QUARANTA SETTIMANE
UncamminoignazianoversoCristo conlaPreghieradellaStoriaSacra
William M. Watson, SJ
Traduzione italiana di Letizia Vicari
Revisione a cura di Massimo Pampaloni, SJ
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Sacred Story Press
1401 E Jefferson St, STE 405
Seattle, WA 98122
Copyright 2019
Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo libro potrà essere riprodotta, archiviata in un sistema di recupero dati, o trasmessa con qualsiasi mezzo – elettronico, meccanico, incluse fotocopie, registrazioni o altro – senza il permesso scritto dell’editore. L’unica eccezione sono brevi citazioni in riviste stampate. Sebbene siano state adottate tutte le precauzioni possibili nella preparazione di questo libro, l’editore e l’autore non si assumono la responsabilità di eventuali errori o omissioni. Si declina altresì qualsiasi responsabilità per danni risultanti dall’uso delle informazioni qui contenute.
IMPRIMI POTEST
Scott R. Santarosa, SJ
IMPRIMATUR
J. Peter Sartain
Arcivescovo di Seattle
Se non altrimenti indicato, per le citazioni dalle Scritture si fa riferimento alla Sacra Bibbia, testo a cura della Conferenza Episcopale Italiana, 2008.
Disegno della copertina e del libro: William Watson, SJ & Nicoletta Borgia Direttrice editoriale: Betsy Stokes – Condirettrice editoriale: Eileen Meinert
Prodotto negli Stati Uniti d’America
ISBN: 9781793496751
Dedicato alla Madonna della Strada
RINGRAZIAMENTI
Migliaia di persone in tutto il mondo hanno intrapreso il viaggio spirituale di Quaranta Settimane, da quando abbiamo pubblicato per la prima volta la proposta nel 2013. Esprimiamo la nostra gratitudine per tutte le numerosissime persone che hanno scritto all’istituto di Storia Sacra per raccontarci di come Quaranta Settimane abbia trasformato le loro vite spirituali e le vite delle loro comunità di fede. Ringraziamo anche le innumerevoli persone che sono diventate discepoli missionari e hanno incoraggiato altri a incontrare Cristo con la preghiera della Storia Sacra. Grazie!
Vorremmo anche ringraziare le anime generose che hanno aiutato a dare forma a questa seconda edizione di Quaranta Settimane con suggerimenti di modifiche al testo per chiarezza e leggibilità. Un grazie speciale a Besty Stokes, la nostra direttrice editoriale, per le tante ore di lavoro per rendere possibile questa edizione. Desidero anche esprimere il mio più sincero ringraziamento ai nostri traduttori italiani, Letizia Vicari e Massimo Pampaloni SJ. Grazie!
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Contenuti Introduzione.............................................................................................1 Prima Parte..............................................................................................5 Ascoltando la tua Storia Sacra..................................................................5 Entrare nella tua Storia Sacra...................................................................6 Prima Settimana.....................................................................................12 Seconda Settimana.................................................................................21 Terza Settimana.....................................................................................31 Quarta Settimana 47 Quinta Settimana...................................................................................56 Sesta Settimana......................................................................................63 Settima Settimana..................................................................................71 Ottava Settimana...................................................................................80 Nona Settimana......................................................................................91 Decima Settimana..................................................................................98 Undicesima Settimana.........................................................................111 Dodicesima Settimana..........................................................................121 Tredicesima Settimana.........................................................................125 APPUNTISeconda parte........................................................................129 Imparare la Preghiera della Storia Sacra 130 Quattordicesima Settimana..................................................................132 Quindicesima Settimana......................................................................139 Sedicesima Settimana..........................................................................152 Diciassettesima Settimana...................................................................170 Diciottesima Settimana........................................................................175 Diciannovesima Settimana...................................................................179
Ventesima Settimana 184 Ventunesima Settimana.......................................................................188 Ventiduesima Settimana......................................................................192 Ventitreesima Settimana......................................................................196 Ventiquattresima Settimana................................................................200 Venticinquesima Settimana.................................................................205 Ventiseiesima Settimana......................................................................209 Ventisettesima Settimana....................................................................214 Terza Parte...........................................................................................217 Entrare nella Scuola del Discernimento...............................................217 Il Mondo Spirituale 218 Ventottesima Settimana 227 Ventinovesima Settimana....................................................................241 Trentesima Settimana..........................................................................251 Trentunesima Settimana......................................................................262 Trentaduesima Settimana....................................................................270 Trentatreesima Settimana....................................................................278 Trentaquattresima Settimana..............................................................287 Trentacinquesima Settimana...............................................................294 Trentaseiesima Settimana....................................................................304 Trentasettesima Settimana..................................................................313 Trentottesima Settimana 321 Trentanovesima Settimana..................................................................330 Quarantesima Settimana.....................................................................338 Settimana Eternità...............................................................................346 Rimani in me........................................................................................371 L’Autore...............................................................................................408 vi
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QUARANTA SETTIMANE
Ci sono davvero poche persone che si rendono conto di cosa Dio farebbe di loro se si abbandonassero interamente nelle sue mani e si lasciassero modellare dalla sua grazia. Un tronco d’albero grosso e informe non crederebbe mai di poter diventare una statua, ammirata come miracolo di scultura… e non accetterebbe mai di sottomettersi allo scalpello dello scultore che, come dice S. Agostino, vede con il suo genio cosa può farne. Molte persone che adesso vediamo vivere a malapena come cristiani, non comprendono che potrebbero diventare santi se si lasciassero modellare dalla grazia di Dio, se non rovinassero i Suoi piani opponendo resistenza all’opera che Lui vuole fare.1
Sant'Ignazio di Loyola
1 Paul Doncoeur, SJ, The Heart of Ignatius, (Baltimore: Helicon, 1959), 34.
Introduzione
S. Ignazio divenne una grande guida spirituale consegnando il suo cuore a Cristo sotto la guida della Chiesa. Trasmise la sua saggezza attraverso i suoi Esercizi Spirituali e quanto indica nella sua “preghiera dell’Esame” (sulla quale è basato Quaranta Settimane) e nelle sue lettere e istruzioni. Le sue discipline spirituali invitano ad una profonda, personale relazione con Cristo. L’amore di Cristo che perdona e cura è quello che elimina l’egocentrismo e la durezza di cuore dell’eredità del peccato nella storia di ciascuno, trasformandola in una storia sacra con frutti che perdurano fino all’eternità.
Seguendo la saggezza di Ignazio, tutto ciò di cui hai bisogno per intraprendere questo viaggio spirituale è un cuore generoso e la volontà di essere trasformato dal perdono purificatore di Cristo e dalla sua misericordia. Si tratta dello stretto sentiero verso la santità su cui la Chiesa ha insistito per millenni, e che è stato seguito da ogni santo nella nostra storia. Le lezioni settimanali non sono complicate. Prega di avere un cuore generoso e chiedi aiuto a Cristo per ogni passo lungo il cammino. Abbastanza semplice!
Cosa intendiamo per “Settimane”?
Si può intraprendere questo viaggio di preghiera individualmente o come parte di un gruppo. Se stai facendo questo da solo, potresti trarre beneficio dall’attenerti a una settimana di sette giorni per ogni capitolo di Quaranta Settimane. La saggezza spirituale di S. Ignazio per le quattro
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settimane degli Esercizi Spirituali consistette nel permettere alla persona di andare avanti a seconda del frutto che andava sperimentando. In questa cornice, una “settimana” veniva misurata sulla base del profitto spirituale ricevuto, e non in ore o giorni. Usa la cornice temporale del frutto spirituale per misurare le tue settimane se lo desideri. A volte potrebbe essere utile ripetere più volte una settimana per interiorizzare a pieno la lezione! Fidati del tuo cuore.
Se fai parte di un gruppo che sta intraprendendo questo cammino, il mio consiglio è di darti come regola di camminare tutti insieme come gruppo. Cioè, mantenete una struttura basata su una settimana di sette giorni per tutte le quaranta settimane. Personalmente puoi segnarti passaggi e settimane su cui vorresti tornare per una riflessione ulteriore e maggior profitto spirituale. Ma grandi frutti spirituali si ottengono anche seguendo le tue “settimane” insieme alla comunità alla quale appartieni.
Non importa in quale modo tu stia praticando Quaranta Settimane — solo o in gruppo− tieni presente che gli esercizi sono incrementali, si costruiscono uno sull’altro. Farli lentamente e in ordine ti aiuterà a rimanere meglio focalizzato e vivere nel momento presente. Fidati della struttura, e non leggere o praticare gli esercizi al di fuori del loro ordine naturale.
Ascolta sempre il tuo cuore nel momento presente. Dio è nel momento presente. In questo modo la preghiera della Storia Sacra ti condurrà, per mezzo della grazia di Dio e consegnandoti liberamente a lui, fino ai più profondi desideri del tuo cuore.
Come e quando praticare Quaranta Settimane
S. Ignazio propose quindici minuti come tempo ottimale per la pratica della preghiera dell’Esame. La raccomandazione per i Gesuiti era di farla due volte al giorno. I laici che si dedicavano alla preghiera erano incoraggiati a farlo almeno una volta al giorno. All’inizio di questo cammino, decidi se vuoi pregare una o due volta al giorno. Puoi sempre
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cambiare idea e scegliere l’altra opzione, ma proporsi un obiettivo per la pratica è importante.
La nostra ampia esperienza ha dimostrato che chi ha messo in pratica il metodo della preghiera dell’Esame nella Storia Sacra in Quaranta Settimane ha trovato che i momenti migliori per mantenere un impegno nel tempo fossero di mattina, a mezzogiorno o a metà pomeriggio. Chi aveva scelto per la sua preghiera un orario serale è stato meno fedele alla pratica. Usa il tuo giudizio. Ignazio consigliava di farlo a mezzogiorno e dopo il pasto serale. Ognuno ha impegni e ritmi di vita differenti.
Riceverai ulteriori indicazioni circa la struttura e l’uso di questi sessioni di silenzio di quindici minuti man mano che andrai avanti con i capitoli del libro. Per adesso, è sufficiente scegliere il momento (o i momenti) in cui intendi pregare ogni giorno. Faresti bene anche a scegliere un luogo principale per le tue sessioni di quindici minuti di preghiera. Fai in modo che sia un posto appartato, dove non ci siano dispositivi tecnologici. Se sei detenuto, potresti avere difficoltà a trovare un luogo silenzioso e appartato. Non avere paura. Chiedi a Dio di trovare il posto migliore e lo troverai.
Chiedi a Dio di rafforzare la tua decisione e il tuo desiderio di entrare in questi periodi di riflessione. La tua fedeltà alla Storia Sacra non dipende tanto dallo sforzo della tua volontà quanto invece dalla tua decisione di chiedere in continuazione a Dio di essere fedele.
Molte delle istruzioni sono scritte usando il soggetto “io”. Per esempio: “sono invitato; adesso farò…” Questo è pensato per affermare con forza il tuo ruolo nell’aprirti a Cristo. Enfatizza anche la dimensione relazionale della fede e della preghiera.
Risorse aggiuntive per il tuo Viaggio Spirituale
Ci sono molte risorse gratuite online su sacredstory.net per aiutarti. C’è una serie di risorse aggiuntive settimanali che chiamiamo “Incoraggiamenti e Saggezza” o “I&S.” Gli I&S sono aiuti importanti per
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approfondire la tua comprensione dei materiali di preghiera. Sono disponibili dopo la propria registrazione (gratuita) su sacredstory.net.
Una volta che avrai iniziato il programma delle Quaranta Settimane, non ti verranno dati suggerimenti su quando consultare gli I&S, ma prenditi pure un appunto mentale di farlo settimanalmente. Ne riceverai grandi benedizioni! Molte delle ulteriori domande che probabilmente ti porrai man mano che andrai avanti sono contenute in questo strumento di preghiera supplementare davvero utile.
Tenere un semplice diario è una pratica collegata con la preghiera della Storia Sacra delle Quaranta Settimane. Acquista a questo scopo un piccolo blocco a spirale e fai in modo di averlo con te quando fai le tuoi sessioni di preghiera strutturate di quindici minuti. Abbiamo anche lasciato una pagina bianca alla fine di ogni capitolo e altre otto alla fine del libro per i tuoi appunti. Sentiti libero di usare questo come tuo quaderno per gli appunti se lo desideri. Puoi anche scaricare un diario gratuito dalla sezione “Membri” di sacredstory.net.
Se sbatti contro un muro
Se raggiungi un punto nel processo di preghiera delle Quaranta Settimane in cui pensi di non poter continuare, ecco il mio consiglio: Salta all’ultimo capitolo, “Rimani in me”, e leggilo. Ho messo questo capitolo alla fine per incoraggiare le persone a impegnarsi in un processo permanente di preghiera della Storia Sacra. Ma, qualche volta, questo incoraggiamento è necessario per completare semplicemente il processo che ti accompagnerà per la vita. Continua a provare e “Non avere paura!”
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Prima Parte
Ascoltando la tua Storia Sacra
“Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendere il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio gioco infatti è dolce e il mio peso leggero.”
Mt 11, 28−30
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Entrare nella tua Storia Sacra
La preghiera della Storia Sacra, modellata sulla classica preghiera dell’Esame di S. Ignazio, è un collaudato cammino di crescita spirituale. È la strada stretta, ma è quella intrapresa da molti santi e semplici laici nella storia della Chiesa. Se sei disposto a fare di Cristo il centro della tua vita, non troverai pratica di preghiera spirituale quotidiana migliore. L’amore divino è una relazione permanente che Dio ti invita a condividere giorno per giorno. Ascolta la saggezza di ciò che segue qui sotto per aiutarti a prepararti a entrare in relazione con Dio prima di cominciare la Prima Settimana. Ecco alcune “regole” per intraprenderla:
✠ Se stai cercando un modo per risolvere in maniera rapida problemi spirituali o psicologici, perderai presto l’entusiasmo. La completa guarigione delle tue ferite, e il cammino verso la pace completa, su questa terra hanno soltanto il loro inizio. Non raggiungerai una vittoria finale su ciò che ti affligge da questa parte dell’eternità. Tuttavia, troverai il cammino verso quella vittoria finale: ed è qui che troverai la pace.
✠ Se cerchi solo una conferma esterna a pregiudizi religiosi o politici, resterai frustrato. Abbandonare ogni ideologia prefissata e un cuore giudicante è il biglietto richiesto per il viaggio nelle Quaranta Settimane.
✠ Se vivi principalmente di regole e leggi, o se sfuggi a qualsiasi regola e legge, rimarrai sorpreso. Coloro che vivono solo secondo la legge troveranno l’Amore impetuoso che supera ogni legge. E coloro che
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rigettano le leggi scopriranno che l’Amore ha dei confini inequivocabili fra giusto e sbagliato.
✠ Se ti è stato richiesto di fare questi esercizi spirituali per realizzare il piano di qualcun altro, o come requisito di un qualche programma, di’ gentilmente a chi te lo ha proposto: “No, grazie”. Se non ti impegni nelle Quaranta Settimane in piena libertà di cuore, fallirai nella pratica, e minerai alla base il suo obiettivo.
Dunque chi dovrebbe intraprendere questo viaggio di preghiera? S. Ignazio voleva persone con un cuore generoso che fossero consapevoli di aver bisogno dell’aiuto di Dio.
✠ Gesù proclamò che erano i malati ad aver bisogno di un medico, non i sani (Mc 2, 17). Siamo tutti malati e solo coloro che sono disposti a vedere le loro malattie spirituali si sottoporranno all’abbraccio di guarigione del Medico Divino in questi esercizi. Se sai di essere malato, e credi di non poter migliorare senza l’aiuto di Dio, benvenuto.
✠ Gesù calmò la tempesta che terrorizzava i suoi discepoli (Mc 5, 35−41). Intraprendi la preghiera della Storia Sacra se sei stressato per il caos nella tua vita e credi che Dio ti stia chiamando verso un approdo sicuro.
✠ Gesù può curare malattie croniche, ma è venuto a perdonare i nostri peccati e offrirci la vita eterna (Lc 5, 17−26). Impegnati in questi esercizi se desideri sperimentare il potere di Gesù di perdonare i tuoi peccati.
✠ Gesù incoraggiò Giovanni il Battista e i suoi seguaci a non prendersela con Lui quando la loro fede in Cristo portava loro sofferenza e minacce (Mt 5, 2−6). Intraprendi questi esercizi se vivere la tua fede in Cristo ti ha fatto soffrire o ha significato persecuzione. Mantieniti saldo nella tua fede in Lui come Figlio di Dio e non te la prendere.
✠ Gesù invitò coloro che sono stanchi e oppressi a trovare riposo in Lui (Mt 11, 25−30). Intraprendi questi esercizi se sei stanco e oppresso.
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✠ Gesù invitò il giovane ricco a rinunciare alle sue proprietà e a seguirlo (Mc 10, 17−25). Intraprendi questi esercizi se sei disposto a rinunciare a quanto ti vincola e desideri seguire un nuovo cammino.
✠ Gesù invitò Zaccheo a scendere dal suo albero e a seguirlo fino a casa sua (Lc 19, 1−10). Intraprendi questi esercizi se i tuoi privilegi, la posizione e i posti d’onore non ti hanno portato la pace, la sicurezza, la speranza che ti promettevano.
✠ Gesù invitò la samaritana a bere dell’acqua viva che zampilla per la vita eterna (Gv 4, 4−42). Intraprendi questi esercizi se sei disposto a rinunciare al cinismo di un amore e di relazioni fallimentari, se sei pronto a perdonare e disposto ad andare avanti nella vita.
✠ Gesù redarguì la zelante Marta e permise che Maria si sedesse ai suoi piedi (Lc 10, 38−42). Intraprendi questi esercizi se sei pronto a sederti in silenzio per un po’, ogni giorno, ad ascoltare il Regno di Dio che abita in te.
✠ Gesù invitò Pietro a unirsi a lui nel suo lavoro (Lc 5,10−11). Intraprendi questi esercizi se hai fiducia nel fatto che i tuoi peccati, le tue dipendenze e i tuoi insuccessi non limitano il desiderio di Gesù di valersi proprio della tua mano di discepolo per scrivere la tua Storia Sacra.
✠ Gesù domandò il nome della legione di demoni di Gerasa (Mc 5, 1−20). Intraprendi questi esercizi se sei stanco dei tuoi demoni spirituali, psicologici e materiali. Accogli questi esercizi se desideri dare loro un nome, con Gesù al tuo fianco, e permettere a Lui di esorcizzare e guarire l’oscurità spirituale e psicologica – le abitudini, i peccati, e le dipendenze – che ti privano della tua libertà e pace.
✠ Dio invitò la Beata Vergine Maria a non temere, ma anzi a dire di sì e a partecipare al piano eterno della salvezza (Lc 1, 26−38). Intraprendi questi esercizi se sei disposto a permettere che il tuo cuore sia la casa di Cristo e a lavorare con Lui per la riconciliazione universale.
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✠ Gesù invitò i suoi discepoli a cenare con Lui (Gv 15, 1−17). Entra nella preghiera della Storia Sacra se desideri amore senza limiti, allegria, pace, e una partecipazione alla gloria di Gesù – e alle sue sofferenze.
✠ Gesù invitò chi volesse seguirlo a rinnegare se stesso, a prendere la propria croce ogni giorno, e a seguirlo (Lc 9, 23). Intraprendi questi esercizi se liberamente desideri permettere che Cristo scopra il tuo narcisismo e, per mezzo della sua grazia, trasformi la tua vita in una storia sacra.
✠ Gesù invitò i suoi discepoli a mantenere un cuore vigile, a rifiutare eccessi e ubriachezze, e a evitare di rimanere intrappolati nelle ansie della vita, per non essere sorpresi dal giorno del Figlio dell’Uomo (Lc 21, 34−36). Intraprendi questi esercizi se oggi è il tuo giorno per invocare il Figlio dell’Uomo, e per tornare a Dio con tutto il tuo cuore.
Molti di noi non hanno mai dedicato del tempo ad ascoltare la storia di Gesù leggendo, sotto forma di preghiera, uno dei quattro resoconti lasciati per noi dai suoi primi seguaci. Prima di procedere con la Prima Settimana, leggeremo uno dei quattro Vangeli. Leggi solamente uno dei Vangeli, ma leggilo attentamente e sotto forma di preghiera in un luogo di tranquilla solitudine. Questo luogo può essere la tua casa o qualunque altro luogo da te preferito nel quale essere da solo, in pace e silenzio. (Magari questo sarà il luogo per la tua preghiera in queste prossime quaranta settimane).
Quale Vangelo leggere? Matteo scrive per convincere gli Ebrei che Gesù è veramente il Messia promesso, il Re Davidico annunciato dai profeti. L’obiettivo di Marco è rivelare Gesù come il vero Figlio di Dio che ha sofferto ed è morto per raggiungere la vittoria definitiva sulla malattia, il peccato e la morte. Luca, il medico, scrive per rivelare Gesù come la promessa e la speranza per i poveri e i deboli. Giovanni rivela Gesù come il Logos, la Parola di Dio, che preesisteva con il Padre prima della creazione, come Colui che ci avrebbe salvato.
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Leggi quel Vangelo che parla immediatamente al tuo cuore in questo momento della tua vita. Non correre nella tua lettura; non c’è fretta. Potresti leggere un capitolo al giorno, o diversi capitoli, finché non avrai letto l’intero Vangelo. Goditi la storia di Colui che mantiene in essere te e tutto il creato.
Gesù è reale e desidera diventare parte della tua vita quotidiana. Desidera una relazione con te. Vuol essere la tua speranza, il tuo perdono e la tua pace. Apri il tuo cuore a Lui mentre leggi la sua storia sacra.
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APPUNTI
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PRIMO
Prima Settimana
Sceglierò una o due sessioni ogni giorno in cui appartarmi per quindici minuti di riposo contemplativo e di riflessione. Questo dovrebbe avvenire in un posto silenzioso, privo di dispositivi tecnologici − un luogo appartato.
SECONDO
Sarò preciso riguardo al momento della giornata, e al luogo (o luoghi) in cui posso trovare questi momenti di silenzio per riflettere. Mi prenderò un po’ di tempo per meditare su dove saranno e per vederli nella mia immaginazione.
TERZO
Questa settimana impiegherò tali momenti di silenzio di quindici minuti per leggere la proposta che segue e per meditare le Asserzioni della Storia Sacra.
Imposta il tuo cuore sul cammino che stai per intraprendere. Credici. Il cammino che conduce a Cristo nella pratica della Storia Sacra ha alcune semplici regole che ti saranno di immenso aiuto.
Non anticiperò la lettura di ciò che viene dopo. Diventerò consapevole del momento presente.
Prenderò ogni giorno e ogni esercizio così come viene.
Non posso fare meglio la mia Storia Sacra andando più velocemente.
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Avrai un nuovo esercizio di preghiera per ogni settimana di questo viaggio. L’esercizio per questa prima settimana offre dei principi di discernimento che ti aiuteranno lungo il tuo cammino. Ascolta l’esercizio e presta attenzione a ciò che senti. Impegnati nelle preghiere e negli esercizi della Storia Sacra con tutto il tuo essere – con “la tua mente nel cuore”. Sii un “senziente” e un credente che pensa e riflette. Apri gli occhi!
Ricorda, tu sei un pellegrino (in cammino con Ignazio stesso) in questo viaggio di preghiera. Il Signore Gesù ti ricompenserà per il coraggio e la determinazione. Cristo promette di esserti fedele! Egli ti aiuterà in ogni singolo passo del cammino perché è venuto, ha vissuto ed è morto affinché tu potessi avere vita abbondante e produrre frutti che durassero fino all’eternità. Ringrazialo in anticipo per le grandi benedizioni e luci che riceverai. Vivi una vita di gratitudine verso Dio per tutte le benedizioni e i doni della vita.
Le “Asserzioni della Storia Sacra” abbozzano la maggior parte delle realtà che incontrerai nel tuo viaggio spirituale con la preghiera della Storia Sacra. Come primi passi in questo processo spirituale, prenditi qualche giorno per contemplare in maniera riflessiva queste asserzioni per la tua pratica della Storia Sacra. Usa a questo fine i tuoi momenti di preghiera della Storia Sacra di quindici minuti. Impiega tutti i giorni che desideri, e ascoltale con attenzione. Non mettere limiti al numero di giorni o sessioni che passerai con esse. Il tuo cuore, con la sua pienezza di pace, ti guiderà verso l’esercizio successivo al momento giusto. Abbi fede nella grazia di Dio che opera nel tuo cuore per guidarti.
Mentre ascolti le asserzioni, presta attenzione a ogni persona, evento o fatto della tua vita. Presta particolare attenzione a ciò che ti causa paura, stress, ansia, rabbia o dolore. Quando queste emozioni affiorano, nota come e se sono collegati con le asserzioni che stai contemplando. Ascolta sempre con la mente nel cuore questi eventi, fatti e persone nella tua
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storia di vita. Sii curioso. Ascolta come e perché questi eventi, fatti, e persone possano essere collegati alle dimensioni spirituale, emozionale e morale delle tue esperienze. Ancora una volta, presta particolare attenzione a ciò che può suscitare dolore, ansia, stress, rabbia e paura.
La pratica della Storia Sacra focalizza l’attenzione su cose che sono al tempo stesso piacevoli e difficili da sperimentare. Ma come S. Ignazio stesso imparò, focalizzare l’attenzione sulle cose difficili è molto fruttuoso. Questi aspetti della tua storia di vita hanno la potenzialità di derubarti della speranza, della gioia, dell’amore e della libertà. Puoi sperimentare una pace più profonda e duratura lasciando emergere le difficoltà e permettendo al Medico Divino di guarirti. Non abbiamo nulla da temere con Cristo al nostro fianco. Prenditi il tempo che desideri per riflettere sulle asserzioni della tua storia sacra.
ASSERZIONI DELLA STORIA SACRA
La mia storia sacra ha bisogno della mia intera vita per essere scritta.
Non avere paura! La paura viene dal nemico della mia natura umana.
Il sentiero che conduce verso la pace di Dio e la guarigione passa attraverso il mio cuore spezzato, attraverso il peccato, la paura, la rabbia e il dolore.
Dio risolve tutti i miei problemi con tempo e pazienza.
Sempre ci saranno difficoltà in questa vita
Ci sono solo due modi per affrontare le mie difficoltà. Uno porta alla vita; uno alla morte. Io sceglierò la vita.
“Impossibile” non è una parola presente nel vocabolario di Dio.
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La pratica della Storia Sacra conduce alla mia libertà e autenticità, ma non sempre mi fa sentire felice.
Le tragedie più grandi della mia vita possono essere trasformate nelle benedizioni più grandi della mia vita.
Momenti di pace e di speranza cedono sempre il posto a momenti di difficoltà e di stress.
Momenti di difficoltà e di stress cedono sempre il posto a momenti di pace e di speranza.
Non mi stancherò di chiedere aiuto a Dio, perché Dio si rallegra delle mie richieste.
Il forte desiderio di interrompere la pratica della Storia Sacra arriva sempre prima dei miei più grandi passi in avanti.
Dio mi dà delle luci, non perché io sia migliore di altri, ma perché sono amato.
Le luci e le grazie di cui ho bisogno per andare avanti nel viaggio della vita si rivelano al momento giusto.
Il mio personale impegno con la Storia Sacra compie, attraverso Cristo, un’opera di significato eterno.
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Le ispirazioni possono avere un’origine divina o demoniaca. Io prego di avere la grazia di ricordare come discernere l’una dall’altra.
Cristo, che ha percorso il cammino prima di me, condivide ogni mio fardello.
Cristo, che ha percorso il cammino prima di me, mi aiuterà a risolvere ogni crisi.
Cristo, che ha percorso il cammino prima di me, conosce ogni mia speranza.
Cristo, che ha percorso il cammino prima di me, sa quello che soffro.
Cristo, che cammina davanti a me, mi condurrà sempre a casa, al sicuro.
Mi batterò per tenere a freno la tentazione di reagire a persone ed eventi.
Mi chiederò cosa provochi la mia rabbia e la mia irritazione nei confronti di persone ed eventi.
Cercherò di identificare l’origine della mia rabbia e della mia irritazione.
Renderò grazie per ciò che mi fa inquietare e agitare, perché identificare la loro origine mi aiuterà a liberarmi.
Mi batterò per ascoltare, osservare e pregare.
Ascoltare, osservare e pregare.
Ascolterò, osserverò e pregherò!
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Ognuno di noi è stato ferito a morte spiritualmente, psicologicamente e fisicamente dal peccato originale e dalla perdita del paradiso.
Intraprendere un viaggio con Cristo fino alle radici dei miei peccati e delle mie dipendenze mi aiuterà a spezzare la loro morsa.
Non perderò tempo a preoccuparmi dei miei peccati e dei miei fallimenti, utilizzerò il mio tempo saggiamente e chiederò a Dio di aiutarmi a comprendere l’origine dei miei peccati ed errori.
Confiderò nel fatto che Cristo è venuto a guarire tutte le mie ferite.
Solo io controllo la capacità di Cristo di trasformare la mia vita in una storia sacra. Il processo inizia quando chiedo la grazia di dare sinceramente un nome ai miei peccati e alle mie dipendenze.
Il processo continua quando invito Cristo a illuminare il mio narcisismo.
Solo la grazia e la misericordia di Dio possono scrivere la mia storia sacra.
Mi sforzerò ogni giorno di prendere la croce, perché conduce alla mia vita. Quanto più vicino arriverò alla santità, più vedrò e sentirò il disordine del peccato nella mia vita.
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Più sperimenterò il disordine del peccato, più sarò tentato di non credere alla mia vita come una storia sacra
Il cammino per attraversare la tentazione è quello di consegnare la mia impotenza a Dio.
Non è mai troppo tardi per aprire il mio cuore a Cristo e vivere la mia vita come una storia sacra
Cristo, che è vicino a chi è affranto, ripristina la mia innocenza perduta.
Il sentiero verso la mia storia sacra è Creazione, Presenza, Memoria, Misericordia ed Eternità.
Il tuo cuore è pronto e tu ti sei divenuto consapevole del sentiero che stai per prendere. Credici. Ricorda: non anticipare la lettura. Non anticipare gli esercizi. Consapevole del momento presente. Prendi ogni giorno e ogni esercizio così come viene.
Sto iniziando una Relazione che mi sosterrà per il resto dei miei giorni.
Imparerò le basi e aprirò il mio cuore a Dio.
Ho fiducia che Dio mi guiderà.
Credo che la mia storia sacra si svolgerà in verità, in impotenza e con la mia pazienza.
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Credo che Gesù mi aspetti con la sua grazia, la sua misericordia e il suo amore che perdona.
Cosa mi serve per questo viaggio?
Un cuore generoso, la volontà di dedicare quindici minuti al giorno alla preghiera e l’umiltà di chiedere sempre aiuto a Dio.
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APPUNTI
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PRIMO
Seconda Settimana
Sceglierò un luogo atto a un riposo contemplativo e riflessione. Sarà un luogo appartato – una zona priva di dispositivi tecnologici!
SECONDO
Deciderò se prendere una o due pause di preghiera di quindici minuti al giorno. La regolarità è la chiave per perseverare in qualsiasi attività, e questo è particolarmente vero per una relazione di preghiera con Cristo.
TERZO
Durante i miei momenti di silenzio di quindici minuti questa settimana, leggerò lentamente e con attenzione la prima parte della storia della conversione di S. Ignazio. Mi impegno a leggerla riflettendo e prendendomi il tempo necessario. Chiederò allo Spirito di ispirarmi affinché veda appieno e ascolti la storia di Ignazio, soprattutto in quanto si riferisce alla mia vita. Pregherò per avere un cuore e una mente aperti. Non anticiperò la lettura. Diventerò consapevole del momento presente.
Prenderò ogni giorno e ogni esercizio così come viene. Non posso fare meglio la Storia Sacra andando più velocemente.
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Questa seconda settimana è collegata con la storia della conversione di S. Ignazio. Il tuo esercizio di preghiera per questa settimana consiste nel leggere e riflettere sull’inizio della storia sacra di S. Ignazio. Presta molta attenzione a cosa nell’esperienza di Ignazio tocca la tua propria, unica storia. Ringrazia Cristo anticipatamente per le benedizioni e luci che riceverai.
Leggi e considera. Potresti essere ispirato a riflettere sulle asserzioni della settimana scorsa. Stai attento ai ricordi che possano riaffiorare e ai sentimenti che si agitano in te mentre preghi questa settimana. S. Ignazio era molto chiaro nei suoi insegnamenti sul fatto che una grande attenzione ai movimenti spirituali interni segna l’inizio del discernimento. Questa attenzione focalizzata sul cuore sintonizza il tuo radar sulle voci del mondo spirituale.
Prima parte: S. Ignazio e la sua eredità
Fino ai trent’anni Ignazio di Loyola non fu consapevole della sacralità della sua vita. Al contrario, era sinceramente devoto ai piaceri e alle vanità della vita. Aveva il vizio del gioco, era sessualmente autoindulgente, arrogante, impulsivo e insicuro. La madre di Ignazio era morta quando egli ancora era un neonato e suo padre quando aveva sedici anni.
Secondo i nostri criteri odierni, la famiglia di Ignazio era disfunzionale. Una persona così poteva essere un possibile candidato alla santità? Non sembrava affatto promettente. Ma Dio non giudica secondo criteri umani. È nella natura di Dio cercare tutti coloro che si sono addormentati attraverso il peccato, la dipendenza e l’egoismo. Dio giudica il cuore; con immensa grazia e paziente misericordia Dio arriva in quelle rovine che il peccato ha fatto diventare le nostre vite, e le trasforma in storie sacre.
Ignazio, con tutto il suo narcisismo, i suoi problemi psicologici e i suoi vizi peccaminosi, fu risvegliato dal grande amore di Dio. Una campagna
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militare fallita e una gamba distrutta lo costrinsero a una lunga convalescenza nella casa−torre dei Loyola, la sua casa natale. Il tempo necessario alla guarigione offrì l’opportunità perché l’Amore gettasse una luce su ferite molto più serie e che mettevano a repentaglio la vita, ferite di natura spirituale, emozionale e psicologica.
Queste ferite furono corroborate dalla evoluzione di un narcisismo distruttivo e peccaminoso. Per trent’anni il narcisismo di Ignazio lo aveva reso inconsapevole della sua vera natura umana e ignaro della sua vita come storia sacra. I piaceri nei quali indulgeva e il potere che esercitava funzionavano da narcotici per anestetizzare il dolore delle sue ferite spirituali e psicologiche nascoste. I vizi peccaminosi e i piaceri autoindulgenti lo avevano reso cieco riguardo alle possibilità di una vita fruttuosa guidata da una coscienza ben formata.
La grazia di Dio arrivò nella realtà della vita di Ignazio e risvegliò in lui un desiderio di innocenza. La sua aspirazione, a lungo sepolta, a vivere una vita autentica, divenne improvvisamente la sua principale motivazione. Lo notò per la prima volta mentre era convalescente a Loyola. Divenne consapevole di nuovi desideri e di una diversa energia mentre fantasticava leggendo storie di Cristo e dei santi. Riflettendo sulle vite dei santi, immaginava se stesso in una vita come la loro, non autocentrata.
Paragonava queste nuove fantasie con quelle sue solite, vacue e narcisistiche. Le vecchie fantasie traevano energia da una vita di peccato, dipendenza e vizio, mentre quelle di generosità altruistica erano esse stesse fonte di energia. Ignazio si rese anche conto di una significativa differenza fra le sensazioni prodotte dalle due serie di fantasie. Le fantasie vuote lo intrattenevano quando ci pensava. Ma si rese conto che quando le accantonava, si sentiva vuoto e insoddisfatto.
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L’esperienza di presa di coscienza di Ignazio rispecchia la sua successiva preghiera dell’Esame
L’esperienza di risveglio alla consapevolezza rispecchia ➔
UN’ESPERIENZA GRATUITA DELL’AMORE DI DIO
APRÌ IGNAZIO A
PROVARE INSODDISFAZIONE PER LE VUOTE
FANTASIE; INSODDISFAZIONE CHE LO CONDUSSE AD
ABBANDONARSI A SANTE FANTASIE, CARATTERIZZATE DA CONSOLAZIONE, CHE A LORO VOLTA
La sua preghiera di Esame
RENDERE GRAZIE PER I FAVORI RICEVUTI
PREGARE PER RICEVERE LA GRAZIA DI VEDERE CHIARAMENTE
FECERO SÌ CHE RIVEDESSE LA SUA VITA E LE SUE
AZIONI, CONDUCENDOLO A
PROVARE DOLORE PER I SUOI PECCATI
PASSATI, UNITO A UN FORTE DESIDERIO DI PENITENZA PER ESSI, CHE CULMINÒ NELLA
PASSIONE DI IGNAZIO PER CORREGGERE LA PROPRIA VITA E IL DESIDERIO DI AMARE DIO CON TUTTO IL CUORE.
FARE UN DETTAGLIATO ESAME DI COSCIENZA: GENERALE E PARTICOLARE.
CHIEDERE PERDONO PER I PROPRI PECCATI
DECIDERE E CORREGGERSI PER SERVIRE DIO
Anche le nuove fantasie sante lo intrattenevano quando ci pensava. Ma, quando le accantonava, rimaneva soddisfatto e sentiva una calma durevole e una gioia tranquilla. Osservando con molta attenzione irisultati emotivi finali di questi due tipi di fantasie e discernendo la loro diversità, Ignazio fece una scoperta che trasformò la sua vita e la storia della spiritualità cristiana.
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La voce della Coscienza
Ignazio scoprì che le sue nuove aspirazioni non autocentrate erano influenzate da ispirazioni divine. Scoprì, inoltre, che queste ispirazioni riflettevano la sua vera natura umana e che le fantasie vuote avevano intorpidito la sua coscienza. Le sue fantasie narcisistiche lo portavano lontano dalla pace duratura perché occultavano la sua autentica natura umana. Le vecchie fantasie erano potenti, familiari e rafforzavano il suo ego. Sapeva nel suo cuore che vivere tali fantasie lo avrebbe portato sul cammino dell’autodistruzione. Da una parte sarebbe stato giudicato un uomo di successo secondo i criteri del mondo, un mondo che misura il successo in termini di ricchezze, onori, e superbia. Dall’altra, sarebbe stato giudicato un perdente secondo i criteri del Vangelo, criteri che invocavano una vita di povertà spirituale, umiltà e, di conseguenza, di servizio.
Ignazio era adesso attento alla sapienza emozionale e alla verità spirituale delle sue nuove fantasie. Divenne consapevole del danno enorme che il suo vecchio stile di vita aveva causato a se stesso e agli altri. Quello che era stato risvegliato in lui era il dono divino della coscienza, e, con esso, Ignazio sperimentò un profondo rimorso e dispiacere per aver sprecato così tanto della sua vita in piaceri autoindulgenti e fantasie, seduzioni che non avrebbero mai potuto portargli pace duratura e soddisfazione. Cominciò a capire che vivere nel piacere e nella fantasia distruggeva la sua autentica natura umana e metteva a tacere i suoi più profondi desideri.
L’ispirazione divina portò Ignazio a cercare il perdono per aver sprecato la sua vita e abusato della sua innocenza. La grazia gli permise di prendersi le proprie responsabilità per i peccati contro e la sua autentica natura umana. L’ispirazione divina gli fornì il desiderio, l’energia, e il coraggio di rinunciare ai pensieri, parole e opere delle sue abitudini peccaminose. La Grazia, ricevuta attraverso il sacramento della Riconciliazione, innalzò la consapevolezza di Ignazio, lo rese capace di immaginare un nuovo cammino per la sua vita e nuovi modi di esprimere i propri doni e talenti.
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Come di solito succede quando le persone rispondono alla grazia della conversione, le nuove aspirazioni di Ignazio confusero e sconcertarono molti dei membri più stretti della sua famiglia e dei suoi amici. Ciononostante, egli agì secondo queste aspirazioni. Ignazio era adesso in grado di comprendere un cammino verso Dio, un modello di conversione che innumerevoli persone avrebbero imitato.
Una paura minacciosa smascherata
Dopo aver vissuto per alcuni mesi nella luce di queste nuove virtù, abitudini e ispirazioni divine, Ignazio venne improvvisamente colto da terrore e panico. Come avrebbe potuto riuscire a vivere il resto dei suoi giorni senza i piaceri del passato? Era facile vivere virtuosamente per qualche mese, ma per il resto dei suoi giorni? Questa era una vera crisi perché Ignazio cominciò a domandarsi se non fosse un obiettivo impossibile.
Ignazio ebbe due luci fondamentali riguardo a questa minaccia. Primo, si rese conto che era una contro−ispirazione promossa dal nemico della sua vera natura umana. Secondo, vide che la contro-ispirazione lo tentava affinché ritornasse ai suoi vecchi vizi narcisistici e alle sue antiche abitudini. Sedotto dalla loro potente influenza, Ignazio avrebbe finito per abbandonare ogni speranza di una vita virtuosa. In sostanza, Ignazio era tentato di lasciare la vita autentica che gli aveva finalmente portato la pace. Sentì che era una fonte maligna a ispirare questa paura minacciosa e la sfidò di petto: “Essere spregevole! Mi puoi promettere almeno un’ora di vita?”
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Le esperienze di Ignazio rivelano i suoi princìpi di Discernimento
Esperienze di Ignazio ➔ Principi di discernimento
UNA VOCE NEMICA EVOCA LA
PAURA DI IGNAZIO NEI CONFRONTI
DI UNA LOTTA DA SVOLGERE PER
TUTTA LA SUA VITA CONTRO LE SUE
ABITUDINI PECCAMINOSE. ↓
IGNAZIO RESPINGE IL “NEMICO
DELLA NATURA UMANA” E
AFFRONTA LE SUE FALSE
PROMESSE. ↓
LA PACE VENNE RISTABILITA DOPO
CHE IGNAZIO CHIAMÒ
SINCERAMENTE CON IL PROPRIO
NOME IL PECCATO E LE DIPENDENZE
COME PORTATRICI DI MORTE.
C’È PAURA CONSAPEVOLE E ANSIA
RISPETTO ALL’ABBANDONARE ABITUDINI
PECCAMINOSE CHE DANNO DIPENDENZA
SI AFFRONTA LA “VOCE” MINACCIOSA
DEL PECCATO E DELLA DIPENDENZA CON
LA VERITÀ DEL FATTO CHE ESSI PORTANO
MORTE, NON VITA. ↓
ALLA FINE, TORNA LA PACE E L’ANSIA SCOMPARE.
Un impegno decisivo e duraturo a rimanere consapevoli
Senza sapere come avrebbe resistito, Ignazio respinse la contro−ispirazione e il suo malvagio autore impegnandosi ancora una volta con forza a vivere in questa nuova consapevolezza per il resto della sua vita. Questa fu la più grande luce di Ignazio: mai credere ai messaggi suggeriti da paure minacciose. Si deve contrastarle con un impegno saldo a mantenere la rotta, a svegliarsi e a rimanere coscienti. Questo impegno decisivo e duraturo a perseverare ristabilì la tranquillità e la sua paura fu sconfitta. Ignazio aveva scoperto, smascherato e affrontato l’ingannatore. In questo, Ignazio imparò un’altra lezione riguardo al sostenere la verità
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con forza, che avrebbe guidato la sua nuova vita e avrebbe aiutato a dare forma alla sua prima serie di principi fondanti di discernimento.
Ignazio dovette affrontare queste stesse paure molte e molte altre volte. Alla fine sapeva che erano false paure, ispirazioni del nemico della sua natura umana. Cosa ancora più importante, imparò gradualmente come disinnescarle e difendersi da esse. È di vitale importanza che comprendiamo questa lezione di Ignazio: chiunque cambi il proprio stile di vita grazie a un risveglio di natura divina, e chi, per grazia, consapevolmente e coerentemente entri nella sua storia sacra, troverà le stesse paure minacciose. Potresti essere fortemente tentato di addormentarti e scivolare di nuovo nelle vecchie abitudini e nei vecchi vizi. Quando ti troverai ad affrontare queste paure minacciose – quando, non se – impegnati di nuovo con fiducia sul sentiero della vita e nei confronti dell’Autore della vita. Queste paure, con il tempo, diminuiranno. Il nemico della natura umana verrà sempre disarmato.
Il nostro spirito, il nostro corpo, e la grazia di Dio che operano in noi, compongono una santa trinità. Dio ci ha fatti così. Tutte e tre le parti che operano in collaborazione sono necessarie per la santità e la crescita umana. Nel paradiso descritto nella Genesi, la cooperazione perfetta di questa trinità di natura umana ci rendeva immortali. Voltando le spalle alla pienezza della grazia di Dio, la nostra immortalità fu perduta: l’equilibrio perfetto della trinità divinamente forgiata della natura umana –il corpo, lo spirito e la grazia di Dio, fu distrutto. L’incarnazione di Cristo e la morte aprirono di nuovo la strada verso l’immortalità.
La nostra vita cristiana è un’opera di amore. Perché l’amore di Dio possa guarirci, dobbiamo fare la nostra parte per aprirci alle Sue grazie. Questo richiede uno sforzo consapevole e continuo di astenerci dalle abitudini peccaminose e che creano dipendenza in pensieri, parole e opere. C’è necessità di pregare per avere la grazia di Dio, e prima dobbiamo farci attenti a essa.
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Con quella stessa grazia, abbiamo la forza di resistere e di astenerci da atteggiamenti e comportamenti peccaminosi e che danno dipendenza, sia dal punto di vista spirituale che materiale. La grazia di Dio pervade le nostre discipline spirituali, attivando la trinità della nostra natura umana. La grazia ci aiuta ad uscire dai binari spirituali, mentali, fisici ed emozionali del nostro ego vincolato. Facendo così, Dio ci dona la grazia di un futuro di maggiore speranza, santità ed equilibrio.
Sto iniziando una Relazione che mi sosterrà per il resto dei miei giorni.
Imparerò le basi e aprirò il mio cuore a Dio.
Ho fiducia che Dio mi guiderà.
Credo che la mia storia sacra si svolgerà in verità, in impotenza e con la mia pazienza.
Credo che Gesù mi aspetti con la sua grazia, la sua misericordia e il suo amore che perdona.
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APPUNTI
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Terza Settimana
PRIMO
Troverò un posto ogni giorno nel quale ritagliarmi uno spazio di quindici minuti di riposo e riflessione contemplativi, privo di distrazioni tecnologiche.
SECONDO
Ripenserò alla mia decisione se fare una o due pause di preghiera di quindici minuti al giorno.
TERZO
Durante le miei sessioni di preghiera e di silenzio di quindici minuti, questa settimana leggerò poco a poco la seconda parte della storia della conversione di S. Ignazio. Leggendo e riflettendo, mi prenderò il tempo necessario. Sto leggendo per avere delle luci spirituali riguardo la storia sacra di Ignazio, e la mia. La lettura orante, pratica nota nella tradizione cattolica come lectio divina è fatta lentamente. Resistendo alle pressioni di efficienza tipiche dell’era moderna, mi rendo conto che per la Storia Sacra non serve andare più veloce, bensì andare più a fondo.
Non anticiperò la lettura di ciò che viene dopo. Diventerò consapevole del momento presente.
Prenderò ogni giorno e ogni esercizio così come viene. Non posso fare meglio la mia Storia Sacra andando più velocemente.
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Benvenuto nella terza settimana del nostro pellegrinaggio. Gli esercizi per questa settimana continuano con la storia della conversione di S. Ignazio. Mentre ascolti la storia di S. Ignazio, rifletti anche sulla tua. Mentre leggi, ricordati che Ignazio divenne consapevole del fatto che c’erano due trame nelle sue fantasie: la trama “A” implicava gli obiettivi e le fantasie radicate nel suo cuore ferito e al seguito di sogni narcisistici. La trama “B” implicava fantasie di un cuore radicato in Cristo e la scoperta dell’ottenimento della guarigione e della pace seguendo santi sogni. Sei invitato a ricercare segni di queste due trame nelle tue proprie fantasie e sogni. Rifletti sulla tua vita mentre ascolti la storia di Ignazio. Dio ha usato lui per guidarci. Ogni persona si trova davanti alla stessa sfida di cercare lo stretto cammino che conduce alla nostra vera natura umana.
Hai due scelte riguardo a come pregare con il testo di questa settimana. Ad alcuni piace leggere durante le sessioni di quindici minuti, mentre altri preferiscono leggere tutto il testo alla domenica e poi focalizzarsi su sezioni più piccole con sessioni di preghiera di quindici minuti per il resto della settimana. Fai quello che è meglio per te. Il tuo obiettivo è quello di ascoltare la storia di Ignazio e concentrarti su qualsiasi punto ti sembri importante per te. Ascolta la storia di Ignazio e fai attenzione a cosa si muove in te, siano speranza e pace o ansia e paura. Così facendo si affina il tuo radar spirituale verso le cose che fanno dire al tuo cuore: “Stai attento!”. Ringrazia Cristo in anticipo per le benedizioni e le luci che riceverai.
Seconda parte: un viaggio fino al cuore
L’impegno risoluto e duraturo di Ignazio per la sua conversione lo scagliò direttamente al centro del suo cuore spezzato e della superbia che nascondeva quelle ferite. Dopo aver lasciato la propria casa, viaggiò fino a Montserrat dove trascorse tre giorni passando in rassegna tutta la sua vita. Fu in questo momento che fece una confessione generale di tutte le sue azioni peccaminose passate. Questa prima confessione generale diede inizio a una pratica duratura di confessione e comunione settimanali. In
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questa confessione scritta, Ignazio descrisse consapevolmente nei dettagli i suoi atteggiamenti, i comportamenti e le passioni peccaminose: la dipendenza dal gioco, l’autoindulgenza sessuale, l’arroganza, e i violenti scatti d’ira. Ci vollero tutti e tre i giorni per scrivere la storia della sua vita passata.
Tuttavia scoprì che il semplice raccontare nei dettagli e confessare le sue abitudini e dipendenze peccaminose, non le neutralizzava. Per quello avrebbe dovuto andare più a fondo, fino alla loro sorgente nel suo cuore e nella sua storia. Solo in questi più profondi recessi avrebbe potuto affrontare il modello di disfunzione spirituale e psicologica che era il maggior responsabile nell’erodere la sua libertà e nello stravolgere la sua autentica natura umana.
È questo viaggio interiore che risvegliò pienamente la sua coscienza. Fu solamente a questa profondità che scoprì la sua autentica natura umana e recuperò la creatività dell’innocenza dell’infanzia. Comprendiamo molto il punto di svolta della vita di Ignazio, che lo porta dai suoi vizi e dal suo narcisismo radicali a una nuova vita di consapevolezza, luce, pace e speranza. Così è come si realizzò la sua storia.
La nuova, devota abitudine di Ignazio di fare una confessione regolare, si trasformò in una tortura distruttiva, ossessiva e compulsiva. Confessò e riconfessò peccati passati più e più volte, senza mai sentire di aver raggiunto il fondo delle sue azioni immorali. Questa atroce tortura spirituale e psicologica durò mesi. Egli era così angosciato dalla sua colpa ossessiva da arrivare a desiderare varie volte di suicidarsi gettandosi giù dal dirupo vicino a dove andava a pregare.
Ben consapevole del danno emozionale causato da questa abitudine ossessiva di confessarsi, non riusciva tuttavia a smettere. Anzi, iniziò a praticare discipline fisiche e programmi spirituali ancora più duri. Il suo obiettivo era di controllare e dominare completamente il suo passato immorale e dissoluto. Voleva ricordare ogni singolo dettaglio dei suoi
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peccati passati così da poter essere perfettamente purificato. Ma nulla funzionava!
Alla fine, esausto e nauseato dai suoi sforzi, si rese conto di disprezzare fortemente la vita spirituale che stava vivendo. Ignazio aveva un urgente e impellente desiderio di “Smettila!” Questo pensiero allarmò Ignazio, e il suo radar spirituale andò in allarme rosso. Ignazio riusciva a discernere che l’ispirazione arrivava da un’altra fonte, ma quale poteva essere? Scoprì l’origine e l’autore dell’ispirazione solo comprendendo dove l’ispirazione lo stesse portando. Gli sovvenne che l’ispirazione lo stava portando nella stessa direzione delle minacciose paure che aveva sperimentato in precedenza. Ispirato ad abbandonare la sua nuova vita di consapevolezza, Ignazio era tentato di lasciare di lato la pace, il servizio agli altri e la vita virtuosa della sua storia sacra. Ma come era riuscita questa contro−ispirazione a ottenere il controllo? La decisione di Ignazio di smettere di riconfessare i propri peccati passati svela la strategia del nemico.
Abbandonare il controllo per abbracciare l’impotenza e l’innocenza
La decisione di Ignazio di smetterla con la sua dannosa abitudine di confessarsi appare irrilevante. Ma questa scelta fu la decisione spirituale più significativa di tutta la sua vita. Fu anche la più difficile, perché quella singola scelta significò abbandonare completamente la sua vita a Dio. Significò ammettere la sua impotenza rispetto ai suoi peccati e permettere umilmente che Dio, e non lui, fosse la fonte della sua santità.
Riflettendo sulla tentazione di allontanarsi dalla sua nuova vita cristiana, Ignazio ricevette una luce sul fatto che la gravosa e autodistruttiva abitudine di ri−confessare peccati passati era radicata nella superbia di cercare di salvare se stesso. Questa superbia lo costrinse in ginocchio. Vedendo questo, egli “si svegliò come da un sogno”, e ricevette la grazia di liberarsi di questa abitudine.
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Guardando alla sua vita dal punti di vista spirituale e psicologico, appare chiaro che dietro ai misfatti sessuali, alla dipendenza dal gioco e al temperamento violento, c’erano un orgoglio narcisistico di controllo e un cuore spezzato. Il nostro controllo narcisistico è consolidato dal bruciante dolore spirituale e psicologico della perdita dell’innocenza − il modello dei peccati che ereditiamo dal peccato originale, insieme ai peccati commessi contro di noi all’inizio della nostra vita e più tardi da quelli commessi da noi stessi.
Il nostro narcisismo è come se ci divinizzasse, riducendo notevolmente la nostra capacità di rispondere al vero Dio. Riempiamo il vuoto dei nostri cuori feriti e spezzati con sforzi per avere attenzione, potere e controllo. Il nostro narcisismo è una falsa identità, una antistoria. Non ci fa vedere la nostra autentica natura umana e i più profondi desideri del nostro cuore. Non ci fa vedere la nostra storia sacra.
La prima confessione generale di Ignazio a Montserrat documentò le manifestazioni visibili di questa profonda deformazione nella sua natura umana. Il Medico Divino condusse poi Ignazio fino alla fonte di quei peccati visibili. Era stata la sua natura umana ferita ad alimentare la personalità narcisistica e con manie di controllo. Il modello di peccati, vizi e dipendenze visibili era solo la punta dell’iceberg. È di vitale importanza ricordare che la disintossicazione di Ignazio dalla droga dell’aggressione, della dipendenza e della dissolutezza, aprì un varco verso il suo cuore spezzato − la sua natura umana ferita − in cui poté finalmente affrontare la sua impotenza e la sua debolezza. È qui che finalmente incontrò Cristo faccia a faccia. È qui che, accettando il perdono di Cristo, ha inizio quell’amore che guarisce. È qui che Ignazio ammise la sua impotenza a salvare se stesso e consegnò il controllo della sua vita a Dio. Questo è il paradigma spirituale dell’impotenza.
La lotta di Ignazio contro l’abitudine ossessiva di riconfessare i peccati passati era il simbolo del suo radicale e nascosto peccato di orgoglio. Cristo lavorò duro per incontrare Ignazio proprio lì dove si trovava, in questo posto inerpicato in cui si trovava. Il suo frenetico e dannoso
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riconfessare vecchi peccati era solo l’ultima manifestazione dello stesso narcisismo occulto che aveva stravolto i primi trenta anni della sua vita.
Lo stesso peccato era stato evidente sul campo di battaglia a Pamplona quando Ignazio obbligò il comandante e tutti gli altri cavalieri a imbarcarsi in una missione suicida contro un esercito molto più numeroso e meglio equipaggiato. La superbia di Ignazio gli fece guadagnare una disastrosa sconfitta e una gamba distrutta. Per fortuna, il suo orgoglio difensivo venne frantumato dalla grazia di Dio che lo risvegliò “come da un sogno”.
Dopo la sua spaventosa lotta contro gli scrupoli, seguita alla sua confessione a Montserrat, Ignazio riconobbe finalmente la propria impotenza e consegnò il controllo della propria vita a Dio. Dio aveva atteso lungo tutta la vita di Ignazio di trasformare i suoi più profondi desideri in una storia sacra la cui eredità sarebbe durata in eterno. Questa capitolazione definisce la seconda serie dei principi che fondano il discernimento di Ignazio.
Una profusione di grazia mistica si riversò, a questo punto, su di lui. Cosa ancora più importante, uno spirito umile e obbediente stava cominciando a emergere e lo avrebbe reso in grado di rispondere ai più piccoli movimenti della grazia di Dio nei suoi pensieri, nelle sue parole e opere. In questa umiltà e docilità scoprì una vita di servizio che avrebbe cambiato la Chiesa e il mondo. Più tardi avrebbe riflettuto su questa scoperta:
Ci sono pochissime persone che si rendono conto di cosa Dio farebbe di loro se si abbandonassero interamente nelle sue mani e si lasciassero modellare dalla sua grazia. Un tronco d’albero grosso e informe non crederebbe mai di poter diventare una statua, ammirata come miracolo di scultura… e non accetterebbe mai di sottomettersi allo scalpello dello scultore che, come dice S. Agostino, vede con il suo genio cosa può farne. Molte persone che adesso vediamo vivere a malapena come cristiani, non comprendono che potrebbero diventare santi se si lasciassero modellare dalla grazia di Dio, se non rovinassero i Suoi piani opponendo resistenza all’opera che Lui vuole fare.
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Il narcisista orgoglioso, l’uomo che era padrone del suo stesso universo, divenne un umile e obbediente servo del vero Maestro e Creatore dell’universo. Per arrivare a questo punto, Ignazio dovette ammettere la propria impotenza. Dovette lasciare il controllo sulla sua vita e quei distorti aspetti della sua natura umana che si erano sviluppati nel corso degli anni. Dovette imparare a convivere con questo nuovo autentico sé che ne veniva fuori, la sua vera e libera natura umana, una natura che era stata nascosta dietro il suo cuore ferito. A causa di questo, Ignazio dovette anche imparare a smantellare il narcisismo che si era sviluppato nei primi trenta anni della sua vita. Il contro−ispiratore, il nemico della sua natura umana, aveva scaltramente nascosto la sua vera natura umana e Ignazio dovette ricominciare la propria vita, questa volta permettendo a Dio di rivelargli il suo autentico “sé”. Ecco perché, dopo aver risolto la più grande crisi della sua vita, Ignazio sperimentò se stesso come qualcuno che veniva istruito direttamente da Dio. Era, come ebbe a dire, esattamente come “un maestro che insegna a un bambino”.
Il Divino ispiratore e il Contro−ispiratore
Questa crisi straziante insegnò a Ignazio una lezione importantissima riguardo le contro−ispirazioni. La forza di volontà e l’impegno risoluto a vivere virtuosamente per il resto dei suoi giorni potevano essere manipolati e rivolti contro di lui per mezzo di sottili ispirazioni. Quella che sembrava una pratica santa, pia e nobile – un serio approccio alla confessione − si trasformò in un’abitudine dannosa che gli fece detestare la sua vita spirituale e, per la frustrazione, lo ispirò ad abbandonarla. Imparò che le contro−ispirazioni del nemico della sua natura umana potevano agire come “un angelo di luce”. Queste ispirazioni appaiono sante, ma, se seguite, finiscono per causare un disastro, allontanando la persona da Dio e dal proprio autentico essere.
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Le esperienze di Ignazio rivelano i passi del
suo Discernimento
Le esperienze di Ignazio➔ Passi del discernimento
LA LOTTA DI IGNAZIO CON GLI SCRUPOLI
NASCONDEVA LA SUA VANAGLORIA.
IGNAZIO SI RICONFESSAVA
COSTANTEMENTE PER CERCARE
LA SALVEZZA ATTRAVERSO LA
SOLA FORZA DI VOLONTÀ .
IGNAZIO SPERIMENTA IMPULSI
SUICIDI, RIPUGNANZA E
DESIDERIO DI ALLONTANARSI
DALLA SUA FEDE RECENTEMENTE RITROVATA
IGNAZIO LOCALIZZA L’ORIGINE
DELLO SPIRITO DI RIPUGNANZA
IN UNA FONTE DEMONIACA
LO SCONTRO INIZIALE CON IL
PROPRIO PECCATO RADICALE
IGNAZIO ABBANDONA LA CONFESSIONE COMPULSIVA DEI
SUOI PECCATI PASSATI
LO SFORZO DI CONTROLLARE
IL PROPRIO PECCATO
RADICALE SOLO ATTRAVERSO
LO SFORZO PERSONALE O LA FORZA DI VOLONTÀ
DISPERAZIONE E DESIDERIO
DI RINUNCIARE ALLA FEDE
QUANDO LO SFORZO UMANO
DA SOLO FALLISCE
COMPRENSIONE DEL FATTO
CHE IL DESIDERIO DI
ABBANDONARE IL VIAGGIO
SPIRITUALE È UNA TENTAZIONE
L’AMMISSIONE DELLA
PROPRIA IMPOTENZA AD AUTOSALVARSI E LA
RINUNCIA AD AZIONI ORGOGLIOSE
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Ignazio acquisì una più chiara conoscenza delle due forze spirituali che ispirano e cercano di guidare l’evoluzione della storia di ognuno. Raccolse ciò che aveva imparato dal “dire la verità con forza” (al nemico della natura umana) e ciò che aveva imparato dal cedere il controllo della sua vita a Dio, in linee guida per il discernimento di queste differenti ispirazioni. Per adesso, basta dire che il Divino ispiratore è l’autore dell’innocenza originale di ciascuno, cioè della propria autentica e libera natura umana. Il Divino ispiratore opera in ogni situazione, e attraverso di essa, con delicatezza, specialmente nelle sventure associate alle pregiudizievoli vicissitudini spirituali e psicologiche della vita.
È nella natura dello Spirito Santo offrire perdono e fornire riparo dal nemico della natura umana il cui unico scopo è di distruggere l’innocenza.
Il Divino ispiratore perdona i peccati, ripristina la perduta innocenza, ripara i cuori spezzati e feriti, libera i prigionieri, rimette in libertà gli oppressi e illumina la storia sacra di ognuno e la vera natura umana (Lc 4,18).
Il contro−ispiratore opera anche attraverso tutti gli eventi della vita e nelle relazioni di ciascuno. La sua opera è evidente nelle deformazioni dello spirito e della mente, le profonde ferite causate dall’evoluzione del peccato a partire dal peccato originale e anche dal peccato ereditato dalla famiglia e dalla cultura di ciascuno. Il contro−ispiratore opera per corrompere l’innocenza e deformare la natura spirituale, emozionale, fisica e psicologica di una persona, la sua vera natura umana. Gesù condannò la violenza contro gli innocenti e i semplici. Nessun essere umano può sfuggire alle macchinazioni che questo male genera nel corpo, nella mente e nello spirito di ciascuno. A partire dal peccato originale questa forza evolutiva ha infettato ogni persona e di conseguenza tutta la storia umana.
