordo ex allievi del 1953

le varie forme di tecnologia che, in un crescendo progressivo, sono passate dalla radio ricetrasmettente, al telefono e a Internet nelle sue modalità di “tempo reale”, quali e-mail, facebook e chi più ne ha più ne metta.

Figli del nostro tempo, tutti coloro che hanno vissuto nell’Istituto Sacro Cuore di Fasano e che vogliono tenersi in contatto per avere informazioni, per chiedere consigli, per condividere le proprie esperienze, per inviare fotografie dei vecchi tempi, come di quelle attuali, possono utilizzare i nuovi mezzi di comunicazione come facebook e whatsapp.

Un ex-allievo

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anniversari

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30° 50°

Sasso Dino Nella Scaramella 18 9 giugno 20

Le nozze d’oro: un grande traguardo d’amore Le nozze d’oro rappresentano un traguardo molto importante in un matrimonio. Al giorno d’oggi, arrivare alle Angelo Guarini ntonia nozze d’oro sembra quasi impossibile, Cofano A 018 2 5 giugno poiché il grande passo arriva molto più tardi rispetto al passato. Tuttavia, sono molte le coppie che raggiungono questo traguardo con gli stessi sentimenti che li univano mezzo secolo prima. Molti scelgono la nostra chiesa dedicata al Sacro Cuore di Gesù per ripronunciare ancora una volta… “per tutta la vita, finché morte non ci separi…”.

Leon eM Zegrin artino i 8 lugli Anna o 201 8

Cofano V ito Ricotti C armela 13 maggi o 2018

Don Antonio Fortunato Nato a Oppido Lucano (PZ) il 22 ottobre 1939. Entra nell’Opera don Guanella, Seminario di Roma, all’età di 13 anni, il 1° ottobre 1952. Completa gli studi ginnasiali nel seminario di Anzano del Parco (CO). Il 12 settembre 1956 entra in noviziato a Barza d’Ispra (VA) dove emetterà la prima Professione religiosa il 12 settembre 1958. Termina gli studi liceali a Lecco, dove attende contemporaneamente all’educazione dei ragazzi ospiti di quell’Istituto.

Da Lecco passerà a Naro per 3 anni, sempre come educatore, per poi rientrare in Casa di Formazione a Chiavenna (SO) per gli studi di teologia. Viene Ordinato Sacerdote a Oppido Lucano, il 1° Aprile 1967. A pochi mesi dall’ordinazione riceve la prima obbedienza per l’Istituto di Bari e svolge con dedizione e competenza la sua missione in mezzo ai ragazzi poveri di Bari e circondario. Nel 1976 viene inviato a nella nostra Casa di Fasano dove, prima come educatore, e poi come Economo, ha modo di mettere in pratica i suoi studi pedagogici e cimentarsi per la prima volta nel campo amministrativo. Non abbandonerà più questo campo sino al giorno della sua morte. Diceva spesso di aver trascorso a Fasano gli anni più belli della sua vita religiosa. Qui ha lasciato traccia di buon “Servo della Carità” spendendosi notte e giorno per il bene dei nostri ospiti e della Casa, che in quei tempi viveva momenti di disagio economico. Tutti coloro che l’anno conosciuto lo ricordano come un buon Padre, pronto ad intervenire con la parola e con i fatti a soddisfare i bisogni sia del personale dipendente che dei ragazzi. Dopo 10 anni di permanenza a Fasano, nel 1986 ritorna ancora a Bari, che nel frattempo aveva cambiato destinatari, dai bambini agli anziani. E don Antonio con la responsabilità di Direttore e economo e poi di solo economo trasmette ai nostri cari anziani la sua vicinanza e il suo affetto, carico di buon umore e trovate divertenti. Vi resta sino al 1996, quando viene trasferito a Perugia e qui vi resta sino al 9 ottobre 2018, quando il Signore lo chiama con sé in Paradiso a godere del premio eterno per la sua vita di buon sacerdote e buon religioso.

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Casa per ferie “Sacro Cuore” OPERA DON GUANELLA - FASANO (BR)

“Un ambiente accogliente per ogni tua necessità”

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i dispone di ambienti accoglienti per autogestione, mezza pensione, pensione completa, bed & breakfast.