Il contro−ispiratore occulta le nostre ferite originali, consigliandoci e guidando i nostri passi affinché ci costruiamo una falsa identità, un’antistoria, tipicamente identificata da un ego distorto e difeso dal narcisismo. Il nostro orgoglio narcisistico razionalizza le abitudini, i vizi, le
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dipendenze e gli stili di vita che formano la nostra antistoria. Il contro−ispiratore ci rende inconsapevoli della nostra storia sacra e della nostra vera natura umana modellata sul divino.
Dio guidò Ignazio attraverso questa distorta evoluzione fino a farlo tornare alla perduta innocenza della sua vera natura umana. Per arrivarci, Ignazio dovette affrontare il suo modello di distorsioni spirituali e psicologiche, nate dal suo orgoglio narcisistico. Era un castello imponente quello che aveva costruito sulle sabbie mobili dell’innocenza di un bambino ferito, sul cuore spezzato e malinconico di un bimbo solo. Dio fornì a Ignazio l’ispirazione e la grazia per far sì che quel castello si sbriciolasse. Il frantumarsi delle sue potenti difese e il rivelarsi del suo superbo e narcisistico modello, si dimostrarono i punti di svolta dell’intero processo di conversione di Ignazio.
Veglia, santità e accresciuta Consapevolezza
La conversione di Ignazio dalla sua antistoria e il suo pieno risveglio alla sua storia sacra non fu un evento singolo, quanto piuttosto un processo graduale. Per la sua trasformazione completa da vanesio egomaniaco a santo ci volle il resto dei suoi giorni. Questo è evidente nella sua Autobiografia. In tre narrazioni collegate fra loro in cui raccontava esperienze di quasi morte, Ignazio rivela la sua crescita in santità, un processo che si sviluppò nel corso di un lungo periodo di ventotto anni. Nel primo racconto, egli è pieno di paura di essere giudicato, perché capisce che la superbia è ancora una tentazione forte per lui. Nel secondo racconto non ha più paura della morte ma, invece, è pieno di dolore per la sua risposta tardiva a Dio. Nel terzo racconto, la grazia pervade il suo cuore ed egli è colmo di un’intensa devozione e desiderio di unione eterna con Dio. Questi tre episodi rispecchiano le tre classiche tappe della crescita mistica: via purgativa, via illuminativa e via unitiva. I tre episodi trasmettono anche la realtà della pazienza di Ignazio nel processo della sua crescita spirituale:
Un impegno permanente verso Cristo nella Chiesa
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Ignazio impiegò il resto dei suoi giorni per trasformarsi nel santo che conosciamo oggi. Fu un’evoluzione graduale, ma costante, da uno stato di narcisismo peccaminoso, che mantiene il controllo della sua vita, a quello di un innocente e obbediente servitore di Dio. Scoprì e accolse il potere e l’energia del vivere nella santa trinità della sua autentica natura umana –spirito, corpo e grazia di Dio, che lavorano all’unisono. La crescita in santità richiede desiderio, pazienza e sforzo quotidiano per risvegliarci alla nostra autentica natura umana. C’è bisogno di tempo perché la grazia faccia breccia nell’influenza della nostra antistoria così che la nostra storia sacra possa emergere più pienamente. Non ci sono scorciatoie per la santità, neppure per i santi.
Se desideri rinunciare alla tua antistoria e aprirti alla tua Storia Sacra, la grazia ti renderà consapevole, come fece con Ignazio, di luoghi che si trovano nei ricordi del tuo cuore che potresti non desiderare di visitare. Tale processo di consapevolezza comincerà come per Ignazio. Inizia con un’onesta identificazione delle manifestazioni visibili di quelle distorsioni spirituali e psicologiche nelle peculiarità della tua natura umana. Queste distorsioni rivelano la tua innocenza perduta e un cuore spezzato dal peccato originale e dai peccati cumulativi della tua famiglia, del tuo gruppo e della tua cultura. Ignazio iniziò questo processo con la confessione generale. Identificò con sincerità le abitudini, le dipendenze, i peccati e le compulsioni caratteristiche della sua perduta innocenza e del suo cuore spezzato.
Apriti alla grazia di Dio che illuminerà i tipici elementi narcisistici che alimentano i tuoi comportamenti peccaminosi e compulsivi. Ignazio ebbe bisogno di molta grazia per superare le sue difese e svelare questa verità nascosta riguardo alla sua vita. Chiunque sposi l’invito a camminare su questo sentiero può fare affidamento sulla stessa grazia per essere guidato in questa parte vitale del processo.
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Le esperienze di Ignazio rispecchiano il processo di Crescita spirituale
Esperienza di S.
Ignazio
IGNAZIO, GIUSTIFICANDOSI, INDIETREGGIA
ANSIOSAMENTE E SI
FOCALIZZA SUL SUO ESSERE
PECCATORE
IGNAZIO, CHE ORMAI NON
HA PIÙ PAURA, SI PENTE DI
NON AVER RISPOSTO PRIMA
ALLA GRAZIA DI DIO
Principio
Universale
PANICO RIGUARDO
ALLA PROPRIA
SALVEZZA DOVUTO A DEBOLEZZA E PECCATO
Cammino Mistico
VIA PURGATIVA
INTENSA GIOIA DI IGNAZIO
AL PENSIERO DI MORIRE ED
ESSERE INSIEME A DIO
TRISTEZZA PER LA
LENTEZZA DELLA
PROPRIA RISPOSTA
ALL’AMORE DI DIO E
AL SUO INVITO ALL’INTIMITÀ
UN ARDENTE, UNIVERSALE AMORE DI
DIO E DESIDERIO DI UNA COMPLETA
UNIONE CON LA TRINITÀ
VIA UNITIVA
Prendere finalmente consapevolezza della tua storia sacra ti porterà in luoghi del tuo cuore nei quali la tua innocenza è ferita e il tuo cuore è spezzato. Prendere coscienza della tua storia sacra rivelerà i contorni della tua antistoria. Avrai bisogno di valutare onestamente il modello narcisistico nella tua propria vita, identificando i piaceri, le forze e le
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VIA ILLUMINATIVA
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abitudini che agiscono come narcotici, bloccando il dolore del tuo cuore spezzato e della tua perduta innocenza.
Questo modello che maschera il tuo autentico io e la tua vera natura umana è il modello del tuo falso io. È l’inganno dell’antistoria che nasconde lo splendore della tua autentica natura umana e la sacralità della tua storia di vita. Questa fu l’esperienza di Ignazio. Grazie all’ispirazione divina scoprì il suo falso−io travestito da pio e coscienzioso penitente.
Una volta raggiunto questo punto, Ignazio si risvegliò “come da un sogno” alla sua Storia Sacra. Facendo così, ricevette la grazia di unire mente e spirito, azione e contemplazione, l’eterno nel momento presente, e poter così vedere la Divina Presenza in tutte le persone e in tutta la creazione. La sua nuova consapevolezza di Dio gli diede così tanta energia da poter entrare quotidianamente nel flusso della sua Storia Sacra, rendendogli possibile di impegnarsi di nuovo nei doveri e negli impegni della vita con un cuore sereno e chiarezza di propositi. Egli permise coraggiosamente a Dio di scrivere la sua storia sacra per il tempo che rimaneva della sua vita –a ogni ora, giorno, settimana, mese, anno.
La vitalità della relazione personale di Ignazio con Dio − nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo − fu possibile attraverso la grazia e la gratitudine che egli sperimentò nel costante incontro con il suo personale peccato e le passioni disordinate. Questi incontri pieni di grazia portavano sempre illuminazione, discernimento, energia e speranza, mai scoraggiamento, paura o disperazione.
Un superbo, dissoluto, insicuro narcisista trovò finalmente serenità e sicurezza nel pieno amore di Dio, nella sua accettazione, nella sua misericordia e nel suo perdono. Cosa piuttosto interessante, ciò successe nell’impotenza e nella debolezza di Ignazio, attraverso di esse e, forse, perfino per loro causa! Ciò che tanto aveva danneggiato la sua vita precedente divenne la fonte della sua forza e della sua santità. Ignazio scoprì, come S. Paolo, che nella sua debolezza e nel suo peccato, egli era
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forte in Cristo (2 Cor 12,10). Sarà lo stesso per te!
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Sto iniziando una Relazione che mi sosterrà per il resto dei miei giorni.
Imparerò le basi e aprirò il mio cuore a Dio.
Ho fiducia che Dio mi guiderà.
Credo che la mia storia sacra si svolgerà in verità, in impotenza e con la mia pazienza.
Credo che Gesù mi aspetti con la sua grazia, la sua misericordia e il suo amore che perdona.
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APPUNTI
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PRIMO
Quarta Settimana
Riesaminerò la mia fedeltà alla sessione (o le sessioni) di quindici minuti quotidiani di riposo e riflessione contemplativi. Se il mio impegno ha vacillato potrebbe essere utile scrivere il luogo specifico e il momento (o i momenti) del giorno in cui è successo. Chiedo a Dio la grazia di impegnarmi di nuovo in questa pratica, che è la più importante dimensione della preghiera della storia sacra. Resisterò alla tentazione di giudicarmi duramente quando non riesco a vivere in maniera ideale. Ogni giorno, farò del mio meglio per essere fedele all’impegno preso.
SECONDO
Comprerò un piccolo taccuino a spirale (se non l’ho ancora fatto) nel caso dovessi aver bisogno di più spazio per il mio diario rispetto a quello fornito nella sezione APPUNTI alla fine di ogni settimana. Ne avrò bisogno più tardi. In ogni caso, potrei anche trovare sufficienti le pagine per gli Appunti alla fine di ogni settimana per le mie brevi annotazioni quotidiane.
TERZO
Durante i miei momenti di silenzio di quindici minuti questa settimana leggerò la terza parte della storia della conversione di S. Ignazio. Si tratta di una lettura spirituale. Leggerò e rileggerò riflettendo e con calma. Inviterò Dio a essere mio compagno mentre leggo. Chiederò al Signore di aiutarmi ad ascoltare con il cuore e a prestare attenzione a ciò che mi muove spiritualmente. Userò il processo che sento più adatto per me. Se
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leggere tutto prima la domenica mi aiuta a riflettere meglio su ciò che servirà come materiale per le mie sessioni settimanali di quindici minuti, allora userò quel metodo. Potrebbe essere utile evidenziare le parti delle letture che hanno creato speranza e / o ansia e portarle alla riflessione e alla preghiera.
Non anticiperò la lettura.
Diventerò consapevole del momento presente.
Prenderò ogni giorno e ogni esercizio così come viene. Non posso fare meglio la Storia Sacra andando più velocemente.
Benvenuto alla quarta settimana del nostro pellegrinaggio insieme. Gli esercizi della quarta settimana si spostano dalla storia della conversione di S. Ignazio alla tua propria storia. Sei invitato a prendere l’impegno di unirti a S. Ignazio e a tutte le donne e gli uomini santi della Chiesa, per dare la tua vita a Cristo a favore di questa grande opera di riconciliazione.
Ascolta la chiamata e fai attenzione a qualsiasi cosa si muova in te, che sia speranza e pace o ansia e paura.
Fare così affina il tuo radar spirituale verso le cose che spingono il tuo cuore a dire: “Stai attento!”. Ringrazia Cristo in anticipo per le benedizioni e le luci che riceverai.
Terza Parte: La chiamata alla Riconciliazione Universale
Come fece con Ignazio, Dio invita anche noi ad aprire gli occhi sul modello di disfunzione spirituale, emozionale e psicologica che ha plasmato la nostra antistoria. Dio ci invita a riconoscere le nostre vite come storia sacra e a produrre frutti che durino fino all’eternità. Il risveglio e la crescita riveleranno dove la nostra libertà è compromessa e come chiudiamo i nostri cuori alla nostra autentica natura umana. Cristo
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compassionevolmente ci mostra come il nostro egoismo e la nostra superbia abbiano corrotto la nostra creatività, derubandoci della gioia dell’innocenza. L’invito di Dio è gentile. Dio ci apre gli occhi perché è misericordioso. State pur certi che la passione di Dio è quella di cercarci, salvarci, guarirci e riportarci alla nostra originale innocenza. La passione di Dio è personale. La passione di Dio è Amore. La passione di Dio è Cristo Gesù.
L’intenzione di Dio è guarire e trasformare gradualmente i nostri pensieri, le nostre parole e le nostre azioni. Poiché ogni pensiero, parola e azione influenza la mia storia nella direzione di una antistoria o di una storia sacra. Ogni pensiero, parola e azione, nel bene o nel male, tocca tutte le persone nella mia vita, tutto il mondo e tutta la creazione, dando forma al capitolo finale della storia. Gli effetti di peccato e narcisismo – così come gli effetti di virtù e altruismo – hanno ramificazioni individuali, sociali, fisiche, spirituali ed ecologiche che arrivano fino alla fine della creazione.
Poiché tutto e tutti sono uno nell’Amore – uno in Cristo Gesù – grazie al quale e per il quale tutto è stato fatto (Rm 11,36).
Ogni pensiero, parola o azione, non importa quanto discreti, hanno una rilevanza nella rete di vita interconnessa che Dio ha modellato attraverso Cristo. È l’esistenza di Cristo – la sua Storia Sacra—che collega ognuna delle nostre storie sacre individuali. È in Cristo che l’intero cosmo si unisce.
Dio in Cristo ci ha resi responsabili e dipendenti gli uni dagli altri e dalla terra che ci sostenta.
Il Cristo del cosmo – attraverso il quale e per il quale tutto è stato fatto− divenne uomo e affrontò, assorbì e neutralizzò tutta la forza distruttiva dell’antistoria evolutiva del male che scorre attraverso la natura umana e il cosmo creato. Cristo riconcilia in sé tutto nei cieli e sulla terra per portare pace a tutti attraverso il sangue della sua croce. La sua Storia Sacra riscatta e rinnova ogni capitolo nella nostra storia, individuale e collettiva.
Cristo Gesù appassionatamente attende la nostra partecipazione alla sua opera di riconciliazione universale. La nostra volontà di accettare il
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cammino di conversione comporta identificare sinceramente Inostri peccati, le nostre disfunzioni e dipendenze. Comporta sperimentare e ammettere la nostra impotenza a salvare noi stessi. Ci vuole la pazienza di un’intera vita mentre Cristo scrive la nostra storia sacra.
La mia partecipazione all’opera di riconciliazione di Cristo è l’unica vocazione degna e l’unico lavoro che produce frutti che durano fino all’eternità. La mia accettazione di questo invito rivela il mistero stesso della vita.
Quando accetto l’invito, Cristo promette di condividere con me la sua gloria universale. Accettare l’invito a entrare intenzionalmente nella storia sacra ha conseguenze di grande importanza.
Adesso è il momento di svegliarsi dal sonno
Il nostro tempo sulla terra, davvero, è così breve. Da quando Cristo è nato, vissuto, morto e risorto, la nostra storia può essere solo misurata e valutata alla luce della sua eterna missione di Riconciliazione. Entrare intenzionalmente nella mia storia sacra mi permetterà, col tempo, di conoscere Dio più intimamente e di servirlo più generosamente. Come Ignazio, anche io sono chiamato a risvegliarmi dal sonno – a risvegliarmi alla pienezza e alla santità. Sono stato creato e in me è stato infuso il dono di poter essere risvegliato a una vita che riverisca il Dio che in Cristo e nello Spirito Santo è presente in tutta la creazione: in ogni persona e in ogni cosa.
Prendere coscienza della mia storia sacra, come fece Ignazio, richiede coraggio per la purificazione dello spirito e della psiche a cui dà inizio. Il processo richiede disciplina difronte alla tentazione e alla monotonia. Bisogna consapevolmente chiedere, persino supplicare se necessario, per ottenere le grazie di Dio. Richiede tempo e pazienza. Scegliere deliberatamente ogni giorno di essere fedele al tempo e allo spazio per Dio. Aprire gli occhi richiede la pazienza di una vita. Una volta intrapreso
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questo viaggio con fiducia, esso si rivelerà ricco di benedizioni oltre ogni nostra più rosea aspettativa. Incontrare Cristo quotidianamente nella storia sacra cambia per sempre la vita, le relazioni, la terra e l’eternità.
Ciò che serve per il viaggio verrà fornito ogni giorno. Nel tuo viaggio attraverso le memorie e le esperienze, passate e presenti, ti viene promessa la forza e la misericordia dell’Amore che sostiene e guida l’intero cosmo. È questo Amore che aspetta di trasformare i tuoi peccati, le dipendenze, le rabbie, le paure, la colpa e la vergogna. È questo Amore che ripara il tuo cuore spezzato facendone un recipiente di perdono, di luce e di pace. Più la trama di buio, compulsione, peccato e dipendenza è compenetrata e impenetrabile nella tua vita, più strategica e grandiosa è la grazia di Dio nello spezzare la sua morsa, perché nulla è impossibile a Dio (Lc 1, 37).
In questo viaggio otterrai una conoscenza personale e reale del peccato e della misericordia, della creazione e dell’eternità. Arriverai a conoscere, per esperienza, il nostro Dio di grazia, presente nel Corpo di Cristo nella Chiesa, nei sacramenti, in te stesso, negli altri e in tutta la creazione. Alcune luci ti arriveranno come un flash; altre si riveleranno nel corso di settimane, mesi, o anni. Da adesso in poi l’intero processo della tua vita riguarda svegliarsi dal sonno Ef 5,14; Rm 13,11), piegarsi alla reale, all’autentica, alla tua vera natura umana, vivendo e lavorando per frutti che durano fino all’eternità.
La tua Storia Sacra
La tua vita (e e quella di ogni persona) è inestricabilmente intrecciata e integrata alla Storia Sacra di Cristo in un modo misterioso e sublime. È misterioso perché le vie di questo mondo non sono quelle del Regno. Ciò che è ritenuto di valore e di successo nel momento presente è di fatto sciocco e inutile nella vita spirituale. È sublime, perché le sofferenze più intime offerte a Dio, le più deboli invocazioni di misericordia e perdono, e i più semplici gesti di attenzione, gentilezza o generosità rivolti al nemico, al povero che Dio tanto ama, e alla sua magnifica creazione, sono scritti a
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lettere d’oro nel Libro dell’Agnello. Questi sono i pensieri, le parole e le azioni che dureranno fino all’eternità. Non ci sono scorciatoie alla rivelazione della storia. La conversione dura tutta la vita ma misurabile quando io intenzionalmente, quotidianamente, consistentemente e fiduciosamente entro nella mia storia sacra.
La mia storia comincia dove ha cominciato Ignazio, nella grazia della chiamata alla conversione. La mia conversione comincerà a prendere forma quando accetterò quella chiamata e seguirò il modello della conversione di Ignazio stesso. Scoprirò cose che mi renderanno inquieto, mi creeranno vergogna e confusione, e sveleranno rabbie, paure e dolore nascosti. Incontrerò un cuore spezzato e l’innocenza e il paradiso perduti.
Ma, più importante, in tutto questo sarò sorretto, protetto e guidato dall’unica cosa necessaria, l’amore di Cristo. Mi verrà data la forza di dire la verità. Mi verrà data la grazia di vedere e dare onestamente un nome a quei peccati, abitudini e dipendenze che portano con sé morte — spirituale, fisica, psicologica— e non vita. Allora, mentre mi arrenderò alla mia impotenza in favore della potenza di Dio, il Medico Divino riscriverà la mia vita come storia sacra.
Cedere il controllo della mia vita alle cure del Medico Divino ammettendo la mia impotenza a salvarmi da solo mi permetterà di essere vulnerabile, creativo, innocente e umile. Una volta che il mio cuore sarà aperto, lo Spirito di Dio continuerà a scrivere la mia storia sacra. La mia pazienza di tutta la vita porterà frutti che durano fino all’eternità. Il mio viaggio di pellegrino, come quello di Ignazio, segue il sentiero mistico, comprovato e collaudato nel tempo, verso la pienezza e la santità. Non ci sono scorciatoie. Cristo Gesù in persona ha percorso quel sentiero. Egli garantirà la sicurezza del mio viaggio e porterà i miei fardelli, i fallimenti, la vergogna, il cuore spezzato e la confusione.
Terrò nel cuore l’esempio di umiltà di Gesù che mi lava i piedi. Ha affrontato umiliazioni, torture e una morte disonorevole, perché io potessi trovare speranza e guarigione per tutto ciò che nella mia vita ha bisogno di
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guarigione, perdono e redenzione. Fin dagli inizi dei tempi la sua Storia Sacra è misticamente improntata nelle anime del suo popolo eletto e della Chiesa. Attraverso il modello della sua Storia, io, la Chiesa, e tutte le persone possono avere la loro storia riscritta come storia sacra.
Entrerò di proposito nella narrazione della mia vita per intervalli di quindici minuti una o due volte al giorno. La mia storia, legata alla Storia Sacra di Cristo e a tutte le persone e a tutta la creazione, scorre fin dalla mia nascita in tutti i miei pensieri, nelle parole e nelle azioni per dare forma al mio destino qui, e in avvenire. La preghiera mi aiuterà a sintonizzarmi con la Creazione, la Presenza, la Memoria, la Misericordia e l’Eternità. Quando incontro le paure, le pressioni, le rabbie, le tentazioni, Fallimenti, le dipendenze e i peccati nella mia giornata, posso sintonizzarmi brevemente sulla Creazione, la Presenza, la Memoria, la Misericordia e l’Eternità, e chiedere la grazia di vedere la mia storia completa. Facendo così, il Medico Divino può guarirmi e risvegliare il mio cuore alla sua autentica natura umana.
Cristo estende l’invito: il suo amore, al centro dell’universo, attende la mia risposta. Prego di avere il coraggio e la generosità di entrare con Cristo nella mia storia sacra.
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Sto iniziando una Relazione che mi sosterrà per il resto dei miei giorni.
Imparerò le basi e aprirò il mio cuore a Dio.
Ho fiducia che Dio mi guiderà.
Credo che la mia storia sacra si svolgerà in verità, in impotenza e con la mia pazienza.
Credo che Gesù mi aspetti con la sua grazia, la sua misericordia e il suo amore che perdona.
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APPUNTI
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Quinta Settimana
PRIMO
Scelgo in anticipo la sessione/i di silenzio di quindici minuti per la settimana. Visualizzo dove andrò ogni giorno e in che orario/i. Chiedo a Dio la grazia di mantenere questi appuntamenti tutta la settimana, in un luogo privo di dispositivi tecnologici.
SECONDO
Da questo momento in poi, porterò il mio taccuino alle mie sessioni di preghiera per il resto delle quaranta settimane.
TERZO
Le miei sessioni di quindici minuti di preghiera questa settimana consistono di due esercizi:
1. Chiedo l’ispirazione di scoprire il nome di Dio che parla direttamente al mio cuore. Ci possono volere due o più giorni per scoprire il nome che apre il mio cuore all’amore e alla misericordia di Dio. Se Dio non mi ispira nei primi due giorni, metterò da parte questo esercizio e passerò al secondo. Ma continuerò a chiedere di avere l’ispirazione di scoprire il nome giusto per il resto della settimana. Ringrazierò Dio in anticipo, perché Dio mi darà l’ispirazione di cui ho bisogno per rivelare il nome che parla al mio cuore. Ringrazierò Dio in anticipo per questa importante grazia.
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2. Per il resto della settimana, ascolterò le tre parti della storia della conversione di Ignazio alla luce della mia propria storia. Una semplice riflessione spirituale associata con questo esercizio è descritta più avanti.
Non anticiperò la lettura di ciò che viene dopo. Diventerò consapevole del momento presente.
Prenderò ogni giorno e ogni esercizio così come viene.
Non posso fare meglio la mia Storia Sacra andando più velocemente Chiederò a Dio di aiutarmi.
Prenditi un momento per chiedere a Dio questa grazia: “Signore, aprimi alla consapevolezza del mio cuore”. Il cuore è dove avviene una parte importante del lavoro di preghiera. La mente rivela i fatti. Il cuore rivela la verità del mio essere. Il cuore è come la Scrittura descrive gli aspetti più importanti della condizione umana. Ecco alcuni esempi:
Il cuore rivela lo stato di corruzione causato dal peccato (Gen 6,5; Ger 17,9−10; Mt 15,9). 2
Il cuore è dove avviene il processo di conversione e di perdono (Ez 36,26; Mt 18,35; Rm 2,29).
Il cuore è il punto di convergenza dove l’autocondanna si ritrova faccia a faccia con la speranza nella potenza di Dio (1 Gv 3,19−20).
La purezza di cuore permette alla persona di vedere Dio (Mt 5,8).
Il cuore è il luogo della compassione (Lc 7,13).
Il cuore è il custode della memoria e della contemplazione (Lc 1,29; 2,19, 51).
2 Non c’è bisogno di leggere i passaggi delle Scritture durante le tue sessioni di preghiera di quindici minuti. Se il tuo cuore, però, ti porta a leggere tali passaggi biblici al di fuori delle sessioni di preghiera di quindici minuti, ti incoraggio a seguire il tuo cuore!
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Il cuore è il recipiente che contiene i segreti che illuminano il vero significato della vita (Mt 6,21; Lc 24,32; Sal 85,9).
Il cuore è definito come il centro della consapevolezza e dell’azione umane, in cui Dio discerne se i miei pensieri, le mie parole e le mie azioni sono giuste o sbagliate. Il cuore è il centro a partire dal quale ogni persona starà di fronte a Dio e darà il rendiconto ultimo dei propri pensieri, parole e azioni. (Eb 4,12−13).
Il cuore percepisce l’amore come fine, dono e scopo ultimi dell’essere. (1 Cor 13).
La testimonianza di Cristo nella Scrittura parla al desiderio di innocenza del cuore, basato sull’immensa fatica della vita e sui fardelli che esso porta come risultato della corruzione (Mt 11, 28−30.).
Cristo promette anche di rispondere al cuore che Lo cerca, e dà la certezza che coloro che Lo cercano, Lo troveranno. (Lc 11,9−11).
Cerca la conoscenza del cuore e chiedi a Dio la grazia di aprire un cammino verso il tuo cuore. Cerca anche la conoscenza del cuore di Dio, presente nel Sacro Cuore di Gesù. Questa grazia ti aiuterà a unire il tuo cuore al cuore di Cristo. “Signore, aprimi alla conoscenza del mio proprio cuore”.
Per i primi due giorni di sessioni di preghiera di quindici minuti per questa settimana:
Una volta che ti sarai sistemato nel tuo posto dedicato alla preghiera, chiedi a Dio ispirazione per questo tempo. Poi chiedi, con parole che vengano dal tuo cuore, di essere ispirato a scoprire o ricordare il nome più intimo e/o significativo per Dio Padre, Figlio e Spirito Santo che hai usato nella preghiera.
Il nome risuonerà profondamente nel tuo cuore e rifletterà la relazione di Dio con te e la tua personale relazione con Dio. Potrebbe essere utile quanto segue:
Padre, Padre Amorevole, Padre Onnipotente, Padre Nostro, Dio Padre, Creatore Amorevole, Dio Creatore, Dio dell’Amore, Mio Dio, Dio Santo,
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Padre dei Poveri, Dio della Misericordia, , Dio della Compassione, Padre di Gesù, Signore Gesù Cristo, Signore Gesù, Cristo Gesù, Caro Gesù, Gesù Adorabile, Cristo Adorabile, Buon Gesù, Gesù, Salvatore Misericordioso, Gesù Mio Salvatore, Figlio di Dio, Carissimo Signore, Mio Signore, Mio
Signore e Mio Dio, Sacro Cuore di Gesù, Gesù, Agnello di Dio, Buon Pastore, Salvatore Crocifisso, Spirito Santo, Spirito di Gesù, Spirito del Signore, Spirito Amorevole, Santo Spirito di Dio, Amore di Dio, Divino Spirito, Spirito Creatore, Dio Creatore.
Chiedi la grazia di scoprire il nome di Dio che tocca il tuo cuore più nell’intimo. Saprai qual è il nome giusto perché esso ha il potere di liberare la tua fiducia e il tuo amore, e di smuovere i tuoi sentimenti.
Quando lo scopri, scrivi il nome di Dio sul tuo taccuino. Da questo momento in poi, usa questo nome quando ti rivolgi a Dio. Dio gioisce quando parli direttamente dal tuo cuore.3
Per il resto delle sessioni di quindici minuti di preghiera questa settimana:
Rivedi la storia di Ignazio e la tua. Usa questa domanda come punto focale di questo esercizio: “Come Ignazio, ho scoperto quella sfera della mia vita che mi convince, oltre ogni possibile dubbio, di non poter salvare me stesso, e di dovermi affidare a Dio per salvarmi?”
Ricorda la prima e la seconda parte del racconto di Ignazio. Nei tuoi momenti di preghiera rivedi le parti della sua storia che risuonano con la 3 Un suggerimento: usa questo nome per rivolgerti a Dio ogni volta in cui pensi naturalmente a Dio durante la giornata. Per esempio, potresti dire nel tuo cuore prima di una riunione: “Signore Gesù, stai con me ora”. Dillo, e poi vai semplicemente avanti con la tua riunione. Non ne fare un esercizio noioso, ma una cosa naturale e rilassata. Non devi pensare a lungo e con forza a Dio. L’obiettivo di questa preghiera spontanea e semplicemente un breve, amichevole promemoria della presenza di Dio. Usa questo nome se ti ritrovi a conversare con Dio durante la giornata.
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tua propria storia. In questi momenti di preghiera, ricorda quelle parti della storia che hanno mosso il tuo cuore in una di queste due direzioni:
1). “Cosa ha spontaneamente evocato ansia in me mentre ascoltavo la storia di Ignazio?” Rifletterò sul perché mi ha provocato ansia. Nel mio taccuino, annoterò cosa ha provocato ansia e perché.
2). “Mentre ascoltavo la storia della conversione di Ignazio, cosa mi ha ispirato o mi ha dato speranza riguardo alla mia vita?” Rifletterò sul perché mi ha ispirato o dato speranza.
Per l’ultima sessione di quindici minuti di preghiera alla fine della settimana:
Usando i miei appunti del taccuino passerò in rassegna i vari punti e chiederò la grazia di identificare la questione o idea che mi ha causato l’ansia maggiore. Ne prenderò nota sul mio taccuino. Poi scriverò perché mi sono sentito ansioso. Potrei non sapere perché qualcosa mi causa ansia, per cui se non è ancora così chiaro, non sarò ansioso. Al contrario, inviterò Dio in questa area sconosciuta: “Signore, perché questo mi ha reso ansioso?”
Sul mio taccuino annoterò anche cosa ho scoperto avermi causato la speranza più grande o la maggior ispirazione e perché. Se non lo so, inviterò Dio a rivelarmelo pregando: “Signore, perché questo mi ha causato speranza?”
Sarò breve e specifico nelle mie annotazioni sul taccuino. La mia riflessione, più i miei esercizi di scrittura non dovrebbero superare il tempo stabilito di quindici minuti inclusi nella mia sessione di preghiera. 4
4 Ignazio è molto specifico sul fatto che gli esercizi spirituali si dovrebbero tenere nell’esatto momento che è stato loro assegnato. L’unica eccezione che fa è che un esercizio può essere protratto di un solo minuto se qualcuno si trova in difficoltà, o se sta sperimentando qualche turbamento o agitazione. Ignazio credeva che questo breve protrarsi di un esercizio nei momenti di difficoltà funziona
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Sto iniziando una Relazione che mi sosterrà per il resto dei miei giorni.
Imparerò le basi e aprirò il mio cuore a Dio.
Ho fiducia che Dio mi guiderà.
Credo che la mia storia sacra si svolgerà in verità, in impotenza e con la mia pazienza.
Credo che Gesù mi aspetti con la sua grazia, la sua misericordia e il suo amore che perdona.
positivamente per aiutarci ad affrontare gli spiriti dell’oscurità e le ansie psicologiche ed emozionali che questi manipolano, e a non esserne intimoriti.
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APPUNTI
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PRIMO
Sesta Settimana
Pianificherò in anticipo il mio momento, o momenti, di silenzio di quindici minuti per la settimana. Visualizzerò dove andrò ogni giorno e a che ora.
Chiederò a Dio la grazia di aiutarmi a mantenere fede a questi appuntamenti nel corso della settimana. Cercherò un luogo appartato –privo di dispositivi tecnologici.
SECONDO
Terrò a portata di mano il mio taccuino per ogni sessione di preghiera.
TERZO
L’esercizio di preghiera per questa settimana è composto da due parti. Impiegherò la metà delle sessioni di preghiera per questa settimana per la prima parte, e l’altra metà per la seconda parte:
Una volta entrato nella preghiera, chiederò a Dio di rivelarmi le persone, gli eventi della vita e/o le questioni più importanti che generano gratitudine, speranza e amore in me.
Poi chiederò a Dio di rivelarmi le persone, gli eventi della vita, e/o le questioni che evocano rabbia, paura o dolore in me.
Non anticiperò la lettura di ciò che viene dopo. Diventerò consapevole del momento presente.
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Prenderò ogni giorno e ogni esercizio così come viene.
Non posso fare meglio la mia Storia Sacra andando più velocemente. Chiederò a Dio di aiutarmi.
Questa settimana, pronuncerò questa affermazione a voce alta una volta al giorno:
Chiedo a Dio di rivelarmi quali siano le persone, gli eventi della vita e/o le questioni più importanti nella mia storia fino a questo momento.
Ognuno di noi ha persone, questioni e fatti della vita che modellano la nostra storia di vita, la nostra storia. Siamo consapevoli di alcuni di queste parti, mentre altre sono profondamente sepolte nella nostra memoria. Cerchiamo la grazia di comprendere queste cose che, in maniera negativa e positiva, danno più fortemente forma ai nostri pensieri, alle azioni, ai sentimenti e alle convinzioni legate a Dio, al mondo e a noi stessi. Queste persone, fatti della vita e questioni sono spesso collegati alle trame spirituali nella nostra storia di vita che ci portano verso Dio o lontano da Lui.
Questa settimana, cerchiamo la grazia di Dio di risvegliarci alle nostre memorie affettive. Vale a dire, vogliamo ricordare persone, fatti e questioni della vita, e sentire il peso emozionale e il valore centrale che esse hanno nella nostra storia. Poiché questi elementi significativi spesso sfuggono alla nostra consapevolezza, dobbiamo confidare nella grazia perché ci siano mostrati.
Naturalmente, cercherò una luce nel circolo più vicino e più intimo di persone ed eventi nella mia storia di vita – i miei genitori, la famiglia, gli amici, e i fatti importanti. Presterò attenzione ai sentimenti che questi ricordi evocano.
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Per un fatto della vita, potrei sentire paura (qualcosa che ha il potere di generare quell’ansia che conosco come paura). Per un altro, il mio sentimento predominante potrebbe essere di rabbia (qualcosa che fa del male a me o a un mio caro). Per una persona potrei sentire principalmente amore (qualcuno che si è preso grande cura di me). Per un’altra, invece, potrei provare rabbia (qualcuno che mi ha ferito in qualche modo). Per una questione, il mio sentimento predominante potrebbe essere il dolore (la perdita di una persona amata o una mancata opportunità che addolora il mio cuore).
Per un’altra, la mia esperienza potrebbe essere di gratitudine o speranza (una questione che trasformato positivamente la mia vita in meglio). Prega perché Dio illumini la tua mente e il tuo cuore affinché tu possa conoscere ogni persona, questione o evento significativo della tua vita; e ogni singolo sentimento predominante (paura, rabbia, o dolore; gratitudine, speranza o amore) che essi ti suscitano.
Per i tuoi momenti di preghiera questa settimana, siediti in disparte nel tuo posto tranquillo. Trova una posizione comoda che ti permette di essere vigile. Respira profondamente per qualche minuto, consapevole che l’amore di Dio sorregge proprio la tua vita. Poi, usando il nome personale per Dio che hai identificato la settimana scorsa, chiedi a Dio di illuminare la tua memoria e la tua immaginazione in modo che le persone, le questioni e i fatti della vita vengano nella tua mente e nel tuo cuore.
Man mano che diventi consapevole di ognuno di essi, fai una breve pausa per scrivere i nomi della persona o la questione o il fatto della vita che ti torna alla memoria. Vicino a ognuno di essi, scrivi una singola parola per il sentimento predominante che si presenta nel tuo cuore. Un avvertimento: non cadere nella tentazione di analizzare o giudicare i sentimenti man mano che si presentano.
Per la prima metà della settimana, usa la prima tabella per chiedere a Dio di ispirarti a ricordare gli elementi (persona, questione o fatto della vita)
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che generano gratitudine, speranza o amore. Prega che quegli elementi più importanti per la tua storia vengano nella tua mente e nel tuo cuore.
Per la seconda metà della settimana, usa la tabella successiva per chiedere a Dio di ispirarti a ricordare le persone, le questioni o i fatti della vita che ha generato paura, rabbia o dolore. Prega che quegli elementi più importanti per la tua storia vengano alla tua mente e nel tuo cuore
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DIECI
PARTI DELLA MIA STORIA DI VITA CHE GENERANO GRATITUDINE, SPERANZA O AMORE
Persone /Fatti della vita / Questioni Gratitudine / Speranza / Amore
1. 1. 2. 2. 3. 3. 4. 4. 5. 5. 6. 6.
10. 10. 67
7. 7. 8. 8. 9. 9.
DIECI PARTI DELLA MIA STORIA DI VITA CHE GENERANO PAURA, RABBIA O DOLORE
Persone / Fatti della vita / Questioni Paura /Rabbia / Dolore
1. 1. 2. 2. 3. 3. 4. 4. 5. 5. 6. 6. 7. 7.
9. 9. 10. 10. 68
8. 8.
Sto iniziando una Relazione che mi sosterrà per il resto dei miei giorni.
Ogni relazione richiede tempo e pazienza. Mi sforzerò di avere pazienza e chiederò aiuto a Dio quando non comprenderò una lezione.
Imparerò le basi e aprirò il mio cuore a Dio.
Ho fiducia che Dio mi guiderà.
Credo che la mia storia sacra si svolgerà in verità, in impotenza e con la mia pazienza.
Credo che Gesù mi aspetti con la sua grazia, la sua misericordia e il suo amore che perdona.
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APPUNTI
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PRIMO
Settima Settimana
Rivedrò la mia sessione (o sessioni) di quindici minuti di silenzio per la settimana e visualizzerò il luogo in cui andrò ogni giorno e a che ora.
Chiederò a Dio la grazia di tener fede a questi momenti sacri. Avrò il mio taccuino a portata di mano per ogni sessione di preghiera. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
Durante i miei quindici minuti di preghiera silenziosa in questa settima settimana ci sono due esercizi da fare. Farò il primo durante la prima metà delle sessioni di preghiera per la settimana, e il secondo esercizio durante la seconda metà.
TERZO
1. Chiederò a Dio la grazia di identificare come i Dieci comandamenti si adattino alla mia vita come un regalo che porta consapevolezza, guarigione, equilibrio e la pace di Dio.
2. Chiederò a Dio la grazia di identificare la più profonda speranza del mio cuore riguardo alla mia vita e al mio futuro.
Non anticiperò la lettura di ciò che viene dopo. Diventerò consapevole del momento presente. Prenderò ogni giorno e ogni esercizio così come viene. Non posso fare meglio la mia Storia Sacra andando più velocemente.
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Chiederò a Dio di aiutarmi.
Pronuncerò questa affermazione ad alta voce una volta al giorno:
I Dieci comandamenti sono un regalo profondo che proviene da Dio per il suo popolo eletto e per tutta l’umanità.
Leggi 1 e 2 prima di cominciare le tue sessioni di preghiera questa settimana:
1. Per la prima parte della settimana:
Usa l’Esame di Coscienza basato sui Dieci comandamenti per comprendere meglio la tua storia di vita e il dono della guarigione e dell’equilibrio che Dio desidera per te. Prega che la tua immaginazione riceva la grazia per far sì che le questioni più importanti nei comandamenti, quelle che illuminano la tua storia si manifestino nella tua mente e nel tuo cuore. Prega di “vedere” quello che non hai mai visto prima. Prega di vedere la tua vita come la vede Dio.
I comandamenti furono dati al Popolo eletto in una Alleanza che venne stabilita con un sacrificio di sangue. La Chiesa osserva che il potere del sacrificio animale per stringere l’Alleanza è dato dal potere dal sangue di Cristo, che esso prefigurava. I comandamenti, come dono, sono un fondamento per l’opera di Dio volta a riparare la nostra natura umana in pezzi, a perdonarci, e a riaprire il cammino verso l’eternità: l’opera della morte e resurrezione di Cristo. Non c’è da meravigliarsi del fatto che le leggi che sanciscono che verità dei comandamenti abbiano trasformato storie di violenza e ingiustizia in storie di civiltà e giustizia per milioni e milioni di persone negli ultimi tre millenni.
Per questo esercizio, stiamo riflettendo sui comandamenti per aumentare la nostra comprensione della loro ricchezza e saggezza. L’esercizio aiuterà a chiarire come ogni Comandamento comporta le sue responsabilità e i suoi limiti. Questi comandamenti rivelati da Dio ci ricordano la verità
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riguardo a Dio, all’umanità e a noi stessi. Essi sono un regalo per guidare il nostro cammino verso casa così che i nostri pensieri, le nostre parole e le nostre opere siano portatori di vita e non di morte.
Prima di concludere la tua sessione di preghiera, usa il taccuino per registrare dove nel corso della tua vita hai omesso di vivere secondo il comandamento sul quale hai riflettuto. Sii specifico, onesto e coraggioso.
Chiedi la grazia dell’integrità e dell’apertura per abbracciare la verità della tua propria esperienza.
Questo potrebbe essere uno schema da seguire mentre rifletti su ogni comandamento: identifica il comandamento (e i sotto−temi nei comandamenti) come leggero, moderato o forte a seconda della sfida che questo specifico comandamento ti offre. Ad esempio, potresti scrivere “Sesto – moderato, specialmente per quanto riguarda [scrivi la questione]” o “Quarto – leggero riguardo [scrivi la persona]” o “Settimo/decimo – forte riguardo [scrivi il fatto]” etc. Usa un linguaggio in codice se preferisci salvaguardare la confidenzialità e aumentare l’onestà.
Nota: L’obiettivo di questo esercizio è semplicemente identificare dove sei più sfidato nel confronto con i comandamenti. Con Cristo al tuo fianco, guarda tutto con curiosità e distacco, senza auto−accusa. Dio vede oltre qualsiasi modello di peccato e di fallimento che tu abbia, o che pensi di avere. Dio ti conosce per quello che sei. Dio ti ama. Dio è il Medico Divino che desidera aiutarti a vedere onestamente la tua vita come è così che Egli possa portare perdono, guarigione, libertà e pace.
2.Per la seconda metà della settimana: Prega per la grazia di ricordare i libri, le storie, le canzoni, gli eventi, i film e l’arte che hanno il potere di suscitare le tue lacrime. La frase più breve della Scrittura è “Gesù pianse” (Gv 11,35). Prega di ricordare la frase, il testo, il dialogo, la parola detta, la melodia e l’immagine che hanno toccato il tuo cuore così in profondità che la tua unica risposta è stata quella di piangere. Ciò che ci fa piangere ha un significato nella nostra
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storia, e la permea. Prega di ricordare e sentire cosa ti commuove fino alle lacrime.
I Vangeli riportano che Gesù pianse due volte. Pianse su Gerusalemme, perché essa non aveva riconosciuto che il tempo della sua salvezza era vicino. (Lc 19,41−44). E pianse per la morte del suo buon amico Lazzaro: “Guarda come lo amava!”, disse la gente (Gv 11, 33−6). Entrambe le circostanze rivelano il profondo desiderio di Gesù di riconciliazione e pace per l’umanità. È desiderio di Cristo portare libertà dalla morsa della morte, quella morte che è il risultato della disobbedienza dell’uomo. Il pianto di Gesù esprime i più profondi aneliti del suo cuore. Le sue lacrime rivelano la sua missione nella vita, una missione ricevuta dal Padre, per coloro che Egli ama.
Le lacrime rivelano anche i più profondi aneliti dei nostri cuori. Sono una finestra sul cuore e sull’anima. Chiedi a Dio la grazia di ricordare e comprendere cosa ti porta alle lacrime, cosa ti spezza il cuore o esprime gli aneliti del tuo cuore alla guarigione e alla pace.
Usai tuoi quindici minuti di preghiera nella seconda metà della settimana per ricordare cosa ti fa piangere, cioè cosa ti porta alle lacrime ed esprime i più profondi aneliti del tuo cuore. Non dedicare più di quindici minuti a ognuna delle tue sessioni di preghiera. Per la tua preghiera, siediti in un posto tranquillo e appartato. Cerca una posizione comoda che ti permetta, però, di restare vigile. Respira profondamente per qualche minuto, consapevole che l’amore di Dio sorregge la tua vita.
Poi, usando il nome personale per Dio che hai identificato, chiedigli di illuminare la tua memoria e la tua immaginazione così che tu possa ricordare e comprendere cosa ti muove alle lacrime, e perché. Come la tua missione di vita – la tua storia− viene rivelata nelle tue lacrime? Quali storie, film, libri, canzoni ti commuovono fino alle lacrime e cosa Dio può aiutarti a comprendere tramite questi, sulla tua vita?
Prima che finisca la tua sessione di preghiera, scrivi cosa ti ha causato
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lacrime e perché questo è successo (se è chiaro). Rifletti poi su cosa questo possa rivelare riguardo alla tua storia. Le tue lacrime rivelano i tuoi più profondi aneliti e il desiderio di Dio di portarti speranza e pace?
L’ESAME DI COSCIENZA CON IL DECALOGO5
Primo comandamento: Io sono il Signore tuo Dio, non avrai altro Dio fuori di me.
Dio è il centro della mia vita? Ho sostituito Dio con la mia carriera, il lavoro, la preoccupazione per la ricchezza e il piacere? Adorare e onorare Dio hanno una parte nelle mie pratiche religiose settimanali? Prego spesso? Mi rivolgo a Dio chiedendo perdono spesso? Ho scelto forse di affidarmi alla superstizione, all’occulto o all’astrologia invece di chiedere l’aiuto di Dio?
Secondo comandamento: Non nominare il nome di Dio invano.
Per caso nomino il nome di Dio invano? Ho l’abitudine di giurare per scherzo o per rabbia? Uso il nome di Dio per maledire altre persone?
Nutro nel mio cuore sentimenti di odio verso Dio? Nutro rabbia verso Dio per le difficoltà nella mia vita e nel mondo? Riverisco Dio nel mio cuore?
Terzo comandamento: Ricordati di santificare le feste.
Faccio ogni sforzo possibile per prepararmi alla liturgia domenicale? Mi sforzo di partecipare alla liturgia domenicale? Lascio che eventi sociali o sportivi sostituiscano o limitino la mia partecipazione alla liturgia domenicale? Limito i piccoli lavori lavori non necessari di domenica? La domenica è un giorno di vero riposo e ristoro spirituale?
Quarto comandamento: Onora il padre e la madre.
5 Se ti senti chiamato a farlo, puoi riflettere sull’intero Decalogo come enumerato nel Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC, 2056-2063). Puoi acquistare una versione economica o accedere al testo on line: http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s2_it.htm
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Rendo il giusto onore a mia madre e a mio padre per il dono della vita? Li ringrazio? Passo del tempo con loro? Mi sforzo di perdonare le manchevolezze dei miei genitori? Serbo rabbia o rancore contro di loro nel mio cuore? Cerco di rispondere con amore e carità? Li aiuto nelle loro sofferenze e debolezze? Sono paziente con le loro malattie man mano che invecchiano?
Quinto comandamento: Non uccidere.
Mi sforzo di superare i pregiudizi che ho contro individui o gruppi? Faccio resistenza per non agire sulla base dei miei pregiudizi, in modo da non ferire le persone con le mie parole o le mie azioni? Agisco con crudeltà nel confronti di altri? Rischio la mia vita o la vita di altri usando droghe illegali? Rischio la mia vita o la vita di altri guidando in maniera sconsiderata o sotto l’effetto di stupefacenti? Lotto con parole e opere per promuovere il valore della vita dal suo concepimento fino alla sua morte naturale? Ho mai aiutato qualcuno a interrompere una gravidanza o a mettere fine alla sua vita? Mi sforzo di fare tutto quanto possibile per difendere il valore di ogni persona? Provo soddisfazione nel mio cuore alla morte di quelle persone che considero malvage? Voto per politici o funzionari governativi che proteggono o promuovono l’aborto, l’eutanasia, la pena capitale o le guerre preventive? Piango la perdita di vite umane, qualunque sia la causa della morte?
Sesto comandamento: Non commettere atti impuri. Nono comandamento: Non desiderare la donna d’altri.
Proteggo la mia relazione con il mio / la mia consorte e tengo fede alla sua sacralità? Mi dò da fare quotidianamente per sostenere il mio sposo (la mia sposa)? Mi rivolgo ad altre persone per avere un supporto emozionale e rendere geloso il mio sposo (la mia sposa)? Denigro il mio sposo (la mia sposa) paragonandolo/a ad altri? Parlo duramente del mio sposo (sposa) alle sue spalle per ottenere attenzioni da altri? Tengo fede alla sacralità del mio impegno e non cerco mai l’attenzione sessuale di coloro verso i quali potrei essere attratto/a? Tengo fede al mio patto non intraprendendo mai attività sessuali con qualcuno che non sia il mio sposo (la mia sposa)? Uso la pornografia per stimolare i miei appetiti sessuali, o per evitare intimità
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con il mio sposo (sposa)? Denigro l’integrità spirituale delle persone mettendo l’accento sulla loro bellezza o aspetto fisico? Proteggo la mia relazione evitando di fantasticare deliberatamente su relazioni sessuali con qualcun altro che non sia il mio sposo (sposa)? Considero sacro il dono della sessualità nel matrimonio? Mi sforzo di mantenere una purezza di cuore come segno dell’amore unico di Dio stesso? Onoro l’atto sessuale innanzitutto come il dono più simile alle energie creatrici di Dio, un dono d’amore per creare una vita umana destinata ad un’eternità con Dio? Per caso inibisco la presenza di Dio in questo dono divino con droghe o procedure mediche quando non ce n’è un motivo legittimo?
Settimo comandamento: Non rubare. Decimo comandamento: Non desiderare la roba d’altri.
Imbroglio agli esami per rubare un voto migliore? Prendo cose che non mi appartengono? Ometto di restituire cose che ho preso in prestito? Sono onesto nei miei investimenti, nel pagare le tasse, e in tutte le mie transazioni finanziarie? Uso cavilli legali in legislazione finanziaria o in pratiche commerciali per raccogliere profitti finanziari che in definitiva nuocciono ai meno fortunati? Sono onesto e sincero nel condurre i miei affari anche se ciò significa perdere profitti o clienti? Vandalizzo o danneggio proprietà o beni che non mi appartengono? Invidio coloro che hanno più di quel che ho io? Lascio che la preoccupazione per le ricchezze e il benessere occupino un posto centrale nella mia vita? Vivo in maniera sfarzosa perché ho le risorse economiche per farlo? Spendo soldi in beni di lusso di cui non ho bisogno? Vivo provando invidia verso coloro che hanno più di me? Rispetto le risorse limitate della terra come eredità divina di cui devono beneficiare tutti? Dono una percentuale dei miei guadagno ai poveri? Mi sforzo di vivere in modo da minimizzare gli sprechi e proteggere l’ambiente? Esamino i miei modelli di investimento per discernere se le compagnie che posseggo, o nelle quali ho investito dei capitali, trattano i loro impiegati in maniera giusta e proteggono l’ambiente nelle loro pratiche? Metto mai la ricerca di profitti al di sopra del benessere delle persone o dell’ambiente?
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Ottavo comandamento: Non dire falsa testimonianza
Difendo l’onore della reputazione di altre persone? Evito di diffondere pettegolezzi e di cercare pettegolezzi da altri? Condivido informazioni sulle persone con terzi, anche se sono vere, quando le informazioni minacciano la reputazione della persona? Evito di diffondere bugie o voci su altre persone? Evito e denuncio TV, radio, riviste e giornali che impiegano la tattica della distruzione della personalità o della fama e il pettegolezzo malevolo per vendere copie e generare profitti? Dico ad altri cosa dovrebbero fare invece di “mettere ordine a casa mia”?
Sto iniziando una Relazione che mi sosterrà per il resto dei miei giorni.
Ogni relazione richiede tempo e pazienza.
Mi sforzerò di avere pazienza e chiederò aiuto a Dio quando non comprenderò una lezione.
Imparerò le basi e aprirò il mio cuore a Dio.
Ho fiducia che Dio mi guiderà.
Credo che la mia storia sacra si svolgerà in verità, in impotenza e con la mia pazienza.
Credo che Gesù mi aspetti con la sua grazia, la sua misericordia e il suo amore che perdona
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APPUNTI
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PRIMO
Ottava Settimana
Sceglierò in anticipo la mia sessione (o sessioni) di quindici minuti di silenzio per la settimana e visualizzerò il luogo in cui andrò ogni giorno e a che ora. Chiederò a Dio la grazia di tener fede a questi momenti sacri in un luogo privo di dispositivi tecnologici. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
Terrò il mio taccuino a portata di mano per ogni sessione di preghiera.
TERZO
La mia preghiera silenziosa di quindici minuti questa settimana consiste di due esercizi di preghiera. Impiegherò la prima metà dei sessioni di preghiera della settimana per il primo esercizio, e la seconda metà per il secondo esercizio. Se lo trovo più utile, posso combinare le due con esercizi alternativi.
Primo esercizio spirituale: chiederò a Dio la grazia di diventare consapevole di qualsiasi vizio che ostacoli la mia ricerca di santità e interferisca con la libertà che Dio desidera per me.
Secondo esercizio spirituale: chiederò a Dio la grazia di diventare consapevole di qualsiasi dipendenza io abbia che stia minando la mia ricerca di santità e della libertà che Dio desidera per me.
Esercizio spirituale alternativo: chiederò a Dio la grazia di vedere le
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connessioni fra qualsiasi mio vizio che mini la mia libertà e il loro collegamento con comportamenti che creano dipendenza nella mia storia di vita.
Diventerò consapevole del momento presente.
Prenderò ogni giorno e ogni esercizio così come viene. Non posso fare meglio la mia Storia Sacra andando più velocemente
Chiederò a Dio di aiutarmi.
Diventerò consapevole della mia natura spirituale e delle ispirazioni che ispirano fede, speranza e amore.
Diventerò consapevole delle ispirazioni che ispirano cinismo, impazienza e Iibidine. Diventerò consapevole!
Questa settimana, pronuncerò questa affermazione ad alta voce una volta al giorno:
Credo che comprendere la fonte dei miei vizi e delle mie dipendenze può condurmi a gioia, autenticità e santità più grandi.
Leggi 1, 2 e 3 prima di iniziare una sessione di preghiera questa settimana.
I due potenti strumenti di diagnosi spirituale per la lezione di questa settimana ti offrono il potenziale per una grande illuminazione. Vizi e dipendenze rivelano preziose informazioni sulle nostre storie di vita. Se cerchiamo consiglio medico per un dolore, il medico ci chiede dove ci fa male. Cristo, il Medico Divino, vede i nostri vizi e le nostre dipendenze come manifestazioni di dove ci fa male e i nostri tentativi falliti di anestetizzare il nostro dolore. Il Vangelo li chiama “peccaminosi” perché manifestano abitudini che minano la nostra vera natura umana e la nostra fede, la nostra speranza e il nostro amore. Il dottre li chiama distruttivi perché rovinano le nostre vite e le nostre relazioni.
Se riesci a identificare onestamente dipendenze e vizi nella tua storia di
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vita, sei sul sentiero per la libertà. Se hai pregato Cristo, il Medico Divino, di aprirti gli occhi sulle connessioni fra questi e la tua storia di vita, dovresti rallegrarti. Perché la tua guarigione, che porta alla libertà interiore, può ora cominciare. Cristo è venuto a salvare i peccatori, non i giusti, e la storia sacra consiste nel permettere a Cristo di aiutarci a identificare dove abbiamo bisogno della sua grazia che guarisce. Questo è il grande regalo che Egli vuole farci. Non avere paura. Cristo sa che stai lavorando insieme a lui per aprirti gli occhi.
Prega con parole che vengano dal tuo cuore e che ti renderanno in grado di vedere cosa non hai visto prima e di riconoscere connessioni fra diversi aspetti della tua storia di vita. Una raccomandazione: resisti alla tentazione di giudicarti, di pianificare ansiosamente delle terapie correttive, o di perderti nella paura. Se ti trovi a scivolare in uno di questi atteggiamenti, interrompi dolcemente l’esercizio e riorienta il tuo cuore. Questi due esercizi, come tutti gli altri, devono essere approcciati con un occhio compassionevole, onesto. Potrebbe essere utile ricordare che stai riflettendo su queste parti della tua storia di vita con il Medico Divino al tuo fianco. L’obiettivo è semplicemente di aprire gli occhi! Guarda e prega!
1. Per la prima metà della settimana:
Fai attenzione ai vizi (superbia, gola, lussuria, accidia, invidia, avarizia, ira) Qualche volta sono chiamati vizi capitali (da caput, la parola latina per testa) perché sono abitudini o vizi radicali che portano a molti altri problemi. Tutti noi siamo soggetti a vizi che hanno l’abilità di agganciarci in maniera leggera, moderata o forte.
Identifica semplicemente i tuoi peccati/vizi. Chiedi a Cristo, il Medico Divino, di aiutarti a comprendere la loro fonte e il loro contesto nella tua storia di vita. Chiedi la grazia di comprendere più a fondo; e poi con Cristo, osserva la tua vita con curiosità compassionevole e con obiettività. Dio vede al di là dei vizi che tu possa avere, o che pensi di avere. Dio ti conosce per quello che sei e ti ama. Gesù, il Medico Divino, ti guarda con compassione e porta il peso di tutti i tuoi vizi. Egli desidera che tu ottenga maggiore comprensione e libertà. Ha grande compassione e pazienza per
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chi cerca da Lui aiuto e guarigione.
Alla fine di ogni sessione di preghiera segna nel tuo taccuino tutti i vizi capitali che ti intrappolano e ai quali sei sensibile. Sii breve nello scrivere, ma specifico. Fai una lista indicando con quale intensità (leggera, moderata o forte) ti intrappolano. Per esempio: “Gola− moderatamente quando sono ansioso”.
2. Per la seconda parte della settimana: Presta attenzione alle tue dipendenze. Ignazio aveva dipendenza dal gioco e forse dal sesso. Ognuno ha delle dipendenze (leggere, moderate o forti) a una o più cose. Le nostre dipendenze rivelano informazioni diagnostiche preziose che vale la pena portare dal Medico Divino.
Non superare il limite dei quindici minuti per ogni sessione di preghiera. Per la tua preghiera, siedi appartato in un luogo silenzioso. Trova una posizione comoda che ti permetta di restare vigile. Respira a fondo per alcuni minuti, conscio del fatto che l’amore di Dio sostiene la tua vita stessa. Poi, usando il nome personale per Dio che hai identificato, chiedi a Dio di illuminare la tua memora e la tua immaginazione così che tu possa vedere qualsiasi dipendenza tu possa avere nel contesto della tua storia di vita.
Prima di completare la tua sessione di preghiera, registra ogni dipendenza che è affiorata. Sii breve e specifico. Identifica ogni dipendenza in base al nome e alla frequenza: Raramente, Spesso o Costantemente. Per esempio, potresti scrivere:
Televisione—R; Esercizio fisico− S; Scommesse —C.
3. In alternativa: Puoi combinare le diagnosi spirituali di cui sopra in un singolo esercizi di preghiera. Ecco come dovresti farlo: per i tuoi primi due esercizi di preghiera della settimana, prega per ottenere la grazia di riconoscere onestamente i vizi e le dipendenze che minano la tua libertà e
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compromettono il tuo vero essere. Scrivile nel tuo taccuino come indicato più sopra, classificando i vizi come leggeri, moderati o forti, e le dipendenze come raramente, spesso o costantemente.
Inizia le tue restanti sessioni di preghiera nella maniera standard. Durante la sessione di preghiera, rivedi ciò che hai scritto sul tuo taccuino e chiedi a Cristo, il Medico Divino, con parole molto personali, di aiutarti a scoprire le connessioni fra i vizi e le dipendenze. Ad esempio, potresti notare che quando sei arrabbiato, potresti muoverti verso l’uno o l’altro comportamento di dipendenza. Quando sei invidioso, potresti essere portato ad altri comportamenti di dipendenza, e così via per gli altri vizi.
Ricorda che la grazia che stai chiedendo è l’ispirazione a comprendere i vizi e le dipendenze in sé e, più importante, a identificare le connessioni fra di loro man mano che si manifestano nella tua storia di vita. Quando, attraverso la grazia, comincerai ad aprire gli occhi sui legami fra i pensieri, le parole e le azioni nella tua storia di vita, solo allora la crescita in santità e autenticità potrà avvenire.
Prima della fine di ogni sessione di preghiera registra qualsiasi scoperta tu abbia fatto fra i vizi e le dipendenze che Dio ti rivela. Ringrazia Dio per il coraggio di vederti onestamente così come sei. Ringrazia Dio per la grazia di risvegliarti per vivere in maggiore libertà.
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I SETTE VIZI CAPITALI
Superbia
La Superbia è un apprezzamento sfrenato e improprio del nostro stesso valore. Questo succede prima di tutto perché è ampiamente considerato il più serio dei sette peccati. La superbia – il narcisismo − fu il fondamento del peccato di Adamo ed Eva che li fece cadere nella tentazione del serpente “di essere come dei”. Adamo ed Eva soppiantarono Dio, il Creatore, come arbitro della verità e della bontà. Essi, che erano creature, si ersero a dèi, giudici finali della verità e della bontà. La loro azione portò alla perdita del paradiso e a un mondo di malattia e morte. La superbia spesso porta a commettere altri peccati capitali. La superbia si manifesta come vanità e narcisismo riguardo l’aspetto fisico, l’intelligenza, lo status, il benessere, le connessioni, il potere, i successi e tutte le altre cose che si usano per stare lontano dagli altri e da Dio.
Avidità
L’avidità è anche conosciuta come avarizia o cupidigia. È lo smodato desiderio di beni terreni e di potere. È un peccato di eccesso. L’obiettivo dell’avidità di ciascuno non dovrebbe essere il male. Questo problema risiede nella maniera in cui la persona considera o desidera un oggetto, facendone un dio e investendolo di un valore non appropriato. L’avidità può ispirare azioni peccaminose come l’accaparramento, il furto, la frode, l’evasione fiscale, l’inquinamento ambientale o pratiche di affari disoneste.
Gola
Gola viene dalla parola latina gula, che a sua volta deriva dall’indoeuropeo *gwele che significa ingoiare. È il peccato dell’eccesso e si riferisce di solito al consumo smodato di cibo e bevande. Può essere gola mangiare troppo rapidamente, mangiare a prezzi molto alti, o mangiare troppo. S. Alfonso Liguori spiegava che provare piacere nel mangiare non è sbagliato. Poiché il cibo è buono, siamo felicissimi di questo regalo. Non è giusto, però, mangiare con l’unico obiettivo del piacere, dimenticando la funzione
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del cibo che è di sostentamento per la vitalità e la salute.
Lussuria
Il peccato di lussuria si riferisce a desideri corrotti di natura sessuale. La sessualità è un dono da Dio e in se stesso è puro. Tuttavia, la lussuria si riferisce ai pensieri e agli atti impuri che abusano di questo regalo. La lussuria devia dalla legge di Dio e dalla finalità sacra della sessualità, che è quella di permettere a un uomo e a una donna di partecipare alla natura creatrice di Dio. Indulgere nel peccato di lussuria può comprendere, ma non è limitato a questo, fornicazione, adulterio, depravazione, violenza carnale, masturbazione, pornografia e incesto.
Accidia
L’accidia è spesso descritta semplicemente come il peccato di pigrizia. Tuttavia, mentre questa è parte del carattere di una persona pigra, il suo vero volto è la pigrizia spirituale. Il peccato di accidia significa essere pigri e negligenti nel vivere la Fede e praticare la virtù. Parafrasando l’Enciclopedia Cattolica, potremmo dire che accidia significa avversione al lavoro o allo sforzo. S. Tommaso la chiama tristezza di fronte a qualche bene spirituale che uno deve raggiungere. In altre parole, una persona accidiosa è disturbata dallo sforzo di mantenere l’amicizia con Dio. In questo senso, l’accidia è direttamente opposta alla carità.
Invidia
Il peccato di invidia o gelosia è qualcosa di più che semplicemente qualcuno che vuole ciò che altri hanno. L’invidia peccaminosa porta a emozioni o sentimenti di contrarietà verso la buona sorte o le fortune di un altro. La legge dell’amore porta naturalmente a gioire della buona fortuna del vicino. L’invidia si oppone a un tale amore. L’invidia è nominata fra i peccati capitali a causa degli altri peccati ai quali conduce.
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Ira
L’ira o la collera possono essere descritte come sentimenti eccessivi e fortissimi di odio e di risentimento. Questi sentimenti si possono manifestare come un appassionato diniego delle verità espresse da altri. L’ira si può anche manifestare sotto la forma di negazione delle verità circa la vita di qualcuno e impazienza rispetto alle procedure di legge. L’ira si manifesta anche nel desiderio di cercare vendetta al di fuori dei meccanismi del sistema giudiziario. Ira, in sostanza, è desiderare di fare del male o ferire altre persone. Le trasgressioni nate dalla vendetta sono fra le più serie, e includono l’aggressione, l’omicidio e, in casi estremi, il genocidio e altri crimini contro l’umanità. L’ira è l’unico peccato non necessariamente associato con l’egoismo e l’auto−interesse, sebbene uno possa essere arrabbiato per ragioni egoistiche, come ad esempio la gelosia.
Un breve riferimento sulla Dipendenza
La parola dipendenza viene usata in molti contesti. L’uso comune del termine si è evoluto e include una dipendenza psicologica. In questo contesto, il termine va oltre la dipendenza da droghe e i problemi provocati da abuso di sostanze stupefacenti. Si riferisce anche a comportamenti che non sono generalmente riconosciuti dalla comunità medica come problemi di dipendenza, come l’abbuffarsi compulsivo o la tendenza ad accumulare.
Quando il termine dipendenza viene applicato a compulsioni che non sono riferite a sostanze, come il gioco d’azzardo e la dipendenza da computer, descrive una compulsione ricorrente a cui una persona si dedica nonostante le conseguenze dannose dell’attività stessa sulla salute psichica, mentale, sociale o spirituale dell’individuo6 .
6 Gabor Maté, In the Realm of Hungry Ghosts: Close Encounters with Addiction (Berkeley: North Atlantic Books, 2010), 136-9.
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Altre forme di dipendenza potrebbero essere il frodare abitualmente o l’evadere le tasse, la dipendenza dai soldi, dal lavoro, dall’esercizio fisico, l’abbuffarsi abitualmente, lo shopping inveterato, la dipendenza dal sesso, la dipendenza da computer, la dipendenza da email, la dipendenza da videogiochi, la dipendenza dalla pornografia, la dipendenza dalla televisione e la dipendenza dai social media.
Gabor Maté riassume il profilo della dipendenza: “Dipendenza è qualsiasi comportamento ripetuto, riferito o no a sostanze, nel quale la persona si sente obbligata a persistere, nonostante l’impatto negativo sulla sua vita e sulla vita di altri”. Secondo Maté, la dipendenza può essere identificata dalle quattro caratteristiche che seguono:
1. mettere in atto in maniera compulsiva un certo comportamento, o una preoccupazione riguardo a esso.
2. controllo compromesso sul proprio comportamento.
3. persistenza e ricaduta nonostante l’evidenza del danno.
4. insoddisfazione, irritabilità, o intenso desiderio quando l’oggetto – sia esso una droga, un’attività, o un altro obiettivo, non è immediatamente disponibile.”
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Sto iniziando una Relazione che mi sosterrà per il resto dei miei giorni.
Imparerò le basi e aprirò il mio cuore a Dio.
Ho fiducia che Dio mi guiderà.
Credo che la mia storia sacra si svolgerà in verità, in impotenza e con la mia pazienza.
Credo che Gesù mi aspetti con la sua grazia, la sua misericordia e il suo amore che perdona
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APPUNTI
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Nona Settimana
PRIMO
Sceglierò in anticipo i miei periodi di silenzio di quindici minuti per la settimana e visualizzerò dove andrò ogni giorno e a che ora. Chiederò a Dio la grazia di mantenere per me sacri questi periodi durante tutta la settimana. Terrò il mio taccuino a portata di mano e dedicherò non più di quindici minuti a ogni sessione formale di preghiera. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
La mia preghiera silenziosa di quindici minuti in questa nona settimana consiste in sei semplici esercizi di preghiera, uno al giorno da lunedì a sabato. Posso utilizzare il tempo della preghiera di domenica per rileggere attentamente gli esercizi e preparare il mio cuore alla settimana che viene. Se sto facendo due sessioni di preghiera al giorno, posso scegliere se fare ogni esercizio due volte.
TERZO
Comincerò ogni sessione di preghiera di quindici minuti seduto in una posizione comoda. Pronunciando il nome di Dio, e con parole personali provenienti dal mio cuore, chiederò di essere aperto al mio cuore e alla mia storia di vita mentre inizio il breve tempo della preghiera. Se riesco a concentrarmi meglio respirando a fondo e pronunciando il nome di Dio a ogni respiro, così farò. Pregherò con parole personali, che vengano dal mio cuore per vedere ciò che non ho visto prima; e per vedere le connessioni
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fra gli aspetti della mia storia di vita. Sono invitato a guardare questi componenti della mia storia di vita con il Medico Divino al mio fianco. Cristo mi invita ad aprire gli occhi sulla mia vita.
Diventerò consapevole del momento presente.
Prenderò ogni giorno e ogni esercizio così come viene. Non posso fare meglio la mia Storia Sacra andando più velocemente.
Chiederò a Dio di aiutarmi.
Diventerò consapevole della mia natura spirituale e delle ispirazioni che ispirano fede, speranza e amore.
Diventerò consapevole delle ispirazioni che ispirano cinismo, impazienza e lussuria.
Diventerò consapevole!
Pronuncerò questa affermazione a voce alta una volta al giorno:
Credo che ogni mio pensiero, parola e atto possieda una forza che può cambiare me, gli altri e la storia.
I sei esercizi di diagnosi spirituale per la lezione di questa settimana ti offrono il potenziale per una maggiore illuminazione. Impiega le tue sessioni di quindici minuti per ascoltare il tuo cuore. Chiedi a Dio la grazia di discernere gli elementi chiave nella tua storia di vita collegati a quanto segue: gratitudine, relazioni, valori spirituali, sociali e finanziari; e le persone che devi perdonare, o di cui devi accettare il perdono. Impiega un giorno per ciascuna di queste sei diagnosi spirituali. Decifrarle può aiutarti a vedere più chiaramente le due trame (come la storia superba, egocentrica di Ignazio, e la sua storia spirituale e altruistica) nella tua storia di vita. Assicurati di chiedere l’aiuto di Dio per “vedere” ognuno di questi sei elementi. Usa il nome personale per Dio per chiedere la sua grazia per ogni giorno di preghiera.
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Lunedì GRATITUDINE
Chiedo a Dio la grazia di ricordare l’esperienza, l’evento o la persona per la quale sono più grato. Potrebbe essere una gentilezza che qualcuno ha mostrato nei miei confronti. Potrebbe essere un gesto affettuoso da parte di un genitore, un amico, il marito, la moglie o un figlio. Potrebbe essere qualcosa che non è successo a me —qualche pericolo o minaccia, malattia o incidente evitato o i cui danni sono stati minimizzati. Potrebbe essere qualche evento significativo nella mia vita che mi ha mosso in una nuova direzione. Potrebbe essere un’esperienza spirituale che mi ha aperto a una speranza e a una gioia più profonda nella mia vita. Cosa mi viene in mente? Pregherò di avere la grazia di ricordare i sentimenti che ho provato nel momento dell’evento, e prenderò nota dei motivi per cui è successo. Pregherò di vedere dei collegamenti nelle mie risposte ad altri esercizi di preghiera man mano che avverranno. Prima di finire la mia preghiera, scriverò il mio ricordo e il perché mi ispira gratitudine, in una frase.
Esempio: All’inizio, pensavo che avere un fratello con la sindrome di Down sarebbe stato un gran peso per la nostra famiglia, invece ha unito la famiglia in una maniera in cui non lo era mai stata prima, insegnandoci il vero significato della vita e dell’amore.
Martedì
OBIETTIVO RELAZIONALE
Chiedo a Dio la grazia di identificare il più importante obiettivo relazionale che possa immaginare per la mia storia di vita. Potrebbe essere Dio, il mio sposo (sposa), i miei figli, la mia famiglia o un amico intimo. È proprio l’obiettivo relazionale che, se riuscissi a realizzare, mi convencerebbe di aver realizzato pienamente la mia vita. Cercherò dei collegamenti nelle mie risposte ad altri esercizi di preghiera man mano che si presenteranno. Prima di finire la mia preghiera, scriverò il mio obiettivo relazionale e il perché questo definirebbe il mio successo relazionaIe, in una frase.
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Esempio: La mia situazione familiare da piccolo non era proprio ideale, e io ho sempre desiderato raggiungere il successo nella vita lavorando sodo per essere un grande marito e padre.
Mercoledì OBIETTIVO SPIRITUALE
Chiedo a Dio la grazia di comprendere il mio obiettivo spirituale più auspicabile per la mia storia di vita. Potrebbe essere con Dio, con il mio sposo (sposa), i miei figli, la mia famiglia o un amico intimo. È proprio l’obiettivo spirituale che, se riuscissi a realizzare, mi convincerebbe di aver realizzato pienamente la mia vita. Cercherò dei collegamenti nelle mie risposte ad altri esercizi di preghiera man mano che si presentano. Prima di finire la mia preghiera, scriverò il mio obiettivo spirituale e il perché questo definirebbe il successo spirituale per me, in una frase.
Esempio: So che posso essere pigro e un po’ egocentrico, per cui il successo nella mia vita spirituale sarebbe quello di pregare quotidianamente e di cercare di fare sempre qualcosa per qualcuno che vedo aver bisogno di aiuto.
Giovedì OBIETTIVO SOCIALE
Chiedo a Dio la grazia di comprendere il mio obiettivo più auspicabile che rappresenti l’impatto sociale positivo della mia storia di vita. È proprio l’obiettivo sociale che, se riuscissi a realizzare, mi convincerebbe di aver realizzato pienamente la mia vita. Cercherò dei collegamenti nelle mie risposte con altri esercizi di preghiera man mano che si presenteranno. Prima di finire la mia preghiera, scriverò il mio obiettivo sociale in una frase e il perché questo definirebbe il successo sociale per me e per il mondo.
Esempio: Voglio essere conosciuto per aver fatto la differenza nel mondo prendendo una posizione per coloro che nella società sono i più impotenti e
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dimenticati, e di averlo fatto senza paura.
Venerdì OBIETTIVO FINANZIARIO
Chiedo a Dio la grazia di comprendere il mio obiettivo finanziario o economico o l’ambizione più auspicabile per la mia storia di vita. È proprio l’obiettivo finanziario che, se riuscissi a realizzare, mi convincerebbe di aver realizzato pienamente la mia vita. Cercherò dei collegamenti nelle mie risposte ad altri esercizi di preghiera man mano che si presenteranno.
Prima di finire la mia preghiera, scriverò il mio obiettivo finanziario in una frase e il perché questo definirebbe il successo finanziario per me.
Esempio: quando ero più giovane, fare tanti soldi sembrava importante, ma adesso spero di poter lavorare per vivere e non vivere per lavorare, e spero di poter insegnare ai miei figli alcuni valori.
Sabato PERDONO
Chiedo a Dio la grazia di comprendere chi sia la persona che sarebbe più grata di ricevere il mio perdono. Chiedo a Dio anche la grazia di comprendere chi sia la persona il cui perdono sarei più grato di ricevere. Prima di finire la mia preghiera, scriverò due brevi frasi, una per ogni persona, descrivendo perché la gratitudine sarebbe presente in ciascun esempio di perdono.
Esempio: È stato difficile per me perdonare i miei genitori per aver divorziato, e il successo in quest’area sarebbe di chiedere a Dio la grazia di non serbare loro alcun rancore ma di perdonarli come Gesù ha perdonato sulla croce.
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Sto iniziando una Relazione che mi sosterrà per il resto dei miei giorni.
Ogni relazione richiede tempo e pazienza.
Mi sforzerò di avere pazienza e chiederò aiuto a Dio quando non comprenderò una lezione.
Imparerò le basi e aprirò il mio cuore a Dio.
Ho fiducia che Dio mi guiderà.
Credo che la mia storia sacra si svolgerà in verità, in impotenza e con la mia pazienza.
Credo che Gesù mi aspetti con la sua grazia, la sua misericordia e il suo amore che perdona.
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APPUNTI
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Decima Settimana
PRIMO
Sceglierò in anticipo i miei periodi di silenzio di quindici minuti per la settimana e visualizzerò dove andrò ogni giorno e a che ora. Continuerò a chiedere a Dio la grazia di mantenere per sacri questi periodi. Terrò il mio taccuino a portata di mano e dedicherò non più di quindici minuti a ogni sessione formale di preghiera. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
La mia preghiera silenziosa di quindici minuti in questa decima settimana consiste di semplici esercizi di preghiera, da lunedì a sabato per aiutarmi a trovare collegamenti con la mia storia di vita. Potrei utilizzare il tempo della preghiera di domenica per rileggere attentamente gli esercizi di preghiera e le tabelle diagnostiche per preparare il mio cuore alla settimana che viene. Se sto facendo due sessioni di preghiera al giorno, avrò più tempo di riflessione.
TERZO
Comincerò ogni sessione di preghiera di quindici minuti seduto in una posizione comoda. Pronuncerò il nome di Dio, e con parole personali dal mio cuore, chiederò di essere aperto al mio cuore e alla mia storia di vita. Chiederò la grazia di vedere delle connessioni fra aspetti della mia storia di vita. Sono invitato a guardare questi componenti della mia storia di vita con il Medico Divino al mio fianco. Cristo mi invita a non avere paura, bensì ad aprire gli occhi sulla mia vita,− la mia vita spirituale. Guarderò e pregherò con Cristo.
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Diventerò consapevole del momento presente.
Prenderò ogni giorno e ogni esercizio così come viene.
Non posso fare meglio la mia Storia Sacra andando più velocemente.
Chiederò a Dio di aiutarmi.
Diventerò consapevole della mia natura spirituale e delle ispirazioni che ispirano fede, speranza e amore.
Diventerò consapevole delle ispirazioni che ispirano cinismo, impazienza e lussuria.
Diventerò consapevole!
Questa settimana, pronuncerò questa affermazione a voce alta una volta al giorno:
Affermo che tutto ciò che mi è successo e qualsiasi cosa io abbia sperimentato in tutta la mia vita, è presente nella mia memoria.
Leggi questa pagina e la seguente prima di iniziare una qualsiasi sessione di preghiera questa settimana.
Che tu abbia fatto o meno gli esercizi per le settimane dalla sesta alla nona, puoi sempre fare gli esercizi di questa settimana. Se hai preso appunti per le settimane passate, fai riferimento a loro. Se no, prendi questo esercizio come una cosa indipendente e più tardi torna indietro e fai gli esercizi delle settimane che hai saltato.
Per la decima settimana, ci sono cinque tabelle da meditare. Queste tabelle sono state composte per aiutarti a pregare per ricevere da Dio la grazia di luci che ti facciano comprendere meglio la tua storia di vita. Le cinque tabelle sono le seguenti:
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1. Lista dei vizi e dei comandamenti
2. Tabella per elencare elementi decisivi nella tua storia di vita.
3. Una tabella con quattro elementi presenti nella tua storia di vita a partire dai quali puoi pregare per ricevere luci affinché tu possa vedere la presenza di collegamenti o connessioni.
4. Una tabella che mostra i livelli progressivi dell’impatto del peccato sull’essere spirituale e materiale di Ignazio; il modo in cui i peccati e le ferite originari portano al peccato centrale; e come, infine, conducano ai frutti di questi peccati (quelli che sono più visibili o evidenti nella sua storia), e
5. la stessa tabella di cui sopra, ripetuta però con spazi bianchi, che tu puoi riempire con le tue esperienze, che sono uniche.
I dati ricavati dalle tabelle diagnostiche della tua vita ti saranno utili durante tutto l’anno. Ti trovi soltanto al momento iniziale del tuo tentativo, con la grazia di Dio, di vedere tua storia di peccato più chiaramente. Il tuo obiettivo è di comprendere meglio come ascoltare la tua storia sacra.
Ricorda, Cristo ti guarda con amore, pazienza, compassione e infinita misericordia. Non avere paura! Quanto segue sono suggerimenti su come usare al meglio le sessioni di preghiera di quindici minuti in questa decima settimana di preghiera della Storia Sacra.
ISTRUZIONI PER IL PERIODO DI PREGHIERA DI OGNI GIORNO
Domenica: Medito brevemente la lista dei vizi e dei comandamenti e tutte le tabelle e chiedo a Dio la grazia di essere aperto per vedere sia gli alberi (elementi unici della mia storia di vita) che la foresta (gli elementi unici che, quando combinati, formano una singola storia di vita)
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Lunedì: compilo la prima tabella con almeno un elemento per ognuna delle affermazioni indicate.
Martedì: compilo la seconda tabella, con l’obiettivo di scrivere almeno tre delle cinque cose richieste in ciascuna categoria.
Mercoledì: medito la tabella che ho compilato martedì, pregando affinché possa vedere se c’è qualche ovvio collegamento fra comandamenti, vizi, dipendenze, persone e/o fatti. Disegno delle linee che colleghino le connessioni che mi risultino chiare.
Giovedì: medito la tabella dell’impatto che il peccato ha avuto sulla vita di Ignazio e cerco di vedere i collegamenti nel suo peccato originale (radice), in quello centrale (tronco) e in quello evidente (frutto).
Venerdì: medito gli elementi della tabella diagnostica che ho compilato nella prima parte della settimana e prego di ricevere la grazia di vedere più chiaramente come il peccato ha influito su di me nelle radici, nel tronco e nel frutto della mia vita. Per ognuno degli spazi vuoti nell’ultima tabella, scrivo quegli elementi (almeno uno per ciascuno) che credo siano presenti nella mia vita come peccati originali (radice), peccati centrali (tronco), e peccati evidenti.
Sabato: medito le tabelle che ho compilato in questa settimana e chiedo a Dio la grazia di vedere qualche collegamento che mi aiuterà nel mio viaggio nella storia sacra. Chiedo a Dio la grazia di essere aperto in tutto questo viaggio di quaranta settimane in modo da poter cominciare a vedere la mia storia di vita nella sua interezza.
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LISTA DI VIZI E COMANDAMENTI
SUPERBIA INVIDIA GOLA LUSSURIA ACCIDIA AVARIZIA IRA
COMANDAMENTI
Primo Io sono il Signore tuo Dio; non avrai altro Dio fuori di me.
Secondo Non pronunciare il nome di Dio invano.
Terzo Ricordati di santificare le feste.
Quarto Onora il padre e la madre.
Quinto Non uccidere.
Sesto Non commettere atti impuri.
Nono Non desiderare la donna d’altri.
Settimo Non rubare
Decimo Non desiderare la roba d’altri.
Ottavo Non dire falsa testimonianza.
VIZI
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CERCANDO CONNESSIONI NELLA MIA STORIA
Lunedì: Riempio il primo schema con almeno un elemento per ognuna delle affermazioni indicate.
UN COMANDAMENTO CHE RAPPRESENTA
UNA SFIDA PER ME
VIZI CHE MI TENGONO IN TRAPPOLA
DIPENDENZE CON LE QUALI CONVIVO
PERSONE/AVVENIMENTI CHE GENERANO
PAURA, RABBIA O DOLORE
PERSONE/AVVENIMENTI CHE GENERANO
FEDE, SPERANZA O AMORE
TRAME IN LIBRI/FILM CHE MI FANNO
SEMPRE PIANGERE
COSA MI FA SEMPRE ARRABBIARE
COSA MI FA SEMPRE SENTIRE GRATO
COSA MI SUSCITA SEMPRE PAURA
IL MIO OBIETTIVO DI FEDE ULTIMO
L’AREA DELLA MIA VITA PIU’ FUORI CONTROLLO
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CERCANDO COLLEGAMENTI NELLA MIA STORIA
Martedì: Compilo la seconda tabella, con l’obiettivo di scrivere almeno tre delle cinque cose richieste in ogni categoria.
CINQUE
COMANDAMENTI CHE
HO PIU’ DIFFICOLTA’ A
OSSERVARE
CINQUE VIZI CHE MI
INTRAPPOLANO
CINQUE DIPENDENZE
CON LE QUALI CONVIVO
CINQUE PERSONE / AVVENIMENTI
CHE CAUSANO
PAURA, RABBIA O DOLORE
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Mercoledì: mediterò questa tabella, pregando di vedere se vi sia qualche ovvio collegamento fra comandamenti, vizi, dipendenze, persone e/o avvenimenti. Traccio delle linee di collegamento fra quelle connessioni che mi diventano chiare.
Giovedì: medito la tabella di quanto il peccato ha influito sulla vita di S. Ignazio e cerco di vedere i collegamenti nel suo peccato originale (radice), centrale (tronco) ed evidente (frutto).
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COLLEGAMENTI NELLA STORIA DI S. IGNAZIO
IL FRUTTO
(Paura, rabbia e dolore evidenti, debolezze morali, vizi, dipendenze e abitudini peccaminose che ti appaiono più visibili)
La dipendenza di Ignazio dal gioco, la sua rabbia reattiva e la sua autoindulgenza sessuale
IL TRONCO
(disobbedienza e narcisismo, in aggiunta alle loro paure, rabbie e dolori che formano la sovrastruttura della tua vita quotidiana, si nutrono dei peccati originari e degli eventi)
L’arroganza, la coscienza cieca e il narcisismo di Ignazio
LE RADICI
(avvenimenti antichi, originari che formano le fondamenta dei modelli di disobbedienza e narcisismo, in aggiunta alle loro paure, rabbie e dolori)
Il peccato originale che ha ferito il cuore e l’anima di Ignazio; peculiari peccati di famiglia/clan e/o avvenimenti dell’infanzia che lo ferirono spiritualmente, psicologicamente e fisicamente
↓ ↑
↓ ↑
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Venerdì: medito gli elementi della tabella diagnostica che ho compilato all’inizio della settimana e prego di ricevere la grazia di vedere più chiaramente come il peccato ha influito su di me alle radici, tronco e frutto della mia vita. Per ognuno degli spazi vuoti nell’ultima tabella, scrivo quegli elementi (almeno uno per ognuno) che ritengo essere presenti nella mia vita come peccati originali (radice), peccati centrali (tronco) e peccati evidenti (frutto).
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I MIEI PECCATI EVIDENTI – IL FRUTTO DEL MIO ALBERO
I MIEI PECCATI CENTRALI – IL TRONCO DEL MIO ALBERO
I MIEI PECCATI ORIGINALI – LE RADICI DEL MIO ALBERO
↓ ↑
↓ ↑
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Sto iniziando una Relazione che mi sosterrà per il resto dei miei giorni.
Ogni relazione richiede tempo e pazienza.
Mi sforzerò di avere pazienza e chiederò aiuto a Dio quando non comprenderò una lezione.
Imparerò le basi e aprirò il mio cuore a Dio.
Ho fiducia che Dio mi guiderà.
Credo che la mia storia sacra si svolgerà in verità, in impotenza e con la mia pazienza.
Credo che Gesù mi aspetti con la sua grazia, la sua misericordia e il suo amore che perdona.
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APPUNTI
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PRIMO
Undicesima Settimana
Sceglierò in anticipo il mio momento(i) di silenzio di quindici minuti per la settimana e ancora una volta visualizzerò dove andrò ogni giorno e in quali orari. Chiederò a Dio la grazia di rispettare questi momenti sacri. Avrò il mio taccuino a portata di mano per ogni sessione di preghiera questa settimana. Non dedicherò più di quindici minuti a ogni formale sessione di preghiera. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
La mia silenziosa preghiera di quindici minuti questa undicesima settimana consisterà in un semplice esercizio di preghiera dalla Domenica al Sabato. Scriverò una lettera a Cristo Gesù chiedendogli aiuto e guarigione per la mia storia di vita. La lettera è la mia confessione di fede in Lui che viene a guarirmi e a perdonarmi. La lettera è anche un’istantanea di tutta la mia vita. È la mia opportunità di dire a Cristo dove sono stato ferito dal peccato e dalle difficoltà della vita, come mi sforzo di essere integro e perché ho bisogno dell’aiuto e del perdono di Gesù. Chiederò a Gesù di essere il mio Salvatore.
TERZO
Le mie sessioni di preghiera solo per questa settimana possono essere più lunghe di quindici minuti, perché sto scrivendo una lettera. Tuttavia, inizio sempre ogni periodo di preghiera seduto in posizione comoda. Userò il mio nome preferito per Gesù specificamente (quale Cristo Gesù, Signore e
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Salvatore, Redentore, ecc.), per la preghiera personale di questa settimana, perché Cristo è la Persona della Trinità che mi ha reso libero dal peccato e dalla morte. Questa settimana, è con Lui che parlo.
Diventerò consapevole del momento presente.
Prenderò ogni giorno e ogni esercizio così come viene. Non posso fare meglio la mia Storia Sacra andando più velocemente
Chiederò a Dio di aiutarmi.
Diventerò consapevole della mia natura spirituale e delle ispirazioni che ispirano fede, speranza e amore.
Diventerò consapevole delle ispirazioni che ispirano cinismo, impazienza e lussuria. Diventerò consapevole!
Questa settimana, pronuncerò questa affermazione a voce alta una volta al giorno:
Signore Gesù Cristo, tu provi grande gioia quando ti permetto di perdonare la mia debolezza e il mio peccare, perché tu hai vissuto, sei morto e risorto perché io possa avere nuova vita in te.
UNA LETTERA A CRISTO GESU’
Può darsi che tu ti stia chiedendo come utilizzerai gli esercizi di preghiera delle scorse settimane. Questo diventerà più chiaro man mano che il tuo viaggio andrà avanti. Abbi fede che i tuoi sforzi saranno spiritualmente fruttuosi. Non ci si aspetta da te che tu veda il quadro completo in tutto ciò che hai fatto finora. Abbiamo partecipato a una caccia al tesoro, per così dire, racimolando molti diversi elementi della nostra storia di vita. Il processo di mettere insieme i pezzi avrà luogo nel corso di tutta la tua vita, grazie alla tua particolare attenzione e alla grazia di Dio. Quindi, abbi pazienza e credi. Col passare del tempo, tutto ciò che hai fatto fino a questo punto assumerà un significato più grande per te (se segui le lezioni
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nell’ordine e chiedi l’aiuto di Dio).
Come esercizio per questa settimana per prepararti alla confessione generale della propria vita, puoi far riferimento a quello che hai scritto nelle scorse settimane.
Cosa intendiamo per confessione generale della propria vita? Questa confessione è diversa da una confessione che riguardi i peccati di tutta la tua vita. Non è utile, e non è richiesto confessare due volte peccati e mancanze che hai già confessato. L’opportunità offerta da una confessione della vita è quella di cercare connessioni e modelli di peccati e mancanze lungo tutta la tua vita – quello su cui abbiamo lavorato in queste scorse settimane. Sei invitato a chiedere l’aiuto di Dio per vedere un’immagine globale della tua vita – la tua storia− con Cristo come tuo Medico Divino e guaritore.
Pensa a questa confessione come una relazione da fare a Cristo – in base alla tua diagnosi spirituale − dopo queste settimane di devota riflessione. Puoi confessare fatti attuali e fatti passati che sono stati trascurati. Mentre lo fai, stai dicendo a Cristo i modelli cronici di peccato e debolezze su cui la preghiera e la riflessione, con l’aiuto della grazia di Dio, ti hanno aperto gli occhi. E, cosa molto importante, gli stai dicendo come questi fatti sono collegati alla tua storia di vita – la tua storia.
Prendi in considerazione questa riflessione di Papa Giovanni Paolo II:
Bisogna ricordare che… tale riconciliazione con Dio ha come conseguenza, per così dire, altre riconciliazioni, che rimediano ad altrettante rotture, causate dal peccato: il penitente perdonato si riconcilia con se stesso nel fondo più intimo del proprio essere, in cui ricupera la propria verità interiore; si riconcilia con i fratelli, da lui in qualche modo aggrediti e lesi; si riconcilia con la Chiesa; si riconcilia con tutto il creato. 7
7 Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC) 1469—Giovanni Paolo II, RP 31, 5.
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Mentre guardi alla tua storia di vita con Cristo, il Medico Divino, rivolgiti a lui direttamente e riconosci il perché hai bisogno di Lui come tuo Salvatore. Questa potrebbe essere la prima volta che passi in rassegna la tua vita, che vedi chiaramente perché non puoi salvare te stesso, e chiedi direttamente a Gesù di essere il tuo Salvatore. Che grazia immensa conoscere il motivo per cui non puoi salvare te stesso e chiedere a Cristo questo meraviglioso dono! Una grazia profondissima, davvero!
Guarda tutto ciò anche dalla prospettiva di Cristo. Non c’è dono più grande che puoi fare a Cristo del tuo essere peccatore e delle tue debolezze mentre gli chiedi il suo amore che guarisce, la sua misericordia e il suo perdono. Facendo così, prendi sul serio il dono della sua vita, passione, morte resurrezione. Stai dicendo a Gesù che hai bisogno della sua croce per essere guarito. Stai ringraziando Gesù per aver sofferto ed essere morto per te così che tu potessi essere rinnovato in lui. Questo è il vero centro della vita cristiana! Gesù veramente ti ama e vuole ascoltare ciò che hai da dirgli. Attende con pietà e grande desiderio di ascoltare la tua storia. Attende di portare il tuo fardello e di offrirti il suo perdono.
I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?». Gesù rispose: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsi».” (Lc 5, 30−32)
Con Gesù come tuo Medico Divino, una confessione generale della propria vita ha perfettamente senso. Lui comprende te e tutto ciò che riguarda la tua vita. Ha un profondo desiderio di ascoltare la tua storia di vita e vuole rispondere come tuo Salvatore. La tua lettera è una dichiarazione dei tuoi bisogni e una confessione dei tuoi peccati e configurazioni di peccato, come pure una richiesta di perdono, guarigione e speranza e pace. Quanto segue sono alcuni suggerimenti per aiutarti a preparare questa lettera semplice, santa e piena di grazia:
Un’immagine vale mille parole. La tua vita è un’immagine, una storia.
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Scrivi una lettera a Cristo che sia non più lunga di 1000 parole, Se la scrivi al computer, sarà circa tre pagine e mezzo interlinea doppia. Ma non devi scrivere così tanto. Ripeto: non più di 1000 parole.
Usa parole personali che vengano dal cuore. In precedenza hai identificato il nome per Dio che tocca il tuo cuore. Questa settimana, se non l’hai ancora fatto, trova il nome per Cristo specificamente che parla al tuo cuore. Magari è Cristo Gesù, Signore e Salvatore o Mio Signore Stai parlando a Colui che ha ottenuto la vittoria per te e che è venuto nel mondo per salvarti. Questa settimana, vogliamo parlare direttamente a Cristo Gesù. Parla a Gesù in prima persona: “Per favore perdona…; ricordo…; ho sofferto…; Per favore guariscimi …” Scrivi la tua storia come racconto – il racconto della tua storia− direttamente dal tuo cuore al cuore di Gesù.
Sforzati di essere onesto. Sforzati seriamente di essere coraggioso e onesto nella tua lettera. La lettera è per te e te solo, a meno che tu non decida di condividerla nella Confessione sacramentale. Non devi impressionare nessuno. Quello che importa è il tuo coraggio e la tua onestà. Sii onesto anche per quanto riguarda il perdono che devi estendere ad altri. Scrivi col cuore.
Non stai scalando l’Everest. Per favore, prega di ricevere la grazia di non trasformare questa opportunità di una lettera/confessione semplice e piena di grazia in un compito immenso ed estenuante. Non stai scalando una montagna. Stai facendo una conversazione con Cristo riguardo alla tua vita. Ascoltalo mentre ti dice questo:
Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero. (Mt 11, 28−29)
Prega di avere pazienza e compassione. Per diventare consapevole della
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tua storia di vita ci vorrà il resto dei tuoi giorni. Ci vuole una vita intera perché l’opera di guarigione e di perdono di Cristo abbracci il tuo cuore e la tua anima. Non c’è traguardo o illuminazione definitiva che tu possa raggiungere su questa terra. Avrai sempre bisogno di guarire a livelli più profondi. Crescerai continuamente in amore e illuminazione, altruismo e umiltà fino al giorno in cui lascerai questa terra. Non avrai finito fino al giorno in cui il Medico Divino ti farà sedere al suo banchetto eterno.
Il seme caduto sulla terra buona sono coloro che, dopo aver ascoltato la parola con cuore buono e perfetto, la custodiscono e producono frutto con la loro perseveranza. (Lc 8,15)
Prepara la scena nell’immaginazione del tuo cuore. Ecco come dovresti preparare l’immaginazione del tuo cuore mentre scrivi: immagina di avere l’opportunità di stare da solo con Cristo mentre cammina da una città all’altra. Avrai quindici minuti con Lui… da soli. Vedi la strada e gli altri seguaci che camminano davanti a te e al Signore. Nessun altro può sentirti. Scrivi la tua lettera come se stessi parlando a Cristo in questo scenario. Lui sa perché vuoi parlargli ed è pronto ad ascoltarti. Prima che tu cominci a parlare della tua vita, Lui ti guarda negli occhi e dice: “Presto, sarò innalzato sulla mia croce.
Sto facendo questo per te perché tu possa trovare perdono, guarigione e speranza per i peccati, le debolezze e le sofferenze che sperimenti nella tua vita. Quando sconfiggerò la morte e il peccato –quando esalerò il mio ultimo respiro− terrò stretto al mio cuore te e la tua storia di vita. Troverai in me vittoria e vita eterna e un giorno sarai con me in paradiso.”
Gesù diceva: “Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno”. E aggiunse: “Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno”. Gli rispose: “In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso.” (Lc 23, 34, 42−43)
Quanto segue è un modello per come potresti strutturare la tua sentita
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conversazione/lettera/confessione proveniente dal cuore, con Cristo Gesù, il Medico Divino:
“Caro Gesù, ti sono così grato per tutti i doni che mi hai fatto”. Dedica un po’ di tempo a scrivere dal tuo cuore il perché gli sei grato. Usa il nome di Gesù spesso mentre scrivi e fornisci esempi molto specifici del perché della tua gratitudine.
“Signore, sono profondamente consapevole di come alcune mie passate esperienze [storia di vita, famiglia, amici, lavoro, scuola, vicini] siano collegate ad aree di non−libertà nella mia vita e come queste esperienze abbiano creato abitudini imbarazzanti e/o sconfortanti e modelli di comportamento peccaminoso radicati.” Dedica un po’ di tempo a ripensare alla tua vita e a fornire esempi specifici che rilevino i collegamenti e i modelli di peccati, dipendenze, vizi, e comandamenti dove sei messo alla prova e desideri una crescita spirituale. Se non sei ancora in grado di discernere dei modelli, parla semplicemente di queste aree individualmente. Se ci sono personaggi centrali nella tua storia di vita che cono collegati con questi modelli distruttivi, fanne menzione a Cristo. Se sei confuso riguardo ad alcune cose da fare, di’ a Gesù cosa sono, e poi chiedi il suo aiuto per comprendere meglio perché fai quello che fai. Dal profondo del tuo cuore, chiedi a Cristo la grazia di conseguire maggiore libertà da questi peccati, modelli di peccato, abitudini e vizi.
“Ma Signore, c’è un modello centrale di peccato che mi causa il maggior imbarazzo, vergogna, confusione e scoraggiamento”. Dedica un po’ di tempo per parlare con Gesù in maniera molto specifica di questo modello di peccato nella tua vita e del perché è così difficile per te. Racconta a Gesù le circostanze particolari in cui è più frequente che tu cada in questo maleficio e le circostanze che fanno da contorno ai tuoi fallimenti. Racconta a Gesù come ti senti quando fallisci. Se ci sono casi specifici di questo modello di fallimento che non hai confessato, raccontali al Signore, e chiedi la sua guarigione e il suo perdono.
“Signore Gesù, sono arrivato a rendermi conto che non posso salvare me stesso e chiedo la tua compassione. Ti chiedo di essere il mio Salvatore. Salvami e rimani con me per il resto dei miei giorni”. Dedica
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un po’ di tempo a parlare con Gesù, con parole molto specifiche, sul perché sei arrivato a renderti conto che non puoi salvare te stesso e il perché hai bisogno della sua grazia− perché hai bisogno che sia Lui il tuo Salvatore. Raccontagli con parole chiare perché sai (a causa di x, y e z) che non puoi salvare te stesso. Raccontagli delle persone che non riesci a perdonare e digli che cosa ti hanno fatto. Raccontagli perché è difficile per te perdonarle. Di’ a Gesù che, con l’aiuto della sua grazia, puoi desiderare di perdonarli e che, con il tempo, sarai capace di farlo. Chiedi di ricevere questa grazia. Chiedi al Signore di mantenere la sua attenzione sulle questioni centrali della tua vita (chiamale per nome) che ti fanno inciampare costantemente, e prega di non stancarti mai di cercare il suo perdono e che tu non perda mai la speranza in te stesso o in Lui. Chiedi al Signore di essere il tuo Salvatore.
“Signore Gesù, ti ringrazio per avermi dato il coraggio di affrontare qualsiasi paura e di affidarti la mia vita in questo sacramento che guarisce che è il tuo amore redentore.” Chiudi la tua lettera/conversazione/confessione con parole molto personali che vengano dal cuore, ringraziando Gesù per aver ascoltato la tua preghiera e per essere sempre il tuo Salvatore. Con parole sentite, ringrazia Gesù perché comprende la tua vita, e chiedigli di continuare a camminare con te, a donarti la grazia, e a essere con te fino alla fine dei tuoi giorni. Chiedi a Gesù la grazia di servirlo ogni giorno di più con qualsiasi cosa tu pensi, dici e fai. Chiedi la grazia di lavorare per un frutto che duri fino all’eternità.
“Grazie Gesù di essere il mio Salvatore”. Chiudi la tua lettera scritta con il cuore ringraziando Gesù di essere il tuo Salvatore. Chiedigli la sua grazia che perdura mentre scrive la tua storia sacra.
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Sto iniziando una Relazione che mi sosterrà per il resto dei miei giorni.
Imparerò le basi e aprirò il mio cuore a Dio.
Ho fiducia che Dio mi guiderà.
Credo che la mia storia sacra si svolgerà in verità, in impotenza e con la mia pazienza.
Credo che Gesù mi aspetti con la sua grazia, la sua misericordia e il suo amore che perdona.
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APPUNTI
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PRIMO
Dodicesima Settimana
Sceglierò in anticipo il mio periodo(i) di silenzio di quindici minuti per la settimana e visualizzerò dove andrò ogni giorno e a che ora. Continuerò a chiedere a Dio la grazia di mantenere sacri questi periodi e di trovare un posto senza tecnologia. Porterò il mio taccuino a ogni periodo di preghiera e mi impegnerò a non dedicare più di quindici minuti a ogni sessione formale di preghiera. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
I miei quindici minuti di preghiera silenziosa in questa dodicesima settimana consistono in un semplice esercizio di preghiera da Domenica a Sabato.
TERZO
Continuerò a lavorare alla mia lettera o, se è terminata, rifletterò su quello che ho scritto durante i miei periodi di preghiera. Leggerò e rifletterò con Cristo come mio compagno e rimarrò con la mia lettera insieme a Cristo Gesù chiedendo il suo aiuto e la sua guarigione per la mia storia di vita.
Diventerò consapevole del momento presente.
Prenderò ogni giorno e ogni esercizio così come viene Non posso fare meglio la mia Storia Sacra andando più velocemente.
Chiederò a Dio di aiutarmi.
Diventerò consapevole della mia natura spirituale e delle ispirazioni che
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ispirano fede, speranza e amore.
Diventerò consapevole delle ispirazioni che ispirano cinismo, impazienza e lussuria. Diventerò consapevole!
Non avere paura!
Non prenderò nessuna decisione che si pieghi alle mie paure o alle mie ansie.
Queste sono fondate su cattive informazioni e non mi porteranno alla pace.
Questa settimana, pronuncerò questa affermazione a voce alta una volta al giorno:
Signore Gesù Cristo, affermo che trasformerai sempre il mio peccato e la mia debolezza in grazia e benedizioni! Non avrò paura!
La tua lettera a Gesù potrebbe essere completa oppure no. Usa le tue sessioni di preghiera di quindici minuti questa settimana per continuare il processo di riflettere e scrivere, o, se è completato, rifletti e prega con la lettera. Porta il tuo taccuino alle sessioni di preghiera. Dopo ogni sessione, scrivi una frase per ciò che ti porta più speranza quando leggi la tua lettera e una frase per ciò che ti causa più sconforto quando la leggi.
Se hai deciso di portare la tua lettera con te per la confessione, prendi appuntamento con un sacerdote per il sacramento della Riconciliazione. Impegnati consapevolmente a prendere appuntamento nelle prossime due settimane. Se il sacerdote al quale ti rivolgi non è familiare con il metodo delle Quaranta Settimane, spiegagli di cosa si tratta. Informalo che vorresti leggere a Cristo la tua confessione sotto forma di questa lettera. Raccontagli che hai passato dodici settimane a prepararla e ringrazialo per permetterti di confessarti in questa maniera.
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Sto iniziando una Relazione che mi sosterrà per il resto dei miei giorni.
Imparerò le basi e aprirò il mio cuore a Dio.
Ho fiducia che Dio mi guiderà.
Credo che la mia storia sacra si svolgerà in verità, in impotenza e con la mia pazienza.
Credo che Gesù mi aspetti con la sua grazia, la sua misericordia e il suo amore che perdona.
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APPUNTI
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PRIMO
Tredicesima Settimana
Sceglierò in anticipo i miei momenti di silenzio di quindici minuti per la settimana e ancora una volta visualizzerò dove andrò ogni giorno e a che ora. Chiederò al Signore la grazia di rispettare i miei periodi di preghiera e mi sforzerò di pregare in un posto appartato senza tecnologia. Mi porterò il taccuino in ogni sessione di preghiera e mi impegno a dedicare non più di quindici minuti a ogni formale sessione di preghiera. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
Per le sessioni di preghiera di quindici minuti di questa settimana, ho un semplice esercizio di preghiera da Domenica a Sabato.
TERZO
Continuo a lavorare alla mia lettera a Cristo Gesù, chiedendogli aiuto, luce, pazienza, grazia e guarigione per la mia storia di vita. Continuerò a scrivere o a parlare con Cristo, o starò seduto in preghiera con la mia lettera. La lettera è anche un’istantanea di tutta la mia vita, ed è di grandissimo valore spirituale essere presente davanti a Cristo con la mia storia di vita. Così, continuerò a scrivere o a pregare su quello che ho scritto e confessato.
Diventerò consapevole del momento presente.
Prenderò ogni giorno e ogni esercizio così come viene
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Non posso fare meglio la mia Storia Sacra andando più velocemente. Chiederò aiuto a Dio.
Diventerò consapevole della mia natura spirituale e delle ispirazioni che ispirano fede, speranza e amore.
Diventerò consapevole delle ispirazioni che ispirano cinismo, impazienza e lussuria.
Diventerò consapevole!
Non avere paura!
Non prenderò nessuna decisione che si pieghi alle mie paure o alle mie ansie. Queste sono fondate su cattive informazioni e non mi porteranno alla pace.
Questa settimana, pronuncerò questa affermazione a voce alta una volta al giorno:
Signore Gesù Cristo, credo che tu sei venuto al mondo, nato da Maria, perché io potessi avere vita, e averla in abbondanza.
Siamo gente di fede che vive alla luce della Croce di Cristo e alla luce della
Seconda Venuta di Cristo. Siamo i Suoi fratelli e sorelle. Viviamo perché siamo amati da Dio.
In questi giorni, mentre rifletti sulla confessione generale della vita, ricorda che la confessione include la lode riconoscente insieme con l’ammissione di peccati e mancanze. Ricorda che Cristo, il Medico Divino, è venuto perché tu potessi trionfare attraverso i tuoi fallimenti e le tue debolezze, per mezzo della sua grazia che guarisce e perdona, per produrre frutti che durano fino all’eternità. S. Ignazio una volta fu meravigliato dal fatto che egli non pensava che vi fosse mai stato, in tutta la storia della Chiesa, qualcuno che avesse tanto peccato quanto lui; e che,
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al contempo, avesse anche ricevuto così tante grazie. “Laddove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia” (Rm 5, 20).
Se non hai ancora fatto la tua confessione, hai il tempo sia per scrivere una lettera, che per andare a confessarti questa settimana. Queste settimane di preghiera sono dedicate allo sviluppo di una relazione più profonda con Dio in Cristo. Non cedere all’ansia o al perfezionismo che potrebbero suggerire che non hai fatto abbastanza sessioni di preghiera per fare una confessione o scrivere una lettera. Se senti che sei indietro, fai quello che puoi per continuare ad andare avanti.
Se già ti sei accostato alla confessione, usa i tuoi periodi di preghiera di quindici minuti di questa settimana per stare con Cristo e con la lettera che gli hai scritto. Portati il taccuino alle tue sessioni di preghiera. Dopo ogni sessione, scrivi una frase per ogni cosa che ti porta più speranza quando leggi la tua lettera e una frase per ciò che ti causa più sconforto quando la leggi. Soffermati sulle parole e le frasi che ti hanno portato speranza e pace. Ricorda l’esperienza della tua confessione e permetti alle grazie ricevute da essa di penetrare a fondo nel tuo cuore.
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Sto iniziando una Relazione che mi sosterrà per il resto dei miei giorni.
Ogni relazione richiede tempo e pazienza.
Mi sforzerò di avere pazienza e chiederò aiuto a Dio quando non comprenderò una lezione.
Imparerò le basi e aprirò il mio cuore a Dio.
Ho fiducia che Dio mi guiderà.
Credo che la mia storia sacra
si svolgerà in verità, in impotenza e con la mia pazienza.
Credo che Gesù mi aspetti con la sua grazia, la sua misericordia e il suo amore che perdona.
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APPUNTI
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Seconda parte
Imparare la Preghiera della Storia Sacra
“Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.”
Gv 15, 16−17
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PRIMO
Quattordicesima Settimana
Iniziando la Seconda Parte di Quaranta Settimane, decido consapevolmente se è meglio cambiare il numero di volte in cui prego quotidianamente. Chiederò la pazienza di iniziare ogni giorno con rinnovato impegno, anche se ho saltato un giorno di preghiera. Se sto usando un taccuino separato dalle pagine di “Appunti” di Quaranta Settimane, lo porterò a ogni sessione di preghiera. Comincerò questa settimana, sul mio taccuino o sulle pagine di “Appunti”, a tenere un semplice diario.8 Alla fine di ogni giorno, segnerò un avvenimento che ha accresciuto in me la fede, la speranza e l’amore; e un avvenimento che ha fatto diminuire in me la fede, la speranza e l’amore. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
Ascolterò con attenzione la mia esperienza per discernere le due trame nella mia storia. Farò questo consapevolmente prestando attenzione alle mie fantasie e/o immaginazioni.
TERZO
Cominciando la Seconda Parte della storia sacra, troverò diversi altri
8 I nostri studi hanno dimostrato che chi si è impegnato nella preghiera due volte al giorno è stato più fedele nel coltivare una pratica di preghiera sostenibile. Inoltre, le ricerche hanno rivelato anche che chi ha tenuto un semplice registro o diario è stato più fedele alle pratiche della preghiera.
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esercizi fondanti. Come gli esercizi che hanno portato alla confessione generale della vita, questi esercizi addizionali mi aiuteranno a identificare importanti temi narrativi nella mia storia che potrò portare nei miei momenti formali di preghiera. Il significato e l’energia di questi esercizi vengono dalla mia richiesta a Dio di aiuto e grazia – dalla mia relazione con Dio.
Diventerò consapevole del momento presente.
Diventerò consapevole della mia natura spirituale. Non prenderò decisioni basate sulla paura.
Questa settimana pronuncerò questa affermazione a voce alta una volta al giorno:
Ci vuole tutta la vita per scrivere la mia storia sacra.
Dedica tutta questa settimana dopo la tua confessione generale della vita a questo esercizio di immaginazione/fantasia ignaziano. È ispirato dalla “presa di coscienza” di Ignazio mentre era convalescente per la ferita ricevuta in battaglia. Adesso è il momento perfetto per fare questo esercizio, perché dopo la Riconciliazione hai molta più chiarezza e pace per vedere, per mezzo della grazia, i contorni della tua storia.
Ignazio, mentre era in convalescenza dopo la battaglia, scoprì che le sue immaginazioni e fantasie attiravano il suo cuore in due direzioni diverse. Una direzione era verso gesta di vanità, per servire se stesso, autoindulgenti, radicate nella sua natura umana ferita. L’altra direzione era verso aspirazioni sante, che rappresentavano la sua autentica natura umana, e le più profonde aspirazioni del suo cuore. Queste ultime fantasie erano state impossibili da sentire e da vedere per la maggior parte della sua vita. Il rumore nero della tentazione e un falso autoritratto avevano reso sordo e cieco il suo cuore. Aiutato dalla grazia, divenne consapevole
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dell’esistenza delle sue fantasie e delle sue immaginazioni e (anche per mezzo della grazia) scoprì che solo una delle due trame era espressione della sua autentica natura umana – il sogno più profondo del suo cuore.
Scoprirai che molte immaginazioni e fantasie lottano per farsi posto negli spazi consapevoli e inconsapevoli del tuo cuore. Non importa la loro differenza, o il fatto che possa sembrare che non abbiano una relazione con esse, finiscono sempre per rientrare nelle due trame che rappresentano le due traiettorie del tuo cuore. Una serie di immaginazioni o fantasie tende verso l’amore infinito, i desideri santi, l’integrazione, l’umiltà, la riconciliazione, la speranza, la pace, la consapevolezza, la sobrietà e la gratitudine. L’altra serie di immaginazioni/fantasie tende verso cose finite, appetiti bassi e terreni, disintegrazione, narcisismo, risentimento, cinismo, ansia, mancanza di consapevolezza, ebbrezza e mancanza di gratitudine.
Inizia questa settimana prestando attenzione alle tue immaginazioni e fantasie. Lascia che si manifestino. Ne troverai le tracce ovunque:
✠ nelle cose che compri e nelle cose che vuoi comprare;
✠ nelle canzoni, nei film e nelle storie che preferisci
✠ nei programmi radio e tv che segui appassionatamente e fedelmente
✠ nelle vite di artisti, atleti, santi, politici – gli eroi che emuli e ammiri, e quelli che disprezzi
✠ nel tuoi programmi di studio e nelle domande di lavoro
✠ negli amici che hai, e negli amici che vorresti avere
✠ nelle cose che sono successe e nelle cose che avresti voluto non succedessero
✠ nei posti che vuoi visitare o nei quali vorresti abitare, e i posti che vuoi lasciare per non farvi mai più ritorno
✠ nei mondi che visiti nel web, e in quelli che visiti nel tuo sacro spazio interiore
✠ in ciò che ti motiva a fare esercizio e a essere disciplinato o in ciò che ti influenza a essere fuori forma
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✠ nelle singole persone e gruppi a cui vuoi bene, e a coloro dei quali rifiuti l’amore
✠ nelle persone a cui offri il perdono, o in quelle che rifiuti di perdonare
✠ nelle persone che invidi, delle quali vorresti avere l’aspetto fisico, il talento, le connessioni, il benessere, la felicità o le relazioni
✠ in ciò che fa sì che tu pratichi la fede o fa sì che ti dimentichi o rinunci alla pratica
✠ nelle persone e negli avvenimenti che ti smuovono desideri sessuali, o nelle persone e avvenimenti che smuovono la tua innocenza di bambino
✠ in ciò che apre il tuo portafoglio per donare ai bisognosi, o che lo chiude al loro bisogno
✠ nelle storie, immagini ed esperienze che ti spezzano il cuore, o in quelle che lo fanno gioire; nelle cose che ti fanno piangere, o che ti fanno ridere
✠ nella persona o gruppo con il quale vorresti passare il resto dei tuoi giorni, o nella persona o gruppo che vorresti evitare per il resto dei tuoi giorni
✠ in ciò che muove il tuo cuore all’ingratitudine, o lo fa gonfiare di gratitudine
L’Esercizio della Preghiera
Fai questo esercizio nel contesto delle tue sessioni quotidiane di preghiera di quindici minuti, permettendogli di permeare le tue reali fantasie. La tua breve annotazione nel diario alla fine della giornata può specificare solo una cosa che ti ha portato speranza e pace quel giorno, e solo una cosa che ha minato la tua speranza e la tua pace. Alla luce di questo esercizio di fantasia, concentrati su temi relativi alle due principali immaginazioni/fantasie che inconsciamente o consciamente ti divertono. Un esempio: “Oggi ho fantasticato su X e questo mi ha portato gioia perché…”
Le tue immaginazioni o fantasie potrebbero non essere percepite così acutamente ma più probabilmente si allineeranno ai due temi descritti qui sotto.
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FANTASIE /SOGNI NARCISISTICI
Ansia, paura, lussuria, appetiti sessuali, risentimento e rabbia, controllo sugli altri, rivalersi o rendere pan per focaccia, dipendenze, innocenza perduta, aggressione e vizi popolano queste trame. In breve, sono collegati al tuo cuore spezzato e alla tua natura umana ferita. Questi sogni/fantasie generano energia elettrica, eccitazione e stimoli verso cose basse e terrene. Essi gonfiano il tuo ego e ti eccitano mentre stai fantasticando o ti ci stai dedicando, ma ti lasciano asciutto, vuoto, più affamato e insoddisfatto – persino depresso− dopo il fatto. Oppure, in un momento di tristezza, depressione, rabbia, vuoto e aridità, potresti rivolgerti a loro per ottenere soddisfazione e come un narcotico, un analgesico per il tuo cuore.
FANTASIE /SOGNI GRATI
Pace, calma, autocontrollo, perdono, rinunciare all’ira e all’odio, apprezzamento per la bellezza e l’innocenza, sogni santi e alti ideali, ispirazioni di amore altruistico, desideri di guarigione e la gioia del fare la differenza e vivere una vita significativa sono le loro trame. Queste trame sono collegate alla tua natura umana ricevuta da Dio, e ai sogni più profondi del tuo cuore. Questi sogni/fantasie generano pace, lacrime, Tranquilla speranza e aspirazioni di tutto ciò che è innocente, bello e nobile. Esse fanno umile il tuo cuore e ti riempiono di gratitudine mentre stai fantasticando su di loro o ti ci stai dedicando, e dopo ti lasciano appagato, contento e soddisfatto — se non addirittura pieno di gioia.
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Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode; poiché non gradisci il sacrificio
e, se offro olocausti, non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato, Dio, tu non disprezzi. (Sal 51, 15-17)
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APPUNTI
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Quindicesima Settimana
PRIMO
Chiederò la grazia della pazienza di iniziare ogni giorno con rinnovato impegno, anche se ho saltato un giorno di preghiera. Avrò il taccuino a portata di mano a ogni sessione di preghiera. Ricorderò di dedicare né più né meno di quindici minuti a ogni formale sessione di preghiera. Alla fine di ogni giorno, continuerò ad annotare per iscritto un avvenimento che ha accresciuto in me la fede, la speranza e l’amore, e un avvenimento che ha fatto diminuire in me la fede, la speranza e l’amore. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
Questa settimana ascolto il modo in cui la superbia (il narcisismo) prende forma nella mia vita quotidiana. Farò questo impegnandomi in una preghiera attenta che esamini le due principali forme di narcisismo (passivo e aggressivo). Lunedì, martedì e mercoledì di questa settimana rifletterò su un tipo di narcisismo, e giovedì, venerdì e sabato rifletterò sull’altro.
TERZO
Continuerò a ricevere consolazione dalla mia lettera a Gesù/confessione generale della vita. Posso anche portare luci sul narcisismo dalla mia vita
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quotidiana nelle mie sessioni di preghiera. La preghiera della storia sacra è radicata nella mia richiesta di aiuto a Dio. Attraverso la grazia, si stabilisce una relazione intima fra me e Dio.
Diventerò consapevole del momento presente.
Diventerò consapevole della mia natura spirituale. Non prenderò decisioni basate sulla paura.
Questa settimana, pronuncerò a voce alta questa affermazione una volta al giorno:
Non avere paura:
La paura viene dal nemico della mia natura umana.
Leggi questa pagina e la seguente all’inizio della settimana:
Ricorda come Ignazio di Loyola scoprì un orgoglio narcisistico alla radice di tutti i suoi peccati evidenti, delle sue dipendenze, delle disfunzioni spirituali e degli squilibri emozionali. Nella Genesi, l’orgoglio o, come potremmo definirlo oggi, il narcisismo è il peccato principale di Adamo ed Eva.9 Il serpente tenta sia Adamo che Eva affinché mangino il frutto dell’albero proibito dicendo loro che i loro “occhi si aprirebbero” e loro sarebbero “come Dio” (Gn 3,5). Il resto della storia è la storia del peccato, della malattia e della morte.
L’enorme dolore, la tristezza e il senso di colpa per la perdita del paradiso per scelta umana sono ricordi sepolti nella profondità del cuore di ogni donna e uomo che ha vissuto, vive o vivrà mai su questa terra. Ma sia lodato Dio, perché è attraverso la ferita, la colpa e il dolore del paradiso perduto che abbiamo potuto comprendere la divisione nei nostri cuori. (Gr 17,9).
Sebbene il nostro peccato ci separi da Dio, ci indica tuttavia il cammino
9 Vedi nota 13.
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che ogni donna e ogni uomo deve seguire per il suo viaggio di ritorno a Dio e al suo autentico sé. S. Ignazio ottenne la sua più grande illuminazione quando identificò il modello di peccato nella sua storia. Una volta che ne fu diventato consapevole, Dio si servì di lui in maniera potente per l’opera di redenzione. Dio farà lo stesso per ognuno di noi.
Diventare consapevoli del nostro superbo narcisismo è un passaggio positivo verso una più profonda crescita spirituale. Non è un esercizio deprimente per farci sentire male o impauriti. Se dalla tua preghiera vengono fuori queste emozioni negative, rivolgi gli occhi e il cuore a Cristo Gesù, il Medico Divino. Ricorda che Egli posa il suo sguardo su di te con gioia e amore mentre scopri le cose che assottigliano la tua speranza e la tua libertà spirituale. Permetti a Cristo di operare nella tua storia con la sua grazia che cura. Ricorda la nostra affermazione per questa settimana: la paura viene dal nemico della natura umana.
Come funziona il narcisismo? Il narcisismo, o orgoglio (entrambe le parole descrivono la stessa dannosa oscurità spirituale), mi rende il centro dell’universo e l’arbitro ultimo di qualsiasi verità. Il narcisismo allontana Dio dal centro dell’attenzione affinché io possa essere “come Dio”. Da quel primo peccato di narcisismo sfocia la cacciata dell’umanità dal paradiso; l’avvento del dolore, della malattia e della morte; la comparsa del male evolutivo nelle strutture familiari, come evidenziato dall’uccisione di Abele da parte di Caino; e la spaccatura della comunità umana come simboleggiato nell’avidità, nella competizione e nello smodato orgoglio che stanno alla base del racconto della Torre di Babele.
L’uomo e la donna hanno consapevolmente allontanato Dio dal proprio centro e origine, e si sono fatti essi stessi centro e origine. Da ciò deriva la rottura dell’armonia della creazione. Un virus incurabile di peccato infetta ora il centro di ogni creatura vivente. La corruzione causata da questo virus ha persino alterato la vita a livello cellulare, molecolare e biologico. Niente nell’ordine creato è stato risparmiato o è rimasto incolume dal virus del peccato (Gn 3,17−19; Rm 8,18−27).
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Siamo tutti nati nel peccato, e tutti vi partecipiamo. L’egocentrismo è un datore di lavoro per le pari opportunità. Ogni pratica di preghiera cristiana seria punta su questo peccato centrale affinché per il potere del sacrificio di Cristo “anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio”. (Rm 8,21).
Dal punto di vista spirituale è estremamente, esageratamente importante comprendere quale forma di orgoglioso narcisismo le circostanze della tua vita abbiano modellato in te. Potrebbe essere utile rendersi conto che nessuno dei due aspetti dell’orgoglio è migliore dell’altro. Entrambi sono ugualmente difficili da ammettere! Entrambe le forme di orgoglioso narcisismo allontanano Dio dal centro della nostra vita e servono a mascherare la nostra natura umana ferita – il dolore del nostro cuore per il paradiso perduto.
Esercizio di preghiera
Con la grazia del Medico Divino, chiedi di comprendere il modo in cui allontani Dio dal centro della tua vita. Chiedi di divenire consapevole del dolore, della collera e della paura che ti attanagliano, e del vuoto al centro del tuo cuore e della tua anima che solo Lui può guarire. La grazia di una confessione generale della vita ci dona una rinnovata umiltà. Favorisce il desiderio di aprirsi di più alla vita di Cristo e alla crescita spirituale, alle luci, alla libertà, alla speranza e alla pace che questo porta!
I due esercizi che seguono ti aiuteranno a identificare il tuo tipo di orgoglioso narcisismo. Dedica a ognuno di essi le sessioni di preghiera di tre giorni (lunedì, martedì e mercoledì, o giovedì, venerdì e sabato). Decidi tu su qual è il primo sul quale vuoi riflettere, e quale il secondo.