La Casa per Ferie “Sacro Cuore” ospita gruppi, associazioni, famiglie, coppie e singoli, campi-scuola. Chiesa grande utilizzabile per le celebrazioni e piccola cappella a disposizione degli ospiti.

Sala convegni con 90 posti e salette per riunioni di gruppo.

Ampi spazi esterni per le attività ludiche e ricreative, con possibilità di illuminazione serale.

La Casa è situata a circa 8 Km dal mare, con il quale è ben collegata da una strada a scorrimento veloce. Inoltre, la struttura è ben collegata con i maggiori centri turistici della zona: i trulli di Alberobello, gli scavi archeologici di Egnazia, le grotte di Castellana, lo Zoosafari di Fasano, la città bianca di Ostuni, la zona panoramica della Selva di Fasano, la zona enologica di Locorotondo.

Sede e Direzione Via Matarano, 1 72015 FASANO (BR) Tel. 080.4413037 - Fax 080.4423518 Cell. 338.3382572 Sito web: www.sacrocuorefasano.net E-mail: fasano.sacrocuore@guanelliani.it Avviso ai lettori: Cara lettrice, caro lettore, il Suo indirizzo fa parte dell’archivio elettronico del nostro periodico. Nel rispetto di quanto stabilito dal D.Lgs. n. 196/2003 per la tutela dei dati personali, chiamata “privacy”, che riguarda la segretezza delle proprie convinzioni, comunichiamo che tale archivio è gestito dalla Congregazione dei Servi della Carità - Opera Don Guanella, ente proprietario del suddetto periodico. I suoi dati, pertanto, non saranno oggetto di comunicazione o diffusione a terzi. Per essi Lei potrà richiedere, in qualsiasi momento, modifiche, aggiornamento, integrazione o cancellazione, scrivendo all’attenzione del Direttore di “Amico del Fanciullo”.

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amico del fanciullo

IL SACRO CUORE UNA CASA AMICA PER RAGAZZI

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l Viaggiatore che si dirige verso le nostre verdi colline e alza appena lo sguardo, scorge colorata, nel cupo colore di muschio e di ulivo, una improvvisa e felice costruzione, un castello feudale, pare, o qualcosa di simile. È l’istituto Sacro Cuore della Congregazione dei Servi della Carità “Opera Don Guanella”.

Come tutti sanno, l’istituto fu creato da un umile sacerdote di Fasano, Don Sante Perna, il quale dedicò alla realizzazione di questo suo progetto tutte le sue energie e il suo coraggio. E con l’aiuto di tanti Amici, infatti, nel 1932 cominciava la storia dell’Istituto Sacro Cuore di Fasano. In seguito, nel 1937, Don Sante, preoccupato per l’avvenire della Casa, l’affidò all’Opera Don Guanella, che tuttora la gestisce.

L’Istituto è Ente Giuridico (R.D. 2 luglio 1931 e 2 gennaio 1932): può quindi ricevere donazioni e lasciti testamentari.

Per donazioni: Conto Corrente Postale intestato a: Istituto Sacro Cuore - Via Matarano, 1 - 72015 FASANO (BR) - N. 12662722 Banco POSTA

Fasano

IT32 N076 0115 9000 0001 2662 722

Banca APULIA

Filiale di Fasano

IT24 R057 8725 8000 4357 2000 799

www.sacrocuorefasano.net E-mail: fasano.sacrocuore@guanelliani.it fasano.piaopera@guanelliani.it caseferie.sacrocuore@guanelliani.it

72015 FASANO (BR) - Via Matarano, 1 C.C. Post. n. 12662722 Tel. 080.4413037 - Fax 080.4423518 Direttore Responsabile: Giuseppe Curri Aut. del Trib. di Brindisi n. 82 del 24.4.1968 Taxe perçue - Con approvazione ecclesiastica Stampa: EVI s.r.l. - Monopoli - evimonopoli@gmail.com

In caso di mancato recapito inviare al CPO di Brindisi per la restituzione al mittente previo pagamento “resi”.