Nota bene che l’esercizio di preghiera di questa settimana non risolverà il tuo problema di orgoglioso narcisismo! Aspettarsi questo sarebbe scoraggiante (e impossibile)! Per adesso è sufficiente identificare, con la
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grazia del Medico Divino, un tipo di narcisismo che tu ritieni più presente nella tua storia. Voglio sottolineare che fu quando Ignazio prese coscienza del suo orgoglioso narcisismo che Dio poté realmente operare in lui. È probabile che tu scopra l’una o l’altra di queste due principali manifestazioni di orgoglioso narcisismo alla base di tutte le difficoltà nella tua vita.
Questi due tipi vengono definiti di proposito con un linguaggio molto crudo, in modo che tu possa distinguerli chiaramente. Molto probabilmente non li percepirai nella tua storia in maniera così forte come sono disegnati qui. Per cui, mentre rifletti e preghi, dèdicati di più al tipo al quale sei più sensibile e non tanto all’intensità. Chiedi al Medico Divino di guidare la tua presa di coscienza durante la preghiera in pace, fiducia e speranza. Questi due aspetti del narcisismo colgono le principali forme di orgoglio che le circostanze della vita generano nella natura umana ferita dal peccato originale.
Il narcisista passivo
Dedica le sessioni di preghiera di tre giorni a pregare con questa descrizione del narcisista passivo. È di vitale importanza comprendere questo tipo di orgoglio del peccato originale che si manifesta nella disfunzione umana. Annota brevemente nel tuo diario cosa consideri significativo che ti causa angoscia o speranza. Le qualità del narcisista passivo sono quelle che caratterizzano la tua storia negativa?
Questo tipo di narcisismo rivive e ripete la collera, la paura, l’angoscia e il dolore di vecchie ferite e dolori. Il narcisista passivo si lamenta, è avido, è cinico e trova delle scuse per tutto tranne che per il proprio cattivo comportamento. Il narcisista passivo richiama l’attenzione su di sé in ogni pensiero, parola e azione e dice di essere il centro dell’attenzione in questi modi: “Vedi come ho sofferto.” “Vedi come sono stato vittima.” “Vedi come vengo trattato ingiustamente.” “Vedi perché mi comporto in questo
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modo” “Vedi perché sono giustificato a…”
Il narcisista passivo si sforza molto di incolpare gli altri delle proprie ferite, e si dà molto da fare con ogni pensiero, parola e azione per assicurarsi che gli altri sappiano della sua sofferenza. Il narcisista passivo è orgoglioso del suo stato di vittima, che sia esso reale o percepito, e vi trova forza e consolazione. Il narcisista passivo si dà grandemente da fare per mantenere il proprio status di vittima e rimane impotente, rifiutando di assumersi la responsabilità di cambiare la propria situazione, perché cambiare la situazione significa affrontare il dolore e offrire il perdono a coloro che lo hanno aiutato a evolvere in quella direzione. Cambiare significa anche perdere la propria identità centrale di vittima impotente. Perdere questa identità significa perdere potere e controllo. Ci sono tre principali ragioni per questo.
Primo, perdere lo status di vittima significa letteralmente perdere potere e controllo sulle persone e gli eventi nel mondo del narcisista passivo. Secondo, egli è scollegato dal suo autentico essere, per cui perdere lo status di vittima dà inizio a un’acuta e spaventosa crisi di identità, perché il significato della vita e la definizione di successo sono state intimamente collegate con l’essere una vittima impotente. Terzo, come risultato della perdita di potere e di controllo e la perdita della sua falsa identità, il narcisista passivo dovrà affrontare le ferite spirituali, psicologiche ed emozionali che si nascondono dietro il narcisismo passivo.
Durante le tue attività quotidiane, presta attenzione a attacchi di ira, angoscia, paura o dolore che possano emergere all’improvviso. Prega di ricevere luci di grazia per comprendere come collera, tentazione, paura o dolore improvvisi toccano le profonde ferite spirituali, emozionali e fisiche e i peccati originali nella tua vita. Per quegli avvenimenti che sembrano colpirti e catturare la tua attenzione, fai consapevolmente questo breve esercizio, parlando a Cristo dal tuo cuore:
✠ Chiedi di essere consapevole di ciò a cui stai reagendo, piuttosto
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che reagire impulsivamente, senza pensare.
✠ Chiedi di sentire la paura, la tentazione, l’angoscia, la collera e il dolore del cuore presenti nella reazione.
✠ Chiedi la consapevolezza – per luce di grazia – per cominciare a smantellare questo processo immaturo, dannoso e autoglorificante, che per un narcisista passivo è particolarmente deprimente e per un narcisista aggressivo è particolarmente elettrizzante.
✠ Chiedi chi o che cosa ha dato l’avvio a questo particolare modello di reazione – di sopraffare o incolpare gli altri – e perché?
✠ Chiedi il coraggio di affrontare la storia negativa dell’essere una vittima passiva, perché affrontarla può causare il panico se sei abituato a esserne schiavo, ma fronteggiarla può portarti pace e libertà.
Il narcisista aggressivo
Dedica le sessioni di preghiera di tre giorni a pregare con questa descrizione del narcisista aggressivo. È di vitale importanza comprendere questo tipo di orgoglio del peccato originale che si manifesta nella disfunzione umana. Annota brevemente nel tuo diario cosa consideri significativo che ti causa angoscia o speranza. Le qualità del narcisista aggressivo sono quelle che caratterizzano la tua storia negativa?
Anche questo tipo di narcisismo rivive e ripete la collera, la paura, l’angoscia e il dolore di vecchie ferite e dolori. L’aggressore ferito, orgoglioso, si vendica, è avido e determinato a essere migliore degli altri e a giustificare e scusare il proprio comportamento nel processo. Il narcisista aggressivo attira l’attenzione su di sé in ogni pensiero, parola e opera e dice di essere il centro dell’attenzione in questi modi: “Vedi come sono speciale e di talento.” “Vedi che non mi sarai mai d’intralcio.” “Vedi che non riuscirai mai a sopraffarmi.” “Vedi, merito ciò che ho, perché me lo
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sono guadagnato.” “Vedi, nessuno mi farà più del male.”
Il narcisista aggressivo si sforza molto per non permettere a nessuno di essere migliore di lui e si dà grandemente da fare in ogni pensiero, parola e azione per far sì che agli altri arrivi il messaggio della sua superiorità. Il narcisista aggressivo è orgoglioso dei suoi trionfi sugli altri, reali o presunti, e ne ricava grande energia. Il narcisista aggressivo si impegna duramente per mantenere il suo status di vincente, visto che la sua storia negativa è totalmente collegata con l’essere il vincitore. Perdere lo status di vincitore significa perdere potere e controllo. Ci sono tre principali ragioni per questo.
Primo, perdere lo status di vincente significa perdere il potere e il controllo delle persone e degli avvenimenti nel mondo del narcisista aggressivo. Secondo, egli è scollegato dal proprio autentico essere, per cui perdere lo status di vincente dà inizio ad un’acuta e spaventosa crisi di identità, perché il significato della vita e la definizione di successo sono state intimamente collegate con la storia di essere il vincitore. Terzo, come risultato della perdita di potere e di controllo e la perdita della sua falsa identità, il narcisista aggressivo dovrà affrontare le ferite spirituali, psicologiche ed emozionali che si nascondono dietro il suo narcisismo aggressivo.
Durante le tue attività quotidiane, presta attenzione a collera, angoscia, paura o dolore che emergano all’improvviso. Prega di ricevere luci di grazia per comprendere come collera, tentazione, paura o dolore improvvisi toccano le profonde ferite spirituali, emozionali e fisiche e i peccati originali nella tua vita.
Per quegli avvenimenti che sembrano colpirti e catturare la tua attenzione, fai consapevolmente questo breve esercizio, parlando a Cristo dal tuo cuore:
✠ Chiedi di essere consapevole di ciò a cui stai reagendo, piuttosto
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che reagire impulsivamente, senza pensare.
✠ Chiedi di sentire la paura, la tentazione, l’angoscia, la collera e il dolore del cuore presenti nella reazione.
✠ Chiedi la consapevolezza – per luce di grazia – per cominciare a smantellare questo processo immaturo, dannoso e autoglorificante, che per un narcisista passivo è particolarmente deprimente e per un narcisista aggressivo è particolarmente elettrizzante.
✠ Chiedi chi o che cosa ha dato l’avvio a questo particolare modello di reazione – di sopraffare o incolpare gli altri – e perché?
✠ Chiedi il coraggio di affrontare la storia negativa dell’essere una vittima passiva, perché affrontarla può causare il panico se sei abituato a esserne schiavo, ma fronteggiarla può portarti pace e libertà.
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IL NARCISITA PASSIVO
SI AUTOIDENTIFICA COME VITTIMA
È DETERMINATO A FAR NOTARE AGLI ALTRI
QUANTO EGLI SIA SPECIALE FACENDO
RISALTARE LE SUE INGIUSTE SOFFERENZE
È CINICO E SCUSA IL SUO CATTIVO
COMPORTAMENTO INSISTENDO SUL FATTO
CHE È GIUSTIFICATO A CAUSA DI QUANTO HA SOFFERTO
QUANDO FERITO, SI CROGIOLA
NELL’AUTOCOMMISERAZIONE, SIA CHE LA FERITA SIA REALE O IMMAGINATA
INCOLPA CHIUNQUE LO CRITICHI O LO CONTRASTI
SI PROTEGGE DALL’ESSERE FERITO DI NUOVO MANTENENDO IL PIÙ FRESCHE
POSSIBILE LE FERITE. SE QUALCOSA È TROPPO DIFFICILE O DOLOROSO, SI RITIRERÀ
IN QUELLE MEMORIE DOLOROSE E SI RINCHIUDERÀ IN SE STESSO, LONTANO DAGLI ALTRI
VINCE GRAZIE ALLA MANIPOLAZIONE EMOZIONALE
È SEGRETAMENTE ATTACCATO ALLE
PROPRIE FERITE
È TERRORIZZATO ALL’IDEA DI PRENDERE IL
CONTROLLO E ASSUMERSI UNA
RESPONSABILITA’ PERSONALE E HA
DIFFICOLTÀ AD AMMETTERLO CON SE STESSO
IL NARCISISTA AGGRESSIVO
SI AUTOIDENTIFICA COME VINCENTE
È DETERMINATO A FAR NOTARE AGLI ALTRI
QUANTO SIA SPECIALE SCONFIGGENDO TUTTI GLI ANTAGONISTI
È CINICO E SCUSA IL SUO CATTIVO
COMPORTAMENTO INSISTENDO SUL FATTO CHE È GIUSTIFICATO PERCHÉ SE LO È MERITATO
SE FERITO È VENDICATIVO, SIA CHE LA FERITA SIA REALE O IMMAGINATA
MINACCIA CHIUNQUE LO CRITICHI O LO CONTRASTI
SI PROTEGGE DALL’ESSERE FERITO DI NUOVO ERADICANDO LE PROPRIE VULNERABILITA’. SE QUALCOSA È TROPPO DIFFICILE O DOLOROSO, ASSUMERA’ UN RUOLO DA CONQUISTATORE E DOMINERÀ GLI ALTRI.
VINCE GRAZIE ALLO SCONTRO DIRETTO
È SEGRETAMENTE ATTACCATO AL PROPRIO POTERE DI SCONFIGGERE GLI ALTRI
È TERRORIZZATO DALL’IDEA DI CEDERE IL
CONTROLLO E DI ESSERE VULNERABILE E HA
DIFFICOLTA’ AD AMMETTERLO CON SE STESSO
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Perché, Signore, ti tieni lontano, nei momenti di pericolo ti nascondi?
Con arroganza il malvagio perseguita il povero: cadano nelle insidie che hanno tramato!
Il malvagio si vanta dei suoi desideri, l’avido benedice se stesso.
Nel suo orgoglio il malvagio disprezza il Signore:» Dio non ne chiede conto, non esiste!»; questo è tutto il suo pensiero.
Le sue vie vanno sempre a buon fine, troppo in alto per lui sono i tuoi giudizi: con un soffio spazza via i suoi avversari.
Egli pensa: «Non sarò mai scosso, vivrò sempre senza sventure».
Di spergiuri, di frodi e d'inganni ha piena la bocca, sulla sua lingua sono cattiveria e prepotenza.
Sta in agguato dietro le siepi, dai nascondigli uccide l'innocente.
I suoi occhi spiano il misero, sta in agguato di nascosto come un leone nel covo.
Sta in agguato per ghermire il povero, ghermisce il povero attirandolo nella rete.
Si piega e si acquatta, cadono i miseri sotto i suoi artigli.
Egli pensa: «Dio dimentica, nasconde il volto, non vede più nulla».
Sorgi, Signore Dio, alza la tua mano, non dimenticare i poveri.
Perché il malvagio disprezza Dio e pensa: «Non ne chiederai conto»?
Eppure tu vedi l'affanno e il dolore, li guardi e li prendi nelle tue mani.
A te si abbandona il misero, dell’orfano tu sei l'aiuto.
Spezza il braccio del malvagio e dell’empio, cercherai il suo peccato e più non lo troverai.
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Il Signore è re in eterno, per sempre: dalla sua terra sono scomparse le genti.
Tu accogli, Signore, il desiderio dei poveri, rafforzi i loro cuori, porgi l'orecchio,
Perché sia fatta giustizia all'orfano e all’oppresso, e non continui più a spargere terrore l'uomo fatto di terra.
(Sal 10)
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APPUNTI
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PRIMO
Sedicesima Settimana
Continuo a chiedere la pazienza di cominciare ogni giorno con rinnovato impegno. Non mi farò scoraggiare dalle volte in cui ho saltato la preghiera, ma chiederò invece aiuto a Dio per essere più fedele. Porterò con me il taccuino alla sessione di preghiera e decido di dedicare né più e né meno di quindici minuti a ogni periodo di preghiera. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
Questa settimana sono invitato a imparare gli elementi costituenti della pratica quotidiana della storia sacra. La mia fedeltà alla pratica associata di questi esercizi quotidiani produrrà una crescita spirituale e un’illuminazione durature. Ignazio era uno stratega, e comprese che gli esercizi spirituali devono essere regolari, concentrati e aperti alla grazia. Sta a me chiedere aiuto a Dio nell'usare queste risorse per la mia guarigione e la mia crescita spirituale.
TERZO
Continuerò a trovare consolazione nella mia lettera a Gesù/confessione generale della vita.
Diventerò consapevole del momento presente. Diventerò consapevole della mia natura spirituale. Non prenderò decisioni basate sulla paura. Mi accosterò al sacramento della Riconciliazione ogni mese.
Questa settimana, pronuncerò a voce alta questa
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affermazione una volta al giorno:
Il sentiero che conduce verso la pace di Dio e la guarigione passa attraverso il mio cuore spezzato, attraverso il peccato, la paura, la rabbia e il dolore.
Leggi questa pagina all’inizio della settimana:
L’attività più importante in qualsiasi giorno è il tempo che dedico a indirizzare la mia attenzione consapevole – la mia mente e il mio cuore – a Dio in una relazione di preghiera. Non solo la mia relazione con Dio è la più importante dimensione della vita, ma essa è anche una relazione per costruire la quale ci vuole tempo – tutta una vita! La profondità della relazione che desidero sarà evidente nella mia fedeltà alla preghiera e alla vita sacramentale. Come dicono le Scritture, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore (Mt 6,21).
Pratica quotidiana della storia sacra
La routine di preghiera della storia sacra è una pratica collaudata e altamente efficace per renderti consapevole della vita di Dio che è in te e della tua vita che è in Dio. Praticandola quotidianamente impari ad abbandonarti a Dio. Troverai libertà interiore e pace così che il lavoro della tua vita produrrà frutti che durano fino all’eternità. Ignazio e i primi Gesuiti fecero di preghiere simili − insieme al ricorso frequente al sacramento della Riconciliazione − gli strumenti principali nei loro ministeri pastorali in Europa e nel Nuovo Mondo.
La pratica combinata di una preghiera regolare e del ricorso al sacramento della Riconciliazione ha prodotto un’eccezionale crescita spirituale per migliaia e migliaia di anime e lo fa ancora oggi. La preghiera della storia sacra può portare questa duplice pratica spirituale nella tua vita cristiana
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per aiutarti a incontrare Cristo quotidianamente. Sarebbe difficile trovare una pratica di preghiera più efficace in questo. La lezione di questa settimana insegna le pratiche di preghiera che servono da struttura di supporto per la preghiera della storia sacra che comincerai la settimana prossima. Sarà di grandissimo beneficio se imparerai queste consuetudini di pensiero e le introdurrai nella tua vita quotidiana.
Una delle principali vittorie del nemico della natura umana in questi tempi moderni è la violenza dell’iperattività e una perdita di silenzio interiore. Le pratiche di preghiera che imparerai questa settimana, la preghiera della storia sacra che comincerai la settimana prossima, e accostarsi regolarmente al sacramento della Riconciliazione ti aiuteranno a contrastare questa forma di violenza peculiare, e ad aprire il tuo cuore alla voce di Dio. Queste pratiche sono semplici, richiedono poco tempo e, se fatte assiduamente, ti faranno avanzare sul sentiero della santità e dell’integrazione con la tua storia sacra. Sono pratiche spirituali preziose per la tua vita.
Segna questa sezione
Avrai bisogno del materiale di riferimento di questa settimana per tutto il resto della quaranta settimane e oltre. Utilizza i periodi di preghiera di questa settimana per familiarizzare con questo materiale, e mettici un segno così potrai fare spesso riferimento a esso. Ricorda che non ci si aspetta da te che applichi questi esercizi questa settimana. Cominceremo ad applicarli la settimana prossima.
Esercizio di preghiera per lunedì
Rifletti sulle istruzioni qui sotto per la “Preghiera al risveglio” e usa il periodo (o i periodi) di preghiera di quindici minuti oggi per comprendere questa pratica. Annota brevemente sul diario quello che consideri significativo. Quando comincerai a integrare questo esercizio nella tua
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giornata, dovresti dedicarci non più di quindici – trenta secondi.
Preghiera al risveglio (da quindici a trenta secondi)
Prima di alzarti dal letto, apri consapevolmente gli occhi alla Creazione, alla Presenza, alla Memoria, alla Misericordia e all’Eternità (questi concetti vengono spiegati più tardi nel corso della settimana). Prendi nota di ogni moto significativo nel tuo cuore e nella tua mente che venga dai tuoi sogni. Prendi nota dello stato del tuo cuore riguardo eventi pianificati della giornata. Presta particolare attenzione a sentimenti di pace o angoscia che si rimescolino in te. Anticipa ogni sfida che tu possa trovarti ad affrontare oggi, specialmente quelle collegate con la tua natura umana ferita che possano smuovere in te paura, collera, o dolore. Con gratitudine, offri a Dio i pensieri, le parole e le azioni della tua giornata.
Esercizio di preghiera per martedì
Rifletti sulle istruzioni qui sotto per la preghiera della “Presa di coscienza durante la giornata”, e dedica il periodo (o i periodi) di preghiera di quindici minuti di oggi a comprendere questa pratica. Annota brevemente sul diario quello che consideri significativo. Questo esercizio è collegato agli esercizi sul peccato, sulle dipendenze, sui vizi, sui comandamenti, sul narcisismo e sulle persone nella tua storia di vita.
Presa di coscienza durante la giornata dei peccati, delle dipendenze e delle compulsioni (da quindici a trenta secondi)
Prepara il tuo cuore a guardare e ad ascoltare come si svolge la tua giornata. Presta attenzione agli avvenimenti e alle circostanze che suscitano tentazione e ti attraggono verso cose basse e terrene. Le riconosci facilmente, perché scatenano la tua collera o le tue dipendenze. Esse si agganciano ai tuoi vizi e ai punti deboli nella tua mente e nel tuo cuore. Tu, in breve, stai cercando di “prendere coscienza” di cosa rende
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difficile vivere il vangelo di Cristo Gesù. Controllati per non reagire esternamente a queste cose.
Sii curioso riguardo al perché sei tentato o arrabbiato. Rimani aperto ai collegamenti fra gli avvenimenti che provocano le tue tentazioni, le rabbie, le dipendenze, il narcisismo e l’attrazione verso cose basse e terrene. Sii consapevole del tema e del fatto della tentazione. Apri gli occhi, e osserva il processo insieme a Cristo, così Egli potrà insegnarti come crescere nella grazia.
Quando sei tentato o quando fallisci nel corso della giornata, Gesù è il Medico Divino che desidera aiutarti. Egli ti giudica, ma con compassione. Desidera che tu diventi consapevole dei modelli di dipendenza, collera, narcisismo e fallimenti cronici che ti derubano della libertà e della pace, così che essi possano essere sanati, tu possa essere perdonato e la speranza e la pace possano ritornare nella tua vita. Stabilisci questo rituale ogni volta che sei tentato e ogni volta in cui fallisci cedendo ai tuoi peccati centrali, alle ferite, alle dipendenze, alle rabbie e al narcisismo:
✠ Dichiara lo specifico peccato, dipendenza, abitudine narcisistica o compulsione distruttiva come falso amante.
✠ Descrivi lo specifico peccato, dipendenza, abitudine narcisistica o compulsione distruttiva come proveniente dal nemico della tua natura umana.
✠ Scendi con Cristo all’interno della tua memoria, per vedere e sentire la tua prima esperienza di questo specifico peccato, la dipendenza, l’abitudine narcisistica o la compulsione distruttiva, chiedendo a Lui di rivelare compassionevolmente le fratture, la solitudine e le ferite del tuo cuore, che questi hanno promesso di soddisfare. (Una volta identificata la prima esperienza dei vari problemi, devi solo accedere alla memoria e poi spostarti al passo successivo).
✠ Denuncia il peccato specifico, la dipendenza, l’abitudine
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narcisistica o la compulsione distruttiva a causa dei loro rovinosi effetti sulla tua vita.
✠ Decidi che sia Cristo a sanare questa ferita, a disinnescare lo stress, l’angoscia, e la paura di alimentarli e a trasformare i suoi dannosi effetti sulla tua vita in storia sacra.
Il tuo obiettivo in questo breve esercizio è quello di invitare la grazia di Dio a essere presente nelle tue questioni più difficili. Fai l’esercizio due o tre volte al giorno sui peccati, le rabbie, i fallimenti più ovvi. E poi vai avanti. La tua presa di coscienza e la tua guarigione sono nei piani di Dio, non nei tuoi. Con il tempo, questo diventerà un esercizio spirituale che viene naturalmente. Le persone impiegano quantità di tempo variabile per farlo diventare un’abitudine. Ma diventerà un’abitudine spirituale positiva che farà diminuire le tue paure, rivelerà il tuo più autentico essere, e renderà più profonda la tua fiducia in Gesù come tuo protettore e guaritore. Ti aprirà anche a Cristo costantemente nei momenti più critici durante la giornata, ricordandoti che Lui è il Signore e Salvatore della tua vita. Ricorda, non stai facendo questo esercizio per imparare a salvarti. Lo stai facendo per rivolgerti al Salvatore che perdona, ama e guarisce i peccati, le dipendenze, le rabbie e le compulsioni dalle quali non puoi salvarti da solo!
Esercizio di preghiera per mercoledì e giovedì
Rifletti sulle istruzioni su questa pagina e la prossima per la “Preghiera della storia sacra a metà giornata e a sera”, e dedica il tuo periodo (o periodi) di preghiera di quindici minuti per comprendere le finalità di questa pratica. Il contenuto di questa preghiera principale della storia sacra ti verrà fornito nel corso delle prossime dieci settimane. Ci vorrà così tanto per imparare le cinque meditazioni della Creazione, Presenza, Memoria, Misericordia ed Eternità, e come combinarle in un singolo esercizio di preghiera di quindici minuti. Mentre utilizziamo gli elementi di
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Creazione, Presenza, Memoria, Misericordia ed Eternità qui sotto per spiegare alcuni aspetti della pratica della storia sacra, comprenderai appieno queste parti solo dopo che ti sarà stata presentata la loro piena pratica nel corso delle prossime dieci settimane. Considera questa un’anteprima, e non essere ansioso se “non capisci”.
Preghiera della storia sacra a mezzogiorno e di sera (quindici minuti)
Trova un luogo tranquillo e appartato in cui non sarai disturbato. Porta con te le questioni particolari che sono emerse nella tua giornata, relative a qualsiasi specifica seccatura o forte avvenimento emozionale che tu abbia sperimentato. Porta anche le tue particolari grazie e ispirazioni.
Durante questo tempo, puoi stare in ginocchio o seduto, come è meglio per il tuo stile di preghiera e più favorevole alla riflessione, alla preghiera e alla devozione contemplative. Tieni gli occhi chiusi, o, se aperti, fissa un punto, non lasciarli vagare.
Dedica a questo esercizio quindici minuti pieni – né più né meno. Puoi entrare consapevolmente nella preghiera della storia sacra per questi periodi di quindici minuti in due modi. Provali entrambi e decidi quale si adatta meglio al tuo carattere e alla tua personalità. Non importa quale modalità tu scelga, all’inizio e alla fine del tempo di preghiera, nella tua immaginazione vedi la tua vita intera nelle mani di Dio, e pronuncia questa antifona dentro di te, respirando lentamente e profondamente:
“Creazione… Presenza… Memoria… Misericordia… Eternità.”
Prima modalità
Pronuncia “Creazione,” e continua a meditare su questa parola finché non vi trovi significato, collegamenti, piacere e ispirazioni nel considerarla e qualche frutto positivo nelle grazie che cerchi. Lo stesso metodo di riflessione dovrebbe essere seguito per ogni meditazione nella storia sacra (Presenza, Memoria, Misericordia, Eternità).
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Seconda modalità
Con ogni respiro, pronuncia dentro di te la parola “Creazione”. E tra un respiro e l’altro, medita sulle grazie e le ispirazioni che cerchi. Per questo spazio di tempo, dirigi la tua attenzione principalmente al significato della parola e alle grazie che cerchi, alla Persona a cui ti rivolgi e al perché hai bisogno di quelle grazie. Segui questo metodo con le altre parole (Presenza, Memoria, Misericordia, Eternità) finché non avrai finito tutte le meditazioni nella preghiera della storia sacra.
Per quanto riguarda il “corpo” della preghiera di quindici minuti, dopo l’antifona di apertura e prima di quella di chiusura, puoi essere flessibile. Alcuni giorni puoi dedicare una stessa quantità di tempo a ogni meditazione. Altri giorni, puoi dedicare la maggior parte del tuo tempo a una sola meditazione. Lasciati guidare dal tuo cuore, in base agli avvenimenti del giorno e alle immagini ed emozioni che emergono nelle tua riflessioni.
Man mano che le lezioni progrediscono e impari ogni meditazione della preghiera della storia sacra, pronuncia solo la parola (o parole) della lezione specifica per ogni settimana. Alcune settimane avrai solo una parola. Altre settimane ne combinerai due o più finché alla fine non combinerai tutte e cinque le parole nella tua preghiera completa.
Dopo aver chiuso la litania, finisci i quindici minuti di preghiera della storia sacra di metà giornata e della sera con una di queste due preghiere ad alta voce:
Padre nostro
Questa è la preghiera preferita da Ignazio per questa pratica
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li
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rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Suscipe
Questa è la preghiera di S. Ignazio che conclude i suoi Esercizi Spirituali
Prendi, Signore, e accetta tutta la mia libertà, la mia memoria, il mio intelletto, e tutta la mia volontà, tutto ciò che ho e possiedo; tu mi hai dato tutte queste cose, a te, Signore, le restituisco; sono tutte tue, disponine secondo la tua volontà. Dammi il tuo amore e la tua grazia, queste sole, mi bastano.
Amen.
Esercizio di preghiera per venerdì.
Rifletti sulle istruzioni che seguono per il “Diario quotidiano” e la “Preghiera prima di andare a dormire”, e dedica il tuo periodo (o i periodi) di quindici minuti di silenzio a comprendere queste pratiche. Annota brevemente nel taccuino quello che consideri significativo.
Diario quotidiano (non più di due minuti)
Scrivi nel diario ogni giorno, dopo aver terminato la sessione serale di preghiera della storia sacra. Non è propriamente un diario, ma piuttosto un quadernino (per annotare degli appunti, più precisamente). Quello che scrivi dovrebbero essere solo singole parole o brevi frasi. L’obiettivo è di tener traccia degli avvenimenti più significativi delle tue giornate. Stai cercando, innanzitutto, modelli e tendenze distruttivi nella tua vita: modelli di paura, collera e dolore, e modelli di peccato, compulsione e dipendenza. In entrambi questi modelli, stai anche cercando collegamenti con persone, avvenimenti e fatti. All’estremità della scala della grazia, quello che cerchi è gratitudine, speranza e pace, collegate con la tua storia
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sacra e con i sogni e le fantasie che provengono dal Divino ispiratore.
I modelli e le tendenze che sono più rilevanti per la storia sacra nel diventare consapevole della tua vita come interezza e crescere in libertà interiore, sono quelli che ti aiutano a identificare alla radice abitudini dannose, peccaminose e che danno assuefazione. (Questo è l’obiettivo principale dell’Esame Particolare di S. Ignazio, che aiuta i singoli individui a dare un nome e a prendere di mira i loro peccati centrali). Quindi sii consapevole dei modelli e delle tendenze che rivelino meccanismi scatenanti che ti rendono facile preda di abitudini, peccati, attacchi di ira, dipendenze e vizi. Presta attenzione in modo da identificare le origini e “radici” di quelle abitudini fin dall’infanzia. Ricorda gli esercizi di presa di coscienza “Durante la giornata” di quel giorno, e chiedi la grazia di essere consapevole dell’importanza di qualsiasi evento significativo che ti apra alla collera, alla paura, al dolore o alle tentazioni, ai fallimenti e ai peccati. Chiedi a Dio la grazia di vedere la tua vita integrata e completa, come la vede Dio. Dio desidera per te la libertà, il perdono, la pace e la guarigione.
Per aiutarti con gli esercizi del diario, scrivi le idee discusse sopra, concentrando le tue brevi annotazioni all’interno della seguente cornice:
✠ Desolazione proveniente dalla giornata: scrivi non più di due frasi su che cosa ha fatto diminuire oggi la tua fede, la speranza e l’amore per Dio e il prossimo.
✠ Consolazione proveniente dalla giornata: scrivi non più di due frasi su che cosa ha accresciuto oggi la tua fede, la speranza e l’amore verso Dio e verso il prossimo.
Le persone che si sono dedicate all’esercizio di tenere un diario hanno guadagnato molto di più dall’intero metodo della Storia sacra rispetto a chi non lo ha fatto. Chi ha perseverato nella pratica di tenere un diario ha imparato a essere breve e a fare secondo le istruzioni: scrivere non più di qualche parola o una breve frase. Non riuscirai nella pratica di tenere un diario se impieghi più di due minuti al giorno per compierlo. Sii breve ma
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specifico (puoi scaricare gratuitamente dalla sezione “Membri” di sacredstory.net un diario quotidiano pensato per questo scopo).
Preghiera prima di andare a dormire (quindici secondi)
Alla fine della giornata, ascolta il tuo cuore e il suo stato – di pace o di angoscia – e quale persona o avvenimento ispira l’una o l’altra emozione. Di’ qualche parola a Dio appropriata allo stato di pace o angoscia del tuo cuore, e poi invita Dio nei tuoi sogni.
Esercizio di preghiera per sabato
Rifletti sulle istruzioni qui sotto per il “Diario alla fine della settimana” e il “Diario alla fine del mese”, e prenditi il tuo periodo (periodi) di quindici minuti di silenzio per comprendere queste pratiche. Annota brevemente nel taccuino quello che consideri significativo man mano che comprendi l’obiettivo di questo esercizio.
Diario alla fine della settimana
Domenica (o sabato, se quello è il tuo “fine settimana”), al posto dell’esercizio quotidiano del diario, rivedi le parole e le frasi dei tuoi appunti per quella settimana. Medita sulle parole e le frasi, e chiedi di vedere la storia di tutta la tua vita (Creazione, Presenza, Memoria, Misericordia ed Eternità). Nota quali particolari luci o ispirazioni nascono in te. Non cercare di forzarle. La cosa più probabile è che tu diventi consapevole di schemi di comportamento e tendenze in maniera graduale.
Dopo aver letto le annotazioni del diario della settimana, scrivi una breve annotazione di poche frasi che catturi qualsiasi luce tu abbia ottenuto riguardo alla tua vita nel corso della preghiera e del processo di riflessione della settimana. Stai attento a qualunque connessione fra persone, eventi, tentazioni, peccati, paura, collera, dolore ed emozioni forti.
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Presta particolare attenzione a quelle luci che ti possano aiutare a venire a capo delle evidenti e radicali tensioni spirituali e psicologiche che potrebbero essere legate ad avvenimenti significativi della tua storia passata. Scrivi queste luci in una nuova sezione dei tuoi appunti (magari intitolata “luci e integrazione”). Annota la data di queste riflessioni così da poter osservare la tua progressiva crescita e consapevolezza.
Diario alla fine del mese
Alla fine del mese, invece del diario alla fine della settimana, rivedi una sintesi delle luci di questi esercizi della fine della settimana, e cerca degli schemi di comportamento ricorrenti che emergano nella tua storia di vita, specialmente quelli collegati alla matrice di tensioni spirituali e psicologiche evidenziate da queste luci. Nella sezione “luci e integrazione” scrivi diverse frasi (tipo “Penso…” “Credo…” “Ho scoperto…”) che rivelano i cambiamenti che hai sperimentato nella tua vita come risultato di grazia, guarigione, perdono, o le luci che ricevi.
È altamente consigliato che tu inizi un rituale mensile di ricevere il sacramento della Riconciliazione. Questa pratica di grazia e responsabilità sacramentale ti darà l’energia per impegnarti quotidianamente nella pratica della storia sacra e ti offrirà un chiaro obiettivo per gli esercizi del diario. Chi si dedica a questa pratica di riconciliazione mensile, accompagnata dalla preghiera della storia sacra, progredisce infinitamente di più di chi rinuncia alle grazie di questo grande sacramento di luce e guarigione. La tua pratica del diario è una preparazione eccellente per il sacramento della Riconciliazione.
Quando ricevi la Riconciliazione mensile, tieni in considerazione l’idea di seguire lo stesso modello di quando hai fatto la confessione generale della vita. Scrivi la tua confessione e parla direttamente a Cristo e racconta gli avvenimenti della tua vita e dove hai bisogno di guarigione e pace. Non ti stancare di ripetere gli stessi problemi, peccati e fallimenti. Chiedi la grazia – e affidati a essa − di vedere sempre più chiaramente le radici e l’origine
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delle sfide nella tua vita. S. Ignazio suggerì persino che i suoi seguaci si accostassero alla confessione ogni sei mesi! Disse che li avrebbe aiutati a fare, delle loro vite, un nuovo libro. Comunque, la Riconciliazione mensile è sufficiente per una crescita e un’illuminazione spirituale, psicologica ed emozionale misurate — a meno che tu non abbia questioni gravi che richiedono immediata attenzione.10
10 Dal Catechismo della Chiesa Cattolica [CCC #1854-64] sulla GRAVITA’ DEL PECCATO: PECCATO MORTALE E VENIALE:
È opportuno valutare i peccati in base alla loro gravità. La distinzione tra peccato mortale e peccato veniale, già adombrata nella Scrittura, si è imposta nella Tradizione della Chiesa. L'esperienza degli uomini la convalida.
Il peccato mortale distrugge la carità nel cuore dell'uomo a causa di una violazione grave della Legge di Dio; distoglie l'uomo da Dio, che è il suo fine ultimo e la sua beatitudine, preferendo a lui un bene inferiore.
Il peccato veniale lascia sussistere la carità, quantunque la offenda e la ferisca.
Il peccato mortale, in quanto colpisce in noi il principio vitale che è la carità, richiede una nuova iniziativa della misericordia di Dio e una conversione del cuore, che normalmente si realizza nel sacramento della Riconciliazione:
«Quando la volontà si orienta verso una cosa di per sé contraria alla carità, dalla quale siamo ordinati al fine ultimo, il peccato, per il suo stesso oggetto, ha di che essere mortale [...] tanto se è contro l'amore di Dio, come la bestemmia, lo spergiuro, ecc., quanto se è contro l'amore del prossimo, come l'omicidio, l'adulterio, ecc. [...] Invece, quando la volontà del peccatore si volge a una cosa che ha in sé un disordine, ma tuttavia non va contro l'amore di Dio e del prossimo — è il caso di parole oziose, di riso inopportuno, ecc. —, tali peccati sono veniali».
Perché un peccato sia mortale si richiede che concorrano tre condizioni: «È peccato mortale quello che ha per oggetto una materia grave e che, inoltre, viene commesso con piena consapevolezza e deliberato consenso».
La materia grave è precisata dai dieci comandamenti, secondo la risposta di Gesù al giovane ricco: «Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre» (Mc 10,19). La gravità dei peccati è più o meno grande: un omicidio è più grave di un furto. Si deve tenere conto anche della qualità delle persone lese: la violenza esercitata contro i genitori è di per sé più grave di
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LA PRATICA QUOTIDIANA DELLA STORIA SACRA. SGUARDO D’INSIEME
✠ Preghiera al risveglio
Sintonizzati sulla giornata che hai davanti, e chiedi l’aiuto di Dio.
✠ Presa di coscienza durante il giorno
Diventa consapevole di peccati, dipendenze, abitudini e compulsioni.
Dichiara il falso amante.
Descrivilo come proveniente dal nemico della tua natura umana.
quella fatta ad un estraneo.
Perché il peccato sia mortale deve anche essere commesso con piena consapevolezza e pieno consenso. Presuppone la conoscenza del carattere peccaminoso dell'atto, della sua opposizione alla Legge di Dio. Implica inoltre un consenso sufficientemente libero perché sia una scelta personale. L'ignoranza simulata e la durezza del cuore non diminuiscono il carattere volontario del peccato ma, anzi, lo accrescono.
L'ignoranza involontaria può attenuare se non annullare l'imputabilità di una colpa grave. Si presume però che nessuno ignori i principi della legge morale che sono iscritti nella coscienza di ogni uomo. Gli impulsi della sensibilità, le passioni possono ugualmente attenuare il carattere volontario e libero della colpa; come pure le pressioni esterne o le turbe patologiche. Il peccato commesso con malizia, per una scelta deliberata del male, è il più grave.
Il peccato mortale è una possibilità radicale della libertà umana, come lo stesso amore. Ha come conseguenza la perdita della carità e la privazione della grazia santificante, cioè dello stato di grazia. Se non è riscattato dal pentimento e dal perdono di Dio, provoca l'esclusione dal regno di Cristo e la morte eterna dell'inferno; infatti la nostra libertà ha il potere di fare scelte definitive, irreversibili. Tuttavia, anche se possiamo giudicare che un atto è in sé una colpa grave, dobbiamo però lasciare il giudizio sulle persone alla giustizia e alla misericordia di Dio.
Si commette un peccato veniale quando, trattandosi di materia leggera, non si osserva la misura prescritta dalla legge morale, oppure quando si disobbedisce alla legge morale in materia grave, ma senza piena consapevolezza o senza totale consenso.
Il peccato veniale indebolisce la carità; manifesta un affetto disordinato per dei beni creati; ostacola i progressi dell'anima nell'esercizio delle virtù e nella pratica del bene morale; merita pene temporali. Il peccato veniale deliberato e che sia rimasto senza pentimento, ci dispone poco a poco a commettere il peccato mortale. Tuttavia il peccato veniale non rompe l'alleanza con Dio. È umanamente riparabile con la grazia di Dio. «Non priva della grazia santificante, dell'amicizia con Dio, della carità, né quindi della beatitudine
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Discendi con Cristo nella tua memoria.
Denuncia il falso amore per i suoi rovinosi effetti.
Decidi di permettere a Cristo di guarirti.
✠ Preghiera della Storia Sacra a metà giornata
Antifona di apertura
Meditazione su
Creazione, Presenza, Memoria, Misericordia ed Eternità.
Antifona di chiusura
Preghiera vocale di chiusura
✠ Presa di coscienza durante la giornata
✠ Preghiera della Storia Sacra alla sera
✠ Tenere un diario quotidiano eterna».
«L'uomo non può non avere almeno peccati lievi, fin quando resta nel corpo. Tuttavia non devi dar poco peso a questi peccati, che si definiscono lievi. Tu li tieni in poco conto quando li soppesi, ma che spavento quando li numeri! Molte cose leggere, messe insieme, ne formano una pesante: molte gocce riempiono un fiume e così molti granelli fanno un mucchio. Quale speranza resta allora? Si faccia anzitutto la Confessione...».
«Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata» (Mt 12,31). La misericordia di Dio non conosce limiti, ma chi deliberatamente rifiuta di accoglierla attraverso il pentimento, respinge il perdono dei propri peccati e la salvezza offerta dallo Spirito Santo. Un tale indurimento può portare alla impenitenza finale e alla rovina eterna.
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Annota un avvenimento (o avvenimenti) significativo della giornata che ha accresciuto /o fatto diminuire la tua fede, la speranza e l’amore.
✠ Preghiera al momento di ritirarsi
Sintonizza il tuo cuore; invita Dio nei tuoi sogni.
✠ Diario alla fine della settimana
Riguarda diari quotidiani; cerca e annota tendenze, modelli, collegamenti.
✠ Diario alla fine del mese
Ripassa i diari settimanali; ascolta e prendi nota di tendenze, modelli, collegamenti; componi frasi che esprimano crescita e cambiamento.
✠ Sacramento della Riconciliazione sacramentale
Sarai rinnovato e pieno di grazia.
✠ Consulta frequentemente le asserzioni
Questi sono gli aiuti per il tuo discernimento in forma concisa.
Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.
Prima che nascessero i monti e la terra e il mondo fossero generati, da sempre e per sempre tu sei, o Dio.
(Sal 90,1–2)
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APPUNTI
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Diciassettesima Settimana
PRIMO
Chiederò la pazienza di iniziare ogni giorno con rinnovato impegno. Avrò il taccuino a portata di mano per ogni periodo di preghiera e deciderò di dedicare non più e non meno di quindici minuti per ogni sessione formale di preghiera. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
Continuerò a ricevere consolazione e illuminazione dalla mia lettera a Gesù/confessione generale della vita.
TERZO
Questa settimana sono invitato a imparare la prima meditazione nella preghiera della Storia Sacra: la Creazione La mia fedeltà alla pratica collegata di questi esercizi quotidiani produrrà una crescita spirituale e un’illuminazione per tutta la vita.
Diventerò consapevole del momento presente.
Diventerò consapevole della mia natura spirituale. Non prenderò decisioni basate sulla paura.
Mi accosterò al sacramento della Riconciliazione ogni mese.
Questa settimana, pronuncerò a voce alta questa affermazione una volta al giorno:
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Dio risolve tutti i miei problemi con tempo e pazienza.
Preghiera della Storia Sacra —la Creazione
Ogni giorno, entra consapevolmente nella preghiera della Storia Sacra durante i tuoi tempi stabiliti. Per queste prossime settimane, stiamo costruendo le cinque meditazioni della preghiera della Storia Sacra. Metti da parte le altre meditazioni, e concentrati sulla Creazione per le tue sessioni di preghiera questa settimana.
Ricordati la struttura delle sessioni di preghiera della Storia Sacra che ti sono state presentate la settimana scorsa. Sii fedele alla struttura. Ignazio fu saggio nello sviluppare un rituale, e i rituali sono molto importanti. Il rituale descritto qui sotto in sé non ti salva. Eppure, il rituale, praticato fedelmente, ti rende più facile aprire la mente e il cuore a Colui che ti salva! I rituali sono una buona cosa.
Ricorda che la pratica quotidiana completa della Storia Sacra consiste in sei parti.
1. Preghiera al risveglio
2. Esercizi di “consapevolezza durante il giorno” da svolgere nel corso della giornata.
3. Preghiera della Storia Sacra a mezzogiorno (questa settimana, solo preghiera della Creazione)
4. Preghiera della Storia Sacra alla sera (questa settimana, solo preghiera della Creazione)
5. Scrivere il diario immediatamente dopo la preghiera della sera della Storia Sacra
6. Preghiera prima di andare a dormire
Durante questa settimana, per il periodo (o i periodi) di preghiera di quindici minuti, ci stiamo focalizzando solo sulla Creazione così puoi
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impararla a memoria. Ci sono quattro modi per imparare una meditazione: una singola parola, una singola frase, una singola descrizione (“Preludio”), e una singola grazia per la quale pregare (“Grazia illuminativa”).
Tutti e quattro gli elementi compongono un singolo esercizio. Sembra tanto all’inizio, ma con il tempo sarai capace di comprendere gli elementi della Creazione senza dover far riferimento ad alcun testo. Una maniera di interiorizzare il significato della meditazione è quella di leggere tutto il testo dell’esercizio di preghiera (la parola, la frase, il Preludio, e la Grazia illuminativa) e poi meditare quelle idee usando uno dei due modi per focalizzare (lasciandoti guidare da ciò che la parola ti ispira o dalla conversazione con il Signore a proposito delle grazie che cerchi riferite alla parola).
Ricorda, alla fine staremo meditando su cinque differenti parole, ma dedicando del tempo significativo solo a quelle parole dalle quali ci sta conducendo lo Spirito per quel giorno. Ecco perché è così importante per noi, per ciascuna parola, imparare sia la sostanza che il processo standard di meditazione per i periodi di quindici minuti.
Non essere ansioso di imparare tutto subito – c’è un motivo per cui andiamo piano! Questa settimana, concentrati sull’interiorizzare il significato di Creazione e imparare il ritmo del periodo di preghiera di quindici minuti. Il testo della meditazione per la Creazione è qui sotto. (Ricorda, questo è il riassunto della parola che userai come guida durante la tua meditazione). Ripassa la struttura delle sessioni di preghiera di quindici minuti. Le troverai dove hai messo il segno alla sedicesima settimana.
CREAZIONE
Credo che Dio ha creato tutto nell’amore e per amore; Chiedo una sincera conoscenza dell’amore di Dio per me
E la gratitudine per le grazie generali e particolari di questa giornata.
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Preludio
Dio ha creato l’universo – tutte le persone e tutte le cose – nell’amore e per amore. Tutto e ogni persona nella creazione è collegata nell’amore, attraverso Cristo, nel quale e per il quale tutto è stato fatto. Siamo stati fatti per riverire Dio e riverirci l’un l’altro, e per rallegrarci nella creazione intesa sia come dono divino che sostegno per le nostre vite. Il Dio di tutto mi conosce personalmente e mi ama, da prima che fossi tessuto nel grembo di mia madre. Ha fatto di me una meraviglia stupenda! (Sal 139, 13–14). La mia gratitudine aumenta man mano che divento consapevole di queste verità.
Grazia illuminativa
Eccomi a chiedere ciò che desidero: di conoscere e sentire l’amore tenero e appassionato di Dio e di sapere che sono amato – un tesoro nel cuore di Dio nella grande sinfonia della creazione. Prego di ricevere la grazia della gratitudine. In particolare, prego di conoscere da chi sono creato e perché sono amato. Prego di sapere e credere che sono stato fatto stupendamente e meravigliosamente.
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Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissato, che cosa è mai l'uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell'uomo, perché te ne curi?
Davvero l'hai fatto poco meno di un dio, di gloria e di onore lo hai coronato.
Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi:
tutte le greggi e gli armenti e anche le bestie della campagna,
gli uccelli del cielo e i pesci del mare, ogni essere che percorre le vie dei mari.
O Signore, Signore nostro, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
(Sal 8, 4–10)
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PRIMO
Diciottesima Settimana
Mentre mi dedico alla preghiera della Storia Sacra questa settimana, potrei trovare utile rinnovare il mio impegno alle sessioni quotidiane di quindici minuti. Decido di dedicare né più e né meno di quindici minuti a ogni formale sessione di preghiera. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
Per la diciottesima settimana, sono invitato ad aprire il cuore alla Presenza, la seconda meditazione nella preghiera della Storia Sacra. Mi sforzerò di fidarmi della saggezza di S. Ignazio e di dedicarmi alle preghiere almeno una volta al giorno, come da lui suggerito.
TERZO
Usa la tua prima sessione di preghiera per leggere tutto il testo Presenza, e poi fai l’esercizio di preghiera della Storia Sacra come suggerito durante le sessioni di preghiera di quindici minuti per il resto della settimana.
Diventerò consapevole del momento presente.
Diventerò consapevole della mia natura spirituale.
Non prenderò decisioni basate sulla paura.
Mi accosterò al sacramento della Riconciliazione ogni mese.
Questa settimana, pronuncerò questa affermazione a voce alta una volta al giorno:
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Sempre ci saranno difficoltà in questa vita.
Preghiera della Storia Sacra—Presenza
Ogni giorno, entra consapevolmente nella preghiera della Storia Sacra durante i tempi stabiliti. Per queste settimane, stiamo costruendo le cinque meditazioni della preghiera della Storia Sacra. Metti da parte le altre meditazioni, e, nelle tue sessioni di preghiera di quindici minuti di questa settimana, concentrati sulla Presenza.
Ricorda la struttura delle sessioni di quindici minuti che ti è stata presentata la scorsa settimana. Sii fedele alla struttura. Ignazio fu saggio nello sviluppare un rituale, i rituali sono molto importanti. Il rituale che viene descritto più avanti, in sé, non ti salva. Eppure il rituale, praticato con fedeltà, rende più facile per te aprire la mente e il cuore a Colui che ti salva! I rituali sono buoni. Rivedi la struttura delle sessioni di preghiera di quindici minuti. Le troverai dove hai messo il segno alla sedicesima settimana.
PRESENZA
Credo che Dio è presente in ogni momento e avvenimento della mia vita, e chiedo la grazia di aprire gli occhi, vedere e sentire dove e come, specialmente in questo momento presente.
Preludio
Il Dio eterno può essere sperimentato solo nel qui e ora, perché tutto nell’universo è sostenuto dall’amore di Dio nel momento presente. Quando mi preoccupo del passato o mi agito per il futuro, la mia consapevolezza di Dio, della creazione, e dei miei più profondi desideri è bloccata. La mia sfida consiste nell’ancorare saldamente nel presente sia il cuore che la mente – in ogni pensiero, parola e opera, mentre la storia della mia vita si evolve, in ogni momento, alla presenza di Dio.
Grazia Illuminativa
Eccomi a chiedere ciò che desidero: essere presente e consapevole di ogni
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sentimento, pensiero, parola e azione – nel momento presente. Supplico di ricevere la grazia di diventare consapevole della presenza di Dio in ogni persona, esperienza e avvenimento – belli o brutti che siano− che incontro durante la giornata.
Quanto sono amabili le tue dimore, Signore degli eserciti! L'anima mia anela e desidera gli atri del Signore. Il mio cuore e la mia carne esultano nel Dio vivente.
Anche il passero trova una casa e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli, presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio.
Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. (Sal 84, 2–5)
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APPUNTI
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Diciannovesima Settimana
PRIMO
Mentre mi dedico alla preghiera della Storia Sacra questa settimana, rivedrò la mia pratica di preghiera e apporterò i cambiamenti necessari per essere più fedele alle pratiche quotidiane nelle quali mi sono impegnato. Decido di dedicare né più e né meno di quindici minuti a ogni formale sessione di preghiera. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
Per la diciannovesima settimana, combinerò la prima e la seconda meditazione nella preghiera della Storia Sacra: Creazione e Presenza. Entrerò in preghiera almeno una volta al giorno, come suggeriva S. Ignazio.
TERZO
Mi impegnerò a ripassare le strutture di preghiera della sedicesima settimana.
Diventerò consapevole del momento presente.Diventerò consapevole della mia natura spirituale.
Non prenderò decisioni basate sulla paura.
Mi accosterò al sacramento della Riconciliazione ogni mese.
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Questa settimana, pronuncerò questa affermazione ad alta voce una volta al giorno:
Ci sono solo due modi per affrontare le mie difficoltà.
Uno porta alla vita; uno alla morte. Io sceglierò la vita.
Rivedi la struttura delle sessioni di preghiera di quindici minuti. Le troverai dove hai messo il segno alla sedicesima settimana. Per questa settimana, stai combinando le prime due meditazioni nella Preghiera della Storia Sacra: Creazione e Presenza. Usa le tue sessioni di preghiera questa settimana per pregare queste due meditazioni insieme, seguendo la conoscenza che hai appreso per questa pratica nella sedicesima settimana.
CREAZIONE
Credo che Dio ha creato tutto nell’amore e per amore; Chiedo una sincera conoscenza dell’amore di Dio per me
E la gratitudine per le grazie generali e particolari di questa giornata.
Preludio
Dio ha creato l’universo− tutte le persone e tutte le cose− nell’amore e per amore. Tutto e ogni persona nella creazione è collegata nell’amore, attraverso Cristo, nel quale e per il quale tutto è stato fatto. Siamo stati fatti per riverire Dio e riverirci l’un l’altro, e per rallegrarci nella creazione intesa sia come dono divino che sostegno per le nostre vite. Il Dio di tutto mi conosce personalmente e mi ama, da prima che fossi tessuto nel grembo di mia madre. Ha fatto di me una meraviglia stupenda! (Sal 139, 13–14). La mia gratitudine aumenta man mano che divento consapevole di queste verità.
Grazia Illuminativa
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Eccomi a chiedere ciò che desidero: conoscere e sentire l’amore tenero e appassionato di Dio e sapere che sono amato – un tesoro nel cuore di Dio nella grande sinfonia della creazione. Prego perché io riceva la grazia della gratitudine. In particolare, prego di conoscere da chi sono creato e perché sono amato. Prego di sapere e credere che sono stato fatto in modo stupendo e meraviglioso.
PRESENZA
Credo che Dio è presente in ogni momento e avvenimento della mia vita, e chiedo la grazia di aprire gli occhi, vedere e sentire dove e come, specialmente in questo momento presente.
Preludio
Il Dio eterno può essere sperimentato solo nel qui e ora, perché tutto nell’universo è sostenuto dall’amore di Dio nel momento presente. Quando mi preoccupo del passato o mi agito per il futuro, la mia consapevolezza di Dio, della creazione e dei miei più profondi desideri è bloccata. La mia sfida è quella di ancorare saldamente nel presente sia il cuore che la mente – in ogni pensiero, parola e opera, mentre la storia della mia vita si evolve, in ogni momento, alla presenza di Dio.
Grazia Illuminativa
Eccomi a chiedere ciò che desidero: di essere presente e consapevole di ogni sentimento, pensiero, parola e azione – nel momento presente. Supplico di ricevere la grazia di diventare consapevole della presenza di Dio in ogni persona, esperienza e avvenimento – belli o brutti che siano− che incontro durante la giornata.
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Signore, chi abiterà nella tua tenda?
Chi dimorerà sulla tua santa montagna?
Colui che cammina senza colpa, pratica la giustizia e dice la verità che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua, non fa danno al suo prossimo e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio, ma onora chi teme il Signore.
Anche se ha giurato a proprio danno, mantiene la parola;
non presta il suo denaro a usura e non accetta doni contro l'innocente.
Colui che agisce in questo modo resterà saldo per sempre.
(Sal 15)
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APPUNTI
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PRIMO
Ventesima Settimana
Decido di chiedere a Dio di aiutarmi a essere fedele alla mia pratica di preghiera. Decido anche di dedicare né più e né meno di quindici minuti per questi periodi di preghiera. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
Per la ventesima settimana, sono invitato a entrare nella terza meditazione della Memoria. Come suggerito da S. Ignazio, mi raccoglierò in formale preghiera almeno una volta al giorno.
TERZO
Usa la tua prima sessione di preghiera per leggere Memoria dall’inizio alla fine e poi, durante le sessioni di preghiera di quindici minuti, fai gli esercizi di Preghiera della Storia Sacra come suggerito, per il resto della settimana.
Diventerò consapevole del momento presente.
Diventerò consapevole della mia natura spirituale.
Non prenderò decisioni basate sulla paura.
Mi accosterò al sacramento della Riconciliazione ogni mese.
Questa settimana, pronuncerò ad alta voce questa affermazione una volta al giorno:
“Impossibile” non è una parola presente nel vocabolario di Dio.
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Preghiera della Storia Sacra—Memoria
Ogni giorno, entra consapevolmente nella Preghiera della Storia Sacra nei periodi stabiliti. Durante queste prossime settimane, stiamo costruendo le cinque meditazioni della preghiera della Storia Sacra. Metti da parte le altre meditazioni, e concentrati sulla Memoria per le sessioni di preghiera di questa settimana.
Sii fedele alla struttura. Ignazio fu saggio nello sviluppare un rituale, i rituali sono molto importanti. Il rituale che viene descritto più avanti, in sé, non ti salva. Eppure il rituale, praticato con fedeltà, rende più facile per te aprire la mente e il cuore a Colui che ti salva! I rituali sono buoni. Rivedi la struttura delle sessioni di preghiera di quindici minuti. Le troverai dove hai messo il segno alla sedicesima settimana.
MEMORIA
Credo che tutte le violazioni dell’amore commesse da me e contro di me sono nella mia Memoria, e chiedo a Dio di rivelarmele, specialmente quelle che si sono manifestate oggi, così che io possa esserne guarito.
Preludio
Conservo nel mio cuore, per il potere della grazia di Dio, la memoria di ogni azione – di ogni pensiero, parola e azione, fatti a me e da me, che hanno intaccato la mia innocenza. Dichiaro con forza che questi pensieri, parole e azioni senza amore hanno delle conseguenze spirituali, fisiche ed emozionali che feriscono me, altre persone e la creazione, e a causa dei quali Cristo ha dovuto soffrire perché io fossi redento. Credo che tutte queste azioni senza amore abbiano delle conseguenze generazionali ed evolutive. Alla radice del mio proprio narcisismo ci sono degli avvenimenti che, più di altri, hanno significativamente trasformato negativamente il mio cuore e la mia mente. Questi avvenimenti storpiano il mio desiderio e la mia capacità di amare altruisticamente e di liberamente perdonare gli altri.
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Grazia
Illuminativa
Eccomi a chiedere ciò che desidero: diventare consapevole della mia perduta innocenza; avere la grazia di vedere e il potere di toccare i peccati originali e le ferite, specialmente le più vitali, che danno forma in me ad una antistoria invece che a una storia sacra. Chiedo la grazia di una coscienza illuminata per sapere intimamente come queste ferite e questi peccati si connettono con tutto ciò che faccio che rende la vita gravosa; per sapere come e perché queste ferite mi costringono così spesso a violare la vita di Dio in me stesso, negli altri, nella creazione. Chiedo a Dio la grazia di aprire gli occhi così da vedere, sentire, e dare un nome a questi pensieri, parole e azioni e portarle alla luce del giorno, per essere guarito dal Medico Divino.
Se ascoltaste oggi la sua voce!
“Non indurite il cuore come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere”.
Se ascoltate oggi la sua voce, non indurite il vostro cuore.
(Sal 95, 8−9)
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APPUNTI
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PRIMO
Ventunesima Settimana
Mentre intraprendo la preghiera della Storia Sacra questa settimana, continuerò a chiedere l’aiuto di Dio per essere fedele al mio impegno. Deciderò anche di dedicare né più e né meno di quindici minuti a ogni sessione formale di preghiera, come S. Ignazio suggeriva. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
Per la ventunesima settimana, sono invitato a pregare con le prime tre meditazioni nella preghiera della Storia Sacra. Come S. Ignazio suggeriva, mi impegnerò a raccogliermi in preghiera almeno una volta al giorno.
TERZO
Usa la tua prima sessione di preghiera per leggere la riflessione, e poi fai l’esercizio della preghiera della Storia Sacra come suggerito, durante le sessioni di preghiera di quindici minuti per il resto della settimana.
Diventerò consapevole del momento presente.
Diventerò consapevole della mia natura spirituale.
Non prenderò decisioni basate sulla paura.
Mi accosterò al sacramento della Riconciliazione ogni mese.
Questa settimana, pronuncerò questa affermazione a voce alta una volta
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al giorno:
La pratica della Storia Sacra conduce alla mia libertà e autenticità, ma non sempre mi fa sentire felice
Rivedi la struttura delle sessioni di preghiera di quindici minuti. Le troverai dove hai messo il segno, alla sedicesima settimana. Per questa settimana, stai combinando le prime tre meditazioni nella preghiera della Storia
Sacra: Creazione, Presenza e Memoria. Usa le sessioni di preghiera questa settimana per pregare queste tre meditazioni insieme, seguendo la conoscenza che hai appreso per questa pratica nella sedicesima settimana. Puoi anche rinfrescarti la memoria sui Preludi e le Grazie Illuminative di queste tre meditazioni se lo ritieni utile.
CREAZIONE
Credo che Dio ha creato tutto nell’amore e per amore; chiedo una conoscenza sincera dell’amore di Dio per me
E gratitudine per le grazie generali e particolari di questo giorno.
PRESENZA
Credo che Dio è presente in ogni momento e avvenimento della mia vita, e chiedo la grazia di aprire gli occhi, vedere e sentire dove e come, specialmente in questo momento presente.
MEMORIA
Credo che tutte le violazioni dell’amore commesse da me e contro di me sono nella mia Memoria, e chiedo a Dio di rivelarmele, specialmente quelle che si sono manifestate oggi, così che io possa esserne guarito.
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Venite, cantiamo al Signore, acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, a lui acclamiamo con canti di gioia.
Perché grande Dio è il Signore, grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, sono sue le vette dei monti.
suo è il mare, è lui che l'ha fatto; le sue mani hanno plasmato la terra.
(Sal 95, 1–5).
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APPUNTI
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PRIMO
Ventiduesima Settimana
Mi figurerò in anticipo la settimana e visualizzerò i luoghi e il tempo per la preghiera. Saranno luoghi appartati, zone senza dispositivi tecnologici. Deciderò anche di dedicare né più e né meno di quindici minuti a ogni sessione formale di preghiera, come suggeriva S. Ignazio. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
Per la ventiduesima settimana, sono invitato a pregare la quarta meditazione nella preghiera della Storia Sacra: la Misericordia. Leggi la Misericordia dall’inizio alla fine, e poi fai l’esercizio della preghiera della Storia Sacra come suggerito, durante le sessioni di preghiera di quindici minuti, per il resto della settimana.
TERZO
Comincerò la mia settimana ripassando la struttura della preghiera, che trovo alla sedicesima settimana.
Diventerò consapevole del momento presente. Diventerò consapevole della mia natura spirituale. Non prenderò decisioni basate sulla paura. Mi accosterò al sacramento della Riconciliazione ogni mese.
Questa settimana, pronuncerò ad alta voce questa affermazione una volta al giorno:
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Le tragedie più grandi della mia vita possono essere trasformate nelle benedizioni più grandi della mia vita.
Preghiera della Storia Sacra—Misericordia
Ogni giorno, entra consapevolmente nella Preghiera della Storia Sacra nei periodi stabiliti. Per queste prossime settimane, stiamo costruendo le cinque meditazioni della preghiera della Storia Sacra. Metti da parte le altre meditazioni, e concentrati sulla Misericordia per le sessioni di preghiera di questa settimana.
Sii fedele alla struttura. Ignazio fu saggio nello sviluppare un rituale, i rituali sono molto importanti. Il rituale che viene descritto più avanti, in sé, non ti salva. Eppure il rituale, praticato con fedeltà, rende più facile per te aprire la mente e il cuore a Colui che ti salva! I rituali sono buoni. Rivedi la struttura delle sessioni di preghiera di quindici minuti. Le troverai dove hai messo il segno, alla sedicesima settimana.
MISERICORDIA
Credo che il perdono sia l’unico cammino verso la guarigione e l’illuminazione.
Chiedo la grazia del perdono e quella di perdonare, specialmente per le mancanze generali e particolari di questa giornata, e del mio passato.
Preludio
Il cammino verso la santità cristiana e una consapevolezza illuminata, stranamente, passano attraverso i ricordi e le azioni più oscure della tua vita. Questi ricordi e azioni possono, a scelta, agire come un muro che blocca la pace che porta alla santità e a una più alta consapevolezza; oppure, essi possono agire come una porta che apre a esse. La porta viene aperta dal perdono e dalla compassione, entrambi ricevuti da Dio e poi
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estesi a tutti coloro che sono intrecciati con la perduta innocenza che ti ha spezzato il cuore. Questo include coloro che ti hanno ferito, coloro che tu hai ferito, e i doni della creazione dei quali hai abusato o di cui hai fatto cattivo uso. Questo miracolo di pace e illuminazione è accessibile attraverso Cristo, che sopportò per amore le ferite di ogni peccato e azione oscura fin da tempi immemorabili. Cristo ha il potere di trasformare l’oscurità, il peccato e la morte in grazia per la salvezza del mondo.
Grazia Illuminativa
Eccomi a chiedere ciò che desidero: la grazia di perdonare tutte le persone che hanno ferito la mia innocenza o spezzato il mio cuore. Prego non sono di perdonarle, ma di avere compassione e misericordia di loro. Chiedo la grazia della misericordia e del perdono per coloro ai quali ho spezzato il cuore, coloro la cui innocenza ho ferito, e per i doni della creazione di cui ho fatto cattivo uso. Supplico di conoscere personalmente Colui che ha accolto nel suo cuore e nel suo corpo tutte le ferite e tutti i peccati di questa oscura evoluzione attraverso i millenni. Supplico di avere la duplice conoscenza del peccato e della misericordia poiché influisce sulla mia storia di vita. Supplico di avere la pazienza, sapendo che accettare e offrire misericordia e perdono mi conduce alla santità. Per diventare consapevoli al livello più alto ci vuole una vita intera.
Saziaci al mattino con il tuo amore: esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Rendici la gioia per i giorni in cui ci hai afflitti, per gli anni in cui abbiamo visto il male.
Si manifesti ai tuoi servi la tua opera e il tuo splendore ai loro figli.
(Sal 90,14–16)
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APPUNTI
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PRIMO
Ventitreesima Settimana
Confermerò la mia fedeltà ai periodi di preghiera di quindici minuti e farò gli aggiustamenti necessari per essere più fedele. Decido di dedicare né più e né meno di quindici minuti a ogni sessione formale di preghiera.
Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
Per la ventitreesima settimana, sono invitato a combinare le meditazioni dalla prima alla quarta nella preghiera della Storia Sacra. Entrerò in preghiera almeno una volta al giorno, come suggeriva S. Ignazio.
TERZO
Utilizzerò la mia prima sessione di preghiera per ripassare la struttura della preghiera quotidiana, e poi per il resto della settimana userò i periodi di preghiera di quindici minuti per la preghiera combinata.
Diventerò consapevole del momento presente.
Diventerò consapevole della mia natura spirituale. Non prenderò decisioni basate sulla paura.
Mi accosterò al sacramento della Riconciliazione ogni mese.
Questa settimana, pronuncerò questa affermazione a voce alta una volta al giorno:
Momenti di pace e di speranza cedono sempre il posto a momenti di difficoltà e di stress.
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Rivedi la struttura delle sessioni di preghiera di quindici minuti. Le troverai dove hai messo il segno, alla sedicesima settimana. Per questa settimana, stai combinando le prime quattro meditazioni nella preghiera della Storia Sacra: Creazione, Presenza, Memoria e Misericordia. Usa le tue sessioni di preghiera questa settimana per pregare queste quattro meditazioni insieme, seguendo la conoscenza che hai appreso per questa pratica nella sedicesima settimana. Puoi anche rinfrescarti la memoria sui Preludi e le Grazie Illuminative di queste quattro meditazioni se lo ritieni utile.
CREAZIONE
Credo che Dio ha creato tutto nell’amore e per amore; chiedo una sincera conoscenza dell’amore di Dio per me e la gratitudine per le grazie generali e particolari di questa giornata.
PRESENZA
Credo che Dio è presente in ogni momento e avvenimento della mia vita; e chiedo la grazia di essere consapevole, di vedere e sentire dove e come lo sia, specialmente in questo presente momento.
MEMORIA
Credo che tutte le violazioni dell’amore commesse da me e contro di me sono nella mia memoria, e chiedo a Dio di rivelarmele, specialmente quelle che si sono manifestate oggi, così che io possa esserne guarito.
MISERICORDIA
Credo che il perdono è l’unica strada per la guarigione e l’illuminazione. Supplico di avere la grazia del perdono e la grazia di perdonare, specialmente per le mancanze generali e particolari di questo giorno, e del mio passato.
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Saldo è il mio cuore, o Dio, saldo è il mio cuore.
Voglio cantare, voglio inneggiare: svégliati, mio cuore, svegliatevi, arpa e cetra, voglio svegliare l'aurora.
Ti loderò fra i popoli, Signore, a te canterò inni fra le nazioni:
grande fino ai cieli è il tuo amore e la tua fedeltà fino alle nubi.
Innàlzati sopra il cielo, o Dio; su tutta la terra la tua gloria!
Perché siano liberati i tuoi amici, salvaci con la tua destra e rispondici.
(Sal 108, 1-6)
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APPUNTI
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Ventiquattresima Settimana
PRIMO
Mentre mi dedico all’ultima meditazione nella preghiera della Storia Sacra questa settimana, rivedrò il mio impegno a sviluppare un ritmo che mi porterà per il resto della mia vita. Per aiutarmi a mantenere questo impegno, decido di dedicare né più e né meno di quindici minuti a ogni sessione formale di preghiera. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
Per la ventiquattresima settimana, sono invitato a pregare la meditazione numero cinque nella preghiera della Storia Sacra: Eternità. Leggi l’Eternità dall’inizio alla fine, e poi per il resto della settimana fai l’esercizio della preghiera della Storia Sacra come suggerito durante le tue sessioni di preghiera di quindici minuti.
TERZO
Userò la mia prima sessione di preghiera per rivedere la struttura della preghiera della sedicesima settimana.
Diventerò consapevole del momento presente.
Diventerò consapevole della mia natura spirituale. Non prenderò decisioni basate sulla paura.
Mi accosterò al sacramento della Riconciliazione ogni mese.
Questa settimana, pronuncerò questa affermazione a voce alta una volta al giorno
198
Momenti di difficoltà e di stress cedono sempre il posto a momenti di pace e di speranza.
Preghiera della Storia Sacra—Eternità
Ogni giorno, entra consapevolmente nella preghiera della Storia Sacra durante i tuoi tempi stabiliti. Per queste prossime settimane, stiamo costruendo le cinque meditazioni della preghiera della Storia Sacra. Metti da parte le altre meditazioni, e concentrati sulla Creazione per le tue sessioni di preghiera questa settimana.
Sii fedele alla struttura. Ignazio fu saggio nello sviluppare un rituale, e i rituali sono molto importanti. Il rituale descritto qui sotto, in sé, non ti salva. Eppure il rituale, praticato fedelmente, rende più facile per te aprire la mente e il cuore a Colui che ti salva! I rituali sono una buona cosa. Rivedi la struttura delle sessioni di preghiera di quindici minuti. Le troverai dove hai messo il segno, alla sedicesima settimana.
ETERNITA’
Credo che la grazia del perdono apre il mio cuore, facendo sì che ogni mio pensiero, parola e azione porti frutti che durano fino all’eternità.
Chiedo che tutto nella mia vita serva per la grande opera di Riconciliazione di Cristo.
Preludio
La Storia Sacra di tutte le storie, rivelata nell’ultimo giorno, mostrerà come la perduta innocenza e i cuori spezzati dell’umanità inaugurino la Grande Opera di Riconciliazione. Grazie alla misericordia di Cristo, ognuno di noi è ora invitato a prendere parte a questa opera. La grazia della misericordia e del perdono, 199
ricevuto e offerto, è l’opera di riconciliazione che porta al mondo vero progresso; è la sola opera che porta appagamento e produce frutti che durano fino all’eternità. Una vita santa e la più alta consapevolezza raggiungibile si ottengono conoscendo personalmente Colui che riconcilia la mia vita e riconcilia tutta la creazione. In questo Amore riconciliante discerno quotidianamente come indirizzare ogni pensiero, parola e azione verso la gloria eterna – verso l’opera divina di riconciliazione.
Grazia Illuminativa
Eccomi a chiedere ciò che desidero: di ricevere quotidianamente la grazia di una profonda consapevolezza dell’amore salvifico di Gesù Cristo, sperimentato personalmente, che illuminerà così tanto il mio cuore e la mia mente che ogni mio pensiero, parola e azione può servire la sua Grande Opera di Riconciliazione Universale.
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Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore: Egli annuncia la pace per il suo popolo, per i suoi fedeli, per chi ritorna a lui con fiducia.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme, perché la sua gloria abiti la nostra terra.
Amore e verità s'incontreranno, giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra e giustizia si affaccerà dal cielo.
Certo, il Signore donerà il suo bene e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui: i suoi passi tracceranno il cammino.
(Sal 85, 8-13)
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APPUNTI
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Venticinquesima Settimana
PRIMO
Mentre combino questa settimana per la prima volta tutte e cinque le meditazioni nella preghiera della Storia Sacra, rivedrò il mio impegno e immaginerò un ritmo che mi sostenga per il resto della vita. Per aiutarmi con questo impegno, decido ancora una volta di dedicare né più e né meno di quindici minuti a ogni formale sessione di preghiera. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
Per la venticinquesima settimana, pregherò le meditazioni dalla prima alla quinta nella preghiera della Storia Sacra. Entrerò in preghiera almeno una volta al giorno, come suggeriva S. Ignazio.
TERZO
Userò la mia prima sessione di preghiera per rivedere le pratiche di preghiera quotidiana della sedicesima settimana. Impiegherò il resto dei periodi di preghiera di quindici minuti della settimana per l’esercizio della preghiera combinata.
Diventerò consapevole del momento presente.
Diventerò consapevole della mia natura spirituale.
Non prenderò decisioni basate sulla paura.
Mi accosterò al sacramento della Riconciliazione ogni mese.
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Questa settimana, pronuncerò questa affermazione a voce alta una volta al giorno:
Non mi stancherò di chiedere aiuto a Dio, perché Dio si rallegra delle mie richieste.
Rivedi la struttura delle sessioni di preghiera di quindici minuti. Le troverai dove hai messo il segno alla sedicesima settimana. Per questa settimana, stai combinando le prime due meditazioni nella Preghiera della Storia Sacra: Creazione, Presenza, Memoria, Misericordia ed Eternità. Usa le tue sessioni di preghiera questa settimana per pregare queste cinque meditazioni insieme, seguendo la conoscenza che hai appreso per questa pratica nella sedicesima settimana. Puoi anche rinfrescare la memoria sui Preludi e le Grazie Illuminative di queste cinque meditazioni se lo ritieni utile.
CREAZIONE
Credo che Dio ha creato tutto nell’amore e per amore; chiedo una sincera conoscenza dell’amore di Dio per me e la gratitudine per le grazie generali e particolari di questa giornata.
PRESENZA
Credo che Dio è presente in ogni momento e avvenimento della mia vita; e chiedo la grazia di essere consapevole, di vedere e sentire dove e come lo sia, specialmente in questo presente momento.
MEMORIA
Credo che tutte le violazioni dell’amore commesse da me e contro di me sono nella mia memoria, e chiedo a Dio di rivelarmele, specialmente quelle che si sono manifestate oggi, così che io possa esserne guarito.
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MISERICORDIA
Credo che il perdono è l’unica strada per la guarigione e l’illuminazione. Supplico di avere la grazia del perdono e la grazia di perdonare, specialmente per le mancanze generali e particolari di questo giorno, e del mio passato.
ETERNITA’
Credo che la grazia del perdono apre il mio cuore, facendo sì che ogni mio pensiero, parola e azione porti frutti che durano fino all’eternità. Chiedo che tutto nella mia vita serva per la grande opera di Riconciliazione di Cristo.
Dio abbia pietà di noi e ci benedica, su di noi faccia splendere il suo volto; perché si conosca sulla terra la tua via, la tua salvezza fra tutte le genti.
Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.
La terra ha dato il suo frutto. Ci benedica Dio, il nostro Dio, ci benedica Dio e lo temano tutti i confini della terra. (Sal 67,1-3, 5-7)
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APPUNTI
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Ventiseiesima Settimana
PRIMO
Visualizzerò la settimana che ho davanti e pianificherò come dedicarmi ai miei periodi di preghiera di quindici minuti. Decido nel mio cuore di permettere a Dio di aiutarmi a essere fedele a questi appuntamenti di preghiera stabiliti. Per accrescere la mia fedeltà, decido anche di dedicare né più e né meno di quindici minuti a ogni sessione formale di preghiera. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
Per la ventiseiesima settimana, sono invitato a continuare il processo che dura per la vita di pregare le cinque meditazioni della preghiera della Storia Sacra. Mi raccoglierò in questa preghiera almeno una volta al giorno, come suggeriva S. Ignazio.
TERZO
Personalizzerò le meditazioni numero uno, due tre, quattro e cinque: Creazione, Presenza, Memoria, Misericordia ed Eternità.
Diventerò consapevole del momento presente.
Diventerò consapevole della mia natura spirituale.
Non prenderò decisioni basate sulla paura.
Mi accosterò al sacramento della Riconciliazione ogni mese.
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Questa settimana, pronuncerò questa affermazione a voce alta una volta al giorno:
Il forte desiderio di interrompere la pratica della Storia Sacra arriva sempre prima dei miei più grandi passi in avanti.
Presa di coscienza continua della preghiera della Storia Sacra
Un esercizio molto significativo per noi nelle prime settimane in cui apprendevamo la preghiera della Storia Sacra è stato quella di cercare il nome personale per Dio, quello che toccasse i nostri cuori. Pregare Dio pronunciando questo nome spesso continua a essere una potente esperienza spirituale. Personalizzare la preghiera e la nostra relazione con Dio è un passo essenziale nell’approfondimento della nostra comprensione di quel Dio −e della nostra fede in Lui− che è amorevolmente presente per noi ogni giorno della nostra vita.
Serviti di ciò che stai imparando dal pregare con il tuo personale nome per Dio, per comprendere perché è importante personalizzare le cinque meditazioni della Storia Sacra. Questa settimana, sei invitato a scrivere la tua personale frase per ognuna delle meditazioni nella Storia Sacra. Sei invitato a continuare a lavorare su questo esercizio finché non conoscerai ogni tua frase a memoria. In questo esercizio, stai personalizzando la Storia Sacra della creazione, della Caduta e della nostra redenzione in Cristo, nella tua personale storia di vita.
Dèdicati a tutte le altre pratiche associate con la preghiera della Storia Sacra come parte della tua pratica quotidiana: la Preghiera al risveglio, l’esercizio della presa di coscienza durante la giornata, il diario quotidiano e la preghiera prima di andare a dormire. Personalizza Creazione, Presenza, Memoria, Misericordia ed Eternità durante le tue sessioni di quindici minuti questa settimana. Usa gli spazi vuoti nella prossima pagina, o scrivi le frasi nel tuo diario personale.
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CREAZIONE
PRESENZA
MEMORIA
MISERICORDIA
ETERNITA‘
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Venite, figli, ascoltatemi: vi insegnerò il timore del Signore. Chi è l'uomo che desidera la vita e ama i giorni in cui vedere il bene?
Custodisci la lingua dal male, le labbra da parole di menzogna.
Sta' lontano dal male e fa' il bene, cerca e persegui la pace.
Gli occhi del Signore sui giusti, i suoi orecchi al loro grido di aiuto.
Il volto del Signore contro i malfattori, per eliminarne dalla terra il ricordo.
Gridano e il Signore li ascolta, li libera da tutte le loro angosce.
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato, Egli salva gli spiriti affranti. (Sal 34,11-18)
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APPUNTI
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Ventisettesima Settimana
PRIMO
Visualizzerò i miei momenti di preghiera per questa settimana e decido di dedicare né più e né meno di quindici minuti a ogni sessione formale di preghiera. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
Per la ventisettesima settimana, sono invitato a continuare a sviluppare un processo di preghiera delle cinque meditazioni che dura tutta la vita. Come suggeriva S. Ignazio, entrerò in preghiera almeno una volta al giorno.
TERZO
Continuerò il mio processo di scrivere una versione personalizzata delle cinque meditazioni.
Diventerò consapevole del momento presente.
Diventerò consapevole della mia natura spirituale. Non prenderò decisioni basate sulla paura.
Mi accosterò al sacramento della Riconciliazione ogni mese.
Questa settimana, pronuncerò questa affermazione a voce alta una volta al giorno:
Dio mi dà delle luci, non perché io sia migliore di altri, ma perché sono amato.
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Presa di coscienza continua della preghiera della Storia Sacra
La preghiera della Storia Sacra è progettata per portarci attraverso il nostro viaggio cristiano fino alla nostra casa celeste. È anche pensata per aprirci alla grazia, in modo che la nostra storia sia modellata sempre più dalla Storia Sacra di Cristo. Vivere la nostra storia in Cristo è un’opera di amore, realizzata mentre apriamo gli occhi sulle verità della Creazione, la Presenza, la Memoria, la Misericordia e l’Eternità.
Decidiamo questa settimana di continuare il nostro viaggio pregando con la Creazione, la Presenza, la Memoria, la Misericordia e l’Eternità. Attraverso la nostra apertura e la grazia di Dio, la nostra storia e la storia della Chiesa e del mondo stanno cambiando. Fai un atto di fede questa settimana che tutto ciò è proprio vero.
Ci dedichiamo anche a tutte le altre pratiche associate con la preghiera della Storia Sacra come parte della nostra pratica quotidiana. Puoi rivederle nella sedicesima settimana. Continua ad usare le tue preghiere personalizzate di Creazione, Presenza, Memoria, Misericordia ed Eternità per le sessioni di quindici minuti questa settimana. Rivedi il modello della scorsa settimana per questo esercizio.
Molti sono i mali del giusto, ma da tutti lo libera il Signore.
Custodisce tutte le sue ossa: neppure uno sarà spezzato. (Sal 34,19-20)
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APPUNTI
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Terza Parte
Entrare nella Scuola del Discernimento
“Carissimi, non prestate fede a ogni spirito, ma mettete alla prova gli spiriti, per saggiare se provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono venuti nel mondo.”
Gv 4,1
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Il Mondo Spirituale
Il discernimento spirituale è impegnativo per un motivo. A causa del peccato originale, abbiamo perso la nostra capacità di distinguere prontamente il vero dal falso. Per entrare nel cammino del discernimento, dobbiamo comprendere Dio e l’universo che Dio ha creato. È un universo che è sia fisico che spirituale. Per aiutarti a entrare nella “scuola del discernimento”, la preghiera della Storia Sacra propone un modello relazionale (o paradigma) per Dio, le persone e l’universo creato. Prendiamoci qualche momento per esplorare questo paradigma relazionale.
Prima di tutto, affermiamo una semplice verità: Dio è amore. L’essenza di Dio come Amore è Dio come Relazione Perfetta. Dio è una Trinità di relazione perfetta e amorevole. La Trinità – Padre, Figlio e Spirito Santo− sono tre persone totalmente distinte, uniche, senza limiti nel loro donare e ricevere amore. Dio è amore. È un Amore senza principio né fine. Dio è la relazione perfetta. L’amore è sempre una questione di relazioni; la perdita dell’amore è sempre un problema di rottura di una relazione. Così tutto ciò che non è di Dio è anti relazione, ciò che la Scrittura chiama lo spirito dell’anticristo “che, viene, anzi è già nel mondo” (1 Gv 4,3).
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Secondo, Dio “creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò.” (Gen 1,27). Dio volle che la natura umana avesse quella forma, creando liberamente le persone come una relazione perfetta di corpo e spirito. 11 La natura umana che Dio desiderò è la persona come spirito incarnato. La natura umana come spirito incarnato è fatta a immagina di Dio stesso. Di conseguenza, le persone sono fatte per condividere l’Amore di cui la Trinità gode – esseri unici creati per dare e ricevere liberamente amore senza limiti.
11 DIO HA VOLUTO LA NATURA UMANA [CCC #362-8]:
La persona umana, creata a immagine di Dio, è un essere insieme corporeo e spirituale. Il racconto biblico esprime questa realtà con un linguaggio simbolico, quando dice: «Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita, e l'uomo divenne un essere vivente» (Gn 2,7). L'uomo tutto intero è quindi voluto da Dio.
Spesso, nella Sacra Scrittura, il termine anima indica la vita umana, oppure tutta la persona umana. Ma designa anche tutto ciò che nell'uomo vi è di più intimo e di maggior valore, ciò per cui più particolarmente egli è immagine di Dio: «anima» significa il principio spirituale nell'uomo.
Il corpo dell'uomo partecipa alla dignità di «immagine di Dio»: è corpo umano proprio perché è animato dall'anima spirituale, ed è la persona umana tutta intera ad essere destinata a diventare, nel corpo di Cristo, il tempio dello Spirito.
«Unità di anima e di corpo, l'uomo sintetizza in sé, per la sua stessa condizione corporale, gli elementi del mondo materiale, così che questi, attraverso di lui, toccano il loro vertice e prendono voce per lodare in libertà il Creatore. Allora, non è lecito all'uomo disprezzare la vita corporale; egli anzi è tenuto a considerare buono e degno di onore il proprio corpo, appunto perché creato da Dio e destinato alla risurrezione nell'ultimo giorno».
L'unità dell'anima e del corpo è così profonda che si deve considerare l'anima come la «forma» del corpo; cioè significa che grazie all'anima spirituale il corpo, composto di materia, è un corpo umano e vivente; lo spirito e la materia, nell'uomo, non sono due nature congiunte, ma la loro unione forma un'unica natura.
La Chiesa insegna che ogni anima spirituale è creata direttamente da Dio – non è «prodotta» dai genitori – ed è immortale: essa non perisce al momento della sua separazione dal corpo nella morte, e di nuovo si unirà al corpo al momento della risurrezione finale.
Talvolta si dà il caso che l'anima sia distinta dallo spirito. Così san Paolo prega perché il nostro essere tutto intero, «spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore» (1 Ts 5,23). La Chiesa insegna che tale distinzione non introduce una dualità nell'anima. 217
Per la persona umana, l’amore perfetto è l’esperienza di essere un individuo completamente unico e in quell’unicità, essere completamente trasparente per la persona amata, che a sua volta è completamente unica, perfettamente trasparente nel dare e ricevere amore, perfettamente dando, perfettamente accettata, perfettamente amata, perfettamente amorosa ed eternamente apprezzata! Questo dare e ricevere amore, senza limiti, nel piano di Dio si intendeva dovesse essere realizzato fra le persone e il loro Creatore, e fra le persone stesse. Il paradigma relazionale della Trinità è arricchito incommensurabilmente dal libero atto della creazione di Dio.
Terzo, la storia del paradiso nel libro della Genesi rivela lo stato di relazione perfetta fra i nostri progenitori e Dio. Questo stato di intimità con Dio rese possibile uno stato di perfetta giustizia e correttezza —un paradiso! Finché i nostri progenitori rimasero in questo stato di intimità spirituale con il Divino –finché lo stato di perfetta giustizia resse – essi furono liberi da malattie e morte.12 Questo stato di immortalità fu possibile finché essi permisero a Dio di «Spirito» significa che sin dalla sua creazione l'uomo è ordinato al suo fine soprannaturale, e che la sua anima è capace di essere gratuitamente elevata alla comunione con Dio.
La tradizione spirituale della Chiesa insiste anche sul cuore, nel senso biblico di «profondità dell'essere» («in visceribus»: Ger 31,33), dove la persona si decide o non si decide per Dio.
12 L’UOMO NEL PARADISO [CCC #374-9]:
Il primo uomo non solo è stato creato buono, ma è stato anche costituito in una tale amicizia con il suo Creatore e in una tale armonia con se stesso e con la creazione, che saranno superate soltanto dalla gloria della nuova creazione in Cristo.
La Chiesa, interpretando autenticamente il simbolismo del linguaggio biblico alla luce del Nuovo Testamento e della Tradizione, insegna che i nostri progenitori Adamo ed Eva sono stati costituiti in uno stato di santità e di giustizia originali. La grazia della santità originale era una partecipazione alla vita divina.
Tutte le dimensioni della vita dell'uomo erano potenziate dall'irradiamento di questa grazia. Finché fosse rimasto nell'intimità divina, l'uomo non avrebbe dovuto né morire, 491 né soffrire. L'armonia interiore della persona umana, l'armonia tra l'uomo e la donna, infine
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essere il vero centro della loro vita – finché rimasero in perfetta, intima relazione con Dio. In questo stato di perfetta intimità – i loro cuori indivisi – essi si conobbero. Avevano una perfetta armonia interiore fra il loro corpo e il loro spirito.
Poiché erano innocenti e radicalmente trasparenti di fronte al loro Creatore, si apprezzavano l’un l’altra come sacri agli occhi di Dio. Come spiriti incarnati condividevano intima conoscenza, rispetto, fiducia, complementarietà, unicità, separatezza e amore trascendente. E compresero la creazione. Ebbero una relazione perfetta con la creazione, perché la compresero come dono di Dio. Dio dona alle persone il potere di dare i nomi alle piante e agli animali. Comprendiamo che questo dono di “nominare” comprende la conoscenza dei ritmi della creazione. Essi avrebbero compreso come funziona la creazione per il loro vantaggio e piacere. Il dono dell’Amore liberamente dato da Dio ai nostri progenitori si sarebbe sviluppato in armonia cosmica.
La tragedia del peccato originale spezza la relazione perfetta fra gli spiriti incarnati e il creatore:
“Poi udirono il rumore dei passi del Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno, e l'uomo, con sua moglie, si nascose dalla presenza del Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino.”
l'armonia tra la prima coppia e tutta la creazione costituiva la condizione detta «giustizia originale».
Il «dominio» del mondo che Dio, fin dagli inizi, aveva concesso all'uomo, si realizzava innanzi tutto nell'uomo stesso come padronanza di sé. L'uomo era integro e ordinato in tutto il suo essere, perché libero dalla triplice concupiscenza che lo rende schiavo dei piaceri dei sensi, della cupidigia dei beni terreni e dell'affermazione di sé contro gli imperativi della ragione.
Il segno della familiarità dell'uomo con Dio è il fatto che Dio lo colloca nel giardino, dove egli vive «per coltivarlo e custodirlo» (Gn 2,15): il lavoro non è una fatica penosa, ma la collaborazione dell'uomo e della donna con Dio nel portare a perfezione la creazione visibile.
Per il peccato dei nostri progenitori andrà perduta tutta l'armonia della giustizia originale che Dio, nel suo disegno, aveva previsto per l'uomo.
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(Gen 3,8)
La relazione perfetta di cui avevano goduto si riempie di biasimo e di dolore. Si combatteranno a vicenda, e la loro prole combatterà loro. Anche la relazione perfetta con la creazione è adesso maledetta (Gen 3,17–19), e perdono l’immortalità. Sono vulnerabili alle malattie. Il libero arbitrio, essenziale per l’amore, permette anche alle persone di spezzare la loro relazione con l’Amore, con Dio. La relazione violata e spezzata è il vero volto del peccato.
Ecco perché l’abbandono e la solitudine sono le più profonde paure del cuore. La miseria più profonda causata dal peccato è stato ciò che Cristo ha sofferto sulla croce, per tutta l’umanità per tutti i tempi, fino a un livello inimmaginabile: “Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?” L’amore stesso ha sofferto la completa assenza di amore. (Sal 22,2; Mt 27,45–46).
Ma l’opera di Dio nella creazione non può essere disfatta dal peccato. L’unità originale è persa per sempre, ma a partire da questa tragedia, Dio crea un bene ancora più sorprendente. Dio non avrebbe creato tale bellezza senza una maniera per correggere persino questa tragedia con qualcosa di ancor più magnifico. Siamo ora invitati ad accettare la missione di partecipare con Cristo alla sua Grande opera di Riconciliazione. Facciamo questo aprendoci alla vita come storia sacra. Permettiamo a Dio di operare il suo miracolo di guarigione e di perdono per la speranza che noi, come fratelli e sorelle di Cristo e figli di Dio, siamo destinati a condividere:
“Ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi. L'ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio. La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità − non per sua volontà, ma per volontà di colui che l'ha sottoposta − nella speranza che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino a oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo
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interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. Nella speranza infatti siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se è visto, non è più oggetto di speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe sperarlo? Ma, se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.
Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio.” (Rm 8,18–27)
Il tuo discernimento è reso più semplice se puoi vedere tutto alla luce del paradigma della relazione perfetta – offerta, perduta e ripristinata in Cristo:
✠ Perfetta relazione di spiriti,incarnata nella nostra unità di corpo e spirito.
✠ Perfetta relazione di spiriti creati, incarnati con il nostro Creatore Dio.
✠ Perfetta relazione di spiriti incarnati gli uni con gli altri come individui unici.
✠ Perfetta relazione fra spiriti incarnati come maschio e femmina, chiamati a una fruttuosa, rispettosa, amorosa e gioiosa reverenza.
✠ Perfetta relazione fra spiriti creati e incarnati e la terra, che viene offerta perché ci dia gioia, ci ristori e ci dia sostentamento.
✠ Perfetta relazione con la Chiesa, il Corpo di Cristo, come comunità formata da Lui per l’opera di riconciliazione, che condurrà verso un nuovo paradiso e una nuova terra.
Ogni pensiero, parola e azione che cerca di affermare il significato della relazione perfetta e della natura umana voluta da Dio, tutto ciò che opera per sanare delle relazioni compromesse, è opera del Divino ispiratore – Dio Creatore.
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Ogni pensiero, parola e azione che si muove per alterare il significato della relazione perfetta e della natura umana volute da Dio, tutto ciò che è ulteriore indebolimento di relazioni compromesse, è opera del contro−ispiratore – il nemico della natura umana, che è fin dall’inizio omicida e menzognero, il “padre della menzogna” (Gv 8, 43−45).
Entrando nella scuola del discernimento spirituale, mantieni il tuo cuore e la tua mente concentrati sul paradigma relazionale. Stai cercando la conoscenza della tua identità come figlio di Dio, ma informato dalla verità della relazione perfetta. La tua autentica identità è una natura umana, voluta da Dio, come unità di corpo e spirito. Cerchi anche la conoscenza della tua autentica natura umana donatati da Dio, che è stata violata e danneggiata dal peccato originale. E cerchi questa conoscenza alla luce di ciò che Cristo offre: per mezzo della sua vita, morte e risurrezione, ti viene offerto l’inizio della completa guarigione che verrà perfezionata nel mondo e nella vita che verranno.
In breve, stai cercando la conoscenza della relazione perfetta e come nella tua stessa vita e nel mondo, tale perfezione sia stata infranta; ma anche come possa essere ripristinata, curata, e redenta dal Medico Divino. Stai cercando la conoscenza del ladro e del rapinatore – il nemico della natura umana – che cerca di alterare ciò che è una relazione autentica, e di nasconderti la verità di Dio e la tua autentica natura umana. Stai cercando di discernere le due trame nella tua storia: quella che conduce alla maledizione e alla morte, e quella che conduce alla vita e alle benedizioni. In ultima analisi, stai cercando di conoscere la verità dalla falsità in tutti i tuoi pensieri, nelle parole e nelle azioni.
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Allora Gesù disse loro di nuovo
«In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore.
Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati.
Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo.
Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza. Io sono il buon pastore
Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore.” (Gv 10,7–11)
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APPUNTI
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Ventottesima Settimana
PRIMO
Visualizzerò la settimana che mi aspetta e immaginerò dove e quando troverò un luogo privo di dispositivi tecnologici per le mie sessioni di preghiera. Come prima, decido di dedicare né più e né meno di quindici minuti a ogni sessione formale di preghiera. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
Mi rendo conto che sto sviluppando una relazione profonda e personale con Cristo. Il mio processo permanente di pregare la preghiera della Storia Sacra è un impegno verso la mia relazione con Cristo. Entrerò in preghiera almeno una volta al giorno, come S. Ignazio trovava essere fruttuoso.
TERZO
Questa settimana entrerò nella Scuola del discernimento spirituale della durata di dodici settimane. È essenziale per il mio progresso comprendere come funziona il mondo spirituale. Il mio obiettivo è di mettere le fondamenta per comprendere le linee guida di Ignazio per il discernimento della differenza fra la “voce” di Dio e la “voce” del nemico della natura umana. Deciderò di non scoraggiarmi. La scuola del discernimento richiede esercizio spirituale. Imparare a distinguere la differenza fra la voce di Dio e la voce del nemico della natura umana richiede esercizio. Cosa più importante, richiede ascolto, tempo, prova ed errore, preghiera, pazienza e la grazia di Dio.
Diventerò consapevole del momento presente.
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Diventerò consapevole della mia natura spirituale.
Non prenderò decisioni basate sulla paura.
Mi accosterò al sacramento della Riconciliazione ogni mese.
Questa settimana, pronuncerò questa affermazione a voce alta una volta al giorno:
Le luci e le grazie di cui ho bisogno per andare avanti nel viaggio della vita si rivelano al momento giusto.
Coltiva la libertà interiore per continuare a meditare le riflessioni sul discernimento man mano che si collegano alla tua stessa vita. Comprendile come una componente essenziale del vivere la tua preghiera della Storia Sacra.
Iniziare la Scuola del Discernimento Spirituale
Iniziando il discernimento, continua con la tua pratica di preghiera quotidiana e con le cinque meditazioni della Storia Sacra. I materiali per questa terza parte di Quaranta Settimane non sono elementi nuovi da integrare nella pratica di preghiera che stai seguendo. Le lezioni di discernimento sono disegnate perché tu possa imparare di più riguardo al funzionamento del mondo spirituale. Rappresentano anche un invito per te a comprendere in maniera più piena le influenze spirituali che stanno modellando la tua Storia Sacra. Resisti alla tentazione di incorporare queste lezioni sul discernimento spirituale nella struttura delle tue sessioni di preghiera di quindici minuti. Vedile più come linee guida essenziali che ti aiuteranno a entrare in maniera più completa nella pratica quotidiana della preghiera della Storia Sacra.
Se stai pregando la preghiera della Storia Sacra con fedeltà, troverai in maniera naturale le dinamiche spiegate in queste linee guida sul discernimento spirituale. C’è una ragione per tutto ciò. Se pensi e preghi riguardo alla
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Creazione, la Presenza, la Memoria, la Misericordia e l’Eternità nella tua preghiera della Storia Sacra ogni giorno, diventerai consapevole del mondo spirituale. Il Dio della Grazia che cerca di supportarti con ispirazioni divine, e il nemico della tua natura umana che cerca di scombussolarti la vita con controispirazioni, si manifesteranno entrambi. Se cerchi ogni giorno di crescere nella fede, incontrerai consapevolmente il mondo spirituale che supporta la tua crescita e il mondo spirituale che vuole disturbare la tua crescita. Mentre entrambe le forze sono sempre state presenti nella storia della tua vita, potresti non aver mai notato prima consciamente la loro attività.
Queste lezioni di discernimento ti aiuteranno a navigare queste due correnti spirituali in modo che tu possa più prontamente progredire nella tua Storia Sacra. Se non comprendi tutto ciò che stai leggendo, un giorno lo comprenderai, se rimarrai fedele alle tue preghiere nel contesto di pratica della fede.
La prima lezione esamina la creazione intenzionale da parte di Dio della natura umana come unità di spirito e corpo. Esaminiamo anche il perché Dio ha voluto la forma della nostra natura umana e ci ha creato come spiriti incarnati. Leggi più volte la lezione questa settimana, e rifletti su di essa. C’è bisogno che queste verità vengano riscoperte e che si rifletta su di loro coscientemente perché aiutino a portare chiarezza nelle nostre vite. Siamo tutti influenzati dal secolarismo della nostra epoca, in grado maggiore o minore, e abbiamo bisogno di aprire gli occhi su ciò che è reale, perché ciò che è reale potrebbe sembrare una fiaba spirituale. Ma i princìpi del discernimento che presentiamo qui sono le dottrine della nostra fede collaudate nel tempo. Se non credi o non accetti queste verità cristiane fondamentali, le linee guida del discernimento di Ignazio non avranno alcun senso.
In principio…
La tradizione della Chiesa sostiene che la natura umana, come unità di spirito e corpo, fu voluta da Dio. Siamo umani perché il nostro corpo fisico è animato da un’anima immortale, razionale. Nessun’altra creatura è dotata di un’anima
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razionale per animare il suo corpo fisico. Perché Dio ha voluto la nostra natura umana come un’unità di corpo fisico e anima razionale? Per poter essere in intimità con noi. Dio comunica con la nostra natura umana per mezzo della nostra anima spirituale. Una completa intimità con Dio è il nostro destino, la nostra gloria e lo scopo della nostra creazione. Solo un essere con uno spirito può conoscere e amare. Le due principali facoltà di uno spirito sono l’intelletto (che sa) e la volontà o il cuore (che ama). Gli esseri umani sono spirituali perché sono esseri che conoscono e amano.
La tradizione della Chiesa afferma altresì che Dio ha creato gli esseri umani come esseri immortali. Questa è conosciuta come la condizione della santità originale o giustizia originale. Lo stato di giustizia originale significa che il corpo fisico e l’anima spirituale dei nostri progenitori erano in completa armonia. Questo stato fornì ai nostri progenitori completo controllo di se stessi. Lo stato di assenza di peccato fece sì che i nostri pensieri, le nostre parole e le nostre azioni fossero in complete armonia con il Divino.
Eravamo senza peccato e quindi senza sofferenza, malattia o morte. L’immortalità era il risultato della totale intimità che i nostri progenitori condividevano con Dio. Senza una completa intimità con Dio, l’immortalità non sarebbe stata possibile. I nostri progenitori erano una cosa sola con se stessi, una cosa sola con gli altri e la creazione, e una cosa sola con Dio. La nostra natura spirituale, in completa intimità con Dio, ha guidato perfettamente la natura più bassa del nostro corpo materiale. Chiamiamo questo periodo della storia “paradiso”.
I nostri progenitori erano esseri sapienti (Homo sapiens). Essi conoscevano se stessi, Dio, e lo scopo del dono della creazione. Erano il vertice della creazione di Dio e fu data loro sovranità di agire come co-creatori con Dio. Essere co−creatori significa che era dato loro il potere di coltivare e di occuparsi della terra e di dare un nome a tutte le creature viventi (Gen 2,15–20). Come donna e uomo, avevano il potere di dare alla luce altri esseri che avrebbero avuto un destino eterno. Il loro ruolo di co−creatori avrebbe potuto essere ricoperto con totale integrità e giustizia a causa della loro completa padronanza di se stessi.
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La triplice corruzione (1 Gv 2,16) della natura umana “che ci soggioga ai piaceri dei sensi, alla bramosia dei beni terreni, e all’autoaffermazione, contraria ai dettami della ragione”, non aveva ancora corrotto il piano di Dio per l’umanità e la creazione.
Perché Dio ci ha permesso di disobbedire e soffrire?
Dio è amore. L’amore offre sempre una scelta se accettare o rifiutare l’amore divino. Se la donna e l’uomo non potessero liberamente rifiutare l’offerta di Dio di vita e amore, Dio violerebbe la libertà degli esseri fatti a immagine divina. Eppure Dio non avrebbe permesso questa libertà se ciò avesse rovinato il suo piano per l’umanità. La nostra promessa è che la Redenzione di Gesù aprirà un nuovo paradiso e una nuova terra con benedizioni e gloria maggiori rispetto alla prima creazione.
La Tradizione afferma che il peccato entrò nella creazione in origine attraverso un’entità spirituale, Lucifero, e gli altri spiriti che irrevocabilmente rifiutarono Dio. Così, il peccato entra dapprima nella creazione di Dio nel regno spirituale, attraverso un atto spirituale della volontà. Fu un atto di disobbedienza. Lucifero è l’incarnazione del peccato, che è odio verso Dio e la sua creazione. L’odio, la superbia e l’invidia di Lucifero cercano di distruggere tutto ciò che Dio crea. Lucifero opera attraverso una via d’accesso dal suo regno spirituale a quello materiale in modo da contaminare la creazione e attivare la sua distruzione. La sua via d’accesso è la natura spirituale dei nostri progenitori. L’espressione perfetta dell’odio nei confronti di Dio è nel
La Caduta
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distruggere le belle e innocenti creature immortali create per condividere la vita di Dio.
Il maligno disegno di Lucifero comincia con il sabotare l’unità della natura umana come perfetta relazione di corpo e spirito. La sua seduzione comincia invitando le persone ad adorare se stesse invece che Dio. Da questa perversione del disegno di Dio, tutte le altre relazioni andranno in frantumi. La speranza di Lucifero è che il virus dell’amore per se stessi – il narcisismo – e il rifiuto dell’amore di Dio che esso manifesta, alla fine evolveranno fino a distruggere l’umanità e la creazione stessa.
Il tempo del paradiso era reale e lo era anche il piano di distruggere il paradiso. Il piano di distruggere la creazione richiese di separare i nostri progenitori dalla loro totale intimità con Dio. Ecco il racconto della Genesi sul peccato originale che descrive questo straziante avvenimento primordiale:
Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: «Non dovete mangiare di alcun albero del giardino»?». Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: «Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete»». Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male». Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò. (Gen 3,1–6)
Questo racconto è la descrizione simbolica di un avvenimento reale che la Tradizione chiama “peccato originale”. Non sapremo mai l’esatto contesto del peccato originale che distrusse il piano di Dio per l’umanità e la creazione stessa. E non possiamo conoscere il modo in cui il nemico della natura umana si
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insinuò nella consapevolezza dei nostri progenitori per far sì che rifiutassero Dio e si facessero essi stessi dèi, “padroni” dell’universo.
Eppure, il racconto della Genesi fornisce del valido materiale spirituale e teologico per una riflessione circa la natura della terrificante caduta dalla grazia che si è evoluta nel tempo a causa dell’allontanamento di Dio dal centro del cuore umano. Vediamo avidità insaziabile ed estrema povertà; odio personale e guerra fratricida; violazione di innocenti con abusi e traffico umano; assassinio legale di bambini nel ventre materno; abbandono dei deboli, dei vulnerabili, e degli anziani; persone sole e disperate sfruttate da predatori di ogni sorta; arroganza intellettuale e scientifica che sovverte la natura umana e l’ordine creato; e collettivi politici e finanziari egoistici che hanno il potere si destabilizzare e distruggere famiglie, nazioni e la creazione stessa.
Analizzando la storia, possiamo entrare con la fantasia in questa spaventosa e dolorosa catastrofe e vederla con occhi nuovi, attraverso il paradigma relazionale: il piano del nemico della natura umana di distruggere l’ordine perfetto nell’amore di tutte le relazioni, e distruggere la creazione di Dio13 .
13
«Per Agostino, il problema era la volontà, non il corpo. Arrivò a definire il peccato originale come narcisismo, il trasformare la volontà “di vivere secondo se stessi” (secundum se vivere). Ecco il suo classico racconto da La Città di Dio, lib. 14,13: “Cominciarono ad esser cattivi in segreto per incorrere in un'aperta disobbedienza. Non sarebbero giunti all'azione cattiva se non precorreva la volontà cattiva. E inizio della volontà cattiva fu senz'altro la superbia. Inizio di ogni peccato appunto è la superbia (. E la superbia è il desiderio di una superiorità a rovescio. Si ha infatti la superiorità a rovescio quando, abbandonata l'autorità cui si deve aderire, si diviene e si è in qualche modo autorità a se stessi. Avviene quando disordinatamente si diviene fine a se stessi. E si è fine a se stessi quando ci si distacca dal bene immutabile, che deve esser fine più che ciascuno a se stesso. Questa defezione è volontaria. Se la volontà rimanesse stabile nell'amore al superiore bene immutabile, dal quale era illuminata per vedere e infiammata per amare, non se ne distaccherebbe per divenire fine a se stessa e in tal modo accecarsi e gelarsi. Così la donna ha creduto che il serpente dicesse il vero, Adamo ha anteposto il desiderio della moglie al comando di Dio e si è illuso di essere venialmente trasgressore del comando perché anche nella comunanza del peccato non abbandonava la compagna della sua vita. Dunque l'azione malvagia, cioè la trasgressione nel mangiare un cibo vietato, è stata compiuta da individui che già erano malvagi. Quel frutto poteva maturare soltanto da un albero cattivo. Contro natura è avvenuto che l'albero fosse cattivo, perché poteva avvenire soltanto per depravazione della volontà, depravazione che è contro la natura. Ma soltanto una natura creata dal nulla poteva viziarsi. Quindi la natura ha 231
Fasi della violazione dell’obbedienza nel peccato originale e nascita di una coscienza divisa: nello stato di giustizia originale, la donna e l’uomo erano in completa intimità con Dio. La loro natura spirituale era ordinata unicamente al divino, e ciò dava loro padronanza di sé sulla loro natura fisica inferiore. Essi avevano anche il dono dell’immortalità, perché ascoltavano solo Dio. La radice latina della parola “obbedire” significa “prestare ascolto”. Lucifero si inserì fra i nostri progenitori e Dio. Lo fece attirandoli in una conversazione apparentemente innocente. Essi trasgredirono all’obbedienza verso Dio innalzando la voce di Lucifero a uno status pari a quello di Dio. Questo prefigura una tragedia e una perdita indicibili. Voltare le spalle a Dio per ascoltare Lucifero e parlare con lui costituisce la prima tappa del peccato originale.
Tappe del peccato originale
1. Violazione dell’obbedienza e nascita di una coscienza divisa: nello stato di originale giustizia, l’uomo e la donna erano davvero intimi di Dio. La loro natura spirituale era ordinata solamente al Divino, e questo dava loro padronanza di sé rispetto alla loro natura fisica. Essi violarono
l'essere per il fatto che è stata prodotta da Dio, ma defeziona dal suo essere per il fatto che è stata prodotta dal nulla”», William Harmless, SJ, Augustine In His Own Words (Washington, DC: The Catholic University of America Press, 2010),351-2. [La traduzione italiana del passo di Agostino è tratta dall’Opera Omnia edita da Città Nuova, disponibile in http://www.augustinus.it/italiano/cdd/index2.htm, NdR].
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Cosa è il peccato?
Ogni peccato, nella sua essenza, è una perversione e una corrosione della relazione e dell’amore perfetti che Dio ha dato alle persone come regalo, vita e verità. E ogni peccato nell’evoluzione del male ricalca il peccato originale. Ogni peccato, sia esso un pensiero, una parola o un’azione, diffonde il virus dell’Anticristo (anti-relazione come narcisismo) per distruggere la natura umana fatta a immagine divina. La perversione e la distruzione della Creazione sono l’obiettivo dell’architetto del male – quello che S. Ignazio chiama “il nemico della natura umana”.
l’obbedienza a Dio elevando la voce di Lucifero a uno status uguale a quello di Dio. Voltare le spalle a Dio per ascoltare Lucifero e parlare con lui costituisce la prima tappa del peccato originale.
Tappe del peccato originale
2. Violazione dell’obbedienza e nascita di una coscienza divisa: nello stato di originale giustizia, l’uomo e la donna erano davvero intimi di Dio. La loro natura spirituale era ordinata solamente al Divino, e questo dava loro padronanza di sé rispetto alla loro natura fisica. Essi violarono l’obbedienza a Dio elevando la voce di Lucifero a uno status uguale a quello di Dio. Voltare le spalle a Dio per ascoltare Lucifero e parlare con lui costituisce la prima tappa del peccato originale.
3. Violazione della castità e nascita di desideri illegittimi: in uno stato di originale giustizia e con fiduciosa innocenza, l’uomo e la donna obbedivano a Dio, conoscendo la verità del loro essere, Dio e la creazione. Coinvolti nella
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conversazione con il principe della menzogna, essi furono invitati a vedere con nuovi occhi ciò che prima non aveva rivestito per loro alcun interesse né suscitato desiderio alcuno. Ma adesso, i loro cuori (coscienze) erano divisi. Non potevano ragionare bene; né potevano mantenere l’autocontrollo sulla loro natura fisica. Separata da Dio, la loro natura spirituale sperimentò la libidine dell’autoaffermazione. Essi ora contemplano (vedono con nuovi occhi) un desiderio illecito che si oppone a Dio e alla loro stessa natura umana. Tutti i desideri illeciti sono descritti nella Tradizione come appetiti collegati ai sette vizi (superbia, invidia, ira, gola, avarizia, lussuria, accidia, pigrizia). Questa è la seconda tappa del peccato originale.
4. Violazione della povertà e l’impadronirsi di ciò che non mi appartiene: recisa la loro completa intimità con Dio, la donna e l’uomo provarono nuovi desideri e contemplarono un’elettrizzante, eccitante, e all’apparenza affascinante, scelta: quella di essere come dèi, a conoscenza del bene e del male. Dio aveva detto loro che sarebbero morti se avessero mangiato questo frutto. Ma Lucifero li blandì con menzogne per ingannarli affinché prendessero ciò che in cuor loro sicuramente sapevano essere sbagliato. La terza tappa nel peccato originale è questa: sperimentare e trovare da soli chi è che dice la verità. E così i nostri progenitori presero ciò di cui non avevano bisogno e che non apparteneva loro. Ne seguirono devastazione, dolori e indicibili tragedie.
Le tre fasi del peccato originale nella mia vita:
1. Per scelta e/o per abitudine: Per scelta e/o per abitudine, il cuore – la coscienza− è distante da Dio. Io penso di star seguendo i miei progetti, ma vengo facilmente e sottilmente influenzato a scegliere contro Dio e il mio autentico essere. Disobbedisco alla mia coscienza. Questa mancanza di ubbidienza (“ascoltare profondamente”) comincia con la mia autoaffermazione. Io mi rendo arbitro finale della verità. Rompo la relazione con Dio e divento indipendente da Lui, servendo me stesso al di sopra di Dio.
2. In questa autoaffermazione, mi apro a ogni tipo di desiderio illegittimo e lo tengo in considerazione. Tutti questi desideri illegittimi sono, nella loro essenza, travisamento e corrosione di relazioni autentiche. I desideri
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illegittimi sono ritenuti “oggettivamente sbagliati” dai comandamenti, dal Vangelo e dalla Tradizione, ma io li considero opzioni appropriate, perché io decido cosa dovrei o non dovrei fare. Facendo così, io violo la castità. Le violazioni della castità sono perversioni e corrosioni della relazione perfetta.
3. Passo dal prendere in considerazione delle opzioni allo sperimentare e provare ciò che mi piace, perché “è la mia vita”. Facendo così violo la povertà prendendo ciò che non mi appartiene di diritto. Le violazioni della povertà sono travisamenti e corrosioni della relazione, perché prendo ciò di cui non ho bisogno o che non è mio.
Gesù redime dalla Caduta.
Prima che Gesù, Dio fattosi uomo, inizi il suo ministero pubblico, si trova ad affrontare questo triplice peccato dei nostri progenitori. Affronta la tentazione di Lucifero di trasformare le pietre in pane. In questo affronta la trasgressione della povertà rifiutando di prendere ciò che non gli viene offerto dal Padre: “Ma egli rispose: “Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”. (Mt 4,4).
Poi, affronta la violazione della castità e i desideri illegittimi rifiutando di attirare l’attenzione gettandosi dal pinnacolo del tempio: “Sta scritto anche: ‘Non metterai alla prova il Signore Dio tuo’”(Mt 4,7).
Infine, affronta la violazione dell’obbedienza e le coscienze divise che ha causato rifiutando di servire Lucifero e di dominare sulla terra: ‘Allora Gesù gli rispose: “Vattene, Satana! Sta scritto infatti: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”. ’ (Mt 4,10).
Il viaggio della preghiera della Storia Sacra ti sfida a prendere coscienza della voce di Dio nella tua propria unica storia, chiamandoti alla povertà, alla castità e all’obbedienza che può portare pace e riparare i danni del peccato. Per fare questo in maniera efficace, è essenziale imparare il linguaggio del discernimento. Le Linee guida per il Discernimento presentate nelle prossime settimane sono modellate sulle classiche Regole di S. Ignazio per il
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discernimento spirituale. Per trent’anni, Ignazio aveva preso decisioni basate sull’autoaffermazione, pensando poco a Dio. Il desiderio e la scelta di progredire spiritualmente furono completamente nuovi per lui.
La presa di coscienza di Ignazio lo obbligò a percorrere un terreno inesplorato nel quale non sapeva camminare. Non era spiritualmente colto. Non conosceva se stesso – il suo autentico essere – perché aveva vissuto controllato da piaceri sensuali e desideri di ricchezze, onorificenze del mondo e superbia. Sono tutti valori facilmente celebrati dalla nostra cultura oggi. Dio istruì Ignazio nel discernimento durante il suo viaggio di conversione. Nel suo processo di presa di coscienza, egli scrive “Qual è la nuova vita che stiamo vivendo?” In questa frase stava scoprendo quello che a Nicodemo fu spiegato da Gesù: “In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio” (Gv 3,3).
Ignazio, essendo nato dall’alto, fu riconnesso dalla grazia alla sua natura spirituale e a Dio. Stava prendendo coscienza di realtà che non poteva aver conosciuto prima. Stava imparando che c’erano due “voci” e come distinguerle l’una dall’altra. Se comprendiamo le linee guida del discernimento che Dio rivelò a ignazio, possiamo prendere più facilmente coscienza della nostra autentica natura umana. Per prepararci, impareremo un nuovo linguaggio di discernimento e scopriremo nella nostra stessa storia di vita le due voci che ci “ispirano” – una voce che lavora per unire la nostra natura spirituale e quella fisica, e una voce che lavora per tenerci separati da Dio e divisi al nostro interno. Imparerai a distinguere nei tuoi pensieri, nelle parole e nelle azioni la voce di Dio dalla voce del nemico della natura umana.
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Presto dimenticarono le sue opere, non ebbero fiducia nel suo progetto, arsero di desiderio nel deserto e tentarono Dio nella steppa. scambiarono la loro gloria con la figura di un toro che mangia erba. Dimenticarono Dio che li aveva salvati, che aveva operato in Egitto cose grandi, Versarono sangue innocente, il sangue dei loro figli e delle loro figlie, sacrificàti agli idoli di Canaan, e la terra fu profanata dal sangue. Si contaminarono con le loro opere, si prostituirono con le loro azioni. Salvaci, Signore Dio nostro, radunaci dalle genti, perché ringraziamo il tuo nome santo: lodarti sarà la nostra gloria.
(Sal 106, 13–14, 20–21, 38–39, 47)
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APPUNTI
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PRIMO
Ventinovesima Settimana
Visualizzerò la settimana che ho davanti per immaginare dove e quando potrò trovare un posto appartato – una zona senza tecnologia – per i miei periodi di quindici minuti di preghiera formale. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
Questa settimana, continuerò il processo permanente di pregare le meditazioni dalla prima alla quinta nella preghiera della Storia Sacra. Decido di raccogliermi in preghiera almeno una volta al giorno, come suggeriva S. Ignazio.
TERZO
Continuo le mie lezioni sul discernimento spirituale. Questa settimana comprenderò come il mondo è cambiato a causa della rottura del peccato, e studierò il piano di Dio per aiutarci a trovare la via di casa.
Diventerò consapevole del momento presente.
Diventerò consapevole della mia natura spirituale. Non prenderò decisioni basate sulla paura.
Mi accosterò al sacramento della Riconciliazione ogni mese.
Questa settimana, pronuncerò questa affermazione a voce alta una volta al giorno:
Il mio personale impegno con la Storia Sacra compie,
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attraverso Cristo, un’opera di significato eterno.
Continuando nella Scuola del Discernimento
Prenditi il tempo, quando ti fa comodo al di fuori delle sessioni di preghiera, di leggere e riflettere su questa seconda lezione sul discernimento. La lezione esaminerà due elementi: primo, le conseguenze della decisione dei nostri progenitori di violare la libertà a loro concessa allontanando Dio dal centro delle loro vite; secondo, il piano di salvezza di Dio per redimerci.
Dio desiderava che fossimo liberi e che usassimo tale libertà per rimanere legati a Dio, la nostra fonte di vita. La completa unità della nostra natura spirituale più alta con Dio è ciò che ci ha resi umani. Questa completa unità spirituale con Dio conferì anche equilibrio e controllo sulla nostra natura fisica, inferiore. Abbiamo controllato i nostri appetiti corporei. Questa completa unità di natura spirituale più alta con Dio ci rese anche, corpo e anima, immortali. Era il paradiso.
L’uomo e la donna zittirono la voce di Dio al centro delle loro coscienze e la sostituirono con le loro opinioni. Mettendo a tacere la voce di Dio, tagliarono la fune di sicurezza della grazia di Dio. Così la natura umana, come unità integrata di spirito e corpo, andò in frantumi. La natura spirituale, superiore, non guidava più la natura fisica, inferiore. L’immortalità della natura umana come corpo e spirito è perduta. Con i loro desideri tagliati fuori dalla bussola spirituale divina, il paradiso era perduto.
Prima che i nostri progenitori usassero il libero arbitrio per mettersi al centro del loro stesso universo – per trasformarsi in dèi – il discernimento spirituale non era necessario. Essi conoscevano il vero Dio, sapevano chi erano, e sapevano istintivamente come agire con integrità e santità. La verità era istintiva, basata sulla completa armonia che condividevano con Dio: il discernimento era automatico. on possiamo determinare in quale punto dei duecentomila anni di storia moderna dell’uomo avvenne questa rottura, ma affermiamo che avvenne.
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Come risultato, ebbe inizio il piano di Dio di salvare l’umanità e la creazione. La nostra fede giudaico−cristiana è una religione rivelata. Questo significa che Dio ce la rivela; non la creiamo noi. Nella rottura causata dal peccato originale
Coprendo la loro nudità
In Gn 3,7, Adamo e Eva “vedono” la loro nudità e si “coprono”. Il loro vedere e coprirsi dimostra che la loro separazione da Dio apre loro gli occhi sul fatto di sapere e sentire di non avere più il controllo sulla loro natura fisica. Possono oggettivarsi a vicenda – usare l’uno dell’altra – e nella loro perdita dell’innocenza, si vergognano di questa scoperta. Ora comincia la storia dello sfruttamento fisico e psicologico collegato al vero regalo che Dio creò per dare la vita: la sessualità umana. Il nemico della natura sapeva che ne sarebbe derivata una tale tragedia e assapora il tormento che causa. La perfetta complementarietà della natura umana create a immagine divina, maschio e femmina, è frantumata dal narcisismo. Ma Dio ha un piano per salvarci e fare nuove tutte le cose. Comincia con il miracolo del vino alle nozze di Cana, che denota la sovrabbondanza di grazia che Dio sparge sul patto del matrimonio attraverso la vita di Cristo (Gv 2,1–12).
abbiamo perso la capacità di conoscere istintivamente la verità riguardo a Dio, alla nostra natura umana e alla creazione. Dio deve rivelare l’idea di verità, di bene e male, alle sue amate creature, che sono ora soggette alla corruzione, alla malattia e alla morte. Non c’è da meravigliarsi che il primo Comandamento dica: “Io sono il Signore, tuo Dio, non avrai altro Dio all'infuori di me.”
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Cos’è la verità?
“‘Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce”. Gli dice Pilato: “Che cos'è la verità?”’.
(Gv 18:37–38)
All’inizio del terzo millennio, molti credono che la verità sia relativa. Persino prima che il terzo millennio cominciasse, molti evidenziavano che la più grande minaccia per la fede non fosse l’ateismo ma il relativismo. Gesù dice a Pilato di essere nato e venuto in questo mondo per testimoniare la verità – la verità riguardo a Dio, la verità riguardo alla natura umana, e la verità riguardo alla salvezza. La verità esiste, e l’obiettivo del discernimento è di aiutarci a distinguere la verità dalla falsità nella nostra storia sacra.
I Dieci comandamenti rivelano le verità morali – riguardo a Dio, alla corretta relazione della donna e dell’uomo con Dio, e alla loro relazione fra di loro e con la creazione. Dio sta rivelando la conoscenza della verità perduta nel paradiso. Dio ha scelto il popolo ebraico per questa missione. L’intera storia di Israele è di preparazione per la venuta del Messia che ci salverà dalla devastazione causata dal peccato originale. Il peccato chiude i cuori alla verità, e così persino il popolo eletto rifiutò i messaggeri di Dio, i profeti. Cristo non andò molto più lontano e venne giustiziato. I Farisei, con le coscienze ottenebrate, arrivarono ad accusare persino Gesù di collaborare con Satana (Mt 12,24).
Il tuo viaggio di preghiera della Storia Sacra ti collega con l’intera storia della 243
salvezza. Nella tua preghiera e nel tuo discernimento partecipi al santo lavoro di riportare corpo e anima a Dio. Con il tuo impegno ti unisci alla Grande Opera di Riconciliazione di Cristo. È davvero un lavoro, come imparò S. Ignazio. Ricorda che egli aveva vissuto per trent’anni con i suoi più bassi desideri e un controllo quasi completo della sua vita. La sua presa di coscienza fu guidata da Dio e cominciò mentre era convalescente dalle ferite della battaglia. Ignazio ricevette la grazia di notare la differenza fra due serie di fantasie o sogni a occhi aperti.
Nel primo sogno/fantasia, immagina se stesso che riesce a sposare la figlia del Re Ferdinando e della Regina Isabella. La descriverà più tardi come una fantasia vanesia. Nel secondo sogno/fantasia immagina invece di fare un pellegrinaggio a Gerusalemme e di vivere come i santi14. Entrambi questi sogni/fantasie lo fanno sentire bene mentre li sperimenta. Ma, a una riflessione più profonda, la sensazione che gli rimane del primo sogno lo lascia arido e insoddisfatto mentre quella del secondo lo lascia appagato e in pace. Con questa presa di coscienza, inizia una pratica permanente di discernimento spirituale.
Cosa ha imparato in questa lezione? Che i sentimenti associati con ogni azione immaginata possono rivelare la verità riguardo alla nostra identità. Imparare a prestare più attenzione ai nostri sentimenti (la nostra vita spirituale affettivo/emozionale) può rivelare la firma di Dio nella nostra autentica identità e la firma del nemico della natura umana nella nostra falsa identità. Ignazio fu completamente sbalordito da questa scoperta. Mai prima aveva notato questa sottile differenza nelle sue esperienze spirituali.
14 Ignazio era un grande ammiratore di S. Francesco d’Assisi ed erano i Francescani a gestire i luoghi sacri a Gerusalemme. Lì poteva essere vicino ai figli di S. Francesco e seguire le orme di Gesù.
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Man mano che la sua conversione cristiana si approfondiva, Ignazio imparò che ci sono tre modi in cui la persona umana può essere “ispirata”. Le ispirazioni possono venire da Dio, dal nemico della natura umana, e dalla persona stessa. La prossima settimana guarderemo più a fondo queste tre fonti.
Il primo obiettivo del discernimento spirituale è quello di imparare la verità
La Natura Umana e l’identità autentica
Film, canzoni, libri e giornali definiscono spesso la natura umana in modo assoluto ed esclusivo come se coincidesse con i nostri appetiti più bassi. Come questi appetiti più bassi possano essere separati dalla nostra natura spirituale e dall’influenza divina è di solito ignorato. Oggi molte definizioni della natura umana sono influenzate dalle teorie di Sigmund Freud. Freud credeva che gli impulsi/desideri sessuali fossero alla base di qualsiasi attività psicologica umana, quindi essere autentico significherebbe discernere la propria identità principalmente esprimendo i propri desideri sessuali. Eppure, discernere la propria autentica identità richiede essere spiritualmente connessi con Cristo. Solo allora possiamo discernere la superiore chiamata che abbiamo come figlie e figli di Dio e la nostra vera natura umana. Questo “essere nati dall’alto” rivela la verità riguardo a Dio, alla nostra autentica identità e alla nostra missione di amare come Cristo ha amato.
rispetto alla falsità riguardo alla tua natura umana, riguardo alla tua identità come figlio di Dio e riguardo a Dio e alla sua creazione. Il secondo obiettivo del discernimento spirituale è quello di scegliere pensieri, parole e azioni che esprimono la tua autentica identità come figlio di Dio. Sei chiamato a rinunciare all’auto affermazione in favore dell’umiltà, così che il lavoro della tua vita – la tua storia sacra –produca frutti che durano fino all’eternità.
Prendi coscienza questa settimana della verità che tu sei corpo e spirito. Hai una natura spirituale superiore e una natura corporea inferiore. A un certo
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punto, queste formavano un’unità integrata, ma adesso sono divise (Ger 17,9). Dio desidera guarirti spiritualmente (“Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di' soltanto una parola e il mio servo sarà guarito.” [Mt 8,8].) così che tu possa essere in pace e ottenere la vita eterna. Il nemico della natura umana cerca di tenerti spiritualmente distante da Dio così che la tua natura inferiore (i tuoi appetiti più bassi) guidi i tuoi pensieri, le parole e le azioni, derubandoti della pace e della vita eterna.
Sia Dio che il nemico della natura umana lavorano per raggiungere questi obiettivi completamente differenti. Non c’è nulla da temere, perché hai dato il tuo cuore a Cristo. Cristo ti guiderà alla salvezza e alla santità proprio come fece con S. Ignazio. Tutti i grandi maestri della Chiesa sottolineano queste verità spirituali fondamentali.15
15 “Fratelli e sorelle: lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio. Chi infatti conosce i segreti dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai conosciuti se non lo Spirito di Dio. Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere ciò che Dio ci ha donato. Di queste cose noi parliamo, con parole non suggerite dalla sapienza umana, bensì insegnate dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali. Ma l'uomo lasciato alle sue forze non comprende le cose dello Spirito di Dio: esse sono follia per lui e non è capace di intenderle, perché di esse si può giudicare per mezzo dello Spirito. L'uomo mosso dallo Spirito, invece, giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno. Infatti chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo consigliare? Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo.” (I Corinzi 2, 10b–16)
Un sermone di Papa Leone Magno: “PORRO’ LE MIE LEGGI NEL LORO ANIMO
Carissimi, quando Nostro Signore Gesù Cristo predicava il Vangelo del Regno e guariva in Galilea le infermità più diverse, la fama dei suoi miracoli si era diffusa per tutta la Siria, e molte persone accorrevano in folla al medico celeste da tutta la Giudea. Poiché l’umana ignoranza è molto lenta a credere ciò che non vede e a sperare quel che non conosce, era necessario che coloro i quali dovevano essere confermati con la divina dottrina fossero stimolati con benefici materiali e con prodigi visibili. Così, sperimentando la potenza benefica del Signore, non avrebbero dubitato della sua dottrina apportatrice di salvezza.
Il Signore, dunque, volle cambiare le guarigioni esteriori, in rimedi interiori e, dopo aver guarito i corpi, risanare le anime. Perciò si allontanò dalla folla che lo circondava, e si portò in un luogo solitario di un vicino monte. Là chiamò a sé gli apostoli, per istruirli con dottrine più elevate dall`alto di quella mistica cattedra. Con la scelta di un tale posto e di un tale ministero volle
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“E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.” (Gv 1,14)
“Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità.” (Gv 4,24)
“Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi.” (Gv 8,31–32)
significare che era stato egli stesso a degnarsi di rivolgere un tempo la sua parola a Mosè. Ma là aveva parlato con una giustizia piuttosto tremenda, qui invece con la sua divina clemenza, perché si adempisse quanto era stato promesso per bocca del profeta Geremia: «Ecco, verranno giorni dice il Signore – nei quali con la casa d’Israele e con la casa di Giuda concluderò un’alleanza nuova. Dopo quei giorni, dice il Signore: porrò la mia legge nel loro animo, la scriverò nel loro cuore» (Ger 31, 31. 33; cfr. Eb 8, 8).
Colui dunque che aveva parlato a Mosè, parlò anche agli apostoli e la mano veloce del Verbo, che scriveva nei cuori dei discepoli, promulgava i decreti del Nuovo Testamento. Non era circondato, come allora, da dense nubi, né da tuoni e bagliori terribili, che tenevano lontano dal monte il popolo. Ora si intratteneva con i presenti in un dialogo tranquillo e affabile.
Fece questo perché la soavità della grazia rimovesse la severità della legge e lo spirito di adozione eliminasse il terrore della schiavitù.
Quale sia l’insegnamento di Cristo lo manifestano le sue parole. Coloro che desiderano pervenire alla beatitudine eterna, riconosceranno dai detti del Maestro quali siano i gradini da percorrere per salire alla suprema felicità.
Cristo dice: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli» (Mt 5, 3). Potrebbe forse ritenersi incerto quali siano i poveri, ai quali si riferisce la Verità se, dicendo poveri, non avesse aggiunto null’altro per far capire il genere di poveri di cui parla. Si sarebbe allora potuto pensare essere sufficiente per il conseguimento del regno dei cieli quella indigenza, che molti patiscono con opprimente e dura ineluttabilità. Ma quando dice: «Beati i poveri in spirito», mostra che il regno dei cieli va assegnato piuttosto a quanti hanno la commendatizia dell’umiltà interiore, anziché la semplice carenza di beni esteriori. (Disc. 95, 1, 2; PL 54, 461-462)
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Gli disse Gesù: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.” (Gv 14,6)
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APPUNTI
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Trentesima Settimana
PRIMO
Decido di dedicare non più e non meno di quindici minuti a ogni sessione formale di preghiera. Come prima, visualizzerò la settimana che ho davanti e immaginerò dove posso trovare una zona senza tecnologia per la mia preghiera. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
Continuo il processo di pregare le meditazioni dalla prima alla quinta nella preghiera della Storia Sacra e, come suggeriva S. Ignazio, entrerò in preghiera almeno una volta al giorno. Questa preghiera, come il rosario, non invecchierà mai. Acquisterà sempre più significato, aiutandomi ad approfondire la fede e la mia saggezza e a farmi prendere coscienza della verità e dell’amore di Dio.
TERZO
Continuerò ad aprire il mio cuore alle lezioni sul discernimento mentre provo a comprendere le tre differenti fonti di ispirazione che possono influenzare I miei pensieri, le parole e le azioni.
Diventerò consapevole del momento presente.Diventerò consapevole della mia natura spirituale.
Non prenderò decisioni basate sulla paura.
Mi accosterò al sacramento della Riconciliazione ogni mese.
Chiederò a Gesù di aiutarmi quando mi trovo nei guai.
Ringrazierò Gesù ogni giorno per i doni della vita.
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Questa settimana, pronuncerò questa affermazione a voce alta una volta al giorno:
Le ispirazioni possono avere un’origine divina o demoniaca.
Io prego di avere la grazia di ricordare come discernere l’una dall’altra.
Continuando nella Scuola del Discernimento:
Linee guida per la guarigione e la crescita spirituale fondamentali
Prenditi il tempo, quando sei comodo al di fuori delle tue sessioni di preghiera, per leggere e riflettere su questa terza lezione sul discernimento. Esamineremo le tre diverse fonti di ispirazione che possono guidare i nostri pensieri, le parole e le azioni.
Le ispirazioni che influenzano la tua natura umana (spirito−corpo) possono avere origine da tre differenti fonti, secondo S. Ignazio.16
1. Possono nascere da te
2. Possono nascere da una fonte divina: il Divino ispiratore
3. Possono nascere da una fonte demoniaca: il nemico della natura umana, il contro−ispiratore
Ci sono tre fonti di ispirazione spirituale, ma solo due stati spirituali. S. Ignazio chiama i due stati consolazione e desolazione. La settimana prossima esploreremo questi due stati spirituali più a fondo.
16 La gente spesso oggi si forma giudizi riguardo alla natura umana basati sull’esperienza della natura umana nel suo stato conseguente alla Caduta. Dimentichiamo che a un certo punto la natura umana, come unità di corpo e spirito, era indivisa: i nostri cuori erano indivisi. Con la Caduta, i nostri cuori si sono divisi e non possiamo più determinare facilmente cosa è giusto e cosa è sbagliato: “Ignorare che l'uomo ha una natura ferita, incline al male, è causa di gravi errori nel campo dell'educazione, della politica, dell'azione sociale e dei costumi.” [CCC #407].
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La consolazione spirituale è quando uno sperimenta, in misura maggiore o minore, una crescita nella fede, nella speranza e nell’amore.
La desolazione spirituale è quando, invece, uno sperimenta, in misura maggiore o minore, una perdita di fede, speranza e carità.
Fonti di Ispirazione
✠ La natura umana come spirito/corpo
✠ Il Divino ispiratore
✠ Il contro−ispiratore
Tipi di Ispirazione
✠ Consolazione – crescita della fede, della speranza e dell’amore
✠ Desolazione − perdita della fede, della speranza e dell’amore
Fonti di Ispirazione
Sostenere che la nostra natura umana può essere fonte di ispirazioni ha perfettamente senso. Abbiamo i nostri pensieri e convinzioni e agiamo di conseguenza. Tali pensieri nascono dall’interno del nostro essere in diverse maniere.
Prima di tutto, possiamo lasciare che il nostro corpo prenda delle decisioni. Possiamo farci guidare dai nostri desideri sensuali e cedere a questi pensando poco o niente affatto consapevolmente alle conseguenze. Qualche volta questo cedere è dovuto a malattia o a dipendenze, ma sono comunque ancora i desideri a “pensare” per noi e a ispirare le nostre azioni.
L’Opera del Maligno è più nascosta che sensazionalistica
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Nel tuo discernimento spirituale, riguardo all’azione del male, non pensare di dover cercare qualcosa come nel film “l’Esorcista”. Il contro-
In secondo luogo, possiamo essere ispirati da ciò che potremmo chiamare forze/doni integrati nella natura umana dal nostro Creatore o da malattie/debolezze integrate nella natura umana rovinata dal peccato originale.
La consolazione derivante da una forza/dono integrato potrebbe essere una sensazione fisica che “la vita è bella” dopo un ottimo allenamento. Potrebbe anche essere una sensazione spirituale di essere felice di essere vivi, che “la vita è bella” mentre guardiamo un bebè o un bel tramonto.
La desolazione derivante da una malattia o da una debolezza, poiché siamo una unità di mente/corpo, potrebbe essere una sensazione fisica che porta a pensare che “la vita è infelice” sia quando hai l’influenza, una malattia cronica o qualche tipo di ferita fisica. Potrebbe essere anche una sensazione spirituale che “la vita è difficile, gravosa e non giusta” se magari stai soffrendo in una relazione o a causa di avvenimenti della tua infanzia.
Se sei ispirato spiritualmente dal Divino ispiratore o dal contro−ispiratore, l’ispirazione ti sarà comunicata attraverso la tua superiore natura spirituale che è stata voluta da Dio per guidare la tua inferiore natura fisica. Guarderemo questa realtà nelle prossime settimane17 .
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LA SUPREMAZIA DEL REGNO SPIRITUALE SU QUELLO MATERIALE:
Ogni anno la scienza fondata su una visione unicamente materialista dell’universo si deve confrontare con fenomeni inspiegabili, che indicano la supremazia del regno spirituale come principale animatore nel nostro mondo fisico. “The Spiritual Brain” (“Il cervello spirituale”) di Mario Beauregard è un’opera su questo argomento e la fonte di alcune delle idee che seguono. Si veda anche il classico “The Healing Light” (“La Luce che guarisce”) di Agnes Sanford. Il ministero della guarigione cristiana della Sanford ha aiutato a lanciare il movimento del Rinnovamento Carismatico Cattolico.
✠ Come mai l’effetto placebo, per il quale la mente crea dei processi curativi riducendo o eliminando stati di malattia e infezioni nell’organismo umano, funziona?
✠ Come mai ripetuti studi mostrano che alcune persone sono capaci di influenzare con la mente oggetti fisici al di fuori di loro stesse quando le possibilità che questo sia dovuto a puro caso sono di mille miliardi a uno?
✠ Come mai le mappe neurologiche di alcuni individui in stato di profonda preghiera (che si
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Potresti continuare le tue riflessioni su queste realtà spirituali leggendo un’omelia di S. Bernardo di Chiaravalle e una breve sezione dalla Gaudium et Spes del Vaticano II: La costituzione Pastorale sulla Chiesa nel Mondo Moderno18 .
sentono in connessione con una realtà al di fuori di loro stessi) sono identiche a quelle di individui effettivamente a diretto contatto con altre persone – con entrambe le mappe che mostrano stati neuronali del cervello profondamenti complessi, pari a quelli di esperienze reali che coinvolgono emozioni umane, rappresentazione del corpo, immaginario visuale e motorio e percezione spirituale?
✠ Come mai profonde esperienze spirituali riconfigurano le reti neurologiche del cervello e conducono a profondi, duraturi cambiamenti attitudinali e comportamentali come una crescita in compassione, amore verso gli altri, desiderio di perdonare e consapevolezza dell’unità della creazione?
✠ Come mai, quando alcune persone vengono rianimate dopo morte clinica (niente attività cardiaca o cerebrale) hanno spesso vivi ricordi di tutto ciò che è successo mentre erano “morti”?
✠ Come mai, dopo la scoperta della teoria quantistica, alcuni fisici affermano che l’universo è più mentale che fisico nel suo modo di comportarsi? (Richard Conn Henry “The Mental Universe,” Nature 436, no. 29, July 7, 2005).
✠ Come mai persone con certi disturbi mentali possono essere formate a riconfigurare le loro reti neurologiche utilizzando la “consapevolezza attenta” (attentive consciousness) − dimostrando così che è la mente che crea il cervello e non viceversa?
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Da un sermone di San Bernardo di Chiaravalle, ”Sugli stadi della Contemplazione”:
Prendiamo posizione sulla torre, appoggiandoci con tutta la nostra forza a Cristo, la roccia più solida, come è scritto: Egli ha messo i miei piedi su una roccia, ha guidato i miei passi. Così fermamente stabiliti, iniziamo a contemplare, a vedere cosa ci sta dicendo e quale risposta dovremmo fare a lui. Il primo stadio della contemplazione, miei cari fratelli, è considerare costantemente ciò che Dio vuole, ciò che gli è gradito e ciò che è accettabile ai suoi occhi. Tutti noi ci offendiamo in molte cose; la nostra forza non può eguagliare la rettitudine della volontà di Dio e non può essere unita ad essa o adattata ad essa. Perciò umiliamoci sotto la potente mano del Dio altissimo e facciamo uno sforzo per mostrarci indegni davanti al suo sguardo misericordioso, dicendo: “Guariscimi, Signore, e io sarò guarito; salvami e io sarò salvato”. E di nuovo, “Signore, abbi pietà di me; guarisci la mia anima perché ho peccato contro di te.”
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Una volta che l'occhio dell'anima è stato purificato da tali considerazioni, non ci atteniamo più al nostro spirito in un senso di tristezza, ma ci atteniamo piuttosto allo Spirito di Dio con grande gioia. Non consideriamo più la volontà di Dio per noi, ma piuttosto ciò che è in sé.
Perché la nostra vita è nella sua volontà. Quindi siamo convinti che ciò che è secondo la sua volontà è in ogni modo migliore per noi e più adatto. E così, se siamo preoccupati di preservare la vita della nostra anima, dobbiamo essere ugualmente preoccupati di deviare il meno possibile dalla sua volontà.
Avendo fatto qualche progresso nel nostro esercizio spirituale sotto la guida dello Spirito che guarda nelle cose profonde di Dio, riflettiamo quanto è misericordioso il Signore e quanto è buono in se stesso. Uniamoci al Profeta nel pregare che possiamo vedere la volontà del Signore e frequentare non i nostri cuori, ma il tempio del Signore; e diciamo anche che la mia anima è umiliata in me, perciò dovrò ricordarmi di te.
Queste due tappe riassumono l'intera vita spirituale: quando contempliamo noi stessi siamo turbati e la nostra tristezza ci salva e ci porta a contemplare Dio; quella contemplazione a sua volta ci dà la consolazione della gioia dello Spirito Santo. Contemplare noi stessi porta paura e umiltà; contemplare Dio ci porta speranza e amore. (Sermo 5 de diversis, 4-5, Opera omnia , Edit. Cisterc. 6, 1 [1970], 103-4), come citato nel Ufficio di letture cattolico per mercoledì della 23a settimana del tempo ordinario con l’acclusa lettura biblica presa da Abacuc 2, 5-20.
Dalla Gaudium et Spes
Costituito da Dio in uno stato di giustizia, l'uomo però, tentato dal Maligno, fin dagli inizi della storia abusò della libertà, erigendosi contro Dio e bramando di conseguire il suo fine al di fuori di lui.
Pur avendo conosciuto Dio, gli uomini «non gli hanno reso l'onore dovuto... ma si è ottenebrato il loro cuore insipiente» e preferirono servire la creatura piuttosto che il Creatore.Quel che ci viene manifestato dalla rivelazione divina concorda con la stessa esperienza. Infatti l'uomo, se guarda dentro al suo cuore, si scopre inclinato anche al male e immerso in tante miserie, che non possono certo derivare dal Creatore, che è buono. Spesso, rifiutando di riconoscere Dio quale suo
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I miei occhi si consumano nell'attesa della tua salvezza
E per la promessa della tua giustizia.
Agisci con il tuo servo secondo il tuo amore
E insegnami i tuoi decreti.
Io sono tuo servo: fammi comprendere
principio, l'uomo ha infranto il debito ordine in rapporto al suo fine ultimo, e al tempo stesso tutta l'armonia, sia in rapporto a se stesso, sia in rapporto agli altri uomini e a tutta la creazione.
Così l'uomo si trova diviso in se stesso. Per questo tutta la vita umana, sia individuale che collettiva, presenta i caratteri di una lotta drammatica tra il bene e il male, tra la luce e le tenebre. Anzi l'uomo si trova incapace di superare efficacemente da sé medesimo gli assalti del male, così che ognuno si sente come incatenato.
Ma il Signore stesso è venuto a liberare l'uomo e a dargli forza, rinnovandolo nell'intimo e scacciando fuori «il principe di questo mondo» (Gv 12,31), che lo teneva schiavo del peccato. Il peccato è, del resto, una diminuzione per l'uomo stesso, in quanto gli impedisce di conseguire la propria pienezza. Nella luce di questa Rivelazione trovano insieme la loro ragione ultima sia la sublime vocazione, sia la profonda miseria, di cui gli uomini fanno l'esperienza.
Costituzione dell'uomo. Unità di anima e di corpo, l'uomo sintetizza in sé, per la stessa sua condizione corporale, gli elementi del mondo materiale, così che questi attraverso di lui toccano il loro vertice e prendono voce per lodare in libertà il Creatore. Non è lecito dunque disprezzare la vita corporale dell'uomo.
Al contrario, questi è tenuto a considerare buono e degno di onore il proprio corpo, appunto perché creato da Dio e destinato alla risurrezione nell'ultimo giorno.
E tuttavia, ferito dal peccato, l'uomo sperimenta le ribellioni del corpo.
Perciò è la dignità stessa dell'uomo che postula che egli glorifichi Dio nel proprio corpo e che non permetta che esso si renda schiavo delle perverse inclinazioni del cuore.
L'uomo, in verità, non sbaglia a riconoscersi superiore alle cose corporali e a considerarsi più che soltanto una particella della natura o un elemento anonimo della città umana.
Infatti, nella sua interiorità, egli trascende l'universo delle cose: in quelle profondità egli torna, quando fa ritorno a se stesso, là dove lo aspetta quel Dio che scruta i cuori là dove sotto lo sguardo di Dio egli decide del suo destino. Perciò, riconoscendo di avere un'anima spirituale e immortale, non si lascia illudere da una creazione immaginaria che si spiegherebbe solamente
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E conoscerò i tuoi insegnamenti.
(Sal 119,123–125)
mediante le condizioni fisiche e sociali, ma invece va a toccare in profondo la verità stessa delle cose. Dignità dell'intelligenza, verità e saggezza.
L'uomo ha ragione di ritenersi superiore a tutto l'universo delle cose, a motivo della sua intelligenza, con cui partecipa della luce della mente di Dio.
Con l'esercizio appassionato dell'ingegno lungo i secoli egli ha fatto certamente dei progressi nelle scienze empiriche, nelle tecniche e nelle discipline liberali Nell'epoca nostra, poi, ha conseguito successi notevoli particolarmente nella investigazione e nel dominio del mondo materiale.
E tuttavia egli ha sempre cercato e trovato una verità più profonda.
L'intelligenza, infatti, non si restringe all'ambito dei soli fenomeni, ma può conquistare con vera certezza la realtà intelligibile, anche se, per conseguenza del peccato, si trova in parte oscurata e debilitata. Infine, la natura intelligente della persona umana può e deve raggiungere la perfezione. Questa mediante la sapienza attrae con dolcezza la mente a cercare e ad amare il vero e il bene; l'uomo che se ne nutre è condotto attraverso il visibile all'invisibile.
L'epoca nostra, più ancora che i secoli passati, ha bisogno di questa sapienza per umanizzare tutte le sue nuove scoperte. È in pericolo, di fatto, il futuro del mondo, a meno che non vengano suscitati uomini più saggi. Inoltre va notato come molte nazioni, economicamente più povere rispetto ad altre, ma più ricche di saggezza, potranno aiutare potentemente le altre.
Col dono, poi, dello Spirito Santo, l'uomo può arrivare nella fede a contemplare e a gustare il mistero del piano divino.
(Vaticano II—Gaudium et Spes: la Dignità della Persona Umana (13-15).
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APPUNTI
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PRIMO
Trentunesima Settimana
Visualizzerò la mia settimana per immaginare dove posso trovare una zona priva di tecnologia in cui trascorrere le mie sessioni di preghiera di quindici minuti. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
Continuo il processo permanente di pregare le meditazioni dalla prima alla quinta nella preghiera della Storia Sacra. Mi impegno a entrare in preghiera almeno una volta al giorno come suggeriva S. Ignazio. Questa preghiera mi accompagnerà per tutta la vita. Approfondirà la mia fede e la mia saggezza e mi risveglierà alla verità e all’amore di Dio.
TERZO
Questa settimana continuerò a cercare la conoscenza del discernimento spirituale esaminando due regole di riferimento: la consolazione spirituale e la desolazione spirituale.
Diventerò consapevole del momento presente.
Diventerò consapevole della mia natura spirituale. Non prenderò decisioni basate sulla paura. Mi accosterò al sacramento della Riconciliazione ogni mese.
Chiederò aiuto a Gesù quando mi troverò nei guai.
Ringrazierò Gesù per i doni della vita.
Questa settimana, pronuncerò questa affermazione a voce alta una volta al
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giorno:
Cristo, che ha percorso il cammino prima di me, condivide ogni mio fardello.
Cristo, che ha percorso il cammino prima di me, mi aiuterà a risolvere ogni crisi.
Cristo, che ha percorso il cammino prima di me, conosce ogni mia speranza.
Continuando nella Scuola del Discernimento:
Linee guida per la guarigione e la crescita spirituale fondamentali
Questa settimana prenditi del tempo per leggere e riflettere su questa quarta lezione sul discernimento. Esamineremo i due tipi di ispirazione che possono guidare i nostri pensieri, le parole e le azioni. Prima di tutto, rivediamo brevemente le tre settimane passate. Dio volle che la natura umana fosse un’unione perfetta di corpo e anima. Il dono di questa beata unità della natura umana nel paradiso ci rendeva immortali. Il volgere le spalle a Dio, che chiamiamo peccato originale, ruppe la perfetta unità della natura umana: corpo e anima. La brama di potere e dominio e gli sfrenati desideri fisici della nostra natura fisica (concupiscenza) combatterono con la nostra natura spirituale. In questa battaglia, la nostra autentica identità venne distorta. La nostra coscienza fu offuscata, e perdemmo di vista la differenza fra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Ne risultarono malattia, conflitto, sofferenza e morte. Il peccato originale ruppe la nostra unità perfetta con l’amorevole volere di Dio. Venne rotta anche l’unità fra maschio e femmina e la loro armonia con la creazione. Il Paradiso era un’estasi di relazioni armoniose. Il peccato originale spezzò tutte le relazioni. Ancor più tragicamente, spezzò i nostri cuori.
La rivelazione dei Dieci comandamenti al popolo di Israele fu uno dei doni più significativi di Dio per aiutarci a imparare di nuovo “una giusta relazione”. Nella Nuova Alleanza, Cristo è la rivelazione ultima di Dio. La vita e il messaggio di Cristo sono la più perfetta espressione di come ciascuno di noi è chiamato a
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vivere. Ecco perché chiamiamo la nostra fede giudaico−cristiana una religione rivelata. Non siamo arrivati alla verità per mezzo di processi nostri di ragionamento. È stato necessario che ci fosse rivelata. Alla Chiesa maestra è stato affidato il compito di interpretare, tramandare e custodire per tutte le genti l’autentico messaggio di Cristo e le verità rivelate di Dio. È la stessa Chiesa che Ignazio servì e amò. Le sue regole di discernimento sono le linee guida spirituali che ci aiutano a comprendere la verità rivelata della “giusta relazione” nelle nostre vite, secondo le verità rivelate affidate alla Chiesa Maestra.
Dio sta guarendo la nostra natura umana frantumata
Il peccato originale mutilò la nostra natura umana. Nessuno di noi raggiungerà la perfezione da questo lato dell’eternità. Eppure, sapere che la natura umana una volta era perfetta e che lo sarà di nuovo da’ forma all’interpretazione della santità da parte della Chiesa. La grazia di Dio favorisce la guarigione nelle nostre anime, permettendoci di raggiungere una certa padronanza sulle brame e i desideri della nostra natura fisica. Ci permette anche di crescere nel perdono, nell’altruismo e nella carità. Tutti noi siamo chiamati a cooperare con la grazia di Dio per questa guarigione e santità. Cristo ci incoraggia tutti a non avere paura ma piuttosto a essere pazienti, poiché il processo di guarigione richiede tutta la vita.
La saggezza del discernimento di Ignazio, nelle sue regole, viene scoperta quando gli individui iniziano a prestare più attenzione alle ispirazioni che identifichiamo attraverso la consapevolezza affettiva. Siamo ispirati nei pensieri, nelle parole e nelle azioni da tre fonti: la nostra stessa natura umana (corpo e anima); il Divino ispiratore; e il nemico della natura umana, il contro−ispiratore. Queste ispirazioni hanno uno di questi due effetti su di noi: creano consolazione
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spirituale o desolazione spirituale. Questa settimana cominciamo a esaminare questi due tipi di ispirazioni.
Due linee guida di riferimento per il Discernimento spirituale
Per aiutare la tua presa di coscienza e l’iniziazione al discernimento spirituale, due linee guida di riferimento risulteranno utili in molte situazioni della vita. È importante comprendere che l’ispirazione divina, o la consolazione, non ci fa sempre sentire bene. È altrettanto importante rendersi conto che un’ispirazione non santa, o una desolazione spirituale, non ci fanno sempre sentire male. Esploreremo questo apparente paradosso in una lezione più avanti. Per adesso, è sufficiente assimilare le due linee guida di riferimento e comprendere che ognuna è destinata a influenzare la direzione della nostra vita in ogni pensiero, parola e azione verso Dio o lontano da Lui.
Primo riferimento
Le autentiche ispirazioni divine, chiamate Consolazioni:
1. Accresceranno l’amore del cuore per Dio e per gli altri,
2. Accresceranno le virtù di docilità, umiltà e generosità e
3. Non si contrapporranno alle verità e agli insegnamenti della Scrittura, della Tradizione e della Chiesa Maestra.19
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La seguente sezione dal Codice di Diritto Canonico della Chiesa descrive i tipi di convinzioni che non sono negoziabili per i fedeli cattolici. Questa non è intesa come una lista di tutto ciò che a cui bisogna aderire per essere considerati “fedeli cattolici”. L’aspetto più importante è la docilità di spirito garantita da Do che mette in grado di avvicinarsi agli insegnamenti e all’autorità della Chiesa con fiducia, invece che con uno spirito di ostinazione. Lo spirito di docilità, fiducia, umiltà e obbedienza caratterizzano la presenza di Dio nell’anima delle persone.
Per fede divina e cattolica sono da credere tutte quelle cose che sono contenute nella parola di Dio scritta o tramandata, vale a dire nell'unico deposito della fede affidato alla Chiesa, e che insieme sono proposte come divinamente rivelate, sia dal magistero solenne della Chiesa, sia dal suo magistero ordinario e universale, ossia quello che è manifestato dalla comune adesione dei fedeli sotto la guida del sacro magistero; di conseguenza tutti sono
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La consolazione può essere la conseguenza dello Spirito del Medico Divino che opera in te. Questa forma di consolazione aiuta a rafforzare il tuo cuore e la tua anima, incoraggiandoti a volgerti verso Dio. La consolazione ti aiuta a scegliere pensieri, parole e azioni che esprimono la tua autentica natura umana fatta a immagine divina.
La consolazione può essere anche la conseguenza dell’aspetto di corpo/spirito della tua natura umana modellata sul divino. Dio ha creato la tua natura umana come dono a immagine e somiglianza divina. Nonostante l’impatto del peccato originale, cooperare con la grazia di Dio attiva forze vitali integrate nella tua natura umana modellata sul divino, contribuendo a sanare squilibri biochimici, fisiologici ed emozionali; dandoti energia; e permettendo pensieri, parole e azioni che esprimono la tua autentica natura umana.
Secondo Riferimento
Le autentiche contro-ispirazioni, chiamate Desolazioni:
1. Accresceranno il narcisismo, mettendo da parte Dio e gli altri,
2. Diminuiranno la docilità e l’umiltà e accresceranno l’orgoglio e l’autocompiacimento, e
3. Susciteranno brame e desideri che, nonostante ci facciano sentire bene, contraddiranno tipicamente le verità e gli insegnamenti proposti dalla Scrittura, dalla Tradizione e dalla Chiesa Maestra. Questo avviene perché l’autore delle contro-ispirazioni è nemico di Cristo e ti porterà lontano dalla vita e dalla verità.
Le contro-ispirazioni produrranno desideri che sembrano autentici perché sono collegati alle brame fisiche e all’orgoglio spirituale della natura umana caduta tenuti a evitare qualsiasi dottrina ad esse contraria.
Si devono pure fermamente accogliere e ritenere anche tutte e singole le cose che vengono proposte definitivamente dal magistero della Chiesa circa la fede e i costumi, quelle cioè che sono richieste per custodire santamente ed esporre fedelmente lo stesso deposito della fede; si oppone dunque alla dottrina della Chiesa cattolica chi rifiuta le medesime proposizioni da tenersi definitivamente [Can. 750 §1, §2].
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nel peccato. Esse sono i familiari impulsi predefiniti di un cuore spezzato e di una natura umana spezzata.
La desolazione può essere la conseguenza del nemico della natura umana che opera in te. Questa forma di desolazione aiuta a indebolire il tuo cuore e la tua anima, incoraggiandoti a voltare le spalle a Dio. La desolazione ti aiuta a scegliere pensieri, parole e opere che sono contrarie alla tua natura umana modellata sul divino.
La desolazione può anche essere la conseguenza della tua stessa natura umana caduta nel peccato. Dio ha creato la tua natura umana come dono a immagine e somiglianza divina. Eppure a causa dell’impatto del peccato originale, non cooperare con la grazia di Dio corrode le forze vitali integrate nella tua natura umana modellata sul divino, contribuendo a distruggere l’equilibrio biochimico, psicologico ed emozionale; sottraendoti energie; e facendo aumentare i pensieri, le parole e le azioni che sono in contrapposizione con la tua autentica natura umana.
È tempo che tu agisca, Signore: Hanno infranto la tua legge.
Perciò amo i tuoi comandi, Più dell'oro, dell'oro più fino.
Per questo io considero retti tutti i tuoi precetti E odio ogni falso sentiero.
(Sal 119, 126–128)
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APPUNTI
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PRIMO
Trentaduesima Settimana
Decido di dedicare non più di quindici minuti a ogni sessione formale di preghiera e di farlo in un posto appartato – una zona senza tecnologia. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
Per la maggior gloria di Dio, continuo con il processo permanente di pregare con le meditazioni dalla prima alla quinta nella preghiera della Storia Sacra. Entro in preghiera almeno una volta al giorno, come suggeriva S. Ignazio. Questa preghiera mi accompagnerà per la vita. Renderà più profonda la mia fede e la mia saggezza e mi renderà cosciente della verità e dell’amore di Dio.
TERZO
Con la grazia di Dio, continuo ad aprire il mio cuore per imparare il discernimento spirituale. Questa settimana, esploro le definizioni di consolazione spirituale e desolazione spirituale come ispirazione divina e contro-ispirazione.
Diventerò consapevole del momento presente.
Diventerò consapevole della mia natura spirituale. Non prenderò decisioni basate sulla paura.
Chiederò aiuto a Gesù quando mi troverò nei guai.
Ringrazierò Gesù per i doni della vita.
Questa settimana, pronuncerò a voce alta questa affermazione una volta al giorno:
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Cristo, che ha percorso il cammino prima di me, sa quello che soffro. Cristo, che cammina davanti a me, mi condurrà sempre a casa, al sicuro.
La preghiera aiuta o fa male?
Alcuni potrebbero dire: “Finché non ho iniziato questa preghiera, non mi sono mai sentito male, ma adesso sì. Mi domando se non mi stia facendo male invece di aiutarmi”. Se ti ritrovi a farti la stessa domanda, probabilmente ti sentivi male già prima di iniziare questa pratica di preghiera. Semplicemente non eri consapevole del dolore o dei tuoi veri sentimenti. Ci sono molte maniere per noi di “automedicare” il nostro dolore, sia che questo dolore sia spirituale, emozionale o fisico. Il processo di presa di coscienza spirituale porta alla luce condizioni spirituali preesistenti di cui in precedenza semplicemente non eravamo consapevoli. Ora che lo stai diventando sempre di più e senti realmente ciò che succede, puoi chiedere l’aiuto di Dio e Dio può aiutarti. Qualche volta la presenza di disagio e sofferenza è il primo passo verso la guarigione. Accoglila e invita Cristo Gesù a guarire la tua vita e il tuo cuore!
Continuando nella Scuola del Discernimento: Linee guida per la Guarigione e la crescita spirituale fondamentali.
Prenditi del tempo questa settimana per leggere e riflettere su questa quinta lezione sul discernimento. Esamineremo l’ispirazione divina della consolazione spirituale e la contro-ispirazione della desolazione spirituale. Comincia col prestare attenzione ai tuoi stati d’animo emotivi per sentire gli stati di consolazione e desolazione nella tua storia. Questo processo richiede una presa di coscienza tramite la grazia, così chiedi a Dio gli “occhi per vedere” la tua storia attraverso la lente di queste lezioni spirituali. Sii paziente mentre
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lentamente impari questo modo di comprendere la tua storia.
La pratica della preghiera della Storia Sacra rende consapevoli delle forze spirituali all’opera nella vita di ciascuno e nel mondo. Ignazio divenne un maestro nel discernere questi movimenti spirituali. Lasciò delle linee guida per capire come essi lavorino. Hai imparato già che ci sono tre diverse fonti che influenzano i tuoi pensieri, le parole e le azioni:
1. La tua propria configurazione emozionale, psicologica e intellettuale, a cui danno forma la concupiscenza e la tua storia unica.
2. L’ispirazione divina della consolazione, che opera per indirizzare i tuoi pensieri, le parole e le azioni verso la tua autentica natura umana.
3. Le contro-ispirazioni del nemico della tua vera natura umana, che cercano di strapparti via dal tuo autentico essere.
Sia Dio (Divino ispiratore) che il nemico della natura umana (contro−ispiratore) cercano entrambi l’influenza definitiva su come si svilupperà la tua storia: Dio per l’amore eterno e la vita eterna; il nemico della natura umana per disperazione e la morte eterne; Dio per la relazione eterna, il nemico della natura umana per l’eterna solitudine.
Sia Dio che il nemico della natura umana sono consapevoli delle tue forze, delle debolezze, dei tuoi ricordi feriti e anche delle tue speranze, dei tuoi sogni e delle tue paure. Dio desidera scuotere la tua coscienza verso la libertà e la luce e portarti guarigione e speranza.
Dio costruirà sui tuoi punti di forza, accendendo i tuoi desideri sacri e guarendo ciò che fa male ed è spezzato. Il nemico della natura umana cerca di mettere a tacere la tua coscienza e si nasconde nell’ombra. Si darà da fare per ingigantire i tuoi problemi, ridurre i tuoi desideri santi e ispirare disperazione.
Identifichiamo e distinguiamo le ispirazioni divine dalle contro-ispirazioni per i loro tratti intellettuali e affettivi, o caratteristiche tipiche. Ignazio definisce due
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diversi tipi di ispirazione. Il primo, causato dalla divina ispirazione dello Spirito, lo chiama consolazione. Il secondo, causato dalla contro-ispirazione del nemico della natura umana, lo chiama desolazione.
Divina Ispirazione: la consolazione definisce i sentimenti e i pensieri di un cuore in via di guarigione che ritorna a Dio e/o è nelle mani di Dio. Dio ispira sempre un movimento verso la riconciliazione e l’unione. Le caratteristiche tipiche della divina ispirazione includono essere appassionati di Dio e amare tutte le cose in Dio; e lacrime di rimorso e tristezza quando si fallisce – continuando a sentirsi amati da Dio nonostante i fallimenti. Potresti sperimentare lacrime di amore per Cristo, che ha patito le conseguenze di tutti i peccati, inclusi i tuoi. Ogni aumento di amore, speranza e fede, calamita il tuo cuore verso le cose sacre e verso tutte le esperienze di pace e tranquillità in presenza del tuo Creatore. L’ispirazione divina della consolazione si manifesta nell’umiltà che vede la vita eterna, l’amore duraturo e la fede in Dio come la speranza dell’onesto e l’obiettivo definitivo di coloro che hanno voglia di rischiare di vedere la realtà come veramente è.
Contro-ispirazione: la desolazione definisce sentimenti e pensieri che sono l’esatto contrario della divina ispirazione della consolazione. Le caratteristiche tipiche della contro-ispirazione sono il buio e la confusione di un cuore spezzato e ferito, anima e spirito; attrazioni magnetiche e compulsive verso appetiti bassi e sensuali; irrequietezza, rabbia, cinismo e tentazioni che fanno apparire tutte le cose orientate verso la fede, la speranza e l’amore come insulse, assurde e persino distruttive per il tuo cuore. Ti sentirai uno spirito pigro, indifferente e triste come se fossi separato da Dio. La contro-ispirazione della desolazione è tutto ciò che calamita un cuore spezzato verso il cinismo, la libidine, l’isolamento, la rabbia, la disperazione e la solitudine. La contro-ispirazione della desolazione si manifesta in un inflessibile orgoglio che vede la vita eterna, l’amore duraturo e la fede in Dio come illusioni dell’ingenuo e il risultato di coloro che non vogliono correre il rischio di vedere la realtà come veramente è.
Le consolazioni possono farti stare male quando ti muovono verso la tua autentica natura umana. I sentimenti cattivi provocati dal movimento verso l’autenticità sono qualcosa che si applica ugualmente sia alla tua inferiore
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natura fisica, che alla tua superiore natura spirituale. Se sei abituato ai piaceri fisici o a stili di vita e relazioni che ricadono al di fuori dei limiti posti dai comandamenti e/o dagli insegnamenti della Chiesa, l’ispirazione a dare un taglio netto a questi piaceri può farti provare angoscia e ansietà. Ricorda che Ignazio andò nel panico e si sentì profondamente angustiato quando si rese conto che avrebbe dovuto vivere il resto dei suoi giorni senza i piacere dei primi trent’anni.
L’angoscia che provi mentre ti muovi verso l’autenticità nella tua natura fisica è vera anche quando ti muovi verso l’autenticità nella tua natura spirituale. Se sei abituato ai piaceri spirituali che ricadono al di fuori dei confini posti dai comandamenti o dagli insegnamenti della Chiesa, come una falsa definizione di successo su cui è modellata la tua vita, potresti allo stesso modo provare panico o agitazione nel prendere in considerazione la possibilità di un cambiamento. Ciò avviene perché sei insicuro di ciò che c’è oltre la falsa definizione di successo. Potrebbe sembrare un vuoto spaventoso.
Così il movimento verso l’autenticità può creare paura e ansia sia per la natura fisica che per quella spirituale. La paura suscitata dall’invito a vivere in maniera autentica deve essere affrontata con forza, perché sei invitato alla vita, non alla morte. Devi imparare a resistere alla paura quando ti muovi verso l’autenticità come definita dai comandamenti e dall’insegnamento della Chiesa.
Le contro-ispirazioni chiamate desolazioni possono farti sentire bene anche se ti allontanano dalla tua autentica natura umana. I buoni sentimenti causati dall’allontanamento dall’autenticità si applicano ugualmente sia all’inferiore natura fisica che alla superiore natura spirituale. Se sei abituato ai piaceri fisici che ricadono al di fuori dei confini posti dai comandamenti e/o dall’insegnamento della Chiesa, l’ispirazione a rimanere fedele a quei piaceri può farti sentire sollevato – farti sentire bene.
Piacere Spirituale e Successo
I piaceri illeciti della nostra natura spirituale superiore spesso risiedono nei nostri atteggiamenti come la personale definizione di successo di ognuno. Posso essere rassicurato dalla mio proprio
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Il sollievo che senti quando ti allontani dall’autenticità della tua natura fisica è anche vero quando ti allontani dall’autenticità della tua natura spirituale. Se sei abituato ai piaceri spirituali che ricadono al di fuori dei confini dei comandamenti e/o dell’insegnamento della Chiesa, come una falsa definizione di successo su cui è modellata la tua vita, potresti allo stesso modo sentirti sollevato – sentirti bene− continuando a rimanere fedele a quella falsa identità.
L’ispirazione a “rimanere proprio lì dove sei” sarà probabilmente sostenuta da molte giustificazioni logiche sul perché sia meglio non cambiare direzione. Non muovendoti, vieni consapevolmente o inconsapevolmente manipolato dalle tue stesse paure. Le paure suscitate dall’invito a vivere autenticamente devono essere affrontare con forza. Perché sei invitato verso la morte, non verso la vita. Devi imparare a opporti alla paura mentre ti muovi verso l’autenticità come definita dai comandamenti e dall’insegnamento della Chiesa.
Questa è un’importante lezione di discernimento. È fondamentale comprendere che le ispirazioni provocare dal Divino ispiratore, così come quelle causate dal contro−ispiratore, possono farti sentire bene o male, a seconda del tuo stile di vita e del corrispondente stato del tuo cuore e della tua anima.
Così presta sempre attenzione ai principi di discernimento riguardo all’autentica natura umana come definita dai comandamenti e dall’insegnamento della Chiesa. È consigliabile tenere d’occhio la direzione in cui portano le ispirazioni (lontano dall’autenticità o verso di essa) più che il fatto se le ispirazioni ti facciano sentire bene o male.
Anche dall'orgoglio salva il tuo servo perché su di me non abbia potere;
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allora sarò irreprensibile, sarò puro da grave peccato.
I precetti del Signore danno gioia al cuore.
(Sal 19,13-14)
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APPUNTI
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PRIMO
Trentatreesima Settimana
Come fatto in precedenza, visualizzerò la settimana che mi aspetta e immaginerò dove potrei trovare dei luoghi privi di tecnologia per le mie sessioni quotidiane di preghiera formale di quindici minuti. Prenderò in considerazione l’ipotesi di cambiare il numero di sessioni di preghiera ogni giorno (da una a due o da due a una). Farò una scelta consapevole di adattare la mia tabella di preghiera, se la riterrò una decisione saggia che renderà più profondo il mio impegno quotidiano con Cristo. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
Pregherò di ricevere la grazia di prendermi come impegno permanente quello di pregare quotidianamente i movimenti dal primo al quinto nella preghiera della Storia Sacra. Entrerò in preghiera almeno una volta al giorno come suggeriva S. Ignazio. Riconosco che questa preghiera mi accompagnerà per la vita, approfondendo la mia fede e saggezza, e rendendomi consapevole della verità e dell’amore di Dio in pensieri, parole e opere.
TERZO
Continuo a chiedere la grazia di Dio di comprendere il discernimento spirituale nella mia vita. Questa settimana esplorerò le definizioni di consolazione e desolazione spirituale come atteggiamenti radicati o stili di vita che possono dare forma alla mia storia sacra. Diventerò consapevole del momento presente.
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Diventerò consapevole della mia natura spirituale. Non prenderò decisioni basate sulla paura.
Mi accosterò al sacramento della Riconciliazione ogni mese.
Chiederò aiuto a Gesù quando mi troverò nei guai.
Ringrazierò Gesù per i doni della vita.
Questa settimana, pronuncerò questa affermazione a voce alta una volta al giorno:
Mi batterò per tenere a freno la tentazione di reagire a persone ed eventi.
Mi chiederò cosa provochi la mia rabbia e la mia irritazione nei confronti di persone ed eventi.
Cercherò di identificare l’origine della mia rabbia e della mia irritazione.
Continuando nella Scuola del Discernimento:
Linee guida per la guarigione e la crescita spirituale fondamentali
Prenditi del tempo questa settimana per leggere e riflettere su questa sesta lezione sul discernimento. Abbiamo esaminato l’ispirazione divina della consolazione spirituale e la contro-ispirazione della desolazione spirituale la scorsa settimana. Questa settimana ci concentreremo sull’identificazione dei modi in cui questi stati spirituali si manifestano come stili di vita. Continua a prestare attenzione ai tuoi stati d’animo affettivi per sentire gli stati di consolazione e desolazione nella tua storia. Cerca anche atteggiamenti di stile di vita radicati che portano le caratteristiche tipiche di consolazione e desolazione.
Consolazione e desolazione si manifestano come stili di vita. Possiamo consapevolmente o inconsapevolmente vivere una vita schierata con la
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vita o con la morte. Il libro del Deuteronomio coglie questa realtà in maniera potente. Dio mise davanti al popolo di Israele due scelte distinte:
Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male. Oggi, perciò, io ti comando di amare il Signore, tuo Dio, di camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le sue leggi e le sue norme, perché tu viva e ti moltiplichi e il Signore, tuo Dio, ti benedica nella terra in cui stai per entrare per prenderne possesso. Ma se il tuo cuore si volge indietro e se tu non ascolti e ti lasci trascinare a prostrarti davanti ad altri dèi e a servirli, oggi io vi dichiaro che certo perirete, che non avrete vita lunga nel paese in cui state per entrare per prenderne possesso, attraversando il Giordano. Prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra: io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione. Scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza, amando il Signore, tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poiché è lui la tua vita e la tua longevità, per poter così abitare nel paese che il Signore ha giurato di dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe». (Deut 30,15–20)
Se siamo diventati insensibili alla presenza di Dio, possiamo allontanarci dall’Autore della Vita nella nostra storia sacra. Potremmo non essere consapevoli di questo a causa di una coscienza messa a tacere. Se vivi in una cultura o in una subcultura che è anche insensibile all’Autore della Vita, potresti essere doppiamente messo alla prova nel trovare il cammino che ti riporta alla vita. Se sei sensibile all’Autore della vita, allora la tua storia sacra si muove nella direzione di produrre frutti che durano fino all’eternità. Questo sarà vero persino se vivi in una cultura che è insensibile all’Autore della vita. Una cultura orientata lontano da Dio può rendere la scelta più difficile, ma Cristo garantisce che il frutto sarà prodotto. Egli promette:
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per
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causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi. (Mt 5, 11−12).
Cosa sono gli Affetti Disordinati?
Se manchiamo di libertà di fronte alle cose create, S. Ignazio dice che abbiamo un affetto disordinato. Può essere disordinatamente attaccato alla ricchezza, alla giovinezza, alla salute, alla gente, ai beni materiali, o a una definizione di successo per la mia vita. Un affetto disordinato può essere in pratica qualsiasi cosa che io controllo (o voglio controllare) che influenza la mia storia sacra. L’obiettivo non è di liberarsi delle cose che sono affetti disordinati. Ignazio ci dice che vogliamo liberarci dell’attaccamento alle cose. Io potrei avere 100 dollari ed essere disordinatamente attaccato ad essi. Ignazio non consiglierebbe né di tenerli né di darli via, bensì di pregare per avere la libertà spirituale di tenere o di disfarsi di quel denaro. Il mio discernimento tra restare con quei soldi o di liberarmene verrà svolto su ciò che più mi farà avanzare lungo il cammino della mia storia sacra. La Preghiera fondazionale della ventitreesima settimana I&S (disponibile su sacredstory.net) articola questo principio di libertà spirituale dagli attaccamenti disordinati.
Possiamo anche scegliere di allinearci con sottoculture che sono contrarie alla vita proposta dai comandamenti, dalle Scritture e dal magistero della Chiesa. È difficile essere obiettivi riguardo agli stili di vita anti−Vangelo quando siamo immersi in queste subculture semplicemente perché ci siamo abituati a esse. Tali culture auto-selezionate possono ridurre la capacità di ciascuno di ottenere obiettività o di discernere efficacemente. Le culture anti−Vangelo possono essere economiche, politiche, artistiche,
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etniche, intellettuali, sessuali, atletiche, fondate sulle dipendenze e su Internet, giusto per nominarne qualcuna. Il problema principale risiede nel fatto che è possibile lasciarci avvolgere da queste culture, permettendo che le loro definizioni di felicità, successo, bene, bello e morale ci isolino dai dati che provengono dal fondo del nostro cuore o da qualsiasi altra fonte.
Questo processo di starcene nel nostro quieto bozzolo, chiusi alle possibili influenze positive esterne, segna l’impenetrabile individualismo dell’epoca presente. Per queste ragioni, consolazione e desolazione possono essere descritte più completamente come stili di vita, così che uno può misurare l’arco della propria vita – lo stile di vita di ciascuno – rispetto alle categorie tradizionali che Ignazio ha definito come le caratteristiche tipiche dell’Autore della natura umana o del suo nemico.
Così il tuo stile di vita individuale può essere distinto come influenzato dal Divino ispiratore o dal contro−ispiratore. Puoi identificare la traiettoria della tua storia prima di tutto riflettendo su come vivi. Se la tua storia e l’equilibrio di pensieri, parole e azioni sono in linea con i comandamenti, la Scrittura e il magistero della Chiesa, allora stai scegliendo la vita. Se non lo sono, allora è tempo di pregare per avere la luce.
L’ispirazione divina come stile di vita
Ti stai evolvendo sotto le ispirazioni divine in linea con i pensieri, le parole e le opera in armonia con la Scrittura, i comandamenti e il magistero della Chiesa? Se sì, l’autore Divino della tua natura umana ti fornirà una “verifica del cuore” per metterti in allerta rispetto a pensieri, parole e azioni che possano farti deviare dal giusto cammino. L’ispiratore Divino risveglierà la tua ragione e inclinerà la tua coscienza.
Quando ciò accade, sperimenti tristezza, angoscia, dolore e rimorso, ossia il risultato di pensieri, parole e azioni che allontanano da Dio. Dio suscita tali sentimenti se stai andando nella direzione delle contro-ispirazioni di
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anti amore, anti Cristo. Tali sentimenti possono essere difficili e intensi. Eppure sono un dono e al contempo un certo promemoria del fatto che impegnarsi nei valori evangelici delle tue convinzioni e pratiche di fede ti porterà la pace e la speranza che cerchi.
La contro-ispirazione come stile di vita
Ti stai evolvendo sotto l’influenza delle contro-ispirazioni, opposte all’amore? I tuoi pensieri, le parole e le azioni sono contrarie ai comandamenti, alla Scrittura e al magistero della Chiesa? Il nemico della tua natura umana è capace di tenerti nella morsa dei tuoi appetiti disordinati con l’inganno e le false apparenze. Ciò che ti porta lontano da Dio, dall’Amore, appare piacevole ed è presentato come buono, datore di vita, alla moda, illuminato e sofisticato.
Portandoti lontano dall’amore di Dio che è riparo e sicurezza, e dalla tua autentica natura umana, questi pensieri, parole e azioni, come appetiti eccessivi, vengono giustamente chiamati falsi amori, e i falsi amori parlano con forza ai cuori spezzati. Se ti trovi nella morsa delle contro-ispirazioni di questi falsi amori, sentirai avversione a praticare i valori del Vangelo o sarai ostile nei confronti dei comandamenti e delle line guida del magistero della Chiesa. Sperimenterai difficoltà a praticare la fede e a perseverare in essa.
Questa è un’importante lezione di discernimento. Pensa alla divina ispirazione (consolazione spirituale) come uno stile di vita sano che potrebbe non sembrare sano perché non è supportato dalla cultura o dalle sottoculture in cui vivi. Pensa alla contro-ispirazione (desolazione spirituale) come a uno stile di vita malsano che potrebbe non sembrarti malsano perché supportato dalla cultura o dalle culture in cui vivi. Come hai imparato la scorsa settimana, tieni sempre d’occhio la direzione verso cui portano le ispirazioni, piuttosto che se le ispirazioni ti fanno sentire bene o male.
Se vuoi disegnare una mappa di alcune delle influenze nella tua vita, fai un
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piccolo schema delle varie subculture in cui trascorri la maggior parte del tuo tempo ogni settimana: cultura aziendale, ambiente di lavoro, internet, gruppi e associazioni sociali, ambiente sportivo o atletico, gruppi vicini alle arti e intrattenimento, partiti politici e le culture di film, televisione, e/o radio in cui trascorri del tempo. Vicino a ogni sottocultura, scrivi ciò che pensi sia la sua caratteristica tipica riguardo alla sua influenza globale sul tuo stile di vita. La sottocultura supporta l’ispirazione divina o supporta la contro-ispirazione? In altre parole, la sottocultura è coerente con i valori della Scrittura, della Tradizione e del magistero della Chiesa?
Alcune di queste sottoculture possono essere parti stabili della tua vita per ragioni di carriera, di famiglia o di regione. Altre possono essere affiliazioni per tua scelta personale. Alcune delle sottoculture ti obbligano a nascondere le tue credenze religiose? Hai ciò che S. Ignazio definisce come affetto disordinato verso qualcuna di queste sottoculture e dei valori che sposano? La tua affiliazione con la sottocultura ti fa progredire nella tua storia sacra o ti impedisce i movimenti? La tua affiliazione alla sottocultura aumenta la facilità o la difficoltà di sviluppare la tua autentica natura umana come guidata dai comandamenti e dal magistero della Chiesa?
Poni, Signore, una guardia alla mia bocca, sorveglia la porta delle mie labbra. Non piegare il mio cuore al male, a compiere azioni criminose con i malfattori: che io non gusti i loro cibi deliziosi.
Mi percuota il giusto e il fedele mi corregga, l'olio del malvagio non profumi la mia testa, tra le loro malvagità continui la mia preghiera.
(Sal 141,3–5)
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APPUNTI
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PRIMO
Trentaquattresima Settimana
Visualizzerò la settimana che ho davanti per identificare dei luoghi privi di tecnologia per le mie sessioni quotidiane di preghiera di quindici minuti. Sto anche imparando che la mia decisione di dedicare non più e non meno di quindici minuti a questi periodi di preghiera aumenta la mia fedeltà alla pratica. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
Continuerò questa trentaquattresima settimana pregando le cinque meditazioni della Storia Sacra. Come suggeriva S. Ignazio, entrerò in preghiera almeno una volta al giorno. Ogni volta che prego, il mio cuore si apre più pienamente, e vengo portato avanti nella mia storia sacra.
TERZO
Chiederò a Dio di aiutarmi a comprendere la scuola di discernimento spirituale. Questa settimana rifletterò sulla saggezza di S. Ignazio riguardo a come dovrei agire quando sono sotto l’influenza della desolazione della contro-ispirazione.
Diventerò consapevole del momento presente.
Diventerò consapevole della mia natura spirituale. Non prenderò decisioni basate sulla paura.
Mi accosterò al sacramento della Riconciliazione ogni mese.
Chiederò aiuto a Gesù quando mi troverò nei guai.
Ringrazierò Gesù per i doni della vita.
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Questa settimana, pronuncerò ad alta voce questa affermazione una volta al giorno:
Renderò grazie per ciò che mi fa inquietare e agitare, perché identificare la loro origine mi aiuterà a liberarmi. Mi batterò per ascoltare, osservare e pregare.
Ascoltare, osservare e pregare.
Ascolterò, osserverò e pregherò!
Continuando nella scuola del Discernimento:
Linee guida per la guarigione e la crescita spirituale fondamentali
Prenditi del tempo questa settimana per leggere e riflettere su questa settima lezione sul discernimento. La scorsa settimana abbiamo esaminato l’ispirazione divina della consolazione spirituale e la contro-ispirazione della desolazione spirituale come facenti parte dei nostri stili di vita.
Questa settimana rifletteremo sulla saggezza degli insegnamenti di S. Ignazio riguardo a cosa può aiutarci a smorzare l’impatto della desolazione della contro-ispirazione quando siamo preda della sua morsa.
Quattro princìpi per smorzare le contro-ispirazioni
Peccato personale, dipendenze e ferite emozionali/psicologiche rendono una persona vulnerabile alla desolazione spirituale. Quando sei preda della desolazione spirituale, la tua fede, la speranza e l’amore diminuiscono. Ignazio offre una guida indispensabile per quando sei sotto l’influenza delle contro-ispirazioni e sei spiritualmente desolato, scoraggiato, senza speranza e frustrato. Se ti atterrai strettamente a queste linee guida e agirai in base a esse, ti eviterai tanto dolore e sofferenza nella vita. Non disperare se non comprendi le linee guida ora. Verrà un momento in cui questa saggezza ti aiuterà.
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Ignazio offre quattro princìpi riguardo a come dovremmo agire quando siamo tentati dalle contro-ispirazioni della desolazione.
1. Non cambiare mai direzione quando sei nella desolazione!
Quando sei spiritualmente desolato e sperimenti una perdita di fede, speranza e carità, non cambiare mai rotta lontano dalle decisioni positive che hai raggiunto sotto l’influenza della ispirazione divina della consolazione.
Attenzione al pensiero ossessivo
Sei sempre in uno stato o di consolazione o di desolazione. Queste lezioni ti stanno insegnando a notare questi due stati spirituali che sono stati con te tutta la tua vita. Se ti ritrovi ad essere ossessivo riguardo al voler seguire in quale stato ti trovi in ogni momento della giornata, allora sei rimasto vittima delle contro ispirazioni. Lotta per un cuore e una mente vigili. Prega di evitare un atteggiamento ossessivo. Essere consapevole aiuterà la tua crescita spirituale. Essere ossessivo arrecherà danno alla tua crescita spirituale.
Il nemico della natura umana si nutre delle ferite spirituali/emozionali e dei cuori spezzati. Le contro-ispirazioni possono sembrare logiche, ma non portano mai alla libertà, alla pace o alla guarigione del tuo cuore. Nessuna delle scelte e delle decisioni influenzate dalle contro-ispirazioni della desolazione, non importa quanto totalmente logiche possano apparire, accrescerà mai la fede, la speranza o l’amore. Bisogna essere vigili quando tentati da un’urgente o impellente necessità di agire immediatamente. Quando ti senti costretto da un’urgenza ansiosa di
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prendere una decisione o di intraprendere un’azione, questo è un chiaro segno di contro-ispirazioni all’opera.
2.Nei momenti di desolazione, raddoppia gli sforzi per aprire e orientare il tuo cuore a Dio.
Usa la preghiera, l’esame di coscienza e forse anche qualche semplice penitenza o digiuno per cercare la grazia di Dio (Mc 9,29).
Le contro-ispirazioni rendono difficile vedere e sentire l’autentica natura umana. Amplificare gli sforzi della volontà su fronti spirituali potrebbe sembrare incredibilmente difficile. Eppure l’esperienza di S. Ignazio ha dimostrato che abbiamo bisogno, in questi momenti, di esercizio addizionale per lo spirito e il corpo per resistere alla desolazione. Uno spirito determinato è necessario durante momenti così. Inoltre, prestiamo attenzione ai pensieri, alle parole o alle azioni che sono fondate su valutazioni inaccurate della nostra autentica natura umana. Diamo la possibilità ai momenti di desolazione di istruirci!
Guardati dal pensiero ossessivo
Sei sempre o in uno stato di consolazione o di desolazione. Queste lezioni ti stanno insegnando a notare questi due stati spirituali che hai sperimentato tutta la vita. Se ti ritrovi a essere ossessionato dal conoscere in quale stato spirituale sei in ogni momento della giornata, allora sei caduto vittima delle contro-ispirazioni. Lotta per mantenere un cuore e una mente vigili. Prega di evitare un atteggiamento ossessivo. Essere consapevole aiuterà la tua crescita spirituale. Essere ossessivo la danneggerà.
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3.Abbi piena fiducia nel fatto che Dio ci fornirà il sostegno e la grazia necessari per resistere a questi momenti di prova e di purificazione.
Quando prendere delle decisioni
Le contro-ispirazioni sono di solito accompagnate dall’angoscia, da sovreccitazione elettrica e da un’impellente urgenza di agire velocemente e in maniera decisa. Non prendere mai decisioni quando sperimenti questi stati emozionali.
Le ispirazioni divine sono di solito accompagnate da pace e calma, profonde e durature, senza alcuna urgenza di agire in maniera affrettata o definitiva. Prendi decisioni solo durante i momenti di pace e di calma dell’ispirazione divina.
Imparare la differenza fra questi due stati spirituali del cuore/della mente ti aiuterà moltissimo. E’ difficile resistere alla necessità impellente di agire in fretta quando si è nella morsa delle ansie della contro-ispirazione. Resisti! Ti risparmierà grande parte del dolore che il nemico della natura umana desidera infliggerti.
Il sostegno di cui hai bisogno verrà dalle tue capacità naturali, assistite dalla grazia divina. Potresti sentirti completamente sopraffatto dalle tentazioni o dall’oscurità dello spirito associate alle attrazioni disordinate e ai comportamenti compulsivi. Eppure c’è sempre la grazia sufficiente per la salvezza, anche se la logica della contro-ispirazione indica altrimenti! Gesù, il Medico Divino, ti è molto vicino in questi momenti di purificazione. Quando ti trovi contro la piena forza e l’oscurità delle contro-ispirazioni, stai pur certo che Dio è presente in te anche se tu potresti non sentire la sua presenza.
Non essere deluso dai sentimenti, non importa quanto forti o beffardi possano apparire. Questo è vero soprattutto quando la tua debolezza, la vergogna e i fallimenti vengono dolorosamente evidenziati. Attraverso tentazioni ed errori, S. Ignazio imparò che Dio non è assente. Abbi fiducia
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nel saggio consiglio di Ignazio, e dichiara con forza la tua fede in Dio nei momenti in cui non senti lo Spirito. Invece, ringrazia consapevolmente Dio che, in completa fedeltà, ti abbraccerà. Ringrazia Dio a voce alta e dichiara con forza il ruolo salvifico di Dio nella tua storia sacra.
4.Combatti intenzionalmente per coltivare la pazienza, e perseverare nelle pratiche religiose della fede quando influenzate dalla desolazione della contro-ispirazione.
La divina ispirazione della consolazione ritorna sempre. Nel frattempo, usa i mezzi della preghiera, della penitenza e dell’autoesame per resistere e ottenere il massimo da questi momenti di prova. Per opporti all’angoscia potresti sperimentare, abbracciare le desolazioni come opportunità per approfondire la tua vita con Dio che sta maturando. Non avere paura. Un considerevole progresso spirituale e umano, come pure un’illuminazione, saranno il risultato della tua pazienza e perseveranza in queste prove. Con il tempo, scoprirai che questi momenti di stress, sostenuti con la fede, possono produrre l’illuminazione, la guarigione e la pace che cerchi. Perciò, non li temere.
Di’ a voce alta l’unica cosa che ti fa mettere in discussione l’amore di Dio per te. E poi ascolta quello che dice il Signore: “Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore” (Rm 8,38–39).
Si manifesti ai tuoi servi la tua opera E il tuo splendore ai loro figli.
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Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio: Rendi salda per noi l'opera delle nostre mani, L’opera delle nostre mani rendi salda.
(Sal 90,16–17)
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APPUNTI
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Trentacinquesima Settimana
PRIMO
Decido di dedicare non più e non meno di quindici minuti a ogni sessione formale di preghiera. All’inizio della settimana, visualizzerò dove potrà essere, in qualche posto appartato e in una zona senza tecnologia. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
Per questa trentacinquesima settimana, decido, con la grazia di Dio, di impegnarmi per sempre a pregare le meditazioni dalla prima alla quinta nella preghiera della Storia Sacra. Come S. Ignazio suggeriva, entrerò in preghiera almeno una volta al giorno. Inoltre, potrei trovare necessario impegnarmi di nuovo nei semplici esercizi del diario quotidiano spiegati nella sedicesima settimana.
TERZO
Chiedo a Dio la grazia di approfondire la mia conoscenza del discernimento spirituale mentre questa settimana studio le tre fonti della desolazione identificate da S. Ignazio.
Diventerò consapevole del momento presente.Diventerò consapevole della mia natura spirituale. Non prenderò decisioni basate sulla paura. Mi accosterò al sacramento della Riconciliazione ogni mese.
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Chiederà aiuto a Gesù quando mi troverò nei guai.
Ringrazierò Gesù per i doni della vita.
Questa settimana, pronuncerò questa affermazione a voce alta una volta al giorno:
Ognuno di noi è stato ferito a morte spiritualmente, psicologicamente e fisicamente dal Peccato Originale e dalla perdita del paradiso.
Intraprendere un viaggio con Cristo fino alle radici dei miei peccati e delle mie dipendenze mi aiuterà a spezzare la loro morsa.
Continuando alla Scuola del Discernimento
Prima di procedere, è importante rivedere la pratica indispensabile degli esercizi quotidiani, settimanali, e mensili sul diario.
Un ripasso degli esercizi del diario
Agli inizi del viaggio nella preghiera della Storia Sacra, hai scritto due cose che sono venute alla superficie nella tua vita ogni giorno: qualcosa che ti ha portato incoraggiamento e qualcosa che ti ha turbato o ha generato paura, rabbia o dolore. Focalizzandoti brevemente ogni giorno su queste due categorie, registrerai i dati necessari che ti aiuteranno a comprendere le regole del discernimento spirituale di Ignazio nella tua propria storia e storia di vita.
Ogni giorno, scrivi un’esperienza che ti fa crescere la fede, la speranza e l’amore.
Scrivi una seconda esperienza che, invece, fa diminuire la tua fede, la speranza e l’amore. Fai in modo di scrivere una frase completa. Per esempio: “L’omelia di domenica sul perdono mi ha permesso di comprendere la misericordia di Dio e mi ha portato speranza”. Oppure: “L’omelia di domenica sul perdono mi ha turbato e mi ha fatto domandare
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se Dio potrà mai perdonare alcune delle cose che ho fatto”. La prima esperienza fa crescere la fede, la speranza e l’amore. La seconda fa diminuire la fede, la speranza e l’amore.
Queste brevi asserzioni sono differenti da quelle di un diario regolare. Queste frasi aiutano a tenere traccia di tendenze nella nostra vita spirituale. Se lo farai fedelmente, comincerai a riconoscere la firma della grazia di Dio nelle tue gioie e incoraggiamenti peculiari, e la firma della presenza del nemico della natura umana nelle tue peculiari tentazioni e scoraggiamenti. Per questa settimana, scrivi ogni giorno due esperienze che hai notato da ciascuna fonte (invece della solita esperienza singola da ciascuna fonte). Questo esercizio dovrebbe durare non più di un minuto, come spiegato nella lezione della sedicesima settimana.
Alla fine di ogni settimana, identifica le consolazioni e le desolazioni più significative. Scrivi due brevi frasi alla fine della settimana che catturino ciò che osservi essere l’affermazione più significativa da ogni parte del bivio spirituale: consolazione spirituale e desolazione spirituale.
Alla fine del mese, crea un riassunto mensile delle tue otto consolazioni e desolazioni settimanali. Classifica queste asserzioni (quattro consolazioni e quattro desolazioni) e identifica le due che ritieni abbiano maggiormente aumentato e diminuito la tua fede, la tua speranza e il tuo amore. Questo riassunto mensile, sia delle consolazioni che delle desolazioni, potrebbe essere una nuova affermazione risultato delle quattro che hai scritto. O potrebbe essere una delle quattro che hai scritto che si distingue come la più importante in ogni categoria (consolazione o desolazione).
Un’analogia dal mondo della medicina potrebbe aiutare. Immagina che io sia diabetico. Ogni giorno (o forse ogni ora) devo monitorare il livello di zucchero nel sangue. Diventerò, allora, piuttosto attento nei confronti di quei cibi e quelle bevande che fanno salire o scendere il mio livello di zucchero nel sangue.
In maniera simile, questo semplice esercizio scritto, svolto con fedeltà –
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quotidianamente, settimanalmente e mensilmente – fornirà illuminazione spirituale su ciò che aumenta o diminuisce la tua fede, la speranza e l’amore. Le luci ricevute dalla grazia ti riveleranno come Dio e il nemico della tua natura umana operano nella tua storia di vita. La grazia ti attirerà verso la pace e la speranza, mentre l’influenza del nemico si manifesterà nello scoraggiamento e nella disperazione.
Linee guida per la guarigione e la crescita spirituale fondamentali
Prenditi del tempo questa settimana per leggere e riflettere su questa ottava lezione sul discernimento. La settimana scorsa abbiamo esaminato quattro modi importanti di rispondere in un momento di desolazione spirituale da contro-ispirazione. Questa settimana prendiamo in considerazione tre ragioni che Ignazio dà sul perché sperimentiamo la desolazione spirituale.
Tre ragioni per la desolazione spirituale
Peccato personale, dipendenze, e le tue ferite emozionali/psicologiche ti rendono vulnerabile alla desolazione spirituale. Quando sei nella morsa della desolazione spirituale, la fede, la speranza e l’amore diminuiscono. Ignazio offre una guida indispensabile per assisterti attraverso le tentazioni di queste contro-ispirazioni.
Ricorda che quando sei spiritualmente desolato, sperimenterai scoraggiamento, disperazione e frustrazione. Facendo grande attenzione a queste linee guida e applicandole quotidianamente, eviterai molto dolore e pena nella tua vita. Non disperare e non sentirti frustrato se non comprendi ora queste linee guida. Verrà un momento in cui questa saggezza sarà chiarissima.
Dio ci permette di sperimentare la desolazione per orientare i nostri cuori verso l’amore genuino e la nostra vera natura umana. Sperimentiamo la desolazione della contro-ispirazione per una di queste tre ragioni:
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1. Scelte sbagliate
La desolazione può essere direttamente riferita a scelte sbagliate in pensieri, parole e azioni fatte sotto l’influenza della falsa logica delle contro-ispirazioni.
Dio allontana l’ispirazione divina della consolazione come sacro avvertimento che stai deviando dalla tua autentica natura umana. Dio agisce in questo modo per smuovere la tua coscienza e ricordarti di ritornare all’autenticità. Dio permette la perdita della consolazione in modo che tu possa sentire le conseguenze dei tuoi pensieri, parole e azioni associati alle scelte contro−ispirazionali. Tali false scelte distruggeranno, a tempo debito, le relazioni, la creazione, la vita umana, la fede, la speranza e l’amore.
Essenzialmente, le tue false scelte corrodono e distruggono le cose stesse che Dio ti dà perché tu possa trovare completezza, comunione e pace in questa vita ed eterna gioia nell’altra. Le nostre stesse scelte e le conseguenze di quelle scelte ci portano a sperimentare la realtà della desolazione della contro-ispirazione.
2. Guarigione
Dio può permettere la desolazione, che è direttamente collegata con la nostra crescita umana e il nostro progresso spirituale, allo scopo di rendere consapevole tutto il nostro essere – spirito, mente e corpo− delle sue ferite spirituali, emozionali e psicologiche.
La desolazione rivela i modi in cui i desideri distruttivi e le abitudini hanno messo le radici nel tuo spirito, nella tua mente e nel tuo corpo. La desolazione è la dimostrazione di come le tue ferite contribuiscono alla divisione del tuo essere. Il progresso spirituale e il movimento in avanti nella tua storia di vita è possibile solo quando diventi consapevole e affronti questo modello nocivo.
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Dobbiamo essere coraggiosi. Identificare e sradicare questi appetiti e abitudini può essere assimilato a un’operazione di chirurgia spirituale. Questa presa di coscienza, e il rinnovamento spirituale e la guarigione a cui dà inizio, possono a volte essere dolorosi e intensi, con il risultato che ci sentiamo disperati e/o abbandonati. Ma ricorda che la maturità spirituale non può essere valutata con sensazioni spiacevoli. Fatti coraggio e vai avanti, confidando in Dio.
È essenziale che tu permetta a queste tendenze distruttive profondamente radicate di affiorare, così che possano nascere una nuova consapevolezza e nuova libertà. Dare a Dio il permesso di portare avanti la tua crescita spirituale è l’unica maniera in cui queste abitudini, radicate nelle controispirazioni, possono essere estirpate, disinnescate e guarite.
Ignazio insegnò che Dio ci sostiene soprattutto durante questi momenti nei quali possiamo sentirci perduti. A volte, possiamo sentirci condannati dal buio nel nostro essere: cuore, mente e corpo. Questi possono essere avvenimenti presenti o che sperimentiamo attraverso i ricordi. S. Ignazio avvisava, basandosi sulle sue stesse esperienze di questi momenti intensi, che la grazia di Dio è sufficiente per sostenerci.
Puoi provare sentimenti di desolazione associati con la consapevolezza dei tuoi appetiti disordinati e una natura umana ferita dal peccato. I sentimenti non indicano come Dio ti vede e cosa sente riguardo a te. Visto che questi sentimenti offrono una falsa lettura della tua autentica natura umana, non ti lasciar ingannare a credere che Dio non ti ama e non ti ha caro per il fatto che tu senti e sperimenti questi periodi di buio.
Tu sei completamente distinto dall’oscurità o dai desideri disordinati e vergognosi che sperimenti. Dio ti ama e sostiene il tuo più autentico essere mentre subisci la liberazione dal dolore, dal peccato, dal narcisismo e dalle ferite che nascondono la tua autentica natura umana.
I sentimenti di oscurità sono associati al tuo falso essere: i falsi amori; il cuore spezzato e i sogni; il narcisismo e l’orgoglio; gli stravaganti desideri e
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gli impulsi distruttivi associati con le tue ferite spirituali e psicologiche. Con la tua cooperazione, Dio le sradica gradualmente dal tuo cuore.20
3. Crescita
Le contro-ispirazioni di desolazione possono apparire anche durante un tempo di progresso spirituale.
Dopo un periodo di purificazione segnato dalla desolazione, il tuo cuore trova pace nella divina ispirazione della consolazione. Durante questi riposi pieni di grazia, potresti essere tentato di credere all’illusione che sei arrivato e/o hai raggiunto la fine del tuo viaggio spirituale. Sperimenti questo stato di calma e pace come se fosse definitivo e senti che hai ormai raggiunto la sacralità, la completezza e la santità.
Durante questi momenti, e quasi impercettibilmente, uno spirito di orgoglio e autosufficienza prende piede nel tuo cuore. Quando questo succede (quando, non se!) le contro-ispirazioni di desolazione ritornano come avvertimento. Così successe una volta a S. Ignazio. Sentiva di essere nel giusto e che la sua crescita spirituale era completa, ma allora, avendo sperimentato la desolazione, si rese conto di essere in realtà solo all’inizio della strada verso la salvezza.
20Ignazio fornisce un saggio consiglio a coloro che sono tentati da pensieri e sentimenti malvagi e ci aiuta a comprendere come comportarci durante quei momenti. Scrive questo consiglio a suor Teresa Rejadell:
“Soprattutto pensi che il Signore l’ama, cosa di cui non ho dubbio. Gli risponda con lo stesso amore, non badando affatto ai pensieri cattivi, impuri o sensuali, ai sentimenti di pochezza o di tiepidezza, quando siano contro la sua volontà. Né s. Pietro né s. Paolo arrivarono mai a impedire, in tutto o in parte, questi sentimenti. Ma, anche se il risultato non è perfetto, si guadagna molto non facendo caso a nessuna di queste cose. Come infatti non mi salverò per via delle opere buone e dei buoni angeli, così non mi dannerò per via di quei pensieri cattivi e di quelle debolezze che gli angeli cattivi, il mondo e la carne mi rappresentano. Dio N.S. vuol vedere solo che l’anima mia si conforma alla sua divina maestà. L’anima poi così conforme fa procedere il corpo, voglia o no, secondo la sua divina volontà. Si attua qui il nostro più grande combattimento; si trova qui il beneplacito della bontà eterna e sovrana. Voglia nella sua pietà e grazia infinite tenerci sempre nella sua mano." Lettere di S. Ignazio di Loyola p. 16 http://www.raggionline.com/saggi/scritti/it/lettere.pdf , di Paolo Monaco sj
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Tutto ciò che è stato raggiunto fino a questo punto è avvenuto attraverso la grazia di Dio e la tua cooperazione con essa. La grazia ti ha ricongiunto a Dio, e come risultato cominciano a svilupparsi le virtù dell’umiltà, della fiducia e della dipendenza.
Dio permette le desolazioni come avvertimenti per ricordarti che anche se sei cresciuto in autenticità e santità, sei ancora suscettibile al narcisismo e all’orgoglio rovinoso che potrebbe fermare tutto il tuo progresso verso un’ulteriore unione con Dio. Stai attento ai primi segni di narcisismo o superbia. Di solito si manifestano quando cominci a ridurre le tue pratiche spirituali e altre pratiche di fede. Potresti dirti: “Sono guarito” o “Non ho più bisogno di queste pratiche” o “Perlomeno non ne ho bisogno così tanto come prima”. Se credi a queste cose, inganni te stesso e vieni ingannato.
Perciò, coltiva l’umiltà durante i momenti consolanti dell’ispirazione divina. Usa i tuoi periodi di consolazione come preparazione per i momenti di desolazione. Sii consapevole e vigile, anticipa sempre il ritorno della desolazione.
Pianifica in anticipo cosa fare quando la desolazione farà ritorno. Durante il tuo tempo di consolazione, ricorda come ti sei sentito indifeso durante il tempo della desolazione. Questo serve da promemoria che Dio è l’unico che consolida il tuo cuore con l’ispirazione divina della consolazione.
Quando la contro-ispirazione della desolazione ritorna, prega di comprendere quale delle tre ragioni di S. Ignazio potrebbe essere la sua origine. Quando ti trovi sotto l’influenza della desolazione, reggiti forte! Alimenta l’umiltà e la pazienza, facendo tutto il possibile per orientare i tuoi pensieri, le parole e le azioni verso una consapevolezza della presenza di Dio nella tua vita. Ricorda Creazione, Presenza, Memoria, Misericordia ed Eternità.
Ricorda che Dio ti tiene con forza durante le ispirazioni divine di 298
consolazione e ti tiene ancora più vicino durante i momenti purificanti di desolazione. Riafferma la tua fede in Dio. Aggrappati con forza alle pratiche spirituali offerte qui, così come alle altre pratiche della tua fede. Cerca stabilità e fedeltà nei momenti di pace e calma, come pure nei momenti di turbolenza e lotta.
Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme, su chi spera nel suo amore, per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame.
L'anima nostra attende il Signore: egli è nostro aiuto e nostro scudo. È in lui che gioisce il nostro cuore, nel suo santo nome noi confidiamo. Su di noi sia il tuo amore, Signore, come da te noi speriamo. (Sal 33,18–22)
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APPUNTI
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Trentaseiesima Settimana
PRIMO
Decido di dedicare non più di quindici minuti a ogni sessione formale di preghiera e di visualizzare la mia settimana in anticipo riguardo a dove queste sessioni avranno luogo. Sceglierò un posto appartato. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
Continuo a pregare le meditazioni dalla prima alla quinta nella preghiera della Storia Sacra in questa trentaseiesima settimana. Entrerò in preghiera almeno una volta al giorno, come suggeriva S. Ignazio. Se non sono stato fedele ai miei esercizi del diario, mi impegnerò di nuovo in questa importantissima pratica.
TERZO
Chiedo a Dio la grazia di approfondire la mia comprensione del discernimento spirituale mentre rifletto su due delle tre strategie che il nemico della natura umana impiega per bloccare la mia crescita spirituale.
Diventerò consapevole del momento presente.
Diventerò consapevole della mia natura spirituale. Non prenderò decisioni basate sulla paura. Mi accosterò al sacramento della Riconciliazione ogni mese.
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Chiederò aiuto a Gesù quando mi troverò nei guai.
Ringrazierò Gesù per i doni della vita.
Questa settimana, pronuncerò questa affermazione a voce alta una volta al giorno:
Non perderò tempo a preoccuparmi dei miei peccati e dei miei fallimenti, utilizzerò il mio tempo saggiamente e chiederò a Dio di aiutarmi a comprendere l’origine dei miei peccati ed errori.
Continuando nella Scuola del Discernimento:
Linee guida per la Guarigione e la crescita spirituale fondamentali
Prenditi del tempo questa settimana per leggere e riflettere su questa nona lezione sul discernimento. La settimana scorsa abbiamo esaminato le tre principali ragioni per cui sperimentiamo la desolazione spirituale della contro-ispirazione. Questa settimana guardiamo due delle tre strategie di attacco usate dal nemico della natura umana per ostacolare il nostro progresso spirituale.
Tutte e tre le strategie utilizzano elementi della nostra storia di vita come armi contro di noi: le nostre paure inconsce; i nostri punti deboli psicologici e spirituali; e le nostre abitudini di dipendenza, compulsive e/o peccaminose di lunga data. Queste abitudini peccaminose non ci rendono felici. Ma sono comportamenti familiari, e il dolore provocato da ciò che ci è familiare è spesso preferito alla paura di ciò che non si conosce.
Ignazio imparò queste tre strategie di attacco dalla sua propria esperienza di essere stato ingannato durante il suo processo di conversione. Impara da questa saggezza ottenuta con tanto sforzo. Potresti essere in un momento della tua vita in cui non hai ancora incontrato nessuna di queste
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tattiche. In questo caso, le spiegazioni potrebbero non avere senso ora, ma lo avranno al momento giusto. Nota ancora che la paura è la base comune per tutte le linee di attacco.
Non avere paura!
Il nemico della nostra natura umana ama nascondersi e manipolarci con le nostre paure consapevoli e inconsapevoli. E’ una strategia pianificata con cura. La strategia del nemico è quella di puntare sui nostri più grandi punti deboli, arrivando persino minacciarci e a provocarci con esse.
Una parte della sua strategia attentamente pianificata è tenerci sottomessi alle nostre paure. Più ci sottomettiamo a esse, più forti ancora saranno le nostre paure quando vorremo opporci a esse in una volta successiva. Ecco perché è d’obbligo rivelare l’inganno della paura e affrontarla, – di qualunque paura si tratti. “Non abbiate paura” è una delle frasi più comuni nel Vecchio e nel Nuovo Testamento. Dio usa la speranza. Il nemico usa la paura. Discerni la differenza nelle loro “voci”.
Tre strategie del nemico della natura umana: spaventa, inganna, attacca ferocemente
Quando ti dedichi alla tua pratica di fede quotidiana, il nemico della natura umana può usare tre sottili e maliziose linee di attacco per scoraggiarti. Userà la debolezza associata con i tuoi vizi, i tuoi desideri smodati, le tue pulsioni compulsive, le tue ferite spirituali/psicologiche, e il tuo cuore spezzato. Questa settimana prenderemo in considerazione le prime due delle sue tre strategie:
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1. Spaventare: attacchi di paura e panico vengono impiegati strategicamente per bloccare la crescita. Se mantieni il tuo impegno nel processo di sradicare i vizi, i peccati, le dipendenze e le abitudini distruttive dalla tua vita e dal tuo cuore, potresti venire attaccato con ondate di paura e panico per distoglierti dal processo di guarigione. Se vacilli nel tuo impegno verso il processo di guarigione, la paura e il panico possono intensificarsi esponenzialmente.
In casi estremi, puoi essere paralizzato da timore implacabile e terrore agghiacciante. 21
Affronta direttamente la paura che ti minaccia. Se ti mantieni saldo agli impegni associati alla tua crescita spirituale e psicologica, il panico e la paura alla fine scemeranno. Se affronti costantemente le paure e ti tieni forte al processo di guarigione, noterai che la strategia del “timore e terrore” è solo questo: una strategia. Poiché è uno stratagemma, non ci si rende conto mai della paura e del terrore. Ciononostante, è maliziosamente efficace se e quando ti arrendi a essa.22
2. Ingannare: narcisismo e falsi valori mascherati da vero amore e valori autentici.
21 . Tali attacchi di panico e terrore sono simili ad aspetti di ciò che gli psicologi chiamano “pensiero catastrofico”, di cui spesso soffrono persone con seri disturbi da angoscia. I “pensieri ossessivi” del pensiero catastrofico possono portare a idee di autolesionismo o ad altri tipi di danni fisici, simili a quelli che Ignazio sperimentò a Manresa dove, nella morsa di gravi scrupoli, sentì l’impulso di gettarsi da una rupe.
22 . Chi soffre di dipendenze biochimiche farebbe bene a cercare una guida professionale per tirarsi fuori dalla loro presa. E’ notevole comunque che a causa della nostra connessione mente-corpo, le persone che si stanno liberando dall’oscurità spirituale e dalle dipendenze spirituali spesso “provano” un terrore che è simile alle sensazioni sperimentate durante le crisi di astinenza. E’ ovvio che eliminare le dipendenze fisiche avrebbe un eccezionale beneficio sulla salute generale della persona, ma nonostante questa conoscenza, chi è dipendente da sostanze biochimiche ha ancora “paura” di abbandonare la dipendenza. E’ chiaro che la paura e il terrore che sperimentiamo quando ci allontaniamo dalle dipendenze peccaminose è molto simile. Nonostante le emozioni dolorose, sappiamo che allontanarci da dipendenze spirituali e fisiche porta solo alla vita.
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Coloro che sono impegnati a permettere che vizi, dipendenze, peccati e abitudini distruttive vengano sradicati dalle loro vite e dal loro cuore affronteranno anche altri trucchi. Il nemico può descrivere il narcisismo come amore e i vizi come valori positivi. Queste sono tattiche del padre delle menzogne per ingannarti. Il nemico della natura umana sa che ogni cuore cerca il vero amore.
Ma ogni cuore è anche diviso e spezzato dagli effetti delle sue molteplici ferite spirituali e psicologiche. La contro-ispirazione della desolazione acceca la percezione del tuo cuore di cosa è spiritualmente e umanamente autentico, e di cosa conduce alla vita eterna. Il tuo cuore può essere facilmente ingannato e tentato da false promesse d’amore.
Tutte gli amori falsi sono illeciti, perché sono brame mascherate da amore. I falsi amori sono come miraggi per cuori inariditi e ansiosi che sperano di saziare la loro sete e trovare conforto. Invece di fornire pace duratura, questi amori illeciti – illusioni, in realtà – intensificano semplicemente le bramosie, l’autoinganno, l’auto preoccupazione e il narcisismo, conducendo in ultimo alla morte spirituale e psicologica.
È facile osservare gli effetti corrosivi dei peccati e delle dipendenze in altri individui o gruppi. Ma quando sei nella loro presa, è difficile immaginare questi peccati e dipendenze come qualcosa di diverso da una preziosa fune di salvataggio.
Dio vede chiaramente gli effetti corrosivi e velenosi causati da amori falsi sulle persone, le famiglie, le società e la natura. Ma coloro che sono nella loro morsa sono sedotti fino a credere nelle comodità del falso amore, perché tutti i falsi amori possono apparire altrettanto buoni, datori di vita e naturali. L’inganno di credere che i falsi amori siano buoni, datori di vita e naturali è complicato dall’evoluzione del male in collettivi politici e finanziari, in sistemi educativi e filosofie, in strutture familiari e reti sociali, e in cultura e intrattenimenti. L’evoluzione del maligno in tutto ciò può sostenere e premiare coloro che sono intrappolati nell’inganno.
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Il peccato è mancare l’obiettivo
La parola più comune in Greco per “peccato” è “hamartia”, cioè mancare l’obiettivo. Se definiamo il peccato primariamente per quello che fa- distruggere relazioni- allora peccato significa mancare l’obiettivo sia nella nostra comprensione, sia nella pratica della “giusta relazione”. Prendiamo un tema ricorrente nelle parole delle canzoni: “Come può qualcosa che sembra così giusto essere così sbagliato?” Se l’amore che queste parole esprimono rimane al di fuori dei valori evangelici, allora “ciò che sembra così giusto” può essere l’esperienza di un amore che sembra migliore della mancanza di vita che uno può aver sperimentato in precedenza. Oppure ecco qui una variazione del testo: “Sembra così buono essere amati così male.” Questa espressione dimostra il “falso amore” della lussuria che è diventato una dipendenza. Entrambi i tipi di amore potrebbero sembrare migliori di ciò che uno aveva sperimentato prima. Ma entrambi mancano l’obiettivo del vero amore che Dio vuole per noi. Non ci porteranno alla fine alla pienezza della nostra natura umana autentica. Ciò è per cui tali amori sono “sbagliati” agli occhi di Dio e perché Gesù non li benedice. Gesù vuole molto di più per i prediletti figli del Padre.
Le varietà di inganni e seduzioni sono numerose come le maniere in cui un cuore può essere spezzato. Dio non punirà questi desideri perché provengono da un cuore violato e conducono ad un’ulteriore violazione del tuo cuore. Una volta che avrai agito in base a essi, quasi sicuramente violerai i cuori di altri. Dio è amore: l’origine, la fine e il difensore del cuore umano. Mentre Dio è infinitamente misericordioso con le nostre lotte, Dio non può approvare niente che spezzi il tuo cuore, distrugga la tua autentica natura umana, o conduca alla tua morte spirituale.
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Porta tutti i falsi amori a piena consapevolezza. Esaminali alla luce degli scritti dei santi, dei dottori della Chiesa, e delle tradizioni mistiche cristiane dell’Occidente e dell’Oriente. Identifica e chiama sinceramente con il loro nome i tuoi peccati, le tue dipendenze e le tue abitudini: falsi amanti. Parla di questi falsi amori con una guida spirituale che consideri sacri la tradizione e i Vangeli.
Non sarai convinto dell’origine profana di questi falsi amori finché non sarai onesto al loro riguardo. Esamina i tuoi falsi amori alla luce del giorno, non al riparo della notte. Qui alla luce della grazie, essi saranno rivelati essere né veri servi del cuore né sentieri verso il Divino. Esponendoli, non perderai amore e vita, come temi. Troverai, alla fine, il sentiero verso l’Amore stesso: il Cristo per cui vale la pena offrire tutta la tua devozione e il tuo consegnarti a Lui.
Quando sei preda di falsi amori, attiva il “Vero Paradigma” di Ignazio (come abbiamo imparato nella sedicesima settimana). Con Cristo al tuo fianco, fai consapevolmente questi passi:
✠ Dichiara a Cristo lo specifico peccato, o la dipendenza, o la rovinosa compulsione, e chiamali “falsi amanti”.
✠ Descrivi a Cristo lo specifico peccato, la dipendenza o la rovinosa compulsione come proveniente dal nemico della tua natura umana.
✠ Scendi con Cristo nella tua memoria per vedere e sentire la tua prima esperienza di questo specifico peccato, dipendenza o compulsione. Chiedi a Cristo di rivelare compassionevolmente le fratture da stress, la solitudine e le ferite nel tuo cuore che ognuno di questi aveva promesso di appagare/accontentare.
✠ Denuncia, con Cristo come tuo testimone, il peccato, la dipendenza o la rovinosa compulsione per i suoi disastrosi effetti sulla tua vita, sulla vita di altri e sulla società.
✠ Decidi che Cristo guarisca questa ferita, disinnesca lo stress, l’angoscia, e la paura di nutrirlo e trasformare i suoi effetti nocivi sulla tua vita in una
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sacra.
Io conosco i progetti che ho fatto a vostro riguardo − oracolo del Signore −, progetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza.
Voi mi invocherete e ricorrerete a me e io vi esaudirò.
Mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il cuore.
(Ger 29,11–13)
storia
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APPUNTI
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Trentasettesima Settimana
PRIMO
Visualizzando la settimana che mi aspetta, deciderò dove trascorrere i miei periodi di preghiera formale di quindici minuti. Come in precedenza, sceglierò un posto appartato, una zona priva di tecnologia. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
Continuerò questa trentasettesima settimana pregando le meditazioni dalla prima alla quinta nella preghiera della Storia Sacra. Entrerò in preghiera almeno una volta al giorno, come suggeriva S. Ignazio. Prenderò seriamente l’impegno serio a fare gli esercizi del diario, perché sono una parte inestimabile della presa di coscienza della mia storia sacra.
TERZO
Chiederò la grazia di Dio di aiutarmi a padroneggiare il discernimento spirituale. Questa settimana, sono invitato a comprendere la terza delle tre strategie che il nemico della natura umana utilizza per bloccare la mia crescita spirituale.
Diventerò consapevole del momento presente. Diventerò consapevole della mia natura spirituale. Non prenderò decisioni basate sulla paura.
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Mi accosterò al sacramento della Riconciliazione ogni mese.
Chiederò aiuto a Gesù quando mi troverò nei guai.
Ringrazierò Gesù per i doni della vita.
Questa settimana, pronuncerò ad alta voce questa affermazione una volta al giorno:
Solo io controllo la capacità di Cristo di trasformare la mia vita in una storia sacra. Il processo inizia quando chiedo la grazia di dare sinceramente un nome ai miei peccati e alle mie dipendenze.
Il processo continua quando invito Cristo a illuminare il mio narcisismo.
Solo la grazia e la misericordia di Dio possono scrivere la mia storia sacra
Continuando nella Scuola del Discernimento:
Linee guida per la guarigione e la crescita spirituale fondamentali
Prenditi del tempo durante il fine settimana o durante la settimana per leggere e riflettere su questa decima lezione sul discernimento spirituale. La scorsa settimana abbiamo esaminato due delle tre strategie di attacco usate dal nemico della natura umana per ostacolare il progresso spirituale. Tutte e tre le strategie utilizzano elementi della nostra storia di vita come armi contro di noi: le nostre paure inconsce, i nostri punti deboli psicologici/spirituali e le nostre abitudini di lunga data. Queste abitudini non creano felicità duratura, ma sono familiari. La noia e/o il dolore di ciò che è familiare è spesso preferito alla paura di ciò che è sconosciuto.
Questa settimana esaminiamo la terza strategia di attacco usata dal nemico della natura umana per ostacolare il nostro progresso spirituale. Come nelle prime due linee di attacco, la paura è l’arma che egli usa.
3. Attaccare ferocemente
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Quando ti impegnerai a sradicare il peccato, le dipendenze e i vizi dal tuo corpo e dalla tua anima, sarai assalito da attacchi verso le ferite spirituali e psicologiche che ti rendono più vulnerabile.
Il nemico della natura umana può attaccare ferocemente proprio lì dove le tue ferite ti hanno reso più vulnerabile. Quelle ferite potrebbero essere spirituali, emozionali, psicologiche o morali. Le lesioni spirituali e psicologiche del tuo cuore influiscono sulla tua capacità di auto−trascendenza. Esse rendono difficile amare altruisticamente e raggiungere una più alta consapevolezza. Un muro, costruito con controispirazioni emozionali e intellettuali, viene eretto intorno alle lesioni, oscurando la tua coscienza. È caratteristico del nemico della natura umana rinforzare queste difese emozionali e intellettuali.
L’obiettivo del nemico è mantenere le tue difese emozionali e intellettuali saldamente al loro posto, far rimanere la tua coscienza oscura e la tua vera natura umana nascosta. L’assalto del nemico è sentito come un rafforzamento e un’intensificazione di potenti difese emozionali e intellettuali, che ti condurrà più profondamente in pensieri, parole e azioni egocentrici, pieni di sé, di autodifesa, autogiustificanti e di tipo narcisistico. Diventi più superbo. Sei categoricamente convinto e rafforzato nei tuoi giudizi riguardo al significato della vita, della verità e della bellezza. Queste convinzioni granitiche spesso contraddicono le Scritture, la tradizione ricevuta, il magistero della Chiesa e le tradizioni mistiche cristiane dell’Occidente e dell’Oriente.
Le misure di difesa di tali granitiche convinzioni condividono le diverse qualità della contro-ispirazione della desolazione23. Gli attacchi strategici da parte del nemico della natura umana ti tengono attaccato ai pensieri, alle parole, alle azioni e alle abitudini egocentriche e difensive, rinforzando rigidi sistemi di ragionamento e attaccamenti disordinati.
L’obiettivo principale del nemico della natura umana è quello di mascherare permanentemente le ferite spirituali, emozionali e
2323 Ripassa la definizione di contro-ispirazione, cfr. la Terza Settimana
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psicologiche del tuo cuore. Opera in tal modo per nasconderle a una coscienza consapevole, così che tu non ti renda mai conto di dove o perché hai bisogno di guarigione. Gesù ha fatto riferimento a queste forme di strutture difensive. Esse impediscono alle persone di credere in Lui, anche se dovesse risorgere dai morti (Lc 16, 31) e hanno rattristato Gesù perché induriscono i cuori (Mc 3,5).
Nella nostra stampa quotidiana possiamo osservare svariati esempi di questa tattica del nemico della natura umana. In un servizio, un adolescente vinse un caso giudiziario obbligando una scuola superiore pubblica a rimuovere uno striscione esposto nella palestra della scuola con scritto “Il nostro Padre Celeste”. Lo studente, un cattolico romano battezzato, aveva smesso di credere in Dio all’età di dieci anni quando sua madre si era ammalata: “Mi avevano sempre detto che se uno prega, Dio sarebbe stato sempre presente nel momento della necessità”, disse lo studente. “E questo non è successo per me, e ho dubitato che fosse mai successo per chiunque altro. Per cui sì, credo che fosse proprio tipo l’ultimo passo, dopo il quale ho non ho più creduto a niente”.
Molti dei mezzi di comunicazione inquadrarono la storia come una lotta legale e costituzionale per prevenire una religione promossa dallo stato. Ma in questa storia si può individuare un’altra trama. Lo studente si oppone all’espressione religiosa a causa di profonde ferite della sua infanzia. La madre dello studente si ammalò e “Dio non ascoltò” una preghiera per la sua guarigione. Al fondo di questa storia c’è un cuore profondamente ferito. Sulla superficie vediamo un giovane determinato e intrepido pronto a difendere i diritti costituzionali contro l’ira di compagni di classe e concittadini.
Lo studente si auto descrive come ateo, ed è considerato un eroe da molti (inclusi molti dei mezzi di comunicazione). Questo studente potrebbe essere all’inizio di una crociata permanente. E il nemico della natura umana esorterebbe questa persona a portare avanti la battaglia. Il nemico farà qualsiasi cosa per tenere questa persona distratta dalla ferita
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interiore in modo che essa non possa mai venire sanata. Questa lotta appare nobile per l’individuo e per gli altri. Tuttavia, attraverso la lente del discernimento, appare che la persona è cieca nei confronti dei propri sistemi di difesa emozionali e intellettuali che sono stati costruiti attorno alla sua ferita. Queste difese di orgoglio, giustificazione intellettuale e sfida nascondono la paura e il dolore del cuore spezzato di un bambino di dieci anni.
Molte persone che combattono cause apparentemente nobili, sono bambini terrorizzati e feriti che fuggono dal proprio dolore. Inoltre, le strutture di difesa erette a proteggere la ferita sono dure da penetrare. Orgoglio, rigida determinazione, rabbia e atteggiamenti di “giustizia da crociato” nascondono al loro interno il cuore spaventato e ferito. Uno pensa agli attacchi di S. Paolo alla Chiesa prima della sua conversione. All’inizio degli Atti degli Apostoli, Saulo è testimone dell’uccisione di Stefano. Più tardi, inizia una crociata per schiacciare tutti i seguaci della Via:
Saulo, spirando ancora minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco, al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme tutti quelli che avesse trovato, uomini e donne, appartenenti a questa Via. (At 9,1–2)
Il nemico della natura umana manipolò la rabbia di Saulo per legittimare l’omicidio. La sua rabbia omicida era nascosta in giustificazioni religiose per calpestare chiunque seguisse il Signore Gesù. Alla base della rabbia di Saulo c’era probabilmente la paura. È possibile che la paura fosse anche una forza motrice nella vita di S. Ignazio. Contro il parere degli altri cavalieri, Ignazio forzò la mano del suo comandante per ingaggiare una futile battaglia che quasi gli costò la vita24 .
Molta della violenza perpetrata da persone, gruppi e nazioni ai giorni
2424 Cfr I&S della 37a settimana in www.sacredstory.net 314
nostri è generata da cuori feriti che cercano vendetta per le loro sofferenze. La violenza, sia essa economica, accademica, fisica, psicologica o verbale, può essere autogiustificata ed è spesso nascosta dietro il nazionalismo, la falsa religione, le leggi, le norme culturali e/o la mentalità di massa.
Osserva come il nemico della natura umana propone argomenti intellettuali, propugna un senso di ingiustizia e promuove la sfida contro l’autorità legittima. Chiedi al Signore: “Cosa motiva la mia crociata (o crociate)? Dove mi fa male? Aiutami a guarire, e perdonami allo stesso modo in cui io cerco di perdonare gli altri. Aiutami a consumare l’energia della mia vita per produrre frutti che durino fino all’eternità”.
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È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che egli conduce. Se ascoltaste oggi la sua voce!
»Non indurite il cuore come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere.
Per quarant'anni mi disgustò quella generazione e dissi: «Sono un popolo dal cuore traviato, non conoscono le mie vie».
Perciò ho giurato nella mia ira: “Non entreranno nel luogo del mio riposo”». (Sal 95, 7–11)
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APPUNTI
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Trentottesima Settimana
PRIMO
Decido di dedicare non più e non meno di quindici minuti a ogni periodo di preghiera formale. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
Come prima, continuo questa trentottesima settimana pregando le meditazioni dalla prima alla quinta nella preghiera della Storia Sacra, entrando in preghiera almeno una volta al giorno, come suggeriva S. Ignazio. Riaffermo l’importanza dei semplici esercizi del diario e della mia pratica mensile del sacramento della Riconciliazione.
TERZO
Chiederò a Dio la grazia di mantenere aperti la mia mente e il mio cuore mentre imparo le vie del discernimento spirituale nella mia storia sacra. Questa settimana sono invitato a riflettere sulla seconda serie di regole di discernimento date da S. Ignazio. Questa seconda serie di regole elenca dettagliatamente le tentazioni di una natura più sottile. Qui il nemico della nostra natura umana manipola il nostro occulto narcisismo per ostacolare o disturbare la nostra crescita spirituale.
Diventerò consapevole del momento presente.
Diventerò consapevole della mia natura spirituale.
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Non prenderò decisioni basate sulla paura.
Mi accosterò al sacramento della Riconciliazione ogni mese. chiederò aiuto a Gesù quando mi troverò nei guai. Ringrazierò Gesù per i doni della vita.
Questa settimana, pronuncerò ad alta voce questa affermazione una volta al giorno:
Mi sforzerò ogni giorno di prendere la croce, perché conduce alla mia vita.
Quanto più vicino arriverò alla santità, più vedrò e sentirò il disordine del peccato nella mia vita
Continuando nella Scuola del Discernimento:
Linee guida per la guarigione e la crescita spirituale fondamentali
Prenditi un po’ di tempo questa settimana per leggere e riflettere su questa undicesima lezione sul discernimento. La scorsa settimana abbiamo finito uno studio della prima serie di regole sul discernimento di S. Ignazio. La prima serie di regole è chiamata “Linee guida per la guarigione e la crescita spirituale fondamentali”. Sono regole fondamentali, nel senso di “fondamenta”, perché sono indirizzate verso coloro che possono essere più facilmente distratti dal loro viaggio spirituale dai piacere e dalle gioie sensuali del nemico della natura umana.
Queste regole aiutano a costruire appunto le fondamenta del viaggio di fede di ciascuno. Il nemico della natura umana cerca le proprie vittorie a questo livello alimentando la nostra codardia e paura di fronte a pensieri, parole e azioni di resa, di natura peccaminosa e che creano dipendenza.
Questa settimana esaminiamo la seconda serie di regole di discernimento di S. Ignazio. Le chiamiamo “Linee guida per la guarigione e la crescita spirituale integrate”. Esse si applicano a quelle persone che il nemico della
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natura umana distrae dal loro viaggio spirituale con attacchi ai processi di ragionamento. Queste regole si definiscono “integrate” perché facilitano la guarigione della nostra natura umana come unità di corpo e spirito. Il nemico della natura umana cerca le sue vittorie a questo livello creando illusioni e nascondendo la verità dei nostri pensieri, delle nostre parole e delle nostre azioni.
Questa settimana consideriamo cinque delle sette linee guida per discernere la differenza fra le tattiche del Divino ispiratore e quelle del contro−ispiratore a questo livello più sottile e sfumato di sviluppo spirituale.
Le linee guida per la guarigione e la crescita spirituale integrate sono essenziali per discernere le contro-ispirazioni di natura più sottile. Esse si applicano quando una persona è maturata al punto in cui vizi, abitudini peccaminose e desideri smodati non sono più tentazioni efficaci per adescare qualcuno in modo da allontanarlo da Dio.
Quando viene raggiunto un certo livello di maturità spirituale, emozionale e psicologica, il nemico della natura umana può ingannare meglio con pensieri e sentimenti apparentemente buoni e santi. Imita in ciò il Divino ispiratore. Non ha più successo nel minare la tua autenticità e innocenza con tentazioni che propongono palesi piaceri falsi e scoraggiamenti. I ricorsi diretti all’orgoglio narcisistico non sono più efficaci. Invece, il nemico cerca di ritorcerti contro le nuove e sante ispirazioni e abitudini che sta acquisendo, fondandosi su radici del tuo narcisismo, che non sono ancora state scoperte.
Il nemico della natura umana maschererà le contro-ispirazioni facendole apparire come ispirazioni divine. Ignazio scoprì per la prima volta queste nuove, indirette tentazioni in mezzo alla sua battaglia con l’invalidante senso di colpa dei suoi scrupoli. L’abitudine ossessiva di riconfessare i suoi peccati passati apparve come una cosa buona da fare. L’abitudine faceva appello a qualcosa di serio per la crescita spirituale. Ma l’abitudine
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appellava soprattutto al desiderio di Ignazio di avere il controllo della sua vita e di salvare se stesso.
Nel suo stile di vita precedente, Ignazio aveva cercato di guadagnarsi una fama nella battaglia di Pamplona tentando di sconfiggere i Francesi quasi da solo. Più tardi, nella sua vita cristiana, il suo narcisismo apparve sotto le “sacre” sembianze di fama vincente per mezzo del desiderio di sconfiggere da solo la sua peccaminosità: una battaglia differente ma lo stesso occulto narcisismo e lo stesso orgoglio al lavoro.
Ignazio era infelice e sperimentò la costante riconfessione come dannosa. Eppure non avrebbe abbandonato l’abitudine ossessiva nemmeno quando richiesto dal suo direttore spirituale. Sembrava che Ignazio fosse tenuto legato da un'abitudine “pia” e “santa”. In realtà, era legato dal suo narcisismo e dalla determinazione a salvare se stesso invece di permettere a Cristo di essere il suo Salvatore. Le contro-ispirazioni del nemico che caratterizzarono questo episodio erano invisibili a Ignazio, molto probabilmente perché abbandonare l’abitudine significava una perdita di controllo e una minaccia per il suo orgoglio.
Ignazio ricevette la grazia di scorgere l’inganno osservando la direzione in cui lo stava portando: lontano da Dio. Si rese conto che l’ispirazione “fermava” la nuova vita che stava vivendo. Il nemico della nostra natura umana può ispirare desideri e scelte che sono non dannose o persino oggettivamente buone. Esse appaiono come in grado di aiutarci a evolvere verso un amore e una vita più perfetti.
Così, per una persona in una situazione come quella di Ignazio, la confessione coscienziosa apparirebbe una buona scelta per sradicare peccati e vizi passati. Ma per qualcuno suscettibile a una scrupolosità dannosa, potrebbe essere la tattica perfetta per sviare quella persona dal cammino di fede e dalla fiducia in Dio! E il nemico della natura umana cercherà qualsiasi punto debole per sovvertire il nostro viaggio nella fede.
Le persone spirituali e religiose sono particolarmente vulnerabili a queste
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più sottili tentazioni. Il narcisismo di queste persone è occultato dietro una facciata pietosa. Una conversione parziale non ha sufficientemente preso di mira l’orgoglio narcisistico che guida la vita di queste persone. Coloro che non sono sufficientemente purificati si mostrano come persone giuste e corrette. La verità è che sono orgogliose e arroganti. Gesù ha riservato a questi ipocriti religiosi alcune delle sue più severe critiche. (Lc 18, 9−14)
Alcune cose che sono buone, o appaiono buone, possono gradualmente allontanare dal bene che intendi. Ti allontanano da Dio verso la disintegrazione, la separazione e la morte. Questo è esattamente ciò che è successo a Ignazio. Era così disgustato dalle prove e dai traumi del suo ossessivo riconfessare peccati passati, che fu improvvisamente ispirato a finirla con la nuova vita che aveva abbracciato. Per quanto riguardava Ignazio, se non avesse potuto convertire se stesso, e farlo a modo suo, non l’avrebbe fatto per niente. Questo è orgoglio narcisistico, puro e semplice.
Un’abitudine che appariva nobile stava silenziosamente, in modo lento e malizioso corrodendo la sua fiducia in se stesso e la sua fiducia in Dio, e minacciava il nuovo corso di vita che aveva scelto. Se il nemico della natura umana non poteva blandire Ignazio con gli evidenti vizi e peccati della sua vita precedente, allora il nemico avrebbe manipolato le nuove e sante ispirazioni di Ignazio, collegandole al suo ancora nascosto orgoglio narcisistico. Il nemico rovesciò la buona abitudine di Ignazio contro di lui.
Può essere difficile percepire la differenza fra ispirazioni divine e controispirazioni, specialmente perché una contro-ispirazione può apparire come un bene genuino, o sembrare autentica. Ignazio offre queste linee guida per il discernimento:
Primo, il Divino ispiratore opera per darti vera gioia e felicità. Questo si ottiene eliminando tutta la tristezza e il turbamento causato dal nemico della tua natura umana. Il contro−ispiratore opera contro tale gioia e felicità. Lo fa con più successo usando ragionamenti falsi, astuzie e inganni. Gli argomenti del nemico saranno perfettamente logici, eppure ti
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faranno sentire ansioso, scoraggiato, disperato e forse cinico.
Secondo, il Divino ispiratore da solo può operare direttamente sul tuo cuore e la tua anima. Il Divino ispiratore può toccare il tuo cuore quando vuole. Cosa promuove il Divino ispiratore con queste visite spirituali?
✠ Accrescere l’amore per Dio e l’amore per l’innocenza.
✠ Accrescere l’umiltà, l’altruismo e inclinare a passare il controllo della propria vita a Dio.
✠ Accrescere la docilità di spirito, perché sia uno spirito capace di ascoltare profondamente, accettando e affermando come veri i comandamenti, gli insegnamenti di Cristo, e quei contenuti di fede sostenuti dalla Chiesa, rivelati divinamente e proclamati come definitivi23 .
Ispirazioni con queste tipiche caratteristiche possono essere verificate come provenienti direttamente dal Divino ispiratore.
Terzo, sia il Divino ispiratore che il contro−ispiratore possono ispirare, ma con obiettivi diversi. Il Divino ispiratore cerca di promuovere vera libertà umana, autenticità e crescita spirituale/psicologica in armonia con la tua autentica natura umana. Il contro−ispiratore cerca di corrodere la genuina libertà umana e di disintegrare la tua salute spirituale e psicologica.
L’obiettivo è di danneggiare ulteriormente la tua natura umana vera.
Quarto, il contro−ispiratore può imitare alcune delle influenze del Divino ispiratore sui pensieri, i sentimenti e i desideri. Comunque, il suo obiettivo nel fare ciò è di condurti gradualmente nella direzione sbagliata, simile all’esperienza di Ignazio con la sua dannosa abitudine di riconfessare vecchi peccati.
Quinto, distinguere fra ispirazioni divine e contro-ispirazioni richiede che tu sviluppi l’abitudine di esaminare la traiettoria generale dei tuoi pensieri e desideri. Se l’inizio, la metà e la fine sono tutte dirette a ciò che è
2325. Vedi nota 16 323
genuino e giusto, le ispirazioni provengono dal Divino ispiratore. Se la traiettoria dei desideri e dei pensieri:
✠ conduce a qualcosa di contrario ai comandamenti o ai precetti di Cristo,
✠ distrae e indebolisce le tue aspirazioni di altruismo, o ✠ in qualche modo riduce i piani e gli obiettivi buoni che avevi precedentemente stabilito, allora è chiarissimo che sono prodotti del contro−ispiratore. L’obiettivo del nemico della natura umana è quello di allontanarti dal vero progresso, dall’autenticità, dall’innocenza, dall’umiltà, dall’obbedienza e dalla pace, e di mantenere nascosta la sua presenza mentre lo fa.
Ignazio era distratto dalla sua abitudine alla riconfessione, e le sue aspirazioni di seguire il cammino della conversione ne erano minate. Quando se ne rese conto, identificò l’influenza del contro−ispiratore e abbandonò la dannosa abitudine. Questa scelta diede inizio al processo di smantellamento del suo orgoglio narcisistico alla radice24 .
Ignazio una volta sottolineò che gli esseri umani non possono competere con le sottili tentazioni del nemico della natura umana. Ma Dio sì! È proprio Dio che tiene testa alle tentazioni del nemico. Non dialogare mai con il nemico della tua natura umana. Parla solo a Cristo, e fa che sia Cristo a occuparsi di lui. Affida la tua vita, il tuo cuore e la tua anima a Cristo.
Guidami, Signore, nella tua giustizia a causa dei miei nemici; spiana davanti a me la tua strada. Non c'è sincerità sulla loro bocca,
2426 Per un esempio moderno di questi tipi di tentazioni, vedi la trentottesima settimana “I&S” su www.sacredstory.net
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è pieno di perfidia il loro cuore; la loro gola è un sepolcro aperto, la loro lingua seduce.
Condannali, o Dio, soccombano alle loro trame, per i tanti loro delitti disperdili, perché a te si sono ribellati.
Gioiscano quanti in te si rifugiano, esultino senza fine.
Proteggili, perché in te si allietino quanti amano il tuo nome,
poiché tu benedici il giusto, Signore, come scudo lo circondi di benevolenza. (Sal 5,8-12)
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APPUNTI
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Trentanovesima Settimana
PRIMO
Decido di dedicare né più e né meno di quindici minuti a ogni periodo formale di preghiera. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
Chiedo a Dio la grazia di aiutarmi a impegnarmi in un’abitudine permanente di pregare le cinque meditazioni della preghiera della Storia Sacra. Con la grazia di Dio, sarò in grado di entrare in preghiera almeno una volta al giorno, come suggeriva S. Ignazio. La grazia di Dio mi aiuterà anche a impegnarmi nei miei semplici esercizi del diario e nell’accostarmi mensilmente al sacramento della Riconciliazione.
TERZO
Sono invitato a continuare a riflettere sul discernimento spirituale concludendo la serie delle regole di S. Ignazio sulla guarigione integrata. Questa seconda serie di regole prende in considerazione tentazioni di natura più sottile. Qui il nemico della mia natura umana manipola il mio narcisismo occulto per interferire con la mia crescita spirituale.
Diventerò consapevole del momento presente.
Diventerò consapevole della mia natura spirituale. Non prenderò decisioni basate sulla paura.
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Mi accosterò al sacramento della Riconciliazione ogni mese.
Chiederò aiuto a Gesù quando mi troverò nei guai.
Ringrazierò Gesù per i doni della vita.
Questa settimana, pronuncerò ad alta voce questa affermazione una volta al giorno:
Mi sforzerò ogni giorno di prendere la croce, perché conduce alla mia vita.
Quanto più vicino arriverò alla santità, più vedrò e sentirò il disordine del peccato nella mia vita
Continuando nella Scuola del Discernimento:
Linee guida per la guarigione e la crescita spirituale fondamentali
Prenditi un po’ di tempo questa settimana per leggere e riflettere su questa dodicesima lezione sul discernimento. La settimana scorsa il nostro studio della seconda serie di regole sul discernimento di S. Ignazio ha esaminato cinque linee guida da utilizzare con le tentazioni di tipo più sottile. Questa settimana esamineremo la sesta e la settima linea guida.
Ricorda che queste regole si applicano a coloro che sono distratti dal viaggio spirituale a opera del nemico della natura umana con attacchi che puntano ai processi di ragionamento con illusioni di verità, ma non alla verità in sé. Chiamiamo queste regole integrate, perché facilitano la guarigione della nostra natura umana come unità di corpo e spirito.
Rivediamo la narrazione introduttiva della trentottesima settimana. Queste “Linee guida per la guarigione integrata e la crescita spirituale” sono essenziali per discernere le contro-ispirazioni di natura più sottile.
Esse sono applicabili a coloro che sono maturati a tal punto che vizi, abitudini
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peccaminose e desideri smodati non sono più efficaci nello sviare qualcuno lontano da Dio.
Sesto, sviluppa l’abitudine di tracciare la traiettoria dei pensieri e dei desideri che ti hanno allontanato da Dio e dal tuo autentico essere. Non ti scoraggiare. Questa pratica ha bisogno di esercizio. Abboccherai all’amo innumerevoli volte. Quando accade, esamina l’ispirazione iniziale, e seguila attraverso l’intero corso delle tue decisioni. Nota come eri inizialmente ispirato ma poi, poco a poco, hai perso la pace dell’anima.
Nota come i tuoi precedenti santi impegni e propositi sono stati minati. Da questo favorevole punto di vista oggettivo, la riflessione ti renderà capace di identificare la particolare strategia che il contro−ispiratore utilizza nella tua storia di vita. Questa vigilanza ti aiuterà a sviluppare il tuo radar spirituale per queste tattiche ingannevoli. Imparerai anche a identificare i tuoi personali punti deboli che il nemico della tua autentica natura umana manipola.
A questo livello di conversione, le tattiche del nemico operano sul tuo orgoglio, la vanità e il narcisismo occulti. – il peccato originale della famiglia umana.
Quando pensi o senti cose come “Io non ho bisogno di Dio”, o “Io controllerò la mia propria vita”, o “Io stabilirò le mie regole”, o “Io sarò il mio salvatore”, e ti senti orgoglioso di questo, stai sicuro che il nemico della natura umana è all’opera!
Settimo, quando stai avanzando verso l’autenticità, l’innocenza e la genuina libertà umana, gli effetti del Divino ispiratore sono delicati e producono piacere. È completamente assente la sensazione elettrizzante, o di eccitazione ansiosa, o un bisogno incessante di prendere decisioni affrettate. Al contrario, una pazienza pacata e una pacifica tranquillità abitano in te. Quando stai facendo progressi verso l’autenticità, puoi individuare gli effetti del contro−ispiratore dal flusso di energia elettrica, eccitazione ansiosa o smania di prendere decisioni affrettate.
Ma devi prendere consapevolezza sia delle sensazioni (angoscia o calma) sia
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della traiettoria (verso l’autenticità o lontano da questa) per interpretare accuratamente ciò che le sensazioni stanno indicando.
Se ti stai muovendo verso Dio, il nemico della tua natura umana ti ispirerà “rumore nero”, creando pensieri ansiosi e sensazioni pressanti. Il nemico vuole scoraggiarti dal rivolgerti verso Dio.
Se ti stai allontanando da Dio, Dio ti ispirerà con campanelli d’allarme che stai entrando in un territorio pericoloso. Può sembrare come la stessa angoscia e sentimenti pressanti descritti sopra, ma questa volta Dio usa la tua coscienza consapevole per metterti in guardia nei confronti di una traiettoria non autentica.
Inoltre, se ti stai allontanando da Dio, il nemico della tua natura umana ti ispirerà pensieri tranquillizzanti, rassicurando il tuo compiacimento e tentando di occultare il tuo movimento di allontanamento da Dio e dalla tua autentica natura umana.
Quando l’ispirazione prodotta nel tuo cuore e nella tua anima viene direttamente dal Divino ispiratore, non puoi essere ingannato o portato fuori strada. Verrai a conoscenza delle ispirazioni del divino ispiratore a causa dei loro effetti sul tuo corpo e il tuo spirito. Queste ispirazioni producono un intenso senso di devozione e di amore per Dio e per l’innocenza. Producono un senso di altruismo e desiderio di consegnare la propria vita al controllo di Dio. Le ispirazioni ti aiutano a capire e a credere la Tradizione ricevuta, i comandamenti e i precetti di Cristo come proclamato dalla Chiesa.
Comunque, i bagliori di una tale ispirazione e grazia possono portarti fuori strada. Le tue stesse idee o l’influenza del contro−ispiratore possono fuorviarti. Stai molto attento al periodo che segue le ispirazioni divine. Sii cauto e non fare revisioni, piani e non prendere impegni durante questo periodo, a meno che non ti sia chiara la fonte dell’ispirazione.
Il Divino ispiratore ti condurrà oltre lungo il cammino di amore, innocenza,
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umiltà, e consegna di sé. Il contro−ispiratore si darà da fare per disintegrare e indebolire i tuoi precedenti impegni e sante risoluzioni. Il contro−ispiratore ti tirerà ancora più giù lungo il cammino dell’orgoglio e ti incoraggerà a giustificare le tue paure. Il nemico della natura umana ti ispirerà ad aggrapparti a qualunque difficoltà tu abbia nei confronti dei valori del Vangelo così come sono proposti dalla Chiesa.
Conclusione
Capisci ora come la divina ispirazione di S. Ignazio a riformare la propria vita fu corrotta in una dannosa abitudine a riconfessare vecchi peccati. Il contro−ispiratore ottenne ciò manipolando la natura narcisistica e i punti deboli di vecchia data di Ignazio. Se Ignazio fosse stato ingannato fino ad allontanarsi dal suo viaggio di conversione, la Chiesa sarebbe stata deprivata dei doni della sua spiritualità e dei molti santi che raggiunsero la santità attraverso di essa.
Questa era la speranza del contro−ispiratore nei confronti di Ignazio. Sarà la stessa speranza del contro−ispiratore anche nei tuoi riguardi. Il contro−ispiratore capisce il grande bene che tu puoi compiere per il regno di Cristo e si impegnerà per sabotarlo a ogni costo. Mentre siamo incapaci di uguagliare le sottigliezze del nemico della natura umana, possiamo però essere certi che Dio è capace di combattere il nostro antico nemico.
Il Divino ispiratore offrirà sempre le grazie e le luci per condurti a casa. La vittoria di Dio è assicurata per te nella nascita, vita, morte e resurrezione di Cristo. Abbi speranza in Lui. Ti aiuterà, proprio come ha aiutato S. Ignazio. Raggiungerai l’obiettivo dell’amore, l’obiettivo del perdono, e attraverso la storia sacra della tua vita, l’obiettivo di servire alla Grande Opera di Riconciliazione che Cristo ti ha invitato a condividere con Lui.
Mentre ti dai da fare con la grazia di Dio per permettere che la tua vita sia trasformata in una storia sacra, non lasciarti mai scoraggiare dai tuoi fallimenti, dai peccati e dalle debolezze. Il Medico Divino non si stancherà mai di perdonarti. Non ti stancare mai di andare a chiedere il suo perdono. In questa
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fiducia radicale e amorevole, trovi la misericordia insondabile e illimitata di Dio.
Loda il Signore, anima mia:
loderò il Signore finché ho vita, Canterò inni al mio Dio finché esisto.
Non confidate nei potenti, in un uomo che non può salvare.
Esala lo spirito e ritorna alla terra: in quel giorno svaniscono tutti i suoi disegni.
Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe: la sua speranza è nel Signore suo Dio,
Che ha fatto il cielo e la terra, il mare e quanto contiene, che rimane fedele per sempre,
Rende giustizia agli oppressi, dà il pane agli affamati. il Signore libera i prigionieri, il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri, egli sostiene l'orfano e la vedova,
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ma sconvolge le vie dei malvagi. il Signore regna per sempre, il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.
Alleluia.
(Sal 146)
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APPUNTI
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Quarantesima Settimana
PRIMO
Decido di dedicare non più e non meno di quindici minuti a ogni periodo di preghiera formale. Userò sempre il mio nome personale per Dio.
SECONDO
Chiedo a Dio la grazia di aiutarmi a impegnarmi in un’abitudine permanente di pregare le cinque meditazioni della preghiera della Storia Sacra. Con la grazia di Dio, sarò in grado di entrare in preghiera almeno una volta al giorno, come suggeriva S. Ignazio. La grazia di Dio mi aiuterà anche a impegnarmi nei miei semplici esercizi del diario e nell’accostarmi mensilmente al sacramento della Riconciliazione.
TERZO
Questa settimana sono invitato a concludere le mie lezioni sulle regole di S. Ignazio per il discernimento spirituale. Questa sezione finale offre consigli speciali per il discernimento per quei momenti in cui la mia sempre più profonda conversione alla vita come storia sacra potrebbe promuovere cambiamenti di vita di qualche tipo.
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Diventerò consapevole del momento presente.
Diventerò consapevole della mia natura spirituale. Non prenderò decisioni basate sulla paura.
Mi accosterò al sacramento della Riconciliazione ogni mese.
Chiederò aiuto a Gesù quando mi troverò nei guai.
Ringrazierò Gesù per i doni della vita.
Questa settimana, pronuncerò ad alta voce questa affermazione una volta al giorno:
Non è mai troppo tardi per aprire il mio cuore a Cristo e vivere la mia vita come storia sacra.
Linee guida aggiuntive sulle scelte di vita
Prenditi del tempo questa settimana per leggere e riflettere sulla tredicesima lezione sul discernimento. La settimana scorsa abbiamo completato lo studio della seconda serie di regole di S. Ignazio sul discernimento. Queste hanno esaminato la sesta e la settima linea guida che indicano la presenza di tentazioni di tipo più sottile nelle nostre vite. Questa settimana concludiamo lo studio del discernimento esaminando le linee guida che S. Ignazio offre a coloro che, aperti alla grazia di Dio, contemplano l’idea di fare scelte di vita.
Queste regole potrebbero non essere applicabili a questo punto del tuo viaggio spirituale. Queste linee guida saranno utili ogni qualvolta ti verrà richiesto in futuro di prendere decisioni basate sulla fede. Il nemico della natura umana è sempre all’opera per far deragliare il nostro processo di conversione, ma noi non abbiamo paura. Il Signore è la nostra forza e il nostro scudo. Dobbiamo semplicemente imparare a essere gentili come colombe e saggi come serpenti (Mt 10,16). 336
Mentre la tua conversione si approfondisce, la grazia illumina la tua mente e il tuo corpo. Ciò che era stato nell’oscurità è adesso rivelato. Cominci a prendere coscienza, a vedere la vera natura della realtà, il mondo, e la tua autentica natura umana. La grazia da sola facilita questo viaggio fuori dall’inconsapevolezza spirituale e dalla coscienza oscurata della controispirazione. Mentre continui a prendere consapevolezza, scoprirai perché il narcisismo e l’orgoglio sono così tanto più difficili da identificare ed eliminare dei peccati rispetto ai peccati della carne.
Il dolore del peccato originale, trauma dell’infanzia e innocenza perduta, incoraggia il tuo narcisismo. L’ego narcisistico è vicino allo Spirito. Questo ego razionalizza e legittima tutto ciò di cui ha bisogno per riempire il suo doloroso vuoto.
È l’antica ferita creata dall’ego, che allontana Dio dal centro del cuore. Le difese che nasconde il tuo narcisismo uguagliano l’intensità del dolore nascosto al centro del tuo cuore. Tu difendi l’uso di vizi e dipendenze perché questi ti proteggono dal sentire il dolore nel tuo cuore e ti trattengono dal rivolgerti a Dio per aiuto e guarigione.
La tua storia sacra inizia quando accetti la grazia del Medico Divino di dare onestamente un nome al tuo peccato e permettere che inizi la guarigione del cuore. Hai bisogno della grazia di Dio per aprirti un varco e smantellare le tue difese. Questo è il vero cammino che conduce alla presa di coscienza mistica. Non ci sono scorciatoie. Non c’è un altro modo per arrivare a casa. Hai un cammino verso la santità unico, che nessun altro nella storia può seguire. È il cammino di Dio per te. È collegato alle circostanze uniche della tua vita. Lascia che il Medico Divino ti guarisca e ti conduca alla pienezza della santità.
L’umiltà che Ignazio scoprì cedendo il controllo della sua vita –consegnando il suo orgoglio e il narcisismo – gli permisero di prevedere una nuova vita, in e per Cristo, che non aveva mai conosciuto prima. Questa consapevolezza risvegliata ha le sue proprie grazie e difficoltà, come Ignazio stesso ben scoprì. Queste grazie abbondano,
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indipendentemente dallo stato di vita e dalla vocazione di ciascuno. Queste grazie portano illuminazione e chiarezza. Esse illuminano il vero ritratto del tuo vero e autentico essere. Ti aprono al mondo, alla fede cattolica, e a Dio creatore.
Rivelano i tuoi impegni passati e presenti, e le tue scelte – siano esse state concepite nel male o nel bene. Qui è dove Ignazio si ritrovò dopo le sue prove spirituali e psicologiche a Manresa.
La grazia della conversione trasforma e guarisce i cuori divisi. I valori che avevi sposato precedentemente, che erano contrari al Vangelo, lasciano il posto ai pensieri, alle parole e alle opere che ti aprono a opportunità mai immaginate prima o ritenute possibili. Grazie purificatrici arrivano di corsa con nuove opportunità per la tua vita, riempiendo il vuoto di un cuore sulla via della riparazione. Cos’altro ti aspetteresti quando il tuo cuore è toccato direttamente dalla grazia divina?
Se il tuo cuore è pieno dell’energia, dell’entusiasmo e della vitalità di Dio, Ignazio ha una chiara raccomandazione. Ignazio raccomanda che una persona in questa fase di conversione e guarigione integrate, che abbia ricevuto queste grazie di illuminazione, debba prenderle in considerazione molto attentamente. Uno ha bisogno di distinguere con una certa cautela l’iniziale consolazione dal periodo che segue.
Sulla scia di queste illuminazioni e luci, quando le consolazioni stesse sono terminate, l’anima è ancora appassionata. È stata benedetta con grazie, e queste grazie lasciano una traccia. Nel momento della traccia, il cuore e l’anima spesso prendono decisioni e fanno piani che non sono direttamente ispirati o garantiti da Dio.
Queste idee e decisioni possono provenire dal tuo stesso ragionamento, creando idee basate sui tuoi stessi giudizi; oppure, queste decisioni possono essere l’ispirazione diretta del Divino ispiratore sul contro−ispiratore. È importantissimo distinguere le illuminazioni in sé e il periodo di tempo successivo alle illuminazioni – il periodo di bagliore
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residuo. Esamina con attenzione, cautela e cura le tue riflessioni e i tuoi piani successivi all’illuminazione, prima di approvarli o di agire in base a essi.
Questo consiglio è particolarmente importante se stai facendo una transizione da abitudini e stili di vita consolidati. Questi pensieri, parole e azioni, espressioni non autentiche della tua natura umana, hanno radici profonde e/o una lunga storia. Questi consolidati modelli di peccato e di disfunzioni hanno creato solchi spirituali, mentali e psicologici. Questi solchi sono le tue narrazioni predefinite per qualificare “normale” e “successo”. Queste narrazioni false−ma−familiari sono l’antistoria del narcisismo. Ricevono forza dal tuo cuore spezzato e dall’innocenza ferita.
Sperimentiamo le macerie spirituali e fisiche del peccato originale nei nostri cuori feriti. La nostra innocenza perduta si combina con l’evoluzione del peccato nelle nostre famiglie, clan e gruppi sociali. L’energia che alimenta la nostra antistoria narcisistica ci protegge dal dolore e dalla vergogna, reali o percepiti. Man mano che ricevi la grazia e l’illuminazione per lasciare l’antistoria, sperimenterai un vuoto. Abbandonare le false definizioni di successo e le abitudini che supportano queste false narrazioni, crea un vuoto. Sentirai un forte impulso a riempire quel vuoto, un impulso che è facilmente sfruttato dal contro−ispiratore.
Quando lasci la tua antistoria, avrai anche il desiderio di recuperare il tempo perduto e di correggere gli errori del passato. Questi desideri possono anche riempire il tuo cuore di programmi urgenti e pressanti in favore di un cambiamento. Questi programmi possono sembrare retti e giusti. Ciò è vero soprattutto alla luce dei tuoi misfatti ed errori passati. Ma bisogna tuttavia essere cauti, perché questi programmi urgenti e pressanti in favore di un cambiamento possono allontanare dalle verità, dalle decisioni positive e dagli impegni ultimamente illuminati dalla grazia divina.
Se fai esperienza di ispirazioni forti per cambiare gli impegni della tua vita, mettili dapprima alla prova e poi immagina i piani futuri che
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rappresentano. Le ispirazioni di questo periodo che segue l’iniziale consolazione, colpiscono dolcemente il cuore? Creano piacere e pace? C’è una notevole assenza di energia o un’urgenza nervosa di azione immediata?
O le ispirazioni e le idee di questo periodo colpiscono il cuore in modo violento? Disturbano il cuore con un’eccitazione elettrica e un’urgenza impellente di mettere immediatamente in atto le buone idee o i piani su cui si è riflettuto? Quest’ultimo effetto è un chiaro segno che le ispirazioni e le idee ti allontaneranno dalla vita e dall’amore – frutti che durano fino all’eternità – non importa quanto illuminate queste idee sembrino.
Stai attento! Sii gentile come una colomba e saggio come un serpente. Onora il processo di cambiamento. Attendi i segnali di pace e di umiltà, e metti alla prova le decisioni su cui hai riflettuto.
Conclusione
Il discernimento spirituale è un’arte che richiede tempo per essere padroneggiata. La sua prima fase comprende conoscere gli aspetti oggettivi giusti e sbagliati di pensieri, parole e azioni come insegnate dai comandamenti, da Cristo e dal Magistero della Chiesa. Il discernimento spirituale fa passi avanti quando tu consapevolmente presti attenzione ai tuoi stati affettivi/spirituali e diventi consapevole di movimenti spirituali che sono presenti nella tua storia di vita.
Poi, hai bisogno di familiarizzare con il linguaggio e i segni distintivi di due voci differenti: quella del Divino ispiratore e quella del contro−ispiratore.
Infine, hai bisogno di imparare a credere nella tua capacità di prendere decisioni basata su ciò che hai imparato dall’esperienza e dalla saggezza di S. Ignazio. Ciò significa affrontare paure che, in passato, stimolavano codardia da parte tua. Significa anche affrontare le illusioni del narcisismo che, nel passato, ti stimolavano l’autosoddisfazione. Affrontare entrambe
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le cose sembrerà difficile, ma devi aver fiducia nella saggezza di Ignazio e devi agire correttamente. Commetterai degli errori. Ma impara dai tuoi errori, avendo sempre fiducia nell’infinita misericordia di Dio. Dio ha infinita pazienza per coloro che onestamente lottano per vivere un nuova vita in Cristo.
In tutto questo, Dio sarà il tuo supporto e la tua guida. Rivolgi la tua attenzione e il tuo cuore a Dio. Dio ti darà la luce, la saggezza e la forza necessari per sviluppare il tuo essere spirituale. Non avere paura o non ti sentire scoraggiato man mano che integri l’arte del discernimento spirituale nella tua vita. Il Divino ispiratore offrirà tutte le grazie e le luci necessarie per condurti a casa. Non avere paura!
Il Signore regna, si riveste di maestà: si riveste il Signore, si cinge di forza. È stabile il mondo, non potrà vacillare.
Stabile è il tuo trono da sempre, dall'eternità tu sei.
Alzarono i fiumi, Signore, alzarono i fiumi la loro voce, alzarono i fiumi il loro fragore.
Più del fragore di acque impetuose, più potente dei flutti del mare, potente nell'alto è il Signore.
Davvero degni di fede i tuoi insegnamenti!
La santità si addice alla tua casa per la durata dei giorni, Signore. (Sal 93, 1–2,5)
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APPUNTI
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Settimana Eternità
Vivere la tua Storia Sacra quotidianamente
Ti sei impegnato in tutte le pratiche spirituali per la Storia Sacra. Ora è il momento di chiedere aiuto a Dio per essere fedele alla relazione con Lui come la preghiera richiede. Continua a pregare le meditazioni nei tuoi periodi di quindici minuti. Continua a esercitare tutte le altre pratiche quotidiane che hai imparato. Hai tutte le istruzioni necessarie. Ciò che segue sono tutte le pratiche spirituali e le luci della Storia Sacra, organizzate per una facile consultazione. Se e quando dovessi sperimentare difficoltà, tentazioni, stress, paure o inquietudini associate all’esercizio quotidiano di consapevolezza o alla preghiera della Storia Sacra (quando, non se!), leggi le “Asserzioni della Storia Sacra” (reperibili all’inizio e alla fine di questo libro) e le “Linee guida per la guarigione e la Crescita spirituale" "Fondamentali" [settimane 30–37] e “Integrate” [settimane 38–39]). Ricorda le inquietudini che S. Ignazio patì all’inizio del suo viaggio. Tutte le crisi spirituali ed emozionali passano presto. Cristo Gesù ti porterà a casa. Non avere paura!
✠ Preghiera al risveglio – sintonizzati con la giornata che hai davanti, e chiedi l’aiuto di Dio.
Dovresti impiegare per questo di quindici a trenta secondi circa. Dopo che
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ti sei svegliato, rimani a letto e visualizza la giornata che hai davanti. Cosa ha in serbo per te? Sei ansioso o elettrizzato riguardo alla giornata che ti aspetta? Quali specifici fatti/persone/avvenimenti ti provocano l’angoscia e/o l’energia? Chiedi a Dio di aiutarti a gestire in maniera costruttiva le apprensioni o le sfide, e rendi grazie per gli avvenimenti/le persone che ti infondono energia. Chiedi a Dio di mantenerti consapevole man mano che il giorno va avanti. Utilizzando il nome speciale che hai identificato, offri la giornata a Dio.
Se lo desideri, domenica mattina, puoi fare una breve previsione della settimana allo stesso modo in cui la fai per la singola giornata. Potresti prendere in considerazione l’idea di guardare avanti verso qualche giorno di festa speciale o anniversari di santi in quella settimana. Chiedi la loro intercessione per la tua storia sacra all’inizio della settimana e nel loro giorno festivo.
✠ Esercizi durante la giornata – Diventare consapevoli della propria vita
Per ognuno di questi non impiegare più di quindici secondi. Prendi nota consapevolmente degli avvenimenti più significativi che provocano irritazione (rabbia, turbamento, paura o tentazione) o gioia (gratitudine, speranza, fede). Ogni giorno ha in serbo molti di questi avvenimenti. Occupati consapevolmente degli avvenimenti che sembrano più degni di nota per la forza della reazione che provocano in te. Nel momento in cui questi avvenimenti accadono, prenditi circa dieci secondi per 1) rivolgerti a Dio nel tuo cuore usando il tuo nome personale per Dio, chiedere di comprendere perché l’avvenimento ha fatto presa su di te negativamente o positivamente e 2) chiedere la grazia di una luce per comprendere se l’avvenimento è collegato a qualcosa del passato che ha bisogno di essere indagato/guarito. Poi vai avanti con la tua giornata.
Più ti impegni in questo esercizio di consapevolezza nella giornata, più prontamente ricorderai questi avvenimenti al momento delle tue riflessioni su Creazione, Presenza, Memoria, Misericordia ed Eternità, durante i quindici minuti di preghiera. Ogni singolo avvenimento che
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succede nella giornata è in qualche modo collegato a una di queste cinque meditazioni e alla tua storia sacra. Ma ti prego di far attenzione: fai questo esercizio solo per avvenimenti degni di nota (due o tre volte al giorno al massimo!). Saprai a quale dedicarti perché ti prenderà le viscere o il cuore.
✠ Preghiera della Storia Sacra a metà giornata— Creazione, Presenza, Memoria, Misericordia, Eternità
✠ Esercizi durante la giornata – diventare consapevoli della propria vita
✠ Preghiera della Storia Sacra di sera— Creazione, Presenza, Memoria, Misericordia, Eternità
✠ Diario quotidiano della Storia sacra – annota due avvenimenti significativi della giornata.
Dovresti dedicare a questo non più di un minuto. Prima di andare a letto, butta giù i due avvenimenti della giornata più degni di nota – uno negativo (che riduce la speranza) e uno positivo (che accresce la speranza). Tutto ciò di cui hai bisogno è annotare i due avvenimenti. Scrivi una breve frase per ricordare sia quale sia stato l’avvenimento e sia la tua reazione. Ecco alcuni esempi:
Esempi: che riducono la Fede, la Speranza e la Carità.
Riunione in ufficio – molto demotivato riguardo alla possibilità che le cose possano risolversi in futuro
Lettera da Joyce — molto offeso che ci abbia escluso dall'evento
La mia indelicatezza morale sabato – come mai mi sembra di non riuscire mai a migliorare?
Esempi: che accrescono la Fede, la Speranza e la Carità
L’incredibile tramonto di martedì – grazie Dio per la tua creazione!
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La confessione di sabato – ho pianto a causa delle parole piene di speranza del sacerdote
Le notizie sulla salute di Bob – grazie Dio per aver ascoltato le nostre preghiere!
✠ Preghiera prima di andare a letto—
Sintonizza il tuo cuore; invita Dio nei tuoi sogni.
✠ Diario della fine della settimana – ascolta tendenze, modelli e collegamenti.
Per questo dovresti impiegare circa dieci minuti. Leggi i commenti del tuo diario per la settimana. Prendi nota di qualsiasi modello o tendenza. Per caso qualche persona è comparsa più di una volta? Riesci a discernere dei modelli negli avvenimenti, che riducono o che accrescono la speranza? Un certo tipo di fallimento avviene in “momenti prevedibili”? prendi appunti su qualunque modello scopri. Poi scrivi i due avvenimenti più significativi della settimana che hanno “ridotto la speranza” e “accresciuto la speranza”.
Esempi: modelli scoperti, con luci/azioni suggerite
La paura di essere criticato precede sempre il mio spettegolare su altri.
Forse devo chiedere l’aiuto di Dio sul perché ho paura di essere criticato ed esaminare di cosa in particolare ho paura. Pregherò anche per trattenere la lingua, per vedere cosa posso imparare da questa pratica.
Ogni volta che incontro Carol o qualcuno che mi ricorda Carol, mi irrito. Devo chiedere a Dio di aiutarmi a perdonare Carol.
Ho un’angoscia costante riguardo alla confessione regolare, perché ho paura che il prete penserà che non sono una brava persona. Devo imparare a non permettere alla paura di controllare le mie decisioni.
Per tre volte il mio capo è comparso sul mio diario. Devo prendere una decisione?
Sembro più negativo che positivo riguardo all’amore di Dio per me. (Devo
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sfidare questo sentimento e affermare l’amore di Dio concentrandomi sulla gratitudine).
Esempio più forte di “Riduzione della Speranza” dal Diario giornaliero
La mia indelicatezza morale sabato – come mai mi sembra di non migliorare mai?
Esempio più forte di “Speranza che aumenta” dal Diario giornaliero
La confessione di sabato – ho pianto a causa delle parole piene di speranza del sacerdote
Esempio di nota a me stesso
I miei due esempi qui sopra sembrano essere collegati. Ho paura che non migliorerò mai, eppure ho anche provato grande speranza quando sono andato a confessarmi. Crederò ai sentimenti di speranza e non a quelli basati sulla paura.
✠ Diario di fine mese – ascolta tendenze, modelli e collegamenti.
Per questo dovresti impiegare non più di quindici minuti. Rileggi con attenzione i tuoi riassunti settimanali e fai lo stesso processo di selezione che hai fatto per i giorni individuali.
✠ Rinnòvati con il sacramento della Riconciliazione mensile – riceverai grazia con forza.
Per questo dovresti impiegare un’ora in totale, fra preparazione e confessione. Dedica trenta minuti a rileggere attentamente i riassunti del tuo diario e scrivendo una lettera di una pagina a Gesù. Usa lo stesso modello della tua confessione generale della vita. Non scrivere più di una pagina! Datti come regola quella di dire al Signore le cose più essenziali per le quali hai bisogno del suo aiuto e perdono, e non altro. Porta la tua lettera con te quando vai a confessarti. Conserva le tue lettere, e usale per la preghiera. Vedrai la tua crescita e comincerai a comprendere molto
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meglio gli aspetti generali della tua stessa storia sacra e anche della Storia Sacra di Gesù.
✠ Consulta spesso le Asserzioni—
sono i tuoi aiuti in sintesi per il discernimento.
✠ Consulta le Linee guida per la guarigione e la crescita spirituale – Ne hai bisogno.
Linee guida per la Guarigione e la crescita spirituale fondamentali: settimane 30–37
Linee guida per la Guarigione e la crescita spirituale integrate: settimane 38–39
✠ Vivi la tua fede — impegnati nelle sue pratiche spirituali, servendo Dio e il prossimo.
Asserzioni della Storia Sacra
La mia storia sacra ha bisogno della mia intera vita per essere scritta.
Non avere paura! La paura viene dal nemico della mia natura umana.
Il sentiero che conduce verso la pace di Dio e la guarigione passa attraverso il mio cuore spezzato, attraverso il peccato, la paura, la rabbia e il dolore.
Dio risolve tutti i miei problemi con tempo e pazienza.
Sempre avrò difficoltà in questa vita.
Ci sono solo due modi per affrontare le mie difficoltà.
Uno porta alla vita; uno alla morte. Io sceglierò la vita.
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“Impossibile” non è una parola presente nel vocabolario di Dio. La pratica della Storia Sacra conduce alla mia libertà e autenticità, ma non sempre mi fa sentire felice.
Le tragedie più grandi della mia vita possono essere trasformate nelle benedizioni più grandi della mia vita.
Momenti di pace e di speranza cedono sempre il posto a momenti di difficoltà e di stress.
Momenti di difficoltà e di stress cedono sempre il posto a momenti di pace e di speranza.
Non mi stancherò di chiedere aiuto a Dio, perché Dio si rallegra delle mie richieste. Il forte desiderio di interrompere la pratica della Storia Sacra arriva sempre prima dei miei più grandi passi in avanti.
Dio mi dà delle luci, non perché io sia migliore di altri, ma perché sono amato.
Le luci e le grazie di cui ho bisogno per andare avanti nel viaggio della vita si rivelano al momento giusto.
Il mio personale impegno con la Storia Sacra compie,
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attraverso Cristo, un’opera di significato eterno.
Le ispirazioni possono avere un’origine divina o demoniaca. Io prego di avere la grazia di ricordare come discernere l’una dall’altra.
Cristo, che ha percorso il cammino prima di me, condivide ogni mio fardello.
Cristo, che ha percorso il cammino prima di me, mi aiuterà a risolvere ogni crisi.
Cristo, che ha percorso il cammino prima di me, conosce ogni mia speranza.
Cristo, che ha percorso il cammino prima di me, sa quello che soffro.
Cristo, che cammina davanti a me, mi condurrà sempre a casa, al sicuro.
Mi batterò per tenere a freno la tentazione di reagire a persone ed eventi.
Mi chiederò cosa provochi la mia rabbia e la mia irritazione nei confronti di persone ed eventi.
Cercherò di identificare l’origine della mia rabbia e della mia irritazione. Renderò grazie per ciò che mi fa inquietare e agitare, perché identificare la loro origine mi aiuterà a liberarmi.
Mi batterò per ascoltare, osservare e pregare.
Ascoltare, osservare e pregare.
Ascolterò, osserverò e pregherò!
Ognuno di noi è stato ferito a morte spiritualmente, psicologicamente e fisicamente dal Peccato Originale e dalla perdita del paradiso.
Intraprendere un viaggio con Cristo fino alle radici dei miei peccati
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e delle mie dipendenze mi aiuterà a spezzare la loro morsa.
Non perderò tempo a preoccuparmi dei miei peccati e dei miei fallimenti, utilizzerò il mio tempo saggiamente e chiederò a Dio di aiutarmi a comprendere l’origine dei miei peccati ed errori.
Confiderò nel fatto che Cristo è venuto a guarire tutte le mie ferite.
Solo io controllo la capacità di Cristo di trasformare la mia vita in una storia sacra. Il processo inizia quando chiedo la grazia di dare sinceramente un nome ai miei peccati e alle mie dipendenze. Il processo continua quando invito Cristo a illuminare il mio narcisismo.
Solo la grazia e la misericordia di Dio possono scrivere la mia storia sacra
Mi sforzerò ogni giorno di prendere la croce, perché conduce alla mia vita.
Quanto più vicino arriverò alla santità, più vedrò e sentirò il disordine del peccato nella mia vita.
Più sperimenterò il disordine del peccato, più sarò tentato di non credere alla mia vita come una storia sacra
Il cammino per attraversare la tentazione è quello di consegnare la mia impotenza a Dio.
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Non è mai troppo tardi per aprire il mio cuore a Cristo e vivere la mia
vita come una storia sacra Cristo, che è vicino a chi è affranto, ripristina la mia innocenza perduta.
Il sentiero verso la mia storia sacra è Creazione, Presenza, Memoria, Misericordia ed Eternità.
Due parametri di riferimento per il discernimento spirituale
Per aiutare la tua presa di coscienza e l’iniziazione al discernimento spirituale, saranno utili in molte situazioni della vita due parametri di riferimento. È importante comprendere che l’ispirazione divina, o consolazione, non sempre fa sentire bene. È altrettanto importante rendersi conto che un’ispirazione diabolica, o desolazione spirituale, non sempre fa sentire male. Esploreremo questo apparente paradosso in una lezione più avanti. Per adesso, è sufficiente assimilare i due parametri di riferimento e comprendere che ognuno di essi è destinato a influenzare la direzione della nostra vita in ogni pensiero, parola e azione verso Dio, o lontano da Lui.
Primo parametro
Le autentiche ispirazioni divine, chiamate Consolazioni:
1. accresceranno l’amore del cuore per Dio e gli altri,
2. accresceranno le virtù di docilità, umiltà e dono di sé e
3. non contrasteranno le virtù e gli insegnamenti della Scrittura, della Tradizione e del Magistero della Chiesa27 .
2727 La seguente sezione dal Codice di diritto canonico della Chiesa descrive i tipi di credo che non sono negoziabili per i fedeli cattolici. Questa non vuole essere una lista di tutte quelle cose a cui uno deve attenersi per essere considerato un “fedele cattolico”. L’aspetto più importante è la docilità di spirito garantita da Dio che permette di avvicinarsi agli insegnamenti e all’autorità della chiesa con fiducia, invece che con uno spirito di 353
La consolazione può essere la conseguenza dello Spirito del Medico Divino che opera in te. Questa forma di consolazione aiuta a rafforzare il tuo cuore e la tua anima, incoraggiandoti a rivolgerti verso Dio. La consolazione ti aiuta a scegliere pensieri, parole e azioni che esprimono la tua autentica natura umana fatta a immagine di quella divina.
La consolazione può anche essere conseguenza dell’aspetto di corpo/spirito della tua natura umana modellata su quella divina. Dio ha creato la tua natura umana come un dono a immagine e somiglianza di quella divina. Nonostante l’impatto del peccato originale, cooperare con la grazia di Dio attiva delle forze vitali integrate nella tua natura umana modellata su quella divina, contribuendo a sanare squilibri biochimici, fisiologici ed emozionali. E consentendo pensieri, parole e azioni che esprimono la tua autentica natura umana.
Secondo parametro
Le autentiche contro-ispirazioni, chiamate Desolazioni:
1. Accresceranno il narcisismo, allontanando dal centro della tua attenzione Dio e gli altri,
2. Diminuiranno la docilità e l’umiltà e accresceranno l’orgoglio e l’autocompiacimento,
accanimento. Lo spirito di docilità, fiducia, umiltà e obbedienza caratterizza la presenza di Dio nell’anima.
Per fede divina e cattolica sono da credere tutte quelle cose che sono contenute nella parola di Dio scritta o tramandata, vale a dire nell'unico deposito della fede affidato alla Chiesa, e che insieme sono proposte come divinamente rivelate, sia dal magistero solenne della Chiesa, sia dal suo magistero ordinario e universale, ossia quello che è manifestato dalla comune adesione dei fedeli sotto la guida del sacro magistero; di conseguenza tutti sono tenuti a evitare qualsiasi dottrina ad esse contraria.
Si devono pure fermamente accogliere e ritenere anche tutte e singole le cose che vengono proposte definitivamente dal magistero della Chiesa circa la fede e i costumi, quelle cioè che sono richieste per custodire santamente ed esporre fedelmente lo stesso deposito della fede; si oppone dunque alla dottrina della Chiesa cattolica chi rifiuta le medesime proposizioni da tenersi definitivamente. [Can. 750 §1, §2].
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3. Susciteranno appetiti e desideri che, nonostante facciano sentire bene, contraddiranno di solito le verità e gli insegnamenti proposti dalla Scrittura, dalla Tradizione e dal Magistero della Chiesa. Questo perché l’autore delle contro-ispirazioni è contrario a Cristo e ti guiderà lontano dalla vita e dalla verità.
Le contro-ispirazioni produrranno desideri che sembrano autentici perché sono collegati ai piaceri fisici della natura umana perduta e all’orgoglio spirituale. Sono i familiari impulsi predefiniti di un cuore spezzato e di una natura umana spezzata.
La desolazione può essere la conseguenza del nemico della natura umana che opera in te. Questa forma di desolazione aiuta a indebolire il tuo cuore e la tua anima, incoraggiandoti ad allontanarti da Dio. La desolazione ti aiuta a scegliere i pensieri, le parole e le azioni che sono contrarie alla tua natura umana modellata su quella divina.
La desolazione può essere anche la conseguenza della tua stessa natura umana perduta. Dio ha creato la tua natura umana come un regalo a immagine e somiglianza divina. Eppure a causa dell’impatto del peccato originale, non cooperare con la grazia di Dio corrode le forze vitali integrate nella tua natura umana modellata sul divino, contribuendo a distruggere l’equilibrio biochimico, fisiologico ed emozionale; togliendoti energia; e facendo aumentare pensieri, parole e azioni che sono in contrasto con la tua autentica natura umana.
Mentre combatti con questi temi, ti saranno di aiuto le “Linee guida per la guarigione e la crescita spirituale integrate". (Cfr. settimane 38–39).
DARE ASCOLTO ALLE MIE RISPOSTE REATTIVE 355
DI RABBIA, PAURA E DOLORE
Esercizi di consapevolezza generale durante la giornata
Quando sperimenti i tuoi peccati e le tue dipendenze evidenti
Utilizzando parole tue, parla personalmente a Cristo:
✠ Denuncia lo specifico peccato, la dipendenza, l’abitudine narcisistica o la compulsione distruttiva come falso amante.
✠ Descrivi lo specifico peccato, la dipendenza, l’abitudine narcisistica o la compulsione distruttiva come provenienti dal nemico della tua natura umana.
✠ Discendi con Cristo nella tua memoria, per vedere e sentire la tua prima esperienza di questo specifico peccato, dipendenza, abitudine narcisistica o compulsione distruttiva, chiedendo a Lui di rivelare compassionevolmente le fratture da stress, la solitudine e le ferite nel tuo cuore che quel falso amante aveva promesso di accontentare.
✠ Denuncia lo specifico peccato, la dipendenza, l’abitudine narcisistica o la compulsione distruttiva per il suo rovinoso effetto sulla tua vita.
✠ Decidi che sia Cristo a sanare questa ferita, neutralizzare lo stress, l’ansia e la paura che la alimentano, e a trasformare i suoi effetti dannosi sulla tua vita in storia sacra.
Quando ti troverai a combattere con questi problemi, ti saranno molto utili le “Linee guida per la guarigione e la crescita spirituale fondamentali” (settimane 30−37).
DARE ASCOLTO ALLE MIE RISPOSTE REATTIVE
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DI RABBIA, PAURA E DOLORE
Esercizi particolari di consapevolezza durante la giornata
Quando hai identificato il tuo particolare peccato di narcisismo e reagisci con rabbia, angoscia, paura o dolore
Determina se la principale manifestazione del peccato originale nella tua storia di vita è sotto forma di narcisismo aggressivo o passivo. Prendi nota dell’improvvisa rabbia, angoscia, paura o dolore che si insinuano durante la giornata. Presta particolare attenzione a come queste emozioni potrebbero toccare il tuo narcisismo, manifestandosi come peccato e contribuendo a tendenze che danno assuefazione. Per quell’avvenimento o due di spicco in una giornata che catturano la tua attenzione, fai questo breve esercizio qui sotto.
Parla a Cristo dal tuo cuore:
✠ Chiedi di essere consapevole di quello a cui stai reagendo piuttosto che reagire impulsivamente, senza pensare.
✠ Chiedi di sentire la paura, la tentazione, l’angoscia e il dolore del cuore presenti nella reazione.
✠ Chiedi la conoscenza – per illuminazione della grazia – di cominciare a smontare questo processo immaturo, dannoso, e autoglorificante, che per un narcisista passivo è particolarmente deprimente e per un narcisista aggressivo è particolarmente elettrizzante.
✠ Chiedi chi o cosa ha iniziato questo particolare modello di reazione –sopraffare o incolpare gli altri – e perché?
✠ Chiedi il coraggio di affrontare la storia negativa di essere una vittima passiva, perché affrontarla può causare il panico, quando sei abituato a esserne schiavo. Ma affrontarlo ti può portare pace e libertà.
IL PECCATO ORIGINALE DEL NARCISISMO NELLA STORIA DELLA MIA VITA
357
IL NARCISITA PASSIVO IL NARCISISTA AGGRESSIVO
SI AUTOIDENTIFICA COME VITTIMA
È DETERMINATO A FAR NOTARE AGLI
ALTRI QUANTO EGLI SIA SPECIALE
FACENDO RISALTARE LE SUE
INGIUSTE SOFFERENZE
È CINICO E SCUSA IL SUO CATTIVO
COMPORTAMENTO INSISTENDO SUL
FATTO CHE È GIUSTIFICATO A CAUSA DI QUANTO HA SOFFERTO
QUANDO FERITO, SI CROGIOLA NELL’AUTOCOMMISERAZIONE, SIA
CHE LA FERITA SIA REALE O IMMAGINATA
INCOLPA CHIUNQUE LO CRITICHI O LO CONTRASTI
SI PROTEGGE DALL’ESSERE FERITO DI NUOVO MANTENENDO IL PIÙ
FRESCHE POSSIBILE LE FERITE. SE QUALCOSA È TROPPO DIFFICILE O DOLOROSO, SI RITIRERÀ IN QUELLE
MEMORIE DOLOROSE E SI RINCHIUDERÀ IN SE STESSO, LONTANO DAGLI ALTRI
VINCE GRAZIE ALLA MANIPOLAZIONE EMOZIONALE
È SEGRETAMENTE ATTACCATO ALLE PROPRIE FERITE
È TERRORIZZATO ALL’IDEA DI
PRENDERE IL CONTROLLO E ASSUMERSI UNA RESPONSABILITA’ PERSONALE E HA DIFFICOLTÀ AD
AMMETTERLO CON SE STESSO
SI AUTOIDENTIFICA COME VINCENTE
È DETERMINATO A FAR NOTARE AGLI
ALTRI QUANTO SIA SPECIALE
SCONFIGGENDO TUTTI GLI
ANTAGONISTI
È CINICO E SCUSA IL SUO CATTIVO
COMPORTAMENTO INSISTENDO SUL
FATTO CHE È GIUSTIFICATO PERCHÉ SE LO È MERITATO
SE FERITO È VENDICATIVO, SIA CHE LA FERITA SIA REALE O IMMAGINATA
MINACCIA CHIUNQUE LO CRITICHI O LO CONTRASTI
SI PROTEGGE DALL’ESSERE FERITO DI NUOVO ERADICANDO LE PROPRIE VULNERABILITA’. SE QUALCOSA È TROPPO DIFFICILE O DOLOROSO, ASSUMERA’ UN RUOLO DA CONQUISTATORE E DOMINERÀ GLI ALTRI.
VINCE GRAZIE ALLO SCONTRO DIRETTO
È SEGRETAMENTE ATTACCATO AL PROPRIO POTERE DI SCONFIGGERE GLI ALTRI
È TERRORIZZATO DALL’IDEA DI
CEDERE IL CONTROLLO E DI ESSERE VULNERABILE E HA DIFFICOLTA’ AD
AMMETTERLO CON SE STESSO
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MODELLO DI INTEGRAZIONE E CONSAPEVOLEZZA DELLA STORIA
SACRA
Le pratiche della Storia Sacra ti rendono consapevole dei modelli di peccati e disfunzioni, grazia e guarigione. Il Medico Divino ti aiuta a identificare e smascherare i mali causati dal peccato originale, affinché tu possa continuare la guarigione integrata e a crescere in libertà interiore. In questa pienezza, sei capace di servire la Grande Opera di Riconciliazione.
Nessun pensiero, parola o azione è mai neutrale. Qualsiasi cosa uno pensi, dica o faccia, contribuisce all’opera del Divino ispiratore o del contro−ispiratore. Questa non è una ragione per diventare ossessionati riguardo a qualsiasi cosa uno pensi, dica e faccia. È un promemoria per ricordare di essere attenti alla realtà spirituale della vita, e a lavorare con la grazia di Dio, a scegliere Cristo. Mentre ascolti la tua vita ogni giorno, tieni a mente il modello della Storia Sacra. Stai cercando una visione integrale dell’opera che il nemico della natura umana svolge per tenerti addormentato, e una visione integrata dell’opera del Medico Divino per svegliarti. Guarda la tua vita con attenzione compassionevole, paziente e misericordiosa. Questo è il modo di operare del Medico Divino, per la tua redenzione e completa, integrata guarigione. Mentre la tua memoria diventa consapevole e tu lo diventi circa i problemi della tua vita, diventerai sensibile e potrai discernere i movimenti in entrambe le direzioni come mostrato dalle frecce nel modello che segue:
359
Peccati manifesti
Il frutto o l’ornamento visibile
Paura, rabbia e dolore manifesti, e debolezza morale, vizi, dipendenze, e abitudini peccaminose che sono quelle a te più visibili
↓ ↑
Peccati centrali
Il tronco o la sovrastruttura
Disobbedienza e narcisismo, insieme a paura, rabbia e dolore, che formano il tronco o sovrastruttura della tua vita quotidiana, alimentando o dando vita a peccati e avvenimenti.
↓ ↑
Peccati originali
Le Radici o fondamenta
Antichi avvenimenti originari che hanno messo radici nei modelli di disobbedienza e narcisismo insieme alla loro paura, rabbia e dolore.
360
I QUATTRO STADI DELLA CONVERSIONE DI IGNAZIO
PRIMO STADIO
LA PRESA DI COSCIENZA
L’esperienza di risveglio alla consapevolezza rispecchia ➔
UN’ESPERIENZA GRATUITA DELL’AMORE DI DIO
APRÌ IGNAZIO A
PROVARE INSODDISFAZIONE PER LE VUOTE
FANTASIE; INSODDISFAZIONE CHE LO CONDUSSE AD ABBANDONARSI A SANTE FANTASIE,
CARATTERIZZATE DA CONSOLAZIONE, CHE A LORO VOLTA
La sua preghiera di Esame
RENDERE GRAZIE PER I
FAVORI RICEVUTI
PREGARE PER RICEVERE LA GRAZIA DI VEDERE CHIARAMENTE
FECERO SÌ CHE RIVEDESSE LA SUA VITA E LE SUE
AZIONI, CONDUCENDOLO A
PROVARE DOLORE PER I SUOI PECCATI
PASSATI, UNITO A UN FORTE DESIDERIO DI PENITENZA PER ESSI, CHE CULMINÒ NELLA
PASSIONE DI IGNAZIO PER CORREGGERE LA PROPRIA VITA E IL DESIDERIO DI AMARE DIO CON TUTTO IL CUORE.
FARE UN DETTAGLIATO ESAME DI COSCIENZA: GENERALE E PARTICOLARE.
CHIEDERE PERDONO PER I PROPRI PECCATI
DECIDERE E CORREGGERSI PER SERVIRE DIO
↓
↓
↓
↓
↓
↓
… ↓
↓
361
SECONDO STADIO
PRIMA CRISI –DIRE LA VERITA’
Le esperienze di Ignazio➔
UNA VOCE NEMICA EVOCA LA
PAURA DI IGNAZIO NEI CONFRONTI
DI UNA LOTTA DA SVOLGERE PER
TUTTA LA SUA VITA CONTRO LE SUE
ABITUDINI PECCAMINOSE.
IGNAZIO RESPINGE IL
“NEMICO DELLA NATURA
UMANA” E AFFRONTA LE SUE FALSE PROMESSE
LA PACE VENNE RISTABILITA
DOPO CHE IGNAZIO CHIAMÒ
SINCERAMENTE CON IL
PROPRIO NOME IL PECCATO E
LE DIPENDENZE COME
PORTATRICI DI MORTE
Principi del discernimento rivelati
C’È PAURA CONSAPEVOLE E ANSIA
RISPETTO ALL’ABBANDONARE
ABITUDINI PECCAMINOSE CHE
DANNO DIPENDENZA.
SI AFFRONTA LA “VOCE”
MINACCIOSA DEL PECCATO E DELLA
DIPENDENZA CON LA VERITÀ DEL
FATTO CHE ESSI PORTANO MORTE, NON VITA. ↓
ALLA FINE, TORNA LA PACE E
L’ANSIA SCOMPARE.
TERZO STADIO
↓
↓
↓
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SECONDA CRISI – CEDERE IL CONTROLLO E AMMETTERE L’IMPOTENZA A
SALVARE SE STESSI
Esperienze di Ignazio
LA LOTTA DI IGNAZIO CON GLI SCRUPOLI
NASCONDEVA LA SUA
VANAGLORIA.
IGNAZIO SI RICONFESSAVA
COSTANTEMENTE PER CERCARE
LA SALVEZZA ATTRAVERSO LA
SOLA FORZA DI VOLONTÀ
IGNAZIO SPERIMENTA IMPULSI
SUICIDI, RIPUGNANZA E
DESIDERIO DI ALLONTANARSI
DALLA SUA FEDE RECENTEMENTE
RITROVATA
IGNAZIO LOCALIZZA L’ORIGINE
DELLO SPIRITO DI RIPUGNANZA IN UNA FONTE DEMONIACA
Principi di discernimento rivelati
LO SCONTRO INIZIALE CON IL
PROPRIO PECCATO RADICALE
LO SFORZO DI CONTROLLARE IL
PROPRIO PECCATO RADICALE SOLO ATTRAVERSO LO SFORZO
PERSONALE O LA FORZA DI VOLONTÀ
DISPERAZIONE E DESIDERIO DI RINUNCIARE ALLA FEDE QUANDO LO
SFORZO UMANO DA SOLO FALLISCE
IGNAZIO ABBANDONA LA
CONFESSIONE COMPULSIVA DEI
SUOI PECCATI PASSATI
COMPRENSIONE DEL FATTO CHE IL
DESIDERIO DI ABBANDONARE IL VIAGGIO SPIRITUALE È UNA TENTAZIONE
L’AMMISSIONE DELLA PROPRIA
IMPOTENZA AD AUTOSALVARSI E LA
RINUNCIA AD AZIONI ORGOGLIOSE
QUARTO STADIO
↓
↓
. ↓
↓
↓
↓
↓
↓
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PAZIENZA PER TUTTA LA VITA MENTRE DIO SCRIVE LA NOSTRA STORIA SACRA
Esperienza di Ignazio
IGNAZIO, GIUSTIFICANDOSI, INDIETREGGIA ANSIOSAMENTE
E SI FOCALIZZA SUL SUO
ESSERE PECCATORE
IGNAZIO, CHE ORMAI NON HA
PIÙ PAURA, SI PENTE DI NON
AVER RISPOSTO PRIMA ALLA
GRAZIA DI DIO
INTENSA GIOIA DI IGNAZIO AL
PENSIERO DI MORIRE ED
ESSERE INSIEME A DIO
Principio Universale
Sentiero mistico
PANICO RIGUARDO ALLA
PROPRIA SALVEZZA DOVUTO A DEBOLEZZA E PECCATO
TRISTEZZA PER LA LENTEZZA
DELLA PROPRIA RISPOSTA
ALL’AMORE DI DIO E AL SUO
INVITO ALL’INTIMITÀ
UN ARDENTE, UNIVERSALE
AMORE DI DIO E DESIDERIO DI UNA COMPLETA UNIONE CON LA TRINITÀ
MEDITAZIONI DI PREGHIERA DELLA STORIA SACRA
↓
→ VIA PURGATIVA ↓
↓
→ VIA ILLUMINATIVA ↓
→
→ VIA UNITIVA
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Prega tutta la preghiera di quindici minuti della Storia Sacra una o due volte al giorno, e coscientemente ripeti a Cristo Gesù la litania delle cinque parole ogni volta in cui ti ritrovi nella morsa della paura, dell’angoscia o del dolore o se hai a che fare con peccati, dipendenze e compulsioni distruttive.
CREAZIONE
Credo che Dio ha creato tutto nell’amore e per amore; chiedo una sincera conoscenza dell’amore di Dio per me e la gratitudine per le grazie generali e particolari di questa giornata.
PRESENZA
Credo che Dio è presente in ogni momento e avvenimento della mia vita; e chiedo la grazia di essere consapevole, di vedere e sentire dove e come lo sia, specialmente in questo presente momento.
MEMORIA
Credo che tutte le violazioni dell’amore commesse da me e contro di me sono nella mia memoria, e chiedo a Dio di rivelarmele, specialmente quelle che si sono manifestate oggi, così che io possa esserne guarito.
MISERICORDIA
Credo che il perdono è l’unica strada per la guarigione e l’illuminazione.
Supplico di avere la grazia del perdono e la grazia di perdonare, specialmente per le mancanze generali e particolari di questo giorno, e del mio passato.
ETERNITA’
Credo che la grazia del perdono apre il mio cuore, facendo sì che ogni mio pensiero, parola e azione porti frutti che durano fino all’eternità.
Chiedo che tutto nella mia vita serva per la grande opera di Riconciliazione di Cristo.
Padre nostro
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Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.
Amen
(Questa è la preghiera preferita di Ignazio per questa pratica.)
Suscipe
Prendi e ricevi, o Signore, tutta la mia libertà, la mia memoria, la mia intelligenza e tutta la mia volontà.
Tutto quello che ho e possiedo me l'hai donato Tu.
A Te, Signore, io lo rendo. Tutto è tuo.
Tu puoi disporne secondo la Tua piena volontà.
Accordami il Tuo amore, la Tua grazia. Sono abbastanza per me.
Amen
(Questa è la preghiera di S.Ignazio che conclude i suoi Esercizi Spirituali)
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Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza; io spero in te tutto il giorno.
Buono e retto è il Signore, indica ai peccatori la via giusta; guida i poveri secondo giustizia, insegna ai poveri la sua via.
Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti.
Il Signore si confida con chi lo teme: gli fa conoscere la sua alleanza. (Sal 25,4–5,8–10,14)
367
APPUNTI
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Rimani in me
Una relazione quotidiana con Cristo Salvatore, Medico Divino e Signore di ogni cosa
Ti invito a pregare con le prime righe del quindicesimo capitolo del Vangelo di S. Giovanni. Impiega i minuti, le ore o i giorni che vuoi per pregare con S. Giovanni. Non c’è fretta.
Io sono la vite vera e il Padre mio è l'agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. 4Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me.
Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli.
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Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. (Gv 15, 1–11)
La preghiera ignaziana dell’Esame che ispira la preghiera della Storia Sacra è divenuta una parte attiva della mia vita gesuitica nel 1994. Essendo entrato nella Compagnia di Gesù nel 1973, avevo già vissuto vent’anni come Gesuita –otto dei quali come prete. La mia pratica di questa preghiera fu incostante per molti anni. Secondo molti parametri si potrebbe dire che avessi una vocazione cristiana. Intendo questo nello stesso modo in cui uno che guardasse a una coppia di sposi cattolici con figli o una persona singola che svolga un lavoro caritatevole potrebbe concordare che ognuna di queste persona ha una vocazione cristiana.
Una vita di preghiera e messa quotidiana, un ritiro di otto giorni ogni anno e una buona quantità di vita teologica (letture orientate alla fede più molte conversazioni su Dio/la Chiesa) mi facevano sentire di avere una vera vita religiosa. E ce l’avevo. La domanda per me era diventata invece: stavo vivendo pienamente una vocazione cristiana? La risposta a questo è molto più complessa. Per amore di semplicità, fatemi dire che ho imparato più chiaramente che una vocazione cristiana non equivale semplicemente ad appartenere a un ordine religioso. Per usare un’analogia, un matrimonio cristiano è diverso dall’essere cattolico e sposato con figli.
La mia vocazione cristiana richiede che io ogni giorno mi apra a Gesù e permetta che le mie azioni, le mie emozioni, i desideri, gli amori, i dolori, le paure e i piani (specialmente i miei preziosi piani) siano condivisi e modellati dall’influenza di Gesù. Condividere significa che mi presento a Gesù e gli permetto di avere voce in capitolo in quello che sto facendo e in chi sto diventando giorno dopo giorno, in quello che mi tengo stretto e in quello che lascio andare. Agire in una maniera cristiana significa che non appartengo più a
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me stesso. Piuttosto, appartengo a Cristo.
Alcuni miei buoni amici, sposati da molti anni, hanno recentemente condiviso con me uno dei più grandi adattamenti che hanno dovuto fare come risultato dell’essere sposati. Non possono più fare progetti in beata solitudine ma devono consultarsi l’un l’altro riguardo praticamente ogni aspetto della loro vita. Questa condivisione può essere tanto una gioia quanto un fastidio.
Ognuno è chiamato fuori dalla prigione del proprio ego e invitato ad amare, sacrificare, fare adattamenti in modo che l’altro possa crescere e prosperare. Cresciamo veramente quando siamo chiamati fuori da noi stessi. Ma c’è gioia nel condividere intimamente la vita dell’amato. Siamo creati per la gioia di condividere intimamente la vita dell’altro. Siamo fatti a immagine e somiglianza di Dio che è relazione.
Una vocazione cristiana richiede un’intima relazione con Cristo. Richiede di fare di questa relazione una priorità su base quotidiana. La preghiera della Storia Sacra, più di qualsiasi altra pratica spirituale che ho incontrato nei miei quaranta anni di vita religiosa, mi porta faccia a faccia con Cristo in una relazione che mi chiama fuori da me stesso. È il sentiero più efficace che mi ha permesso di essere fedele all’uomo e al prete che Dio desidera che io sia.
Non è sempre facile, e non voglio minimizzare la sfida che ha rappresentato per me in termini di onestà e apertura. È una gioia e una seccatura per esattamente la stessa ragione che con qualsiasi serio impegno relazionale. Ho avuto momenti di esasperazione e di difficoltà nel pregare la Storia Sacra. Ho anche sperimentato momenti in cui non volevo pregare perché sapevo che mi sarei scontrato con cose che avrei preferito ignorare.
Ecco un tipico esempio. Qualche tempo fa, stavo lottando internamente con qualcuno che ritenevo mi avesse fatto un torto. Ero ferito, frustrato e turbato per quella che percepivo come un’ingiustizia contro di me. Scoprii di non essere affatto turbato quando questa persona subì delle disgrazie, perché sentii che se lo meritava. Nella preghiera, non parlavo con Gesù di questa persona. Invece mi trovai a fare prove di conversazioni, nella mia testa, riguardo a come mi era
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stato fatto un torto. Ero focalizzato su me stesso.
Un giorno mi si aprirono gli occhi sulla mia mancanza di carità cristiana. In maniera istintiva comprendevo che avevo bisogno di portare i sentimenti che provavo per questa persona a Gesù, eppure, facevo resistenza. Una parte del mio cuore voleva semplicemente rivivere le mie legittime ferite. Ci vollero diversi periodi di preghiera della Storia Sacra perché io iniziassi a parlare dal cuore a Cristo riguardo quello che provavo. La luce di cui avevo bisogno per raggiungere e perdonare questa persona arrivò in un attimo. Fui anche capace di accettare alcune delle mancanze nella mia stessa personalità, cosa che potrebbe aver contribuito alle difficoltà iniziali. È incredibile come una tale chiarezza vada a braccetto con l’onestà. Questa fu un’esperienza di grazia!
Tuttavia, al momento di lasciare il tempo della Storia Sacra, prese piede una nuova ispirazione. È forse imprudente perdonare? Avrei potuto perdere terreno. La frustrazione che emergeva di nuovo e lo spirito offuscato – la contro-ispirazione− che accompagnavano questa nuova ispirazione erano in netto contrasto con la pace che avevo precedentemente sperimentato nel momento della preghiera della Storia Sacra.
Mettendo alla prova le ispirazioni spirituali, era chiaro quale ispirazione provenisse dal Divino ispiratore e quale dal contro−ispiratore. Sinceramente, ero fortemente tentato di ignorare la verità del mio discernimento spirituale e rifiutarmi di perdonare. Ma Dio mi invitava a disarmarmi. Mi invitava a essere vulnerabile. Era un invito a una maggiore libertà spirituale, la libertà che Ignazio chiama distacco. La libertà sembra una cosa buona, ma non è qualcosa che realmente vogliamo sempre.
Questo avvenimento fu un campanello d’allarme, perché chiaramente presentava la difficile scelta del perdono. Potrebbe suonare strano, ma mi diede la convinzione che Gesù è interessato a tutto ciò che faccio. Ogni mio pensiero, ogni parola e ogni azione è importante per Cristo. Egli vuole essere parte di tutto ciò che sperimento. La Storia Sacra, pregata fedelmente, mi ha reso consapevole di ciò che significa essere in relazione con Gesù. Sento gli effetti
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del mio consegnarmi a Lui, condizione necessaria per una vera relazione con Gesù, e li sento in maniera particolarmente forte due volte al giorno. Ho scelto di fare del consegnarmi spiritualmente il centro della mia vita da Gesuita. E pregare la preghiera della Storia Sacra ha rivelato da quante aree della mia vita quotidiana mantengo escluso Cristo.
Una forte tradizione intellettuale è una caratteristica della Compagnia di Gesù; è un bene in sé e per sé. Ma c’è qualcosa che Ignazio volle che i Gesuiti valorizzassero al di sopra dell’apprendimento: la virtù, la vita spirituale, e la consegna della nostra volontà e dei nostri cuori a Cristo. I doni umani che coltiviamo, raggiungono la loro fertilità solo alla luce di una vita spirituale ben fondata. Nella decima sezione delle Costituzioni di S. Ignazio, intitolata “Modo di i conservare e sviluppare tutto questo corpo nel suo buono stato” Ignazio sostiene quanto segue:
Pertanto, si ritiene che tutti insieme si debba aver cura che tutti quelli della Compagnia si diano alle solide e perfette virtù e alle cose spirituali, delle quali deve farsi più conto che delle lettere e degli altri doni naturali e umani. Infatti, sono le doti interne che devono rendere efficaci quelle esterne in vista del fine che si persegue.
(Parte Decima [813] 2)
Questo consiglio è scritto per Gesuiti, e per la cura e la crescita della Compagnia di Gesù. Eppure offre una buona e pragmatica saggezza ignaziana applicabile a qualsiasi vocazione o situazione nella Chiesa. I doni e le qualità umani raggiungono la loro perfezione e il culmine della loro forza quando il portatore di questi regali e/o qualità è innestato nella vigna di Cristo – quando si consegna a Cristo. Questo rimane valido per i talenti dell’atleta, l’acume intellettuale dello studente universitario, le qualità artistiche del cantante o dell’architetto, i doni curativi del dottore o dell’infermiera, il ministero di religiosi e preti, le abilità di leadership del politico e dell’esperto uomo d’affari, e l’amore di marito e moglie l’uno per l’altra e per i propri figli. 373
La decisione personale che mi trovo ad affrontare ogni giorno – due volte al giorno – è quanto della mia vita permetterò che sia innestato nella vigna di Cristo? Quanto permetterò a me stesso di rimanere nel suo Amore? Probabilmente Gesù stava guardando delle viti quando ha pronunciato questo passaggio dal Vangelo di Giovanni. La vite è la fonte di ogni nutriente. Solo i germogli che crescono direttamente da essa, o che vi sono stati innestati, producono frutti.
Mentre guardo indietro alla mia vita, posso vedere che ho prodotto ogni sorta di frutto con il mio sforzo. Quella che è diventata una domanda molto più importante a questo punto è: quanto di ciò che produco è frutto della mia relazione con Gesù? In altre parole, ho permesso a me stesso di diventare un “discepolo quotidiano” di Gesù stando in relazione con Lui? Sono innestato nella vigna di Cristo?
La conclusione della mia esperienza di Storia Sacra è che sono stato sfidato ad aprire tutto il mio cuore e tutta la mia vita alla grazia di Dio. Mentre l’impegno verso i Gesuiti e il sacerdozio mi è sempre sembrato a tempo pieno e per tutta la vita, la relazione con Gesù sembrava avere una qualità di saltuarietà. Onestamente, io avevo più controllo sulla mia vita di quanto ne avessi consegnato a Cristo. Adesso sento che di aver veramente cominciato a impegnarmi con Gesù. Due volte al giorno ho bisogno di andare da Lui con i miei alti e bassi, le mie gioie e le rabbie, gli amori e le vittorie, i miei fallimenti e il dolore, e il mio costante bisogno.
Il mio costante bisogno: cosa significa? Significa che la preghiera della Storia Sacra mi rende più consapevole delle mie debolezze, dei miei fallimenti, e della mia necessità di redenzione. Ho ricevuto la grazia di vedere la ragione del sacrificio redentore di Cristo in maniera più chiara che mai. Si tratta di un sacrificio e di una grazia senza i quali non posso più vivere. Forse è la stessa scoperta dell’alcolizzato o del tossicodipendente. Un giorno, il tossicodipendente finalmente si sveglia e si rende conto che la vita che pensava di controllare è in realtà fuori controllo. L’unica via di salvezza è consegnarsi alla sobrietà e all’abbraccio dell’amore. L’alcolizzato realmente in contatto con la
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verità della sua vita sa che è sempre nel processo di guarigione e non è mai completamente guarito. Deve vivere costantemente conoscendo la propria vulnerabilità e rivolgendosi a Dio per assistenza e aiuto. È una vita di sottomissione, umiltà e sacra dipendenza.
L’invito alla sottomissione, all’umiltà e alla sacra dipendenza è il modo migliore per me di convincerti a mantenere il tuo impegno verso la preghiera della Storia Sacra? È una buona strategia di mercato? Forse no, ma sono convinto che mentre i tuoi problemi possono essere diversi dai miei, la tua esperienza ti porterà alla stessa posizione di umiltà, sottomissione e dipendenza da Dio se messa a confronto con la verità della tua debolezza e del tuo bisogno.
Cosa potrebbe esserci di attraente in questa maniera di vivere? Pregare e vivere la Storia Sacra permette a una persona di essere vulnerabile, umilmente sottomessa e dipendente da Dio. Posso contare su Gesù, che ha promesso di darmi ciò di cui ho bisogno: “Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto” (Gv 15, 7). Queste parole cambiano completamente una persona e la sua visione del mondo. Gesù offre questa relazione perché la sua gioia “sia piena”.
E come? Perché sperimento che persino nella condizione più debole e vulnerabile della mia vita, l’Amore non si allontana da me. L’Amore si è impegnato irrevocabilmente con me. Si è sacrificato per me affinché io potessi essere completo, e vuole che questo grande amore sia conosciuto da me al livello più intimo. Egli ha anche giurato che questa vita di discepolato rende grande gioia al Padre che è nei cieli. Permettere a me stesso di rimanere nel suo amore porterà frutti che renderanno Gloria al Padre di Gesù Cristo. Che straordinaria realtà!
All’inizio di un ritiro o nella mia preghiera quotidiana della Storia Sacra, cerco di impegnarmi in questa relazione. Il rinnovo del mio impegno vocazionale a Cristo nell’impegno quotidiano con la preghiera della Storia Sacra è un mezzo per approfondire la conoscenza della mia radicale dipendenza da Dio. Incoraggia la gioia di una relazione personale con Gesù Cristo che mi fonda e mi apre ai più
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profondi aneliti del mio cuore.
Più apro il mio cuore a una relazione seria con Cristo, più arrivo a comprendere la gioia per la quale sono stato creato. Anche tu sei stato creato per questa gioia. Ecco perché sono fiducioso che rimarrai nell’abbraccio della Storia Sacra e del signore Gesù, che ti ama al di là di qualsiasi calcolo.
L’amore su cui si fonda l’universo ti tiene nel suo cuore.
O Cristo glorioso!
Tu che sei il primo e l'ultimo, il vivente, il morto e il risorto; Tu che raccogli nella tua esuberante unità tutti i fascini, tutti i gusti, tutte le forze, tutti gli stati; sei Colui che il mio essere invocava con un'aspirazione vasta quanto l'Universo.
Tu sei veramente il mio Signore e il mio Dio!28
2828 Thomas M. King, SJ, Teilhard’s Mass: Approaches to the Mass on the World. (Mahwah: Paulist Press, 2005) 120. Il testo della famosa opera di Teilhard de Chardin è qui reperibile: https://bit.ly/2CReZqA
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L’Autore
P. William Watson, S.J., D. Min., idea e propone programmi e ritiri ignaziani da più di trenta anni. Ha collaborato ampiamente con P. Robert Spitzer negli ultimi quindici anni nei ritiri ignaziani per Amministratori delegati. Nella primavera del 2011 ha lanciato un istituto senza fini di lucro per portare la spiritualità ignaziana ai cattolici di tutte le età e cammini di vita. L’Istituto di Storia Sacra promuove l’evangelizzazione per il terzo millennio per la Compagnia di Gesù e la Chiesa, usando il collaudato esame di coscienza di S. Ignazio.
P. Watson è stato direttore dei programmi di ritiro presso la Georgetown University, Vice Presidente per la missione alla Gonzaga University, e assistente provinciale per i ministeri internazionali per la Provincia dell’Oregon della Compagnia di Gesù. Ha conseguito i gradi accademici in Teologia e Studi Pastorali nel 1986 presso la Weston Jesuit School of Theology (Cambridge, Mass.) Ha conseguito il Dottorato in Ministero nel 2009 presso la Catholic University of America a Washington, DC.
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Nota per Parroci, Direttori della formazione per la catechesi degli adulti, direttori RCIA, Ministri della pastorale universitaria e Direttori vocazionali
L’Istituto di Storia Sacra è al lavoro per realizzare un compendio completo di risorse pastorali per il programma Quaranta Settimane. Se vi piacerebbe essere d’aiuto per realizzare tutto ciò, contattateci pure all’indirizzo email che compare nella pagina seguente. Fateci anche sapere quale tipo di materiale potreste trovare utile per rendere questa risorsa più flessibile per il vostro uso per il vostro particolare ministero.
Nel frattempo, sono reperibili delle risorse molto basilari di cui avete bisogno per usare Quaranta Settimane per persone singole e per i vostri gruppi di preghiera. Potete avere accesso a queste risorse nella sezione Membri di www.sacredstory.net. Registrandovi, avrete accesso ai materiali del programma. L’iscrizione è gratuita.
Sacred Story Press
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Seattle, USA
Sacred Story Press esplora nuove dimensioni dinamiche della spiritualità classica ignaziana, basate sull’Esame di coscienza di S. Ignazio, con il metodo della preghiera della Storia Sacra, di cui è stato ideatore P. Bill Watson, S.J. Stiamo creando una nuova categoria di risorse spirituali. Le nostre pubblicazioni sono fondate sulla ricerca, fedeli alla tradizione cattolica, e pensate per aiutare singoli individui a raggiungere una crescita spirituale e una santità di vita integrate.
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